Monte Bignone: differenze tra le versioni

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{{Area protetta
Il '''Monte Bignone''' è un [[monte]] della [[Liguria]] ([[Provincia di Imperia]]).
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|superficieterra = 3.388<ref name=reg>''I siti in provincia di Imperia '', on-line in .pdf su [http://www.cartografiarl.regione.liguria.it/mapfiles/info/repertoriocartografico/pdf_protected_sites/schede_nat2000/SIC/Site_IT1315806.pdf www.cartografiarl.regione.liguria.it] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150518171037/http://www.cartografiarl.regione.liguria.it/mapfiles/info/repertoriocartografico/pdf_protected_sites/schede_nat2000/SIC/Site_IT1315806.pdf |date=18 maggio 2015 }} (accesso:15 luglio 2015)</ref>
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Il '''monte Bignone''' è una [[montagna]] delle [[Alpi Liguri]] alta 1.299&nbsp;m<ref>[[Istituto Geografico Centrale]] - Carta dei sentieri 1:50.000 n. 14 ''San Remo - Imperia - Monte Carlo''</ref>. Si trova in [[Liguria]], in [[provincia di Imperia]], alle spalle della città di [[Sanremo]]. Fa parte del [[Parco naturale di San Romolo e Monte Bignone]].
 
== Storia ==
Misura 1299 metri s.l.m., ed è situato alle spalle della città di [[Sanremo]]. Fa parte del ''"Parco Naturale di San Romolo e Monte Bignone"''.
La cima ospita il più elevato [[Castellaro (fortificazione)|castellaro]] del comprensorio sanremese, edificato dai [[Liguri]] Intemelii, probabilmente per difendere le aree da pascolo circostanti. Vi sono stati rinvenuti resti di ceramiche preromane e di manifattura locale, nonché di anfore del [[V secolo a.C.|V]]-[[IV secolo a.C.]] attualmente conservati nel museo di Sanremo.
 
Alle sue pendici si rifugiavano i sanremesi nel [[X secolo]] durante le incursioni saracene, pare nei pressi della grotta dove il vescovo ed eremita [[San Romolo di Genova|Romolo]] aveva dimora. Il nome di tale Santo sarebbe causa dell'[[Sanremo#Toponomastica|onomastica di Sanremo]]; inoltre nei dintorni di questa grotta è attualmente presente l'abitato di [[San Romolo (Sanremo)|San Romolo]], poche case intorno ad un grande prato.
La cima ospita il più elevato castellario del comprensorio sanremese, edificato dai [[Liguri]] Intemelii, probabilmente per difendere le aree da pascolo circostanti. Vi sono stati rinvenuti resti di ceramiche preromane e di manifattura locale, nonché di anfore del [[V secolo a.C.|V]]-[[IV secolo a.C.]] attualmente conservati nel Museo di Sanremo.
 
Nel 1901 si svolse la prima gara di Coppa del mondo di sci alpino, vista la presenza del turismo elitario russo e inglese.
Alle sue pendici si rifugiavano i sanremesi nel [[X Secolo]] durante le incursioni saracene, pare nei pressi della grotta dove l'eremita Romolo aveva dimora. Il nome di tale Santo sarebbe causa dell'[[Sanremo#Onomastica|onomastica di Sanremo]]; inoltre nei dintorni di questa grotta è attualmente presente l'abitato di '''San Romolo''', poche case intorno ad un grande prato.
 
Attualmente la vetta del monte ospita numerosi ripetitori per le telecomunicazioni, poche case sparse, una chiesetta, e la stazione abbandonata (con annesso ex- ristorante/-albergo) della Funiviafunivia Sanremo-Monte Bignone.
[[File:Sanremo - monte Bignone.jpg|thumb|Monte Bignone visto dal faro del porto]]
 
==Flora e Faunafauna==
[[File:Monte Bignone - Church.png|thumb|left|upright=0.9|Un vitellino pascola presso la chiesetta di Monte Bignone]]
I boschi che ricoprono il monte sono attualmente di carattere mediterraneo e submediterraneo. Fino agli inizi del [[XX Secolo]] vi erano prevalentemente boschi di [[Quercus ilex|leccio]], rovere e roverella, che lentamente sono stati sostituiti dal Pino marittimo ''([[Pinus pinaster]])''. Dopo aver raggiunto un apprezzabile importanza, la pineta è stata degradata nel corso degli anni da incendi e fitopatie; tuttavia esistono ancora molte zone integre estremamente interessanti, ricche di castagni e lecci, di macchia a prevalenza di Ginepro rosso ''([[Juniperus|Juniperus oxycedrus]])'', e di aree ad erbe perenni a ciclo annuo. Sono presenti alcune specie floreali alpine, al limite dell'areale grazie all'altezza del monte, ed una plethora di altre specie tipiche dell'ambiente mediterraneo, comprendenti anche alcuni importanti endemismi. Da segnalare, lo Zafferano Ligure ''([[Crocus|Crocus ligusticus]]'' o ''Crocus medius Balb.)'', una delle due popolazioni italiane di ''[[Aira provincialis]]'', specie al limite nord-orientale, nonché varie orchidee protette da norme regionali e internazionali.
I boschi che ricoprono il monte sono attualmente di carattere mediterraneo e submediterraneo. Fino agli inizi del [[XX secolo]] vi erano prevalentemente boschi di [[Quercus ilex|leccio]], rovere e roverella, che lentamente sono stati sostituiti dal pino marittimo (''[[Pinus pinaster]]''). Dopo aver raggiunto un'apprezzabile importanza, la pineta è stata degradata nel corso degli anni da incendi e fitopatie; tuttavia esistono ancora molte zone integre estremamente interessanti, ricche di castagni e lecci, di macchia a prevalenza di ginepro rosso (''[[Juniperus|Juniperus oxycedrus]]''), e di aree ad erbe perenni a ciclo annuo.
 
Sono presenti alcune specie floreali alpine, al limite dell'areale grazie all'altezza del monte, ed una plethora di altre specie tipiche dell'ambiente mediterraneo, comprendenti anche alcuni importanti [[endemismi]]. Da segnalare, lo zafferano ligure (''[[Crocus|Crocus ligusticus]]'' o ''Crocus medius Balb.''), il ''Meleagride involucrato'' ([[Fritillaria]] involucrata) e una delle sole due popolazioni italiane della [[Graminaceae|graminacea]] ''[[Aira provincialis]]'', specie prossima al limite nord-orientale del suo areale, nonché varie orchidee protette da norme regionali e internazionali.
 
La fauna è ricca e differenziata, e vi si possono trovare rappresentanti di tutte le classi dei [[Vertebrata|Vertebrati]]. Tra gli invertebrati, vi sono alcune importanti specie, ed alcuni endemismi: da segnalare la presenza, tra i [[Mollusca|Molluschi]], della ''Graziana alpestris'' e della ''Pagodulina subdola subdola''.
 
Bisogna considerare che fino agli anni '80 la cima del Monte aveva frequenti precipitazioni nevose, la cui permanenza perdurava per alcuni giorni. Allo stato attuale, gli eventi nevosi sono una presenza annuale, anche se meno frequenti.
==La Funivia Sanremo-Monte Bignone==
[[Immagine:Poster Funivia Sanremo Monte Bignone 1937.jpg|thumb|right|125px|Poster pubblicitario (1937)]]
Tra il [[1936]] e il [[1981]] una funivia ha collegato il centro di [[Sanremo]] con la vetta del monte. Il tracciato era lungo 7688 metri, e veniva percorso in circa 40 minuti. Erano previste due stazioni di scambio, una presso il Campo Golf ed una a ridosso dell'abitato di San Romolo; tra quest'ultima stazione e quella capolinea di Monte Bignone vi era il tratto sospeso tra due piloni più lungo d'Europa, circa 1700 metri.
 
== Tutela naturalistica ==
La linea, ideata nel [[1929]] ed iniziata alla fine del [[1935]], portava la firma di [[Pietro Agosti]] e fu costruita dalla ''"Compagnia Italiana Funivie"'', un'opera "ardita" che all'epoca rappresentava la più lunga funivia al mondo. I motori impiegati erano la punta di diamante dell'ingegneria dell'epoca, tanto da aver subito solo minimi interventi di ordinaria manutenzione nel corso dei loro 45 anni di servizio ininterrotto: al momento della dismissione, erano ancora perfettamente funzionanti.
La montagna e l'area circostante fanno parte del SIC ''([[Sito di importanza comunitaria]])'' denominato ''M. Nero - M.Bignone'' (codice: IT1315806).
 
==La funivia Sanremo-Monte Bignone==
La funivia venne costruita a ridosso della [[Seconda Guerra Mondiale]], quando a Sanremo il turismo elitario russo aveva già cominciato a declinare, e quello inglese era stato bloccato definitivamente dalle sanzioni internazionali contro l'Italia, tanto che l'inaugurazione, fatta il [[28 ottobre]] [[1936]], passò abbastanza inosservata.
{{Vedi anche|Funivia Sanremo-Monte Bignone}}
[[File:Funivia Sanremo Monte Bignome.jpg|thumb|left|upright=1.6|La funivia Sanremo-Monte Bignone presso la stazione intermedia di San Romolo in una immagine d'epoca]]
[[File:Poster Funivia Sanremo Monte Bignone 1937.jpg|thumb|upright=0.6|Manifesto pubblicitario (1937)]]
Tra il [[1936]] e il [[1981]] una funivia ha collegato il centro di [[Sanremo]] con la vetta del monte. Il tracciato era lungo 7645 metri, e veniva percorso in circa 40 minuti. Erano previste due stazioni di scambio, una presso il campo golf ed una a ridosso dell'abitato di San Romolo; tra quest'ultima stazione e quella capolinea di Monte Bignone vi era la campata sospesa tra due piloni più lungo del mondo inizialmente, e poi solo d'Europa, di circa 1742 metri.
 
La linea, ideata nel [[1929]] ed iniziata alla fine del [[1935]], portava la firma di [[Pietro Agosti]] e fu costruita dalla Compagnia Italiana Funivie, un'opera "ardita" che all'epoca rappresentava la più lunga funivia al mondo. I motori impiegati erano la punta di diamante dell'ingegneria dell'epoca, tanto da aver subito solo minimi interventi di ordinaria manutenzione nel corso dei loro 45 anni di servizio ininterrotto: al momento della dismissione, erano ancora perfettamente funzionanti.
La rivista ''Le vie d'Italia'', organo del [[Touring Club Italiano]], nel numero 11 di Novembre 1936 recitava:
 
La funivia venne costruita a ridosso della [[Seconda guerra mondiale]], quando a Sanremo il turismo elitario russo aveva già cominciato a declinare, e quello inglese era stato bloccato definitivamente dalle sanzioni della Società delle Nazioni contro l'Italia, tanto che l'inaugurazione, fatta il 28 ottobre [[1936]], passò abbastanza inosservata sul piano internazionale, nonostante la grande enfasi data dall'Istituto Luce, il cui filmato è ancor oggi reperibile su [https://www.youtube.com/watch?v=WwfaxA0R20M youtube].
 
La rivista ''Le vie d'Italia'', organo del [[Touring Club Italiano]], nel numero 11 di novembre 1936 recitava:
 
:''"Le sei vetture, in acciaio inossidabile nelle parti vitali, scorrono ciascuna su otto ruote e sono illuminate elettricamente. 25 persone possono starvi comodamente sedute, e dalle ampie finestre vetrate ammirare il magnifico paesaggio, che si svolge in una rapida fantasmagoria davanti ai loro occhi stupefatti. Ogni vettura è collegata telefonicamente con le altre e con ciascuna stazione, per modo che i passeggeri e il conduttore possono sempre comunicare fra loro e con l'esterno. [...] La nuova Funivia San Remo - Monte Bignone è un segno dei tempi. Costruita durante l'imperversare delle sanzioni, tutto quanto occorse al suo attrezzamento - macchinari, funi metalliche, apparecchi di misura, di comando, di controllo - fu prodotto dal lavoro italiano."''
Nonostante le speranze di crescita legate al turismo, la linea non fu mai economicamente conveniente: costantemente in passivo, venne gestita dalla CIF fino al [[1966]], quando passò sotto l'amministrazione del Comune di Sanremo, ma, a causa dei costi sempre più alti di gestione, venne definitivamente chiusa nel [[1981]]. Da allora si stanno studiando le possibilità di una riapertura, anche alla luce del rinnovato senso comune sui problemi dell'ambiente, che porta il pubblico alla riscoperta delle aree naturalistiche ed alla fruizione di mezzi a basso impatto ambientale. Si tenga presente infine che la funivia continua a rivestire, per i Sanremesi, un ruolo affettivo non indifferente: ad esempio, a tutt'oggi, i cartelli indicatori del Parco di San Romolo e Monte Bignone riportano, come logo, una funivia tra i pini, con il mare sullo sfondo.
[[Immagine:Depliant Funivia San Remo Monte Bignone 1.jpg|thumb|left|185px|La funivia da Monte Bignone. San Romolo sullo sfondo]]
Tra le nuove proposte, previste nel piano regolatore di Sanremo, vi è quella di ristrutturare ogni stazione, e di introdurne una ulteriore nei pressi di uno svincolo della circonvallazione "Aurelia bis" al fine di istituire un mezzo economico, rapido e non inquinante per collegare rapidamente il centro città ad un possibile parcheggio scambiatore, e contribuire nel contempo a decongestionare almeno in parte l'ormai critico traffico cittadino.
 
[[File:Depliant Funivia San Remo Monte Bignone 1.jpg|thumb|left|upright=0.8|La funivia da Monte Bignone. San Romolo sullo sfondo]]
Le stazioni di San Romolo e Monte Bignone, una volta ristrutturate e riqualificate anche tramite la costruzione di nuove infrastrutture, porterebbero il turista nel cuore del neonato omonimo Parco Naturale, e fornirebbero l'opportunità di un rilancio dell'intero areale.
Nonostante le speranze di crescita legate al turismo, la linea non fu mai economicamente conveniente: in sostanziale pareggio fino al termine della gestione privata della CIF, nel [[1963]] passò sotto l'amministrazione del Comune di Sanremo, ma, a causa dei costi sempre più alti dovuti alla travagliata gestione, venne definitivamente chiusa nel [[1981]]. Da allora si stanno studiando le possibilità di una riapertura, anche alla luce del rinnovato senso comune sui problemi dell'ambiente, che porta il pubblico alla riscoperta delle aree naturalistiche ed alla fruizione di mezzi a basso impatto ambientale. Si tenga presente infine che la funivia continua a rivestire, per i Sanremesi, un ruolo affettivo non indifferente: ad esempio, a tutt'oggi, i cartelli indicatori del Parco di San Romolo e Monte Bignone riportano, come logo, una funivia tra i pini, con il mare sullo sfondo.
 
Una serie corsa di prova venne effettuata tra il 1981 ed il 1983, principalmente nella tratta San Romolo-Monte Bignone, perché sembrava che quest'ultimo tratto potesse essere rimesso in funzione, ma poi una scarica elettrica di un fulmine sulla centralina elettrica vanificò ogni sforzo e non se ne fece più nulla.
Un'ulteriore proposta prevede lo spostamento della stazione di Sanremo, che dall'attuale posizione nei pressi del mercato dovrebbe essere portato all'altezza del Porto Vecchio, prossima al Forte di Santa Tecla.
 
*[[Sanremo]]
*[[Pietro Agosti]]
*[[Giovanni Guidi (podestà)]]
 
== Note ==
<references />
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
*[http://www.comunedisanremo.it/?q=node/view/117 Parco Naturale San Romolo-Monte Bignone]
*{{cita web|url=http://www.comunedisanremo.it/?q=node/view/117|titolo=Parco Naturale San Romolo-Monte Bignone|accesso=11 settembre 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160303190128/http://www.comunedisanremo.it/?q=node%2Fview%2F117|dataarchivio=3 marzo 2016|urlmorto=sì}}
*[http://funiviasanremo.altervista.org/ Funivia Sanremo-Monte Bignone]
*{{cita web | 1 = http://funiviasanremo.altervista.org/ | 2 = Funivia Sanremo-Monte Bignone | accesso = 6 aprile 2006 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20060406204509/http://funiviasanremo.altervista.org/ | dataarchivio = 6 aprile 2006 | urlmorto = sì }}
*[http://societageografica.it/bollettino_on_line/2002/2002/2002_2.pdf Bollettino Società Geografica Italiana] fasc. 2/2002, pagg. 398 e ss.
*[https://web.archive.org/web/20060506141322/http://www.societageografica.it/bollettino_on_line/2002/2002/2002_2.pdf Bollettino Società Geografica Italiana] fasc. 2/2002, pagg. 398 e ss.
*[http://maps.google.com/maps?f=q&hl=en&q=43.8709+7.7378&ll=43.861886,7.732744&spn=0.027601,0.086346&t=k Google Maps] Monte Bignone e, più sotto, l'abitato di San Romolo
*[https://web.archive.org/web/20060526153547/http://www.comunedisanremo.it/download/documenti/LineeProgrammatiche2004-2009.pdf Linee programmatiche di Mandato 2004-2009] - Il programma dell'Amministrazione Comunale circa funivia e parco
*[https://maps.google.com/maps?f=q&hl=en&q=43.8709+7.7378&ll=43.861886,7.732744&spn=0.027601,0.086346&t=k Google Maps] Monte Bignone e, più sotto, l'abitato di San Romolo
*{{YouTube|z171ROVbOsE|Istituto Luce: la funivia Sanremo - Monte Bignone}}
 
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