Attilio Panizza: differenze tra le versioni
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{{O|attivisti|arg2=scultori|mese=agosto 2014}}
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{{Bio
|Nome = Attilio
|Cognome = Panizza
|Sesso = M
|LuogoNascita = Milano
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|Epoca2 = 1900
|Attività = scultore
|Attività2 = anarchico
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità =
}}
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Nato a Milano nel 1858 da Giovanni e Lorenza Lambruni. Sposato con Angela Panizza e padre di una figlia. Marmista e scultore.
Ventiduenne, partecipa a [[Chiasso]] al III Congresso della [[FAIAIL]] (1880), che gli affida la responsabilità della sezione propaganda della Federazione stessa. Consumatasi questa esperienza, partecipa alla vita del [[Partito Operaio Italiano]] sino a che, nel 1888, esauritosi anche
Segnalato come uno dei maggiori esponenti del gruppo “Avanguardia”, nel maggio-giugno del [[1889]] viene processato insieme ad altri anarchici per associazione di malfattori.
Divenuto in seguito uno dei principali animatori del gruppo anarchico di [[Lugano]], città che aveva preso a frequentare già dalla metà degli anni
In stretti rapporti con [[Pietro Gori]], pubblica ne L'Amico del popolo del 23 gennaio 1892 "El danee di alter", una poesia in milanese in cui esalta la fede nell'anarchismo, mentre nel n° unico L'Amico del popolo del 29 maggio appare il suo Canto dei malfattori (attribuito da Carlo Frigerio nel suo opuscolo "Il Canzoniere dei ribelli" del 1899).
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Tornato agli inizi 1896 a Lugano, l'anno successivo è nuovamente a Lucerna. “Il fatto è che Panizza, intelligente ed attivo com'è, è riuscito colla sua propaganda a popolarizzare le idee socialiste anarchiche tra questi lavoratori, che del socialismo in genere e dell'anarchia in particolare avevano idee confuse ed erronee” (Da lettere e cartoline, L'Agitazione 30.7.1897). Particolarmente impegnato contro “l'infame progetto di legge sul domicilio coatto”, viene eletto nella Commissione incaricata di promuovere l'agitazione tra gli italiani residenti in Svizzera.
Non riesce più ad evitare
Dopo una breve permanenza a Milano, espatria alla volta di Londra nel luglio dello stesso anno. Nella capitale inglese, dove risiede sino alla morte, a parte brevi ritorni in patria, è tra i promotori nel 1902 de La Rivoluzione sociale. Già
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