Franz Thaler: differenze tra le versioni

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|GiornoMeseNascita = 6 marzo
|AnnoNascita = 1925
|LuogoMorte = Sarentino
|GiornoMeseMorte = 29 ottobre
|AnnoMorte = 2015
|NoteMorte = <ref>{{cita testo|url=http://www.quotidiano.net/franz-thaler-morto-luis-sepulveda-1.1436565|titolo=Morto Franz Thaler, eroe della resistenza sudtirolese al nazismo. Il ricordo di Luis Sepulveda}}. [[QN Quotidiano Nazionale]].</ref>
|Epoca = 1900
|Epoca2 = 2000
|Attività = pacifista
|Attività2 = artigiano
|AttivitàAltre = e pellettiere
|Nazionalità = italiano
}}
|PostNazionalità = , sopravvissuto ai ''lager'' di [[campo di concentramento di Dachau|Dachau]] e [[Hersbruck]] e fermo sostenitore della serena convivenza tra gruppi linguistici in [[Provincia autonoma di Bolzano|Alto Adige]]
 
|Immagine =
Sopravvissuto ai ''lager'' di [[campo di concentramento di Dachau|Dachau]] e [[campo di concentramento di Hersbruck|Hersbruck]], Thaler è considerato un simbolo della [[resistenza (politica)|resistenza]] [[antinazista]] [[sudtirolese]].
|Cittadinanza = }}
 
== Biografia ==
Nato nel 1925 nel comune di [[Sarentino]], [[Provincia autonoma di Bolzano|Alto Adige]], appartiene alla locale minoranza di [[lingua tedesca]]. ConA lacausa della scelta delpresa dal padre nel 1939 di non aderire alle [[Opzioni in Alto Adige|Opzionioptare per la cittadinanza tedesca]], e quindi di non emigrare nel [[Terzo Reich]], ha inizio per lai Thaler (in quanto famiglia Thalerdi ''[[Dableiber]]'') un periodo di difficoltà ed emarginazione che portarono Franz ad essere escluso dalle lezioni scolastiche.
 
Dopo l'occupazione tedesca dell'Alto Adige e la costituzione della [[Zona d'operazioni delle Prealpi]], nel maggio 1944, quando aveva diciannove anni, nonostante fosse cittadino italiano (''[[Dableiber]]'') ricevette una cartolina precetto che gli intimava di presentarsi per l'arruolamento nel ''Polizeiregiment "Schlanders"'' ([[Silandro]]), gemello del più noto ''[[Polizeiregiment "Bozen"]]'' (Bolzano). Thaler si diede alla fuga rifugiandosi in montagna per un po' di tempo ma, dopo che i tedeschi minacciarono ritorsioni sulla famiglia (in base allaall'antico normaprincipio penale germanicagermanico della ''[[Sippenhaft]]'', - traducibile come «responsabilità del clan» - reintrodotto dal nazismo), non poté rifiutarsi quando il padre lo supplicò di costituirsi. Processato dalla corte marziale, essendo minorenne (all'epoca la maggiore età si raggiungeva a ventuno anni) ed essendosi costituito spontaneamente, non fu condannato a morte ma a dieci anni di detenzione e lavori forzati in un campo di concentramento.<ref>Stralci del libro autobiografico di Franz Thaler, ''Dimenticare mai'', riprodotti in [{{cita testo|url=http://www.emscuola.org/labdocstoria/storiae/Rivista/Rivista07/pdf/storiae2005-03.pdf |titolo=''StoriaE'', 2005, n. 1]|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140723173025/http://www.emscuola.org/labdocstoria/storiae/Rivista/Rivista07/pdf/storiae2005-03.pdf }}, pp. 20-25.</ref>.
 
Nel dicembre 1944 arrivò nel [[campo di concentramento di Dachau]] per essere spostato nello stesso mese in quello di [[Campo di concentramento di Hersbruck|Hersbruck]] (un ''lager'' secondario del [[Campo di concentramento di Flossenbürg|campo di Flossenbürg]]) a lavorare nella squadra costruzioni.
 
Il 29 aprile 1945 il campo di concentramento venne liberato da truppe americane ema Thaler venne però trasferito in un campo di prigionia francese poiché si era appropriato di una divisa delle [[SS]] e quindi scambiato per uno di loro. Rientrato successivamente in patria nell'agosto del 1945, cominciò a scrivere un libro di memorie, ''Dimenticare maiUnvergessen'', pubblicato solo nel 1989. Ha lavorato come artigiano pellettiere fino al pensionamento nel luogo di nascita, la [[Val Sarentino]].
 
Nel secondo dopoguerra, come dimostrano la sua biografia, il libro citato sulla sua vita e le sue idee ''Unvergessen'', tradotto anche in italiano come ''Dimenticare mai'', e le sue dichiarazioni nel film documentario ''Des bringst du nimmer ausm Kopf - Die Erinnerungen des Franz Thaler'', di Leo Hauser (1997, prod. ZeLIG&nbsp;- libera traduzione del titolo ''Non potrai cancellartelo mai più dalla testa - I ricordi di Franz Thaler'') è sempre stato un fermo sostenitore della serena convivenza fra i tre principali gruppi etnici in Alto Adige.
==Riconoscimenti e fortuna==
Nel 2010, assieme all’oppositore e vittima del nazismo [[Josef Mayr-Nusser]], è stato nominato cittadino onorario della città di [[Bolzano]].
 
È morto nella casa di riposo di Sarentino dove alloggiava il 29 ottobre 2015, all'età di 90 anni.
[[Luis Sepúlveda]] ha conosciuto Thaler e ne ha descritto la storia in un capitolo del suo libro edito nel 2010 ''Ritratto di gruppo con assenza'' (Guanda), intitolato "Alchimia della luce, del rispetto e del miracolo". Di Thaler Sepulveda disse: «Conosciamo la violenza della dittatura, condividiamo il medesimo sogno di pace e di fratellanza».<ref>''[http://altoadige.gelocal.it/cronaca/2010/10/22/news/sep-lveda-racconta-franz-thaler-2579670 Sepúlveda racconta Franz Thaler]'', in "Alto Adige" del 22 ottobre 2010.</ref>
 
Il [[lascito]] di Franz Thaler è stato consegnato nel 2016 all'[[Archivio Storico della Città di Bolzano]].<ref>{{cita web|url=http://www.comune.bolzano.it/UploadDocs/18813_Oggetto_del_mese_61_Archivio_storico_gennaio_2017.pdf |autore=Patrick Gamberoni, Hannes Obermair|titolo= “Dimenticare mai” – Il lascito Franz Thaler|data=1º gennaio 2017 }}</ref><ref>{{cita testo|lingua=de|autore=[[Hannes Obermair]]|data= 2018|titolo=Multiple Vergangenheiten – Sammeln für die Stadt? Das Bozener Stadtarchiv 3.0|pubblicazione=Archive in Südtirol: Geschichte und Perspektiven / Archivi in Provincia di Bolzano: storia e prospettive|numero=45|curatore=Philipp Tolloi|etalcuratori=|editore=Universitätsverlag Wagner|città=Innsbruck|isbn=978-3-7030-0992-1|pp= 211-224 (223)}}</ref>
==Note==
<references/>
 
==Riconoscimenti eRiconoscimenti fortuna==
==Bibliografia==
Nel 2010, assieme all'oppositore e vittima del nazismo [[Josef Mayr-Nusser]], è stato nominato cittadino onorario della città di [[Bolzano]]. Nel 2013, ''[[Politika (associazione)|Politika - Società di Scienza Politica dell'Alto Adige]]'' ha conferito a Franz Thaler il pubblico riconoscimento di "PPA - Personalità politica dell'anno".<ref>{{cita testo|url=http://www.politika.bz.it/ppj2013_it.html|titolo=Politika - Società di Scienza Politica dell'Alto Adige: ''PPA 2013''|accesso=8 gennaio 2018|dataarchivio=17 novembre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161117173114/http://www.politika.bz.it/ppj2013_it.html|urlmorto=sì}}</ref>
 
[[Luis Sepúlveda]] ha conosciuto Thaler e ne ha descritto la storia in un capitolo del suo libro edito nel 2010 ''Ritratto di gruppo con assenza'' (Guanda), intitolato "Alchimia della luce, del rispetto e del miracolo". Di Thaler SepulvedaSepúlveda disse: «Conosciamo la violenza della dittatura, condividiamo il medesimo sogno di pace e di fratellanza».<ref>''[http://altoadige.gelocal.it/cronaca/2010/10/22/news/sep-lveda-racconta-franz-thaler-2579670 Sepúlveda racconta Franz Thaler]'', in "Alto Adige" del 22 ottobre 2010.</ref>
 
Nel [[2017]], su iniziativa del [[Planetarium Alto Adige]], l'[[Unione Astronomica Internazionale]] gli ha dedicato un asteroide, [[6212 Franzthaler]].<ref>{{cita web|url=http://altoadige.gelocal.it/bolzano/cronaca/2017/02/17/news/un-asteroide-portera-il-nome-di-franz-thaler-1.14892849?ref=hfaabzes-1|titolo=Un asteroide porterà il nome di Franz Thaler|accesso=17 febbraio 2017|data=17 febbraio 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170218064032/http://altoadige.gelocal.it/bolzano/cronaca/2017/02/17/news/un-asteroide-portera-il-nome-di-franz-thaler-1.14892849?ref=hfaabzes-1|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{cita web|formato=pdf|accesso=17 febbraio 2017|data=12 febbraio 2017|lingua=en|titolo=2017 FEB. 12 - M.P.C. 103029|url=http://www.minorplanetcenter.net/iau/ECS/MPCArchive/2017/MPC_20170212.pdf}}</ref>
 
== Note ==
<references />
 
== Bibliografia ==
* {{de}} ''Unvergessen. Option, KZ, Kriegsgefangenschaft, Heimkehr. Ein Sarner erzählt'', Edition Raetia, Bolzano 1999, ISBN 88-7283-128-8
* ''Dimenticare mai: opzioniOpzioni, campo di concentramento di Dachau, prigioniero di guerra, ritorno a casa'', traduzione di Peter Litturi, prefazione di [[Carlo Romeo]], cronologia di [[Leopold Steurer]], Edition Raetia, Bolzano 1990, ISBN 88-7283-206-3
* {{en}} ''Unforgotten: a Memoir of Dachau'', translated by Paul Crichton and Christl Kiener, Kiener, Londra-Monaco 2011, ISBN 978-3-943324-99-0
 
=== Filmografia ===
* {{de}} ''Des bringst du nimmer ausm Kopf – Die Erinnerungen des Franz Thaler'', di Leo Hauser (prod. ZeLIG, Bolzano, 1997 - In dialetto sudtirolese con sottotitoli in tedesco e inglese)
 
== Collegamenti esterni ==
* [{{cita web | url = http://www.emscuola.org/labdocstoria/storiae/Rivista/Rivista07/pdf/storiae2005-03.pdf | titolo = Intervista a Franz Thaler di Renzo Miclet] | accesso = 17 giugno 2014 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20140723173025/http://www.emscuola.org/labdocstoria/storiae/Rivista/Rivista07/pdf/storiae2005-03.pdf | urlmorto = sì }}
 
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