Linguistica: differenze tra le versioni

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[[File:Languages world map actual.png|thumb|upright=2.3|Mappa delle famiglie linguistiche nel mondo.]]
{{NN|linguistica|febbraio 2014}}
La '''linguistica''' è lo studio scientifico del [[linguaggio]] (capacità di tutti gli esseri umani di sviluppare un sistema di comunicazione che abbia determinate caratteristiche) e della lingua (forma specifica che il linguaggio assume nelle varie comunità). Esistono sei livelli d'analisi della lingua: [[fonetica]] (suoni del linguaggio verbale); [[fonologia]] (il sistema di suoni astratti di una lingua particolare); morfologia (struttura delle parole); sintassi (regole che governano la struttura delle frasi); [[semantica]] (significato); [[pragmatica]] (come il contesto d'uso contribuisce al significato). È una disciplina scientifica, in quanto si basa su approcci empirici e oggettivi<ref name="GenettiDef">{{Cita|Genetti 2014|p. 18}}.</ref>. Un '''linguista''' è una persona specializzata in linguistica.<ref name=GenettiDef/>
La '''linguistica''' è la disciplina che studia il [[linguaggio]] umano (inteso come facoltà astratta dell'[[uomo]]) e le sue forme storiche (le [[Lingua (linguistica)|lingue storico-naturali]])<ref name=simone>[[Raffaele Simone]], ''Fondamenti di linguistica'', ed. cit., p. 3-4.</ref>.
 
== Introduzione ==
La scientificità di questa disciplina è controversa. Per quanto fin dagli esordi (nella seconda metà dell'[[Ottocento]] e tradizionalmente con gli studi dello svizzero [[Ferdinand de Saussure]]) essa abbia cercato di avvicinarsi alle cosiddette "[[scienze dure]]", la linguistica è variamente intesa come una "[[scienza molle]]" <ref>Giuseppe Rotolo, Giuseppe Primiero, ''[http://books.google.it/books?id=hBPkrrszQD0C Dall'artificiale al vivente. Una storia naturale dei concetti]'', Polimetrica s.a.s., 2005, p. 180.</ref>.
La linguistica ha come scopo comprendere e definire le caratteristiche del linguaggio verbale umano (la facoltà mentale dell'uomo di comunicare attraverso una [[Lingua (linguistica)|lingua]]) attraverso l'analisi delle lingue del mondo: un linguista indaga e descrive quindi le [[Struttura (semiotica)|strutture]] delle lingue per capire come sono quest'ultime e cerca di spiegare perché queste sono come sono (e perché non sono in altro modo).<ref name= Dryer2008/>
 
L'obiettivo di un linguista quindi non è quello di studiare le lingue per imparare a parlarle, cioè a comunicare con i parlanti di quelle lingue.<ref name=GenettiDef/> La linguistica è una scienza empirica in quanto legata a fenomeni osservabili ([[foni]] e [[grafemi]]). Tali fenomeni non valgono però di per sé: essi vengono prodotti e compresi come fenomeni [[Semiotica|semiotici]], in quanto rinviano ad altro da sé (per i filosofi medievali, ''aliquid stat pro aliquo'', 'qualcosa sta per qualcos'altro').<ref>{{cita|Gobber e Morani|p. 3}}.</ref>
== Discipline e metodi ==
La "linguistica generale" si occupa solo di elaborare le categorie e i concetti con cui descrivere il linguaggio umano. Essa si può suddividere nelle aree di:
 
Si parla di [[linguistica generale]] per evidenziare un approccio che mette a confronto lingue diverse e affinità e differenze tra esse.<ref>{{cita|Gobber e Morani|p. 1}}.</ref> Denominazioni analoghe a "linguistica generale" sono "linguistica teorica", "linguistica sincronica", "linguistica descrittiva".<ref>{{cita|Berruto e Cerruti|p. 3}}.</ref>
* [[fonologia]] (che comprende la [[prosodia]])
* [[Morfologia (linguistica)|morfologia]]
* [[sintassi]] (che insieme formano quella che tradizionalmente è chiamata [[grammatica]])
* [[semantica]]
* [[Linguistica pragmatica|pragmatica]]
* [[lessicologia]] (che comprende l'[[etimologia]])
* [[linguistica testuale]]
 
=== Sincronia e diacronia ===
Sue sottodiscipline possono essere considerate:
La linguistica indaga le lingue secondo due aspetti: quello sincronico e quello diacronico. Una lingua o, più in particolare, un fenomeno linguistico possono essere studiati nella loro evoluzione storica, ossia nel loro mutare nel tempo: tale approccio, nonché metodo di analisi linguistica, è chiamato diacronico. La [[linguistica storica]] è quella branca della linguistica che si occupa dello studio diacronico delle lingue. Quando invece si osserva e si analizza una lingua o una sua caratteristica in un preciso momento storico (sia esso presente o passato), senza interessarsi del suo aspetto diacronico, si conduce un'analisi sincronica. Quest'ultima è condotta dalla [[linguistica sincronica]].<ref>{{cita|Graffi e Scalise 2002|p. 43}}.</ref>
:* la [[geolinguistica]] (e la [[dialettologia]])
:* la [[sociolinguistica]]
:* l'[[Etno-linguistica|etnolinguistica]]
:* la [[Psico-linguistica|psicolinguistica]]
:* l'[[ecolinguistica]]
:* la [[linguistica comparata]]
 
Ogni livello di una lingua (dalla fonologia alla semantica e alla pragmatica) può essere studiato sia sincronicamente che diacronicamente: ad esempio, è possibile studiare il sistema nominale del [[lingua latina|latino]] (ossia le declinazioni: quali sono e come sono strutturate) per come ci è stato conservato nei testi letterari di un determinato periodo (studio sincronico); oppure possiamo ricostruire i mutamenti che hanno portato al sistema nominale latino come lo osserviamo, seguendo la sua storia dal [[Lingua protoindoeuropea|protoindoeuropeo]] fino al latino (studio diacronico).
I due principali metodi usati dalla linguistica sono:
* [[glottologia|linguistica diacronica]], detta anche nell'ambito universitario italiano glottologia, che consiste nell'analizzare i fenomeni linguistici da un punto di vista storico e comparativo;
* [[linguistica sincronica]], che oggi segue generalmente le teorie di [[Noam Chomsky]] sulla cosiddetta ''[[grammatica generativa]]''. Essa si basa essenzialmente sulla ricerca di determinate leggi che regolano la produzione (o la ''generazione'', come si è soliti dire) dei fatti linguistici, in un determinato ambito temporale. Tali leggi vengono ipotizzate sulla base dei dati raccolti fra i parlanti madrelingua e poi verificate controllando se le costruzioni linguistiche che esse permettono di predire sono effettivamente usate dai parlanti o se sono da essi giudicate come agrammaticali o non ben-formate.
 
=== Discipline ===
Si può infine distinguere tra [[linguistica generale]] e [[linguistica applicata]].
La linguistica è un campo di ricerca ampio che include varie discipline, alcune delle quali collegate alle varie parti che compongono il sistema lingua. Le principali sottodiscipline della linguistica (che corrispondono in linea di massima ai livelli che compongono un sistema lingua) sono:
* la [[fonetica]] e la [[fonologia]], che riguardano il sistema di suoni delle lingue;
* la [[Morfologia (linguistica)|morfologia]], che studia la struttura interna delle parole;
* la [[sintassi]], la quale si occupa della struttura delle frasi;
* la [[semantica]], che interessa il significato;
* la [[Linguistica pragmatica|pragmatica]], che studia le proprietà degli atti comunicativi;
* la [[lessicologia]], che studia il lessico di una data lingua.<ref name=Genetti2014>{{Cita| Genetti 2014| pp. 21-22}}.</ref>
 
A seconda dei punti di vista dai quali il linguaggio viene studiato, è possibile inoltre distinguere altre sottodiscipline:
== Nascita della linguistica sincronica ==
* la [[linguistica descrittiva]], che si occupa di documentare e descrivere le lingue del mondo;
La linguistica sincronica nasce con i corsi di linguistica generale tenuti da [[Ferdinand de Saussure]] a [[Ginevra]]. In particolare, nel secondo corso ([[1908]]-[[1909]]) vengono delineati i fondamenti della disciplina almeno fino alla svolta di [[Noam Chomsky]]. [[Ferdinand de Saussure]] considera come obiettivo della linguistica costruire teoremi sulla lingua e dimostrarli, evitando affermazioni ''flottantes'' della linguistica diacronica dell'Ottocento. Per Saussure, la lingua è un sistema ''serré'', e quindi la teoria - ovvero la linguistica generale - deve esserlo altrettanto. Il suo modello di scienza è la geometria.
* la [[linguistica storica]], che consiste nell'analizzare i fenomeni linguistici da un punto di vista storico;
* la [[sociolinguistica]], la [[dialettologia]], la [[geolinguistica]] e l'[[Etno-linguistica|etnolinguistica]], che si occupano dei vari aspetti sociali e di variazione geografica e dialettale;
* la [[Psico-linguistica|psicolinguistica]], la [[neurolinguistica]] e [[linguistica cognitiva]], che si occupano delle caratteristiche psico-cognitive e neurologiche del linguaggio;
* la [[tipologia linguistica]] (o linguistica tipologica) e la [[linguistica comparata]], il cui obiettivo primario è quello di confrontare le lingue del mondo e individuare le strutture ricorrenti e darne una spiegazione attraverso motivazioni funzionali;
* la [[linguistica applicata]], la [[linguistica computazionale]] e la [[linguistica forense]];
* la [[logopedia]] e la [[foniatria]], che si occupano dei disturbi e patologie legati al linguaggio.<ref name=Genetti2014/>
 
== Teorie linguistiche ==
Per raggiungere questo modello scientifico Saussure intende definire precisamente che cos'è una lingua. A differenza delle altre scienze, la linguistica usa come strumento di analisi il suo oggetto. Pertanto, per evitare le trappole delle corrispondenze, si suddivide la lingua in due versanti: la ''langue'', ovvero la potenza, la facoltà, l'organizzazione pronta per parlare della lingua considerata nell'individuo, e la ''parole'', l'atto dell'individuo che realizza la sua facoltà per mezzo della convenzione sociale che è la [[lingua (linguistica)]].
===Approcci===
[[File:Ferdinand de Saussure.jpg|thumb|upright|[[Ferdinand de Saussure]], che proponeva la linguistica generale come lo studio della lingua come un sistema equilibrato di significato e forma.]]
====Umanistici====
Il principio fondamentale della linguistica [[Umanismo|umanistica]] è che la lingua è un'invenzione creata dalle persone. Una tradizione [[semiotica]] della ricerca linguistica considera il linguaggio come un sistema di [[Segno|segni]] che nasce dall'interazione del [[significato]] e della forma.<ref>{{Cita libro |cognome=Nöth |nome=Winfried |titolo=Handbook of Semiotics |editore=Indiana University Press |data=1990 |url=https://salahlibrary.files.wordpress.com/2017/03/handbook-of-semiotics.pdf |isbn=978-0-253-20959-7 |accesso=4 agosto 2021 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210815123646/https://salahlibrary.files.wordpress.com/2017/03/handbook-of-semiotics.pdf |urlmorto=sì }}</ref> L'organizzazione delle strutture linguistiche è considerata computazionale.<ref>{{Cita libro|cognome=Hjelmslev|nome=Louis |titolo=Prolegomena to a Theory of Language |anno=1970|url=https://archive.org/details/languageintroduc0000hjel|editore=University of Wisconsin Press |data=1969 |isbn= 0-299-02470-9|wkautore=Louis_Hjelmslev}}</ref> La linguistica è essenzialmente vista come relativa alle [[Scienze sociali|scienze sociali e culturali]] perché lingue diverse sono modellate nell'interazione sociale dalla comunità linguistica.<ref>{{Cita libro |cognome=de Saussure |nome=Ferdinand |titolo=Course in general linguistics |città=New York |editore=Philosophy Library |data=1959 |url=https://monoskop.org/images/0/0b/Saussure_Ferdinand_de_Course_in_General_Linguistics_1959.pdf |isbn=978-0-231-15727-8 |wkautore=Ferdinand_de_Saussure |accesso=4 agosto 2021 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200414113626/https://monoskop.org/images/0/0b/Saussure_Ferdinand_de_Course_in_General_Linguistics_1959.pdf |urlmorto=sì }}</ref> Le scuole di pensiero che rappresentano la visione umanistica del linguaggio includono, tra gli altri, la [[Strutturalismo (linguistica)|linguistica strutturale]].<ref name="humanistic">{{Cita pubblicazione|cognome=Austin |nome=Patrik |data=2021 |titolo=Theory of language: a taxonomy |rivista=SN Social Sciences | volume=1 | numero=3 |doi=10.1007/s43545-021-00085-x | url=https://link.springer.com/article/10.1007/s43545-021-00085-x |accesso=2 agosto 2021 }}</ref>
 
Analisi strutturale significa sezionare ogni strato: fonetico, morfologico, sintattico e discorso, alle unità più piccole. Questi sono raccolti in inventari (ad es. fonema, morfema, classi lessicali, tipi di frase) per studiarne l'interconnessione all'interno di una gerarchia di strutture e strati.<ref>{{Cita libro|cognome=Schäfer|nome=Roland |titolo=Einführung in die grammatische Beschreibung des Deutschen (2nd ed.) |città=Berlin|editore=Language Science Press |data=2016 | url= https://www.oapen.org/download?type=document&docid=620310 |isbn= 978-1-537504-95-7 }}</ref> L'analisi funzionale aggiunge all'analisi strutturale l'assegnazione di ruoli semantici e altri ruoli funzionali che ciascuna unità può avere. Ad esempio, un sintagma nominale può funzionare come [[Soggetto (linguistica)|soggetto]] o [[Oggetto (linguistica)|oggetto]] grammaticale della frase, o come [[Agente (linguistica)|agente]] o paziente semantico.<ref>{{Cita libro|cognome=Halliday & Matthiessen |titolo=An Introduction to Functional Grammar (3rd ed.) |città=London |editore=Hodder |data=2004 | url= http://www.uel.br/projetos/ppcat/pages/arquivos/RESOURCES/2004_HALLIDAY_MATTHIESSEN_An_Introduction_to_Functional_Grammar.pdf|isbn= 0-340-76167-9|wkautore=M. A. K. Halliday}}</ref>
A partire dall'analisi della scienza dei segni ([[semiotica]]) della [[scrittura]], Saussure enuclea le proprietà che distinguono le lingue dagli altri sistemi di segni.
 
La [[linguistica funzionale]], o grammatica funzionale, è una branca della linguistica strutturale. Nel contesto umanistico, i termini strutturalismo e funzionalismo sono legati al loro significato in altre [[Discipline umanistiche|scienze umane]]. La differenza tra strutturalismo formale e funzionale sta nella loro risposta alla domanda perché le lingue hanno le proprietà che hanno. La spiegazione funzionale implica l'idea che il linguaggio sia uno strumento per la [[comunicazione]], o che la comunicazione sia la [[Funzioni del linguaggio|funzione]] primaria del linguaggio. Le forme linguistiche vengono di conseguenza spiegate in relazione al loro valore funzionale, o utilità. Altri approcci strutturalisti assumono la prospettiva che la forma derivi dai meccanismi interni del sistema linguistico bilaterale e multistrato.<ref>{{Cita libro|cognome=Daneš |nome=František |curatore=Dirven & Fried |titolo=Functionalism in Linguistics |editore=John Benjamins |data=1987 |pp=3-38 |capitolo=On Prague school functionalism in linguistics |isbn= 978-90-272-1524-6}}</ref>
# ''carattere arbitrario del segno'': non c'è rapporto tra il segno e la cosa da designare. Per esempio il segno 'P' per un parlante francese indica il suono /p/, per un russo indica il suono /r/. Il rapporto tra il ''designatum'' e il segno dipende dal sistema di riferimento.
# ''valore puramente negativo e differenziale del segno'': posso scrivere infinite varianti del segno 'P' (carattere differenziale) finché non diventerà un segno diverso, per esempio 'D' (carattere negativo).
# ''indifferenza totale del mezzo di produzione'': è indifferente se scrivo 'P' in bianco su nero alla lavagna, in graffito, in rilievo, etc. Analogamente la lingua può essere sempre trasposta dal mezzo orale al mezzo scritto, comunque convenzionale.
 
====Biologici====
La linguistica pertanto si occupa principalmente della ''langue'', che è un'astrazione riducibile a un sistema di segni, in cui ciascun segno è solidale all'altro: se si introduce nel sistema un segno nuovo, lo spazio di denotazione del sistema verrà completamente alterato; al limite, una ''langue'' di due segni denoterà una metà dei ''denotata'' con un segno e l'altra metà con l'altro.
Approcci come la [[linguistica cognitiva]] e la [[grammatica generativa]] studiano la cognizione linguistica con l'obiettivo di scoprire le basi [[Biologia|biologiche]] del linguaggio. Nella grammatica generativa si sostiene che queste basi derivino da una conoscenza grammaticale innata. Pertanto, una delle preoccupazioni centrali dell'approccio è scoprire quali aspetti della conoscenza linguistica sono [[Genetica|genetici]].<ref>{{Cita pubblicazione|cognome=Everaert, Huybregts, Chomsky, Berwick & Bolhuis |anno=2015|titolo=Structures, not strings: linguistics as part of the cognitive sciences|url= https://www.researchgate.net/publication/283666865|rivista=Trends in Cognitive Sciences|volume= 19|numero= 12|pp=729-743|doi=10.1016/j.tics.2015.09.008|pmid= 26564247|accesso=3 agosto 2021 }}</ref><ref>{{Cita libro|cognome=Chomsky|nome=Noam|titolo=The Minimalist Program (2nd ed.) |editore=MIT Press |data=2015 |isbn=978-0-262-52734-7 |wkautore=Noam_Chomsky}}</ref>
 
La linguistica cognitiva, al contrario, rifiuta la nozione di grammatica innata e studia come la [[mente]] umana crea costruzioni linguistiche da schemi di eventi<ref name="Arbib_2015">{{Cita libro|cognome=Arbib |nome=Michael A.|curatore=MacWhinney & O'Grady |titolo=Handbook of Language Emergence |editore=Wiley |data=2015 |pp=81-109 |capitolo=Language evolution – an emergentist perspective |isbn= 978-1-118-34613-6 }}</ref> e l'impatto dei vincoli e dei pregiudizi cognitivi sul linguaggio umano.<ref>{{Cita libro |cognome=Tobin |nome=Vera |curatore=Borkent |titolo=Language and the Creative Mind |editore=Chicago University Press |data=2014 |pp=347-363 |capitolo=Where do cognitive biases fit into cognitive linguistics? |urlcapitolo=http://www.academia.edu/download/37200544/WhereDoCognitiveBiases.pdf |isbn=978-90-272-8643-7 |urlmorto=sì }}</ref> Analogamente alla [[programmazione neurolinguistica]], il linguaggio viene avvicinato attraverso i [[Organi di senso|sensi]].<ref name="delCarmenGuarddonAnelo_2010">{{Cita pubblicazione|cognome=del Carmen Guarddon Anelo|nome=María|data=2010|titolo=Metaphors and neuro-linguistic programming|rivista=The International Journal of Interdisciplinary Social Sciences|volume=5|numero=7|pp=151-162|doi=10.18848/1833-1882/CGP/v05i07/51812}}</ref><ref name="Ibarretxe-Antuñano_2002">{{Cita pubblicazione|cognome=Ibarretxe-Antuñano|nome=Iraide|data=2002|titolo=MIND-AS-BODY as a Cross-linguistic Conceptual Metaphor|url=https://www.researchgate.net/publication/272507067|rivista=Miscelánea |volume=25 |numero=1 |pp=93-119 |accesso=15 luglio 2020}}</ref><ref name="Gibbs&Colston_1995">{{Cita pubblicazione|cognome=Gibbs & Colston |data=1995|titolo=The cognitive psychological reality of image schemas and their transformations|rivista=Cognitive Linguistics|volume=6|numero=4|pp=347-378|doi=10.1515/cogl.1995.6.4.347 }}</ref> I linguisti cognitivi studiano l'incarnazione della conoscenza cercando espressioni che si riferiscano a schemi sensomotori.<ref name="Luodonpää-Manni&Viimaranta_2017">{{Cita libro|cognome=Luodonpää-Manni, Penttilä & Viimaranta | url=https://www.cambridgescholars.com/product/978-1-4438-7325-3 |titolo=Empirical Approaches to Cognitive Linguistics: Analyzing Real-Life Data|data=2017|editore=Cambridge University Press|isbn=978-1-4438-7325-3|curatore=Luodonpää-Manni & Viimaranta |capitolo=Introduction |accesso=30 giugno 2020 }}</ref>
Nella lingua l'iniziativa è ridotta al minimo: il momento in cui ci si accorda sui segni (contratto primitivo), anche esplicito come nel caso dell'[[lingua esperanto|esperanto]], viene ricevuto passivamente dalle generazioni successive: la lingua entra nella sua "vita semiologica" e non si può più tornare indietro. Non è dunque interessante discutere sull'origine delle lingue più di quanto lo sia discutere sull'origine del Rodano (Saussure).
 
Un approccio strettamente correlato è la linguistica [[Evoluzione|evolutiva]]<ref>{{Cita pubblicazione|cognome=Pleyer & Winters |anno=2014|titolo=Integrating cognitive linguistics and language evolution research|url=https://apcz.umk.pl/czasopisma/index.php/THS/article/viewFile/ths-2014-002/4967|rivista=Theoria et Historia Scientiarum |volume=11 |pp=19-44|doi=10.12775/ths-2014-002 |accesso=3 agosto 2021 }}</ref> che include lo studio delle unità linguistiche come [[Memetica|replicatori culturali]].<ref>{{Cita libro|cognome=Evans & Green |titolo=Cognitive Linguistics. An Introduction |editore=Routledge |data=2006 |isbn= 0-7486-1831-7}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|cognome=Croft|nome=William|anno=2008|titolo=Evolutionary linguistics|url=http://www.afhalifax.ca/magazine/wp-content/sciences/LaLoiDeGrimm/annurev.anthro.37.081407.pdf|rivista=Annual Review of Anthropology|volume=37|pp=219-234|accesso=3 agosto 2021|doi=10.1146/annurev.anthro.37.081407.085156|dataarchivio=25 febbraio 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210225122332/http://www.afhalifax.ca/magazine/wp-content/sciences/LaLoiDeGrimm/annurev.anthro.37.081407.pdf|urlmorto=sì}}</ref> È possibile studiare come il linguaggio si replica e si adatta alla mente dell'individuo o della comunità linguistica.<ref>{{Cita pubblicazione|cognome=Cornish, Tamariz & Kirby |anno=2009 |titolo=Complex adaptive systems and the origins of adaptive structure: what experiments can tell us|url= https://www.research.ed.ac.uk/portal/files/8777212/complex_adaptive_systems.pdf|rivista=Language Learning |volume=59 |pp=187-205|accesso=3 agosto 2021 |doi=10.1111/j.1467-9922.2009.00540.x }}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|cognome=Sinnemäki & Di Garbo |anno=2018|titolo=Language Structures May Adapt to the Sociolinguistic Environment, but It Matters What and How You Count: A Typological Study of Verbal and Nominal Complexity|rivista=Frontiers in Psychology |volume=9 |pp=187-205|doi=10.3389/fpsyg.2018.01141 |pmid=30154738|pmc=6102949 }}</ref> La grammatica delle costruzioni è un framework che applica il concetto di [[meme]] allo studio della [[sintassi]].<ref name="Dahl_2001">{{Cita pubblicazione|cognome=Dahl|nome=Östen|data=2001|titolo=Grammaticalization and the life cycles of constructions|rivista=RASK – Internationalt Tidsskrift for Sprog og Kommunikation|volume=14|pp=91-134}}</ref><ref name="Kirby_2013">{{Cita libro|cognome=Kirby|nome=Simon|url=http://www.labex-whoami.fr/images/documents/kirby_Labex_JC_paper.pdf|titolo=The Language Phenomenon|editore=Springer|anno=2013|curatore=Binder|pp=121-138|capitolo=Transitions: the evolution of linguistic replicators|serie=The Frontiers Collection|doi=10.1007/978-3-642-36086-2_6|isbn=978-3-642-36085-5|accesso=4 marzo 2020|curatore2=Smith}}</ref><ref name="Zehentner_2019">{{Cita libro|cognome=Zehentner|nome=Eva|titolo=Competition in Language Change: the Rise of the English Dative Alternation|editore=De Gruyter Mouton|anno=2019|isbn=978-3-11-063385-6}}</ref><ref name="MacWhinney_2015">{{Cita libro|cognome=MacWhinney|nome=Brian|titolo=Handbook of Language Emergence|data=2015|editore=Wiley|isbn=978-1-118-34613-6|curatore=MacWhinney & O'Grady |pp=1-31|capitolo=Introduction – language emergence }}</ref>
La novità di Saussure riguarda il merito e il metodo della linguistica: da qui la distinzione tra linguistica sincronica e linguistica diacronica e la nascita della linguistica come scienza moderna.
 
L'approccio generativo e l'approccio evolutivo sono talvolta chiamati formalismo e funzionalismo.<ref>{{Cita libro|cognome=Nettle |nome=Daniel |curatore=Darnell |titolo=Functionalism and Formalism in linguistics, 1 |volume=41 |editore=John Benjamins |data=1999 |pp=445-468 |capitolo=Functionalism and its difficulties in biology and linguistics |isbn= 978-1-55619-927-1 |doi=10.1075/slcs.41.21net |serie=Studies in Language Companion Series }}</ref> Questo riferimento è tuttavia diverso dall'uso dei termini nelle scienze umane.<ref>{{Cita libro|cognome=Croft |nome=William |capitolo=Functional Approaches to Grammar |titolo=International Encyclopedia of the Social and Behavioral Sciences |curatore=Wright | |edizione=2nd |anno=2015 |editore=Elsevier |volume=9 |isbn=978-0-08-097087-5 |doi=10.1016/B978-0-08-097086-8.53009-8 |pp=6323-6330}}</ref>
 
=== Teorie descrittive ed esplicative ===
Una seconda tipologia di classificazione, parallela alla precedente è stata proposta, ed è quella secondo la quale le teorie linguistiche sono divisibili in teorie descrittive e teorie esplicative.<ref name= Dryer2008>{{Cita|Dryer 2008}}.</ref> Le teorie descrittive sono teorie che riguardano la descrizione delle lingue, cioè come sono strutturate le lingue. Diversamente, le teorie esplicative sono teorie che spiegano perché le lingue sono in un modo piuttosto che un altro. Descrizione e spiegazione sono quindi intese come due concetti separati, al contrario di quanto generalmente affermato dalle teorie generative: secondo queste infatti, una teoria può e deve essere descrittiva e al contempo permettere di spiegare i fenomeni considerati.<ref>{{Cita|Dryer 2008|pp. 207-208}}.</ref>
 
Secondo questa visione, non è possibile concepire una "linguistica teorica" in opposizione ad una "linguistica descrittiva", dato che la distinzione non è appunto tra "teorico" e "ateorico/descrittivo", bensì tra descrittivo ed esplicativo. In altre parole, la descrizione non potrà mai essere "ateorica", ma dovrà necessariamente rifarsi ad una teoria (di tipo descrittivo).<ref name=Dryer2008/>
 
=== Universalismo e particolarismo categoriale ===
Le teorie linguistiche possono essere ulteriormente suddivise a seconda di come concepiscono le categorie linguistiche delle lingue.<ref>{{cita|Haspelmath 2010}}.</ref> Le teorie che affermano l'universalismo categoriale si propongono di individuare categorie universali, pertinenti a tutte le lingue, e spiegarne le caratteristiche: per esempio, cercano di individuare la categoria «passivo» in tutte le lingue del mondo, osservandone il comportamento e definendone delle caratteristiche universali che permettano il riconoscimento della categoria stessa in tutte le lingue osservate. Le teorie che invece seguono il particolarismo categoriale sostengono che ogni lingua possegga le sue categorie (di qui il termine «particolarismo») e che non sia possibile equiparare una categoria di una lingua con la stessa di un'altra lingua.
 
==Storia della linguistica==
{{vedi anche|Storia della linguistica}}
{{S|linguistica}}
 
=== L'Ottocento ===
L’inizio della ‘linguistica moderna’ si colloca nei primi decenni del XIX secolo, dopo la scoperta di alcune lingue che presentavano delle somiglianze notevoli nonostante fossero molto distanti geograficamente, temporalmente e culturalmente. Per spiegare ciò si pensò che in passato esistesse una lingua madre da cui tutte queste lingue derivarono. Le lingue prese in esame erano il sanscrito, il greco, il latino, e altre ancora, appartenenti alla famiglia indoeuropea; in seguito, si scoprì che la stessa situazione si presentava per altre lingue del mondo e si individuarono altre famiglie linguistiche: sino-tibetana, austronesiana, afroasiatica, niger-congo, dravidica. Attraverso lo studio delle singole lingue di una stessa famiglia nel tempo, si scoprì il carattere ‘naturale’ del linguaggio che comporta due aspetti: il primo è che il mutamento linguistico è un fenomeno universale, ogni lingua cambia nel tempo sia a livello sintattico che fonologico che lessicale; il secondo aspetto è che le lingue mutano in modo regolare, tanto che fu possibile descrivere il mutamento linguistico, specialmente quello fonologico, in termini di ‘leggi’, ossia generalizzazioni esplicite, un po’ come si fa per il mondo fisico. Pertanto, la riflessione linguistica entrò nell’ambito “scientifico”, e perciò divenne soggetto al criterio di verificabilità empirica. Questa corrente linguistica, denominata ‘Grammatica comparata’, fu dominante per tutto il XIX secolo e per gran parte della prima metà del XX. Tra gli esponenti più significativi di questo periodo emergono [[Rasmus Christian Rask|Rasmus Rask]] e [[Franz Bopp]].
 
=== Il Novecento ===
Già nell'ottobre del 1913<ref>{{Cita libro|titolo = Ferdinand De Saussure et l'état actuel des études linguistiques: leçon d'ouverture du cours de linguistique générale, lue le 27 octobre 1913, à l'aula de l'université |autore = Charles Bally|autore2 = Ferdinande De Saussure |autore3 = |url = |editore = Ata |città = Ginevra|anno = 1913|p = |pp = |SBN = |lccn=|oclc=883313526 }}</ref>, lo studio della linguistica si avvalse di testi postumi del linguista e semiologo svizzero [[Ferdinand de Saussure]], deceduto appena pochi mesi prima. Dopo la morte di De Saussure, si prese in considerazione l’importanza dei suoi studi sulla linguistica, tanto che con la pubblicazione postuma del [[Corso di linguistica generale|''Cours de linguistique générale'']], pubblicato nel 1916<ref>{{Cita libro|titolo = Cours de linguistique générale|autore = Ferdinand de Saussure |autore2 = Albert Riedlinger|autore3 = |url = |editore =Librairie Payot |città =Parigi|anno = 1916|p = |pp = |ISBN = |lccn=|oclc=883324878}}</ref> dai suoi allievi della [[Scuola di Ginevra]], si dimostrò che era possibile studiare le lingue anche dal punto di vista sincronico, ovvero come sistemi esistenti di un dato momento, dando importanza allo studio delle lingue non soltanto come riflesso storico.
 
Lo studio influenzò notevolmente la grammatica del tempo, dimostrando che la grammatica tradizionale, denominata allora come strutturalista, e modellata in gran parte sul latino, non era in grado di spiegare le categorie morfo-sintattiche che presentavano lingue esotiche e gli elementi con gli ordini di frase inediti. Perciò i linguisti iniziarono a sperare di ottenere l’elaborazione di metodi descrittivi per trasformare i dati in grammatiche. Questa corrente di studi non produsse risultati significativi nello studio della sintassi ad eccezione della ‘[[Grammatica valenziale]]’ di [[Lucien Tesnière]]. La novità è che il verbo sia il centro della frase, in quanto ogni verbo seleziona un numero di partecipanti a ciascuno dei quali assegna un ruolo diverso nell’azione che esprime. Da qui la distinzione tra elementi necessari per dare a una frase ‘un senso compiuto’ e cioè gli attori selezionati dal verbo, e gli elementi accessori, indipendenti dal verbo e facoltativi, che hanno la funzione di modificare un altro elemento della frase. Va aggiunto, però, che Tesnière concepiva la sua grammatica come olistica, ritenendo che si potesse fare a meno di tutte le altre categorie sintattiche, come le funzioni grammaticali di soggetto o oggetto.
 
In Russia, nuove metodologie si affermarono sulla base di rivoluzionarie ricerche condotte da L. V. Scerba (1880-1944), il quale, a differenza di De Saussure, riconobbe tre anziché due oggetti di studio: l'attività linguistica, i sistemi linguistici e i materiali linguistici. Puntò l'accento sulla capacità del parlante di produrre frasi mai udite prima: una questione che, da allora, acquisì ulteriore importanza nel divenire della linguistica della seconda metà del XX Secolo. Classico, il suo Dictionnaire russe-francais. Tra i suoi articoli, una speciale menzione va data a quello dal titolo ''Sul triplice aspetto dei fenomeni linguistici e sull'esperimento in campo glottologico'' (edito nel 1931), del quale si occupò criticamente anche il filologo sovietico Viktor Vladimirovic Vinogradov.
 
Nel 1957 il linguista americano [[Noam Chomsky]] pubblicò un libretto intitolato ''Syntactic Structures'' (‘Le strutture della sintassi’) che rivoluzionò il settore della sintassi. Egli dimostrò che una grammatica per essere adeguata deve rispecchiare la proprietà fondamentale della sintassi delle lingue naturali, la creatività, ovvero la capacità di produrre un numero infinito di frasi da un numero finito di parole. Questo significa che la grammatica deve disporre di regole con le seguenti caratteristiche: ricorsività e contestualità. La sintassi generativa si può suddividere in tre fasi:
 
# nella prima fase la sintassi generativa produsse delle descrizioni molto dettagliate delle regole sintattiche di varie lingue, a cominciare dall’inglese;
# nella seconda fase, cominciata sul finire degli anni ’70, ci si è soffermati su come il bambino disporrebbe già alla nascita di un istinto che gli consente di apprendere qualsiasi lingua umana; questo istinto, a sua volta, implica che debba esistere una grammatica universale a tutte le lingue umane, vale a dire un tema comune di cui ciascuna lingua umana è una variazione;
# nella terza fase, cominciata poco prima della metà degli anni ’90 e tuttora in corso, si evidenzia il tentativo di risolvere quello che potrebbe essere denominato il ‘Problema di Darwin’: come si può derivare la Grammatica Universale in termini evolutivi?
 
==Note==
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== Bibliografia ==
* {{Cita libro|autore=[[Gaetano Berruto]]|autore2=Massimo Cerruti|titolo=La linguistica. Un corso introduttivo|anno=2011|editore=UTET Università|città=Novara|cid=Berruto e Cerruti|ISBN=978-88-6008-343-2}}
* [[Ferdinand de Saussure]], ''Cours de linguistique générale'', Lausanne-Paris, Payot, 1916 (''Corso di linguistica generale'', Laterza, Bari, 1970, traduzione e commento a cura di Tullio de Mauro)
* {{Cita libro| autore= Tullio De Mauro |wkautore= Tullio De Mauro | titolo= Minisemantica | editore= Laterza | città= Bari | anno= 1982 | cid= De Mauro 1982 }}
* Ferdinand de Saussure, ''Introduzione al 2º corso di linguistica generale (1908-1909)'', testo a cura di Robert Godel, edizione italiana a cura di [[Raffaele Simone]], Ubaldini, Roma, 1970
* {{Cita libro|autore=Tullio De Mauro|titolo=Prima lezione sul linguaggio|anno=2002|editore=Laterza|ISBN=9788842066712}}
* [[Gaetano Berruto]], Massimo Cerruti, ''La linguistica. Un corso introduttivo'', UTET-DeAgostini, Novara, 2011
* {{cita libro| autore= Ferdinand de Saussure |wkautore= Ferdinand de Saussure | titolo= Cours de linguistique générale | città= Lausanne-Paris | editore= Payot | anno= 1916 | lingua= fr }}
* [[Giulio Lepschy]], ''La linguistica strutturale'', Einaudi, 1990, ISBN 88-06-11796-3
* {{cita libro| | titolo= Corso di linguistica generale | città= Bari | editore= Laterza | anno= 1970 | autore= Ferdinand de Saussure | altri= traduzione e commento di Tullio De Mauro }}
* [[John Lyons]], ''Lezioni di linguistica'', Laterza, Bari, 1982
* {{cita libro| autore= Ferdinand de Saussure | titolo= Introduzione al 2º corso di linguistica generale (1908-1909) | curatore= Robert Godel | altri= edizione italiana a cura di [[Raffaele Simone]] | editore= Ubaldini | città= Roma | anno= 1970 }}
* [[Raffaele Simone]], ''Fondamenti di linguistica'', ed. Laterza, Roma-Bari, 2008, ISBN 978-88-420-3499-5
* {{cita libro| autore= Matthew Dryer | capitolo= Descriptive theories, explanatory theories, and basic linguistic theory | anno= 2008 | città= Amsterdam | editore= Mouton de Gruyter | curatore1= Felix K. Ameka| curatore2= Dench, Alan Charles Dench| curatore3= Nicholas Evans | titolo= Catching language: The standing challenge of grammar writing | cid= Dryer 2008 | lingua= en}}
* [[Tullio De Mauro]], ''Minisemantica'', Laterza, Bari, 1982
* {{cita libro|autore= Carol Genetti |titolo= How Languages Work: An Introduction to Language and Linguistics| anno= 2014 | città= Cambridge | editore= Cambridge University Press| cid= Genetti 2014 | lingua= en}}
* {{Cita libro|autore=Giorgio Graffi|titolo=Breve storia della linguistica|anno=2019|editore=Carocci|ISBN=9788843095049}}
* {{cita libro| autore1= | autore2= Sergio Scalise | titolo= Le lingue e il linguaggio. Introduzione alla linguistica | anno= 2013 | città= Bologna | editore= Il Mulino | cid= Graffi e Scalise 2002 |autore=Giorgio Graffi|edizione=3|annooriginale=2002|ISBN=9788815241795}}
* {{cita pubblicazione| autore= Martin Haspelmath | titolo= Comparative concepts and descriptive categories in crosslinguistic studies | giornale= Language | volume= 86.3 | pp= 663-687 | lingua= en | cid= Haspelmath 2010}}
* {{cita libro| autore1= Martin Haspelmath | autore2= D. Andrea Sims | titolo= Understanding Morphology | anno= 2010 | città= Londra | editore= Hodder Education | cid= Haspelmath e Sims 2010 | lingua = en}}
* {{cita libro | autore= Giulio Lepsky |wkautore= Giulio Lepschy | titolo= La linguistica strutturale | editore= Einaudi | anno= 1990 | isbn= 88-06-11796-3 }}
* {{cita libro | autore= John Lyons |wkautore= John Lyons (linguista) | titolo= Lezioni di linguistica | editore= Laterza | città= Bari | anno= 1982 }}
* {{Cita libro|autore=Edoardo Scarpanti|titolo=Elementi di linguistica generale e applicata|anno=2015|editore=Viator|ISBN=9788896813935}}
* {{Cita libro| autore= Raffaele Simone |wkautore= Raffaele Simone| titolo= Fondamenti di linguistica | editore= Laterza | città= Roma-Bari | anno= 2008 | isbn= 978-88-420-3499-5 | cid= Simone 2008 }}
* Viktor V. Vinogradov - ''Stilistica e poetica (ed. a cura di Eridano Bazzarelli).'' Milano, Mursia, 1972.
* {{cita libro|autore=Giovanni Gobber|autore2=Moreno Morani|titolo=Linguistica generale|editore=McGraw Hill Education|annooriginale=2010|anno=2014|città=Milano|ISBN=978-88-386-6854-8|cid=Gobber e Morani}}
 
== Voci correlate ==
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* [[AlfabetoDiglossia]]
* [[Famiglie linguisticheGrammatica]]
* [[LinguisticaEconomia computazionale(linguistica)]]
* [[FonologiaFamiglia linguistica]]
* [[GergoFlessione (linguistica)]]
* [[VerboLingua supporto(linguistica)]]
* [[TipologiaLemma (linguistica)]]
* [[TopicalizzazioneLinguaggio]]
* [[Lista delle famiglie linguistiche]]
* [[Foniatria]]
* [[VocologiaMarcatezza]]
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* [[Ricorsività (linguistica)]]
* [[Produttività (linguistica)]]
* [[ClausolaRadice (linguistica)]]
* [[Registro (linguistica)]]
* [[Ricorsività (linguistica)]]
* [[Deriva linguistica]]
* [[Origine del linguaggio umano]]
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* [[Applied Linguistics]]
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== Collegamenti esterni ==
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* [http://www.bmanuel.org/corling/corling_idx.html Introduzione alla linguistica generale]
* {{cita web | url = http://www.bmanuel.org/corling/corling_idx.html | titolo = Introduzione alla linguistica generale | accesso = 3 marzo 2010 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20120304233856/http://www.bmanuel.org/corling/corling_idx.html | urlmorto = sì }}
* [http://www.territorioscuola.com/tsodp/dmoz.php3?browse=/World/Italiano/Scienza/Scienze_Sociali/Linguaggi_e_Linguistica TerritorioScuola ODP - Risorse sui Linguaggi e la Linguistica]
* {{cita web|url=http://www.linguisticsociety.org/what-linguistics|titolo=What is linguistics? sul sito della Linguistic Society of America|lingua=en}}
* [http://www.tecalibri.info/Classi/L/Linguistica_A_0001.htm Autori in TecaLibri]
* {{cita web|url=http://www.sil.org/linguistics/what-linguistics|titolo=What is linguistics? sul sito della SIL International|lingua=en}}
* [http://www.tecalibri.info/Classi/L/Linguistica_C_2000.htm Opere in TecaLibri]
* [http://www.glossae.org Glossae: Strumenti informatici per la linguistica]
* {{Thesaurus BNCF}}
 
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