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{{notaNota disambigua|il procedimento omonimo in uso nei [[semiconduttori]]|[[Drogaggio]]}}
[[File:Marathon Hicks1904.jpg|miniatura|Il maratoneta [[Thomas Hicks (atleta)|Thomas Hicks]], il quale, nel 1904 vinse con l'aiuto di [[stricnina]] e [[brandy]] fornito dai suoi assistenti durante la gara e collassò dopo aver raggiunto il traguardo.]]
Il '''doping''', in [[Lingua italiana|italiano]] '''dopaggio'''<ref>[http://www.treccani.it/vocabolario/dopaggio/ Vocabolario Treccani: dopaggio]</ref>, consiste in sintesi nell'assunzione (o abuso) di sostanze o medicinali con lo scopo di aumentare artificialmente il rendimento fisico e le [[Prestazione sportiva|prestazioni]] dell'[[atleta]]. II ricorso al doping avviene in vista o in occasione di una competizione agonistica ed è un'infrazione sia all'[[etica]] dello [[sport]], sia a quella della [[scienza]] medica
Il '''doping''' (in [[Lingua italiana|italiano]] '''drogaggio'''<ref>{{Treccani|drogaggio|drogàggio|v=x|accesso=2022-04-28}}</ref> o '''dopaggio'''<ref>{{Treccani|dopaggio|dopàggio|v=x|accesso=2022-04-28}}</ref>) consiste nell'uso da parte di un atleta di una sostanza illecita, di una [[droga]] o di una pratica medica a scopo non terapeutico, ma finalizzato al miglioramento dell'efficienza psico-fisica durante una prestazione sportiva (gara o [[allenamento]]), agonistica. II ricorso al doping avviene spesso in vista o in occasione di una competizione agonistica, è un'infrazione sia dell'[[etica]] dello [[sport]], sia dei regolamenti dei comitati olimpici sia della [[ordinamento giuridico|legislazione]] penale italiana, ed espone ad effetti nocivi alla salute, a volte anche mortali.
 
Il fiorente mercato delle sostanze dopanti, al quale si rivolgono ormai anche numerosi dilettanti delle più varie discipline, per il suo carattere illegale, è prevalentemente gestito dalla [[criminalità organizzata]].
== Origine della parola ==
Sono due le possibili origini della parola “doping”. Una di queste è “dop”, bevanda alcolica usata come stimolante nelle danze cerimoniali del sud [[Africa]] nel [[XVIII secolo]]. Un'altra è che il termine derivi dalla parola olandese “doops” (una salsa densa)<ref>[http://www.tesionline.com/__PDF/10019/10019p.pdf Tesionline.com]</ref> che entrò nello slang americano per descrivere come i rapinatori drogassero le proprie vittime mescolando [[tabacco]] e semi del [[Datura stramonium]], conosciuto come stramonio, che contiene una quantità di [[alcaloidi]], causando [[sedazione]], [[allucinazioni]] e smarrimento. Fino al [[1889]], la parola “dope” era usata relativamente alla preparazione di un prodotto viscoso e denso di oppio da fumare, e durante gli anni novanta si estese a qualsiasi [[droga]] narcotica-stupefacente. Nel [[1890]], “dope” veniva anche riferito alla preparazione di droghe designate a migliorare la prestazione delle corse dei cavalli.<ref>Paolo Nencini. [http://www.droga.it/sistematica/20021031/index.htm Doping e tossicodipendenza ]«Droga.it» </ref>
 
==Regolamento Storia ==
La storia del doping inizia nell'antichità, all'epoca delle prime [[Olimpiade|Olimpiadi]] nella [[Grecia classica]]. Le sostanze utilizzate per il dopaggio sono varie e legate allo sviluppo della sintesi chimica, della [[farmacologia]] e della [[medicina|scienza medica]]. Esse permettono di aumentare la massa e la forza muscolare, l'apporto di [[ossigeno]] ai [[Tessuto (biologia)|tessuti]] oppure di ridurre la percezione del [[dolore]] o di variare il [[Peso corporeo (fisiologia umana)|peso corporeo]]. Possono anche consentire all'atleta che ne fa uso di risultare negativo ai controlli antidoping.<ref name="pmid10932807">{{Cita pubblicazione|cognome = Verroken|nome = M.|titolo = Drug use and abuse in sport.|rivista = Baillieres Best Pract Res Clin Endocrinol Metab|volume = 14|numero = 1|pp = 1-23|mese = Mar|anno = 2000|pmid = 10932807 }}</ref>
Il C.I.O ([[Comitato Olimpico Internazionale]]) ha stilato un elenco di farmaci "proibiti",che viene tenuto costantemente aggiornato, i regolamenti sportivi vietano il doping, specificando strettamente le tipologie e le dosi dei farmaci consentiti, e mettono per iscritto l'obbligo per gli atleti di sottoporsi ai ''controlli antidoping'', che si effettuano mediante l'analisi delle urine e in alcuni casi anche del sangue (controlli incrociati). Gli atleti che risultano ''positivi'' alle analisi (negli ultimi anni si preferisce l'espressione ''non negativi'') vengono squalificati per un periodo più o meno lungo; nei casi di recidiva si può arrivare alla squalifica a vita. Il [[Comitato Olimpico Internazionale]] (CIO) ha un istituto con un'apposita agenzia, la [[WADA]], che si occupa della lotta al doping.
Negli ultimi anni in [[Italia]] e altri paesi il doping è diventato un [[reato]], sotto la fattispecie della [[frode sportiva]].
 
La lotta contro il doping degli sportivi di alto livello iniziò a seguito della morte del [[Ciclismo (sport)|ciclista]] [[Danimarca|danese]] [[Knud Enemark]], avvenuta durante i [[Giochi della XVII Olimpiade|Giochi olimpici di Roma del 1960]]. Sull'onda di questo evento il [[Comitato Olimpico Internazionale]] e alcune federazioni sportive internazionali e nazionali istituirono nel 1967 una commissione medica che aveva la finalità di studiare le strategie di contrasto al fenomeno e furono introdotti dei test per la ricerca di sostanze dopanti (che vennero impiegati per la prima volta nei [[X Giochi olimpici invernali|Giochi invernali di Grenoble del 1968]]). Ulteriori risultati si ottennero quando, dopo il caso del [[Velocità (atletica leggera)|velocista]] [[Canada|canadese]] [[Ben Johnson]] (risultato dopato ai [[Giochi della XXIV Olimpiade|Giochi olimpici di Seoul del 1988]]) e la fine della [[guerra fredda]] nel 1989, le autorità politiche mondiali, per volontà del [[Comitato Olimpico Internazionale]], crearono il 10 novembre 1999 l'[[Agenzia mondiale antidoping]], la quale varò il [[Codice mondiale antidoping WADA]] che fu poi accettato dalle [[federazione sportiva|federazioni sportive]] nazionali.
È del 14 dicembre [[2000]] la legge n. 376 "'''Disciplina della tutela sanitaria delle attività sportive e della lotta contro il doping'''"<ref>[http://www.camera.it/parlam/leggi/00376l.htm Legge 14 dicembre 2000, n. 376] «Camera.it»</ref> che consente un'individuazione più precisa del fenomeno doping e permette di colpire più efficacemente una pratica che in precedenza era sanzionabile solo sul piano sportivo. È punibile sia l'atleta che fa uso di sostanze dopanti, sia il [[medico]] che le prescrive o somministra, sia chi fa commercio dei [[farmaci]] vietati.
 
<ref name="pmid18702750">{{Cita pubblicazione|cognome = Catlin|nome = DH.|coautori = KD. Fitch; A. Ljungqvist|titolo = Medicine and science in the fight against doping in sport.|url = https://archive.org/details/sim_journal-of-internal-medicine_2008-08_264_2/page/99|rivista = J Intern Med|volume = 264|numero = 2|pp = 99-114|mese = Aug|anno = 2008|doi = 10.1111/j.1365-2796.2008.01993.x|pmid = 18702750 | issn = 0954-6820 }}</ref>
Il 23 ottobre [[2007]] viene approvata l'introduzione del [[passaporto biologico]], un documento che registra il profilo personale (valori del sangue e delle urine) di ciascun [[ciclista]].<ref>[http://www.gazzetta.it/Ciclismo/Primo_Piano/2007/10_Ottobre/23/passaporto_2310.shtml Doping, approvato il passaporto biologico] «Gazzetta.it», 23 ottobre 2007</ref>
 
== Etimologia ==
Il decreto del 12 marzo [[2009]] ha approvato una lista delle sostanze considerate dopanti, suddivisa in cinque sezioni.<ref>[http://www.ministerosalute.it/imgs/C_17_normativa_1953_allegato.pdf Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali] «Ministerosalute.it»</ref>
[[File:SteroidpillsDEA.jpg|miniatura|Compresse di steroidi anabolizzanti sequestrati dalla Drug Enforcement Administration nel 2007]]
[[File:Rawdealsteroids4.jpg|miniatura|Flaconi di steroidi anabolizzanti sequestrati dal ''Drug Enforcement Administration'' nel 2007]]
Sono varie le possibili origini della parola ''doping''. Una è il lemma ''doop'', bevanda alcolica usata come stimolante nelle danze cerimoniali nel [[XVIII secolo]] nel sud dell'[[Africa]]. Un'altra teoria è che il termine derivi dall'olandese ''doops'' (una salsa densa) che entrò nello ''slang'' americano per indicare la bevanda con la quale i rapinatori drogavano le vittime mescolando [[tabacco]] e semi della [[Datura stramonium]], o stramonio, che contiene alcuni [[alcaloidi]] del [[tropano]] e causa sedazione, allucinazioni e confusione mentale.<ref>{{cita pubblicazione|autore = Higgins A. J.|anno = 2006|titolo = From ancient Greece to modern Athens: 3000 years of doping|rivista = Journal of Veterinary Pharmacology and Therapeutics|numero 29, S1| pp = 4-8|doi=10.1111/j.1365-2885.2006.00770_4.x}}</ref>
 
Fino al [[1889]] la parola ''dope'' era usata relativamente alla preparazione di un prodotto viscoso e denso di oppio da fumare e durante gli anni novanta del [[XIX secolo]] allargò il significato fino ad indicare qualsiasi sostanza narcotico-stupefacente. Nel [[XX secolo]] “dope” veniva anche riferito alla preparazione di [[Droga|droghe]] destinate a migliorare la prestazione dei [[Cavallo da corsa|cavalli da corsa]].<ref name="pmid14021571">{{Cita pubblicazione|cognome = CLARKE|nome = EG.|titolo = The doping of racehorses.|rivista = Med Leg J|volume = 30|pp = 180-95|anno = 1962|pmid = 14021571 }}</ref>
==Diffusione==
I paesi dell'[[Europa]] dell'est ([[DDR]] in primis), hanno recitato il ruolo di precursori in questo campo, applicando il doping in maniera sistematica nel periodo che va dagli [[anni 1950|anni cinquanta]] agli [[anni 1980|anni ottanta]] soprattutto sugli atleti che partecipavano alle [[Giochi olimpici|Olimpiadi]]. Poco si sapeva degli effetti collaterali dati dalle sostanze somministrate agli atleti, mentre evidenti erano i miglioramenti in termini di struttura fisica e risultati agonistici, specialmente per le atlete donne che venivano "trattate" con [[ormone|ormoni]] maschili. Ciò ha portato a gravi danni fisici e psicologici per molti atleti e c'è anche chi addirittura come la pesista [[Heidi Krieger]] è stata costretta, visti gli ormai enormi cambiamenti nel fisico, a diventare uomo.
 
== Descrizione ==
Casi particolarmente clamorosi di doping sono stati quello di [[Ben Johnson]], squalificato ai Giochi olimpici di [[Seul]] nel [[1988]] dopo aver vinto la corsa dei 100 metri piani e stabilito il nuovo record del mondo (che venne annullato) e quello di [[Marion Jones]] che confessa sul doping e per questo privata di tutte le sue [[medaglia|medaglie]] olimpiche. Anche se impropriamente, viene poi ricondotto al fenomeno del doping anche il caso di [[Marco Pantani]], escluso dal [[Giro d'Italia 1999|Giro d'Italia del 1999]] alla vigilia della penultima tappa mentre era largamente in testa alla classifica; in realtà Pantani non risultò positivo a sostanze dopanti, ma il suo [[ematocrito]] era superiore al valore massimo consentito e ciò comportò una sospensione cautelare dell'atleta a tutela della sua salute (in seguito vennero modificati i metodi di analisi risultati scientificamente non sufficientemente precisi). Uno dei casi più noti di doping è stato sicuramente quello del [[ciclista]] [[Lance Armstrong]] nel 2012, il quale (quando era ancora in attività) riuscì a vincere 7 Tour De France consecutivi (dal 1999 al 2005), ma proprio a causa di questo caso gli sono stati revocati tutti i titoli vinti dal 1998, compresi i 7 Tour e il bronzo olimpico; dopo varie e approfondite analisi nell'agosto 2012 si scoprì che il texano fece uso di sostanze dopanti dopo aver sconfitto un [[tumore]]: ciò gli costò il bando a vita dal ciclismo. Il 6 agosto [[2012]] l'[[atleta]] [[italia|italiano]] [[Alex Schwazer]] è risultato positivo all'[[eritropoietina|EPO]] e quindi squalificato dai [[giochi della XXX Olimpiade]].
=== Definizione di sostanze dopanti ===
Le sostanze dopanti sono dei prodotti, di origine naturale o di [[Sintesi chimica|sintesi]], che aumentano le prestazioni fisiche di una persona.
 
=== Diffusione ===
Nonostante i controlli, l'uso di sostanze e terapie ''dopanti'' è diffuso non solo nello [[sport]] professionistico, ma anche in quello dilettantistico e perfino amatoriale. Attorno al fenomeno del doping c'è un giro d'affari che in [[Italia]] è stimato in circa 600 milioni di [[Euro]].<ref>[http://www.corrieredellosport.it/Notizie/AltriSport/63449/Doping,+600+milioni+di+euro+d'affari Doping, 600 milioni di euro d'affari] «Corrieredellosport.it», 5 aprile 2009</ref><ref>[http://www.dirittiglobali.it/articolo.php?id_news=1775 Doping: in Italia mezzo milione di assuntori] «Dirittiglobali.it», 15 marzo 2007</ref>
{{F|calcio|aprile 2020}}
[[File:Bundesarchiv Bild 183-1986-0826-036, Stuttgart, Leichtathletik-EM, Kugelstoßerin Heidi Krieger errang den ersten Titel für die DDR.jpg|miniatura|L'atleta della ex [[Germania dell'Est]] [[Heidi Krieger]], che vinse la gara di [[getto del peso]] nel 1986, assumeva [[steroidi anabolizzanti]], come fu rivelato dopo la caduta del [[muro di Berlino]]]]
 
I Paesi dell'[[Europa orientale]] ([[Repubblica Democratica Tedesca]] ''in primis'') hanno fatto da precursori in questo campo, applicando il doping in maniera sistematica dagli [[anni 1950|anni cinquanta]] agli [[anni 1980|anni ottanta]], soprattutto sugli atleti che partecipavano alle [[Giochi olimpici|Olimpiadi]]. Poco si sapeva degli effetti collaterali dati dalle sostanze somministrate, mentre evidenti erano i miglioramenti in termini di struttura fisica e risultati agonistici, specialmente per le donne trattate con [[ormone|ormoni]] maschili. Ciò ha portato a gravi danni fisici e psicologici per molti sportivi.
==Dibattito==
È in corso un dibattito sul significato della parola doping e sulle conseguenze che esso comporta: non tutti infatti concordano con la negatività del doping nella pratica sportiva. Vi è infatti chi sostiene che sarebbe più logico [[Liberalizzazione|liberalizzare]] il doping in quanto troppo diffuso nella maggior parte degli [[sport]] agonistici e quindi fattore [[discriminante]] tra chi ne fa uso e può quindi vincere le gare e chi non ne fa uso relegato troppo spesso al ruolo di comprimario. Vi è infine un appunto riguardante la relatività del doping. Quelle sostanze che oggi non sono considerate dopanti in un futuro non molto lontano potrebbero essere considerate tali. Ciò creerebbe, secondo alcuni, diversità di trattamento tra gli atleti, di oggi e di domani. Spesso le sostanze vengono somministrate dagli [[allenatore|allenatori]] stessi agli [[atleti]] che, inconsapevoli del danno che il doping provoca, accettano.{{citazione necessaria}}
 
Casi particolarmente clamorosi sono quello di [[Ben Johnson]], squalificato ai Giochi olimpici di [[Seul]] nel [[1988]] dopo aver vinto la corsa dei 100 metri piani e stabilito il record del mondo (annullato), e quello di [[Marion Jones]] che confessò l'uso del doping e per questo fu privata di tutte le [[medaglia|medaglie]] olimpiche.
Alcune sostanze dagli effetti terapeutici come ad esempio la [[somatotropina]] (utilizzata con successo contro malattie come [[nanismo]], [[osteoporosi]], [[impotenza_sessuale|impotenza]], [[ipogonadismo]], stanchezza), l'[[insulina]] (potente ormone anabolizzante, indispensabile contro il [[diabete mellito di tipo 1]]), il [[testosterone]] (utilissimo contro [[osteoporosi]], [[impotenza_sessuale|impotenza]], [[ipogonadismo]], stanchezza, [[anemia]], [[diabete mellito tipo 2]]) o l'[[eritropoietina]] (contro alcune forme particolarmente gravi di [[anemia]] e le paralisi da trauma spinale)<ref>[http://www.ospedaleniguarda.it/content/news/ERITROPOIETINA-ANTI-PARALISI-br-Dal-doping-al-Pronto-Soccorso.html Eritropoietina anti-paralisi. Dal doping al Pronto Soccorso] «Ospedale Niguarda.it», 17 aprile 2009</ref> sono state col tempo demonizzate a causa dell'uso antisportivo che spesso ne viene fatto. L'utilizzo sportivo di queste sostanze ha causato una campagna mediatica di critica nei confronti delle sostanze [[anabolizzanti]] (che aumentano cioè la [[sintesi proteica]]), che di fatto ha limitato il loro uso terapeutico e legale ed ha aumentato quello illegale, con grave danno per la salute pubblica.
 
Casi eclatanti di doping nel [[ciclismo su strada]] si sono avuti con il britannico [[Tommy Simpson]], che morì durante il Tour de France del 1967 sulla salita del [[Mont Ventoux]] per un [[arresto cardio-circolatorio]] causato dall'estrema [[fatica]], da [[disidratazione]] e da sostanze dopanti assunte poco prima, e con lo statunitense [[Lance Armstrong]], vincitore di 7 [[Tour De France|Tour de France]] consecutivi dal 1999 al 2005, il quale, dopo approfondite analisi, nell'agosto 2012 risultò aver fatto uso di sostanze dopanti dopo aver sconfitto un [[tumore]]; ciò gli costò il bando a vita dal ciclismo. I titoli guadagnati a partire dal 1998, compreso un bronzo olimpico, furono revocati.
Anche il comportamento dei medici è stato molto criticato, infatti l'omertà che la medicina ha avuto circa gli effetti positivi (aumento della struttura muscolare e ossea, buon umore, e per gli [[steroidi anabolizzanti]], diminuzione dell'[[insulinoresistenza]]) e negativi degli ormoni anabolizzanti (atrofia dei [[testicoli]], inibizione della sintesi endogena di [[testosterone]], [[Ormone luteinizzante|LH]], [[Ormone follicolo-stimolante|FSH]], [[Somatotropina|GH]], [[insulina]], eccessiva conversione degli androgeni in [[estrogeni]] e [[diidrotestosterone]]) ha incrementato la sfiducia tra i medici e i preparatori atletici, con conseguente aumento del [[mercato nero]] degli anabolizzanti<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2002/06/04/doping-allarme-su-internet.html Doping, allarme su Internet] «Repubblica.it», 4 giugno 2002</ref> (simile a quello della [[droga]]) rivolto a persone che non hanno alcun bisogno di prendere le suddette sostanze, ma che anzi ne possono essere fortemente danneggiate. Ciò inoltre ha impedito o limitato l'utilizzo di queste sostanze a persone che hanno patologie fortemente correlate alla carenza di steroidi anabolizzanti o di [[IGF-1]], come ad esempio [[insulinoresistenza]], [[diabete mellito tipo 2]], [[nanismo]], [[osteoporosi]], la cui cura non ha niente a che fare con le competizioni sportive<ref>Dot. Ceriani, Olipian's news, p. 11, N° 99, marzo 2009</ref>.
 
Viene ricondotto al fenomeno del ''doping'' anche il caso di [[Marco Pantani]], escluso dal [[Giro d'Italia 1999|Giro d'Italia del 1999]] alla vigilia della penultima tappa mentre era in testa alla classifica generale con un buon vantaggio; in realtà in quel frangente Pantani non risultò positivo a sostanze dopanti, ma il suo [[ematocrito]] era superiore al valore massimo consentito e ciò comportò una sospensione cautelare, anche a tutela della salute dell'atleta. In seguito, però, fu giuridicamente accertato che Pantani faceva uso di [[eritropoietina]] con la sentenza definitiva del Tribunale dl Ferrara n. 533 del 19 novembre 2003 emessa in merito al procedimento penale a carico di [[Francesco Conconi]] ed altri.<ref>[https://sportspoetssociety.blogspot.com/2017/11/il-documento-della-procura-coni-sulla.html IL DOCUMENTO DELLA PROCURA CONI SULLA SENTENZA CONCONI-FERRARA].</ref>
==Note==
 
Nonostante i controlli, l'uso di sostanze e terapie ''dopanti'' è diffuso non solo nello [[sport]] professionistico, ma anche in quello dilettantistico e perfino amatoriale. Attorno al fenomeno del doping c'è un giro d'affari che in [[Italia]] è stimato in molti milioni di [[euro]].<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://www.corrieredellosport.it/Notizie/AltriSport/63449/Doping,+600+milioni+di+euro+d'affari Doping, diversi milioni di euro d'affari] |data=marzo 2018 |bot=InternetArchiveBot }} «Corrieredellosport.it», 5 aprile 2009</ref><ref>{{collegamento interrotto|1=[http://www.dirittiglobali.it/articolo.php?id_news=1775 Doping: in Italia mezzo milione di assuntori] |data=marzo 2018 |bot=InternetArchiveBot }} «Dirittiglobali.it», 15 marzo 2007</ref><ref>{{Cita web | url = http://www.vita.it/it/article/2007/03/15/doping-in-italia-mezzo-milione-di-assuntori/63210/ | titolo = Doping: in Italia mezzo milione di assuntori | autore = Gabriella Meroni | data = 15 marzo 2007 | accesso = 22 novembre 2022 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20221122015246/http://www.vita.it/it/article/2007/03/15/doping-in-italia-mezzo-milione-di-assuntori/63210/ | dataarchivio = 22 novembre 2022 | urlmorto = no}}</ref>
 
Nel 2007 un editoriale della rivista World Psychiatry commentava:
 
{{Citazione|Il miglioramento della performance atletica può essere raggiunto con diete adatte, allenamenti continui e duro lavoro. In realtà fin dalle competizioni più antiche il potenziamento dell'efficienza è stato realizzato ricorrendo a un'ampia varietà di tecniche di doping. La conoscenza e l'abuso delle tecniche di miglioramento della performance è andato aumentando con l'incremento del denaro profuso nei premi e dalle sponsorizzazioni. Oggi nessuno sport è risparmiato dal sospetto di imbrogliare con l'uso illegale di sostanze. Trascinati dai milioni di dollari ora abitualmente disponibili per i vincitori negli eventi sportivi, farmacisti immorali, professionisti della medicina, allenatori e organizzazioni sportive hanno lavorato segretamente, e a volte senza il consenso dei loro atleti, per sviluppare sofisticati programmi di doping per ottimizzare le prestazioni, spesso a rischio della salute degli atleti. Oggi gli stessi programmi di doping in modo allarmante stanno uscendo dal mercato dello sport professionale verso i nostri giovani e altre popolazioni a rischio<ref name="pmid18235871">{{Cita pubblicazione|cognome = Baron|nome = DA.|coautori = DM. Martin; S. Abol Magd|titolo = Doping in sports and its spread to at-risk populations: an international review.|rivista = World Psychiatry|volume = 6|numero = 2|pp = 118-23|mese = Jun|anno = 2007|pmid = 18235871 }}</ref>}}
 
Scandali relativi a pratiche dopanti, reali o presunte, si sono verificati anche nel mondo del [[calcio (sport)|calcio]]. Dall'istituzione delle competizioni UEFA, a livello dei club e nazionali nella stagione 1955-56 i controlli antidoping erano effettuati, se la confederazione lo riteneva necessario, solo nelle finali.<ref name=UEFA>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,24/articleid,0977_01_1987_0159_0024_13274665/|titolo=Juventus e Inter, i pericoli vengono dall'Est|pubblicazione=La Stampa|data=9 luglio 1987|p=24}}</ref> Dalla stagione 1987-88 tali controlli divennero obbligatori e sistematici in ogni fase delle competizioni e si svolgevano senza preavviso.<ref name=UEFA/>
 
Il primo caso giudiziario in [[Italia]] risale al 1962, anno in cui vennero squalificati numerosi giocatori di [[Serie A]] e [[Serie B|B]]. Uno di questi, [[Franco Zaglio]], affermò molti anni dopo che il doping era comune fra le squadre calcistiche fin dagli anni 1950.<ref>{{cita news|autore=Giulio Mola|titolo=«Il club mi ha detto di cucirmi la bocca»|pubblicazione=[[Il Giorno]]|data=11 novembre 2015|p=6}}</ref> Due anni dopo uno scandalo analogo colpì il {{Calcio Bologna|N}}, il quale venne assolto in seconda instanza dalla giustizia sportiva.<ref>{{cita web|autore=Giuseppe Bagnati|url=https://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Bologna/Primo_Piano/2009/02/19/spareggioscudetto.shtml|titolo=Quando Bologna-Inter decideva lo scudetto|data=19 febbraio 2009}}</ref> Nel 1998 l'allenatore [[Zdeněk Zeman]] accusò lo staff di preparazione atletica della {{Calcio Juventus|N}} di avere messo in pratica presunti metodi dopanti,<ref>{{cita web|url=https://www.repubblica.it/online/sport/zeman/querela/querela.html|titolo=Zeman attacca, la Juve e Del Piero querelano|data=7 agosto 1998}}</ref> mentre l'allora difensore della {{Calcio Lazio|N}} [[Paolo Negro]] rivoltò le accuse contro lo stesso boemo, sostenendo che Zeman aveva somministrato ai calciatori biancocelesti [[creatina]] – sostanza definita illegale dal [[Comitato olimpico nazionale italiano|CONI]] – nel periodo in cui sedeva sulla loro panchina.<ref>{{cita web|url=https://www.repubblica.it/online/sport/zeman/accuse/accuse.html|titolo=Negro: "Zeman ci dava la creatina"|data=19 agosto 1998}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.repubblica.it/online/sport/zeman/stop/stop.html|titolo=Il Coni: "La creatina è sostanza dopante"|data=24 agosto 1998}}</ref> Nel 2000 [[Carlo Petrini (calciatore)|Carlo Petrini]] denunciò pratiche dopanti all'interno di {{Calcio Genoa|N}}, {{Calcio Roma|N}} e {{Calcio Milan|N}} – tre delle squadre in cui militò nel corso della carriera agonistica – dagli anni 1960, oltre a lanciare sospetti sui calciatori malati di [[sclerosi laterale amiotrofica]] (SLA) e diversi tipi di [[Neoplasia|cancro]], ipotizzando che queste patologie potessero essere state determinate dalla somministrazione sistematica di farmaci e diverse sostanze illecite.<ref>{{Cita news|autore1=Malcom Pagani|autore2=Andrea Scanzi|url=https://www.ilfattoquotidiano.it/2011/12/28/soldi-truffe-e-doping-il-calcio-di-sempre/180264/|titolo=Carlo Petrini non rinuncia ad attaccare. "Soldi, truffe e doping: è il calcio di sempre"|pubblicazione=[[Il Fatto Quotidiano]]|data=28 dicembre
2011}}</ref> Nel 2004 [[Ferruccio Mazzola]] accusò di doping {{Calcio Inter|N}}, Roma, {{Calcio Fiorentina|N}} e Lazio per il ventennio 1960-1970.<ref>{{Cita news|url=http://demo.extra.kataweb.it/eolextrademo/print.jsp?id=1291217&giornale=espresso&idIndex=1891552|titolo=Pasticca nerazzurra|pubblicazione=[[l'Espresso]]|accesso=5 maggio 2011}}</ref> Le denunce di Zeman, Negro, Petrini e Mazzola non sono però mai state supportate da prove o sono decadute.<ref>{{Cita news|url=http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/download/CassazioneDoping.pdf|titolo=Cass. pen., Sez. II, sent. n. 21324/2007|pubblicazione=Corte suprema di cassazione|data=29 marzo 2007|pp=40-42; 47-48|accesso=13 novembre 2010}}</ref><ref>{{Cita news|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/01/03/il-pm-archiviare-il-caso-beatrice-per.html|titolo=Il pm: archiviare il caso Beatrice per prescrizione|pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]|giorno=3|mese=febbraio|anno=2009|accesso=5 maggio 2011}}</ref>
 
=== Regolamentazione ===
{{Vedi anche|Agenzia mondiale anti-doping|Codice mondiale antidoping WADA|NADO Italia}}
[[File:2008TourDeTaiwan Stage4 Anti-Doping Control Center.jpg|miniatura|Centro di controllo anti-doping al [[Tour de Taiwan]] del 2008]]
[[File:Lance Armstrong - Tour de France 2003 - Alpe d'Huez.jpg|miniatura|Il ciclista [[Lance Armstrong]], [[Tour de France 2003]], tappa di [[Alpe d'Huez]]]]
Il [[Comitato Olimpico Internazionale]] (CIO) stila un elenco di farmaci proibiti, che viene costantemente aggiornato. I regolamenti sportivi vietano il doping, specificando con precisione i tipi e le dosi dei farmaci consentiti, e mettono per iscritto l'obbligo per gli atleti di sottoporsi ai ''controlli antidoping'' che si effettuano mediante l'analisi delle urine e in alcuni casi del sangue (controlli incrociati). Gli atleti che risultano ''positivi'' alle analisi (negli ultimi anni si preferisce l'espressione ''non negativi'') vengono squalificati per un periodo più o meno lungo; nei casi di recidiva si può arrivare alla squalifica a vita.
 
Nel [[1999]] il CIO ha istituito un'apposita agenzia, l'[[Agenzia mondiale antidoping]] (WADA) con sede a Losanna, che si occupa della lotta al doping.
 
Nel [[2007]] oltre 600 federazioni sportive internazionali hanno adottato il [[Codice mondiale antidoping WADA]].
 
La Corte Europea dei Diritti dell'Uomo con la decisione della sezione V, 18 gennaio 2018 n. 48151/11 e n. 77769/13 è stata chiamata a pronunciarsi in materia di doping, stabilendo che i cosiddetti ''whereabout'' (informazioni fornite dagli atleti circa la propria reperibilità) ed i test a sorpresa non violano il “diritto al rispetto della vita privata e familiare” di cui all'art. 8 CEDU.<ref>{{Cita news|lingua=it|url=https://www.gabrielepezzano.it/avvocato-sport-doping/|titolo=Doping: whereabouts e test a sorpresa {{!}} Avv. Gabriele Pezzano avvocato penalista e dello sport in Torino|pubblicazione=Avvocato Gabriele Pezzano|data=26 marzo 2018|accesso=9 maggio 2018}}</ref>
 
==== In Italia ====
Negli ultimi anni in [[Italia]] e altri paesi il doping è diventato un [[reato]]. Il reato di frode sportiva è stato introdotto con l'articolo 1 della legge n. 401 del 13 dicembre 1989, in seguito agli scandali del calcioscommesse accaduti [[Scandalo italiano del calcioscommesse del 1980|nel 1980]] e [[Scandalo italiano del calcioscommesse del 1986|nel 1986]],<ref>{{Cita legge italiana|tipo=legge|anno=1989|mese=12|giorno=13|numero=401|titolo=Interventi nel settore del gioco e delle scommesse clandestini e tutela della correttezza nello svolgimento di manifestazioni sportive.}}</ref> in modo da superare le difficoltà applicative del più generale delitto di [[truffa]] (art. 640 codice penale). Questo provvedimento, però, sembrava riferito soprattutto ai reati riguardanti il "calcio scommesse"; in questo senso si era pronunciata anche la Corte suprema di cassazione. Per risolvere la controversia e anche per la crescente sensibilità sociale verso il doping, il parlamento italiano emanò una legge specifica nel 2000.<ref name="Legge n. 376-2000">{{Cita legge italiana|tipo=legge|anno=2000|mese=12|giorno=14|numero=376|titolo=Disciplina della tutela sanitaria delle attività sportive e della lotta contro il doping.}}</ref>
 
È infatti del 14 dicembre 2000 la legge n. 376 "Disciplina della tutela sanitaria delle attività sportive e della lotta contro il doping",<ref name="Legge n. 376-2000"/> che consente un'individuazione precisa del fenomeno doping e permette di colpire più efficacemente una pratica che in precedenza era sanzionabile solo sul piano sportivo. La definizione di doping è data dall'art. 1 comma 2 che recita:
{{Citazione|Costituiscono doping la somministrazione o l'assunzione di farmaci o di sostanze biologicamente o farmacologicamente attive e l'adozione o la sottoposizione a pratiche mediche non giustificate da condizioni patologiche ed idonee a modificare le condizioni psicofisiche o biologiche dell'organismo al fine di alterare le prestazioni agonistiche degli atleti.<ref name="Legge n. 376-2000c">{{Cita legge italiana|tipo=legge|anno=2000|mese=12|giorno=14|numero=376|titolo=Disciplina della tutela sanitaria delle attivita' sportive e della lotta contro il doping.|articolo=1}}</ref>}}
Con l'articolo 3 la legge istituisce presso il Ministero della salute la Commissione per la vigilanza ed il controllo sul doping e per la tutela della salute nelle attività sportive,<ref>{{Cita legge italiana|tipo=legge|anno=2000|mese=12|giorno=14|numero=376|titolo=Disciplina della tutela sanitaria delle attività sportive e della lotta contro il doping.|articolo=3}}</ref> stabilisce nell'articolo 4 che il controllo sanitario sulle competizioni e sulle attività sportive individuate dalla Commissione è svolto da laboratori accreditati e pagati dal CIO, ma sottoposti alla vigilanza dell'Istituto superiore di sanità.<ref>{{Cita legge italiana|tipo=legge|anno=2000|mese=12|giorno=14|numero=376|titolo=Disciplina della tutela sanitaria delle attività sportive e della lotta contro il doping.|articolo=4}}</ref> Con l'articolo 7 la legge stabilisce che le confezioni di tutti i farmaci in commercio, ma inseriti nella lista di quelli con effetto dopante, devono recare un apposito contrassegno di "doping" e nel foglio illustrativo la sezione "Precauzioni per coloro che praticano attività sportiva".<ref>{{Cita legge italiana|tipo=legge|anno=2000|mese=12|giorno=14|numero=376|titolo=Disciplina della tutela sanitaria delle attività sportive e della lotta contro il doping.|articolo=7}}</ref> Dal punto di vista penale la legge n. 376/2000 commina la reclusione da tre mesi a tre anni e una sanzione pecuniaria sia a chiunque procura ad altri, somministra, assume o favorisce l'utilizzo di sostanze dopanti sia a chi adotta o si sottopone alle pratiche mediche al fine di alterare le prestazioni agonistiche degli atleti (articolo 9).<ref name="Legge n. 376-2000b">{{Cita legge italiana|tipo=legge|anno=2000|mese=12|giorno=14|numero=376|titolo=Disciplina della tutela sanitaria delle attività sportive e della lotta contro il doping.|articolo=9}}</ref> Viene punito anche chi commercia i farmaci o le sostanze con effetto dopante attraverso canali diversi dalle farmacie aperte al pubblico. La pena è aumentata se dall'uso deriva un danno per la salute in caso di soggetti minorenni, se il fatto è commesso da un componente o da un dipendente del CONI o di una federazione sportiva nazionale, di una società, di un'associazione o di un ente riconosciuti dal CONI (articolo 9).<ref name="Legge n. 376-2000b"/>
 
Non è considerato doping ed è permesso l'[[Terapia|uso terapeutico]] di alcune delle sostanze comprese nella lista di quelle dopanti per la cura di patologie di cui un atleta può essere affetto. L'articolo 1 della stessa legge recita:
{{Citazione|In presenza di condizioni patologiche dell'atleta documentate e certificate dal medico, all'atleta stesso può essere prescritto specifico trattamento purché sia attuato secondo le modalità indicate nel relativo e specifico decreto di registrazione europea o nazionale ed i dosaggi previsti dalle specifiche esigenze terapeutiche. In tale caso, l'atleta ha l'obbligo di tenere a disposizione delle autorità competenti la relativa documentazione e può partecipare a competizioni sportive, nel rispetto di regolamenti sportivi, purché ciò non metta in pericolo la sua integrità psicofisica.<ref name="Legge n. 376-2000c"/>}}
 
Disposizioni analoghe per l'uso terapeutico dei farmaci negli sportivi sono stabilite anche dalla ''World Anti-Doping Agency''.
 
Il 23 ottobre 2007 viene approvata l'introduzione del [[passaporto biologico]], un documento che registra il profilo personale (valori del sangue e delle urine) di ciascun [[ciclista]], con lo scopo di evitare i falsi positivi ai controlli in laboratorio anti-doping; in questo modo possono essere confrontati i dati biologici di ciascun atleta nel corso del tempo.<ref>[https://www.gazzetta.it/Ciclismo/Primo_Piano/2007/10_Ottobre/23/passaporto_2310.shtml Doping, approvato il passaporto biologico] «Gazzetta.it», 23 ottobre 2007</ref>
 
Nel 2015 in Italia è stata costituita l'Organizzazione nazionale antidoping ([[NADO Italia]]).
 
=== Lista sostanze e metodi proibiti ===
{{vedi anche|Doping del sangue}}
Oltre alla sostanza, è necessario considerare anche le dosi somministrate, che di solito superano di molto le dosi utilizzate in terapia medica per le stesse sostanze.
 
La lista delle sostanze proibite per il 2015 è stata resa pubblica il 20 settembre 2014 dal ''World Anti-doping Agency''.<ref>{{cita web|url=https://www.wada-ama.org/en/media/news/2014-09/wada-publishes-2015-prohibited-list|titolo= |accesso=31 dicembre 2015}}</ref>
 
Sostanze e metodi proibiti sempre (durante e fuori delle competizioni):
 
:Sostanze proibite:
 
:* Sostanze non approvate: farmaci di uso veterinario, farmaci non approvati dalle Agenzie regolatorie
:* Farmaci anabolizzanti: [[steroide|steroidi]] [[androgeno|androgeni]]:
 
:::1) esogeni (come il [[danazolo]]): 1-androstenediol; 1-androstenedione; bolandione; bolasterone; boldenone; boldione; calusterone; clostebol; danazol; dehydrochlormethyltestosterone; desoxymethyltestosterone; drostanolone; ethylestrenol; fluoxymesterone; [[formebolone]]; furazabol; gestrinone; 4-hydroxytestosterone; mestanolone; mesterolone; metandienone; metenolone; methandriol; methasterone; methyldienolone; methyl-1-testosterone; methylnortestosterone; methyltestosterone; [[metribolone]]; mibolerone; nandrolone; norboletone; norclostebol; norethandrolone; oxabolone; oxandrolone; oxymesterone; oxymetholone; prostanozol; quinbolone; stanozolol; stenbolone; 1-testosterone; tetrahydrogestrinone; trenbolone ed altri.
 
:::2) endogeni (come il [[testosterone]] e i suoi metaboliti): androstenediol; androstenedione; dihydrotestosterone; prasterone (dehydroepiandrosterone, DHEA); testosterone e suoi metaboliti e isomeri; 4-androstenediol; 5-androstenedione; androsterone; epi-dihydrotestosterone; epitestosterone; etiocholanolone; 19-norandrosterone; 19-noretiocholanolone.
 
:::3) altri agenti anabolici: clenbuterol, modulatori selettivi del recettore degli androgeni come andarine and ostarine, tibolone, zeranol e zilpaterol.
 
:* Ormoni peptidici, fattori di crescita e sostanze correlate:
:::1) agonisti dei recettori dell'[[eritropoietina]] e altri agenti che stimolano l'[[eritropoiesi]], detti "agonisti non-eritropoietinici dei recettori dell'eritropoietina",
:::2) fattori indotti dall'ipossia (''Hypoxia inducible factor stabilization and activators'', come l'[[argon]]),<ref name="pmid23627939">{{Cita pubblicazione|cognome = Zhao|nome = S.|coautori = J. Wu|titolo = Hypoxia inducible factor stabilization as a novel strategy to treat anemia.|rivista = Curr Med Chem|volume = 20|numero = 21|pp = 2697-711|anno = 2013|pmid = 23627939 }}</ref>
:::3) [[Gonadotropina corionica]] (hCG) e [[ormone luteinizzante]] (LH) e altri fattori di rilascio nell'uomo
:::4) [[corticotropina]] (ACTH) e suoi fattori di rilascio
:::5) [[ormone della crescita]] (GH e [[IGF-1]]) e fattori di rilascio
:* [[Beta 2 agonisti selettivi|Beta2 agonisti]] (farmaci inalatori come il [[salbutamolo]] possono essere usati entro determinati limiti)
:* Ormoni e modulatori metabolici:
:::1) inibitori dell'[[aromatasi]] (come l'[[anastrozolo]]),
:::2) modulatori selettivi dei recettori degli [[estrogeni]] (come il [[tamoxifene]]),
:::3) altre sostanze anti-estrogeni come il [[clomifene]],
:::4) farmaci che modificano la funzione della [[miostatina]],
:::5) modulatori del metabolismo come l'[[insulina]]
:* Diuretici e agenti mascheranti (gli agenti mascheranti includono farmaci come il [[probenecid]])
 
:Metodi proibiti:
:* [[Doping del sangue]]
:* Manipolazioni del sangue e dei suoi componenti (includono le [[trasfusione|autotrasfusioni]], cioè le ritrasfusioni di sangue dello stesso atleta)
:* Manipolazioni fisiche e chimiche (includono manomissioni dei campioni)
:* Doping genetico (incluse cellule normali e geneticamente modificate)
 
Sostanze proibite durante le competizioni:
 
:* Stimolanti come [[anfetamine]] e [[pseudoefedrina]]
:* [[Narcotico|narcotici]] come [[metadone]]
:* [[Cannabinoidi]]
:* [[Glucocorticoide|Glucocorticoidi]]
 
Sostanze proibite in sport particolari:
 
:* [[Etanolo|Alcool]] (proibito in sport aerei, tiro con l'arco, sport a motore, motociclismo, motonautica)
:* [[Beta-bloccanti]] (proibiti in tiro con l'arco, sport a motore, biliardo, freccette, golf, tiro, alcuni eventi di sci e snowboard, alcuni eventi acquatici)
 
Caffeina e nicotina sono incluse nel programma di monitoraggio del 2015, ma non sono considerate sostanze proibite.
 
== Note ==
<references/>
==Voci correlate==
*[[Tribunale Nazionale Antidoping]]
*[[WADA]] (''Agenzia mondiale anti-doping'')
*[[Passaporto biologico]]
*[[Syntol]]
 
==Altri progettiBibliografia ==
* {{cita libro| autore=Alain Ehrenberg|titolo= Le culte de la performance|anno=1994|isbn= 978-2-7021-1960-0|lingua=fr|editore= CALMANN-LEVY |cid= Alain Ehrenberg 1994}}
{{interprogetto|q|q_preposizione=sul|commons=Category:Doping|commons_preposizione=sul|etichetta=doping}}
* {{cita libro |nome=Claudio |cognome=Gregori |wkautore=Claudio Gregori (giornalista) |titolo=Temi olimpici: il doping |url=http://www.treccani.it/enciclopedia/temi-olimpici-il-doping_%28Enciclopedia-dello-Sport%29/ |opera=Enciclopedia dello Sport |editore=[[Enciclopedia Treccani]] |anno=2004}}
* {{cita libro|titolo=Il texano dagli occhi di ghiaccio. Lance Armstrong, il Tour de France e il più grande scandalo sportivo di tutti i tempi|autore= Reed Albergotti|autore2= Vanessa O'Connell|curatore= D. Comerlati|anno=2013|isbn=978-88-04-62945-0|editore= Mondadori|cid=Reed Albergotti 2013}}
 
== Voci correlate ==
* [[Agenzia mondiale antidoping]]
* [[Codice mondiale antidoping WADA]]
* [[Doping del sangue]]
* [[Massacro alla catena]]
* [[Passaporto biologico]]
* [[Synthol]]
* [[Tribunale Nazionale Antidoping]]
* [[Medaglie olimpiche ritirate]]
 
== Altri progetti ==
{{Interprogetto|q|q_preposizione=sul|commons_preposizione=sul|wikt=doping}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{ThesaurusCollegamenti BNCFesterni}}
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|medicina|sport}}
 
[[Categoria:MedicinaDoping| sportiva]]
[[Categoria:Terminologia sportiva]]
{{Link AdQ|he}}
[[Categoria:Sociologia dello sport]]