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{{Bio
|Nome = WilliamAttilio
|Cognome = KlingerDepoli
|Sesso = M
|LuogoNascita = Fiume
|LuogoNascitaLink = Fiume (Croazia)
|GiornoMeseNascita = 2422 settembreottobre
|AnnoNascita = 19721887
|LuogoMorte = New YorkGenova
|LuogoMorteLink =
|GiornoMeseMorte = 311 gennaiomarzo
|AnnoMorte = 20151963
|Attività = storico
|Attività2 = politico
|Epoca = 2000
|Attività3 = educatore
|Epoca = 20001900
|Epoca2 =
|Nazionalità = croatoitaliano
|Immagine = Attilio Depoli.jpeg
|DimImmagine = 200
|Didascalia =
|FineIncipit = è stato uno storico [[Croazia|croato]] di nascita, con la doppia cittadinanza croata-[[Italia|italiana]], specializzato nella storia [[Jugoslavia|jugoslava]] del XX secolo.
|FineIncipit =
}}
== Vita==
William Klinger nacque il 24 settembre 1972 a [[Fiume (Croazia)|Fiume]], da una famiglia proveniente da [[Pakrac]]<ref>[http://www.ffzg.unizg.hr/vijece/vijece_dnr_2001-06-18.html Izvješće - Filozofski fakultet - Sveučilište u Zagrebu]</ref>. Frequentate le scuole italiane della sua città, nel 1997 si laureò in [[storia]] con lode all'[[Università di Trieste]], mentre nel contempo frequentava l'[[Università di Klagenfurt]] grazie ad una borsa di studio del governo austriaco. Si specializzò in seguito alla [[Central European University]] di [[Budapest]], addottorandosi nel 2007 all'[[Istituto universitario europeo]] di [[Firenze]], con una tesi dal titolo ''"Negotiating the Nation. Fiume: from Autonomism to State Making (1848-1924)"''.
 
== Vita ==
Ricercatore presso il [[Centro di Ricerche Storiche di Rovigno]], la produzione storiografica di Klinger si concentrò sulla storia jugoslava, con particolare ''focus'' sulla storia del regime comunista di [[Josip Broz Tito|Tito]].
Nato da Pasquale e da Enrichetta Schiavon a [[Fiume (Croazia)|Fiume]], all'epoca ''[[corpus separatum]]'' direttamente soggetto alla [[Terre della Corona di Santo Stefano|Corona di Santo Stefano]] nell'ambito dell'[[Impero Austro-Ungarico]], fu fratello minore di Guido, a sua volta noto studioso di storia locale, nonché [[entomologo]] e [[geografo]]<ref>Tutte le notizie biografiche sono tratte da {{cita | Dassovich 1991}} e {{ cita | Cella 1991}}.</ref>.
 
A Fiume frequentò le scuole cittadine e il liceo-ginnasio (''Regio Ungarico Ginnasio Superiore di Stato''). Vinse quindi il concorso per entrare nella Scuola Normale di Budapest, e qui frequentò per quasi due anni la facoltà di lettere. Insofferente dell'ambiente, si trasferì dapprima all'[[Università di Firenze]] e infine a quella di [[Università di Roma La Sapienza|Roma]], ove si laureò nel 1912 con una tesi sul dialetto fiumano, ispirata alle dottrine del [[Wilhelm Meyer-Lübke|Meyer-Lübke]]. A partire dall'anno scolastico 1912-1913 iniziò ad insegnare materie letterarie nelle scuole fiumane.
Poliglotta, Klinger parlava fluentemente croato, italiano, tedesco, inglese, francese, sloveno, russo e friulano.
 
Socio fin dal 1906 del circolo [[irredentismo italiano|irredentistico]] ''La Giovine Fiume'', dopo il suo scioglimento a seguito di una serie di pellegrinaggi patriottici degli italiani dell'Adriatico orientale alla [[tomba di Dante]] a [[Ravenna]] fu fra i fondatori del ''Circolo accademico'' di Fiume, che sostanzialmente continuò l'opera del precedente sodalizio.
Sposato con un'italiana, Klinger viveva a [[Gradisca d'Isonzo]].
 
Alle elezioni comunali del 1914 venne eletto nelle file degli [[Partito Autonomista|autonomisti]] incarnando al suo interno - assieme ad Armando Hodnig - l'ala dei giovani irredentisti. Fra i suoi primi atti vi fu la contestazione di una serie di deliberazioni adottate dal governatore ungherese di Fiume, [[Amministratori di Fiume|István gróf Wickenburg de Capelló]]. Allo scoppio della guerra con l'Italia, Depoli fu dapprima internato come irredentista nel campo ungherese di [[Kiskunhalas]], poi nel 1917 fu costretto ad arruolarsi e spedito sul [[Fronte orientale (1914-1918)|fronte russo]]. A novembre dello stesso anno fu però rimandato a Fiume a seguito di una malattia. Qui riprese l'insegnamento.
William Klinger fu ucciso il 31 gennaio 2015 nell'[[Astoria Park]] di New York, dove doveva tenere una conferenza sulla Jugoslavia, la seconda guerra mondiale e la storia dei Balcani nel dopoguerra.
 
Alla vigilia della dissoluzione dell'Impero Austrungarico, Depoli fu una delle personalità più impegnate nelle attività clandestine che - nell'ambito del duplice e contrapposto irredentismo italiano e croato - si apprestavano a chiedere l'inserimento di Fiume vuoi nel [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]], vuoi nel costituendo [[Stato dei Serbi, Croati e Sloveni]] che alla fine del 1918 divenne il [[Regno dei Serbi, Croati e Sloveni]].
 
Attilio Depoli entrò quindi a far parte del ''Consiglio Nazionale Italiano'' presieduto da [[Antonio Grossich]], che il 30 ottobre 1918 proclamò il desiderio dei fiumani italiani (che in città erano la maggioranza degli abitanti) di unirsi alla Madrepatria, in nome del diritto all'[[audodecisione]] espresso solennemente l'8 gennaio 1918 dal presidente americano [[Woodrow Wilson]] all'interno di un discorso poi chiamato dei ''[[Quattordici punti]]''.
 
All'attività politica, Depoli coniugò in quei frangenti un'intensa attività storica e pubblicistica, scrivendo una serie di studi, [[pamphlet]] ed articoli giornalistici a sostegno della posizione annessionistica italiana, espressa nel corso delle trattative nell'ambito della [[Conferenza di pace di Parigi (1919)|Conferenza di pace di Parigi]].
 
Nel periodo dell'[[Impresa di Fiume]] (settembre 1919 - dicembre 1920) Depoli da un lato - assieme ad una parte del Consiglio Nazionale Italiano - cercò di moderare le intemperanze dannunziane e di porre un argine contro le sue "evasioni celebrative e verbali [...] [con] un richiamo costante alla realtà effettuale, alle necessità impreteribili dell'amministrazione efficiente e rispettosa dei diritti dei cittadini, all'esigenza di una certezza del diritto"<ref>{{cita pubblicazione | autore = Enrico Burich | titolo = Ricordo di Attilio Depoli | rivista = Fiume | volume = X | numero = 1-2 | editore = Società di Studi Fiumani | città = Roma | data = gennaio-giugno 1963 }}.</ref>, dall'altro - quando D'Annunzio proclamò la [[Reggenza italiana del Carnaro]] (8 settembre 1920) - vi si oppose recisamente, propugnando il mantenimento della linea annessionistica. Quando infine lo [[Stato Libero di Fiume]] venne costituito in seguito al [[Trattato di Rapallo (1920)|Trattato di Rapallo]] del 12 novembre 1920 fra Regno d'Italia e Regno dei Serbi, Croati e Sloveni, Depoli si oppose alla cessione a quest'ultimo di [[Porto Baross]], che finora era stato parte integrante del complesso portuale di Fiume.
 
Fece parte del governo provvisorio dello Stato Libero, con la carica di "rettore" all'istruzione pubblica. Alle elezioni per l'Assemblea Costituente fiumana del 24 aprile 1921 si presentò fra i candidati del "blocco nazionale", che in qualche modo riproduceva su scala locale la politica dei [[Blocchi Nazionali]] italiani, contrapposto al blocco degli "autonomisti" (indipendentisti), capeggiati da [[Riccardo Zanella]] e per questo chiamati anche "zanelliani". Le elezioni vennero vinte proprio dai zanelliani che formarono di conseguenza il governo, mentre Depoli fu nominato vicepresidente dell'assemblea. Il 3 marzo 1922 l'ala più intransigente dei nazionali, alla guida di [[Giovanni Host-Venturi|Nino Host Venturi]] e [[Riccardo Gigante]] rovesciò il governo, con l'appoggio dei [[fascismo|fascisti]] locali. Zanella e il suo governo furono costretti all'esilio e ad Attilio Depoli - che non aveva partecipato al colpo di stato - venne chiesto dall'assemblea di assumere le funzioni di capo provvisorio dello Stato o - secondo le sue stesse parole - di "dittatore involontario": ''"Sono il primo ad augurarmi che questo mandato sia di brevissima durata, restando inteso che si riferisce unicamente all'ordinaria amministrazione e che per questioni importanti mi riservo di convocare l'Assemblea"''<ref>{{cita pubblicazione | autore = Attilio Depoli | titolo = Incontri con Facta e Mussolini | rivista = Fiume | volume = IV | numero = 3-4 | editore = Società di Studi Fiumani | città = Roma | data = luglio-dicembre 1952 }}.</ref>
 
==Note==
{{references}}
 
== Opere principali ==
 
* “Antonio Grossich e la nascita dei movimenti nazionali a Fiume”, ''Quaderni'', Centro ricerche storiche Rovigno, 1999 (XII).
== Bibliografia ==
* “La genesi dei movimenti nazionali a Fiume”, in ''Fiume nel secolo dei grandi mutamenti; Atti del convegno'', Edit, Fiume 2001.
* {{cita libro | autore = Mario Dassovich | titolo = Attilio Depoli | curatore = Francesco Semi | editore = [[Del Bianco Editore]] | città = Udine | anno = 1991 | volume = II | opera = Istria e Dalmazia. Uomini e tempi. Istria e Fiume | pp = 474-477 | cid = Dassovich 1991}}
* “Cesare Durando: frammenti della corrispondenza consolare (1887)”, ''Atti'', Volume XXXII, Centro ricerche storiche Rovigno, 2002.
 
* “La Carta del Carnaro: una costituzione per lo “Stato libero di Fiume (1920)”, ''Quaderni'', Volume XIV, Centro ricerche storiche Rovigno, 2003.
== Collegamenti esterni ==
* “La storiografia di Fiume (1823 - 1924): una comunità immaginata?” ''Quaderni'', Volume XV, Centro ricerche storiche Rovigno, 2004.
* {{Cita web | url = http://www.treccani.it/enciclopedia/attilio-depoli_(Dizionario-Biografico)/ |titolo = DEPOLI, Attilio | autore = Sergio Cella | sito = Dizionario Biografico degli Italiani | editore = Treccani | data = 1991 | cid = Cella 1991 |accesso = 21 ottobre 2018}}
* “Dorotićeva policijska izvješća o Adamiću”, in ''Adamićevo Doba (1780. - 1830.)'' Vol. I Muzej grada Rijeke, Rijeka, 2005, pp.&nbsp;223–231.
* “Adamić i Hudelist: Doba restauracije”, in ''Adamićevo Doba (1780. - 1830.)'' Vol. I Muzej grada Rijeke, Rijeka, 2005, pp.&nbsp;233–239.
* “Prva globalizacija: kolonijalna ekspanzija i privilegirane trgovačke kompanije”, in ''Adamićevo Doba (1780. - 1830.)'' Vol. II, Muzej grada Rijeke, Rijeka, 2006.
* “Emilio Caldara e Fiume”, ''Quaderni'', Centro ricerche storiche Rovigno, 2006 (XVII): 445-480.
* “Quando è nazione? Una rivisitazione critica delle teorie sul nazionalismo”, ''Quaderni'', Centro ricerche storiche Rovigno, 2006 (XVII): 399-420.
* “Le macchinazioni ragusee da repristinazione della loro Repubblica vanno sempre più realizzandosi: la tentata restaurazione della Repubblica di Ragusa nel 1814”, ''Atti'', Centro ricerche storiche Rovigno, 2009 (XXXVIII): 127-160.
* “Nascita ed evoluzione dell’apparato di sicurezza jugoslavo: 1941-1948”, ''Fiume - Rivista di studi adriatici'', 2009 (19): 13-49.
* “Lussino, dicembre 1944: operazione “Antagonise”, ''Quaderni'', Centro ricerche storiche Rovigno, 2009 (XX)
* “A.L.Adamich nei rapporti della Polizei-Hofstelle del 1810, ''Atti'', Centro ricerche storiche Rovigno, 2009 (XXXIX): 331-358.
* “Roberto Oros di Bartini (Fiume 1897 - Mosca 1974)”, ''La Ricerca'', Centro ricerche storiche Rovigno, 2009.
* “Alcune considerazioni sulla guerra partigiana jugoslava 1941-1945”, ''Fiume - Rivista di studi adriatici'' 2010 (21): 107-117.
* “Josip Broz Tito (1892-1980): un’intervista con Geoffrey Swain”, ''Quaderni'', Centro ricerche storiche Rovigno, 2010 (XXI): 377-425.
* “Note sulla presenza storica della Foca monaca nell'Adriatico”, ''La Ricerca'', Centro di ricerche storiche – Rovigno 2010 (57): 6–10.
* “Due memoriali inediti di Riccardo Zanella al Consiglio dei ministri degli esteri di Londra del settembre 1945”, ''Fiume. Rivista di studi adriatici'' 2011 (23): 61 - 68.
* “Giuseppe Ludovico Cimiotti (1810-1892) e le problematiche origini della storiografia fiumana”, ''Fiume. Rivista di studi adriatici'' 2011 (24): 49 - 64.
* “Nazionalismo civico ed etnico in Venezia Giulia”, ''Ricerche Sociali'', Centro di ricerche storiche – Rovigno 2011 (18):39-45
* “Le origini dei consigli nazionali: una prospettiva euroasiatica”, ''Atti'', Centro di ricerche storiche – Rovigno 2011 (XXXX): 435-473.
* ''GERMANIA E FIUME La questione fiumana nella diplomazia tedesca (1921-1924)'', Deputazione di Storia Patria per la Venezia Giulia, Trieste, 2011.
* “La Cunard nel Quarnero: la linea Fiume - New York (1904-1914)”, ''Quaderni'' 2011 (XXII): 7-45.
* “Catture di Squalo Bianco (Carcharodon carcharias, Linnaeus, 1758) nel Quarnero 1872 – 1909”, ''Atti'', Centro di ricerche storiche – Rovigno 2011 (XLI): 479-524.
* “A vent’anni dalla dissoluzione della Jugoslavia: le radici storiche”, ''Fiume. Rivista di studi adriatici'' 2012 (25): 67 - 71.
* “Crepuscolo adriatico. Nazionalismo e socialismo italiano in Venezia Giulia (1896 – 1945)”, ''Quaderni'', Centro ricerche storiche Rovigno, 2012 (XXIII): 79 - 126.
* ''IL TERRORE DEL POPOLO Storia dell'OZNA, la polizia politica di Tito'', Italo Svevo, Trieste, 2012.
* “Dall’autonomismo alla costituzione dello Stato - Fiume 1848-1918”, in ''Forme del politico. Studi di storia per Raffaele Romanelli'', a cura di Emmanuel Betta, Daniela Luigia Caglioti, Elena Papadia, Viella, Roma 2012: 45 - 60.
* “Continuity Man: la visita di Stane Dolanc a Londra nel 1977”, ''la battana'', 187 (2013): 77 - 90.
* “Organizzazione del regime fascista nella Provincia del Carnaro (1934-1936)”, ''Quaderni'', Centro ricerche storiche Rovigno, 2013 (XXIV): 191 - 210.
* with Denis Kuljiš ''TITO - NEISPRIČANE PRIČE'', Nezavisne novine, Banja Luka, 2013.
* (in press) “L’irredentismo impossibile: Fiume e l'Italia (1823 – 1923)”, ''Atti e memorie della Società dalmata di storia patria'', Roma 2013 (XXXV):
* (in press) “Jugoslavismo e nazionalismo nel carteggio Milovan Đilas - Mate Meštrović (1961-1981)”, ''Ricerche Sociali'', Centro di ricerche storiche – Rovigno 2014 (21):
* (in press) “Socialismo e questione adriatica dalla Grande guerra al Secondo conflitto mondiale”, Perugia, 2014.
* (in press) “Un fronte unico da Trieste a Salonicco: La Venezia Giulia nella «Federazione Balcanica» (1918 – 1928)” ''Quaderni'', Centro ricerche storiche Rovigno, 2014 (XXV):
 
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