Periodo Jōmon: differenze tra le versioni
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{{avvisounicode}}{{Storia del Giappone}}▼
[[File:Middle Jomon Period rope pottery 5000-4000BC.jpg|thumb|Un vaso del Medio Jōmon]]
Il {{Nihongo|'''periodo Jōmon'''|縄文時代|Jōmon-jidai}} è il periodo di storia giapponese che va da circa il [[X millennio a.C.|10000 a.C.]] fino al [[300 a.C.]]<br />
Con "Jōmon" ci si riferisce al popolo e alla cultura [[giappone]]se di quell'epoca; occorre comunque tener ben presente che, data la vastità del periodo temporale coperto, non sono esistiti un popolo e una cultura "Jōmon" monolitici, quanto piuttosto più popoli e culture accomunati dall'uso di certe tecniche (in particolare dalla tecnica di produzione di vasellame).
Le ceramiche ritrovate in alcuni siti archeologici del Giappone, in particolare Odayamamaoto n1 Iseki, datate con la tecnica AMS ([[Spettrometria di massa con acceleratore]]) risalgono a 16.500 anni fa. Questa datazione sposta il periodo Jōmon ben più indietro nel tempo.
I popoli di cultura Jōmon non erano semplici cacciatori-raccoglitori: Tsukuda<ref>{{cita pubblicazione|nome=Matsuo|cognome=Tsukuda|titolo=Vegetation in prehistoric Japan: the last 20.000 years|opera=windows of Japanese past: studies in archeology and prehistory|editore=University of Michigan|anno=1986|p=12|doi=10.3998/mpub.18628|isbn=978-0-939512-24-9}} ad esempio </ref> cita i ritrovamenti archeologici di Itazuke, sull'isola di Kyūshū. Secondo questi ritrovamenti, 3.200 anni fa, (quindi centinaia di anni prima dell'invasione degli Yayoi) a Itazuke esistevano già delle risaie.
Queste scoperte dimostrano che la cultura Jōmon conosceva già l'agricoltura.
== Origine del nome ==
Il termine «Jōmon» è una traduzione in giapponese del termine [[lingua inglese|inglese]] ''cord-marked'' («segnato dalle corde») e si riferisce ai motivi con cui era decorato la maggior parte del vasellame di argilla tipico di questo periodo, che veniva creato utilizzando corde o bastoni con corde avvolti intorno ad essi. Il termine è stato introdotto nel [[1879]] da [[Edward Sylvester Morse]], studioso statunitense e professore di [[zoologia]] presso l'Università di Tokyo, che nel libro ''Shell Mounds of Omori'' descrisse i ritrovamenti del ''kaizuka'' («cumuli di conchiglie» - resti degli scarti, principalmente conchiglie, di insediamenti preistorici) di Omori (da lui scoperto due anni prima).
Il popolo Jōmon produsse vasellame e figure
== Suddivisione dei periodi Jōmon ==
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* '''[[#Medio Jōmon|Medio Jōmon]]''' ([[3000 a.C.|3000]] - [[2000 a.C.]]): suddiviso in ''Katsusaka/Otamadai'', ''Kasori E1'' e ''Kasori E2''
* '''[[#Tardo Jōmon e Jōmon Finale|Tardo Jōmon]]''' ([[2000 a.C.|2000]] - [[1000 a.C.]]): suddiviso in ''Horinouchi'', ''Kasori B1'', ''Kasori B2''e ''Angyo 1''
* '''[[#Tardo Jōmon e Jōmon Finale|Jōmon Finale]]''' ([[1000 a.C.|1000]] - [[400 a.C.]]): suddiviso in ''Angyo 2'' e ''Angyo 3''
=== Jōmon Incipiente ===
[[File:JomonPottery.JPG|thumb|Vasellame del periodo Jōmon Incipiente (10000-8000 a.C.), il più antico vasellame del mondo, [[Museo nazionale di Tokyo|Museo Nazionale]], [[Tokyo]].]]
Circa dal
Secondo le prove
La produzione di vasellame tipicamente implica un qualche tipo di vita sedentaria, poiché il vasellame è molto fragile e pertanto inutile ad una società di cacciatori-raccoglitori in costante movimento. Pertanto gli Jōmon furono probabilmente la prima popolazione sedentaria o perlomeno semisedentaria del mondo. A causa di ciò le prime forme di agricoltura sono a volte attribuite al Giappone (Ingpen & Wilkinson) nel 10000 a.C., duemila anni prima della loro diffusione nel [[Medioriente]].
I più antichi esemplari di vasellame ritrovato sono privi di decorazioni (''mumon'') successivamente compaiono vasellami con decorazioni in successione ''bean applique'' (''toryumon''), ''linear applique'' (''ryukisenmon'') e simili a unghie (''tsumegatamon''). Per la fine del periodo compare un quinto tipo di decorazione (''oatsu''), quest'ultima ha segni di corda su tutta la superficie
La caccia è la principale fonte di cibo
=== Jōmon Iniziale ===
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=== Medio Jōmon ===
[[File:Jomon
Dal [[3000 a.C.|3000]] al [[2000 a.C.]] circa.
Grazie al periodo di clima favorevole iniziato nel periodo precedente la cultura Jōmon raggiunge il suo apice, a questo periodo risalgono gli insediamenti più grandi ritrovati
Al periodo Jōmon Medio appartengono i pezzi più appariscenti e barocchi, grazie all'affinamento della tecnica vengono prodotti vasi con orli sporgenti e grandemente decorati, decorazioni in rilievo, forme sinuose che rappresentano fiamme. Il vasellame che presenta questo tipo di orli viene detto ''suien doki'' (水煙土器) - ''suien'' significa «spumeggiante» (perché ricorda gli spruzzi delle onde che si infrangono a riva) oppure ''kaengata doki'' (火焔型土器), in cui ''kaengata'' significa a «forma di fiamma»<ref>{{Cita web|url=https://www.kaen-heritage.com/english/|titolo=Japan Heritage“What on Earth?!”Flame Pots and Snow Counry Culture in the Shinano River Basin|sito=www.kaen-heritage.com|accesso=2025-08-05}}</ref>. A causa di questi stili elaborati si è ipotizzato che avessero un significato simbolico o rituale.
Molti elementi della cultura giapponese risalgono a questo periodo e riflettono un'immigrazione mista dall'Asia continentale, settentrionale e dalle zone meridionali dell'Oceano pacifico. Tra questi elementi ci sono la mitologia [[Shintoismo|Shintoista]], i costumi matrimoniali, gli archetipi architettonici e sviluppi tecnologici come la laccatura, la tessitura, la metallurgia e la produzione del vetro.
=== Tardo Jōmon e Jōmon Finale ===
Il numero di insediamenti e la popolazione declina bruscamente. Aumenta l'attività rituale
Mentre ci sono evidenze dello sviluppo dell'agricoltura durante lo Jōmon Finale, il suo impatto sulla popolazione è minimo: le piante coltivate sono solo un'integrazione della dieta, mentre la maggior parte del cibo proviene dalla caccia e dalla raccolta. Lo sviluppo dell'agricoltura (con la diffusione della coltivazione del riso) segnerà il successivo [[Periodo Yayoi]].
== Fonti di sussistenza ==
All'inizio del periodo Jōmon le principali fonti di sussistenza sono la raccolta, la caccia e la pesca. Alla fine del periodo comincerà a diffondersi l'agricoltura.
=== Raccolta ===
L'arcipelago giapponese offre diversi tipi di piante commestibili, più circa un centinaio di funghi. La loro disponibilità dipende però dal periodo stagionale. Nei siti Jomon sono stati ritrovati finora circa una cinquantina di specie di piante diverse, in gran parte noci, [[Corylus avellana|nocciole]], [[Castanea|castagne]], [[Aesculus|castagne d'India]], ma anche resti di [[Fagopyrum esculentum|grano saraceno]], [[Pteridophyta|felci]], [[Zucca|zucche]], [[Ophioglossum vulgatum|ofioglosso comune]] e funghi. Bisogna tener presente però che il terreno acido del Giappone non si presta alla conservazione dei resti di materiali organici.
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=== Caccia ===
Le specie più cacciate erano il [[cinghiale]] (tutto l'anno)
L'unico animale domestico pare che sia stato il cane, usato probabilmente nella caccia. Era un importante membro della società e sono state ritrovate numerose tombe di cani.
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=== Kaizuka ===
I {{Nihongo|''kaizuka''|貝塚|extra=«cumuli di conchiglia»}} sono mucchi di scarti lasciati da insediamenti preistorici, in questo caso cumuli di gusci e di residui di conchiglie, nelle cui vicinanze si sono ritrovati oggetti d'uso domestico, manufatti in pietra, ossa di cacciagione (cervi e cinghiali)
== Dogū ==
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=== Varianti regionali ===
* Nella regione del Tōhoku sono state ritrovate diverse varianti di ''dogū'', tra cui quelle sedute anziché in piedi, con ginocchio che forma un [[angolo retto]].
* Nella pianura del [[Kantō]] sono state ritrovate ''dogū'' chiamate {{Nihongo|''mimizuku no dogū''|木菟の土偶|extra= «dogū dalla testa di civetta/gufo»}}, a causa dell'aspetto della testa: svasata alla base, la mascella evidenziata da un solco che la unisce alle orecchie, le sopracciglia formano una linea retta sopra al naso, gli occhi e la bocca sono disegnati con tre solchi profondi e compaiono piccole protuberanze sul capo.
* Nelle prefetture di [[Prefettura di Saitama|Saitama]] e [[Prefettura di Ibaraki|Ibaraki]] sono state ritrovate ''dogū'', risalenti all'ultimo periodo Jōmon di colore rosso ocra, con il capo ornato da una corona
* Sempre al tardo periodo Jōmon risalgono invece gli {{Nihongo|''shakōki dogū''|遮光器土偶|extra=«dogū con [[occhiali da neve]]»}}, così detti per la forma particolare degli occhi che paiono coperti da protezioni simili a quelle d'osso che usano gli [[Inuit]]. Inoltre i vestiti non sono più semplici incisioni ma sono veri e propri disegni tracciati con la tecnica della cordicella. Poiché molti sono stati ritrovati sul sito di Kamegaoka, nella [[prefettura di Aomori]], questi tipi di ''dogū'' sono collettivamente chiamati {{Nihongo|''Kamegaoka shiki doki''|亀ヶ岡式土器|extra= «ceramica nello stile Kamegaoka»}}.
=== Funzione delle ''dogū'' ===
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* Secondo un'altra ipotesi potrebbero essere stati oggetti del corredo funerario.
* Infine potevano essere stati semplici giocattoli per i bambini.
== Miti della fondazione ==
Le origini della
Secondo
In questo periodo diversi imperatori lottarono per il potere.
Fonti cinesi più affidabili descrivono una nazione chiamata «Wa» governata da vari clan familiari che adorano le divinità dei propri clan.
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Di seguito la sintesi del Kojiki fino a Jinmu:
Nel [[Takamagahara (mitologia)|Takamagahara]] (il prato nel più alto livello dei cieli) nacquero molte divinità. Al di sotto si trovava una massa liquida in tempesta. Due divinità, [[Izanagi]], "Colui che invita", e [[Izanami]], "Colei che invita", furono inviate per trasformare la massa liquida in terra. Izanami immerse la sua lancia nel liquido e le gocce che caddero si solidificarono, creando l'isola di [[Onogoro]], l'"Isola che si solidificò da sola". Successivamente i due dei furono inviati a popolarla. Da queste due divinità ne nacquero molte altre nei modi più diversi, ma uno, il Dio del Fuoco, mentre veniva alla luce da Izanami bruciò la stessa madre che morì.
Izanagi, disperato, si recò nel regno dei morti per riportare in vita la sua amata. Ma quando vide il corpo di lei cosparso di vermi fu cacciato da Izanami che, piena di rabbia e vergogna, lo cacciò dallo [[Yomi]]. Izanagi si recò presso un fiume per purificarsi dopo quella esperienza e mentre si lavava con l'acqua del fiume da varie parti nacquero divinità. Tra queste vi erano [[Amaterasu]], "Luce del paradiso", e il dio del mare e delle tempeste [[Susanoo]], "Maschio impetuoso".
Izanagi mandò [[Amaterasu]] nel Takamagahara, a regnare nei cieli, mentre a Susanoo venne affidato il mare. Ma questo disobbedì al padre e per questo motivo fu cacciato. Prima di andare in esilio però convinse la sorella ad avere tanti figli con lei, ma presto iniziarono i litigi sul perché li avessero fatti e
A Susano-o non rimase altra soluzione che andar via. Nel suo esilio passò nei pressi di [[Izumo]] dove sconfisse un mostro ad otto code che mangiava i bambini. E fu proprio in una di queste code che egli trovò la spada che offrì in segno di perdono a sua sorella. Secondo gli scritti [[Ōkuninushi|Okuninushi]], il figlio di Susano-o, riporta la pace sulla terra, ma celebrato come eroe, viene più volte tradito dai fratelli gelosi e anche dal padre. Egli più volte muore e più volte torna in vita.
== Genetica ==
Molti studiosi pensano che i giapponesi odierni discendano da una miscela di [[Caccia e raccolta|cacciatori-raccoglitori]] dell'antica cultura di Jōmon e di [[Agricoltore|agricoltori]] di riso della successiva [[Periodo Yayoi|cultura di Yayoi]]<ref>{{Cita web|url = https://www.researchgate.net/publication/16659518_Origin_and_affinities_of_Japanese_viewed_from_cranial_measurements|titolo = Origin and affinities of Japanese viewed from cranial measurements|accesso = 25 settembre 2015|sito = ResearchGate}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome = Michael F.|cognome = Hammer|nome2 = Tatiana M.|cognome2 = Karafet|nome3 = Hwayong|cognome3 = Park|data = 18 novembre 2005|titolo = Dual origins of the Japanese: common ground for hunter-gatherer and farmer Y chromosomes|rivista = Journal of Human Genetics|volume = 51|numero = 1|pp = 47-58|lingua = en|accesso = 25 settembre 2015|doi = 10.1007/s10038-005-0322-0|url = https://www.nature.com/jhg/journal/v51/n1/full/jhg20068a.html}}</ref>.
Secondo questa teoria i due grandi gruppi ancestrali vennero in Giappone seguendo diversi percorsi in momenti diversi. Recenti test sugli [[Aplotipo|aplotipi]] Y-DNA hanno portato all'ipotesi popolarmente accettata che l'[[Aplogruppi del cromosoma Y|aplogruppo Y-DNA]] D-M55 e C1a, che è stato trovato in alcune percentuali di campioni di giapponesi moderni, può riflettere la discendenza patrilineare da membri appartenenti alla cultura di Jōmon.<ref>{{Cita libro|autore = Nakahori, Yutaka|titolo = Y染色体からみた日本人 (Y Senshokutai kara Mita Nihonjin)|anno = 2005|editore = Iwanami Science Library|città = |ISBN = 978-4-00-007450-6}}</ref> Mitsuru Sakitani ha affermato che il tipo ancestrale di C1a1 ha raggiunto il Giappone dall'Asia occidentale. Sebbene la sua età di arrivo sia sconosciuta, la diffusione del sottogruppo esistente è di circa 12.000 anni fa, il che è quasi coerente con l'inizio del periodo Jōmon. C1a1 potrebbe essere il gruppo che ha portato la cultura Jōmon in Giappone.<ref>崎谷満『DNA・考古・言語の学際研究が示す新・日本列島史』(勉誠出版 2009年)(in Japanese)</ref>
Insieme al D2, [[Aplogruppo C (Y-DNA)|C1]] è un altro aplogruppo Y-DNA unico in Giappone. È opinione comune che entrambi siano presenti nell'arcipelago giapponese fin da quando i primi esseri umani hanno raggiunto la regione 35.000 anni fa, venendo dalla [[Siberia]], probabilmente utilizzando il ponte di terra di [[Sachalin]] attraverso le attuali [[Hokkaidō]]. La presenza di aplogruppo D in una minoranza di persone indonesiane conferma il legame [[paleolitico]] tra i due paesi.<ref name=":0">{{Cita web|url = http://www.wa-pedia.com/history/origins_japanese_people.shtml|titolo = The Origins of the Japanese people - Japanese History - Wa-pedia|accesso = 25 settembre 2015|sito = Wa-pedia}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.nps.gov/archeology/kennewick/powell_rose.htm|titolo=NPS Archeology Program: Kennewick Man|autore=Everett Lindsay|accesso=2018-07-20}}</ref><ref name="jstage.jst.go.jp">{{Cita pubblicazione|nome=Hideo|cognome=MATSUMOTO|data=2009|titolo=The origin of the Japanese race based on genetic markers of immunoglobulin G|rivista=Proceedings of the Japan Academy, Series B|volume=85|numero=2|pp=69-82|lingua=en|accesso=2018-07-20|doi=10.2183/pjab.85.69|url=https://www.jstage.jst.go.jp/article/pjab/85/2/85_2_69/_article}}</ref>
L'aplogruppo C3, che rappresenta il 3% della popolazione, è tipico dei [[mongoli]] e [[siberia]]ni. Potrebbe essere entrato in Giappone con gli [[Ainu]] attraverso l'isola di [[Sachalin|Sakhalin]] e [[Hokkaidō|Hokkaido]], o con i contadini Yayoi provenienti dalla [[Corea]]. C3 è infatti trovato in entrambe le estremità del paese, ma è raro nel Giappone centrale, suggerendo due entrate distinte.<ref name=":0" />
In conclusione, circa il 46% dei giapponesi moderni porta un aplogruppo Y-DNA di origine Jōmon. Le percentuali più alte di aplogruppi Y-DNA C e D si trovano nel nord del Giappone (oltre il 60%) e le più basse in Giappone occidentale (25%). Questo è concorde con la [[storia del Giappone]]; il popolo Yayoi di origine sino-coreana si stabilì prima e in maniera più cospicua a [[Kyūshū|Kyushu]] e [[Chūgoku]], in Giappone occidentale. L'[[Aplogruppo O (Y-DNA)|aplogruppo O]] invece, attribuito alle successive migrazioni dei coltivatori di riso Yayoi, è presente in circa il 51% dei lignaggi paterni giapponesi totali.<ref name=":0" />
Analisi sul [[DNA mitocondriale]] di scheletri rinvenuti a [[Hokkaidō|Hokkaido]] nel periodo Jōmon indicano che gli aplogruppi N9b e M7A possono riflettere il contributo materno che le popolazioni Jōmon diedero al moderno bacino [[DNA mitocondriale|genetico mitocondriale]] giapponese.<ref>{{Cita pubblicazione|nome = Noboru|cognome = Adachi|nome2 = Ken-ichi|cognome2 = Shinoda|nome3 = Kazuo|cognome3 = Umetsu|data = 1º marzo 2009|titolo = Mitochondrial DNA analysis of Jomon skeletons from the Funadomari site, Hokkaido, and its implication for the origins of Native American|rivista = American Journal of Physical Anthropology|volume = 138|numero = 3|pp = 255-265|accesso = 25 settembre 2015|doi = 10.1002/ajpa.20923|url = https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/18951391}}</ref>
== Antropologia fisica ==
Mark J. Hudson dell'Università di Nishikyushu ipotizza che il Giappone sia stato colonizzato da una popolazione paleo-mongoloide nel [[Pleistocene]], che divenne poi Jōmon, e che le loro caratteristiche fisiche si possono vedere negli [[Ainu]] e nella gente di [[Isola di Okinawa|Okinawa]].<ref>{{Cita web|url = http://www.uhpress.hawaii.edu/p-1143-9780824821562.aspx|titolo = Ruins of Identity: Ethnogenesis in the Japanese Islands|accesso = 25 settembre 2015|urlmorto = sì|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20150925220433/http://www.uhpress.hawaii.edu/p-1143-9780824821562.aspx|dataarchivio = 25 settembre 2015}}</ref> Le popolazioni Jōmon condividono alcune caratteristiche fisiche con i [[Europoide|caucasici]], come ad esempio i peli sul corpo relativamente abbondanti, ma le analisi genetiche mostrano che essi derivano da una stirpe separata da quella degli europei.<ref>{{Cita libro|nome = Tom|cognome = Koppel|titolo = Lost World: Rewriting Prehistory---How New Science Is Tracing|url = https://books.google.com/books?id=Pp8xRFlDciAC|accesso = 25 settembre 2015|data = 11 maggio 2010|editore = Simon and Schuster|lingua = en|ISBN = 978-1-4391-1800-9}}</ref>
L'antropologo Joseph Powell dell'[[Università del Nuovo Messico|Università del New Mexico]] ha detto che gli Ainu discendono dal popolo Jōmon, che è una popolazione dell'Asia orientale con un'affinità biologica più vicina agli asiatici nordorientali, piuttosto che ai popoli eurasiatici occidentali.<ref>{{Cita web|nome = Everett|cognome = Lindsay|url = http://www.nps.gov/archeology/kennewick/powell_rose.htm|titolo = NPS Archeology Program: Kennewick Man|accesso = 25 settembre 2015}}</ref> Gli studi genetici mostrano che i resti di popolazioni Jōmon del Giappone facevano parte del popoli asiatici nordorientali come gli [[Nivchi]], i [[Coriachi]], i [[Nativi americani]], e i [[Ciukci]].<ref name="jstage.jst.go.jp" />
== Note ==
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== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
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