Genova: differenze tra le versioni
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{{Nota disambigua}}{{f|centri abitati della Liguria|agosto 2025|vaste aree senza fonti}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = Genova
|Nome ufficiale =
|Panorama = Panorama di Genova.jpg
|Didascalia = Una foto panoramica di Genova: si vedono Lanterna, Corte Lambruschini, il centro e il Porto.
|Voce bandiera = Bandiera di Genova
|Stemma =
|Voce stemma = Stemma di Genova
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Liguria
|Divisione amm grado 2 = Genova
|Amministratore locale = [[
|Partito = [[Indipendente (politica)|Indipendente]] di [[Centro-sinistra in Italia|centro-sinistra]]
|Data elezione = 30-05-2025
|Data
|Altitudine = 18
|Sottodivisioni = vedi [[Quartieri e frazioni di Genova]] e [[Municipi di Genova]]
|Divisioni confinanti = [[Arenzano]], [[Bargagli]], [[Bogliasco]], [[Bosio]] ([[Provincia di Alessandria|AL]]), [[Campomorone]], [[Ceranesi]], [[Davagna]], [[Masone]], [[Mele (Italia)|Mele]], [[Mignanego]], [[Montoggio]], [[Sant'Olcese]], [[Sassello]] ([[Provincia di Savona|SV]]), [[Serra Riccò]], [[Sori]], [[Tiglieto]], [[Urbe (Italia)|Urbe]] ([[Provincia di Savona|SV]])
|Lingue = Italiano, [[Lingua ligure|Ligure]]
|Zona sismica = 3
|Gradi giorno = 1435
|Nome abitanti = genovesi
|Patrono = [[san Giovanni Battista]]
|Festivo = 24 giugno
|PIL =
|PIL procapite =
|Soprannome = ''La Superba'', ''La Dominante''<ref>{{cita libro|autore=Pierangelo Campodonico|anno=1989|titolo=La marineria genovese dal medioevo all'unità d'Italia|editore=Fabbri|isbn= 88-450-4127-1 }}</ref>
|Mappa = Map of comune of Genoa (metropolitan city of Genoa, region Liguria, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Genova nell'omonima città metropolitana
}}
'''Genova''' (<small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]:</small> {{IPA|/ˈd͡ʒɛnova/|it}} {{audio|It-Genova.ogg}}, localmente {{IPA|/ˈd͡ʒenova/|it}}; in [[Lingua ligure|ligure]] ''Zéna''<ref>{{cita libro|autore1=Teresa Cappello|autore2=Carlo Tagliavini|wkautore2=Carlo Tagliavini|titolo=Dizionario degli etnici e dei toponimi italiani|città=Bologna|editore=Pàtron|anno=1981|p=239|sbn=UMC0979712}}</ref> {{IPA|[ˈzeːna]}}<ref name=":0">{{Cita web|url=https://conseggio-ligure.org/it/dizionario/deize/genova/|titolo=Genova in genovese {{!}} DEIZE: dizionario italiano-genovese|sito=Conseggio pe-o patrimònio linguistico ligure|lingua=it|accesso=2 agosto 2024}}</ref>) è un [[Comuni d'Italia|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti,<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> capoluogo dell'[[Città metropolitana di Genova|omonima città metropolitana]], della regione [[Liguria]]<ref>{{cita web|url=https://dait.interno.gov.it/documenti/statuti/statuto-citta-metropolitana-ge-genova.pdf|titolo=Statuto Città Metropolitana di Genova/art.2}}</ref> e cuore di [[Area metropolitana di Genova|una vasta area urbana]] che include il territorio centrale ed i [[Riviera ligure|comuni rivieraschi]] della regione, nonché l'[[Oltregiogo]]. È il più grande e popoloso comune ligure,<ref>{{cita web|url=http://www3.istat.it/strumenti/definizioni/comuni/archivo/elenco_comuni_italiani_30_giugno_2010.xls|titolo=Elenco comuni italiani al 30 giugno 2010 |accesso=21 maggio 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304123244/http://www3.istat.it/strumenti/definizioni/comuni/archivo/elenco_comuni_italiani_30_giugno_2010.xls |urlmorto=sì}}</ref> il terzo del [[Nord Italia]] e il sesto del [[Italia|Paese]].
Affacciata sul [[Mar Ligure]], Genova è stata la capitale di una delle [[Repubblica di Genova|repubbliche marinare]] dall'XI secolo al 1797. In particolare, dal XII al XV secolo, la città ha svolto un ruolo di primo piano nel commercio in Europa, diventando, all'epoca, una delle più grandi potenze navali del continente e considerata tra le città più ricche del mondo.<ref>{{Cita news |lingua=en |url=https://www.bloomberg.com/news/features/2019-02-19/this-city-once-ruled-the-mediterranean-now-it-s-eyeing-a-comeback |titolo=This City Once Ruled the Mediterranean. Now It’s Eyeing a Comeback |pubblicazione=Bloomberg |data=19 febbraio 2019|accesso=16 marzo 2021}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.britannica.com/place/Genoa-Italy |titolo=Genoa - Geography, History, Facts, & Points of Interest |sito=Enciclopedia Britannica |lingua=en |accesso=16 marzo 2021}}</ref> Fu anche soprannominata ''la Superba'' da [[Francesco Petrarca]].<ref>{{Cita news|url=https://www.genovatoday.it/cronaca/genova-superba-origine-soprannome.html|titolo=Genova "la Superba": l'origine del soprannome|pubblicazione=[[Today (quotidiano online)|GenovaToday]]|data=23 marzo 2015}}</ref>
Genova è uno dei maggiori centri [[Economia|economico]]-[[Produzione industriale|produttivi]] d'[[Italia]] (insieme a [[Milano]] e [[Torino]] componeva il [[triangolo industriale]] negli anni del [[Miracolo economico italiano|boom economico]]), nonché uno dei principali poli [[università|universitari]], [[Scienza|scientifici]], [[cultura]]li, [[arte|artistici]], [[Scuola genovese|musicali]], [[enogastronomia|enogastronomici]], [[fiera|fieristici]], [[Turismo|turistici]] e [[sport]]ivi del Paese. Il suo [[porto di Genova|porto]] è per molte ragioni il più grande, importante e famoso d'Italia e rappresenta la maggiore industria genovese nonché uno dei più importanti scali a livello mediterraneo ed europeo.<ref>{{cita web |url=https://janejacobs.wordpress.com/2009/07/03/maggiori-porti-del-sud-europa/|titolo=Maggiori porti del sud Europa |accesso=26 maggio 2015}}</ref><ref>{{cita libro|url=https://www.assoporti.it/media/1941/sil-brochure-def.pdf|capitolo=Porto di Genova|pagina=6|titolo=Il sistema portuale italiano|editore=Assoporti|anno=2010}}</ref> La città vanta anche una lunga tradizione in numerosi settori industriali, come quelli dell'[[industria pesante]], della [[cantieri|cantieristica navale]], della [[Subacquea industriale|subacquea]] e dell'[[industria alimentare]]. Genova è inoltre un affermato polo [[Crociera|crocieristico]], [[banca]]rio-[[Assicurazione|assicurativo]] e delle [[tecnologia delle comunicazioni|tecnologie delle comunicazioni]]. Patria dei [[jeans]], sede della [[Genoa|società calcistica italiana]] più antica fra quelle in attività, il suo nome è legato a quello di [[Storia|personaggi storici]] di importanza mondiale e a diversi prodotti simbolo del ''[[Made in Italy]]'' come il [[basilico]], il [[pesto]], la [[focaccia]], la [[farinata]] e la [[nautica]].
Sede nel 1992 dell'[[Expo 1992 (Genova)|Expo]] e nel 2001 del [[G8 del 2001|G8]], nel 2004 è stata [[Genova capitale europea della cultura|capitale europea della cultura]].<ref>{{cita web |url=http://www.genova-2004.it/|accesso=29 giugno 2011 |titolo=Genova 2004 - Capitale europea della cultura |editore=genova-2004.it |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111102184313/http://www.genova-2004.it/ |dataarchivio=2 novembre 2011}}</ref> Il centro storico di Genova, la Città Vecchia corrispondente al nucleo medievale, è fra i più densamente popolati d'Europa ed è conosciuto per i suoi caratteristici vicoli stretti (''caruggi'' in genovese). Una parte del centro storico, nello specifico [[le Strade Nuove e il sistema dei palazzi dei Rolli di Genova]], è dal 2006 compresa tra i siti [[Patrimonio dell'umanità|Patrimonio mondiale dell'umanità]] tutelati dall'[[UNESCO]].<ref>{{Cita web|lingua=en|url=http://www.visitgenoa.it/it/centro-storico|titolo=Centro storico di Genova, caruggi, città vecchia, vicoli, Genova di de André|accesso=16 marzo 2021}}</ref> La sua [[Università di Genova|università]] ha una storia che risale al XV secolo.
Il simbolo "fisico" della città è il suo faro, conosciuto come [[lanterna di Genova|la Lanterna]], mentre viene tradizionalmente rappresentata dalla [[Croce di San Giorgio]], negli stemmi sorretta da due [[grifone (araldica)|grifoni]].
Nel [[2023]] è stata proclamata [[Capitale italiana del libro]] e nel [[2024]] [[Capitale europea dello sport]].<ref>{{Cita web|url=https://cultura.gov.it/capitaleitalianalibro2023|titolo=}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.visitgenoa.it/it/genova-capitale-europea-dello-sport-2024|titolo=}}</ref>
== Geografia fisica ==
La città trova collocazione nella parte centrale e interna dell'[[Golfo di Genova|omonimo golfo]] che si affaccia sul [[mar Ligure]].
È situata tra la costa e i rilievi dell'[[appennino ligure|Appennino ligure-genovese]],<ref name="PianoUrban">{{cita web |url=http://www.comune.genova.it/sites/default/files/DEF/1_DF/1_04_doc.pdf |titolo=Piano Urbanistico Comunale - Paesaggio e Verde |editore=Comune di Genova |pp=4-10 |accesso=21 maggio 2015}}</ref> che ha un'altezza media di circa 1200 [[Livello del mare|m. s.l.m.]] ed è formato da rocce facilmente erodibili, con cime arrotondate e versanti ripidi, incisi da valli scoscese. Nelle valli che si sviluppano in maniera prevalentemente longitudinale, scorrono i torrenti come il [[Polcevera]] e il [[Bisagno]] e, fuori dal territorio comunale, il [[Lavagna (torrente)|Lavagna]], che per la brevità del versante marittimo non raggiungono mai lunghezze di rilievo.
L'ineguale distribuzione delle piogge, il carattere impermeabile del suolo e il [[dissesto idrogeologico]] che caratterizza il territorio urbano, sono fattori che hanno contribuito a rendere irregolare il regime di questi corsi d'acqua, che alternano piene improvvise e violente con periodi di magra. I rilievi che cingono la città, bloccando parzialmente i venti freddi provenienti da nord, permettono di avere inverni soleggiati e luminosi, con temperature meno basse che a [[Milano]] o a [[Torino]], ed estati calde e non afose grazie alle brezze marine e alle piogge che sfiorano i 1000 mm annui.<ref>{{cita|TCI Genova e provincia|pp. 13-14}}.</ref>
=== Territorio ===
[[File:ISS014-E-17037 - View of Italy.jpg|thumb|Immagine satellitare che inquadra il centro della città e le parti inferiori delle valli Polcevera e Bisagno.]] [[File:ISS014-E-17036 - View of Italy.jpg|thumb|Immagine satellitare del ponente, da Voltri a Sestri Ponente, con il porto di Pra', l'[[Aeroporto di Genova-Sestri|aeroporto Cristoforo Colombo]], le acciaierie Arcelor Mittal e i cantieri navali.]]
Il territorio del comune di Genova si estende per 240,29 km² al centro dell'[[Golfo di Genova|omonimo golfo]] e si sviluppa su una fascia litoranea lunga circa trenta chilometri, da [[Voltri]] a [[Nervi (Genova)|Nervi]], con uno sviluppo quasi uguale da ponente a levante, alle cui spalle si ergono rilievi, anche di notevole altezza, in immediata prossimità del mare. Il territorio, con il suo golfo, la costa e le alture, vede l'alternarsi di diversi paesaggi naturali e caratteristiche ambientali.
La zona costiera del ponente, fortemente urbanizzata e al servizio dell'industria e del porto, in epoca preindustriale presentava le principali spiagge dell'attuale territorio comunale: Sestri, Cornigliano e Sampierdarena.<ref>''Descrizione di Genova e del Genovesato - Volume I'', Genova, Tipografia Ferrando, 1846, [https://archive.org/details/descrizionedige02gandgoog/page/n48 pag 25]</ref>
Il territorio urbano, oltre che lungo la costa, si inoltra verso l'interno lungo i solchi della [[val Polcevera]] a ponente e della [[val Bisagno]], a levante, formando una sorta di [[Pi greco]] rovesciato. La prima più ampia, quasi rettilinea e perpendicolare alla costa, la seconda con un percorso orientato dapprima a ponente, tra [[Struppa]] e [[Molassana]] e poi a sud-ovest sino alla [[Foce (Genova)|Foce]].
Nel percorrere le vallate del Polcevera e del Bisagno o la costa occidentale da [[Sampierdarena]] a Voltri, disseminate di complessi abitativi e industriali, o quella orientale da [[Albaro]] a Nervi, anche se più scarsa e frammentaria a causa di una diversa situazione orografica, si percepisce ancora la presenza di centri urbani culturalmente autonomi, corrispondenti ai comuni inglobati nel 1926 nella Grande Genova ma ancora ben distinguibili nel tessuto della moderna conurbazione amministrativa.<ref name="TCI"/>
Si delinea una suddivisione del territorio comunale in cinque zone: il centro, la [[val Polcevera]], la [[val Bisagno]], il ponente e il levante.
* La [[Centro storico di Genova|parte più antica della città]] fino alla costituzione della [[Grande Genova]] rappresentava l'intero territorio comunale, è racchiusa entro l'anfiteatro collinare coronato dalle [[Mura di Genova#Le Mura Nuove|mura seicentesche]]; l'area urbanizzata si estende anche verticalmente, risalendo dal porto fino ai quartieri residenziali di [[Carignano (Genova)|Carignano]] e [[Castelletto (Genova)|Castelletto]], collegati con il centro da ripidi percorsi pedonali denominati "[[Crêuza|crêuze]]", [[Impianti di risalita di Genova|ascensori pubblici e funicolari]], oltre che da un complesso sviluppo stradale.<ref name=PianoUrban/><ref name="TCI">[[Touring Club Italiano]], Guida d'Italia - Liguria, Milano, 2009</ref> Il centro storico si caratterizza per la massiccia urbanizzazione del territorio e la presenza centrale del [[porto di Genova|porto]], che con le sue strutture occupa completamente l'affaccio sul mare. Nel corso dei secoli, ma soprattutto a cavallo tra il [[XIX secolo|XIX]] e il [[XX secolo]], sulle colline soprastanti gli antichi [[Sestiere (Genova)|sestieri storici]] sono sorti quartieri signorili, come [[Carignano (Genova)|Carignano]] e [[Castelletto (Genova)|Castelletto]], ma anche popolari, come [[Lagaccio]] e [[Oregina]], che hanno inglobato alcuni borghi preesistenti come [[Granarolo (Genova)|Granarolo]]. Solo la parte sommitale della collina è stata preservata dalla cementificazione, grazie anche alla presenza di servitù militari legate al complesso delle [[Forti di Genova|mura e fortificazioni]] e alla valorizzazione di questi manufatti dopo la loro dismissione dal demanio militare. Nella ripartizione amministrativa in vigore dal 2007 il centro è diviso in due "[[Municipi di Genova|Municipi]]". Il Municipio I - Centro Est comprende i quartieri più antichi della città e le aree collinari dell'espansione urbanistica otto-novecentesca, il Municipio II - Centro Ovest comprende parte dell'antico sestiere di [[San Teodoro (Genova)|San Teodoro]], unito a [[Sampierdarena]], la principale delle cittadine industriali esterne alle mura inglobate nel 1926.
[[File:Panorama Valpolcevera da Murta.jpg|thumb|La bassa val Polcevera vista dalla collina di [[Murta]].]]
* La [[val Polcevera]] si sviluppa perpendicolarmente alla linea di costa, con un andamento piuttosto lineare, ed è da sempre la principale via di accesso a Genova dalla pianura padana, un tempo attraverso i passi appenninici dei [[Passo dei Giovi|Giovi]] e della [[Passo della Bocchetta|Bocchetta]], ai quali si sono aggiunti nell'[[XIX secolo|Ottocento]] le due [[Ferrovia Torino-Genova|linee ferroviarie per Torino e Milano]] e nel [[XX secolo|Novecento]] l'[[Autostrada A7 (Italia)|autostrada A7]]. È una valle ampia e soleggiata, formata dall'incontro dei torrenti [[Verde (torrente della Liguria)|Verde]] e [[Riccò]] a [[Pontedecimo]]. La sponda sinistra è quella più densamente popolata, sia lungo il torrente sia nei quartieri collinari; la sponda destra è occupata prevalentemente da attività industriali, magazzini e centri commerciali. Sulle alture sopravvivono paesi collinari di antica origine come [[Cesino]], San Biagio [[Murta]], [[Trasta]] e Fegino sul versante destro, Morego, Cremeno, Brasile, Geminiano e Begato, Garbo e Fregoso su quello sinistro; tutti questi paesi si trovavano un tempo lungo le vie di transito dirette oltre Appennino, che privilegiavano i percorsi collinari rispetto al fondovalle, reso infido dalle frequenti esondazioni dei torrenti. Sulla valle domina il [[Monte Figogna]] (804 m), sulla cui cima sorge il [[Santuario di Nostra Signora della Guardia]]. La val Polcevera, formata dalle ex circoscrizioni di [[Rivarolo (Genova)|Rivarolo]], [[Bolzaneto]] e [[Pontedecimo]], costituisce il Municipio V - Valpolcevera.
[[File:Villa Durazzo Pallavicini Genova11.jpg|thumb|Villa Durazzo-Pallavicini.]]
* Il ponente cittadino è una sottile fascia pianeggiante alle cui spalle si innalzano monti che superano anche i 1000 m e culminano nel [[monte Reixa]] (1183 m), punto più alto del territorio comunale, che in questa zona raggiunge e in alcuni punti oltrepassa lo [[spartiacque]] appenninico (in corrispondenza dell'alto corso del torrente [[Stura di Ovada|Stura]]) e arriva a confinare (unico comune ligure fra quelli con accesso al mare) direttamente con il [[Piemonte]] (comune di [[Bosio]]). Nel corso dei secoli luogo di villeggiatura delle famiglie patrizie genovesi (ne sono testimonianza tra le altre la [[Villa Brignole Sale Duchessa di Galliera|villa Duchessa di Galliera]] a Voltri, la [[villa Durazzo-Pallavicini]] a [[Pegli]] e la [[villa Durazzo Bombrini]] a [[Cornigliano]]), il ponente è stato per lo più sacrificato nel corso del [[XX secolo]] allo sviluppo dell'industria pesante (siderurgica, chimica, cantieristica navale) e del [[Porto di Genova|porto di Pra']], che ha finito per occupare con le sue infrastrutture quasi interamente il litorale. Residui tratti di spiaggia restano a [[Pegli]], [[Multedo]] e [[Voltri]]. A partire dagli [[anni 2000|anni duemila]] sono stati effettuati alcuni interventi volti a bilanciare vivibilità e progresso, come il recupero della cosiddetta "fascia di rispetto" di [[Pra']], la riconversione delle aree ex-siderurgiche di [[Cornigliano]], fino all'ambizioso progetto del parco scientifico tecnologico sulla collina degli [[Erzelli]], sulle alture di Cornigliano. Nelle vallate del ponente rimangono numerose testimonianze delle prime attività manifatturiere di età moderna, come cartiere e cave di calce, circondate dai resti degli antichi [[terrazzamento|terrazzamenti]] agricoli, come del resto nella val Polcevera e nella val Bisagno.<ref name="TCI"/> Il ponente è diviso tra il Municipio VI - Medio Ponente ([[Cornigliano]] e [[Sestri Ponente]]) e il Municipio VII - Ponente ([[Pegli]], [[Pra']] e [[Voltri]]).
[[File:Genova ponte canale rio Torbido 02.jpg|thumb|Il ponte canale dell'acquedotto storico sul Rio Torbido (Struppa).]]
* La [[val Bisagno]] ha un andamento sinuoso ed è maggiormente stretta tra le sue montagne rispetto alla val Polcevera. Il torrente entra nel territorio comunale all'altezza di Prato, nel quartiere di [[Struppa]], si dirige per un tratto verso ponente fino al quartiere di [[Molassana]], dove vira in direzione sud-ovest verso [[Staglieno]]. In questo primo tratto gli abitati sorgono per lo più sulla sponda destra del torrente, maggiormente esposta al sole, dove sono numerose frazioni che hanno in gran parte conservato il loro aspetto rurale. La parte inferiore della valle, inglobata nel comune di Genova con la prima espansione del 1873, è stata destinata fin da subito a ospitare infrastrutture legate a pubblici servizi: qui sorsero lo [[stadio Luigi Ferraris]], il [[carcere di Marassi]], il [[cimitero monumentale di Staglieno]], le officine del gas, il macello pubblico e il mercato ortofrutticolo, dal 2009 trasferito a Bolzaneto. Sui crinali che delimitano la valle sui due versanti sorgono due distinti sistemi di fortificazioni, costruiti fra il [[XVIII secolo|XVIII]] e il [[XIX secolo]]: il primo, sulla sponda destra, tra il forte Sperone e il forte Diamante; il secondo sulle alture di [[Quezzi]]. Dopo il cimitero di Staglieno il paesaggio diventa prettamente urbano: il Bisagno, stretto tra i palazzi, scorre in parte tombato fino a sfociare nei pressi della [[Fiera di Genova]]. Le colline della val Bisagno, sul versante destro, sono attraversate dall'[[acquedotto storico di Genova|acquedotto storico]], che fino alla fine dell'Ottocento assicurava il rifornimento idrico alla città prelevando acqua dal Bisagno e dai suoi affluenti. La val Bisagno è divisa tra il Municipio III - Bassa Valbisagno ([[San Fruttuoso (Genova)|San Fruttuoso]] e [[Marassi]]) e il Municipio IV - Media Valbisagno ([[Staglieno]] e [[Molassana]] e [[Struppa]]).
[[File:QuartoBoccadasseVernazzola.jpg|thumb|[[Boccadasse]] e Vernazzola viste dallo scoglio dei Mille a Quarto.]]
* Il levante cittadino, antica sede di villeggiatura delle famiglie patrizie genovesi e diventata in seguito zona residenziale di pregio, ha conservato quasi intatta la sua costa, ricca di insenature, sulle quali si affacciano intatti borghi marinari come [[Boccadasse]] e Vernazzola, e di scogliere, percorse da splendide passeggiate come quella di [[Nervi (Genova)|Nervi]]. Sullo sfondo domina il [[monte Fasce]] (846 m), che con il vicino monte Bastia protegge questa parte della città dai venti freddi orientali e dalla tramontana e dalla cui cima si può godere di un ampio panorama su tutto il levante cittadino. Il levante è diviso tra il Municipio VIII - Medio Levante ([[Foce (Genova)|Foce]], [[Albaro]] e [[San Martino (Genova)|San Martino]]) e il Municipio IX - Levante (Valle Sturla, [[Quarto dei Mille|Quarto]], [[Quinto al mare|Quinto]] e [[Nervi (Genova)|Nervi]]).
==== Orografia ====
[[File:Punta Martin.JPG|thumb|La punta Martin, uno dei rilevi più caratteristici dell'immediato entroterra genovese.]]Il territorio comunale presenta un'orografia piuttosto complessa, con numerose vallate che scendono verso il mare dallo spartiacque ligure-padano o di suoi contrafforti, separate da crinali con rilievi montuosi a quote tra 400 e 1200 metri di altezza che distano tra i 6 e i 10 chilometri dal mare. L'[[Istituto nazionale di statistica|Istat]] classifica il comune come appartenente alla zona altimetrica "montagna litoranea" (zona con presenza di rilievi con altitudini superiori ai 600 m).<ref name=PianoUrban/>
I rilievi più significativi si trovano nella zona di ponente, in particolare sul versante destro della valle del torrente Cerusa, contornato dal [[monte Reixa]], che con 1182 metri s.l.m. è il punto più alto del territorio comunale e dal [[Bric del Dente]] (1107 m).<ref name=PianoUrban/>
Un altro importante sistema montuoso è, sempre a ponente, quello lungo il crinale tra la [[val Varenna]] e le valli dei torrenti Branega e Acquasanta, alle spalle del litorale Pegli, Pra' e Voltri, che culmina nell'altopiano del [[monte Penello]] (996 m) e nella [[punta Martin]] (1001 m). Si tratta di un'area caratterizzata da ripide vallette rocciose che culminano lungo i crinali in ampie praterie con affioramenti rocciosi. Alla testata della val Varenna il monte Proratado (928 m) sorge sul crinale con la val Polcevera.<ref name=PianoUrban/>
Altro rilievo del ponente è il [[monte Gazzo]] (419 m), che domina l'abitato di [[Sestri Ponente]] e sulla cui sommità sorge il [[Santuario di Nostra Signora del Gazzo]]. Il monte è stato oggetto di una notevole attività estrattiva di pietra calcarea che ha pesantemente modificato il suo aspetto originario, distruggendo anche molte delle [[grotta|grotte]] che si aprivano nei suoi fianchi.
Le valli del Polcevera e del Bisagno hanno alla loro testata rilievi prossimi o superiori ai 1100 m ([[monte Taccone]] e [[monte Leco]]) ma il territorio di Genova ingloba solo la parte inferiore di queste valli, con rilievi di altezza più contenuta posti sulle dorsali laterali. Anche il [[monte Figogna]] (804 m), sul quale sorge il [[Santuario di Nostra Signora della Guardia]], interamente compreso nella val Polcevera, che caratterizza il paesaggio dell'intera vallata, si trova nel comune di [[Ceranesi]]. Lungo la dorsale di ponente, tra Polcevera e Chiaravagna, i rilievi maggiori compresi nel comune di Genova sono i monti Teiolo (660 m) e Rocca dei Corvi (582 m). Dopo quest'ultimo la dorsale scende rapidamente di quota, toccando [[Borzoli]] per concludersi con le colline di Colombara, [[Coronata (Genova)|Coronata]] e degli [[Erzelli]], affacciate su [[Cornigliano]].
La dorsale tra le due valli maggiori si distacca dallo spartiacque appenninico in corrispondenza del monte Alpe (800 m), compreso nel comune di Genova solo dal versante della val Bisagno. Il rilievo maggiore in questo tratto, il monte Diamante (672 m), su cui sorge l'[[Forte Diamante|omonimo forte]], fa parte del comune di [[Sant'Olcese]], mentre è nel comune di Genova il monte Spino (622 m), contrafforte rivolto verso la val Polcevera, su cui sorge il [[forte Fratello Minore]]. Il crinale scende gradualmente di quota fino al monte Peralto (489 m), dove si trova il [[forte Sperone]]. Da questa altura, che costituisce il punto più alto dell'anfiteatro collinare che racchiude il centro storico di Genova, si dipartono le due dorsali, coronate dalle mura seicentesche. Quella polceverasca, a ponente, con i forti [[forte Begato|Begato]], [[forte Tenaglia|Tenaglia]] e [[forte Crocetta|Crocetta]], termina con i colli di [[Belvedere (Genova)|Belvedere]] e degli Angeli, che un tempo proseguiva con quello di [[San Benigno (Genova)|San Benigno]], completamente sbancato nella prima metà del [[XX secolo|Novecento]], che chiudeva a mare la cerchia delle mura in corrispondenza della [[Lanterna di Genova|Lanterna]].
La dorsale rivolta verso la val Bisagno, con il [[forte Castellaccio]] e l'altura del [[Righi]], scende anch'essa gradualmente fino alla piana del Bisagno e si conclude con il colle di [[Carignano (Genova)|Carignano]], affacciato sul porto e sulla zona della [[Foce (Genova)|Foce]].
L'intero comprensorio che si estende intorno alle cinte murarie seicentesche convergenti sul forte Sperone costituisce il “Parco urbano delle Mura”.
[[File:Genova, monte Fasce (01).jpg|thumb|left|upright=1.2|Il [[Monte Fasce]] visto dal centro di Genova.]]
Per quanto riguarda la val Bisagno, nella zona di [[Struppa]] il territorio comunale raggiunge lo spartiacque appenninico, con il [[colle di Creto]] (603 m), che conduce in [[Alta valle Scrivia]], e alcuni rilievi significativi, come il già citato monte Alpe, il [[monte Alpesisa]] (989 m) e il [[monte Lago]] (941 m). Sul versante opposto, che divide la val Bisagno dalla [[valle Sturla]], il rilievo principale è il monte Ratti (560 m), con l'[[forte Monteratti|omonimo forte]]. Questo crinale, con una serie di fortificazioni collinari, non collegate però da una cortina muraria ([[forte Richelieu]], [[forte Quezzi]] e [[torre Quezzi]], [[Forte Santa Tecla (Genova)|forte Santa Tecla]], [[forte San Martino]]) digrada gradualmente verso la collina di [[Albaro]] e termina a mare con il [[forte San Giuliano]] e costituisce con la sua parte non urbanizzata il “Parco urbano dei Forti”.
L'insieme delle fortificazioni collinari comprese nell'ambito dei due parchi urbani connota l'immagine di Genova da diversi punti di vista e rappresenta un importante valore storico e paesaggistico.<ref name=PianoUrban/>
Il levante genovese è caratterizzato dallo sfondo del [[monte Fasce]] (834 m), all'origine delle vallate dei diversi torrenti della zona. Nelle zone più alte il territorio si presenta aspro, con versanti ripidi e affioramenti rocciosi. I versanti esposti a sud mostrano praterie aride e sono privi di insediamenti, mentre isolati resti di piccole costruzioni testimoniano un antico uso agricolo di questi territori marginali. I versanti digradano rapidamente con una serie di contrafforti fino al mare. Tra questi il più conosciuto è il monte Moro (412 m), appena sopra l'abitato di Nervi, dove si trovano i resti di una [[Batteria Monte Moro|batteria]] che faceva parte del sistema di [[Difesa costiera di Genova|difesa costiera]] durante la [[seconda guerra mondiale]].<ref name=PianoUrban/>
==== Idrografia ====
{{vedi anche|Idrografia di Genova}}
[[File:Dipinto Garibbo 1822.jpg|thumb|upright=1.4|Veduta del ponte della Pila, di [[Luigi Garibbo]], 1822.]]
Il territorio e le vallate della città sono percorsi da torrenti con bacini di diversa rilevanza. I più grandi scorrono lungo le omonime valli e sono il [[Polcevera]], a ovest del centro, con un bacino allargato e un percorso rettilineo sino al mare e, a est, il [[Bisagno]] dal bacino più stretto e andamento più tortuoso. La città si è sviluppata urbanisticamente in queste due valli con quartieri residenziali, insediamenti produttivi e infrastrutture.
Nella [[val Bisagno]] il principale affluente è il [[Fereggiano]], che attraversa [[Quezzi]] e [[Marassi]], ma numerosi sono gli affluenti minori: sulla destra orografica Canate, Torbido, Geirato, Trensasco, Cicala e Veilino, sulla sinistra, oltre al Fereggiano, Lentro, Mermi e Noce, quest'ultimo interamente coperto.<ref>{{Cita web |url=http://www.pianidibacino.ambienteinliguria.it/GE/bisagno/documenti/GE_Bisagno_Relazione_rev03.pdf |titolo=Regione Liguria, Piano di Bacino - Torrente Bisagno |accesso=14 aprile 2018 |dataarchivio=14 aprile 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180414234016/http://www.pianidibacino.ambienteinliguria.it/GE/bisagno/documenti/GE_Bisagno_Relazione_rev03.pdf |urlmorto=sì}}</ref>
Nella [[val Polcevera]] sono invece pochi gli affluenti compresi nel territorio genovese (si possono citare il Burba e il Geminiano a [[Bolzaneto]], il Pianego a [[Borzoli]], il Torbella e il Maltempo a [[Rivarolo (Genova)|Rivarolo]]), mentre gli affluenti principali ([[Verde (torrente della Liguria)|Verde]], [[Riccò]] e [[Secca (torrente)|Secca]]) scorrono quasi interamente al di fuori del territorio comunale.<ref>{{Cita web |url=http://www.pianidibacino.ambienteinliguria.it/GE/polcevera/documenti/GE_Polcevera_RelazioneGenerale_rev02.pdf |titolo=Regione Liguria, Piano di Bacino - Torrente Polcevera |accesso=14 aprile 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180414233904/http://www.pianidibacino.ambienteinliguria.it/GE/polcevera/documenti/GE_Polcevera_RelazioneGenerale_rev02.pdf |urlmorto=sì}}</ref>
Nel ponente cittadino si trovano il [[Chiaravagna]] a [[Sestri Ponente]], il [[Cerusa]] e il [[Leira]] a [[Voltri]], il [[Branega]] e il San Pietro a [[Pra']], il [[Varenna (torrente)|Varenna]] a [[Pegli]] e [[Multedo]].<ref>{{Cita web |url=http://www.pianidibacino.ambienteinliguria.it/GE/ambiti12e13/ambiti12e13.html |titolo=Autorità di bacino regionale:
Piani di bacino stralcio per l'assetto idrogeologico - Ambiti 12 e 13 |accesso=19 maggio 2019}}</ref><ref>{{Cita web |url=http://www.pianidibacino.ambienteinliguria.it/GE/branega/documenti/RelazioneGenerale.pdf |titolo=TORRENTE BRANEGA - PIANO DI BACINO STRALCIO PER LA TUTELA DAL RISCHIO IDROGEOLOGICO}}</ref><ref>{{Cita web |url=http://www.pianidibacino.ambienteinliguria.it/GE/spietro/spietro.html |titolo=Autorità di bacino regionale:
Piani di bacino stralcio per l'assetto idrogeologico - Torrente San Pietro o Foce |accesso=19 maggio 2019}}</ref><ref>{{Cita web |url=http://www.pianidibacino.ambienteinliguria.it/GE/varenna/documenti/Varenna_RelazioneGenerale.pdf |titolo=TORRENTE VARENNA - PIANO DI BACINO STRALCIO PER LA TUTELA DAL RISCHIO IDROGEOLOGICO}}</ref><ref>{{Cita web |url=http://www.pianidibacino.ambienteinliguria.it/GE/chiaravagna/documenti/GE_Chiaravagna_Normativa_rev02.pdf |titolo=TORRENTE CHIARAVAGNA - PIANO DI BACINO STRALCIO PER LA TUTELA DAL RISCHIO IDROGEOLOGICO}}</ref>
Nel levante i principali torrenti sono lo [[Sturla (torrente)|Sturla]] nella cui valle sono compresi i quartieri di [[Bavari (Genova)|Bavari]], [[San Desiderio (Genova)|San Desiderio]], [[Borgoratti]] e [[Sturla (Genova)|Sturla]] e il [[Nervi (torrente)|Nervi]] che attraversa l'[[Nervi (Genova)|omonimo quartiere]], oltre ai rii minori Vernazza, Priaruggia, Castagna e Bagnara.<ref>[http://www.pianidibacino.ambienteinliguria.it/GE/ambito14/documenti/GE_Amb14_RelGenSturla_rev05.pdf Regione Liguria, Piano di Bacino - Torrente Sturla]</ref><ref name=amb14>{{Cita web |url=http://www.pianidibacino.ambienteinliguria.it/GE/ambito14/documenti/GE_Amb14_RelGenAmb14_rev06.pdf |titolo=Regione Liguria, Piano di Bacino - Ambito regionale 14 |accesso=14 aprile 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180414234056/http://www.pianidibacino.ambienteinliguria.it/GE/ambito14/documenti/GE_Amb14_RelGenAmb14_rev06.pdf|urlmorto=sì}}</ref>
L'area del centro storico, quasi completamente urbanizzata, è divisa tra i bacini di numerosi ma brevi corsi d'acqua che scendono dalle colline retrostanti. I principali di questi rivi sono San Bartolomeo, San Lazzaro, San Teodoro, Lagaccio, Sant'Ugo, Santa Brigida, Carbonara, Sant'Anna e Rio Torbido, che scorrono tombinati sotto le vie dei vari quartieri, con l'eccezione dei tratti a monte del rio Lagaccio e del rio San Lazzaro.<ref name="amb14" />
==== Sismologia ====
La classificazione sismica, colloca il territorio in zona 3 e 4 a sismicità bassa e molto-bassa.<ref name="Sismica">{{cita web |url=http://www.tuttitalia.it/liguria/45-genova/classificazione-sismica-climatica|titolo=Classificazione sismica e climatica di Genova |accesso=21 maggio 2015}}</ref>
In qualche cronaca del passato ''(Il Cittadino, Giornale del popolo, 24 febbraio 1887)'' si trova notizia di episodi sismici di rilievo, come quello del 23 febbraio 1887.<ref>{{cita web |url=http://www.earth-prints.org/bitstream/2122/8207/1/libroA5.pdf|titolo=Il terremoto del 23 Febbraio 1887 in Liguria Occidentale |autore=Stefano Solarino |accesso=21 maggio 2015}}</ref>
=== Clima ===
{{vedi anche|Clima di Genova|Stazione meteorologica di Genova Università|Stazione meteorologica di Genova-Sestri Ponente}}
[[File:Panorama Gazzo3.JPG|thumb|Veduta panoramica da nord dell'area di ubicazione della [[stazione meteorologica di Genova-Sestri Ponente]].]]
Secondo la [[classificazione dei climi di Köppen]], Genova, nella sua fascia costiera, appartiene alla zona ''[[Clima subtropicale umido|Cfa]]'' e ''[[Clima mediterraneo#Csa|Csa]]'',<ref>{{cita web |url=http://www.biometeolab.unimi.it/index.php/en/2012-09-25-14-38-16/koppen/classec|titolo=Bioclimatologia Medica Classificazione Koppen |editore=Università degli Studi di Milano |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160305022400/http://www.biometeolab.unimi.it/index.php/en/2012-09-25-14-38-16/koppen/classec}}</ref><ref>{{cita web |url=http://www.hydrol-earth-syst-sci.net/11/1633/2007/hess-11-1633-2007.pdf |titolo=Updated world map of the Köppen-Geiger climate classification |pagina=1641}}</ref> ossia al [[clima mediterraneo]], con estate calda e temperatura media superiore a +22 °C, precipitazioni inferiori a 30 mm durante il mese estivo più caldo. A levante e sull'interno, nelle vallate e nella maggior parte del territorio si passa alla zona climatica ''Cfsa'' con Clima temperato di transizione al mediterraneo, in cui le precipitazioni sono superiori a 30 mm. Oltre i 500 m di quota, la zona climatica passa alla ''Cfsb'' con Clima temperato a estate tiepida, con una temperatura media inferiore a +22 °C.<ref name=PianoUrban/> Secondo la [[Classificazione climatica dei comuni italiani|classificazione climatica]], che regolamenta l'accensione degli impianti di riscaldamento, è nella zona climatica D, 1435 GG.(accensione dal 1º novembre al 15 aprile, con 12 ore giornaliere).<ref name=Sismica/>
Grazie alla posizione ambientale, al centro del golfo, sul mare, riparata dai monti e esposta a mezzogiorno, gode di un [[clima mediterraneo]] e favorevole. L'escursione termica tra la temperatura massima diurna e la minima notturna è contenuta, mediamente intorno a 6 °C per tutto l'anno.
La morfologia del territorio e la distanza dalla costa possono far variare la temperatura da zona a zona di alcuni gradi, con temperature più miti sulla costa. Circa le caratteristiche del clima, a seconda degli anni, si verificano in media tre o quattro grandinate all'anno e, più raramente, alcune nevicate, specialmente nelle aree interne o collinari. Nonostante il clima invernale genovese sia mite, grazie al fenomeno della "[[tramontana scura]]" le rare nevicate possono essere anche relativamente copiose, con accumuli che non è raro superino i 30 cm nelle vallate interne, mentre più modesti sono in genere in città. La neve comunque si scioglie di solito nell'arco di uno o due giorni con il rialzo delle temperature, a volte anche nell'arco di qualche ora. Il vento, in media ha una velocità di 2,5 m/s e rende la città ventilata. L'umidità è minore durante l'inverno, mentre il mese mediamente più umido risulta essere quello di giugno. Circa la piovosità, ricade nella media dei climi mediterranei. Nel corso degli anni, si sono registrati però fra settembre e novembre improvvisi episodi temporaleschi di forte entità, che con la loro intensità e durata hanno provocato eventi alluvionali in diverse parti della città. È una città soleggiata, con una media di 13,8 MJ/m e una media di 16 giorni di cielo sereno in un mese.<ref name=Clima/>
Per le temperature registrate vanno ricordate le giornate del 13 febbraio 1929, con -7,0 °C e dell'8 gennaio 1985, con -6,0 °C per le minime e per la massima del 7 agosto 2015 con 38,7 °C (DICCA Stazione Meteo Villa Cambiaso).<ref name="Clima">{{cita web |url=http://www.comune.genova.it/sites/default/files/DEF/1_DF/1_01_doc.pdf|titolo=Piano Urbanistico Comunale - Clima e microclima |editore=Comune di Genova |p=1 |accesso=21 maggio 2015}}</ref><ref>{{Cita web |url=http://www.dicca.unige.it/meteo/mese.php?mese=8&anno=2015&table |titolo=DICCA - Meteo - Tabella Agosto 2015 |accesso=19 agosto 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304205004/http://www.dicca.unige.it/meteo/mese.php?mese=8&anno=2015&table |urlmorto=sì}}</ref>
{{ClimaAnnuale
|nome = [[Stazione meteorologica di Genova-Sestri Ponente|Genova-Sestri]]<ref>{{cita web |url=http://www.ilmeteo.it/portale/medie-climatiche/Genova |titolo=I dati della tabella si riferiscono al periodo trentennale 1985-2015 |accesso=21 maggio 2015}}</ref>
|tempmax01=11 ||tempmax02=12 ||tempmax03=14
|tempmax04=17 ||tempmax05=21 ||tempmax06=24
|tempmax07=27 ||tempmax08=27 ||tempmax09=24
|tempmax10=20 ||tempmax11=15 ||tempmax12=12
|tempmin01= 5 ||tempmin02= 6 ||tempmin03= 8
|tempmin04=11 ||tempmin05=14 ||tempmin06=18
|tempmin07=21 ||tempmin08=21 ||tempmin09=18
|tempmin10=14 ||tempmin11= 9 ||tempmin12= 6
|pioggia01=106 ||pioggia02= 95 ||pioggia03=106
|pioggia04= 85 ||pioggia05= 76 ||pioggia06= 53
|pioggia07= 27 ||pioggia08= 81 ||pioggia09= 99
|pioggia10=153 ||pioggia11=111 ||pioggia12= 81
|umido01= 61 ||umido02= 63 ||umido03= 61
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|umido07= 67 ||umido08= 66 ||umido09= 66
|umido10= 66 ||umido11= 64 ||umido12= 64
}}
== Origini del nome ==
L'origine del nome "Genova", derivante dal [[lingua latina|latino]] ''Genua'', viene fatto risalire a una radice [[Lingua protoindoeuropea|indoeuropea]] ''geneu-'' ("ginocchio") oppure da ''genu-'' ("mascella, bocca"); ''genu-'' sarebbe un'allusione alla foce ("bocca") di uno degli antichi corsi d'acqua del sito o la forma dell'insediamento sul mare. A corroborare questa evidenza è il fatto che molti linguisti considerino ''Genua'' e ''Genaua'' ([[Ginevra]]) varianti dello stesso nome.<ref name="Sicardi">{{cita|Sicardi|p. 355}}.</ref> Il ritrovamento di un villaggio dell'[[età del bronzo]] in piazza Brignole, la palafitta del 5000 a.C. in [[Piazza della Vittoria (Genova)|piazza della Vittoria]] e la necropoli etrusca all'[[Spianata dell'Acquasola|Acquasola]] hanno confermato che i primi insediamenti di Genova sorsero lungo la sponda destra del torrente Bisagno, e secondo l'archeologo Filippo Maria Gambari, ciò proverebbe l'origine del nome della città da ''Genaua'', {{Senza fonte|termine celtico-ligure dell'età del ferro}} con il significato di "bocca", proprio perché nacque come porto fluviale.<ref>{{cita web |titolo=Genova, scoperto il segreto del nome |url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2010/04/22/genova-scoperto-il-segreto-del-nome.html|accesso=22 maggio 2015}}</ref>
Durante il [[Medioevo]] il toponimo fu alterato in ''Ianua'', latino per "porta di ingresso", "passaggio"<ref name="Sicardi" /> e ciò ha fatto nascere la leggenda che vuole la città prendere il nome dal dio romano [[Giano]], protettore delle porte, perché proprio come il Giano bifronte, Genova ha due facce: una rivolta al mare, l'altra oltre i monti che la circondano.<ref>{{cita web |url=http://books.google.it/books?id=2jCNYMnOdXUC&pg=PA13&source=gbs_toc_r&cad=0_0&sig=1xSEr1tMla-QFMCdrhfyvYLPk5k#PPA21,M1 |titolo=La storia di Genova - Il nome, la leggenda di Giano |autore=Teofilo Ossian De Negri |p=13 |accesso=30 maggio 2015}}</ref> La leggenda di Giano è ripresa da un'epigrafe situata nella cattedrale di San Lorenzo sotto una testa di Giano, con la scritta ''Janus, primus rex Italiae de progenie gigantum, qui fundavit Genuam tempore Abrahae'' (ossia: Giano, primo re dell'Italia della razza dei Giganti, il quale fondò Genova nel tempo di Abramo) mescolando leggende e antichità di origine diversa.<ref>{{cita web |titolo=La costellazione del Cigno e la storia dei liguri |url=http://www.acompagna.org/rf/1012_18b/101218_bampi.pdf |autore=Franco Bampi |accesso=26 maggio 2015}}</ref>
Secondo altre teorie l'origine del nome potrebbe essere riconducibile a una parola etrusca, ritrovata su un coccio di vaso, contenente la scritta ''Kainua'', che in lingua etrusca significherebbe "città nuova",<ref>{{cita web |titolo=Genova Etrusca: nuovi ritrovamenti al porto antico|url=http://www.cittanuova.it/c/424702/Genova_Etrusca_nuovi_ritrovamenti_al_porto_antico.html |autore=Franco Bampi |accesso=30 maggio 2015}}</ref> oppure derivante dal greco ''Xenos'' ''(Ξένος)'', "straniero", inteso come luogo di ritrovo di stranieri, caratteristica di una città portuale.<ref name="giustiniani">{{cita web |url=http://www.giustiniani.info/genova.html |titolo=Storia della città di Genova dalle sue origini alla fine della Repubblica Marinara |accesso=22 maggio 2015}}</ref>
== Storia ==
{{vedi anche|Storia di Genova}}
=== Origini ===
Le più antiche tracce finora ritrovate nella zona della città riguardano un piccolo insediamento di epoca [[Neolitico|neolitica]] (nella zona di [[Stazione di Genova Brignole|Brignole]]) del [[V millennio a.C.|V]] e [[IV millennio a.C.]] e sistemazioni dell'[[età del bronzo]] antico (un muro a secco di terrazzamento presso la foce del [[Bisagno]]).<ref>I ritrovamenti, effettuati durante le opere per la metropolitana sono stati esposti nella mostra ''Archeologia Metropolitana. Piazza Brignole e Acquasola'', tenutasi presso il [[Museo di archeologia ligure]](30 novembre 2009 - 14 febbraio 2010): [http://www.museidigenova.it/spip.php?article479 Notizia della mostra e dei ritrovamenti esposti] {{webarchive |url=https://web.archive.org/web/20131230235040/http://www.museidigenova.it/spip.php?article479 |data=30 dicembre 2013}} sul sito dei Musei di Genova.</ref> La città di Genova fu probabilmente fondata dai [[Liguri]] e si originò dal più antico insediamento dell{{'}}''[[oppidum]]'' detto "di Castello" ([[Sarzano]]), sul colle che dominava l'antico porto fondato agli inizi del [[V secolo a.C.]].<ref>Marco Milanese, ''Scavi nell'oppidum preromano di Genova'', L'Erma di Bretschneider, Roma 1987 [http://books.google.it/books?id=Ge0mrXTQVIUC&pg=PA11&lpg=PA11&dq=mannoni+scavi+archeologici+preromani+a+Genova&source=bl&ots=8VQfG6tC6o&sig=K5ywTfCZBLmCskgNZmAK6VlabAY&hl=it&ei=gh0ES-mMB9ySjAf7pMm9AQ&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=1&ved=0CAoQ6AEwAA#v=onepage&q=preromana&f=false testo on-line] su GoogleBooks; Piera Melli, ''Una città portuale del Mediterraneo tra il VII e il III secolo a.C.'', Genova, Fratelli Frilli ed., 2007.</ref> In questo periodo l'oppidum genovese, abitato dai Liguri "[[Genuati]]", era considerato "l'emporio dei Liguri", per il suo forte carattere commerciale. Legname per la costruzione navale, bestiame, pelli, miele, tessuti erano alcuni dei prodotti liguri di scambio commerciale.<ref>{{Cita web |url=http://www.robertomarchese.it/i--liguri.html|titolo=I Liguri - L'Oltre Po |accesso=2 febbraio 2022}}</ref><ref>{{Cita web |url=https://www.storiapatriagenova.it/Docs/Biblioteca_Digitale/SB/396b22c37e8bbc6c44c30828fc127900/Estratti/2066833ba002b28e546983c0243f9ec5.pdf |titolo=Storia della cultura ligure |formato=PDF}}</ref>
=== Età medievale ===
[[File:Genova 1481 (copy 1597).jpg|thumb|''Veduta di Genova nell'anno 1481'' di [[Cristofaro Grasso]].]]
[[File:Nuremberg chronicles f 58v 1.png|thumb|Genova in una xilografia del 1483 di Michael Wohlgemuth da [[Cronache di Norimberga|Il Liber Chronicarum]] di [[Hartmann Schedel]].]]
La [[storia di Genova]] è la storia dei suoi abitanti che furono (o furono definiti), al tempo stesso, signori del [[mare]], mercanti e guerrieri capaci, se del caso, di inaudita ferocia. Seppero dare vita, in epoca di dominanze, a una propria [[repubblica]], la [[Repubblica di Genova]], nata dal libero [[comune]], che si resse in otto secoli su diverse forme di governo: dalla forma consolare a quella dogale a quella, infine, [[oligarchia|oligarchica]]. La sua politica si fondò comunque sempre su un disegno di dominio regionale, studiato e portato avanti sin dagli albori, basata, soprattutto sull'influenza delle potenti ''famiglie'' che traevano la propria potenza dalle disponibilità economiche tratte dall'attività mercantile.<ref>{{Cita web |url=http://www.rm.unina.it/rmebook/index.php?mod=none_Petti_Balbi |titolo=Petti Balbi ''Governare la città. Pratiche sociali e linguaggi politici a Genova in età medievale '' |accesso=23 ottobre 2014 |dataarchivio=23 ottobre 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141023065820/http://www.rm.unina.it/rmebook/index.php?mod=none_Petti_Balbi |urlmorto=sì }}</ref>
Il dominio sulla [[riviera ligure]] e la costruzione di un'imponente flotta, al tempo stesso militare e mercantile, fu di vitale importanza per dare impulso alla nascita di uno [[Stato]] che per oltre quattrocento anni basò la propria esistenza sulla [[diplomazia]] e sulla neutralità, oltre che sul [[commercio]]. Via terra la città cercò, non sempre con successo, di mantenere il controllo dei territori dell'[[Oltregiogo]], che garantivano la comunicazione, anche commerciale, con i territori della pianura padana e i regni ivi presenti.
Il detto "Genuensis, ergo mercator" ("Genovese quindi [[mercante]]") - di autore anonimo - fu mirabile sintesi di quel ''mercanteggiare'' così famoso nel mondo sul quale i Genovesi basarono un impero coloniale fondato su [[colonie genovesi|colonie d'oltremare]] che andava dall'[[Iraq]] alle [[Isole Canarie]], dall'[[Inghilterra]] alla [[Palestina]] (raggiunta fin dalla [[Prima crociata]]), racchiudendo nel proprio pugno tutto il [[mar Mediterraneo]] occidentale e il [[mar Nero]], definito il ''Lago genovese'', e tenendo testa quando non ponendo sotto il proprio controllo tre imperi: quello svevo, quello [[Impero bizantino|bizantino]] e quello [[impero austro-ungarico|asburgico]], del quale ultimo i genovesi controllavano l'economia e il commercio. [[Feodosia|Caffa]], Solcati, [[Tana (città)|Tana]], [[Chio (isola)|Chio]], [[Focea]], [[Mitilene]], [[Beyoğlu|Pera]] non sono che alcune fra le tante Genova che i mercanti della ''Superba'' fecero risplendere nei commerci. I banchieri genovesi fornirono al poco maneggevole [[monarchia asburgica|Asburgo]] un credito fluido e entrate regolari e affidabili. In cambio le spedizioni meno affidabili di argento americano furono rapidamente trasferite da Siviglia a Genova, per fornire capitali per ulteriori iniziative. Il commercio di Genova, tuttavia, rimase strettamente dipendente dal controllo dei sigillanti del Mediterraneo e la perdita di [[Chio (isola)|Chio]] a favore dell'[[Impero ottomano]] (1566) inferse un duro colpo.<ref>{{en}} Philip P. Argenti, ''Chius Vincta or the Occupation of Chios by the Turks (1566) and Their Administration of the Island (1566–1912), Described in Contemporary Diplomatic Reports and Official Dispatches'' (Cambridge, 1941), Part I.</ref> Per far fronte alla situazione, [[Panamá Viejo|Panama]] nelle Americhe fu data in concessione dall'Impero spagnolo a Genova.<ref>(In Spagnolo)[http://www.patronatopanamaviejo.org/ppv2014/en/ Panama Viejo]</ref> I genovesi incontrarono noci di cocco provenienti dalle Filippine, piantate lì dai marinai malesi prima dell'arrivo della Spagna.<ref>[https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3864718/ The presence of coconut in southern Panama in pre-Columbian times: clearing up the confusion]</ref> Il governatore spagnolo di Panama, Don Sebastian Hurtado de Corcuera salpò verso ovest dalle Americhe e usò i peruviani e i genovesi di Panama nella sua conquista delle aree musulmane delle Filippine che sottomise sotto il presidio cristiano di [[Zamboanga]].<ref name="Peru">{{en}} [http://www.zamboanga.com/html/history_1634_moro_attacks.htm "SECOND BOOK OF THE SECOND PART OF THE CONQUESTS OF THE FILIPINAS ISLANDS, AND CHRONICLE OF THE RELIGIOUS OF OUR FATHER, ST. AUGUSTINE"] (Zamboanga City History)
"He (Governor Don Sebastían Hurtado de Corcuera) brought a great reënforcements of soldiers, many of them from Perú, as he made his voyage to Acapulco from that kingdom."</ref> Curiosamente, la lingua creola chavacano di Zamboanga ha vocabolario italiano e affini.<ref>{{en}} [https://bienchabacano.blogspot.com/2009/11/curious-case-of-cosa.html]</ref>
Il suo solido settore finanziario risale al Medioevo. Il [[Banco di San Giorgio]], fondato nel 1407, è la più antica banca di deposito statale conosciuta al mondo e ha svolto un ruolo importante nella prosperità della città dalla metà del XV secolo.<ref>{{Cita libro|autore=George Macesich|titolo=Issues in Money and Banking|lingua=en|p=42}}</ref>
=== Età moderna ===
Perso il proprio potere sui mari, ma non sui mercati del mondo, nel 1797 l'onda lunga della [[Rivoluzione francese]] investì anche la repubblica che pagò la sua condizione di neutralità con insostenibili pressioni esterne che la portarono all'occupazione nel [[1805]] e alla successiva annessione all'[[Napoleone Bonaparte|impero napoleonico]]. Durante l'occupazione francese, diverse opere d'arte presero la via della Francia<ref>{{Cita libro |titolo=Notice de tableaux dont plusieurs ont été recueillis à Parme et à Venise: exposés dans le grand salon du Musée Napoléon, ouvert le 27 thermidor an XIII |edizione=De l'imprimerie des sciences et des arts, Paris}}</ref> a causa delle [[spoliazioni napoleoniche]]. Secondo il catalogo pubblicato nel ''Bulletin de la Société de l'art français'' del 1936,<ref>{{Cita libro |autore=Marie-Louise Blumer |titolo=Catalogue des peintures transportées d'Italie en Francce de 1796 à 1814 |collana=Bulletin de la Société de l'art français, 1936, fascicule 2}}</ref> delle 9 opere d'arte provenienti da Genova, solo 6 fecero ritorno in Italia dopo il [[Congresso di Vienna]]. Interessante un aneddoto avvenuto durante il rimpatrio del ''[[Lapidazione di santo Stefano (Giulio Romano)|Martirio di Santo Stefano]]'' di [[Giulio Romano]] alla città di Genova, quando [[Vivant Denon]], direttore del [[Museo del Louvre|Louvre]], sostenne che l'opera era stata "offerta in omaggio al governo francese dal consiglio comunale di Genova" e che il trasporto avrebbe messo a rischio la fragilità dell'opera, ben sapendo che l'opera era stata sostanzialmente confiscata come tributo culturale e dando contestualmente ordine al ministero degli interni francese di bloccare alla dogana l'opera senza menzionarne né la fragilità né criticare la legittimità delle istanze piemontesi.
Nel 1814, a seguito della capitolazione di [[Parigi]], Genova fu [[Assedio di Genova (1814)|assediata]] e occupata dalla marina britannica che formò un Governo provvisorio, paventando un ritorno allo ''status quo ante''. Nel 1815, invece, le potenze europee, in gran parte debitrici dell'antico [[Banco di San Giorgio]], decisero la soppressione della repubblica e l'annessione al [[Regno di Sardegna (1720-1861)|Regno di Sardegna]], malgrado i disperati tentativi del ministro degli esteri Antonio Brignole Sale a [[Vienna]] per mantenere l'[[indipendenza]].
Nell'aprile del 1849, approfittando della [[Battaglia di Novara (1849)|sconfitta piemontese]] nella [[Prima guerra d'indipendenza italiana|prima guerra d'indipendenza]], la città tentò di riconquistare la propria indipendenza. A sedare la [[moti di Genova|rivolta]] con estrema durezza fu mandato il generale [[Alfonso La Marmora]].<ref>{{Cita web |url=http://www.valpolcevera.it/storia/genova_1849/ |titolo=Relazione dei danni subiti dalla popolazione di Genova |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110722064719/http://www.valpolcevera.it/storia/genova_1849/ |urlmorto=sì}}</ref>
L'area di influenza di Genova, pur non essendo istituzionalizzata ufficialmente, si estende, per ragioni storiche, linguistiche, culturali, economiche e infrastrutturali, oltre che a tutta la città metropolitana di Genova e a parte di quelle liguri limitrofe della [[Provincia della Spezia|Spezia]] e [[Provincia di Savona|Savona]], alla [[Provincia di Alessandria#Geografia|pianura alessandrina]], alle aree dell'[[Oltregiogo]] ([[Novi Ligure]]), del [[Basso Piemonte]] e al [[circondario di Bobbio]] (in [[provincia di Piacenza]]).
=== Genova e le sue difese: una descrizione del 1800 ===
Nella sua opera ''Istoria del blocco di Genova nell'anno 1800'', Angelo Petracchi, cronista dell'assedio della città, fornisce una dettagliata descrizione di Genova e delle sue difese nel periodo della [[Repubblica Ligure]]:<ref>{{Cita web |url=http://studinapoleonici.altervista.org/genova-e-le-sue-difese/ |titolo=Genova e le sue difese |sito=Studi Napoleonici|data=27 febbraio 2016 |accesso=19 maggio 2019}}</ref>
{{Citazione|La Città di Genova è situata sul dorso di un monte, che appoggia le sue falde sulla riva del mare Ligustico. Ha essa dalla parte di terra un doppio circondario di mura, l'uno de'quali interno, che rinchiude quasi esattamente l'abitato, e che forma una specie di figura ovale. È questo munito di alcuni baluardi, che non essendo stati di alcun uso in quest'assedio, è inutile dettagliare. È l'altro esterno, ed innalzandosi dalle due punte marittime sale sino ad una grand'altezza del monte. Questo secondo circondario rende la città della figura quasi di un triangolo; mentre terminando in punta sulla cima dell'altura, scende d'ambe le parti a formar quasi i due lati che vengono chiusi e riuniti dal mare. Vari forti guarniscono questo giro di mura. Sulla cima vi è quello dello Sperone; verso il lato di Ponente, più al di sotto della metà, vi è l'altro detto delle Tenaglie, ed alla fine del medesimo ve n'è un altro chiamato di S. Benigno. Ciò produce, che da quella parte la città di Genova è quasi imprendibile; tanto più che la località combina così propiziamente a difenderla, che poca o niuna speranza dà agli assediatori di prenderla. Non è il medesimo dalla parte di Levante, ove essendo dominata al di fuori da alcune alture, è stato creduto inutile di alzarvi degli altri forti. In mancanza di ciò si è fatto al di fuori una specie di parallela, o per meglio dire un cammino coperto che fortificando quelle medesime alture, che dominano la città, suppliscono a tal difetto; bisogna perciò a chi difende Genova tener questa linea esteriore, e quelle fortificazioni, che sono il monte dei Ratti, sulla cui sommità è il [[Forte Quezzi|Forte di Quezzi]]; il [[Forte Richelieu]], che fu fatto fabbricare dal celebre Maresciallo di tal nome quando occupò Genova; quello di S. Tecla, e la Madonna di Albaro. Più in alto dello Sperone, e quasi perpendicolare al medesimo vi è il [[Forte Diamante|forte del Diamante]], che domina lo Sperone medesimo, sebbene da taluni credesi che ne sia un poco troppo distante; anch'esso però è di una estrema importanza per gli assediati, sostenendo moltissimo le operazioni delle altre fortificazioni esterne. Fra il Diamante, e lo Sperone vi è il monte de' due Fratelli, che fa due diverse punte: questa situazione è assai rimarchevole, perché produce la riunione fra gli assedianti, e potrebbe prender alle spalle le opere esterne della linea di Levante; ma siccome ivi temesi l'incrociatura dei fuochi dello Sperone e del Diamante, è assai difficile d'impadronirsene, quantunque siavi un certo sito che dicesi immune dall'artiglieria di ambo i forti. Dalla parte di mare, molte e belle batterie difendono la città, ed il porto, non che le mura marittime assicurate anche dalla Natura. Tali batterie rimontate ultimamente toglievano ogni pena da quella parte. Le più belle sono quelle della Strega, della Cava, di ambo i Moli, e della Lanterna. Dalla parte di Ponente vi è il fiume della [[Polcevera]]; dalla parte di Levante quel di Bisogno. [[Albaro]] è un piccolo, e delizioso borgo, che da questa parte è vicino a Genova quasi di un solo miglio, come dall'altra parte si è quello vaghissimo egualmente di [[Sampierdarena|S. Pier d’Arena]]}}
=== Simboli ===
{{Vedi anche|Stemma di Genova}}
[[File:Coat of Arms of Genoa-2.svg|sinistra|200x200px|thumb|Stemma della città|alt=Stemma della città di Genova]]
[[File:Genova-Gonfalone.png|thumb|upright=0.5|Il gonfalone comunale]]
Lo stemma della città è sempre stato legato alle vicissitudini politiche di Genova: nell'ultimo periodo della Repubblica lo stemma consisteva in uno scudo crociato con corona regia sorretto da due grifoni con code ritte, ma essendo allora assoggettata al [[Prima Repubblica francese|potere francese]], dopo la [[Rivoluzione francese|rivoluzione giacobina]] del 1797 venne decretata la distruzione delle antiche insegne e quindi anche le due figure araldiche dello stemma della città vennero abolite. Con l'annessione al [[Regno di Sardegna]], su richiesta del Consiglio generale del Corpo cittadino, nel 1816, Genova ottenne da re [[Vittorio Emanuele I di Savoia|Vittorio Emanuele I]] l'insegna municipale « [...] con croce rossa in campo bianco collo scudo ornato di grifoni [...] con le code tra le zampe», in segno di sottomissione. Questo stemma restò in uso fino al 1897, anno in cui la Giunta municipale chiese e ottenne da [[Umberto I di Savoia]] il 21 marzo 1897, il diritto a esibire l'attuale stemma con la coda dei due grifoni posizionata verso l'esterno, a ricordo della dignità passata.
Dopo più di un secolo e un'accurata indagine storica, l'Amministrazione civica ha modificato le code dei grifoni in modo da posizionarle ritte. Inoltre la base dello stemma si fregia da ciascun lato del rostro bronzeo di nave romana a testa di cinghiale, pescato nel 1597 nel porto di Genova e trattenuto presso l'[[Armeria Reale]] di Torino.<ref>{{cita web |url=http://www.comune.genova.it/pages/lo-stemma |titolo=Lo stemma |accesso=29 maggio 2015 |dataarchivio=23 settembre 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150923210501/http://www.comune.genova.it/pages/lo-stemma |urlmorto=sì }}</ref>
La bandiera di Genova, o [[Croce di San Giorgio]] è costituita da una croce rossa su campo bianco, e nell'antichità era simbolo dei pellegrini che si recavano presso i [[Terra santa|luoghi santi]] del [[Cristianesimo]] e che dopo il [[1095]], anno di conquista di [[Gerusalemme]] da parte dei [[selgiuchidi|Turchi selgiuchidi]], mossi in gran parte (in un primo momento) da spirito sincero di missione, decisero di ''prendere la croce'' e armarsi per liberare la terra ove nacque e visse [[Gesù]], in risposta ai ripetuti attacchi subiti dai Turchi, decisi - soverchiati gli Arabi - a spingersi alla conquista dell'[[Impero bizantino]].
La simbologia del "Salvifico vessillo della vera croce" - come [[Jacopo da Varazze]] indicò la croce di San Giorgio - determinò in epoca contemporanea, per i pellegrinaggi armati, l'appellativo di [[crociato|crociati]]. L'uso del [[vessillo]] da parte dei genovesi pare risalire a epoche remote, quando l'[[esercito bizantino]] stanziava nella città e il vessillo della guarnigione (una croce rossa in campo bianco) veniva portata in omaggio nella piccola [[Chiesa (architettura)|chiesa]] di [[San Giorgio]], prospiciente l'antica piazza del mercato, di origine romana.<ref name="Fioravanti2019">{{Cita web |url=https://digilander.libero.it/paolore2/cult_tradiz/bandea.html |titolo=Origine della Bandiera di Genova|autore=Piero Fioravanti |accesso=25 maggio 2019}}</ref>
Si è soliti raccontare che nel [[1190]] [[Londra]] e l'[[Inghilterra]] chiesero e ottennero la possibilità di utilizzare sulle proprie navi la bandiera crociata genovese, per avere la protezione e il rispetto che godeva la flotta genovese nella zona che controllava, nel [[Mar Mediterraneo]] e in parte del [[Mar Nero]], sottraendosi così ai numerosi attacchi di pirateria; per questo privilegio il monarca inglese corrispondeva al [[Doge (Repubblica di Genova)|Doge della Repubblica di Genova]] un tributo annuale.<ref>{{Cita web |url=http://www.francobampi.it/liguria/varie/welcome1992.htm#inglese |titolo=Benvenuti al Padiglione Britannico! |autore=Franco Bampi |accesso=29 agosto 2010}}</ref> Tuttavia, lo storico medievista Antonio Musarra fa notare come questa nozione non sia suffragata da nessun documento storico o archivistico e sia in palese contrasto con altri eventi storici, come ad esempio il fatto che la figura del Doge di Genova sia nata nel 1339, e che la bandiera con la croce rossa in campo bianco è citata negli [[Annali del Caffaro|Annali di Genova]] solo a partire dal 1242.<ref>{{Cita web|url=https://liguriaoggi.it/2021/07/13/linghilterra-deve-pagare-gli-arretrati-per-la-bandiera-di-genova-facciamo-chiarezza/ |titolo=L’Inghilterra deve pagare gli arretrati per la bandiera di Genova? Facciamo chiarezza |data=13 luglio 2021 |accesso=13 luglio 2021}}</ref><ref>{{Cita web |url=https://www.crwflags.com/fotw/flags/it-genoa.html |titolo=Genoa (Liguria, Italy) |accesso=13 luglio 2021}}</ref> L'Inghilterra, la città di Londra e la [[Royal Navy]] issano la bandiera di [[San Giorgio]], e l'insegna fa parte dell'[[Bandiera del Regno Unito|Union Jack]], la bandiera nazionale britannica.
Erroneamente lo storico [[Francesco Maria Accinelli]] indica lo stemma milanese come derivazione di quello genovese: « [...] E mandati dalla Repubblica 500 [[balestrieri genovesi|balestrieri]] con la suddetta insegna in soccorso dei Milanesi nel 1247, espugnata col loro valore la città Vittoria nuovamente fabbricata da Federico II vicino a Parma, vollero i Milanesi per maggiore onore assumersi dello stendardo de' Genovesi l'insegna», che invece risale al 1066, quando l'effigie venne consegnata ufficialmente dal papa Alessandro II (il milanese Anselmo da Baggio) a Erembaldo, [[capitano del Popolo]] di Milano in rivolta contro l'Impero.<ref name="Fioravanti2019" />
Dal 2014 la città ha un nuovo logo per la promozione della propria immagine: "Genova More Than This", che nasce dal progetto europeo Urbact-CityLogo.<ref>{{cita web |url=http://www.comune.genova.it/content/presentato-alla-cittagrave-il-nuovo-logo-genova-egrave-more |titolo=Presentato alla città il nuovo logo: Genova è MORE THAN THIS |data=19 marzo 2014 |accesso=21 maggio 2015}}</ref>
=== Onorificenze ===
Genova è tra le [[città decorate al valor militare per la guerra di liberazione|città decorate al valor militare per la guerra di Liberazione]] perché è stata insignita della [[medaglia d'oro al valor militare]] per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella
{{Onorificenze
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|nome_onorificenza = Medaglia d'oro al valor militare
|collegamento_onorificenza = Medaglia d'oro al valor militare
|motivazione = Amor di Patria, dolore di popolo oppresso, fiero spirito di ribellione, animarono la sua gente nei venti mesi di dura lotta il cui martirologio è messa fulgida gemma all'aureo serto di gloria della "Superba" Repubblica Marinara, i 1863 caduti il cui sangue non è sparso invano, i 2250 deportati il cui martirio brucia ancora nelle carni dei superstiti, costituiscono il vessillo che alita sulla città martoriata che infervorò i partigiani del massiccio suo Appennino e delle impervie valli, tenute dalla VI zona operativa, a proseguire nell'epica gesta sino al giorno in cui il suo popolo suonò la diana dell'insurrezione generale. Piegata la tracotanza nemica otteneva la resa del forte presidio tedesco, salvando così il porto, le industrie e l'Onore. Il valore, il sacrificio e la volontà dei suoi figli ridettero alla madre sanguinante la concussa libertà e dalle sue fumanti rovine è sorta nuova vita santificata dall'eroismo e dall'olocausto dei suoi martiri
}}{{Onorificenze
|immagine = Corona di Città Italiana.svg
|nome_onorificenza = Titolo di città in Italia
|collegamento_onorificenza = Titolo di città
|motivazione =
}}
=== Ricorrenze ===
* 24 giugno: festa patronale dedicata a [[Giovanni Battista|San Giovanni Battista]].<ref>{{cita web |url=http://www.italiamagazineonline.it/archives/41502/storia-della-festa-san-giovanni |titolo=Storia della festa di San Giovanni |accesso=29 maggio 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150529221159/http://www.italiamagazineonline.it/archives/41502/storia-della-festa-san-giovanni |urlmorto=sì}}</ref>
* Prima domenica di luglio: [[Palio marinaro di San Pietro]], palio che si svolge nelle acque del golfo dal 1955 e coinvolge barche da pesca in legno.<ref>{{cita web |url=http://www.logitravel.it/guida-turistica/feste-genova-258_3.html |titolo=Genova - Le feste tradizionali |accesso=29 maggio 2015}}</ref>
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
{{C|Sezione che, seppur riportando (senza fonti e con qualche accento POV) informazioni più o meno veritiere sui monumenti, sembra tanto una ricerca originale. Per es. prende in considerazione, peraltro senza un criterio ben preciso, il centro cittadino e l'estremo levante, ignorando di fatto tutto ciò che è nelle altre direttrici (ponente e le due valli Polcevera e Bisagno)|Liguria|gennaio 2013}}
=== Architetture religiose ===
[[File:Cattedrale di San Lorenzo Genoa.jpg|thumb|La cattedrale di San Lorenzo.]]
[[File:Ss. annunziata del vastato, int. 02.JPG|thumb|Il sontuoso interno della [[Basilica della Santissima Annunziata del Vastato]].]]
[[File:Santa Maria Assunta di Carignano.JPG|thumb|La [[Basilica di Santa Maria Assunta (Genova)|Basilica di Santa Maria Assunta in Carignano]].]]
[[File:Campanile Santa Maria delle Vigne.JPG|thumb|Cupola e campanile della [[Basilica di Santa Maria delle Vigne]].]]
{{vedi anche|Chiese di Genova|Centro storico di Genova#Architetture religiose}}
A Genova si trovano diverse decine di chiese, le principali e più antiche delle quali si trovano nel centro storico. In diversi casi esse sorsero come cappelle gentilizie delle principali famiglie cittadine ed erano quindi un modo per mostrare il proprio prestigio. Tra gli edifici più significativi vi sono:<ref name="soprintendenza">{{cita web |titolo=Soprintendenza per i Beni Architettenici e Paesaggistici della Liguria - Monumenti |url=http://www.sbapge.liguria.beniculturali.it/index.php?it/195/monumenti#genova |accesso=28 maggio 2015 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150722074541/http://www.sbapge.liguria.beniculturali.it/index.php?it%2F195%2Fmonumenti#genova}}</ref>
*[[Cattedrale di San Lorenzo (Genova)|Cattedrale di San Lorenzo]]: costruita tra il IX e la fine del XIV secolo in stile gotico, fu consacrata da [[Papa Gelasio II]] nel 1118 quando non era ancora ultimata. La facciata duecentesca, con la caratteristica decorazione a strisce bianche e nere, mostra due torri campanarie - la sinistra non finita e completata nel 1445 con una loggia - e tre portali riccamente decorati. L'interno è diviso in tre navate, la cui divisione è sormontata da un finto matroneo. Sulla navata sinistra si apre la quattrocentesca [[Cappella di San Giovanni Battista (Genova)|Cappella di San Giovanni Battista]], corposa galleria di scultura rinascimentale. Tra le opere d'arte più notevoli vi sono il ''Giudizio universale'' del XIII secolo sopra il portale principale, affreschi di [[Bernardo Castello]], [[Luca Cambiaso]] e [[Lazzaro Tavarone]] sulle volte e l'altare maggiore con la statua della Madonna Regina di Genova.<ref>{{cita web |url=http://www.sbapge.liguria.beniculturali.it/index.php?it/201/genova-cattedrale-di-san-lorenzo |titolo=Genova - Cattedrale di San Lorenzo |accesso=28 maggio 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304083142/http://www.sbapge.liguria.beniculturali.it/index.php?it%2F201%2Fgenova-cattedrale-di-san-lorenzo |urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita libro |titolo=Liguria |collana=L'Italia |data=2005 |editore=Touring Club Italiano |città=Milano |p=120}}</ref>
*[[Basilica della Santissima Annunziata del Vastato]]: di origine medievale, fu rinnovata nel XVI secolo da [[Andrea Ceresola]] detto il Vannone su incarico della [[Lomellini (famiglia)|famiglia Lomellini]], che ne fece la propria cappella gentilizia. Il vastissimo interno barocco, affrescato da [[Giovanni Carlone (1584-1631)|Giovanni Carlone]] e [[Giovanni Andrea Ansaldo]], contiene opere dei principali autori del barocco genovese ([[Bernardo Strozzi]], [[Domenico Piola]], [[Giulio Cesare Procaccini]], [[Gregorio De Ferrari]], [[Gioacchino Assereto]]).<ref>{{cita web |titolo=Genova - Chiesa della Santissima Annunziata del Vastato |url=http://www.sbapge.liguria.beniculturali.it/index.php?it/226/genova-chiesa-della-santissima-annunziata-del-vastato |accesso=28 maggio 2015 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160303212800/http://www.sbapge.liguria.beniculturali.it/index.php?it%2F226%2Fgenova-chiesa-della-santissima-annunziata-del-vastato}}</ref>
*[[Basilica di San Siro]]: una delle chiese più antiche della città, fu la prima cattedrale di Genova prima della costruzione di San Lorenzo. In seguito a un incendio fu ricostruita completamente tra la fine del XVI e l'inizio del XVII secolo. Conserva la celebre ''Annunciazione'' di [[Orazio Gentileschi]], e opere dei [[Tommaso Carlone|Carlone]], [[Domenico Fiasella]], [[Domenico Piola]], [[Pierre Puget]] e diversi altri artisti dell'epoca.<ref>{{cita web|url=https://fosca.unige.it/Chiesa%20di%20San%20Siro|sito=Fonti per la storia della critica d'arte|editore=Università di Genova|titolo=Chiesa di San Siro}}</ref>
*[[Basilica di Santa Maria Assunta (Genova)|Basilica di Santa Maria Assunta in Carignano]]: commissionata dalla famiglia Sauli nel 1552, fu progettata in stile rinascimentale dall'architetto perugino [[Galeazzo Alessi]]. Presenta una struttura a pianta centrale sovrastata da una grande cupola, sullo stile della Basilica di San Pietro a Roma, e celebri statue di Pierre Puget e [[Filippo Parodi]].<ref>{{cita web |titolo=Genova - Chiesa di S. M. Assunta in Carignano |url=http://www.sbapge.liguria.beniculturali.it/index.php?it/206/genova-chiesa-di-s-m-assunta-in-carignano |accesso=28 maggio 2015 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150715202206/http://www.sbapge.liguria.beniculturali.it/index.php?it%2F206%2Fgenova-chiesa-di-s-m-assunta-in-carignano}}</ref>
*[[Basilica di Santa Maria delle Vigne]]: uno degli edifici religiosi più antichi di Genova, fu realizzata in stile romanico su un tempio preesistente. Nel 1640 subì una trasformazione in stile barocco su progetto dell'architetto [[Daniele Casella]], conservando il campanile e il chiostro del XII secolo. Conserva diverse opere d'arte di artisti liguri del XVI-XVII secolo e affreschi del XVIII e XIX secolo.<ref>{{cita web|url=https://fosca.unige.it/Chiesa%20di%20S.%20Maria%20delle%20Vigne|sito=Fonti per la storia della critica d'arte|editore=Università di Genova|titolo=Chiesa di S. Maria delle Vigne}}</ref>
*[[Chiesa dei Santi Cosma e Damiano (Genova)|Chiesa dei Santi Cosma e Damiano]]: situata nei vicoli ai piedi della collina di Castello, è attestata a partire dal 1049. L'attuale struttura romanica risale al XII secolo, mentre la copertura fu ricostruita nel XVII secolo in seguito ai bombardamenti navali del 1684.<ref>{{cita web |titolo=Chiesa dei Santi Costa e Damiano |url=http://www.sancosimo.genova.it/ |accesso=28 maggio 2015}}</ref>
*[[Chiesa di San Donato (Genova)|Chiesa di San Donato]]: costruita in stile romanico a partire dal XII secolo, presenta una caratteristica torre nolare ottagonale. Fu restaurata nel 1888 da [[Alfredo d'Andrade]], che integrò la facciata e aggiunse un terzo livello cieco alla torre. Ospita un celebre polittico fiammingo di [[Joos van Cleve]].<ref>{{cita web|url=https://fosca.unige.it/Chiesa%20di%20San%20Donato|sito=Fonti per la storia della critica d'arte|editore=Università di Genova|titolo=Chiesa di San Donato}}</ref>
*[[Chiesa di San Filippo Neri (Genova)|Chiesa e oratorio di San Filippo Neri]]: il complesso fu realizzato, probabilmente su progetto di [[Pietro Antonio Corradi]], a partire dal 1674 grazie a un lascito testamentario di Camillo Pallavicino. L'interno della chiesa, in stile barocco, è composto da un'unica navata sormontata da una volta a botte che raggiunge quasi i 20 metri di altezza decorata dal bolognese [[Marcantonio Franceschini]], mentre l'oratorio ospita la celebre ''Immacolata'' del Puget.<ref>{{cita web |titolo=Genova - Chiesa e oratorio di San Filippo Neri |url=http://www.sbapge.liguria.beniculturali.it/index.php?it/203/genova-chiesa-e-oratorio-di-san-filippo-neri |accesso=28 maggio 2015 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150210031916/http://www.sbapge.liguria.beniculturali.it/index.php?it%2F203%2Fgenova-chiesa-e-oratorio-di-san-filippo-neri}}</ref>
*[[Chiesa di San Luca (Genova)|Chiesa di San Luca]]: fondata nel 1188, nel 1589 diventa la cappella gentilizia delle famiglie Grimaldi e Spinola e nel secolo successivo venne ricostruita e ampliata dall'architetto Carlo Muttone. Interamente coperta dagli affreschi tardobarocchi di [[Domenico Piola|Domenico]] e [[Paolo Gerolamo Piola]], ospita la ''Natività'', capolavoro del [[Giovanni Benedetto Castiglione|Grechetto]].<ref>{{cita web |titolo=Genova - Chiesa di San Luca |url=http://www.sbapge.liguria.beniculturali.it/index.php?it/192/genova-chiesa-di-san-luca |accesso=28 maggio 2015 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160314201612/http://www.sbapge.liguria.beniculturali.it/index.php?it%2F192%2Fgenova-chiesa-di-san-luca}}</ref>
*[[Chiesa di San Matteo (Genova)|Chiesa e chiostro di San Matteo]]: situata nell'omonima piazza, fu fondata nel 1125 come cappella gentilizia della famiglia Doria. Fu ampliata nel 1278 e decorata nel Cinquecento dallo scultore toscano [[Giovanni Angelo Montorsoli]], conservando però l'impianto medievale. Conserva affreschi di [[Luca Cambiaso]] e [[Giovan Battista Castello]] e la tomba di [[Andrea Doria]] del Montorsoli.<ref>''Liguria'', in ''L'Italia'', Milano, Touring Club Italiano, 2005, p. 146</ref>
*[[Chiesa di San Pietro in Banchi]]: fu commissionata nel 1580 dalla Repubblica di Genova come voto per la fine di un'epidemia e il progetto venne affidato all'architetto manierista [[Bernardino Cantone]]. Venne edificata sui resti di un palazzo dei Lomellini, che a sua volta era stato costruito sui resti dell'antica chiesa di San Pietro della Porta, di proprietà dell'[[Abbazia di San Colombano|abbazia di San Colombano di Bobbio]], eretta nel IX secolo e distrutta da un incendio nel 1398. La curiosa posizione sopraelevata è dovuta al fatto che la costruzione fu finanziata tramite l'affitto delle botteghe che si trovavano sotto di essa.<ref>{{cita web|url=https://fosca.unige.it/Chiesa%20di%20San%20Pietro%20in%20Banchi|sito=Fonti per la storia della critica d'arte|editore=Università di Genova|titolo=Chiesa di San Pietro in Banchi}}</ref>
*[[Chiesa di Santa Croce e San Camillo de Lellis]]: situata nel quartiere di Portoria, fu costruita a partire dal 1667 per volore dei Padri Camilliani e dedicata alla Santa Croce e al fondatore dell'ordine religioso Camillo de Lellis. Contiene un ciclo di affreschi del pittore barocco [[Gregorio De Ferrari]], di suo figlio [[Lorenzo De Ferrari]] e del suo allievo Francesco Maria Costa.<ref>{{cita web |titolo=Genova - Chiesa di Santa Croce e San Camillo |url=http://www.sbapge.liguria.beniculturali.it/index.php?it/172/genova-chiesa-di-santa-croce-e-san-camillo |accesso=28 maggio 2015 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160331172745/http://www.sbapge.liguria.beniculturali.it/index.php?it%2F172%2Fgenova-chiesa-di-santa-croce-e-san-camillo}}</ref>
*[[Chiesa di Santa Maria di Castello (Genova)|Chiesa e convento di Santa Maria di Castello]]: uno dei più antichi edifici religiosi della città, fu edificato a partire dal 658 d.C. sulla collina di Castello. L'impianto attuale, a tre navate, risale al XII secolo e il complesso subì ulteriori modifiche nel XV e nel XVII secolo. L'adiacente convento ospita un museo con opere di diversi importanti artisti liguri nel Seicento.<ref>{{cita web|url=https://fosca.unige.it/Chiesa%20di%20Santa%20Maria%20di%20Castello%20e%20Museo|sito=Fonti per la storia della critica d'arte|editore=Università di Genova|titolo=Chiesa di Santa Maria di Castello e Museo}}</ref><ref>{{cita web |url=http://www.sbapge.liguria.beniculturali.it/index.php?it/202/genova-chiesa-e-convento-di-santa-maria-di-castello |titolo=Genova - Chiesa e convento di Santa Maria di Castello |accesso=28 maggio 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150715212349/http://www.sbapge.liguria.beniculturali.it/index.php?it%2F202%2Fgenova-chiesa-e-convento-di-santa-maria-di-castello |urlmorto=sì}}</ref>
*[[Chiesa di Santo Stefano (Genova)|Chiesa di Santo Stefano]]: a pianta rettangolare e a singola navata, fu costruita in stile romanico sul sito di una chiesa preesistente del X secolo di cui restano tracce nella cripta. Nel 1896 il lato sud fu ridotto per permettere la costruzione di Via XX Settembre.<ref>{{cita web |titolo=Genova - Chiesa di Santo Stefano |url=http://www.sbapge.liguria.beniculturali.it/index.php?it/205/genova-chiesa-di-santo-stefano |accesso=28 maggio 2015 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150716005413/http://www.sbapge.liguria.beniculturali.it/index.php?it%2F205%2Fgenova-chiesa-di-santo-stefano}}</ref>
*[[Commenda di San Giovanni di Pré]]: il complesso, costituito da una chiesa e da un ospedale, fu costruito nel 1180 dai [[Cavalieri gerosolimitani]] come ricovero per i pellegrini di passaggio diretti in Terrasanta. La chiesa romanica è sviluppata su due livelli, a cui era possibile accedere dai primi due piani dell'ospedale. Nel 1751 venne aperto un nuovo ingresso, per permettere l'accesso alla chiesa anche dall'esterno.<ref>{{cita web |url=http://www.sbapge.liguria.beniculturali.it/index.php?it/194/genova-commenda-di-san-giovanni-di-pre|titolo=Genova - Commenda di San Giovanni di Pre' |accesso=28 maggio 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150716002017/http://www.sbapge.liguria.beniculturali.it/index.php?it%2F194%2Fgenova-commenda-di-san-giovanni-di-pre |urlmorto=sì}}</ref>
*[[Chiesa di San Siro di Struppa]]: situata nel quartiere di [[Struppa]] e risalente agli inizi dell'XI secolo, è uno dei principali monumenti storici della Valbisagno. Nel XX secolo ha subito importanti lavori di ristrutturazione. Conserva un polittico raffigurante [[Siro di Genova|San Siro]] attribuito a [[Pier Francesco Sacchi]].<ref>{{cita web |titolo=San Siro e il Basilisco |url=http://www.vegiazena.it/leggende/sansiro/s-siro03.htm|accesso=28 maggio 2015}}</ref>
*Altre rilevanti architetture religiose al di fuori del centro storico sono la [[Chiesa di San Bartolomeo della Certosa|Certosa di Rivarolo]], la [[Chiesa di San Francesco d'Albaro]] la [[chiesa di San Martino d'Albaro]], la [[chiesa di Santa Maria della Cella]] a [[Sampierdarena]], la [[chiesa dei Santi Nicolò ed Erasmo]] a [[Voltri]], la [[sinagoga di Genova]] che fu la più grande sinagoga costruita in Italia durante il periodo fascista.
===Cimitero monumentale===
Nel quartiere di Staglieno si trova l'omonimo [[Cimitero monumentale di Staglieno|cimitero monumentale]], realizzato a partire dal 1835 su progetto dell'architetto [[Carlo Barabino]], che ospita le sepolture di molti genovesi illustri del XIX e XX secolo e che conserva notevoli esempi di arte cimiteriale del XIX secolo.<ref>{{cita web |url=http://www.sbapge.liguria.beniculturali.it/index.php?it/249/genova-cimitero-monumentale-di-staglieno |titolo=Genova - Cimitero monumentale di Staglieno|accesso=28 maggio 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150716020610/http://www.sbapge.liguria.beniculturali.it/index.php?it%2F249%2Fgenova-cimitero-monumentale-di-staglieno |urlmorto=sì}}</ref>
=== Architetture civili ===
[[File:Genova, A Lanterna.jpg|thumb|upright|La [[Lanterna di Genova|Lanterna]], simbolo cittadino.]]
Il [[centro storico di Genova]] è uno tra i più densamente abitati d'[[Europa]],<ref name=civis>[http://civis.comune.genova.it/gabrielli.htm "Il centro storico: da freno a opportunità"] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20201126152025/http://civis.comune.genova.it/gabrielli.htm |data=26 novembre 2020 }}, approfondimento di Bruno Gabrielli, assessore alla qualità urbana, dal sito del Comune di Genova</ref> con una struttura urbanistica, nella parte più antica, articolata com'è in un [[dedalo]] di piazzette e stretti ''[[caruggi di Genova|caruggi]]''. Esso unisce una dimensione medioevale a successivi interventi cinquecenteschi e barocchi (piazza San Matteo e la vecchia [[via Garibaldi (Genova)|via Aurea]], poi diventata via Garibaldi).
Resti delle antiche [[Mura di Genova|mura]] sono visibili nei pressi della [[cattedrale di San Lorenzo (Genova)|cattedrale di San Lorenzo]], luogo di culto per eccellenza dei genovesi.
Simboli della città sono la [[Lanterna di Genova|Lanterna]] (alta 117 m) antico e svettante faro visibile in distanza dal mare (oltre 30 km), e la monumentale [[fontana di Piazza De Ferrari]], restaurata, cuore pulsante e vera e propria ''[[agorà]]'' cittadina.
Meta turistica per eccellenza è anche l'antico borgo marinaro di [[Boccadasse]], con le pittoresche [[Imbarcazione|barche]] multicolori, posto come a sigillo dell'elegante passeggiata che costeggia il Lido d'Albaro, e rinomato per i suoi famosi [[gelato|gelati]].
Fuori dal centro, ma ancora parte dei trentatré chilometri di costa compresi nel territorio comunale, si trovano [[Nervi (Genova)|Nervi]], naturale porta d'accesso alla [[Riviera di Levante]], e [[Vesima]], naturale porta d'accesso alla [[Riviera di Ponente]].
La nuova Genova ha basato la sua rinascita soprattutto sul recupero delle aree verdi dell'immediato entroterra (fra cui quella del [[Parco naturale regionale del Beigua]]) e sulla realizzazione di opere infrastrutturali come l'[[Acquario di Genova|Acquario]] al [[porto antico di Genova|porto antico]] - il più grande d'[[Italia]] e uno dei maggiori in [[Europa]] - e la relativa Marina (il porticciolo turistico in grado di accogliere centinaia di imbarcazioni da diporto). Tutto questo all'interno della ristrutturata Area Expo predisposta per le [[Cristoforo Colombo|Celebrazioni colombiane]] del [[1992]].
Il ritrovato orgoglio ha restituito alla città la consapevolezza di essere una città in grado di guardare al futuro senza scordare il proprio passato: la ripresa di numerose e rigogliose attività artigianali, da tempo assenti dai [[caruggi di Genova|caruggi]] del [[centro storico di Genova|centro storico]], ne è una testimonianza diretta.
A contribuire a tutto questo sono state anche le opere di restauro compiute fra gli [[anni 1980|anni ottanta]] e [[anni 1990|novanta]] su numerose [[:categoria:chiese di Genova|chiese]] e [[:categoria:architetture di Genova|palazzi]] cittadini, fra cui, sulla collina di Carignano, visibile quasi da ogni parte della città, la rinascimentale [[Basilica di Santa Maria Assunta (Genova)|Basilica di Santa Maria Assunta]].
[[File:-Palazzo Ducale-.JPG|thumb|sinistra|Palazzo Ducale.]]Il totale recupero del [[Palazzo Ducale
Un altro monumento di rilevante importanza riportato a nuovo splendore è il [[Cimitero monumentale di Staglieno]], nel quale riposano le spoglie di molti personaggi noti, fra i quali [[Giuseppe Mazzini]], [[Fabrizio De André]] e la moglie di [[Oscar Wilde]].
Con la sua caratteristica ''[[skyline]]'' che per chi proviene dal mare la fa apparire come un'insormontabile fortezza, contraddistinta com'è dalla sua fitta rete di [[forti di Genova|fortificazioni collinari su ampie mura]] che in antiche epoche belliche l'hanno resa inespugnabile sia agli attacchi dal mare quanto da quelli via terra - Genova non poteva rinunciare, specialmente a partire dagli [[anni 1960|anni sessanta]], a un proprio rinnovamento e ammodernamento, che doveva necessariamente passare, al pari di quanto avvenuto in tante altre metropoli, attraverso la realizzazione di grandi complessi abitativi di tipo popolare, la cui qualità, utilità e funzionalità è stata ed è peraltro ancora oggetto di discussione (e talvolta di contestazione) da parte dei cittadini residenti.
A tal proposito, si citano ad esempio i casi rappresentato dal cosiddetto "[[Biscione (Genova)|biscione]]", complesso edilizio a forma, appunto, di lungo serpentone, situato sulle alture del popoloso quartiere di [[Marassi]], dal gruppo di case dette "Le lavatrici", nel quartiere di [[Pra']], e dalle cosiddette 'Dighe' di Begato progettate da [[Piero Gambacciani]].
Per altre soluzioni architettoniche che l'hanno contraddistinta, Genova è peraltro diventata da qualche decennio una sorta di capitale dell'[[architettura]] moderna italiana, se non europea. Questo si deve principalmente all'opera dell'architetto [[Renzo Piano]], che dalla fine degli anni ottanta si è occupato della ristrutturazione di alcune fra le più conosciute città del mondo.
Il nome di Piano ha acquisito notorietà a partire soprattutto dal [[1992]], quando Genova accolse per le Celebrazioni colombiane del [[1992]] (''Colombiadi'') i visitatori nel [[porto antico di Genova|porto antico]], il ''waterfront'' dell'angiporto completamente restaurato per l'occasione e simboleggiato dal ''[[Bigo (Genova)|Grande Bigo]]'' stilizzato (sorta di ''marchio di fabbrica'' dell'attività portuale genovese).
[[File:Metallic structure from Genoa - panoramio.jpg|thumb|upright|Il "Bigo".]]
Oltre a un completo ''restyling'' dell'area, l'antica zona portuale situata nei pressi del varco del Mandraccio, a Porta Siberia, è stata arricchita scenograficamente dallo stesso Piano con una grande sfera in metallo e vetro installata nelle acque del porto, non lontano dall'[[Acquario di Genova|Acquario]] e inaugurata nel 2001 in occasione del [[G8 del 2001|G8 svoltosi in città]], ricordato storicamente anche per una serie di [[Fatti del G8 di Genova|fatti di cronaca nera]] avvenuti in contemporanea. La sfera (chiamata dai genovesi anche ''Bolla di Piano'' o "Biosfera"), dopo essere stata impiegata per un'esposizione di [[Pteridophyta|felci]] da parte dell'Orto Botanico di Genova, ospita ora al suo interno la ricostruzione di un ambiente tropicale, con numerose piante, piccoli animali e farfalle.
[[File:Genova-Porta Soprana-DSCF7083.JPG|thumb|upright|[[Porta Soprana]], nelle [[Mura di Genova]].]]
Piano ha inoltre progettato per la Superba anche le stazioni della [[metropolitana di Genova|metropolitana]] e, nella zona collinare della città, progettato e incominciato la costruzione - in collaborazione con l'[[UNESCO]] - di [[Scoglio Nave|Punta Nave]], sede del "Renzo Piano Building Workshop". Il [[Viadotto Genova San Giorgio]], progettato da Piano e inaugurato nel 2020, che sostituisce il primo viadotto Polcevera improvvisamente collassato nel 2018 provocando 43 vittime, è accompagnato dal Parco del Polcevera e il Cerchio Rosso pensato da [[Stefano Boeri]] nel 2019 ancora in costruzione.<ref>{{Cita web |url=https://genova.repubblica.it/cronaca/2019/12/16/news/polcevera_le_richieste_dei_cittadini_per_la_vallata_che_verra_-243647921/ |titolo=Polcevera, le richieste dei cittadini per la vallata che verrà |accesso=6 novembre 2020}}</ref>
Soprattutto per chi transita per il centro di Genova lungo la [[sopraelevata Aldo Moro|strada sopraelevata]], magari per imbarcarsi al vicino terminal traghetti, è visibile nelle vicinanze del porto antico il cosiddetto [[Matitone]], controverso quanto singolare [[grattacielo]] a forma di ''lapis'', che affianca il gruppo di torri del [[World Trade Center (Genova)|WTC]], cuore del complesso edilizio di San Benigno, sede anche di parte dell'amministrazione comunale e di numerose aziende.
=== Architetture militari ===
{{vedi anche|Forti di Genova|Mura di Genova}}
Antichi presidi fortificati, vecchi e nuovi sono posti nei parchi collinari, subito a ridosso della città. Oltre a dare un importante testimonianza della storia della "Dominante dei Mari", alcuni di essi vengono occasionalmente utilizzati per concerti, feste ed eventi vari. Viceversa molti altri non sono per nulla valorizzati, in particolare numerosi bunker e batterie risalenti alla [[seconda guerra mondiale]] sono lasciati incustoditi e al degrado, invece di essere ripristinati e riportati in uno stato decoroso in funzione storico-turistica.
=== Aree naturali e parchi pubblici ===
{{vedi anche|Parchi di Genova}}
Genova è ricca di parchi e giardini fruibili al pubblico, a picco sul mare o sulle alture su cui si arrampica la città, il più grande complesso naturale di Genova, con 876
[[File:Genova Forte Sperone 02.jpg
I parchi maggiori, oltre al parco delle Mura, sono i [[Parchi di Nervi]], dove tre ville storiche formano con i loro tre parchi collegati l'un l'altro (9 ettari di estensione), un complesso verde di rara bellezza in un ambiente naturale d'eccellenza, raggiungibile dalla bellissima [[Passeggiata Anita Garibaldi]] ricavata dagli scogli sul mare.
Nel ponente cittadino
Le alture del Ponente urbano sono in parte comprese nel [[parco naturale regionale del Beigua]]<ref>{{Cita web |url=http://www.parks.it/parco.beigua/ |titolo=Parco Naturale Regionale del Beigua |accesso=1 dicembre 2019}}</ref> il più vasto parco regionale della Liguria affacciato sul mare, e in parte nel Parco urbano del [[monte Penello]] e [[punta Martin]].
[[File:Forte Ratti Genova.jpg|thumb|Forte Monteratti, la struttura più imponente tra i forti della val Bisagno.]]
A levante oltre i già citati parchi di Nervi, sorgono altre ville, quali villa Gambaro, villa Carrara, che offre un particolare affaccio sul mare, e villa Quartara.
Sulle alture di [[Quinto al Mare]] si snoda il parco urbano di [[monte Fasce]] e monte Moro, dove sono i resti di una [[Batteria Monte Moro|batteria costiera]] posta a difesa della città durante la [[seconda guerra mondiale]].<ref>{{Cita web |url=http://www.turismo.comune.genova.it/spip.php?page=scheda&id_article=202 |titolo=Sito del comune sui parchi e ville |accesso=29 gennaio 2010 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110722034545/http://www.turismo.comune.genova.it/spip.php?page=scheda&id_article=202 |urlmorto=sì}}</ref>
== Società ==
=== Popolazione ===
Tra le [[Città metropolitana|14 città metropolitane]] d'[[Italia]], il capoluogo ligure è terzo per superficie, sesto per popolazione comunale e della sua agglomerazione, nonché la quinta città del Paese per movimento economico.<ref>[https://web.archive.org/web/20040318203933/http://www.regione.basilicata.it/dipattivitaproduttive/default.cfm?fuseaction=linkdoc&doc=519&link=527 Wayback Machine]</ref>
La sua vasta area metropolitana è invece la settima del Paese per popolazione e la quarta per estensione, determinando così una bassa densità di popolazione, dovuta essenzialmente alla presenza di rilievi appenninici tra la costa e il retroterra metropolitano. Per sopperire a questa discontinuità urbana, sono stati appositamente creati enti a tutela delle aree verdi appenniniche (ad esempio il Parco Regionale del Beigua), che hanno trasformato lo status di queste aree in ''parco metropolitano''.
=== Evoluzione demografica ===
Al 31 dicembre 2011 il Comune di Genova contava, secondo l'ufficio statistico locale, {{formatnum:606978}} abitanti, di cui {{formatnum:285337}} maschi e {{formatnum:321641}} femmine,<ref name="statistica_genova11">{{cita
Dopo una crescita contenuta nella seconda metà del [[XIX
[[File:Centrale Elettrica.jpg|thumb
Negli [[anni 1950|anni cinquanta]], [[anni 1960|sessanta]] e [[anni 1970|settanta]] l'esplosione demografica è stata enfatizzata dall'immigrazione interna prevalentemente dal meridione d'Italia (in particolari di residenti della [[Sicilia]] e della [[Sardegna]]), che ha provocato
La crescita demografica si è progressivamente arrestata sino a
Confrontando i dati della popolazione del censimento del 1981 con quello del 2001, la popolazione di Genova è variata da {{formatnum:762895}} a {{formatnum:610307}} abitanti, per un decremento di {{formatnum:152588}} unità, pari
L'età media dei genovesi (al 31/12/2010) è di 47,2
[[File:Genova grattacieli di piazza Dante.jpg|thumb
A Genova il numero medio di componenti per famiglia al 31/12/2010 si attestava a 1,99 e vi erano {{formatnum:302656}} nuclei familiari<ref name= statistica_genova10/> Tra le famiglie il 43,9% era composto da un solo componente ({{formatnum:132960}} famiglie), il 27,5% da due persone ({{formatnum:83314}} famiglie), il 16,9% da tre persone ({{formatnum:51141}} famiglie), il 9,4% da quattro persone ({{formatnum:28522}} famiglie) e il restante 2,2% ({{formatnum:6719}} famiglie) con cinque o più componenti.<ref name= statistica_genova10/>
Nel 2011 sono stati celebrati {{formatnum:1534}} matrimoni (570 con rito religioso e 964 con rito civile),<ref name= statistica_genova11/> 28 in più rispetto al 2010 (+1,9%); a partire dal 2007 (quando le unioni furono {{formatnum:2087}}) vi è stato un forte calo nel numero complessivo di matrimoni, nonostante la popolazione residente nel periodo sia variata di poco. Il numero annuale medio di matrimoni per decennio era comunque in calo da tempo (4380 negli anni settanta, 3075 negli '80, 2551 nei novanta e 1928 nel primo decennio del nuovo secolo<ref name= statistica_genova10/>), ma questo era in parte attribuibile al calo della popolazione generale. I matrimoni tra divorziati nel 2011 rappresentavano il 42,3% dei riti civili e il 26,5% del totale dei matrimoni.<ref name= statistica_genova11/> Dal 2004 il numero di matrimoni civili è superiore a quello dei matrimoni religiosi (principalmente per via dell'aumento di matrimoni in cui almeno uno dei due coniugi è divorziato).<ref name=stat2>Fonte: ''Atlante demografico della città 2007'', pubblicazione dell'[http://www.comune.genova.it/portal/template/viewTemplate?templateId=4vh9n9c8es_layout_j3mz5ekbd1.psml Unità Organizzativa Statistica del Comune di Genova] {{Webarchive |url=https://web.archive.org/web/20080426145101/http://www.comune.genova.it/portal/template/viewTemplate?templateId=4vh9n9c8es_layout_j3mz5ekbd1.psml |data=26 aprile 2008}}</ref>
Al 31 dicembre 2011, dai dati comunali, il municipio più popoloso era ''I Centro Est'', con {{formatnum:90098}} residenti e una densità di popolazione di 127 abitanti per ettaro, mentre quello a maggiore densità di popolazione era ''II Centro Ovest'', con 141 abitanti per ettaro, per un totale di {{formatnum:68378}} residenti.<ref name= statistica_genova11/>
Il territorio del comune di Genova assunse l'attuale estensione nel 1926 con l'accorpamento di 19 comuni circonvicini. Al censimento del 1931 (il primo successivo all'annessione) la popolazione fu calcolata in {{formatnum:590736}} unità, superiore a quella dell'ultimo censimento del 2011, alla presentazione del quale la popolazione era di {{formatnum:586180}} abitanti.<ref name=censimento2011liguria>{{Cita web |url=http://www.istat.it/it/files/2013/01/Liguria_def.pdf |titolo=Censimento Liguria}}</ref>
{{Demografia/Genova}}
=== Etnie e minoranze straniere ===
Al 31 dicembre 2023 gli stranieri residenti nel comune erano {{formatnum:62683}}, ovvero l'11,1% della popolazione. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti:<ref>{{Cita web|url=https://demo.istat.it/app/?i=RCS&l=it|titolo=Popolazione residente per cittadinanza o paese di nasc|accesso=10 luglio 2025}}</ref>
* [[Ecuador]] {{formatnum:10369}}
* [[Albania]] 6 630
* [[Romania]] 6 210
* [[Marocco]] 5 212
* [[Bangladesh]] 4 266
* [[Ucraina]] 2 901
* [[Cina]] 2 778
* [[Senegal]] 2 665
* [[Perù]] 2 489
* [[Nigeria]] 1 772
=== Religione ===
[[File:cattedrale san lorenzo genova.jpg|thumb|La cattedrale di San Lorenzo.]]
Sebbene la città sia nota per le sue passate simpatie [[Socialismo|socialiste]] e [[Comunismo|comuniste]] e per essere stata una città di sinistra (fu a Genova che nacque il primo agglomerato nel [[1892]] che si chiamerà Partito dei Lavoratori Italiani, a Reggio nell'Emilia nel 1893 Partito socialista dei Lavoratori Italiani e poi a Parma nel 1895 [[Partito Socialista Italiano]]), è sempre esistito un equilibrio tra poteri locali e curia [[chiesa cattolica|cattolica]] che, dal canto suo, ha espresso personalità forti, come quella del cardinale [[Giuseppe Siri]].
La stessa sinistra genovese ha raramente assunto posizioni [[anticlericalismo|anticlericali]] e la convivenza tra queste due anime ha talvolta portato a compromessi fra entrambe le parti, come nel caso delle mediazioni del cardinale [[Giuseppe Siri]] tra i [[camallo|camalli]] e l'Autorità Portuale Genovese. Verso la fine della [[seconda guerra mondiale]], lo stesso cardinale, quando ancora era [[vicario generale]] dell'arcivescovo [[Pietro Boetto|Boetto]], aveva svolto il ruolo di mediatore tra la cittadinanza e l'amministrazione di occupazione tedesca, contribuendo a salvare il [[porto di Genova]] dalla distruzione, prima dell'abbandono delle forze tedesche.<ref>{{Cita web |url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2003/02/18/tedeschi-camalli-siri-la-liberazione-delle.html |titolo=I tedeschi, i camalli e Siri la Liberazione delle Calate |data=18 febbraio 2003}}</ref>
Genovesi erano [[papa Benedetto XV]] e il cardinale [[Giuseppe Siri|Siri]], mentre l'arcivescovo [[Angelo Bagnasco]] è nato in provincia di Brescia da una famiglia genovese. Conosciuti a livello nazionale sono stati don [[Gianni Baget Bozzo]], politologo, per un periodo vicino alla corrente [[Bettino Craxi|craxiana]] del [[Partito Socialista Italiano]] (per il quale fu europarlamentare dal 1989 al 1994) e tra i fondatori di [[Forza Italia (1994)|Forza Italia]], e don [[Andrea Gallo]], fondatore della Comunità di San Benedetto al Porto e vicino al [[movimento no-global]].
Vi sono numerosi santi e beati di nascita genovese o genovesi di adozione, testimoni della fede cristiana a Genova e in Liguria, tra questi: [[Caterina da Genova|Caterina Fieschi Adorno]], [[Francesco Maria da Camporosso]], [[Agostino Roscelli]], [[Eugenia Ravasco]], [[Tommaso Reggio]], [[Benedetta Cambiagio Frassinello]], [[Gianna Beretta Molla]], [[Luigi Orione]], [[Virginia Centurione Bracelli]], [[Paola Frassinetti (santa)|Paola Frassinetti]].
Diversi santuari mariani sono presenti sul territorio municipale, mentre quello più conosciuto, tradizionale meta di pellegrinaggi nell'area genovese, il [[Santuario di Nostra Signora della Guardia]] sul [[monte Figogna]], si trova nel vicino comune di [[Ceranesi]]. Infine va anche menzionato il [[Santuario di Nostra Signora della Vittoria (Mignanego)|Santuario di Nostra Signora della Vittoria]], eretto dalla [[Repubblica di Genova]] nei pressi del Passo del Pertuso, nel comune di [[Mignanego]], in ricordo della vittoria conseguita dai genovesi il 10 maggio 1625 sull'esercito del duca di Savoia [[Carlo Emanuele I di Savoia|Carlo Emanuele I]]. L'insperata vittoria, ottenuta con l'apporto di numerosi volontari [[Val Polcevera|polceveraschi]], fu attribuita all'intercessione della [[Maria (madre di Gesù)|Madonna]].
=== Istituzioni, enti e associazioni ===
* [[Ospedale Evangelico Internazionale]], Ente Ecclesiastico civilmente riconosciuto
* [[Pubblica Assistenza Croce Bianca Genovese]], opera nei settori dell'emergenza sanitaria, servizio sanitario, soccorso animali, protezione civile.
== Media ==
=== Stampa ===
La prima [[gazzetta]] a stampa apparsa in [[Italia]] è considerata quella pubblicata a Genova dal 22 luglio [[1639]], chiamata ''[[Genova (periodico 1639-1646)|Genova]]''. Era stata pubblicata dal novellista [[Michele Castelli (novellista)|Michele Castelli]], che aveva ottenuto dal doge [[Agostino Pallavicini]] il ''privilegio di pubblicare''. A causa delle difficoltà politiche, chiuse nel 1646.<ref>Roberto Beccaria, ''Giornali e periodici nella Repubblica Aristocratica'', in D. Puncuh (a cura di), ''Storia della cultura ligure'', Genova, 2005 pp. 454-455</ref> Un secondo periodico, anch'esso con titolo ''[[Genova (giornale 1642-1684)|Il Genova]]'', iniziò le pubblicazioni a cadenza settimanale nel 1642. Il tipografo era Giovanni Maria Farroni, fino al 25 novembre 1656 allorquando fu rinchiuso in carcere; gli subentrò dal 12 gennaio al 26 ottobre del 1658 la coppia formata da Pier Giovanni Calenzani e da Francesco Meschini.<ref>ibidem, p. 457</ref> Le pubblicazioni si interruppero nel 1684.
Il primo quotidiano di Genova, e uno dei più antichi di Italia, è stato il ''[[Corriere Mercantile]]'', chiuso nel luglio 2015.
Nel 1886 nacque ''[[Il Secolo XIX]]'', tuttora il principale quotidiano di Genova, con sede in piazza Piccapietra. A Genova nacque anche ''[[Il Lavoro (quotidiano)|Il Lavoro]]'' nel 1903, poi parte del [[Gruppo Editoriale L'Espresso]] e supplemento locale de [[La Repubblica (quotidiano)|''La Repubblica'']].
=== TV e radio ===
Le emittenti televisive situate a Genova sono [[Telegenova]], [[Primocanale]], [[Telenord]] e [[Antenna Blu]]; le principali emittenti radio sono invece [[Radio Babboleo]] (una delle prime radio libere d'Italia e la più ascoltata in Liguria), [[Radio Nostalgia]] e [[Radio 19]], di proprietà del Secolo XIX.
== Cultura ==
{{vedi anche|Cultura a Genova}}Alla città è stato assegnato il titolo di [[Genova capitale europea della cultura|Capitale europea della cultura per il 2004]].
=== Istruzione ===
==== Studi superiori e Accademie ====
* [[Università degli Studi di Genova]] (con sedi decentrate a [[Imperia]], [[Pietra Ligure]], [[Savona]], [[Chiavari]] e [[La Spezia]])
* [[Conservatorio Niccolò Paganini]]
* [[Accademia italiana della marina mercantile]]
* [[Accademia ligure di scienze e lettere]]
* [[Accademia ligustica di belle arti]]
====
* [[Biblioteca civica Berio]]
* [[Biblioteca Franzoniana]]
* [[Biblioteca civica Gian Luigi Lercari]]
* Biblioteca musicale del Conservatorio<ref>{{cita web|url=https://www.conspaganini.it/content/orari-biblioteca|titolo=Biblioteca|accesso=27 ottobre 2021|dataarchivio=27 ottobre 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20211027100931/https://www.conspaganini.it/content/orari-biblioteca|urlmorto=sì}}</ref>
* [[Biblioteca Internazionale per ragazzi Edmondo de Amicis]]
* Biblioteca della [[Società Ligure di Storia Patria]]
* [[Archivio di Stato di Genova]] (che custodisce, fra l'altro, i documenti ufficiali della [[Repubblica di Genova]] e del [[Banco di San Giorgio]]; conserva inoltre l'archivio dei notai della città dal 1154)<ref name="versione on line">{{Cita web|url=http://www.guidageneralearchivistato.beniculturali.it/document.aspx?uri=/istituticonservatori/IC0340017001|titolo=Archivio di Stato di Genova}}</ref>
Esistono inoltre numerose biblioteche di quartiere.
==== Ricerca scientifica ====
* [[Istituto italiano di tecnologia]] (IIT)
=== Musei ===
{{vedi anche|Musei di Genova}}
* [[Galata − Museo del mare]]
* [[Musei di Strada Nuova]]
* [[Museo del tesoro della cattedrale di San Lorenzo]]
* [[Museo diocesano (Genova)|Museo diocesano]]
* [[Museo delle culture del mondo]]
* [[Museo d'arte orientale Edoardo Chiossone]]
* [[Museo di storia naturale Giacomo Doria]]
* [[Chiesa di Sant'Agostino (Genova)|Museo di Sant'Agostino]]
* [[Museo della storia del Genoa]]
* [[Palazzo Ducale (Genova)|Palazzo Ducale]]
* [[Palazzo Reale (Genova)|Palazzo Reale]]
[[File:Genova-IMG 2199.JPG|thumb|Fermata della [[metropolitana di Genova|metro]] davanti al [[teatro Carlo Felice]].]]
* [[Museo dell'Accademia Ligustica di Belle Arti]]
* Museo di Santa Maria di Castello<ref>{{Cita web|url=https://www.museionline.info/genova-musei-e-monumenti/museo-di-santa-maria-di-castello|titolo=Museo di Santa Maria di Castello}}</ref>
* Museo Gipsoteca Venzano<ref>{{Cita web|url=https://www.museionline.info/genova-musei-e-monumenti/museo-gipsoteca-studio-venzano|titolo=Museo Gipsoteca Studio Venzano}}</ref>
* [[Museo ebraico di Genova|Museo Ebraico]]<ref>{{Cita web|url=https://www.museionline.info/genova-musei-e-monumenti/museo-ebraico-di-genova|titolo=Museo Ebraico di Genova}}</ref>
* [[Commenda di San Giovanni di Pré|Museo nazionale Emigrazione Italiana]]<ref>{{Cita web|url=https://www.museionline.info/genova-musei-e-monumenti/museo-dell-emigrazione-italiana|titolo=Museo Nazionale dell’Emigrazione Italiana}}</ref>
* Osservatorio Astronomico<ref>{{Cita web|url=https://www.museionline.info/genova-musei-e-monumenti/osservatorio-astronomico-del-righi|titolo=Osservatorio Astronomico del Righi}}</ref>
* Museo della Stampa<ref>{{Cita web|url=https://www.museionline.info/genova-musei-e-monumenti/archivio-museo-della-stampa|titolo=Archivio Museo della Stampa}}</ref>
* Museo Luzzati<ref>{{Cita web|url=https://www.museionline.info/genova-musei-e-monumenti/museo-luzzati|titolo=Casa Luzzati}}</ref>
* [[Cineteca Griffith]]
* Collezione d'arte Carige<ref>{{Cita web|url=https://www.museionline.info/genova-musei-e-monumenti/collezione-d-arte-della-banca-carige|titolo=Collezione d'Arte Carige}}</ref>
* Museo Fantacinema<ref>{{Cita web|url=https://www.museionline.info/genova-musei-e-monumenti/fantacinema|titolo=FantaCinema}}</ref>
* [[Galleria nazionale di palazzo Spinola]]<ref>{{Cita web|url=https://www.museionline.info/genova-musei-e-monumenti/galleria-nazionale-di-palazzo-spinola|titolo=Galleria Nazionale di Palazzo Spinola}}</ref>
* [[Museo del jazz di Genova|Museo del Jazz]]<ref>{{Cita web|url=https://www.museionline.info/genova-musei-e-monumenti/museo-del-jazz-g-dagnino|titolo=Museo del Jazz "G. Dagnino"}}</ref>
* [[Museo dei Cappuccini (Genova)|Museo dei Cappuccini]]
* Museo del Padre umile
=== Teatri ===
* [[Teatro Carlo Felice]]
* [[Teatro Nazionale di Genova|Teatro Nazionale]], che gestisce quattro sale: [[Teatro Ivo Chiesa]], [[Teatro Eleonora Duse (Genova)|Teatro Eleonora Duse]], [[Teatro Gustavo Modena (Genova)|Teatro Gustavo Modena]], [[Sala Mercato]]
* [[Politeama Genovese]]
* [[Teatro di Sant'Agostino]] (sede della [[Fondazione Luzzati - Teatro della Tosse|compagnia del teatro della Tosse]])
* [[Teatro del Ponente]]
* [[Teatro della Gioventù]]
* [[Teatro
* [[Teatro
* [[Teatro
* [[Teatro
* [[Teatro dell'Arca]] (situato all'interno del [[carcere di Marassi]]<ref>{{Cita web|url=http://www.comune.genova.it/node/61851|titolo=Inaugurato a Marassi il Teatro dell’Arca realizzato dai detenuti e aperto a tutta la città|sito=Comune di Genova|lingua=it|accesso=21 novembre 2022}}</ref>)
=== Zone fieristiche ===
* [[Fiera di Genova]]
* [[Magazzini del Cotone]]
* [[Salone nautico di Genova]] (dal 1962)
* [[Rolli Days]] (dal 2009)
* [[Euroflora]] (dal 1966)
* [[Goa-Boa Festival]] (dal 1998)
* [[Festival della scienza]] (dal 2003)
* [[Premio Paganini]] (dal 1954)
* [[Confuoco]] (dal XIV secolo)
* [[Festival internazionale di poesia di Genova]] (dal 1995)
* [[Suq Festival]] (dal 1999)
* [[Genoa Open Challenger]] (dal 2003)
* TED (dal 2001)
* [[Festival internazionale del balletto di Nervi]] (dal 1955)
* La Voce e il Tempo (dal 2016)
* Circumnavigando Festival (dal 2000)
=== Musica ===
{{F|centri abitati della Liguria|ottobre 2009}}
{{vedi anche|Scuola genovese}}
Sono scarse le informazioni sull'attività musicale nei primi anni della storia della città. E anche successivamente, la potente Repubblica di Genova, per molti anni, ha sempre rivolto maggiore attenzione ai commerci
Una discreta presenza, degna di essere evidenziata, si registra comunque ai tempi dei ''[[trovatore|troubadors]]'' e uno dei personaggi più rappresentativi risponde al nome di [[Lanfranco Cigala]] (morto nel
È intorno alla sua persona che si riunisce un gruppo di borghesi, anch'essi per la maggior parte giuristi (Bonifacio Calvo, Lucchetto Gattilusio, Percivalle e Simone Doria), che danno vita
Negli anni successivi, riferimenti sulla vita musicale a Genova sono reperibili solo consultando archivi ecclesiastici in quanto tale attività è sostenuta e favorita dalla Chiesa e dalla nobiltà locale. I musicisti citati però provengono soprattutto da regioni limitrofe: [[Franchino Gaffurio]] ([[Lodi]],
Verso la fine del Cinquecento la vita musicale della città registra un grande impulso grazie alle iniziative della [[Cattedrale di San Lorenzo (Genova)|Cattedrale di San Lorenzo]] che si organizza assumendo cantori e strumentisti fino a costituire un imponente organico musicale composto da un coro di 65 elementi e 34 orchestrali.<br />
In questo periodo si distinguono i due maestri di cappella, ambedue genovesi, Giovanni Battista Dalla (Della) Gostena (1558 circa-1593), autore anche di madrigali e opere per liuto e il nipote Simone Molinaro (1565-1615), i cui temi musicali sono stati utilizzati da [[Ottorino Respighi]] per una parte delle ''Antiche Arie e Danze, Suite numero 1''. Un altro organista importante della Cattedrale è stato Michelangiolo Rossi (1601/2-1656) uno dei migliori allievi di Frescobaldi.
[[File:Casa natale di Paganini 1.jpg|miniatura|Casa natale di Paganini demolita nel 1973]]
Non è un caso se [[Niccolò Paganini]] (1782-1840), il più illustre musicista genovese, abbia tenuto i suoi primi concerti in diverse chiese della città. Acclamato violinista di eccezionale virtuosismo, Paganini è stato anche un compositore innovativo che ha scritto importantissime opere per il suo strumento (tra cui 24 Capricci, Variazioni, Concerti, 'Moto Perpetuò Sonate à mouvement perpetual 1831-1835). I suoi insegnanti furono Giacomo Costa, e Francesco Gnecco.
La sua prodigiosa tecnica è arrivata sino ai giorni nostri attraverso i musicisti che l'hanno tramandata: la catena incomincia con Camillo Sivori (1815-1894) suo unico allievo, che a sua volta insegnò a Francesco Sfilio e quest'ultimo a Giuseppe Gaccetta.
Per volontà di Gaccetta, nel 2000, è stata costituita una fondazione intitolata a Francesco Sfilio. Il ricordo di Paganini viene tenuto vivo dall'Istituto di Studi Paganiniani, di cui è stata grande animatrice [[Alma Brughera Capaldo]], editore dei ''Quaderni''. Il Comune di Genova, dal canto suo, organizza ogni due anni il [[Premio Paganini]], concorso internazionale di violino con lo scopo di premiare nuovi giovani talenti. Dalla sua fondazione ha laureato artisti importanti, tra i quali [[György Pauk]], [[Gérard Poulet]], [[Salvatore Accardo]], [[Gidon Kremer]], [[Il'ja Grubert]] e, in seguito, [[Massimo Quarta]], [[Giovanni Angeleri]], [[Leōnidas Kavakos]], [[Ilja Gringol'c]] e [[Shoji Sayaka]]. Nella serata conclusiva il vincitore del Premio ha l'onore di suonare il violino con cui si esibiva Paganini: un [[Giuseppe Guarneri del Gesù|Guarneri del Gesù]] del 1743 detto "il Cannone di Paganini".
Tra i tanti violinisti genovesi degni di citazione si ricordano [[Giovanni Antonio Guido]] che in Francia, dove era emigrato, ottenne un notevole successo con l'opera ''Scherzi armonici sopra le quattro stagioni dell'anno'', op. 3 (a imitazione di quelle di Vivaldi); [[Cesare Pugni]], oltre che violinista virtuoso anche compositore di opere, musica strumentale e balletti. Non c'è stata grande ballerina del periodo romantico che non si sia esibita in coreografie sulla musica di Pugni.
Genova è sempre stata anche un approdo di molti importanti musicisti. Punto aggregante il Teatro del Falcone (di proprietà della Famiglia Adorno) inaugurato nel [[1652]]. Da questo teatro sono passati: Cavalli, Lotti, Monteverdi, Galuppi, Cimarosa, ecc. Nella seconda metà del Seicento si stabilisce a Genova [[Alessandro Stradella]], figura importante del medio barocco italiano, compositore di melodrammi, personalità estroversa altalenante tra una vita dedita alla composizione e una vita scioperata.
Molti sono gli artisti che, nati a Genova, hanno trovato importanti riconoscimenti nei diversi settori del mondo musicale lavorando soprattutto all'estero: Carlo Emanuele Barbieri, compositore di numerose opere teatrali e balletti, direttore molto considerato nel campo operistico e dal 1862 direttore del Teatro Nazionale di [[Budapest]]; [[Michele Novaro]], secondo tenore e maestro dei cori del [[Teatro Regio (Torino)|Teatro Regio di Torino]], compositore di numerosi inni tra cui l'inno nazionale italiano su testo di [[Goffredo Mameli]]; [[Margherita Carosio]], uno dei più grandi soprani dei suoi tempi con una carriera di quasi cinquant'anni in tutti i più importanti teatri del mondo; [[Piero Guelfi]], baritono operante intorno alla metà del [[XX secolo]]; Giuseppe Barzizza, conosciuto come [[Pippo Barzizza]], direttore d'orchestra e compositore, autore anche di un trattato sull'orchestrazione moderna nella musica leggera; [[Angelo Francesco Lavagnino]], ottimo violinista e compositore di musica da camera, sinfonica sacra e teatrale e di numerosissime colonne sonore di film; [[Natalino Otto]], iniziatore del genere ''[[swing]]'' in Italia, un innovatore nel campo della musica leggera; Giancarlo Acquisti studioso del periodo barocco (direttore dell{{'
Negli anni sessanta a Genova nasce un movimento che, seppur in altri termini, forme e consistenza musicale, sembra ricalcare la filosofia del cenacolo trobadorico di Lanfranco Cigala: un gruppo di giovani, di provenienze ed esperienze diverse nel campo poetico e musicale, trova a Genova un ideale punto d'incontro. L'influsso degli ''chansonnier'' d'oltralpe, in alcuni di loro, è evidente. Nell'immaginario collettivo vengono definiti cantautori. I genovesi di nascita sono tre: [[Umberto Bindi]], [[Fabrizio De André]] e [[Ivano Fossati]].<br />
Bindi, musicalmente il meglio preparato, si propone con una melodia raffinata e articolata. Il suo ''Arrivederci'' (1959) ha un notevole connotato di rinnovamento della canzone italiana. De Andrè primeggia per la sua vena poetica e la grande attenzione che pone nella scelta delle storie e argomenti che affronta. Il suo melodiare semplice ed efficace lo rende facilmente comprensibile al popolo. Dopo un inizio stentato, tanto da fargli meditare l'abbandono, ottiene un improvviso, inatteso successo con ''[[Valzer per un amore/La canzone di Marinella|La canzone di Marinella]]'' che segna la svolta alla sua carriera. [[Ivano Fossati]], uno dei più colti artisti della scena musicale italiana, più musicista che cantautore, autore di memorabili canzoni scritte anche per altri, nasce e vive nella città ligure.
Gli altri cantautori hanno provenienze diverse come diverse sono le loro attività iniziali. [[Gino Paoli]] è nato a [[Monfalcone]]: originariamente pittore grafico, senza specifiche conoscenze musicali, si dedica alla canzone in modo casuale, ma ciò non gli impedisce di inanellare una lunga serie di successi da ''Il cielo in una stanza'' a ''Sapore di sale'', ''Senza fine'', ecc. [[Luigi Tenco]] è nato a [[Cassine]] ma la famiglia si trasferisce a Genova quando lui ha circa dieci anni. In lui, più che in altri, si avverte l'influsso degli ''chansonnier'': [[Jacques Prévert|Prévert]], [[Joseph Kosma|Kosma]] (la loro ''Feuilles mortes'' aleggia in ''Mi sono innamorato di te''), [[Georges Brassens|Brassens]], [[Jacques Brel|Brel]]. [[Bruno Lauzi]], nato ad [[Asmara]] ma cresciuto a Genova, autore, fra i tanti brani, di quel ''Il Poeta'' che potrebbe essere considerato il "manifesto" di questo gruppo di creativi. Ironico, malinconico, realista, nonostante le numerose canzoni di successo, sconta una certa indifferenza da parte dei critici e dei discografici. È infine cresciuto e ha studiato a Genova [[Angelo Branduardi]], detto ''il Menestrello'', celebre per le sue contaminazioni con la musica classica, rinascimentale, celtica e bretone.
Negli anni settanta la città si afferma come uno dei principali centri del [[rock progressivo italiano]] grazie a band quali [[New Trolls]], [[Delirium (gruppo musicale)|Delirium]], [[Garybaldi]], [[Latte e Miele]] e [[Picchio dal Pozzo]].
Altri gruppi genovesi affermatisi nel corso del tempo sono i [[Matia Bazar]], i [[Dirty Actions]], i [[Necrodeath|Necrodeth]], i [[Meganoidi]], gli [[Ex-Otago]] e gli [[Ianva]].
Canto polivocale popolare tipico di Genova è il [[trallalero]].
[[File:Passione di Cristo (tela jeans).jpg|miniatura|Il tessuto "jeans" è stato inventato nella città di Genova.]]
=== Cucina ===
{{vedi anche|Cucina ligure}}
Fu a Genova che nel [[1574]] si costituì la prima Corporazione dei Pastai con un proprio statuto (Capitoli dell'arte dei Fidelari).
Oltre alla rivendicata paternità del [[Pesto alla genovese|pesto]], della [[focaccia genovese]], dei [[jeans]] e del gioco del [[lotto]], Genova lega il suo nome anche alla nascita, insieme con altre città, dell'usanza dell'[[aperitivo]].
== Geografia antropica ==
=== Urbanistica ===
{{...|centri abitati d'Italia}}
=== Area metropolitana ===
{{vedi anche|Area metropolitana di Genova}}
Nella concezione di area metropolitana estesa, il territorio comprende interamente la [[Città metropolitana di Genova]] e la [[Provincia di Savona]], il cordone urbano costituito dai comuni costieri della [[Riviera dei Fiori]] in [[Provincia di Imperia]] e della Riviera Spezzina in [[Provincia della Spezia]], e i territori dell'[[Ovadese]] e del [[Novese]], al di fuori dei confini regionali, e appartenenti amministrativamente al [[Piemonte]] ([[Provincia di Alessandria]]), per un totale di {{formatnum:4836.84}} km² e {{formatnum:1539669}} abitanti.
La fascia costiera è frequentemente urbanizzata; scarsi elementi antropologici si riscontrano solo in prossimità del [[Parco naturale regionale di Portofino]] e di alcune porzioni di litorale, in particolare nelle [[Cinque Terre]], tra [[Deiva Marina]] e Framura, nei pressi di Punta Mesco, Punta Manara e Punta Baffe, intorno a [[Zoagli]], nell'area di [[Vesima]], nella località [[Piani d'Invrea]] e in prossimità del promontorio di [[Celle Ligure]], nel Finalese e presso Punta Murena; l'[[Hinterland di Genova|hinterland]] si estende invece lungo l'[[Appennino Ligure]], la cui sommità è raggiunta dal [[Monte Maggiorasca]] con i suoi 1.809 m. Lungo i rilievi sono state istituite diverse aree protette come il [[Parco naturale regionale del Beigua]], il [[Parco naturale regionale dell'Antola]], il [[Parco naturale regionale dell'Aveto]], il [[Parco naturale regionale di Bric Tana]], il [[Parco naturale regionale di Piana Crixia]], il [[Parco naturale delle Capanne di Marcarolo]].
I principali corsi d'acqua sono: il [[Letimbro]], il [[Sansobbia]], la [[Cerusa]], la [[Leira]], il [[Polcevera (torrente)|Polcevera]], il [[Bisagno]], l'[[Entella (fiume)|Entella]], il [[Petronio]] e la Vara che sfociano nel [[Mar Ligure]]; la [[Bormida]], lo [[Stura]], l'[[Orba (torrente)|Orba]], il [[Lemme]], lo [[Scrivia]] e il [[Trebbia]] che sono subaffluenti del [[Po]]. Numerosi sono i piccoli laghi appenninici, molti dei quali artificiali. Uno dei più rilevanti è il [[Lago del Brugneto]].
Sebbene l'area metropolitana non sia un concetto istituzionalizzato, a differenza della [[città metropolitana]], essa nel caso genovese risulta formata dalla continuità di alcuni territori, connessi tra loro per ragioni geografiche, urbanistiche, socio-culturali, economiche, linguistiche, e storiche.
Il territorio si estende anche oltre i confini amministrativi regionali e abbraccia praticamente tutta la regione, eccetto i comuni non costieri della province di [[Provincia di Imperia|Imperia]] e di [[Provincia della Spezia|La Spezia]]. Si individuano così cinque grandi comprensori, due centrali all'area metropolitana ([[Città metropolitana di Genova]] e [[Provincia di Savona]]) e tre periferici ([[Riviera dei Fiori]], [[Provincia della Spezia|Riviera Spezzina]] e [[Oltregiogo]]). Di questi tre, due rappresentano il corridoio metropolitano costiero, e il terzo ne è il naturale retroterra.
{| class=wikitable
|-
! Area !! Comprensori !! Regione !! Provincia !! Superficie !! Popolazione
|-
| '''[[Città metropolitana di Genova]]'''
| Genovesato; [[Tigullio]] || rowspan=4 | [[Liguria]] || Città metropolitana di Genova
| style=text-align:right | 1.833,79 || style=text-align:right | 851.987
|-
| '''[[Provincia di Savona]]'''
| [[Provincia di Savona|Riviera delle Palme]]; [[Val Bormida|Montenotte]]; [[Albenga|Ingauno]] || Provincia di Savona
| style=text-align:right | 1.546,29 || style=text-align:right | 279.754
|-
| '''[[Riviera dei Fiori]]''' || Solo i comuni costieri || [[Provincia di Imperia]]
| style=text-align:right | 263,22 || style=text-align:right | 180.049
|-
| '''[[Provincia della Spezia|Riviera Spezzina]]'''
| Solo i comuni costieri, inclusi quelli delle [[Cinque Terre]], escluso quello di [[Sarzana]] || [[Provincia della Spezia]]
| style=text-align:right | 202,09 || style=text-align:right | 124.071
|-
| '''[[Oltregiogo]]''' || [[Novese]]; [[Ovadese]] || [[Piemonte]] || [[Provincia di Alessandria]]
| style=text-align:right | 991,45 || style=text-align:right | 103.808
|-
! Area metropolitana di Genova
! Città Metropolitana di Genova; Provincia di Savona; Riviera dei Fiori; Riviera Spezzina; Oltregiogo
! Liguria; Piemonte
! Città metropolitana di Genova; Provincia di Savona; Provincia di Imperia; Provincia della Spezia; Provincia di Alessandria
! style=text-align:right | 4.836,84 !! style=text-align:right | 1.539.669
|}
===
{{vedi anche|Grande Genova|Municipi di Genova|Quartieri e frazioni di Genova}}
[[File:Municipi di Genova.png|thumb|upright=1.6|I nove municipi]]
Fino alla metà del [[XIX secolo]] il territorio urbano di Genova rimase quello delimitato dalla cerchia muraria del Seicento, le cosiddette [[Mura di Genova#Le Mura Nuove|Mura Nuove]], suddiviso in sei rioni, detti [[Sestiere (Genova)|sestieri]]. L'espansione urbanistica del comune, motivata dalla necessità di ampliare i confini cittadini per far spazio a nuove infrastrutture e zone residenziali, ebbe inizio nel 1874, quando vennero accorpati i limitrofi comuni della bassa val Bisagno [[Foce (Genova)|Foce]], [[Marassi]], [[Albaro|San Francesco di Albaro]], [[San Fruttuoso (Genova)|San Fruttuoso]], [[San Martino (Genova)|San Martino di Albaro]] e [[Staglieno]].<ref name="guida">{{Cita web |url=http://www.guidadigenova.it/storia-genova/fascismo-guerra-anni-60-70/ |titolo=Il fascismo, la guerra e gli anni 60 e 70 |accesso=27 ottobre 2021}}</ref>
Il processo di costituzione della "[[Grande Genova]]" fu portato a compimento nel 1926 con uno dei più vasti ampliamenti territoriali condotti in Italia in quel periodo. Negli stessi anni il regime [[fascismo|fascista]] aveva provveduto ad analoghe operazioni di accorpamento in molte grandi città italiane, ma il caso genovese si distinse per l'entità dell'incremento territoriale e demografico, che vide coinvolti, accanto a piccoli comuni rurali, vere e proprie cittadine connotate da una forte identità, quali [[Sampierdarena]] e [[Sestri Ponente]].<ref name="electa">"Storia dell'architettura italiana. Il primo Novecento", [[Mondadori Electa|Electa]], 2005, citato in [http://www.cittaconquistatrice.it/genova-e-la-city-fascista/ La Città Conquistatrice]</ref>
Con questo ampliamento i confini della città vennero portati a ovest sino a [[Voltri]], a est sino a [[Nervi (Genova)|Nervi]], a nord sino a [[Pontedecimo]] e [[Struppa]], raggiungendo una notevole estensione e portando la popolazione del comune da {{formatnum:335000}} a {{formatnum:580000}} abitanti.<ref name="guida"/> Gli storici comuni inglobati del comune di Genova, all'epoca chiamati "delegazioni" e ora inglobati nei [[Municipi di Genova|nove municipi]] cittadini, conservano ancora in gran parte inalterata l'originaria struttura di piccole città, con propri centri e periferie, culture e tradizioni.
Durante il ''[[miracolo economico italiano|boom economico]]'' degli [[Anni 1960|anni sessanta]] vennero ampliati tutti i quartieri con nuove costruzioni e costruiti nuovi quartieri popolari come [[Ca' Nuova]] e il [[Biscione (Genova)|Biscione]].
Non è difficile osservare come gli abitanti dei rioni periferici guardino al centro cittadino come a una città differente, usando la locuzione ''andare a Genova'' per riferire l'intenzione di recarsi al centro della città. Tale insieme di località diverse, fuse in un'unica realtà urbana e suburbana, rende la città affascinante e unica, simile per certi versi a certi agglomerati urbani industriali dell'[[Inghilterra]].
La città di Genova è suddivisa in nove grandi aree, denominate Municipi, istituite nel 2007 dal consiglio comunale di Genova.<ref name="testoregolamento">{{Cita web |url=http://www1.comune.genova.it/elezioni2007/doc/Delibera%206_2007%20REGOLAMENTO.doc|titolo=Testo del Regolamento |accesso=27 ottobre 2021 |dataarchivio=6 luglio 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120706201105/http://www1.comune.genova.it/elezioni2007/doc/Delibera%206_2007%20REGOLAMENTO.doc |urlmorto=sì}}</ref> Ogni Municipio conta in media circa {{formatnum:65000}} abitanti e i due più popolosi sono il Centro-Est e la Bassa Val Bisagno.
{| class=wikitable
|-
! # !! Municipio
! Popolazione<br />al<br />31/12/20<ref>{{cita web|url=http://statistica.comune.genova.it/pubblicazioni/download/andamento_pop/Andamento%2031-12-2020/TAVOLE%20IN%20EXCEL%202020/TAVOLE%20IN%20EXCEL_ANDAM_2020.zip|titolo=Tavola 2.1 - Famiglie residenti e convivenze - componenti per sesso e Municipio|accesso=10 marzo 2023}}</ref>
! %<br />sul totale !! Ex circoscrizioni
|-
| I || Centro-Est
|style="text-align:right" |{{formatnum:
|style="text-align:right" |15,2%
| [[Prè]]-[[Molo (Genova)|Molo]]-[[Maddalena (Genova)|Maddalena]], [[Oregina]]-[[Lagaccio]], [[Castelletto (Genova)|Castelletto]], [[Portoria]]
|-
| II || Centro-Ovest
|style="text-align:right" | {{formatnum:
|style="text-align:right" |(11,5%)
| [[Sampierdarena]], [[San Teodoro (Genova)|San Teodoro]]
|-
| III || Bassa Val Bisagno
|style="text-align:right" | {{formatnum:
|style="text-align:right" |(12,6%)
| [[Marassi]]-[[Quezzi]], [[San Fruttuoso (Genova)|San Fruttuoso]]
|-
| IV || Media Val Bisagno
|style="text-align:right" | {{formatnum:
|style="text-align:right" |(9,4%)
| [[Staglieno]], [[Molassana]], [[Struppa]]
|-
| V || Valpolcevera
|style="text-align:right" | {{formatnum:
|style="text-align:right" |(10,1%)
| [[Rivarolo (Genova)|Rivarolo]], [[Bolzaneto]], [[Pontedecimo]]
|-
| VI || Medio Ponente
|style="text-align:right" | {{formatnum:
|style="text-align:right" |(10,3%)
| [[Sestri Ponente]], [[Cornigliano]]
|-
| VII || Ponente
|style="text-align:right" | {{formatnum:
|style="text-align:right" |(10,0%)
| [[Voltri]], [[Pra']], [[Pegli]]
|-
| VIII || Medio Levante
|style="text-align:right" | {{formatnum:
|style="text-align:right" |(10,2%)
| [[Foce (Genova)|Foce]], [[San Martino (Genova)|San Martino]], [[Albaro]]
|-
| IX || Levante
|style="text-align:right" | {{formatnum:
|style="text-align:right" |(10,8%)
| Valle Sturla, [[Sturla (Genova)|Sturla]]-[[Quarto dei Mille|Quarto]], [[Nervi (Genova)|Nervi]]-[[Quinto al Mare|Quinto]]-[[Sant'Ilario (Genova)|Sant'Ilario]]
|}
=== Piani urbanistici futuri ===
{{...|centri abitati d'Italia}}
== Economia ==
{{NN|Liguria|maggio 2015}}
Nel [[Medioevo]] Genova vantava il primato di essere la prima città a reintrodurre in chiave moderna l'[[oro]] nella monetazione occidentale, coniando il [[Genovino]], subito copiato da [[Firenze]] nel peso e nel titolo e, ancor più tardi da [[Venezia]]. Il primato economico genovese ha il suo apogeo sul finire del [[secolo XIII]], quando [[Pisa]] è sconfitta e i commerci sono al massimo splendore.
Genova è stata sede dei primi movimenti operai e sindacali del [[XX secolo|Novecento]] e della cooperativa di lavoratori portuali dei ''[[camallo|camalli]]'' (diretta derivazione della ''[[Compagnia dei Caravana|Caravana]]'').
La sua [[economia]] e il suo mondo del lavoro hanno subito negli ultimi decenni notevoli mutamenti, passando da una connotazione prettamente [[industria]]le fondata sull'industria principale, quella del [[porto di Genova|porto]],
In questo senso vanno considerati i
L'attività portuale è in netta ripresa, sebbene sia sempre frenata da un'insufficiente rete infrastrutturale di supporto, soprattutto ferroviaria. In questo senso si ritiene che la progettata linea ferroviaria ad [[Alta velocità ferroviaria|Alta Velocità]]-[[Alta Capacità]] [[
Un altro fattore nuovo di Genova è la ricerca tecnologica. A fianco dei già presenti centri di ricerca (tra cui spicca l'ospedale pediatrico [[Istituto Giannina Gaslini|Gaslini]]) si è affiancato da poco l'[[Istituto Italiano di Tecnologia]] (IIT). Inoltre sulla collina degli [[Erzelli]]
===
Dall'estate 2017 si è riscoperta nella città a forte valenza turistica, come dimostrano i dati pubblicati dalla Regione Liguria che citano 7,6 milioni di presenze nella stagione estiva 2017.<ref>{{Cita news|url=http://www.genova24.it/2017/10/turismo-dati-regione-liguriaa-fine-stagione-estinva-76-milioni-presenze-186931/|titolo=Turismo, i dati di Regione Liguria a fine stagione estiva: 7,6 milioni di presenze - Genova 24|pubblicazione=Genova24.it|data=3 ottobre 2017|accesso=16 agosto 2018}}</ref>
{{chiarire|Il forte traino del turismo è rappresentato}} dall'Acquario di Genova, dai borghi marinari limitrofi e dal {{senza fonte|centro storico medioevale più grande d'Europa}}, caratterizzato da strade strette e ripide denominate [[Caruggi di Genova]].
== Infrastrutture e trasporti ==
===Nodo di Genova===
Il ''Nodo di Genova'' è il sistema stradale di scorrimento veloce che svolge funzione di tangenziale esterna e interna alla città. Esso è costituito dall'interscambio delle autostrade [[Autostrada A7 (Italia)|dei Giovi]] (A7 Milano - Genova), [[Autostrada A10 (Italia)|dei fiori]] (A10 Genova - Ventimiglia), [[Autostrada A12 (Italia)|azzurra o tirrenica]] (A12 Genova - Roma) e [[Autostrada A26 (Italia)|dei trafori]] (A26 Genova - Gravellona Toce),<ref>{{cita web|url=http://www.comune.genova.it/sites/default/files/DEF/1_DF/1_11_doc.pdf|titolo=Piano Urbanistico 2015}}</ref> che percorrono l'interno e cingono a monte i quartieri costieri della città. La rete autostradale è connessa alla rete stradale di scorrimento veloce da [[Sestri Ponente]] fino a [[Nervi (Genova)|Nervi]], attraverso la continuità di varie arterie, dotate di propri svincoli cittadini, che permettono l'attraversamento rapido della città (strada a scorrimento veloce "Guido Rossa", Lungomare "Giuseppe Canepa", [[sopraelevata Aldo Moro]], Viale delle Brigate Partigiane e Viale Brigata Bisagno, [[Corso Europa (Genova)|Pedemontana Corso Europa]]).
=== Strade ===
La città è servita da diverse strade statali e provinciali:
* [[strada statale 1 Via Aurelia]], Roma - Ventimiglia;
* [[strada statale 45 di Val Trebbia]], Genova - Piacenza;
* [[strada statale 35 dei Giovi]], Genova - Milano - Ponte Chiasso;
* [[strada statale 225 della Val Fontanabuona]], Chiavari - [[Boasi]];
* [[Strada statale 226 di Valle Scrivia|strada provinciale 226 di Valle Scrivia]], Laccio - Busalla;
* [[Strada statale 456 del Turchino|Strada Statale 456 del Turchino]] Asti – Genova.
Fanno parte del [[sistema viario di Genova]] alcune arterie urbane di attraversamento quali le strade di circonvallazione "a mare" e "a monte", oltre che l'asse viario costiero realizzato negli anni parallelamente al primitivo tracciato della [[Via Aurelia]].
=== Ferrovie ===
{{Vedi anche|Stazioni ferroviarie di Genova}}[[File:Genova staz Principe ingresso 2.jpg|miniatura|La stazione di piazza Principe.]]
[[File:Train station - Genoa Brignole.jpg|miniatura|La stazione Brignole.]]
La città è servita da due importanti stazioni nazionali, quella di [[Stazione di Genova Piazza Principe|Genova Piazza Principe]] e quella di [[Stazione di Genova Brignole|Genova Brignole]].
Nell'ambito del territorio comunale, oltre alle stazioni principali, sono comprese anche venti fra stazioni e fermate destinate al traffico regionale che servono capillarmente i quartieri genovesi.<ref>{{cita web|url=http://www.rfi.it/cms/v/index.jsp?vgnextoid=dca27ef3f8639210VgnVCM1000004016f90aRCRD|titolo=Elenco delle stazioni ferroviarie della Liguria|accesso=31 maggio 2015|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150621181740/http://www.rfi.it/cms/v/index.jsp?vgnextoid=dca27ef3f8639210VgnVCM1000004016f90aRCRD}}</ref>
Da Genova si sviluppano cinque direttrici ferroviarie, la linea costiera verso ponente [[Ferrovia Genova-Ventimiglia|Genova-Ventimiglia]], la linea costiera verso levante [[Ferrovia Genova-Pisa|Genova-Pisa]], la linea [[Ferrovia Asti-Genova|Genova-Ovada-Acqui Terme]] (parte della storica Genova-Asti) verso l'[[Ovadese]] e l'[[Acquese]], la [[Ferrovia succursale dei Giovi|succursale del Giovi]] e la [[ferrovia Torino-Genova]]. Le due direttrici verso il Nord Italia, entrambe realizzate nella seconda metà dell'[[XIX secolo|Ottocento]], sono vitali per lo smaltimento delle merci del porto di Genova. Per ottimizzare lo smistamento delle merci in arrivo al porto di Genova e velocizzarne il trasferimento verso le loro destinazioni nel nord Italia e nell'Europa centro-meridionale, è in fase di realizzazione fra Genova e Tortona una nuova linea prevalentemente in galleria storicamente denominata "''[[terzo valico]]''".
Genova è inoltre collegata con la località di [[Casella (Italia)|Casella]] (sul versante padano degli Appennini) con una [[Ferrovia Genova-Casella|ferrovia]] a [[scartamento ridotto]] metrico, a vocazione prevalentemente turistica; tale ferrovia, chiusa all'esercizio dal 2013 per consentire importanti lavori e riaperta il 21 maggio 2016, congiunge piccoli borghi nella campagna, superando infine di poco il crinale spartiacque tra il versante del Mar Ligure e la Pianura Padana.
===
{{vedi anche|Metropolitana di Genova}}
[[File:Genova Metropolitane ed ascensori.jpg|thumb|Sistema integrato delle linee metropolitane e ferroviarie della città di Genova]]
[[File:Filobus Genova XXsett.JPG|thumb|Un filobus AMT]]
La società cui è affidata la gestione dei servizi pubblici della città è l'[[AMT (Genova)|Azienda Mobilità e Trasporti]] (AMT). Dagli [[Anni 1990|anni novanta]] del [[XX secolo|Novecento]] l'offerta tariffaria è contraddistinta dalla integrazione tra mezzi gestiti da AMT e dai treni che circolano nelle stazioni in ambito cittadino<ref>Le stazioni entro cui è compresa l'area ferroviaria urbana sono [[Stazione di Genova Nervi|Genova Nervi]], [[Stazione di Genova Voltri|Genova Voltri]] (nei mesi estivi quella di [[Stazione di Genova Vesima|Genova Vesima]]), [[Stazione di Genova Pontedecimo|Genova Pontedecimo]] e [[Acquasanta (città metropolitana di Genova)#Linee ferroviarie|Genova Acquasanta]].</ref> Ciò permette l'utilizzo dei bus e dei treni del trasporto regionale utilizzando il medesimo biglietto. L'azienda gestisce 142 linee [[autobus]] e [[filobus]] con 2498 fermate, i servizi Volabus e Drinbus, 6 linee Taxibus, 17 linee integrative, 1 servizio a chiamata riservato ai disabili, [[Impianti di risalita di Genova|12 ascensori pubblici]], la metropolitana, le 2 funicolari, la ferrovia a cremagliera, la ferrovia a scartamento ridotto e il navebus.
Dal [[1990]] è attiva nel capoluogo ligure una linea di metropolitana leggera in prevalenza sotterranea. La linea è stata progressivamente allungata con grandi ritardi e vari aumenti della spesa preventivata. La [[Metropolitana di Genova]] conta 8 stazioni e collega il centro cittadino con il quartiere periferico di [[Rivarolo (Genova)|Certosa]] (stazione Brin).
In passato la città era servita da un'estesa [[Rete tranviaria di Genova|rete tranviaria urbana]], la cui ultima linea fu soppressa nel [[1966]].
L'offerta di trasporto pubblico metropolitano a Genova è strutturata mediante 9 linee urbane dotate di 53 stazioni disseminate sul territorio comunale e ripartite sui seguenti servizi:
* 3 linee di treni regionali con servizio metropolitano e 22 stazioni cittadine (svolti da [[Trenitalia]] nell'ambito del contratto di servizio stipulato con la [[Regione Liguria]]):
** Brignole-Pontedecimo
** Brignole-Acquasanta
** Vesima-Nervi
* [[Ferrovia Genova-Casella]] (gestito AMT): tratta Manin-Casella con servizio metropolitano e 3 stazioni cittadine
* [[Metropolitana di Genova|Metropolitana]] (gestito da AMT): tratta Brin-Brignole e 8 stazioni cittadine
* [[Ferrovia Principe-Granarolo]] (gestito da AMT) con 9 stazioni cittadine
* [[Funicolare Zecca-Righi]] (gestito da AMT) con 7 stazioni cittadine
* [[Funicolare Sant'Anna]] (gestito da AMT) con 2 stazioni cittadine
* Navebus Pegli-Porto Antico (gestito da AMT)<ref>Attiva dal 1º agosto 2007, per maggiori dettaglia vedi: [http://www.amt.genova.it/rete_e_orari/navebus.asp Amt.genova.it].</ref>
Le quattro linee ferroviarie urbane proseguono il loro tragitto, nelle rispettive direzioni, servendo la città e l'area metropolitana. Completano questo i seguenti servizi marittimi:
* Navetta "Genova-Camogli" (gestito da Alimar e Golfo Paradiso Trasporti Marittimi)
* Navetta "Genova-Portofino" (gestito da Alimar e Golfo Paradiso Trasporti Marittimi)
===
Il [[Porto di Genova]] comprende il porto commerciale e quello passeggeri. Il complesso portuale ha specifiche connotazioni per le diverse funzionalità e i servizi portuali. In esso sono presenti e sviluppate molteplici attività quali la commerciale dello scambio delle merci, la petrolifera, l'industriale e quelle delle attività retro portuali e della cantieristica e delle riparazioni navali, della mobilità portuale e ferroviaria e quindi tutta la complessa attività legata al trasporto dei passeggeri e turisti.<ref name=PUC-sistema-infrastrutture-logistica/> I numeri, riferiti al 2008, sono di un totale movimentato di 55,66 milioni di tonnellate, con un traffico commerciale di 50,64 milioni di tonnellate e un traffico passeggeri di 3,26 milioni.<ref name=PUC-sistema-infrastrutture-logistica/> È previsto un ulteriore sviluppo delle aree e il loro ridisegnamento, il cosiddetto ''Waterfront''<ref name=PUC-sistema-portuale-litorale/> con il quale verranno realizzate nuove aree portuali e infrastrutture e riqualificati alcuni degli spazi esistenti.<ref name=PUC-sistema-infrastrutture-logistica>{{cita web|url=http://www.comune.genova.it/sites/default/files/DEF/1_DF/1_09_doc.pdf|pagine=8, 47 |titolo=Piano Urbanistico Comunale - Infrastrutture e logistica|editore=Comune di Genova|accesso=21 maggio 2015}}</ref>
[[File:Genova panorama Porto Antico.jpg|thumb|Panorama del [[Porto antico di Genova]]]]
Realtà a sé sono i porti turistici:<ref name=PUC-sistema-portuale-litorale>{{cita web|url=http://www.comune.genova.it/sites/default/files/DEF/1_DF/1_09_doc.pdf|pagine=3,6|titolo=Piano Urbanistico Comunale - Sistema portuale e litorale|editore=Comune di Genova|accesso=21 maggio 2015}}</ref> quello di Sestri Ponente (porto commerciale 2ª categoria, I classe); il [[Porto antico di Genova|Porto storico]] (porto commerciale 2ª categoria, I classe); il Duca degli Abruzzi (porto commerciale 2ª categoria, I classe); quello alla Fiera del Mare (porto turistico non classificato) e quello di Nervi (porto pubblico 2ª categoria, IV classe).
=== Aeroporti ===
L'[[Aeroporto di Genova-Sestri]] "Cristoforo Colombo" è situato su una penisola artificiale realizzata nello specchio d'acqua antistante [[Sestri Ponente]]. È il principale della Liguria e il traffico generato in termini di passeggeri, seppur minore rispetto ad altri aeroporti, porta comunque a circa un milione e mezzo di passeggeri all'anno. Marginale risulta invece la movimentazione annuale di merci, con totale di circa 25 00 tonnellate fra merci e posta.<ref>[http://www.comune.genova.it/sites/default/files/DEF/1_DF/1_11_doc.pdf Piano Urbanistico 2015 estratto/533]</ref>
Le destinazioni raggiungibili da Genova con voli diretti sono 15 e sono le seguenti:
'''Italia:'''
[[Roma]] - [[ITA Airways]]
[[Napoli]] – [[Ryanair]] e [[Volotea]]
[[Palermo]] – [[Ryanair]]
[[Catania]] – [[Ryanair]]
[[Cagliari]] – [[Ryanair]]
[[Bari]] – [[Ryanair]]
[[Lamezia Terme]] – [[Ryanair]]
[[Olbia]] – [[Volotea]]
'''Europa:'''
[[Londra]] – [[Ryanair]]
[[Bruxelles]] – [[Ryanair]]
[[Parigi]] – [[Volotea]]
[[Barcellona]] – [[Vueling]]
[[Amsterdam]] – [[KLM]]
[[Monaco di Baviera|Monaco]] – [[Lufthansa]]
[[Tirana]] – [[Wizz Air|Wizzair]] e [[Albawings]]{{clear}}
=== Infrastrutture in costruzione o pianificate ===
Oltre alle infrastrutture esistenti, a Genova vi è una serie di infrastrutture attualmente in costruzione o pianificate per una futura realizzazione:
* il [[terzo valico]] ferroviario, nuova linea ferroviaria ad alta velocità ed alta capacità in costruzione tra Genova e [[Tortona]];
* la [[gronda di Genova|gronda autostradale]], nuova autostrada del ponente cittadino (area ad ovest del centro città) la cui costruzione è in programma;
* la nuova [[diga foranea]] davanti al [[porto di Genova|porto]];
* il [[nodo ferroviario di Genova|nodo ferroviario]];
* l'allungamento della [[metropolitana di Genova|metropolitana]] verso [[Rivarolo (Genova)|Rivarolo]] e verso [[San Fruttuoso (Genova)|San Fruttuoso]];
* lo sky-metro che collegherà [[Brignole (metropolitana di Genova)|Brignole]] a [[Molassana]]
* l'ampliamento dell'[[aeroporto di Genova|aeroporto]];
* il parco scientifico-tecnologico degli [[Erzelli]];
* lo [[scolmatore]] del [[Bisagno]];
* il Waterfront di Levante presso la [[fiera di Genova]].
== Amministrazione ==
{{vedi anche|Sindaci di Genova}}
[[File:Atrio Palazzo Doria-Tursi.jpg|thumb|Atrio del [[palazzo Doria-Tursi]], sede del Municipio]]
=== Consolati ===
A Genova hanno sede i seguenti consolati:<ref>{{cita web|url=http://www.prefettura.it/genova/contenuti/10538.htm|titolo=Prefettura - Ufficio Territoriale del Governo di Genova/I Consolati|accesso=8 giugno 2015}}</ref>
; Consolati generali onorari: [[Danimarca]], [[Honduras]], [[Islanda]], [[Principato di Monaco|Monaco]], [[Paesi Bassi]], [[Romania]], [[Svezia]], [[Thailandia]], [[Turchia]].
; Consolati generali: [[Ecuador]], [[Panama]], [[Perù]], [[Repubblica Dominicana]], [[Russia]].
; Consolati onorari: [[Albania]], [[Austria]], [[Azerbaigian]], [[Belgio]], [[Brasile]], [[Bulgaria]], [[Repubblica Ceca]], [[Cile]], [[Cipro]], [[Colombia]], [[Costa Rica]], [[El Salvador]], [[Estonia]], [[Finlandia]], [[Gabon]], [[Germania]], [[Gran Bretagna]], [[Grecia]], [[Guinea]], [[Guinea Equatoriale]], [[Haiti]], [[Indonesia]], [[Kazakistan]], [[Lituania]], [[Lussemburgo]], [[Malta]], [[Messico]], [[Norvegia]], [[Polonia]], [[Portogallo]], [[Repubblica del Congo]], [[Senegal]], [[Sudafrica]], [[Svizzera]], [[Ucraina]], [[Uganda]], [[Ungheria]], [[Uruguay]].
; Consolati: [[Repubblica di San Marino|San Marino]], [[Tunisia]].
; Agenzia consolare onoraria: [[Stati Uniti d'America]].
; Agenzia consolare: [[Francia]].
=== Gemellaggi ===
Risale al 1958 il primo gemellaggio formale, per vicinanza geografica e culturale, con la città francese di [[Marsiglia]], la rivale di sempre nel titolo di primo porto del Mediterraneo. Oltre l'oceano Atlantico la seconda, con [[Columbus (Ohio)|Columbus]] negli Stati Uniti nel 1964, a cui sono seguiti diversi gemellaggi con altre città europee ed extra-europee.<ref>{{cita web|url=http://www.comune.genova.it/node/19933|titolo=Gemellaggi tra città e collaborazioni internazionali: se ne è discusso in commissione cultura|accesso=30 maggio 2015}}</ref>
* {{Gemellaggio|Francia|Marsiglia|stato=Francia|anno=1958}}
* {{Gemellaggio|Stati Uniti d'America|Columbus (Ohio){{!}}Columbus|stato=Stati Uniti d'America|anno=1964}}
* {{Gemellaggio|Ucraina|Odessa|stato=Ucraina|anno=1979}}
* {{Gemellaggio|Stati Uniti d'America|Baltimora|stato=Stati Uniti d'America|anno=1985}}
* {{Gemellaggio|Grecia|Chio (isola){{!}}Chio|stato=GRC|anno=1990}}
* {{Gemellaggio|Croazia|Fiume (Croazia){{!}}Fiume|stato=HRV|anno=2004}}
* {{Gemellaggio|Turchia|Beyoğlu|stato=Turchia|anno=2007}}
* {{Gemellaggio|Russia|Rjazan'|stato=Russia|anno=2019}}
* {{Gemellaggio|Italia|Carloforte|stato=Italia|anno=2020}}<ref>{{cita web|url=https://smart.comune.genova.it/comunicati-stampa-articoli/gemellaggio-tra-genova-calasetta-e-carloforte-libera-dal-consiglio||titolo=Gemellaggio tra Genova, Calasetta e Carloforte: via libera dal Consiglio comunale|data=8 aprile 2020}}</ref>
* {{Gemellaggio|Italia|Calasetta|stato=Italia|anno=2020}}
* {{Gemellaggio|Spagna|Murcia|stato=Spagna|anno=2021}}<ref>{{cita web|url=https://smart.comune.genova.it/comunicati-stampa-articoli/firmato-il-gemellaggio-tra-genova-e-murcia-0|titolo=Firmato il gemellaggio tra Genova e Murcia|data=17 dicembre 2021}}</ref>
* {{Gemellaggio|Corea del Sud|Busan|stato=Corea del Sud|anno=2024}}<ref>{{cita web|url=https://smart.comune.genova.it/comunicati-stampa-articoli/genova-sigla-un-gemellaggio-con-busan-cittá-portuale-della-corea-del-sud|titolo=Genova sigla un gemellaggio con Busan, città portuale della Corea del Sud|data=21 maggio 2024}}</ref>
Genova ha stretto accordi di "collaborazione e amicizia" e di "intesa sulla collaborazione turistica" con molte città sia italiane sia straniere, tra le quali alcuni importanti centri commerciali e turistici internazionali come [[Barcellona]], [[Belém]], [[Atene]], [[La Paz]], [[San Pietroburgo]], [[Ekaterinburg]], [[Kiev]], [[Valparaíso]], [[Santo Domingo]], [[Hebron]] e [[Lione]], assieme a collaborazioni con molte altre città minori.<ref>{{cita web|url=http://www.comune.genova.it/content/cronologico-accordi-e-gemellaggi|titolo=Cronologico accordi e gemellaggi|accesso=30 maggio 2015}}</ref>
== Sport ==
Il 24 ottobre 2019 Genova è stata designata [[Capitale europea dello sport]] per il [[2024]].<ref>{{Cita web|url=https://www.ilsecoloxix.it/genova/2019/10/24/news/genova-sara-capitale-europea-dello-sport-2024-1.37784843|titolo=Genova ce l'ha fatta: sarà Capitale europea dello Sport 2024|sito=Il Secolo XIX|data=24 ottobre 2019|accesso=1 novembre 2019}}</ref>
=== Calcio ===
{{Citazione|A Genova non si può giocare bene al calcio perché c'è la [[macaia]]|[[Gianni Brera]]<ref>{{Cita web|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2014/11/04/pardo-volto-del-tiki-taka-genova-cosi-in-alto-anche-con-la-maccaia-qui-si-puo-sognareGenova12.html|titolo=Pardo, volto del tiki taka "Genova così in alto? Anche con la maccaia qui si può sognare"}}</ref>}}
La città ospita due importanti squadre di calcio che militano rispettivamente in [[Serie A]] e in [[Serie B]], il {{Calcio Genoa|N}} e la {{Calcio Sampdoria|N}}. Il Genoa, fondato nel 1893, è riconosciuta come la squadra di calcio più antica d'Italia, e vinse il [[Campionato Italiano di Football 1898|primo campionato italiano]] del 1898, aggiudicandosi complessivamente nove campionati nazionali tra il 1898 e il 1924 e una [[Coppa Italia]] nel 1937. A riconoscimento di tale primato, nel 2011 il Genoa è stato inserito nell{{'}}''International Bureau of Cultural Capitals'' (IBOOC) - una sorta di patrimonio sportivo storico dell'umanità - su richiesta di Xavier Tudela, presidente dell'IBOOC.<ref>{{cita web|url=http://www.pianetagenoa1893.net/?action=read&idnotizia=17864|titolo=Il Genoa, un patrimonio storico dell'umanità|accesso=31 maggio 2015}}</ref> Nel 2013 inoltre il Genoa è stato ammesso nel ''[[Club of Pioneers]]'', associazione che raggruppa i club di calcio più antichi del mondo.<ref>{{cita web|url=http://genoacfc.it/genoa-c-f-c/pioneers-cup/|titolo=Pioneers Cup|accesso=31 maggio 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150607175228/http://genoacfc.it/genoa-c-f-c/pioneers-cup/|urlmorto=sì}}</ref>
L'altra squadra cittadina è la Sampdoria, fondata nel 1946 dalla fusione delle storiche società {{Calcio Sampierdarenese|N}} (1899) e {{Calcio Andrea Doria|N}} (1895), che vanta tra le squadre liguri il record di presenze in [[Serie A|massima serie]] e nelle [[Competizioni UEFA per club|competizioni europee]], ha vinto il [[Serie A 1990-1991|campionato]] di Serie A e la [[Supercoppa italiana]] nel 1991, l'edizione di [[Coppa delle Coppe 1989-1990]]<ref>{{cita web|url=http://www.sampdoria.it/storia/|titolo=U.C. Sampdoria - Storia|accesso=31 maggio 2015}}</ref> e 4 coppe Italia. Le due squadre nella loro storia si sono affrontate diverse volte in quello che è riconosciuto come il [[Derby di Genova|derby della Lanterna]]. Numerose altre squadre cittadine militano in campionati a livello dilettantistico, tra le più antiche, con militanze in passato in categorie di rilievo, vanno annoverate il {{Calcio Ligorna|N}}, {{Calcio Sestrese|N}}, {{Calcio Rivarolese|N}} e il {{Calcio Molassana Boero|N}}.
La città di Genova si fregia dello straordinario primato di vantare la prima squadra ad aver vinto un campionato di calcio maschile (il Genoa, nel 1898) e la prima squadra ad aver vinto un [[Serie A (calcio femminile)|campionato di calcio femminile]] (il [[Associazione Calcio Femminile Genova|Genova]], nel [[Serie A 1968 (calcio femminile)|1968]]).
=== Ciclismo ===
;Giro d'Italia
Genova è stata sede della cosiddetta [[Grande Partenza del Giro d'Italia|"Grande Partenza"]] del [[Giro d'Italia]] in tre occasioni:
* [[Giro d'Italia 1980|1980]], con il via ufficiale della corsa dato il {{Data|15|05}} da corso Marconi per effettuare una cronometro cittadina che ebbe la vittoria di [[Francesco Moser]];<ref name="GIRO">{{cita web|url=http://www.sitodelciclismo.net/wedstrijdfiche.php?wedstrijdid=22|titolo=Giro d'Italia}}</ref>
* [[Giro d'Italia 1992|1992]], con il via ufficiale della corsa dato il {{Data|24|05}} da via Finocchiaro per la crono individuale in circuito cittadino vinta dal francese [[Thierry Marie]];<ref name=GIRO/>
* [[Giro d'Italia 2004|2004]], con il via ufficiale della corsa dato l'{{Data|8|05}} da piazza della Vittoria, per il prologo tra le strade cittadine vinto dall'australiano [[Bradley McGee]].<ref name=GIRO/>
In totale, la città è stata [[Sedi di tappa del Giro d'Italia|sede di tappa]] della "Corsa Rosa" in ottantacinque occasioni (quarantaquattro partenze e quarantuno arrivi).<ref name=GIRO/> Pertanto, Genova si colloca al quinto posto nella classifica delle sedi di tappa più ricorrenti nella storia della corsa.<ref name="ricorrenti">{{cita web |url=https://www.procyclingstats.com/race/giro-d-italia/route/most-visited-cities|titolo=Most visited cities|lingua=en}}</ref>
Gli ultimi cinque arrivi di tappa del [[Giro d'Italia]] a Genova sono stati i seguenti:
* [[Giro d'Italia 1992|1992]]: cronoprologo, vinto da [[Thierry Marie]];
* [[Giro d'Italia 2000|2000]]: 17ª tappa, vinta da [[Álvaro González de Galdeano]],
* [[Giro d'Italia 2004|2004]]: cronoprologo, vinto da [[Bradley McGee]];
* [[Giro d'Italia 2015|2015]]: 2ª tappa, vinta da [[Elia Viviani]].
* [[Giro d'Italia 2022|2022]]: 12ª tappa, vinta da [[Stefano Oldani]].
;Giro dell'Appennino
Nella delegazione di [[Unione Sportiva Pontedecimo 1907|Pontedecimo]], viene inoltre organizzato dal 1934 il [[Giro dell'Appennino]], una delle classiche italiane.
=== Altri sport ===
;Ginnastica
Tra le società che hanno sede nel comune che si dedicano alle varie discipline della ginnastica si possono ricordare la [[Società Ginnastica Raffaele Rubattino]], fondata nel 1894, la [[Società Ginnastica Andrea Doria]], fondata nel 1895, e la [[Unione Sportiva Sestri Ponente 1897]]. Nella Nazionale di Ginnastica Artistica sono attualmente presenti due ginnaste genovesi che hanno iniziato la loro carriera nella [[Società Ginnastica Andrea Doria]], [[Asia D'Amato]] e [[Alice D'Amato]], entrambe campionesse europee e medaglie mondiali.
Il 5 agosto 2024 Alice D'Amato si laurea campionessa olimpica alla trave, a distanza di sei giorni dall'argento vinto con la squadra azzurra, diventando la prima atleta ligure a ottenere due medaglie nella storia delle Olimpiadi. Contestualmente, sarà anche l'atleta italiana più medagliata dell'edizione.
;Canottaggio
Nel 2002 si svolsero a Pra' i campionati mondiali di canottaggio giovanile, per l'occasione venne costruito il rowing center antistante la stazione di Genova Prà, primo polo federale periferico del canottaggio italiano<ref>[http://www.comune.genova.it/content/nasce-pr%C3%A0-il-primo-polo-federale-periferico-del-canottaggio-italiano Nasce a Prà il primo Polo federale periferico del canottaggio italiano]</ref>
;Tennis
Dal settembre 2003 a Genova si disputa annualmente il [[Genoa Open Challenger]], torneo tennistico internazionale.
;Pallanuoto
Il [[Genoa Cricket and Football Club Waterpolo]] è stata la sezione pallanuotistica della polisportiva [[Genoa Cricket and Football Club]], che nella sua storia si è aggiudicata i primi quattro [[Serie A1 (pallanuoto maschile)|campionati italiani maschili di pallanuoto]].<ref>{{Cita libro|cognome=Padovano|nome=Aldo|titolo=Accadde domani... un anno con il Genoa|anno=2005|editore=De Ferrari|città=Genova|p=291|ISBN=88-7172-689-8}}</ref> Gli altri due sodalizi genovesi che hanno vinto il massimo campionato italiano sono: la [[Società Ginnastica Andrea Doria]] per otto volte e la [[Sportiva Sturla]] una volta. Attualmente, però, la società con maggior rilievo nel panorama genovese è lo [[Sporting Club Quinto]], militante in [[Serie A1 (pallanuoto maschile)|Serie A1]].
;Rally
Il [[Rally della Lanterna]], è una manifestazione automobilistica, che si svolge a Genova e nel suo entroterra. Un'ulteriore gara è il Rally delle Valli Genovesi.<ref>{{Cita web|url=http://www.lanternarally.it/Rally_ValliGenovesi/|titolo=Rally delle Valli Genovesi|accesso=7 marzo 2018|dataarchivio=31 gennaio 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160131082540/http://www.lanternarally.it/Rally_ValliGenovesi/|urlmorto=sì}}</ref>
;Rugby
Hanno sede nel comune il [[CUS Genova Rugby]] che milita in Serie A e l'Amatori Rugby Genova.
;Pallavolo
L'[[Igo Genova Volley]] è stata una squadra di pallavolo maschile fondata nel 1979 e sciolta nel 2010, le attività pallavolistiche da tale data vengono svolte dalla società [[Pallavolo Genova]] che ne ha acquisito i diritti.
;Hockey
Nell'[[hockey su prato]] Genova vanta un'ottima tradizione, tra le squadre locali si citano: [[CUS Genova Hockey]], [[Hockey Club Genova]], [[Hockey Club Superba]] e Genova Hockey 1980. È presente inoltre una squadra di [[hockey su ghiaccio]].<ref>{{Cita web|url=http://www.iceclubgenova.altervista.org/|titolo=Ice Club Genova|accesso=7 marzo 2018|dataarchivio=15 luglio 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150715225238/http://www.iceclubgenova.altervista.org/|urlmorto=sì}}</ref>
;Atletica leggera
Tra le società che hanno sede nel comune si ricordano: il [[CUS Genova]], e il [[Società Sportiva Trionfo Ligure|Trionfo Ligure]].<ref>{{cita web|url=http://www.atleticaquadrifoglio.it/TL/pagina-di-esempio/storia/|titolo=Trionfo Ligure|accesso=21 maggio 2015|dataarchivio=15 luglio 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150715224414/http://www.atleticaquadrifoglio.it/TL/pagina-di-esempio/storia/|urlmorto=sì}}</ref>
;Savate
A Genova è presente una forte tradizione nella pratica della Boxe Francese ([[savate]]), testimoniata dalla presenza di numerose associazioni sportive di livello nazionale e internazionale. La città ha dato anche il suo contributo nell'evoluzione della disciplina, tanto che alcuni colpi, benché poco usati, vengono chiamati in "stile genovese".<ref>{{Cita libro|url=https://books.google.it/books?id=IpHECclAGI0C&pg=PA81|titolo=Savate: la Boxe Francese|autore=Giorgio Messina}}</ref>
;Tamburello
Il gioco del [[Tamburello (sport)|Tamburello]] era molto seguito nel passato. Il [[Campionato italiano di tamburello]] è stato più volte vinto da squadre genovesi: dodici volte dalla società [[Sampierdarenese|Barabino-Sampierdarenese]], quattro dalla [[Fratellanza Sportiva Sestrese Calcio 1919|Sestrese]], mentre la [[Rivarolese]] e la società Palazzo Genovese hanno vinto il titolo una volta.
;Vela
Genova è un'importante attrattiva per velisti a livello internazionale, è sede dello [[Yacht Club Italiano]], il più antico club velico del Mediterraneo, fondato nel 1879. Dal nome della città deriva [[Genoa (vela)|Genoa jib]] cioè il fiocco di Genova, unica vera invenzione italiana nella storia della vela da diporto, una vela triangolare simile al [[Fiocco (vela)|fiocco]] usato per la prima volta in regata da Raimondo Panario nel 1926.<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1991/10/09/in-quel-nobile-circolo-erano-pazzi.html La Repubblica/Archivio]</ref> Nel 2004 fu candidata a ospitare l'edizione dell'[[America's Cup 2007]], poi svoltasi a Valencia.
;Pallacanestro
Genova ospita diverse associazioni sportive di pallacanestro.
Alcune di queste hanno avuto successi a livello nazionale (Basket Pegli)
Altre società importanti sono: PGS auxilium, my basket, ASD polisportiva santa Caterina (SCAT) e la Virtus basket Genova.
;Tiro con l'arco
Lunga è la tradizione della pratica del tiro con l'arco nel comune di Genova. L'Associazione Genovese Arcieri, nota in tutta Italia con l’acronimo AGA, è stata fondata a Genova nel 1964. Da allora ha conquistato più di cento titoli italiani, potendosi quindi fregiare della stella di diamante al merito sportivo nel 2019.{{cn}} Gli arcieri dell'AGA svolgono la loro preparazione presso le strutture, sia al coperto che all’esterno, situate nel territorio comunale di Genova.
=== Impianti sportivi ===
[[File:Stadio Luigi Ferraris di Genova.jpg|miniatura|[[Stadio Luigi Ferraris]]]]
* [[Stadio Luigi Ferraris]], capienza: 33 205 posti (fino al 2019 erano 36 599)<ref>{{Cita web|url=https://genoacfc.it/biglietteria/stadio/|titolo=Stadio|sito=Genoa Cricket and Football Club - Official Website|lingua=it|accesso=2024-04-28}}</ref>;
* [[Stadio La Sciorba]], capienza: {{formatnum:7000}} posti;
* [[Stadio Giacomo Carlini]], capienza: {{formatnum:5700}} spettatori;
* [[Palasport di Genova]], capienza: {{formatnum:5000}} spettatori;
* [[105 Stadium (Genova)|RDS Stadium]], capienza a seconda delle configurazioni da 5000 a 6000 posti;
* Stadio Croce, con una capienza {{formatnum:1920}}, principale stadio da [[tennis]] della città;
* Stadio di Albaro, principale stadio del nuoto cittadino capienza: {{formatnum:5000}} spettatori;
* Palasport PalaMandraccio;
* Palaghiaccio Piazza delle Feste;
* Piscina-Teatro, area porto antico;
* Campo da canottaggio nel Canale di calma di Prà;
* Campo-Scuola di Atletica Leggera di Villa Gentile.
== Note ==
== Bibliografia ==
{{Vedi anche|Bibliografia su Genova}}
* {{cita libro|autore=Giulia Petracco Sicardi|titolo=Genova|collana=Collana di toponomastica|editore=UTET|città=Torino|anno=1990|isbn=88-02-07228-0|cid=Sicardi}}
* {{cita libro|autore=[[Touring Club Italiano]]|titolo=Genova e provincia - I borghi delle due Riviere, le valli dell'entroterra|editore=Touring editore|collana=Guide d'Italia|città=Milano|anno=2002}}
== Voci correlate ==
* [[
* [[Città metropolitana di Genova]]
* [[Costruzioni più alte della città di Genova]]
* [[Difesa costiera di Genova]]
* [[Famiglie genovesi]]
* {{Calcio Genoa|N}}
* [[Genova capitale europea della cultura]]
* [[Genovesato]]
* [[Liguria]]
* [[
* [[
* [[Provincia di Genova]]
* {{Calcio Sampdoria|N}}
* [[
* [[Storia di Genova]]
* [[69º Gran Premio Indianopolis]]
* [[Arcidiocesi di Genova]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto
== Collegamenti esterni ==
*{{Collegamenti esterni}}
{{Comuni della città metropolitana di Genova}}
{{Capoluoghi di provincia italiani}}
{{Patrimoni Unesco|Italia}}
{{Capitali europee della cultura}}
{{
{{Città romane della Regio IX Liguria}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Genova
[[Categoria:Genova| ]]
[[Categoria:Città romane della Liguria]]
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