Claudio Abbado: differenze tra le versioni
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{{Carica pubblica
| nome = Claudio Abbado
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| didascalia = {{Premio|[[Premio Imperiale]]|[[2003]]}}<br />{{Premio|Wolf|arti|2008|x}}
| carica = [[Senatore a vita (ordinamento italiano)|Senatore a vita della Repubblica Italiana]]
| mandatoinizio = 30 agosto 2013
| mandatofine = 20 gennaio 2014
| legislatura = [[XVII legislatura della Repubblica Italiana|XVII]]
| gruppo parlamentare = [[Gruppo misto]]
| coalizione =
| circoscrizione =
| collegio =
| tipo nomina = [[Senatore a vita (ordinamento italiano)#Nominati da Giorgio Napolitano|nomina presidenziale di Giorgio Napolitano]]
| incarichi =
| sito = http://www.senato.it/leg/17/BGT/Schede_v3/Attsen/00030509.htm
| partito =
| titolo di studio = diploma di conservatorio
| alma mater =
| professione = direttore d'orchestra
| firma =
}}
{{Bio
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|GiornoMeseMorte = 20 gennaio
|AnnoMorte = 2014
|Epoca = 1900
|Epoca2 = 2000
|Attività = direttore d'orchestra
|Nazionalità = italiano
}}
Considerato uno dei più grandi e celebri direttori d'orchestra contemporanei a livello internazionale, è noto per aver guidato alcune delle più prestigiose orchestre al mondo, tra cui spiccano l'[[Orchestra del Teatro alla Scala]] di [[Milano]] e i [[Berliner Philharmoniker]], di cui è stato il primo e ad oggi unico italiano a divenire direttore stabile.<ref>{{Cita web|url=http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/05/13/berliner-philharmoniker-lorchestra-piu-celebre-al-mondo-senza-direttore-fumata-nera/1677904/|titolo=Berliner Philharmoniker, l'orchestra più celebre al mondo senza direttore: fumata nera|sito=Il Fatto Quotidiano|data=13 maggio 2015|lingua=it|accesso=1º gennaio 2021}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.treccani.it/enciclopedia/claudio-abbado|titolo=Abbado, Claudio nell'Enciclopedia Treccani|lingua=it|accesso=1º gennaio 2021}}</ref>
== Biografia ==
{{Approfondimento
|titolo=Date principali
|contenuto=
* '''1958''' Primo posto al concorso
* '''1960''' Debutto al [[Teatro alla Scala]] di [[Milano]].
* '''1963''' Vince il premio Mitropoulos della
* '''1968''' Debutto al
* '''1968'''-'''1986''' Direttore musicale del [[Teatro alla Scala]].<ref>
* '''1971''' Direttore principale dei [[Wiener Philharmoniker]].
* '''1979'''-'''1987''' Direttore musicale della [[London Symphony Orchestra]].
* '''
* '''1986'''-'''1991''' Direttore artistico della ''[[Wiener Staatsoper|Staatsoper di Vienna]]''.
* '''1989'''-'''2002''' Direttore artistico dei [[Berliner Philharmoniker]].
* '''2003'''-'''2014''' Direttore artistico
* '''2004'''-'''2014''' Direttore musicale e artistico dell
* '''2013'''-'''2014''' Senatore a vita del [[Senato della Repubblica]].
}}
=== Gioventù e anni cinquanta ===
Claudio Abbado nasce a [[Milano]] il 26 giugno 1933. Sua madre, la scrittrice Maria Carmela Savagnone, era di [[Palermo]], mentre suo nonno paterno, Michele Abbado, era di Alba, in provincia di Cuneo. Della sua famiglia hanno fatto parte diversi noti musicisti: suo padre, [[Michelangelo Abbado]], è insegnante di [[violino]] al prestigioso [[Conservatorio di Musica Giuseppe Verdi (Milano)|Conservatorio '"Giuseppe Verdi" di Milano]] e poi vicedirettore dello stesso; la madre, Maria Carmela Savagnone (sorella del padre di [[Rita Savagnone|Rita]] e [[Deddi Savagnone|Deddi]]), è [[pianista]] e scrittrice per bambini; suo fratello maggiore, [[Marcello Abbado]], è pianista e in seguito [[compositore]] e direttore dello stesso conservatorio milanese. Ha anche altri due fratelli: Luciana Abbado Pestalozza, fondatrice del Festival di MilanoMusica, e Gabriele Abbado, [[architetto]].
Fino al [[1955]]
In questo stesso periodo riesce a farsi ammettere al coro della
=== 1959-1968
Nel [[1959]] debutta a [[Trieste]] come direttore sinfonico. Nel [[1960]] dirige ''Maria d'Alessandria'' di [[Giorgio Federico Ghedini]] al [[Teatro Verdi (Trieste)|Teatro Verdi di Trieste]]. Lo stesso anno fa il suo esordio alla [[Teatro alla Scala|Scala]], dirigendo alcuni concerti tenutisi alla ''[[Piccola Scala]]'' e dedicati al terzo centenario della nascita di [[Alessandro Scarlatti]]. Nel [[1962]] dirige ''[[L'amore delle tre melarance]]'' al Teatro Verdi di Trieste.
Per il [[Teatro La Fenice]] nel [[1962]] dirige un concerto con [[Pietro Grossi]] al [[violoncello]] nel cortile di [[Palazzo Ducale (Venezia)|Palazzo Ducale]] e un concerto con [[Alexis Weissenberg]] al pianoforte al Teatro La Fenice
Nel [[1963]] conquista il prestigioso
[[File:Claudio Abbado 65.jpg|thumb|left|Claudio Abbado nel 1965]]
Nel [[1965]] dirige la première al Teatro della Piccola Scala di Milano di ''Atomtod'' di [[Giacomo Manzoni]]. Nel [[1966]]-[[1967]] dirige la sua prima opera di cartellone: ''[[I Capuleti e i Montecchi]]'' di [[Vincenzo Bellini]] con [[Renata Scotto]] e [[Luciano Pavarotti]], portando l'opera in tournée all'Expo '67 di [[Montréal]] alla Salle Wilfrid Pellettier quale rappresentante dell'[[Italia]] e all'[[Edinburgh International Festival]] del 1967 con [[Anna Moffo]] e Pavarotti; sempre nel 1967, con Margherita Rinaldi e Pavarotti nel cast dirige la stessa opera anche al [[Teatro dell'Opera di Roma]]. Nel 1967 dirige allo Holland Festival con Margherita Rinaldi, [[Giacomo Aragall]] e Pavarotti.
La sua rapida carriera lo porta a firmare il suo primo contratto con il [[Universal Music Group|Gruppo Universal]], al quale appartengono le celebri etichette [[Deutsche Grammophon]], [[Philips Classics Records|Philips Classical]] e [[Decca Records|Decca]]. Nel 1966 dirige la ripresa al Teatro alla Scala di Milano di ''[[Aida]]'' di [[Giuseppe Verdi]] per la regia di [[Franco Zeffirelli]] con [[Leyla Gencer]] e [[Fiorenza Cossotto]]. Nel 1967 dirige la ripresa al [[Teatro Comunale di Firenze]] del ''[[Requiem (Verdi)|Requiem]]'' di Giuseppe Verdi con [[Luciano Pavarotti]] e la prima rappresentazione al Teatro dell'Opera di Roma di ''I Capuleti e i Montecchi'' con Pavarotti.
Il 7 dicembre ha l'onore di dirigere la serata di gala per l'apertura della [[Stagioni liriche del Teatro alla Scala|stagione scaligera 1967/1968]] con la ''[[Lucia di Lammermoor]]'' di [[Gaetano Donizetti]] con [[Renata Scotto]]. Nel [[1968]] dirige la ripresa al Teatro alla Scala di Milano di ''I Capuleti e i Montecchi'' con la Scotto e Pavarotti. Debutta alla [[Royal Opera House]] di [[Londra]] con ''[[Don Carlos (opera)|Don Carlos]]'' di Giuseppe Verdi con [[Gwyneth Jones]] e [[Shirley Verrett]]. Debutta al [[Metropolitan Opera House]] di [[New York]] nella ripresa di ''Don Carlos''. Dirige la ripresa al Teatro alla Scala di Milano di ''Don Carlos'' di Verdi nella serata d'inaugurazione della stagione 1968/[[1969]] con [[Fiorenza Cossotto]], [[Piero Cappuccilli]], [[Nicolai Ghiaurov]] e, nelle repliche, [[Rajna Kabaivanska]]. Nel [[1969]], a soli 35 anni, è nominato direttore musicale del Teatro alla Scala.
=== 1968-1986. Dalla Scala di Milano alla Staatsoper di Vienna ===
{{Approfondimento
|titolo = Abbado e il Teatro alla Scala
|contenuto = Nel [[1968]] la scelta da parte del [[Teatro alla Scala]] di un direttore giovane e relativamente poco noto come Claudio Abbado fu considerata sorprendente, soprattutto pensando al fatto che, negli anni precedenti, il celebre teatro lirico milanese sembrava aver perso considerazione internazionale ed era ritenuto un ambiente turbolento e inaffidabile.
Scetticismo e dubbi furono rapidamente superati, soprattutto quando, nel [[1972]], gli si affiancò come sovrintendente [[Paolo Grassi]], sostituendo [[Antonio Ghiringhelli]], che aveva coperto l'incarico fin dal [[1945]]. Per la carriera di Abbado, e per la storia del teatro scaligero, è una rivoluzione copernicana: viene ampliato moltissimo il repertorio, includendo autori come [[Alban Berg]], [[Igor' Fëdorovič Stravinskij]], [[Arnold Schönberg]], in precedenza raramente eseguiti. Addirittura il teatro commissiona e rappresenta prime mondiali di opere di autori contemporanei come, nel 1984, ''Samstag aus Licht'' di [[Karlheinz Stockhausen]] (evento che non accadeva dal lontano [[1926]], con la ''[[Turandot]]'' di [[Giacomo Puccini]]).
Parallelamente al rinnovamento del repertorio, Abbado impone un rinnovamento dell'approccio alla partitura: un approccio filologico ma non dogmatico, la ricerca e l'utilizzo di partiture originali e lo studio dell'esecuzione musicale dell'epoca si accoppiano con la ricerca di una musicalità spontanea ma non banale. Questo consente di ''risentire per la prima volta'' capolavori ben noti del repertorio tradizionale, così come di poter ascoltare brani di autori dei quali si conosceva solo parte della produzione (ad esempio [[Gioachino Rossini]]).
Dal punto di vista sinfonico i cicli completi delle opere di [[Ludwig van Beethoven|Beethoven]] e [[Johannes Brahms|Brahms]] sono accoppiati all'esecuzione di autori all'epoca poco (o addirittura mai) eseguiti in Italia, come [[Gustav Mahler|Mahler]] o [[Anton Bruckner|Bruckner]]. Per questa operazione di "internazionalizzazione" del cartellone sono sovente ospitati i maggiori direttori del panorama mondiale, come [[Karl Böhm]], [[Herbert von Karajan]], [[Carlos Kleiber]], [[Leonard Bernstein]], [[Riccardo Muti]], [[Georg Solti]]; talvolta alla guida delle rispettive orchestre, altre volte guidando l'[[Orchestra del Teatro alla Scala]], destinata a trasformarsi da orchestra prevalentemente operistica in [[orchestra sinfonica]] di caratura internazionale, come effettivamente accadde nel [[1982]] con l'istituzione ufficiale della [[Filarmonica della Scala]].
Parallelamente all'estensione del repertorio e alla sua reinterpretazione è molto importante l'opera di divulgazione del repertorio musicale che giunge, a partire dal 1972, alla creazione dei ''Concerti per studenti e lavoratori''. Lo scopo dell'iniziativa è quello di avvicinare alla musica e alla vita del Teatro anche le classi sociali meno abbienti, con proposte e agevolazioni ad hoc. Il progetto, sviluppato sul modello di iniziative simili comuni nel Nord Europa, dura diversi anni e ha un successo notevole, godendo, fra l'altro, del contributo di numerosi musicisti di valore, come [[Maurizio Pollini]], che offrono il loro appoggio incondizionato.
Non bisogna pensare che queste iniziative di "rottura" non abbiano suscitato malumori e critiche: certo, la scelta di inserire nel cartellone operistico opere contemporanee scarsamente popolari e musicalmente lontane anni luce dal repertorio tradizionale costrinsero gli abbonati a uno sforzo di adattamento notevole. Allo stesso modo, da più parti l'iniziativa dei ''Concerti per studenti e operai'', proposti a un prezzo nettamente antieconomico, venne accusata di populismo. Ma più in generale, alla lunga, risultò insostenibile il progetto di trasformare il Teatro alla Scala da luogo dedicato alla ''musica'' a luogo dedicato alla ''cultura in generale'', in competizione, economica e di competenze, con altre istituzioni milanesi. D'altra parte, l'enorme popolarità di Abbado nella sua città natale, oltre che il reinserimento del Teatro nei grandi circuiti mondiali della musica classica, nonché il sostegno delle amministrazioni comunali (presiedute prima da [[Aldo Aniasi]], poi da [[Carlo Tognoli]]) permisero alla coppia Abbado-Grassi di operare, almeno nei primi anni, con eccezionale libertà.
}}
[[File:Claudio Abbado fortepan 138433.jpg|sinistra|miniatura|Claudio Abbado nel 1968.]]
[[1969]]: viene messo in scena ''[[Oedipus rex (Stravinskij)|Oedipus rex]]'' di [[Igor' Fëdorovič Stravinskij|Stravinskij]] con [[Marilyn Horne]] e ripresa la ''Lucia di Lammermoor'', entrambi con la regia di [[Giorgio De Lullo]] con [[Piero Cappuccilli]]. Dirige la prima esecuzione assoluta di "Suite da camera da Intolleranza 1960" di [[Luigi Nono (compositore)|Luigi Nono]] nel King's Theatre di [[Edimburgo]]. Viene proposto un ciclo completo delle sinfonie di [[Gustav Mahler]] (al tempo autore decisamente poco frequentato nelle sale da concerto italiane), a dicembre è allestito a Milano ''[[Il barbiere di Siviglia (Rossini)|Il barbiere di Siviglia]]'' di [[Gioachino Rossini|Rossini]] con [[Luigi Alva]] e [[Teresa Berganza]], che verrà rappresentato nel 1972 al ''[[Festival di Salisburgo]]'' per l'anniversario rossiniano.
[[1970]]: anno beethoveniano, riprende ''Don Carlos'' con [[Nicolai Ghiaurov]], [[Plácido Domingo]], Piero Cappuccilli e [[Shirley Verrett]] alla Scala, nel settembre inizia la fortunata collaborazione con la [[London Symphony Orchestra]], con la quale effettuerà la maggior parte delle registrazioni nei successivi 15 anni. Sempre nello stesso anno, diventa direttore ospite della [[Boston Symphony Orchestra]].
[[1971]]: viene nominato direttore principale dei [[Wiener Philharmoniker]]. Dal gennaio La Scala riprende l'allestimento del ''Barbiere'' con Alva (Benelli nelle repliche), [[Enzo Dara]] e [[Sesto Bruscantini]], in marzo viene allestito il ''[[Wozzeck]]'' di [[Alban Berg]], opera inusuale per il tradizionale cartellone scaligero, ma che il maestro riprenderà diverse volte nel corso degli anni. A Firenze al [[Maggio
[[1972]]: viene eletto primo direttore ospite della [[London Symphony Orchestra]]. Viene nominato sovrintendente del Teatro alla Scala [[Paolo Grassi]], già fondatore, assieme a
[[1973]]: cura la revisione delle musiche di ''I Capuleti e i Montecchi'' per il Teatro La Fenice. In aprile, porta la ''Cenerentola'' alla Scala, con Luigi Alva ([[Ugo Benelli]] nelle repliche), Capecchi e [[Lucia Valentini]]; la porta anche al [[Theater an der Wien]] con Teresa Berganza, Ugo Benelli, Paolo Montarsolo e Enzo Dara/Capecchi. Conclude la trilogia comica rossiniana, aprendo la stagione della Scala con ''L'italiana in Algeri'' come nelle precedenti rappresentazioni, con regia di Jean-Pierre Ponnelle. L'opera viene rappresentata in edizione critica e nel cast Teresa Berganza ([[Lucia Valentini Terrani]] nelle repliche), Ugo Benelli, Paolo Montarsolo ed Enzo Dara. A dicembre è ripreso il ''Simon Boccanegra'' con Cappuccilli e Mirella Freni.
[[1974]]: a febbraio riprende alla Scala ''Cenerentola'' con Alva, Dara e Valentini Terrani, quindi sono allestite ''[[Le nozze di Figaro]]'' di [[Mozart]] con [[Hermann Prey]], Freni, [[
[[1975]]: dirige al ''Covent Garden'' di [[Londra]] ''[[Un ballo in maschera]]'', regia di Schenk con [[Reri Grist]],
La stagione '75-'76 apre col tradizionale ''[[Macbeth (opera)|Macbeth]]'' di Verdi con Verrett, Cappuccilli, Ghiaurov e Mariotti, mentre a dicembre viene riallestita la ''Cenerentola'' con Alva, Dara e Berganza [[1976]]: l'anno inizia col ''Simon Boccanegra'', quindi ancora la ''Cenerentola'' e il ''Requiem'' di Verdi. In settembre porta in tournée negli [[Stati Uniti d'America|USA]], ''Simon Boccanegra'', ''Macbeth'', ''Messa di Requiem'' e ''Cenerentola''.
[[1977]]: Paolo Grassi lascia la sovrintendenza del [[Teatro alla Scala]] per diventare presidente della [[RAI Radiotelevisione Italiana|RAI]]. Al suo posto viene nominato [[Carlo Maria Badini]]. Viene presentata una nuova edizione del ''Wozzeck'' di Alban Berg, con la regia di [[Luca Ronconi]]. In seguito, con la ''London Symphony'' allestisce la ''[[Carmen (opera)|Carmen]]'' di [[Georges Bizet]] con Mirella Freni, Plácido Domingo e Teresa Berganza al Festival di Edimburgo. Per la stagione sinfonica dirige dei concerti con [[Isaac Stern]] portando in prima esecuzione assoluta anche Berceuse variata di [[Salvatore Sciarrino]] e con Margaret Price nella Sala Verdi del [[Conservatorio Giuseppe Verdi (Milano)]].
La stagione scaligera d'opera, stagione del bicentenario del teatro, apre con una versione integrale critica del ''[[Don Carlos (opera)|Don Carlos]]'' di Verdi, con regia di [[Luca Ronconi]], in una versione completa e rivista: il cast è straordinario, comprendendo alcuni fra i cantanti più in vista al mondo, come [[José Carreras]], Mirella Freni, Piero Cappuccilli, Elena Obraztsova e Nicolai Ghiaurov. In seguito collabora con [[Franco Zeffirelli]], nell'allestimento di ''Un ballo in maschera'' con Cappuccilli, Pavarotti, Obraztsova e Verrett. Inizia anche la fortunata collaborazione discografica con Deutsche Grammophon in campo sinfonico, che lo lega alla Chicago Symphony Orchestra riportata agli antichi fasti dalla direzione artistica di sir [[Georg Solti]].
[[1978]]: suona il cembalo e dirige un concerto con musiche di [[Johann Sebastian Bach]] nella [[Chiesa di Santo Stefano (Venezia)]] per il Teatro La Fenice ed è tra i fondatori dell'[[European Union Youth Orchestra]], che dirigerà fino al [[1994]]. In gennaio dirige la ''[[Messa di requiem (Verdi)|Messa di requiem]]'' di Verdi con la Freni, l'Obraztsova, Pavarotti e Ghiaurov nella [[Chiesa di San Marco (Milano)]]. A febbraio ripropone ''Al gran sole carico d'amore'' di Nono al Teatro Lirico, porta alla Scala i Wiener Philharmoniker con [[Kiri Te Kanawa]] e dirige musiche di Johann Sebastian Bach, suonando il clavicembalo nella [[chiesa di San Fedele (Milano)]] e in maggio nel [[Teatro Manzoni (Milano)]], che allora si chiamava Teatro della Via Manzoni - [[Renato Simoni]]; in settembre dirige un concerto con Lucia Valentini Terrani al [[Palasport di San Siro]] e a novembre con [[Maurizio Pollini]] nella Sala Verdi del [[Conservatorio Giuseppe Verdi (Milano)]]. Viene ripresa la ''Carmen'' con [[Ileana Cotrubaș]] e la Berganza a Edimburgo e porta all'Opéra di Parigi il ''Simon Boccanegra'', che apre anche la stagione scaligera con la Freni, Cappuccilli e Ghiaurov.
[[1979]]-[[1980]]: inizia la collaborazione fra Opéra di Parigi e La Scala, in occasione del Festival Berg. In questo ambito, presenta il ''Wozzeck'', mentre porta alla Scala la ''Lulu'', con la direzione di [[Pierre Boulez]], in edizione critica e integrale. Viene eletto direttore musicale della London Symphony Orchestra, con la quale inizierà ad approfondire (e a registrare) la ''grande'' musica sinfonica. Nel 1979 dirige la ripresa nel Teatro alla Scala di Milano di ''Don Carlos'' di Giuseppe Verdi con la Freni, Carreras, Obraztsova e [[Renato Bruson]]/[[Leo Nucci]], dirige la ''Messa di requiem'' di Verdi con Freni, Obraztsova e Ghiaurova nel [[Duomo di Cremona]] e nel [[Duomo di Como]], ''Macbeth'' con Cappuccilli, Ghiaurov e Verrett, Wozzeck, un concerto con [[Salvatore Accardo]] nella Sala Verdi del Conservatorio Giuseppe Verdi, un concerto con musiche di Verdi con Plácido Domingo, Ileana Cotrubaș, Leo Nucci, Piero Cappuccilli, Elena Obraztsova, Katia Ricciarelli e Mirella Freni, lo ''Stabat mater'' di [[Giovanni Battista Pergolesi]] con Katia Ricciarelli e Lucia Valentini Terrani e musiche di Vivaldi nella Sala Verdi del Conservatorio Giuseppe Verdi, un concerto con Kiri Te Kanawa e [[Rudolf Serkin]], uno con Maurizio Pollini.
Per il Teatro La Fenice dirige lo ''Stabat mater'' di [[Giovanni Battista Pergolesi]] e ''Pulcinella'' di [[Igor' Fëdorovič Stravinskij]] nella Chiesa di Santo Stefano con Ricciarelli e Valentini Terrani e altri concerti sinfonici nel [[1980]]. La stagione scaligera si apre con il ''[[Boris Godunov (opera)|Boris Godunov]]'' di [[Modest Mussorgskij]] con Lucia Valentini Terrani, [[Fedora Barbieri]] e Ghiaurov, dirige la ''Messa di requiem'' di Verdi con Freni e Pavarotti nel [[Duomo di Parma]] e presenta un cartellone fortemente innovativo, che comprende l{{'}}''Oedipus Rex'' di Stravinskij con Ghiaurov e Obraztsova, ''Erwartung'' di [[Arnold Schönberg]] e il ''Mandarino meraviglioso'' di Bela Bartók. In seguito dirige un concerto con [[Alfred Brendel]].
[[1981]]: Dirige due concerti sinfonici per il Teatro La Fenice. Dall'orchestra giovanile europea nasce la [[Chamber Orchestra of Europe]], della quale è stato fino alla sua scomparsa consulente artistico. Si stringe ancor di più il suo legame con la Chicago Symphony, della quale diventa direttore ospite principale. In occasione del centenario della morte di Mussorgskij (Mussorgskij festival), riprende il ''Boris Godunov'' con Ghiaurov, Valentini Terrani e Fedora Barbieri, allestisce inoltre una rassegna di musica sinfonica e corale con un concerto con musiche di Verdi, due con la London Symphony Orchestra e allestisce anche la ''Kovanchina''. In occasione del centenario della nascita di Bela Bartók viene allestito un ciclo, con la collaborazione del ''Teatro dell'Opera di Budapest''. Per ricambiare la collaborazione, in estate porta la ''Messa di Requiem'' di Verdi in tournée nell'Europa dell'Est con la Verrett e Obraztsova al Kulturalpalast di [[Dresda]], nella [[Cattedrale di San Vito (Praga)|Cattedrale di San Vito]] a [[Praga]], al Teatro Erkel di [[Budapest]] con Lucia Valentini Terrani, nel Nuovo Palazzo della Cultura di [[Sofia]] con Ghiaurov, nell'Antico [[Teatro di Epidauro]] di [[Atene]] e nel Teatro [[Bunka Kaikan]] di [[Tokyo]] con la Freni.
[[File:Claudio Abbado (dirigent) krijgt AVROs publieksprijs Klassiek 81 Claudio Abbad, Bestanddeelnr 932-2754.jpg|thumb|left|Claudio Abbado nel 1982]]
In autunno, è ospite in Giappone con l'orchestra della Scala dove porta Simon Boccanegra con Cappuccilli, Freni, Ghiaurov nel Teatro Bunka Kaikan di Tokyo, ''Il barbiere di Siviglia'' (Rossini) con Dara, Valentini Terrani, Nucci e Furlanetto al Teatro N.H.K. di Tokyo. La stagione apre col ''[[Lohengrin (opera)|Lohengrin]]'' di [[Richard Wagner]] con Anna Tomowa-Sintow e la regia di Strehler. Dal Teatro alla Scala produce, con Jean-Pierre Ponnelle, un altro film-opera di Rossini: è ''La Cenerentola''. Nel cast [[Frederica von Stade]], [[Paolo Montarsolo]], Francisco Araiza e Claudio Desderi.
[[1982]]: dirige la ripresa nel Teatro alla Scala di Milano di
[[1984]]: ripropone il ''Simon Boccanegra'' con
[[1985]]: dirige due concerti con Salvatore Accardo e Maurizio Pollini, riprende il ''Macbeth'' con Cappuccilli, Ghiaurov e [[Ghena Dimitrova]], quindi porta alla Scala ''Viaggio a Reims'' con Ricciarelli, Gasdia, Valentini Terrani, Matteuzzi, Nucci, Ramey e Dara, dirige la ''Messa di requiem'' di
=== 1986-1991.
Nel [[1986]]
La decisione, tuttora motivo di rancore e polemiche, ha l'effetto di spaccare in due la comunità musicale italiana. Da un lato i nostalgici del suo stile, dall'altro i sostenitori del nuovo direttore, [[Riccardo Muti]]. Le ultime esecuzioni milanesi di Abbado sono il ''[[Pelléas et Mélisande (opera)|Pelléas et Mélisande]]'' di [[Claude Debussy]] con [[Frederica von Stade]] e Ghiaurov, a maggio e, infine, a giugno, un programma sinfonico sempre dedicato al compositore francese. Da questo momento non suonerà più nel teatro che lo ha reso celebre nel mondo, lasciando intuire la presenza di rapporti piuttosto problematici con la nuova direzione amministrativa e musicale. Nel frattempo assume il prestigioso incarico di direttore musicale della Staatsoper di Vienna e fonda la ''Gustav Mahler Jugendorchester''.
[[File:WSO-night.JPG|thumb|left|upright=1.4|La [[Wiener Staatsoper|Staatsoper]] di Vienna]]
L'esordio in qualità di direttore artistico del teatro austriaco avviene ad ottobre con ''Un ballo in maschera'' che dirige con
[[1988]]: dirige il [[Concerto di Capodanno di Vienna]] e fonda il festival '' Wien Modern'', dedicato alla musica contemporanea. Dopo la prima edizione, al cartellone musicale vengono affiancate altre iniziative di carattere culturale
Con i Wiener Philharmoniker esegue l'integrale delle sinfonie e dei concerti per pianoforte di Beethoven, questi ultimi con [[Maurizio Pollini]] come solista. Questo programma è portato in tournée alla Scala, in Europa, Stati Uniti e Giappone (solo le sinfonie). [[1989]]: oltre a occuparsi della seconda edizione di ''Wien Modern'' (che come detto si evolve da festival musicale a festival dedicato alle varie forme d'arte), porta in scena la ''[[Chovanščina]]'' di Mussorgsky con Ghiaurov, l{{'}}''[[Elettra (Strauss)|
Alla fine dell'anno viene eletto direttore principale e artistico dai membri dell'Orchestra Filarmonica di Berlino. È il primo direttore non austro-tedesco eletto dagli orchestrali (il romeno [[Sergiu Celibidache]] era stato nominato ''ad interim'' dalle forze di occupazione nell'immediato dopoguerra). Sostituisce [[Herbert von Karajan]], recentemente scomparso e per 35 anni ''padrone'' incontrastato dell'orchestra berlinese. [[1990]]: presenta il ''[[Lohengrin (opera)|Lohengrin]]'' di Wagner con Domingo e la Studer e quindi il ''[[Don Giovanni (opera)|Don Giovanni]]'' di Mozart con la Studer e la Mattila; riprende il ''Fierrabras'' di Schubert, con i Wiener Philharmoniker.
[[1991]]: dirige il [[Concerto di Capodanno di Vienna]] e continua il suo ciclo [[mozart]]iano allestendo una sontuosa versione di ''[[Le nozze di Figaro]]'' alla [[Wiener Staatsoper|
=== 1991-2002.
[[File:Philharmonie 1a.jpg|thumb|upright=1.4|La [[Philharmonie Berlin|Philharmonie]] di [[Berlino]], avveniristica residenza dei Berliner Philharmoniker]]
Nel [[1992]] dirige un concerto con i [[Wiener Philharmoniker]] alla Scala.
Una volta conclusi i suoi impegni con la
Nel [[1992]]-[[1993|93]] organizza, con la collaborazione di [[
Nel
Dal [[1994]]
Nello stesso anno termina con le trasferte in [[Giappone]] di ''Boris
Abbado sempre nel 1994 mette in scena ''
Il tema della stagione dei
La stagione berlinese è dedicata alla figura di [[Shakespeare]], con lavori di
1997: anche quest'anno si apre con la presentazione a
La stagione berlinese è dedicata al tema dell'
Il [[2000]] si apre con l'allestimento a
L'anno 2001 s'apre con l'omaggio a Giuseppe Verdi, nel centenario della sua morte.
Il 27 gennaio dirige a Berlino la sua ''Messa di Requiem''. In seguito porta in tour a Roma e
A Salisburgo dirige il ''Falstaff''. Nell'autunno dello stesso anno effettua una tournée negli Stati Uniti colpiti dai fatti dell'[[11 settembre 2001]]. La stagione berlinese è dedicata al tema ''
Il [[2002]] si apre con ''Scene dal Faust di Goethe'' di
=== Dal 2002
Dopo l'esaurimento degli impegni berlinesi, Abbado sembra dedicarsi con maggiore costanza alla "sua" Chamber Orchestra of Europe. Nel maggio dirige a [[Parigi]] un concerto per celebrarne il ventennale dalla fondazione, nel quale esegue un programma dedicato a Schubert: due ''Lieder'' con la partecipazione di [[Anne Sofie von Otter]] e [[Thomas Quasthoff]] e le sinfonie VIII e IX. Al maggio Musicale Fiorentino porta il
Dal [[2003]] è impegnato con la nuova Orchestra del Festival di Lucerna la cui formazione è composta dalla Mahler Chamber Orchestra, da alcune prime parti dei [[Berliner Philharmoniker]] e dei
Nel [[2004]] al Festival di Lucerna dirige ''
Al [[Teatro comunale Luciano Pavarotti]] di [[Modena]] dirige ''Così fan tutte'' con la Mahler Chamber Orchestra.
Nel 2005 porta a Ferrara, a Reggio Emilia e a Modena ''[[
Nel [[2006]] dirige un concerto con musiche di Mozart a Modena con [[Giuliano Carmignola]], è a Torino il 29 aprile con la [[Gustav Mahler Jugendorchester]], dirige la ''[[Sinfonia n. 4 (Mahler)|Quarta sinfonia]]'' di Mahler.
Nel [[2007]] per il Teatro La Fenice e Modena dirige i ''[[Concerti brandeburghesi]]'' BWV 1046-1051 con
=== Gli ultimi anni ===
[[File:Claudio Abbado in 2013.jpg|thumb|Abbado nel 2013]]
Nei primi anni del terzo millennio ha fondato orchestre giovanili a [[Cuba]] e in [[Venezuela]] (dove fu amico di [[Fidel Castro]] e [[Hugo Chávez]]). Nel settembre 2012 ha diretto con successo a Ferrara con [[Maurizio Pollini]] e l'Orchestra del Festival di [[Lucerna]] un concerto di beneficenza per il terremoto (tutto esaurito).
L'8 dicembre 2012 è stato il protagonista assoluto del concerto tenuto presso il [[Teatro Carlo Felice]] di [[Genova]] in occasione della Stagione del Centenario della [[Giovine Orchestra Genovese]], fondata nel 1912 e in seguito ha diretto l'Orchestra Mozart di Bologna.
Il 30 agosto del 2013 è stato nominato [[Senatore a vita]] dal Presidente della Repubblica [[Giorgio Napolitano]].<ref>{{cita web|url=http://www.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Notizia&key=38099|titolo=Nominati Abbado, Cattaneo, Piano e Rubbia senatori a vita|accesso=30 agosto 2013}}</ref>
Da tempo malato, è morto il mattino del 20 gennaio 2014, all'età di 80 anni, nella sua abitazione di Bologna<ref>{{cita web|url=http://www.corriere.it/spettacoli/14_gennaio_20/addio-grande-maestro-claudio-abbado-direttore-d-orchestra-morto-80-anni-3286bd52-81b2-11e3-8a88-1094d7bd0d52.shtml|titolo=Addio al grande maestro Claudio Abbado Il direttore d'orchestra è morto a 80 anni}}</ref> vicino a [[Piazza Santo Stefano (Bologna)|piazza Santo Stefano]]. La camera ardente, nella [[Basilica di Santo Stefano (Bologna)|Basilica di Santo Stefano]], è stata aperta nel pomeriggio del 21 gennaio e chiusa alla mezzanotte del giorno dopo. Centinaia di bolognesi e migliaia di suoi estimatori provenienti anche da altre città gli hanno reso omaggio porgendogli l'estremo saluto. Dopo mezzanotte è stata celebrata la cerimonia strettamente privata di benedizione della salma, che durante la notte è stata cremata vicino a Bologna. Proprio nel capoluogo emiliano è stato fra i promotori del progetto annunciato nel 2011, ma poi accantonato<ref>{{cita testo|url=https://corrieredibologna.corriere.it/bologna/notizie/cultura/2014/22-gennaio-2014/comune-archivia-auditorium-costoso-spazi-ci-sono-gia-2223956988257.shtml|titolo=''Il comune archivia l'auditorium'', Corriere della Sera del 22 gennaio 2014}}</ref>, di costruire un grande [[auditorium]] disegnato da [[Renzo Piano]] nell'area della [[Manifattura delle Arti]]. il complesso, con circa 1800 posti a sedere, sarebbe dovuto diventare la sede stabile dell'Orchestra Mozart, con un'acustica "vicina alla perfezione", studiata dal giapponese [[Yasuhisa Toyota]].<ref>{{Cita web |url=http://www.postfiera.org/archives/1814# |titolo=Renzo Piano progetta l'Auditorium di Bologna | POSTFIERA.org<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=5 febbraio 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131214103910/http://www.postfiera.org/archives/1814# |urlmorto=sì }}</ref>
[[File:GraveClaudioAbbado-FexCrastoGR RomanDeckert20072024-04.jpg|miniatura|La tomba dell'urna nel 2024 con la Val Fex sullo sfondo.]]
Il 27 gennaio 2014, alle ore 18, il [[Teatro alla Scala]] lo ha ricordato con l'esecuzione, diretta da [[Daniel Barenboim]], della ''Marcia funebre (Adagio assai)'' tratta dalla ''[[Sinfonia n. 3 (Beethoven)|Sinfonia n. 3]]'' di [[Ludwig van Beethoven]]. Dal teatro simbolicamente vuoto e a porte aperte, la ''Marcia funebre'' è fluita verso la piazza antistante gremita da 8000 persone in silenzio<ref>{{cita testo|url=http://milano.repubblica.it/cronaca/2014/01/27/news/milano_saluta_abbado_con_beethoven_ottomila_applaudono_fuori_dalla_scala-77078094/|titolo=Milano saluta Ababdo con Beethoven, ottomila applaudono fuori dalla Scala}}</ref>, per l'occasione chiusa al traffico.<ref>{{cita web|url=http://www.teatroallascala.org/it/beethoven-per-ricordare-abbado.html|titolo=Beethoven per salutare Abbado}}</ref> L'evento è stato trasmesso in diretta mondiale da [[Rai 5]] e in streaming, senza geoprotezione, sul sito internet del teatro, sulla pagina [[YouTube]].<ref>{{cita testo|url=http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Barenboim-omaggio-ad-Abbado-in-diretta-mondiale-su-Rai5-25224493-e52a-4a90-bb76-fb1bcf199639.html|titolo=Omaggio ad Abbado in diretta mondiale}}</ref>
Il 17 giugno 2024, a dieci anni dalla scomparsa del maestro Claudio Abbado, Milano lo celebra dedicandogli uno slargo vicino al Teatro alla Scala, dove fu anche direttore musicale. Lo slargo si trova all'incrocio tra via Tommaso Grossi e via Santa Margherita, strade che Abbado percorreva frequentemente con il suo porta bacchetta. La cerimonia ha ricordato il contributo significativo di Abbado alla musica e alla città.<ref>{{Cita web|url=https://tg24.sky.it/spettacolo/2024/06/17/largo-claudio-abbado-milano|titolo=Milano omaggia Claudio Abbado con uno slargo intitolato al Maestro|autore=Sky TG24|sito=tg24.sky.it|data=2024-06-17|lingua=it|accesso=2024-06-17}}</ref>
I resti mortali di Abbado furono cremati e un'urna con parte delle sue ceneri fu sepolta nel cimitero della [[Chiesa riformata di Fex-Crasta|chiesetta quattrocentesca di Crasta]] in Val di Fex, frazione del comune di [[Sils im Engadin|Sils-Maria]] in [[Engadina]] nel [[Canton Grigioni|cantone svizzero dei Grigioni]] dove Abbado aveva una casa di vacanza.<ref>{{Cita web|url=http://www.corriere.it/cultura/15_gennaio_15/ceneri-abbado-engadina-l-ultimo-viaggio-montagne-8a4b5124-9ca5-11e4-8bf6-694fc7ea2d25.shtml|titolo=Le ceneri di Abbado in Engadina L’ultimo viaggio sulle montagne|autore=Paolo Di Stefano|sito=[[Corriere della Sera]]|data=2015-01-15|lingua=it|accesso=2024-07-21}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.tvsvizzera.it/tvs/cultura-e-dintorni/abbado-riposa-a-sils-maria/42678954|titolo=Abbado riposa a Sils Maria|autore=Ats/red|sito=tvsvizzera.it|data=2014-11-08|lingua=it-CH|accesso=2024-07-21}}</ref>
== Discografia ==
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La sua carriera discografica si può suddividere in tre fasi:
* la prima fase, dal 1966 fino al 1986 circa, nella quale si affida principalmente all'Orchestra del [[Teatro alla Scala]] per le registrazioni di opere e alla [[London Symphony Orchestra]] per le registrazioni di musica sinfonica. Il repertorio toccato in questo periodo comprende l'opera italiana ([[Gioachino Rossini]] e [[Giuseppe Verdi]], soprattutto), musica del XX secolo ([[Paul Hindemith]], Alban Berg fra gli altri), con una peculiare predisposizione per la musica francese ([[Maurice Ravel]] soprattutto, ma anche [[Hector Berlioz]] e [[Georges Bizet]]) e slava ([[Modest Mussorgskij]] e [[Sergej Prokof'ev]]). Le eccezioni in questo panorama curiosamente poco "germanico" sono le integrali delle sinfonie di [[Felix Mendelssohn]] (registrate comunque solo nel 1985)
* La seconda fase (dal 1986 al 2000) coincide con lo spostamento a [[Vienna]] e, in seguito, la direzione artistica a Berlino. Da questo momento in poi il repertorio di Abbado sembra cambiare completamente. Poca musica slava, poca francese, ma grande approfondimento della musica tedesca: due integrali delle sinfonie di Beethoven in studio (
* La terza fase, che coincide con la malattia e l'abbandono della direzione dei Berliner Philharmoniker, vede un notevole diradarsi della sua attività discografica: svincolato dagli obblighi contrattuali berlinesi, sceglie con oculatezza il repertorio da affrontare. Prosegue nell'integrale [[Gustav Mahler|mahleriana]], registra le celebre integrale delle sinfonie di Beethoven su spartiti originali, allestisce pochi titoli (ma di sicuro ''appeal'') al suo repertorio operistico: ''[[Il flauto magico]]'' e il ''[[Don Giovanni (opera)|Don Giovanni]]'' di Mozart e il ''[[Falstaff (Verdi)|Falstaff]]'' e il ''[[Simon Boccanegra]]'' di Verdi. A questo si devono aggiungere recital dei cantanti coi quali ha instaurato un rapporto privilegiato, come [[Bryn Terfel]]. Le orchestre a cui si affida sono, sempre più spesso, la ''Mahler Chamber Orchestra'', oltre ai Berliner Philharmoniker.
Fra le punte più alte della sua produzione si possono ricordare il recentissimo ciclo beethoveniano realizzato - dopo un periodo di malattia - con degli irriconoscibili Berliner, assottigliati in una formazione quasi da camera. Accanto a [[Ludwig van Beethoven|Beethoven]] (3 volte: coi [[Wiener Philharmoniker]] nel 1994 e coi Berliner Philharmoniker nel 2000 e nel 2008 (registrazioni dal vivo a Roma e Berlino nel 2001) vanno ricordate le integrali delle opere di [[Gustav Mahler|Mahler]], [[Felix Mendelssohn|Mendelssohn]], [[Franz Schubert|Schubert]], [[Maurice Ravel|Ravel]] (con la [[London Symphony Orchestra]]) e Pëtr Il'ič Čajkovskij (con la [[Chicago Symphony Orchestra]]), [[Sergej Sergeevič Prokof'ev|Prokof'ev]] (con la [[London Symphony Orchestra]]), [[Antonin Dvorák|Dvorák]], senza tralasciare le indimenticabili produzioni operistiche di [[Gioachino Rossini|Rossini]] al [[Teatro alla Scala]].
Un capitolo va infine dedicato ai Concerti per pianoforte n. 1 Sz.83 e n. 2 Sz.95 di
== Onorificenze e riconoscimenti ==
Nel corso della sua prestigiosa carriera Abbado ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti: nel 1973 i Wiener Philharmoniker gli hanno conferito l'Ehrenring e nel 1980 la Medaglia d'Oro Nicolai, sempre a Vienna ha ricevuto la Mozart e la Mahler Medaille e l'Ehrenring der Stadt Wien. In Italia gli è stata conferita la [[Cavaliere di gran croce|Gran Croce]] per meriti in campo musicale e la [[Laurea honoris causa]] dell'Università di Ferrara, oltre quelle di Cambridge, Aberdeen e della Basilicata.
Ha ricevuto inoltre dal Presidente della Repubblica tedesca Johannes Rau la "Bundesverdienstkreuz mit Stern", la più alta distinzione della Repubblica Federale. All'inizio del terzo millennio ha ricevuto premi e lauree ad honorem anche a Cuba e in Venezuela.
[[File:Teatro comunale.jpg|thumb|[[Teatro Claudio Abbado]] a Ferrara]]
Il 30 agosto 2013, il Presidente della Repubblica, [[Giorgio Napolitano]], lo ha nominato [[Senatore a vita]].<ref>{{cita web|url=http://www.senato.it/leg/17/BGT/Schede/Attsen/00030509.htm|titolo=Claudio Abbado: XVII Legislatura|accesso=14 febbraio 2018}}</ref>
Nel comunicato ufficiale si legge il seguente profilo biografico:
"Nato nel 1933, Claudio Abbado si è diplomato al Conservatorio di Milano. Ha acquisito meriti artistici nel campo musicale attraverso l'interpretazione della letteratura musicale sinfonica e operistica alla guida di tutte le più grandi orchestre del mondo. A tali meriti si è congiunto l'impegno per la divulgazione e la conoscenza della musica in special modo a favore delle categorie sociali tradizionalmente più emarginate. Ha avuto la responsabilità della direzione stabile e musicale delle più prestigiose Istituzioni musicali del mondo come il Teatro alla Scala e i Berliner Philharmoniker; ha ideato istituzioni per lo studio e la conoscenza della nuova musica. Si è in pari tempo caratterizzato per l'opera volta a valorizzare giovani talenti anche attraverso la creazione di nuove orchestre, come la [[European Union Youth Orchestra]], la [[Chamber Orchestra of Europe]], la [[Mahler Chamber Orchestra]], la Orchestra Mozart".
In un comunicato del 4 dicembre 2013, il Maestro Abbado aveva espresso la propria intenzione di rinunciare allo stipendio da [[Senatore a vita]], devolvendolo a favore dell'istituzione di borse di studio per i giovani musicisti della [[Scuola di Musica di Fiesole]] nella convinzione che "l'educazione musicale sia fondamentale strumento per lo sviluppo della persona e la qualità del vivere civile".<ref>{{cita web|url=http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/abbado-devolve-onorario-alla-scuola-di-musica-di-Fiesole-1e99a962-9556-4e70-8380-f7956efa9cc7.html|titolo=Claudio Abbado: il mio onorario alla Scuola di Musica di Fiesole|accesso=14 febbraio 2018}}</ref>
Il 21 marzo 2014 il [[Teatro comunale (Ferrara)|Teatro comunale di Ferrara]] è stato dedicato alla memoria di Claudio Abbado.
{{Onorificenze
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|collegamento_onorificenza=Ordine al merito della Repubblica Italiana
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|luogo=7 dicembre [[1984]]<ref name= quirinale >
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|nome_onorificenza=Premio Imperiale per la musica
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* ''"Premio Freud"''
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== Note ==
<references />
== Bibliografia ==
* Claudio Abbado, ''La casa dei suoni'', Vallardi, Milano, 1965
* Claudio Abbado, Lidia Bramani, ''La musica sopra Berlino'', Bompiani, Milano, 2002
== Voci correlate ==
* [[Berliner Philharmoniker]]
* [[Orchestra del Teatro alla Scala]]
* [[London Symphony Orchestra]]
* [[Teatro alla Scala]]
* [[Teatro comunale (Ferrara)]]
* [[Concerto di Capodanno di Vienna]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto|q
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita testo|url=http://www.deutschegrammophon.com/artist/biography?ART_ID=ABBCL|titolo=Pagina dedicata ad Abbado|accesso=7 giugno 2011|dataarchivio=15 febbraio 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130215103653/http://www.deutschegrammophon.com/artist/biography?ART_ID=ABBCL|urlmorto=sì}} nel sito della Deutsche Grammophon, suo principale partner discografico
*
* {{cita web|url=http://e.lucernefestival.ch/page/content/index.asp?MenuID=2809&ID=2569&Menu=13&Item=8|titolo=Sito della Lucerne Festival Orchestra|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081009210239/http://e.lucernefestival.ch/page/content/index.asp?MenuID=2809&ID=2569&Menu=13&Item=8}}
* {{cita web|url=http://www.orchestramozart.com/|titolo=Sito dell'Orchestra Mozart}}
* {{cita web|url=http://www.nonoprojekt.de/|titolo=Nonoprojekt Il canto sospeso}}
* {{cita web|url=http://www-5.unipv.it/girardi/D2_2014/DM2_2014.htm|titolo=Il ‘compagno’ Verdi e altri operisti nella Scala ''Caput Mundi'' di Claudio Abbado (1968-1986), corso universitario, Facoltà di musicologia dell'Università di Pavia, a.a. 2013-2014|accesso=7 agosto 2015|dataarchivio=31 gennaio 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160131224559/http://www-5.unipv.it/girardi/D2_2014/DM2_2014.htm|urlmorto=sì}}
*Franca Rosti, ''{{cita testo|url=https://opac.sbn.it/opacsbn/opac/iccu/scheda.jsp?bid=CFI0101883|titolo=Musica maestri! Il direttore d'orchestra tra mito e mestiere: conversazioni con Claudio Abbado et al|accesso=13 maggio 2021|dataarchivio=13 maggio 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210513213810/https://opac.sbn.it/opacsbn/opac/iccu/scheda.jsp?bid=CFI0101883|urlmorto=sì}}''., Milano: Feltrinelli, 1985.
{{Box successione
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|successivo=[[Riccardo Muti]]
}}
{{Direttori d'orchestra della London Symphony Orchestra}}
{{Senatori a vita}}
{{Premio Ernst von Siemens}}
{{Premio Wolf Arti}}
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{{Portale|biografie|musica classica}}
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[[Categoria:Cavalieri di gran croce OMRI]]
[[Categoria:Gran croce della Legion d'onore]]
[[Categoria:Senatori della XVII
[[Categoria:
[[Categoria:Vincitori di Grammy]]
[[Categoria:Accademici di Santa Cecilia]]
[[Categoria:Direttori dei Wiener Philharmoniker]]
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[[Categoria:Direttori della London Symphony Orchestra]]
[[Categoria:Direttori della Filarmonica della Scala]]
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