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Assertività
 
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L''''assertività''' (dal latino "asserere" che significa "asserire"), o '''asserzione''' (o anche '''affermazione di sé'''), è una caratteristica del [[comportamento]] umano che consiste nella capacità di esprimere in modo chiaro ed efficace le proprie [[Emozione|emozioni]] e [[Opinione|opinioni]] senza tuttavia offendere né aggredire l'interlocutore.
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Secondo gli [[Psicologo|psicologi]] [[Stati Uniti d'America|statunitensi]] Alberti ed Emmons, che con Manuel J. Smith<ref>{{cita libro|titolo=When I Say No, I Feel Guilty: How To Cope Using the Skills of Systematic Assertiveness Therapy|url=https://archive.org/details/whenisaynoifeelgsmit00smit|autore=Manuel J. Smith|editore=DIAL|anno=1975|lingua=en|isbn=0-8037-5991-6}}</ref> hanno reso popolare il concetto negli [[Anni 1970|anni settanta]]<ref>{{cita libro|titolo=Your Perfect Right: A Guide to Assertive Behavior|autore=Robert E. Alberti|autore2=Michael L. Emmons|anno=1970|lingua=en}}</ref>, si definisce come «un comportamento che permette a una persona di agire nel proprio pieno interesse, di difendere il proprio punto di vista senza [[ansia]] esagerata, di esprimere con sincerità e disinvoltura i propri [[Sentimento|sentimenti]] e di difendere i propri [[Diritto|diritti]] senza ignorare quelli altrui».
L<nowiki>'</nowiki>'''assertività''' (dal latino "asserere" che significa "asserire"), o '''asserzione''' (o anche '''affermazione di sé'''), è una caratteristica del [[comportamento]] umano che consiste nella capacità di esprimere in modo chiaro ed efficace le proprie [[Emozione|emozioni]] e [[Opinione|opinioni]] senza tuttavia offendere né aggredire l'interlocutore. Secondo Pontarelli da Grosseto il termine è più intenso rispetto all'omologo termine derivante dal verbo affermare.
 
Il concetto di assertività è usato nell'ambito dell'approccio psicologico legato al [[comportamentismo]] e alla sfera dell'[[autostima]]. Esso si può anche delineare come un equilibrio tra due polarità: da una parte il comportamento passivo, dall'altra il comportamento aggressivo<ref>Insieme delle abilità cognitive e comportamentali che consentono a un soggetto di affermare la propria personalità senza cadere in comportamenti passivi o aggressivi</ref>.
Secondo gli [[Psicologo|psicologi]] [[Stati Uniti d'America|statunitensi]] Alberti ed Emmons, si definisce come «un comportamento che permette a una persona di agire nel suo pieno interesse, di difendere il suo punto di vista senza [[ansia]] esagerata, di esprimere con sincerità e disinvoltura i propri [[Sentimento|sentimenti]] e di difendere i suoi [[Diritto|diritti]] senza ignorare quelli altrui».
 
Il ''dizionario medico di Dorland'' definisce l'assertività come:
Essa si può anche delineare come il giusto equilibrio tra due polarità: da una parte il comportamento passivo, dall'altra il comportamento aggressivo.
 
: "una forma di comportamento caratterizzata da una dichiarazione fiduciosa o dall'affermazione di una dichiarazione senza bisogno di prove; questo afferma i diritti o il punto di vista della persona senza minacciare in modo aggressivo i diritti di un altro (assumendo una posizione di dominio) o permettere sottomessa a un altro di ignorare o negare i propri diritti o il proprio punto di vista<ref>{{cita testo|titolo="Assertiveness"|url=http://medical-dictionary.thefreedictionary.com/assertiveness}} in ''[[Dorland's Medical Dictionary]]''</ref>."
==Descrizione==
 
== Formazione ==
Presupposti necessari per un comportamento assertivo sono:
[[Joseph Wilpert|Joseph Wolpe]] ha inizialmente esplorato l'uso dell'assertività come mezzo di "inibizione reciproca" dell'ansia, nel suo libro del 1958 sul trattamento della [[nevrosi]]; e da allora è stato comunemente impiegato come intervento nella terapia comportamentale. La convinzione di Wolpe era che una persona non potesse essere sia assertiva che ansiosa allo stesso tempo, e quindi essere assertiva avrebbe inibito l'ansia. Gli obiettivi della formazione sull'assertività includono<ref>Craighead/Nemeroff eds., p. 142</ref>:
# buona immagine di sé ([[autostima]]);
# adeguata comunicazione;
# libertà espressiva;
# capacità di rispondere alle richieste e alle critiche;
# capacità di dare e di ricevere apprezzamenti;
# capacità di sciogliere i conflitti.
L'[[autostima]] è necessaria nella condotta assertiva, poiché chi si vuole bene si relaziona in maniera adeguata con gli altri, mentre il pensare di non valer nulla impedisce un buon dialogo con sé stessi, finendo così per comportarsi in maniera o passiva o aggressiva.
 
* una maggiore consapevolezza dei diritti della persona
Nella comunicazione, le persone assertive fanno spesso uso dei pronomi personali e di verbi incisivi (evitando invece un utilizzo smodato di "devo" o "dovrei"), non provano difficoltà a manifestare il proprio disappunto verso l'interlocutore e non mascherano le proprie emozioni. Inoltre tra comunicazione verbale e corporea non c'è incongruenza, ossia ciò che viene detto a parole è anche quello che viene detto con il corpo. Pare evidente che, così realizzata, la comunicazione si rivela autentica, franca.
* differenziazione tra non-assertività e assertività
* differenziazione tra aggressività passiva e aggressività
* acquisire capacità di assertività sia verbali che non verbali.
 
In quanto stile e strategia di comunicazione, l'assertività si distingue quindi sia dall'aggressività sia dalla passività. Il modo in cui le persone affrontano i confini personali, inclusi i propri e quelli di altre persone, aiuta a distinguere tra questi tre concetti. È improbabile che i comunicatori passivi cerchino di influenzare qualcun altro perché temono il [[Conflitto (sociologia)|conflitto sociale]]<ref name=":04">{{Cita pubblicazione|cognome1=Çeçen-Eroğul|nome1=A. Rezan|cognome2=Zengel|nome2=Mustafa|data=maggio 2009|titolo=The Effectiveness of an Assertiveness Training Programme on Adolescents' Assertiveness Level|url=https://www.researchgate.net/publication/322420370|rivista=Ergenlere Uygulanan Girişkenlik Eğitimi Programının Ergenlerin Girişkenlik Düzeyleri Üzerindeki Etkisi.|volume=8|numero=2|pp=485-492}}</ref>. A causa di questa paura, i comunicatori passivi non difendono i propri confini o le proprie idee personali, e quindi consentono alle persone aggressive di abusarne o manipolarle. Inoltre, spesso trattengono sentimenti negativi come la rabbia perché consentono che questo dominio avvenga<ref name=":04"/>. Le persone aggressive non rispettano i confini personali degli altri e quindi sono soggetti a danneggiare gli altri influenzandoli attraverso attacchi personali che spesso assumono la forma di imbarazzo<ref name=":04"/>. Una persona comunica in modo assertivo affermando chiaramente i propri pensieri e/o sentimenti in modo non aggressivo, spesso nel tentativo di influenzare gli altri; farlo in un modo che rispetti i confini personali dell'altra persona o delle persone coinvolte ed eviti il confronto negativo<ref name=":04"/>. Le persone assertive sono anche disposte a difendersi dalle persone aggressive.
Essenziale a tal fine è la capacità di ascolto: mentre la persona aggressiva giudica e critica e quella passiva è eccessivamente accondiscendente, quella assertiva è aperta e dà la giusta considerazione a colui che sta parlando. Per far questo, si serve di "messaggi di ricezione" di ciò che viene detto, parafrasando quello che le viene comunicato e sintetizzando ciò di cui si sta discutendo. Altro elemento indispensabile è l'[[empatia]], ossia il riuscire a cogliere la prospettiva dell'interlocutore assumendone il punto di vista.
 
== Comunicazione ==
Alcune delle cause che non permettono lo sviluppo di una condotta assertiva possono essere:
La comunicazione assertiva implica il rispetto dei confini propri e degli altri. Presuppone anche un interesse per il soddisfacimento dei bisogni e dei desideri attraverso la cooperazione<ref>''Driven by Research on hundreds of families: The Seven Principles for Making Marriage Work''; by John Gottman, PhD, Randomhouse, May 16, 2000; coined the "Four Horsemen of the Apocalypse", four patterns of communicating which end including criticism, contempt, defensiveness, and stonewalling</ref>.
#il cattivo apprendimento di comportamenti per eventuali condotte non virtuose delle figure familiari;
#delle esperienze negative che hanno generato ansia;
#un'educazione troppo rigida che non valorizza la persona e che non le insegna quali sono i suoi diritti;
#le convinzioni disfunzionali e i pensieri irrazionali.
#il radicamento nei propri orizzonti soggettivi con conseguente occlusione di vedute molteplici;
L'allenamento assertivo potenzia la capacità di produrre stimoli non verbali. Le principali capacità relazionali non verbali sono:
#sincronizzazione;
#aspetto fisico;
#osservazione;
#contatto oculare;
#mimica facciale;
#spazio sociale;
#tono della voce;
#gestualità.
Una buona sincronizzazione implica una vivace sensibilità percettiva non verbale: la selezione degli eventi segue la valutazione e l'analisi della realtà.
 
Secondo il libro di testo ''Cognitive Behavior Therapy'' (2008), "la comunicazione assertiva di opinioni, bisogni e confini personali è stata concettualizzata come la via di mezzo comportamentale, compresa tra risposte passive e aggressive inefficaci"<ref>William T. O'Donohue/Jane E. Fisher eds., ''Cognitive Behavior Therapy'' (2008)</ref>. Tale comunicazione "enfatizza l'espressione schietta dei sentimenti, ma in un modo che non precipiti nell'aggressività"<ref>Daniel Goleman, ''Emotional Intelligence'' (London 1996) p. 266</ref>.
L'aspetto fisico comunica qualcosa di noi e quindi è necessario aver presente quali accorgimenti utilizzare in tale ambito. Esso è particolarmente importante poiché un modo adeguato di presentarsi e comunicare prevede la capacità di saper indossare l'abito adatto, di non essere eccentrici nel vestirsi oppure trasandati.
 
Se le azioni degli altri minacciano i propri confini, lo si comunica per evitare l'escalation<ref>''Facing Co-dependence: What It Is, Where It Comes from, How It Sabotages Our Lives'' by Pia Mellody, Andrea Wells Miller, and J. Keith Miller</ref>.
L'an-assertivo ha generalmente un'eccessiva preoccupazione centrata su se stesso, di sé di fronte al problema. È dunque chiara l'importanza di affinare la capacità di osservare per far comprendere al soggetto di non essere solo osservato ma anche osservatore.
 
Al contrario, la "comunicazione aggressiva" giudica, minaccia, mente, rompe le confidenze, fa [[ostruzionismo]] e viola i confini degli altri.
Di massima importanza è altresì il contatto oculare poiché chi osserva l'altro ha un'adeguata percezione della realtà e demolisce eventuali idee infondate. Mentre con l'assenza del contatto visivo si ha una tendenza alla fuga e all'evitamento, con il contatto visivo si dimostra una buona comunicazione, quindi esso è condotta ottimale nelle relazioni.
 
All'estremo opposto della dialettica c'è la "comunicazione passiva". Le vittime possono permettere passivamente ad altri di violare i loro confini. In un secondo momento, possono tornare e attaccare con un senso di impunità o giusta indignazione.
Una mimica facciale deve invece comprendere che ciò che si comunica a parole sia quello che si esprime a gesti: un'eventuale contraddizione crea malintesi e ambiguità.
 
La comunicazione assertiva tenta di trascendere questi estremi facendo appello all'interesse condiviso di tutte le parti; "si concentra sulla questione, non sulla persona"<ref>Paul Gilbert, ''Overcoming Depression'' (London 1998) p. 219</ref>. La comunicazione aggressiva e/o passiva, d'altra parte, può segnare la fine di una relazione<ref>Marsha M. Linehan (n.d.) From DBT as researched. Professor, Department of Psychology, Director, Behavioral Research & Therapy Clinics at the University of Washington</ref>, e ridurre il rispetto di sé.
Esiste poi uno spazio sociale per il quale le persone non in maniera casuale si pongono di fronte all'interlocutore. La persona passiva assume atteggiamenti di chiusura mentre la persona aggressiva comunica invasione e scompostezza. L'assertivo invece, con la sua postura, dimostra interesse, partecipazione. La direzione del corpo deve essere orientata verso l'interlocutore, mentre sovente una persona timida è orientata verso la fuga e quella aggressiva verso la dominazione. Legato allo spazio sociale c'è la visibilità sociale: mentre il timido si mimetizza ed è timoroso (e dunque è periferico), l'aggressivo dimostra esuberanza dell'azione e il tono della voce è alto. L'assertivo sa scegliere se sedersi in prima fila, sa scegliere dove collocarsi in maniera serena.
 
== Caratteristiche ==
Elemento comunicativo molto espressivo è la voce: in questo caso la persona assertiva ha ricchezza di toni, modulazioni ed è un bravo oratore, evitando le frequenze elevate. Mentre la persona passiva modula la voce abbassando l'intensità e la frequenza e riduce la velocità dell'eloquio.
Le persone assertive tendono ad avere le seguenti caratteristiche<ref>Suripatty, L. (2021). The Significance of Assertive Leadership Style in School Organizational Development. ''International Research-Based Education Journal'', ''3''(1), 8-13.</ref>:
Infine le parole sono rafforzate dalla gestualità: la persona passiva risulta carente nell'usare la gestualità e quella aggressiva irrompe con eccessiva vistosità e ampiezza. La persona assertiva dimostra invece di saper utilizzare la gestualità in maniera corretta, arricchendo così la conversazione.
 
* Si sentono liberi di esprimere i propri sentimenti, pensieri e desideri;
== Bibliografia ==
* Sono anche "in grado di avviare e mantenere rapporti confortevoli con altre persone<ref>Henry Virkler, ''Speaking the Truth with Love'' (2009) p. 48</ref>";
* Laurent Samuel ''Affermazione di sé'', in ''Come risolvere da soli i problemi psicologici''. 1<sup>a</sup> ed. Milano, R.C.S. Libri & Grandi Opere, 1993. pp.&nbsp;8–13. ISBN 88-454-0603-2. (pubblicato nel periodico mensile "Tascabili Sonzogno" - Anno V - Numero 67).
* Conoscono i loro diritti;
* Robert E. Alberti e Michael L. Emmons ''Essere assertivi. Come imparare a farsi rispettare senza prevaricare gli altri''. Il Sole 24 Ore, 2003.
* Hanno il controllo sulla loro rabbia. Ciò non significa che reprimono tale sentimento. Significa che controllano la rabbia e ne parlano in modo ragionato;
* Nicola Iannaccone ''Stop al bullismo. Strategie per ridurre i comportamenti aggressivi e passivi a scuola'' edizioni La meridiana, 2005. ISBN 88-89197-29-3
* "Le persone assertive sono disposte a scendere a compromessi con gli altri, piuttosto che voler sempre a modo loro... e tendono ad avere una buona [[autostima]]"<ref>Marie Reid/Richard Hammersley, ''Communicating Successfully in Groups'' (Psychology Press, 2000) p. 49</ref>.
* Bonenti, D. & Meneghelli, A. (1997). ''Assertività e training assertivo. Guida per l’apprendimento in ambito professionale''''. ''Milano: Franco Angeli
 
== Tecniche ==
* Anchisi, R., Gambotto Dessy, M. (1995). ''Non solo comunicare. Teoria e pratica del comportamento assertivo''.'' ''Torino: Libreria Cortina''.''
Le tecniche di assertività possono variare ampiamente. Manuel Smith, nel suo libro del 1975 ''When I Say No, I Feel Guilty<ref name="smith5">{{Cita libro|cognome=Smith|nome=Manuel J.|data=1975|titolo=When I say no, I feel guilty. How to cope - using the skills of systematic assertive therapy|anno=1975|url=https://archive.org/details/isbn_0553251961|città=New York|editore=Dial Press|isbn=0-8037-5991-6}} (various editions)</ref>'', offriva alcuni dei seguenti comportamenti:
 
=== Disco rotto ===
"La tecnica del "disco rotto"<ref name="smith5"/> consiste semplicemente nel ripetere le vostre richieste o i vostri rifiuti ogni volta che incontrate resistenza. Il termine deriva dai dischi in vinile, la cui superficie, se graffiata, porterebbe l'ago di un [[giradischi]] a ripetere indefinitamente gli stessi pochi secondi della registrazione. 'Come con un disco rotto, la chiave di questo approccio è la ripetizione... dove il tuo partner non accetterà un no come risposta<ref>Rich Pfeiffer, ''Relationships: Assertiveness Skills'' (2010) p. 28</ref>'."
 
Uno svantaggio di questa tecnica è che quando la resistenza continua, le tue richieste potrebbero perdere potere ogni volta che devi ripeterle. Se le richieste vengono ripetute troppo spesso, può ritorcersi contro l'autorità delle tue parole. In questi casi, è necessario disporre di alcune sanzioni a portata di mano.
 
=== Appannamento ===
L'appannamento<ref name="smith5"/> consiste nel trovare qualche verità limitata con cui concordare in ciò che sta dicendo un antagonista. Più specificamente, si può ''concordare in parte'' o ''concordare in linea di principio''.
 
=== Inchiesta negativa ===
L'inchiesta negativa<ref name="smith5"/> consiste nel richiedere ulteriori critiche più specifiche.
 
=== Asserzione negativa ===
L'asserzione negativa<ref name="smith5"/> è d'accordo con la critica senza rinunciare alla domanda.
 
=== Dichiarazioni in prima persona ===
Le dichiarazioni in prima persona possono essere utilizzate per esprimere i propri sentimenti e desideri da una posizione personale senza esprimere un giudizio sull'altra persona o incolpare i propri sentimenti su di essa<ref>{{Cita web|url=https://www.gordontraining.com/thomas-gordon/origins-of-the-gordon-model/|titolo=Origins of the Gordon Model - Gordon Training International|accesso=24 maggio 2023}}</ref>.
 
== Applicazioni ==
Diversi studi di ricerca hanno identificato la formazione sull'assertività come uno strumento utile nella prevenzione dei disturbi da uso di alcol<ref>{{cita web|titolo=Assertiveness training in addiction|url=http://www.drugalcoholrehabnow.com/assertiveness-training.htm|sito=drugalcoholrehab.com|editore=Drug Alcohol Rehab Now|accesso=30 aprile 2018}}</ref>. Le abilità psicologiche in generale, comprese l'assertività e le abilità sociali, sono state poste come intervento per una varietà di disturbi con un certo supporto empirico<ref>{{Cita pubblicazione|cognome1=O'Donohue|nome1=William|wkautore=William O'Donohue|titolo=Psychological skills training: Issues and controversies|rivista=The Behavior Analyst Today|volume=4|numero=3|pp=331-335|editore=J.D. Cautilli|data=2003|url=http://www.baojournal.com/BAT%20Journal/BATissues.html|doi=10.1037/h0100021|urlmorto=si|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150527042259/http://www.baojournal.com/BAT%20Journal/BATissues.html}} {{cita testo|url=http://www.baojournal.com/BAT%20Journal/VOL-4/BAT-4-3.pdf|titolo=Pdf.|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150209042909/http://www.baojournal.com/BAT%20Journal/VOL-4/BAT-4-3.pdf}}</ref>.
 
In connessione con la teoria del genere, "Tannen sostiene che uomini e donne trarrebbero entrambi vantaggio dall'imparare a usare lo stile degli altri... Quindi, le donne trarrebbero beneficio dall'addestramento all'assertività proprio come gli uomini potrebbero trarre vantaggio dall'addestramento alla sensibilità"<ref>{{Cita libro|cognome=Speer|nome=Susan|wkautore=Susan Speer|capitolo=Gender and language: 'sex difference' perspectives|curatore1=Speer|titolo=Gender talk: feminism, discourse and conversation analysis|url=https://archive.org/details/gendertalkfemini0000spee|p=[https://archive.org/details/gendertalkfemini0000spee/page/n40 31]|editore=Routledge|città=London New York|anno=2005|isbn=9780415246446}}</ref><ref>{{Cita libro|cognome=Tannen|nome=Deborah|wkautore=Deborah Tannen|capitolo=Gossip|curatore1=Tannen|titolo=[[You Just Don't Understand|You just don't understand: women and men in conversation]]|pp=121-122|editore=Ballantine Books|città=New York|anno=1990}} {{ISBN|9780345372055}}</ref>.
 
Per quanto riguarda la rivitalizzazione della lingua e per evitare fenomeni di bilinguismo passivo, l'assertività è diventata una risorsa discorsiva chiave per i parlanti di lingue minoritarie. Un esempio di questo uso è Mantinc el català (una piattaforma cittadina linguistica, senza scopo di lucro, distribuita in varie parti dei [[Paesi catalani]], dove il catalano è una lingua autoctona), che mira a sensibilizzare i parlanti catalani sull'importanza di non passare inconsciamente e a prima vista allo spagnolo nelle conversazioni con persone sconosciute<ref name=":022">{{Cita pubblicazione|cognome=Riera|nome=Miquel|data=22 novembre 2022|titolo=Mantinc el català|url=https://www.elpuntavui.cat/opinio/article/8-articles/2220961-mantinc-el-catala.html|rivista=[[El Punt Avui]]|lingua=ca|accesso=19 febbraio 2023}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://aquicatalunha.cat/que-es-la-campanya-mantinc-el-catala/|titolo=Què és la campanya 'Mantinc el Català'?|autore=Aqui Catalunha|sito=Aqui Catalunha|data=18 agosto 2022|lingua=ca|accesso=24 maggio 2023}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.ccma.cat/catradio/alacarta/catalunya-nit/proposen-un-repte-per-potenciar-lus-social-del-catala-estar-21-dies-sense-amagar-la-llengua/audio/1132672/|titolo=Catalunya nit - Proposen un repte per potenciar l'ús social del català: estar 21 dies sense "amagar" la llengua|autore=Catalunya Ràdio|sito=CCMA|data=20 aprile 2022|lingua=ca|accesso=24 maggio 2023}}</ref>.
 
== Sfide ==
L'assertività può essere praticata in modo sbilanciato, specialmente da coloro che sono nuovi al processo: [Un] problema con il concetto di assertività è che è sia complesso sia specifico della situazione. I comportamenti che sono assertivi in una circostanza potrebbero non esserlo in un altro"<ref>Michael Argyle, ''Social Situations'' (Cambridge 1981) p. 50</ref>. Più in particolare, mentre "la mancanza di assertività risolve una serie di problemi, l'eccessiva assertività ne crea un'altra"<ref>Deborah J. Swiss, ''The Male Mind at Work'' (2001) p. 20</ref>. I manuali sull'assertività riconoscono che "molte persone, quando provano un comportamento assertivo per la prima volta, scoprono di andare troppo oltre e diventare aggressivi"<ref>''Assert Yourself'' (A&C Black Publishers Ltd, London 2009) p. 8</ref>.
 
Alla fine degli anni '70 e all'inizio degli anni '80, nel periodo di massimo splendore dell'addestramento all'assertività, alcune cosiddette tecniche di addestramento all'assertività furono distorte e "''alle persone veniva detto di fare cose piuttosto odiose in nome dell'assertività. Come ripetere in modo assente una richiesta più e più volte finché non hai ottenuto ciò che vuoi''"<ref>Mark Mark Eisenstadt, ''Freedom from Agoraphobia'' (2003) p. 203</ref>. Separate dal rispetto per i diritti degli altri, le cosiddette tecniche di assertività potrebbero essere strumenti psicologici di cui si potrebbe facilmente abusare: il confine tra la richiesta ripetuta di sanzioni ("disco rotto") e il nagging coercitivo (un comportamento ripetitivo sotto forma di molestie al fine di sollecitare continuamente un individuo a completare richieste precedentemente discusse o ad agire su consiglio<ref>{{Cita web|url=https://pep-web.org/browse/document/PSAR.051D.0015A|titolo=PEP {{!}} Browse {{!}} Read - A Psychotherapeutic Investigation of Nagging|sito=pep-web.org|accesso=24 maggio 2023}}</ref>), il ricatto emotivo (una forma di manipolazione in cui una persona vicina a un'altra minaccia, in modo diretto o indiretto, di punirla se dovesse disattendere le sue aspettative<ref>{{Cita web|url=https://www.stateofmind.it/2014/07/ricatto-emotivo-arma-controllare-persona-cara/|titolo=Ricatto emotivo: l'arma per controllare una persona cara?|sito=State of Mind|data=16 luglio 2014|lingua=it|accesso=24 maggio 2023}}</ref>) o il [[bullismo]], potrebbe essere sottile, e la caricatura dell'addestramento all'assertività come "''addestramento su come ottenere la propria strada o come diventare aggressivo come la persona successiva''"<ref>Sue Bishop, ''Develop Your Assertiveness'' (2006) p. 13</ref> è stato perpetuato.
 
==Note==
<references/>
 
==Bibliografia==
* {{cita libro|titolo=Affermazione di sé'', in ''Come risolvere da soli i problemi psicologici|autore=Laurent Samuel|editore=R.C.S.|città=Milano|anno=1993|collana=Libri & Grandi Opere|edizione=1|pp=8-13|isbn=88-454-0603-2}} (pubblicato nel periodico mensile ''Tascabili Sonzogno'' - Anno V - Numero 67).
* {{cita libro|titolo=Essere assertivi. Come imparare a farsi rispettare senza prevaricare gli altri|autore=Robert E. Alberti|autore2=Michael L. Emmons|editore=Il Sole 24 Ore|anno=2003|isbn=88-8363-510-8}}
* {{cita libro|titolo=Stop al bullismo. Strategie per ridurre i comportamenti aggressivi e passivi a scuola|autore=Nicola Iannaccone|editore=Edizioni La Meridiana|anno=2005|isbn=88-89197-29-3}}
* {{cita libro|titolo=Assertività e training assertivo. Guida per l'apprendimento in ambito professionale|autore=D. Bonenti|autore2=A. Meneghelli|editore=Franco Angeli|città=Milano|anno=1997}}
* {{cita libro|titolo=Non solo comunicare. Teoria e pratica del comportamento assertivo|autore=R. Anchisi|autore2=M. Gambotto Dessy|editore=Libreria Cortina|città=Torino|anno=1995}}
 
==Voci correlate==
*[[Timidezza]]
 
{{Controllo di autorità}}
==Collegamenti esterni==
*[http://www.psicocitta.it/crescita-personale/assertivita.php Assertività: impariamo ad essere assertivi] - Da PsicoCitta.it
 
{{portale|psicologia}}
 
[[Categoria:EmozioniComportamento e sentimentiumano]]
[[Categoria:Nonviolenza]]
[[Categoria:Psicologia sociale]]