Tunisi: differenze tra le versioni

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{{Avvisounicode}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = Tunisi
|Nome ufficiale = {{ar}} تونس<br /><small>''Tūnis''</small>
|Panorama = MontageTunisVue de Tunis.jpg
|Didascalia =
|Bandiera =
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|Divisione amm grado 1 = Tunisi
|Divisione amm grado 2 = no
|Amministratore locale = [[SeifallahSouad LasramAbderrahim]]
|Partito = [[Ennahda]]
|Data elezione = 2303/0407/20112018
|Data istituzione =
|Data soppressione =
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|Longitudine secondi =
|Longitudine EW = E
|AltitudineSuperficie = 4104
|Abitanti = 638845
|Superficie = 212.63
|Note abitanti = {{cita web | titolo=Tunisia: Governorates, Major Cities, Communes & Urban Agglomerations | sito=Population Statistics, Maps, Charts, Weather and Web Information | data=1º gennaio 2022 |accesso=20 novembre 2=22 | url=https://www.citypopulation.de/en/tunisia/cities/}}
|Note superficie =
|Abitanti = 728453
|Note abitanti = [http://www.ins.nat.tn/indexen.php Istituto nazionale tunisino di statistica]
|Aggiornamento abitanti = 2014
|Sottodivisioni =
|Divisioni confinanti =
|Lingue = [[Lingua araba|arabo]], [[Lingua francese|Francese]]
|Lingue =Francese,Arabo
|Prefisso = 216
|Codice postale = 1000
|Prefisso =
|Fuso orario =
|Codice statistico =
|Codice catastale =
|Targa =T T
|Nome abitanti = tunisini<ref>{{Treccani|tunisino|Tunisino|v=x}}</ref>
|Patrono =
|Festivo =
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|Sito = http://www.commune-tunis.gov.tn/publish/content/
}}
'''Tunisi''' (<small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|/ˈtunizi/|it}}<ref>{{Dipi|Tunisi}}</ref>; {{arabo|تونس|TunisTūnis}};, giornalisticamentein chiamata[[Lingua anchefrancese|francese]] ''CartagineTunis'') è una [[città]] disulla 728.453costa dimediterranea dell'[[popolazioneNordafrica|Africa settentrionale]] con 638 845 [[Popolazione|abitanti]], 2.321.227ma seal sicentro consideradi lun'[[area metropolitana]] che ne conta {{formatnum:2658816}} nel 2022<ref name="template divisione amministrativa-abitanti"/>, dell'che la rendono la terza città più popolosa del [[Nordafrica|Africa settentrionaleMaghreb]], dopo [[capitale (città)|capitaleCasablanca]] e massimo [[porto (struttura)|portoAlgeri]] della. [[Tunisia]]Capitale (di cui è la città più popolosa)|Capitale]] e capitale delmassimo [[Governatoratoporto]] didella Tunisi|governatorato omonimo[[Tunisia]]., Sisi trova sulle rive di una [[laguna]] presso l'antica [[Cartagine]], unita al [[Mar Mediterraneo]] da un [[canaleCanale artificiale|canale]] navigabile di circa {{M|10&nbsp;|u=km}} che la collega all'avamporto deldi [[laLa Goletta]].
 
Nata come modesto villaggio situato all'ombra di Cartagine, [[Kairouan]] e [[Mahdia]], Tunisi è finalmente stata designata come capitale il 20 settembre [[1159]] (5 [[ramadan]] 554, per il [[calendario musulmano]]) per volontà della [[Almohadi|dinastia degli Almohadi]], successivamente confermata dentro il proprio statuto sotto la [[dinastia hafside]] nel [[1228]] e anche all'indipendenza del paese, il 20 marzo [[1956]].
== Geografia ==
 
Tunisi è la capitale economica e commerciale della Tunisia. La densità della rete stradale, autostradale e della struttura aeroportuale della città ne fanno un punto di convergenza per i trasporti nazionali. Questa situazione è il risultato di una lunga evoluzione, in particolare della concezione [[Centralismo|centralistica]] che ha dato un ruolo considerevole alla capitale e che ha fatto in modo che vi si concentrassero le istituzioni principali.
 
== Geografia fisica ==
=== Territorio ===
[[File:Tunis SPOT 1076.jpg|thumb|left|Tunisi vista dal satellite]]
La città di Tunisi è costruita su una serie di colline che degradanodigradano dolcemente verso il lago[[Lago di Tunisi]], ma con un ripido pendio in direzione opposta. Queste colline, cui corrispondocorrispondono le zone di Notre-Dame de Tunis, Ras Tabia, La Rabta, La KasbahGasbah, e Montfleury e Manoubia hanno altitudini che non superano i 50 metri sul livello del mare. Il Lago è collegato al Golfo di Tunisi sul [[mar Mediterraneo]] da un canale che termina al porto di La Goulette / Halq al WadiWad. L'antica città di Cartagine si trova appena a nord di Tunisi, lungo la parte costiera.
 
=== Clima ===
Tunisi ha un [[clima mediterraneo]], caratterizzato da una stagione calda e secca e da una stagione freddamite e piovosa. Il clima locale è influenzata anchedeterminato dalla latitudine della città, dall'influenza mitigatrice del mare Mediterraneo e dal terreno collinare della città.
 
L'inverno è la stagione più piovosa dell'anno, quando cade più di un terzo della pioggia annuale; in media piove ogni due o tre giorni. Durante le giornate invernali, l'irradiazione solare può aumentare la temperatura anche di 9°. leLe gelatebrinate sono rare o inesistenti. In primavera, la pioggia diminuisce della metà. Il sole diventa dominante a maggio quando raggiunge 10 ore di luce al giorno. In estate, la pioggia è completamente assente e la luce solare è al suo massimo. Le temperature medie nei mesi estivi di giugno, luglio, agosto, settembre e settembreottobre sono molto alte. Le brezze marine possono mitigare il calore, ma a volte i venti desertici di scirocco possono invertire la tendenza. InNel tardo autunno, comincia a piovere, spesso con brevi temporali, che a volte puòpossono causare inondazioni. oLa anchefine inondare alcune parti della città. Ildel mese di novembre segna unala rottura neldel calore generale. In estate, invece, le temperature possono superare i 45° (il 10 agosto 2021 l'aeroporto ha registrato la massima ufficiale di {{M|48,9|u=°C}}) e si sono registrate più volte temperature di oltre 20-22&nbsp;°C a dicembre.
 
{{ClimaAnnuale
| nome = Tunisi<ref name="it.climate-data.org">https://it.climate-data.org/___location/502/</ref>
| tempmax01 = 14.8
| tempmax02 = 16.2
| tempmax03 = 18
| tempmax04 = 21.1
| tempmax05 = 24.2
| tempmax06 = 29
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| tempmin10 = 15.3
| tempmin11 = 11.1
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| pioggia03 = 43
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| pioggia07 = 3
| pioggia08 = 9
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| pioggia10 = 58
| pioggia11 = 53
| pioggia12 = 62
}}
 
== Storia ==
=== Origini ed età antica ===
[[File:Uticacarthago.JPG|thumb|upright=1.5|Tavola Peutingeriana]]
L'antica Tunisi fu costruita vicino alla località di [[Cartagine]]. Nella [[Tavola Peutingeriana]] è citata come ''Thuni'', ed era indicata come ''mutatio'', stazione di sosta.<ref name="Paul Sebag 2000, p. 70">{{cita libro |lingua = fr |autore = Paul Sebag |titolo = Tunis : histoire d’uned'une ville |città = Parigi |editore = [[Éditions L'Harmattan|éd. L’HarmattanL'Harmattan]] |anno = 2000 |paginap = 70 |isbn = 2-7384-6610-9 |cid = Paul Sebag}}</ref>
 
L'esistenza della città è attestata al IV secolo a.C.<ref>{{cita|Paul Sebag|p. 60}}.</ref> Nel 146 a.C. i romani distrussero Tunisi (insieme a Cartagine). Tuttavia, la città fu successivamente ricostruita sotto il governo di [[Augusto]] e divenne una città importante sotto il controllo romano e al centro di un settore agricolo fiorente. Situata su una collina, Tunisi era un ottimo punto da cui si poteva controllare il traffico navale e carovaniero da e per Cartagine. Tunisi fu una delle prime città della regione a cadere sotto il controllo cartaginese, e nei secoli successivi Tunisi è stata menzionata nelle storie militari connesse con Cartagine.
 
L'esistenza della città è attestata al IV secolo a.C.:<ref>{{cita|Paul Sebag|p. 60}}.</ref> Tunisi fu una delle prime città della regione a cadere sotto il controllo cartaginese, venendo menzionata spesso nei secoli successivi nelle cronache militari connesse con Cartagine. Tunisi fu tenutaripresa dai mercenari ribelli durante la [[rivolta dei mercenari]], combattuta tra il [[240 a.C.]] e il [[238 a.C.]] contro Cartagine., Iche ribellisconfisse furonoi sconfitti,ribelli e riconquistò la città. conquistataIn seguito, insieme a Cartagine, fu distrutta dai cartaginesiromani vincitori della [[terza guerra punica]], nel 146 a.C..
 
Tunisi venne ricostruita prima di Cartagine,<ref name="Paul Sebag 2000, p. 70"/> soprattutto durante il governo di [[Augusto]] e divenne una città importante sotto il controllo romano e al centro di un settore agricolo fiorente. Situata su alture, Tunisi era infatti un ottimo punto da cui si poteva controllare il traffico navale e carovaniero da e per Cartagine.
Tunisi, come Cartagine, fu distrutta dai romani vincitori della [[terza guerra punica]], ma Tunisi venne ricostruita prima di Cartagine.<ref name="Paul Sebag 2000, p. 70"/>
 
Tunisi, sempre più romanizzata, venne quindi cristianizzata e divenne sede di un vescovo. Tuttavia, Tunisi rimase sempre di dimensioni modeste rispetto a Cartagine.
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Inizialmente Tunisi ha svolto un ruolo militare; gli arabi hanno valorizzato l'importanza strategica della sua vicinanza al [[Canale di Sicilia]]. Divenne un'importante base navale degli arabi nel Mediterraneo occidentale, e assunse una notevole importanza militare. Durante il dominio della dinastia [[Aghlabidi]], durante il IX secolo, nonostante gli abitanti di Tunisi si fossero ribellati in diverse occasioni, la città profittò dei miglioramenti economici introdotti dagli arabi, diventando rapidamente la seconda città più importante del regno. Addirittura divenne capitale della regione dal 902, dopo la conquista della regione dell'[[Ifriqiya]] da parte dei [[Fatimidi]].
 
L'opposizione locale alle autorità sciite Fatimidi iniziarono ad intensificarsi nel [[945]], quando gli insorti [[Kharigismo|kharigiti]] occuparono e saccheggiarono Tunisi. Con l'avvento della dinastia [[Ziridi|Ziride]] Tunisi acquistò importanza, ma la popolazione sunnita tollerò sempre meno il dominio sciita, iniziando a massacrare le persone di questa comunità. Nel [[1048]] il sovrano ''al-MuizzMuʿizz ibn BadisBādīs'' si ribellò contro la dinastia fatimide, ristabilendo i riti sunniti in tutta la regione dell'IfriqiyaIfrīqiya. Questa decisione causò la reazione del califfo [[al-Mustanṣir bi-llāh]], che mando le tribù [[Banu Hilal]] a mettere a ferro e a fuoco la regione, radendo al suolo nel [[1057]] la capitale ziride [[Qayrawan]]. Solo alcune città, tra le quali Tunisi, si salvarono dal saccheggio.
 
Esposta alla violenza dalle tribù ostili che si erano insediate intorno alla città, nel [[1059]] la popolazione di Tunisi ripudiò l'autorità degli Ziridi e giurò fedeltà al principe [[Hammadidi|della dinastia Hammadide]] [[Nasir ibn al-Nas]]. Ma il governatore nominato dal principe, dopo aver riportato l'ordine, non esitò ad affrancarsi dagli Hammadidi per fondare la dinastia Khurassanidekhorasanide, con Tunisi come sua capitale. Questo piccolo regno indipendente, grazie al commercio, riuscì a garantire a Tunisi un periodo di pace e prosperità.
 
[[File:Battle of Tunis.jpg|thumb|upright=1.5|Battaglia di Tunisi nel 1270]]
 
Nel [[1159]] [[Abd al-Mu'min]], il fondatore della dinastia [[almohade]], conquistò Tunisi, portando un nuovo governo nella regione. Per Tunisi fu un periodo di ulteriore sviluppo, che la portò a diventare la capitale provinciale prima, e capitale del regno nel [[1228]], quando il governatore Abu ZakariyaZakariyya prese il potere instaurando la [[dinastia hafside]]. La città si ingrandì e fu dotata di mura protettive. Nel [[1270]] la città fu assediata da [[Luigi IX di Francia]], ma l'impresa fallì, anche per l'improvvisa morte per dissenteria del sovrano francese. In questo stesso periodo, spinti dalla riconquista della Spagna, i primi [[Al-Andalus|andalusi]] musulmani ed ebrei arrivarono a Tunisi, contribuendo notevolmente alla prosperità economica della capitale hafside.
 
=== Dominio ottomano ===
[[File:Charles quint a tunis.png|thumb|upright=1.5|Ingresso di Carlo V a Tunisi nel 1535]]
 
L'Impero Ottomano conquistò Tunisi nel [[1534]], il [[Khayr al-Din Barbarossa|Barbarossa]] la strappò dal controllo del sultano ''Hassan MulaiMulay'' Hassan, che si rifugiò alla corte di [[Carlo V d'Asburgo|Carlo V]], imperatore del Sacro Romano e Re di Spagna. Carlo V, che subiva grosse perdite a causa degli atti di pirateria dei corsari che operano delle basi di DjerbaGerba, Tunisi e [[Algeri]], accettò di reintegrare Hassan''Mulay'' MulaiHassan, in cambio della sua accettazione della sovranità spagnola. Carlo V conquistò la città il 6 agosto [[1535]], imponendo il protettorato Hassfide.
 
L'ammiraglio ottomano [[Uluç Alì PasciàUccialì]] nel [[1569]] riconquistò una prima volta la città, che però appena due anni dopo, nel [[1571]], tornò sotto il protettorato spagnolo, in seguito alla [[battaglia di Lepanto]]. Ma il protettorato spagnolo durò solo fino 1574, quando la città fu riconquista dagli Ottomani. Dopo il 1591, i governatori di Tunisi governarono con relativa indipendenza dai sovrani Ottomani, riprendendo ad operare con i traffici commerciali, gli atti di pirateria e il traffico di schiavi, che garantiva ai governanti di Tunisi ingenti guadagni.
 
[[File:Tunis (Reproduction d'une gravure de 1690).jpg|thumb|upright=1.5|Tunisi nel 1690]]
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All'inizio del XVIII secolo la dinastia degli [[Husaynidi]] subentrò nel governo della Tunisia, portando grandi progressi nello sviluppo della città e dei suoi edifici. Durante questo periodo, la città prosperò come centro di commercio. Nel [[1756]], approfittando delle divisioni all'interno della casa regnante, gli Algerini conquistarono Tunisi, e con la città, la sua provincia.
 
All'inizioAlla fine del XIXXVIII secolo Tunisi subì un [[Guerra con il Beycato di Tunisi|bombardamento da parte della flotta veneziana]], e la città conobbe una ribellione nel [[1811]]. Sotto il governatorato di [[al-Husayn II ibn Mahmud]], dopo le sconfitte navali contro i britannici nel [[1826]], e i francesi nel [[1827]], Tunisi vide un incremento dell'attività commerciale dei francesi.
 
Il [[decreto]] del 30 agosto [[1858]] istituì il [[comune]] di Tunisi. L'uomo che fu alla base della creazione di questa istituzione, il generale Husayn, divenne il primo sindaco della città fino al [[1865]]. Fu pertanto allail basepromotore della riorganizzazione urbana della città.
 
[[File:Tunis remparts portes.jpg|thumb|Mura e porte cittadine nel 1888]]
 
Nel corso della seconda metà del XIX secolo, Tunisi divenne sempre più popolatopopolata dagli europei, in particolare francesi[[italiani]], gli scambi commerciali e l'immigrazione aumentò notevolmente le dimensioni della città. Ciò provocò la demolizione nel [[1860]] delle vecchie mura della cittàcittadine, per accoglierefavorire l'integrazione e la crescita nei sobborghi. La città si espanse oltre gli antichi confini, ede i nuovi quartieri furono ammodernatibeneficiati conda lareti di distribuzione dell'acqua (1860) prima, del gas da illuminazione (1872), con la raccolta dei rifiuti (1873), e lacon comunicazioneservizi di trasporto pubblico con lale periferiaperiferie adiacenti e il centro della città poi. Con i nuovi arrivi, aumentarono gli scambi con l'Europa, e a Tunisi furono introdotte le prime industrie moderne.
 
=== Dominio francese ===
[[File:Bazar - Tunis - Tunisia - 1899.jpg|thumb|upright=1.5|BaazarBazar di Tunisi nel 1899]]
 
I francesi occuparono la città dal [[1881]] al [[1956]], tranne che per un breve periodo, dal novembre [[1942]] al maggio [[1943]], quando fu occupata dalle [[Potenze dell'Asse|forze dell'Asse]].
 
In questi anni ci fu ununa forte immigrazione dall'Europa (soprattutto dalla Francia e dall'Italia) tanto che si arrivò ad un punto in cui la metà della popolazione era di origine europea.<ref>{{cita libro |lingua = en |autore = Albert Habib Hourani |autore2 = Malise Ruthven |titolo = A History of the Arab Peoples |url = https://archive.org/details/historyofarabpeo0122hour_06BYS |città = Cambridge (Massachusetts) |editore = [[Harvard University Press]] |anno = 2002 |paginap = 323 |isbn = 0-674-01017-5}}</ref>
 
La creazione del protettorato francese nel 1881 fu un punto di svolta nella storia di Tunisi, causando la rapida riqualificazione della città nel giro di due o tre decenni. La città si espanse rapidamente al di fuori dei suoi vecchi confini, articolandosi in una città vecchia, abitata dalla popolazione di origine araba, e una nuova città popolata da immigrati europei, con una struttura diversa da quella della medina tradizionale. Durante tutto questo periodo, Tunisi fu interessata da costaticostanti processi di miglioramento che portarono alla fornitura di acqua, reti del gas naturale e dell'energia elettrica, servizi di trasporto pubblico e altre infrastrutture cittadine.
 
Durante il periodo della [[Primaprima Guerraguerra Mondialemondiale]] la situazione a Tunisi rimase tranquilla, così che dopo la guerra, la città potepoté affrontare nuovi sviluppi in tutti i campi dell'economia e del commercio urbano.
 
[[File:Le défilé de la libération - Tunis 2.jpg|thumb|upright=1.5|Sfilata degli Alleati a Tunisi nel maggio del 1943]]
 
Durante la Seconda Guerra Mondiale, Tunisi, fu brevemente occupata dalle forze dell'Asse che stavano rientrando in Italia, in seguito alla sconfitta subita ad opera degli alleati; di fatto Tunisi fu la loro ultima base in Africa. Il 7 maggio del [[1943]] le truppe e i mezzi della Prima Armata Britannica entrarono in città e il 20 maggio gli Alleati sfilarono per i viali della città per celebrare la fine dei combattimenti in Nord Africa.<ref>{{cita libro |lingua = en |autore = Rick Atkinson |titolo = An Army at Dawn: The War in North Africa, 1942–1943 |url = https://archive.org/details/armyatdawn00rick |città = New York |editore = Henry Holt & Co. |anno = 2002 |isbn = 0-8050-6288-2}}</ref> In seguito Tunisi fu la base degli Alleati per la preparazione delle successivi operazioni contro l'isola di Pantelleria, la Sicilia, e quindi l'Italia.
 
=== Indipendenza ===
Dopo l'indipendenza nel 1956, Tunisi ha consolidato il suo ruolo di capitale, in primo luogo con la creazione di una costituzione affermando che la Camera dei Deputati e della Presidenza della Repubblica devono avere la loro sede a Tunisi. In un tempo molto breve, la città coloniale si trasforma rapidamente, con i nativi tunisini che gradualmente hanno sostituito l'ampia popolazione europea.
 
A causa della pressione demografica e il tasso di migrazione verso la capitale, la città ha continuato a crescere, anche con la creazione di nuovi quartieri in periferia. I vecchi edifici sono stati gradualmente rinnovati e nuove costruzioni hanno modificato il vecchio paesaggio urbano.
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Anche l'[[Organizzazione per la Liberazione della Palestina]] ha avuto anche il suo quartier generale a Tunisi, dal 1970 al 2003. Nel 1985, il quartier generale dell'OLP fu bombardato dall'aviazione israeliana; circa 60 persone morirono durante questo attacco.
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
== Geografia antropica ==
Considerata già da tempi antichi un'importante e ricca città, Tunisi è una metropoli ricca di storia nel quale i suoi [[monumento|monumenti]] testimoniano il suo passato.
=== Struttura urbana ===
La [[Medina (quartiere)|medina]] fu costruita su una [[collina]] dai morbidi pendii che scende verso la laguna di Tunisi, ad [[est]], e il ''sebkhet Séjoumi'', ad [[ovest]]. La città europea fu costruita successivamente tra la medina e la laguna. Da allora la [[metropoli]] si è estesa verso le [[collina|colline]] del [[nord]] e verso il [[deserto]] del [[sud]]. La città è divisa in 19 zone:
* ''Bab Alioua''
* ''Bab El Fellah''
* ''Bab Saadoun''
* ''Bab Souika''
* ''Belvédère'': (vi si trovano il più grande parco della città e lo [[zoo]])
* ''Berges du lac'': (zona nuova situata sulla riva nord della laguna di Tunisi)
* ''Borgel''
* ''Cité Jardins''
* ''El Manar''
* ''El Menzah''
* ''El Omrane''
* ''Halfaouine''
* ''La Cagna''
* ''La Petite Sicile''
* ''Montfleury''
* ''Montplaisir''
* ''Mutuelleville'' (zona residenziale molto tranquilla, vi si trova l'istituto universitario francese ''Pierre Mendès France'')
* ''Mendès France''
* ''Ras Tabia''
 
=== Architetture civili ===
Il territorio del comune di Tunisi confina con i comuni di ''Ariana'', del ''Bardo'', di ''Ben Arous'' e di ''El Mourouj'', entrati a far parte dell'agglomerato urbano.
[[File:V Giochi del Mediterraneo di Tunisi 1967 - Piscina olimpica e Palazzo dello sport El Menzah.jpg|thumb|La [[Piscina olimpica di El Menzah|piscina olimpica]] e ''La Coupole'' in fase di costruzione in vista dei [[Giochi del Mediterraneo]] di [[V Giochi del Mediterraneo|Tunisi 1967]].]]
* [[Palazzi di Tunisi]]
* [[Palazzo Cinema di Tunisi]]
* [[Piscina olimpica di El Menzah]]
* [[Stadio olimpico di El Menzah]]
==== La Medina ====
{{vedi anche|Medina di Tunisi}}
[[File:General view of Tunis - Tunisia - 1899.jpg|upright=1.4|thumb|sinistra|Vista della medina di Tunisi dal ''Paris Hotel'' nel [[1899]].]]
Fondata nel [[698]] intorno al nucleo originario della [[moschea al-Zaytuna]], la medina si sviluppa urbanisticamente durante tutto [[medioevo]], sia verso settentrione che meridione: questo sviluppo successivo ha di fatto creato una suddivisione della medina in tre parti, ovvero il cuore principale della medina e due periferie, [[Bab Souika]], a nord, e [[Bab El Jazira]], a sud. Divenuta la capitale di un potente regno durante l'[[Dinastia hafside|epoca hafside]], centro religioso, intellettuale ed economico aperto verso il medio oriente, il Maghreb, l'Africa e l'Europa, Tunisi, compresa la sua medina, si dota di numerosi monumenti in cui si mescolano gli stili dell'[[Ifriqiya]] alle influenze andaluse e orientali, con influssi dei monumenti romani e bizantini, in particolare per le [[Colonna|colonne]] e i [[capitelli]], e dell'architettura araba, caratterizzato dall'uso dell'[[Arco (architettura)|arco]] [[Arco (architettura)#Arco a sesto acuto|a sesto acuto]] e [[Arco (architettura)#Arco rialzato|rialzato]].
 
Con una superficie di 270 ettari (più 29 ettari per il quartiere della casba) e più di {{formatnum:100000}} abitanti, oggi la medina accoglie un decimo della popolazione di Tunisi e occupa un sesto della superficie urbanizzata dell'area urbana. La [[Urbanistica|pianificazione]] della medina di Tunisi ha la particolarità di non obbedire ad alcun layout geometrico né di seguire una precisa [[Pianta (architettura)|pianta]] e questa complessa organizzazione del tessuto urbano ha, durante il periodo coloniale, alimentato la convinzione che la medina fosse un luogo pericoloso e caotico, presso la quale regnava l'anarchia e vi era il pericolo di agguati. Studi intrapresi negli [[Anni 1930|anni trenta]], con l'arrivo dei primi [[Etnologia|etnologi]], hanno, tuttavia, dimostrato come, in realtà, l'articolazione degli spazi della medina non fosse assolutamente casuale: le case erano, in effetti, costruite seguendo una gerarchia socioculturale codificata secondo complessi tipi di rapporti umani.
Vi sono numerosi progetti, come quello della ''Società di studi e di promozione di Tunisi Sud'', tesi a valorizzare zone occupate un tempo dalla laguna e oggi prosciugate.
 
All'inizio del [[XXI secolo]], la medina rimane ancora uno tra questi tradizionali quartieri fra i meglio conservati del [[mondo arabo]]. Infatti, contrariamente alle medine di [[Algeri]], [[Palermo]] o [[Napoli]], questo cuore storico di Tunisi non ha mai sofferto gli effetti di grandi catastrofi naturali e di interventi urbanistici radicali. È questa la ragione per cui, nel [[1979]], la medina di Tunisi è diventata [[Patrimonio mondiale dell'umanità|patrimonio mondiale]] per l'[[UNESCO]].
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
 
====I ''suq''====
[[File:Kouba panorama.jpg|thumb|La ''Kouba'' ([[lingua araba|arabo]] ''qubba'', ossia "cupola"), padiglione del XVIII secolo nel parco del Belvedere]]
{{vedi anche|Suq di Tunisi}}
[[File:Tunisi.jpg|thumb|left|[[Souk]] a Tunisi]]
[[File:Rue Mosquée Zitouna - Médina de Tunis.jpg|thumb|upright=1.4|right|[[Suq]] lungo la ''Rue Mosquée Zitouna'']]
I suq costituiscono una vera e propria rete di strade e vicoli coperti e fiancheggiati da negozi di commercianti e artigiani, spesso raggruppati per specialità, in base alla gerarchia codificata del mestiere.
 
Le prime attività artigianali di Tunisi risalgono a prima del [[XIII secolo]], in concomitanza con la presa di potere degli [[Dinastia hafside|Hafsidi]]. È grazie ai prìncipi di questa dinastia che la maggior parte dei suq sono aperti e posti permanentemente dentro la medina: i suq divennero il cuore economico della Tunisia, all'interno dei quali si svolgevano le attività commerciali con l'esterno, la produzione artigianale, ma anche gli scambi di prodotti agricoli dalle campagne.<br />Presto, secondo i vari inconvenienti inerenti alla struttura della medina, i suq vennero organizzati secondo un semplice schema: vicino al cuore della medina, costituito dalla [[moschea al-Zaytuna]], e nella parte alta e occidentale della città erano raggruppati i mestieri cosiddetti nobili, che non provocano rumore o cattivi odori, mentre gli altri mestieri erano relegati alle zone periferiche, alla parte bassa ([[Bab El Bhar]]) o a est della città.
La città è ricca di storia e di [[monumento|monumenti]] tipici della [[cultura araba]]:
 
=== Architetture religiose ===
* Moschea degli [[Aghlabidi]]
* [[Cattedrale di San Vincenzo de' Paoli]].
* La cinta muraria della città antica e le sue porte
* Moschea degli [[Aghlabidi]].
* Il Parco del Belvedere e la ''Kouba''
* [[Moschea di Hammouda Pacha]]
* Il ''suq''
* [[Moschea di Al Haoua]] (anche nota come "moschea di El Hawa o Ettaoufi"), situato nella Medina di Tunisi. È riconosciuta come monumento storico
* La medina (città antica)
* [[Moschea Sidi Mansour]], situata nel quartiere di El Hajjamine, vicino al sobborgo di [[Bab El Jazeera]], a [[sud]] della [[Medina di Tunisi|Medina]]
* L'antica città di [[Cartagine]]
* [[Moschea khelloua Sidi Mahrez]], situata vicino al sobborgo di [[Bab El Jazeera]], a [[sud]] della [[Medina di Tunisi|Medina]]
 
=== Architetture militari ===
* La cinta muraria della città antica e le sue porte.
 
=== Siti archeologici ===
* L'antica città di [[Cartagine]].
 
=== Aree naturali ===
[[File:Kouba panorama.jpg|thumb|La ''Kouba'' ([[lingua araba|arabo]] ''qubba'', ossia "cupola"), padiglione del XVIII secolo nel parco del Belvedere]]
Il [[Parco del Belvedere]] e la ''Kouba''.
 
== Cultura ==
=== Scuole ed università ===
{{...}}
[[File:FaculteLettre9AvrilTunis.jpg|left|thumb|La facoltà di scienze sociali]]
Tunisi e i suoi sobborghi ospitano le principali università della Tunisia come l'[[Università di Tunisi]], l'[[Università privata della Tunisia]], l'[[Università di Ez-Zitouna]], all'interno delle struttura delle [[Madrase di Tunisi]], l'[[Università di Cartagine]] e l'[[Università di Manouba]]. La popolazione studentesca della città era pari a {{formatnum:75597}} persone nel 2006.<ref>{{Cita web |lingua = fr |url = http://www.mes.tn/francais/donnees_de_base/p_etud.htm |titolo = Statistiques officielles |editore = Ministère de l'éducation nationale |accesso = 9 marzo 2016 |urlmorto = sì |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20130317033206/http://www.mes.tn/francais/donnees_de_base/p_etud.htm |dataarchivio = 17 marzo 2013 }}</ref>
 
[[File:LyceePiloteBourguiba.JPG|thumb|Il ''Lycée Bourguiba'']]
Vi è inoltre un buon numero di istituti superiori, come la [[Scuola nazionale di ingegneria di Tunisi]] e la [[Scuola nazionale di scienze]] alle quali si aggiungono alcune istituzioni private come l'[[Università aperta di Tunisi]].
 
Tra le scuole superiori della città le più note sono il ''Lycée de la Rue du Pacha'' (fondato nel 1900), il ''Lycée Bab El Khadhra'', il ''Lycée de la Rue de Russie'', ''Lycée Bourguiba'' e il ''[[Lycée Alaoui]]''. Come eredità della presenza francese rimangono in città alcune scuole francesi, la più nota è il ''Lycée Pierre Mendes-France'' a [[Mutuelleville]].
 
== Geografia antropica ==
=== Urbanistica ===
[[File:Rue Kasba Tunis.JPG|thumb|Scorcio di una via della medina]]
[[File:Ave Habib Bourguiba, Tunis.JPG|thumb|Strada Ave Habib Bourguiba]]
La [[Medina (quartiere)|medina]] fu costruita su una [[collina]] dai morbidi pendii che scende verso la laguna di Tunisi, ad [[est]], e il ''sebkhet Séjoumi'', ad [[ovest]]. La città europea fu costruita successivamente tra la medina e la laguna. Da allora la [[metropoli]] si è estesa verso le [[collina|colline]] del [[nord]] e verso il [[deserto]] del [[sud]]. La città antica è divisa in 19 zone:
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* Bab Alioua
* Bab El Fellah
* Bab Saadoun
* Bab Souika
* Belvédère: (vi si trovano il più grande parco della città e lo [[zoo]])
* Berges du lac: (zona nuova situata sulla riva nord della laguna di Tunisi)
* Borgel
* Cité Jardins
* El Manar
* El Menzah
* El Omrane
* Halfaouine
* La Cagna
* La Petite Sicile
* Montfleury
* Montplaisir
* Mutuelleville (zona residenziale, vi si trova l'istituto universitario francese ''Pierre Mendès France'')
* Mendès France'
* Ras Tabia
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Il territorio del comune di Tunisi confina con i comuni di ''Ariana'', del ''Bardo'', di ''Ben Arous'' e di ''El Mourouj'', entrati a far parte dell'agglomerato urbano.
 
Vi sono numerosi progetti, come quello della ''Società di studi e di promozione di Tunisi Sud'', tesi a valorizzare zone occupate un tempo dalla laguna e oggi prosciugate.
 
=== Area metropolitana ===
L'area urbana di Tunisi, la cui superficie è cresciuta significativamente nel corso della seconda metà del [[XX secolo]], si estende su più [[Governatorati della Tunisia|governatorati]]; infatti, nonostante la municipalità di Tunisi si trovi interamente all'interno del [[Tunisi (governatorato)|governatorato omonimo]], questo accoglie soltanto una minoranza della popolazione dell'agglomerato urbano giacché l'hinterland si estende anche negli attigui governatorati di [[Ben Arous (governatorato)|Ben Arous]], [[Governatorato di Ariana|Ariana]] e [[Governatorato di Manouba|La Manouba]].
 
=== Suddivisioni amministrative ===
La municipalità di Tunisi è suddivisa in quindici distretti municipali.<ref>{{Cita web|lingua=fr|url=http://www.commune-tunis.gov.tn/publish/content/article.asp?id=670|titolo=Plan d'ensemble de la municipalité de Tunis|accesso=28 luglio 2014}}</ref> La divisione della municipalità in tali zone è applicazione della Legge Organica del comune, promulgata nel 14 maggio [[1975]].<ref>{{Cita web |lingua = fr |url = http://www.commune-tunis.gov.tn/publish/content/article.asp?id=263 |titolo = Arrondissements municipaux |accesso = 9 marzo 2016}}</ref>
[[File:Tunis subdivisions.svg|center|upright=1.8|thumb|Suddivisione amministrativa di Tunisi]]
{{Colonne}}
* [[Bab El Bahr]]
* [[Bab El Khadra]]
* [[Bab Souika]]
* [[Djebel Jelloud]]
* [[El Kabaria]]
{{Colonne spezza}}
* [[El Menzah]]
* [[El Omrane]]
* [[El Omrane Supérieur]]
* [[El Ouardia]]
* [[Ettahrir]]
{{Colonne spezza}}
* [[Ezzouhour (Tunisi)|Ezzouhour]]
* [[Hraïria]]
* [[Médina (Tunisi)|Médina]]
* [[Séjoumi]]
* [[Sidi El Béchir]]
{{Colonne fine}}
 
== Infrastrutture e trasporti ==
== Trasporti ==
[[File:Tunismetro1RameCitadisMetroLegerTunisJuin2012.jpg|thumb|upright=1.5|Metropolitana leggera]]
Tunisi dispone di una rete di trasporti relativamente sviluppata:
* '''Autobus''': La città possiede una complessa rete di linee d'[[autobus]] (214 in totale).
* '''[[Metropolitana leggera di Tunisi|Metropolitana leggera]]''': Vi si trovano molte linee di [[metropolitana]] leggera]] costruite durante gli anni ottanta. Si tratta in effetti di linee di [[tram]] di superficie, con alcune rare sezioni sotterranee. Questa rete continua ad estendersi in modo graduale per raggiungere anche le zone periferiche.
* '''[[TGM (ferrovia)|TGM]]''': La capitale è collegata al suo sobborgo settentrionale dalla linea ferroviaria TGM, che attraversa la [[diga]] che divide la laguna in due.
* '''Taxi''': Numerosi taxi percorrono in lungo e in largo la città.
* '''''Louages''''': Tipo di [[taxi]] che trasporta, per una tariffa forfettaria abbastanza bassa, molti viaggiatori e che ha tragitti fissi tra due luoghi (ad esempio Tunisi-[[SousseSusa (Tunisia)|Susa]]).
* '''Aereo''': La città possiede il più grande [[aeroporto]] del paese ([[Aeroporto Internazionale di Tunisi-Cartagine|aeroporto di Tunisi-Cartagine]])
* '''Treno''': Tunisi è collegata con le [[ferrovia|ferrovie]] statali alle principali città del paese.
* '''Automobile''': Le infrastrutture stradali sono abbastanza sviluppate ed in costante miglioramento.
* '''Nave''': La città è collegata con i principali porti del [[Mar Mediterraneo]] da numerose linee di navigazione. Il porto è uno dei più grandi dell'intero continente [[africa]]no.
I trasporti comunali della capitale sono gestiti della societàSocietà dei trasporti di Tunisi (''Société des transports de Tunis'').
 
== Amministrazione ==
== Personalità legate a Tunisi ==
=== Gemellaggi ===
* [[Matteo Manuguerra]] ([[1924]]-[[1998]]), baritono
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* [[Claudia Cardinale]] ([[1938]]), attrice
* [[Abdelmajid Lakhal]] ([[1939]]), attore e regista teatrale
* [[Jocelyn Hattab]] ([[1945]]), attore e regista
* [[Sadri Khiari]] ([[1958]]), giornalista
* [[Amina Fakhet]] ([[1968]]), cantante
 
== Altre immagini ==
Alcune delle porte della Città Vecchia.
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File:TUNISI.bab.saddoun.JPG|Bab Saddoun, a Nord della città
File:TUNISI.bab.el.khadra.JPG|Bab el Khadra, la Porta Verde, cuore della ''Città Vecchia''
File:TUNISI.bab.el.assel.JPG|Le mura di Bab el Assel
</gallery>
 
== Gemellaggi ==
* {{Gemellaggio|DZA|Algeri}}
* {{Gemellaggio|Giordania|Amman}}
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* {{Gemellaggio|Germania|Colonia (Germania){{!}}Colonia}}
* {{Gemellaggio|QAT|Doha}}
* {{Gemellaggio|Arabia Saudita|Gedda (Arabia Saudita){{!}}Gedda}}
* {{Gemellaggio|KWTEgitto|MadinatIl al-KuwaitCairo}}
* {{Gemellaggio|KWT|Al Kuwait}}
* {{Gemellaggio|Portogallo|Lisbona}}
* {{Gemellaggio|Francia|Marsiglia}}
* {{Gemellaggio|Bahrain|Manama}}
* {{Gemellaggio|Canada|MontrealMontréal}}
* {{Gemellaggio|Russia|Mosca||Mosca (Russia)}}
* {{Gemellaggio|Francia|Parigi}}<ref (name= gemellaggio>Accordo d'amicizia - Non gemellaggio).</ref>
* {{Gemellaggio|Repubblica Ceca|Praga}}
* {{Gemellaggio|MAR|Rabat}}
* {{Gemellaggio|BRA|Rio de Janeiro}}
* {{Gemellaggio|Italia|Roma}}<ref (Accordoname= d'amiciziagemellaggio -/> Non gemellaggio)
* {{Gemellaggio|CHL|Santiago del Cile}}
* {{Gemellaggio|Svezia|Stoccolma}}
* {{Gemellaggio|Uzbekistan|Tashkent}}
* {{Gemellaggio|LBN|Tiro (Libano){{!}}Tiro}}
* {{Gemellaggio|Austria|Vienna}}
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== Altre immagini ==
Alcune delle porte della Città Vecchia.
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File:TUNISI.bab.saddoun.JPG|Bab Saddoun, a Nord della città
File:TUNISI.bab.el.khadra.JPG|Bab el Khadra, la Porta Verde, cuore della ''Città Vecchia''
File:TUNISI.bab.el.assel.JPG|Le mura di Bab el Assel
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== Note ==
{{<references|2}}/>
 
== Voci correlate ==
* [[Museo nazionale del Bardo]]
* [[Patriarcato di Cartagine|Diocesi di Tunisi]]
* [[Università di Tunisi]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Tunis}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{lingue|ar|en|fr}} [http://www.commune-tunis.gov.tn/publish/content/ Portale ufficiale della città]
* {{cita web | 1 = http://www.tunisie-cpa-1900.net/tunis/index.html | 2 = Vecchie vedute di Tunisi | accesso = 25 novembre 2006 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20061126145908/http://www.tunisie-cpa-1900.net/tunis/index.html | dataarchivio = 26 novembre 2006 | urlmorto = sì }}
* [http://www.snt.com.tn/index.asp?page=1000 Società dei trasporti di Tunisi]
* [http://www.tunisie-cpa-1900.net/tunis/index.html Vecchie vedute di Tunisi]
 
{{Capitali dell'Africa}}
{{Patrimoni Unesco|Tunisia}}
{{portale|patrimoni dell'umanità}}
{{Controllo di autorità}}
{{portale|nordafrica|patrimoni dell'umanità}}
 
[[Categoria:Tunisi| ]]
[[Categoria:Patrimoni dell'umanità della Tunisia]]
 
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