Parco regionale urbano del Pineto: differenze tra le versioni
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{{Area protetta
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|didascalia = La Pineta Sacchetti
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Il '''Parco regionale urbano del Pineto''' è un
== Descrizione ==
[[File:Panorama dal pineto 2020.jpg|sinistra|miniatura|Panorama di Roma visibile dal Pineto]]
Il parco è diviso in più zone:
* Pineta Sacchetti, pianeggiante con centinaia di piante di [[Pinus pinea|pino domestico]] alte fino a 30 metri;
* Valle dell'Inferno, estesa valle che si espande a est fino a [[Parco di Monte Ciocci|Monte Ciocci]] mentre a nord fino al [[Columbus (Roma)#Parco delle Mimose|Parco delle Mimose]];
*Parco attrezzato sopra la Valle dell’Inferno, tra Balduina centrale e Columbus di Balduina.
*Pianoro di Proba Petronia, Parco pubblico attrezzato, situato a Balduina Bassa.
Vi sono censiti circa 650 specie di [[Plantae|piante]] ed oltre 70 di [[Aves|uccelli]].
Domina la [[macchia mediterranea]] con alcune zone di [[Quercus suber|sughereta]]. Si trovano [[erica arborea]], [[Cistus|cisto]], [[Pistacia lentiscus|lentisco]], [[
== Storia ==
[[File:Monetiere di fi, moneta romana imperiale di traiano per costruz. dell'aqua traiana.JPG|miniatura|sinistra|250x250px|''Sesterzio di Traiano'' (109 d.C.) emesso per celebrare la costruzione dell’[[Acquedotto Traiano]], poi riutilizzato come Acquedotto dell’Acqua Paola]]
Il territorio del Parco del Pineto custodisce tracce di frequentazione già in età romana, qui correva infatti l’[[acquedotto Traiano]], costruito nel [[109]] d.C. e riutilizzato nel [[XVII secolo]] per volontà di [[papa Paolo V]], dando vita all’[[Acquedotto dell’Acqua Paola]], che ancora oggi alimenta il celebre [[Fontana dell'Acqua Paola|Fontanone del Gianicolo]].<ref>{{cita sito|url=https://fondoambiente.it/luoghi/parco-pineta-sacchetti?ldc|titolo=Parco Pineta Sacchetti|sito=Fondo Ambiente Italiano|accesso=20 agosto 2025}}</ref>
Durante il XVII secolo l’area, inizialmente appartenuta alla famiglia di [[Papa Pio V]], passò nel 1598 alla potente [[famiglia Sacchetti]] che vi creò una vasta tenuta di campagna. Per volontà del cardinale [[Giulio Cesare Sacchetti]] fu realizzata [[Villa del Pigneto]], progettata da [[Pietro da Cortona]], celebrata da viaggiatori e artisti dell’epoca ma oggi completamente perduta; restano solo incisioni e testimonianze iconografiche, come quella di [[Giuseppe Vasi]] del 1760.<ref name="Campitelli"/>
== Flora ==▼
[[File:Casino_al_Pigneto_del_Marchese_Sacchetti_-_Plate_183_-_Giuseppe_Vasi.jpg|alt=|sinistra|miniatura|250x250px|''Casino al Pigneto del Marchese Sacchetti'', incisione di [[Giuseppe Vasi]] (1760). Si noti che all'epoca la villa era già avviata alla sua decadenza, ma l'autore abbia preferito raffigurarla nella sua condizione originaria.]]
Nell’[[Ottocento]] la zona fu utilizzata come tenuta di caccia dai Sacchetti, fino alla vendita, nel 1861, al principe [[Alessandro Torlonia (1800-1886)|Alessandro Torlonia]].<ref>{{cita sito|url=https://fondoambiente.it/luoghi/parco-pineta-sacchetti?ldc|titolo=Parco Pineta Sacchetti|sito=Fondo Ambiente Italiano|accesso=20 agosto 2025}}</ref>
▲Domina la [[macchia mediterranea]] con alcune zone di [[sughereta]]. Si trovano [[erica arborea]], [[cisto]], [[lentisco]], [[myrtus communis|mirto]] e [[corbezzolo]].
Nel XX secolo il quartiere circostante conobbe un rapido sviluppo edilizio. Già nel 1920 una convenzione urbanistica tra il Comune di Roma e l’ingegnere Carlo Pomilio avviò la costruzione dei primi villini nella zona di [[Balduina]], all’epoca esterna al [[Piano Regolatore di Roma del 1909|Piano Regolatore del 1909]].<ref name="Bortolotti">{{cita libro|autore=Lando Bortolotti|titolo=Storia della politica edilizia in Italia|anno=1978}}</ref>
Nel 1956 i [[Torlonia]] cedettero gran parte dei terreni alla SEP (''Società Edilizia Pineto''), partecipata dalla stessa famiglia e dalla [[Società generale immobiliare]], che promosse la costruzione della cosiddetta ''zona Columbus'' di Balduina, durante gli anni del [[Miracolo economico italiano|boom economico]].<ref name="Bortolotti"/> Tuttavia, i progetti più invasivi furono bloccati dai vincoli posti dal [[Ministero della cultura (Italia)|Ministero dei Beni Culturali]] e dal [[Comune di Roma]].
Nei primi anni ottanta il parco fu definitivamente espropriato e destinato a uso pubblico, divenendo oasi naturalistica e luogo di memoria storica. Dei due casali rurali rimasti nella parte settentrionale, uno è oggi abbandonato mentre l’altro è stato restaurato e adibito a biblioteca comunale.<ref name="Campitelli">{{cita libro|curatore=Alessandra Campitelli|capitolo=Parco del Pineto Sacchetti|titolo=Verdi delizie. Le ville, i giardini, i parchi storici del Comune di Roma|editore=Editori Riuniti|città=Roma|anno=2005|pp=197-199}}</ref>
=== Luoghi di interesse ===
*[[Chiesa di Gesù Divino Maestro]], esempio significativo di architettura modernista situata nel quartiere Balduina di Roma. Progettata dall’architetto Carlo Bevilacqua, fu costruita tra il 1954 e il 1958.
*[[Forte Braschi]], Edificato a partire dal 1877 e completato nel 1881, su una superficie di 8,2 ettari lungo via della Pineta Sacchetti, il terreno su cui sorge era di proprietà del cardinale Braschi, da cui deriva il nome. Attualmente ospita i Servizi Segreti Italiani.
*[[Casale del Giannotto]],casale settecentesco restaurato che oggi ospita la Biblioteca Casa del Parco e spazi culturali.
=== Letteratura ===
[[Gabriele D'Annunzio]] cita la Pineta Sacchetti nella sua opera ''La Leda senza cigno'', del 1916:
"...''Rivedo, più oltre, la Pineta Sacchetti, simile a un colonnato chiomoso, ove tra l’erba fioriva il porrazzo che è l’asfodelo dell’Agro, per me inespugnabile come quello dell’Ade..."''<ref name=":0">{{Cita web|url=https://primavalleinrete.wordpress.com/2017/03/23/gabriele-dannunzio-alla-pineta-sacchetti/|titolo=Gabriele D’Annunzio alla Pineta Sacchetti|autore=primavalleinrete|sito=Primavalle in Rete|data=2017-03-23|lingua=it-IT|accesso=2019-11-26}}</ref>
Secondo una tradizione orale, nella primavera del 1920 l'artista fu ospite dei principi Torlonia alla Pineta Sacchetti, presso il Casale del Giannotto, l’attuale biblioteca municipale. Una nutrita folla di ammiratori si radunò sotto le finestre del Casale, chiedendo al Poeta di affacciarsi per un saluto. D’Annunzio salì sul balcone che dà verso la Basilica di San Pietro e si mise a declamare alcuni suoi versi tra gli applausi della gente.
Di sicuro c’è la presenza di Gabriele D’Annunzio tra i partecipanti all'incontro, nel febbraio 1897, dalla Società Romana della Caccia alla volpe. Su un taccuino egli annota:
''"La caccia. Meet alla Pineta Sacchetti fuori Porta Cavalleggeri. … si sale per la via Aurelia, fiancheggiata da fornaci e con le sue osterie chiassose, frequentate da carrettieri arrochiti dal vino. Ecco la pineta. È su un terrapieno erboso, circondato d’una siepe secca. Gli alberi sono tutti eguali, allineati, come eletti per un rito, inviolabili.... A sinistra, la prateria smaltata di margherite, il gran soffio della libertà nel deserto... La campagna è accidentata, con avvallamenti e alture, interrotta da macchie basse... Nel lontano l’orizzonte è occupato dalla grande cupola, dalla pineta regolare come un portico bruno, da Monte Mario con i suoi cipressi, dalle cime nevose remote. Tutto è limpido. Un sentimento di gioia e di possanza quieta domina su la campagna divina. A tratti la cupola emerge dal portico dei pini. Roma giace in fondo biancastra, mite e ridente …''“.<ref name=":0" />
[[File:Pineta Sacchetti Panorama.jpg|centro|miniatura|1089x1089px|Veduta panoramica della Pineta Sacchetti]]
<br />
== Note ==
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* [[Elenco delle altre aree protette italiane]]
* [[Pineta Sacchetti]]
* [[Pineto (zona di Roma)]]
*[[Columbus (Roma)]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto|preposizione=sul}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Cita web|url=https://romanatura.roma.it/pineto|titolo=Parco Regionale Urbano del Pineto|sito=RomaNatura|accesso=10 aprile 2020|cid=RomaNatura}}
* {{Cita web|url=http://www.parks.it/parco.urbano.pineto/|titolo=Parco Urbano del Pineto|sito=Parks.it}}
{{Parchi di Roma}}
{{Aree naturali protette in Italia}}
{{Portale|ecologia e ambiente|Lazio}}
[[Categoria:Aree naturali protette della
[[Categoria:Roma Q. XIII Aurelio]]
[[Categoria:Roma Q. XIV Trionfale]]
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