Concattedrale di Bitonto: differenze tra le versioni

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{{coord|41.106322|N|16.689724|E|format=dms|display=title|type:landmark_region:IT}}
{{Edificio religioso
|Religione = [[Chiesa cattolica romana|Cattolica]]
|DedicatoA = [[Maria (madre di Gesù)|Maria]]
|RitoCattolico = rito romano
|NomeEdificio= Concattedrale di San Valentino
|DedicatoA = Santa Maria Assunta
|Immagine= Cattedralebitonto.JPG
|DidascaliaNome = Concattedrale di BitontoSanta Maria Assunta
|Immagine = Bitonto - Concattedrale - 01.jpg
|Didascalia =
|Larghezza =
|CittàNomeComune = [[Bitonto]]
|Regione = [[Puglia]]
|SiglaStato = ITA
|Latitudine = 41.106322
|Religione= [[Chiesa cattolica romana|Cattolica]]
|Longitudine = 16.689724
|Diocesi= [[Arcidiocesi di Bari-Bitonto]]
|AnnoConsacr = [[1114]]
|InizioCostr = [[XII secolo]]
|StileArchitett= [[Architettura romanica|Romanico]]
|InizioCostrFineCostr = [[1087XIII secolo]]
|FineCostr= [[1095]] (data incerta)
}}
La '''concattedrale di Bitonto''', nota anche come '''duomo di Bitonto''', è la chiesa [[concattedrale]] dell'[[arcidiocesi di Bari-Bitonto]] e [[Monumenti nazionali (Italia)|monumento nazionale italiano]]. Principale luogo di culto della città di [[Bitonto]], è dedicata a [[Assunzione di Maria | Santa Maria Assunta]]. È stata riconosciuta come l'esempio più completo dell'architettura [[romanico pugliese|romanica pugliese]]<ref>{{cita|Coarelli, Santucci|p. 157|Coarelli, Santucci, 1966}}.</ref>.
 
La concattedrale è stata innalzata nel corso del [[XII secolo]] su modello della [[basilica di San Nicola di Bari]] e conserva al suo interno un ambone e un mosaico musivo di grande interesse.<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://bari.repubblica.it/cronaca/2025/03/01/news/cattedrale_bitonto_aperta_dalle_9_alle_21_un_luogo_di_cultura_presidio_territorio-424035900/|titolo=La Cattedrale di Bitonto aperta dalle 9 alle 21: “Un luogo di cultura e di presidio del territorio”|sito=la Repubblica|data=2025-03-01|accesso=2025-03-01}}</ref>
La '''cattedrale di [[Bitonto]]''', dal [[1986]] (propriamente [[concattedrale]]), nota anche come '''duomo di Bitonto''', dedicata a [[San Valentino]],<ref>[http://www.arcidiocesibaribitonto.it/luoghi-di-culto/maria-santissima-assunta-concattedrale/view Scheda] sulla concattedrale nel sito dell'arcidiocesi di Bari-Bitonto.</ref> è stata innalzata nel centro della città tra l'[[XI secolo|XI]] e il [[XII secolo]].<ref name="mondimedievali.net">{{cita web|url=http://www.mondimedievali.net/Artemedievale/pavimenti/bitonto.htm|titolo=Mondi medievali - Cattedrale di Bitonto|accesso=14 novembre 2008}}</ref>
La costruzione, in stile [[romanico pugliese]] su modello della [[basilica di San Nicola di Bari]] è considerata la più completa e matura espressione del [[romanico pugliese]]<ref>[http://www.italiamedievale.org/sito_acim/concorso_acim/concorso_2004/concorso_2004_bitonto.html Concorso 2004 - Cattedrale di Bitonto<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> anche per il portale riccamente scolpito e per il rosone, il primo in [[Puglia]] con sovrarco sormontato da una sfinge e fiancheggiato da due leoni su colonnine pensili. Nella cripta è stato rinvenuto un mosaico raffigurante un grifone.
La struttura doveva essere preceduta da un [[portico]], come attestano i resti d'imposte d'archi sui piloni della facciata, ma in realtà non fu mai costruito.
 
== Storia ==
L'esistenza della [[Arcidiocesi di Bari-Bitonto|diocesi di Bitonto]], secondo le fonti scritte, risale al [[1089]], quando era guidata dal vescovo Arnolfo, ed è perdurata sino al [[1986]], quando è stata unita all'[[arcidiocesi di Bari]].
La fondazione di un edificio precedente all'attuale, e di cui si sono rinvenuti i resti negli ultimi restauri, è data al [[1087]] e compiuta nel [[1095]], dando fede a quanto contenuto in un documento della chiesa di San Silvestro; nel [[1114]] è avvenuta la consacrazione, probabilmente riferita a questo primo edificio<ref name=":0">{{Cita web|url=https://www.mondimedievali.net/Edifici/Puglia/Bitonto.htm|titolo=Chiese medievali di Puglia|curatore=Stefania Mola|p=1|accesso=2021-10-26}}</ref>.
 
L'attuale costruzione fu innalzata nel centro della città tra il [[XII secolo]] e il [[XIII secolo]]<ref name=":0" /><ref>{{Cita web|url=https://www.arcidiocesibaribitonto.it/diocesi/copy2_of_storia|titolo=La Concattedrale|sito=Arcidiocesi di Bari-Bitonto|lingua=it|accesso=2021-10-26}}</ref>. L'impianto generale dell'edificio fu terminato entro la fine del [[XII secolo]]<ref name="mondimedievali.net">{{cita web|url=http://www.mondimedievali.net/Artemedievale/pavimenti/bitonto.htm|titolo=Mondi medievali - Cattedrale di Bitonto|accesso=14 novembre 2008}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.treccani.it/enciclopedia/cattedrale-di-bitonto_(Federiciana)|titolo=BITONTO, CATTEDRALE DI in "Federiciana"|lingua=it-IT|accesso=2021-10-26}}</ref>. Entro la metà del duecento venne completata la decorazione interna ed esterna, per esempio l'ambone, il portale maggiore ed il finestrone nell'abside.
E' sede della Parrocchia [[Assunzione di Maria|Santa Maria Assunta]].
[[File:Bitonto - Piazza Cattedrale - 202109061516.jpg|thumb|left|Bitonto - Piazza Cattedrale<ref>Immagine vincitrice del concorso fotografico ''[[Wiki Loves Monuments]]'' del 2021.</ref>]]
La costruzione, in stile [[romanico pugliese]] su modello della [[basilica di San Nicola di Bari]], èsegue considerata la più completa ele maturaforme espressionemature del [[romanico pugliese]]<ref>[{{Cita web|url=http://www.italiamedievaleitc.cnr.orgit/sito_acimba/concorso_acimsc/concorso_2004BTN/concorso_2004_bitontoBTN0001.html Concorso 2004 |titolo=CATTEDRALE|accesso=2021- Cattedrale di Bitonto<!-- Titolo generato automaticamente 10-->]26}}</ref>; anchesono perrilevanti il portale riccamente scolpito e per il rosone, il primo in [[Puglia]] con sovrarco sormontato da una sfinge e fiancheggiato da due leoni su colonnine pensili. Nella cripta è stato rinvenuto un mosaico raffigurante un grifone. La struttura doveva essere preceduta da un [[portico]], come attestano i resti d'imposte d'archi sui piloni della facciata, ma in realtà non fu mai costruito.
 
L'esistenza della [[Arcidiocesi di Bari-Bitonto|diocesi di Bitonto]], secondo le fonti scritte, risale al [[1089]], quando era guidata dal vescovo Arnolfo, ed è perdurata sino al [[1986]], quando è stata unita all'[[arcidiocesi di Bari]].
 
È sede della parrocchia di [[Assunzione di Maria|Santa Maria Assunta]].<ref>[http://www.arcidiocesibaribitonto.it/luoghi-di-culto/maria-santissima-assunta-concattedrale/view Scheda] sulla concattedrale nel sito dell'arcidiocesi di Bari-Bitonto.</ref>
 
== Esterno ==
[[File:Bitonto - Concattedrale - 02.jpg|thumb|Il portale centrale]]
[[File:Loggiabitonto.JPG|thumb|left|''Loggia delle Benedizioni'', di epoca cinquecentesca, che fa da ponte tra palazzo De Lerma e la chiesa]]
 
La [[facciata]], [[facciata a salienti|a salienti]], si presenta tripartita da [[lesene]] per tutta l'altezza eddella navata centrale che idealmente delimitano. Ciascuna delle tre parti è dotata di treun [[Portale (architettura)|portaliportale]], uno per ogni navata. Quello centrale, riccamente scolpito, presenta un doppio [[archivolto]], ornato con figure animali e vegetali, su cui si erge un sovrarco, riccamente scolpito con [[acanto (ornamento)|foglie d'acanto]] e sormontato da un [[pellicano]], uccello che, nella leggenda, offre il suo cuore ai figli affamati, e simboleggia pertanto la generosità della Chiesa. Il sovrarco è retto da una coppia di grifoni di pietra che tengono una preda fra gli artigli. Il tutto è a sua volta sostenuto da colonne, terminanti con capitello [[corinzio]], poggianti su due [[Panthera leo|leoni]] in pietra di dimensioni reali.
 
Nell'[[architrave]] sono scolpiti a [[bassorilievo]], Annunciazione, Visitazione, Epifania, Presentazione di Gesù al Tempio. Nella [[lunetta]] infine è rappresentata, sempre in bassorilievo, un'[[Anastasi]]s.
 
I restanti due portali sono più piccoli di quello centrale ma presentano entrambe stipiti ed architrave scolpiti e lunetta ad arco falcato. La lunetta del portale a sinistra di quello centrale è chiusa da una transenna.
 
Il registro superiore della facciata è incorniciato da [[archetti pensili]] ed è arricchito con quattro [[Bifora|bifore]]: una nelle sezioni laterali mentre le altre due sono affiancate nella sezione centrale. Queste due sono arricchiteadornate con due colonnine che sostengono il rispettivo sovrarco. Sulle bifore si erge un [[rosone]] a sedici bracci, inquadrato da un'edicola arcuata con sovrarco sormontato da una sfinge e sorretto dalle sculture di due leoni.
[[File:Bitonto - Concattedrale - 11.jpg|thumb|Loggiato meridionale]]
[[File:Arcobitonto.JPG|thumb|Il muro posteriore: si nota il finestrone al centro e, più in alto l'arco moresco. In basso, tangente al finestrone, si nota la centrale arcata cieca singola che unisce due coppie di arcate cieche.]]
Il fianco meridionale, che si affaccia sulla piazza, presenta un [[loggiato]] formato da sei [[Esafora|esafore]], con colonnine e capitelli scolpiti con protomi (teste) umane tutte differenti tra loro. Sotto ogni esafora si apre una profonda arcata, ognunachiusa delleda quali presenta ununa finestrella ogivale, tranne l'ultima, che presenta un portale detto ''Porta della scomunica'': da qui [[papa Gregorio IX]] scomunicò infatti [[Federico II di Svevia|Federico II]] accusandolo di essere sceso a patti con il sultano [[Al-Malik al-Kamil|Al Kamil]] durante la [[crociata]] del [[1227]].<ref>L'informazione è riportata sul sito [http://www.terredelmediterraneo.org/itinerari/bitonto.htm Terre del mediterraneo] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20070927041435/http://www.terredelmediterraneo.org/itinerari/bitonto.htm# |data=27 settembre 2007 }}.</ref> Sopra il portale si erge una [[monofora]] chiusa da transenna.
Il fianco settentrionale differisce per la presenza, al posto delle esafore, di sei monofore disposte in modo simmetrico.
[[File:Bitonto - Concattedrale - 08.jpg|alt=Parte sommitale della cosiddetta "Porta della Scomunica": Cristo coronato e con tunica, del tipo "a quattro chiodi".|thumb|Parte sommitale della ''Porta della Scomunica:'' Cristo coronato e con tunica, del tipo "a quattro chiodi".]]
IlLa tetto delle navate lateralicopertura segue il profilo dell'aladella facciata, cosicchésicché la navata centrale èsi trova delimitata nella parte alta da due pareti esterne. Queste ultime sono formateaperte da quattro [[monofore]] equidistanti, anch'esse chiuse da transenne, e sono coronaticoronate da archetti pensili. cheLe testate del transetto continuano lungoidealmente ille [[transetto]]pareti della navata centrale. Le testatefacciate del transetto presentapresentano sulla parte superiore quattro bifore., Le primele due in basso presentanoadornate con doppi archivolti al contrario delle altre due in alto.
La testata meridionale differisce dall'altra per la presenza di un [[rosone]], anch'esso, come quello della facciata, con sovrarco sormontato da una sfinge e retto da due grifoni ma, rispetto a quest'ultima, meno scolpito e decorato. Al suo posto infatti la testata settentrionale presenta un foro rotondo.
 
La zona absidale è chiusa da tre pareti: due che vanno ad unirsi con quella anteriore delle testate, e il muro posteriore.
Il fianco meridionale, che si affaccia sulla piazza, presenta un [[loggiato]] formato da sei [[Esafora|esafore]], con colonnine e capitelli scolpiti con protomi (teste) umane tutte differenti tra loro. Sotto ogni esafora si apre una profonda arcata, ognuna delle quali presenta un finestrella ogivale, tranne l'ultima, che presenta un portale detto ''Porta della scomunica'': da qui [[papa Gregorio IX]] scomunicò infatti [[Federico II di Svevia|Federico II]] accusandolo di essere sceso a patti con il sultano [[Al-Malik al-Kamil|Al Kamil]] durante la [[crociata]] del [[1227]].<ref>L'informazione è riportata sul sito [http://www.terredelmediterraneo.org/itinerari/bitonto.htm Terre del mediterraneo].</ref> Sopra il portale si erge una [[monofora]] chiusa da transenna.
La parte settentrionale di queste pareti ingloba il campanile, più volte rimaneggiato (nel [[1486]]-[[1488|88]] e nel [[1630]]) e rifatto in tempi recenti.
Una serie di coppie di [[arcate cieche]], ognunaracchiuse delledue qualia racchiusadue da un [[Arco (architettura)|arco]], più ampio a mo' di bifore, si notanoaprono, in basso, nella parte posteriore della concattedrale,: partendole dapareti unalaterali testata del transetto, attraversano il muro posteriore, e terminano all'altra testata del transetto. Ogni testata contacontano tre coppie di arcate cieche, mentre il muro posteriore ne conta quattro coppie, con le due interne uniteseparate da un'arcata singola. Sopra di essa si erge un gran finestrone con ornamento simile al portale principale: due leoni che sorreggono due colonne e, sui capitelli, due grifi che sorreggono un sovrarco riccamente scolpito. Più in alto compare un grande arco di tipo moresco.
 
Tra la concattedrale e il palazzo De Lerma, adiacente alla parte destra della facciata della concattedrale, si erge una [[loggia]] cinquecentesca con soluzione ad angolo. La loggia realizzata dal vescovo Carafa è in pieno stile [[Rinascimento|rinascimentale]] ed è chiamata ''loggia delle benedizioni''.
Il tetto delle navate laterali segue il profilo dell'ala, cosicché la navata centrale è delimitata nella parte alta da due pareti esterne. Queste ultime sono formate da quattro [[monofore]], anch'esse chiuse da transenne, e sono coronati da archetti pensili che continuano lungo il [[transetto]]. Le testate del transetto presenta sulla parte superiore quattro bifore. Le prime due in basso presentano doppi archivolti al contrario delle altre due in alto.
 
La testata meridionale differisce dall'altra per la presenza di un [[rosone]], anch'esso, come quello della facciata, con sovrarco sormontato da una sfinge e retto da due grifoni ma, rispetto a quest'ultima, meno scolpito e decorato. Al suo posto infatti la testata settentrionale presenta un foro rotondo.
 
Una serie di coppie di [[arcate cieche]], ognuna delle quali racchiusa da un [[Arco (architettura)|arco]], a mo' di bifore, si notano nella parte posteriore della concattedrale, partendo da una testata del transetto, attraversano il muro posteriore, e terminano all'altra testata del transetto. Ogni testata conta tre coppie di arcate cieche, mentre il muro posteriore conta quattro coppie, con le due interne unite da un'arcata singola. Sopra di essa si erge un gran finestrone con ornamento simile al portale principale: due leoni che sorreggono due colonne e, sui capitelli, due grifi che sorreggono un sovrarco riccamente scolpito. Più in alto compare un grande arco di tipo moresco.
 
Affiancato alla testata settentrionale del transetto è il campanile, rifatto in tempi recenti dopo che quello originale è stato più volte rimaneggiato: nel [[1486]]-[[1488|88]] e nel [[1630]].
 
Tra la concattedrale e il palazzo De Lerma, adiacente alla parte destra della facciata della concattedrale, si erge una [[loggia]] cinquecentesca con soluzione ad angolo. La loggia realizzata dal vescovo Carafa è in pieno stile [[Rinascimento|rinascimentale]] ed è chiamata ''loggia delle benedizioni''.
 
== Interno ==
[[File:Bitonto - Concattedrale - 22.jpg|miniatura|La cripta]]
[[File:Grifobitonto.JPG|thumb|left|Grifone a mosaico coevo alla chiesa precedente a quella attuale]]
L'interno, attualmente si presenta debarocchizzato con copertura a capriate realizzate alla fine dell'Ottocento su progetto di Ettore Bernich<ref>{{Cita pubblicazione|autore=v. c. Galati|titolo=Restauri dei monumenti del "Romanico-normanno" pugliese tra Otto e Novecento. Il duomo di Bitonto|rivista="Bollettino della Società di Studi Fiorentini",, in Bollettino della Società di Studi Fiorentini|volume=2021-2022|numero=30-31.}}</ref>. Si sviluppa su un impianto a [[croce latina]] è diviso in tre [[Navata|navate]] ciascuna terminante con un'[[abside]] semicircolare. Come molte chiese pugliesi, anche la concattedrale di Bitonto è stata rivestita nel [[XVIII secolo]] da stucchi e decori [[Architettura barocca|barocchi]], ma l'aspetto originario venne ripristinato nel corso dei [[Restauro|restauri]] [[XIX secolo|ottocenteschi]].[[File:Bitonto - Concattedrale - 18.jpg |miniatura|La navata centrale]]Ai lati dell'abside centrale, più grande di quelle laterali, si notano due pilastri che avrebbero dovuto sostenere una cupola mai costruita. La navata centrale e il transetto sono coperti da un soffitto a [[capriata|capriate]] lignee con decorazione [[policromia|policroma]], mentre le navate laterali, sormontate da [[matroneo|matronei]], sono coperte con [[volta a vela|volte a vela]]. La navata centrale è separata dalle altre con sei colonne a capitello corinzio su cui poggiano sei archi falcati. Sopra i sei archi sono presenti sei trifore che decorano i [[matronei]]. Sotto la seconda arcata destra si trova la monolitica [[fonte battesimale|vasca battesimale]]. Essa è ricamata con arcatine che presentano motivi vegetali ed è sostenuta da una colonna decorata con arcatine a motivi vegetali diversi dalla vasca. Di particolare pregio è il capitello nella fila di sinistra, raffigurante l'ascesa in cielo di [[Alessandro Magno]] sul carro trainato da due grifoni e la successiva rovinosa caduta <ref name="C. Frugoni"/>: è il cosiddetto "[[Volo di Alessandro]]", un'iconografia molto frequentata nel romanico, derivata da un episodio della tradizione antica del ''[[Romanzo di Alessandro]]'' dello Pseudo-[[Callistene]]<ref name="C. Frugoni">[[Chiara Frugoni]], [http://www.treccani.it/enciclopedia/alessandro-magno_%28Enciclopedia-dell%27-Arte-Medievale%29/ {{Maiuscoletto|«Alessandro Magno»}}], ''Enciclopedia dell' Arte Medievale'' (1991), [[Istituto dell'Enciclopedia italiana Treccani]].</ref>.
 
Lungo il muro della facciata, all'altezza del portale principale, è situato un [[ballatoio]] con parapetto a transenne in pietra, ideato dall'[[architetto]] [[Ettore Bernich]]. Lungo la base del ballatoio corrono cinque archetti.
[[File:Grifobitonto.JPG|thumb|Grifone a mosaico coevo alla chiesa precedente a quella attuale]]
Ai lati del portale sono collocati due sepolcri in stile barocco, a destra quello del vescovo Musso mentre a sinistra quello del vescovo Barba.
 
L'interno, con pianta a [[croce latina]] è diviso in tre [[Navata|navate]] ciascuna terminante con un'[[abside]] semicircolare. Come molte chiese pugliesi, anche la concattedrale di Bitonto è stata rivestita nel [[XVIII secolo]] da stucchi e decori [[Architettura barocca|barocchi]], ma l'aspetto originario venne ripristinato nel corso dei [[Restauro|restauri]] [[XIX secolo|ottocenteschi]].
 
Ai lati dell'abside centrale, più grande di quelle laterali, si notano due pilastri che avrebbero dovuto sostenere una cupola mai costruita. La navata centrale e il transetto sono coperti da un soffitto a [[capriata|capriate]] lignee con decorazione [[policromia|policroma]], mentre le navate laterali, sormontate da [[matroneo|matronei]], sono coperte con [[volta a vela|volte a vela]]. La navata centrale è separata dalle altre con sei colonne a capitello corinzio su cui poggiano sei archi falcati. Sopra i sei archi sono presenti sei trifore che decorano i [[matronei]]. Sotto la seconda arcata destra si trova la monolitica [[fonte battesimale|vasca battesimale]]. Essa è ricamata con arcatine che presentano motivi vegetali ed è sostenuta da una colonna decorata con arcatine a motivi vegetali diversi dalla vasca. Di particolare pregio è il capitello nella fila di sinistra, raffigurante l'ascesa in cielo di [[Alessandro Magno]] sul carro trainato da due grifoni e la successiva rovinosa caduta <ref name="C. Frugoni"/>: è il cosiddetto "[[Volo di Alessandro]]", un'iconografia molto frequentata nel romanico, derivata da un episodio della tradizione antica del ''[[Romanzo di Alessandro]]'' dello Pseudo-[[Callistene]]<ref name="C. Frugoni">[[Chiara Frugoni]], [http://www.treccani.it/enciclopedia/alessandro-magno_%28Enciclopedia-dell%27-Arte-Medievale%29/ {{Maiuscoletto|«Alessandro Magno»}}], ''Enciclopedia dell' Arte Medievale'' (1991), [[Istituto dell'Enciclopedia italiana Treccani]].</ref>.
 
Lungo il muro della facciata, all'altezza del portale principale, è situato un [[ballatoio]] con parapetto a transenne in pietra, ideato dall'[[architetto]] Ettore Bernich. Lungo la base del ballatoio corrono cinque archetti.
Ai lati del portale sono collocati due sepolcri in stile barocco, a destra quello del vescovo Musso mentre a sinistra quello del vescovo Barba.
 
Il [[pulpito]] in [[marmo]] è la ricostruzione settecentesca di pezzi erratici dell'[[ambone]] e del ciborio di Gualtiero da Foggia ([[1240]]). Si presenta come una cassa rettangolare sostenuta da quattro colonne. La facciata anteriore è composto da frammenti scultorei di grande qualità e presenta motivi geometrici e vegetali e vetri colorati. Un pezzo importante è l'[[ambone]] scolpito e decorato con intagli e trafori di grande qualità.
 
Al di sotto della chiesa maggiore si estende la [[cripta]], coperta da [[Volta a crociera|volte a crociera]], sostenute da 36 colonne di riuso, provenienti dall'antico tempio di Minerva, con capitelli decorati con motivi zoomorfi e fitomorfi.
Dalla cripta si accede alla chiesa [[Architettura paleocristiana|paleocristiana]] che conserva i resti di una chiesa precedente ([[V secolo|V]]-[[VI secolo]]).<ref>{{cita|Minenna|p. 197|Minenna, 2000}}.</ref> Gli scavi hanno portato alla luce blocchi calcarei databili tra il [[IX secolo|IX]] e il [[X secolo]].<ref name="mondimedievali.net"/>
 
I pavimenti della chiesa più antica, a causa della sua lunga frequentazione, subirono diversi restauri, uno dei quali comportò il rifacimento in grandi tasselli [[calcare]]i. È stato rimesso in luce un mosaico dell'[[XI secolo]] rappresentante un [[grifone (mitologia)|grifone]], realizzato con la tecnica dell'[[opus sectile]].<ref>{{cita web|url=http://www.mondimedievali.net/Artemedievale/pavimenti/bitonto.htm|titolo=Pavimenti musivi - Le schede di Bitonto|accesso=31 gennaio 2008}}</ref> e risalente all'[[XI secolo]] e in ottimo stato di conservazione, la cui doppia natura (corpo di leone e testa di aquila) simboleggia la natura umana e divina di Cristo. Sono evidenti le affinità stilistiche della figura musiva sopravvissuta con l'opera del presbitero [[Pantaleone (monaco)|Pantaleone]] nel [[mosaico di Otranto]]. Secondo gli storici inoltre è plausibile l'ipotesi che la cripta sia stata a sua volta costruita sui resti di un'altra chiesa.
 
Negli scavi sono stati rimessi in luce anche reperti di epoca precristiana, quali alcune ceramiche protostoriche e delle monete di epoca romana.
[[File:Ambonebitonto2Bitonto - Concattedrale - 12.JPGjpg|thumbminiatura|left|Prospetto lateraleveduta dell'ambone bitontinodi Nicolaus]]
 
=== Ambone ===
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L'[[ambone]], oggi sistemato sul lato destro della navata centrale, ma in origine posto tra le ultime due colonne a sinistra della stessa navata è uno dei pezzi più importanti della concattedrale. Realizzato quasi interamente in marmo, possiede un lettorino riccamente scolpito con preziosi intagli e trafori, a cui si appoggia la scultura di un'[[aquila]], sostenuta da una [[cariatide]] umana.
 
Sull'ambone sono scolpiti i simboli dei quattro evangelisti e sul parapetto della scala, gli [[Hohenstaufen|imperatori svevi]] [[Federico I Barbarossa]], [[Enrico VI di Svevia|Enrico VI]], [[Federico II di Svevia|Federico II]] e suo figlio [[Corrado IV di Svevia|Corrado]]. L'iscrizione posta sotto il lettorino (<small>HOC OPUS/FECIT NICOLAUS/SACERDOS ET MAGIS/TER ANNO MILLESIMO/DUCENTESIMO VICESIMO/NONO IDICTIONISĨDICTIONIS SECUNDE</small>) attribuisce la realizzazione dell'ambone al prete Nicola, che partecipò anche alla costruzione del campanile della [[cattedrale di Trani]], e lo data al [[1229]]. La forma si rifà a importanti esempi ottoniani, come il [[pulpito di Enrico II]] nella [[cattedrale di Aquisgrana]].
 
Un altro fattore importante è la tecnica di lavorazione molto avanzata e non riscontrabile in altri pezzi di altre chiese pugliesi. Questo avvalora l'ipotesi della presenza di una scuola d'arte molto importante nel centro bitontino.
 
Federico II probabilmente visitò Bitonto in occasione di un ''dictamen'' pronunciato dall'abate e diacono barese Nicolaus, all'interno della concattedrale di Bitonto, in lode all'imperatore. La data della visita è tuttora incerta ma è collocabile tra 1229 e il 1236. Probabilmente, l'ambone è stato realizzato proprio in onore dell'arrivo in città dell'imperatore.<ref>{{cita web|url= http://www.bitontotv.it/2015/12/Quali-furono-i-rapporti-tra-Federico-II-e-Bitonto.html|titolo= Copia archiviata|accesso= 6 gennaio 2016|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20160304082847/http://www.bitontotv.it/2015/12/Quali-furono-i-rapporti-tra-Federico-II-e-Bitonto.html|dataarchivio= 4 marzo 2016|urlmorto= sì}}</ref>
== Galleria fotografica ==
 
{{immagine grande|Panbitonto.png|700px|<center>Panoramica di piazza Cattedrale, nel centro storico di Bitonto</center>}}
== Galleria fotografica d'immagini==
{{immagine grande|Panbitonto.png|700px|3=<div align="center">Panoramica di piazza Cattedrale, nel centro storico di Bitonto</centerdiv>}}
<gallery>
File:Bitonto Cattedrale5- Concattedrale - 03.jpg|Facciata settentrionaleParticolare del transettoportale
File:Bitonto Cattedrale4- Guglia dell'Immacolata & Concattedrale - 1.jpg|Vista di tredella esaforatiguglia con il transetto
File:ImmabitontoBitonto - Guglia dell'Immacolata - 2.JPGjpg|Vista frontale della ''guglia dell'Immacolata''
File:Parapetto_scala_ambone_cattedrale_bitontoBitonto - Concattedrale - 14.jpg|Il parapetto della scala dell'ambone
</gallery>
 
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==Bibliografia==
*{{cita libro|autore= S. Simone|titolo= La cattedrale di Bitonto e il suo restauro |editore= [[Mario Adda Editore]]|anno= 1884}}
*{{cita libro|autore= G. Valente|titolo= La cattedrale di Bitonto descritta e documentata|editore= Mario Adda Editore|anno= 1901}}
*{{cita libro|autore= G. Mongello|titolo= La cattedrale di Bitonto|editore= Mario Adda Editore|anno= 1952}}
*{{cita libro|autore= P. Amendolagine|titolo= Motivi ornamentali della cattedrale di Bitonto|editore= Mario Adda Editore|anno= 1954}}
*{{cita libro|autore= E. Sannicandro|titolo= La cattedrale di Bitonto|editore= Mario Adda Editore|anno= 1961}}
*{{cita libro|autore= HF. MCoarelli, U. ShallerSantucci|titolo=Quaderni bitontiniArte -nel L'amboneMezzogiorno della|anno= cattedrale di Bitonto e l'idea imperiale di Federico II1966|editore= MarioEditalia|cid= AddaCoarelli, Editore|anno=Santucci, 19701966}}
*{{cita libro|autore= H. M. Schaller|titolo=Quaderni bitontini - L'ambone della cattedrale di Bitonto e l'idea imperiale di Federico II|editore= Mario Adda Editore|anno= 1970}}
*{{cita libro|autore= A. Castellano|titolo= Di una famiglia di architetti bitontini: i Valentino|editore= Mario Adda Editore|anno= 1971}}
*{{cita libro|autore= H. thelenThelen|titolo= Federico II e l'arte del Duecento italiano - Ancora una volta per il rilievo|editore= Mario Adda Editore|anno= 1980}}
*{{cita libro|autore= P. Belli D'Elia|titolo= La Puglia - La cattedrale di Bitonto|editore= Mario Adda Editore|anno= 1987}}
 
== Voci correlate ==
* [[Romanico pugliese]]
* [[Cattedrale]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons_preposizione=sulla|commons_etichetta=concattedrale di San Valentino a Bitonto|b=Disposizioni foniche di organi a canne/Italia/Puglia/Città metropolitana di Bari/Bitonto/Bitonto - Basilica dei Santi Cosma e Damiano|b_preposizione=sulla|b_etichetta=disposizione fonica dell'organo a canne}}
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== Collegamenti esterni ==
* [{{cita web | 1 = http://www.mondimedievali.net/Edifici/Puglia/Bitonto.htm | 2 = Cattedrale di Bitonto da Stefania Mola] | accesso = 15 novembre 2007 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20160422042548/http://www.mondimedievali.net/Edifici/Puglia/Bitonto.htm | dataarchivio = 22 aprile 2016 | urlmorto = sì }}
* [http://www.beweb.chiesacattolica.it/cattedrali/cattedrale/FV7/Chiesa+dell%27Assunta+e+San+Lentino Chiesa dell'Assunta e San Lentino (Bitonto)] su BeWeB - Beni ecclesiastici in web
 
*[https://www.terrestorie.com/posti/bitonto/bitonto.htm Cattedrale di Bitonto] su terre e storie
* [http://www.medioevo.org/artemedievale/Pages/Puglia/Bitonto.html La cattedrale di S. Maria e S. Valentino a Bitonto] su ''Italia nell'Arte Medievale''
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[[Categoria:Concattedrali della Puglia|Bitonto]]
[[Categoria:Concattedrali dedicate a Maria|Bitonto]]
[[Categoria:Chiese dedicate a santa Maria assunta in cieloAssunta|Bitonto]]
[[Categoria:Romanico pugliese]]
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[[Categoria:Chiese romaniche della Puglia]]