Mapello: differenze tra le versioni
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{{Divisione amministrativa
|Nome = Mapello
|Panorama = Mapello,_Bergamo,_Italy_-_Parish_church_of_St._Michael_the_archangel.jpg
|Didascalia = Veduta con la [[Chiesa di San Michele Arcangelo (Mapello)|parrocchiale di San Michele]]
|Bandiera = Mapello-Gonfalone.png
|Voce bandiera =
|Stemma = Mapello-Stemma.png
|Voce stemma =
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Lombardia
|Divisione amm grado 2 = Bergamo
|Amministratore locale = Alessandra Locatelli
|Partito = [[lista civica]] di [[centro-destra]] Cambia Mapello
|Data elezione = 10-6-2018
|Data rielezione = 15-5-2023
|Data istituzione =
|Altitudine = 250
|Sottodivisioni = Baracche, Cabergnino, Carvisi, Piana, Prezzate, Valtrighe, Volpera<ref>[https://www.comuniecitta.it/risorse/statuti/mapello.pdf Comune di Mapello - Statuto].</ref>
|Divisioni confinanti = [[Ambivere]], [[Barzana]], [[Bonate Sopra]], [[Brembate di Sopra]], [[Palazzago]], [[Ponte San Pietro]], [[Presezzo]], [[Sotto il Monte Giovanni XXIII]], [[Terno d'Isola]]
|Zona sismica = 3
|Gradi giorno = 2425
|Nome abitanti = mapellesi
|Patrono = [[san Michele]]
|Festivo = 29 settembre
|PIL =
|PIL procapite =
|Mappa = Map of comune of Mapello (province of Bergamo, region Lombardy, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Mapello nella provincia di Bergamo
}}
'''Mapello''' {{IPA|/maˈpɛllo/}}<ref>{{dipi|Mapello}}</ref> (''Mapèl'' {{IPA|[maˈpɛl]}} in [[dialetto bergamasco]]<ref>{{cita libro|autore1=Teresa Cappello|autore2=Carlo Tagliavini|wkautore2=Carlo Tagliavini|titolo=Dizionario degli etnici e dei toponimi italiani|città=Bologna|editore=Pàtron|anno=1981|p=302|sbn=UMC0979712}}</ref><ref>{{cita libro|curatore1=Carmelo Francia|curatore2=Emanuele Gambarini|titolo=Dizionario italiano-bergamasco|url=https://archive.org/details/dizionarioitalia0000unse|anno=2001 |editore=Grafital|città=Torre Boldone|isbn=88-87353-12-3}}</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Bergamo]] in [[Lombardia]].
Situato alle pendici del [[monte Canto]] si trova a circa {{tutto attaccato|10 chilometri}} a ovest del [[Bergamo|capoluogo]] orobico.
== Geografia fisica ==
=== Geologia ===
Un tempo il paese di Mapello era famoso per la roccia [[arenaria]], usata per opere edilizie di ornamentazione e rivestimento. Colline come il Canto Basso, ovvero la catena di colline che si estende da Mapello fino a [[Villa d'Adda]], sono formate da terreni cretacei. Il terreno sottostante è costituito da calcari argillosi, bigi rossicci, bianchi e neri. È proprio da questi terreni che vengono ricavate le pietre da costruzione nel paese. Per queste caratteristiche del terreno in passato a Mapello erano molto diffusi mestieri quali il cavatore e tagliapietre, ma anche il lavoro di carrettiere, incaricato di trasportare il materiale estratto dalle cave al luogo in cui sarebbe stato poi lavorato. Tuttavia, tali attività sono totalmente scomparse.<ref>{{Cita libro|autore=Severino Maggi|titolo=Mapello e il suo Territorio|data=1993|editore=Comune di Mapello - Editore, Mapello|p=11}}</ref>
== Origini del nome ==
Il toponimo non ha un'origine chiara; sulla base della posizione del paese su una collina, il nome, alludendo alla posizione, potrebbe derivare da voci [[Lingua lombarda|lombarde]] come ''mappa'', ‘cavolfiore’, o ''mapp'', ‘spighe di granturco’; meno plausibile la derivazione da ''mapèl'', voce lombarda per "[[Aconitum napellus|aconito]]"<ref>{{cita libro|autore=Dante Olivieri|wkautore=Dante Olivieri|titolo=Dizionario di toponomastica lombarda|città=Milano|editore=Ceschina|anno=1961|p=325|edizione=2|sbn=SBL0131288}}</ref>.
== Storia ==
È possibile la presenza in epoca romana di un ''[[castrum]]'' (accampamento militare che poteva ospitare fino a 6000 uomini) nella zona. Il luogo faceva inoltre parte del ben conservato cardine centuriale Mapello - [[Bonate Sopra]] - [[Bonate Sotto]]. Nelle vicinanze passava la strada romana che distaccandosi dalla strada militare [[Bergamo]] - [[Como]] (l'attuale [[Strada statale|SS]] 342 ''[[Brianza|Briantea]]'') si collegava con i territori dell'Isola. L'area dell'Isola era definita dai [[Civiltà romana|Romani]] ''Pagus Fortunensis''. Fu chiamata poi ''[[Pieve]] di [[Terno d'Isola|Terno]]'', poiché la [[giurisdizione]] plebana della [[Chiesa (architettura)|chiesa]] di Terno comprendeva tutta l'Isola.
===Dal Medioevo all'età contemporanea===
[[File:Mapello - Santuario della Madonna di Prada.jpg|upright=1.4|left|thumb|Madonna di Prada]]
Il primo documento che attesta l'origine di questa terra è datato maggio [[774]], e tratta del testamento del [[gasindio]] [[Taidone]]: "''… casa massaricia in fundo Mapello; … Roteperti de Mapello;… de vico Mapello''".
In una permuta dell'[[867]] si attesta l'esistenza della chiesa di San Cassiano secondo un'interpretazione alternativa all'identificazione con il senodochio di San Cassiano di [[Bergamo]], posta a poco più di tre chilometri a sud dell'abitato di Mapello in una zona agricola disabitata che ha preso il nome di San Cassiano dalla presenza secolare della chiesa, venne demolita perché ormai in rovina nel [[1875]]. La chiesa risulta regolarmente officiata fino alla metà del XIX secolo, quando cominciò ad essere abbandonata, per essere usata come deposito agricolo fino a quando non andò in rovina. Rimane solo un pezzo di muro nell'attuale zona industriale del paese.
Nel [[medioevo|periodo medioevale]] questa zona venne trasformata in un autentico terreno di scontri militari, cioè luogo di [[guerra]], ed i suoi abitanti conobbero per secoli devastazioni, miseria e fame. Contesa prima dai [[Guelfi e ghibellini|guelfi]] e dai ghibellini, e poi dalle [[ompagnia di ventura|compagnie di ventura]], l'isola venne a quei tempi addirittura definita il ''triangolo della fame''. In tal senso sorsero numerose fortificazioni in tutto il territorio comunale, tra cui torri e un castello.
Nel [[1428]] Mapello e tutta la bergamasca passano al [[Repubblica di Venezia|dominio veneto]], che divide la [[provincia]] in 14 quadre. Mapello fa parte della Quadra dell'Isola, triangolo rovesciato con il vertice in basso alla confluenza dei fiumi [[Adda]] e [[Brembo (fiume)|Brembo]] e la base adagiata lungo il monte Canto. Il fatto poi di essere stata, per quasi quattro secoli, una porzione territoriale di estremo confine di uno [[stato]] (contrapposto a [[Milano]]) che aveva la sua capitale sul lontano [[Adriatico]], ha inciso sull'evoluzione sociale di questa gente che, già definita povera e senza ''trafichi'', non poteva godere della tranquillità dovuta al fatto di appartenere ad uno Stato forte, quale era la [[Repubblica di Venezia]] in quei tempi, ingenerando, di conseguenza, una naturale diffidenza dovuta alle ripetute scorrerie di bande ed eserciti.
Il primo vero documento statistico è la relazione del capitano [[Giovanni da Lezze]], datato 21 ottobre [[1596]], il cui originale è conservato nell'[[Archivio di Stato di Venezia]] e del quale esiste una copia nella [[Biblioteca civica Angelo Mai|biblioteca Civica di Bergamo]]<ref>{{Cita web|url=http://digitale.beic.it/primo_library/libweb/action/search.do?fn=search&ct=search&initialSearch=true&mode=Basic&tab=default_tab&indx=1&dum=true&srt=rank&vid=BEIC&frbg=&vl%28freeText0%29=giovanni+da+lezze&scp.scps=scope%3A%28RD01%29|titolo=Ordini statuiti per il territorio di Bergamo|autore=Giovanni da Lezze|accesso=4 gennaio 2021}}</ref>.
Il termine della dominazione veneta avvenne nel [[1797]], quando il territorio di Mapello e di tutta la provincia finì alla [[Repubblica Cisalpina]]. Tuttavia questa nuova istituzione ebbe vita breve, dal momento che già nel [[1815]] venne sostituita dal [[Regno Lombardo-Veneto]], gestito dagli austriaci.
Questi attuarono una politica contraria alle esigenze della popolazione, tanto che spesso avvenivano tumulti: uno di questi vide tra i promotori Federico Alborghetti, abitante di Mapello. La guerriglia, documentata dalle cronache del [[1848]] con il nome di "guerriglia di [[Palazzago]]", tuttavia non sortì gli effetti sperati.
Il successivo passaggio al neonato [[regno d'Italia]], avvenuto nel [[1859]], acquietò definitivamente gli animi.
=== Simboli ===
Lo stemma del comune di Mapello è stato concesso con regio decreto del 6 ottobre 1927.<ref name="ACS">{{cita web|titolo= Mapello|url= http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.detail.html?6247 |sito= Archivio Centrale dello Stato }}</ref>
{{citazione|[[Partito (araldica)|Partito]] d'oro e d'azzurro, al [[Palma (araldica)|ramo di palma]] di verde, [[in banda]], attraversante sulla partizione. Ornamenti esteriori da Comune.}}
Lo stemma comunale riprende il blasone della nobile famiglia Mapello che ebbe origini in questo paese, sostituendo nella prima partizione lo smalto d'argento con un campo d'oro.
Il gonfalone, concesso con decreto del presidente della Repubblica del 10 aprile 1967<ref name="ACS"/>, è un drappo partito di azzurro e di giallo.
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
* Villa Martinelli a Valtrighe, incrocio Via G. Marconi/Via T.Tasso.
[[File:organo locatelli mapello.jpg|left|thumb|L'organo Locatelli nella superba cassa lignea settecentesca. Si noti a sinistra, la piccola facciata, con le canne del registro Viola da Gamba, dell'organo Canto.|163x163px]]
In ambito storico notevole importanza rivestono le due torri che, edificate in epoca medievale, costituiscono, insieme ad alcuni resti delle fortificazioni di quel tempo, un vivo ricordo delle vicende del paese.
Numerosi sono anche i palazzi e le ville presenti sul territorio: il palazzo Colombo-Zefinetti-Peruta del [[XVII secolo]] e appartenuto a nobili famiglie mapellesi, il palazzo Scotti che al proprio interno presenta numerosi affreschi cinquecenteschi<ref>{{Cita web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/BG020-00316/|titolo=Villa Scotti - complesso, Piazza IV Novembre 2/4 - Mapello (BG) – Architetture – Lombardia Beni Culturali|sito=lombardiabeniculturali.it|accesso=4 gennaio 2021}}</ref>, e la villa Antona-Traversi-Grismondi che risale al [[XVIII secolo]] e possiede una struttura molto scenografica.
In ambito religioso merita menzione la [[Chiesa di San Michele Arcangelo (Mapello)|chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo]]. Edificata verso la fine del [[XVIII secolo]] in luogo di un precedente edificio di culto risalente al [[XII secolo]], originariamente era utilizzata come cappelletta del castello medievale, a cui sono poi state apportate modifiche e riparazioni condotte dall'architetto [[Luca Lucchini]] di [[Collina d'Oro|Certenago]]<ref>{{cita|Angelini, 2009|pp. 166-167}}.</ref> che l'hanno portata alle attuali dimensioni. [[File:Campanile di Mapello.JPG|left|thumb|Campanile della parrocchiale di San Michele]]Contiene un [[Organo (strumento musicale)|organo]] costruito dalla ditta Locatelli di [[Bergamo]] nel [[1873]], op. 14 e nel [[1899]]. È sulla grandezza di 16 piedi, ha due tastiere di 61 tasti e 1765 canne. L'organo Canto (seconda tastiera) è collocato, a differenza del Grand'Organo, non nella cassa principale, ma in un vano adiacente distante circa 7 metri, che complica notevolmente la meccanica dello strumento ed esalta la bravura del costruttore Giacomo Locatelli.<ref>{{Cita web |url=http://www.provincia.bergamo.it/OrganiStorici/out/it/or241000095.htm |titolo=Informazioni sull'organo nel Catalogo degli Organi Storici della Provincia di Bergamo |accesso=29 marzo 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070707093942/http://www.provincia.bergamo.it/OrganiStorici/out/it/or241000095.htm |urlmorto=sì }}</ref>
Il campanile, eretto nel 1837, ospita attualmente un concerto di otto campane in tonalità di Si maggiore fuso da Angelo Ottolina di [[Bergamo]] nel [[1950]] a seguito della requisizione bellica del [[1943]] che causò l'asportazione delle tre campane maggiori per esigenze belliche. Prima del 1943 vi era un concerto sempre di otto campane fuso da Giovanni Crespi nel [[1841]].
Inoltre sono presenti il santuario della Madonna di Prada, la [[Chiesa di Sant'Alessandro (Mapello)|parrocchiale]] della frazione di Prezzate, dedicata a [[Alessandro di Bergamo|sant'Alessandro]], legata a un'[[Apparizioni e altre manifestazioni mariane|apparizione mariana]] che si sarebbe verificata nel [[XV secolo]]<ref>{{cita|Cammilleri|p. 290}}.</ref>, e la nuova avveniristica parrocchiale di Valtrighe, in cui spiccano grandi e particolari vetrate. La chiesa conserva il dipinto di [[Domenico Guardi]] padre del più famoso [[Gianantonio Guardi|Gianantonio]] raffigurante san Zeno, titolare dell'antica chiesa, una delle poche opere dell'artista [[venezia]]no.<ref>{{cita libro|titolo=Restauri 1990 1995|autore=Enrico De Pascale|editore=Prinvincia di Bergamo|pp=182-183|anno=1996}}</ref>
[[File:Guardi Rocco - San Zenone vescovo.jpg|thumb|Domenico Guardi - [[San Zenone (Guardi)|San Zenone vescovo]]]]
Il santuario della Madonna di Prada (già Santa Maria de' Prati, da cui de' prata”) fu costruito nel 1482. In questa chiesa si trova un affresco murale ritraente la ''Madonna delle Grazie''. La tradizione narra che in passato dagli occhi della Vergine uscisse quello che al tempo si credeva fossero lacrime e si racconta che queste gocce d'acqua fossero in grado di curare gli ammalati. Un giorno, una donna osò bagnare il proprio cane con tale acqua, e così il miracolo cessò immediatamente.<ref>{{Cita libro|autore=Severino Maggi|titolo=Mapello e il suo Territorio|data=1993|editore=Comune di Mapello - Editore, Mapello|pp=27-28}}</ref>
Sul campanile del santuario si trova, invece, un concerto di 3 campane in tonalità di si bemolle maggiore. Le due campane minori risalgono al XVIII secolo mentre la campana maggiore, più recente, è del [[1996]], fusa da Roberto Mazzola di [[Vercelli]] e sostituita alla precedente che aveva subito un'incrinatura.
Merita inoltre di essere menzionata la chiesa sussidiaria di San Girolamo, dove si svolgono le liturgie feriali.
==Società==
===Evoluzione demografica===
{{Demografia/Mapello}}
== Geografia antropica==
===Parrocchie===
Il territorio di Mapello si suddivide in quattro parrocchie: la [[Chiesa di San Michele Arcangelo (Mapello)|parrocchia di San Michele Arcangelo]] di Mapello, la parrocchia di San Zenone di Valtrighe, la [[Chiesa di Sant'Alessandro (Mapello)|parrocchia]] di [[Prezzate]] e la parrocchia di Terno d'Isola (per la frazione Carvisi).
==Infrastrutture e trasporti==
Il comune di Mapello è attraversato dalla [[Strada statale 342 Briantea|SS 342]], nota come "Briantea" che collega la città di [[Bergamo]] con [[Lecco]]. È servito dalla [[Stazione di Ambivere-Mapello|stazione ferroviaria di Ambivere-Mapello]], sulla linea [[Ferrovia Lecco-Brescia|Lecco-Brescia]], nonché dalla superstrada SS342
== Amministrazione ==
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec
|29 maggio [[2002]]
|13 aprile [[2008]]
|Domenico Belloli
|[[centro-destra]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|10 giugno [[2018]]
|''in carica''
|Alessandra Locatelli
|[[lista civica]] di [[centro-destra]] Cambia Mapello
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
=== Gemellaggi ===
* {{Gemellaggio|Germania|Sasbach (Ortenaukreis){{!}}Sasbach}}
== Sport ==
A Mapello gioca la squadra calcistica del [[A.S.D. MapelloBonate Calcio|A.S.D. Mapello Calcio]].
==Note==
<references/>
==Bibliografia==
* {{cita libro|autore=Graziella Colmuto Zanella|capitolo=Apporti luganesi all'architettura del territorio bergamasco nel Seicento e nel Settecento|curatore=Stefano Della Torre, Tiziano Mannoni, Valeria Pracchi|titolo=Magistri d'Europa. Eventi, relazioni, strutture della migrazione di artisti e costruttori dei laghi lombardi. Atti del convegno|città=Como|anno=1996|editore=Nodolibri|pp=313-330}}
* {{cita libro|autore=Jessica Schiavini Trezzi|capitolo=Un architetto bergamasco tra '700 e '800. Giovanni Francesco Lucchini|titolo=Atti dell'Ateneo di Scienze lettere ed Arti di Bergamo|volume=LVI, anni 1993-1994|città=Bergamo|anno= 1995|pp=367-384}}
* {{cita libro|autore=Pasino Locatelli|titolo=Illustri Bergamaschi. Studi critico-biografici|url=https://archive.org/details/illustribergama01locagoog|volume=III|editore=Pagnoncelli|città=Bergamo|anno= 1867|pp=[https://archive.org/details/illustribergama01locagoog/page/n337 325]-327}}
* {{cita libro|autore=Piervaleriano Angelini|capitolo=I Lucchini di Montagnola. Architetti e capimastri nella Bergamasca del '700 e del primo '800|curatore= Giorgio Mollisi|titolo= Svizzeri a Bergamo nella storia, nell'arte, nella cultura, nell'economia dal '500 ad oggi. Campionesi a Bergamo nel Medioevo|editore=Arte&Storia<!-- |anno=10 -->|numero=44|anno= settembre-ottobre 2009|pp= 166-175 |cid=Angelini, 2009}}
* {{Cita libro|titolo=Tutti i giorni con Maria, calendario delle apparizioni|autore=Rino Cammilleri|città=Milano|editore=Ares|anno=2020|ISBN=978-88-815-59-367 |cid=Cammilleri}}
* {{Cita libro|autore=Severino Maggi|titolo=Mapello e il suo Territorio|data=1993|editore=Comune di Mapello }}
==Voci correlate==
* [[Palazzago]]
* [[Stazione di Ambivere-Mapello]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Comuni della provincia di Bergamo}}
{{Comuni dell'Isola bergamasca}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Bergamo}}
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