Egitto: differenze tra le versioni
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{{Stato
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|nomeCompleto = Repubblica Araba d'Egitto<br> Repubblica d'Egitto (1953-1958)<br> Repubblica Araba Unita (1961-1971)
|nomeUfficiale = {{ar}} جمهورية مصر العربية<br />
|linkBandiera = Flag of Egypt.svg
|paginaBandiera = Bandiera egiziana
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|motto = {{ar}} ''بلادي، بلادي، بلادي''<br />(Bilādī, Bilādī, Bilādī)<br />{{it}} Patria mia, patria mia, patria mia.
|altrelingue = [[Lingua araba egiziana|arabo egiziano]], [[Lingua araba ṣa‘īdī|arabo ṣa‘īdī]], [[Lingua inglese|inglese]], [[Lingua francese|francese]]
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|elenco capi di stato = [[Presidenti dell'Egitto|Presidente]]
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|elenco capi di governo = [[Primi ministri dell'Egitto|Primo ministro]]
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|indipendenza = Dal [[Regno Unito]]
|ingressoONU = 24 ottobre
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|PIL = {{formatnum:394300}}<ref>{{cita web|url=https://twitter.com/Forbes_MENA_/status/1419130285753516034/photo/1|editore=[[Forbes]]|titolo=Saudi Arabia retains lead ad largest economy in 2021|data=25 luglio 2021}}</ref>
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|TFT = 2,7 (2011)<ref>{{cita web|url=http://data.worldbank.org/indicator/SP.DYN.TFRT.IN/countries|titolo=Tasso di fertilità nel 2011|accesso=12 febbraio 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130223053322/http://data.worldbank.org/indicator/SP.DYN.TFRT.IN/countries|dataarchivio=23 febbraio 2013|urlmorto=no}}</ref>
|festa = 23 luglio
|stato precedente = {{simbolo|Flag of Egypt 1922.svg}} [[Regno d'Egitto]]<br>{{simbolo|Flag of the United Arab Republic (1958–1971), Flag of Syria (1980–2024) (stars variant 2).svg}} [[Repubblica Araba Unita]] <small>(dal 1958 al 1961)</small><ref>Dal 1958 al 1961 la Repubblica Araba Unita comprendeva anche la [[Siria]] e faceva anche parte della confederazione degli [[Stati Arabi Uniti]] insieme al [[Regno Mutawakkilita dello Yemen]]. Dal 1961 L'Egitto rimase unico membro della Repubblica Araba Unita</ref><br>{{simbolo|Flag of Syria (1972–1980).svg}} [[Federazione delle Repubbliche Arabe]] <small>(dal 1972 al 1977)</small>
|note = <sup>1</sup>È uno dei 51 Stati che hanno dato vita all'[[Organizzazione delle Nazioni Unite|ONU]] nel
}}
L{{'}}'''Egitto''' ({{IPA|/eˈd͡ʒitto/|it}}<ref>{{Dipi|Egitto}}</ref>, {{Arabo|مصر|Miṣr}}), ufficialmente '''Repubblica Araba d'Egitto''' ({{Arabo|جمهورية مصر العربية|Jumhūriyya Miṣr al-ʿArabiyya}}), è un [[Paese transcontinentale]] che attraversa l'[[Nordafrica|angolo nord-est dell'Africa]] e l'[[Asia occidentale|angolo sud-ovest dell'Asia]] attraverso un [[Ponte continentale|ponte di terra]] formato dalla [[penisola del Sinai]]. La maggior parte del suo territorio di {{formatnum:1001000}} chilometri quadrati si trova nel [[Nordafrica|Nord Africa]] e confina con il [[Mar Mediterraneo]] a nord, la [[striscia di Gaza]] e [[Israele]] a nord-est, il [[golfo di Aqaba]] e il [[Mar Rosso]] a est, il [[Sudan]] a sud e la [[Libia]] a ovest.
Dal 1958 al 31 dicembre 1971 era denominato '''[[Repubblica Araba Unita]]''', la quale, solo tra il 1958 e il 1961, comprendeva anche i territori dell'attuale [[Repubblica Araba di Siria]].<ref>{{Cita web|url=https://www.britannica.com/place/United-Arab-Republic|titolo=United Arab Republic|lingua=en|accesso=30 giugno 2022}}</ref>
L'Egitto è uno dei
L'Egitto ha una delle più lunghe storie di ogni Stato moderno, essendo
L'[[economia]] dell'Egitto è una delle più diversificate del
== Etimologia ==
''Miṣr'' {{IPA|/mɪsˤr/}} (''Maṣr'' {{IPA|/mɑsˤr/}} in [[arabo egiziano]]), il nome [[lingua araba|arabo]] e ufficiale del moderno Egitto, è una parola di origine [[semiti]]ca. Dalla radice triconsonantica M-Ṣ-R l'[[Lingua accadica|accadico]], anch'esso una lingua semitica, forma il sostantivo ''miṣru'' con significato di "frontiera, territorio"; ''maṣartu'' ha il significato di "guardia, sentinella, frontiera" e il verbo ''muṣuru'' "stabilire una frontiera".<ref>Si vedano W. van Soden, ''Akkadisches Handwörterbuch'', II, pp. 619-21 e 659 e [[Arent Jan Wensinck]], in ''[[The Encyclopaedia of Islam]]'', ''s.v.'' «Miṣr».</ref>
Uno degli antichi nomi egizi del Paese, ''Kmt'' (pronuncia convenzionale<ref>I sistemi di scrittura dell'Egitto antico precedenti l'introduzione dell'[[alfabeto copto]], risalente al primo secolo dell'era volgare, non trascrivevano le vocali, che quindi ci sono oggi per la maggior parte ignote.</ref>: ''Kemet''), "(terra) nera", è dovuto al fertile [[limo]] nero depositato dalle piene del [[Nilo]], distinto dalla ''Dšrt'' (pronuncia convenzionale: ''Desceret''), la "[terra] rossa" del deserto. In [[lingua copta|copto]], la fase finale della [[lingua egizia]], il nome del Paese è ''Keme'' o ''Kemi''.
Il nome italiano "Egitto" deriva dalla parola [[lingua latina|latina]] ''Aegyptus'' che a sua volta proviene {{lang-grc|Αἴγυπτος|Àigüptos|da=si|nopunti=si}}. Il nome greco potrebbe essere una derivazione dall'[[lingua egizia|egizio]] ''Hwt kȝ Ptḥ'' (pronuncia convenzionale: ''Hut ka Pta''), "casa del [[Anima (religione dell'antico Egitto)#Ka|ka]] di [[Ptah]]", nome di un tempio del dio Ptah a [[Menfi (Egitto)|Menfi]].
Nel periodo faraonico il termine più usato, soprattutto nelle titolature ufficiali, fu ''Tȝwy'' (pronuncia convenzionale: ''Taui''), che significa ''Le Due Terre'', termine indicante l'unione del Basso e dell'Alto Egitto.
== Storia ==
{{vedi anche|Storia dell'Egitto|Governatori coloniali dell'Egitto|Conflitti arabo-israeliani}}
[[File:SphinxGiza.jpg|thumb|left|upright=1.4|La [[Grande Sfinge di Giza]] e la [[Piramide di Chefren]], simboli indiscussi dell'Egitto storico ed attuale.]]
[[File:Großer Tempel (Abu Simbel) 06.jpg|thumb|left|upright=1.4|Il tempio maggiore di [[Abu Simbel]], eretto in onore del faraone [[Ramses II]].]]
La storia dello Stato egiziano viene fatta iniziare con l'unione di [[Basso Egitto|Basso]] ed [[Alto Egitto]] da parte di [[Narmer|Menes]], primo sovrano della [[I dinastia egizia|I dinastia]], intorno al 3100 a.C. anche se questi eventi vennero preceduti da una fase [[Città|urbana]] ''preparatoria'' durata alcuni secoli. Sappiamo da recenti scoperte archeologiche che la civiltà egizia esisteva già da almeno un millennio prima.
Attraverso momenti ''[[Impero|imperiali]]'' ed altri di profonda [[anarchia]] l'Egitto mantenne la sua [[indipendenza]] fino alla metà del [[I millennio a.C.]] quando cadde sotto il controllo [[Persiani|persiano]].
Conquistato da [[Alessandro Magno]] nel [[IV secolo a.C.]], rimase sotto il controllo dei suoi successori, i [[Dinastia tolemaica|Tolomei]], fino alla conquista [[repubblica romana|romana]] al 30 a.C.
Alla divisione dell'[[Impero romano]] l'Egitto divenne parte dell'[[Impero romano d'Oriente]].
Nel [[VII secolo]] fu conquistato dagli [[Arabi]] che resero il
[[Saladino]] e la dinastia da lui fondata degli [[Ayyubidi]] posero sotto il proprio controllo l'Egitto, la [[Siria]] e lo [[Yemen]] a partire dal [[XII secolo]]. Successivamente, fu la volta dei [[Mamelucchi]], [[Turchia|Turchi]] e [[Circassi]]. Infine fu il turno degli [[Ottomani]] che presero il potere nel [[XVI secolo]] (
Ai primi di luglio
Dai primi del [[XIX secolo]] l'Egitto fu tenuto con saldo e innovatore polso dall'albanese [[Mehmet Ali|Mehmet Ali Pascià]] (fondatore della dinastia albanese a guida di Egitto estinta con l'ultimo re [[
Nel
[[File:View from Cairo Tower 31march2007.jpg|thumb|left|upright=1.4|[[Il Cairo]], una vistosa insegna pubblicitaria nell'Egitto moderno evoca i fasti antichi del [[Nilo]], altro simbolo dell'Egitto.]]
Questo stato di cose proseguì fino al
Il 23 giugno 1956 Gamāl ʿAbd al-Nāṣer viene eletto
Il [[cessate il fuoco]] entra in vigore l'8 novembre, e il 15 dello stesso mese truppe di pace dell'[[Organizzazione delle Nazioni Unite|ONU]] giungono nella zona. L'intero Egitto fu così affidato alla nuova classe dirigente espressa dai "Liberi Ufficiali".
Il successivo mancato finanziamento del progetto dell'Alta Diga di [[Assuan|Aswān]] da parte della [[Banca Mondiale]] fu una delle cause dell'avvicinamento dell'Egitto, governato da
== Geografia ==
{{vedi anche|Geografia dell'Egitto}}
===
L'Egitto confina a nord con il Mar Mediterraneo, a nord-est con Israele e Palestina, a est con il Mar Rosso, ovest con la Libia ed a sud con il Sudan. Si affaccia a nord sul Mediterraneo e a est sul mar Rosso. Il territorio egiziano è prevalentemente desertico; soltanto il 5% del territorio è fertile e coincide con la [[valle del Nilo]], il suo [[Delta del Nilo|delta]] e le oasi presenti nella parte occidentale del Paese. Il Nilo, che scorre da sud a nord per 1500 km, attraversa una valle resa fertile da canali di irrigazioni e dighe e sfocia nel [[mar Mediterraneo]] con un ampio delta.
=== Idrografia ===
L'Egitto ha pochissimi fiumi, ma ha il [[Nilo]], il più importante del Paese, nonché il secondo fiume più lungo al mondo. Esso nasce dai [[grandi laghi africani]], nella zona centrale del continente, e nel suo ultimo tratto attraversa da sud verso nord la parte orientale dell'Egitto. Il Nilo è stato di vitale importanza per il fiorire delle antiche civiltà, e lo è ancora oggi poiché è una fonte inesauribile di acqua per l'irrigazione dei campi. Senza di esso l'Egitto sarebbe un'isolata landa desertica senza vita, trovandosi su uno dei territori più aridi del deserto sahariano, il [[deserto libico]], poverissimo di [[oasi]].
Il Nilo è quasi tutto navigabile, a eccezione del corso in prossimità della prima [[cateratta]], a sud. Scorre su un ampio letto per alcuni tratti incassato fra alte pareti rocciose. Poco a nord del Cairo, si divide in due rami principali:
*a ovest, quello di Rosetta, che sfocia vicino alla città di Alessandria.
*
Il delta del Nilo, chiamato Kantar, è ricco di cordoni sabbiosi, ed è solcato da una fitta rete di canali artificiali.
=== Clima ===
Il clima egiziano si presenta di tipo [[clima desertico|desertico]] su quasi tutto il Paese, fatta eccezione per la zona mediterranea dove esso è più temperato, sebbene notevolmente più secco rispetto alla media. Gli inverni sono miti, anche se non mancano gelate invernali nel deserto, dovute alle forti escursioni termiche tra il giorno e la notte. Le estati sono molto calde e secche (le coste del Mar Rosso sono tendenzialmente più umide ma rimangono di tipo desertico in termini precipitativi), e le temperature raggiungono molto facilmente i 43-45 °C, con punte di oltre 50 °C in pieno deserto. La zona più "fresca" del Paese in estate è quella delle coste mediterranee, avvantaggiata dalle brezze marine che rendono più sopportabile il caldo.
Le precipitazioni sono molto scarse, soprattutto nelle zone interne sahariane, dove può non piovere per molti mesi. Si verificano talvolta piogge torrenziali, ma solo poche volte all'anno.
== Società ==
[[File:Egypt demography.png|thumb|left|Andamento della popolazione Egiziana dal 1960 al 2010]]
La popolazione è concentrata, con una densità elevatissima, lungo la valle del Nilo. Similmente anche in quasi tutti gli altri Paesi dell'Africa, la popolazione egiziana è cresciuta in maniera esponenziale nell'ultimo mezzo secolo, passando dai 27 milioni del 1960 agli attuali quasi 104 milioni di abitanti.<ref>{{Cita web|url=https://www.worldometers.info/world-population/egypt-population/|titolo=Worldometer Egitto|sito=|data=|lingua=|accesso=|urlarchivio=|dataarchivio=|urlmorto=}}</ref>
=== Etnie ===
{{Senza fonte|Gli egiziani di lingua araba rappresentano complessivamente il principale gruppo etnico del Paese, comprendendo il 94,5% della popolazione.}}
Fra le minoranze etniche si contano:
*le tribù arabe di [[beduini]] nei deserti a est del Nilo e nel [[Penisola del Sinai|Sinai]];
*i [[berberi]] dell'oasi di [[Siwa (oasi)|Siwa]];
*le antiche comunità di [[Nubia]]ni dell'alto [[Nilo]];
*le comunità tribali di [[begi]] nell'estremo sud-est;
*i clan [[Dom (gruppo etnico)|dom]] del Delta del Nilo e del [[Fayum]].
L'antichissima e vivacissima [[Storia degli ebrei in Egitto|comunità ebraica]] è virtualmente scomparsa per emigrazione tra il 1948 e il 1962, anche se dopo la pace con [[Israele]] molti tornano in visita ai siti storici e archeologici delle principali città.
{{senza fonte|L'Egitto ospita anche un numero imprecisato di rifugiati:
*circa {{formatnum:70000}} [[Palestina|palestinesi]], storicamente i primi, qui dal 1948;
*circa {{formatnum:150000}} [[Iraq|iracheni]], giunti a partire dai primi anni Novanta;
*oltre {{formatnum:200000}} rifugiati [[sudan]]esi, giunti negli ultimi anni.}}
=== Religione ===
{{vedi anche|Religioni in Egitto}}
Circa l'85% della popolazione è di fede [[musulmana]]; del rimanente, il 15% sono [[Copti|cristiani copti]]; esistono piccolissime minoranze di [[ebraismo|ebrei]] (resto di un'antichissima comunità fiorente fino alla metà del XX secolo) e di [[bahaismo|bahá'í]].
=== Lingue ===
La lingua ufficiale è l'[[Lingua araba|arabo]] nella variante [[Arabo moderno standard|moderna standard]]; l'arabo standard è utilizzato in diglossia con una serie di dialetti arabi; i dialetti arabi dell'Egitto settentrionale vengono comunemente definiti [[arabo egiziano]] e godono di maggiore [[Prestigio (linguistica)|prestigio linguistico]]. I dialetti arabi del sud sono invece definiti [[Lingua araba ṣa‘īdī|arabo ṣa‘īdī]].
Il [[Lingua francese|francese]] e l'[[Lingua inglese|inglese]] sono due lingue tuttora diffuse in Egitto nel mondo della cultura e nei commerci. Nelle grandi città egiziane è molto comune trovare segnali stradali, insegne, indicazioni scritti in arabo ed inglese, inoltre negli ultimi decenni diverse canzoni ed opere letterarie sono state scritte in inglese. L'Egitto stampa e conia banconote e monete in inglese ed arabo sin dalla sua fondazione repubblicana. L'Egitto è membro dell'[[Francofonia|Organizzazione internazionale della Francofonia]].
La [[lingua copta]]<ref>Etimologicamente la parola "copto" proviene dal greco αἰγύπτιος ''aigýptios'', che significa "egiziano".</ref> è l'ultimo stadio evolutivo dell'[[lingua egizia|egizio]] ed era la lingua maggioritaria in Egitto fino all'invasione araba e all'islamizzazione avvenuta a partire dal VII secolo, ma oggi sopravvive unicamente come lingua liturgica della [[Chiesa Copta]].
=== Identità ===
La valle del Nilo fu sede di una delle più antiche [[civiltà]] del mondo, con lingua e religione proprie, che durò per più di tre millenni. Dopo il 343 a.C. l'Egitto cadde sotto una serie di dominazioni straniere ([[Impero macedone|Impero Macedone]], [[Impero romano]], [[Impero bizantino]], [[Arabi]], [[Mamelucchi]], [[Impero ottomano]], [[Impero britannico]]), ciascuna delle quali lasciò la sua impronta sulla cultura locale. L'[[Identità nazionale|identità]] egiziana si è evoluta in questi due millenni assimilandosi a due nuove religioni ([[Cristianesimo]] e [[Islam]]) e a una nuova lingua, l'[[lingua araba|arabo]] e il suo discendente orale, l'[[arabo egiziano]].
La misura in cui i singoli egiziani si identificano con ciascuno strato della storia della nazione, che ne articola l'[[Identità nazionale|identità collettiva]], può variare. Le questioni identitarie sono emerse negli ultimi duecento anni, quando l'Egitto mirò a liberarsi da ogni occupazione straniera, sotto forma di tre ideologie principali:
*il [[nazionalismo egiziano]], etno-territoriale e spesso liberale, il primo a svilupparsi, già nel XIX secolo, e dominante fra gli intellettuali e gli attivisti anti-colonialisti fino ai primi decenni del XX secolo<ref>James Jankowski, "Egypt and Early Arab Nationalism", in Rashid Khalidi (ed.), ''The Origins of Arab Nationalism'', New York, Columbia University Press, 1990, pp. 244-45</ref>;
*il [[nazionalismo arabo]] o [[panarabismo]], laico e a volte con venature socialiste, che appare alla fine del XIX secolo in funzione anti-turca e raggiunge il culmine nell'era di [[Gamal Abdel Nasser]];
*
== Ordinamento dello Stato ==
[[File:Egyptian flag.jpg|thumb|Bandiera egiziana.]]
L'Egitto è una [[repubblica]] dal 18 giugno
Il [[potere esecutivo]] è diviso tra il [[Presidenti dell'Egitto|Presidente]] e il [[Primi ministri dell'Egitto|Primo
Il [[potere legislativo]] è esercitato dal Parlamento bicamerale:
*Assemblea del Popolo (''Majlis al-Shaʿb''), composto da 454 deputati eletti a suffragio universale diretto ogni 5 anni, 400 con sistema proporzionale, 44 in collegi uninominali e non più di 10 nominati dal Presidente. Il Parlamento può sfiduciare il governo.
*Consiglio Consultivo (''Majlis al-Shūra''), composto di 264 consiglieri, per 2/3 eletti direttamente e per 1/3 nominati dal Presidente per un mandato di 6 anni (con rinnovo di metà consiglio ogni 3 anni). Il Consiglio, creato nel 1980, ha poteri limitati: in caso di disaccordo fra i due rami, l'Assemblea ha l'ultima parola.
Il [[potere giudiziario]] è costituzionalmente indipendente (con al suo vertice la Suprema Corte Costituzionale) e durante le presidenze Mubārak ha dimostrato anche una crescente indipendenza di fatto. Il diritto è di tipo codicistico (''civil law''), salvo per le questioni matrimoniali e di stato personale, dove vige il diritto religioso (coranico o canonico).
=== Suddivisione amministrativa ===
{{vedi anche|Governatorati dell'Egitto}}
L'Egitto ha cinque livelli amministrativi al di sotto dello Stato.
Dall'aprile 2008 l'Egitto è diviso in
==== Elenco dei Governatorati dell'Egitto ====
[[File:Governorates of Egypt.svg|thumb|upright=1.6|Governatorati dell'Egitto.]]
{| class="wikitable sortable"
! N°
Riga 222 ⟶ 196:
! Popolazione (2006)
! Capitale
!Popolazione capoluogo (2006)
|-
| 1
| [[Governatorato di Alessandria|Alessandria]]
| align="right" | {{formatnum:2679}}
| align="right" | {{formatnum:4110015}}
| [[Alessandria d'Egitto|Alessandria]]
|{{formatnum:4084672}}
|-
| 2
| [[Governatorato di Assuan|Aswan]]
| align="right" | 679
| align="right" | {{formatnum:1184432}}
| [[Assuan]]
|{{formatnum:266013}}
|-
| 3
| [[Governatorato di Asyut|Asyūt]]
| align="right" | {{formatnum:25926}}
| align="right" | {{formatnum:3441597}}
| [[
|{{formatnum:389307}}
|-
| 4
| [[Governatorato di Beheira|Buhayra]]
| align="right" | {{formatnum:10130}}
| align="right" | {{formatnum:4737129}}
| [[Damanhur]]
|{{formatnum:244043}}
|-
| 5
| [[Governatorato di Beni Suef|Beni Suef]]
| align="right" | 1322
| align="right" | {{formatnum:2290527}}
| [[Beni Suef]]
|{{formatnum:193048}}
|-
| 6
| [[Governatorato del Cairo|Il Cairo]]
| align="right" | 214
| align="right" |
| [[Il Cairo]]
| -
|-
| 7
| [[Governatorato di Daqahliyya|Daqahliyya]]
| align="right" | 3471
| align="right" | {{formatnum:4985187}}
| [[Mansura]]
|{{formatnum:439384}}
|-
| 8
| [[Governatorato di Damietta|Damietta]]
| align="right" | 589
| align="right" | {{formatnum:1092316}}
| [[Damietta]]
|{{formatnum:206664}}
|-
| 9
| [[Governatorato di
| align="right" | 1827
| align="right" | {{formatnum:2512792}}
| [[Faiyum]]
|{{formatnum:315940}}
|-
| 10
| [[Governatorato di Gharbiyya|Gharbiyya]]
| align="right" | 1942
| align="right" | {{formatnum:4010298}}
| [[Tanta]]
|{{formatnum:422854}}
|-
| 11
| [[Governatorato di Giza|Gīza]]
| align="right" | {{formatnum:85153}}
| align="right" | {{formatnum:6272571}}
| [[Giza]]
|{{formatnum:2891275}}
|-
| 12
| [[Governatorato di Ismailia|Ismāʿīliyya]]
| align="right" | {{formatnum:1442}}
| align="right" | {{formatnum:942832}}
| [[Ismailia]]
|{{formatnum:293184}}
|-
| 13
| [[Governatorato di Kafr el Sheikh|Kafr el-Sheykh]]
| align="right" | {{formatnum:3437}}
| align="right" | {{formatnum:2618111}}
| [[Kafr el-Sheikh]]
|{{formatnum:147393}}
|-
| 14
| [[Governatorato di Matruh|Matruh]]
| align="right" | {{formatnum:212112}}
| align="right" | {{formatnum:322341}}
| [[Marsa Matruh]]
|{{formatnum:120539}}
|-
| 15
| [[Governatorato di Minia|Minya]]
| align="right" | {{formatnum:32279}}
| align="right" | {{formatnum:4179309}}
| [[Minya]]
|{{formatnum:236043}}
|-
| 16
| [[Governatorato di Menufia|Manūfiyya]]
| align="right" | {{formatnum:1532}}
| align="right" | {{formatnum:3270404}}
| [[Shibin El Kom]]
|{{formatnum:177112}}
|-
| 17
| [[Governatorato di Wadi al Jadid|Wādī al-Jadīd]]
| align="right" | {{formatnum:376505}}
| align="right" | {{formatnum:187256}}
| [[Kharga]]
|{{formatnum:60584}}
|-
| 18
| [[Governatorato del Sinai del Nord|Sinai del Nord]]
| align="right" | {{formatnum:27574}}
| align="right" | {{formatnum:339752}}
| [[Arish]]
|{{formatnum:137994}}
|-
| 19
| [[Governatorato di Porto Said|
| align="right" | 72
| align="right" | {{formatnum:570768}}
| [[
|{{formatnum:570603}}
|-
| 20
| [[Governatorato di Qaliubia|Qalyūbiyya]]
| align="right" | {{formatnum:1001}}
| align="right" | {{formatnum:4237003}}
| [[Banha]]
|{{formatnum:157701}}
|-
| 21
| [[Governatorato di
| align="right" | {{formatnum:1851}}
| align="right" | {{formatnum:3001494}}
| [[Qena]]
|{{formatnum:201191}}
|-
| 22
| [[Governatorato del Mar Rosso|Mar Rosso]]
| align="right" | {{formatnum:203685}}
| align="right" | {{formatnum:288233}}
| [[Hurghada]]
|{{formatnum:160901}}
|-
| 23
| [[Governatorato di Sharqiyya|Sharqiyya]]
| align="right" | {{formatnum:4180}}
| align="right" | {{formatnum:5340058}}
| [[Zagazig]]
|{{formatnum:302840}}
|-
| 24
| [[Governatorato di Sohag|Sohag]]
| align="right" | {{formatnum:1547}}
| align="right" | {{formatnum:3746377}}
| [[Sohag]]
|{{formatnum:190132}}
|-
| 25
| [[Governatorato del Sinai del Sud|Sinai del Sud]]
| align="right" | {{formatnum:33140}}
| align="right" | {{formatnum:149335}}
| [[el-Tor]]
|{{formatnum:19826}}
|-
| 26
| [[Governatorato di Suez|Suez]]
| align="right" | {{formatnum:17840}}
| align="right" | {{formatnum:510935}}
| [[Suez]]
|{{formatnum:500000}}
|-
| 27
| [[Governatorato di Luxor|Luxor]]
| align="right" | 55
| align="right" | {{formatnum:451318}}
| [[Luxor]]
|{{formatnum:202232}}
|}
=== Rivendicazioni territoriali ===
L'Egitto vive con il vicino Sudan una lunga rivendicazione territoriale sul [[Triangolo di Hala'ib]] da entrambi rivendicato e su [[Bir Tawil]], un quadrilatero di 2000 km² da entrambi rifiutato.
=== Città principali ===
{{
[[File:Un-egypt.png|thumb|upright=1.
Le principali città dell'Egitto sono (in ordine alfabetico):
{{div col|cols=3 }}
*[[Abu Simbel]]
*[[Abido (Egitto)|Abido]]
*[[Alessandria d'Egitto]]
*[[Al-Minya]]
*[[al-Arish]]
*[[Assuan]] (Aswan)
*[[Asyūṭ]]
*[[Banha]]
*[[Beni Suef]]
*[[Bilbays]]
*[[Dahab]]
*[[Damanhur]]
*[[Damietta]]
*[[Dendera]]
*[[Edfu]]
*[[El Alamein]]
*[[El Mahalla]]
*[[El-Mahalla El-Kubra|el-Kubra]]
*[[Fayum]]
*[[Giza]]
*[[Hurghada]]
*[[Il Cairo]]
*[[Ismailia]]
*[[Kafr el-Dawar]]
*[[Kafr el-Sheikh]]
*[[Karnak]]
*[[Kom Ombo]]
*[[Luxor]]
*[[Mallawi]]
*[[Mansura]]
*[[Marsa Alam]]
*[[Mit Ghamr]]
*[[Templi di File|File]]
*[[Safaga]]
*[[Porto Said]]
*[[Qena]]
*[[Saqqara]]
*[[Sharm el Sheikh]]
*[[Shibin El Kom]]
*[[Shubra El-Khema]]
*[[Siwa (oasi)|Siwa]]
*[[Sohag]]
*[[Suez]]
*[[Tanta]]
*[[Zagazig]]
{{div col end}}
=== Ordinamento scolastico ===
L'istruzione è obbligatoria fino ai 16 anni di età; l'alfabetizzazione ufficiale è del 75%.
====
In ambito universitario, fondata nel X secolo, ricordiamo l'[[Università al-Azhar]]. In seguito, nel 1908, fu poi istituita l'[[Università del Cairo]].
=== Sistema sanitario ===
L'Egitto sta attraversando una fase di transizione demografica ed epidemiologica che impatta sensibilmente tanto sulle dimensioni quanto sullo stato sanitario della popolazione.
La spesa sanitaria del Paese è peraltro piuttosto modesta, sia considerando la quota di spesa pubblica allocata per la salute, sia in riferimento alla spesa globale come percentuale del PIL nazionale, e il plafond a disposizione del Ministero della Sanità e della Popolazione (MOHP) ammontava nel 2001 a solo il 3,3% dell'intero budget governativo (in crescita peraltro rispetto al 2,2% registrato nel 1996).
Il sistema di finanziamento sanitario egiziano mostra attualmente delle notevoli inefficienze e disuguaglianze sistemiche che
La Costituzione del 1952 ha proclamato l'assistenza sanitaria gratuita diritto basilare di tutti gli egiziani, e il Governo è l'unico fornitore e finanziatore dell'intera sanità primaria e preventiva e di gran parte dell'attività di cura ospedaliera in Egitto, anche se negli ultimi due decenni i limiti di budget del Governo si sono tradotti in una spesa per la sanità relativamente stagnante.
La spesa per la primary health care (PHC) e la medicina preventiva ha registrato negli ultimi anni un significativo incremento (oltre l'80% tra il 1996 e il 2001), e costituisce il 44% dell'intera spesa del MOHP (tra le sedi centrali e i governatorati). Ciò indica la particolare attenzione del MOHP per la prevenzione e la primary health care intese come “sentinelle” della sanità in Egitto. Un ampio network di strutture deputate alla PHC (per un totale di circa
Il settore pubblico in Egitto non è in grado di offrire tutti i servizi sanitari necessari a causa del continuo aumento dei relativi costi. L'intenzione è quindi quella di costruire un modello ibrido, sia pubblico sia privato, con lo scopo di incoraggiare gli investimenti nel settore privato laddove le condizioni di mercato locali lo consentano.
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Infine, gran parte dei medici del settore pubblico lavorano anche privatamente (sono autorizzati a utilizzare le strutture pubbliche per le loro visite al di fuori dell'orario di lavoro ufficiale, e la mancanza di una chiara distinzione fra la pratica medica pubblica e quella privata è spesso fonte di scarsa disciplina nella categoria), guadagnando mediamente oltre l'80% del loro reddito dalla pratica privata.
=== Forze armate ===
{{vedi anche|Forze armate egiziane}}
Le Forze armate egiziane costituiscono la più numerosa fra le componenti armate regolari di uno Stato, sia in [[Africa]], sia nel [[Vicino Oriente]], e sono la 19ª forza armata più potente del mondo.<ref>{{Cita web|url=http://www.globalfirepower.com/country-military-strength-detail.asp?country_id=egypt|titolo=Egypt Military Strenght|sito=globalfirepower.com|lingua=en|accesso=23 maggio 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304112431/http://www.globalfirepower.com/country-military-strength-detail.asp?country_id=egypt|dataarchivio=4 marzo 2016|urlmorto=no}}</ref> Esse sono composte dall'[[Esercito egiziano|Esercito]], dalla [[Marina militare egiziana|Marina militare]], dall'[[Aeronautica militare egiziana|Aeronautica militare]] e dal [[Comando di difesa aerea egiziano]].
Le Forze armate egiziane oltre alle loro peculiari attrezzature, sono proprietarie di un consistente patrimonio economico formato da attività della società civile, che le mettono nella posizione di controllare più del 20% dell'economia nazionale<ref>[https://carnegie-mec.org/2019/11/18/owners-of-republic-anatomy-of-egypt-s-military-economy-pub-80325 Owners of the Republic: An Anatomy of Egypt’s Military Economy - Carnegie Middle East Center - Carnegie Endowment for International Peace]</ref>.
== Politica ==
=== Politica interna ===
Sia sul piano della politica interna, in particolare per quanto concerne l'assetto economico, sia su quello della politica estera, l'Egitto ha assunto, negli ultimi decenni, posizioni molto variegate e non sempre coerenti.
Il sistema politico egiziano è multi-partitico, ma con uno schieramento dominante
Alle elezioni parlamentari del 2015 il [[Partito dei Liberi Egiziani]], fondato dal magnate [[Naguib Sawiris]], ha ottenuto 65 seggi su 568; alle sue spalle si sono posizionati il [[Partito del Futuro della Nazione]] (حزب مستقبل وطن) con 50 seggi e il [[Neo-Wafd]] (حزب الوفد الجديد ''Hizb al-Wafd al-Jadid'') con 45 seggi, erede dal 1983 del [[Wafd]] ("Delegazione"), tradizionale partito del nazionalismo liberale dissolto nel 1952. Tutti fanno parte della coalizione filo-governativa [[Per Amore dell’Egitto]] (في حب مصر ''Fi Hub Misr''). I salafiti di [[Partito al-Nur|al-Nur]] (حزب النور ''ḥizb al-Nūr'') non hanno ottenuto più di 11 seggi, mentre gli indipendenti sono stati 251, 28 nominati direttamente dal presidente. Numerosi partiti di opposizione hanno boicottato le consultazioni.
[[Abdel Fattah al-Sisi|ʿAbdel Fattāḥ Khalīl al-Sīsī]] è presidente dall'8 giugno 2014, dopo aver guidato il [[golpe egiziano del 2013|colpo di Stato militare]] del 3 luglio 2013 che destituì il presidente [[Mohamed Morsi]] con il sostegno di ampie fasce della popolazione; è stato eletto al suo secondo mandato nel marzo 2018, con il 97,11% dei voti ([[Moussa Mostafa Moussa]] del [[Partito al-Ghad|Ghad]] ottenne il 2,89%). I votanti furono però solo il 41% degli elettori.
[[Mostafa Madbouly]] ha assunto la carica di Primo ministro il 7 giugno 2018, in seguito alle dimissioni di [[Sherif Ismail]], in carica dal 2015.
Oltre 50 anni dopo la rivoluzione dei [[Liberi Ufficiali]] (23 luglio 1952), all'inizio di marzo 2014, il governo annunciò a sorpresa la revisione della legge elettorale presidenziale. Tuttavia, la nuova legge rende estremamente difficili le candidature ed è stata da più parti accusata di favorire nettamente al-Sīsī. Peraltro, anche riguardo alle elezioni parlamentari del 2015 si levarono accuse di violenze pubbliche e private contro gli oppositori e di brogli a favore dei partiti filo-governativi. Meno del 10% dei 32 milioni di elettori registrati votò nel 2015.
Il 2 dicembre 2013 il Parlamento approvò la bozza della nuova Costituzione, ma l'opposizione non partecipò al voto; gli emendamenti miravano a:
*proibire che i partiti usino la religione come fondamento dell'attività politica;
*consentire una nuova legge anti-terrorismo, sostitutiva dello [[stato di emergenza]] vigente a fasi alterne dal 1981, concedendo alla polizia ampi poteri di arresto e sorveglianza;
*attribuire al presidente il potere di sciogliere il parlamento;
*terminare il controllo giudiziario sulle elezioni.
Il referendum vide la partecipazione del 38,5% dell'elettorato: il 18 gennaio
=== Politica estera ===
La politica estera è moderata e in genere filo-occidentale dagli anni settanta. L'Egitto ha considerevole influenza nel Medio Oriente e in Africa. Ospita al Cairo il quartier generale della [[Lega Araba]] e media spesso i conflitti interarabi. Come primo paese arabo a far pace con [[Israele]] (1979) assume spesso il ruolo di mediatore fra quest'ultimo e gli arabi. Dal 1991 al 1996 fu [[segretario generale delle Nazioni Unite]] l'ex vice-primo ministro egiziano [[Boutros Boutros-Ghali]].
L’Unione europea e la Repubblica araba d’Egitto hanno avviato, nel mese di ottobre 2024, negoziati ufficiali per la partecipazione dell’Egitto a Orizzonte Europa, Programma di ricerca e innovazione dell’Unione europea.<ref>{{Cita web|url=https://eur-lex.europa.eu/IT/legal-content/summary/scientific-and-technological-cooperation-between-the-eu-and-egypt.html|titolo=Cooperazione scientifica e tecnologica tra l’Unione europea e l’Egitto}}</ref>
=== Questione democratica ===
Dopo gli anni in cui Gamal ʿAbd al-Nāser aveva governato in modo sostanzialmente autoritario e repressivo verso ogni forma di opposizione, in cui l'Egitto aveva perso due guerre contro Israele e in cui gli sforzi economici del Presidente avevano raccolto risultati assai contraddittori: fallimento del piano d'industrializzazione ma costruzione dell'Alta Diga di Aswān, con benefici risultati nel campo della produzione di energia elettrica e nell'agricoltura ma con riflessi negativi non indifferenti d'impatto ecologico sull'ambiente, l'Egitto con [[Anwar al-Sadat]] iniziò un lunghissimo processo di apertura (''infitāh'', "apertura" fu il termine per l'appunto usato) politica ed economica che solo con molto ottimismo può essere considerato un processo di democratizzazione.
L'Egitto gode di assai maggiori simpatie in Occidente, non solo grazie al suo ritorno a un'[[economia di mercato]] (per quanto caratterizzata da fortissimi fenomeni di corruzione e da una quasi assoluta mancanza di regole e di reale concorrenza) a fronte di un passato del tutto dirigistico, ma grazie all'inattesa apertura verso Israele dopo la guerra scatenata da Sadat nel 1973, che condurrà al suo formale riconoscimento dello Stato ebraico.
L'abbandono dell'alleanza con l'URSS e l'avvio di una sostanziosa intesa con gli USA costituiscono fondamentali momenti della nuova strategia politica internazionale di Sādāt, di fatto proseguita anche da [[Hosni Mubarak]] e solo in parte da [[
Il regime egiziano - caratterizzato anche con al-Sīsī da un forte autoritarismo e da forme sostanziali di "culto della personalità" - mostra nondimeno un notevole grado di stabilità, che in varia misura ha agevolato gli investimenti stranieri e il turismo. Seppur criticato dell'opposizione liberale, il Presidente gode del pieno sostegno della classe militare che guida ininterrottamente il Paese dal 1952 e che tuttora esprime quasi il 50% dei ministri.
Rimane fortemente criticata la politica del regime di al-Sīsī, a causa della frequente brutalità con la quale le Forze dell'ordine reprimono le manifestazioni di dissenso provenienti soprattutto da parte dei ''Fratelli Musulmani'', dichiarati
Difficile giudicare il grado di democrazia del regime scaturito dai colpi di Stato del 1952 e del 2013. Se infatti il sistema politico è attualmente caratterizzato dal multipartitismo, troppi sono ancora i vincoli frapposti all'espressione davvero libera della critica.
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Poi c'è la questione dei candidati indipendenti, capaci per diversi motivi di sconfiggere i candidati di regime ma che, dopo le elezioni, vengono inglobati nello schieramento di regime, garantendo la maggioranza ad al-Sīsī.
===
{{vedi anche|Diritti umani in Egitto|Condizione della donna in Egitto|Diritti LGBT in Egitto}}
==== Situazione dei diritti umani ====
Il [[Parlamento europeo]] ha più volte condannato il regime di al-Sisi per le continue violazioni dei diritti umani, le sparizioni forzate, le torture, la detenzione in condizioni degradanti, gli arresti arbitrari, la sistematica intimidazione di attivisti pacifici, giornalisti, persone LGBT e studenti, le condanne a morte con processi collettivi e le condanne a morte di minori<ref>{{Cita web|url=https://www.europarl.europa.eu/doceo/document/TA-8-2018-0526_IT.pdf|titolo=Risoluzione del Parlamento europeo del 13 dicembre 2018 sull'Egitto, in particolare
sulla situazione dei difensori dei diritti umani|autore=Parlamento europeo|data=13 dicembre 2018|formato=PDF|accesso=26 dicembre 2020}} Punti A, B, L,...</ref>.
Secondo [[Human Rights Watch]], il regime di al-Sisi è responsabile di torture nei confronti di minori fino all'età di 12 anni<ref>{{Cita web |url=https://www.hrw.org/sites/default/files/report_pdf/egypt0320_full_report_pdf.pdf|titolo=“NO ONE CARED HE WAS A CHILD” - Egyptian Security Forces’ Abuse of Children in Detention |autore=Human Rights Watch|data= marzo 2020|accesso=27 dicembre 2020 |formato=PDF }}</ref> e condanne a morte di minori.
Nel rapporto della Freedom House relativo al 2010 l'Egitto, classificato in posizione 130, è considerato fra i paesi non liberi.<ref>{{Cita web |url=http://www.trentoattiva.it/2011/02/il-ruolo-della-rete-nelle-rivolte-in-tunisia-ed-egitto/ |titolo=Il ruolo della Rete nelle rivolte in Tunisia ed Egitto {{!}} TrentoAttiva<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=26 marzo 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130328062211/http://www.trentoattiva.it/2011/02/il-ruolo-della-rete-nelle-rivolte-in-tunisia-ed-egitto/ |dataarchivio=28 marzo 2013 |urlmorto=sì }}</ref>
Come da informazioni dell'[[United States Agency for International Development|USAID]] nel 2005 il 96,4% delle bambine egiziane tra i 10 e i 14 anni di età avevano subito una [[Mutilazioni genitali femminili|mutilazione dei genitali]]<ref>[http://www.measuredhs.com/pubs/pdf/WP39/WP39.pdf Numbers of women circumcised in Africa: The Production of a Total. USAID Demographic and Health Research Paper No. 39, 2008] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110714064506/http://www.measuredhs.com/pubs/pdf/WP39/WP39.pdf |data=14 luglio 2011 }}, sito internet consultato il 2 maggio 2010</ref>; una statistica dell'[[Fondo delle Nazioni Unite per l'infanzia|UNICEF]] indica, con riferimento al 2013, una percentuale del 91% per le donne e le ragazze<ref>[https://www.jstor.org/stable/43288321?seq=1#page_scan_tab_contents United Nations Children's Fund, & Gupta, G. (2013)] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20200604190306/https://www.jstor.org/stable/43288321?seq=1#page_scan_tab_contents |data=4 giugno 2020 }}. Female Genital Mutilation/Cutting: A statistical overview and exploration of the dynamics of change. ''Reproductive Health Matters,'' ''21''(42), 184-190.</ref>. Le mutilazioni genitali femminili in Egitto sono reato dal 2008: approvata nel 2008, la legge è parte di un pacchetto di provvedimenti per l'infanzia che fra l'altro innalza l'età minima per contrarre matrimonio da 16 a 18 anni e consente alle madri di registrare i figli sotto il proprio nome<ref>{{Cita web |url=http://www.repubblica.it/2008/06/sezioni/esteri/egitto-infibulazione/egitto-infibulazione/egitto-infibulazione.html |titolo="Mai più donne mutilate" l'Egitto vieta l'infibulazione - esteri - Repubblica.it<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=26 marzo 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111230010650/http://www.repubblica.it/2008/06/sezioni/esteri/egitto-infibulazione/egitto-infibulazione/egitto-infibulazione.html |dataarchivio=30 dicembre 2011 |urlmorto=no }}</ref>.
== Economia ==
[[File:EgittoMonsPorpfirytes.jpg|thumb|upright=0.7|Le antiche [[Cava (miniera)|cave]] di [[porfido]] nel deserto orientale tra il Nilo e il mar Rosso.]]
L'economia egiziana è in forte crescita. Prevalentemente agricola, nonostante il recente sviluppo delle attività industriali, e turistiche, era caratterizzata fino a qualche tempo fa da una pressoché assoluta staticità alla monocoltura del cotone che assoggettava, e in parte tuttora assoggetta, l'economia del Paese alle fluttuazioni dei mercati internazionali.
*Addetti all'agricoltura: 33%
*Addetti all'industria: 22%
*Addetti al terziario: 45%
Un recente rapporto del governo egiziano indica un aumento sostanziale delle entrate dello Stato nel corso del primo semestre dell'anno fiscale 2008-2009. Secondo i dati, i ricavi del Cairo ammontano a 128 miliardi di sterline egiziane (circa $ 25 miliardi di euro) - un aumento del 98,5% rispetto al precedente anno fiscale. La relazione inoltre ha indicato un aumento del 46,5% di acquisti fiscali ($ 5,7 miliardi), un 22% di aumento in tasse doganali ($ 1,35 miliardi). Turismo, insieme con i ricavi generati dal Canale di Suez, i trasferimenti di denaro da parte egiziana ai lavoratori all'estero, e il gas e le esportazioni di petrolio, costituiscono per l'Egitto le entrate in valuta estera.<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://www.infoprod.co.il/article/2/211, Doron Peskin, Infoprod Egitto relazioni forte aumento delle entrate dello Stato 10.02.09] |data=marzo 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>
l'Operazione Piombo Fuso a Gaza ha suscitato aspri sentimenti anti-Israele in Egitto, molte le intimazioni a tagliare i legami commerciali con lo Stato ebraico. Tuttavia, le organizzazioni del mercato egiziano non hanno ceduto alle pressioni e non hanno istituito il boicottaggio. Secondo dati egiziani, gli scambi commerciali tra Israele ed Egitto nel 2008 sono stati stimati di circa quattro miliardi di dollari, esclusi il gas e la benzina.<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://www.infoprod.co.il/article/2/217 Egiziani in contrasto su boicottaggio Israele, Doron Peskin, Infoprod 19.01.09] |data=marzo 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>
Una grande risorsa per l'economia locale è il turismo, poiché l'Egitto dispone di un patrimonio storico-culturale tra i più importanti al mondo e ha anche grandi risorse ambientali, come la [[barriera corallina]] del [[Mar Rosso]]. Nonostante la minaccia del terrorismo, il settore turistico si sta espandendo rapidamente e ormai conta oltre 10 milioni di turisti stranieri all'anno, motivo per cui alcuni archeologi hanno richiesto la chiusura del sito archeologico di [[Luxor]]. I turisti provengono principalmente dall'[[Europa]] e prediligono destinazioni come [[Il Cairo]] (piramidi e museo archeologico), la stessa [[Luxor]], le località balneari di [[Sharm el-Sheikh]], [[Hurghada]] e [[Marsa Alam]] oppure preferiscono fare una crociera sul [[Nilo]] che, generalmente, dura una settimana.
=== Lavoratori egiziani all'estero ===
La crisi finanziaria mondiale ha colpito anche l'Egitto. Secondo uno studio pubblicato dal Centro egiziano di studi economici, le autorità temevano che circa mezzo milione di lavoratori egiziani avrebbe perso il posto di lavoro nei paesi del Golfo entro la fine del 2009.<ref>[http://www.infoprod.co.il/article/2/185 EGITTO TEME RITORNO DI 50000 LAVORATORI DAL GOLFO Doron Peskin, Infoprod 03.04.09] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20100216084722/http://www.infoprod.co.il/article/2/185 |data=16 febbraio 2010 }}</ref>
=== Settore primario ===
La maggior parte dei campi è irrigata artificialmente, la [[Diga di Assuan]] non permette più al [[Nilo]] di fertilizzare i terreni con il [[limo]] e di ottenere fino ai tre raccolti tradizionali che precedentemente si potevano avere ogni anno. Le colture sono diversificate a seconda della stagione:
*Invernali ([[frumento]] e [[legumi]]).
*Estive ([[Cotone (botanica)|cotone]], [[canna da zucchero]], [[Riso (alimento)|riso]], [[Arachis hypogaea|arachidi]], [[sesamo]], [[mais]], [[papiro]]).
*Autunnali ([[Panicum miliaceum|miglio]] e [[mais]]).
Si pratica l'allevamento di [[suini]] e [[caprini]], e la pesca nel [[Mar Mediterraneo|Mediterraneo]] ([[Alessandria d'Egitto]] è un'importante città portuale), nel [[Nilo]] e vicino al [[lago Nasser]].
=== Industria ===
I molti giacimenti di [[gas]] naturale e [[petrolio]] {{senza fonte|consentono al Paese l'autosufficienza}}, l'industria energetica è abbastanza sviluppata. Sono importanti anche i settori siderurgico, meccanico e chimico. Il settore più sviluppato è comunque quello tessile, soprattutto con la lavorazione del cotone. La zona più industrializzata è quella tra [[il Cairo]] e [[Alessandria d'Egitto|Alessandria]].
Nella città di [[October City|6th October City]] si sta sviluppando un forte polo industriale dedicato alla produzione automobilistica. Qui sono presenti molti gruppi industriali stranieri come [[Nissan Motor|Nissan]], [[Mercedes-Benz]], [[Suzuki]] e la tedesca [[BMW]] attraverso la [[Bavarian Auto]].
=== Terziario ===
[[File:SharmView.jpg|thumb|[[Sharm el-Sheikh]], località turistica e balneare attrae ogni anno moltissimi turisti.]]
Servizi alle imprese finanziarie e bancarie.
*Strade: 100472 km, di cui asfaltate 89778 km (2009)
*Ferrovie: 8667 km
*Vie navigabili interne: 3100 km
La navigazione interna (lungo il [[Nilo]] e canali a esso collegati) è molto intensa. Il [[Canale di Suez]], lungo 120 chilometri, è stato terminato nel 1869 e da allora costituisce una via di comunicazione di somma importanza strategica.
I trasporti su gomma sono sviluppati solo nella zona della valle del Nilo.
=== Turismo ===
{{vedi anche|Turismo in Egitto}}
Il [[turismo]], attualmente è l'attività più importante del [[settore terziario]], ripreso dopo gli attentati degli anni
Le attrazioni turistiche più celebri dell'Egitto sono i monumenti millenari per i quali la Valle del Nilo è famosa nel mondo. Principali tra essi sono le Piramidi e la Grande Sfinge di Giza, il tempio di Abu Simbel a sud di Assuan e il [[Tempio di Karnak]], vicino a Luxor. Il Cairo vanta anche il Museo del Cairo, la moschea di Muhammad Ali Pasha e le zone costiere della penisola del Sinai che sono molto popolari tra i visitatori.
=== Commercio estero ===
La bilancia commerciale egiziana è in passivo, anche perché le esportazioni riguardano solo il [[petrolio]], il [[gas naturale]], il [[Cotone (fibra)|cotone]] e i [[dattero|datteri]]. Tuttavia il turismo internazionale è fonte di entrate valutarie, e così le [[rimesse degli emigrati]].
L'Egitto esporta il proprio gas naturale a Israele. Recentemente, una battaglia legale è in corso contro l'esportazione di gas naturale dall'Egitto a Israele. Una commissione di esperti, nominata dal tribunale egiziano che discute una petizione contro la tratta di gas, ha presentato una raccomandazione volta ad annullare la decisione del governo per l'esportazione di gas naturale ai vari paesi, tra cui Israele, a un prezzo ridotto.<ref>[http://www.infoprod.co.il/article/2/189 Egitto, esperti esortano annullamento di accordo sul gas, Doron Peskin, Infoprod 20.03.09] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20100216085229/http://www.infoprod.co.il/article/2/189 |data=16 febbraio 2010 }}</ref>
== Ambiente ==
Estremamente arido e principalmente desertico, eccezione fatta per le rive del [[Nilo]] che quando straripa deposita, nei campi circostanti, una sostanza molto fertile, il [[limo]].
Altre zone fertili sono le oasi di:
*[[Siwa (oasi)|Siwa]]
*[[Bahariya]]
*[[Al-Fayyum]]
*[[Farafra]]
*[[Kharga]]
*[[Dakhla]]
== Cultura ==
===Arte antica===
{{vedi anche|Arte egizia|Architettura egizia}}
Molto importante fu l'arte e l'architettura nell'antico Egitto: tra gli architetti più noti ricordiamo [[Imhotep]], noto come ''il primo architetto''<ref>https://science.howstuffworks.com/engineering/architecture/10-most-famous-architects.htm#:~:text=Imhotep,-The%20step%20pyramid&text=Although%20he%20was%20born%20a,the%20Step%20Pyramid%20at%20Saqqara.</ref>, vissuto durante la [[III dinastia egizia|III dinastia]] e ideatore della [[Piramide di Djoser]].
=== Arte contemporanea ===
Nel panorama dell'[[arte contemporanea]] la città maggiormente attiva è la capitale, [[Il Cairo]]. Al glorioso passato faraonico si sta affiancando una generazione di giovani artisti locali con esperienze e contaminazioni internazionali, spesso supportata da residenti stranieri.
Gallerie d'arte contemporanea, mostre, performance, centri culturali caratterizzano il panorama culturale e artistico della città.<ref>da un articolo [http://archiviostorico.corriere.it/2010/aprile/24/Nouvelle_vague_Cairo_co_9_100424040.shtml pubblicato sul Corriere della Sera di Zecchinelli Cecilia il 24 aprile 2010 "Nouvelle Vague Cairo"] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110520052902/http://archiviostorico.corriere.it/2010/aprile/24/Nouvelle_vague_Cairo_co_9_100424040.shtml |data=20 maggio 2011 }}</ref>
Gli spazi attivi sono: [[Townhouse Gallery]], [[Contemporary Image Collective]], [[Darb 1718]], [[Mashrabia Art Gallery]], [[Artellewa Space for contemporary arts]],
=== Artisti ===
[[File:Umm_Kulthum_1969.jpg|thumb|[[Umm Kulthum]]]]
Tra gli artisti egiziani più noti a livello internazionale si possono ricordare [[Amr Diab]], [[Amr Waked]], [[Adel El Siwi]], [[Ahmed Askalany]], [[Ahmed Kamel]], [[Amal Kenawy]], [[Amina Mansour]], [[Ayman Ramdan]], [[Amre Heiba]], [[Basim Magdy]], [[Barry Iverson]], [[Doa Aly]], [[Essam Marouf]], [[Fathi Hassan]], [[Hala Elkoussy]], [[Hany Armanious]], [[Hany Rashed]], [[Huda Lutfi]], [[Jihan Ammar]], [[Lara Baladi]], [[Maha Maamoun]], [[Mohamed Sarkawy]], [[Nader Sadek]], [[Nermine Hammam]], [[Omar Ghayatt]], [[Osama Dawod]], [[Rana El Nemer]], [[Rania Ezzat]], [[Rehab El Sadek]], [[Sabah Naim]], [[Shady El Noshokaty]], [[Susan Hefuna]], [[Tarek Zaki]], [[Wael Shawky]], [[Yasser Gerab]], [[Youssef Nabil]], [[Khaled Hafez]], [[Karim Bakry]] e [[Tahia Halim]], esponente del movimento espressionista egiziano.
=== Patrimoni dell'umanità ===
{{vedi anche|Patrimoni dell'umanità dell'Egitto}}
Il ricco patrimonio culturale egiziano è testimoniato anche dalla presenza di diversi siti iscritti [[Lista dei patrimoni dell'umanità]] dell'[[UNESCO]].
=== Letteratura ===
In ambito letterario possiamo distinguere una letteratura dell'antico Egitto da una letteratura egiziana moderna.
==== Letteratura egizia antica ====
{{vedi anche|Letteratura dell'antico Egitto}}
La letteratura egizia antica si riferisce al periodo faraonico dell'antico Egitto fino alla fine della dominazione romana: è considerata tra le letterature più antiche del mondo.
==== Letteratura egiziana moderna ====
Nel XX secolo si afferma la letteratura egiziana moderna con diversi autori di fama internazionale tra cui [[Ahmed Shawqi]], [[Nagib Mahfuz]], [[Premio Nobel per la letteratura]], nel 1988 e [[Taha Hussein]].
Tra le scrittrici egiziane, apprezzate nel mondo arabo, ricordiamo [[Laṭīfa al-Zayyāt]] (1923-1996), e [[Radwa Ashour]] (1946-2014), tra i cui temi trattati la causa palestinese..
=== Musica ===
{{vedi anche|Musica dell'antico Egitto|Musica dell'Egitto}}
Tra i padri della musica popolare egiziana spicca [[Sayed Darwish]].
Tra le più celebri cantanti, non solo egiziane, ma di tutto il mondo arabo possiamo ricordare [[Umm Kulthum]] e tra i cantanti più noti [[Abd el-Halim Hafez]].
=== Cinema ===
[[File:Hind Rustom.jpg|thumb|[[Hind Rostom]] nel 1965]]
Nel panorama internazionale della cinematografia del XX secolo, l'Egitto si è imposto in campo internazionale con importanti attori tra i quali [[Omar Sharif]] (1932-2015), noto in particolare per il film ''[[Lawrence d'Arabia (film)|Lawrence d'Arabia]]'' (1962) e, tra gli altri attori vissuti tra il XX e il XXI secolo, spicca [[Ahmed Zaki (attore)|Ahmed Zaki]].
Altra icona dell'era d'oro del cinema egiziano fu [[Hind Rostom]] (1929-2011), definita per il suo aspetto fisico la ''Marilyn Monroe d'Oriente'' (مارلين مونرو الشرق). Ha recitato nel corso della sua carriera in oltre 80 film. Icona del cinema egiziano viene considerata spesso anche [[Faten Hamama]]<ref>{{Cita web |url=http://www.cinemafrica.org/spip.php?article1528 |titolo=Copia archiviata |accesso=27 maggio 2020 |dataarchivio=14 agosto 2016 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160814050627/http://www.cinemafrica.org/spip.php?article1528 |urlmorto=sì }}</ref>. Altra importante attrice, ma anche cantante del cinema egiziano fu [[Shadia]] (1931-2017) e ancora da ricordare [[Soad Hosny]].
Tra i registi egiziani che si sono affermati nel corso del XX secolo spicca [[Yusuf Shahin]], che fu anche produttore cinematografico, e [[Shadi Abdel Salam]], autore,tra l'altro, del film ''[[La mummia (film 1969)|La mummia]]'' (1969), tra i film di maggiore successo del cinema egiziano.
=== Scienza e tecnologia ===
*17 novembre 1869: inaugurazione del [[Canale di Suez]] realizzato dall'imprenditore francese [[Ferdinand de Lesseps]]
=== Egitto nello spazio ===
*28 aprile 1998: viene lanciato [[Nilesat 101]]<ref>{{Cita web|url=https://space.skyrocket.de/doc_sdat/nilesat-101.htm|titolo=Nilesat 101,102|accesso=10 aprile 2021}}</ref>, primo satellite egiziano.
*4 agosto 2022: [[Sara Sabry]] <ref>{{Cita web |titolo=Copia archiviata |url=https://english-ahram-org-eg.translate.goog/NewsContentP/1/472678/Egypt/Sara-Sabry-becomes-first-Egyptian-to-travel-to-spa.aspx?_x_tr_sl=en&_x_tr_tl=it&_x_tr_hl=it&_x_tr_pto=sc |accesso=31 ottobre 2022 |dataarchivio=31 ottobre 2022 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20221031140226/https://english-ahram-org-eg.translate.goog/NewsContentP/1/472678/Egypt/Sara-Sabry-becomes-first-Egyptian-to-travel-to-spa.aspx?_x_tr_sl=en&_x_tr_tl=it&_x_tr_hl=it&_x_tr_pto=sc |urlmorto=sì }}</ref> è la prima egiziana a viaggiare nello spazio
== Sport ==
=== Calcio ===
Il calcio egiziano ha la sua storia sin da oltre 100 anni. Il Paese ospita molti tornei nazionali africani, come la Coppa d'Africa. La [[Nazionale di calcio dell'Egitto|Nazionale di calcio egiziana]] si è aggiudicata per tre volte consecutive ([[Coppa delle nazioni africane 2006|2006]], [[Coppa delle nazioni africane 2008|2008]] e [[Coppa delle nazioni africane 2010|2010]]) la [[Coppa delle Nazioni Africane|Coppa d'Africa]] e con un totale di 7 vittorie su 8 finali detiene il primato africano. Si è qualificata ai mondiali in tre occasioni (1934, 1990 e 2018), tra cui entrambe le edizioni disputate in Italia Inoltre detiene il primato di essersi aggiudicata per 3 volte consecutive la coppa del proprio continente. Il club più titolato del Paese è [[Al-Ahly Sporting Club]], che è anche il club più titolato a livello continentale.
=== Altri sport ===
Altri sport popolari in Egitto sono il tennis e lo [[squash]]. La nazionale di [[squash]] è nota per la sua accesa competizione nei campionati internazionali sin dal 1930: [[Amr Shabana]] è il giocatore più rappresentativo del Paese, 3 volte campione del mondo e miglior giocatore nel 2006.
=== Pallamano ===
Anche la nazionale di pallamano detiene un record: ha partecipato al campionato continentale africano di pallamano tutte le 34 volte, vincendo per 5 volte consecutive il trofeo (incluso il 2008) e terminando 5 volte al secondo posto, 4 volte al terzo e 2 volte al quarto. La squadra si è aggiudicata il 6º e il 7º posto nel 1995 e nel 1997 nel campionato mondiale maschile di pallamano, e 2 volte il 6º posto alle Olimpiadi nel 1996 e nel 2000. La [[Nazionale di pallamano femminile dell'Egitto]] ha vinto due volte il [[Campionato africano femminile di pallamano|campionato africano]] e ha partecipato sia ai [[Campionato mondiale femminile di pallamano|Mondiali]] sia alla [[Campionato mondiale femminile di pallamano|Coppa del Mondo]].
=== Alpinismo ===
Nel 2007, Omar Samra organizzò una spedizione per scalare il Monte Everest dal versante sud, con la partecipazione di Ben Stephens (Inghilterra), Victoria James (Galles) e Greg Maud (Sudafrica). La spedizione per l'Everest iniziò il 25 marzo 2007 e terminò dopo 9 settimane.
===
{{vedi anche|Egitto ai Giochi olimpici}}
La prima medaglia d'oro olimpica (e prima medaglia olimpica per l'Egitto), fu conquistata da [[El-Sayed Nosseir]], nel sollevamento pesi, ai [[Giochi della IX Olimpiade|Giochi olimpici di Amsterdam del 1928]].
== Tradizioni ==
=== Gastronomia ===
==== L'alimentazione nell'antichità ====
Essendo sconosciuto lo [[zucchero]], per dolcificare si utilizzava il [[miele]] o, talvolta, il succo dei [[dattero|datteri]].
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==== Piatti moderni ====
{{vedi anche|Cucina egiziana}}
Il [[Ful (gastronomia)|ful]] e il [[falafel]], detto anche ''tamia'', ma anche il mahshi, il [[koshari]] e il molokeya sono piatti tipici dell'Egitto.
=== Pesi e misure ===
Il [[sistema metrico decimale]] (metro, chilogrammo, ecc) è stato adottato in Egitto il 28 aprile 1891, ed è ampiamente usato. È rimasto in uso il ''[[feddan]]'' come unità per la misura della superficie dei terreni: un feddan = 5200 m² = 1,038 acri = 0,52 ettari.
== Ricorrenza nazionale ==
*[[23 luglio]]: عيد ثورة 23 يوليو (eyd thawrat 23 yuliu) - Giorno della [[Rivoluzione egiziana del 1952]]: Dichiarazione della moderna Repubblica d'Egitto
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
*''The Cambridge History of Egypt'' (Vol. 1: ''Islamic Egypt, 640-1517'' ed. Carl F. Petry; Vol. 2: ''Modern Egypt, from 1517 to the End of the Twentieth Century'', ed. M.W. Daly), Cambridge, C.U.P., 1998.
*[[Paolo Minganti]], ''L'Egitto moderno'', Firenze, Sansoni, 1959.
*Bruno Aglietti, ''L'Egitto dagli avvenimenti del 1882 ai giorni nostri'', Roma, [[Istituto per l'Oriente]], 1965, 2 voll.
*Yaḥyà al-Antākī, ''Cronache dell'Egitto fatimide e dell'impero bizantino (937-1033)'', a cura di B. Pirone, Roma, Jaca Book, 1968.
*[[Massimo Campanini]], ''Storia dell'Egitto contemporaneo. Dalla rinascita ottocentesca a Mubarak'', Roma, Edizioni Lavoro, 2005.
*[[Elvio Ciferri]], «Egypt», in ''Encyclopedia of the French Revolutionary and Napoleonic Wars'', Santa Barbara (California), ABC Clio, 2006.
*Paolo Branca (a cura di), ''Egitto: dalla civiltà dei faraoni al mondo globale'', Milano, Jaca Book, 2007.
*Nicola Melis, "L'importanza geostrategica dell'Egitto secondo un documento absburgico del XVI secolo", in E. Sanchez-G. P. M. Asuero-M. Bernardini (eds.), ''España y el Oriente islámico entre los siglos XV y XVI (Imperio Otomano, Persia y Asia central)'' Actas del congreso Università degli Studi di Napoli "L'Orientale", Nápoles 30 de septiembre - 2 de octubre de 2004, Isis, Istanbul 2007, pp. 238–311.
*Arturo Gallia, ''Le politiche di sviluppo del Governo egiziano negli ultimi anni'', in "Africa", Anno LXIII, n. 1, marzo 2008, pp. 64–81.
*[[Ciro Sbailò]], ''Principi sciaraitici e costruzione dello spazio pubblico nel mondo islamico. Il caso egiziano'', Padova, Cedam, 2012.
== Voci correlate ==
=== Storia ===
*[[Storia dell'Egitto]]
*[[Storia dell'antico Egitto]]
*[[Storia dell'Egitto greco e romano]]
*[[Storia dell'Egitto arabo]]
*[[Storia dell'Egitto moderno]]
===
*[[Governatorati dell'Egitto]]
*[[Regioni dell'Egitto]]
*[[Città dell'Egitto]]
=== Politica ===
*[[Presidenti dell'Egitto]]
*[[Primi ministri dell'Egitto]]
*[[Costituzione dell'Egitto]]
===
*[[Lingua araba egiziana]]
*[[Religioni in Egitto]]
*[[Musica dell'Egitto]]
=== Economia ===
*[[Francobolli egiziani]]
*[[Turismo in Egitto]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto|wikt|preposizione=sull'}}
== Collegamenti esterni ==
*{{Collegamenti esterni}}
*[https://web.archive.org/web/20061130015257/http://viaggiaresicuri.mae.aci.it/?egitto Scheda dell'Egitto dal sito Viaggiare Sicuri] - Sito curato dal Ministero degli Esteri e dall'ACI.
*{{cita web|http://www.sis.gov.eg/|Sito dello Stato dell'Egitto}}
*{{cita web | 1 = http://www.eeaa.gov.eg/protectorates/default.html | 2 = Parchi nazionali dell'Egitto | accesso = 26 febbraio 2008 | dataarchivio = 20 luglio 2011 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20110720131556/http://www.eeaa.gov.eg/protectorates/default.html | urlmorto = sì }}
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[[Categoria:Egitto| ]]
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