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{{NN|economia|febbraio 2023}}
{{Diritto del lavoro in Italia}}
Il '''sindacato''', nel [[diritto del lavoro]], è un [[Ente (diritto)|ente]] che rappresenta launa particategoria di lavoratori o datori di lavoro in un [[rapporto di lavoro|rapporto lavorativo]] .<ref>{{treccani|sindacato|sindacato}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.difesa.it/SMD_/CASD/IM/IASD/65sessioneordinaria/Documents/SindacatiRsaRsu.pdf|titolo=SINDACATO: definizione|accesso=13 febbraio 2023}}</ref>
 
== Cenni storiciStoria ==
[[File:1912 Lawrence Textile Strike 1.jpg|upright=1.4|thumb|Immagini dello [[Sciopero del pane e delle rose|sciopero del [[1912]] del settore tessile a [[Lawrence (Massachusetts)|Lawrence]] ([[Massachusetts]]).]]
La prima forma di queste associazioni di cui si ha notizia nacque nell'[[Civiltà romana|Antica Roma]] prendeva il nome di ''collegia''. Erano costituite principalmente da imprenditori e avevano come compito principale quello di difendere gli interessi di questi presso le autorità. Nel medioevo, si formarono dapprima le [[Gilda (storia)|gilde]] in [[Europa settentrionale|Nord Europa]], vere associazioni di mestiere deputate alla mutua assistenza, e successivamente le [[Corporazioni delle arti e mestieri|corporazioni]] in [[Europa meridionale|Sud Europa]], con i medesimi fini.
Le prime forme di associazione dei lavoratori sorsero in [[Regno Unito|Gran Bretagna]]: le ''trade unions''. Le trade unions furono le prime vere forme di rappresentanza sindacale. Furono essenzialmente dei sindacati nazionali di mestiere che si formano in [[Regno Unito|Gran Bretagna]] nel [[1824]], con lo scopo di rendere più sopportabili le condizioni di vita dei lavoratori nelle fabbriche dopo la [[rivoluzione industriale]].
 
Le prime forme moderne di associazione dei lavoratori sorsero in [[Regno Unito|Gran Bretagna]] durante la [[rivoluzione industriale]] (1795-1800): le ''trade unions''. Furono essenzialmente dei sindacati nazionali di mestiere che si formarono in [[Regno Unito|Gran Bretagna]] nel [[1824]], con lo scopo di rendere più sopportabili le condizioni di vita dei lavoratori nelle fabbriche. La debolezza del nascente [[movimento operaio]] inglese vieneè però messa in luce nel [[1834]], quando fallisce il suo tentativo di unificarsi in una grande unione sindacale nazionale. Tra il 1868 e il 1871 vennero legalizzate e creato un organismo di coordinamento delle organizzazioni sindacali (il [[Trades Union Congress|TUC]]).
 
Negli anni 1868-1871 furono legalizzate queste forme associative, e venne creato un organismo di coordinamento delle organizzazioni sindacali, il [[Trades Union Congress]]. In breve tempo si diffusero anche in [[Belgio]], [[Austria]], [[Spagna]]; e in [[Francia]] e [[Germania]], dove furono avversate. In tutti questi Paesi i sindacati furono accettati per legge.<br />In [[Italia]] intorno al [[1870]] si formarono delle associazioni, le “leghe di resistenza”, che possono essere intese come le prime forme di associazione sindacale. Nel 1888 nel [[Provincia di Como|comasco]] si fusero nella prima lega provinciale, e a [[Torino|Piacenza]], nel marzo 1891, venne fondata la prima [[camera del lavoro]] d'Italia.<br />Nel [[1901]] nacque la [[Federazione sindacale internazionale]] (con sede ad [[Amsterdam]]), alla quale aderirono sindacati inglesi, francesi e statunitensi. Questa ''Unione'', sospesa durante la [[prima guerra mondiale]], si ricostituì nel [[1919]]; e nel [[1921]] contava già venticinque milioni di aderenti, nonostante fossero venute a mancare le adesioni dei sindacati [[Russia|russi]] e statunitensi.
In breve si diffusero anche in [[Belgio]], [[Austria]], [[Spagna]], [[Francia]] (Bourses du Travail) e [[Germania]] (Gewerkschaften); in Francia e Germania furono aspramente avversati. In tutti questi Paesi i sindacati furono accettati per legge.
In [[Italia]], precedute dalle Società di mutuo soccorso, solo intorno al [[1870 ]] si formarono delle associazioni (leghe di resistenza) che potrebbero essere assimilate a strutture sindacali embrionali. Nel 1888 nel comasco si fusero nella prima lega provinciale, mentre a Torino nell'ottobre del 1890 nacque la prima camera del lavoro.<br/>
Nel [[1901]] nacque la Federazione [[Internazionale sindacale]] con sede ad [[Amsterdam]] cui aderirono sindacati inglesi, francesi e degli [[Stati Uniti d'America]].
 
In Italia, il primo vero sindacato nacque a Torino nel 1848, a opera di Tipografi. E su questo esempio nasceranno associazioni in tutte le categorie dei lavoratori. L'Italia sarà comunque uno degli ultimi [[Civiltà occidentale|paesi occidentali]] ad avere un coordinamento sindacale nazionale tra le varie categorie: solo nel 1906, sarà creata la [[Confederazione Generale del Lavoro]] (CGL).
Questa ''Unione'', sospesa durante la [[prima guerra mondiale]], si ricostituì nel [[1919]] e nel [[1921]] contava già venticinque milioni di aderenti, nonostante fossero venute a mancare le adesioni dei sindacati [[Russia|russi]] e statunitensi.
 
== Caratteri generaliDescrizione ==
EsistonoNelle cosìimprese esistono sia sindacati dei [[lavoratore|lavoratori]] eche sindacati dei [[datore di lavoro|datori di lavoro]]. La storia dei sindacati è però soprattutto storia dei lavoratori ([[operaio|operai]],detti [[Agricoltore|contadini]],'''organizzazioni [[impiegato|impiegati]])datoriali''' cheo sianche riuniscono'''Associazioni allo scopodatoriali di difendere gli interessi delle loro categorie. I sindacati, nell'ambito della [[contrattazione collettiva]] nazionale, vengono anche definiti "parti sociali"'').
Anche le diverse categorie professionali del vasto mondo del [[lavoro autonomo]] sono rappresentate da specifici sindacati. I [[Dirigente|dirigenti]] e i [[Quadro (diritto del lavoro italiano)|quadri]] hanno le loro sigle sindacali e, fuori dall'ambito privato, ci sono le organizzazioni sindacali dei lavoratori del [[Pubblica amministrazione|pubblico impiego]].
 
La storia dei sindacati è però soprattutto storia dei lavoratori subordinati delle categorie inferiori (e cioè [[operaio|operai]] o [[Agricoltore|contadini]] e [[impiegato|impiegati]]) che si riuniscono allo scopo di difendere gli interessi delle loro categorie rispetto a chi detiene la proprietà dei mezzi di produzione. I sindacati, nell'ambito della [[contrattazione collettiva]] nazionale, vengono anche definiti "parti sociali".
Lo strumento spesso utilizzato per le rivendicazioni è lo [[sciopero]]. Tuttavia, l'attività dei sindacati viene espressa attraverso la [[contrattazione collettiva]] che risulta uno dei principali strumenti di autoregolamentazione per i [[rapporto di lavoro|rapporti di lavoro]] e per le [[relazioni sindacali]]. Poiché essi possono operarsi per far valere per gli interessi delle classi lavoratrici, spesso i sindacati ed i [[partito politico|partiti]] dei lavoratori (soprattutto quelli [[socialismo|socialisti]]) si sono trovati in posizioni molto vicine o coincidenti. Riguardo i rapporti tra sindacato e politica si sono sviluppate due teorie:
 
Lo scopo originario dei sindacati era quello di raccogliere fondi assicurativi in caso di malattia e invalidità o di rivendicare migliori condizioni salariali e lavorative.
* una che prevede la separazione tra sindacato e partito. Il primo si occupa degli interessi economici immediati dei lavoratori, l'altro degli interessi politici e della trasformazione della società a favore dei lavoratori.
 
Lo strumento spesso utilizzato per le rivendicazioni è lo [[sciopero]]. Tuttavia, l'attività dei sindacati viene espressa anche attraverso la [[contrattazione collettiva]] che risulta uno dei principali strumenti di autoregolamentazione per i [[rapporto di lavoro|rapporti di lavoro]] e per le [[relazioni sindacali]]. Poiché essi possono operarsi per far valere per gli interessi delle classi lavoratrici, spesso i sindacati e i [[partito politico|partiti]] dei lavoratori (soprattutto quelli [[socialismo|socialisti]]) si sono trovati in posizioni molto vicine o coincidenti. Riguardo ai rapporti tra sindacato e politica si sono sviluppate due teorie:
* un'altra, di stampo [[leninismo|leninista]], che vede il sindacato come ''cinghia di trasmissione'' tra il partito e le masse operaie. Non sono però strumenti subordinati agli interessi di partito, il sindacato ha una funzione politica nello spingere i lavoratori all'impegno con e per il partito finché questo tutela i loro interessi. Allo stesso tempo il sindacato è lo strumento per eccellenza che i lavoratori hanno a disposizione per far pressione sul partito affinché questo non si allontani dalla politica che essi, con la loro partecipazione, esprimono. Nell'ottica leninista, dunque, il partito e il sindacato devono avere funzioni differenti ma unità d'intenti.
 
* Una che prevede la separazione tra sindacato e partito. Il primo si occupa degli interessi economici immediati dei lavoratori, l'altro degli interessi politici e della trasformazione della società a favore dei lavoratori.
* Un'altra, di stampo [[leninismo|leninista]], che vede il sindacato come ''cinghia di trasmissione'' tra il partito e le masse operaie. Non sono però strumenti subordinati agli interessi di partito, il sindacato ha una funzione politica nello spingere i lavoratori all'impegno con e per il partito finché questo tuteli i loro interessi. Allo stesso tempo il sindacato è lo strumento per eccellenza che i lavoratori hanno a disposizione per far pressione sul partito affinché questo non si allontani dalla politica che essi, con la loro partecipazione, esprimono. Nell'ottica leninista, dunque, il partito e il sindacato devono avere funzioni differenti ma unità d'intenti.
 
== Nel mondo ==
La disciplina varia nei vari Stati del mondo, a livello internazionale operano alcune organizzazioni internazionali come l'[[Organizzazione internazionale del lavoro]] (ILO) creata nel 1919 e a livello europeo la [[confederazione europea dei sindacati]], fondata nel [[1973]].
=== Europa ===
I sindacati in [[Europa]] sono legati a quattro strutture continentali:
 
La convenzione ILO del 9 luglio 1948, n. 87 sulla libertà sindacale e la protezione del diritto sindacale all'art 4. vieta che le organizzazioni dei lavoratori e dei datori di lavoro siano soggette a scioglimento o a sospensione per via amministrativa.
* la [[Confederazione europea dei sindacati]] ('''CES''')
* la [[Confederazione europea dei sindacati indipendenti]] ('''CESI''')
* la [[Federazione europea del sindacalismo libero]] (FESAL)
* la [[International Confederation of Free Trade Unions|CISL]] (Confederazione internazionale sindacati liberi)
 
La '''[[Cida]]''' appartiene invece alla [[Confederation Europeénne des Cadres]] (CEC)
 
=== Italia ===
{{Vedi anche|Sindacato in Italia}}
==== Rappresentatività del sindacato ====
LaIn Italia, dal punto di vista giuridico, il sindacato è un'[[rappresentativitàassociazione (diritto)#Associazioni non riconosciute|associazione non riconosciuta]]; la rappresentatività di un sindacato è il presupposto sul quale si valuta il potere di firmare accordi vincolanti per tutti i lavoratori del settore cui l'accordo si riferisce (art . 39 [[Costituzione della Repubblica Italiana|Costituzione]]), e per l'accesso alle tutele dell'attività sindacale previste dalla legge (art. 19 dello [[Statuto dei lavoratori]]). I dirigenti e i rappresentanti sindacali godono di alcune tutele, come ad esempio della legge 11 giugno 1974, n. 252 e del decreto legislativo 16 settembre 1996, n. 564 conferisce loro varie agevolazioni di carattere previdenziale. Molteplici sentenze della [[Corte costituzionale]] hanno chiarito che la rappresentatività di un sindacato è determinata da una serie di elementi anche indiziari, non unicamente dal numero di iscritti, di preferenze nelle elezioni di RSA/RSU o nei referendum approvativi di un contratto collettivo nazionale.
 
I sindacati delle imprese in Italia sono centinaia, suddivisi o per dimensione/tipologia oppure per settore a volte per territorio geografico. Oltre ai sindacati delle imprese esistono anche i sindacati dei [[Lavoro autonomo|lavoratori autonomi]] tra cui quelli dei [[Libero professionista|liberi professionisti]]. Nel mondo del lavoro autonomo azioni sindacali famose sono quelle dei padroncini, taxisti, farmacisti, avvocati, veterinari e degli edicolanti. Da evidenziare che, come per i lavoratori subordinati o parasubordinati, non è obbligatoria l'iscrizione di un'impresa o di un lavoratore autonomo ad un'associazione sindacale.
Molteplici sentenze della [[Corte costituzionale]] hanno chiarito che la rappresentatività di un sindacato è determinata da una serie di elementi anche indiziari, non unicamente dal numero di iscritti, di preferenze nelle elezioni di RSA/ RSU piuttosto che nei referendum approvativi di un contratto collettivo nazionale.
 
=== Stati Uniti d'America ===
Con la sentenza n. 30/1995, la Corte afferma che "la maggiore rappresentatività risponde ad un criterio di [[meritocrazia]] e alla ragionevole esigenza [...] di far convergere condizioni più favorevoli o mezzi di sostegno operativo verso quelle organizzazioni che sono maggiormente in grado di tutelare gli interessi dei lavoratori".
{{Vedi anche|Sindacato negli Stati Uniti d'America}}
Negli Stati Uniti i sindacati sono formati dalle cosiddette ''Labor Union'', esistenti sin dalla fine dell'Ottocento.
 
==Note==
Fra questi elementi, la pluricategorialità (es. [[impiegato|impiegati]], [[quadro (diritto)|quadri]], [[operaio|operai]]) e la intercategorialità (es. vari settori dell'[[economia]]: chimico, metalmeccanico, ecc.) sono elementi che concretamente determinano la capacità del sindacato di aggregare e di coordinare "gli interessi dei vari gruppi professionali, anche al fine di ricomporre, ove possibile, le spinte particolaristiche in un quadro unitario" (Corte Cost. n. 388 del 24.3.1988).
 
Il [[TAR]] è l'autorità competente per l'accertamento della rappresentatività di un sindacato e la conseguente ammissione ai benefici di cui art. 19 Statuto dei Lavoratori. Pertanto, la valutazione di merito non è lasciata ai soli lavoratori con gli strumenti del tesseramento presso un sindacato o un altro, e con il diritto di voto nelle elezioni di RSA, RSU e per l'approvazione di contratti aziendali o collettivi.
 
Nei ricorsi al TAR è stata ripetutamente invocata come elemento di rappresentatività la partecipazione del sindacato a vertenze<ref>{{Cita web|autore = Gianni Puglisi|url = http://www.economyonline.it/2015/01/14/vertenza-sindacale-cause-tempi-procedure-e-costi/|titolo = Vertenza Sindacale, cause e tempi|accesso = |editore = |data = }}</ref> significative per [[licenziamento collettivo|licenziamenti collettivi]] e accordi di mobilità (che non sono qualificati come contratti collettivi normativi), per le quali i datori sono obbligati dalla legge a negoziare col sindacato.
 
Invece, salvo l’eccezione dell'art. 19 dello [[statuto dei lavoratori]] (e la dichiarazione di legittimità costituzionale<ref>Corte Cost. sentenza n.300/1990</ref>) che pone la firma di contratti collettivi come condizione necessaria per le RSA, la giurisprudenza ha chiarito che non si può ritenere un sindacato più rappresentativo perché abbia firmato contratti collettivi oppure sia stato ammesso dal datore ai benefici di legge, in quanto:
 
* non esistono obblighi in capo ai datori in materia di contratti, sia collettivi che aziendali. Infatti, la giurisprudenza ha chiarito che non esiste nessun obbligo né di applicare un contratto collettivo, né di negoziare coi sindacati un contratto aziendale, né -qualora il datore scelga di avviare un negoziato- l'obbligo di firmare un contratto aziendale congiuntamente con tutti i sindacati più rappresentativi, o almeno di negoziarlo ammettendoli tutti alle trattative;
* la conseguente libertà del datore favorirebbe la costituzione di sindacati di comodo o comunque un'ingerenza dei datori nella controparte sindacale.
 
==== I sindacati delle imprese ====
{{vedi anche|Associazione di categoria|Intersind}}
Il termine sindacato è solitamente associato a quello dei lavoratori. In realtà, le associazioni di categoria cosiddette "datoriali", ovvero quelle dei datori di lavoro, sono anch'essi, a tutti gli effetti, sindacati in quanto svolgono le classiche funzioni di rappresentanza, tutela, assistenza, ecc dei propri delegati.
 
Negli incontri delle cosiddette "parti sociali", spesso convocati da istituzioni pubbliche, i rappresentanti dei lavoratori e delle imprese svolgono le relazioni sindacali: a livello nazionale, ad esempio, per revisionare il [[CCNL]] di riferimento; a livello territoriale o della singola azienda si affrontano le questioni lavorative e sindacali locali o specifiche. Anche a livello individuale (la singola persona) spesso vi sono le relazioni sindacali tra un rappresentante del lavoratore e uno dell'impresa.
 
Esempi di sindacati delle imprese sono: [[Confartigianato]], [[Confederazione generale dell'industria italiana|Confindustria]], Confesercenti, Confie, [[Confcommercio]], [[Confcooperative]], Federmeccanica, [[Confagricoltura]], API, Conftrasporto, Assintel, CLAAI (Confederazione libere associazioni artigiane italiane). Si noti che alcuni di questi sono più propriamente federazioni di singole associazioni di categoria. I sindacati delle imprese in Italia sono centinaia, suddivisi o per dimensione/tipologia oppure per settore a volte per territorio geografico.
 
Oltre ai sindacati delle imprese esistono anche i sindacati dei [[Lavoratore autonomo|lavoratori autonomi]] tra cui quelli dei [[Libero professionista|libero professionisti]]. Nel mondo del lavoro autonomo azioni sindacali famose sono quelle dei padroncini, taxisti, farmacisti, avvocati.
 
Da evidenziare che, come per i lavoratori subordinati o parasubordinati, non è obbligatoria l'iscrizione di un'impresa o di un lavoratore autonomo ad un'associazione sindacale.
 
==== Sindacati attualmente presenti ====
Di seguito si riepilogano i principali sindacati italiani (dei lavoratori):
 
===== Confederali =====
** [[Confederazione Generale Italiana del Lavoro]] (CGIL)
** [[Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori]] (CISL)
** [[Confederazione Italiana dei Sindacati Autonomi dei Lavoratori]] (CISAL)
** [[Unione Italiana del Lavoro (1950)|Unione Italiana del Lavoro]] (UIL)
** [[Unione Generale del Lavoro]]
** [[Confederazione Italiana Lavoratori Democratici indipendenti]] (CILDI)
** [[Unione sindacale lavoratori italiani]] (USLI)
 
===== Autonomi =====
** [[Cisal]]
** CONFAEL
** FLP
* F.S.I.(Federazione Sindacati Indipendenti)
** I.S.A. Intesa Sindacato Autonomo " Confederazione "
** [[Sindacato Autonomo del Corpo Forestale Sardo]]
** Confsal
** [[RdB - CUB]]
** [[Sindacato italiano assistenti di studio odontoiatrico]] (SIASO)
** Sindacato nazionale autonomo telecomunicazioni e radiotelevisivi (enti lirici e teatro) (SNATER)
** Confederazione sindacale nazionale autonoma dei lavoratori e dei pensionati (SINALP)
 
===== di Base =====
** [[Associazione sindacale lavoratori di base]] (ASLa COBAS)
** [[Cobas]]
** [[Confederazione unitaria di base]] (CUB)
** [[Unione Sindacale Italiana]] (USI)
** [[Unione Sindacale di Base]] (USB)
 
===== Settoriali/specifici =====
** [[Associazione collaboratori studi medici]] (ACoSM)
** [[Associazione italiana coltivatori]] (AIC)
** [[Anp - Associazione nazionale dirigenti e alte professionalità della scuola]]
** [[Cida Unadis]]
** [[COSNIL]]
** [[Confederazione generale dei sindacati autonomi dei lavoratori]] (CONFSAL)
** [[Coordinamento macchinisti uniti]] (COMU)
** [[Sindacato nazionale dei dirigenti e direttivi forestali]] (DIRFOR)
** [[Unione Sindacale Italiana|USI]]
** [[Federazione Nazionale Stampa Italiana]]
** [[Federazione italiana tabaccai]]
** [[Sindacato dei consumatori]]
** [[Sindacato nazionale dipendenti Ministero affari esteri]] (SNDMAE)
** [[Unione degli studenti]]
** [[Unione piloti]]
** [[Unione nazionale cooperative italiane]] (UNCI)
** [[Rete degli studenti medi]]
** [[Confederazione dipartimenti regione enti sud servizi]] (CODIRES)
** Sindacato popolo della rete
 
== Note ==
<references/>
 
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* RSU IBM Italia Milano e Segrate, ''Industrial Relations & Economics basic glossary Italiano - English'', http://www.rsuibm.org/rif_glos.htm.
* Fabio Bertini, ''Gilliatt e la piovra. Storia del sindacalismo internazionale dalle origini a oggi'', Aracne, Roma, 2011.
*Luca Di Majo, ''Art. 39 Cost. e contratto collettivo'', in ''www.federalismi.it'', 23 dicembre 2017
*«Profili giuridici della libertà sindacale in Italia. 3 seminari», Istituto per lo studio comparato sulle garanzie dei diritti fondamentali, Padova, Cedam, 1986.
* Debora Migliucci, [http://www.archiviolavoro.it/sites/www.archiviolavoro.it/files/progetti/files/Sindacato_pillole.pdf Storia del lavoro e del sindacato], in www.archiviolavoro.it
* [[Giorgio Sacchetti]], ''Lavoro, democrazia, autogestione. Correnti libertarie nel sindacalismo italiano (1944–1969)'', Roma, ARACNE, 2012, pp. &nbsp;376 ISBN 9788854848047 [http://www.aracneeditrice.it/pdf/9788854848047.pdf (indice e introduzione)] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20151208155558/http://www.aracneeditrice.it/pdf/9788854848047.pdf |data=8 dicembre 2015 }}
* Myriam Bergamaschi,'' I sindacati della Cgil 1944-1968. Un dizionario, ''Milano, Guerini e Associati, 2007
* {{Cita libro|autore=Vincenzo Saba|titolo=Il sindacato come associazione. Quattro saggi|anno=2001|editore=Rubbettino|città=Soveria Mannelli}}
* {{Cita libro|autore=Vincenzo Saba|titolo=Il «Patto di Roma». 1944, i cattolici e l'unità sindacale|anno=2014|editore=Edizioni Lavoro|città=Roma}}
 
== Voci correlate ==
* [[Associazione di categoria]]
* [[Corporativismo]]
* [[Condotta antisindacale]]
* [[Contratto di lavoro]]
* [[Diritto sindacale]]
* [[Delegato sindacale]]
* [[Dirigente sindacale]]
* [[Datore di lavoro]]
* [[Lavoratore]]
* [[Rapporto di lavoro]]
* [[Gilda (storia)]]
 
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== Collegamenti esterni ==
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* [http://www.artiemestieri.info/giornale/pubblicazioni-sociali/classe-e-nazione/ Classe e Nazione]
* {{cita web|http://www.artiemestieri.info/giornale/pubblicazioni-sociali/classe-e-nazione/|Classe e Nazione}}
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