Chiesa della Consolazione (Genova): differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Miglioro impaginazione
 
(145 versioni intermedie di 55 utenti non mostrate)
Riga 1:
{{Edificio religioso
{{nota
|DedicatoA = [[Madre della Consolazione]]
|larghezza=250px
|Nome= Chiesa di Nostra Signora della Consolazione e San Vincenzo martire
|titolo=La Consolazione
|Immagine= Chiesa della Consolazione, Genova.jpg
|contenuto=
|Didascalia = Facciata
[[Immagine:Genova Centro - S. Rita Consolazione.jpg|250px|]]<br/>
|Larghezza =
<center>La chiesa è affidata ai padri agostiniani</center>}}
|NomeComune= [[Genova]]
La '''chiesa della Consolazione''' - o, più esattamente, '''chiesa di Nostra Signora della Consolazione e San Vincenzo martire''' (conosciuta però anche con il nome di Chiesa di Santa Rita) - è uno dei principali luoghi di culto [[Chiesa cattolica|cattolico]] di [[Genova]].
|Regione= [[Liguria]]
|SiglaStato = ITA
|Latitudine = 44.405772
|Longitudine = 8.941328
|AnnoConsacr= [[1875]]
|StileArchitett= [[architettura barocca|barocco]], [[architettura neoclassica|neoclassico]]
|InizioCostr= [[1684]]
|FineCostr= [[1706]]
|Sito= [http://www.chiesaconsolazionege.it/ Sito della parrocchia]
}}
 
La '''chiesa della [[Madre della Consolazione|Consolazione]]''' o, più esattamente, '''chiesa di Nostra Signora della Consolazione e [[Vincenzo di Saragozza|San Vincenzo martire]]''' (conosciuta però anche con il nome di '''chiesa di [[Rita da Cascia|Santa Rita]]''') è uno dei principali luoghi di culto [[Chiesa cattolica|cattolico]] di [[Genova]]. È situata nel quartiere di [[San Vincenzo (Genova)|San Vincenzo]], nella centrale [[via XX Settembre (Genova)|via XX Settembre]] e fa parte del [[vicariato]] [[Carignano (Genova)|Carignano]]-[[Foce (Genova)|Foce]] dell'[[Arcidiocesi di Genova]].<ref name=consolazione>[http://www.diocesi.genova.it/documenti.php?idd=203&parrocchia=182 La chiesa della Consolazione sul sito dell'arcidiocesi di Genova] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20070928063036/http://www.diocesi.genova.it/documenti.php?idd=203&parrocchia=182 |data=28 settembre 2007 }}</ref>
È situata nella centrale [[via XX Settembre (Genova)|via XX Settembre]] e fa parte del vicariato di Carignano-Foce (Centro).
 
== Storia ==
Di una chiesa intitolata a Nostra Signora della Consolazione si hanno notizie, a Genova, a partire dal [[XV secolo|Quattrocento]]. <br/>
=== La prima chiesa sul colle dello Zerbino ===
Tale chiesa - legata al nome del beato Battista Poggi - era la sede conventuale dei padri agostiniani. La collocazione iniziale era all'esterno della città, in Artoria. Si trovava cioè subito fuori dal recinto delle [[Mura di Genova|mura Nuove]], il cui tracciato del 1632 venne a passare proprio sopra di essa. La località era detta dello Zerbino (sotto il tratto delle mura dello Zerbino - Zerbino indica "Zerbo", in dialetto terreno brullo e selvatico relativo nel caso alla zona antistante le mura, per questa vicinanza priva di vegetazione alta e costruzioni). Era pertanto all'esterno dei quartieri storici della città, sia del vicino sestiere esterno di [[San Vincenzo (quartiere di Genova)|San Vincnzo]]
Di una chiesa intitolata a Nostra Signora della Consolazione si hanno notizie, a Genova, a partire dal 1475. Tale chiesa, legata al nome del beato [[Battista Poggi]], era annessa al convento della Congregazione della Consolazione, una [[congregazione]] riformata che faceva parte dell'[[Ordine di Sant'Agostino]]. La collocazione iniziale era all'esterno delle [[Mura di Genova|mura cittadine]], nella località chiamata Artoria, alle pendici del colle dello Zerbino (dal termine [[lingua ligure|genovese]] "Zerbo", che significa "[[Bryophyta|muschio]]"). Il tracciato delle [[Mura di Genova#Le Mura Nuove|mura Nuove]], costruite nel 1632, venne a passare proprio sopra di essa. Nei decenni successivi, la necessità di migliorare le difese cittadine obbligò a sgomberare ulteriormente anche l'area in prossimità delle mura, rendendo necessaria l'eliminazione del complesso conventuale, demolito nel dicembre del 1681 nonostante l'opposizione dei padri agostiniani.<ref name= "itinerari_portoria">[http://www.ortidicarignano.it/files/seiitinerariinportoria.pdf Sei itinerari in Portoria, Edizione Samizdat, Genova, 1997]</ref><ref name= "TCI">Touring Club Italiano, Guida d'Italia - Liguria, 2009</ref>
che di quello successivo inscritto nelle Vecchie Mura interne di [[Portoria (quartiere di Genova)|Portoria]].
 
=== La chiesa moderna ===
La necessità di migliorare le difese cittadine, anche in conseguenza del recente bombardamento del [[Re Sole]] del 1684, obbligò a ripulire ulteriormente anche l'area sotto le mura dello Zerbino. Pertanto si dovette demolire la vecchia chiesa di Artoria. Gli Agostiniani dovettero pertanto lasciare il loro convento, in conseguenza di queste ulteriori [[forti di Genova|fortificazioni]] della zona. I padri agostiniani ottennero nella circostanza dalla [[Repubblica di Genova]] l'autorizzazione a edificarne uno nuovo sull'area dove ancor oggi sorge l'attuale chiesa.
{{dx|[[File:Chiesa della Consolazione, Genova, fine XIX secolo.jpg|thumb|left|La chiesa appena terminata nel 1896, mentre via XX Settembre è ancora in costruzione e il palazzo accanto, il civico 19 progettato da Stefano Cuneo, sarà innalzato solo l'anno successivo.]]}}
Gli agostiniani ottennero nella circostanza dalla [[Repubblica di Genova]] l'autorizzazione a edificare un nuovo convento sull'area dove oggi sorge l'attuale chiesa. L'edificazione ebbe luogo dal 1681 al 1706, su progetto incertamente attribuito a [[Pietro Antonio Corradi]], ma la chiesa fu aperta al culto già dal 1693 sotto il patrocinio delle famiglie genovesi [[Durazzo (famiglia)|Durazzo]], Della Torre, Canevari e Lercari-Castiglione. Nel 1769 fu dotata della [[cupola]], disegnata da [[Simone Cantoni]]. Nel 1864 fu realizzata la facciata.<ref name="itinerari_portoria"/><ref name="TCI"/>
 
Inizialmente gli agostiniani, ospitati nel vicino palazzo Pinelli, attualmente inglobato nelle pertinenze della chiesa, officiavano le funzioni religiose nella vicina [[Chiesa di San Vincenzo (Genova)|parrocchiale di San Vincenzo]]. Accanto a questa prima sistemazione iniziarono a costruire la nuova chiesa.<ref name="itinerari_portoria"/>
L'edificazione della chiesa in stile neoclassico come la si vede oggi risale al [[1706]], mentre la sua trasformazione in parrocchia è datata [[1813]]. <br/>
 
Nel tempo, nella chiesa sono state raccolte opere d'arte provenienti dall'antica sede e da diverse chiese cittadine soppresse, tuttavia gli agostiniani preferirono dedicare le risorse disponibili all'edificazione di un convento che avesse anche una funzione di riferimento culturale, piuttosto che all'abbellimento della chiesa. Se poche infatti sono le opere d'arte settecentesche, peraltro commissionate da benefattori delle già citate famiglie, il convento si estendeva su un'area di 10.000 metri quadrati ed aveva quattro piani, di cui uno occupato dalla biblioteca.<ref name="itinerari_portoria"/>
Inizialmente gli Agostiniani vennero ospitati in un palazzo nobiliare vicino alla attuale chiesa palazzzo attualmente inglobato nelle sue pertinenze. Accanto a questa prima allocazione iniziarono a costuire la nuova chiesa, che doveva essere incredibilmente grande. Fu iniziato ma non terminato un immenso chiostro Settecentesco, che, rimasto incompiuto ancora verso la fine del XIX secolo, venne infine destinato a sede del Mercato Orientale di via XX Settembre, quale rimane tuttora. Di questo fanno parte dell'iniziale chiostro i colonnati deilati verso la chiesa e verso la via XX Settembre, nonchè il portale chiuso sulla piazzetta di accesso al mercato in via Galate, mentre gli altri due lati sono stati completati quando venne realizzato il mercato Orientale.
 
Fu anche iniziato ma mai terminato un grande [[chiostro]] settecentesco, rimasto incompiuto, che verso la fine del XIX secolo divenne sede del [[Mercato Orientale|Mercato Orientale di via XX Settembre]], quale rimane tuttora. Del chiostro originario, il mercato comprende i colonnati ai lati posti verso la chiesa e verso la via XX Settembre nonché il [[Portale (architettura)|portale]] chiuso sulla piazzetta di accesso al mercato in via Galata, mentre gli altri due lati sono stati completati quando venne realizzato il mercato Orientale.<ref name="itinerari_portoria"/>
L'edificio fu ufficialmente consacrato nel [[1875]].<br>
In questo lasso di tempo venne adibito a caserma del Genio militare.
 
LaCon la nuova [[Primo Impero francese|dominazione napoleonica]] e i conseguenti editti del [[Napoleone Bonaparte|Bonaparte]] di soppressione degli ordini religiosi, nel 1810 gli agostiniani furono costretti all'abbandono della chiesa Agostinianache, acquisìpassata al [[Arcidiocesi di Genova|clero diocesano]], nel 1813 fu eretta al titolo di [[parrocchia]], aggiungendo al proprio titolo anche laquello della vicina parrocchia[[Chiesa di San Vincenzo, (Genova)|chiesa di San Vincenzo]], che aveva dato il nome all'omonimo [[sestiere e che(Genova)|sestiere]], soppressa perché per le esigue dimensioni nonera potevadivenuta piùinsufficiente per svolgere il ruolo parrocchiale. DopoGli ilagostiniani, 1875che vennerotuttora realizzatireggono nuovila cicliparrocchia, divi affreschifecero all'internoritorno dellanel chiesa1816.<ref name="itinerari_portoria"/>
 
Dal ritorno degli agostiniani, per tutto l'Ottocento, fu completata la decorazione della chiesa, per opera di [[Michele Canzio]]<ref>{{Treccani|michele-canzio|Michele Canzio}}</ref>, [[Giuseppe Isola (pittore)|Giuseppe Isola]]<ref>{{Treccani|giuseppe-isola|Giuseppe Isola}}</ref>, [[Giuseppe Paganelli (pittore)|Giuseppe Paganelli]], [[Giovanni Quinzio]] e [[Francesco Semino]].<ref name= "fosca_consolazione">{{Cita web |url=https://fosca.unige.it/Nostra%20Signora%20della%20consolazione%20e%20San%20Vincenzo|titolo=Nostra Signora della consolazione e San Vincenzo|sito=Fonti per la storia della critica d'arte|editore=[[Università di Genova]]}}</ref>
==Bibliografia==
 
{{BiblioGenova}}
L'edificio fu ufficialmente consacrato nel 1875 dall'[[Arcidiocesi di Pisa|arcivescovo di Pisa]] monsignor [[Paolo Micallef]]. Dopo il 1875 vennero realizzati nuovi cicli di [[affresco|affreschi]] all'interno della chiesa.<ref name="itinerari_portoria"/>
 
Nel Novecento ebbe grande impulso il culto di [[Rita da Cascia|santa Rita da Cascia]], alla quale è stato dedicato un altare, in precedenza intitolato a [[san Rocco]]. Il 22 maggio, in occasione della ricorrenza della santa, numerosi fedeli prendono parte alla tradizionale benedizione delle rose.<ref name="itinerari_portoria"/> Il 12 febbraio 1961 il cardinale [[Giuseppe Siri]] ha benedetto il nuovo artistico portone in [[bronzo]], con i due battenti dedicati a [[Agostino d'Ippona|sant'Agostino]] e [[Tommaso di Villanova|san Tommaso di Villanova]].
 
== Descrizione artistica ==
=== Esterno ===
[[File:Chiesa della consolazione genova 02.jpg|thumb|L'ingresso della chiesa; l'immagine evidenzia l'ingresso posto ad un livello inferiore rispetto al piano stradale di via XX Settembre]]La facciata [[barocco|barocca]] è stata completata da [[Carlo Biale]] solo nel 1864. Sul [[Portale (architettura)|portale]] d'ingresso principale è collocata la copia di una statua in marmo del XVI secolo, raffigurante la ''Madonna col Bambino''. L'originale, proveniente dalla chiesa di Artoria, assai danneggiato da eventi bellici, è ora conservato all'interno della chiesa.
 
I portali d'ingresso si trovano oggi ad un livello inferiore rispetto al piano stradale, perché via XX Settembre, aperta nell'ultimo decennio dell'Ottocento, fu realizzata ad una quota superiore rispetto all'antica via della Consolazione, sulla quale si apriva l'entrata della chiesa.<ref name="itinerari_portoria"/><ref name="TCI"/><ref name="fosca_consolazione"/>
 
=== Interno ===
[[File:Chiesa_della_Consolazione_(Genova)_06.jpg|thumb|left|L'interno della [[chiesa (architettura)|chiesa]]]]
La chiesa ha tre [[navata|navate]], separate da pilastri quadrangolari. Sopra all'[[altare]] maggiore è sospeso un grande [[crocifisso]] su tavola (circa 5 m x 4 m), probabilmente proveniente dalla soppressa [[Chiesa di Sant'Agostino (Genova)|chiesa di Sant'Agostino in Sarzano]], dipinto intorno al 1350 da un ignoto allievo di [[Pietro Lorenzetti]], citato come ''il Maestro di [[Chiesa di Santa Maria di Castello (Genova)|Santa Maria di Castello]]'', per un'altra tavola conservata presso questa chiesa.<ref name="itinerari_portoria"/>
 
La [[volta (architettura)|volta]] della navata centrale e la [[controfacciata]] sono state affrescate nel 1874 da [[Giuseppe Isola (pittore)|Giuseppe Isola]] (''Visioni dell'Apocalisse'', ''Gloria di Nostra Signora della Consolazione'' e ''Giuditta rientra trionfante in Betulia''), mentre gli affreschi delle navate laterali sono opera di [[Giovanni Quinzio]].<ref name="itinerari_portoria"/><ref name="TCI"/>
 
Nel [[presbiterio]] è conservato un frammento di muro con un piccolo affresco in chiaroscuro raffigurante la ''Deposizione'', attribuito a [[Perin del Vaga]] e proveniente dalla sacrestia della vecchia chiesa di Artoria.<ref>Un altro quadro dello stesso Perin del Vaga, la ''pala Basadonne'', che si trovava nella chiesa, è oggi esposto alla [[National Gallery of Art]] di [[Washington]]</ref> Le pareti del presbiterio sono state affrescate da [[Cesare Maccari]] (1889).<ref name="itinerari_portoria"/>
 
Nell'[[abside]], la cui volta è stata affrescata nel 1825 da [[Filippo Alessio]]<ref>{{DBI|filippo-alessio|Filippo Alessio}}</ref> si trova il [[coro (architettura)|coro]], con elaborati stalli lignei settecenteschi.<ref name="itinerari_portoria"/>
 
====Cappelle laterali====
Lungo la navata si trovano dieci cappelle, cinque per ciascun lato, che ospitano gli altari secondari.
 
=====Altari a destra=====
[[File:Chiesa_della_Consolazione_(Genova)_10.jpg|thumb|[[Paolo Gerolamo Piola]], ''San Pietro che riceve le chiavi da Gesù'']]
*Primo altare: dedicato a [[san Giuseppe]] e alla [[Beatificazione|beata]] [[Maria Teresa Fasce]], con una tela di [[Domenico Fiasella]] (''San Tommaso di Villanova distribuisce i beni ai poveri'').<ref name="TCI"/>
*Secondo altare: dedicato all'[[Immacolata Concezione|Immacolata]].
*Terzo altare: dedicato a [[Nicola da Tolentino|san Nicola da Tolentino]], gruppo ligneo settecentesco raffigurante il santo, di [[Agostino Storace]], allievo del [[Anton Maria Maragliano|Maragliano]], pesantemente rimaneggiato nell'Ottocento.<ref name="TCI"/>
*Quarto altare: dedicato a [[Vincenzo di Saragozza|san Vincenzo]]. ''Martirio di San Vincenzo'' (1605), attribuito alla scuola di [[Lazzaro Tavarone]], proveniente dall'omonima chiesa, mentre sul pilastro tra questa cappella e la successiva si trova un bassorilievo in [[terracotta]] smaltata ([[1475]]) rappresentante la ''Natività'' della scuola di [[Andrea della Robbia]].<ref name="TCI"/>
*Quinto altare: dedicato a [[Agostino d'Ippona|sant'Agostino]] o alla Madonna della Cintura, con affreschi settecenteschi di [[Paolo Gerolamo Piola]] (''Battesimo di S. Agostino'' e ''San Pietro che riceve le chiavi da Gesù'') e un grande gruppo marmoreo di [[Bernardo Schiaffino]]<ref>{{Treccani|bernardo-schiaffino|Bernardo Schiaffino}}</ref>, raffigurante ''La Madonna con i santi Agostino e Monica''.<ref name="TCI"/>
 
=====Altari a sinistra=====
*Primo altare: dedicato a [[Giovanni da San Facondo|san Giovanni da San Facondo]], con un dipinto settecentesco di [[Francesco Narice]] (1719-1785) (''San Giovanni da San Facondo salva miracolosamente un bambino caduto in un pozzo'').
*Secondo altare: dedicato a [[san Lorenzo]], con una pala di [[Domenico Piola]] raffigurante il ''Martirio di san Lorenzo''.<ref name="TCI"/>
*Terzo altare: dedicato alla Madonna del Rosario: vi è collocata una macchina d'altare seicentesca, scolpita da [[Giovanni Battista Santacroce]] e proveniente dalla chiesa di San Vincenzo, mentre le due statue nelle nicchie (''San Domenico'' e ''Santa Caterina da Siena'') sono attribuite alla bottega del [[Anton Maria Maragliano|Maragliano]].<ref name="TCI"/>
*Quarto altare: dedicato a [[Rita da Cascia|santa Rita da Cascia]]: sull'altare una [[pala d'altare|pala]] ovale raffigurante la santa, di [[Tito Troja]] (XIX secolo) e sepoltura del frate agostiniano [[Michele Agostino Delfino]]<ref name=":0">{{Cita libro|nome=Andrea|cognome=Leonardi|titolo=La Liguria di Agostino. Architettura, Iconografia, Spiritualità. 750 Anni di presenza sul territorio|url=https://www.academia.edu/2543011/La_Liguria_di_Agostino_Architettura_Iconografia_Spiritualit%C3%A0_750_Anni_di_presenza_sul_territorio|accesso=2023-12-18|data=2006-01-01}}</ref>
*Quinto altare: dedicato a Nostra Signora della Salute: vi si trova un piccolo quadro, copia settecentesca di un dipinto del [[Sassoferrato (pittore)|Sassoferrato]], proveniente dalla scomparsa [[Chiesa di Santa Maria della Pace (Genova)|chiesa di Santa Maria della Pace]], che sorgeva proprio di fronte alla chiesa della Consolazione. L'altare di questa cappella era in origine l'altare maggiore della [[Chiesa di Santa Croce e San Camillo de Lellis|chiesa di San Camillo]], qui trasferito nel 1813. Alle pareti della cappella varie opere di [[Giuseppe Paganelli (pittore)|Giuseppe Paganelli]].
 
=== Organi a canne ===
Sull'ampia [[cantoria]] posta nell'[[abside]] si trova l'[[organo a canne]] [[Giacomo Locatelli]] ''opus 48''<ref>{{DBI|locatelli_res-969c3d8b-87ee-11dc-8e9d-0016357eee51|Locatelli}}</ref>, costruito nel 1880 e restaurato dalla [[Mascioni|ditta Mascioni]] nel 1975. Lo strumento, a [[sistema di trasmissione (organo)|trasmissione integralmente meccanica]], ha tre tastiere di 61 note ed una [[pedaliera|pedaliera concava]] di 27.
 
Nella stessa [[abside]], a pavimento, si trova l'[[organo a canne]] [[Giacomo Locatelli]] ''opus 47'', costruito nel 1879. Lo strumento, interamente espressivo, è a [[sistema di trasmissione (organo)|trasmissione meccanica]] ed ha un'unica tastiera di 58 note con prima ottava cromatica estesa e [[pedaliera|pedaliera concava]] di 24 note.
 
=== Sacrestia ===
La [[Sagrestia|sacrestia]], a cui si accede dal fondo della navata destra, è arredata con mobili settecenteschi; sulla volta affreschi raffiguranti la ''Gloria di Sant'Agostino'' di [[Giovanni Battista Merano]]. Nel corridoio attiguo alla sacrestia è collocata una statua di ''Sant'Agostino'', opera di [[Pasquale Bocciardo]], mentre nel vestibolo si trova un grande crocifisso processionale attribuito a [[Bernardo Schiaffino]].
 
=== Refettorio ===
Nel [[refettorio]] del convento è conservata una notevole raccolta di quadri. Tra le opere più significative:
* ''Madonna con i santi Agostino, Rocco e Sebastiano'', di [[Antonio da Como]] (1529);
* ''Sacra Famiglia'', di [[Orazio De Ferrari]] (1648);
* ''Ultima Cena'', soggetto ricorrente nei refettori conventuali, attribuita a [[Luca Cambiaso]];
* ''Deposizione'', di [[Antonio Semino]] (1547);
* ''San Rocco in adorazione della Madonna'', di [[Domenico Bocciardo]] (metà del XVIII secolo);
* ''Assunzione di Maria'', del frate agostiniano [[Michele Agostino Delfino]], morto nel 1814 e sepolto nell'altare di Santa Rita della stessa chiesa;<ref name=":0" />
* ''Battesimo di sant'Agostino'' e ''Traslazione dell'Immagine della Madre del Buon Consiglio'', di [[Antonio Giolfi]] (XVIII secolo).
 
==Note==
<references/>
 
== Bibliografia ==
*Franco Boggero, ''Chiesa di Nostra Signora della Consolazione'', 1977
*Antonio Cappellini, ''La chiesa di Nostra Signora della Consolazione'', 1933
*L.A. Cervetto, ''Cenni storici ed inventario della chiesa parrocchiale di San Vincenzo e di Nostra Signora della Consolazione'', 1920, manoscritto di proprietà dei padri agostiniani.
*Nicolo Luxardo De Franchi, ''Ville e luoghi sacri in Bisagno nel Quattrocento'', ne ''La storia dei Genovesi'' Vol. IV ,1984
 
{{genova}}
== Voci correlate ==
[[categoria:chiese cattoliche di Genova|Consolazione]]
* [[Arcidiocesi di Genova]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|preposizione=sulla|b=Disposizioni foniche di organi a canne/Italia/Liguria/Città metropolitana di Genova/Genova/Genova - Chiesa di Nostra Signora della Consolazione|b_preposizione=sulle|b_etichetta=disposizioni foniche degli organi a canne}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|url=http://www.diocesi.genova.it/documenti.php?idd=203&parrocchia=182|titolo=La chiesa della Consolazione sul sito dell'arcidiocesi di Genova|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070928063036/http://www.diocesi.genova.it/documenti.php?idd=203&parrocchia=182|dataarchivio=28 settembre 2007}}
* {{Cita web |url=https://fosca.unige.it/Nostra%20Signora%20della%20consolazione%20e%20San%20Vincenzo|titolo=Nostra Signora della consolazione e San Vincenzo|sito=Fonti per la storia della critica d'arte|editore=[[Università di Genova]]}}
* {{cita web|http://www.irolli.it/chiesa_genova/37/n-s-della-consolazione-e-san-vincenzo-martire.html|La chiesa della Consolazione sul sito www.irolli.it}}
* {{cita web | 1 = http://www.chiesaconsolazionege.it/ | 2 = Sito della parrocchia | accesso = 2 aprile 2010 | dataarchivio = 6 ottobre 2008 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20081006013316/http://www.chiesaconsolazionege.it/ | urlmorto = sì }}
* {{cita web |1=http://www.rapallomusica.it/organo_consolazione_genova.html |2=L'organo maggiore |accesso=23 gennaio 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20101004203721/http://www.rapallomusica.it/organo_consolazione_genova.html |dataarchivio=4 ottobre 2010 |urlmorto=sì }}
* {{cita web|url=http://ip51cc4e92.adsl-surfen.hetnet.nl/scripts/wwwopac.exe?database=orgbase2&%250=2003979&LGE=NL&LIJST=lang|titolo=L'organo del coro|accesso=6 maggio 2021|urlarchivio=https://archive.is/20130413224043/http://ip51cc4e92.adsl-surfen.hetnet.nl/scripts/wwwopac.exe?database=orgbase2&%250=2003979&LGE=NL&LIJST=lang|dataarchivio=13 aprile 2013}}
 
{{portale|architettura|cattolicesimo|Genova}}
 
[[Categoria:Chiese di Genova|Consolazione]]
[[Categoria:Chiese dell'arcidiocesi di Genova|Consolazione]]
[[Categoria:Chiese dedicate a santa Maria Consolata|Genova]]
[[Categoria:Chiese dedicate a san Vincenzo di Saragozza|Genova]]
[[Categoria:Architetture barocche di Genova]]
[[Categoria:San Vincenzo (Genova)]]