Commodore International: differenze tra le versioni
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{{nota disambigua|l'automobile|
{{Azienda
|nome = Commodore International Ltd.
|forma societaria =
|data fondazione = Commodore Portable Typewriter Co. (1954)<br/> Commodore Business Machines Ltd. (1955)<br/> Commodore International Ltd. (USA) (1962)<br/>Commodore International Ltd. (BHS) (1976)
|forza cat anno = 1954
|luogo fondazione =
|fondatori =
|nazione = USA
|nazioni = {{BHS}} ([[sede legale]] dal 1976)
|gruppo = CBM (Commodore Business Machines)
|controllate =
|persone chiave = [[Jack Tramiel]], [[Irving Gould]]
|settore = *[[informatica]]
*[[elettronica]]
|prodotti = *[[Commodore TV Game 2000K/3000H|TV Game 2000K/3000H]]
*[[Commodore PET]]
*[[Commodore VIC-20]]
*[[Commodore 64]]
*[[
*[[Commodore 264]]
*[[Commodore PC]]
*[[Amiga]]
|fatturato = $ {{formatnum:889000000}}<ref>{{RivistaVG/Cita|commgaz|1|40}}</ref>
|anno fatturato = 1986
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|sito =
}}
'''Commodore International Ltd.''' (in precedenza '''Commodore Portable Typewriter Company''', detta brevemente '''Commodore'''
== Storia ==
===
[[Jack Tramiel]], un [[ebrei polacchi|ebreo polacco]] originario della città di [[Łódź]] e sopravvissuto al [[campo di concentramento di Auschwitz]], nel novembre del [[1947]] emigrò negli [[Stati Uniti d'America]] dove nel [[1948]], affascinato dalla vita militare, si arruolò nello [[United States Army]] dove rimase fino al 1950 lavorando come cuoco. Congedatosi dal servizio, lavorò presso una piccola società denominata "Ace Typewriter Repair Company", dove imparò a riparare [[Macchina da scrivere|macchine per scrivere]]. Rientrato nell'esercito nel 1951, vi rimase fino al 1952 facendo fruttare il mestiere imparato e divenendo riparatore di macchine per scrivere. Congedatosi definitivamente dall'esercito, tornò a lavorare presso la Ace Typewriter Repair Company, dove conobbe Manfred "Manny" Kapp, con il quale, nel [[1954]], fondò la [[Commodore Portable Typewriter Company]], una piccola ditta di vendita e riparazione di macchine da scrivere situata in un negozio nel [[Bronx]]. Per arrotondare lo stipendio lavorò anche come autista di taxi durante la notte.<ref>{{old-computers|66|Commodore International is founded (month unknown 1954)|tipo=storia}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.commodore.ca/commodore-history/commodore-a-brief-history/|titolo=Commodore: A brief history|autore=Maurizio Banavage|data=18/03/2002|accesso=26/05/2021}}</ref>
La scelta della parola ''commodore'' (in italiano "[[commodoro]]"), uno dei gradi da ufficiale della [[marina militare]], deriva dalla passione di Tramiel per il mondo militare. Tramiel in seguito spiegherà che la scelta cadde su quel grado perché i gradi superiori erano già stati utilizzati da altre società e l'idea gli venne durante un viaggio in [[Germania Ovest]] dove vide un'automobile denominata [[Opel Commodore]].<ref>''Software Development Times'', 1 gennaio 2008, p. 10.</ref> L'affermazione di Tramiel in realtà appare essere un ricordo distorto in quanto l'auto in questione sarebbe apparsa sul mercato solo nel 1967, quasi 15 anni dopo il battesimo della prima azienda di Tramiel.<ref>{{
=== La
Forte di un accordo commerciale per l'assemblaggio di una [[macchina da scrivere|macchina per scrivere]] di una società [[Cechia|ceca]], nel [[1955]] Tramiel si trasferisce a [[Toronto]] ([[Canada]]), dove fonda la Commodore Business Machines Ltd. (anche nota con la sigla CBM),<ref>{{
con l'intento di creare un business di importazione di macchine da scrivere dall'Europa,
Alla fine degli [[anni 1950|anni cinquanta]], i produttori giapponesi invadono il mercato americano di macchine per scrivere a basso costo, obbligando la società di Tramiel a spostare il proprio business verso le [[calcolatrice meccanica|calcolatrici meccaniche]]. Nel febbraio [[1962]] la società si quotò in borsa a 2,5 dollari per azione.
=== La Commodore International Ltd. e il PET ===
Nello stesso 1962, viene fondata negli Stati Uniti la Commodore International Ltd. Alla fine degli [[anni 1960|anni sessanta]], varie società giapponesi cominciano ad esportare economiche [[macchine addizionatrici]] in [[Nord America]], facendo una dura [[concorrenza (economia)|concorrenza]] ai produttori americani. Tramiel decide di investire tutto nella produzione di [[calcolatrici]] elettroniche, un prodotto molto innovativo per l'epoca.
Rapidamente la Commodore diventa uno dei marchi più popolari nel settore delle calcolatrici elettroniche, mettendo sul mercato sia modelli destinati al grande pubblico che modelli scientifici e programmabili, con numerosi modelli che furono importati anche in Italia.
[[File:PET2001.jpg|thumb|[[Commodore PET]]]]
Per non dichiarare [[bancarotta]], Tramiel
L'acquisizione della MOS Technology
L'idea di Peddle viene approvata e gli viene assegnato l'incarico di predisporre un prototipo di quello che sarebbe diventato il primo computer prodotto dalla Commodore: il [[Commodore PET]]. Elementi caratteristici della macchina erano, processore della [[MOS 6502]], il ''[[KERNAL]]'' e il [[Commodore BASIC]] residente in [[Read Only Memory|ROM]]. Tramiel impose tuttavia di mantenere tutti i costi al minimo. Il PET venne prodotto a partire dal [[1977]]: fu la prima macchina ad implementare un bus informatico appositamente sviluppato, ovvero il [[commodore bus]], presentava con una dotazione hardware piuttosto spartana ad un costo concorrenziale rispetto ad altri prodotti dell'epoca, primo fra tutti l'[[Apple II]], le versioni successive videro l'aggiunta di alcune migliorie.
=== Gli anni '80 e gli ''home computer'' ===
Nel [[1981]] la Commodore introduce il [[VIC-20]], la sua prima macchina a essere stata definita un [[home computer]], venduto a un prezzo di 299$.<ref>[http://www.storiainformatica.it/gem/22-company/commodore/60-commodore-vic-20 ''Commodore VIC 20'' da storiainformatica.it]</ref> A differenza della serie PET, caratteristiche salienti del VIC-20 furono la grafica e il suono, uniti a un costo estremamente concorrenziale, e potendo essere collegata direttamente a un televisore, evitando quindi la necessità di acquistare un [[monitor (video)|monitor]] dedicato, nonché una aggressiva politica di [[marketing]], che portò il computer a esser venduto anche nei [[Centro commerciale|centri commerciali]].
[[File:Commodore64.jpg|thumb|[[Commodore 64]] (versione del 1982)]]
Ad appena un anno di distanza dalla nascita del VIC-20, viene introdotto il [[Commodore 64]], suo successore naturale. Questa macchina è caratterizzata soprattutto da una grande capacità di memoria e dall'introduzione di nuovi processori dedicati alla grafica e al suono.
[[File:Commodore-128.jpg|thumb|[[Commodore 128]].]]
Nel 1985 venne immesso sul mercato il [[Commodore 128]] per rimediare allo scarso successo che i computer della serie 264 avevano ottenuto. Il nuovo [[computer]] introdusse una lunga lista di miglioramenti: un display a 80 colonne, piena compatibilità con [[CP/M]] e 128 kB di RAM, e con [[BASIC]] aggiornato alla versione 7.0 con nuovi comandi per la gestione della grafica e del sonoro.<ref name=commodore128>{{cita web|url=http://www.commodore.ca/commodore-products/commodore-128-the-most-versatile-8-bit-computer-ever-made/|titolo=Commodore 128 - The most versatile 8 bit computer ever made|editore=Commodore.ca|autore=Ian Matthews|data=11 luglio 2003|accesso=17 dicembre 2017}}</ref> Essendo inoltre compatibile col [[Commodore 64]] ciò consentì di abbassare il prezzo della macchina del 1982. A partire da metà decennio la Commodore si dedicò anche alla produzione di PC [[IBM compatibile|IBM compatibili]], una gamma di molti modelli nota come i [[Commodore PC]], che ebbe un discreto successo in Europa. La società realizzò anche alcuni personal computer commercializzati nella linea Commodore PC, e nel 1985 venne realizzato un prototipo per un nuovo [[home computer]] detto [[Commodore 900]], ma il cui sviluppo venne annullato nello stesso anno dopo l'acquisto di [[Amiga Corporation]], grazie a cui poté introdurre sul mercato una nuova linea di computer: il [[Commodore Amiga]].
[[File:Amiga 1000 system with sidecar.jpg|thumb|[[Amiga 1000]]]]
Il bilancio luglio 1988-marzo 1989 venne chiuso con un fatturato di 759,4 milioni di dollari e un utile di 60,2 milioni, in netto miglioramento rispetto all'anno precedente e alla crisi di qualche anno prima. Circa il 70% della [[quota di mercato]] era costituito dalle vendite in Europa, con il primato in Germania. I classici C64 e C128D rappresentavano ancora il 40% delle vendite, gli Amiga un altro 40% e i PC il 20%. Gli Stati Uniti, pur essendo sede della casa madre, erano un mercato di importanza secondaria, probabilmente perché negli USA la Commodore era vista perlopiù come produttore degli home computer a 8 bit, mentre Amiga e PC compatibili faticavano ad affermarsi.<ref>{{RivistaVG|commgaz|4|5|7/8|1989|titolo=Note editoriali}}</ref>
=== Gli anni '90 e il fallimento ===
Nonostante all'inizio degli anni '90 la società stesse lavorando a nuovi progetti, come il [[Commodore 65]] che non venne però mai terminato, il [[Commodore CDTV]] - prodotto e commercializzato per un breve periodo tra il 1991 e il 1993 - e la consolle multimediale CD32<ref>{{Cita web|url=https://www.historybit.it/storia-della-commodore/|titolo=Storia della Commodore|sito=Historybit|data=2019-07-11|lingua=it-IT|accesso=2021-09-16}}</ref>, nell'aprile del [[1994]] la società fallì a causa di errate scelte di gestione effettuate dal gruppo dirigenziale volte alla massimizzazione dei profitti mediante la produzione di componentistica di scarso pregio e ad errori di [[marketing]] nella commercializzazione dei propri prodotti.<ref>{{cita web|url=http://www.commodore.ca/history/people/irving_gould.htm|titolo=Irging Gould - The Money Man|autore=Ian Matthews|data=30 settembre 2002|editore=Commodore.ca|accesso=7 dicembre 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121224084916/http://www.commodore.ca/history/people/irving_gould.htm|dataarchivio=24 dicembre 2012|urlmorto=sì}}</ref>
La dirigenza della Commodore richiese inizialmente l'amministrazione controllata, secondo il "[[Chapter 11]]" dello [[US code]] che regola la [[bancarotta]], tuttavia alla fine del periodo di [[amministrazione controllata]], si optò per la chiusura, dismissione e vendita di tutti gli ''[[asset]]'' immobiliari, finanziari e intellettuali.
== Le vicende dei marchi Commodore e Amiga ==
Dopo essere stata messa in liquidazione, i beni e le proprietà intellettuali della società e di alcune sue consociate (come la Commodore Amiga Inc., detentrice delle proprietà intellettuali della piattaforma Amiga) vennero acquistate nell'aprile del [[1995]] dalla tedesca [[Escom]] per 12 milioni di dollari; a quel punto, però, Commodore quale azienda non esisteva già più. Dopo il fallimento di quest'ultima nel 1996, la società venne rilevata dalla [[Gateway (azienda)|Gateway]].
Dopo ulteriori vicende legali la società - intesa come insieme di brevetti, progetti, uso esclusivo dei marchi, beni intellettuali e materiali, non esistendo più una fabbrica - venne acquisita, al netto di Amiga, che seguì un destino diverso, dall'olandese [[Tulip Computers (azienda)|Tulip Computers]] che - dopo aver tentato la vendita di lettori mp3 a marchio Commodore - all'inizio del 2005 ha ceduto ogni diritto sul [[Marca (commercio)|marchio]] Commodore alla connazionale Yeahronimo Media Ventures.<ref>{{Cita news|autore=Punto Informatico|url=https://punto-informatico.it/1369049/Hardware/News/commodore-un-fantasma-nei-salotti.aspx|titolo=Commodore, un fantasma nei salotti|giorno=19|mese=12|anno=2005|}}</ref> Quest'ultima nello stesso anno cambiò nome in [[Commodore International Corporation]] ed ha introdotto sul mercato alcuni [[gadget]] [[hi-tech]] (lettori multimediali, soprattutto) i cui nomi sono simili ad alcuni dei vecchi prodotti Commodore: PET, VIC-20 e C64.
In un altro cambio societario, il titolare della Commodore International - Ben van Wijhe - acquistò una società di Hong Kong chiamata Asiarim e trasferì a quest’ultima la proprietà intellettuale.
Nel frattempo, durante l'[[Internationale Funkausstellung Berlin]] del 2008, la società, adesso col marchio di [[Commodore Consumer Electronics]],<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://www.virtualmarket.ifa-berlin.de/index.php5?id=136403&Action=showCompany&bmp=fc39f1b551529f54d8aaeb88bb1476f6 Vetrina di Commodore Consumer Electronics presso l'IFA di Berlino 2008]|data=febbraio 2018|bot=InternetArchiveBot}}</ref> annunciò l'entrata sul mercato del [[laptop]] UMMD 8010/F equipaggiato con processore VIA C7-M, 1 GB di RAM, Hard Disk da 80 GB, display da 10.2 pollici, webcam da 1.3 Mpx, connettività Wi-fi b/g e opzionalmente bluetooth, al prezzo di 325 sterline.<ref>{{Cita news |autore= Elena Re Garbagnati |url=http://www.pcworld.it/showPage.php?template=attualita&id=6735&sez=nb&masterPage=nb_art.htm |titolo=Commodore torna con un notebook |urlmorto=sì|giorno=3|mese=09|anno=2008 | accesso = 7 gennaio 2023 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20090907063027/http://www.pcworld.it/notizia/112204/2008-09-03/IFA-Commodore-torna-con-un-netbook.html | dataarchivio = 7 settembre 2009}}</ref>
Parallelamente, nel 2010, poi, la società statunitense [[Commodore USA]] ottenne in [[licenza (diritto)|licenza]] l'utilizzo del marchio relativo al [[Commodore 64]], ed ideò un [[PC]] esteticamente molto simile al C64, con processore [[AMD Fusion]], scheda grafica [[AMD Radeon]], lettore/masterizzatore [[DVD]] (o [[Bluray]]), memoria [[DDR3]] da 2 o 4 GB, hard disk da 1TB e con un proprio sistema operativo, il ''Commodore OS Vision'', in grado di emulare software dei classici modelli Commodore come Amiga e C64. Annunciato a marzo 2010 e sebbene secondo il [[sito web]] ufficiale sarebbe stato commercializzato alla fine dello stesso anno<ref>{{cita web|url=http://www.itespresso.it/il-ritorno-del-commodore-64-con-ubuntu-e-3d-44378.html|titolo=Il ritorno del Commodore 64|accesso=28 marzo 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100329142821/http://www.itespresso.it/il-ritorno-del-commodore-64-con-ubuntu-e-3d-44378.html|dataarchivio=29 marzo 2010|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.commodoreusa.net/PC64.html|titolo=PC64, un PC dal look "vintage"|accesso=16 ottobre 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100920153046/http://www.commodoreusa.net/PC64.html|dataarchivio=20 settembre 2010|urlmorto=sì}}</ref> è stato poi lanciato sul mercato il 5 aprile 2011<ref>[https://punto-informatico.it/3129154/PI/News/commodore-64-ritorno-un-meh.aspx C''ommodore 64, ritorno con un meh'' da punto-informatico.it, 8 aprile 2011]</ref> vendendo tutti gli esemplari disponibili nel giro di 24 ore rendendo necessaria un prenotazione con attese di oltre 20 giorni per i nuovi approvvigionamenti.{{senza fonte}} I modelli offerti erano tre: una linea di [[PC]] compatti chiamati VIC Slim e Plus. Furono inoltre annunciati anche quattro modelli di [[Amiga]],<ref>{{cita web|url=https://www.commodorecomputerblog.com/p/commodoreos.html|titolo=Commodore OS Vision come sistema operativo}}</ref><ref>[https://www.nicolabattista.it/commodore-usa-il-ritorno.html Commodore USA: il ritorno di un mito]</ref> tuttavia la produzione è terminata nel 2013, dopo il fallimento della società.
La Commodore Consumer Electronics venne rivenduta nel 2011 alla nuova C=Holdings (Commodore Holdings b.v.), che assorbì la CCE, divenuta Commodore International. Una successiva diatriba legale fra Asiarim e Commodore International finì, agli occhi della corte distrettuale di New York, con la vittoria, nel 2013, della Commodore International.{{sf}}
Commodore International passò poi a essere una controllata dalle holding Reunite Investments, con sede a Los Angeles, a capo della quale era sempre van Wijhe, affiancato per un lungo periodo da un altro imprenditore olandese, Eugène van Os, in entrambe le aziende, salvo poi trasformarsi in consulente.{{sf}}
Nell'estate 2025 Christian Simpson, statunitense di origine britannica, ha concluso un accordo con Commodore International B.V. (detentrice di tutti i quarantasette marchi legati a Commodore) per l'acquisto del marchio, risultando come ''[[Amministratore delegato|acting CEO]]'' in un nuovo progetto imprenditoriale di rilancio.<ref>{{cita web|url=https://www.zeusnews.it/n.php?c=31144#:~:text=Il%20nuovo%20CEO%20di%20Commodore,idee%20per%20rilanciare%20l'azienda.&text=Alla%20fine%20ce%20l'ha,intendere%20che%20sarebbe%20potuto%20succedere|titolo=Commodore torna dal passato: lo youtuber Perifractic ha davvero comprato il marchio}}</ref><ref>{{cita web|url=https://gametimers.it/commodore-acquisita-da-community-retro-simpson-diventa-acting-ceo/|titolo=Commodore acquisita da community retrò: Simpson diventa acting CEO|autore=Marco Vitiello|data=01 luglio 2025}}</ref>
== Le società consociate ==
Di seguito, suddivise per continente, sono elencate le [[consociate]] di Commodore International Ltd. Tra parentesi è indicato il Paese d'appartenenza.
[[
[[File:Commodore64 fdd1541 front demodified.jpg|thumb|[[Commodore 1541]]]]
[[File:Cd32.jpg|thumb|[[Amiga CD32]]]]
[[America del Nord]]:
*Commodore Business Machines Inc. ([[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]])
*[[MOS Technology Inc.]] ([[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]])
*[[Commodore Amiga Inc.]] ([[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]])
*Commodore Business Machines Ltd. ([[Canada]])
*Commodore Electronics Ltd. ([[Bahamas]])
Riga 115 ⟶ 117:
*Commodore BV ([[Paesi Bassi]])
*Commodore France SARL ([[Francia]])
*Commodore Computer NV/SA ([[Belgio]])
*Commodore SA ([[Spagna]])
Riga 127 ⟶ 126:
*Commodore AB ([[Svezia]])
*Commodore AG ([[Svizzera]])
*Commodore Italiana S.r.l ([[Italia]])
[[Asia]]:
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== L'importanza storica ==
[[File:Commodore logo.svg|thumb|[[Logo]] utilizzato dal [[1985]] al [[1994]].]]
Tra la metà degli [[anni 1970|anni settanta]] e la metà degli [[anni 1990|anni novanta]], Commodore International Ltd. ha venduto decine di milioni di [[home computer]] in tutto il mondo con il [[Marca (commercio)|marchio]], ed è una delle principali case produttrici di computer artefici della cosiddetta "[[alfabetizzazione informatica]] di massa" soprattutto grazie alle idee di [[Jack Tramiel]]: per la prima volta nella storia, grazie all'attività della società il computer passa da oggetto esoterico e molto costoso (destinato quindi all'ambito lavorativo o scientifico e gestito da personale ultraspecializzato) a bene di consumo delle masse. Tale passo è reso possibile dall'avvento dell'[[elettronica]] miniaturizzata, la [[microelettronica]]: in particolare è il [[microprocessore]] a rappresentare la conquista [[tecnologia|tecnologica]] che permette l'abbattimento dei costi di produzione di un computer, portandoli a livelli neanche immaginati nei decenni precedenti.
== Filmografia ==
* ''[[The Commodore Story]]'' - [[film documentario]] del 2018 diretto da Steven Fletcher.
== Note ==
<references />
==Bibliografia==
*{{cita libro|titolo=Sulla cresta... del baratro: la spettacolare ascesa e caduta della Commodore|autore=Brian Bagnall|editore=Lulu.com|url=https://books.google.it/books?id=-fvECwAAQBAJ|anno=2012|ISBN=978-1-326-51943-8}}
*{{RivistaVG|commgaz|1|36-41|1|1987|La politica economica della Commodore International}}
*{{RivistaVG|rg|2|16-25|4|2004|Commodore uncovered}}
== Voci correlate ==
*[[Amiga
*[[Commodore BASIC]]
*[[Commodore
*[[
*[[Jack Tramiel]]
*[[MOS Technology]]
*[[PETSCII]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|1=http://www.commodore.ca/history/company/PET_Brochure/oldest_pet_brochure.htm|2=Commodore History|lingua=en|accesso=18 maggio 2006|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060429170755/http://www.commodore.ca/history/company/PET_Brochure/oldest_pet_brochure.htm|dataarchivio=29 aprile 2006|urlmorto=sì}}
{{Computer Commodore}}
{{Macchina per scrivere}}
{{Industria elettronica negli Stati Uniti d'America}}
{{Controllo di autorità}}
{{portale|aziende|informatica}}
[[Categoria:Commodore| ]]
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