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{{Bio
|Nome = Gilles
|Cognome = Jullien
|PostCognome = {{IPA|/ʒil ʒy'ljɛ̃/}}
|Sesso = M
|LuogoNascita = Parigi
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = 1650 o 1653
|LuogoMorte = Chartres
|GiornoMeseMorte = 14 settembre
|AnnoMorte = 1703
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|Attività = organista
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|Nazionalità = francese
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Il '''trio per organo''' è un tipo di pezzo in cui vengono usati più tipi di timbri sonori, cioè due manuali (le tastiere) e [[pedaliera|pedale]]. In questo modo si ha la possibilità di mettere particolarmente in rilievo una voce, solitamente il solista. Questa tecnica è quindi applicabile o prestabilita nell'accompagnamento dei [[corali]], nella letteratura coralistica o anche nell'improvvisazione su [[cantus firmus]]<ref>Su questo vedi Kelletat, ''Improvisationslehre für Orgel'', 1976, pp. 14–27.</ref>.
==Biografia==
La sua vita e la sua formazione sono sconosciute. Sappiamo che conosceva le opere di [[Guillaume-Gabriel Nivers]], di [[Nicolas Lebègue]] e di [[Nicolas Gigault]]. Malgrado la giovane età, nel 1668 diventa organista titolare della [[Cattedrale di Chartres]], funzione che occuperà per il resto della vita. Alla sua morte, il figlio Jean-François gli succede fino al licenziamento avvenuto il 27 luglio 1709.
 
==Concetto di ''trio per organo''==
==Opere==
L'espressione "trio" è in un certo senso fuorviante e indefinita, perché indica l'effettivo utilizzo di tre parti dell'organo. Sebbene tre reali parti dell'organo siano utilizzate, di massima il pedale (se non è voce solista) e la parte d'accompagnamento di entrambe le tastiere hanno un'importanza sonora subordinata e sono di regola registrati in modo simile e con discrezione<ref>Klotz, ''Über die Orgelkunst'', 1986, pag. 50 e segg., riporta antichi esempi di trio o forme di trio del XV secolo.</ref>. La base di questo conto è il fatto che anche un pezzo a un manuale e pedale è una "forma di duo". Un pezzo che prescrive due manuali e pedale è perciò una "forma di trio".
Lascia un ''Premier livre d'orgue'' (Parigi, 1690), contente otto [[suite per organo]] scritte in ognuno dei toni ecclesiastici per un numero totale di ottanta pezzi nella tradizione di [[Nicolas Lebègue]]. Questi pezzi carichi di una serenità un po' austera sono destinati, come spiegato nella dedica, all'accompagnamento della liturgia. Le molte [[fuga (musica)|fughe]] a quattro voci e i [[preludi]] a cinque voci testimoniano l'abilità contrappuntistica di Jullien.
 
Non bisogna però pensare che "forma in trio" significhi automaticamente tre voci. Soltanto la voce solista e il basso suonato al pedale sono di regola monodici, mentre sulla "tastiera d'accompagnamento" si suona a più voci: se ad esempio la voce solista è il soprano, in un corale a quattro voci sulla tastiera di accompagnamento si suoneranno di conseguenza il contralto e il tenore. Poiché quindi viene indicato l'utilizzo simultaneo di tre corpi d'organo, e non per forza una condotta a tre voci, solo l'espressione "in trio" è del tutto corretta, mentre il diffuso sinonimo "trio" suggerisce erroneamente l'utilizzo di sole tre voci. Tuttavia, la presenza della voce solista non implica per forza la forma in trio. Un'altra inesattezza si verifica allora quando la melodia solista, che può in teoria trovarsi in ogni voce, è al basso: in questo caso, le voci di accompagnamento no devono per forza trovarsi su due manuali diversi (un esempio di questo tipo di divisione delle voci è ''Vom Himmel hoch'' di [[Johann Pachelbel]]: le due voci superiori possono e dovrebbero essere suonate su due manuali, ma non è strettamente necessario che lo siano).
Scrisse inoltre un ''Motet de Sainte Cæcille'' per tre voci, due strumenti e [[basso continuo]], pubblicato alla fine del ''Livre d'orgue''.
 
==BibliografiaNote==
<references/>
* Gilles Jullien, ''Premier Livre d'orgue'', a cura di [[Norbert Dufourcq]], 1952.
* G.B. Sharp and François Sabatier, ''Jullien, Gilles'', in ''Grove Music Online. Oxford Music Online''.
* {{fr}}[http://www.larousse.fr/encyclopedie/musdico/Jullien/168533 Enciclopedia Larousse]
* Gilles Jullien, ''L'Œuvre intégrale'', organista [[Serge Schoonbroodt]], 2 CD, Aeolus AE10481 (2005).
 
==Collegamenti esterni==
* * {{IMSLP|id=Jullien, Gilles}}
* [http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/btv1b9010325f.r=Gilles+Jullien.langFR Gallica] Fac-simile del ''Livre d'orgue''.