Claudio Lolli: differenze tra le versioni

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{{quote| Perché i poeti aprono sempre la loro finestra / anche se noi diciamo / che è / una finestra sbagliata.|C. Lolli, ''Ho visto anche degli zingari felici''}}
{{Artista musicale
|nome = Claudio Lolli
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|genere = Cantautore
|anno inizio attività = 1972
|anno fine attività = in attività2018
|note periodo attività =
|tipo artista = cantautore
|immagine = Claudio Lolli.jpg
|strumento = [[Canto|voce]], [[chitarra folk|chitarra]], [[pianoforte]]
|etichetta = [[EMI Italiana]], [[Ultima Spiaggia]], [[Hobo (casa discografica)|Hobo]], [[Storie di note]]
|etichetta = [[EMI Italiana]], [[Ultima Spiaggia (casa discografica)|Ultima Spiaggia]], [[Hobo (casa discografica)|Hobo]], [[Storie di note]]
|numero totale album pubblicati = 21
|numerototale album studio = 1426
|numero album livestudio = 316
|numeroalbum raccoltelive = 54
|raccolte = 6
}}
{{Bio
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|GiornoMeseNascita = 28 marzo
|AnnoNascita = 1950
|LuogoMorte = Bologna
|GiornoMeseMorte = 17 agosto
|AnnoMorte = 2018
|Attività = cantautore
|Epoca = 1900
|Attività2Epoca2 = poeta2000
|Attività = cantautore
|Attività3 = scrittore
|Attività2 = scrittore
|AttivitàAltre = e [[professore liceale]]
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità =
}}
 
Considerato fra i cantautori italiani più impegnati<ref>{{Cita web|url=https://www.ilrestodelcarlino.it/bologna/cronaca/claudio-lolli-morto-1.4094175|titolo=Claudio Lolli, è morto il cantore del ’77 bolognese|autore=il Resto del Carlino|sito=il Resto del Carlino|lingua=it|accesso=2021-08-22}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://auralcrave.com/2018/08/19/claudio-lolli-il-cantautore-che-racconto-unintera-generazione/|titolo=Claudio Lolli, il cantautore che raccontò un’intera generazione|autore=Luca Divelti|sito=Auralcrave|data=2018-08-19|lingua=it-IT|accesso=2021-08-22}}</ref>, ha inciso una ventina di album nell'arco di una trentina d'anni. In essi ha toccato, oltre ai temi politici 'classici' della sua generazione, problematiche esistenziali (''[[Un uomo in crisi. Canzoni di morte. Canzoni di vita]]'') e tematiche sociali e culturali (''[[Ho visto anche degli zingari felici (1976)|Ho visto anche degli zingari felici]]''). Oltre che cantautore, Lolli è stato anche [[scrittore]] e [[poeta]] e, dagli anni ottanta, [[professore]] liceale.<ref>{{Cita news|url=https://www.youtube.com/watch?v=M3R8evFFFIA|titolo=Intervista a Claudio Lolli - La notte vince sempre sul giorno? di Wilma Massucco - YouTube<!-- titolo generato automaticamente -->|}}</ref> Tra i riconoscimenti nazionali da lui ricevuti vi sono il [[Premio Ciampi]], il Premio Lunezia e la [[Targa Tenco]].
È considerato uno fra i [[cantautori]] più [[impegnati]] degli anni [[settanta]], ed uno dei [[massimi]] [[maestri]] della [[canzone d'autore]] [[italiana]].
 
== Biografia ==
I temi [[politici]] passano però nettamente in [[secondo piano]] rispetto a quelli [[esistenziali]], specie nei [[primi tre dischi]], ''[[Aspettando Godot]]'', ''[[Un uomo in crisi. Canzoni di morte. Canzoni di vita]]'' e ''[[Canzoni di rabbia]]''.
=== L'infanzia e l'adolescenza ===
Lolli nacque a [[Bologna]] il 28 marzo [[1950]] da una famiglia piccolo-borghese<ref>[http://www.inferetici.altervista.org/articoli/lolli_intervista.htm intervista a lolli<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>, classe sociale che sarà l'oggetto della sua critica in diverse delle sue canzoni, come in ''Borghesia'' (''"Di disgrazie puoi averne tante, per esempio una figlia artista, oppure un figlio non commerciante, o peggio ancora uno comunista... Vecchia piccola borghesia, vecchia gente di casa mia"''), oppure in ''Quando la morte avrà'', canzone dedicata al padre, descritto come ottuso, severo e indisponente, benché citato con rimpianto (la figura del padre tornerà spesso anche in altri testi<ref name="libertà">{{Cita web |url=http://www.audiofollia.it/una-liberta-senza-compromessi-la-musica-di-claudio-lolli.html |titolo=''Una libertà senza compromessi: la musica di Claudio Lolli'' |accesso=19 ottobre 2015 |dataarchivio=24 maggio 2016 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160524114138/http://www.audiofollia.it/una-liberta-senza-compromessi-la-musica-di-claudio-lolli.html |urlmorto=sì }}</ref>). {{citazione|Ero un adolescente abbastanza solitario, vizio che per fortuna ho abbandonato... Ascoltare e scrivere mi piaceva molto, era una delle ragioni della mia vita, mi sembrava dessero un minimo di senso alla mia vita...<ref>da Omaggio a Piero Guccini</ref>}}
 
Da giovane si appassiona ai [[The Beatles|Beatles]], e, poeticamente, alla [[Beat Generation]], di cui apprezza [[Allen Ginsberg|Ginsberg]], [[Lawrence Ferlinghetti|Ferlinghetti]] e [[Gregory Corso|Corso]]. Durante il liceo inizia a scrivere le prime canzoni, che riuscirà a far ascoltare a [[Francesco Guccini]], grazie all'amicizia con Piero Guccini<ref>Fratello di Francesco.</ref>. «Quando un adolescente c'ha per mano una chitarra [...] che cosa può fare se non scrivere delle poesie, delle canzoni, dei racconti...»<ref>da Omaggio a Piero Guccini, {{Cita news|url=https://www.youtube.com/watch?v=8JaZwLRNMAE|titolo=Omaggio A Piero Guccini part 1 - YouTube<!-- titolo generato automaticamente -->|}}</ref>
Sono [[dischi]] [[carichi]] di una [[disperazione]], di un [[disincanto]] e di un [[pessimismo]] [[estremi]], [[espressi]] con una [[maturità]] pressoché [[impensabile]] per un [[ventenne]], che gli hanno [[assegnato]] l'[[etichetta]] di [[cantautore più triste della storia della canzone italiana]]; cosa che poi, nel tempo, egli ha tentato di [[ridimensionare]], parlando semplicemente di suo [[realismo]].
 
=== Gli esordi ===
Con ''[[Ho visto anche degli zingari felici (1976)|Ho visto anche degli zingari felici]]'' si vira effettivamente più tanto sul [[politico]] quanto sull'[[elaborazione degli arrangiamenti]], che nei [[primi]] [[tre]] [[dischi]] si erano [[mantenuti]] [[scarni]] in una [[perfetta]] [[essenzialità]].
Le sue prime esperienze musicali avvengono all'[[Osteria delle Dame]], di [[Bologna]], nei primi [[anni 1970|anni Settanta]]. I testi delle sue canzoni di quel periodo tratteggiano squarci di vita ordinaria e quotidiana. Si accompagna con la [[chitarra]], usando a volte la tecnica del ''[[Fingerstyle|fingerpicking]]''. La sua è ''"una voce da regno dei più o da festival del sottosuolo... così piena di granchi, di ragni, di rane e di altre cose un po' strane"'', così come è stata da lui stesso definita, in un suo pezzo del [[1977]] intitolato ''Autobiografia industriale''.
 
Sarà proprio [[Francesco Guccini]] a introdurlo alla [[EMI Italiana]], l'etichetta che pubblicherà i suoi primi 4 [[Long playing|LP]], dal [[1972]] al [[1976]]. Il primo disco, ''[[Aspettando Godot (album)|Aspettando Godot]]'' (1972), arrangiato da [[Marcello Minerbi]], si rifà alle sonorità dello stesso Guccini, a [[Fabrizio De André]] e, in alcuni pezzi (''Quello che mi resta'' o ''Quanto amore''), ai cantautori francesi degli anni cinquanta.
Oltretutto si tratta di un ''Concept Album'' senza soluzione di continuità, in cui, dunque, le tracce sono state tagliate artificialmente.
[[File:Claudio Lolli 2.jpg|miniatura|Lolli negli [[anni '70]]]]
Pur con le ingenuità tipiche di ogni opera prima, emergono alcune tematiche caratteristiche dei dischi successivi di Lolli: l'impegno politico (in ''Borghesia'' e in ''Quelli come noi''), il disagio esistenziale (ne ''L'isola verde'' o in ''Quanto amore''), la critica all'istituzione familiare (in ''Quando la morte avrà'', dedicata al padre), l'anticlericalismo (ancora in ''Quelli come noi''), Il senso della vita (che dà il titolo all’album). Il disco riesce ad attrarre l'attenzione sul giovane cantautore: alcune sue canzoni, come ''Michel'' (dedicata ad un vecchio amico francese), o ''Borghesia'', vengono spesso trasmesse per radio all'interno di trasmissioni dedicate alle nuove proposte.
 
Il disco successivo, ''[[Un uomo in crisi. Canzoni di morte. Canzoni di vita]]'' (1973), ricalca nelle atmosfere il precedente. Emerge la vena 'politica' con ''Quello lì (compagno Gramsci)'', che racconta [[Antonio Gramsci]] ancora studente, a [[Torino]], visto con gli occhi di un suo vicino di casa, ''Morire di leva'' che denuncia la vergogna dei soldati di leva suicidi, perché vittime del [[nonnismo]], ed ''Hai mai visto una città'', che riflette sul disagio della vita nelle periferie-dormitorio. I momenti più personali sono contenuti, in particolare, all'interno di ''La guerra è finita'', che descrive i condizionamenti familiari, e i disagi psicologici che questi possono provocare, e di ''Un uomo in crisi''. Musicalmente l'album vede la partecipazione di [[Andrea Carpi]], [[Piero Guccini]] e [[Stefan Grossman]] alle chitarre.
La canzone che dà titolo al disco contiene comunque un'analisi spietata del [[perbenismo]] in genere e di tutte le sue [[finzioni]] e [[contraddizioni]].
 
Il disco successivo, ''[[Canzoni di rabbia]]'' (1975), si avvale degli arrangiamenti di [[Ettore De Carolis]], che modifica gli arrangiamenti ormai usuali delle canzoni di Lolli, aggiungendo le percussioni di [[Giorgio Battistelli]] alle chitarre di [[Roberto Picchi]] e dello stesso Lolli. Dal punto di vista compositivo, le tematiche si ripetono, e se ''Prima comunione'' approfondisce la critica anticlericale, e ''Vent'anni'' il disagio esistenziale, è presente anche la denunzia [[Antimilitarismo|antimilitarista]] di ''Al milite ignoto:'' da segnalare anche ''Dalle capre'', una delle poche canzoni della musica italiana che descrive la vita in carcere.
Anche in ''[[Disoccupate le strade dai sogni]]'' si alternano [[intimismo]] e [[chiara denuncia politica]].
 
Bisogna dire che, se l'[[etichetta]] di [[cantautore]] [[impegnato]] a [[sinistra]] può aver aiutato [[Lolli]] ad inserirsi nel [[filone]] [[cantautorale]] degli [[anni]] [['70]], la stessa [[sinistra]] lo ha sempre [[guardato]] con un certo [[sospetto]] per la [[prospettiva]] [[individualistica]], o comunque [[non sociale]], che [[sovente]] ha [[espresso]], ma [[soprattutto]] per la sua [[visione]] [[cupa]] dell'[[esistenza]], la quale, nei [[diktat]] [[ideologici]] del [[socialrealismo]] [[progressistico]] era [[inammissibile]], vale a dire che un [[ottimismo incondizionato]] verso le [["magnifiche sorti e progressive"]] non poteva esser [[messo in discussione]], pena l'essere [[tacciati]] di [[crepuscolarismo borghese]] e [[decadentismo estetizzante]], tutti [[sintomi]] del [[pensiero]] [[reazionario]] secondo una certa [[analisi]] [[marxista-leninista]] condotta poi da altri [[esponenti di rilievo]] di quest'[[ideologia]] come [[György Lukács]].
 
Comunque accuse di questo genere non sono mancate neanche per [[Sartre]], che di certo è stato al [[centro]] del [[dibattito culturale]] ben più di [[Lolli]], e la [[conciliazione]] di [[esistenzialismo di crisi]] ([[individuo gettato nel mondo]] ed [[essere per la morte]], per dirla con [[Heidegger]]) e [[socialismo]] ha sempre presentato dei [[tratti]] [[problematici]].
 
Una [[soluzione]] può [[consistere]] nel fatto che il [[socialismo]] può esser visto come un [[lenitivo]] che non porta a [[defocalizzare]] la [[fondamentale]] [[indebiticità]] dell'[[esistenza]] rispetto a [[certe]] [[istanze]] [[ideali]] [[ultime]] (vengano esse [[pretese]] [[decadenti]] e [[reazionarie]] o [[meno]]) le quali [[vanno]] [[oltre]] [[qualsiasi]] [[livello]] [[socio-politico]], ed allora forse in questo diviene più [[lucida]] una [[Simone Weil]], che, nella sua [[ricerca d'assoluto]], [[vira]] [[lucidamente]] dalla [[politica]] alla [[mistica]].
 
Di certo [[Lolli]] questa [[fondamentale]] [[indebiticità]], che forse aveva cantato in quei suoi primi tre dischi come nessun altro mai in Italia e forse anche oltre, l'ha poi di fatto sconfessata generando due figli: cosa su cui, chi avesse ascoltato quei [[dischi]], non avrebbe davvero [[scommesso]] un [[centesimo]].
 
La sua [["giustificazione"]] è stata che i [[rapporti affettivi]] possono [[riscattare]] l'[[assurdità]] dell'[[esistenza]] (egli difatti si definisce [[ateo]] e [[leopardiano]], oltreché [[amante]] di [[Lucrezio]]), ma forse non ha considerato che la [[faustità]] dei [[rapporti affettivi]] è un [[elemento imponderabile]], su cui non si può, dunque, [[definire]] una [[direttiva esistenziale univoca]].
 
E' pur vero che, comunque, dietro la [[disperazione]] di quei [[dischi]] si avvertiva una [[richiesta d'amore]] [[imperiosa]], e, dal momento in cui sia stata raccolta, il cuore può in lui aver manifestato ragioni sconosciute alla ragione stessa; così come si può anche aggiungere che, un [[cantautore]], non è [[tenuto]] ad [[ingabbiare]] la sua [["weltanschauung"]] in un [[modello teoretico granitico]].
 
Ad ogni modo, dopo ''[[Disoccupate le strade dai sogni]]'', la carriera di Lolli prende una piega frammentaria, fortemente sperimentalistica, in cui abbandona molto dello stile iniziale, fino anche a trasformare il [[canto]] in una sorta di [[recitativo]].
 
Diverrà [[cantautore]] [["a mezzo servizio"]], come affermerà ironicamente, assumendo l'[[impegno]] d'[[insegnante liceale]], ma non smetterà mai di scrivere, anche se vari degli ultimi suoi dischi sono ripresentazioni di brani già noti in una veste che è opinabile se e quanto li nobiliti rispetto agli originali.
 
E' comunque ancora capace di canzoni straordinarie come [["Il mondo è fatto a scale"]], o lo [[struggente]] [[recitativo]] [["I musicisti di Ciampi"]].
 
Si esibisce ancora, grazie ad un indomito gruppo di fedelissimi, delegando la [[chitarra]] all'[[inseparabile]] [[chitarrista]] e [[sodale]] [[Paolo Capodacqua]].
 
Ad ogni modo, oltre ad essere un [[cantautore]], Lolli è anche uno [[scrittore]] e [[poeta]], e la [[pensione]] dal [[ruolo]] di [[professore liceale]], [[ruolo]] dal quale egli [[dichiara]] di aver [[imparato molto]] ed anche di aver [[smussato]] certe [[asperità]] del suo [[carattere]], gli ha dato una nuova [[spinta]] nella [[scrittura]].<ref>{{Cita news|url=http://www.youtube.com/watch?v=M3R8evFFFIA|}}</ref>
 
Comunque, come già detto, la [[poetica]] di [[Lolli]], come quella di altri [[cantautori]] degli anni intorno al [[sessantotto]]<ref>come [[Fabrizio De André]], [[Francesco Guccini]], [[Georges Brassens]], [[Luigi Tenco]], ecc.</ref>, è stata [[avvicinata]] alla [[corrente]] dell'[[esistenzialismo]], dando però [[luogo]] a non poche [[dispute]] rispetto a certe [[concomitanti]] [[istanze]] [[politiche]], come più sopra [[visto]].<ref>«La poetica di Lolli è in generale caratterizzata da un [[umanesimo]] [[marxista]] sulla cornice di un [[esistenzialismo]] di fondo, (...) come “sensibilità per le situazioni limite” (cioè per quelle situazioni estreme, come nascita, vita, morte, dolore etc...), che da sempre seminano domande nell'uomo», riportato in: [http://www.matteoiammarrone.com/Hovistoanchedeglizingarifelici.pdf Matteo Iammarrone, ''Ho visto anche degli zingari felici - Da Lolli a dintorni'', pag. 3]</ref><ref>[http://www.aspettandogodot.it/News/claudio_lolli_il_suo_nuovo_libro.htm Recensione al libro di Lolli "Lettere matrimoniali"]</ref><ref>[http://www.malinconicoblues-vinile.it/claudio_lolli_un_amore_eterno.html ''Claudio Lolli. Un amore eterno'']</ref>
 
==Biografia==
 
===L'infanzia e l'adolescenza===
Nasce il 28 marzo [[1950]], in una famiglia piccolo borghese<ref>[http://www.inferetici.altervista.org/articoli/lolli_intervista.htm intervista a lolli<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> di Bologna, che sarà oggetto di critica in molte sue canzoni, come in ''Borghesia'' (''"Di disgrazie puoi averne tante, per esempio una figlia artista, oppure un figlio non commerciante, o peggio ancora uno comunista... Vecchia piccola borghesia, vecchia gente di casa mia"''), oppure in ''Quando la morte avrà'', canzone dedicata al padre, descritto come ottuso, severo ed indisponente, benché citato con grande rimpianto. «Ero un adolescente abbastanza solitario, vizio che per fortuna ho abbandonato... Ascoltare e scrivere mi piaceva molto, era una delle ragioni della mia vita, mi sembrava dessero un minimo di senso alla mia vita...»<ref>da Omaggio a Piero Guccini</ref>.
 
Comincia fin da giovane a coltivare una certa passione per la band inglese [[The Beatles]] e per la [[Beat Generation]] attraverso diversi autori, tra quali [[Allen Ginsberg]], [[Lawrence Ferlinghetti]], [[Gregory Corso]]. Durante il liceo inizia a scrivere le prime canzoni, che riuscirà a sottoporre all'ascolto di [[Francesco Guccini]] grazie all'amicizia con Piero Guccini, fratello di quest'ultimo: «Quando un adolescente c'ha per mano una chitarra... che cosa può fare se non scrivere delle poesie, delle canzoni, dei racconti...»<ref>da Omaggio a Piero Guccini, {{Cita news|url=http://www.youtube.com/watch?v=8JaZwLRNMAE|}}</ref>
 
===Gli esordi===
Le sue prime esperienze musicali avvengono all'[[Osteria delle Dame]], di [[Bologna]], nei primi [[anni 1970|anni settanta]]. Notevoli sono le connotazioni originali delle sue prime composizioni sia per quanto attiene ai testi che alla musica. I testi delle sue canzoni di quel periodo tratteggiano squarci di vita ordinaria quotidiana. Si accompagna con la [[chitarra]], usando a volte una rudimentale tecnica detta ''[[finger picking]]''. La sua è ''"una voce da regno dei più o da festival del sottosuolo... così piena di granchi, di ragni, di rane e di altre cose un po' strane"'', così come è stata da lui stesso definita, forse in maniera eccessivamente dura, in un suo pezzo del [[1977]] intitolato ''Autobiografia industriale'' .
 
È [[Francesco Guccini]], conosciuto proprio nella Bologna delle osterie, che lo porta alla [[EMI Italiana]], l'etichetta che gli fa firmare un contratto e che pubblica i suoi primi 4 [[Long playing|LP]], dal [[1972]] al [[1976]]. Il primo disco, ''[[Aspettando Godot (album)|Aspettando Godot]]'' (1972), è arrangiato da [[Marcello Minerbi]], ex leader dei [[Los Marcellos Ferial]], che si rifà per le sonorità allo stesso Guccini, a [[Fabrizio De André]] ed, in alcune canzoni (''Quello che mi resta'' o ''Quanto amore''), ai cantautori francesi degli anni cinquanta.
[[File:Claudio Lolli 2.jpg|thumb|240px|Lolli negli anni '70]]
Pur con le ingenuità tipiche di ogni opera prima, emergono alcune tematiche caratteristiche dei dischi successivi di Lolli: l'impegno politico (in ''Borghesia'' ed in ''Quelli come noi''), il disagio esistenziale (ne ''L'isola verde'' o in ''Quanto amore''), la critica all'istituzione familiare (in ''Quando la morte avrà'', dedicata al padre), l'anticlericalismo (ancora in ''Quelli come noi''), il senso della vita (nella title track).
 
Il disco riesce nell'intento di far notare il giovane cantautore; alcune sue canzoni, come ''Michel'' (dedicata ad un vecchio amico francese) o ''Borghesia'', vengono trasmesse spesso per radio nel corso di trasmissioni dedicate alle nuove proposte che allora andavano di moda, tra le quali si ricorda ''[[Per voi giovani]]'', creata da [[Renzo Arbore]] e condotta da [[Carlo Massarini]]. Il disco successivo, ''[[Un uomo in crisi. Canzoni di morte. Canzoni di vita]]'' (1973), ricalca nelle atmosfere il precedente, se possibile incupendole. Se un momento politico segnante può esser costituito da ''Quello lì (compagno Gramsci)'', che racconta le vicende di [[Antonio Gramsci]] ancora studente a [[Torino]] viste con gli occhi di un suo vicino di casa in modo assai più desolato e d'amaro sarcasmo più che non politico, invece ''Morire di leva'', il denunciare, volendo, la piaga dei suicidi dei soldati nelle caserme (ma non è di questo, che vi si parla), invece è solo un pretesto per tracciare il profilo di un amico la cui vita appare, stando a quel che canta Lolli, segnata comunque: e questa è davvero probabilmente la canzone più straziante nella storia della canzone italiana. ''Hai mai visto una città'' torna sul senso dell'alienazione metropolitana.
I momenti personali, invece, sono costituiti da ''La guerra è finita'', che descrivendo una festa di compleanno di un ragazzo critica i condizionamenti familiari ed i disagi psicologici che questi possono provocare, ed ''Un uomo in crisi'', tra le altre. Musicalmente l'album vede la partecipazione di [[Andrea Carpi]], [[Piero Guccini]] (fratello di Francesco) e [[Stefan Grossman]] alle chitarre. Il disco successivo, ''[[Canzoni di rabbia]]'' (1975), si avvale degli arrangiamenti di [[Ettore De Carolis]], musicista "colto" e musicologo, già noto negli anni sessanta come membro del gruppo psichedelico [[Chetro & Co]], in seguito collaboratore di Guccini, degli [[Alunni del Sole]] e di [[Alan Sorrenti]] tra gli altri.
 
De Carolis modifica gli arrangiamenti delle canzoni di Lolli, aggiungendo le percussioni di [[Giorgio Battistelli]] alle chitarre di [[Roberto Picchi]] e dello stesso Lolli. Dal punto di vista compositivo, le tematiche si ripetono e se ''Prima comunione'' approfondisce la critica anticlericale e ''Vent'anni'' il disagio esistenziale, è presente anche l'aspetto politico con ''Al milite ignoto'', amara riflessione antimilitarista e ''Dalle capre'', una delle poche canzoni che descrivono la vita nelle carceri.
 
=== L'affermazione ===
 
L'anno successivo (1976) viene pubblicato il suo album di maggior successo, quest'ultimo'[[Ho conseguitovisto dalanche puntodegli dizingari vistafelici della(1976)|Ho promozionevisto grazieanche degli zingari felici]]. G''razie alle radio libere che stanno nascendo in tutta Italia, propriol'album inottiene queluna periodogrande e dal punto di vista deirisonanza, contenuticomplice dallolo stretto legame con l'attualità di allora che ha questo disco, che descrive: la [[strage dell'Italicus]] e la conseguente reazione della sinistra italiana. È un lavoro molto curato: il titolo del disco (e dell'omonima canzone in esso contenuta) è una citazione dell'omonimo film jugoslavo di Aleksandar Petrović, del 1967. Nell'ultima parte del brano vi sono quattro strofe di tre versi ciascuna, che costituiscono una libera rielaborazione dal testo di [[Peter Weiss]] ''Cantata del fantoccio lusitano''.
 
Il disco nacque musicalmente dalla collaborazione di Lolli con il Collettivo Autonomo Musicisti di Bologna, composto da [[Adriano Pedini]] (ex batterista del gruppo beat psichedelico [[I Tubi Lungimiranti]]) alla batteria, [[Roberto Costa (bassista)|Roberto Costa]] al basso, [[Roberto Soldati]] alle chitarre e [[Danilo Tomasetta]] al sax e al flauto.
Il titolo del disco è ''[[Ho visto anche degli zingari felici (1976)|Ho visto anche degli zingari felici]]''. Esso è un lavoro particolarmente colto, come può evincersi tra le altre cose dal fatto che, come riportato nelle note di copertina, scritte dallo stesso Lolli, l'anzidetto titolo del disco (e dell'omonima canzone in esso contenuta) è la citazione di un film jugoslavo del 1967 e dal fatto che nell'ultima parte vi sono quattro strofe di tre versi ciascuna che costituiscono una libera rielaborazione dal testo di [[Peter Weiss]] ''Cantata del fantoccio lusitano''.
 
=== Le alterne vicende discografiche ===
Il disco nasce musicalmente dalla collaborazione di Lolli con il Collettivo Autonomo Musicisti di Bologna, composto da [[Adriano Pedini]] (ex batterista del gruppo beat psichedelico [[I tubi lungimiranti]]) alla batteria, [[Roberto Costa]] al basso, [[Roberto Soldati]] alle chitarre e [[Danilo Tomasetta]] al sax e al flauto.
 
Nonostante il successo, che porta Lolli tra l'altro ad effettuare un lungo tour con gli stessi musicisti del disco, il cantautore decide di non rinnovare il contratto con la [[EMI Italiana]] e di passare alla [[Ultima Spiaggia (casa discografica)|Ultima Spiaggia]], casa discografica alternativa fondata due anni prima da [[Nanni Ricordi]]. Nel settembre del 1977 esce il disco successivo, ''Disoccupate le strade dai sogni'', anch'esso strettamente legato all'attualità, in particolar modo ai [[fatti di Bologna dell'11 marzo 1977]] e alla morte di [[Francesco Lorusso]].
===Le alterne vicende discografiche===
 
Il disco, forse perché musicalmente più difficile, forse perché non distribuito adeguatamente (i mezzi non erano certo quelli della EMI), non riscuote il successo del precedente. Lolli pensa alla pubblicazione di un disco dal vivo, ma [[Ultima Spiaggia (casa discografica)|Ultima Spiaggia]] fallisce e il progetto viene accantonato. In quegli anni partecipa alla realizzazione dell'album collettivo [[L'Eliogabalo (album)|L'Eliogabalo]] (opera di Emilio Locurcio) come voce narrante, pubblicato nel 1977.
Nonostante il successo, che porta Lolli tra l'altro ad effettuare un lungo tour con gli stessi musicisti del disco, il cantautore decide di non rinnovare il contratto con la [[EMI Italiana]] e di passare alla [[Ultima Spiaggia]], casa discografica alternativa fondata due anni prima da [[Nanni Ricordi]]. Nel settembre del 1977 esce il disco successivo, ''Disoccupate le strade dai sogni'', anch'esso strettamente legato all'attualità, in particolar modo ai [[fatti di Bologna dell'11 marzo 1977]] e alla morte di [[Francesco Lorusso]].
 
Il discocantautore, forseaccantonati perchéi musicalmenteprogetti piùcon difficile,la forsecasa perchédiscografica non[[Ultima distribuito adeguatamenteSpiaggia (icasa mezzi non erano certo quelli della EMIdiscografica), non riscuote il successo del precedente; Lolli ipotizza la pubblicazione di un disco dal vivo, ma la |Ultima Spiaggia fallisce ed il progetto viene accantonato. Il cantautore]], decide quindi di ritornare alla EMI e, nell'aprile [[1980]], viene pubblicato ''[[Extranei]]'', disco che raccoglie canzoni con testi più 'liberi', non strettamente legatelegati all'attualità, e che è particolarmenterisulta interessante per gli arrangiamenti, curati da [[Bruno Mariani]] e [[Danilo Tomasetta]] (tranne la canzone ''Il ponte'' arrangiata da [[Roberto Costa (bassista)|Roberto Costa]]).
 
Per ilIl disco successivo, ''Antipatici antipodi'', (pubblicatoè nuovamente prodotto dalla EMI, ed esce nel marzo [[1983]]),. la EMI fa le cose in grande: laLa copertina è disegnata da [[Andrea Pazienza]] e, concontiene una canzone in esso contenuta dal titolo ''Notte americana'',. Lolli partecipa alla trasmissione ''[[Azzurro (programma televisivo)1983|Azzurro]]'' sulla [[RAI]], concorso di canzoni estive congegnato come una gara estiva tra squadre di cantanti in onda sulla [[RAI]]. LolliIl cantautore fa parte, coninsieme ad altri artisti della sua casa discografica (le due capitane, [[Alice (cantante)|Alice]] e [[Nada (cantante)|Nada]], [[Franco Battiato]], [[Lu Colombo]], [[Garbo (cantautore)|Garbo]], [[Richie Havens]], [[Giusto Pio]] e [[Peter Tosh]]) fa parte, della squadra "Farfalla Rosa", che si aggiudica quell'anno la vittoria nella manifestazione.
 
Oltre che per ''Notte americana'', il disco è interessante per brani come ''L'uomo a fumetti'', ''Villeneuve'', dedicato al celebre [[Gilles Villeneuve|pilota automobilistico]] morto da poco in quel periodo, ''Formula uno'', su testo di [[Roberto Roversi]], e ''Non voglio mettermi il pigiama'', su testo dello scrittore [[Claudio Piersanti]]. Per la stagione [[1983]]-[[1984]] allestisce con [[Gian Piero Alloisio]] lo spettacolo ''Dolci promesse di guerra'' (documentato da un bootleg ma non da dischi ufficiali), in cui i due, oltre a eseguire i loro brani più celebri, si scambiano due canzoni ede interpretano insieme ''Come un dio americano'' di Lolli.
 
Il cantautore bolognese nel frattempo si è laureato in lettere, ede inizia la sua attività di professore di liceo. Ma non abbandona la musica, anzi: scrive alcune canzoni per un [[album tematico]] sul cinema:, ossia ''Keaton'', ''La fine del cinema muto'', ''Via col vento'', ''Ballando con una sconosciuta''. Il progetto viene accantonato, tuttavia le canzoni vedono ugualmente la luce, anche se in tempi e modi diversi: ''Keaton'' vieneverrà pubblicata da Francesco Guccini nel [[1987]] in ''[[Signora Bovary]]'', con alcune modifiche al testo che gli consentono di co-firmarla (anni dopo la inciderà Lolli stesso nell'album ''[[Viaggio in Italia (Claudio Lolli)|Viaggio in Italia]]''); ''Ballando con una sconosciuta'' viene incisa, sempre da Guccini, nel [[1990]], in ''[[Quello che non...]]''; le altre due canzoni compaionocompariranno nel nuovo disco dell'autore, ''Claudio Lolli'', che la EMI pubblica nel [[1988]], insieme ad altri brani come ''Adriatico'' e ''Aspirine'', caratterizzati da una maggiore leggerezza musicale. Le note di questo album sono di [[Stefano Benni]]. Il disco, però, passa inosservato, al punto che molti pensano che Lolli si sia ritirato dalle scene musicali. Nel 1991 scrive il testo per la canzone ''Segreteria telefonica'' degli [[Stadio (gruppo musicale)|Stadio]], contenuta nell'album ''[[Siamo tutti elefanti inventati]]'' (musica di [[Gaetano Curreri]]).
 
=== La seconda vita artistica ===
Le note di questo album sono di [[Stefano Benni]]. Il disco, però, passa inosservato, al punto che molti pensano che Lolli si sia ritirato dalle scene musicali. Nel 1991 scrive il testo per la canzone ''Segreteria telefonica'' degli [[Stadio (gruppo musicale)|Stadio]], contenuta nell'album ''[[Siamo tutti elefanti inventati]]'' (la musica è di [[Gaetano Curreri]]).
Negli anni novanta album come ''[[Nove pezzi facili]]'' (antologia con tre inediti, tre nuove versioni di vecchi brani e tre canzoni in versione originale), ''Intermittenze del cuore'' e ''Viaggio in Italia'' (prodotto da [[Mimmo Locasciulli]]) lo riportano all'attenzione del pubblico. Dal [[1993]] ricomincia a fare spettacoli, col solo accompagnamento del maestro [[Paolo Capodacqua]] alla [[chitarra classica]] [[Chitarra acustica amplificabile|elettrificata]], in cui spazia nel suo vastissimo repertorio. Nel [[1997]] nasce una collaborazione con [[Enrico Capuano]]. Dopo una serie di concerti in abbinata, esce (con la THM/Tide Records, diretta da David Petrosino e Capuano stesso) l'album dal titolo ''Intermittenze del cuore''. Nel [[1998]] Lolli riceve il [[Premio Ciampi|Premio Piero Ciampi]] "alla carriera", importante riconoscimento alla sua attività di cantautore. Nel [[1999]] partecipa all'album ''[[Il ponte dei maniscalchi]]'' di [[Luca Bonaffini]], scrivendo due brani con lui (''La protesta e l'amore'' e ''Qualcosa di più'') e interpretando un monologo sulle apocalissi scampate del Novecento.
 
Il [[2000]] è l'anno di ''[[Dalla parte del torto]]'', forse uno dei dischi più significativi di questo periodo della sua carriera. Il titolo nasce da una frase di [[Bertolt Brecht]], citata nell'interno della copertina "...dato che tutti gli altri posti erano già occupati, ci siamo seduti dalla parte del torto". L'album contiene canzoni nuove, come ''Nessun uomo è un uomo qualunque'', una delle più belle della sua produzione, il brano che dà titolo all'album, e ''Il mondo è fatto a scale'', dal ritmo orecchiabile e dal testo ironico, e alcuni pezzi storici riarrangiati.
===La seconda vita artistica===
Negli anni novanta album come ''Nove pezzi facili'' (antologia con tre inediti, tre nuove versioni di vecchi brani e tre canzoni in versione originale), ''Intermittenze del cuore'' e ''Viaggio in Italia'' (prodotto da [[Mimmo Locasciulli]]) lo riportano all'attenzione del grande pubblico. Dal [[1993]] ricomincia a fare spettacoli col solo accompagnamento del maestro [[Paolo Capodacqua]] alla [[chitarra classico-elettrificata]], in cui spazia nel suo vastissimo repertorio alternando i pezzi più celebri ad altri meno noti.
 
Tra questi ultimi è sicuramente da citare ''Borghesia'', qui proposta insieme ai [[Gang (gruppo musicale)|Gang]], che, come sostiene Lolli, ai concerti viene anche completamente stravolta nel suo significato: negli ultimi due versi (''"Vecchia piccola borghesia, vecchia gente di casa mia / per piccina che tu sia il vento un giorno ti spazzerà via"''), viene inserito un "forse" tra le parole "il vento" e "ti spazzerà", che, dopo quasi trent'anni, tramuta il senso di certezza e di possibile speranza di allora in un dubbio non lontano dalla rassegnazione del presente: "''Vecchia piccola borghesia, [...] il vento un giorno... forse... ti spazzerà via''".
Nel [[1997]] nasce una collaborazione con [[Enrico Capuano]]. Dopo una serie di concerti in abbinata, esce con la (THM/Tyde Records), diretta da Enrico, l'album dal titolo ''Intermittenze del cuore''. Nel [[1998]] riceve il [[Premio Ciampi|Premio Piero Ciampi]] alla carriera importante riconoscimento alla sua attività di cantautore. Nel [[1999]] partecipa all'album ''[[Il ponte dei maniscalchi]]'' di [[Luca Bonaffini]], scrivendo due brani con lui (''La protesta e l'amore'' e ''Qualcosa di più'') ed interpretando un monologo sulle apocalissi scampate del Novecento.
 
Negli anni successivi Lolli porta avanti anche la sua attività di scrittore, sia di prosa che di poesia. A Bologna, dall'Associazione Casa dei pensieri e dall'Asppi, riceve, nelle manifestazioni culturali del Comune, il Premio Oliviero Parma 2005 per i suoi testi di rimarchevole intensità poetica. Nel [[2005]] scrive una prefazione, intitolata ''Gli slittamenti del giovane Elle,'' al libro di Lauro Venturi ''L'educazione sentimentale del manager'' (Guerini, 2005), intervenendo dal vivo, insieme a [[Paolo Capodacqua]] e all'attore [[Ugo Dighero]], all'adattamento teatrale del romanzo, andato in scena nell'autunno del 2006, all'interno del congresso sulle tematiche formative ''L'orto delle competenze''.
Il [[2000]] è l'anno di ''[[Dalla parte del torto]]'', forse uno dei dischi più significativi di questo periodo della sua carriera. Il titolo nasce da una frase di [[Bertolt Brecht]], citata nell'interno della copertina "...dato che tutti gli altri posti erano già occupati, ci siamo seduti dalla parte del torto". L'album contiene canzoni nuove (come ''Nessun uomo è un uomo qualunque'', una delle più belle della sua produzione, il brano che dà titolo all'album e ''Il mondo è fatto a scale'', dal ritmo orecchiabile e dal testo ironico) ed alcuni pezzi storici riarrangiati.
[[File:Claudio Lolli e Il parto delle nuvole pesanti.jpg|miniatura|upright=1.5|Lolli in concerto nel 2005]]
Tra il [[2002]] e il [[2007]] gira l'Italia, proponendo, nei suoi concerti, una rivisitazione dell'album ''Ho visto anche degli zingari felici'' assieme alla band [[Calabria|calabrese]] [[Il Parto delle Nuvole Pesanti]]<ref>Gianluca Veltri, Parola di zingaro vero, la felicità non è utopia, Musica! Rock & Altro, 24 aprile 2003</ref>. Nel [[2006]] esce un nuovo disco composto da soli inediti, ''La scoperta dell'America''; l'anno successivo partecipa alla realizzazione del secondo album di [[Andrea Parodi (cantautore)|Andrea Parodi]], [[Soldati (album)|''Soldati'']], cantando nel brano ''Per non sentirsi soli''.
 
Nel [[2008]] [[Luca Carboni]] lo omaggia, realizzando insieme a [[Riccardo Sinigallia]] una cover della seconda parte di ''Ho visto anche degli zingari felici'' nel suo album ''[[Musiche ribelli]]''. La canzone ha un accompagnamento video che vede la partecipazione, oltre che degli autori, dello stesso Lolli. Il 25 aprile [[2009]] è uscito il nuovo album, ''[[Lovesongs (Claudio Lolli)|Lovesongs]]'', rivisitazione delle più belle canzoni d'amore del cantautore, accompagnato dall'ormai fedele chitarrista Paolo Capodacqua e dal sassofonista Nicola Alesini. Il 1º maggio [[2010]] suona al [[Concerto del Primo Maggio]], iniziando la sua esibizione con ''Primo maggio di festa''.
Tra questi ultimi è sicuramente da citare ''Borghesia'', qui proposta insieme ai [[Gang (gruppo musicale)|Gang]], che come sostiene Lolli ai concerti viene anche completamente stravolta nel suo significato: infatti, negli ultimi due versi ("Vecchia piccola borghesia, vecchia gente di casa mia / per piccina che tu sia il vento un giorno ti spazzerà via"), viene inserito tra le parole "il vento" e "ti spazzerà" un "forse" che tramuta, dopo quasi trent'anni, il senso di certezza e di possibile speranza di allora in un dubbio non lontano dalla rassegnazione del presente: "Vecchia piccola borghesia, [...] il vento un giorno... forse... ti spazzerà via".
 
Negli anni successivi Lolli porta avanti anche la sua attività di scrittore, sia di prosa che di poesia e di docente (ha insegnato fino alla pensione al Liceo scientifico Leonardo Da Vinci di [[Casalecchio di Reno]]). A Bologna, dall'Associazione Casa dei pensieri e dall'Asppi, riceve nelle manifestazioni culturali del Comune, il Premio Oliviero Parma 2005 per i suoi testi di alta intensità poetica. Nel [[2005]] scrive una prefazione intitolata ''Gli slittamenti del giovane Elle'' al libro di Lauro Venturi ''L'educazione sentimentale del manager'' (Guerini, 2005), intervenendo dal vivo, insieme a Paolo Capodacqua e all'attore [[Ugo Dighero]], all'adattamento teatrale del romanzo, andato in scena nell'autunno del 2006 all'interno del congresso sulle tematiche formative ''L'orto delle competenze''.
[[File:Claudio Lolli e Il parto delle nuvole pesanti.jpg|thumb|340px|Lolli in concerto nel 2005]]
Tra il [[2002]] ed il [[2007]] gira l'Italia proponendo, tra i vari suoi spettacoli, una rivisitazione del suo album ''Ho visto anche degli zingari felici'' assieme alla band [[Calabria|calabrese]] [[Il Parto delle Nuvole Pesanti]]<ref>Gianluca Veltri, Parola di zingaro vero, la felicità non è utopia, Musica! Rock & Altro, 24 aprile 2003</ref>. Nel [[2006]] esce un nuovo disco di soli inediti, ''La scoperta dell'America''; l'anno successivo partecipa alla realizzazione del secondo album di [[Andrea Parodi (cantautore)|Andrea Parodi]], [[Soldati (album)|Soldati]], cantando nel brano ''Per non sentirsi soli''.
 
Nel [[2008]] [[Luca Carboni]] lo omaggia, realizzando insieme a [[Riccardo Sinigallia]] una cover della seconda parte di ''Ho visto anche degli zingari felici'' nel suo album ''[[Musiche ribelli]]''. La canzone ha un accompagnamento video che vede la partecipazione, oltre che degli autori, dello stesso Lolli. Il 25 aprile [[2009]] è uscito il nuovo album, ''[[Lovesongs (Claudio Lolli)|Lovesongs]]'', rivisitazione delle più belle canzoni d'amore del cantautore, qui accompagnato dall'ormai fedele chitarrista Paolo Capodacqua e dal sassofonista Nicola Alesini. Il 1º maggio [[2010]] suona al [[Concerto del Primo Maggio]], iniziando la sua esibizione con ''Primo maggio di festa''.
 
Il 25 settembre 2010 suona al Forum Sociale Antimafia del Nord, dopo la manifestazione per ricordare [[Peppino Impastato]] e l'intitolazione della biblioteca di [[Ponteranica]]. Il 19 luglio 2012 si esibisce a Brolo in un grande raduno per ricordare [[Paolo Borsellino]], assieme a numerosi volti dello spettacolo e della canzone italiana. Il 29 agosto 2012, dopo il successo del Raduno del Sud di Brolo, ritorna in Sicilia cantando al Lido dei Ciclopi di Acitrezza, un bene confiscato alla mafia.
 
Nel 2012 gli viene assegnato il riconoscimento alla carriera "Amilcare Rambaldi", nel corso delldella 1°^ "Rassegna "della Storica e Nuova Canzone d'Autore" di La Spezia, organizzata dall'associazione culturale musicale ''Aspettando Godot''.
 
Sempre nel 2012 nasce su facebook la pagina ''Claudio Lolli - la Leggenda'' che fornisce continui aggiornamenti sulle date concerti di Claudio Lolli, oltre che articoli, interviste, rari video e altro materiale riguardante il grande cantautore bolognese. Il 13 luglio 2013 ottienesi uno strepitoso successotiene il Raduno Concerto Nazionale Claudio Lolli edizione 2013, realizzato a Monterotondo (Roma) grazie all'instancabile associazione culturale musicale ''Aspettando Godot'' che opera a tutela e diffusione della storica canzone d'autore italiana.
 
Nella quarta serata del [[Festival_di_Sanremo_2014Festival di Sanremo 2014#Quarta_serataQuarta serata|Festival di Sanremo 2014]] [[Riccardo Sinigallia]] interpreta la sua ''Ho visto anche degli zingari felici'' in coppia con [[Paola Turci]] e [[Marina Rei]].
 
Il 16 aprile 2014 è tra gli ospiti di ''We Love Freak'', un concerto in onore di [[Roberto Antoni|Roberto "Freak" Antoni]], morto il 12 febbraio 2014<ref>{{cita news|autore=Massimo Zucchetti|url=https://ilmanifesto.it/storia/beppe-starnazza-inesistente-ma-bellissimo/|titolo=Beppe Starnazza inesistente. Ma bellissimo|pubblicazione=[[il manifesto]]|data=5 maggio 2014|accesso=18 agosto 2018|dataarchivio=7 luglio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180707144402/https://ilmanifesto.it/storia/beppe-starnazza-inesistente-ma-bellissimo/|urlmorto=sì}}</ref>; canta ''Angolo B'', brano scritto con [[Dandy Bestia]] e [[Freak Antoni]] (contenuto in ''[[Rarities (Skiantos)|Rarities]]'') accompagnato dagli [[Skiantos]], e condivide il palco con [[Eugenio Finardi]], [[Luca Carboni]], [[Marco Carena]], i [[Powerillusi]], [[Omar Pedrini]], [[Paco D'Alcatraz]], [[Johnson Righeira]] e molti altri grandi artisti della [[musica leggera]] italiana<ref>{{cita news|autore=Massimo Zucchetti|url=https://ilmanifesto.it/storia/al-concerto-per-il-freak-antoni-ho-fatto-langolista/|titolo=Al concerto per il Freak Antoni ho fatto l’angolista|pubblicazione=[[il manifesto]]|data=21 aprile 2014|accesso=18 agosto 2018|dataarchivio=2 luglio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180702204934/https://ilmanifesto.it/storia/al-concerto-per-il-freak-antoni-ho-fatto-langolista/|urlmorto=sì}}</ref>
==Lolli e la politica==
 
A marzo [[2017]] pubblica il nuovo album, intitolato ''"[[Il grande freddo (album)|Il grande freddo]]"'', oggetto di un [[crowdfunding]] lanciato via web, che vince la Targa Tenco nella categoria "Miglior disco dell'anno in assoluto".
Considerando la produzione [[lolliana]] nel suo complesso, si può dire che l'[[impegno politico]], caratterizzato da una decisa tendenza verso la [[sinistra politica]] radicale italiana, non è poi così presente; non può essere neanche lontanamente paragonato ad un [[Pietrangeli]], ad un [[Della Mea]] o ad un [[Pino Masi]], tanto per intendersi.
 
Muore il 17 agosto 2018 all'età di 68 anni dopo un improvviso malore.<ref>{{cita news|autore=Andrea Silenzi|url=http://www.repubblica.it/spettacoli/musica/2018/08/17/news/e_morto_claudio_lolli-204338266/|titolo=E' morto Claudio Lolli, cantautore senza compromessi|pubblicazione=[[la Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|data=17 agosto 2018|accesso=18 agosto 2018}}</ref>
E, quando decide di occuparsi di [[politica]], lo fa comunque spesso attraverso [[musiche]] e [[linguaggi]] [[complessi]], senza dar mai l'[[impressione]] di [[cercare lo scontro diretto ed esplicito]].
 
== Lolli e la politica ==
Certo, "''[[Disoccupate le strade dai sogni]]''" ([[1977]]) può esser visto come un disco molto politico (contiene anche canzoni che hanno come argomento chiave tensioni politico-sociali, fra cui si possono ricordare ''Incubo numero zero'', ''La socialdemocrazia'' ed ''I giornali di marzo'', brano, quest'ultimo, che tratta della morte d'un iscritto a [[Lotta Continua]], [[Francesco Lorusso]], recitando ampi brani tratti dai quotidiani dell'epoca: ''«Gli uomini sono scesi a terra già in assetto da campagna,'' / ''prudenza delle forze dello Stato,'' / ''hanno replicato con lanci a ripetizione di candelotti lacrimogeni,'' / ''è stato centrato alla schiena cadendo immediatamente»''); ma non mancano, nell'[[album]] [[medesimo]], anche [[splendidi]] [[momenti]] [[intimistici]] come [[''Da zero e dintorni'']].
Molto presente nelle canzoni del cantautore bolognese è l'impegno politico – Lolli era comunista ma non del partito di cui era segretario Enrico Berlinguer –, che si esprime attraverso musiche e linguaggi complessi. Ne è un esempio il famosissimo album del [[1977]] "''[[Disoccupate le strade dai sogni]]''", contenente canzoni che hanno come argomento chiave le tensioni politico-sociali; tra di esse: ''Incubo numero zero'' (sulla morte della fondatrice del gruppo armato tedesco [[Rote Armee Fraktion|RAF]], [[Ulrike Meinhof]], e la repressione del [[movimento del Settantasette]]), ''La socialdemocrazia'' e ''I giornali di marzo'' (incentrata sulla morte di un militante di [[Lotta Continua]], [[Francesco Lorusso]], che riprende brani tratti dai quotidiani dell'epoca).
 
''«Gli uomini sono scesi a terra già in assetto da campagna,<br />''
Insomma un Lolli [[anche]] [[politico]], sì, ma di certo [[non]] [[solo]].
''prudenza delle forze dello Stato,<br />''
''hanno replicato con lanci a ripetizione di candelotti lacrimogeni,<br />''
''è stato centrato alla schiena cadendo immediatamente»<br />''
(da ''I giornali di marzo'')
 
Il forte messaggio politico relativo ai "Movimenti" del [[1968]] e del [[1977]] in particolare, e le tensioni sanguinose fra i militanti della sinistra, della destra extraparlamentare e lo Stato durante tutti gli [[anni '70]], compare non solo nel sopracitato ''[[Disoccupate le strade dai sogni]]'', ma anche in canzoni come ''Borghesia'', di cui critica l'inerzia qualunquistica, o come ''Agosto'' e ''Piazza, bella piazza'' in cui ricorda [[strage dell'Italicus|l'attentato dell'Italicus]], avvenuto il 4 agosto [[1974]] (''"Piazza, bella piazza, ci passò una lepre pazza... / E fu il giorno dello stupore / e fu il giorno dell'impotenza, / si sentiva battere il cuore, / di Leone avrei fatto senza, / si sentiva qualcuno urlare / solo fischi per quei maiali, / siamo stanchi di ritrovarci / solamente a dei funerali"''), o ''[[La ballata del Pinelli]]'' (composta da [[Pino Masi]], [[Joe Fallisi]] e alcuni esponenti anarchici), dedicata alla figura di [[Giuseppe Pinelli]], ferroviere [[anarchico]], morto "precipitando" da una finestra della Questura di Milano, dove era stato portato per essere interrogato, il 16 dicembre [[1969]], a seguito della bomba esplosa alcuni giorni prima nella sede della [[Banca Nazionale dell'Agricoltura]], in [[Piazza Fontana]].
Non si può ad esempio certo negare il suo aver cantato ''[[La ballata del Pinelli]]'' (composta da [[Pino Masi]], [[Joe Fallisi]] e alcuni esponenti [[anarchici]]), in cui si ricorda, con un'ottica ben precisa, la misteriosa e mai volutamente chiarita morte del ferroviere [[anarchico]] [[Giuseppe Pinelli]] che precipitò da una finestra della Questura di Milano nel 16 dicembre del [[1969]] durante le indagini per la [[strage di piazza Fontana]].
 
Nel suo canzoniere si possono ritrovare anche riferimenti a eventi di politica estera, come nella canzone ''Primo maggio di festa'':<ref>{{Cita news|url=http://www.sindromedistendhal.com/terrorismo/7b-agosto.htm|2=|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150402112039/http://www.sindromedistendhal.com/terrorismo/7b-agosto.htm|dataarchivio=2 aprile 2015}}</ref> contenuta nel LP ''Ho visto anche degli zingari felici,'' uscito nel 1976, nella quale celebra la fine della [[Guerra del Vietnam|guerra nel]] [[Vietnam]], e l'[[Caduta di Saigon|ingresso delle truppe nordvietnamite vittoriose a Saigon]] il 30 aprile 1975, ma nella quale inserisce anche un accenno a quello successivo del 1º maggio 1975, segnato da un personale evento doloroso, ovvero la morte del padre.<ref name="libertà"/>)
Anche in ''Primo maggio di festa'', da ''Ho visto anche degli zingari felici'', gli elementi pubblici e privati continuano a mescolarsi (''«Primo maggio di festa oggi nel Vietnam<br/> ''e forse in tutto il mondo,<br/> ''primo maggio di morte oggi a casa mia<br/> ''ma forse mi confondo»<br/>).
 
''«Primo maggio di festa oggi nel Vietnam<br />''
La canzone [[Tienanmen]], [[seguente]] ai [[tragici]] [[fatti]] della [[rivolta]] [[studentesca]] e [[giovanile]] [[cinese]] del [[1989]], [[soffocata]] col [[sangue]] dal [[regime]] [[comunista]], lo induce comunque, se non in un [[mea culpa]] rispetto a certe [[infatuazioni giovanili]], perlomeno a [[rimarcare]] tutta la sua [[amarezza]] e [[disillusione]].
''e forse in tutto il mondo,<br />''
''primo maggio di morte oggi a casa mia<br />''
''ma forse mi confondo»<br />''
''(da Primo maggio di festa)''
 
== L'interesse per la cultura musicale del Regno Unito e del Nord America ==
Quindi in sostanza vi è piena libertà di scelta, fra un Lolli "esistenzialista" e un Lolli "politico": e non è affatto detto che il secondo sia predominante, anche artisticamente, nonostante una serie di circostanze storiche abbiano magari portato in primo piano più ''Ho visto anche degli zingari felici'' rispetto ad altri dischi.
Lolli dimostra già da giovane un forte interesse per la cultura musicale statunitense e del Regno Unito. Appassionato dei [[The Beatles|Beatles]], dichiara orgogliosamente di possederne tutti i dischi:
 
==L'interesse per la cultura musicale del Regno Unito e del Nord America==
 
Lolli dimostra già da giovane un forte interesse per la cultura musicale statunitense e del Regno Unito. Appassionato dei [[Beatles]], dichiara orgogliosamente di possedere tutti i dischi dell'omonima band del Regno Unito:
 
{{Citazione|Dal punto di vista musicale i Beatles... anche se avevano molto successo, avevano molti soldi, quello non era l'importante, l'importante era che ascoltare, non so... era come prender una pasticca di LSD, insomma viaggiare in un mondo assolutamente diverso, nuovo, immaginifico e questo mi ha, credo, ci ha entusiasmato|Omaggio a Piero Guccini}}
 
== Riconoscimenti ==
* Premio Ciampi (Premio alla carriera) Livorno 1998
 
* Targa Tenco 2017 come miglior album dell'anno per ''[[Il grande freddo (album)|Il grande freddo]]''
* Riconoscimento alla carriera, con il Premio Amilcare Rambaldi, consegnato il 31 marzo 2012 a La Spezia in occasione della 1 edizione della rassegna Storica e Nuova canzone d'Autore organizzata dall'associazione culturale musicale Aspettando Godot<ref>[http://www.malinconicoblues-vinile.it/claudio_lolli_riconoscimento_alla_carriera.htm "Riconoscimento alla carriera Amilcare Rambaldi"]</ref>.
* Premio Civilia alla Canzone d'autore consegnato il 9 aprile 2016 a Bologna dall'Associazione Salentina "Civilia - Cultura, parole e musica"
* Premio Durruti, consegnato il 3 maggio 2012<ref>[http://www.teledurruti.it/?p=2664 "Assegnato a Claudio Lolli... il premio Durruti 2012"]</ref>.
* Riconoscimento alla carriera con il Premio Amilcare Rambaldi, consegnato il 31 marzo 2012 a La Spezia in occasione della prima edizione della Rassegna Storica e Nuova canzone d'Autore, organizzata dall'associazione culturale musicale Aspettando Godot<ref>[http://www.malinconicoblues-vinile.it/claudio_lolli_riconoscimento_alla_carriera.htm "Riconoscimento alla carriera Amilcare Rambaldi"]</ref>.
* Premio Via del Campo, consegnato il 14 febbraio 2009 a Genova<ref>[http://www.rockol.it/news-99050/Claudio-Lolli-ricever%C3%A0-il-premio--Via-del-Campo-"Lolli riceverà il premio "Via del Campo" 2009"]</ref>. La motivazione recita: "Ha tenuto insieme poesia e musica, una caratteristica fondamentale di Fabrizio De André".
* Premio Durruti, consegnato il 3 maggio 2012<ref>{{Cita web |url=http://www.teledurruti.it/?p=2664 |titolo="Assegnato a Claudio Lolli... il premio Durruti 2012" |accesso=9 agosto 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150606040518/http://www.teledurruti.it/?p=2664 |dataarchivio=6 giugno 2015 |urlmorto=sì }}</ref>.
*Premio Oliviero Parma 2005, alla carriera, a Claudio Lolli, poeta. Promosso da ASPPI, Casa dei pensieri, Comune di Bologna-Bologna BE
* Premio Via del Campo, consegnato il 14 febbraio 2009 a Genova<ref>[http://www.rockol.it/news-99050/Claudio-Lolli-ricever%C3%A0-il-premio--Via-del-Campo-"Lolli riceverà il premio "Via del Campo" 2009"]</ref>. La motivazione recita: "Ha tenuto insieme poesia e musica, una caratteristica fondamentale di Fabrizio De André"
* Premio Oliviero Parma 2005 alla carriera a Claudio Lolli, poeta. Promosso da ASPPI, Casa dei pensieri, Comune di Bologna-Bologna BE
* [[Premio Lunezia]] alla carriera consegnato il 16 ottobre 2017
 
== Discografia ==
=== Album in studio ===
* 1972 – ''[[Aspettando Godot (album)|Aspettando Godot]]''
* 1973 – ''[[Un uomo in crisi. Canzoni di morte. Canzoni di vita]]''
* 1975 – ''[[Canzoni di rabbia]]''
* 1976 – ''[[Ho visto anche degli zingari felici (1976)|Ho visto anche degli zingari felici]]''
* 1977 – ''[[Disoccupate le strade dai sogni]]''
* 1980 – ''[[Extranei]]''
* 1983 – ''[[Antipatici antipodi]]''
* 1988 – ''[[Claudio Lolli (album)|Claudio Lolli]]''
* 1992 – ''[[Nove pezzi facili]]'' [brani inediti, rieseguiti e già editi]
* 1997 – ''[[Intermittenze del cuore]]''
* 1998 – ''[[Viaggio in Italia (Claudio Lolli)|Viaggio in Italia]]'' [brani inediti, rieseguiti e già editi]
* 2000 – ''[[Dalla parte del torto]]''
* 2004 – ''[[Rumore rosa]]''
* 2006 – ''[[La scoperta dell'America]]''
* 2009 – ''[[Lovesongs (Claudio Lolli)|Lovesongs]]'' [brani editi rieseguiti]
* 2017 – ''[[Il grande freddo (album)|Il grande freddo]]''
 
=== Album dal vivo ===
* 2002 – ''[[La terra, la luna e l'abbondanza]]''
* 2003 – ''[[Ho visto anche degli zingari felici (2003)|Ho visto anche degli zingari felici]]''
* 2005 – ''[[La via del mare]]''
* 2017 – ''Frequenze al teatro Galliera 22/05/2014''
 
=== Raccolte ===
*[[1972]]: ''[[Aspettando Godot (album)|Aspettando Godot]]'' ([[EMI Italiana|EMI Italiana-Columbia]], 3C 064-17814)
* 1995 – ''[[Piazza... strade... sogni]]''
*13 marzo [[1973]]: ''[[Un uomo in crisi. Canzoni di morte. Canzoni di vita]]'' ([[EMI Italiana|EMI Italiana-Columbia]], 3C 064-17873)
* 2001 – ''[[Collezione (Claudio Lolli)|Collezione]]''
*10 febbraio [[1975]]: ''[[Canzoni di rabbia]]'' ([[EMI Italiana|EMI Italiana-Columbia]], 3C 054-18064)
* 2004 – ''[[Made in Italy (Claudio Lolli)|Made in Italy]]''
*7 aprile [[1976]]: ''[[Ho visto anche degli zingari felici (1976)|Ho visto anche degli zingari felici]]'' ([[EMI Italiana|EMI Italiana-Columbia]], 3C 054-18153)
* 2005 – ''[[Studio Collection (Claudio Lolli)|Studio collection]]''
*Settembre [[1977]]: ''[[Disoccupate le strade dai sogni]]'' ([[Ultima Spiaggia]], ZBLS 34020)
* 2007 - ''[[Solo grandi successi (Claudio Lolli)|Solo grandi successi]]''
*30 aprile [[1980]]: ''[[Extranei]]'' ([[EMI Italiana]], 3C 064-18482)
* 2007 – ''[[The Best Platinum Collection (Claudio Lolli)|The Best Platinum Collection]]''
*1º marzo [[1983]]: ''[[Antipatici antipodi]]'' ([[EMI Italiana]], 3C 064-18609)
*6 maggio [[1988]]: ''[[Claudio Lolli (album)|Claudio Lolli]]'' ([[EMI Italiana]], 64&nbsp;7906431)
*[[1992]]: ''[[Nove pezzi facili]]'' ([[EMI Italiana]], 0777 7&nbsp;80103 2 6)
*[[1997]]: ''[[Intermittenze del cuore]]'' ([[Th. MacLinsey Italiana|THM]]/[[Tide Records]], KTD 487259 2)
*[[1998]]: ''[[Viaggio in Italia (Claudio Lolli)|Viaggio in Italia]]'' ([[Hobo (casa discografica)|Hobo]], 492536 2)
*[[2000]]: ''[[Dalla parte del torto]]'' ([[Storie di note]], SDN 007)
*[[2002]]: ''[[La terra, la luna e l'abbondanza]]'' ([[Storie di note]], allegato al libro omonimo edito da [[Stampa Alternativa]]; dal vivo)
*Aprile [[2003]] ''[[Ho visto anche degli zingari felici (2003)|Ho visto anche degli zingari felici]]'' ([[Storie di note]], SDN 028, dal vivo)
*29 ottobre [[2005]]: ''[[La via del mare]]'' (dal vivo)
*7 aprile [[2006]]: ''[[La scoperta dell'America]]'' ([[Storie di note]], SDN 053)
*25 aprile [[2009]]: ''[[Lovesongs (Claudio Lolli)|Lovesongs]]'' ([[Storie di note]], SDN 068)
 
===45 giriSingoli ===
* 1972 – ''[[Aspettando Godot/Michel]]''
* 1973 – ''[[Un uomo in crisi/La guerra è finita]]''
* 1977 – ''[[Analfabetizzazione/I giornali di marzo]]''
 
== Libri ==
*9 novembre [[1972]]: [[Aspettando Godot/Michel]] ([[EMI Italiana]] 3C 006-17813)
=== Opere ===
*30 maggio [[1973]]: [[Un uomo in crisi/La guerra è finita]] ([[EMI Italiana]] 3C 006-17897)
* ''L'inseguitore Peter H.'', Ancona, Il lavoro editoriale, 1984. ISBN 88-7663-035-X.
*[[1977]]: [[Analfabetizzazione/I giornali di marzo]] ([[Ultima Spiaggia]], ZBS 7018)
* ''Giochi crudeli'', Ancona-Bologna, Transeuropa, 1990. ISBN 88-7828-034-8; con prefazione di [[Francesco Guccini]], Milano, Feltrinelli, 1992. ISBN 88-07-81191-X.
* ''Nei sogni degli altri'', Venezia, Marsilio, 1995. ISBN 88-317-6069-6
* ''Antipatici antipodi. 1972-1997'', Firenze, City lights Italia, 1997.
* ''Rumore rosa'', con CD con musiche di Paolo Capodacqua, Roma-Viterbo, Stampa Alternativa/Nuovi equilibri, 2004. ISBN 88-7226-827-3.
* ''Lettere matrimoniali'', Roma-Viterbo, Stampa Alternativa/Nuovi equilibri, 2013. ISBN 88-6222-365-X; Milano, Laurana, 2016. ISBN 978-88-98451-46-3.
* ''Disoccupate le strade dai sogni. I testi delle canzoni, le note a margine, le fotografie, tutta la storia di uno dei maggiori cantautori italiani, raccolta per la prima volta in un libro'', Firenze, Goodfellas, 2018, ISBN 978-88-99770-12-9.
 
===Antologie Prefazioni e note ===
* Gianni D'Elia, ''Infernuccio itagliano'', Ancona, Transeuropa, 1988. ISBN 88-7828-011-9.
 
* Milena Magnani, ''Delle volte il vento'', Firenze, Vallecchi, 1996. ISBN 88-8252-064-1.
*''Piazza... strade... sogni'', 1995
* Giuseppe Pantaleo, ''L'atlante di Kublai'', Luco dei Marsi, Aleph, 1998.
*''Collezione'', Emi, 15 febbraio 2001
* Giovanni Bogani, ''L.'', Sesto Fiorentino, Apice libri, 1998; Città di Castello, Edimond, 1999.
*''Made in Italy'', Emi, 25 febbraio 2004
* Maurizio Esposito, ''Poesie di notte'', Soveria Mannelli, Calabria letteraria, 2002.
*''Studio collection'' (doppio), Emi, 23 settembre 2005
* Giorgio Cracco, ''Acrostici silenzi'', Castel Maggiore, Book, 2003. ISBN 88-7232-465-3.
*''Claudio Lolli: the best of platinum'', Emi, 9 marzo 2007
* Tudor Arghezi, ''Poesie'', tradotte da [[Salvatore Quasimodo]], a cura di Marco Dotti, Viterbo, Stampa Alternativa, 2004. ISBN 88-7226-787-0.
 
* Maurizio Mattiuzza, ''L'inutile necessitâ(t)'', Udine, Kappa Vu, 2004.
== Libri ==
* Stanislao Donadio, ''La mandibola comunista'', Cosenza, Orizzonti meridionali, 2005. ISBN 88-89064-23-4.
===Opere di Lolli===
* Lauro Venturi, ''L'educazione sentimentale del manager. Il valore delle radici'', Milano, Guerini, 2005. ISBN 88-8335-695-0.
*''L'inseguitore Peter H.'', Ancona, Il lavoro editoriale, 1984. ISBN 88-7663-035-X
* Dario Bertini, ''GiochiDistilleria crudelidi contrabbando'', Ancona-BolognaPavia, TranseuropaCardano, 19902009. ISBN 978-88-782888936-03445-81.
* Maurizio Centi, ''Fuori dalla tana'', Torre del Greco, Creativa, 2010. ISBN 978-88-96824-09-2.
*''Giochi crudeli'', prefazione di Francesco Guccini, Milano, Feltrinelli, 1992. ISBN 88-07-81191-X
* Giacinto Conte, ''NeiIl sognibambino degli altrimammitico'', VeneziaLivorno, MarsilioValigie rosse, 19952013. ISBN 978-88-317906226-60697-60.
* Ottorino Andreose, ''Non solo nostalgia...'', Padova, il Torchio, 2015. ISBN 978-88-98669-37-0.
*''Antipatici antipodi. 1972-1997'', Firenze, City lights Italia, 1997.
*''Rumore rosa'', Roma-Viterbo, Stampa Alternativa/Nuovi equilibri, 2004. ISBN 88-7226-827-3
*''Lettere Matrimoniali'', Roma-Viterbo, Stampa Alternativa/Nuovi equilibri, 2013. ISBN 88-6222-365-X
 
== Filmografia ==
===Prefazioni a cura di Lolli===
* ''[[Disamistade]]'', regia di [[Gianfranco Cabiddu]] (1988) [collaborazione alla sceneggiatura]
*Milena Magnani, ''Delle volte il vento'', Firenze, Vallecchi, 1996. ISBN 88-8252-064-1
* ''Claudio Lolli. Salvarsi la vita con la musica'', regia di Salvo Manzone (2002) [documentario su Lolli]
*Giovanni Bogani, ''L.'', Edimond, 1999.
* ''Io e la mia sedia'', regia di Angelo Amoroso D'Aragona (2011) [documentario, partecipazione]<ref>[http://ioelamiasedia.blogspot.com/p/il-documentario.html Il documentario]</ref>
*Maurizio Esposito, ''Poesie di notte'', Calabria letteraria, 2002.
*Giorgio Cracco "Acrostici Silenzi" Bologna Book Editore 2002
*Tudor Arghezi, ''Poesie'', tradotte da Salvatore Quasimodo, a cura di Marco Dotti, Stampa Alternativa, 2004.
*Maurizio Mattiuzza, ''L'inutile necessitâ(t)'', Kappa Vu Edizioni, 2004.
*Stanislao Donadio, ''La mandibola comunista'', Orizzonti meridionali, 2005.
*Lauro Venturi, ''L'educazione sentimentale del manager. Il valore delle radici'', Guerini, 2005.
*Maurizio Centi, ''Fuori dalla tana'', Edizioni Creativa, 2010.
 
== Note ==
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== Bibliografia ==
* Piero Cannizzaro, ''Claudio Lolli'', Roma, [[Lato sideSide]], 1982.
* Gino Castaldo (a cura di), ad vocem ''Lolli, Claudio'' in ''Il dizionario della canzone italiana'', Roma, A. Curcio, 1990.
* Salvo Manzone, ''Claudio Lolli, salvarsi la vita con la musica'', Epinoia, 2002. documentario video
* [[Enzo Gentile]], ad vocem ''Lolli, Claudio'' in ''Guida critica ai cantautori italiani'', Milano, Gammalibri, 1979.
* Jonathan Giustini, ''Claudio Lolli. La terra, la luna e l'abbondanza'', Stampa Alternativa, 2003. ISBN 8872267463
* [[Mario Giammetti]], ad vocem ''Lolli Claudio, Ho visto anche degli zingari felici'', in Mauro Ronconi (a cura di), ''100 dischi ideali per capire la nuova canzone italiana'', Roma, Editori Riuniti, 2002. ISBN 88-359-5233-6.
* Gianluca Veltri (a cura di), ''Da una finestra sbagliata. Gli zingari felici di Claudio Lolli'', Luciano Vanni, 2006. ISBN 978-88-95115-09-0
* Jonathan Giustini, ''Claudio Lolli. La terra, la luna e l'abbondanza'', con CD, Roma-Viterbo, Stampa Alternativa-Nuovi equilibri, 2003. ISBN 88-7226-746-3.
* [[Enzo Gentile]], ''Guida critica ai cantautori italiani'', Milano, Gammalibri, 1979; alla voce ''Lolli, Claudio''.
*[[Marco Rovelli]], ''Siamo noi a far ricca la terra. Romanzo di Claudio Lolli e dei suoi mondi'', Roma, Minimum fax, 2021. ISBN 978-88-338-9237-5.
* Gino Castaldo (a cura di), ''Enciclopedia della canzone italiana'', Armando Curcio, alla voce ''Lolli, Claudio''.
* Gianluca Veltri (a cura di), ''Da una finestra sbagliata. Gli zingari felici di Claudio Lolli'', Terni, Luciano Vanni, 2006. ISBN 88-95115-09-0.
* Autori Vari (a cura di [[Enrico Deregibus]]), ''Dizionario completo della canzone italiana'', Giunti, 2006, alla voce ''Lolli Claudio'', Gianluca Veltri.
* Gianluca Veltri, ad vocem ''Lolli Claudio'', in [[Enrico Deregibus]] (a cura di), ''Dizionario completo della canzone italiana'', Firenze, Giunti, 2006. ISBN 978-88-09-04602-3.
* Vari numeri di Ciao 2001 (annate 1972-1979).
* Vari numeri del periodico "Ciao 2001", annate 1972-1979.
* Danilo Tomasetta (a cura di), Claudio Lolli - Disoccupate le strade dai sogni - i testi delle canzoni, Goodfellas Srl, Firenze 2018. ISBN 978-88-99770-12-9.
* Eric Toccaceli (foto e a cura di), Claudio Lolli - Rumore Rosa, poesie di Claudio Lolli, Stampa Alternativa, Speciale Eretica, Direttore Marcello Baraghini, Viterbo 2004. 103 pagine.
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
*[http://www.youtube.com/watch?v=M3R8evFFFIA Intervista a Claudio Lolli - La notte vince sempre sul giorno?] di Wilma Massucco
* [http://www.maugeri.it/claudiololli/ Claudio Lolli unOfficial] - Sito web storico, in linea dal 1997, con i testi e le date dei concerti di Claudio Lolli
*[http://www.bielle.org/Artisti/lolli.htm La Brigata Lolli]
* [https://www.youtube.com/watch?v=Z9yUvDYyyXY&t=524s Intervista a Claudio Lolli - 12 aprile 2006] di Giovanni D'Iàpico
*[http://www.malinconicoblues-vinile.it/claudio_lolli_antenati_e_discendenti.htm Il pessimo rapporto tra il Club Tenco e Claudio Lolli]
* [httphttps://www.epinoia-prodyoutube.com/lolli/watch?v=M3R8evFFFIA SitoIntervista del documentario sua Claudio Lolli - La notte vince sempre sul giorno?] di Wilma Massucco
* {{cita web | 1 = http://www.bielle.org/Artisti/lolli.htm | 2 = La Brigata Lolli | accesso = 17 luglio 2006 | dataarchivio = 8 agosto 2006 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20060808203657/http://www.bielle.org/Artisti/lolli.htm | urlmorto = sì }}
*[http://www.aspettandogodot.it/claudio_lolli_cantautori_di_frontiera.htm Claudio Lolli in concerto per l'Italia tramite l'associazione culturale musicale Aspettando Godot]
* {{cita web|http://www.malinconicoblues-vinile.it/claudio_lolli_antenati_e_discendenti.htm|Il pessimo rapporto tra il Club Tenco e Claudio Lolli}}
 
* {{cita web|http://www.epinoia-prod.com/lolli/|Sito del documentario su Claudio Lolli}}
* {{cita web|http://www.aspettandogodot.it/claudio_lolli_cantautori_di_frontiera.htm|Claudio Lolli in concerto per l'Italia tramite l'associazione culturale musicale Aspettando Godot}}
* {{cita web|http://www.patriaindipendente.it/terza-pagina/pentagramma/nemico-del-grande-freddo/|Chiara Ferrari, ''Il nemico del Grande Freddo'', "Patria Indipendente", 8 settembre 2017}}
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