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Topolò/Topolove
 
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{{Divisione amministrativa
Il nome Topolò è l'italianizzazione del nome originale, Topolove (pioppeta), dalla lingua che ancora oggi si parla nella frazione di Grimacco e in tutte le Valli del Natisone, il nadisko, un arcaico dialetto sloveno. Il paese, che contava 375 abitanti negli anni '20 del XX secolo, ha subito come in tutte le Valli , un fortissimo processo di spopolamento dopo la Seconda Guerra Mondiale; lo spopolamento fu dovuto in parte a motivi comuni a tutte le montagne italiane, in parte a motivi particolari legati alla durezza di vita dovuta alla cosiddetta Cortina di Ferro (il confine italo-jugoslavo). Proprio a Topolò, in località Passo Brieza, si ebbe l'unico caduto italiano in divisa (1952), ucciso nel corso di una sparatoria tra guardie confinarie italiane e yugoslave. La popolazione maschile emigrò quasi in massa verso le miniere del Belgio, le donne si sparsero per l'Europa lavorando come "dikle", le odierne colf. Oggi Topolò conta 33 abitanti che in buona parte recano ancora i cognomi del primo documento che li nomina (XVI secolo): Gariup, Rucli, Filipig, Scuoch. Il borgo è affascinante per le sue caratteristiche abitazioni in pietra, le sue strette vie e per la bellezza naturale dei boschi che circondano il paese. Molte case sono state recentemente restaurate grazie a finanziamenti della Comunità Europea e costituiscono un modello di "albergo diffuso". Dal 1994 la manifestazione artistica internazionale Stazione di Topolò/Postaja Topolove, ha portato il paese all'attenzione dei media per la sua particolarità di coniugare tradizione e sperimentazione.
|Nome=Topolò
|Nome ufficiale={{it}} Topolò, {{sl}} Topolove<ref>{{Cita web|url=https://www.consiglio.regione.fvg.it/cms/export/sites/consiglio/home/.allegati/Terza-conferenza-lingua-slovena-2021/3.-Verifica-attuazione-art.-10-Legge-38.pdf|titolo=Verifica del grado di attuazione delle disposizioni ai sensi dell’art. 10 della Legge di tutela n. 38/2001 in materia di insegne pubbliche e toponomastica}}</ref>
|Panorama=Topolovo-Topolo, Grmek-Grimacco.jpg
|Didascalia=Veduta di Topolò
|Stemma=
|Stato=ITA
|Grado amministrativo=4
|Divisione amm grado 1=Friuli-Venezia Giulia
|Divisione amm grado 2=Udine
|Divisione amm grado 3=Grimacco
|Superficie=
|Note superficie=
|Abitanti=28
|Note abitanti=
|Aggiornamento abitanti=2008
|Codice catastale=
|Nome abitanti=topoluciàni/''topolučani''
|Patrono= [[san Michele Arcangelo]]
|Festivo=
}}
<!--[[File:Topolo.jpg|thumb|230px|Veduta di Topolò]]-->
 
'''Topolò''' (''Topolovo'' in [[Lingua slovena|sloveno]], ''Topoluove'' in [[Diffusione dello sloveno in Italia|dialetto sloveno locale]] e ''Topolove'' nella forma di compromesso adottata per la segnaletica stradale<ref>''Imena v Garmiškem Kamune'' - Nomi in Comune di Grimacco di Fabio Bonini, Lipa editrice, San Pietro al Natisone 2001</ref>) è la frazione più popolosa del comune di [[Grimacco]].
 
==Geografia fisica==
[[File:Topolò 0001.jpg|thumb|left|Topolò in una cartolina degli inizi del Novecento]]
Il paese di Topolò è ubicato nell'estrema parte orientale della provincia di Udine, a poca distanza dal confine con la repubblica di [[Slovenia]].
 
Venne citato in un documento del [[1275]] come facente parte dei fondi di Conone e Volrico di Mumigliano.<ref name=DOM>Quindicinale ''DOM-Kulturno Verski List'', editore MOST</ref>
 
La frazione è costruita su un ripido pendio a 580 metri [[s.l.m.]] ed è situata tra i monti [[Monte San Martino (Alpi)|San Martino]] e [[Monte Colovrat|Colovrat]]; nei suoi pressi scorrono i torrenti Za Velin Čelan, Patok e Za Traunim che, nel corso dei millenni, hanno scavato la valle del Codariana. Il paese era collegato con il fondovalle solo con sentieri e mulattiere fino al 1953, quando venne inaugurata l'attuale strada comunale che lo mette in comunicazione con il capoluogo di [[Clodig]] e quindi con la provinciale che conduce alla pianura friulana. I vecchi sentieri fanno attualmente parte integrante del [[Sentiero Italia]] identificato con il segnavia [[Club Alpino Italiano|CAI]] numero 746 (che procede verso il comune di [[Drenchia]]) e del sentiero A.V. Valli del Natisone numero 745 (indirizzato verso il comune di [[Savogna]])<ref name=tabacco>Carta topografica per escursionisti 1:25000 "Valli del Natisone-Cividale del Friuli" - Tavola n° 041, Tabacco editore</ref><ref>{{cita web|url=http://www.caicividale.it/sentieri/sentiero-italia/736-745-746/|titolo=Sentieri sentiero Italia - 736-745-746 Rif.Pelizzo Valico Solarie Clabuzzaro|accesso=15 aprile 2018}}</ref>.
 
Il toponimo di Topoluove deriva da "[[pioppo]]" (''topol'' in [[lingua slovena|sloveno]] e ''tapù'' in [[Diffusione dello sloveno in Italia|dialetto sloveno locale]]) ed indica un terreno ricco di alberi di pioppo/pioppeto.<ref>Studio di [[Božo Zuanella|Don Natalino (Božo) Zuanella]] pubblicato sul quindicinale ''DOM-Kulturno Verski List'', editore MOST</ref>
 
==Società==
===Evoluzione demografica===
L'abitato di Topolò ha subìto, come gli altri paesi delle [[Valli del Natisone]], un forte processo di spopolamento, iniziato verso la fine dell'Ottocento e proseguito con intensità maggiore dopo la metà del XX secolo, dovuto in parte a motivi comuni a tutte le zone montuose italiane, ed in parte a motivi particolari legati alla durezza di vita conseguente alla vicina [[cortina di ferro]] (il confine italo-jugoslavo). La popolazione maschile cominciò ad emigrare in massa dapprima verso l'estero ed in particolare verso la [[Germania]], il [[Belgio]], l'[[Australia]] e le Americhe e, successivamente, verso le altre Regioni italiane e la pianura friulana che offrivano migliori prospettive di lavoro. Le ragazze si sparsero per l'[[Europa]] dove lavorarono come collaboratrici familiari (''dikle'' in dialetto locale). Gli abitanti nel 1891 erano composti da 490 unità, scese a 243 nel 1900, a 296 nel 1908, a 264 nel 1961 e ridotte, infine, a 36 (16 maschi e 20 femmine) nel dicembre del 2007.<ref name=DOM/>
 
==Luoghi di interesse==
* La frazione è caratterizzata dalle costruzioni in pietra tipiche dell'architettura della [[Slavia veneta]], con case realizzate con pianta rettangolare e contraddistinte da ballatoi in legno e scale esterne. Molte case sono state restaurate grazie a finanziamenti dell'[[Unione europea]] e costituiscono un modello di "albergo diffuso". Tra gli edifici rurali sono ancora visibili diverse costruzioni, in pietre e legno, chiamate "[[Essiccatoio per foraggio|kozolec]]", che erano adibite alla custodia degli attrezzi impiegati per la coltivazione dei campi ed all'essiccazione del fieno e dei prodotti agricoli.<br />Il paese di Topolò è stato segnalato dal periodico tedesco dedicato al turismo GEO Saison come uno dei dieci borghi più belli d'Italia.<ref>{{cita web|url=http://messaggeroveneto.gelocal.it/cronaca/2012/02/22/news/topolo-alla-ribalta-sulla-stampa-tedesca-e-alla-tv-giapponese-1.3212719|titolo=Topolò alla ribalta sulla stampa tedesca e alla TV giapponese|accesso=29 aprile 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120515060937/http://messaggeroveneto.gelocal.it/cronaca/2012/02/22/news/topolo-alla-ribalta-sulla-stampa-tedesca-e-alla-tv-giapponese-1.3212719|dataarchivio=15 maggio 2012|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.dom.it/topolo-tra-i-10-paesi-piu-belli-ditalia_della-rivista-geo-saison/|titolo=Topolò tra i 10 "paesi più belli d'Italia"|accesso=29 aprile 2012}}</ref>
* La chiesa di [[San Michele]] fu realizzata nel 1847 dagli abitanti del paese senza alcun contributo esterno, impiegando materiale lapideo estratto da cave locali. Sulla facciata è presente un mosaico raffigurante [[San Cristoforo]]<ref>{{cita web|url=http://www.comune.grimacco.ud.it/portale/export/sites/grimacco/AttiDocumenti/ComunicatiStampa/allegati/depliant_grimacco_2014.pdf|titolo=Comune di Grimacco - Brochure informativa - Cosa venire a vedere|accesso=17 luglio 2014}}</ref>; all'interno sono ubicati tre altari dedicati, il maggiore, a San Michele ed i due laterali rispettivamente a [[San Giuseppe]] ed alla [[Maria (madre di Gesù)|Santa Vergine]]. Sulla parete sinistra, una grande pala in terracotta raffigurante la [[Nascita di Gesù|Natività]], opera realizzata nel 2006 dallo scultore Isidoro Dal Col. Affreschi della chiesa eseguiti dal pittore friulano [[Antonio Gentilini]].
* Nel sentiero che conduce al vicino paese [[Slovenia|sloveno]] di ''Livek'' ([[Luico]]) vi sono dodici installazioni di artisti di diverse nazionalità.
* Nella passeggiata lungo il torrente Codariana<ref>Fabio Bonini, ''Imena v Garmiškem kamune - Nomi in Comune di Grimacco'', Cooperativa Lipa editrice, San Pietro al Natisone, 2001</ref> è presente la forra del "''Velik Suopota''", contraddistinta da due cascate con pareti verticali scavate nella roccia dalla corrente del ruscello. Al termine del canalone è presente la cascata, di minori dimensioni denominata "''Mali Suopota''". Più a monte, lungo la riva sinistra, sono inoltre visibili i resti, ancora discretamente conservati nelle murature di un vecchio mulino e della relativa casa padronale<ref>{{cita web|url=http://www.lintver.it/natura-percorsiapiedi-koderjana.html |titolo=Koderjana|accesso=21 dicembre 2011}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.krivapeta.it/fiumi/codarina.html|titolo=Le acque più limpide delle valli: Potok Codorina|accesso=22 giugno 2020|dataarchivio=25 giugno 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200625093921/http://www.krivapeta.it/fiumi/codarina.html|urlmorto=sì}}</ref>. Il complesso, in funzione fino al [[1956]], ha subito notevoli danni a causa del terremoto che colpì il Friuli nel [[1976]]<ref>Michela Gus, ''La soria dei mulini di Drenchia e Grimacco'', Juliagraf, Premariacco (UD), 2013</ref>.
 
==Cultura==
===Manifestazioni===
* A fine settembre ha luogo la festa patronale in onore di San Michele. Consiste in una caratteristica sagra paesana con riti religiosi e degustazione di dolci tipici.
 
===Pubblicazioni===
* Mario Gariup, Renzo Gariup e Renzo Rucli, ''Topolò-Topolove'', Cooperativa Lipa editrice, San Pietro al Natisone: Racconti sulle origini del paese (a cura del Circolo Culturale Rečan);
* Renzo Rucli, ''KOZOLEC Storia e caratteristiche costruttive dell'edificio rurale chiamato kozolec'', Cooperativa Lipa editrice, San Pietro al Natisone;
* Enzo Pascolo, ''Caratteri dell'architettura popolare nella slavia friulan''a, Centro Studi Nediža, San Pietro al Natisone;
* Michela Gus, ''La storia dei mulini di Drenchia e Grimacco'', editrice Juliagraf, Premariacco (UD), 2013, (pubblicazione della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia curata dal Circolo culturale J. Stellini di Grimacco).
 
== Nella cultura di massa ==
Nel [[2013]] il paese è stato utilizzato per le riprese del film horror ''[[Oltre il guado]]'' diretto da [[Lorenzo Bianchini (regista)|Lorenzo Bianchini]] e presentato alla 59ª edizione del [[Taormina Film Fest|Taormina FilmFest]].<ref>{{Cita pubblicazione|cognome=Locals Magazine|data=2013-11-19|titolo='Across the River' (Oltre il guado) - A talk with Lorenzo Bianchini|accesso=2018-01-29|url=https://www.youtube.com/watch?v=aY3Tt7Xv8t0}}</ref>
 
==Note==
<references/>
 
==Voci correlate==
*[[Grimacco]]
*[[Slavia veneta]]
*[[Valli del Natisone]]
*[[Diffusione dello sloveno in Italia]]
*[[Comunità Montana del Torre, Natisone e Collio]]
*[[Bilinguismo]]
 
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
 
==Collegamenti esterni==
*{{cita web|http://www.comune.grimacco.ud.it|Sito ufficiale}}
{{portale|Friuli-Venezia Giulia}}
[[Categoria:Frazioni di Grimacco]]