Chiesa cattolica in Corea: differenze tra le versioni
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{{chiesa cattolica in stato
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[[File:Dioceses of Korea-en.svg|thumb|Mappa delle arcidiocesi e diocesi cattoliche
La '''Chiesa cattolica in Corea''' è parte della [[Chiesa cattolica|Chiesa cattolica universale]], sotto la guida spirituale del [[Papa]] e della [[Santa Sede]].
La [[Corea]] è considerata dalla [[Chiesa cattolica]] come un unico paese. Di fatto esiste una gerarchia ecclesiastica soltanto nella [[Corea del Sud]] mentre nel [[Corea del Nord|Nord]] non è riconosciuta la libertà di culto per i cattolici se non tramite l'[[Associazione dei cattolici nordcoreani]] costituita dal governo sull'esempio dell'[[Associazione patriottica cattolica cinese]] e, come questa, non riconosciuta dalla Chiesa cattolica.▼
▲La [[Corea]] è considerata dalla [[Chiesa cattolica]] come un unico paese, per questo vi è una sola conferenza episcopale coreana. Di fatto esiste una gerarchia ecclesiastica soltanto nella [[Corea del Sud]], mentre nel [[Corea del Nord|Nord]] non è riconosciuta la libertà di culto per i cattolici se non tramite l'[[Associazione dei cattolici nordcoreani]] costituita dal governo sull'esempio dell'[[Associazione patriottica cattolica cinese]] e, come questa, non riconosciuta dalla Chiesa cattolica.
== Storia ==▼
▲== Storia ==
La storia della Chiesa cattolica in Corea è relativamente recente e ha un inizio singolare: alla fine del
Nel
Nell'Ottocento la neonata Chiesa fu colpita dalle persecuzioni.
Nel
La libertà di professare il cattolicesimo fu raggiunta nel
Le persecuzioni però non terminarono: nel maggio del
Nel
Alla fine della [[Seconda guerra mondiale]] il paese fu diviso in due stati dalle due superpotenze. Le entità statali scesero in guerra tra loro.
Alla metà del secolo il 30% degli abitanti della capitale [[Pyongyang]] professava la fede cattolica, contro l'1% del resto del Paese<ref>Frédéric Dalban, ''[[Avvenire]]'', 17 gennaio 2010.</ref>.
Durante la [[Guerra di Corea]] (1950-1953) le truppe comuniste diedero la caccia a missionari, religiosi stranieri e cristiani coreani, inseguendoli persino nel Sud. Lo scopo del regime nordcoreano era distruggere ogni presenza cristiana<ref>Andrea Riccardi, ''Il secolo del martirio'', Mondadori, 2009,
All'inizio della guerra fu arrestato anche il primo delegato apostolico in Corea, il vescovo [[Patrick James Byrne]]: pur essendo cittadino statunitense, fu condannato a morte, ma la sentenza non venne eseguita. Fu deportato in un campo di concentramento, dove morì qualche mese dopo tra stenti e privazioni.
Di cosa successe ai cristiani negli anni seguenti non si hanno più notizie perché il regime coreano è tra i più chiusi verso l'esterno. Ancora non si conosce la sorte dei 166 [[presbitero|sacerdoti]] e religiosi
Oggi la Chiesa del nord rimane senza clero e senza culto.
Secondo i dati ufficiali, i [[cattolici]] nordcoreani sono circa 4.000, oltre a circa 12.000 [[protestanti]]. I dati però si riferiscono agli iscritti all'«Associazione dei cattolici nordcoreani»,
La società nordcoreana è stata suddivisa in tre classi, ciascuna delle quali è composta da 17 categorie. Alla prima classe appartengono i privilegiati (essi possono ambire ai posti di governo o al grado di ufficiale dell'esercito); alla seconda la classe media (che può arrivare, nella vita civile, al grado di funzionario mentre nella vita militare si ferma al grado di soldato); fanno parte della terza classe tutti coloro che sono sospettati di ribellione e di opposizione allo Stato<ref>{{cita libro | nome= Blaine| cognome= Harden| titolo= Fuga dal Campo 14| anno= 2014| editore= Codice| città= Torino| p=63}}</ref>. I legami di sangue sono fondamentali per l'appartenenza ad una classe. Di conseguenza non è previsto che un individuo salga da una classe all'altra.<br />
Il legame di sangue ha un'altra conseguenza importante: in Corea del Nord è legale che una persona sia messa in carcere per il suo legame di sangue con un condannato. Quindi se il membro di una famiglia è condannato, finiscono in carcere anche i suoi parenti stretti<ref>B. Harden, ''op.cit.'', p. 26.</ref>.
I cristiani appartengono alla terza classe. Delle 51 categorie di cui si compone la società nordcoreana, essi appartengono alla 37ª; se cattolici alla 39ª<ref name="Bono">{{cita news|autore=Anna Bono|url=http://www.lanuovabq.it/it/articoli-i-dannati-nellinferno-della-corea-del-nord-11170.htm|titolo=I dannati nell'inferno della Corea del Nord|pubblicazione=La Nuova Bussola Quotidiana|data=9 dicembre 2014|accesso=25 marzo 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150419183825/http://www.lanuovabq.it/it/articoli-i-dannati-nellinferno-della-corea-del-nord-11170.htm|dataarchivio=19 aprile 2015|urlmorto=sì}}</ref>. La comunità cristiana è sottoposta ad una dura repressione da parte delle autorità. Un cattolico fedele al papa è doppiamente malvisto: accusato di slealtà verso il regime (solo l'«Associazione dei cattolici nordcoreani» è riconosciuta) e sospettato di rapporti con la [[Cina]]. In Corea del Nord la repressione della libertà religiosa è totale. Anche praticare la fede in privato, a livello personale, è reato. Le pene vanno dalla detenzione in un campo di lavoro, per un periodo di tempo o a vita, alla morte tramite pubblica esecuzione. Nel Paese comunista, essere "scoperti" mentre si partecipa ad una [[Santa Messa|messa]] in un luogo non autorizzato può comportare pene detentive e, nei casi peggiori, la tortura e anche la [[pena capitale]]. Il solo fatto di possedere una [[Bibbia]] è considerato un reato che può portare alla condanna a morte. Il 16 giugno 2009 una cristiana di 33 anni, Ri Hyon-ok, è stata condannata a morte e giustiziata per aver "messo in circolazione delle Bibbie".
Anche i familiari di un condannato possono essere arrestati a loro volta. Infatti, oltre ai campi di lavoro, esistono in Corea del Nord i campi di "rieducazione", appositamente costruiti per rinchiudere i familiari dei condannati<ref name="Bono"/>.
;Al Sud▼
Nel Sud la Chiesa gode di libertà religiosa ed è governata da vescovi locali. Dal [[1962]], infatti, i vescovi europei hanno lasciato il posto a vescovi coreani. Alcune statistiche rivelano che nel [[2012]] 85.000 [[coreani]] si sono convertiti al [[cattolicesimo]]. <br/>▼
Secondo il rapporto 2014 dell'organizzazione non governativa «Open Doors International» ("Porte Aperte"), sono attualmente rinchiusi nei sei campi di lavoro esistenti nel Paese da 50.000 a 70.000 cristiani<ref name="Bono"/>. Dal 2003 la Corea del Nord compare sempre al primo posto nel rapporto annuale dell'ONG sulle persecuzioni verso i cristiani.
==Organizzazione ecclesiastica==▼
Le condizioni di degrado materiale e morale cui sono sottoposti i condannati rinchiusi nei campi di lavoro sono state descritte da Shin Dong-hyuk, l'unica persona riuscita a fuggire ed a mettersi in salvo fuori dal Paese. Shin ha raccontato la sua esperienza nel libro ''Fuga dal campo 14'' (2014)<ref name="Bono"/>.
▲Nel Sud la Chiesa gode di libertà religiosa ed è governata da vescovi locali. Dal
Attualmente la Corea del Sud è il quinto paese asiatico per numero di cattolici (circa 5.900.000 nel 2021)<ref>{{cita web |url=https://cbck.or.kr/en/News/20220611?page=2 |titolo=Statistics of the Catholic Church in Korea 2021 |lingua=en |autore=[[#Conferenza_episcopale|CBCK - Conferenza Episcopale Coreana]] |sito=CBCK |data=22 aprile 2022 |accesso=31 marzo 2023}}</ref>, superato solo da [[Filippine]], [[India]], [[Vietnam]] e [[Indonesia]] (senza contare la [[Cina]], per la quale non ci sono statistiche affidabili); in percentuale segue invece le [[Filippine]], [[Timor Est]] e il [[Libano]].
La Chiesa coreana ha ricevuto le visite pastorali di [[papa Giovanni Paolo II]] nel 1984 e nel 1989 e quella di [[papa Francesco]] nel 2014.
▲== Organizzazione ecclesiastica ==
La Chiesa cattolica in Corea è divisa in 17 [[diocesi]] (suddivise in 3 [[provincia ecclesiastica|province ecclesiastiche]]), un'[[abbazia territoriale]] e un'[[ordinariato militare]].
=== Provincia ecclesiastica di Daegu ===
[[File:Cathedral and Migliore.jpg|thumb|Cattedrale di [[
* [[Arcidiocesi di Daegu]] (Sud)
** [[Diocesi di Andong]] (Sud)
** [[Diocesi di
** [[Diocesi di
** [[Diocesi di
=== Provincia ecclesiastica di
* [[Arcidiocesi di
** [[Diocesi di
** [[Diocesi di Jeonju]] (Sud)
=== Provincia ecclesiastica di Seul ===
[[File:
* [[
** [[Diocesi di
** [[Diocesi di Hamhung]] (Nord)
** [[Diocesi di Incheon]] (Sud)
** [[Diocesi di Pyongyang]] (Nord)
** [[Diocesi di Suwon]] (Sud)
** [[Diocesi di Daejeon]] (Sud)
** [[Diocesi di Uijongbu]] (Sud)
** [[Diocesi di Wonju]] (Sud)
=== Immediatamente soggette alla
* [[Abbazia territoriale di Tokwon]] (Nord)
* [[Ordinariato militare in Corea]] (Sud)
== Nunziatura apostolica ==
La [[delegazione apostolica]] per la Corea è istituita il 7 aprile
La [[nunziatura apostolica]] di Corea è stata istituita il 5 settembre
=== Delegati apostolici ===
* [[Patrick
* [[Egano Righi-Lambertini]] † (28 dicembre
*
* [[Antonio del Giudice (nunzio)|Antonio del Giudice]] † (18 aprile
=== Nunzi apostolici ===
* [[Antonio del Giudice (nunzio)|Antonio del Giudice]] † (5 settembre
*
* [[Luigi Dossena]] † (26 febbraio
* [[Luciano Angeloni]] † (25 novembre
* [[Francesco Monterisi]] (24 dicembre
* [[Ivan Dias]] † (20 giugno
* [[John Bulaitis]] † (30 novembre
*
* [[Emil Paul Tscherrig]] (22 maggio
*
* [[Alfred Xuereb]] (26 febbraio 2018 - 19 giugno 2023 dimesso)
* Giovanni Gaspari, dal 2 marzo 2024
== Conferenza episcopale ==
Elenco dei presidenti della Conferenza dei vescovi cattolici di Corea:
* [[Vescovo]] [[Thomas F. Quinlan]], S.S.C.M.E. (1959 - 1964)
* [[Arcivescovo]] [[Paul Kinam Ro]] (1964 - 1967)
* Vescovo [[Victorinus Youn Kong-hi]] (1967 - 1970)
* [[Cardinale]] [[Stephen Kim Sou-hwan]] (1970 - 1975)
* Arcivescovo [[Victorinus Youn Kong-hi]] (1975 - 1981)
* [[Cardinale]] [[Stephen Kim Sou-hwan]] (1981 - 1987)
* Vescovo [[Angelo Kim Nam-su]] (1987 - 1993)
* Arcivescovo [[Paul Ri Moun-hi]] (1993 - 1996)
* Arcivescovo [[Nicholas Cheong Jin-suk]] (1996 - 1999)
* Vescovo [[Michael Pak Jeong-il]] (1999 - 2002)
* Arcivescovo [[Andreas Choi Chang-mou]] (2002 - 2005)
* Vescovo [[Augustine Cheong Myong-jo]] (novembre 2005 - 2006)
* Vescovo [[John of the Cross Chang Yik]] (2006 - 2008)
* Vescovo [[Peter Kang U-il]] (16 ottobre 2008 - 30 ottobre 2014)
* Arcivescovo [[Hyginus Kim Hee-jong]] (30 ottobre 2014 - 14 ottobre 2020)
* Vescovo [[Mathias Ri Iong-hoon|Mathias Ri Iong-hoon (Lee Yong-Hoon)]], dal 14 ottobre 2020
Elenco dei vicepresidenti della Conferenza dei vescovi cattolici di Corea:
* [[Vescovo]] [[James Kim Ji-seok]] (16 ottobre 2008 - 30 ottobre 2014)
* Vescovo [[Gabriel Chang Bong-hun]] (30 ottobre 2014 - 15 ottobre 2020)
* Vescovo [[Basil Cho Kyu-man]], (14 ottobre 2020 - 11 ottobre 2023)
* Vescovo [[Augustinus Kim Jong-soo]], dall'11 ottobre 2023
Elenco dei segretari generali della Conferenza dei vescovi cattolici di Corea:
* [[Presbitero]] [[Thaddaeus Lee Ki-rak]] (2009 - ?)
* [[Vescovo]] [[Mathias Ri Iong-hoon|Mathias Ri Iong-hoon (Lee Yong-Hoon)]] (12 ottobre 2016 - 14 ottobre 2020)
* Vescovo [[Lazarus You Heung-sik]] (14 ottobre 2020 - 11 giugno 2021)
* Vescovo [[Augustinus Kim Jong-soo]] (12 ottobre 2021 - 11 ottobre 2023)
* Arcivescovo [[Simon Ok Hyun-jjn]], dall'11 ottobre 2023
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
* {{fr}} Joseph de Moidrey, [http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k5438467t.r ''La hiérarchie catholique en Chine, en Corée et au Japon (1307-1914)''], [[Shanghai|Chang-Hai]], 1914
* {{fr}} Léon Joly, [http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k5821364r.r ''Le Christianisme et l'Extrême-Orient. I Missions catholiques de l'Inde, de l'Indo-Chine, de la Chine, de la Corée''], Paris, 1907, pp. 167–255
== Voci correlate ==
* [[Cristianesimo in Corea]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* {{en}} [http://english.cbck.or.kr/ Sito ufficiale] della Conferenza episcopale coreana
*
*
* Articoli su ''AsiaNews'': [http://www.asianews.it/index.php?l=it&art=8814&geo=6&theme=8&size=A Omelia del cardinale Nicholas Cheong Jin-suk] e [http://www.asianews.it/index.php?l=it&art=6382 Storia dell'unico missionario in Corea del Nord]
*
* {{la}} [http://www.vatican.va/archive/aas/documents/AAS-42-1950-ocr.pdf Breve ''A Missionibus longissime''], AAS 42 (1950), p. 327
* {{la}} [http://www.vatican.va/archive/aas/documents/AAS-58-1966-ocr.pdf Breve ''Haud multum''], AAS 58 (1966), p. 875
{{Chiesa cattolica asia}}
{{Portale|cattolicesimo|Corea}}
[[Categoria:Chiesa cattolica in Corea| ]]
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