Cerda: differenze tra le versioni

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{{nd}}
{{Divisione amministrativa
|Nome =Cerda
|Panorama = Via Roma a Cerda 2.jpg
|Didascalia =
|Bandiera = Cerda-Gonfalone.png
|Voce bandiera =
|Stemma = Cerda-Stemma.png
|Voce stemma =
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Sicilia
|Divisione amm grado 2 = Palermo
|Amministratore locale =Giuseppe OgnibeneSalvatore Geraci
|Partito = [[Listalista civica|Lista Ognibene per Cerda sindaco della rinascita]]
|Data elezione =10/06/2013 12-6-2018
|Data istituzionerielezione = 29-5-2023
|Data istituzione =
|Latitudine gradi=37
|Sottodivisioni = Burgitabus, Castellaccio, Fontanarossa, Sambuca
|Latitudine minuti=54
|Divisioni confinanti = [[Aliminusa]], [[Collesano]], [[Sciara]], [[Scillato]], [[Sclafani Bagni]], [[Termini Imerese]]
|Latitudine secondi=0
|Zona sismica = 2
|Latitudine NS=N
|Gradi giorno = 1050
|Longitudine gradi=13
|Nome abitanti = cerdesi
|Longitudine minuti=49
|Patrono = [[Maria Addolorata|Madonna Addolorata]]
|Longitudine secondi=0
|Festivo = 16 agosto
|Longitudine EW=E
|PIL =
|Altitudine=274
|PIL procapite =
|Superficie=43.83
|Mappa = Map of comune of Cerda (metropolitan city of Palermo, region Sicily, Italy).svg
|Note superficie=
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Cerda all'interno della città metropolitana di Palermo
|Abitanti=5417
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bilmens2013gen/index.html Dato Istat] - Popolazione residente al 31 dicembre 2013.
|Aggiornamento abitanti=31-12-2013
|Sottodivisioni=Fontanarossa, Castellaccio, Burgìtabùs, Sambuca
|Divisioni confinanti=[[Aliminusa]], [[Collesano]], [[Sciara]], [[Scillato]], [[Sclafani Bagni]], [[Termini Imerese]]
|Codice postale=90010
|Prefisso=[[091 (prefisso)|091]]
|Fuso orario=+1
|Codice statistico=082028
|Codice catastale=C496
|Targa=PA
|Zona sismica=2
|Gradi giorno=
|Diffusività=
|Nome abitanti=Cerdesi
|Patrono=[[Madonna Addolorata]]
|Festivo=16 agosto
|PIL=
|PIL procapite=
|Mappa=Map of comune of Cerda (province of Palermo, region Sicily, Italy).svg
|Didascalia mappa=Posizione del comune di Cerda all'interno della provincia di Palermo
|Sito=http://www.comune.cerda.pa.it/
}}
'''Cerda''' (''Cerda'' in {{nomelingua|scn}}) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[città metropolitana di Palermo]] in [[Sicilia]].
 
Sorge in una zona collinare tra l'[[Imera settentrionale]] e il [[Torto (fiume)|Torto]], ex feudo di Calcusa.
'''Cerda''' è un [[comune italiano]] di 5.417 abitanti della [[provincia di Palermo]], in [[Sicilia]].
 
== Geografia fisica ==
Sorge in una zona collinare tra l'[[Imera Settentrionale]] e il [[Torto (fiume)|Torto]], ex feudo di Calcusa.
=== Clima ===
{{ClimaAnnuale
| nome = Cerda<ref name="it.climate-data.org">https://it.climate-data.org/___location/114451/</ref>
| tempmax01 = 12.7
| tempmax02 = 13.1
| tempmax03 = 14.7
| tempmax04 = 17.1
| tempmax05 = 21.6
| tempmax06 = 25.6
| tempmax07 = 28.6
| tempmax08 = 28.9
| tempmax09 = 25.9
| tempmax10 = 21.6
| tempmax11 = 17.5
| tempmax12 = 14.2
| tempmin01 = 7.4
| tempmin02 = 7.2
| tempmin03 = 8.3
| tempmin04 = 10.2
| tempmin05 = 13.8
| tempmin06 = 17.7
| tempmin07 = 20.5
| tempmin08 = 21.1
| tempmin09 = 18.8
| tempmin10 = 15.2
| tempmin11 = 11.7
| tempmin12 = 8.9
| pioggia01 = 71
| pioggia02 = 59
| pioggia03 = 48
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| pioggia11 = 72
| pioggia12 = 75
}}
 
== Origini del nome ==
* Il significato è da attribuire alla nobile famiglia spagnola ''de la Cerda'', discendenti di [[Ferdinando de la Cerda]], erede del regno e reggente di [[Castiglia]] e [[Regno di León|León]], furono diseredati e scavalcati nella successione al trono dallo zio [[Sancho IV di Castiglia|Sancho]]. Per generazioni i de la Cerda lottarono con i [[re di Castiglia]] e si calmarono solo con il [[Ducato (circoscrizione)|ducato]] di [[Medinaceli]]. Il soprannome, de la Cerda, di [[Ferdinando de la Cerda|Ferdinando]] deriva dal fatto di esser nato con del pelo nel petto, simile a delle setole di maiale, che in spagnolo si dice de la cerda. Il suo soprannome fu assunto come cognome dai suoi discendenti.
* Il nome Cerda è una parola spagnola che si può tradurre come scrofa.<ref>Dizionario Spagnolo-Italiano Italiano-Spagnolo di Secundí Sañé e Giovanna Schepisi Data di pubblicazione: 2005, Zanichelli</ref>
* [[Cerdà]] è un comune spagnolo.
 
=== I de la Cerda in questo comune ===
Giuseppe San Esteban y de la Cerda (y oppure e, nei paesi di cultura spagnola precede il cognome materno) barone di Calcusa e [[Contea di Sclafani|Fontana Murata]], cavaliere dell'Alcantara, fu governatore del Monte di Pietà di Palermo negli anni 1646, 1659, 1660, e, con privilegio dato a 13 febbraio 1659 esecutoriato a 16 gennaio 1663, ottenne la concessione del titolo di marchese.
== Storia ==
{{F|centri abitati della Sicilia|novembre 2021}}
Calcusa era un casale facente parte dell'allora Contea di [[Collesano|Golisano]] dalla quale, nel 1430, ne fu distaccato dal Re Alfonso V, il Magnanimo, figlio di Ferdinando I D'Aragona, mentre era conte Gilberto Centelles, il quale, autorizzato dallo stesso re, lo cedette al conte di Geraci Giovanni Ventimiglia. L'erede di quest'ultimo, Luciano Ventimiglia, signore di [[Castronuovo]] nel 1453, vende il feudo ad Antonio de Simone Andrea, con diritto di riscatto entro 20 anni. Da questa data e per circa due secoli il feudo appartenente alla famiglia Bardi. Ed è il nipote Salvatore che, nel dicembre del 1526, ottiene dal re Carlo V l'autorizzazione a riunire gente, tramite bando, nei feudi di Calcusa, presso il "[[Fondaco]] nuovo". Anche se questa data potrebbe rappresentare l'inizio effettivo della comunità di Cerda, la licentia populandi ottenuta rimase senza esecuzione. Un primo nucleo di case, con una chiesa e alcuni magazzini, è documentato solo nel 1626, come testimonia un atto di vendita rinvenuto. Un borgo, quindi, forse chiamato "Taverna nuova" o appunto "Fondaco nuovo", probabilmente per indicarne la funzione di stazione di sosta per coloro che dovevano inoltrarsi verso le Madonie o l'interno della Sicilia. Dalla famiglia Bardi il feudo passò alla famiglia San Esteban y de la Cerda (y oppure e, nei paesi di cultura spagnola precede il cognome materno) signore di Calcusa [[Vallelunga Pratameno|Vallelunga]] e di [[Contea di Sclafani|Fontana murata]]. Giuseppe Santostefano, capitano di ventura a riposo, fu nominato dal Re Filippo IV Marchese, ottenendo la "[[licentia populandi]]". Giuseppe Santostefano nel 1636 promosse le prime fabbriche, da lui e da Giuseppa Bertola, Alessio conseguì le signorie nel 1674 che con Antonia Notarbartolo generò Giuseppe, Tribuno della regia milizia, prefetto del castello di Palermo, sposò Eleonora Vanni e da lei generò Alessio. La popolazione cerdese ebbe un notevole incremento raggiungendo circa 2000 abitanti, che diventarono oltre 3000 intorno al 1860 e superarono le 4000 unità nel 1870 per attestarsi, negli anni successivi, sui 5000 abitanti. Ma nel secolo successivo a causa dell'emigrazione di molte famiglie in cerca di lavoro, si ebbe un freno all'aumento della popolazione, che si stabilizzò attorno a 5000 abitanti. Nel XIX secolo Cerda si elevava alla dignità di Comune.
Calcusa era un casale facente parte dell'allora Contea di [[Collesano|Golisano]] dalla quale, nel 1430, ne fu distaccato dal re [[Alfonso V il Magnanimo]], figlio di [[Ferdinando I d'Aragona]], mentre era conte Gilberto [[Centelles (famiglia)|Centelles]], il quale, autorizzato dallo stesso re, lo cedette al [[Conti e marchesi di Geraci|conte di Geraci]] [[Giovanni I Ventimiglia|Giovanni Ventimiglia]]. L'erede di quest'ultimo, Luciano Ventimiglia, signore di [[Castronovo di Sicilia|Castronuovo]] nel 1453, vende il feudo ad Antonio de Simone Andrea, con diritto di riscatto entro 20 anni. Da questa data e per circa due secoli il feudo appartenente alla famiglia Bardi. Il nipote Salvatore, nel dicembre del 1526, ottiene dal re [[Carlo V d'Asburgo|Carlo V]] l'autorizzazione a riunire gente, tramite bando, nei feudi di Calcusa, presso il "[[Fondaco]] nuovo". Anche se questa data potrebbe rappresentare l'inizio effettivo della comunità di Cerda, la ''[[licentia populandi]]'' ottenuta rimase senza esecuzione. Un primo nucleo di case, con una chiesa e alcuni magazzini, è documentato solo nel 1626, come testimonia un atto di vendita rinvenuto. Un borgo, quindi, forse chiamato "Taverna nuova" o appunto "Fondaco nuovo", probabilmente per indicarne la funzione di stazione di sosta per coloro che dovevano inoltrarsi verso le Madonie o l'interno della Sicilia. Dalla famiglia Bardi il feudo passò alla famiglia San Esteban y de la Cerda (y oppure e, nei paesi di cultura spagnola precede il cognome materno) signore di Calcusa [[Vallelunga Pratameno|Vallelunga]] e di [[Contea di Sclafani|Fontana murata]]. Giuseppe Santostefano, capitano di ventura a riposo, fu nominato marchese dal re [[Filippo IV di Spagna|Filippo IV]], ottenendo la ''licentia populandi''. Giuseppe Santostefano nel 1636 promosse le prime fabbriche, da lui e da Giuseppa Bertola, Alessio conseguì le signorie nel 1674 che con Antonia Notarbartolo generò Giuseppe, Tribuno della regia milizia, prefetto del castello di Palermo, sposò Eleonora Vanni e da lei generò Alessio. La popolazione cerdese ebbe un notevole incremento raggiungendo circa {{formatnum:2000}} abitanti, che diventarono oltre 3000 intorno al 1860 e superarono le {{formatnum:4000}} unità nel 1870 per attestarsi, negli anni successivi, sui {{formatnum:5000}} abitanti. Ma nel secolo successivo a causa dell'emigrazione di molte famiglie in cerca di lavoro, si ebbe un freno all'aumento della popolazione, che si stabilizzò attorno a {{formatnum:5000}} abitanti. Nel XIX secolo Cerda si elevava alla dignità di Comune.
 
=== Le origini del nomeSimboli ===
Lo stemma e il gonfalone del comune di Cerda sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 18 aprile 2011.<ref>{{cita web|url= https://presidenza.governo.it/onorificenze_araldica/araldica/emblemi/2011/comuni/Cerda.html |titolo= Cerda (Palermo) D.P.R. 18.04.2011 concessione di stemma e gonfalone |accesso= 8 agosto 2022 }}</ref>
* Il significato è da attribuire alla nobile famiglia spagnola '''de la Cerda''', discendenti di [[Ferdinando de la Cerda]], erede del regno e reggente di [[Castiglia]] e [[Regno di León|León]], furono diseredati e scavalcati nella successione al trono dallo zio [[Sancho IV di Castiglia|Sancho]]. Per generazioni i de la Cerda lottarono con i [[re di Castiglia]] e si calmarono solo con il [[Ducato (feudo)|Ducato]] di [[Medinaceli]]. Il soprannome, de la Cerda, di [[Ferdinando de la Cerda|Ferdinando]] deriva dal fatto di esser nato con del pelo nel petto, simile a delle setole di maiale, che in spagnolo si dice de la cerda. Il suo soprannome fu assunto come cognome dai suoi discendenti.
{{citazione|D'azzurro, alla [[Quercia (araldica)|quercia]] di verde, fustata al naturale, nodrita nella campagna di verde, addestrata e sinistrata da due [[Lupo (araldica)|lupi]] di rosso, passanti sulla campagna. Ornamenti esteriori da Comune.}}
Il gonfalone è un drappo di rosso.
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
* Il nome Cerda è una parola spagnola che si può tradurre come scrofa.<ref>Dizionario Spagnolo-Italiano Italiano-Spagnolo di Secundí Sañé e Giovanna Schepisi Data di pubblicazione: 2005, Zanichelli</ref>
A circa {{M|7|u=km}} dal centro abitato si trovano le "Tribune", ricordo della mitica [[Targa Florio]] (comune di Termini Imerese) la gara automobilistica su strada più antica del mondo. La realtà architettonica è rappresentata da una delle più antiche costruzioni: il Palazzo baronale (chiamato il palazzo "Marchese"), databile intorno al 1626. L'edificio ha un impianto austero, tipico delle costruzioni del [[Madonie|territorio madonita]] e mostra evidenti segni di rifacimenti. Interessante è anche la chiesa madre, dedicata a Maria SS. Immacolata, costruita tra il XVI e il XVII secolo e rimaneggiata nell'Ottocento. Altri palazzi di rilievo sono: il palazzo Russo ed il palazzo Coniglio. In particolare, nel palazzo Russo, che sorge sul lato destro della piazza, si possono ammirare nel salone delle feste affreschi in buono stato di conservazione realizzati dai pittori Enrico Cavallaro e Brusca nel 1892, gli stessi che curarono, sotto le direttive dell'architetto [[Ernesto Basile]], gli affreschi del [[Teatro Massimo Vittorio Emanuele|Teatro Massimo]] di Palermo.
 
== Società ==
* [[Cerdà]] è un comune spagnolo.
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Cerda}}
=== Etnie e minoranze straniere ===
Gli stranieri residenti a Cerda al 31 dicembre 2023 sono 187. La comunità straniera più numerosa è quella proveniente dalla [[Albania]] (51,9%) seguita dalla [[Romania]] (36,9%).<ref>[https://demo.istat.it/app/?l=it&a=2021&i=P03 Bilancio demografico popolazione straniera] demo.istat.it 2023</ref><ref>[https://www.tuttitalia.it/sicilia/67-cerda/statistiche/cittadini-stranieri-2024/ Cittadini stranieri] tuttitalia.it</ref>
 
=== ITradizioni dee la Cerda in questo comunefolclore ===
[[File:Cerda - Maria Santissima Immacolata 0108.JPG|miniatura|destra|Facciata della chiesa parrocchiale dedicata a [[Maria Santissima Immacolata]]]]
Giuseppe San Esteban y de la Cerda (y oppure e, nei paesi di cultura spagnola precede il cognome materno) barone di Calcusa e [[Contea di Sclafani|Fontana Murata]], cavaliere dell’Alcantara, fu governatore del Monte di Pietà di Palermo negli anni 1646, 1659, 1660, e, con privilegio dato a 13 febbraio 1659 esecutoriato a 16 gennaio 1663, ottenne la concessione del titolo di marchese.
 
La santa patrona di Cerda è la Madonna Addolorata la cui ricorrenza cade il 16 agosto. Tradizione religiosa particolarmente rilevante riguarda la processione del venerdì santo. Culto minore, ma non meno rilevante, riguarda la Madonna della Catena, la cui chiesa, edificata nel 1915 fu inaugurata l'anno successivo dal sindaco Luigi Russo e dal cardinale Lualdi, è situata in contrada Baiata distante dal centro abitato, che viene omaggiata con festeggiamenti e processioni religiose l'ultima domenica di agosto. Altre tradizioni religiose riguardano: la Madonna dei Miracoli (cui è intitolata la chiesa posta nella parte alta del paese), San Giuseppe, Santa Lucia, San Pio, la Madonna Assunta.
=== I de la Cerda in Sicilia ===
* [[Juan de la Cerda]] Viceré di Sicilia 4º duca di Medinaceli, e le figlie entrambe divenute [[Contea di Sclafani|Contesse di Sclafani]] e Baronesse di [[Caltavuturo]].
 
== Cultura ==
* María de la Cerda (c.1542-c.1575), che sposò Antonio Moncada d'Aragona, quarto duca di Montalto e [[Contea di Sclafani|Conte di Sclafani]] e da questi ebbe Luigi Moncada Aragona e La Cerda risulta essere: duca di Montalto, duca di Bivona, Principe di Paternò, conte di Caltanissetta, di Sclafani, Collesano, Adernò, Caltabellotta, Centorbi, barone di Melilli, della Motta, di Santa Anastasia, di Bilici, di San Bartolomeo, signore di Belpasso, della Guardia, di Camporotondo, di Biancavilla, dei boschi e del monte Etna, Pugidiana, Villa Aragon, San Sisto di Vaccherizzo, delle Marre, della riviera di Moncada, delle due Petralie, di [[Scillato]], [[Caltavuturo]], Fenicia, dei monti e boschi di Mimiano, Marchese di Los Velez, Molina e Martorel e altre terre nel principato di Catalogna e titolare di numerosissimi altri titoli in Spagna. Inoltre è gentiluomo di camera di sua maestà, presidente del real consiglio di Aragona, tenente generale del regno, capitano generale della cavalleria del Regno di Napoli.
=== Istruzione ===
==== Scuole ====
Hanno sede nel Comune una scuola secondaria di primo grado, due scuole secondarie di secondo grado, un centro territoriale Permanente e un istituto comprensivo<ref>{{Cita web|url =https://www.tuttitalia.it/sicilia/67-cerda/14-scuole/|titolo = Scuole di Cerda|accesso = 29 novembre 2021}}</ref>.
 
==== Musei ====
* Angela de la Cerda, che ha sposato [[Pietro de Luna]], fu il primo duca di [[Bivona]], 10º Conte di [[Caltabellotta]], Conte di [[Calatafimi]] e [[Contea di Sclafani|Sclafani]], e Barone di [[Caltavuturo]] da cui ebbe un solo figlio, [[Giovanni de Luna|Giovanni de Luna e de la Cerda]].
A Cerda è visitabile il museo [[Vincenzo Florio jr|Vincenzo Florio]], dedicato alla famiglia Florio e alla [[Targa Florio]], sito in via Roma 54 negli ex garage del motel Aurim,
sono visibili foto, libri, giornali plastici, tute e caschi di alcuni piloti, e cimeli vari fra cui La Targa Florio dl 1926 unica targa assegnata ad una casa costruttrice la [[Bugatti]].
E esposta una Bugatti in ferro e lamiera in scala 1a1 opera dell'artista Calogero Sperandeo a ricordo di Costantini che vinse nel 1925 la mitica corsa.
 
=== Cultura localeEventi ===
Fulcro dell'economia agricola è il carciofo, per antonomasia l'elemento rappresentativo del paese, riconosciuto come prodotto di eccellenza al quale è stata dedicata una Sagra che si svolge ogni anno ormai da oltre un ventennio il 25 aprile, in cui non mancano eventi intrattenitivi di degustazione e presentazione dei prodotti locali. Intorno all'ortaggio (in lingua locale ''cacuocciulu'' o ''cacuocciula'') si è sviluppata una cultura culinaria che vede la preparazione di numerosi e raffinati piatti incentrati su di esso.
Altro evento culturale insito nella religione riguarda la cosiddetta tavolata di [[San Giuseppe]] o meglio conosciuta come ''i Virgineddi'' svolta periodicamente il 19 marzo. Nell'Ottocento e in buona parte del Novecento esse rappresentavano una mensa riservata ai poveri in onore del santo per la quale si prodigavano numerosi fedeli nella realizzazione dei piatti caratteristici ovvero: pasta con le sarde, la ghiotta (un insieme di finocchi e pinoli), ''i sfinci'' (dolci d'uovo) e l'immancabile ''pane di San Giuseppe'' il cui strato più esterno viene sapientemente decorato. Durante la tavolata, che adesso vede la partecipazione di grandi e piccini, viene più volte ricordato il santo con il verso '' Viva Patriarca e San Giuseppi ''.
 
=== Luoghi di interesseCinema ===
A Cerda è stato girato il film ''Sicilian Dream'', ambientato durante la Targa Florio del 1910, con vetture dell'epoca fra cui una Nazzaro. Il produttore del film è l'inglese David Biggins, con particolare cura di Francesco da Mosto e Alan Decadenet. Hanno partecipato Silvana Paladino, [[Nino Vaccarella]], Catanzaro Antonio, Serafino Barbera e altri appassionati di Targa Florio.
A circa 7&nbsp;km dal centro abitato si trovano le "Tribune", ricordo della mitica [[Targa Florio]], la gara automobilistica su strada più antica del mondo. La realtà architettonica è rappresentata da una delle più antiche costruzioni: il Palazzo baronale (Chiamato il palazzo "Marchese"), databile intorno al 1626. L'edificio ha un impianto austero, tipico delle costruzioni del territorio madonita e mostra evidenti segni di rifacimenti. Interessante è anche la Chiesa Madre, dedicata a Maria SS.Immacolata, costruita tra il XVI e il XVII secolo e rimaneggiata nell'Ottocento. Altri palazzi di rilievo sono: il palazzo Russo ed il palazzo Coniglio. In particolare, nel palazzo Russo, che sorge sul lato destro della piazza, si possono ammirare nel salone delle feste affreschi, in buono stato di conservazione, realizzati dai pittori Cavallaro e Brusca nel 1892, gli stessi che curarono, sotto le direttive dell'architetto Ernesto Basile, gli affreschi del Teatro Massimo di Palermo.
 
== TradizioniGeografia religioseantropica ==
La santa Patrona di Cerda è la Madonna Addolorata la cui ricorrenza cade il16 agosto. Tradizione religiosa particolarmente rilevante riguarda la processione del venerdì santo, in cui viene rappresentato l'incontro tra Gesù, adagiato su una bara e la Madonna Addolorata che per tre volte va incontro al Figlio e solo alla terza volta lo riconosce. Le rispettive vare vengono mosse dai confratelli, che animati da un deciso spirito religioso, ripropongono questo suggestivo episodio volgarmente appellato come ''u rincontru''.
La santa patrona di Cerda, l'Addolorata, è rappresentata in processione da una statua portante un manto nero intessuto in filigrana di oro zecchino, donato come ex voto alla fine dell'Ottocento, dalla signora Maria Russo, nuora di Antonio Russo, sindaco di Cerda, e dalla stessa pazientemente ricamato. Attualmente è in corso un acceso dibattito riguardo alle sorti di tale manto: il parroco ha decretato, a causa delle cattive condizioni dell'oggetto, di trasportare il contenuto d'oro dello stesso su un altro manto, ma trattandosi di un ex voto si rendeva necessaria una consulta alla curia e ai familiari eredi della donatrice del tutto ignari delle decisioni prese riguardo al voto. Anche i fedeli sono contrari a questa asportazione e gli eredi sono inoltre disposti a realizzare a proprie spese una teca in cui custodire il prezioso, se non più rappresentativo oggetto votivo a disposizione della parrocchia.
Culto minore, ma non meno rilevante, riguarda la Madonna della Catena, la cui chiesa, edificata a fine Ottocento, è situata in contrada Baiata distante dal centro abitato, che viene omaggiata con festeggiamenti e processioni religiose l'ultima domenica di agosto. Altre tradizioni religiose riguardano: la Madonna dei Miracoli (cui è intitolata la chiesa posta nella parte alta del paese), San Giuseppe, Santa Lucia, San Pio, la Madonna Assunta.
 
== Assetto urbanistico ==
Il cuore del paese è la piazza La Mantia che si distende su più piani raccordati da scalinate.
Su di essa si affacciano, a sinistra, il Municipio, al centro la Chiesa Madre e, sulla destra, il palazzo Russo.
La sua attuale sistemazione risale al 1871; sino ad allora si trattava di uno spiazzo polveroso, occupato da baracche abusive ed infestato dal fetore delle fognature a cielo aperto.
Con delibera del consiglio comunale n. 269 del 18 maggio 1871 si stabilì di abbattere le baracche, di sistemare le fogne e di costruire le attuali scalinate. Le spese relative alla sistemazione della piazza furono a carico del signor Antonio Russo, proprietario dell'omonimo palazzo e sindaco in carica del comune di Cerda, spese che ammontarono a circa 1800 lire.
La piazza che sino ad allora si chiamava piazza Matrice, fu dedicata a Vito La Mantia, illustre cittadino cerdese e noto studioso di storia del diritto, avvocato e magistrato presso il Tribunale di Palermo. Nel Pantheon (chiesa di sanSan Domenico) di Palermo, sulla navata destra, è possibile ammirare un monumento marmoreo a lui dedicato.
== Scuole ==
Nel paese vi sono varie scuole: due scuole materne, un istituto comprensivo con una scuola media ad esso staccata, ed una scuola superiore di seconda grado, l'[[Istituto tecnico industriale]] ad indirizzo [[elettrotecnica]] e automazione "Stenio" sezione staccata di Cerda, un moderno istituto con laboratori all'avanguardia che raggruppa i ragazzi dei paesi limitrofi ([[Caltavuturo]], [[Termini Imerese]], [[Campofelice di Roccella]], [[Sciara]], [[Montemaggiore Belsito]], [[Lascari]], [[Cefalù]], [[Collesano]], [[Caccamo]]). Inoltre dall'anno scolastico 2013/2014 è nato l'[[istituto tecnico industriale]] ad in indirizzo [[agraria]], serale sempre come sezione staccata dello Stenio.
 
== Infrastrutture e trasporti ==
==Società==
Il comune è interessato dalla [[strada statale 120 dell'Etna e delle Madonie]], dalla [[Strade provinciali della città metropolitana di Palermo#Strade Provinciali dell'Imerese|Strada Provinciale 7 di Montemaggiore]] e dalla [[Stazione di Cerda|Stazione Ferroviaria di Cerda]].
===Evoluzione demografica===
{{Demografia/Cerda}}
 
== Amministrazione ==
[[File:Cerda - Municipio 0100.JPG|verticale|miniatura|destra|Il municipio]]
=== Gemellaggi ===
* {{Gemellaggio|Spagna|Cerdà|2014}}
 
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
== Sport ==
=== Calcio ===
È presente una squadra di calcio, A.S.D Cerda Giuseppe Macina, fondata nel 2005, ha una scuola calcio che esercita attività di base ed una prima squadra che attualmente milita in prima categoria, categoria ottenuta dopo aver vinto il campionato di seconda categoria 2012/2013, dopo le sconfitte nei play-off delle stagioni: 2008/2009, 2009/2010, 2010/2011, 2011/2012. Nella stagione 2013/2014 di prima categoria è arriva dodicesima in classifica, si è salvata dopo aver disputato i play-out contro le messinesi Tre Esse Brolo e Acquedolcese. In passato ha militato nella Promozione siciliana.<ref>[[Promozione Sicilia 1995-1996#Girone A]]</ref>
 
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
=== Automobilismo ===
{{ComuniAmminPrec|Nome=Giuseppe Biondolillo|Inizio=25 giugno 1988|Fine=23 luglio 1989|Partito=[[Democrazia Cristiana]]|Note=<ref name=interno>http://amministratori.interno.it/</ref>}}
Cerda era una tappa della più antica corsa automobilistica italiana su strada del mondo, la [[Targa Florio]], che fu ideata e realizzata da Vincenzo Florio, magnate dell'industria e del commercio tra i più famosi nella Sicilia del secolo scorso. Si disputò dal 1906 al 1977, sul percorso stradale del circuito delle Madonie (Tribune di Cerda-Cerda paese-Caltavuturo-Scillato-Collesano-Campofelice di Roccella - Tribune di Cerda) per complessivi 72&nbsp;km da percorrere per 11 volte. Il tracciato agli inizi non era asfaltato ed in alcuni punti ai limiti della praticabilità. Per le prime edizioni la partenza e l'arrivo vennero stabiliti sul rettilineo di Buonfornello; solo successivamente il patron della corsa fece allestire le tribune, i box di rifornimento e quanto altro occorresse per realizzare la manifestazione, all'inizio della SS 120 dell'Etna e Madonie, a circa 8&nbsp;km dall'abitato di Cerda. Il circuito ebbe una rilevanza straordinaria dal 1948 al 1973, perché fu considerato tracciato valido per il campionato mondiale marche, motivo per cui in esso si cimentarono i bolidi della Ferrari, dell'Alfa Romeo, della Maserati, della Porsche, della Mercedes ed altri ancora, guidati dai migliori piloti mondiali di tutti i tempi. Tra questi meritano essere ricordati Porsch, Ferrari,Cortese, Maglioli, Taruffi, Fangio, Moss, Collins, Castellotti, Musso, Gendebien, Rodriguez, Elford,i siciliani Latteri, Capuano, Floridia, Lo Piccolo, il barone Pucci e Vaccarella. Questi ultimi due particolarmente osannati dalle folle che assiepavano i margini del circuito e le tribune, in quanto figli della Sicilia. Nel 1977 si verificò un grave incidente con uscita di strada della Osella del pilota Ciuti, mentre percorreva a grande velocità il rettilineo di Buonfornello; furono coinvolti diversi spettatori ed il bilancio fu di due morti e diversi feriti gravi, tra cui lo stesso pilota. La gara venne definitivamente soppressa e successivamente è stata trasformata in un rally denominato [[Rally Targa Florio]], che si disputa ogni anno nel mese di maggio sullo stesso percorso del circuito delle Madonie. Il Rally è stato fermamente voluto dall'Automobile Club di Palermo, dai Comuni di Palermo, Termini Imerese e Cerda ed è valevole per il Campionato Italiano Rally e la Coppa Europa Rally. Tra i piloti che si sono messi in mostra nelle varie edizioni della corsa merita di essere ricordato Totò Riolo, nativo di Cerda, vincitore di tre edizioni: nel 2002, 2005 e 2010.
{{ComuniAmminPrec|Nome=Francesco La Chiusa|Inizio=23 luglio 1989|Fine=30 settembre 1991|Partito=[[Democrazia Cristiana]]|Note=<ref name=interno />}}
A Cerda è visitabile il Museo Vincenzo Florio sito in via Roma 55, nello stabile dell'ex motel Aurim, posto dove all'epoca alloggiavano piloti e scuderia, dedicato alla mitica corsa Madonita.
{{ComuniAmminPrec|Nome=Giovanni Cassata|Inizio=30 settembre 1991|Fine=16 ottobre 1992|Carica=[[Commissario straordinario|Comm. straordinario]]|Partito=|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Sebastiano Rigoli|Inizio=30 settembre 1991|Fine=8 giugno 1993|Carica=[[Commissario straordinario|Comm. straordinario]]|Partito=|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Riccardo Cirillo|Inizio=30 settembre 1991|Fine=8 giugno 1993|Carica=[[Commissario straordinario|Comm. straordinario]]|Partito=|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Santo Casamichele|Inizio=16 ottobre 1992|Fine=8 giugno 1993|Carica=[[Commissario straordinario|Comm. straordinario]]|Partito=|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Mario Cappadonia|Inizio=8 giugno 1993|Fine=1º dicembre 1997|Partito=[[lista civica]]|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Loreto Dionisi|Inizio=1º dicembre 1997|Fine=28 maggio 2002|Partito=[[centro-sinistra]]|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Loreto Dionisi|Inizio=28 maggio 2002|Fine=12 dicembre 2006|Partito=[[lista civica]]|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Esther Libertini|Inizio=12 dicembre 2006|Fine=8 giugno 2009|Carica=[[Commissario straordinario|Comm. straordinario]]|Partito=|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Giuseppe Guglielmo Giliberto|Inizio=12 dicembre 2006|Fine=8 giugno 2009|Carica=[[Commissario straordinario|Comm. straordinario]]|Partito=|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Ernesto Bianca|Inizio=12 dicembre 2006|Fine=8 giugno 2009|Carica=[[Commissario straordinario|Comm. straordinario]]|Partito=|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Andrea Maria Pio Mendola|Inizio=9 giugno 2009|Fine=5 novembre 2012|Partito=[[lista civica]]|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Pietro Tramuto|Inizio=30 novembre 2012|Fine=11 giugno 2013|Carica=[[Commissario straordinario|Comm. straordinario]]|Partito=|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Giuseppe Ognibene|Inizio=11 giugno 2013|Fine=10 giugno 2018|Partito=[[lista civica]]|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Salvatore Geraci|Inizio=11 giugno 2018|Fine=''in carica''|Partito=[[lista civica]]|Note=<ref name=interno />}}
 
{{ComuniAmminPrecFine}}
=== Impianti sportivi ===
Il campo sportivo comunale, nella cui struttura sono ubicati: il campo da calcio a 11 intitolato a [[Paolo Indelicati]] in cui l'A.S.D Cerda "[[Giuseppe Macina]]" disputa le sue partite casalinghe, con una capienza degli spalti precisamente di 1084 persone a sedere concentrati tutti nella tribuna centrale<ref>La capienza delle tribune si ottiene dividendo per 0,45 lo sviluppo lineare in metri dei gradoni adibiti a posti a sedere, cioè dividiamo 61 che è la lunghezza delle tribune per 0,45 ed in seguito moltiplichiamo per 8 cioè il numero di gradoni.(UNI 9217)</ref><ref>Il campo è omologato fino all'[[Eccellenza (calcio)|Eccellenza]], ma con deroga è omologato anche per la [[Serie D]] (manca solamente il manto di gioco in erba sintetica/naturale per un'omologazione definitiva)</ref>, il campetto da calcio a 5 in erba sintetica e due campi da tennis di cui uno spesso viene utilizzato da campo da pallavolo.
 
=== MediaGemellaggi ===
* {{Gemellaggio|Spagna|Cerdà|2014}}
Elenco dei media di diffusione locale fruibili a Cerda:
 
== Sport ==
{| class="wikitable"
Ha sede nel comune la società di calcio A.S.D Cerda Giuseppe Macina, che ha disputato campionati dilettantistici regionali.<ref>{{Cita web|url =https://www.tuttocampo.it/Sicilia/TerzaCategoria/GironeAPalermo/Squadra/CerdaGiuseppeMacina/916318/Scheda|titolo = A.S.D Cerda Giuseppe Macina|accesso = 29 novembre 2021}}</ref>.
![[File:Newspaper.svg|40px|center|newspaper]]Quotidiani!![[File:Radio-icon.png|40px|center|radio]]Radio
|-
|valign=top|
'''Giornali'''
* ''[[Giornale di Sicilia]] edizione locale ([[Cefalù]] e madonie)
'''Periodici'''
* ''Il corriere dell'ITI (dall'Istituto Tecnico Industriale, non più in stampa)''
* ''L'opinione (non più in stampa)''
|valign=top|
* ''Radio Cerda Antenna Uno(FM 88.3-97.2)
|}
 
Ha sede nel comune la squadra sportiva A.S.D Targa Racing Club, che ha disputato e organizzato nel territorio manifestazioni di motorsport<ref>{{Cita web|url=https://www.siciliamotori.it/2022/12/23/targa-racing-club-annata-ricca-di-soddisfazioni-e-titoli/|titolo=Targa Racing Club: a Cerda la festa della stagione 2022|autore=Roberto Valenti|sito=Sicilia Motori|data=2022-12-23|lingua=en|accesso=2024-06-06}}</ref> quali la [[Cronoscalata Floriopoli - Cerda]] (2015, 2016<ref>{{Cita web|url=https://www.tfnweb.it/ancora-motori-accesi-week-end-alla-floriopoli-cerda/|titolo=Ancora motori accesi questo week end alla "Floriopoli Cerda"|autore=Redazione|sito=TFN|data=2016-05-18|lingua=it-IT|accesso=2024-06-06}}</ref>, 2017<ref>{{Cita web|url=https://www.balarm.it/eventi/festival-e-rassegne/cronoscalata-floriopoli-cerda-la-gara-nelle-storiche-tribune-della-targa-florio-69433|titolo="Cronoscalata Floriopoli - Cerda": la gara nelle storiche tribune della Targa Florio|sito=Balarm.it|lingua=it|accesso=2024-06-06}}</ref>, 2018<ref>{{Cita web|url=https://www.acipalermo.com/2018/08/4-cronoscalata-floriopoli-cerda/|titolo=4^ Cronoscalata Floriopoli - Cerda|sito=Automobile Club Palermo|data=2018-08-30|lingua=it-IT|accesso=2024-06-06}}</ref>) e alcune edizioni del Gran Premio Karting Città di Cerda.
== Persone legate a Cerda ==
* [[Vito La Mantia]]: giureconsulto.
* [[Benedetto Del Castillo]]: uomo politico, avvocato, dirigente delle ACLI e deputato al Parlamento nazionale nella quarta, nella sesta e nella settima Legislatura.
 
== Note ==
<references />
 
== Bibliografia ==
* ''Dizionario topografico della Sicilia'', volume 1 di Vito Amico, Gioacchino Di marzo
* ''Nobiliario di Sicilia'', Volume 2 Antonio Mango di Casalgerardo
* ''Historia generale della Monarchia Spagnola antica e moderna'', Bernardo Giustiniani
* ''Città nuove di Sicilia, XV-XIX secolo: Per una storia dell'architettura e degli insediamenti urbani nell'area occidentale'', Maria Giuffrè, Vittorietti, 1979
 
== Voci correlate ==
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== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Cerda}}
 
== Collegamenti esterni ==
* [{{cita web|url=http://www.comune.cerda.pa.it/ |titolo=Sito ufficiale del comune di Cerda]}}
* [{{cita web|url=http://www.sagradelcarciofocerda.it/ |titolo=Sito Ufficialeufficiale Sagrasagra del Carciofo Cerda]}}
 
== Bibliografia ==
* Dizionario topografico della Sicilia, volume 1 di Vito Amico, Gioacchino Di Marzo
* Nobiliario di Sicilia, Volume 2 Antonio Mango di Casalgerardo
* Historia generale della Monarchia Spagnola antica e moderna, Bernardo Giustiniani
* Città nuove di Sicilia, XV-XIX secolo: Per una storia dell'architettura e degli insediamenti urbani nell'area occidentale, Maria Giuffrè, Vittorietti, 1979
 
{{ProvinciaComuni della città metropolitana di Palermo}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Sicilia}}