Bertrand Russell: differenze tra le versioni
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{{Tmp|aristocratico}}{{Carica pubblica
|prefisso onorifico = [[The Right Honourable]]
|nome = Bertrand Russell
|suffisso onorifico = [[Order of Merit|OM]], [[Royal Society|FRS]]
|immagine =
|didascalia =
|carica = Membro della [[Camera dei lord]]
|mandatoinizio = 4 marzo 1931
|mandatofine = 2 febbraio 1970
|monarca = [[Giorgio V del Regno Unito|Giorgio V]]<br />[[Edoardo VIII del Regno Unito|Edoardo VIII]]<br />[[Giorgio VI del Regno Unito|Giorgio VI]]<br />[[Elisabetta II del Regno Unito|Elisabetta II]]
|predecessore = Frank Russell, II conte Russell
|successore = John Conrad Russell, IV conte Russell
|partito = [[Indipendente]]
|titolo di studio = Laurea in [[logica]] e [[filosofia]]
|professione = matematico, docente universitario
|alma_mater = [[Università di Cambridge]]
|consorte = Alys Pearsall Smith<br />Dora Winifred Black<br />Patricia Helen Spence<br />Edith Finch
|religione = [[ateismo]]
|firma = Bertrand Russell signature.svg
}}
{{Bio
|Nome = Bertrand Arthur William
|Cognome = Russell
|PostCognomeVirgola = '''III conte Russell'''
|Sesso = M
|LuogoNascita = Trellech
|LuogoNascitaLink = Monmouthshire
|GiornoMeseNascita = 18 maggio
|AnnoNascita = 1872
|LuogoMorte = Penrhyndeudraeth
|GiornoMeseMorte = 2 febbraio
|AnnoMorte = 1970
|Epoca = 1800
|Attività = nobile
|Attività2 = filosofo
|Attività3 = logico
|AttivitàAltre = , [[matematico]], [[Attivismo politico|attivista]] e [[saggista]]
|Epoca2 = 1900
|Nazionalità = britannico
|Didascalia2 = {{Premio|Nobel|letteratura|1950|x}}
}}
Fu un autorevole esponente del [[movimento pacifista]] nonché divulgatore della [[filosofia]], avvicinato alle correnti filosofiche del [[razionalismo]], dell'[[antiteismo]] e del [[neopositivismo]].
== Biografia ==
=== Famiglia ===
Bertrand Russell nacque da una delle più prestigiose e potenti famiglie dell'aristocrazia britannica, i [[Duca di Bedford|Russell di Bedford]], [[Conte|conti]] e [[duchi]], le cui origini risalgono al [[XII secolo]]. Tra coloro che portarono il titolo connesso a questa famiglia vi fu [[Giovanni Plantageneto, I duca di Bedford|Giovanni Plantageneto]] ai tempi di [[Enrico VI d'Inghilterra|Enrico VI]]. I suoi nonni paterni erano [[John Russell, I conte di Russell]] (ex [[Primo ministro]] del Regno britannico, che ricevette come cadetto il titolo di ''Earl'', cioè conte del [[Regno Unito]]) nonché terzogenito di [[John Russell, VI duca di Bedford]], e la scozzese Lady Frances Anna-Maria Elliot-Murray-Kynynmound (che ebbe molta influenza su di lui), figlia di [[Gilbert Elliot-Murray-Kynynmound, II conte di Minto]] e zia di [[Gilbert Elliot-Murray-Kynynmound, IV conte di Minto]], già [[Governatore Generale del Canada]] e poi [[Viceré d'India]].
[[File:Russell1907-2.jpg|thumb|upright|Russell nel 1907]]
La madre era Katherine Louisa Stanley, figlia di Edward Stanley, II Barone di Alderley, ex ministro del Commercio; sorelle di sua madre erano Rosalind Frances Stanley, che sposò [[George Howard, IX conte di Carlisle]] e Henrietta Blanche Stanley, consorte di [[Conte di Airlie|David Ogilvy, X Conte di Airlie]] e nonna di [[Clementine Hozier|Clementine Ogilvy Hozier]], la moglie di [[Winston Churchill]]. Altre parentele comprendevano il socialista inglese Esmond Romilly e suo fratello Giles (entrambi figli di una sorella di Clementine, Nellie Hozier), le celebri [[Famiglia Mitford|sorelle Mitford]], tra le quali spiccano [[Deborah Mitford|Deborah, Duchessa di Devonshire]], la socialista [[Jessica Mitford|Jessica]] (moglie dello stesso Esmond Romilly), la scrittrice [[Nancy Mitford|Nancy]] e le filo-fasciste [[Diana Mitford|Diana]] e [[Unity Mitford|Unity]], la prima, moglie del politico [[fascista]] Sir [[Oswald Mosley]], e la seconda, amica di [[Adolf Hitler]].
Tra la folla di illustri congiunti spiccano infine Sir Angus Ogilvy, marito della Principessa [[Alexandra, onorevole Lady Ogilvy|Alexandra di Kent]], cugina della Regina [[Elisabetta II del Regno Unito|Elisabetta II]] e, per parte di madre, i monarchi [[Carlo II d'Inghilterra|Carlo II]] e suo fratello [[Giacomo II d'Inghilterra|Giacomo II]], attraverso sua nonna Henrietta Dillon, di antica famiglia [[Irlanda|irlandese]] [[Giacobitismo|giacobita]]. Per parte di padre manteneva poi legami parentali con il [[Charles Spencer-Churchill, IX duca di Marlborough|IX Duca di Marlborough]] e suo cugino [[Winston Churchill]], il [[John Montagu Douglas Scott, VII duca di Buccleuch|VII Duca di Buccleuch]], il [[Henry Petty-Fitzmaurice, V marchese di Lansdowne|V marchese di Lansdowne]] e il [[Victor Cavendish, IX duca di Devonshire|IX Duca di Devonshire]]. Dopo aver perduto la madre all'età di due anni e il padre a quattro, fu cresciuto dal nonno John e dalla nonna Frances. Il padrino di battesimo di Russell fu [[John Stuart Mill]], il grande filosofo [[utilitarismo|utilitarista]] e [[liberalismo|liberale]] del [[XIX secolo]]. Grazie alle origini familiari, Russell occupò un seggio alla [[Camera dei lord]], dal quale poté difendere le sue posizioni.<ref name=Dora>{{cita web |url = http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1986/01/29/mio-marito-bertrand-russell.html|titolo=Mio marito Bertrand Russell | sito = [[la Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]] | accesso = 9 settembre 2022 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20171019031455/http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1986/01/29/mio-marito-bertrand-russell.html |dataarchivio = 19 ottobre 2017 |urlmorto = no}}</ref>
===
L'[[infanzia]] e l'[[adolescenza]] di Russell, anche a causa di un'oppressiva educazione [[Puritani|puritana]], non furono felici. L'unica gioia si rivelò per lui, in quegli anni, lo studio della [[matematica]], come egli stesso racconta:
{{citazione|Io non sono nato felice. Da bambino il mio salmo preferito era: "Stanco della terra e carico dei miei peccati". A cinque anni, mi dissi che, se dovevo vivere fino ai settanta, avevo sopportato soltanto, fino a quel momento, la quattordicesima parte di tutta la mia vita, e, intravedendo davanti a me il tedio che mi attendeva su di un cammino così lungo, lo giudicai insopportabile. Durante l'adolescenza, la vita mi era odiosa e pensavo al suicidio; ma questo mio proposito era tenuto a freno dal desiderio di approfondire la conoscenza della matematica.<ref>{{cita libro|autore=Bertrand Russell|titolo=[[La conquista della felicità]]|traduttore=Giuliana Pozzo Galeazzi|editore=[[Longanesi]]|città=Milano|anno=1969|pp=16-17}}</ref>}}
A quindici anni cominciò ad appassionarsi anche di [[filosofia]], emancipandosi via via da quella religiosità a cui era stato molto legato ma dalla quale si sentiva soffocare.<ref>Bertrand Russell, ''La mia filosofia'', trad. Francesca Pasquini, Newton, 1995, pp. 28-36.</ref> Dal [[1890]] studiò filosofia e [[logica]] presso l'[[Università di Cambridge]]. A 17 anni incontrò Alys Pearsall Smith, [[quaccheri|quacchera]] statunitense. I due si sposarono nel dicembre del [[1894]], ma si separarono nel [[1911]]. Russell non fu fedele; ebbe relazioni, tra le altre, con Lady [[Ottoline Morrell]] e [[Constance Malleson]]. Nel [[1908]] divenne assistente al [[Trinity College (Cambridge)|Trinity College]] dell'[[Università di Cambridge]], sotto la direzione di [[John Ellis McTaggart]].
=== L'attivismo e l'insegnamento ===
[[File:Honourable Bertrand Russell.jpg|thumb|upright|Russell nel 1916]]
Allo scoppio della [[prima guerra mondiale]], le sue idee [[pacifismo|pacifiste]] lo assorbirono completamente, {{TA|costandogli –}} per la pubblicazione, nel [[1916]], dei ''Principi di riforma sociale'' – l'allontanamento dall'insegnamento e la rottura del contratto con il Trinity College; fu inoltre a causa di un articolo pacifista che, nel [[1918]], scontò sei mesi di carcere, durante i {{TA|quali –}} convintosi che non vi fosse più alcuna azione pacifista che egli potesse portare avanti {{TA|utilmente –}} scrisse l{{'}}''Introduzione alla filosofia matematica''.<ref>Bertrand Russell, ''La mia filosofia'', op. cit., p. 7 (nota bio-bibliografica) e p. 111.</ref> Nel [[1920]] fece un viaggio in quella che diventerà l'[[Unione Sovietica]] e successivamente fu invitato per un anno a [[Pechino]]. Nel [[1921]] divorziò da Alys e sposò [[Dora Russell|Dora Black]], attivista femminista e scrittrice, che dopo il matrimonio firmò i propri lavori col cognome del marito. Da Dora ebbe il figlio John e la figlia Kathrine. In quegli anni si mantenne scrivendo testi divulgativi su fisica, etica e [[pedagogia]]. Insieme con la moglie scrisse vari testi e nel [[1927]] fondò la scuola sperimentale per bambini e bambine di Beacon Hill.
Dopo avere divorziato anche da Dora, nel [[1936]] si sposò con una studentessa di [[Università di Oxford|Oxford]], Patricia ("Peter") Spence. Nel [[1939]] si trasferì negli Stati Uniti per un incarico presso l'[[UCLA]] di [[Los Angeles]]. Nel [[1944]] fece ritorno in Inghilterra presso il Trinity College. Nel [[1948]], a 76 anni, riuscì a salvarsi a nuoto da un incidente aereo.<ref>Bertrand Russell, ''La mia filosofia'', op. cit., p. 8 (nota biobibliografica).</ref> Nel [[1952]] divorziò anche da Patricia e sposò Edith, che conosceva dal [[1925]].
Negli [[Anni 1960|anni sessanta]] Russell scrisse la sua autobiografia in tre volumi che portò a termine prima di morire a causa di una [[bronchite acuta]] all'età di quasi 98 anni. Come da sua volontà, non fu celebrato alcun [[funerale]] e le sue [[Cremazione|ceneri]] furono disperse sulle colline del [[Galles]]<ref>[[Simon Critchley]] ''Il libro dei filosofi morti'', 2009 [[Garzanti]], p. 244.</ref>.
Al sopraggiungere della morte, Russell era anche una voce autorevole nel campo della [[morale]] e dell'[[etica]], conseguentemente alla sua presa di posizione contro le armi nucleari e contro la [[guerra del Vietnam|guerra degli USA in Vietnam]].
Nel [[1950]], Russell fu insignito del [[Premio Nobel per la letteratura]] "''quale riconoscimento ai suoi vari e significativi scritti nei quali egli si leva in alto a campione degli ideali umanitari e della [[libertà di pensiero]]''".
Russell scrisse il suo stesso elogio funebre nel 1936<ref>{{Cita web | url = https://users.drew.edu/~jlenz/br-auto-obit.html | titolo = The Last Survivor of a Dead Epoch (1936) | lingua = en | accesso = 9 settembre 2022 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20220401101745/https://users.drew.edu/~jlenz/br-auto-obit.html |dataarchivio = 1º aprile 2022 | urlmorto = no }}</ref> in cui, tra l'altro, supponeva sarebbe morto intorno al 1962; nella sua ultima intervista scherza intorno a questa sua previsione dicendosi sempre più preoccupato dall'avvicinarsi della data che poi però supererà di 8 anni, morendo appunto nel 1970 all'età di 97 anni, dopo una lunga agonia determinata da una [[polmonite]].
== L'opera logica e filosofica di Russell ==
=== La logica ===
{{citazione|La causa fondamentale dei problemi è che nel mondo moderno gli stupidi sono sicuri di sé mentre gli intelligenti sono pieni di dubbi.|Bertrand Russell|The fundamental cause of the trouble is that in the modern world the stupid are cocksure while the intelligent are full of doubt.|lingua=en}}
Nella [[logica matematica]] Russell fissò il [[paradosso]] che successivamente prese da lui il nome di [[paradosso di Russell]]. Il paradosso minava irrimediabilmente il progetto di [[Gottlob Frege]] di ridurre la matematica alla logica. Nondimeno, Russell difese la teoria del [[logicismo]] e tentò in prima persona di realizzare la riduzione logicista assieme a [[Alfred North Whitehead]], nei ''[[Principia Mathematica]]'', un [[sistema assiomatico]] con cui tutte le affermazioni della matematica potevano essere costruite, ma che restarono incompleti. Nemmeno i ''Principia Mathematica'', che pure si sottraevano alle [[aporia|aporie]] contro le quali si era infranto il sogno di Frege, poterono resistere ai [[teoremi di incompletezza di Gödel|teoremi di incompletezza]] di [[Kurt Gödel]] che provavano che nessun sistema logico finito poteva risolvere dentro di sé tutte le verità della matematica.
Successivamente Russell sviluppò, anche a seguito del dialogo filosofico con l'allievo [[Ludwig Wittgenstein]], la visione filosofica dell'[[atomismo logico]], secondo la quale il mondo è costituito da elementi minimi indivisibili di natura logica, i ''fatti atomici''<ref>{{Cita web |url=http://www.conoscenza.rai.it/site/it-IT/?ContentID=607&Guid=b4e53f032a74478ab1da8fe05914d644 |titolo=Sui rapporti tra Russell e Wittgenstein e sulla genesi dell'atomismo logico, si veda quest'intervista al logico Carlo Cellucci, compresa nell'Enciclopedia multimediale delle scienze filosofiche. |accesso=6 giugno 2010 |dataarchivio=19 giugno 2021 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210619172952/http://www.conoscenza.rai.it/site/it-IT/?ContentID=607&Guid=b4e53f032a74478ab1da8fe05914d644 |urlmorto=sì }}</ref>.
=== La filosofia del linguaggio ===
Il principale contributo di Russell alla [[filosofia del linguaggio]] è la [[teoria delle descrizioni]]. Essa è normalmente illustrata con l'argomento de "l'attuale re di Francia", usata per esempio nell'[[Enunciato (logica)|enunciato]] "L'attuale re di Francia è calvo". A chi si riferisce questo enunciato dal momento che attualmente non esiste alcun re di Francia? [[Alexius Meinong]] aveva suggerito che noi dovessimo presupporre un mondo delle "entità non esistenti" a cui poterci riferire quando ricorriamo a enunciati simili; ma si tratta di una teoria quanto meno curiosa. Frege pensava invece che potessimo rifiutare come non significanti tutti gli enunciati le cui parole si riferiscono apparentemente a oggetti che non esistono. D'altra parte una frase come "se l'attuale re di Francia è calvo, allora l'attuale re di Francia non ha capelli sulla testa" non solo non sembra priva di senso ma sembra indubbiamente vera. Infine lo stesso problema si porrebbe se ci fossero due re di Francia: a quale dei due l'espressione "l'attuale re di Francia" si riferisce?
[[File:Bertrand Russell (c. April 1940).jpg|thumb|left|upright=0.8|Russell nell'aprile 1940]]
Il problema è posto dalle "[[descrizioni definite]]". Esse comprendono tutte le espressioni che cominciano con "il" e alle volte anche i nomi, come "[[Walter Scott]]". Qual è la forma logica delle descrizioni definite? Come, in termini fregeani, possiamo parafrasarle così da mostrare che la verità dell'intero dipende dalla verità delle singole parti? Le descrizioni definite sono simili a nomi che per natura denotano esattamente un oggetto, né più né meno.
La soluzione di Russell è di analizzare non le singole parti, ma l'intero enunciato che contiene una descrizione definita. "L'attuale re di Francia è calvo", può essere tradotto in: "Esiste un unico X tale che X è l'attuale re di Francia ed è calvo".
Russell ritiene che ogni "descrizione definita" contenga un'affermazione di esistenza e un'affermazione di unicità, ma esse possono essere distinte e trattate separatamente dal predicato che è contenuto nell'enunciato in cui compaiono. L'enunciato contiene tre dichiarazioni circa un oggetto: la descrizione definita ne contiene due, il resto dell'enunciato contiene la terza. Se l'oggetto non esiste, o se non è unico, allora l'enunciato è falso, ma non privo di significato.
Una delle maggiori critiche mosse alla teoria di Russell è stata formulata da [[Peter Frederick Strawson]]: le descrizioni definite non affermano che il loro oggetto esiste, esse semplicemente presuppongono che esso esista.
===
La riflessione [[Epistemologia|epistemologica]] di Russell è passata attraverso diverse fasi. Russell pensa che l'uomo possa conoscere solo i dati sensoriali, percezioni momentanee e soggettive di colori e suoni, e che ogni altra cosa, compresi gli stessi oggetti fisici cui vengono riferite le nostre percezioni sensoriali, non possono essere conosciute direttamente.
== L'influenza di Russell ==
[[File:Bertrand Russell photo (cropped).jpg|miniatura|Bertrand Russell nel 1936]]
Russell è generalmente considerato uno dei fondatori della [[filosofia analitica]]. Assieme a [[George Edward Moore]] è stato protagonista della "rivoluzione contro l'[[idealismo]]" della filosofia anglosassone d'inizio [[XX secolo|Novecento]] (che fu echeggiata trent'anni dopo a [[Vienna]], dalla "rivoluzione contro la metafisica" del [[positivismo logico]]). Russell e Moore hanno lottato per eliminare quello che essi ritenevano una filosofia incoerente e priva di significato e per raggiungere la chiarezza e la precisione del ragionamento. Gli scritti logici redatti assieme a [[Alfred North Whitehead|Whitehead]] hanno continuato questo progetto.
Russell fu maestro di [[Ludwig Wittgenstein]] tra il [[1911]] e il [[1914]], e lo aiutò a trovare un editore per la pubblicazione del ''[[Tractatus logico-philosophicus]]'' oltre che garantirgli un incarico all'[[Università di Cambridge]]. Tuttavia, Russell disapprovò l'approccio ai problemi filosofici dell'ultimo Wittgenstein, che a sua volta accusò il suo antico maestro di essere "superficiale e falso". L'opera e il pensiero di Russell hanno influenzato i lavori di [[Willard Van Orman Quine]], [[Karl Popper]] e molti altri.
Il pensiero politico e filosofico di Russell ha ispirato la corrente del [[nuovo ateismo]], in particolare [[Richard Dawkins]] e [[Piergiorgio Odifreddi]], influenzato anche dalla logica russelliana.<ref>[http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-9f8e9cb2-4a3b-44de-81ce-dd5b93f039ec.html ''Il libro che mi ha cambiato la vita - Piergiorgio Odifreddi: Introduzione alla filosofia matematica di Bertrand Russell''], Rai.tv</ref> Ha ispirato anche [[Noam Chomsky]], specialmente per il pacifismo e la filosofia del linguaggio.
== L'attivismo di Russell ==
{{vedi anche|Manifesto Russell-Einstein}}
{{citazione|Bambini affamati, vittime torturate dai loro oppressori, anziani indifesi considerati un odioso fardello dai loro figli; e tutta la solitudine, la povertà, e il dolore, si facevano beffa di ciò che la vita umana avrebbe dovuto essere. Desidero fortemente alleviare i mali del mondo, ma non posso farlo, e ne soffro.|Autobiografia di Bertrand Russell|}}
=== Politica ===
[[File:Russel Keynes Strachey 2.jpg|thumb|upright=1.4|Russell nel 1915, a sinistra, vicino a [[John Maynard Keynes]] e [[Lytton Strachey]]]]
Bertrand Russell fu un convinto [[pacifismo|pacifista]]. Riteneva che il miglior governo fosse una [[governo mondiale|federazione mondiale]] tra stati liberi. Si oppose alla partecipazione del [[Regno Unito]] alla [[prima guerra mondiale]]. Per la sua posizione fu prima allontanato e poi perse la cattedra al [[Trinity College (Cambridge)|Trinity College]] dell'Università di Cambridge; infine, nel 1918, fu incarcerato per sei mesi nella prigione di Brixton, poiché aveva protestato contro l'intervento degli Stati Uniti nel conflitto.
==== Il pacifismo relativo ====
Negli anni immediatamente precedenti la [[seconda guerra mondiale]], Russell fu fautore di una politica di pacificazione, tendente anche al dialogo con i [[nazisti]] per impedire un nuovo conflitto. Arrivò perfino a scrivere una lettera pubblica in cui auspicava il dialogo con [[Adolf Hitler|Hitler]] "invitandolo a cena e servendogli il miglior vino" per portarlo, malgrado le leggi antiebraiche ed il riarmo, su posizioni ragionevoli e pacifiche.<ref> Haaretz (Israel News) articolo "Il Museo di Tolerance (Stati Uniti) esporrà la lettera "Be Nice to Hitler" di Bertrand Russell"- pubblicato il 10.01.2018 [https://www.haaretz.com/jewish/u-s-museum-buys-russell-s-be-nice-to-hitler-letter-1.5324259] {{en}} {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20210616121444/https://www.haaretz.com/jewish/u-s-museum-buys-russell-s-be-nice-to-hitler-letter-1.5324259|data=16 giugno 2021}}</ref> Nel 1940 però riconobbe l'impossibilità di trattare con [[Adolf Hitler|Hitler]] e che questi doveva essere solo combattuto. Russell chiamò la sua posizione "pacifismo relativo": egli riteneva che la guerra fosse un male, ma anche che, in circostanze estreme (ad esempio, quando Hitler minacciava di occupare l'Europa intera), la guerra stessa potesse essere il male minore.<ref>Rempel, Richard A. (dicembre 1978). "I dilemmi dei pacifisti britannici durante la seconda guerra mondiale". The Journal of Modern History 50 (4): D1213-D1229. doi: 10,1086 / 241842. JSTOR 1.877.299</ref> Una posizione analoga avrà nei confronti di [[Stalin]].
==== Socialismo democratico ====
Politicamente sostenitore del [[socialismo democratico]] e [[socialismo riformista|riformista]], per un certo periodo aperto sostenitore del [[Partito Laburista (Regno Unito)|Partito Laburista]], ma avvicinatosi dopo la guerra al [[socialismo liberale]] e al [[liberalismo sociale]]<ref>[http://www.panarchy.org/russell/decalogo.1951.html Bertrand Russell, ''Un decalogo liberale''] {{Webarchive |url=https://web.archive.org/web/20181103164756/http://www.panarchy.org/russell/decalogo.1951.html|data=3 novembre 2018}} Apparso per la prima volta in un articolo pubblicato sul New York Times Magazine del 16 dicembre 1951 dal titolo: "La migliore risposta al fanatismo: il liberalismo". È stato poi incluso nella Autobiografia di Bertrand Russell, Vol. 3, 1944-1967.</ref>, Russell criticò duramente il [[totalitarismo]] di Stalin, tanto che fino alla morte del dittatore (1953) mantenne un atteggiamento di netto contrasto al [[blocco sovietico]], ritenendo il [[comunismo]] un "sistema dogmatico" e nemico della [[libertà]].<ref>Bertrand Russell, Saggi impopolari (1950), p. 19, Simon e Schuster.</ref>
Fu anche amico di [[John Maynard Keynes]], di cui condivise alcune [[economia keynesiana|impostazioni economiche]] socio-liberali e per un certo periodo seguace della [[fabianesimo|Società Fabiana]], ma l'abbandonò dopo che i fabiani cominciarono a sostenere un sistema di intese militari internazionali in funzione antitedesca, che secondo lui avrebbero portato alla guerra aperta, che all'epoca Russell cercava assolutamente di prevenire.
==== Controversia sull'Unione Sovietica ====
Russell sostenne in una conferenza pubblica del [[1948]] la possibilità che ci fosse la necessità di un attacco nucleare preventivo, su obiettivi militari, contro l'[[Unione Sovietica]], al fine di eliminare il comunismo e impedire che ottenesse la [[bomba atomica]].<ref>{{cita web |url= https://www.economist.com/node/699582/print?Story_ID=699582|titolo=A philosopher's letters. Love, Bertie|lingua=en | accesso = 9 settembre 2022 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20220810181005/https://www.economist.com/node/699582/print?Story_ID=699582 |dataarchivio = 10 agosto 2022 |urlmorto = no}}</ref> Russell aveva visitato l'Unione Sovietica negli anni venti, osservandone l'involuzione dittatoriale e temeva un espandersi del [[comunismo]] in Occidente.<ref name=Dora/>
A partire dagli [[Anni 1950|anni cinquanta]] divenne però, assieme ad [[Albert Einstein]], una volta compresi i danni collaterali delle radiazioni atomiche, un sostenitore autorevole del [[disarmo nucleare]]. Secondo alcuni, come [[Nicholas Griffin]] della McMaster University<ref name=griffin>nel libro da lui curato, ''Lettere selezionate di Bertrand Russell'', 1914-1970.</ref>, il discorso di Russell, di cui si procurò il testo esatto, non implicava l'uso effettivo della bomba (alla cui realizzazione si era opposto, a differenza di Einstein che l'aveva supportata, pur pentendosene), ma semplicemente il suo utilizzo come minaccia o deterrente, in modo da esercitare una massiccia pressione diplomatica sulle azioni dei sovietici.<ref name=griffin/>
[[File:Russell Manifest.jpg|thumb|Russell legge pubblicamente il [[Manifesto Russell-Einstein]] contro la proliferazione nucleare]]
L'interpretazione di Griffin è stata contestata da [[Nigel Lawson]], ex [[cancelliere dello Scacchiere]] durante il governo [[Partito Conservatore (Regno Unito)|conservatore]] di [[Margaret Thatcher]], che era presente al discorso come studente (all'epoca era sedicenne): egli ha sostenuto che fu abbastanza chiaro che Russell stava appoggiando un vero e proprio attacco a sorpresa.<ref name=spect/>
Qualunque fosse l'interpretazione corretta, Russell abbandonò quasi subito questa linea, sostenendo il disarmo reciproco da parte delle potenze nucleari.<ref name=spect>{{cita web |url= http://archive.spectator.co.uk/article/28th-february-1970/25/philosophic-doubt|titolo=Philosophic doubt - The Spectator Archive | lingua = en | accesso = 9 settembre 2022 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20170401060439/http://archive.spectator.co.uk/article/28th-february-1970/25/philosophic-doubt |dataarchivio = 1º aprile 2017 |urlmorto = sì}}</ref>
==== Appello alla BBC ''Man's Peril'' ====
A seguito di uno degli esperimenti nucleari sull'[[Atollo di Bikini]] la BBC invitò Russell ad un programma sulla [[bomba H]]: il 23 dicembre 1954 alle ore 21 dopo il telegiornale lesse il suo appello sul pericolo per la specie umana che ebbe una vastissima eco.<ref>Pietro Greco, ''Fisica per la pace. Tra scienza e impegno civile'', pag 48, 2018, Carrocci, Roma, ISBN 978 88 430 8578 1</ref>
==== L'opposizione alle guerre ====
Nel [[1961]] Russell fu processato e condannato a due mesi di carcere, di cui scontò una settimana in prigione sempre a Bixton, in seguito al suo arresto in una manifestazione a Londra contro il proliferare delle armi nucleari. Il giudice gli concesse, data l'età avanzata (89 anni), di avere la [[libertà condizionale]] se avesse garantito sull'onore il suo "buon comportamento" futuro, ma Russell rispose di no; rinunciò inoltre al suo privilegio, come [[Parìa britannica|Pari d'Inghilterra]], di essere esentato dall'arresto senza autorizzazione della [[Camera dei Lords]].<ref>Bertrand Russell Peace Foundation, Bertrand Russell, 1872–1970 [1970], p. 12</ref>
La guerra in [[Vietnam]] fu l'ultimo obiettivo polemico del pacifismo di Russell, che insieme con il filosofo [[comunista]] [[esistenzialismo|esistenzialista]] [[Jean-Paul Sartre]] fondò [[tribunale Russell|il tribunale che prese il suo nome]] per processare gli [[Stati Uniti d'America]] per crimini di guerra.<ref>{{cita web | url = http://asud.net/contro-il-crimine-del-silenzio-rinasce-il-tribunale-russell/ | titolo = Contro il crimine del silenzio. Rinasce il Tribunale Russell | data = 23 febbraio 2010 | accesso = 9 settembre 2022 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20210617032442/https://asud.net/contro-il-crimine-del-silenzio-rinasce-il-tribunale-russell/ | dataarchivio = 17 giugno 2021 | urlmorto = sì }}</ref>
==== Critica delle "filosofie totalitarie" ====
Il filosofo sostenne inoltre che il totalitarismo, in special modo quelli di Hitler e di Stalin, era derivato dall'idea della [[volontà generale]] di [[Jean-Jacques Rousseau|Rousseau]], poi accolta con diversi nomi in altre filosofie, come quella di [[Hegel]] e [[Marx]]. Russell riconosceva invece la [[democrazia]] moderna come figlia del pensiero [[illuminista]] classico, in particolare di [[John Locke]] e [[Voltaire]].<ref>{{cita web | url = http://archiviostorico.corriere.it/2011/luglio/15/Rousseau_padre_ambiguo_illuministi_romantici_co_9_110715055.shtml | titolo = Rousseau padre ambiguo di illuministi e romantici | autore = Torno Armando | sito = [[Corriere della Sera]] | data = 15 luglio 2011 | accesso = 9 settembre 2022 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20150922134250/http://archiviostorico.corriere.it/2011/luglio/15/Rousseau_padre_ambiguo_illuministi_romantici_co_9_110715055.shtml | dataarchivio = 22 settembre 2015 | urlmorto = sì }}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.nilalienum.com/Gramsci/Voltaire.html|titolo=Voltaire: vita, opere, fortuna|accesso=3 febbraio 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140220025822/http://www.nilalienum.com/Gramsci/Voltaire.html|dataarchivio=20 febbraio 2014|urlmorto=sì}}</ref>
==== Altre prese di posizione ====
Russell criticò anche la ricostruzione dell'[[assassinio di John Fitzgerald Kennedy]]; lo scritto ''16 Questions on the Assassination'' pubblicato nel [[1964]] è ancora considerato un buon riassunto delle lacune presenti nella versione ufficiale del caso fornita dalla [[Commissione Warren]], versione che sosteneva la colpevolezza del solo [[Lee Harvey Oswald]] (pista del "cecchino solitario", ritenuta da molti come inverosimile).<ref>{{Cita web | url = http://22november1963.org.uk/bertrand-russell-16-questions-on-the-assassination | titolo = 16 Questions on the Assassination By Bertrand Russell - Originally published in: The Minority of One, 6 September 1964, pp. 6–8 | autore = Bertrand Russell | lingua = en | accesso = 14 settembre 2022 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20220418205605/http://22november1963.org.uk/bertrand-russell-16-questions-on-the-assassination | dataarchivio = 18 aprile 2022 |urlmorto = no }}</ref>
Una delle sue ultime battaglie, fu quella per la [[depenalizzazione]] dell'[[omosessualità]] nel [[Regno Unito]], che avrebbe visto realizzata nel 1967.<ref name="GALHA">{{Cita web |titolo = Lesbian and Gay Rights: The Humanist and Religious Stances |url = http://www.galha.org/briefing/lgb_rights.html |autore = Gay and Lesbian Humanist Association |data = 2 novembre 1997 |lingua = en |accesso = 15 settembre 2022 |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20020610084110/http://www.galha.org/briefing/lgb_rights.html |dataarchivio = 10 giugno 2002 |urlmorto = sì }}</ref>[[File:Bertrand Russell.jpeg|thumb|left|Bertrand Russell]]
=== Morale ===
Russell criticò la nozione [[età vittoriana|vittoriana]] di moralità.<ref name="SexPolitics"/> Nei suoi scritti giovanili espresse l'opinione che l'amore tra un uomo e una donna che non sono sposati non è necessariamente immorale se essi si amano veramente. Ciò fu sufficiente a sollevare vigorose proteste e denunce in occasione della sua prima visita negli USA (la vita privata di Russell fu più [[edonismo|edonistica]] di quanto i suoi scritti non rivelassero ma al tempo non era ancora sufficientemente conosciuta). Nei suoi saggi sulla morale diede avvio a una serie di [[concezioni morali]] che divennero popolarissime. Va ricordato, in particolare, il dibattito che si innescò a partire dal suo saggio ''[[Matrimonio e morale (Russell)|Matrimonio e Morale]]'', pubblicato nel [[1929]].<ref name="SexPolitics">{{Cita web|titolo=Sex and Politics: Bertrand Russell and Human Sexuality'|autore=Hauerwas, Stanley|editore=Christian Century|data=19 aprile 1978|accesso=17 febbraio 2008|url=http://www.religion-online.org/showarticle.asp?title=1797|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070823124111/http://www.religion-online.org/showarticle.asp?title=1797|dataarchivio=23 agosto 2007}}</ref><ref name="SexEdPioneers">{{Cita web|titolo=Pioneers of Sex Education|url=http://www2.hu-berlin.de/sexology/ATLAS_EN/html/pioneers_of_sex_education.html|autore=Haeberle, Erwin J.|anno=1983|accesso=17 febbraio 2008|editore=The Continuum Publishing Company|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080313020717/http://www2.hu-berlin.de/sexology/ATLAS_EN/html/pioneers_of_sex_education.html|dataarchivio=13 marzo 2008}}</ref>
=== L'esempio del ''tacchino induttivista'' ===
{{vedi anche|Tacchino induttivista}}
Il ''[[tacchino induttivista]]'' è una celebre metafora ideata da Bertrand Russell e ripresa da [[Karl Popper]], mirata a confutare le pretese di validità dell'[[induzione|inferenza induttiva]] per enumerazione, cardine dell'empirismo tradizionale di filosofi come [[Francesco Bacone]], [[John Stuart Mill]] e delle disquisizioni del ''Wiener Kreis'', il [[Circolo di Vienna]] dei filosofi positivisti logici tenutosi nella prima metà del [[XX secolo|Novecento]] (composto da pensatori come [[Otto Neurath]] e [[Rudolf Carnap]]).<ref>{{cita web | url = https://www.varinipublishing.com/le-radici-del-domani/la-stupidita-e-il-tacchino-induttivista/ |titolo = La stupidità e il tacchino induttivista | data = 31 ottobre 2011 | accesso = 9 settembre 2022 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20210621030951/https://www.varinipublishing.com/le-radici-del-domani/la-stupidita-e-il-tacchino-induttivista/ |dataarchivio = 21 giugno 2021 |urlmorto = no}}</ref>
=== Religione ===
{{vedi anche|Come fu vietato a Bertrand Russell l'insegnamento al "City College" di New York|Teiera di Russell}}
In materia di [[religione]], Russell si dichiarava filosoficamente [[agnosticismo|agnostico]] e [[ateismo|ateo]] nella vita pratica. Il suo atteggiamento verso il [[Dio]] cristiano era identico a quello verso gli dei dell'antica [[Grecia]]: persuaso della mancanza di prove dell'esistenza di entrambi, con il celebre paragone della [[Teiera di Russell|teiera celestiale]] egli mostra come si possa inculcare nella mente delle persone qualcosa che si voglia far passare per "verità". Sostiene inoltre che affermare l'esistenza di qualcosa che non è dimostrabile è normalmente vista come un'affermazione probabilmente falsa (dice: «si penserebbe giustamente che sto dicendo fesserie»). Diversamente invece avviene quando «la teiera viene affermata nei libri antichi, insegnata ogni domenica come la sacra verità, instillata nelle menti dei bambini a scuola, l'esitazione nel credere alla sua esistenza diverrebbe un segno di eccentricità e porterebbe il dubbioso all'attenzione dello psichiatra in un'età illuminata o dell'Inquisitore in un tempo antecedente».<ref>{{en}} ''[http://www.cfpf.org.uk/articles/religion/br/br_god.html Is There a God?]'' {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20220518133422/https://www.cfpf.org.uk/articles/religion/br/br_god.html |data=18 maggio 2022}} By Bertrand Russell (commissioned-but not published-by Illustrated Magazine in 1952).</ref> La sua posizione è spiegata nei saggi ''[[Io sono un ateo o un agnostico?]]'' e ''[[Perché non sono cristiano]]''.
Le posizioni di Russell, da alcuni definite antireligiose, furono oggetto di forti critiche e di pesanti ostracismi. Famoso, ad esempio, è il caso dell'incarico al ''[[City College of New York|City College]]'' di [[New York]] nel 1940 che destò l'avversione dei clericali del tempo e che diede inizio ad alcune ripercussioni.
==== Scienza e religione ====
Nel 1935 Russell pubblica il saggio ''[[Scienza e religione (saggio)|Scienza e religione]]'' (titolo originale: ''Religion and Science''). L'autore delinea il rapporto tra questi due aspetti sociali della vita dell'uomo, facendo particolare riferimento a come la scienza è andata progressivamente emancipandosi dalla religione, liberandosi del peso della superstizione e acquistando un metodo suo proprio. Attraverso l'esposizione delle più classiche tematiche di scontro tra scienza e religione, Russell mostra quali siano i legittimi terreni di indagine delle due: la religione non può essere toccata dalla scienza ''solo'' laddove si occupa di un "modo di sentire" e non del vero e del falso, cosa che invece pertiene alla scienza. Alla scienza, inoltre, non si può chiedere (com'è stato fatto invece in alcuni celebri casi nella storia) di soggiacere con fede a dogmi, evinti da qualche testo sacro: la metodologia e l'approccio della scienza sono ''essenzialmente'' diversi. Viene infine riconosciuta alla religione più antica (l'autore si riferisce in realtà quasi sempre al cristianesimo) l'essere stata in grado di purificarsi dalla superstizione e di essere divenuta benefica, in grado cioè di non limitare il progresso della scienza, cosa che non vale per le "nuove religioni" politiche (nazismo e comunismo), che nascevano e prendevano il sopravvento mentre scriveva.
== Critiche ==
Russell venne attaccato e diffamato dagli ambienti religiosi cristiani, descritto come «propagandista antireligioso e antimorale e che, in particolar modo, difende l'adulterio e l'omosessualità».<ref>citato in: Paul Edwards: "Come fu vietato a Bertrand Russell l'insegnamento al "City College" di New York, in "Why I Am Not a Christian and Other Essays on Religion and Related Subjects" di Bertrand Russell, 1957, London, George Allen & Unwin. trad it. Perché non sono cristiano, 2003, TEA.</ref>
Oltre a questi attacchi, Russell è stato criticato anche da altre aree. Il filosofo [[idealismo|idealista]] [[liberalismo|liberale]] [[Benedetto Croce]], anti-[[positivismo|positivista]], a proposito dello sviluppo novecentesco della logica matematica e dell'introduzione dei formalismi simbolici, da parte di matematici e filosofi come [[Gottlob Frege]], [[Giuseppe Peano]] e appunto Bertrand Russell, dichiarerà:
{{citazione|I nuovi congegni [della logica matematica] sono stati offerti sul mercato: e tutti, sempre, li hanno stimati troppo costosi e complicati, cosicché non sono finora entrati né punto né poco nell'uso. [...] Se molti o alcuni adotteranno i nuovi congegni logici, questi avranno provato la loro grande o piccola utilità. Ma la loro nullità filosofica rimane, sin da ora, pienamente provata.|Benedetto Croce, ''Logica come scienza del concetto puro'', 1909}}
Il [[reazione (politica)|reazionario]] [[tradizionalismo (filosofia)|tradizionalista]] [[Julius Evola]] scrisse invece: {{citazione|L'impulso a conoscere si è trasformato in un impulso a dominare, ed è di uno scientista, B. Russell, il riconoscimento che la scienza, da mezzo per conoscere il mondo, è diventato il mezzo per cambiare il mondo.|Julius Evola, ''Cavalcare la tigre''}}
Per il suo atteggiamento ondivago verso l'URSS, la Germania nazista e le armi nucleari, è stato pesantemente criticato anche dall'attivista e [[teorie del complotto|teorico del complotto]] [[Lyndon LaRouche]].<ref>{{Cita web | url = http://www.schillerinstitute.org/fid_91-96/943a_russell_lhl.html | titolo = How Bertrand Russell Became An Evil Man | autore = Lyndon H. LaRouche, Jr. | wkautore = Lyndon LaRouche | sito = [[Schiller Institute]] | data = 28 luglio 1994 | lingua = en | accesso = 9 settembre 2022 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20220507053816/https://archive.schillerinstitute.com/fid_91-96/943a_russell_lhl.html |dataarchivio = 7 maggio 2022 |urlmorto = no }}</ref>
== Riferimenti ==
Un tratteggio di Russell è contenuto nel poema di [[Mario Luzi]] dal titolo ''[[Su Fondamenti Invisibili]].''
È riportato un tratteggio del libro ''La conquista della felicità'' di Russell in ''La ricerca delle radici'' di Primo Levi.
== Opere ==
Principali lavori di Russell in ordine cronologico.
* [[1896]] - ''[[German Social Democracy]]'', London: Longmans, Green.
* [[1897]] - ''[[An Essay on the Foundations of Geometry]]'', Cambridge: At the University Press.
* [[1900]] - ''[[Esposizione critica della filosofia di Leibniz]]'' (''A Critical Exposition of the Philosophy of Leibniz''), [[Longanesi]] ISBN 978-88-304-0756-5
* [[1900]] - ''[[Sur la logique des relations avec des applications à la théorie des séries]]'', ''Rivista di matematica 7'': 115-148.
* [[1901]] - ''[[On the Notion of Order]]'', ''Mind (n.s.) 10'': 35-51.
* [[1902]] - ''[[On Cardinal Numbers]]'' (with [[Alfred North Whitehead]]), ''[[American Journal of Mathematics 23]]'': 367-384.
* [[1903]] - ''[[I principi della matematica]]'' ([http://fair-use.org/bertrand-russell/the-principles-of-mathematics ''The Principles of Mathematics'']''[[The Principles of Mathematics]]''), [[Longanesi]] ISBN 978-88-304-0840-1
* [[1910]] - ''[[Philosophical Essays]]'', London: Longmans, Green.
* [[1910]]/[[1913]] - ''[[Principia Mathematica]]'' (with [[Alfred North Whitehead]]), 3 vols., Cambridge: At the University Press.
* [[1912]] - ''[[I problemi della filosofia]]'' (''[[The Problems of Philosophy]]''), London: Williams and Norgate.
* [[1914]] - ''[[La conoscenza del mondo esterno]]'' (''[[Our Knowledge of the External World as a Field for Scientific Method in Philosophy]]''), [[Longanesi]] ISBN 978-88-304-0324-6
* [[1916]] - ''[[Principles of Social Reconstruction]]'', London: George Allen & Unwin.
* [[1916]] - ''[[Justice in War-time]]'', Chicago: Open Court.
* [[1917]] - ''[[Le idee politiche]]'' (''[[Political Ideals]]''), [[Longanesi]] ISBN 978-88-304-0266-9
* [[1918]] - ''[[Misticismo e logica]]'' (''[[Mysticism and Logic and Other Essays]]''), [[Longanesi]] ISBN 978-88-304-0320-8
* [[1918]] - ''[[Socialismo, anarchismo, sindacalismo]]'' (''Roads to Freedom: Socialism, Anarchism, and Syndicalism''), [[Longanesi]] ISBN 978-88-304-0319-2
* [[1919]] - ''[[Introduzione alla filosofia matematica]]'' (''Introduction to Mathematical Philosophy''), [[Longanesi]] ISBN 978-88-304-2144-8
* [[1920]] - ''[[The Practice and Theory of Bolshevism]]'', London: George Allen & Unwin
* [[1921]] - ''[[The Analysis of Mind]]'', London: George Allen & Unwin.
* [[1922]] - ''[[The Problem of China]]'', London: George Allen & Unwin.
* [[1923]] - ''[[The Prospects of Industrial Civilization]]'' (in collaborazione con Dora Russell), London: George Allen & Unwin, [http://www.luissuniversitypress.it/ Luiss University Press] ISBN 978-88-6105-133-1
* [[1923]] - ''[[The ABC of Atoms]]'', London: Kegan Paul, Trench, Trubner.
* [[1924]] - ''[[Icarus, or the Future of Science]]'', London: Kegan Paul, Trench, Trubner.
* [[1925]] - ''[[L'ABC della relatività]]'' (''[[The ABC of Relativity]]''), [[Longanesi]] ISBN 978-88-304-2248-3
* [[1925]] - ''[[What I Believe]]'', London: Kegan Paul, Trench, Trubner.
* [[1926]] - ''[[On Education, Especially in Early Childhood]]'', London: George Allen & Unwin.
* [[1927]] - ''[[The Analysis of Matter]]'', London: Kegan Paul, Trench, Trubner.
* [[1927]] - ''[[An Outline of Philosophy]]'', London: George Allen & Unwin.
* [[1927]] - ''[[Perché non sono cristiano]]'' (''[[Why I Am Not a Christian]]''), London: Watts.
* [[1927]] - ''[[Selected Papers of Bertrand Russell]]'', New York: Modern Library.
* [[1928]] - ''[[Saggi scettici]]'' (''Sceptical Essays''), TEA ISBN 978-88-502-0551-6
* [[1929]] - ''[[Matrimonio e morale]]'' (''[[Marriage and Morals]]''), [[Longanesi]] ISBN 978-88-304-2443-2, TEA ISBN 978-88-502-1813-4
* [[1930]] - ''[[La conquista della felicità]]'' (''[[The Conquest of Happiness]]''), TEA ISBN 978-88-502-0469-4
* [[1931]] - ''[[La visione scientifica del mondo]]'' (''[[The Scientific Outlook]]''), [[Casa editrice Giuseppe Laterza & figli|Laterza]] ISBN 978-88-420-5972-1
* [[1932]] - ''[[Education and the Social Order]]'', London: George Allen & Unwin.
* [[1934]] - ''[[Freedom and Organisation, 1814-1914]]'' (''[[Storia delle idee del secolo XIX]]''), London: George Allen & Unwin.
* [[1935]] - ''[[Elogio dell'ozio]]'' (''[[In Praise of Idleness]]''), [[Longanesi]] ISBN 978-88-304-2153-0
* [[1935]] - ''[[Religion and Science]]'', London: Thornton Butterworth.
* [[1936]] - ''[[Which Way to Peace?]]'', London: Jonathan Cape.
* [[1937]] - ''[[The Amberley Papers: The Letters and Diaries of Lord and Lady Amberley]]'' (con Patricia Russell), 2 vols., London: Leonard & Virginia Woolf at the Hogarth Press.
* [[1938]] - Il Potere, Universale Economica Feltrinelli UE 551, 1967 (''[[Power: A New Social Analysis]]'', London: George Allen & Unwin.)
* [[1940]] - ''[[An Inquiry into Meaning and Truth]]'', New York: W. W. Norton & Company.
* [[1945]] - ''[[Storia della filosofia occidentale (Russell)|Storia della filosofia occidentale]]'' (''[[History of Western Philosophy]]''), TEA ISBN 978-88-502-0514-1
* [[1948]] - ''[[La conoscenza umana. Le sue possibilità e i suoi limiti]]'' (''[[Human Knowledge: Its Scope and Limits]]''), [[Longanesi]] ISBN 978-88-304-0670-4
* [[1949]] - ''[[Autorità e individuo]]'' (''[[Authority and the Individual]]''), TEA ISBN 978-88-7818-256-1
* [[1951]] - ''[[New Hopes for a Changing World]]'', London: George Allen & Unwin.
* [[1952]] - ''[[The Impact of Science on Society]]'', London: George Allen & Unwin.
* [[1953]] - ''[[Satan in the Suburbs and Other Stories]]'', London: George Allen & Unwin.
* [[1954]] - ''[[Un'etica per la politica]]'' (''Human Society in Ethics and Politics''), [[Casa editrice Giuseppe Laterza & figli|Laterza]] ISBN 978-88-420-4468-0
* [[1954]] - ''[[Nightmares of Eminent Persons and Other Stories]]'', London: George Allen & Unwin.
* 1955- Scrisse il "Manifesto Russell-Einstein" in collaborazione con Albert Einstein
* [[1956]] - ''[[Ritratti a memoria]]'' (''[[Portraits from Memory and Other Essays]]''), London: George Allen & Unwin.
* [[1956]] - ''[[Logic and Knowledge: Essays 1901-1950]]'' (edited by Robert C. Marsh), London: George Allen & Unwin.
* [[1957]] - ''[[Perché non sono cristiano]]'' (''[[Why I Am Not a Christian and Other Essays on Religion and Related Subjects]]''), [[Longanesi]] ISBN 978-88-304-2348-0
* [[1958]] - ''[[Understanding History and Other Essays]]'', New York: Philosophical Library.
* [[1959]] - ''[[Common Sense and Nuclear Warfare]]'', London: George Allen & Unwin.
* [[1959]] - ''[[My Philosophical Development]]'', London: George Allen & Unwin.
* [[1959]] - ''[[Wisdom of the West]]'' ("editor", Paul Foulkes), London: Macdonald.
* [[1960]] - ''[[Bertrand Russell Speaks His Mind]]'', Cleveland and New York: World Publishing Company.
* [[1961]] - ''[[The Basic Writings of Bertrand Russell]]'' (edited by R.E. Egner and L.E. Denonn), London: George Allen & Unwin.
* [[1961]] - ''[[Fact and Fiction]]'', London: George Allen & Unwin.
* [[1961]] - ''[[Has Man a Future?]]'', London: George Allen & Unwin.
* [[1963]] - ''[[Essays in Skepticism]]'', New York: Philosophical Library.
* [[1963]] - ''[[Unarmed Victory]]'', London: George Allen & Unwin.
* [[1965]] - ''[[On the Philosophy of Science]]'' (edited by Charles A. Fritz, Jr.), Indianapolis: The Bobbs-Merrill Company.
* [[1967]] - ''[[Russell's Peace Appeals]]'' (edited by Tsutomu Makino and Kazuteru Hitaka), Japan: Eichosha's New Current Books.
* [[1967]] - ''[[War Crimes in Vietnam]]'', London: George Allen & Unwin.
* [[1967]]/[[1969]] - ''[[The Autobiography of Bertrand Russell]]'', 3 vols., London: George Allen & Unwin.
* [[1969]] - ''[[Dear Bertrand Russell... A Selection of his Correspondence with the General Public 1950-1968]]'' (edited by Barry Feinberg and Ronald Kasrils), London: George Allen and Unwin.
Nota: nei lavori su riportati non sono compresi pamphlet, introduzioni, articoli e lettere che possono essere trovati nelle antologie o nelle raccolte. Tra tutte segnaliamo per importanza ''[[The Collected Papers of Bertrand Russell]]'', che la [[McMaster University]] cominciò a pubblicare nel [[1983]]. Questa raccolta di lavori più brevi o non pubblicati fino a oggi consta di 18 volumi, e diversi altri si aggiungeranno. Inoltre solo per la sua bibliografia sono stati necessari 3 volumi. Gli archivi di Russell presso la McMaster University contengono più di 30.000 lettere.
== Ascendenza ==
{{Ascendenza
|1 = Bertrand Russell, III conte di Russell
|2 = John Russell, visconte Amberley<ref name="ascendenti">{{Cita web|url=https://www.genealogics.org/pedigree.php?personID=I00019674&tree=LEO|titolo=Pedigree Chart for Bertrand Russell, 3rd Earl Russell : Genealogics|sito=www.genealogics.org|accesso=2023-12-14}}</ref>
|3 = [[Katherine Stanley]]<ref name="ascendenti"/>
|4 = [[John Russell, I conte di Russell]]<ref name="ascendenti"/>
|5 = lady Frances Anna-Maria Elliot-Murray-Kynynmound<ref name="ascendenti"/>
|6 = [[Edward Stanley, II barone di Alderley]]<ref name="ascendenti"/>
|7 = [[Henrietta Maria Dillon-Lee]]<ref name="ascendenti"/><ref>{{Cita web|url=https://www.npg.org.uk/collections/search/person/mp12712/henrietta-maria-stanley-nee-dillon-lee-lady-stanley-of-alderley|titolo=Henrietta Maria Stanley (née Dillon-Lee), Lady Stanley of Alderley - National Portrait Gallery|sito=www.npg.org.uk|lingua=en|accesso=2023-12-14}}</ref>
|8 = [[John Russell, VI duca di Bedford]]<ref name="ascendenti"/>
|9 = hon. Georgiana Byng<ref name="ascendenti"/>
|10 = [[Gilbert Elliot-Murray-Kynynmound, II conte di Minto]]<ref name="ascendenti"/>
|11 = Mary Brydone<ref name="ascendenti"/>
|12 = John Stanley, I barone di Alderley<ref name="ascendenti"/>
|13 = Lady Maria Josepha Holroyd<ref name="ascendenti"/><ref>{{Cita web|url=https://web.prm.ox.ac.uk/rpr/index.php/ethnology-in-the-museum.html|titolo=Ethnology in the Museum|sito=web.prm.ox.ac.uk|editore=University of Oxford|accesso=2023-12-14}}</ref>
|14 = [[Henry Dillon, XIII visconte Dillon]]<ref name="ascendenti"/>
|15 = hon. Henrietta Browne<ref name="ascendenti"/>
|16 = [[Francis Russell, marchese di Tavistock]]<ref name="ascendenti"/>
|17 = lady Elizabeth Keppel<ref name="ascendenti"/>
|18 = George Byng, IV visconte Torrington<ref name="ascendenti"/>
|19 = lady Lucy Boyle<ref name="ascendenti"/>
|20 = [[Gilbert Elliot-Murray-Kynynmound, I conte di Minto]]<ref name="ascendenti"/>
|21 = Anna Maria Amyand<ref name="ascendenti"/>
|22 = [[Patrick Brydone]]<ref name="ascendenti"/>
|23 = Mary Robertson<ref name="ascendenti"/>
|24 = sir John Thomas Stanley, VI baronetto<ref name="ascendenti"/>
|25 = Margaret Owen<ref name="ascendenti"/>
|26 = John Baker Holroyd, I conte di Sheffield<ref name="ascendenti"/>
|27 = Abigail Way<ref name="ascendenti"/>
|28 = [[Charles Dillon, XII visconte Dillon]]<ref name="ascendenti"/>
|29 = hon. Henrietta-Maria Phipps<ref name="ascendenti"/>
|30 = Dominick Geoffrey Browne<ref name="ascendenti"/>
|31 = Margaret Browne<ref name="ascendenti"/>
}}
== Onorificenze ==
{{Onorificenze
|immagine=Order of Merit (Commonwealth realms) ribbon.svg
|nome_onorificenza=Membro dell'Ordine al Merito del Regno Unito
|collegamento_onorificenza=Ordine al Merito del Regno Unito
|motivazione=
|data=9 giugno 1949
}}
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
=== Studi sulla filosofia di Russell ===
* John Newsome Crossley. ''A Note on Cantor's Theorem and Russell's Paradox'', ''Australian Journal of Philosophy 51'': 70-71.
* [[Ivor Grattan-Guinness]], 2000. ''The Search for Mathematical Roots 1870-1940''. Princeton University Press.
* ''Bertrand Russell: Critical Assessments'', edited by A. D. Irvine, 4 volumes, London: Routledge, 1999. Consists of essays on Russell's work by many distinguished philosophers.
* ''Bertrand Russell'', by John Slater, Bristol: Thoemmes Press, 1994.
* ''The Philosophy of Bertrand Russell'', edited by P.A. Schilpp, Evanston and Chicago: Northwestern University, 1944.
* ''Russell'', by A. J. Ayer, London: Fontana, 1972. ISBN 0-00-632965-9. A lucid summary exposition of Russell's thought.
=== Libri biografici ===
* ''Bertrand Russell: 1872-1920 The Spirit of Solitude'' by [[Ray Monk]] (1997) ISBN 0-09-973131-2
* ''Bertrand Russell: {{TA|1921 -}} 1970 The Ghost of Madness'' by [[Ray Monk]] (2001) ISBN 0-09-927275-X
* ''Bertrand Russell: Philosopher and Humanist'', by [[John Lewis (filosofo)|John Lewis]] (1968)
* ''Bertrand Russell'', by [[Alfred Jules Ayer]] (1972), reprint ed. 1988: ISBN 0-226-03343-0
* ''The Life of Bertrand Russell'', by [[Ronald W. Clark]] (1975) ISBN 0-394-49059-2
* ''Bertrand Russell and His World'', by Ronald W. Clark (1981) ISBN 0-500-13070-1
* ''Il pensiero di Bertrand Russell. Esposizione storico-critica.'' di Emanuele Riverso. Terza edizione. Libreria Scientifica Editrice. Napoli 1972
== Voci correlate ==
* [[Come fu vietato a Bertrand Russell l'insegnamento al "City College" di New York]]
* [[Logicomix]]
* [[Matrimonio e morale]]
* [[Paradosso di Russell]]
* [[Teiera di Russell]]
* [[Tribunale Russell]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|http://www.mcmaster.ca/russdocs/russell.htm|The Bertrand Russell Archives|lingua=en}}
* {{SEP|russell|Bertrand Russell|Andrew David}}
* {{SEP|david-lewis|Russellian Monism|Torin Alter, Derk Pereboom}}
* {{cita web|1=http://www.positiveatheism.org/tochruss.htm|2=Voce con alcuni saggi di Russell|lingua=en|=|urlmorto=sì|accesso=12 settembre 2006|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20101127164139/http://positiveatheism.org/tochruss.htm|dataarchivio=27 novembre 2010}}
* {{cita web|http://www.disf.org/Voci/161.asp|Voce dedicata nel Dizionario Interdisciplinare di Scienza e Fede}}
;Opere disponibili in rete
* {{cita web|http://scepsis.ru/eng/articles/russell3.php|''Mysticism''}}
* {{cita web | 1 = http://www005.upp.so-net.ne.jp/russell/index-e.htm | 2 = "Contents Recommended" | accesso = 13 settembre 2006 | dataarchivio = 13 maggio 2007 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20070513141047/http://www005.upp.so-net.ne.jp/russell/index-e.htm | urlmorto = sì }}
* {{cita web|https://www3.nd.edu/~afreddos/courses/264/fmw.htm|A Free Man's Worship}} (1903)
* {{cita web |1=http://www.positiveatheism.org/hist/russell8.htm |2=''Am I an Atheist or an Agnostic?'' |accesso=6 luglio 2005 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20050622001026/http://www.positiveatheism.org/hist/russell8.htm |dataarchivio=22 giugno 2005 |urlmorto=sì }}
* {{cita web |1=http://www.solstice.us/russell/icarus.html |2=''Icarus: The Future of Science'' |accesso=29 maggio 2007 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070529182822/http://www.solstice.us/russell/icarus.html |dataarchivio=29 maggio 2007 |urlmorto=sì }}
* {{cita web |1=http://www.solstice.us/russell/religionciv.html |2=''Has Religion Made Useful Contributions to Civilization?'' |accesso=13 ottobre 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081013171622/http://www.solstice.us/russell/religionciv.html |dataarchivio=13 ottobre 2008 |urlmorto=sì }}
* {{cita web |1=http://www.solstice.us/russell/ideas_harm.html |2=''Ideas that Have Harmed Mankind'' |accesso=15 ottobre 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081015044506/http://www.solstice.us/russell/ideas_harm.html |dataarchivio=15 ottobre 2008 |urlmorto=sì }}
* {{cita web | 1 = http://www.zpub.com/notes/idle.html | 2 = In Praise of Idleness | accesso = 13 settembre 2006 | dataarchivio = 22 agosto 2019 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20190822071656/http://www.zpub.com/notes/idle.html | urlmorto = sì }} (1932)
* {{cita web|https://www.nobelprize.org/literature/laureates/1950/russell-lecture.html|Nobel Lecture}} (1950)
* {{cita web|url=http://onlinebooks.library.upenn.edu/webbin/gutbook/lookup?num=4776|titolo=''Political Ideals''}}
* {{cita web|https://ia600304.us.archive.org/3/items/portraitsfrommem005918mbp/portraitsfrommem005918mbp.pdf|''Portraits from Memories and other Essays''}}
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* {{cita web | 1 = http://www.zpub.com/notes/rfree10.html | 2 = Proposed Roads to Freedom | accesso = 13 settembre 2006 | dataarchivio = 20 febbraio 2007 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20070220124733/http://www.zpub.com/notes/rfree10.html | urlmorto = sì }} (1918)
* {{cita web |1=http://karws.gso.uri.edu/JFK/the_critics/russell/Sixteen_questions_Russell.html |2="16 Questions on the Assassination" (of President Kennedy) |accesso=15 dicembre 2012 |urlarchivio=https://archive.is/20121215180909/http://karws.gso.uri.edu/JFK/The_critics/Russell/Sixteen_questions_Russell.html |dataarchivio=15 dicembre 2012 |urlmorto=sì }}
* {{cita web|url=http://onlinebooks.library.upenn.edu/webbin/gutbook/lookup?num=2529|titolo=''The Analysis Of Mind''}}
* {{cita web |1=http://www.positiveatheism.org/hist/russell0.htm |2=''Why I am not a Christian'' |accesso=19 novembre 2006 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20061119081311/http://www.positiveatheism.org/hist/russell0.htm |dataarchivio=19 novembre 2006 |urlmorto=sì }}
* {{cita web | 1 = http://fair-use.org/bertrand-russell/the-elements-of-ethics | 2 = The Elements of Ethics | accesso = 13 settembre 2006 | dataarchivio = 20 marzo 2007 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20070320025741/http://fair-use.org/bertrand-russell/the-elements-of-ethics | urlmorto = sì }} (1910)
* {{cita web|http://fair-use.org/bertrand-russell/the-principles-of-mathematics|The Principles of Mathematics}} (1903)
* {{cita web|url=http://www.hti.umich.edu/cgi/t/text/text-idx?c=umhistmath;cc=umhistmath;view=toc;idno=AAT3201.0001.001|titolo=The Principles of Mathematics}} (1903)
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