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[[Crociata contro i Forlivesi]]
{{Tradotto da|gl|Retrato fotográfico|12-12-2014|}}
 
{{S|fotografia}}
[[File:Retrato fotográfico Miguel Bugallo.jpg|miniatura|destra|Ritratto fotografico.]]
Il '''ritratto fotografico''' è un genere dove si incontrano una serie di iniziative artistiche che ruotano intorno all'idea di mostrare le qualità fisiche e morali delle persone che compaiono nelle [[fotografia|fotografie]].
 
La sua pratica si trova già agli inizi della fotografia, che mette in evidenza il lavoro svolto dai fotografi di viaggio, dei fotografi commerciali degli studi parigini, le prime foto ritratto psicologico presentate dalla fotografia accademica, così come il lavoro documentario di [[David Octavius Hill]].
 
'''Crusade against Francesco Ordelaffi'''
I rappresentanti principali del ritratto fotografico al suo inizio sono [[Nadar]], Disdéri, [[Julia Margaret Cameron]], [[Lewis Carroll]], [[Gustave Le Gray]], [[Étienne Carjat]], [[Antoine Samuel Adam-Salomon]], [[Pierre Petit]] e [[Lady Clementina Hawarden]].
 
La '''crociata contro Francesco Ordelaffi''' (1356-1359) fu una campagna militare internazionale per ripristinare il potere temporale della Santa Sede su parte della Romagna . La resistenza fu guidata da [[Francesco II Ordelaffi]], signore di Forlì e Cesena. I crociati riuscirono inizialmente a staccare gli alleati di Ordelaffi. L'intervento di mercenari dalla parte di Ordelaffi cambiò la natura della guerra. L'autorità papale fu infine ripristinata con l'aiuto delle truppe ungheresi .
In seguito il genere si è evoluto in parallelo con l'evoluzione della [[storia della fotografia]], che è il motivo per cui, insieme a fotografi che si dedicano esclusivamente a quello che abbiamo potuto capire come il ritratto fotografico più ortodosso, troviamo fotografi assegnati a movimenti specifici che si avvicinano al ritratto fotografico con l'uso di idee e tecniche specifiche di queste correnti.
 
== Sfondo ==
Figure di interesse nel campo del ritratto fotografico sono, tra gli altri, [[Richard Avedon]], [[Brassaï]], [[Walker Evans]], [[August Sander]].
Nel 1353, Innocenzo VI, allora regnante ad Avignone , inviò in Italia il cardinale Gil de Albornoz per restaurare l'autorità papale nello Stato Pontificio . Incontrò la massima resistenza da parte di Ordelaffi e Manfredi. Nell'ottobre del 1354, li fece dichiarare eretici "per contumacia ". [ 1 ]
 
Il 17 gennaio 1356, papa Innocenzo VI pronunciò una crociata contro Ordelaffi e i suoi alleati, Giovanni Manfredi , signore di Faenza , e suo fratello Guglielmo Manfredi. Li accusò di occupare illegalmente Castrocaro , Meldola e Bertinoro e di governare tirannicamente. La crociata fu guidata da Albornoz, che nel febbraio ordinò che fosse predicata nell'arcidiocesi di Ravenna e nei patriarcati di Grado e Aquileia . [ 2 ]
Nel campo della ritrattistica fotografica durante il [[XIX secolo]] e l'inizio del [[XX secolo]] si è sviluppato un sottogenere noto come [[Fotografie post mortem|fotografia del defunto]], che mette in evidenza il lavoro del fotografo spagnolo [[Fernando Navarro Ruiz]].
 
Gli alleati di Ordelaffi all'inizio della crociata furono la Signoria di Milano sotto Bernabò Visconti e la Repubblica di Venezia . [ 3 ]
{{Portale|fotografia}}
 
== Campagna ==
[[Categoria:Generi fotografici]]
La crociata ottenne i primi successi con truppe fornite dalla Casa d'Angiò . [ 4 ] [ 5 ] Il 1° luglio, Innocenzo VI chiese al re Luigi I d'Ungheria di inviare truppe e di consentire alla chiesa ungherese di inviare truppe di rinforzo. Il 17 luglio, fu raggiunto un accordo. Luigi fu nominato alfiere della Chiesa (4 agosto) e gli fu concesso un decimo di tre anni per coprire le sue spese (11 agosto). Doveva fornire truppe ad Albornoz su richiesta e, in cambio, il papa sanzionò il suo intervento nella guerra civile nell'Impero serbo come una crociata. [ 6 ]
 
I Manfredi cambiarono schieramento prima della fine dell'anno. In risposta, Bernabò Visconti assoldò segretamente la Grande Compagnia di mercenari tedeschi al comando di Corrado di Landau per assistere Ordelaffi. [ 7 ] All'inizio del 1357 giunsero truppe ungheresi. [ 8 ] In aprile, Ordelaffi inviò la moglie, Cia Ubaldini , a difendere Cesena, che aveva precedentemente difeso contro Albornoz nel 1353. [ 9 ] In maggio, anticipando l'arrivo dei tedeschi, Albornoz richiese ulteriori rinforzi ungheresi. [ 8 ] Staccò anche i Da Polenta dalla loro alleanza con Ordelaffi e pose l'assedio a Cesena , che capitolò il 21 giugno e a Bertinoro il 23 giugno. [ 3 ]
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I tedeschi arrivarono in Romagna il 18 giugno 1357. Dopo il fallimento del loro primo tentativo di entrare in Toscana, si accamparono a Forlì il 6 luglio. Durante la sua predicazione di quel mese, Albornoz estese la crociata ai mercenari, accusandoli di "aiuto agli eretici" ( fautoria heresiae ). [ 7 ] Questa fu la prima volta che una crociata fu dichiarata contro i mercenari. [ 4 ] Albornoz ridusse anche il periodo di servizio richiesto per ricevere l' indulgenza della crociata . A Firenze, il vescovo di Narni dichiarò in un sermone che l'indulgenza era disponibile per chiunque pagasse un dodicesimo dello stipendio di un uomo d'arme per sei mesi. Il 26 luglio, dopo trattative con la repubblica di Firenze , il vescovo annunciò che tutti i fiorentini che avessero confessato i loro peccati entro tre mesi avrebbero ricevuto l'indulgenza. In cambio, la repubblica avrebbe fornito alla crociata un numero stabilito di truppe per un periodo di tempo stabilito. Ciò costò alla repubblica 100.000 fiorini . [ 7 ]
{{Bio
|Nome = Cortesia
|Cognome = Serego
|ForzaOrdinamento =
|Sesso = M
|LuogoNascita =
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = [[1335]] circa
|LuogoMorte = Verona
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte = 1386
|Attività = condottiero
|Nazionalità = italiano
|Categorie = no
|FineIncipit =
}}
[[File:VillaSarego20110707-1.jpg|miniatura|destra|[[San Pietro in Cariano]], [[Villa Serego]]]]
[[File:Santa anastasia, verona, Monumento a Cortesia Serego 01.JPG|thumb|[[Verona]], [[Chiesa di Sant'Anastasia (Verona)|Chiesa di Sant'Anastasia]], monumento a Cortesia Serego]]
 
Il contingente fiorentino combatté con i mercenari tedeschi vicino a Forlì il 26-27 luglio. [ 7 ] In agosto, tuttavia, Albornoz neutralizzò i mercenari con tangenti. [ 4 ] Questa politica fu osteggiata da Firenze. [ 7 ] In autunno, l'Ungheria inviò truppe. [ 1 ] Albornoz fu sostituito come comandante dall'abate Androin de la Roche . [ 3 ] In dicembre, Innocenzo ringraziò re Luigi per aver inviato "un corpo considerevole di uomini d'arme". [ 8 ]
== Biografia ==
Cortesia (anagramma di Seratico)<ref>[https://biblioteche.comune.verona.it/nqcontent.cfm?a_id=19890 Famiglia Serego.]</ref> Serego era figlio di Bonifacio Serego, che nel [[1375]] si trasferì da [[Vicenza]] a Verona.
 
Dopo un anno con pochi successi, Albornoz tornò a sostituire Androino nell'autunno del 1358. Nel febbraio del 1359, lanciò l'assedio di Forlì. Prese Castrocaro , Predappio , Fiumana , Oriolo e Rocca d'Elmici . Il 4 luglio, Ordelaffi si arrese a Forlì e la crociata giunse al termine. [ 3 ]
Diventò uomo di fiducia degli [[Scaligeri]] e venne nominato da [[Bartolomeo II della Scala|Bartolomeo]] e [[Antonio della Scala]] capitano generale dell'esercito. Non fu probabilmente estraneo all'uccisione di Bartolomeo<ref>[http://www.veronissima.com/sito_italiano/html/storia-di-verona-fine-signoria-scaligera.html Storia di Verona - Tramonto e Fine della Signoria della Scala.]</ref> ordinata da Antonio nel [[1381]].
 
Cortesia combatté i [[Carraresi]] e fu sconfitto nel [[1386]] da [[Giovanni d'Azzo]], venendo fatto prigioniero.<ref>[https://books.google.it/books?id=qQA-AQAAMAAJ&pg=PA44&lpg=PA44&dq=Cortesia+Serego&source=bl&ots=RlKu2SaJUO&sig=wkktLnE5IXjspiT0uTPK4EfdQq0&hl=it&sa=X&ei=8fCKVLnLF4LdarbLgLAD&ved=0CDcQ6AEwBDge#v=onepage&q=Cortesia%20Serego&f=false Giuseppe Bennasuti, ''Storia degli Scaligeri'', Verona, 1826.]</ref>
 
[[Antonio della Scala]] donò a Cortesia [[Villa Serego]]<ref>[http://www.comune.sanpietroincariano.vr.it/index.aspx?IDMenu=34&IDMenuAPP=8&IDDoc=10 Villa Serego a Santa Sofia.]</ref> di sua proprietà, situata in località Santa Sofia di Pedemonte in [[San Pietro in Cariano]].
 
A Verona, nella [[Chiesa di Sant'Anastasia (Verona)|Chiesa di Sant'Anastasia]], è collocato il suo monumento funebre, eretto agli inizi del [[Quattrocento|XV secolo]], voluto dal figlio Cortesia II (1387?-1461)<ref>[https://books.google.it/books?id=diNLAAAAYAAJ&pg=RA1-PA271&lpg=RA1-PA271&dq=Cortesia+Serego&source=bl&ots=u4TyzxGTR9&sig=PtavEsj-0_zdVoYgAWbRephh1hM&hl=it&sa=X&ei=g--KVNWrCMLCOfeZgagH&ved=0CEYQ6AEwBzgU#v=onepage&q=Cortesia%20Serego&f=false Francesco Schröder, ''Repertorio genealogico delle famiglie confermate nobili e dei titolati...'', Serego-Alighieri, Venezia, 1830.]</ref> a ricordo del padre.
 
== Discendenza ==
Cortesia sposò in prime nozze [[Lucia della Scala]], figlia di [[Cansignorio della Scala]], dalla quale non ebbe figli e in seconde nozze nel [[1381]] [[Giacoma Bevilacqua]], dalla quale ebbe cinque figli:<ref>[https://books.google.it/books?id=uy6LfuVxYBcC&pg=PA22&dq=Cortesia+Serego&hl=it&sa=X&ei=QvWKVOfiNOeP7Aa9l4GoCQ&ved=0CC4Q6AEwAg#v=onepage&q=Cortesia%20Serego&f=false Pietro di Serego-Allighieri, ''Dei Seratico e dei Serego-Allighieri cenni storici di Pietro di Serego...'', Torino, 1865.]</ref>
*Domenica
*Samaritana
*Feliciana
*Bonifazio
*Cortesia II
 
== Note ==
<references />
 
== Voci correlateBibliografia ==
Housley, Norman (1982). "The Mercenary Companies, the Papacy, and the Crusades, 1356–1378". Traditio. 38: 253–280. doi:10.1017/S0362152900009454.
*[[Chiesa di Sant'Anastasia (Verona)]]
Housley, Norman (1984). "King Louis the Great of Hungary and the Crusades, 1342–1382". The Slavonic and East European Review. 62 (2): 192–208. JSTOR 4208851.
*[[Villa Serego]]
Housley, Norman (1986). The Avignon Papacy and the Crusades, 1305–1378. Clarendon Press.
Housley, Norman (1992). The Later Crusades, 1274–1580: From Lyons to Alcazar. Oxford University Press.
Lock, Peter (2006). The Routledge Companion to the Crusades. Routledge.
Mascanzoni, Leardo (2016). "The Italian "Crusade" against Francesco Ordelaffi (1356–1359) Lord of Forlì and How It Is Perceveid in the Chronicles". Academia.edu. Paper read at Diversity of Crusading, Ninth Quadriennial Conference of the SSCLE, Odense, 27 June – 1 July 2016.
Mascanzoni, Leardo (2017). La crociata contro Francesco II Ordelaffi (1356–1359) nello specchio della storiografia: Exurgant Insuper Christi Milites. Pàtron Editore.
Mascanzoni, Leardo (2024). "Crusades in Northern Italy in the Fourteenth Century". In Mike Carr; Nikolaos G. Chrissis; Gianluca Raccagni (eds.). Crusading Against Christians in the Middle Ages. Palgrave Macmillan. pp. 115–136.
Pirani, Francesco (2020). "Ubaldini, Cia". Dizionario Biografico degli Italiani (in Italian). Vol. 97: Trivulzio–Valeri. Rome: Istituto dell'Enciclopedia Italiana. ISBN 978-88-12-00032-6.
Poloni, Alma (2013). "Ordelaffi, Francesco di Sinibaldo". Dizionario Biografico degli Italiani (in Italian). Vol. 79: Nursio–Ottolini Visconti. Rome: Istituto dell'Enciclopedia Italiana. ISBN 978-88-12-00032-6.
 
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== Collegamenti esterni ==
*{{de}}[http://www.wandruszka-genealogie.eu/Antonio/Antonio_Upload/Serego.pdf Wandruszka genealogie.]
 
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