C'era una volta in America: differenze tra le versioni
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{{Film
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|immagine = C'era una volta in America.jpg
|didascalia = La gang di Noodles poco prima
|titolo originale = Once Upon a Time in America
|lingua originale = en
|paese = [[Italia]]
|
|
|durata =
|genere = Drammatico
|genere 2 = Storico
|genere 3 = Gangster
|regista = [[Sergio Leone]]
|soggetto = dal
|sceneggiatore =
|produttore = [[Arnon Milchan]]
|
|casa produzione = [[The Ladd Company]] per [[Embassy International]] e [[Warner Bros.]] e [[PSO International]]
|casa distribuzione italiana = [[Titanus]]
|attori =
* [[Robert De Niro]]: David "Noodles" Aaronson
* [[Scott Schutzman Tiler]]: David "Noodles" Aaronson da giovane
* [[James Woods]]: Maximilian "Max" Bercovicz
* [[
* [[Elizabeth McGovern]]: Deborah Gelly da adulta
* [[Jennifer Connelly]]: Deborah Gelly da bambina
* [[Joe Pesci]]: Frankie Monaldi
* [[Burt Young]]: Joe
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* [[Danny Aiello]]: Vincent Aiello
* [[Richard Bright]]: Chicken Joe
* [[Brian Bloom]]: Patrick "Patsy" Goldberg da bambino
* [[James Hayden]]: Patrick "Patsy" Goldberg
* [[William Forsythe (attore)|William Forsythe]]: Philip "Cockeye" Stein
* [[Darlanne Fluegel]]: Eve
* [[Larry Rapp]]: "Fat" Moe Gelly
* [[James Russo]]: Bugsy
* [[
* [[
* [[Paul Herman (attore)|Paul Herman]]: Monkey
* [[
* [[Gerard Murphy (attore statunitense)|Gerard Murphy]]: Crowning
|doppiatori italiani =
'''Doppiaggio originale (1984)'''
* [[Ferruccio Amendola]]: David "Noodles" Aaronson
* [[Riccardo Rossi (doppiatore)|Riccardo Rossi]]: David "Noodles" Aaronson da giovane
* [[Sergio Fantoni]]: Maximilian "Max" Bercovicz
* [[Massimo Rossi (doppiatore)|Massimo Rossi]]: Max da giovane
* [[Rita Savagnone]]: Deborah Gelly da adulta
* [[Georgia Lepore]]: Deborah Gelly da bambina
* [[Leo Gullotta]]: Frankie Monaldi
* [[Gigi Reder]]: Joe
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* [[Cesare Barbetti]]: James Conway O'Donnell
* [[Carlo Giuffré]]: Vincent Aiello
* [[Vittorio Di Prima]]: Chicken Joe
* [[Angelo Nicotra]]: Patrick "Patsy" Goldberg
* [[Luciano De Ambrosis]]: Philip "Cockeye" Stein
* [[Vittoria Febbi]]: Eve
* [[Franco Latini]]: "Fat" Moe Gelly
* [[Piero Tiberi]]: Bugsy
* [[
* [[Nando Gazzolo]]: Sharkey
* [[Claudio Fattoretto]]: Monkey
* [[
'''Ridoppiaggio (2003)'''
* [[Stefano De Sando]]: David "Noodles" Aaronson
* [[Marco Vivio]]: David "Noodles" Aaronson da giovane
* [[
* [[Stefano Crescentini]]: Max da giovane
* [[Roberta Pellini]]: Deborah Gelly da adulta
* [[Federica De Bortoli]]: Deborah Gelly da bambina
* [[Pasquale Anselmo]]: Frankie Monaldi
* [[Aldo De Martino]]: Joe
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* [[Francesca Fiorentini]]: Eve
* [[Roberto Del Giudice]]: "Fat" Moe Gelly
* [[Fabrizio Vidale]]: Bugsy
* [[Luigi Ferraro (doppiatore)|Luigi Ferraro]]: agente Whitey
* [[
|fotografo = [[Tonino Delli Colli]]
|montatore = [[Nino Baragli]]
|musicista = [[Ennio Morricone]]
|scenografo = [[Carlo Simi]], [[James T. Singelis]]
|costumista = [[Gabriella Pescucci]]
|truccatore = [[Nilo Jacoponi]], [[Manlio Rocchetti]], [[Gino Zamprioli]]
}}
'''''C'era una volta in America''''' (''Once Upon a Time in America'') è un [[film]] del [[1984]] diretto da [[Sergio Leone]].<ref name=":0">{{Cita web|url=https://www.ilpost.it/2024/05/20/cenciarelli-cera-una-volta-cera-una-volta-in-america/|titolo=C'era una volta “C'era una volta in America”|sito=Il Post|data=20 maggio 2024|accesso=20 maggio 2024}}</ref>
Presentato fuori concorso al [[Festival di Cannes 1984|37º Festival di Cannes]],<ref>{{Cita web|url=http://www.festival-cannes.fr/en/archives/1984/allSelections.html|titolo=Official Selection 1984: All the Selection|sito=Festival de Cannes|lingua=en|accesso=29 marzo 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131216190156/http://www.festival-cannes.fr/en/archives/1984/allSelections.html|dataarchivio=16 dicembre 2013|urlmorto=sì}}</ref> è il terzo film della cosiddetta [[trilogia del tempo]], preceduto da ''[[C'era una volta il West]]'' (1968) e ''[[Giù la testa]]'' (1971). Malgrado lo scarso successo di pubblico alla sua uscita
== Trama ==
<blockquote>«Che hai fatto in tutti questi anni, Noodles?»<br />«Sono andato a letto presto».<br /><small>(Dialogo fra Fat Moe e Noodles)</small><ref>{{Cita web|url=http://www.corriere.it/sette/13_maggio_30/2013-22-cammeo_b86423d8-c925-11e2-b696-db4a64575c16.shtml|titolo=Si infittisce il mistero sull’origine della più bella battuta nella storia del cinema italiano|sito=Corriere della Sera|data=30 maggio 2013|accesso=8 gennaio 2024}}</ref></blockquote>
[[File:Deniroopium.JPG|thumb|left|Noodles nella fumeria d'oppio]]
[[New York]], 1933, pieno [[Proibizionismo negli Stati Uniti|Proibizionismo]]: Quattro spietati sicari italoamericani, inviati da ignoti mandanti, cercano rabbiosamente il gangster David "Noodles" Aaronson, dopo che loro hanno assassinato Eve, la sua compagna. "Fat" Moe Gelly, proprietario del bar dove Noodles risiede, viene pestato a sangue nel piano superiore del suo locale, finché non indica un teatro cinese con annessa [[fumeria d'oppio]], luogo dove Noodles si potrebbe trovare. Effettivamente Noodles si trova lì, ma per dimenticare la morte dei suoi tre amici e compari, "Patsy" (Patrick Goldberg), "Cockeye" (Philip Stein) e "Max" (Maximilian Bercovicz). In un ''[[flashback]]'' lo si vede assistere all'incendio di un camion carico di casse di whisky e alla morte degli amici. Sull'asfalto giacciono i loro corpi, uno dei quali, quello di Max, è completamente carbonizzato.
Due dei quattro scagnozzi irrompono nel teatro cinese, ma Noodles fugge in tempo da un'uscita secondaria. Recatosi al locale di Moe, uccide il terzo sgherro, ma non soccorre l'amico così da scagionarlo agli occhi dei sicari. Prende quindi una chiave riposta in un orologio a pendolo e si reca in una stazione ferroviaria, dove apre una cassetta di sicurezza, al cui interno c'è una valigia che contiene solo vecchi giornali. Confuso e rassegnato, decide di salire sul primo treno in partenza, diretto a [[Buffalo]], scappando per sempre da New York per rifarsi una nuova vita sotto il falso nome di Robert Williams.
New York, [[1968]]: Noodles, oramai ultrasessantenne, torna a New York e reincontra Moe, il quale continua a gestire il bar. I due discutono di una strana lettera che Noodles ha ricevuto, apparentemente speditagli da un rabbino locale, in cui lo invita a trattare il trasferimento delle salme dei suoi tre amici. Come Moe gli riferisce, il trasferimento è in realtà avvenuto già otto mesi prima, a spese di un ignoto benefattore nel sontuoso cimitero di [[Riverdale (Bronx)|Riverdale]]. Noodles dunque suppone che la missiva costituisca il messaggio di un vecchio nemico, che gli fa così intendere di averlo rintracciato, nonostante egli viva altrove sotto falso nome. Moe decide di ospitare Noodles per la notte nell'appartamento adiacente al locale. Egli, ora solo, vaga per il locale e guardando attraverso una feritoia che dà su sul magazzino del locale, vede affiorare alla mente antichi ricordi.
[[File:Oneuponatimeinamerica.JPG|thumb|left|Il giovane Noodles spia Deborah dalla feritoia nel muro]]
New York, [[1918]]: Un adolescente Noodles, un ragazzo di strada del quartiere ebraico del [[Lower East Side]] di New York che vive di espedienti, spia la bella Deborah Gelly, sorella di Moe, mentre si esercita aspirando a diventare una ballerina. Il suo è amore a prima vista. Imbattutosi fortuitamente in un suo coetaneo, lo smaliziato Max Bercovicz, il quale si è appena trasferito dal [[The Bronx|Bronx]], i due decidono di costituire, assieme gli amici Patsy, Cockeye e Dominic una propria gang indipendente. Con questa iniziativa, tuttavia, si inimicano il piccolo boss locale Bugsy.
Il giorno del [[Pesach]], ovvero della pasqua ebraica, mentre tutta la comunità è in preghiera in [[sinagoga]], Noodles incontra Deborah, rimasta da sola nel bar dei Gelly. La fanciulla, seppur infatuata da Noodles, non approva il suo stile di vita e perciò, a malincuore, non vuole concedersi a lui. Proprio nel bel mezzo del dialogo, Noodles viene richiamato fuori da Max e abbandona Deborah. Una volta in strada, i due ragazzi vengono malmenati e derubati da Bugsy e dai suoi compari. Noodles, sanguinante, cerca rifugio bussando alla porta di Deborah, la quale però, nel rimarcare il proprio disappunto, lo abbandona fuori al proprio destino.
Noodles e i suoi amici, nonostante le intimidazioni, continuano le loro attività in proprio, fino a mettere a punto un espediente per recuperare le casse di whisky gettate in mare dai contrabbandieri italo-americani, eludendo così le motovedette della polizia fluviale. Con questo stratagemma ottengono ingenti guadagni e inaugurano un fondo comune, custodito in una valigia depositata presso una cassetta di sicurezza di una stazione ferroviaria.
Bugsy, furioso per lo sgarbo, tenta di eliminare la gang una volta per tutte. A farne le spese, tragicamente, è il giovanissimo Dominic, ucciso con un colpo di pistola alle spalle. Dopo che Dominic spira tra le braccia di Noodles, quest'ultimo si vendica uccidendo Bugsy, ma viene colto in flagrante da due poliziotti. Nel tentativo di difendersi dall'arresto accoltella uno degli agenti di polizia, ragion per cui viene condannato a scontare una pena detentiva di dodici anni.
New York, 1968: Noodles si reca al cimitero di Riverdale, nella monumentale cappella fatta erigere dallo sconosciuto benefattore. All'interno legge il proprio nome su una targa commemorativa e al cui interno trova una chiave, che riconosce essere identica a quella della cassetta di sicurezza usata anni prima. Giunto sul luogo, trova una valigia con una cospicua somma ed un messaggio: "Pagamento anticipato per il tuo prossimo lavoro".
[[File:Onceuponamericadenirowoods.JPG|thumb|left|Moe, Patsy, Max e Cockeye brindano con Noodles alla sua scarcerazione]]
New York, [[1930]]. Noodles esce finalmente di prigione. Ad attenderlo trova Max, che stenta a riconoscere, il quale lo informa che nel frattempo la banda ha ingrandito le proprie attività, trasformando l'esercizio di Moe in un bar dove si distribuiscono clandestinamente alcolici in quanto è in vigore il Proibizionismo. Noodles scopre inoltre che i suoi tre amici hanno iniziato a compiere dei lavori importanti al soldo di organizzazioni molto potenti di cui Max vuole garantirsi la protezione. Un lavoro consiste in una rapina a una gioielleria di [[Detroit]] per conto di un potente boss italo-americano, Frankie Monaldi e del suo referente, Joe. Il colpo però assume risvolti grotteschi: durante la rapina Noodles, provocato da una commessa di nome Carol, arriva a violentarla sebbene ella dimostri compiacenza.
Al momento della consegna della refurtiva, Max e i suoi compari si sbarazzano di Joe e della sua banda, perché Max si era segretamente accordato con Monaldi per eliminare la [[Famiglia di Detroit|concorrenza di Detroit]]. Noodles, visibilmente contrariato e sdegnato per la violenza dell'agguato, redarguisce Max per averlo tenuto all'oscuro e lo accusa di voler tradire la linea indipendente stabilita anni prima. Questo litigio rappresenta l'inizio di una graduale frattura, che porta Noodles a diffidare sempre più delle ambizioni del suo amico, palesemente avido di denaro e potere.
New York, 1968: Nel bar di Moe, Noodles apprende da un notiziario televisivo che il senatore Christopher Bailey{{efn|Bailey è indicato in varie versioni del film (italiana, francese, tedesca) come [[Senato degli Stati Uniti|senatore]], mentre in altre (tra cui l'originale in inglese) è [[Segretario al Commercio degli Stati Uniti d'America|segretario di Stato al commercio]]. In origine si preferì evitare la nomina a senatore in quanto le verifiche per arrivare a tale carica avrebbero, di norma, sicuramente portato al passato dell'amico di Noodles. Per alcune traduzioni tale finezza andò persa.}} è scampato miracolosamente ad un attentato dinamitardo. Il politico risulta coinvolto in una controversa indagine per corruzione, durante la quale sono già stati assassinati altri testimoni. Nel servizio appare una vecchia conoscenza di Noodles, il sindacalista James Conway O'Donnell.
New York, 1932: Mentre imperversano le lotte del movimento operaio, la banda riceve un incarico da Sharkey, un politico vicino al Sindacato dei Trasporti. Chicken Joe, uno sgherro al servizio di un certo Crowing, direttore di una fabbrica occupata, ha preso in ostaggio O'Donnell per costringerlo a porre termine ad uno sciopero. Noodles e la sua banda intervengono sequestrando Crowing per obbligare Chicken Joe allo scambio dei due ostaggi. Quest'ultimo però non demorde ed ordina la [[gambizzazione]] di O'Donnell, che si scopre essere amico di Monaldi. La risposta di Max e Noodles è un'imboscata ai danni del boss, che risparmia solo l'impietrito Crowing. Per garantire il successo dell'operazione, la banda arriva a ricattare il capo della polizia Vincent Aiello, scambiando i braccialetti ai neonati nel reparto ospedaliero in cui si trova il figlio appena nato di Aiello.
In questo modo diviene sempre più chiara la commistione tra la malavita, il sindacato, la politica e le forze dell'ordine, tanto che, nell'imminenza della fine del Proibizionismo, Sharkey propone nuovi affari a Noodles e alla sua banda. Max, sempre più ambizioso, accetterebbe di buon grado, mentre Noodles manifesta ancora una volta tutta la propria disapprovazione. Max viene invitato da Sharkey a liberarsi dell'amico, considerato ormai una palla al piede, ma l'uomo rifiuta.
Per conquistare Deborah, della quale Noodles non si è dimenticato affatto, e che anzi ha sempre ricordato con amore durante la sua prigionia, organizza una splendida serata in un ristorante sul mare prenotato esclusivamente per loro due, durante la quale le chiede di sposarlo. Lei, pur ricambiandolo, declina nuovamente la proposta per l'annoso motivo del suo stile di vita, che comporterebbe soprattutto la rinuncia alle proprie aspirazioni artistiche. Deborah infatti è in procinto di partire per [[Hollywood]] e diventare un attrice. Noodles, profondamente deluso, si offre di riaccompagnarla a casa per poi violentarla brutalmente in automobile, senza che l'autista intervenga. Così facendo, Noodles la perde definitivamente.
Carol, la commessa della gioielleria di Detroit, diviene la donna di Max e Noodles ripiega su Eve, una ragazza conosciuta la notte in cui ha violentato Deborah. Viene annunciata ufficialmente la data della fine del Proibizionismo. Max, in un crescendo di ambizione, confida a Noodles il piano per rapinare la [[Federal Reserve Bank di New York]], con lo scopo di garantirsi definitivamente ricchezza e potere. Giudicando il piano un'ennesima follia, Noodles medita di sventarlo e informa telefonicamente la polizia di un imminente trasporto di alcolici, ancora formalmente proibiti, a cui partecipano i suoi amici. L'esito sarà la sparatoria mortale che porterà alla morte di Patsy, Cockeye e Max.
New York, 1968: Noodles riceve un invito ad un ricevimento presso la residenza del senatore Bailey a [[Long Island]]. Per cautelarsi, fa visita dapprima a un'ormai anziana Carol in una casa di riposo, e da lei apprende dell'amicizia di Deborah con il politico, probabilmente il suo amante, e della sua brillante carriera teatrale. Racconta anche che Max, durante quella sparatoria con la polizia, fece esplodere per primo dei colpi di pistola, quasi a volersi far uccidere. Noodles raggiunge quindi Deborah a [[Broadway]] e le fa visita in camerino.{{efn|A differenza di tutti gli altri personaggi, che nelle scene ambientate nel 1968 appaiono notevolmente invecchiati, Deborah ha incredibilmente mantenuto il medesimo aspetto giovanile del 1933.}} Alquanto scossa, Deborah gli racconta delle vicissitudini di Bailey, un immigrato dal passato sconosciuto che, dopo aver sposato una donna molto ricca e aver avuto un figlio da essa, ebbe modo, grazie alla sua eredità, di accumulare fortuna e divenire un ricco finanziere. Entrato in politica da cinque anni, è però ora coinvolto in un'intricatissima inchiesta giudiziaria. La visita inaspettata di David, figlio del senatore, straordinariamente somigliante a Max da giovane, chiarisce il sospetto di Noodles sull'identità di Bailey, ovvero il suo vecchio amico Max, fattosi credere morto nel 1933.
[[File:Noodles e Bailey.JPG|thumb|left|Noodles insieme a Max alias senatore Bailey]]
Noodles, nonostante le suppliche di Deborah a desistere, viene ricevuto in privato da Bailey/Max, che lo mette al corrente del fatto che nel 1933 il suo tentativo di salvare gli amici denunciandoli era stato ampiamente previsto da lui e dalla malavita. Max si era infatti organizzato con la parte corrotta della polizia per far trovare un cadavere già sfigurato e fuggire.{{efn|Se ne deduce implicitamente che fu Frankie Monaldo, furioso per il tradimento di Noodles, a inviare i sicari italiani alla sua ricerca.}} Il senatore illustra poi la tragica situazione in cui versa, e delle minacce di morte dei suoi ex alleati che vogliono impedirgli di comparire al processo. L'uomo prega Noodles di ucciderlo con un colpo di pistola, per avere una morte onorevole e potersi sdebitare dell'antico sgarbo («Ho rubato la tua vita e l'ho vissuta al tuo posto, t'ho preso tutto, i tuoi soldi, la tua donna. Cosa aspetti a sparare?»), dice a Noodles. Lui, però, ricordando i momenti della sua infanzia e la sua antica fedeltà a valori quali amicizia e amore, declina, spiazzandolo e negando qualsiasi addebito, chiamandolo sempre "mr. Bailey", fingendo così di non riconoscere in lui Max e augurandogli il meglio per il processo che lo aspetta.
Noodles esce dal cancello della villa di Bailey, di fronte al quale staziona un camion della nettezza urbana, che mentre lui sta incamminandosi lungo la strada per andarsene si mette in moto. Noodles si volta e vede da lontano Bailey/Max{{efn|A girare quella brevissima sequenza non fu James Woods, ma una sua controfigura. Leone non voleva che qualcuno potesse affermare con certezza di aver visto il vecchio Max in quell'istante.}} uscire dal cancello e mettersi ad avanzare verso il mezzo appena partito. Bailey/Max sembra sparire misteriosamente dietro di esso, forse lanciatosi nelle lame compattatrici. Noodles osserva il camion allontanarsi fino a scomparire nel buio, quando a un tratto spunta un corteo di auto d'epoca con a bordo dei giovani festanti sulle note di ''[[God Bless America (brano musicale)|God Bless America]]'' di [[Irving Berlin]].
New York, 1933. Siamo nuovamente nel teatro cinese. Noodles giace sul letto sorridendo, inebriato dai fumi dell'oppio.
== Produzione ==
=== Regia ===
[[File:Sergio Leone.jpg|thumb|left|upright|[[Sergio Leone]] sul set
Strutturato su un ampio ricorso alla formula dell'[[analessi]] e della [[prolessi]], che lascia tuttavia spazio a un finale aperto, il film si presta a diverse interpretazioni. L'alto significato allegorico, la perfezione tecnica, l'atmosfera e il suo modo di trattare le più grandi emozioni come amicizia, amore e malinconia lo rendono
=== Sceneggiatura ===
{{Citazione|Quando scatta in me l'idea di un nuovo film ne vengo totalmente assorbito e vivo maniacalmente per quell'idea. Mangio e penso al film, cammino e penso al film, vado al cinema e non vedo il film, ma vedo il mio... Non ho mai visto De Niro sul set, ma sempre il mio Noodles. Sono certo di aver fatto con lui "C'era una volta il mio cinema", più che
La
La trama definitiva venne in mente al regista solo alla metà degli anni
Trovato il soggetto, non restava che dare vita alla sceneggiatura per poter poi cominciare il film. Leone, con l'aiuto di Norman Mailer e John Milius, pensò inizialmente a un confronto tra Richard Dreyfus e Gérard Depardieu (con Patrick Dewaere e Miou-Miou) ma il risultato dello script dei due scrittori americani non lo convinse. Leone iniziò a scrivere, ma a causa della complessità della trama che aveva in mente si avvalse di diversi collaboratori, chiamando a lavorare con lui [[Leonardo Benvenuti]], [[Piero De Bernardi]], [[Enrico Medioli]], [[Franco Arcalli]] e [[Franco Ferrini]]
=== Cast ===
[[File:James woods 1995 emmy awards.jpg|thumb|upright=0.6|[[James Woods]], interprete di Max]]
[[File:Jennifer Connelly 2010 TIFF.jpg|thumb|upright=0.6|[[Jennifer Connelly]], che interpretò il ruolo della giovanissima Deborah]]
Avendo a disposizione un [[budget]] elevato, [[Sergio Leone]] si avvalse di un cast misto, composto da grandi stelle internazionali e da attori debuttanti o poco conosciuti.
* [[Robert De Niro]] è David "Noodles" Aaronson, il protagonista del film. De Niro era una star molto affermata avendo già vinto due premi Oscar; in seguito a questo film tornerà a interpretare ruoli simili per [[Brian De Palma]] in ''[[The Untouchables - Gli intoccabili|Gli intoccabili]]'' e per [[Martin Scorsese]] in ''[[Quei bravi ragazzi]],'' ''[[Casinò (film)|Casinò]] e [[The Irishman (film 2019)|The Irishman]]''. Per preparare e perfezionare al meglio il suo personaggio chiese di incontrare ripetutamente il boss [[Meyer Lansky]], non ottenendo mai una risposta positiva.
* [[James Woods]] è Maximilian "Max" Bercovicz, amico di Noodles e co-protagonista della storia. Per la parte di Max il principale candidato era [[Joe Pesci]], celebre attore e grande amico di De Niro. Tuttavia i provini di Pesci non piacevano particolarmente a Leone che, pur riconoscendo la bravura dell'attore, non lo riteneva adatto. Alla fine Leone convinse Pesci a prendere parte ugualmente al film; fu lo stesso Pesci a scegliere di interpretare la parte di Frankie Monaldi (ruolo molto importante nella sceneggiatura originale, ma limitato nella versione definitiva del film). James Woods venne scelto su consiglio di De Niro. All'epoca Woods era un attore noto principalmente per aver lavorato con [[David Cronenberg]] in ''[[Videodrome]]'', come protagonista. Il provino non colpì subito Leone, che lo scritturò solo al termine della selezione, dopo aver "spostato" Joe Pesci al ruolo di Frankie.
* [[Tuesday Weld]] è Carol, compagna di
* [[Elizabeth McGovern]] è Deborah, la donna che Noodles ha sempre amato. Per il ruolo vennero considerate moltissime altre attrici, in alcuni casi decisamente più celebri della McGovern. Tra le prime candidate al ruolo ci fu [[Romina Power]]. Tuttavia, come con il personaggio di Carol, Leone alla fine optò per un'attrice meno conosciuta al grande pubblico.
* [[Jennifer Connelly]] è Deborah da bambina. La Connelly vide la propria carriera decollare proprio dopo questo film, divenendo un'apprezzata attrice che, nel corso della sua carriera, ha lavorato con registi come [[Dario Argento]], [[Jim Henson]], [[Ron Howard]] e [[Ang Lee]]. Connelly era stata notata da un addetto al casting di un altro film, il quale sapeva che il regista italiano stava cercando una ragazza da far danzare davanti alle cineprese. Dopo aver visto la Connelly ballare, decise di proporla a Leone, che la scritturò immediatamente, avviandola alla carriera cinematografica.
Per le parti dei ragazzi Leone si affidò a dei giovani debuttanti selezionati tramite audizioni: tutti questi ragazzi erano praticamente all'inizio della loro carriera. Tra loro, solo [[Brian Bloom]] (il giovane Patsy) continuerà con medio successo la carriera di attore, mentre gli altri tenteranno di lavorare in qualche progetto prima di cambiare mestiere. Sergio Leone volle inoltre dei veri musicisti che suonassero davvero durante le scene girate nello ''[[Speakeasy (proibizionismo)|speakeasy]]'' di Moe: per questo ingaggiò dei noti jazzisti romani, Roberto Nicolai (
==== Cameo ====
Il produttore [[Arnon Milchan]]
=== Riprese ===
[[File:NYC Manhattan 1938 Franz Grasser.jpg|thumb|upright=0.6|left|La Manhattan di New York nel 1938. Fotografia Agfacolor]]
Le riprese iniziarono il 14 giugno
[[File:MANHATTAN BRIDGE TOWER IN BROOKLYN, NEW YORK CITY, FRAMED THROUGH NEARBY BUILDINGS. BROOKLYN REMAINS ONE OF AMERICA'S... - NARA - 555898.jpg|thumb|upright=0.8|Il poster e le copertine delle versioni home video rappresentano il [[Ponte di Manhattan]] visto da Washington Street ([[Brooklyn]])<ref>{{Cita web|url=https://www.google.com/maps/@40.7032715,-73.9895904,2a,65y,9h,99t/data=!3m7!1e1!3m5!1sgA3PsKz0AYB5UEzEBNBv4A!2e0!6shttps:%2F%2Fstreetviewpixels-pa.googleapis.com%2Fv1%2Fthumbnail%3Fcb_client%3Dmaps_sv.tactile%26w%3D900%26h%3D600%26pitch%3D-9%26panoid%3DgA3PsKz0AYB5UEzEBNBv4A%26yaw%3D9!7i13312!8i6656?hl=en&coh=205410&entry=ttu&g_ep=EgoyMDI0MTAyNy4wIKXMDSoASAFQAw%3D%3D|titolo= Brooklyn Bridge Park|sito=[[Google Street View]]|lingua=en|accesso=4 aprile 2014}}</ref>]]
Emblematiche le riprese intorno alla violenza di Noodles su Deborah: la sequenza è stata girata a [[Montréal]] (l'uscita dal teatro), al [[Lido di Venezia]] (la scena al ristorante di Noodles e Deborah all'[[Hotel Excelsior (Lido di Venezia)|hotel Excelsior]] e sulla spiaggia), a Roma (lo stupro) e a [[Spring Lake (New Jersey)|Spring Lake]] (l'alba dell'indomani).<ref>{{Cita libro|autore=Piero Negri Scaglione|titolo=Che hai fatto in tutti questi anni|anno=2021|editore=Einaudi}}</ref>
== Colonna sonora ==
{{Vedi anche|C'era una volta in America (Colonna sonora originale del film)}}
Per la composizione della colonna sonora, il regista Sergio Leone non ha mai avuto dubbi, scegliendo immediatamente il suo collaboratore di lunga data [[Ennio Morricone]], con cui aveva lavorato per tutti i suoi western che lo avevano reso celebre in tutto il mondo. La musica del film era stata commissionata da Leone con così largo anticipo che veniva ascoltata, seppur non nella versione orchestrata, sul set durante le riprese.
Il film contiene anche brani non composti da Morricone, più precisamente: ''[[Yesterday]]'', composto dal [[The Beatles|Beatle]] [[Paul McCartney]]; un brano dalla celeberrima [[sinfonia]] dell'opera ''[[La gazza ladra]]'' di [[Gioachino Rossini]] durante la scena dello scambio delle culle; ''God Bless America'' di [[Irving Berlin]]; ''[[Amapola]]'' di [[José Lacalle]]; ''[[Summertime (brano musicale)|Summertime]]'' di [[George Gershwin]] e ''[[Night and Day (Cole Porter)|Night and Day]]'' di [[Cole Porter]].
Nella colonna sonora del film, arrangiata e diretta dallo stesso Morricone e registrata nel dicembre 1983,<ref name="allmusic">{{Allmusic|album|mw0000473231|Once Upon a Time in America (Music from the Motion Picture)|accesso=24 aprile 2021}}</ref> sono coinvolti anche la cantante [[Edda Dell'Orso]], già abituale vocalista delle colonne sonore di Morricone, e il flautista rumeno [[Gheorghe Zamfir]], già autore della colonna sonora del film ''[[Picnic ad Hanging Rock (Il lungo pomeriggio della morte)|Picnic ad Hanging Rock]]''.
Considerata da alcuni come il massimo capolavoro di Ennio Morricone,<ref name="sky">{{Cita news|autore=Giuseppe Pastore|url=https://tg24.sky.it/spettacolo/cinema/2020/07/06/ennio-morricone-c-era-una-volta-in-america|titolo=C'era una volta Ennio Morricone: il suo capolavoro universale|editore=[[Sky Italia]]|data=6 luglio 2020|sito=[[Sky TG24]]}}</ref> la colonna sonora ha fatto vincere al suo compositore vari premi, tra cui: un [[Los Angeles Film Critics Association|Los Angeles Film Critics Awards]] (1984), un [[British Academy Film Awards|BAFTA]] (1985) e un [[Nastro d'argento]] (1985), oltre a una candidatura ai [[Golden Globe]] del 1985.
== Promozione ==
Alcuni slogan promozionali internazionali del film:
{{Citazione|||Crime, passion and lust for power - Sergio Leone's explosive saga of gangland America|lingua=en}}
{{Citazione|||As boys, they made a pact to share their fortunes, their loves, their lives. As men, they shared a dream to rise from poverty to power. Their story is now a "once upon a time" motion picture experience|lingua=en}}
{{Citazione|||Sergio Leone's three-hour, forty-minute epic masterpiece starring Robert de Niro|lingua=en}}
{{Citazione|||As boys, they said they would die for each other. As men, they did|lingua=en}}
{{Citazione|||As boys, they made a pact to share their fortunes, their loves, their lives. As men, they shared a dream to rise from poverty to power. Forging an empire built on greed, violence and betrayal, their dream would end as a mystery that refuse to die|lingua=en}}
== Distribuzione ==
=== Date di uscita ===
La prima proiezione del film si tenne a [[New York]] il 17 febbraio
Alla conclusione del montaggio il film durava circa quattro ore e mezza, 269 minuti, ma nelle sale americane venne distribuita una versione ridotta di 94 minuti rimontata in ordine cronologico per volere della Warner e di [[Arnon Milchan]]. Il film venne proiettato anche al [[Festival di Cannes 1984|Festival di Cannes]] lo stesso anno, il 20 maggio, con una versione di 229 minuti.<ref name=":0" />
In occasione della prima internazionale, Leone prese la parola per il protrettico al film: dopo una presentazione tecnica e un lungo ringraziamento rivolto a collaboratori e cast, Leone si rivolse alla giuria ribattendo che proiettare quella stessa pellicola significava assistere, quella sera, alla "fine del cinema". L'espressione destò ilarità e risate fra pubblico, cast e giuria stessa. Non avvenne lo stesso quando, alla fine delle proiezioni, il presidente della giuria [[Krzysztof Zanussi]], visibilmente commosso, annunciò lo stesso ai microfoni: «messieurs, le cinéma est fini ce soir».<ref>{{Cita web|url=https://www.ulisseonline.it/rubriche/la-settima-arte-cera-una-volta-in-america-38-anni-dopo-la-fine-del-cinema-nel-capolavoro-di-sergio-leone/|titolo=LA SETTIMA ARTE C’era una volta in America 38 anni dopo: la “fine del cinema” nel capolavoro di Sergio Leone|autore=Vincent Palma|sito=Ulisse online|data=30 settembre 2022|accesso=31 ottobre 2024}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.linkiesta.it/2018/11/sergio-leone-cera-una-volta-in-america-e-la-fine-del-mondo-la-fine-di/|titolo=Sergio Leone: “C’era una volta in America è la fine del mondo, la fine di un genere, la fine del cinema”|autore=Sergio Leone|sito=Linkiesta|data=25 novembre 2018|accesso=31 ottobre 2024}}</ref>
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* 17 agosto
* 12 ottobre
=== Divieti ===
Le restrizioni imposte nelle varie nazioni per il film
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=== Edizione italiana ===
==== Doppiaggio ====
Il [[Doppiaggio italiano|doppiaggio]] originale del film, che è stato
Successivamente, il doppiaggio originale è stato ripristinato nel 2012 grazie al restauro in occasione della pubblicazione del film in DVD e Blu-ray nella versione estesa della durata di 251 minuti, occasione nella quale tornò anche in alcune sale. La versione originale è stata trasmessa in prima visione su [[Rai 3]] il 6 aprile [[2015]], mentre la versione integrale è stata trasmessa, sempre su Rai 3, il 1º gennaio [[2022]] e su Rai 4 il 30 aprile 2024.
=== Edizioni home video ===
Il film è stato pubblicato in DVD il 7 luglio 2003 e in Blu-Ray il 27 gennaio 2011. In questa edizione a due dischi, il film è presentato nella versione italiana del 1984 da 229 minuti nel formato 1,85:1 con audio [[Dolby Digital]] 5.1 e un nuovo doppiaggio. Il 4 dicembre 2012 è uscito in DVD e Blu-Ray il film in una edizione estesa della durata di 251 minuti, con scene inedite e con la traccia audio originale curata dallo stesso Sergio Leone.
== Accoglienza ==
=== Incassi ===
Il film venne distribuito commercialmente negli
=== Critica ===
[[Morando Morandini]] nel suo ''Dizionario del cinema'' attribuisce al film un giudizio di 5 stelle, il massimo assegnabile, commentando: «Il presente non esiste: è una sfilata di fantasmi nello spazio incantato della memoria. Alle sconnessioni temporali corrispondono le dilatazioni dello spazio: con sapienti incastri tra esterni autentici ed esterni ricostruiti in teatro, Leone accompagna lo spettatore in un viaggio attraverso l'America metropolitana (e la storia del cinema su quell'America) che è reale e favoloso, archeologico e rituale. [...] È un film di morte, iniquità, violenza, piombo, sangue, paura, amicizia virile, tradimenti. E di sesso. In questa fiaba di maschi violenti le donne sono maltrattate; la pulsione sessuale è legata all'analità, alla golosità, alla morte, soprattutto alla violenza. È l'America vista come un mondo di bambini».<ref
[[Pino Farinotti]] nella sua guida conferma l'alta valutazione del film assegnandogli un voto di 4 stelle su 5, definendolo «Un'autentica lezione di cinema».
{{Citazione|Leone, che da Nel suo ''Cent'anni di cinema italiano'', [[Gian Piero Brunetta]] commenta:<ref>{{Cita|Gian Piero Brunetta, 1991|p. 614}}.</ref>
{{Citazione|[...] come in un gioco di === Primati ===
È stato inserito al 43º posto della lista dei migliori film della
== Teoria del sogno ==
{{F|film drammatici|aprile 2021|La sezione dovrebbe essere supportata da fonti, altrimenti rischia di configurarsi come RO. Vedi [[Discussione:C'era una volta in America#Teoria del sogno|discussione]].}}
Il film inizia e finisce con la stessa scena del 1933, con Noodles che si nasconde in una fumeria d'oppio. Poiché la prima scena raffigura Noodles già sotto l'effetto dell'oppio, mentre l'ultima scena del film lo raffigura poco prima (in procinto di accendere la pipa), alcuni interpretano la storia come un sogno o una fantasia indotta dalla droga, con Noodles che ricorda il suo passato e immagina il suo futuro. Nel commento inserito nel DVD, lo storico cinematografico [[Richard Schickel]] afferma che i consumatori di oppio sono spesso soggetti, tra i fumi della droga, a vivide allucinazioni con la singolare tendenza a esplorare ricordi del proprio passato e visioni di un immaginario futuro.
Nel documentario ''A Fistful of Sergio Leone'' è riportato che lo stesso Leone fece riferimento a questa teoria parlando con uno spettatore che aveva appena visto il film. Gli oppositori della teoria del sogno citano il fatto che la sequenza del 1968 include vari anacronismi: la musica dei [[The Beatles|Beatles]], la televisione, e riferimenti alla [[guerra del Vietnam]], gli hippy nella stazione che discutono su [[Jimi Hendrix]], che ovviamente non esistevano nel 1933 e quindi Noodles non sarebbe stato in grado di sognarli. E asseriscono inoltre che filmare le sequenze successive sotto forma di sogno avrebbe annullato l'effetto tematico e psicologico del film.
I sostenitori affermano che varie scene avvalorano la teoria del sogno: per esempio il telefono che squilla ossessivamente nella mente di Noodles è il sintomo di una allucinazione ossessiva provocata dall'oppio ed egli viene immediatamente soccorso da un inserviente della fumeria che gli passa nuovamente la pipa facendolo immergere nuovamente nella storia. Inoltre il film inizia con la musica di ''God Bless America'' e nella scena finale corrispondente, le automobili che sfilano cariche di gente che festeggia sono veicoli del 1930 e suonano la stessa canzone. Il tradimento di Max nel futuro può essere interpretato come un trasferimento di responsabilità: Noodles inconsciamente accusa Max per il suo ingresso nell'organizzazione criminale e per la sua fallita relazione con Deborah, e in un certo senso si sente tradito dalle ambizioni di Max.
Alla fine del film, il sorriso di Noodles viene interpretato come il sollievo, nell'accorgersi di aver solo sognato, anche se Noodles sorride poco dopo aver iniziato a fumare oppio. Poco prima della sua morte nel 1989, Sergio Leone tenne una lezione al [[Centro sperimentale di cinematografia]]; in questo intervento, il regista affrontò anche la teoria del sogno e spiegò che Noodles, grazie all'oppio, ha una visione del suo futuro. Specificò che si trattava ovviamente di una sua personale lettura del film.{{efn|La lezione, filmata, è disponibile sul canale YouTube del Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma.<ref>{{Cita pubblicazione|cognome=CSC - Cineteca Nazionale|data=20 marzo 2020|titolo=Sergio Leone al CSC - integrale|accesso=7 ottobre 2024|url=https://www.youtube.com/watch?v=DOVH9Rb7hhE}}</ref>}}
== Riconoscimenti ==
* [[Golden Globe 1985|1985]] - [[Golden Globe]]
** Candidatura per il [[Golden Globe
**
* [[Premi BAFTA 1985|1985]] - [[British Academy Film Awards|Premio BAFTA]]
** [[BAFTA ai migliori costumi|Migliori costumi]] a [[Gabriella Pescucci]]
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* [[Los Angeles Film Critics Association Awards 1984|1984]] - [[Los Angeles Film Critics Association|Los Angeles Film Critics Association Award]]
** [[Los Angeles Film Critics Association Award alla miglior colonna sonora|Miglior colonna sonora]] a [[Ennio Morricone]]
** Candidatura per il [[Los Angeles Film Critics Association Award al miglior film|miglior film]]
** Candidatura per la [[Los Angeles Film Critics Association Award al miglior regista|miglior regia]] a [[Sergio Leone]]
* [[
** Candidatura per il [[David di Donatello per il miglior regista straniero|miglior regista straniero]] a [[Sergio Leone]]<ref>{{Cita web|url=http://www.daviddidonatello.it/cercafilmvincitori2.php?idfilm=6364&vinfilm=C%27era%20una%20volta%20in%20America|titolo=C'era una volta in America|sito=[[David di Donatello (premio)|Premi David di Donatello]]|editore=[[Accademia del Cinema Italiano]]|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140503165852/http://www.daviddidonatello.it/cercafilmvincitori2.php?idfilm=6364&vinfilm=C%27era%20una%20volta%20in%20America|dataarchivio=3 maggio 2014}}</ref>
* 1985 - [[Awards of the Japanese Academy|Japan Academy Prize]]
** [[Award of the Japanese Academy al miglior film in lingua straniera|Miglior film straniero]]
** [[Nastro d'argento al regista del miglior film|Regista del miglior film]] a [[Sergio Leone]]
** [[Nastro d'argento alla migliore fotografia|Migliore fotografia]] a [[Tonino Delli Colli]]
** [[Nastro d'argento alla migliore scenografia|Migliore scenografia]] a [[Carlo Simi]]
** [[Nastro d'argento alla migliore colonna sonora|Miglior colonna sonora]] a [[Ennio Morricone]]
** Migliori effetti speciali
* 1986 - [[Sant Jordi Award]]
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* 1985 -
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Esistono tre diverse versioni del film.
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Ha una durata di 139 minuti e fu la versione distribuita nei cinema dei soli Stati Uniti. Secondo il volere del produttore [[Arnon Milchan]], il film uscì privato di moltissime scene e caratterizzato da un montaggio che segue l'ordine cronologico degli eventi: la decisione fu presa per la diffidenza del pubblico verso la tecnica del ''flashback'', ritenuta di difficile comprensione e fruizione.<ref>{{Cita news|autore=Francesca Pellas||url=https://www.ilfoglio.it/cinema/2021/11/08/news/c-era-una-volta-sergio-leone-un-visionario-tradito-dalla-sua-america-3341819/|titolo=C'era una volta Sergio Leone. Un visionario tradito dalla sua America|pubblicazione=ilfoglio.it|data=8 novembre 2021|citazione=Otto anni più tardi Milchan dirà al New York Times che era stato un grave errore: “C’era chi pensava che il pubblico americano non fosse pronto per un film così lungo...}}</ref> L'apporto di queste alterazioni in seguito fu ritenuto dettato da meri interessi commerciali e determinò lo scarso successo che il film riscosse all'epoca presso il pubblico e la critica statunitensi.<ref>{{Cita news|url=https://www.notizie.it/cera-una-volta-in-america-film-anni-80/?refresh_ce|titolo=C’era una volta in America, le scene più belle e curiosità|pubblicazione=Notizie.it|data=16 marzo 2021|accesso=7 gennaio 2022}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.cinefacts.it/cinefacts-articolo-58/c-era-una-volta-in-america-un-commento-emozionale.html|titolo=C'era una volta in America: un commento emozionale|autore=Simone Colistra|sito=CineFacts.it|data=28 settembre 2018}}</ref>
=== Versione internazionale ===
Ha una durata di 229 minuti e fu la versione distribuita in tutto il mondo (eccetto gli Stati Uniti) riscuotendo un buon successo. È universalmente riconosciuta come la ''vera'' versione, ovvero maggiormente aderente al progetto originario di Leone, che vi approdò dopo aver stampato circa 10 ore di materiale girato.
Dopo un primo montaggio, il regista cominciò a considerare l'ipotesi di pubblicare una versione da ben 6 ore divisa in due parti da 3 ore ciascuna, poi abbassata a 269 minuti (4 ore e 29 minuti), quindi accorciata ulteriormente per giungere ai 229 minuti finali (3 ore e 49 minuti). Questa versione resta quella definitiva voluta da Leone (a conferma vi sono diverse interviste dell'epoca, e testimonianze come quelle del critico Marcello Garofalo)<ref>{{Cita web|url=https://www.radio24.ilsole24ore.com/programmi/la-rosa-purpurea/puntata/trasmissione-26-ottobre-2024-180500-2377088028396484|titolo=Radio24 {{!}} Il Sole 24 ORE - Al minuto 15' circa l'intervista a Garofalo.|sito=[[Radio 24]]|data=26 ottobre 2024|accesso=3 novembre 2024}}</ref>. Le diverse scene eliminate sarebbero servite, a detta dello stesso Leone, per una ipotetica versione televisiva, e non andarono distrutte. Sopravvissero, benché in modo piuttosto scarno, non doppiate e non montate.<ref name="restauro">{{Cita news|autore=Emanuela Giampaoli|url=http://bologna.repubblica.it/cronaca/2011/03/09/news/la_cineteca_di_bologna_restaura_c_era_un_volta_in_america-13366462/|titolo=La Cineteca di Bologna restaura C'era una volta in America|pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|editore=[[GEDI Gruppo Editoriale]]|data=9 marzo 2011|accesso=29 marzo 2014}}</ref>
=== Versione restaurata ed estesa del 2012 ===
[[File:RobertDeNiroJenniferConnellyJamesWoodsCannes.jpg|thumb|Parte del cast alla presentazione della versione restaurata al [[Festival di Cannes 2012]]]]
Nel 2011 Andrea e Raffaella Leone, figli del regista, acquisirono i diritti del film per l'Italia e ne affidarono l'opera di restauro alla [[Cineteca di Bologna]].<ref name="restauro" /> Intervenne in soccorso anche Martin Scorsese, che, attraverso la sua [[The Film Foundation]], insieme a Gucci, finanziò l'impresa, collaborando con i figli di Leone, la Cineteca di Bologna e la [[Regency Enterprises]] per ricostruire una versione del film che potesse avvicinarsi il più possibile alla visione originale del maestro dei western all'italiana.<ref>{{Cita web|url=https://movieplayer.it/news/cera-una-volta-america-martin-scorsese-salvo-film-dopo-studio-tagli_141345/|titolo=C'era una volta in America, Martin Scorsese salvò il film dopo che lo studio lo aveva "massacrato di taglI"|sito=Movieplayer.it|data=30 aprile 2024|accesso=7 ottobre 2024}}</ref> L'operazione prevedeva anche l'aggiunta di scene eliminate presenti nel primo montaggio realizzato dal regista e il ripristino del doppiaggio originale grazie all'aiuto del fonico di mix Fausto Ancillai e del montatore del suono Stefano Di Fiore.
La pellicola così restaurata, dalla durata di 251 minuti e denominata ''extended director's cut'', fu proiettata il 18 maggio 2012 al [[Festival di Cannes 2012|65º Festival di Cannes]],<ref>{{Cita web|url=https://www.festival-cannes.com/en/72-editions/retrospective/2012/actualites/articles/once-upon-a-time-in-america-in-a-version-that-is-25-minutes-longer|titolo=Once upon a time in America in a version that is 25 minutes longer|sito=Festival de Cannes|data=18-19 maggio 2012|lingua=en|accesso=29 marzo 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210502001926/http://www.festival-cannes.com/en/72-editions/retrospective/2012/actualites/articles/once-upon-a-time-in-america-in-a-version-that-is-25-minutes-longer|dataarchivio=2 maggio 2021|urlmorto=sì}}</ref> con la presenza in sala di Robert De Niro, James Woods, Jennifer Connelly, Elizabeth McGovern e Ennio Morricone.<ref>{{Cita news||url=http://news.cinecitta.com/news.asp?id=37909|titolo="C'era una volta in America": De Niro commosso|data=18 maggio 2012|accesso=29 marzo 2014|urlarchivio=https://archive.is/20120718221023/http://news.cinecitta.com/news.asp?id=37909|dataarchivio=18 luglio 2012|urlmorto=sì|sito=Cinecittà News}}</ref> Questa versione ebbe anche una [[distribuzione limitata]] in pochi cinema dal 18 al 21 ottobre 2012 e dall'8 all'11 novembre 2012<ref>{{YouTube|autore=[[The Space Cinema]]|id=M8mAsTRC2iU|titolo=The Space Extra presenta: C'era Una Volta In America|accesso=29 marzo 2014|data=2 ottobre 2012}}</ref> e infine fu pubblicata in DVD e Blu-Ray il 4 dicembre 2012.
Le sequenze aggiunte nella versione del 2012 sono facilmente identificabili per la qualità difforme del girato, dal momento che il recupero avvenne previa scansione di positivi mal conservati. Tali scene, inoltre, non sono mai state doppiate e presentano il sonoro originale inglese, tradotto con sottotitoli.<ref>{{Cita web|url=https://www.ondacinema.it/speciali/scheda/era_una_volta_america_director_cut.html|titolo=C'era una volta in America - Director's cut|autore=Giuseppe Gangi|sito=ondacinema.it|accesso=7 gennaio 2022}}</ref>
== Note ==
'''Annotazioni'''
{{Gruppo di note}}
'''Fonti'''
<references/>
== Bibliografia ==
* {{Cita libro|autore=
* {{Cita libro|autore=Oreste De Fornari|titolo=Tutti i film di Sergio Leone|editore=Ubulibri Editore|anno=2000|isbn=978-88-7748-037-8}}
* {{Cita libro|autore=Roberto Donati|titolo=Il cinema di Sergio Leone|editore=Falsopiano Editore|anno=2009|isbn=978-88-87011-87-6}}
* {{Cita libro|autore=Christopher Frayling|titolo=Sergio Leone. Danzando con la morte|editore=Il Castoro Editore|anno=2002|isbn=978-88-8033-418-7}}
* {{Cita libro|autore=Diego Gabutti|titolo=C'era una volta in America. Un'avventura al saloon con Sergio Leone|editore=Rizzoli|anno=1984}}
* {{Cita libro|autore=Diego Gabutti|titolo=C'era una volta in America. Un'avventura al saloon con Sergio Leone|editore=Milieu|anno=ristampa 2015|isbn=978-88-98600-37-3}}
* {{Cita libro|autore=Marcello Garofalo|titolo=Tutto il cinema di Sergio Leone|editore=Baldini Castoldi Dalai Editore|anno=2002|isbn=978-88-8490-173-6}}
* {{Cita libro |autore=
* {{Cita libro|autore=Francesco Mininni|titolo=Sergio Leone|editore=Il Castoro Editore|anno=2007|isbn=978-88-8033-418-7}}
* {{Cita libro |autore=Laura Morandini |autore2=Luisa Morandini |autore3=[[Morando Morandini]] |titolo=[[Il Morandini|Il Morandini 2009. Dizionario dei film]] |città=Bologna |editore=Zanichelli |anno=2008 |isbn=978-88-081-2255-1 |cid=Laura, Luisa e Morando Morandini, 2008}}
* {{Cita libro|autore=Piero Negri Scaglione|titolo=Che hai fatto in tutti questi anni. Sergio Leone e l'avventura di «C'era una volta in America»|città=Torino |editore=Giulio Einaudi Editore|anno=2021|isbn=978-88-062-0879-0}}
* {{Cita libro|autore=Italo Moscati|titolo=Sergio Leone. Quando il cinema era grande|editore=Lindau Editore|anno=2007|isbn=978-88-7180-694-5}}
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
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[[Categoria:Film ambientati negli anni 1960]]
[[Categoria:Film sul crimine organizzato ebreo-americano]]
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[[Categoria:Film girati in Canada]]
[[Categoria:Film girati a New York]]
[[Categoria:Film girati in Florida]]
[[Categoria:Film girati a Parigi]]
[[Categoria:Film girati a Roma]]
[[Categoria:Film basati su romanzi di autori statunitensi]]
[[Categoria:Film con composizioni originali di Ennio Morricone]]
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