Imam: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica |
ampliamento e aggiunte |
||
(169 versioni intermedie di 92 utenti non mostrate) | |||
Riga 1:
{{nota disambigua|l'azienda aeronautica italiana|IMAM}}
[[File:Imam of the Muslim prisoners of war at Polverista, Malta.jpg|miniatura|Imam dei prigionieri di guerra [[Musulmano|musulmani]] a [[Malta]] durante [[Assedio di Malta (1940-1942)|l'assedio del 1940]]]]
Il termine '''imàm'''<ref>{{treccani|imam_(Dizionario-di-Storia)}}</ref><ref>Nei testi italiani più vecchi si può trovare '''imano''' ({{Sabatini-Coletti|iman}}), a causa dell'ancor oggi frequente equivoco con la parola [[Lingua araba|araba]] ''īmān'', che significa invece "fede".</ref> (pronuncia ''imàm'', dall'[[Lingua araba|arabo]] <span style="font-size: 120%;">إمام</span> che fa riferimento a una radice lessicale che indica lo "stare davanti" e, quindi, "essere guida"; adattamento italiano: ''imano''), può indicare tanto una preclara guida morale o spirituale (ed è questo l'uso che per lo più se ne fa in ambiente politico) quanto un semplice devoto [[musulmano]] che sia particolarmente esperto nei movimenti rituali obbligatori della preghiera canonica ''[[ṣalāt]]''. Costui si pone davanti agli oranti, dando modo ad essi di correggere eventuali errori nei movimenti che comporterebbero l'invalidità della ''salāt''.
== Importanza ==
=== Fede sunnita ===
{{Vedi anche|Sunnismo}}
Da un punto di vista istituzionale, l'Imam è storicamente il capo della Comunità [[islam]]ica (''[[Umma (islam)|Umma]]'') ed è per questo, nel [[Sunnismo]], sinonimo di [[califfo]], come chiaramente esplicitato nel lemma «Imāma» da [[Wilferd Madelung]] su ''[[Encyclopaedia of Islam|The Encyclopaedia of Islam]]''. Ogni moschea sunnita presenta un imam, il quale porta avanti il [[Farḍ]] e le [[Jumuʿa]], e solamente gli uomini possono svolgere questa funzione, scelta in base alla loro conoscenza del [[Corano]].<ref>{{Cita news|lingua=en-US|nome=Roaa|cognome=Saber|url=https://iqranetwork.com/blog/who-are-the-four-imams-of-sunni-islam-a-guide-to-their-lives-and-legacy/|titolo=Who Are the Four Imams of Sunni Islam? A Guide to Their Lives and Legacy|pubblicazione=Learn Quran online, Arabic & Islamic Studies Online {{!}} IQRA Network|data=2025-01-30|accesso=2025-09-27}}</ref>
In entrambi i casi l'ultimo Imàm non è considerato morto ma semplicemente occultatosi al mondo e destinato a manifestarsi alla fine dei tempi per restaurare il puro Islam delle origini.▼
Ancora oggi in [[Turchia]] gli imam sono una carica statale, gestita da [[presidenza degli affari religiosi]], e sono eleggibili gli uomini che dispongono di un titolo universitario o che hanno frequentato le [[scuole İmam Hatip]]. Una carica simile esiste anche in [[Siria]].<ref>{{Cita web|url=https://www.diyanet.gov.tr/en/home|titolo="Presidency of Religious Affairs"|sito=www.diyanet.gov.tr|accesso=2025-09-27}}</ref>
=== Fede sciita e altre ===
{{Vedi anche|Sciismo|Ismailismo|Zaydismo}}
Un peso senz'altro maggiore è dato dalla figura dell'Imam dalla Comunità islamica [[Sciismo|sciita]] – considerato guida ideale per meriti umani e conoscenza religiosa [[exoterismo|exoterica]] ed [[esoterismo|esoterica]] – a causa dei suoi legami di sangue e spirituale con [[ʿAlī ibn ʾAbī Ṭālib|ʿAlī ibn Abī Ṭālib]], cugino e genero del profeta [[Maometto]]. La sua speciale eccellenza fra gli uomini deriva però dall'essere, in modo privilegiato, ineffabilmente assistito da parte di [[Allah|Dio]].
Per la maggioranza dello [[sciismo]] – detto imamita, [[Duodecimani|duodecimana]] o, in [[lingua araba|arabo]], ''Ithnāʿashariyya'' – il numero degli Imàm che legittimamente hanno guidato i fedeli musulmani (o sarebbero stati legittimamente destinati a farlo se poi, storicamente, non ne fossero stati impediti dai califfi [[omayyadi]] e [[Califfato abbaside|abbasidi]]) è di dodici, mentre per la minoranza [[Ismailismo|ismailita]] (o settimana, in arabo ''Sabʿiyya'') il numero si limita a sette. L'ismailismo differisce radicalmente dallo sciismo tradizionale perché questi ultimi ebbero diversi imam anche dopo la fine dei dodici, separandosi poi in diverse sette, e attualmente il titolo è mantenuto da [[Aga Khan V]]. Gli imam zayditi invece assunsero anche un carattere politico, essendo diventati sovrani dello [[Yemen]].<ref>{{Cita web|lingua=en-US|url=https://www.iranicaonline.org/articles/ismailism-xvii-the-imamate-in-ismailism/|titolo=ISMAʿILISM xvii. THE IMAMATE IN ISMAʿILISM|sito=Encyclopaedia Iranica|accesso=2025-09-27}}</ref><ref>{{Cita libro|nome=Walter Burton|cognome=Robarts - University of Toronto|titolo=A journey through the Yemen and some general remarks upon that country. Illustrated from sketches and photographs taken by the author|url=http://archive.org/details/journeythroughye00harruoft|accesso=2025-09-27|data=1893|editore=Edinburgh W. Blackwood}}</ref>
== Gli imam come sovrani secolari ==
Ci sono stati diversi casi in cui gli imam hanno tenuto sia il potere spirituale che quello temporale: è il caso del sopracitato [[Yemen]], i cui imam furono anche sovrani assoluti del paese da circa l'897 fino alla loro abolizione nel 1970, e dell'[[Oman]], dove in alcuni casi l'imam era una dinastia elettiva ([[dinastia Nabhani]] 1154–1624, [[dinastia al-Ya'arubi]] 1624–1742) mentre in altri era ereditaria ([[Al Bu Sa'idi|dinastia Al Bu Sa'idi]] 1744–presente).<ref>{{Cita libro|lingua=en|nome=Samuel Barrett|cognome=Miles|titolo=The Countries and Tribes of the Persian Gulf|url=https://books.google.com/books?id=dbsOoPpZiSEC&pg=PA50|accesso=2025-09-27|data=1966|editore=Cass|ISBN=978-1-873938-56-0}}</ref> Altri esempi sono alcuni stati africani come i [[Rustumidi]] e l'[[imamato di Futa Jalon]], di origine [[Fulani|fulana]].<ref>{{Cita libro|lingua=en|nome=Peter Malcolm|cognome=Holt|nome2=Ann K. S.|cognome2=Lambton|nome3=Bernard|cognome3=Lewis|titolo=The Cambridge History of Islam|url=https://books.google.com/books?id=y99jTbxNbSAC&pg=PA365|accesso=2025-09-27|data=1970|editore=Cambridge University Press|ISBN=978-0-521-29137-8}}</ref>
Storicamente anche i sovrani dell'[[Arabia Saudita]] erano definiti imam, prima che [[Abd al-Aziz dell'Arabia Saudita|Abd al-Aziz]] si proclamasse re, mentre certe volte anche [[Ruhollah Khomeyni]] veniva definito imam, anche se non ufficialmente.
== Elenco ==
{{Vedi anche|Imam ismailiti|Imam sciiti|Imam ismailiti-fatimidi}}
Per i duodecimani l'elenco è il seguente:
#[[ʿAlī ibn ʾAbī Ṭālib|ʿAlī ibn Abī Tālib]], detto ''al-Murtaḍā'' (m. 661)
#[[al-Hasan ibn Ali|al-Hasan ibn ʿAlī ibn Abī Tālib]] (m. 669)
#[[Al-Husayn ibn Ali|al-Husayn ibn ʿAlī ibn Abī Tālib]] (m. 680)
#[[Ali ibn al-Husayn (Zayn al-'Abidin)|ʿAlī ibn al-Husayn]], detto ''Zayn al-ʿAbīdīn'', "Ornamento dei devoti" (m. 712)
#[[Muhammad al-Baqir|Muhammad ibn ʿAlī]], detto ''al-Bāqir'' (m. 731)
#[[Ja'far al-Sadiq|Jaʿfar ibn Muhammad]], detto ''al-Sādiq'' (m. 765)
#[[Musa al-Kazim|Mūsā ibn Jaʿfar]], detto ''al-Kāzim'' (m. 799)
#[[ʿAlī al-Riḍā|ʿAlī ibn Mūsā]], detto ''al-Riḍā'' (m. 818)
#[[Muhammad ibn Ali al-Taqi al-Jawad|Muhammad ibn ʿAlī]], detto ''al-Taqī'' o ''al-Jawād'' (m. 835)
#[[Ali al-Naqi|ʿAlī ibn Muhammad]], detto ''al-Naqīʿ'' o ''al-Hādī'' (m. 868)
#[[Al-Hasan al-Askari|al-Hasan ibn ʿAlī]], detto ''al-ʿAskarī'' (m. 874)
#[[Muhammad al-Mahdi|Muhammad b. al-Ḥasan]], detto ''al-Mahdī'' ("[[ghayba|occultatosi]]" nell'874)
▲In entrambi i casi l'ultimo
==Note==
<references/>
== Bibliografia ==
*Lemma «Imāma» ([[Wilferd Madelung|W. Madelung]]), su: ''[[The Encyclopaedia of Islam]]''.
*(per il [[Hanafismo]]): [[A. J. Wensinck]], ''The Muslim Creed'', Cambridge, 1932.
*(per l'[[Hanbalismo]]): [[Ibn Abī Yaʿlā]], ''Ṭabaqāt al-ḥanābila'', ed. M. Ḥāmid al-Fiqī, Il Cairo, 1952.
==Voci correlate==
*[[Califfato]]
*[[Ḥanīf]]
*[[Ṣalāt]]
*[[ʿulamāʾ]]
*[[Sciismo]]
*[[Scuole İmam Hatip]] (in Turchia)
==Altri progetti==
{{interprogetto|wikt=imam}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Imam duodecimani}}
{{Imam ismailiti}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Islam}}
[[Categoria:Imam| ]]
[[Categoria:Imamati| ]]
[[Categoria:Lessico islamico]]
|