Attanasio di Balad: differenze tra le versioni

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|Nome = Attanasio di Balad
|Cognome =
|PostCognomeVirgola = o '''Attanasio di Antiochia''', noto anche come '''Athanasius Baldoyo''' ({{Siriaco|ܐܬܢܐܣܝܘܣ ܕܬܪܝܢ ܒܠܕܝܐ}}; {{Arabo|اثناسيوس الثاني البلدي}})
|PostCognome = ma anche '''Athanasius''',
|Sesso = M
|LuogoNascita = Balad
|LuogoNascitaLink = Balad (Iraq)
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = 634
|LuogoMorte = Antiochia di Siria
|GiornoMeseMorte = 11 settembre
|AnnoMorte = 688686/687
|Epoca = 600
|Attività = religioso
|Attività = vescovo cristiano orientale
|Attività2 = filosofo
|Attività3 = scrittore
|Nazionalità = siro
|PostNazionalità = , [[patriarcaPatriarca di Antiochia]]. [[Cristiano (religione)|Cristiano]]della [[monofisita]]Chiesa siortodossa dedicò alla [[filosofiasiriaca]] greca. Scrisse commenti e traduzioni dal [[lingua greca|greco685]] alalla [[lingua siriaca|siriaco]]morte
|Immagine =
}}
 
== Biografia ==
{{quote|Una nota terribile sulla dissolutezza dei cristiani è giunta alle nostre umili orecchie. Uomini avidi, che sono schiavi del ventre e distrattamente e in maniera insensata partecipano alle feste con i pagani, misere donne che si mescolano illegalmente ed indecentemente con i pagani, e tutti, mangiano senza distinzione dai loro sacrifici. Stanno deviando, nella loro negligenza, dalle prescrizioni ed esortazioni degli apostoli che spesso griderebbero a coloro che credono in [[Cristo]], che dovrebbero prendere le distanze dalla fornicazione, dal sangue e dal cibo dei sacrifici pagani, per non essere soci dei demoni e delle loro tavole immonde.|Attanasio di Balad, Lettere, 128-129 [p. 148]<ref>[http://christianorigins.com/islamrefs.html#athanasiusbalad Da christianorigins.com]</ref>}}
[[File:The Antioch Chalice, first half of 6th century, Metropolitan Museum of Art.jpg|thumb|Il ''Calice di Antiochia'' (1ª metà del VI secolo; New York, [[Metropolitan Museum of Art]]).]]
Attanasio nacque nella città di [[Balad (Iraq)|Balad]], lungo la riva destra del fiume [[Tigri]], a circa 35&nbsp;km a Sud di [[Mosul]]. Studiò [[scienze]], siriaco, [[lingua greca|greco]] e filosofia sotto la guida del vescovo [[Severo Sebokht]] presso il [[monastero di Qinnasrin]] insieme a [[Giacobbe di Edessa]]. Divenne monaco al monastero di ''Beth Malke'', nei pressi di [[Antiochia di Siria|Antiochia]], dove continuò a studiare filosofia, specialmente di Aristotele, e nel 645 tradusse l'[[Isagoge]] di [[Porfirio]] di [[Tiro (città antica)|Tiro]] dal greco al siriaco e ne scrisse una prefazione. In seguito fu ordinato sacerdote e probabilmente risiedette a [[Nisibis]] (se non si suppone l'esistenza di un altro omonimo traduttore contemporaneo, tale ''Attanasio di Nisibis'', come dice Cark Anton Baumstark nelle sue ''Lucubrationes Syro-Græcæ'' del 1894).
 
Nel 669 tradusse alcune lettere di [[Severo di Antiochia]] su richiesta di ''Matta'' e ''Daniele'', vescovi metropoliti di [[Aleppo]] e di [[Edessa (Mesopotamia)|Edessa]] rispettivamente. Tradusse anche il ''Secondo discorso contro Nefalio'' sempre di Severo di Antiochia, le nove [[omelia|omelie]] dello ''Esamerone'' di [[Basilio di Cesarea]] nel 666/667, e parecchie omelie di [[Gregorio Nazianzeno]]. Una lettera del ''katholikos'' della [[Chiesa d'Oriente]] Timoteo (circa 780-823) indica che Attanasio fosse anche traduttore di [[Pseudo-Dionigi l'Areopagita]].<ref>''Lettera al monaco Sergio'' (800 circa): «Vai al [[monastero di Mar Mattai]]...» (grande monastero [[Giacomo Baradeo|giacobita]] nei pressi di [[Mosul]]) «... e ricopia la traduzione del libro di Dionigi l'Areopagita fatta da Attanasio e da Phocas di Edessa». Phocas bar Sergios, di Edessa, fu un commentatore, e probabilmente anche un traduttore in siriaco, attivo nella metà dell'[[VIII secolo]], dei trattati di Pseudo-Dionigi l'Areopagita.</ref> I nomi di Attanasio di Balad e del suo più giovane contemporaneo Giacobbe di Edessa si sono tramandati nella tradizione siriaca come i maestri della traduzione dei testi greci.
==Note==
 
Tra la fine del 683 e l'inizio del 684 Attanasio fu consacrato [[Patriarchi della Chiesa ortodossa siriaca|patriarca di Antiochia]] con il nome di ''Attanasio II''. Fu la 45ª persona che ricevette tale incarico, secondo la cronologia della [[Chiesa ortodossa siriaca]]. Ciò avvenne durante la ''seconda guerra civile islamica'', quando la città era governata dalla Casa dei ''Marwan'', ramo degli [[Omayyadi]]. Conserviamo il testo del suo lungo discorso d'investitura davanti ai vescovi della Chiesa riuniti, dei quali ne sono citati diciassette. In seguito pubblicò una lettera, datata 684, che denunciava i cristiani che partecipavano alle feste "pagane" e consumavano cibo "sacrificale", e le donne cristiane che intrattenevano relazioni intime con i "pagani":<ref>Secondo un titolo dato alla lettera da un copista dell'VIII secolo si sarebbe trattato dei "sacrifici degli Agareni", cioè dei musulmani; per cui "pagano" andrebbe interpretato come "musulmano", e il cibo "sacrificale" come cibo [[ḥalāl]]. Ma ciò non è chiaro nel testo. Tanto più che questi divieti di Attanasio assomigliano molto ai divieti del [[Corano]] (si veda ad es. Corano 5:3).</ref>
 
{{quoteCitazione|Una nota terribile sulla dissolutezza dei cristiani è giunta alle nostre umili orecchie. Uomini avidi, che sono schiavi del ventre e distrattamente e in maniera insensata partecipano alle feste con i pagani, misere donne che si mescolano illegalmente ed indecentemente con i pagani, e tutti, mangiano senza distinzione dai loro sacrifici. Stanno deviando, nella loro negligenza, dalle prescrizioni ed esortazioni degli apostoli che spesso griderebbero a coloro che credono in [[Cristo]], che dovrebbero prendere le distanze dalla fornicazione, dal sangue e dal cibo dei sacrifici pagani, per non essere soci dei demoni e delle loro tavole immonde.|Attanasio di Balad, ''Lettere'', 128-129, [p. 148]<ref>[{{Cita web |url=http://christianorigins.com/islamrefs.html#athanasiusbalad Da|voce=Athanasius of Balad |sito=christianorigins.com] |accesso=2024-03-22}}</ref>}}
 
Compose anche preghiere, tre delle quali per la [[liturgia]] dell'[[eucaristia]], e parecchie per i morti. Il [[Patriarcato di Alessandria|patriarca]] [[Chiesa ortodossa copta|copto]] [[Giovanni III Semnudeo|Giovanni III di Alessandria]] gli indirizzò una lunga lettera [[Sinodo|sinodale]] datata 24 giugno 686. Attanasio mantenne la carica di patriarca di Antiochia fino alla morte avvenuta nel 686 o nel 687.<ref>{{Cita libro|titolo = Traité d'études bizantines|autore = Venance Grumel|editore = Presses universitaires de France|città = Paris|anno = 1958|lingua = francese|capitolo = I Chronologie|pagina = 448}}</ref>
 
== Note ==
[[File:Antiochia Petrusgrotte.jpg|thumb|I resti della chiesa di San Pietro ad Antiochia.]]
<references/>
 
== Bibliografia ==
* [[Giuseppe Furlani]],
* Robert G. Hoyland, ''Seeing Islam as Others Saw It'', Darwin Press, 1998, p. 148
** '' Contributi alla storia della filosofia greca in Oriente. VI. Testi siriaci: Una introduzione alla logica aristotelica di Atanasio di Balad'', Rendiconti della Reale Accademia nazionale dei Lincei. Classe di scienze morali, storiche e filologiche V, 25, 1916, pp.&nbsp;717–778.
** ''Sull'introduzione di Atanasio di Baladh alla logica e sillogistica aristotelica'', Atti del Reale Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, 1921-1922, pp.&nbsp;635–644.
** ''L'introduzione di Atanasio di Baladh alla logica e sillogistica aristotelica, tradotta dal siriaco'', Atti del Reale Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti IX, 6, 1926, pp.&nbsp;319–344.
* M.P. Penn, ''Athanasios of Balad'', in Sebastian Brock et al. (eds.), ''Gorgias Encyclopedic Dictionary of Syriac Heritage'', Piscataway, Gorgias Press, 2011, p.&nbsp;46.
* Robert G. Hoyland, ''Seeing Islam as Others Saw It'', Darwin Press, 1998, p. &nbsp;148 .
 
== Voci correlate ==
* [[Letteratura siriaca]]
 
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[[Categoria:Patriarchi di Antiochia]]
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