Venasca: differenze tra le versioni

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{{Divisione amministrativa
|Nome = Venasca
|Panorama = Venasca centro storico.jpg
|Didascalia = Il centro storico
|Bandiera = Venasca-Gonfalone.png
|Voce bandiera =
|Stato = ITA
|Stemma=Venasca-Stemma.png
|Grado amministrativo = 3
|Voce stemma=
|Divisione amm grado 1 = Piemonte
|Stato=ITA
|Divisione amm grado 2 = Cuneo
|Grado amministrativo=3
|Amministratore locale = Silvano Dovetta
|Divisione amm grado 1=Piemonte
|Partito = [[lista civica]]
|Divisione amm grado 2=Cuneo
|Data elezione = 08-06-2009
|Amministratore locale=Silvano Dovetta
|Data rielezione = 09-06-2024
|Partito=[[lista civica]]
|Mandato = 4
|Data elezione=06/06/2009, riconfermato 26/05/2014
|Data istituzione =
|Altitudine =
|Latitudine gradi=44
|Sottodivisioni = Bonardo, Bonelli, Bricco, Collino, Miceli, Peralba, Ponsa, Rolfa, San Bartolomeo, San Bernardo, Santa Lucia, Sant'Anna, Vernetto
|Latitudine minuti=34
|Divisioni confinanti = [[Brondello]], [[Brossasco]], [[Busca]], [[Isasca]], [[Pagno]], [[Piasco]], [[Rossana (Italia)|Rossana]]
|Latitudine secondi=0
|Zona sismica = 3S
|Latitudine NS=N
|Gradi giorno = 2996
|Longitudine gradi=7
|Nome abitanti = venaschesi
|Longitudine minuti=24
|Patrono = [[santa Lucia]]
|Longitudine secondi=0
|Festivo = terza domenica di settembre
|Longitudine EW=E
|PIL =
|Altitudine=550
|PIL procapite =
|Superficie=20.39
|Mappa = Map of comune of Venasca (province of Cuneo, region Piedmont, Italy).svg
|Note superficie=
|Didascalia mappa = Posizione di Venasca nella provincia di Cuneo
|Abitanti=1483
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bil2010/index.html Dato Istat] - Popolazione residente al 31 dicembre 2012.
|Aggiornamento abitanti=31-12-2012
|Sottodivisioni=Bonardo, Bonelli, Bricco, Collino, Miceli, Peralba, Ponsa, Rolfa, San Bartolomeo, San Bernardo, Santa Lucia, Sant'Anna, Vernetto
|Divisioni confinanti=[[Brondello]], [[Brossasco]], [[Isasca]], [[Pagno]], [[Piasco]], [[Rossana (Italia)|Rossana]], [[Valmala (Italia)|Valmala]]
|Codice postale=12020
|Prefisso=[[0175]]
|Fuso orario=+1
|Codice statistico=004237
|Codice catastale=L729
|Targa=CN
|Zona sismica=3A
|Gradi giorno=
|Diffusività=
|Nome abitanti=venaschesi
|Patrono=[[santa Lucia]]
|Festivo=[[terza domenica di settembre]]
|PIL=
|PIL procapite=
|Mappa=
|Didascalia mappa=
|Sito=http://www.venasca.gov.it
}}
 
'''Venasca''' (così''Venasca'' anche in [[lingua piemontese|piemontese]];, ''VenaschoVenascha'' in [[lingua occitana|occitano]]<ref>{{Cita libro| AA. | VV. | Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani. | 1996 | Garzanti | Milano | isbn=88-11-30500-4 }}</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di 1.483{{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Cuneo]], in [[Piemonte]], che sorge all'inizioimbocco della [[Valle Varaita]] e fa parte della [[Comunità montana Valli Po, Bronda, Infernotto e Varaita]].
 
==La storiaGeografia fisica ==
Il comune di Venasca si trova sul fondo della [[Valle Varaita]], posta alla destra del [[Varaita|torrente omonimo]]. Per la sua collocazione sul territorio, Venasca è stata nei tempi passati un punto di riferimento per il commercio locale. È posta infatti alla confluenza della valle laterale di [[Isasca]] che attraverso la colletta di Brondello conduce a [[Saluzzo]], e alla valletta laterale di [[Rossana (Italia)|Rossana]] che attraverso la strada per colletta di [[Busca]] conduce alla [[Valle Maira]] e ai comuni del Cuneese. Il territorio è prevalentemente montuoso-collinare ed è suddiviso (secondo la denominazione dialettale locale) in due parti: "l'adrit" situato sul versante nord della vallata più esposto al sole in inverno e quindi dal clima migliore, e "l'ubach" contrapposto a sud che nel periodo invernale, è per lungo tempo all'ombra e quindi molto più freddo. Il clima essendo il concentrico situato a sud e sottoposto al vento di tramontana proveniente dalla valle, in inverno è particolarmente freddo. Un proverbio in dialetto locale recita ''Chi veul vede l'infern, deuv pruvè Venasca d'invern'' ("Chi vuole vedere l'inferno, deve provare Venasca d'inverno"). Per contro in estate si gode di un clima fresco e giustamente ventilato.
L'origine del nome è dibattuta: alcune tesi lo fanno derivare dal nome latino "venator" che significa "cacciatore", altri da "vena" (vena acquifera) in riferimento alle numerose fonti d'acqua, chi invece da "venenum" dal significato "veleno", da cui deriverebbe anche il nome della tribù preromana dei liguri definiti Montaneschi i "Ligures Veneni o Venisani", insediata anticamente nella bassa Valle Varaita e nella vicina Valle Po. Ma più probabilmente il toponimo è di origine preromana, ed è da ritenersi derivante dal nome Venna, antico proprietario di terreni, con aggiunta del suffisso romano-ligure "scum", "sca" che ne identificava l'appartenenza, vista anche la presenza del medesimo suffisso in tanti altri toponimi della zona: ([[Isasca]], [[Piasco]], [[Brossasco]], [[Lagnasco]], [[Cervasca]], [[Tarantasca]]).
Abitata anticamente dai Liguri o Celto-Liguri (come altri territori della zona), questi vennero attorno al 15 a.C. sopraffatti dai Romani. Con la caduta dell'impero, Venasca che pur essendo situata su un territorio di confine, non fu particolarmente interessata alle invasioni da parte dei vicini barbari della Gallia. Attorno al X secolo, i territori furono sottoposti a saccheggi da parte dei saraceni provenienti, attraverso le montagne, dalla baia di Frassinet vicino a Nizza. Se ne ricorda ancora oggi il periodo attraverso le rievocazioni storiche della cacciata dei saraceni, chiamate "Baie" che si svolgono periodicamente nei paesi della media ed alta Valle Varaita.
A cavallo dell'anno [[1000]] il paese fu sotto la giurisdizione del vescovo-conte di [[Torino]], e successivamente fu feudo dei Conti di [[Verzuolo]], un ramo dei quali si chiamò Venasca, i quali nel [[1172]] si sottomisero ai [[Marchesi di Saluzzo]]. Attorno al [[1600]] passò sotto il dominio dei [[Casa Savoia|Savoia]], che lo diedero in feudo prima ai Paillard ([[1601]]) e successivamente ai Porporato nel [[1622]].
Nei luoghi attorno a Venasca nel [[1744]] si svolse una battaglia tra truppe francesi e truppe sabaude e nel [[1799]] tra francesi e Imperiali. Venasca fin dal Quattrocento fu sede di un importante mercato settimanale di riferimento per tutta la bassa [[Valle Varaita]]. Attorno alla prima metà del Cinquecento Venasca fu uno dei più importanti centri per la lavorazione del ferro ricavato dalle miniere dell'alta valle. Nel Settecento si sviluppò un fiorente commercio della tela e l'industria della seta. La filanda situata all'interno del concentrico, analogamente ad altre nella zona, cessò la sua attività alla fine dell'Ottocento.
 
== Origini del nome ==
L'11 agosto [[1944]], secondo fonti partigiane, l'abitato fu oggetto di rappresaglia da parte di una unità di [[controbanda]] della [[4ª Divisione alpina "Monterosa"]] agli ordini del [[tenente]] [[Adriano Adami]] che appiccò il fuoco a gran parte delle case del paese. Il 2 maggio [[1945]] Adami fu fucilato a Saluzzo con questa accusa rivelatasi poi falsa. Infatti il giorno dell'incendio la Monterosa e Adami stesso non si trovavano nemmeno in [[Piemonte]]<ref>Liliana Peirano, ''Il male assoluto'', RA.RA. edizioni, pag 314: "la Monterosa è arrivata il giorno 2 settembre e il tenente Adami ha fatto la sua comparsa in Val Varaita il giorno 16 novembre"</ref>. Viene ancora oggi ricordato come una delle giornate più tragiche, ma che fortunatamente si limitò a coinvolgere solo gli edifici e non la popolazione, come invece accadde nei paesi vicini in particolare in località Ceretto di [[Costigliole Saluzzo]] dove vennero fucilati, per rappresaglia, diversi civili.
L'origine del nome è dibattuta: alcune tesi lo fanno derivare dal nome latino ''venator'' che significa "cacciatore", altri da ''vena'' ("vena acquifera") in riferimento alle numerose fonti d'acqua, chi invece da ''venenum'' dal significato "veleno", da cui deriverebbe anche il nome della tribù preromana dei liguri definiti Montaneschi i "Ligures Veneni o Venisani", insediata anticamente nella bassa Valle Varaita e nella vicina Valle Po. Ma più probabilmente il toponimo è di origine preromana, ed è da ritenersi derivante dal nome Venna, antico proprietario di terreni, con aggiunta del suffisso romano-ligure ''scum'', ''sca'' che ne identificava l'appartenenza, vista anche la presenza del medesimo suffisso in tanti altri toponimi della zona: ([[Isasca]], [[Piasco]], [[Brossasco]], [[Lagnasco]], [[Cervasca]], [[Tarantasca]]); questo tipo di nome si trova anche in Francia, ad esempio [[Venasque]].
 
===Onorificenze= Storia ==
Abitata anticamente dai Liguri o Celto-Liguri (come altri territori della zona), questi vennero attorno al 15 a.C. sopraffatti dai Romani. Con la caduta dell'impero, Venasca che pur essendo situata su un territorio di confine, non fu particolarmente interessata alle invasioni da parte dei vicini barbari della Gallia.
 
Attorno al X secolo, i territori furono sottoposti a saccheggi da parte dei saraceni provenienti, attraverso le montagne, dalla baia di Frassinet vicino a Nizza. Se ne ricorda ancora oggi il periodo attraverso le rievocazioni storiche della cacciata dei saraceni, chiamate "Baie" che si svolgono periodicamente nei paesi della media ed alta Valle Varaita.
 
A cavallo dell'anno [[1000]] il paese fu sotto la giurisdizione del vescovo-[[conte di Torino]], e successivamente fu feudo dei Conti di [[Verzuolo]], un ramo dei quali si chiamò Venasca, i quali nel [[1172]] si sottomisero ai [[Marchesi di Saluzzo]]. Attorno al [[1600]] passò sotto il dominio dei [[Casa Savoia|Savoia]], che lo diedero in feudo prima ai Paillard ([[1601]]) e successivamente ai Porporato nel [[1622]]. Nei luoghi attorno a Venasca nel [[1744]] si svolse una battaglia tra truppe francesi e truppe sabaude e nel [[1799]] tra francesi e Imperiali.
 
Venasca fin dal Quattrocento fu sede di un importante mercato settimanale di riferimento per tutta la bassa [[Valle Varaita]]. Attorno alla prima metà del Cinquecento Venasca fu uno dei più importanti centri per la lavorazione del ferro ricavato dalle miniere dell'alta valle. Nel Settecento si sviluppò un fiorente commercio della tela e l'industria della seta. La filanda situata all'interno del concentrico, analogamente ad altre nella zona, cessò la sua attività alla fine dell'Ottocento.
 
L'11 agosto [[1944]], secondo fonti partigiane, l'abitato fu oggetto di rappresaglia da parte di una unità di [[controbanda]] della [[4ª Divisione alpina "Monterosa"]] agli ordini del [[tenente]] [[Adriano Adami]] che appiccò il fuoco a gran parte delle case del paese. Il 2 maggio [[1945]] Adami fu fucilato a Saluzzo con questa accusa rivelatasi poi infondata. Infatti il giorno dell'incendio la Monterosa e Adami stesso non si trovavano nemmeno in [[Piemonte]]<ref>Liliana Peirano, ''Il male assoluto'', RA.RA. edizioni, p. 314: «la Monterosa è arrivata il giorno 2 settembre e il tenente Adami ha fatto la sua comparsa in Val Varaita il giorno 16 novembre.»</ref>. Viene ancora oggi ricordato come una delle giornate più tragiche, ma che fortunatamente si limitò a coinvolgere solo gli edifici e non la popolazione, come invece accadde nei paesi vicini in particolare in località Ceretto di [[Costigliole Saluzzo]] dove vennero fucilati, per rappresaglia, diversi civili.
 
===Simboli===
Lo stemma è antico e si può blasonare: ''troncato di rosso e d'azzurro, alla lettera maiuscola V d'oro, attraversante, in forma di due scettri di forme vegetali uniti in basso e divaricati''.<ref>Blasonatura tratta da {{cita web|url= https://www.araldicacivica.it/comune/venasca/ |titolo= Comune di Venasca – (CN)}}</ref> La forma in uso al comune è uno [[scudo sagomato]] circondato da una [[Scudo a cartoccio|cornice con volute]] e sormontato da un elmo d'oro piumato. La lettera V è l'iniziale del toponimo. Il gonfalone è un drappo di azzurro.
 
=== Onorificenze ===
{{Onorificenze
|immagine= Merito civile silver medal BAR.svg
|nome_onorificenza= Medaglia d'argento al merito civile
|collegamento_onorificenza= Merito_civile
|motivazione = Centro nevralgico della guerra di Liberazione valligiana subì saccheggi, rastrellamenti e feroci rappresaglie da parte delle truppe tedesche, che provocarono la morte di alcuni abitanti e l'incendio di numerosi edifici. La popolazione seppe reagire agli orrori della guerra, affrontando la difficile opera di ricostruzione morale e materiale. Nobile esempio di spirito di sacrificio e amor patrio. 1943/1945 - Venasca (CN)
|luogodata= 1943/194524 -aprile Venasca (CN)2009<ref>{{cita web|url= http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=300969 |titolo= Comune di Venasca, Medaglia d'argento al merito civile }}</ref>}}
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
==Geografia==
[[File:Venasca (CN) - chiesa di Maria Vergine Assunta - facciata.jpg|thumb|right|Parrocchiale Maria Assunta]]
Il comune di Venasca si trova sul fondo della [[Valle Varaita]] posta alla destra del torrente omonimo. Per la sua collocazione sul territorio, Venasca è stata nei tempi passati un punto di riferimento per il commercio locale. È posta infatti alla confluenza della valle laterale di [[Isasca]] che attraverso la colletta di Brondello conduce a [[Saluzzo]], e alla valletta laterale di [[Rossana (Italia)|Rossana]] che attraverso la strada per colletta di [[Busca]] conduce alla [[Valle Maira]] e ai comuni del Cuneese. Il territorio è prevalentemente montuoso-collinare ed è suddiviso (secondo la denominazione dialettale locale) in due parti: "l'adrit" situato sul versante nord della vallata più esposto al sole in inverno e quindi dal clima migliore, e "l'ubach" contrapposto a sud che nel periodo invernale, è per lungo tempo all'ombra e quindi molto più freddo. Il clima essendo il concentrico situato a sud e sottoposto al vento di tramontana proveniente dalla valle, in inverno è particolarmente freddo. Un proverbio in dialetto locale recita ''"Chi veul vede l'infern, deuv pruvè Venasca d'invern"'' (Chi vuole vedere l'inferno, deve provare Venasca d'inverno). Per contro in estate si gode di un clima fresco e giustamente ventilato.
 
=== Chiesa di Maria Assunta ===
==I monumenti==
{{Vedi anche|Chiesa di Maria Vergine Assunta (Venasca)}}
[[File:Parrochiale.jpg|thumb|right|90px|<center>Parrocchiale Maria Assunta</center>|none]]
Il centro del paese è dominato dall'imponente e maestosa parrocchiale (in stile barocco) di intitolata a Maria Assunta. A pianta ottagonale, e con facciata in cotto, è stata costruita a partire dal [[1750]] su progetto dell'arch.architetto Ruffino. L'interno è ricco di marmi policromi e con affreschi del pittore milanese Pietro Antonio Pozzi. È stata definita ''"Una tra le più superbamente belle chiese del Piemonte"''; infatti può essere considerata uno dei più significativi esempi di architettura barocca del Saluzzese. Incorporato con l'edificio religioso, sorge l'antico Palazzo comunale, eretto fra il [[1776]] e il [[1778]] su disegno di Michele Borda, oggi sede dell'Istituto Musicale di Venasca-Valle Varaita.
Sulla piazzetta di fronte alla parrocchiale sorge un bel palazzo signorile quattrocentesco denominato "La ca dla Tur" (Casa della Torre) dotato di numerosi e pregevoli esempi di antica architettura (altane e colonne in pietra scolpite).
La Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo denominata localmente ''"la crusa"'' e stata eretta su una precedente chiesa del [[1300]] dedicata a San Rocco. È situata sulla nuova piazza del paese e fu sede anticamente della Confraternita dei Disciplinanti o del Gonfalone.
D'interesse sono anche le numerose cappelle sparse sul territorio comunale, come la Cappella di Sant'Antonio ([[1650]]), quella di Sant'Anna ([[1683]]), San Firmino ([[1719]]), San Bernardo ([[1700]] ??), San Bartolomeo ([[1700]]), Santa Maria del Vernet (???), San Sebastiano ([[1770]]) e la cappella della Natività di Peralba (già citata nei documenti nel [[1143]]) che sorge su di un promontorio dominante la pianura, a circa 4 chilometri dal concentrico a 1000 metri di altitudine. Deve, probabilmente, il proprio nome (Peralba) da "albus" (bianco), dovuto al colore delle pietre presenti nella zona o dal colore della costruzione, ben visibile anche in lontananza.
Uscendo dal paese, oltre il ponte sul torrente Varaita, è presente la secentesca Cappella di San Carlo, eretta in seguito al voto fatto dalla comunità dopo la grande peste del [[1630]].
Sulla strada che conduce ad [[Isasca]] si incontra il piccolo Santuario di Santa Lucia ([[1725]]) patrona del paese (protettrice della vista), caratterizzato dalla presenza di numerosi ex voto.
A Bricco, piccolo frazione del paese, infine, sorge la Parrocchiale dedicata alla Visitazione di Maria Vergine ([[1780]]).
 
=== Casa della torre ===
==Economia==
 
L'economia è legata all'allevamento del bestiame, all'agricoltura e alla lavorazione del legno. Un tempo esisteva (ora cessata) in località Pilone Rocche una fiorente attività legata all'estrazione e lavorazione per usi industriali della pietra "serpentino". È ancora visibile, entrando nel territorio comunale arrivando dalla pianura, la grande cava dove si estraeva il materiale dal versante della montagna. L'artigianato del legno è rivolto principalmente alla produzione di cofani mortuari. Nel concentrico sono presenti numerosi esercizi commerciali e panetterie. Rinomato è il pane prodotto nelle tre panetterie, cotto con forno a legna. Inoltre sono presenti sul territorio comunale due importanti salumifici.
Sulla piazzetta di fronte alla parrocchiale sorge un bel palazzo signorile quattrocentesco denominato "La ca dla Tur" (Casa della Torre) dotato di numerosi e pregevoli esempi di antica architettura ([[Altana (architettura)|altane]] e colonne in pietra scolpite).
 
=== Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo ===
La chiesa dei Santi Filippo e Giacomo denominata localmente ''"la crusa"'' è stata eretta su una precedente chiesa del [[1300]], dedicata a san Rocco. È situata sulla nuova piazza del paese e fu sede anticamente della Confraternita dei Disciplinanti o del Gonfalone.
 
=== Chiese varie ===
D'interesse sono anche le numerose cappelle sparse sul territorio comunale, come la cappella di Sant'Antonio ([[1650]]), quella di Sant'Anna ([[1683]]), San Firmino ([[1719]]), San Bernardo ([[1700]] ??), San Bartolomeo ([[1700]]), Santa Maria del Vernet (???), San Sebastiano ([[1770]]) e la [[Santuario della Madonna di Peralba|cappella della Natività di Peralba]] (già citata nei documenti nel [[1143]]) che sorge su un promontorio dominante la pianura, a circa 4 chilometri dal concentrico a 1000 metri di altitudine. Deve, probabilmente, il proprio nome (Peralba) da "albus" (bianco), dovuto al colore delle pietre presenti nella zona o dal colore della costruzione, ben visibile anche in lontananza.
Uscendo dal paese, oltre il ponte sul torrente Varaita, è presente la secentesca cappella di San Carlo, eretta in seguito al voto fatto dalla comunità dopo la grande peste del [[1630]].
Sulla strada che conduce ad [[Isasca]] si incontra il piccolo santuario di Santa Lucia ([[1725]]) patrona del paese (protettrice della vista), caratterizzato dalla presenza di numerosi ex voto.
A Bricco, piccolo frazione del paese, infine, sorge la parrocchiale dedicata alla Visitazione di Maria Vergine ([[1780]]).
 
== Economia ==
L'economia è legata all'allevamento del bestiame, all'agricoltura e alla lavorazione del legno. Un tempo esisteva (ora cessata) in località Pilone Rocche una fiorente attività legata all'estrazione e lavorazione per usi industriali della pietra "serpentino". È ancora visibile, entrando nel territorio comunale arrivando dalla pianura, la grande cava dove si estraeva il materiale dal versante della montagna. L'artigianato del legno era rivolto principalmente alla produzione di cofani mortuari; un tempo esistevano diverse attività produttive (ora cessate). Nel concentrico sono presenti numerosi esercizi commerciali e panetterie. Inoltre sono presenti sul territorio comunale due salumifici.
La presenza turistica nei mesi estivi, dato il clima fresco e ventilato è abbastanza buona, specialmente nella parte più alta del territorio (Bricco, Peralba).
 
==Sport edSocietà attività==
=== Evoluzione demografica ===
Sono presenti un maneggio, un campo da calcio a 11, un campo da calcetto, da tennis, da beach volley, una bocciofila.
{{Demografia/Venasca}}
 
=== Etnie e minoranze straniere ===
È stata inaugurata il 26 maggio 2007 "[[La fabbrica dei suoni]]". Si tratta del primo parco tematico italiano dedicato esclusivamente
Secondo i dati [[Istituto nazionale di statistica|Istat]] al 31 dicembre 2017, i cittadini stranieri residenti a Venasca sono {{formatnum:75}}<ref>{{Cita web |url=http://demo.istat.it/str2017/index.html# |titolo=Dato Istat al 31/12/2017 |accesso=25 agosto 2018 |dataarchivio=6 agosto 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170806142909/http://www.demo.istat.it/bil2016/index.html |urlmorto=sì }}</ref>, così suddivisi per nazionalità, elencando per le presenze più significative<ref>Dati superiori alle 20 unità</ref>:
al suono e alla musica.
 
www.lafabbricadeisuoni.it
{{div col}}
# [[Romania]], {{formatnum:29}}
{{div col end}}
 
==Manifestazioni Cultura ==
===Eventi===
1ª domenica dopo Pasqua
"Madonna del Buon Consiglio"
 
3ª domenica di maggio
"Cantaprimavera"
 
2ª domenica di agosto
"Festa del prosciutto al forno".
 
3ª domenica di settembre
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''Mostra mercato dei prodotti agricoli ed artigianali della Valle Varaita.''
 
==Amministrazione= Attività ===
È stata inaugurata il 26 maggio 2007 la Fabbrica dei suoni. Si tratta del primo parco tematico italiano dedicato esclusivamente
al suono e alla musica.
 
== Amministrazione ==
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec
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{{ComuniAmminPrec
|[[2014]]
|[[2019]]
|Silvano Dovetta
|lista civica
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[2019]]
|[[2024]]
|Silvano Dovetta
|lista civica
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[2024]]
|in carica
|Silvano Dovetta
Riga 161 ⟶ 178:
{{ComuniAmminPrecFine}}
 
==Sport==
== Galleria fotografica ==
Sono presenti un maneggio, un campo da calcio a 11, un campo da calcetto, da tennis, da beach volley, una bocciofila.
<gallery>
 
Image:Affresco S.S. Trinità.jpg|Affresco del 1491 in Via Ruffino
=== Altre informazioni amministrative ===
Image:Architrave antica Chiesa di Venasca.jpg|Architrave antica chiesa 1468
Il comune faceva parte della [[Comunità montana Valli Po, Bronda, Infernotto e Varaita]].
Image:Presbiterio Parrocchiale Maria Assunta.jpg|Presbiterio Parrocchiale Maria Assunta
 
Image:Affresco Presbiterio Parrocchiale Maria Assunta.jpg|Affresco Presbiterio Parrocchiale Maria Assunta
==Infrastrutture e trasporti==
</gallery>
Tra il [[1887]] e il [[1948]] Venasca fu capolinea di [[tranvia Costigliole-Venasca|una tranvia per Costigliole Saluzzo]].
 
== Chiese e Cappellecappelle ==
<gallery>
Image:ParrochialeVenasca (CN) - chiesa di Maria Vergine Assunta - facciata.jpg|Parrocchiale Maria Assunta 1750
Image:Chiesa San Carlo.jpg|San Carlo 1630
Image:Chiesa San Bartolomeo.jpg|San Bartolomeo 1700
Image:Chiesa San Bernardo, Venasca, Cuneo, Italy.JPGjpg|San Bernardo 1700
Image:Chiesa Sant'Anna.jpg|Sant'Anna 1683
Image:Madonna di Peralba.jpg|Madonna di Peralba 1143
Image:Chiesa Visitazione di Maria Vergine.jpg|Visitazione di Maria Vergine 1780
Image:Santa Maria del Vernet.jpg|Santa Maria del VernetVernetto ????
Image:Chiesa San Firmino.jpg|San Firmino 1719
Image:Chiesa di San Sebastiano Venasca.jpg|San Sebastiano 1770
Image:Sant Antonio.jpg|Sant'Antonio 1650
Image:Santuario_Santa_Lucia.jpg|Santa Lucia 1725
Image:Chiesa Santi Filippo e Giacomo.jpg|Chiesa Santi Filippo e Giacomo -1807 (detta "Crusà" 1807)
</gallery>
 
==Galleria d'immagini==
==Evoluzione demografica==
<gallery>
{{Demografia/Venasca}}
Image:Affresco S.S. Trinità.jpg|Affresco del 1491 in Via Ruffino
Image:Architrave antica Chiesa di Venasca.jpg|Architrave antica chiesa 1468
Image:Presbiterio Parrocchiale Maria Assunta.jpg|Presbiterio Parrocchiale Maria Assunta
Image:Affresco Presbiterio Parrocchiale Maria Assunta.jpg|Affresco Presbiterio Parrocchiale Maria Assunta
</gallery>
 
== Note ==
<references />
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Venasca}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{ProvinciaComuni della provincia di Cuneo}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Cuneo}}
 
[[Categoria:Comuni della provincia di Cuneo]]
[[Categoria:Comuni italiani di lingua occitana]]
[[Categoria:Venasca| ]]