Mario Corso: differenze tra le versioni

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{{Sportivo
[[Immagine:mariocorso.jpg|thumb|right|200px|Mario Corso]]
|Nome = Mario Corso
'''Mario Corso''' detto '''Mariolino''' ([[San Michele Extra (quartiere) | San Michele Extra]] di [[Verona]], [[25 agosto]] [[1941]]) è stato un calciatore italiano, ormai ritiratosi dall'attività agonistica.
|Immagine = Mario_Corso_2016.jpg
|Didascalia = Corso nel 2016
|Sesso = M
|CodiceNazione = {{ITA}}
|Disciplina = Calcio
|Ruolo = [[Allenatore]] <small>(ex [[centrocampista]])</small>
|TermineCarriera = 30 giugno 1975 - giocatore<br>30 giugno 1993 - allenatore
|SquadreGiovanili = {{Carriera sportivo
|sport = calcio |pos = G
|1951-1956|Audace San Michele|
}}
|Squadre = {{Carriera sportivo
|sport = calcio |pos = G
|1956-1957|Audace San Michele|15 (2)
|1957-1973|Inter|413 (75)<ref>414 (75) se si comprende lo spareggio del campionato di [[Serie A 1963-1964]].</ref>
|1973-1975|Genoa|26 (3)
}}
|SquadreNazionali = {{Carriera sportivo
|1961-1971|{{Naz|CA|ITA|M}}|23 (4)
}}
|Allenatore = {{Carriera sportivo
|sport = calcio |pos = A
|1978-1982|Napoli|<small>Primavera</small>
|1982-1983|Lecce|
|1983|Catanzaro|
|1984-1985|Inter|<small>Primavera</small>
|1985-1986|Inter|
|1986-1987|Inter|<small>Primavera</small>
|1987-1989|Mantova|
|1989-1990|Barletta|
|1992|Verona|<ref>Assume l'incarico insieme al [[direttore tecnico (sport)|direttore tecnico]] [[Nils Liedholm]].</ref>
|1992-1993|Verona|<small>Primavera</small>
}}
}}
{{Bio
|Nome = Mario
|Cognome = Corso
|Sesso = M
|LuogoNascita = Verona
|GiornoMeseNascita = 25 agosto
|AnnoNascita = 1941
|LuogoMorte = Milano
|GiornoMeseMorte = 20 giugno
|AnnoMorte = 2020
|Epoca = 1900
|Attività = calciatore
|Attività2 = allenatore di calcio
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = , di ruolo [[centrocampista]]
}}
 
Soprannominato ''Mariolino'', annoverato tra i calciatori italiani di maggiore estro e fantasia,<ref name=treccani>{{Cita|Monti|p. 660}}.</ref><ref name=repubblica>{{cita news|autore=Gianni Mura|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2011/08/23/70-anni-dell-insolente-mariolino-il.html|titolo=I 70 anni dell'insolente Mariolino. Il sinistro che creò la foglia morta|pubblicazione=la Repubblica|data=23 agosto 2011|p=60}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.repubblica.it/sport/calcio/2020/06/20/news/morte_corso_il_calcio_si_unisce_nel_cordoglio_campione_eterno_dotato_di_infinita_classe_-259728054/|titolo=Morte Corso, il calcio si unisce nel cordoglio: "Campione eterno, dotato di infinita classe"|data=20 giugno 2020}}</ref><ref name=sky>{{cita web|autore=Matteo Marani|url=https://sport.sky.it/calcio/serie-a/2020/06/20/mario-corso-morto-marani-ricordo|titolo=Mario Corso, il ricordo di Marani: "Fantasia pura, uno dei più grandi negli Anni '60"|data=20 giugno 2020}}</ref> ha legato il proprio nome a quello dell'{{Calcio Inter|N}}, nella quale ha militato dal 1957 al 1973 prima di trasferirsi al {{Calcio Genoa|N}}, dove ha concluso la carriera nel 1975. Con la maglia nerazzurra ha collezionato 507 presenze, segnando 95 reti<ref>{{cita web|url=http://sport.sky.it/calcio/serie-a/2020/06/20/mario-corso-morto/amp|titolo=Mario Corso, morto a 78 anni l'ex giocatore dell'Inter|data=20 giugno 2020|urlarchivio=https://archive.is/20200621043911/https://sport.sky.it/calcio/serie-a/2020/06/20/mario-corso-morto/amp|dataarchivio=21 giugno 2020|urlmorto=no|accesso=21 giugno 2020}}</ref> e vincendo quattro [[Serie A|campionati nazionali]], due [[Coppa dei Campioni|Coppe dei Campioni]] e due [[Coppa Intercontinentale (calcio)|Coppe Intercontinentali]]. Dell'Inter è stato anche allenatore nella stagione [[Serie A 1985-1986|1985-1986]], subentrando all'esonerato [[Ilario Castagner]] e conducendo la squadra al sesto posto finale.
== La carriera ==
Inizia la carriera nell'[[Audace San Michele]], quindi viene scoperto dall'[[Internazionale Football Club|Inter]], dove si trasferisce nel [[1958]] insieme a [[Mario Da Pozzo]], in una operazione di contorno a [[Claudio Guglielmoni]] che veniva considerato il vero talento. Nell'Inter giocò come centrocampista, vinse 4 scudetti, due [[Coppa dei Campioni|Coppe dei Campioni]] e due [[Coppa Intercontinentale|Coppe Intercontinentali]]. Disputò in totale 502 partite, segnando 94 gol. In quegli anni mise a punto la cosiddetta ''punizione a foglia morta'' e fu adorato dai tifosi e dal presidente [[Angelo Moratti]] (un po' meno dall'allenatore [[Helenio Herrera]]). Era soprannominato il "Piede Sinistro di Dio" o anche "Mandrake".
 
Nella [[Nazionale di calcio dell'Italia|nazionale italiana]] giocò 23 partite con 4 reti, senza prendere parte ad alcuna rassegna [[Campionato europeo di calcio|continentale]] o [[Campionato mondiale di calcio|mondiale]].
La sua ultima partita con l'Inter fu Inter – [[Juventus Football Club|Juventus]] 1 – 1, del [[17 giugno]] [[1973]]. L'anno successivo giocò nel [[Genoa Cricket and Football Club|Genoa]], dove concluse la carriera nel [[1975]].
 
Candidato per tre volte al [[Pallone d'oro]], si classificò 7º nell'edizione [[Pallone d'oro 1964|1964]].<ref name=cinquantamila>{{cita web|url=http://www.cinquantamila.it/storyTellerThread.php?threadId=CORSO+Mario|titolo=Biografia di Mario Corso|autore=Giorgio Dell'Arti|data=10 dicembre 2013}}</ref> Il Genoa lo ha inserito nella sua ''Hall of Fame''.<ref name=HoF>{{cita web|url=http://genoacfc.it/wp-content/uploads/2013/06/La-lista-dei-200.pdf|titolo=La lista dei 200|accesso=10 gennaio 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130816072845/http://genoacfc.it/wp-content/uploads/2013/06/La-lista-dei-200.pdf|dataarchivio=16 agosto 2013|urlmorto=sì}}</ref>
In nazionale collezionò un totale di 23 presenze.
 
== Biografia ==
Successivamente, segue a [[Coverciano]] il supercorso per allenatori, che termina nel [[1977]]. Allenò inizialmente la primavera del [[Napoli Soccer |Napoli]] ([[1978]]-[[1979|79]]), quindi il [[Unione Sportiva Lecce|Lecce]] ed il [[Unione Sportiva Catanzaro|Catanzaro]]. Successivamente, torna all'Inter e ne allena le squadre primavera. Nel [[1985]]-[[1986|86]], il presidente [[Pellegrini]] lo chiama ad allenare la prima squadra, al posto di [[Ilario Castagner]]. Oggi è osservatore per l'Inter.
Nato a [[San Michele Extra]], quartiere periferico di [[Verona]], era sposato con Enrica.<ref name=sky/> È morto il 20 giugno 2020 a 78 anni, dopo un breve ricovero in ospedale; oggi riposa nel [[Cimitero maggiore di Milano]].<ref>{{Cita web|autore=Franco Vanni|url=https://www.repubblica.it/sport/calcio/2020/06/20/news/morto_mario_corso-259706454/|titolo=È morto Mario Corso, il fenomenale mancino della Grande Inter|data=20 giugno 2020}}</ref>
 
== Caratteristiche tecniche ==
== Il ruolino di giocatore ==
[[File:Mariocorso.jpg|miniatura|300x300px|Corso con l'{{Calcio Inter|N}} negli anni 1970]]
 
Riconoscibile dai calzettoni abbassati, in omaggio a [[Omar Sívori]], Corso era noto per la millimetrica precisione e il genio dei suoi "lanci lunghi"<ref>{{cita web||url= https://www.inter.it/it/news/2020/06/20/mario-corso-grande-inter-ricordo.html |titolo=Mario Corso e la Grande Inter - Il ricordo di Guarneri: "Illuminava, era un passaggio avanti agli altri" |data=20 giugno 2020 }}</ref>, resi apparentemente facili dalla visione di gioco che la sua tipica corsa a testa alta gli consentiva con naturalezza, per la sopraffina abilità di giocoliere (il suo esercizio preferito, da ragazzino, era colpire di tacco i noccioli di ciliegia e insaccarli nella tasca della giacca)<ref>{{Cita|Corso|}}.</ref>. In grado di tenere la palla fra i piedi e di fare impazzire gli avversari in spazi ristrettissimi<ref>{{cita news|titolo= Mario Corso: una gazzella, un giocoliere raffinato. Un signore|url= https://www.bisceglieviva.it/sport/mario-corso-una-gazzella-un-giocoliere-raffinato-un-signore/ |autore= Antonio Marzano |data=21 giugno 2020 }}</ref><ref>{{cita news|titolo= È morto Mario Corso, il Mandrake dell’Inter |url= http://www.napoli.com/sport/44898 |autore= Mimmo Carratelli |data=21 giugno 2020 }}</ref>, fu di grande abilità nei calci di punizione, specialista del tiro a [[Glossario calcistico#Foglia morta|''foglia morta'',]] gesto tecnico spesso utilizzato, in precedenza (ma colpendo diversamente il pallone e ottenendo una diversa traiettoria), dal brasiliano [[Didi]]:<ref name=repubblica/> calciando con il piede sinistro – usava pochissimo il destro<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/rubriche/la-storia/2010/04/21/news/mario_corso-3506629/|titolo=La vita mancina di Mario Corso. "Io, tra Herrera, Pelè e Berselli"|autore=Giovanni Marino|data=21 aprile 2010}}</ref> – imprimeva al pallone traiettorie mutevoli che non di rado, sebbene ormai in qualche misura previste nella loro imprevedibilità, sorprendevano comunque i portieri.<ref name=repubblica/><ref name=cinquantamila/><ref name=gazzetta>{{cita news|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/2001/agosto/25/Compleanno_Inter_per_Corso_mitico_ga_0_0108255755.shtml|titolo=Compleanno Inter per Corso mitico «piede sinistro di Dio»|pubblicazione=La Gazzetta dello Sport|data=25 agosto 2001}}</ref>
{| align="center" border="1" bgcolor="#FFFFCC" bordercolor="#486C7D" cellspacing="0" cellpadding="1"
 
Era dotato di qualità tecniche, estro e fantasia che gli valsero il soprannome ''[[Mandrake il mago|Mandrake]]''<ref name=repubblica/>, ma fu altalenante nelle prestazioni<ref name=treccani/>: Erminia Moratti, moglie del Presidente Cav. Angelo, soleva ripetere di non andare a San Siro solo per lui “ma [che] se c’era lui ci andavo più volentieri, ero certa che mi sarei divertita”. Il rapporto con i Moratti "dava ai nervi a Helenio Herrera, abituato a primeggiare in tutto, anche negli affetti della presidenza: anche per questo tutti gli anni lo metteva nella lista dei cedibili, tornandosene poi alla Pinetina con le pive nel sacco dopo che Moratti gli aveva fatto capire che non era il caso"<ref name="Spolverini"/>. Corso faceva viaggiare la palla piuttosto che macinare chilometri<ref name="Calzaretta"/>, avvalendosi di un "sinistro che serviva come pennello o come stecca da biliardo, per dipingere le foglie morte più assassine o per mettere un compagno davanti alla porta con una rasoiata chirurgica"<ref name="Spolverini">{{cita news|titolo= Mario Corso, un genio a modo suo, una foglia che non è mai morta |url= https://www.interdipendenza.net/internews/mario-corso-un-genio-a-modo-suo-una-foglia-che-non-e-mai-morta-138237 |autore=Mario Spolverini |data=20 giugno 2020 }}</ref><ref name="Calzaretta">{{cita news|url= https://www.cinquantamila.it/storyTellerArticolo.php?storyId=0000002348905 |titolo=Tiro mancino|autore=Nicola Calzaretta|pubblicazione=Guerin Sportivo|data=11 marzo 2016 |numero= 4}}</ref>.
 
Per questa tendenza fu ironicamente (ma rispettosamente) ribattezzato «participio passato del verbo correre» da [[Gianni Brera]], che gli rimproverava un eccessivo risparmio di energie;<ref name="repubblica" /> un'analisi, questa, non condivisa dal giocatore, secondo il quale «non si sta tanti anni all'Inter se non si corre».<ref name="repubblica" /> A dispetto di tale critica, seppe comunque distinguersi come calciatore grintoso e combattivo<ref>{{cita|Panini|p. 495|titolo=Il personaggio: Mario Corso (Internazionale)}},</ref> e mai il tonitruante Brera si sognò di etichettarlo come "abatino", soprannome malignamente affibbiato, invece, all'unico concorrente, Gianni Rivera, che potesse confrontarsi, almeno quanto a classe pura, col "piede sinistro di Dio".<ref name=":1">{{Cita web|url=https://genoacfc.it/2023/08/25/mario-corso-il-mandrake-delle-punizioni/|titolo=Mariolino Corso, il Mandrake delle punizioni|data=25 agosto 2023|accesso=27 agosto 2023}}</ref> [[Massimo Brambati]], durante un'animata discussione con [[Danilo Sarugia]] alla trasmissione [[Diretta stadio... ed è subito goal!|DirettaStadio... ed è subito goal!]], ha dichiarato che Corso "si metteva all'ombra a San Siro perché non gli piaceva stare al sole"<ref>{{Cita pubblicazione|titolo=DANILO SARUGIA PARAGONA TOTTI A CORSO|lingua=it|accesso=17 ottobre 2023|url=https://www.youtube.com/watch?v=nyHZ2JSWCtU}}</ref>.
 
Di non facile collocazione tattica, vestiva il numero 11, all'epoca tipicamente riservato alle ali sinistre: tuttavia, la sua posizione in campo era quella di un trequartista ''ante litteram'' che si allargava spesso sul lato destro, per poi convergere e concludere a rete con il piede preferito;<ref name=repubblica/> successivamente, alcuni esponenti della [[Giornalismo sportivo|stampa specializzata]] avrebbero accostato al suo stile di gioco quelli dei più giovani [[Evaristo Beccalossi]]<ref>{{Cita|''Cento Inter''|p. 115}}.</ref><ref>{{cita web|url=http://www.sportmediaset.mediaset.it/calcio/calcio/sono-evaristo-festeggio-i-60-scusate-se-insisto_1097931-201602a.shtml|titolo=Sono Evaristo, festeggio i 60. Scusate se insisto|autore=Bruno Longhi|data=12 maggio 2016}}</ref> e, a grandi linee, [[Ryan Giggs]].<ref name=repubblica/>
 
== Carriera ==
=== Giocatore ===
==== Club ====
{{Citazione|Quando [[Luis Suárez (calciatore 1935)|Suárez]] era in forma sapevamo di non perdere, ma quando Corso era in forma sapevamo di vincere.|[[Carlo Tagnin]], centrocampista dell'Inter dal 1963 al 1965<ref>{{cita web|url=https://www.inter.it/it/news/2013/02/7/libri-io-linter-e-il-mio-calcio-mancino.html|titolo=Libri: 'Io, l'Inter e il mio calcio mancino'|data=7 febbraio 2013|accesso=25 giugno 2020|dataarchivio=27 giugno 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200627223309/https://www.inter.it/it/news/2013/02/7/libri-io-linter-e-il-mio-calcio-mancino.html|urlmorto=sì}}</ref>}}
[[File:Mario Corso download md.jpg|thumb|upright|left|Corso in maglia interista]]
 
Iniziò a giocare nell'Azzurra Verona, società del rione di San Giovanni in Valle, per poi trasferirsi all'[[Associazione Calcio Audace San Michele|Audace San Michele]], quindi fu scoperto dall'{{Calcio Inter|N}}, dove si trasferì il 20 giugno 1958<ref>{{cita web|url=https://www.inter.it/it/news/87931/il-20-giugno-nel-nome-delle-stelle-e-della-grande-inter|titolo=Il 20 giugno nel nome delle stelle e della Grande Inter|data=20 giugno 2018|accesso=20 giugno 2018|dataarchivio=20 giugno 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180620124852/https://www.inter.it/it/news/87931/il-20-giugno-nel-nome-delle-stelle-e-della-grande-inter|urlmorto=sì}}</ref> insieme a [[Mario Da Pozzo]] e a [[Claudio Guglielmoni]]. Prezzo totale dell'operazione nove milioni di lire; a lui settantamila lire al mese.<ref name=gazzetta/> In nerazzurro debuttò il 29 giugno 1958, a 16 anni e 10 mesi, in una partita di Coppa Italia contro il {{Calcio Monza|N}} vinta per 3-1 dall'Inter. Il 13 luglio successivo realizzò anche il primo gol, nella vittoria per 3-0 contro il {{Calcio Como|N}} in Coppa Italia, diventando il più giovane marcatore in assoluto della storia interista. Il 23 novembre dello stesso anno esordì in Serie A, nell'incontro vinto per 5-1 contro la {{Calcio Sampdoria|N}}.<ref name=":0">{{Cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/mario-corso_%28Enciclopedia-dello-Sport%29/|titolo=CORSO, Mario in "Enciclopedia dello Sport"|accesso=22 dicembre 2019}}</ref> In Serie A segnò la prima rete, a 17 anni, 3 mesi e 5 giorni, il 30 novembre 1958 nel successo per 3-0 contro il {{Calcio Bologna|N}}.<ref>{{Cita web|url=https://110.inter.it/mario-corso/corso_testo_3/|titolo=Corso_Testo_3|accesso=22 dicembre 2019}}</ref>
 
Fu una delle colonne della ''[[Grande Inter]]'', spesso determinante<ref>{{Cita|Tosatti|p. 77}}.</ref>, fantasista, regista e uomo-simbolo, sebbene non unico: in quella formazione, infatti, giovani talenti come [[Sandro Mazzola]] e [[Giacinto Facchetti]] completavano un organico di giocatori relativamente più "anziani" del calibro di [[Giuliano Sarti]], [[Armando Picchi]], [[Aristide Guarneri]], [[Tarcisio Burgnich]] e [[Luis Suárez (calciatore 1935)|Luisito Suárez]] (acquistato successivamente e per certe caratteristiche più direttamente concorrenziale nel ruolo con Corso) e un attacco che contava [[Antonio Angelillo]], [[Humberto Maschio]], [[Joaquín Peiró]], [[Jair da Costa]], [[Angelo Domenghini]], a cui si aggiunse [[Roberto Boninsegna]], giunto dal Cagliari. Scarso fu il ''feeling'' col tecnico [[Helenio Herrera]], che, per incompatibilità di carattere, ne chiedeva ogni anno la cessione scontrandosi col tassativo rifiuto del presidente [[Angelo Moratti]]<ref name=treccani/><ref>{{Cita|Tosatti|p. 51}}.</ref>; i suoi commenti ironici e irriverenti urtavano l'ego del "Mago": particolarmente famoso restò l'episodio in cui, a Herrera che arringava la squadra annunciando una vittoria certa, Corso suggerì di sentire che cosa ne pensassero gli avversari nello spogliatoio accanto<ref name="ReferenceA">{{cita |"L’uomo del giorno, Mario Corso: il piede sinistro di Dio e le sue uscite fuori luogo"|Carmelo Barillà|CalcioWeb 25/08/2019}}.</ref>. Tra il 1963 e il 1971 vinse quattro [[Scudetto (sport)|scudetti]] (1963, 1965, 1966 e 1971), due [[Coppa dei Campioni|Coppe Campioni]] e due [[Coppa Intercontinentale (calcio)|Coppe Intercontinentali]] (nel 1964 e 1965). Rimane celebre la rete segnata il 26 settembre 1964, nel terzo incontro tra i nerazzurri e l'[[Club Atlético Independiente|Independiente]] valido per l'Intercontinentale: il suo gol, nel primo tempo supplementare, regalò al club milanese la vittoria e il titolo di campione del mondo.
 
Tornato Herrera alla guida tecnica della squadra e subentrato Ivanoe Fraizzoli nella Presidenza, il tecnico avrebbe ottenuto la sua "vittoria" con la cessione dell'irriverente campione, che fece la sua ultima apparizione con l'Inter il 17 giugno 1973, in un Inter-Juventus di Coppa Italia (finito 1-1): in quindici stagioni a Milano Corso giocò 502 partite totali e segnò 94 reti.
[[File:Mario Corso, Genoa 1973-74.jpg|thumb|Corso con la maglia del Genoa nella stagione 1973-1974]]
 
Mentre l'Inter, orfana del suo regista naturale, andava incontro a diversi anni di prestazioni e piazzamenti non esaltanti, Corso passò al {{Calcio Genoa|N}}. La sua prima stagione nel club ligure si concluse con la retrocessione in Serie B. Disposto a giocare con la maglia del "Grifone" anche in serie B, all'inizio dell'annata successiva subì un grave infortunio, fratturandosi la tibia;<ref name=":1" /><ref>{{cita|Monti|p. 661}}.</ref> dopo l'operazione e la convalescenza, rimossa la placca metallica, la tibia, non perfettamente saldata, si spezzò nuovamente durante un allenamento, ponendo fine alla sua carriera.<ref name=":1" /><ref>{{cita |"Muore MARIO CORSO … la fine di un mito (1941/2020)"|
Calcio Anni 70, tributo a ......, 20/06/2020}}.</ref>
 
==== Nazionale ====
Mario Corso era l’unico calciatore europeo che Pelé (il quale l'aveva soprannominato "il Professore"<ref>{{cita news |titolo =Marco Conterio: "Funerali Mario Corso, Bellugi: «Pelé lo chiamava 'Il Professore'»"|ANSA|data=23 giugno 2020 }}</ref>) avrebbe voluto nel suo Brasile<ref>{{cita news |titolo =Massimo Moratti: «Era il mio preferito della Grande Inter»|rivista=Il Secolo XIX Genova|data=20 giugno 2020 }}</ref>. In maglia azzurra, però, Corso non riuscì a eguagliare i risultati ottenuti con le squadre di club.<ref name=treccani/> Fece il suo esordio in [[Nazionale di calcio dell'Italia|nazionale]] nel 1961, in occasione dell'amichevole persa contro l'{{NazNB|CA|ENG|M}} per 2-3.<ref name=":0" /> Il 15 ottobre dello stesso anno segnò i primi goal in azzurro, realizzando una doppietta contro {{NazNB|CA|ISR|M}} (qualificazione al {{WC|1962}}) vinta per 2-4; al CT israeliano [[Gyula Mándi]] verrà attribuita la seguente dichiarazione, in riferimento alle due reti di Corso: «Siamo stati bravi ma ci ha battuto il piede sinistro di Dio».<ref name=repubblica/>
[[File:Mariocorsoitalia.jpg|thumb|upright|left|Corso con la maglia della nazionale italiana]]
 
Fu escluso dalla rosa dei convocati per la deludente spedizione in Cile del 1962 per volontà della terna [[Giovanni Ferrari]] - [[Helenio Herrera]] - [[Paolo Mazza]]: il Presidente Moratti non aveva nel contesto azzurro alcuna possibilità di temperare i risentimenti del "Mago", e la "bicicletta" con [[Gianni Rivera]] fu risolta così a favore di quest'ultimo, poi impiegato nella sola partita di apertura, 0-0 con la Germania Ovest. Il mondiale terminò ingloriosamente per gli Azzurri, eliminati al primo turno fra acri polemiche, in buona parte motivate con l'esclusione di Corso; questi si "vendicò" clamorosamente durante un’amichevole tra l’Inter e la nazionale cecoslovacca, quando, riconosciuto Ferrari in tribuna, "Mandrake", avendo segnato un goal dei suoi, dedicò al CT, davanti all'intero stadio di San Siro, un beffardo "gesto dell’ombrello"<ref name="ReferenceA"/>. La pubblica soddisfazione sarebbe costata al campione nerazzurro una lunga esclusione, salvo presenze saltuarie, dalla "rosa" della nazionale e l'esclusione perenne dalle diverse formazioni in occasione dei successivi "Mondiali"<ref name="ReferenceA"/>. Il 10 maggio 1964 segnò l'ultimo goal in azzurro nell'incontro vinto 3-1 sulla {{NazNB|CA|CHE|M}}.
 
Corso non fu convocato nemmeno per il {{WC|1966}}, a causa di un contrasto personale con l'allenatore [[Edmondo Fabbri]], che preferiva per la Nazionale l'impianto del Bologna a quello dell'Inter, e soprattutto col vice-allenatore [[Ferruccio Valcareggi]]<ref>{{cita web|url=http://www.tgcom24.mediaset.it/sport/i-tesori-perduti-dalle-nazionali-la-storia-dei-15-piu-forti-giocatori-epurati-dai-ct_2080051201402a.shtml|titolo=I "tesori perduti" dalle Nazionali: la storia dei 15 più forti giocatori epurati dai ct|autore=Thomas Berardi|data=18 novembre 2014| urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141122055341/http://www.tgcom24.mediaset.it/sport/i-tesori-perduti-dalle-nazionali-la-storia-dei-15-piu-forti-giocatori-epurati-dai-ct_2080051201402a.shtml|urlmorto=sì}}</ref>, poi successore di Fabbri fino al 1974, che lo escluse anche dal {{EC|1968}}, vinto dall'Italia.
 
Il 9 ottobre 1971 giocò la sua ultima partita in nazionale, Italia-{{NazNB|CA|SWE|M}} (3-0). Giocò 23 volte con 4 reti in dieci anni.<ref name=":0" />
 
Nel 1967 la [[FIFA]] lo inserì nella formazione del Resto del Mondo, in un'amichevole contro la {{NazNB|CA|ESP|M}} in onore del portiere [[Ricardo Zamora]]: la selezione internazionale vinse per 3-0.
 
=== Allenatore ===
[[File:FC Inter - 1985 - Mario Corso.jpg|thumb|upright|Corso in veste di tecnico dell'Inter nel 1985]]
 
Ritiratosi dai campi di gioco, si iscrisse al corso per allenatori di [[Coverciano]] ottenendo il patentino nel 1977. La prima esperienza in panchina fu con la Primavera del [[Società Sportiva Calcio Napoli|Napoli]] (1978-1979), che condusse alla vittoria dello [[Campionato Primavera|scudetto di categoria]]. In seguito guidò altre due squadre del Sud: [[Unione Sportiva Lecce|Lecce]] e {{Calcio Catanzaro|N}}. Con i salentini ottenne la salvezza nel campionato di [[Serie B 1982-1983]], mentre dalla dirigenza dei calabresi fu esonerato dopo 10 partite del campionato di [[Serie B 1983-1984]].
 
Tornato all'Inter, allenò il settore giovanile, fino a quando nel novembre 1985 il presidente [[Ernesto Pellegrini]] gli affidò la prima squadra, per rimpiazzare [[Ilario Castagner]]: esordì il 24 novembre, con un pareggio per 1-1 contro la Juventus di [[Giovanni Trapattoni|Trapattoni]]. Il 6 aprile 1986 vinse il derby di ritorno per 1-0, in quella che è la prima [[Derby di Milano|stracittadina]] di [[Silvio Berlusconi]] al comando della società rossonera. L'Inter chiuse il campionato [[Serie A 1985-1986|1985-1986]] al sesto posto, qualificandosi per la [[Coppa UEFA]]. Nella stagione successiva non fu confermato sulla panchina dei nerazzurri (il suo posto venne preso proprio dal "Trap") e rimase inattivo per un anno.
 
Nell'annata 1987-1988 guidò il {{Calcio Mantova|N}}, portandolo a vincere il [[Serie C2 1987-1988|campionato di Serie C2]]: confermato anche l'anno seguente, portò i lombardi al sesto posto nel campionato di C1. Nel 1989-1990 fu chiamato sulla panchina del {{Calcio Barletta|N}}, che riuscì a condurre alla salvezza nel [[Serie B 1989-1990|campionato cadetto]]. Nella stagione 1991-1992 subentrò a Fascetti alla guida del Verona in coppia con [[Nils Liedholm]]: fu questo l'ultimo atto della sua carriera da tecnico, in quanto divenne poi osservatore per l'Inter.<ref name=gazzetta/>
 
=== Dopo l'addio al calcio===
Terminata la carriera da allenatore, dal 1990 al 1995, riveste il ruolo di commentatore tecnico per la trasmissione [[Rai 3]] A Tutta B, che mostrava le sintesi di tutte le partire del campionato cadetto, affiancando il conduttore [[Gianni Vasino]].
 
== Statistiche ==
=== Presenze e reti nei club ===
 
{| class="wikitable" style="text-align:center; font-size:90%" width=99%
|-
| align!rowspan="center2"|Stagione
| align!rowspan="center2"|Squadra
!colspan="3"|Campionato
| align="center"|Serie
| align="center" !colspan="3"|PartiteCoppe giocatenazionali
| align="center" !colspan="3"|GolCoppe segnaticontinentali
!colspan="3"|Altre coppe
!colspan="2"|Totale
|-
!Comp
| &nbsp;
!Pres
| &nbsp;
!Reti
| &nbsp;
!Comp
| align="center"|Camp.<br>naz.
!Pres
| align="center"|Coppe<br>Eur.
!Reti
| align="center"|Coppa<br>Italia
!Comp
| align="center"|Camp.<br>naz.
!Pres
| align="center"|Coppe<br>Eur.
!Reti
| align="center"|Coppa<br>Italia
!Comp
!Pres
!Reti
!Pres
!Reti
|-
|| 1956-1957 || {{Bandiera|ITA}} {{Calcio Audace San Michele|N}} || [[IV Serie 1956-1957|IV]] || 15 || 2 || - || - || - || - || - || - || - || - || - || 15 || 2
| align="center"|[[1957]]-58
| align="center"|Inter
| align="center"|A
| align="center"|<nowiki>-</nowiki>
| align="center"|<nowiki>-</nowiki>
| align="center"|1
| align="center"|<nowiki>-</nowiki>
| align="center"|<nowiki>-</nowiki>
| align="center"|1
|-
|| [[Football Club Internazionale Milano 1957-1958|1957-1958]] || rowspan=16|{{Bandiera|ITA}} {{Calcio Inter|N}} || [[Serie A 1957-1958|A]] || 0 || 0 || [[Coppa Italia 1958|CI]] || 2 || 1 || - || - || - || - || - || - || 2 || 1
| align="center"|[[1958]]-59
| align="center"|Inter
| align="center"|A
| align="center"|18
| align="center"|1
| align="center"|4
| align="center"|4
| align="center"|<nowiki>-</nowiki>
| align="center"|1
|-
|| [[Football Club Internazionale Milano 1958-1959|1958-1959]] || [[Serie A 1958-1959|A]] || 18 || 4 || [[Coppa Italia 1958-1959|CI]] || 4 || 1 || [[Coppa delle Fiere 1960|CF]] || 1 || 0 || [[Coppa dell'Amicizia italo-francese 1959|CA]] || 2 || 1 || 25 || 6
| align="center"|[[1959]]-60
| align="center"|Inter
| align="center"|A
| align="center"|31
| align="center"|<nowiki>-</nowiki>
| align="center"|1
| align="center"|7
| align="center"|<nowiki>-</nowiki>
| align="center"|3
|-
|| [[Football Club Internazionale Milano 1959-1960|1959-1960]] || [[Serie A 1959-1960|A]] || 31 || 7 || [[Coppa Italia 1959-1960|CI]] || 1 || 3 || [[Coppa delle Fiere 1958-1960|CF]] || 0 || 0 || - || - || - || 32 || 10
| align="center"|[[1960]]-61
| align="center"|Inter
| align="center"|A
| align="center"|31
| align="center"|5
| align="center"|3
| align="center"|10
| align="center"|3
| align="center"|1
|-
|| [[Football Club Internazionale Milano 1960-1961|1960-1961]] || [[Serie A 1960-1961|A]] || 31 || 10 || [[Coppa Italia 1960-1961|CI]] || 3 || 1 || [[Coppa delle Fiere 1961|CF]] || 5 || 3 || - || - || - || 39 || 14
| align="center"|[[1961]]-62
| align="center"|Inter
| align="center"|A
| align="center"|30
| align="center"|2
| align="center"|<nowiki>-</nowiki>
| align="center"|9
| align="center"|<nowiki>-</nowiki>
| align="center"|<nowiki>-</nowiki>
|-
|| [[Football Club Internazionale Milano 1961-1962|1961-1962]] || [[Serie A 1961-1962|A]] || 30 || 9 || [[Coppa Italia 1961-1962|CI]] || 0 || 0 || [[Coppa delle Fiere 1962|CF]] || 2 || 0 || - || - || - || 32 || 9
| align="center"|[[1962]]-63
| align="center"|Inter
| align="center"|A
| align="center"|30
| align="center"|<nowiki>-</nowiki>
| align="center"|1
| align="center"|8
| align="center"|<nowiki>-</nowiki>
| align="center"|<nowiki>-</nowiki>
|-
|| [[Football Club Internazionale Milano 1962-1963|1962-1963]] || [[Serie A 1962-1963|A]] || 30 || 8 || [[Coppa Italia 1997-1998|CI]] || 1 || 0 || - || - || - || [[Coppa delle Alpi 1963|CdA]] || 1 || 1 || 32 || 9
| align="center"|[[1963]]-64
| align="center"|Inter
| align="center"|A
| align="center"|29
| align="center"|5
| align="center"|<nowiki>-</nowiki>
| align="center"|6
| align="center"|2
| align="center"|<nowiki>-</nowiki>
|-
|| [[Football Club Internazionale Milano 1963-1964|1963-1964]] || [[Serie A 1963-1964|A]] || 28+1<ref>Spareggio per lo scudetto.</ref> || 6+0 || [[Coppa Italia 1963-1964|CI]] || 0 || 0 || [[Coppa dei Campioni 1963-1964|CC]] || 5 || 2 || - || - || - || 34 || 8
| align="center"|[[1964]]-65
| align="center"|Inter
| align="center"|A
| align="center"|30
| align="center"|8
| align="center"|2
| align="center"|8
| align="center"|3
| align="center"|<nowiki>-</nowiki>
|-
|| [[Football Club Internazionale Milano 1964-1965|1964-1965]] || [[Serie A 1964-1965|A]] || 30 || 8 || [[Coppa Italia 1964-1965|CI]] || 2 || 0 || [[Coppa dei Campioni 1964-1965|CC]] || 8 || 1 || [[Coppa Intercontinentale 1964|CInt]] || 3 || 2 || 43 || 11
| align="center"|[[1965]]-66
| align="center"|Inter
| align="center"|A
| align="center"|30
| align="center"|6
| align="center"|<nowiki>-</nowiki>
| align="center"|3
| align="center"|1
| align="center"|<nowiki>-</nowiki>
|-
|| [[Football Club Internazionale Milano 1965-1966|1965-1966]] || [[Serie A 1965-1966|A]] || 30 || 3 || [[Coppa Italia 1965-1966|CI]] || 0 || 0 || [[Coppa dei Campioni 1965-1966|CC]] || 6 || 1 || [[Coppa Intercontinentale 1965|CInt]] || 2 || 0 || 38 || 4
| align="center"|[[1966]]-67
| align="center"|Inter
| align="center"|A
| align="center"|32
| align="center"|9
| align="center"|<nowiki>-</nowiki>
| align="center"|4
| align="center"|1
| align="center"|<nowiki>-</nowiki>
|-
|| [[Football Club Internazionale Milano 1966-1967|1966-1967]] || [[Serie A 1966-1967|A]] || 32 || 4 || [[Coppa Italia 1966-1967|CI]] || 0 || 0 || [[Coppa dei Campioni 1966-1967|CC]] || 9 || 1 || - || - || - || 41 || 5
| align="center"|[[1967]]-68
| align="center"|Inter
| align="center"|A
| align="center"|24
| align="center"|<nowiki>-</nowiki>
| align="center"|7
| align="center"|2
| align="center"|<nowiki>-</nowiki>
| align="center"|1
|-
|| [[Football Club Internazionale Milano 1967-1968|1967-1968]] || [[Serie A 1967-1968|A]] || 24 || 2 || [[Coppa Italia 1967-1968|CI]] || 7 || 1 || - || - || - || [[Coppa Intertoto 1968|Int]] || 2 || 0 || 33 || 3
| align="center"|[[1968]]-69
| align="center"|Inter
| align="center"|A
| align="center"|27
| align="center"|<nowiki>-</nowiki>
| align="center"|<nowiki>-</nowiki>
| align="center"|4
| align="center"|<nowiki>-</nowiki>
| align="center"|<nowiki>-</nowiki>
|-
|| [[Football Club Internazionale Milano 1968-1969|1968-1969]] || [[Serie A 1968-1969|A]] || 27 || 4 || [[Coppa Italia 1968-1969|CI]] || 0 || 0 || - || - || - || - || - || - || 27 || 4
| align="center"|[[1969]]-70
| align="center"|Inter
| align="center"|A
| align="center"|23
| align="center"|8
| align="center"|5
| align="center"|2
| align="center"|<nowiki>-</nowiki>
| align="center"|1
|-
|| [[Football Club Internazionale Milano 1969-1970|1969-1970]] || [[Serie A 1969-1970|A]] || 23 || 2 || [[Coppa Italia 1969-1970|CI]] || 5 || 1 || [[Coppa delle Fiere 1970|CF]] || 8 || 0 || - || - || - || 36 || 3
| align="center"|[[1970]]-71
| align="center"|Inter
| align="center"|A
| align="center"|29
| align="center"|2
| align="center"|1
| align="center"|3
| align="center"|<nowiki>-</nowiki>
| align="center"|<nowiki>-</nowiki>
|-
|| [[Football Club Internazionale Milano 1970-1971|1970-1971]] || [[Serie A 1970-1971|A]] || 29 || 3 || [[Coppa Italia 1970-1971|CI]] || 1 || 0 || [[Coppa delle Fiere 1971|CF]] || 2 || 0 || [[Coppa Anglo-Italiana 1971|CAI]]+[[Trofeo Nazionale di Lega Armando Picchi|TP]] || 3+4 || 0 || 39 || 3
| align="center"|[[1971]]-72
| align="center"|Inter
| align="center"|A
| align="center"|29
| align="center"|2
| align="center"|9
| align="center"|2
| align="center"|<nowiki>-</nowiki>
| align="center"|1
|-
|| [[Football Club Internazionale Milano 1971-1972|1971-1972]] || [[Serie A 1971-1972|A]] || 29 || 2 || [[Coppa Italia 1971-1972|CI]] || 9 || 1 || [[Coppa dei Campioni 1971-1972|CC]] || 2 || 0 || - || - || - || 40 || 3
| align="center"|[[1972]]-73
| align="center"|Inter
| align="center"|A
| align="center"|21
| align="center"|<nowiki>-</nowiki>
| align="center"|6
| align="center"|3
| align="center"|<nowiki>-</nowiki>
| align="center"|<nowiki>-</nowiki>
|-
|| [[Football Club Internazionale Milano 1972-1973|1972-1973]] || [[Serie A 1972-1973|A]] || 21 || 3 || [[Coppa Italia 1972-1973|CI]] || 6 || 0 || [[Coppa UEFA 1972-1973|CU]] || 0 || 0 || - || - || - || 27 || 3
| align="center"|[[1973]]-74
| align="center"|Genoa
| align="center"|A
| align="center"|23
| align="center"|<nowiki>-</nowiki>
| align="center"|<nowiki>-</nowiki>
| align="center"|3
| align="center"|<nowiki>-</nowiki>
| align="center"|<nowiki>-</nowiki>
|-
!colspan="3"|Totale Inter || 413+1 || 75+0 || || 41 || 9 || || 48 || 8 || || 17 || 4 || 520 || 96
| align="center"|[[1974]]-75
|-
| align="center"|Genoa
|| [[Genoa 1893 1973-1974|1973-1974]] || rowspan=2|{{Bandiera|ITA}} {{Calcio Genoa|N}} || [[Serie A 1973-1974|A]] || 23 || 3 || [[Coppa Italia 1973-1974|CI]] || 3 || 3 || - || - || - || - || - || - || 26 || 6
| align="center"|B
|-
| align="center"|3
|| [[Genoa 1893 1974-1975|1974-1975]] || [[Serie B 1974-1975|B]] || 3 || 0 || [[Coppa Italia 1974-1975|CI]] || 2 || 0 || - || - || - || - || - || - || 5 || 0
| align="center"|<nowiki>-</nowiki>
|-
| align="center"|<nowiki>-</nowiki>
!colspan="3"|Totale Genoa || 26 || 3 || || 5 || 3 || || - || - || || - || - || 31 || 6
| align="center"|0
|-
| align="center"|<nowiki>-</nowiki>
!colspan="3"|Totale carriera || 455 || 80 || || 46 || 12 || || 48 || 8 || || 16 || 3 || 565 || 103
| align="center"|<nowiki>-</nowiki>
|}
 
=== Cronologia presenze e reti in nazionale ===
==Bibliografia==
{{Cronoini|ITA||M}}
*[[Edmondo Berselli|Berselli, E.]], "Il più mancino dei tiri", ISBN 8804556439
{{Cronopar|24-5-1961|Roma|ITA|2|3|ENG|-|Amichevole}}
{{Cronopar|15-6-1961|Firenze|ITA|4|1|ARG|-|Amichevole|13={{sostout|46}}}}
{{Cronopar|15-10-1961|Tel Aviv|ISR|2|4|ITA|2|QMondiali|1962}}
{{Cronopar|4-11-1961|Torino|ITA|6|0|ISR|1|QMondiali|1962}}
{{Cronopar|27-3-1963|Istanbul|TUR|0|1|ITA|-|QEuro|1964}}
{{Cronopar|12-5-1963|Milano|ITA|3|0|BRA 1960-1968|-|Amichevole|13={{sostin|57}}}}
{{Cronopar|9-6-1963|Vienna|AUT|0|1|ITA|-|Amichevole|13={{sostin|46}}}}
{{Cronopar|13-10-1963|Mosca|URS 1955-1980|2|0|ITA|-|QEuro|1964|14=Mosca (Russia)}}
{{Cronopar|14-12-1963|Torino|ITA|1|0|AUT|-|Amichevole}}
{{Cronopar|10-5-1964|Losanna|CHE|1|3|ITA|1|Amichevole}}
{{Cronopar|4-11-1964|Genova|ITA|6|1|FIN|-|QMondiali|1966}}
{{Cronopar|13-3-1965|Amburgo|FRG|1|1|ITA|-|Amichevole|13={{sostin|46}}}}
{{Cronopar|18-4-1965|Varsavia|POL|0|0|ITA|-|QMondiali|1966}}
{{Cronopar|16-6-1965|Malmö|SWE|2|2|ITA|-|Amichevole|13={{sostin|75}}}}
{{Cronopar|19-3-1966|Parigi|FRA|0|0|ITA|-|Amichevole}}
{{Cronopar|18-6-1966|Milano|ITA|1|0|AUT|-|Amichevole}}
{{Cronopar|1-11-1966|Milano|ITA|1|0|URS 1955-1980|-|Amichevole}}
{{Cronopar|26-11-1966|Napoli|ITA|3|1|ROU 1965-1989|-|QEuro|1968}}
{{Cronopar|22-3-1967|Nicosia|CYP|0|2|ITA|-|QEuro|1968}}
{{Cronopar|27-3-1967|Roma|ITA|1|1|PRT|-|Amichevole}}
{{Cronopar|10-5-1971|Dublino|IRL|1|2|ITA|-|QEuro|1972}}
{{Cronopar|25-9-1971|Genova|ITA|2|0|MEX|-|Amichevole|13={{sostout|46}}}}
{{Cronopar|9-10-1971|Milano|ITA|3|0|SWE|-|QEuro|1972|13={{sostin|81}}}}
{{Cronofin|23|4||}}
 
=== Statistiche da allenatore ===
<small>In '''grassetto''' le competizioni vinte.</small>
{| class="wikitable" style="font-size:90%;width:99%;text-align:center;"
|-
!rowspan="2"|Stagione
!rowspan="2"|Squadra
!colspan="5"|Campionato
!colspan="5"|Coppe nazionali
!colspan="5"|Coppe continentali
!colspan="5"|Altre coppe
!colspan="4"|Totale
!% Vittorie
|-
! Comp || G || V || N || P || Comp || G || V || N || P || Comp || G || V || N || P || Comp || G || V || N || P || G || V || N || P || %
|-
|| [[Unione Sportiva Lecce 1982-1983|1982-1983]] || {{Bandiera|ITA}} {{Calcio Lecce|N}} || [[Serie B 1982-1983|B]] || 38 || 10 || 14 || 14 || [[Coppa Italia 1982-1983|CI]] || 5 || 2 || 2 || 1 || - || - || - || - || - || - || - || - || - || - {{WDL|43|12|16|15}}
|-
|| [[Unione Sportiva Catanzaro 1983-1984|lug.-nov. 1983]] || {{Bandiera|ITA}} {{Calcio Catanzaro|N}} || [[Serie B 1983-1984|B]] || 9 || 1 || 3 || 5 || [[Coppa Italia 1983-1984|CI]] || 5 || 1 || 3 || 1 || - || - || - || - || - || - || - || - || - || - {{WDL|14|2|6|6}}
|-
|| [[Football Club Internazionale Milano 1985-1986|nov. 1985-1986]] || {{Bandiera|ITA}} {{Calcio Inter|N}} || [[Serie A 1985-1986|A]] || 20 || 7 || 5 || 8 || [[Coppa Italia 1985-1986|CI]] || 4 || 3 || 0 || 1 || [[Coppa UEFA 1985-1986|CU]] || 6 || 3 || 2 || 1 || [[Torneo Estivo del 1986|TE]] || 3 || 0 || 2 || 1 {{WDL|33|13|9|11}}
|-
|| [[Associazione Calcio Mantova 1987-1988|1987-1988]] || rowspan=2|{{Bandiera|ITA}} {{Calcio Mantova|N}} || '''[[Serie C2 1987-1988|C2]]''' || 34 || 18 || 12 || 4 || [[Coppa Italia Serie C 1987-1988|CI-C]] || 6 || 1 || 2 || 3 || - || - || - || - || - || - || - || - || - || - {{WDL|40|19|14|7}}
|-
|| [[Associazione Calcio Mantova 1988-1989|1988-1989]] || [[Serie C1 1988-1989|C1]] || 34 || 10 || 13 || 11 || [[Coppa Italia Serie C 1988-1989|CI-C]] || 8 || 4 || 3 || 1 || - || - || - || - || - || - || - || - || - ||
- {{WDL|42|14|16|12}}
|-
!colspan="3"|Totale Mantova || 68 || 28 || 25 || 15 || || 14 || 5 || 5 || 4 || || - || - || - || - || || - || - || - || - {{WDLtot|82|33|30|19}}
|-
|| [[Barletta Calcio Sport 1989-1990|dic. 1989-1990]] || {{Bandiera|ITA}} {{Calcio Barletta|N}} || [[Serie B 1989-1990|B]] || 23 || 6 || 12 || 5 || [[Coppa Italia 1989-1990|CI]] || 0 || 0 || 0 || 0 || - || - || - || - || - || - || - || - || - || - {{WDL|23|6|12|15}}
|-
!colspan="3"|Totale carriera || 158 || 52 || 59 || 47 || || 28 || 11 || 10 || 7 || || 6 || 3 || 2 || 1 || || 3 || 0 || 2 || 1 {{WDLtot|195|66|73|56}}
|}
 
== Palmarès ==
 
=== Giocatore ===
==== Club ====
===== Competizioni nazionali =====
*{{Calciopalm|Campionato italiano|4}}
:Inter: [[Serie A 1962-1963|1962-1963]], [[Serie A 1964-1965|1964-1965]], [[Serie A 1965-1966|1965-1966]], [[Serie A 1970-1971|1970-1971]]
 
===== Competizioni internazionali =====
*{{Calciopalm|Coppa dei Campioni|2}}
:Inter: [[Coppa dei Campioni 1963-1964|1963-1964]], [[Coppa dei Campioni 1964-1965|1964-1965]]
 
*{{Calciopalm|Coppa Intercontinentale|2}}
:Inter: [[Coppa Intercontinentale 1964|1964]], [[Coppa Intercontinentale 1965|1965]]
 
==== Nazionale ====
*{{Calciopalm|Europeo U-19|1}}
:[[UEFA Junior Tournament 1958|Belgio-Francia-Germania Ovest-Lussemburgo1958]]
 
=== Allenatore ===
*{{Calciopalm|Campionato Primavera|1}}
:Napoli: [[Campionato Primavera 1978-1979|1978-1979]]
 
*{{Calciopalm|Campionato italiano Serie C2|1}}
:Mantova: [[Serie C2 1987-1988|1987-1988]] <small>(girone B)</small>
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* {{Cita libro|titolo=1946-1996: 50 anni che fecero grande il pallone|curatore=Giorgio Tosatti|editore=Selezione dal Reader's Digest|città=Milano|anno=1996|ISBN=978-88-7045-191-7|cid=Tosatti}}
* {{Treccani|mario-corso_(Enciclopedia-dello-Sport)|CORSO, Mario|autore=Fabio Monti|anno=2002|cid=Monti}}
* {{Cita libro|titolo=Almanacco illustrato del calcio 2005|editore=Panini|città=Modena|anno=2004|cid=Panini}}
* {{Cita libro|titolo=Cento Inter|editore=La Gazzetta dello Sport|città=Milano|anno=2008|cid=''Cento Inter''}}
* {{Cita libro|autore=Mario Corso|titolo=Mario Corso vi insegna il calcio in 23 lezioni|editore=De Vecchi|anno=1964|cid=Corso}}
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{collegamenti esterni}}
* {{FIGC|350}}
* {{Cita web|https://www.inter.it/it/archivio_giocatore/G0177|Mario Corso}}
 
{{Controllo di autorità}}
{{NavigazioneSport|Sport=[[Calcio (sport)|Calcio]]}}
{{Portale|biografie|calcio}}
[[Categoria:Biografie|Corso, Mario]]
[[Categoria:Calciatori italiani|Corso, Mario]]
[[Categoria:Inter|Corso, Mario]]
[[Categoria:Calciatori campioni d'Europa di club|Corso, Mario]]
[[Categoria:Genoa|Corso, Mario]]
[[Categoria:Personalità legate a Verona|Corso, Mario]]
 
[[Categoria:Calciatori campioni del mondo di club]]
[[en:Mario Corso]]
[[Categoria:Calciatori campioni d'Europa di club]]
[[es:Mario Corso]]
[[Categoria:Calciatori della nazionale italiana]]
[[fr:Mario Corso]]
[[Categoria:Sepolti nel cimitero maggiore di Milano]]