Martin Wight: differenze tra le versioni
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| Riga 1: {{W|storici|gennaio 2009}} {{Bio |Nome = Martin Riga 13 ⟶ 10: |GiornoMeseMorte = 15 luglio |AnnoMorte = 1972 |Epoca = XX▼ |Attività = politologo |Attività2 = storico ▲|Epoca = XX |Nazionalità = britannico |Immagine = Martin Wight.jpg }} Fu uno dei più influenti studiosi  == Biografia == Martin James Robert Wight nacque a Brighton, Sussex, in Inghilterra, il 26 novembre del 1913, secondo dei tre figli del medico Edward Wight (1879-1959) e Margaretta Scott (1880-1942). Dopo gli studi al Bradfield College (1927-32) e quelli di storia moderna al Hertford College di Oxford (1935),  == Opere == ==  <references />▼ La recente ricezione di Wight in Italia tra gli studiosi ha portato alla pubblicazione della sua opera più celebre, [[Teoria internazionale]] e di un inedito mondiale dal titolo [https://web.archive.org/web/20141016034443/http://www.europaquotidiano.it/2014/10/08/decisionismo-e-fortuna-in-politica-secondo-martin-wight/ Fortuna e ironia in politica]. Nel volume ''Relazioni internazionali'' (Milano, 1992) di [[Angelo Panebianco]] sono state discusse per la prima volta in Italia alcune questioni centrali del pensiero di Martin Wight. Si deve successivamente all'introduzione di [[Brunello Vigezzi]] all'opera di [[Hedley Bull]] e [[Adam Watson]], ''L'espansione della società internazionale'' (Milano, 1993), un'ampia e documentata trattazione di notevoli aspetti di Wight in relazione al British Committee on the Theory of International Politics, elaborata poi in un seguente volume (Milano, 2005). La prima monografia su Wight si deve a [[Michele Chiaruzzi]] (Bologna, 2008). [[Luciano Canfora]] ne ha parlato come un "brillante politologo britannico" nel suo ''Il presente come storia'' (Milano, 2014, pp. 223–4). == Bibliografia ==▼ == Pubblicazioni == Wight scrisse molte accurate recensioni, specialmente per ''The Observer'' e per ''International Affairs''. Le sue opere principali sono: Riga 39 ⟶ 38: * The Development of the Legislative Council 1606-1945, vol. 1 (London: Faber & Faber, 1946). * "Sarawak", New Statesman and Nation 31, 8 June 1946, pp. 413–414. * "The  * The Gold Coast Legislative Council (London: Faber & Faber, 1947). * "The Church, Russia and the West", A Ecumenical Review: a Quarterly, 1:1 (Autumn 1948), pp. 25–45. Riga 60 ⟶ 59: * "Arnold Toynbee: An Appreciation", International Affairs 52:1(January 1976), pp. 11–13. * Systems of States ed. Hedley Bull, (Leicester: Leicester University Press, 1977). * Power Politics ed. Hedley Bull & Carstaan Holbraad (Leicester: Leicester University Press for the Royal Institute of International Affairs, 1978).* "Is the Commonwealth a Non-Hobbesian Institution?", Journal of Commonwealth and Comparative Politics, 26:2 (July 1978), pp. 119–135. * "An Anatomy of International Thought", Review of International Studies 13 (1987), pp. 221–227. * [[Teoria internazionale|International Theory]]: The Three Traditions ed. Gabriele Wight & Brian Porter (Leicester & London: Leicester University Press, 1991); trad. it. Teoria internazionale, a cura di Michele Chiaruzzi (Bologna, Il Ponte, 2011). * "On the Abolition of War: Observations on a Memorandum by Walter Millis", in Harry Bauer & Elisabetta Brighi (eds.), International Relations at LSE: A History of 75 Years (London: Millennium Publishing Group, 2003), pp. 51–60. * Four Seminal Thinkers in International Theory: Machiavelli, Grotius, Kant and Mazzini ed. Gabriele Wight & Brian Porter (Oxford: Oxford University Press, 2005). * Fortuna e ironia in politica, a cura di M. Chiaruzzi (Soveria Mannelli: Rubbettino, 2014) * "Interests of States", a cura di M. Chiaruzzi, in «Il Pensiero politico», a. 51, n. 3, 2018, pp. 425-444. * Politica di potenza e sistemi di stati, a cura di M. Chiaruzzi (Milano: Le due rose editore, 2021). * "International Relations and Political Philosophy", a cura di D. Yost (Oxford: Oxford University Press, 2022). ==  ▲== Bibliografia == * Michele Chiaruzzi, '' * Michele Chiaruzzi, ''Politica di potenza nell'età del Leviatano: La teoria internazionale di Martin Wight'', Bologna, Il Mulino, 2008. * Ian Hall, ''The International Thought of Martin Wight'', New York, Palgrave, 2006. == Collegamenti esterni == * {{Collegamenti esterni}} *  {{Controllo di autorità}} | |||