Javier Barroso: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
+ template sportivo
 
(24 versioni intermedie di 11 utenti non mostrate)
Riga 1:
{{Sportivo
|Nome = Javier Barroso
|Immagine =
|Didascalia =
|Sesso = M
|CodiceNazione = {{ESP}}
|Disciplina = Calcio
|Ruolo = [[Portiere (calcio)|Portiere]]
|TermineCarriera = 1927 - giocatore
|Squadra =
|SquadreGiovanili =
|Squadre = {{Carriera sportivo
|sport = calcio |pos = G
|1919-1921|Real Madrid|
|1927-1927|Atletico Madrid|
}}
|SquadreNazionali =
|Vittorie =
|Aggiornato =
}}
{{Bio
|Nome = Javier
|Cognome = Barroso Sánchez-Guerra
|Sesso = M
|Immagine =
|LuogoNascita = Madrid
|GiornoMeseNascita = 3 dicembre
Riga 14 ⟶ 35:
|Nazionalità = spagnolo
|PostNazionalità = , progettista di numerosi impianti civili e sportivi in patria e all'estero; fu anche presidente dell'[[Club Atlético de Madrid|Atlético Madrid]] e realizzatore del suo stadio, il [[Estadio Vicente Calderón|Calderón]], dopo essere stato in gioventù giocatore dello stesso club oltre ad avere militato nel [[Real Madrid Club de Fútbol|Real Madrid]]
|Immagine =
|Didascalia =
}}
 
Riga 23 ⟶ 42:
=== Architettura ===
Tra le sue opere più note figurano:
* Restaurazione della [[Collegiata di Sant' Isidoro]] a [[Madrid]], 1936
* Riforma e ampliamento della sede del Ministero della Giustizia a Madrid, 1941-47
* [[Stadio Nazionale Complutense]] a Madrid, 1943, con Luis Lacasa (progetto architettonico) ed [[Eduardo Torroja]] ([[ingegneria civile|progetto strutturale]])
Riga 31 ⟶ 50:
 
=== Calcio ===
Come calciatore, ha iniziato la sua carriera nel [[{{Calcio Real Madrid]]|N}}, giunto nel 1918, a soli quindici anni. Ha giocato due stagioni come attaccante, nelle quali la squadra si è aggiudicata il titolo di campione regionale.
 
Nel 1920 andò all'Atlético Madrid, dove cominciò a giocare come attaccante per poi, a partire dal 1921, consolidarsi come portiere<ref>{{es}}[http://books.google.es/books?id=Oi42lWeuPkYC&pg=PA20&lpg=PA20&dq=%22javier+barroso%22+%22atletico+de+madrid%22&source=bl&ots=hlQ-puE-r-&sig=1cnOyED1dvFCCyAQZRO7Lm2iu3Y&hl=es&ei=U55rTNmFAp2TOJLvhV8&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=19&ved=0CHoQ6AEwEg#v=onepage&q&f=false Carlos Leví "Atlético de Madrid: cien años de historia"]</ref>.
 
Nel 1924/25 e 1925/26 divenne nuovamente campione regionale e giocò in finale di [[Coppa del Re]] contro il [[FC{{Calcio Barcellona|Barcellona]]N}}.
 
Nel dicembre del 1931, sotto la presidenza di [[Rafael González Iglesias]], Javier Barroso divenne dirigente del club, e di lì a poco, nel gennaio del 1932 con la squadra in [[Segunda División (Spagna)|Segunda División]], sostituì [[Rudolf Jeny]] come allenatore fino alla fine della stagione.
 
Il 1º agosto 1941 fu eletto presidente della [[Federazione calcistica della Spagna|Real Federación Española de Fútbol]] e mantenne tale carica fino al 1º aprile 1946.
 
L'11 dicembre 1955 si candidarono alla presidenza dell'Atlético Madrid Javier Barroso e Alfonso de Lafuente. Vinse Barroso, cominciando un periodo intenso di nove anni alla guida del club. Fu rieletto l'11 settembre del 1960.
 
ilIl 17 marzo 1961, dinanzi all'evidenza che lo [[Estadio Metropolitano de Madrid|stadio Metropolitano]] siafosse diventato piccolo e obsoleto, Barroso acquisisceacquisì i terreni per costruire il nuovo stadio, di fianco al fiume [[ManzanaresManzanarre]]. Quello stesso anno iniziarono i lavori, il cui progetto architettonico fu proprio di Javier Barroso in collaborazione con Miguel Ángel García-Lomas Mata.
 
Sotto la sua presidenza, l'Atlético vinse due coppe di Spagna consecutive (1960 e 1961) e si aggiudicò il primo titolo europeo: la [[Coppa delle Coppe 1961-1962]].
 
Lo stesso anno Barroso vienevenne premiato dalla ''Delegación Nacional de Educación Física y Deportes'' con la ''Copa Pedro de Ibarra'', come riconoscimento per la sua carriera sportiva.
 
Tuttavia la situazione economica non èfu ottimale e, per affrontare il costo della costruzione del nuovo stadio l'Atlético, fu costretto a cedere [[Joaquín Peiró]] al [[{{Calcio Torino Football Club|Torino]]N}} per venticinque milioni di [[Peseta spagnola|pesetas]]<ref>{{cita web|url=http://futbol.as.com/futbol/2006/06/19/mas_futbol/1150698464_850215.html|titolo=¿Torres? El Atleti no dejó de ganar por venderme|lingua=es|editore=[[AS (quotidiano)|AS futebol]] }}</ref>.
 
In tali circostanze nominò, il 31 dicembre 1963, [[Vicente Calderón Pérez-Cavada|Vicente Calderón]] vicepresidente del club e poco dopo, il 21 gennaio 1964 si dimise lasciando a quest'ultimo la presidenza.
Riga 55 ⟶ 74:
Javier Barroso morì a Madrid il 10 settembre del 1990.
 
[[File:Estadio Vicente Calderón en el Atlético de Madrid-Schalke 04 (2008).jpg|thumb|700pxupright=3.2|centro|Panoramica (2008) dello stadio ''Manzanares'' progettato da Javier Barroso, intitolato successivamente a Vicente Calderón]]
 
== Note ==
<references/>
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{Box successione
|carica = XX '''Presidente dell'{{calcio Atletico Madrid|N}}'''
|immagine= Bianco e Rosso a strisce con Triangolo Blu e Bianco con stelle Bianche.png
|periodo = [[1955]] - [[1964]]
|precedente = [[Jesús Suevos]]
|successivo = [[Vicente Calderón Pérez-Cavada|Vicente Calderón]]
}}
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|calcio}}
 
[[Categoria:Presidenti del Club Atlético de Madrid]]