Valdagno: differenze tra le versioni

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{{nota disambigua|Valdagno di Trento|Aldino}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = Valdagno
|Panorama = NikanzoValdagno1.JPG
|Didascalia = Veduta
|Bandiera = Valdagno-Gonfalone.png
|Voce bandiera =
|Voce stemma =
|Stemma=Valdagno-Stemma.png
|Stato = ITA
|Voce stemma=
|Grado amministrativo = 3
|Stato=ITA
|Divisione amm grado 1 = Veneto
|Grado amministrativo=3
|Divisione amm grado 12 =Veneto Vicenza
|Amministratore locale = Maurizio Zordan
|Divisione amm grado 2=Vicenza
|Partito = [[lista civica]] ''Valdagno Bene Comune''
|Amministratore locale=Giancarlo Acerbi
|Data elezione = 24-6-2024
|Partito=[[centrosinistra]]
|Data istituzione =
|Data elezione=26 maggio [[2014]]
|Altitudine =
|Data istituzione=
|Sottodivisioni = Campotamaso, Castello, Castelvecchio, Cerealto, Maglio di Sopra, Massignani, Novale, Piana, San Quirico, Ponte dei Nori<ref>[http://incomune.interno.it/statuti/statuti/valdagno.pdf Comune di Valdagno - Statuto].</ref>
|Latitudine gradi=45
|Divisioni confinanti = [[Altissimo (Italia)|Altissimo]], [[Brogliano]], [[Cornedo Vicentino]], [[Crespadoro]], [[Monte di Malo]], [[Recoaro Terme]], [[Schio]], [[Torrebelvicino]]
|Latitudine minuti=39
|Codice postale =
|Latitudine secondi=0
|Zona sismica = 2
|Latitudine NS=N
|Gradi giorno = 2617
|Longitudine gradi=11
|Nome abitanti = valdagnesi
|Longitudine minuti=18
|Patrono = [[Papa Clemente I|san Clemente]]
|Longitudine secondi=0
|Festivo = 23 novembre
|Longitudine EW=E
|PIL =
|Altitudine=260
|PIL procapite =
|Superficie=50.22
|Mappa = Map of comune of Valdagno (province of Vicenza, region Veneto, Italy).svg
|Note superficie=
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Valdagno all'interno della provincia di Vicenza
|Abitanti=26640
|Densità=536,4
|Note abitanti=[http://www.demo.istat.it/bilmens2012gen/query.php?lingua=ita&Rip=S2&Reg=R05&Pro=P024&Com=111&submit=Tavola Dato Istat] - Popolazione residente al 31 marzo 2013.
|Aggiornamento abitanti= 31 marzo 2013
|Sottodivisioni=Campotamaso, Castelvecchio, Cerealto, Maglio, Massignani, Novale, Piana, San Quirico<ref>[http://incomune.interno.it/statuti/statuti/valdagno.pdf Comune di Valdagno - Statuto].</ref>
|Divisioni confinanti=[[Altissimo (Italia)|Altissimo]], [[Brogliano]], [[Cornedo Vicentino]], [[Crespadoro]], [[Monte di Malo]], [[Recoaro Terme]], [[Schio]], [[Torrebelvicino]]
|Codice postale=36078, 36074
|Prefisso=[[0445]]
|Fuso orario=+1
|Codice statistico=024111
|Codice catastale=L551
|Targa=VI
|Zona sismica=3
|Gradi giorno=
|Diffusività=
|Nome abitanti=valdagnesi
|Patrono=[[san Clemente]]
|Festivo=23 novembre
|PIL=
|PIL procapite=
|Mappa=Map of comune of Valdagno (province of Vicenza, region Veneto, Italy).svg
|Didascalia mappa=Posizione del comune di Valdagno all'interno della provincia di Vicenza
|Sito=http://www.comune.valdagno.vi.it/
}}
 
'''Valdagno''' (''Valdanjo'' in [[lingua veneta|veneto]]) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{TAPopolazione|26 640ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Vicenza]], edin ha[[Veneto]]. Ha una superficie territoriale di {{M|50,20 |u=km²}} con un'altimetria che varia dai 214 m [[s.l.m.]] ai 1340 [[m s.l.m.]]
InNel questa cittàcomune è nata la [[industria tessile|fabbrica tessile]] [[Marzotto]] e aveva sede la famosa catena alberghiera italiana dei [[NH Hoteles|NHJolly Hotels]].
 
== Geografia fisica ==
Due delle chiese della città sono intitolate a San Gaetano e a [[San Clemente]].
 
Valdagno si estende intorno al [[Agno (torrente)|torrente Agno]] da cui deriva il suo nome. Il suo territorio si espande lungo la [[valle dell'Agno|valle omonima]], protendendosi nelle colline circostanti; le [[Piccole Dolomiti]] e gli Alti [[Lessini]]. La presenza dell'Agno influenzò sia le origini che lo sviluppo della città, fornì acqua agli abitanti, incrementando le attività industriali, soprattutto nel settore tessile. La [[valle dell'Agno]] è orientata da ovest a est e questo induce la penetrazione di venti e correnti d'aria dal mare adriatico con conseguenze sul clima.
Ogni anno in [[autunno]] si svolge l'omonima Festa d'autunno, con attività didattiche e spettacoli folkloristici.
 
== Geografia ==
Valdagno si estende intorno al [[Agno (torrente)|torrente Agno]] da cui deriva il suo nome. Il suo territorio si espande lungo la [[valle dell'Agno|valle omonima]], protendendosi nelle colline circostanti; le [[Piccole Dolomiti]] e gli Alti [[Lessini]]. La presenza dell’Agno influenzò sia le origini che lo sviluppo della città, fornì acqua agli abitanti, incrementando le attività industriali, soprattutto nel settore tessile. La [[valle dell'Agno]] è orientata da ovest a est e questo induce la penetrazione di venti e correnti d’aria dal mare adriatico con conseguenze sul clima.
 
Il territorio comunale è attraversato dalla [[Strada statale 246 di Recoaro|SP. 246]] che collega il comune a Nord con [[Recoaro Terme]] e a Sud con [[Cornedo Vicentino]].
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=== Il sistema idrografico ===
La maggior parte dei corsi d'acqua, creatisi in corrispondenza di zone particolarmente pendenti, aumenta solo nei periodi più piovosi. L'alveo di questi ruscelli è costituito il più delle volte da grossi massi di origine basaltica; le rive presentano molte piante e arbusti, con la funzione di trattenere il terreno, però in periodi di pioggia intensa, possono creare ostruzioni al normale deflusso dell’acqua. Alcuni ruscelli scorrono in fondo a vallate molto strette, come la Valle del Boia o nella zona a sud di [[Cerealto]]. Il più importante è il [[Agno (torrente)|torrente Agno]] che da [[Recoaro Terme|Recoaro]] a Valdagno contiene le acque fra sponde naturali e artificiali ricevendo una ventina di affluenti. La presenza dell’Agnodell'Agno, che divide l'abitato, costituisce una straordinaria risorsa insieme alle aree vicine, un esemplare valore ambientale per la città.
 
=== Il bosco ===
Il bosco era, in passato, curato e utilizzato per il legname e fogliame destinato alla [[Lettiera (zootecnia)|lettiera degli animali]], oggi si presenta come un intricato groviglio di [[rovo|rovi]], di [[vitalba]], di [[sanguinella]] e di [[Sambucus|sambuco]]. È costituito da una maggioranza di latifoglie dove prevalgono il [[carpino nero]] e [[carpino bianco|bianco]], l'[[acero campestre]] e [[acero montano|montano]], il [[castagno]] e , nelle stazioni più umide , il [[frassino maggiore]].
 
=== Colture agrarie ===
Un tempo la zona collinare era un bacino agricolo in cui predominava la coltivazione della vite e del mais.
 
== Origini del nome ==
Il toponimo è una contrazione di "[[valle dell'Agno]]". Secondo lo storico [[Giovanni Mantese]], deriverebbe dal [[lingua latina|latino]] ''Vallis Alnei'' ossia "valle dell'ontano"<ref>[http://www.comune.valdagno.vi.it/a_314_IT_466_1.html Comune di Valdagno - Profilo storico] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110311121125/http://www.comune.valdagno.vi.it/a_314_IT_466_1.html |data=11 marzo 2011 }}.</ref>. Tuttavia secondo alcuni deriverebbe da ''Amnis'' ("fiume"), per altri ancora da ''Agnus'' ("agnello").
 
== Storia ==
=== Periodo prima del XX secolo ===
 
Valdagno è nominata per la prima volta in un documento del [[1179]]<ref>L. Chilese, ''L'origine del nome e del comune di Valdagno'', in ''Quaderni del gruppo storico Valle dell'Agno'', n. 31, anno 2006.</ref> relativo alla chiesa di San Quirico. Il nome deriva dal [[Agno (torrente)|torrente Agno]] che la attraversa.
{{Nota|allineamento = sinistra|larghezza = 200px|titolo=Le origini del nome|contenuto= Il toponimo è una contrazione di "[[valle dell'Agno]]". Secondo lo storico [[Giovanni Mantese]], deriverebbe dal [[lingua latina|latino]] ''Vallis Alnei'' ossia "valle dell'ontano"<ref>[http://www.comune.valdagno.vi.it/a_314_IT_466_1.html Comune di Valdagno - Profilo storico].</ref>.}}
 
Poche sono le tracce preistoriche e romane nel territorio di Valdagno, per cui si è sempre pensato che la zona non fosse abitata prima dell'anno Mille, perché selvaggia, inospitale e periodicamente sommersa dalle acque non regolamentate del torrente. Era solamente una zona di passaggio per le miniere del monte Civillina o per [[Trento]].
Valdagno è nominata per la prima volta in un documento del [[1179]]<ref>Chilese L., L’Origine del nome e del comune di Valdagno, in “Quaderni del gruppo storico Valle dell’Agno”, n.31, anno 2006.</ref> relativo alla chiesa di San Quirico. Il nome deriva dal torrente [[Agno]] che la attraversa.
 
Secondo una recente ipotesi<ref>G. Maddalena e M. Menato, ''Valdariete. I Celti nell'Alto Vicentino, Valdagno'', 2013.</ref>, Valdagno come il resto della valle, durante l'[[Età del Ferro]](VI- II a.C.) era abitata stabilmente da una popolazione di origine [[celti]]ca, esattamente di [[Galli Cenomani]], che avevano la loro “capitale” a [[Trissino (Italia)|Trissino]].
Non è certa l’origine del nome Agno, per alcuni deriva da ''Alnus'', cioè "[[Alnus|ontano]]", per altri da Amnis (fiume) per altri ancora da Agnus (agnello).
 
Fin dal XII secolo Valdagno fu feudo della [[Trissino (famiglia)|famiglia Trissino]] (famiglia di origine tedesca), che vi costruì due castelli, uno sulla collina sovrastante il centro storico, l'altro sul colle di Panisacco: il primo venne completamente distrutto, del secondo rimane traccia nell'attuale santuario di [[Maria (madre di Gesù)|Santa Maria]], ristrutturato più volte nel corso dei secoli; in origine era l'antica cappella eretta nel [[1212]].
Poche sono le tracce preistoriche e romane nel territorio di Valdagno, per cui si è sempre pensato che la zona non fosse abitata prima dell’anno Mille, perché selvaggia, inospitale e periodicamente sommersa dalle acque non regolamentate del torrente. Era solamente una zona di passaggio per le miniere del monte Civillina o per [[Trento]].
 
Valdagno divenne comune nel 1291 e dopo la dominazione prima scaligera e poi viscontea entrò a far parte nel [[1404]] della [[Repubblica di Venezia]]. In quest'epoca inizia un periodo di florido sviluppo artigianale (lavorazione del [[ferro]] e della [[lana]]), che contribuì a consolidare la sua fragile economia legata all'attività agro-silvo-pastorale. Nel [[1700]] sorgono i primi opifici per la lavorazione della lana e della [[seta]]. Dopo la caduta della Repubblica, avviene l'aggregazione all'[[Impero austro-ungarico]] e nel [[1866]] al [[Regno d'Italia]].
Secondo una recente ipotesi<ref>[Maddalena G.-Menato M., Valdariete. I Celti nell’Alto Vicentino, Valdagno, 2013.</ref>, Valdagno come il resto della valle, durante l’[[Età del Ferro]](VI- II a.C.) era abitata stabilmente da una popolazione di origine [[celti]]ca, esattamente di [[Galli Cenomani]], che avevano la loro “capitale” a [[Trissino]].
A Valdagno c’erano ben tre villaggi fortificati.
Secondo lo studio citato, il nome del torrente Agno deriva da ''Ogno'' che nella lingua celtica indica l’ariete, il dio cornuto dei Celti. L’ariete poi in epoca cristiana divenne l’agnello che troviamo sia nel simbolo di Valdagno sia accanto a San Clemente, il santo patrono.
 
La [[famiglia Marzotto]] avvia nel [[1836]] l'industria della lana, portandola da livelli artigianali alle dimensioni di una moderna e grande impresa, riuscendo ad acquisire anche grandi società come [[Valentino (azienda)|Valentino S.p.A.]] Difatti dopo l’acquisizione il gruppo Marzotto decise di dedicare la sede più grande a questo marchio. Quest’ultima è tuttora la sede più grande dell’azienda [[Valentino (azienda)|Valentino S.p.A.]]<br/> Da ricordare in particolare l'opera di [[Gaetano Marzotto]] (1894-1972) che, oltre all'attività industriale, promosse vari interventi sul settore sociale (abitazione per gli operai, impianti sportivi e ricreativi, lo "Stadio dei Fiori" dove ha giocato il Marzotto in [[Serie B]], l'asilo per l'infanzia, una casa di riposo per anziani, scuole), interventi ispirati a criteri sia sotto il profilo architettonico che funzionale.<ref name=autogenerato2>{{cita|Noi Cittadini|, pag. |harv=}}.</ref>
Fin dal XII secolo Valdagno fu feudo della famiglia [[Trissino (famiglia)|Trissino]] (famiglia di origine tedesca), che vi costruì due castelli, uno sulla collina sovrastante il centro storico, l'altro sul colle di Panisacco: il primo venne completamente distrutto, del secondo rimane traccia nell'attuale santuario di [[Maria (madre di Gesù)|Santa Maria]], ristrutturato più volte nel corso dei secoli; in origine era l'antica cappella eretta nel [[1212]].
[[File:Valdagno Marzotto.jpg|left|thumb|La fabbrica [[Marzotto]]|250px]]
 
Valdagno divenne comune nel 1291 e dopo la dominazione prima scaligera e poi viscontea entrò a far parte nel [[1404]] della [[Repubblica di Venezia]]. In quest'epoca inizia un periodo di florido sviluppo artigianale (lavorazione del [[ferro]] e della [[lana]]), che contribuì a consolidare la sua fragile economia legata all'attività agro-silvo-pastorale. Nel [[1700]] sorgono i primi opifici per la lavorazione della lana e della [[seta]]. Dopo la caduta della Repubblica, avviene l'aggregazione all'[[Impero austro-ungarico]] e nel [[1866]] al [[Regno d'Italia]].
 
La [[famiglia Marzotto]] avvia nel [[1836]] l'industria della lana, portandola da livelli artigianali alle dimensioni di una moderna e grande impresa. Da ricordare in particolare l'opera di Gaetano Marzotto (1894-1972) che oltre all'attività industriale promosse vari interventi sul settore sociale (abitazione per gli operai, impianti sportivi e ricreativi, lo "Stadio dei Fiori" dove ha giocato il Marzotto in [[Serie B]], asilo per l'infanzia, casa di riposo per anziani, scuole), interventi ispirati a criteri sia sotto il profilo architettonico che funzionale.<ref>{{cita|Noi Cittadini|, pag. |harv=}}</ref>
[[File:Valdagno Marzotto.jpg|left|thumb|right|La fabbrica Marzotto|250px]]
 
=== XX secolo ===
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Dopo i tragici eventi della [[seconda guerra mondiale]] la zona ha registrato significativo sviluppo economico e sociale, soprattutto nella metà degli anni sessanta del [[1900]]. Il contesto ambientale naturale, la nuova viabilità di collegamento verso est ([[traforo dello Zovo|traforo]] con [[Schio]]) e verso sud (circonvallazione di [[Cornedo Vicentino]] e strada destra [[Agno (torrente)|Agno]]) hanno creato le premesse per un nuovo rilancio della zona, sia dal punto di vista abitativo sia da quello di insediamento di attività produttive ad alto contenuto tecnologico e del terziario avanzato.
 
=== Simboli ===
[[File:Valdagno-Gonfalone.png|left|thumb|right|Gonfalone di Valdagno|125px]]
[[File:Valdagno-Stemma.pngsvg|thumb|right|Stemma di Valdagno|125px]]
 
==== Stemma ====
Lo stemma di Valdagno è composto da un agnello bianco, attraversante il [[Agno (torrente)|torrente Agno]] con ai lati le due vallate, su uno sfondo azzurro. L'agnello tiene nella zampa un'asta, terminate a croce, banderuolata con la scritta latina "Pax", il cui significato è pace, armonia. Troviamo inoltre la corona Patriziale Veneta.
L'agnelloLo stemma è circondato da due rami: uno di quercia, che simboleggia la durata nel tempo, la vita lunga, la prosperità, dignità, maestosità e soprattutto la forza. L'altro, di alloro, simboleggia la gloria e la vittoria. Lo stemma è cimato da una corona muraria del rango di città.
 
==== Gonfalone ====
Il gonfalone della città di Valdagno è costituito da un drappo di velluto [[Troncato|diviso a metà orizzontalmente]] nei colori bianco e azzurro, riccamente ornato di ricami dorati, su cui è riprodotto nel mezzo lo stemma comunale, posto sotto la denominazione dorata dell'ente; il gonfalone è ornato dalla cravatta e dal fiocco dai colori nazionali italiani.
Il gonfalone di Valdagno non differenzia molto dallo stemma, poiché troviamo solo il fiocco della bandiera italiana che si aggiunge allo stemma stesso.
 
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi dal presidente della Repubblica alla città di Valdagno con un decreto in data 29 marzo 1995.
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi dal presidente della Repubblica alla città di Valdagno con proprio decreto in data 29 marzo 1995.<ref>{{cita web|url= http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.detail.html?5591 |titolo= Valdagno |sito= Archivio Centrale dello Stato, Ufficio araldico, Fascicoli comunali |accesso= 26 marzo 2022 }}</ref>
 
=== Onorificenze ===
{{Onorificenze
|immagine = Corona di Città Italiana.svg
|nome_onorificenza = Titolo di Città
|collegamento_onorificenza = Titolo di città in Italia
|motivazione = Decreto del Presidente della Repubblica
|data = 31 agosto 1955
}}
Valdagno è tra le [[città decorate al valor militare per la guerra di liberazione]], insignita il 13 febbraio 1990 della medaglia d'argento al valor militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per l'attività nella lotta partigiana durante la [[seconda guerra mondiale]]<ref>{{cita web|url= http://www.istitutonastroazzurro.it/istituzionidecoratemedagliaargentovalormilitare.html |titolo= Istituzioni Decorate di Medaglia d'Argento al Valor Militare }}</ref>:{{Onorificenze
|immagine = Valor militare silver medal BAR.svg
|nome_onorificenza = Medaglia d'argento al valor militare
|collegamento_onorificenza = valor militare
}}
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Il centro storico ===
Gran parte della sistemazione urbanistica della città risale al [[XVIII secolo|Settecento]], nel periodo della [[Repubblica di Venezia]].
Gran parte della sistemazione urbanistica della città risale al [[XVIII secolo|Settecento]], nel periodo della [[Repubblica Veneta]]. Entrando in Valdagno imboccando viale Regina Margherita, andando verso il centro storico si incontra l'ex convento di S. Maria delle Grazie, antico complesso risalente al [[XVI secolo|Cinquecento]]. A pochi passi dall'ex convento si incontra Villa Valle, Orsini-Marzotto ora Centro Culturale Comunale "Gaetano Marzotto", che ospita la Biblioteca Civica e la Galleria Civica d'Arte Moderna. Per valore artistico è la villa più importante di Valdagno. Il salone d'onore è un ampio spazio passante dall'una all'altra parte della villa, secondo lo schema della villa veneta; la sua altezza è equivalente a quella di due piani e risulta illuminato da dodici aperture. Il salone è arricchito da quattro porte, con frontoni triangolari sui quali si adagiano due figure scolpite a tutto tondo che rappresentano le stagioni e i quattro elementi vitali: la terra, il fuoco, l'acqua e l'aria. Nei due lati brevi del salone d'onore corrono in alto due ballatoi in legno, che collegano le due ali al primo piano della villa. Nelle vicinanze di Villa Valle si trovano: Villa Gajanigo Barbieri. Bella costruzione dalla facciata [[neoclassica]], visibile al di là di una cancellata in ferro, fu progettata sul finire del Settecento dall'architetto vicentino Carlo Barrera.
 
Villa Zanuso, ora Fontanari. È un esempio di architettura della seconda metà dell'[[XIX secolo|Ottocento]]. A lato della villa sorge un edificio che ospitava una delle tante filande di seta operanti nel valdagnese sino agli inizi del [[XX secolo|Novecento]]. Sul finire dell'[[XIX secolo|Ottocento]] in tutto il territorio ce n'erano ben diciotto. Caratteristica la torretta a pianta circolare costruita con sassi a vista bianchi e neri, che si innalza attorcigliata da un'esile scala esterna.
Entrando in Valdagno imboccando viale Regina Margherita, andando verso il centro storico si incontra l'ex convento di Santa Maria delle Grazie, antico complesso risalente al [[XVI secolo|Cinquecento]]. A pochi passi dall'ex convento si incontra Villa Valle, Orsini-Marzotto ora Centro Culturale Comunale "Gaetano Marzotto", che ospita la Biblioteca Civica e la Galleria Civica d'Arte Moderna. Per valore artistico è la villa più importante di Valdagno. Il salone d'onore è un ampio spazio passante dall'una all'altra parte della villa, secondo lo schema della villa veneta; la sua altezza è equivalente a quella di due piani e risulta illuminato da dodici aperture. Il salone è arricchito da quattro porte, con frontoni triangolari sui quali si adagiano due figure scolpite a tutto tondo che rappresentano le stagioni e i quattro elementi vitali: la terra, il fuoco, l'acqua e l'aria. Nei due lati brevi del salone d'onore corrono in alto due ballatoi in legno, che collegano le due ali al primo piano della villa.
Il duomo di San Clemente ospita 9 pregiate [[Campane alla veronese]] in tono di [[Do (nota)|do<sub>3</sub>]].
Nelle vicinanze di Villa Valle si trovano:
In centro storico, lungo Corso Italia, su ambo i lati, si trovano numerosi edifici che meritano attenzione. Di fronte a Palazzo Festari sorge Palazzo Nanti, ora sede di una Banca, altro esempio di architettura di fine Seicento. Particolare attenzione merita l'elegante chiostro situato all'interno del palazzo stesso. Confinante con Palazzo Nanti si trova il Palazzo Comunale, edificato su un preesistente edificio. Si tratta di architettura del tardo [[XIX secolo|Ottocento]]. Degno di nota è Palazzo Pedoni la cui facciata prospiciente il Corso e la Piazza del Comune si presenta come un'elegante espressione architettonica di ascendenza [[XVII secolo|seicentesca]] con delicate forme barocche, riscontrabili, soprattutto nel poggiolo e nel portale.<ref>{{cita|Noi Cittadini|, pag. |harv=}}</ref>
* Villa Gajanigo Barbieri, bella costruzione dalla facciata [[neoclassica]], visibile al di là di una cancellata in ferro, fu progettata sul finire del Settecento dall'architetto vicentino Carlo Barrera.
* Villa Zanuso, ora Fontanari, esempio di architettura della seconda metà dell'[[XIX secolo|Ottocento]]. A lato della villa sorge un edificio che ospitava una delle tante filande di seta operanti nel valdagnese sino agli inizi del [[XX secolo|Novecento]]. Sul finire dell'[[XIX secolo|Ottocento]] in tutto il territorio ce n'erano ben diciotto. Caratteristica la torretta a pianta circolare costruita con sassi a vista bianchi e neri, che si innalza attorcigliata da un'esile scala esterna.
 
==== Duomo ====
{{Vedi anche|Chiesa di San Clemente (Valdagno)}}
Sulla piazza omonima si affaccia il [[Chiesa di San Clemente (Valdagno)|Duomo di San Clemente]] (XVIII secolo), nella parete di fondo della Sacrestia è murata la grande [[Ancona di San Clemente]], polittico in pietra dipinta che reca la data "1445". Il Duomo ospita anche 9 pregiate [[Campane alla veronese]] in tono di [[Do (nota)|do<sub>3</sub>]].
[[File:Chiesa di San Clemente (Valdagno) 04.jpg|thumb|Il campanile del duomo]]
In centro storico, lungo Corso Italia, su ambo i lati, si trovano numerosi edifici che meritano attenzione. Di fronte a Palazzo Festari sorge Palazzo Nanti, ora sede di una Banca, altro esempio di architettura di fine Seicento. Particolare attenzione merita l'elegante chiostro situato all'interno del palazzo stesso. Confinante con Palazzo Nanti si trova il Palazzo Comunale, edificato su un preesistente edificio. Si tratta di architettura del tardo [[XIX secolo|Ottocento]].
Degno di nota è Palazzo Pedoni la cui facciata prospiciente il Corso e la Piazza del Comune si presenta come un'elegante espressione architettonica di ascendenza [[XVII secolo|seicentesca]] con delicate forme barocche, riscontrabili, soprattutto nel poggiolo e nel portale<ref name=autogenerato2 />.
[[File:Valdagno.jpg|thumb|Valdagno, viale Trento, anni 50]]
 
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Sulla sinistra dell'[[Agno (torrente)|Agno]], località conosciuta come ''Oltreagno'', sorge su una vasta area un importante centro urbanizzato delimitato da ampie strade ed aiuole voluto ed edificato da [[Gaetano Marzotto Jr]] ([[1894]]-[[1972]]), su progetti dell'architetto bassanese [[Francesco Bonfanti]].
 
Tale centro, denominato "la Città sociale"<ref>[http://storiavaldagno.altervista.org/cittasociale.php La storia di Valdagno :: Città Sociale<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> {{chiarire|appare in gran parte inalterato}}, testimone di un progetto {{cnSenza fonte|che voleva essere un modello culturale di integrazione tra fabbrica e società, tra dimensione famigliare e attività sociali, ricreative e sportive}}. Il complesso urbanistico è disposto attorno alle istituzioni sociali della Fondazione Marzotto (asilo nido, scuola materna, casa di riposo) e agli impianti ricreativi (piscina, stadio, dopolavoro aziendale); c'ètroviamo ancheinoltre la scuolaScuola di musicaMusica, sede deldi molte realtà come l'Orchestra Giovanile "Tutto d'Un Fiato!" e l'Orchestra di archi "Archi Tesi" per non dimenticare il prestigioso complessoComplesso strumentaleStrumentale “V. E. Marzotto – Città di Valdagno” che vanta oltre un secolo di attività. Verso sud, la cittadella degli studi, con le scuole elementari, la scuola media, i licei e l'istituto tecnico industriale Marzotto. Al centro del quartiere è situata la chiesa parrocchiale di S. Gaetano.
 
==== La Favorita ====
{{vedi anche|:Parco la Favorita}}
Della Città sociale fa parte anche quello che viene considerato da molti valdagnesi il fiore all'occhiello della città, ovvero il ''Parco della Favorita''.<br />
Progettato negli [[anni 1930|anni trenta]], su commissione di [[Gaetano Marzotto Jr]], dagli architetti Bonfanti e Zardini, rappresenta tuttora il parco di maggiore estensione a Valdagno.
Acquistato nel [[2000]] dall'Amministrazione Comunale, ha avuto inizio una sostanziosa opera di riqualificazione terminata, nel [[2008]], con la riapertura del parco al pubblico.
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=== Etnie e minoranze straniere ===
GliAl 31 dicembre 2015 gli stranieri residenti nel comune sono 2.783{{formatnum:2502}}, ovvero il 109,354% della popolazione. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti<ref>{{cita web|url=http://demo.istat.it/str2010str2015/index.html|editore=ISTAT|titolo=Bilancio Demograficodemografico e popolazione residente straniera al 31 dicembre 20102015 per sesso e cittadinanza|editore=ISTAT|accesso=1420 novembreagosto 20122016}}</ref>:
 
{{div col}}
# [[India]], 622559
# [[GhanaSerbia]], 425419
# [[Repubblica di MacedoniaGhana]], 411314
# [[MaroccoRomania]], 202199
# [[AlbaniaMarocco]], 182163
# [[MoldaviaAlbania]], 157156
# [[RomaniaMoldavia]], 146124
# [[Ucraina]], 110115
# [[BangladeshNigeria]], 5848
# [[SenegalCosta d'Avorio]], 4740
{{div col end}}
 
== Cultura ==
{{F|VenetoVicenza|giugno 2014}}
 
=== Biblioteche ===
[[File:BibliotecaValdagno.JPG|thumb|left|La biblioteca civica Villa Valle]]
 
La Biblioteca Civica Villa Valle nasce a Palazzo Festari nel 1956. Viene poi trasferita nel 1968 presso i locali del palazzo comunale per poi ritornare successivamente a Palazzo Festari con un patrimonio librario di circa 9000 volumi. Nel 1978 troverà spazio nei locali della biblioteca anche l’Archiviol'Archivio storico del Comune. Il trasferimento nella sede attuale avviene nel luglio del 1983 grazie alla donazione di Villa Valle da parte della [[Marzotto (famiglia)|famiglia Marzotto]] e la biblioteca in quel periodo contava un patrimonio di 1700017.000 volumi. Dal 1992 si passa a un patrimonio di 2700027.000 volumi e inizia l’informatizzazionel'informatizzazione con l’adesionel'adesione alla catalogazione unificata del materiale librario. Nel 1997 viene attivata la prima postazione Internet.

Oggi l’incrementol'incremento librario ammonta a circa 25002000 volumi annui e la biblioteca possiede circa 4000055.000 volumidocumenti, ma consente anche di mettere a disposizione degli utenti una biblioteca virtuale di 100000300.000 titoli, scambiabili attraverso il servizio bisettimanale del bibliobustrasporto librario. Altri numerosi servizi sono offerti dalla biblioteca, tutti consultabili nel sito del Comune.[http://www.comune.valdagno.vi.it/eventi/biblioteca-civica-villa-valle]
 
Presso la biblioteca è possibile consultare l'[http://www.comune.valdagno.vi.it/eventi/biblioteca-civica-villa-valle/archivio-storico/fotografie-storiche-della-grande-guerra Archivio fotografico della Grande Guerra], oltre a numerosi fondi storici donati da illustri valdagnesi, tra cui [[Giovanni Soster]], [[Arturo Zanuso]], [[Ugo Nizzero]], [[Antonio Fornasa]], [[Domenico Cocco]], [[Ottone Menato]], [[Bartolomeo Sandri]]. [http://www.comune.valdagno.vi.it/eventi/biblioteca-civica-villa-valle/archivio-storico]
 
=== Musei ===
 
==== Museo Civico D. Dal Lago ====
[[File:Palazzo Festari Comune Valdagno.jpg|thumb|Palazzo Festari]]
 
''Localizzazione:''
''Palazzo Festari - Corso Italia, 63''.
Il Museo Civico “D. Dal Lago” nasce grazie a una ricca collezione da parte del dott. Domenico dal Lago che comprendeva prevalentemente fossili (ricci di mare, di granchi, di ammoniti ed anche di interessanti impronte di antichi rettili). Il Museo viene inaugurato presso Villa Valle nel 1995 e trasferito a Palazzo Festari nel 1999 dove si trova ancora adesso. Oltre alla raccolta di fossili custodisce anche materiali rinvenuti negli ultimi anni durante scavi e ritrovamenti occasionali che interessano principalmente sia la geologia, la paleontologia e l’archeologial'archeologia e inoltre anche bellissime tavole dipinte, che riproducono i reperti all'interno del loro habitat naturale. Il Museo vuole anche stimolare la curiosità permettendo ai suoi visitatori di toccare alcuni campioni che sono esposti proprio per essere osservati da vicino. Nel brolo di Palazzo Festari, il giardino annesso all'edificio, sono state collocate due maestose riproduzioni di sauri lignei ed alcune piante che vivevano, con lo stesso aspetto, 300 milioni di anni fa. Anche l'uomo ha lasciato le sue tracce nel territorio e numerosi sono stati i ritrovamenti degli antichi abitanti della Valle i quali diedero vita ad una comunità che, generazione dopo generazione, andò servendosi dei boschi, dei terreni adatti al pascolo e alle coltivazioni e soprattutto dell'acqua; questi uomini del passato certo non immaginavano che i pezzi dei loro vasi, i piccoli utensili di uso quotidiano ecc. sarebbero poi stati studiati con cura, ed esposti per la curiosità di tutti.<ref>{{cita|Noi Cittadini|,name=autogenerato2 pag. |harv=}}</ref>
 
==== Museo delle Macchine Tessili ====
''Localizzazione:''
''I.T.I.S. "V.E. Marzotto" – Via Carducci, 9''.
Il Museo delle Macchine Tessili è allestito in una parte dei Laboratori di [[filatura]], preparazione e [[tessitura]] dell'Istituto Tecnico Industriale "V. E. Marzotto", prestigiosa istituzione scolastica che per tanti anni rappresentò il più importante punto di riferimento per le aziende tessili del Triveneto. Questa sede venne fatta costruire da Gaetano Marzotto nel 1936 all'interno della “città sociale”. Lo spazio riservato al Museo ha una struttura di tipo capannone industriale con colonne e travi in calcestruzzo armato. All'interno ci sono gli impianti più caratteristici che risultano essere il montacarichi con il piano interrato e l’impiantol'impianto di umidificazione e nebulizzazione. L'esposizione, supportata da pannelli fotografici e schede esplicative, si articola in 4 sezioni e in 2 aree interpretative. Nascono così scuole tecniche di vario livello e nel 1942 viene istituito l’Istitutol'Istituto Tecnico Industriale. La lavorazione della lana conosce un notevole sviluppo alla fine del 700 e alla successiva crisi dell’epocadell'epoca napoleonica sopravvive solamente l’aziendal'azienda di Luigi Marzotto. Nel 1800 la ditta si espande introducendo nuove tecnologie. Nei decenni successivi si aggiunsero altri macchinari che fecero dell’istitutodell'istituto un importante punto di riferimento per le aziende tessili del territorio. Questo museo ha iniziato la sua attività nel 1999 ed è andato poi completandosi negli anni successivi con l’intentol'intento di testimoniare il progresso tecnologico di un settore produttivo che ha segnato profondamente città e territorio.<ref>{{cita|Noi Cittadini|,name=autogenerato2 pag. |harv=}}</ref>
 
=== Teatri ===
 
==== Teatro Rivoli ====
Si può considerare un teatro che a Valdagno ha fatto storia; la sua struttura è ancora oggi presente, ma è stata dimenticata ed abbandonata. Venne costruito verso la fine degli anni ‘30, venne definito come il più grande teatro del Veneto; 1861 posti in onore all'Unità d’Italiad'Italia. Un teatro ricco di storia che venne battezzato con il nome di Teatro Impero. Inaugurato nel 1937, è l’edificiol'edificio che, tra tutti quelli della città sociale, ha avuto la storia più travagliata ed un finale decisamente infelice in 45 anni di vita. Conserva ricordi di gloria del passato, la struttura oggi è intatta, ma chiunque farebbe fatica a riconoscere nell'edificio un teatro, non conoscendone la storia. Il teatro nel ’37'37 era simbolo dell’ideedell'idee politiche del tempo. Gli venne dato il nome Impero per confermare il sodalizio con il regime. Venne costruito per donare alla città ed ai propri lavoratori uno svago dopo il lavoro, ma anche come monumento simbolico della grandezza e dell’imponenzadell'imponenza del regime e di Marzotto. La struttura stessa è palesemente fascista. L’ingegnereL'ingegnere che progettò il Teatro ed anche tutta la città sociale fu Francesco Bonfanti che rivisita lo stile classico monumentale caro al fascismo.
Con la fine della guerra l’Imperol'Impero cambia nome: per pochi anni viene chiamato Teatro del Popolo ed al suo interno ospita accese riunioni socialiste. Negli anni ’50'50 il clima politico si riassesta e al teatro viene dato il nome definitivo: Cinema Teatro Rivoli. Viene realizzata una nuova facciata alla fine degli anni quaranta dall'artista veneziano Giuseppe Santomaso. Il Teatro diventa portavoce dell’artedell'arte contemporanea.
Il teatro è stato spesso anche palcoscenico per le esibizioni del Complesso Strumentale Vittorio Emanuele Marzotto. Durante gli anni successivi e con l’avventol'avvento della televisione il Teatro inizia a perdere introiti, i costi diventano difficili da sostenere. La crisi colpisce il Rivoli quando viene smantellata la facciata e al suo posto vengono costruiti degli appartamenti tutt'oratuttora esistenti. La famiglia che allora ne era la proprietaria, avendo un altro cinema nella Vallata molto più piccolo e meno dispendioso decise di chiudere il Teatro Rivoli il 30 giugno del 1981.
 
=== Scuole ===
=== Istruzione Primaria e Secondaria della Vallata ===
A Valdagno hanno sede trenta scuole pubbliche e private: undici scuole per l'infanzia, sette scuole primarie e due scuole secondarie di primo grado.
 
# '''Scuole dell'Infanzia:''' Don Minzoni (Ponte dei Nori), Marzotto, S. Clemente, Sacro Cuore, Maria Ausiliatrice, Maglio di Sopra, Castelvecchio.
Sono presenti inoltre e cinque scuole secondarie di secondo grado:
# '''Scuole primarie:''' Borne, Novale, S.Quirico, Piana, Ponte dei Nori, Manzoni e Maglio di Sopra;
# '''Scuole Secondarie di I Grado:''' Istituto Comprensivo Valdagno 1 (Novale), Istituto Comprensivo Valdagno 2 (I. M. Garbin, Valdagno)
 
Sono presenti inoltre cinque scuole secondarie di secondo grado:
* Licei "G.G. Trissino": liceo classico, linguistico, scientifico, economico-sociale, liceo artistico (sede aggregata);
 
*'''Liceo:''' Istituto d'Istruzione Superiore "G. G. Trissino": liceo classico, linguistico, scientifico tradizionale e scienze applicate, scienze umane opzione economico-sociale, liceo artistico (sede aggregata) [dall'anno scolastico 2020/2021 partirà la sperimentazione a settimana corta, già approvata da diversi anni negli altri istituti];
* Istituto Tecnico Industriale "Vittorio Emanuele Marzotto";
*'''Istituti Tecnici/Professionali:''' Istituto d'Istruzione Superiore "Marzotto - Luzzatti", fusione tra:
 
# Istituto Tecnico Industriale (ITI, già ITISVEM) "V. E. Marzotto";
* Istituto "Luigi Luzzatti": Istituto Tecnico Economico, Istituto Professionale Servizi.
# Istituto Tecnico Economico (ITE, già Istituto Tecnico Commerciale spesso conosciuto come ragioneria) "Luigi Luzzatti";
 
# Istituto Professionale (IP, già IPSIA "Sergio Perin") "Luigi Luzzatti"
== Persone legate a Valdagno ==
* [[Luigi Marzotto]],(1773-1869) ''imprenditore, fondatore della [[fabbrica tessile]] [[Marzotto]]''
* [[Gaetano Marzotto Sr]], (1820-1910) ''imprenditore, industrializzò il lanificio [[Marzotto]]''
* [[Vittorio Emanuele Marzotto Sr]], (1858-1922), ''portò l'azienda familiare ai primi posti in Italia''.
* [[Gaetano Marzotto Jr]], (1894-1972) ''imprenditore, portò l'azienda familiare ai primi posti in campo mondiale''
* [[Bruto Caldonazzo]], (Valdagno, 25 giugno 1886 – Firenze, 27 gennaio 1960) matematico e fisico italiano
* [[Domenico De' Paoli]], (Valdagno, 8 giugno 1894 – 1985) ''musicista''
* [[Gino Soldà]],(Valdagno, 8 marzo 1907 – Recoaro Terme, 8 novembre 1989) ''alpinista, partigiano e guida alpina''
* [[Agostino Cacciavillan]],(Novale di Valdagno, 14 agosto 1926) cardinale
* [[Giannino Marzotto]], (Valdagno, 13 aprile 1928 – Padova, 14 luglio 2012) ''imprenditore, vincitore di due Mille Miglia''
* [[Marta Marzotto]], (Reggio nell'Emilia, 24 febbraio 1931), {{Chiarire|''stilista italiana''|perché sarebbe legata a Valdagno?}}
* [[Attilio Porra]], (Valdagno, 16 ottobre 1934)'' ex calciatore''
* [[Pietro Marzotto]], (Valdagno, 11 dicembre 1937) ''imprenditore, già presidente della [[Marzotto]]''
* [[Roberto Anzolin]], (Valdagno, 18 aprile 1938) ''ex calciatore, portiere della Juventus e della Nazionale italiana di calcio''
* [[Nicoletta Bauce]], (Valdagno, 3 marzo 1954) ''partecipante al festival di Sanremo [[1979]]''
* [[Roberto Soldà]], (Valdagno, 28 maggio 1959) ''ex calciatore''
* [[Giuliano Piccininno]], (Giffoni Valle Piana, 1960) ''autore di fumetti ed insegnante'', ha insegnato per anni a Valdagno
* [[Antonio Preto]],(Valdagno, 30 aprile 1965) ''funzionario europeo''
* [[Matteo Marzotto]], (Roma, 26 settembre 1966){{Chiarire|''imprenditore, amministratore delegato di [[Valentino Fashion Group]]''|perché sarebbe legato a Valdagno}}
* [[Massimo Cunegatti]],(Valdagno, 2 ottobre 1971) '' giocatore di Hockey, campione del mondo ed europeo con la nazionale italiana''
* [[Cristina Castagna]], (Valdagno, 23 dicembre 1977 – Broad Peak, 18 luglio 2009) ''alpinista''
* [[Massimo Tataranni]],(Matera, 25 giugno 1978) ''campione d'Italia con la squadra di hockey valdagnese''
* [[Martina Dogana]], (Valdagno, 10 aprile 1979) ''triatleta''
* [[Paolo Zanetti]], (Valdagno, 16 dicembre 1982) ''calciatore''
* [[Alessio Neri]], (Novi di Modena, 6 maggio 1911 - Lerida, 16 ottobre 1937) ''aviatore italiano, [[Medaglia d'oro al valor militare]], ha vissuto ha Valdagno''
* [[Carlos Nicolía]], (San Juan, 4 aprile 1986) ''campione d'Italia con la squadra di hockey valdagnese''
* [[Umberto Marzotto]], ''imprenditore del gruppo [[Marzotto]]''
* [[Piero Tonin]], (Valdagno) ''autore di fumetti e animatore''
* [[Decò (gruppo musicale)|Decò]], {{Chiarire|''gruppo musicale''|perché sarebbe legato a Valdagno?}}
* [[Arturo Zanuso]], (1903-1968) ''scrittore''
 
== Geografia antropica ==
{{Corganizzare|I contenuti non sono attinenti cona quanto richiesto da [[Wikipedia:Modello di voce/ComuniCentro italianiabitato#Urbanistica]].|Venetogeografia|marzo 2015}}
{{F|VenetoVicenza|giugno 2014}}
 
=== Urbanistica ===
{{...|centri abitati d'Italia}}
 
=== Uso pedonale e aree parcheggi ===
Il [[centro storico]] fa da centro della comunità non solo di Valdagno ma dell’interadell'intera valle, questo per la densità d’usod'uso da parte della popolazione nelle occasioni di festività ed eventi, ritrovi e appuntamenti socio-culturali, ma soprattutto diventa un punto di incontro tra giovani, poiché resta interamente chiuso al traffico veicolare e rimane, invece, particolarmente frequentata l’antical'antica direttrice stradale.
Per dare al centro un’immagineun'immagine di migliore vivibilità, si è dato l’esclusivol'esclusivo uso pedonale dei suoi spazi pubblici. In questo modo diventa un luogo con la possibilità di essere visitato, dove tutti possono passeggiare e passare del tempo in piena sicurezza e anche un luogo in cui diventa piacevole abitare, privo di rumori e gas di scarico veicolari.
Per fare ciò si è limitato il transito automobilistico ai soli residenti, si sono predisposti parcheggi a pagamento e con [[disco orario]] sul limite del centro antico per liberare piazze e slarghi dalla funzione di parcheggio e si sono creati numerosi percorsi pedonali perpendicolari a Corso Italia, per migliorare l’accessibilitàl'accessibilità dalle aree a parcheggio e dal resto della città.
L’usoL'uso pedonale richiede una maggiore accessibilità automobilistica ai margini del centro storico.
Per questo si sono creati degli spazi per parcheggi, realizzati in superficie, interrati e/o su più piani, con la trasformazione dei margini urbani in aree di parcheggio come foro Boario, Villa Serena, area [[FTV]]SVT, piazzale “Cinema Super” e lungo tutta la strada Destra Agno. Si è realizzato, inoltre, un sistema di percorsi pedonali verticali di collegamento fra Viale Trento e Corso Italia per facilitare l’accessol'accesso da tali aree.
 
=== Asse viario di via Sette Martiri/ Viale Trento ===
La circonvallazione est consente di convogliare all’esternoall'esterno del centro della città il traffico di attraversamento nord-sud. Questa, libera in parte il traffico di Viale Trento e Via Sette Martiri. Tale asse è ora sede di traffico lento, che consente una buona convivenza delle automobili, dei mezzi pubblici e dei pedoni, in condizione di sicurezza reciproca. Si sono creati dei parcheggi lungo tutto l’assel'asse, soprattutto vicino alle aree commerciali e al [[centro storico]] e inoltre si sono completati i tratti di pista ciclabile, avendo così un percorso continuo lungo tutto l’assel'asse che si inserisce nel sistema complessivo cittadino.
 
=== Frazioni ===
Valdagno si divide nelle seguenti frazioni (da nord a sud): San Quirico, {{Chiarire|[[Novale (Valdagno)|Novale]]|secondo lo Statuto di Valdagno non è frazione}}, Maglio di Sopra, Campotamaso, Castelvecchio, Cerealto, Ponte dei Nori, Piana, Massignani Alti.
[[File:Novale notte.jpg|thumb|Il quartiere di Novale fotografato dalla Chiesetta di Santa Maria di Panisacco.]]
==== [[Novale (Valdagno)|Novale]] ====
[[Novale (Valdagno)|Novale]] deve il suo nome a "terra Novalis", cioè terre svegrate per praticarne l'agricoltura. Il primo insediamento abitativo, testimoniato ancora prima del 1300, fu Meneore, l'attuale contrada Menovre.<br />
Il territorio è segnato da diverse piccole valli parallele tra loro, tra cui Valle Castrazzano, Valle Rialbo, Val Rossia, Valle dell'Oro, Val Riberta e Val Grossa.<br />
Novale era un comune autonomo limitrofo a Valdagno, da cui si staccò nel 1569. Tornerà poi ad essere frazione di Valdagno nel maggio 1924, dopo le dimissioni dell'ultima Amministrazione Comunale. Il suo campanile, uno dei più alti e antichi del vicentino, è stato costruito nel [[1904]].<br />
Novale conta oggi circa 5000{{formatnum:6000}} abitanti.<br />
Ogni anno a Carnevale si svolge ununa sfilata di carri allegorici. La sagra paesana si tiene la terza domenica di settembre. A livello sportivo, dagli anni '80 fino ai primi anni 2000 è stato organizzato il torneo di calcio "Coppa d'Oro", celebre in almeno tutto il territorio vicentino. Oggi ne ha raccolto l' "eredità" il torneo "Se Vedemo Al Terso Tempo", che raggiunge nel giugno 20132019 la sua decimasedicesima edizione.
 
==== Piana ====
Anche Piana è stato un comune autonomo limitrofo a Valdagno. Questa frazione di Valdagno, che oggi conta circa 2.300{{formatnum:2300}} abitanti, sorge su un piccolo altopiano situato nella zona sud del comune.
La [[Chiesa di San Giuseppe (Piana di Valdagno)|Chiesa di Piana]] risulta essere una delle più antiche presenti in vallata.
Famosa è la sua "sagra" paesana in onore a san Giuseppe, suo patrono oltre a san Valentino, che viene festeggiata il 1º maggio.
 
== Infrastrutture e trasporti ==
Il trasporto pubblico a Valdagno è garantito da autocorse svolte dalla società [[Ferrovie e Tramvie Vicentine]] (FTV). Convertita nel 2016 a [[Società Vicentina Trasporti]] (SVT)
 
Fra il [[1880]] e il [[1980]] la città venne servita da una delle principali stazioni della [[tranvia Vicenza-Valdagno-Recoaro Terme/Chiampo]], gestita anch'essa dalle FTV.
 
== Amministrazione ==
=== Sindaci dal 1866 al 1946 ===
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec
|Nome = [[Gaetano BressanMarzotto Sr]]
|Inizio = 21 giugno 19851866
|Fine = 6 luglio 19901874
|Carica = Sindaco
|Partito = [[Democrazia Cristiana|DC]]
|Note = <ref>[http://amministratori.interno.it/amministratori/ServletVisualxCom4?campo1=198020&campo2=VICENZA&campo3=01/01/1995&campo4=VALDAGNO Ministero dell'interno]</ref>
}}
 
{{ComuniAmminPrec
|Nome = GaetanoLodovico BressanFestari
|Inizio = 6 luglio 19901874
|Fine = 15 settembre 19921879
|Carica = Sindaco
|Partito = [[Democrazia Cristiana|DC]]
|Note = <ref>[http://amministratori.interno.it/amministratori/ServletNomeReg3?campo1=830003&campo2=a Ministero dell'interno]</ref>
}}
{{ComuniAmminPrec
|Nome = MaurizioGiuseppe Dal LagoRottigni
|Inizio = 13 novembre 19921879
|Fine = 24 aprile 19951880
|Carica = Sindaco
|Partito = [[Democrazia Cristiana|DC]]
|Note = <ref>[http://amministratori.interno.it/amministratori/ServletVisualxCom4?campo1=198020&campo2=VICENZA&campo3=01/01/1995&campo4=VALDAGNO Ministero dell'interno]</ref>
}}
{{ComuniAmminPrec
|Nome = LorenzoGaetano BosettiPizzati
|Inizio = 24 aprile 19951881
|Fine = 14 giugno 19991889
|Carica = Sindaco
|Partito = [[centrosinistra]]
|Note = <ref>[http://amministratori.interno.it/amministratori/ServletNomeReg3?campo1=939450&campo2=a Ministero dell'interno]</ref>
}}
{{ComuniAmminPrec
|Nome = LorenzoGiovanni BosettiBattista Gajanigo
|Inizio = 14 giugno 19991890
|Fine = 28 giugno 20041903
|Carica = Sindaco
|Partito = [[centrosinistra]]
|Note = <ref>[http://amministratori.interno.it/amministratori/ServletNomeReg3?campo1=939450&campo2=a Ministero dell'interno]</ref>
}}
 
{{ComuniAmminPrec
|Nome = Domenico Zanuso
|[[2004]]
|Inizio = 1903
|[[2009]]
|Fine = 1906
|Alberto Neri
|Carica = Sindaco
|[[centrosinistra]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|Nome = Adriano Zanella
|[[2009]]
|Inizio = 1906
|[[2014]]
|Fine = 1910
|Alberto Neri
|Carica = Sindaco
|[[centrosinistra]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|Nome = Emilio Pizzati
|[[2014]]
|Inizio = 1911
|in carica
|Fine = 1913
|Giancarlo Acerbi
|Carica = Sindaco
|[[centrosinistra]]
}}
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
{{ComuniAmminPrec
|
|Nome = Natale Marzotto
|Inizio = 1916
|Fine = 1920
|Carica = Sindaco
}}
{{ComuniAmminPrec
|Nome = Girolamo Dalle Ore
|Inizio = 1920
|Fine = 1926
|Carica = Sindaco
|Partito =
}}
{{ComuniAmminPrec
|Nome = Girolamo Dalle Ore
|Inizio = 1926
|Fine = 1929
|Carica = Podestà
|Partito = [[Partito Nazionale Fascista|PNF]]
}}
{{ComuniAmminPrec
|Nome = Carlo Pizzati
|Inizio = 1930
|Fine = 1934
|Carica = Podestà
|Partito = [[Partito Nazionale Fascista|PNF]]
}}
{{ComuniAmminPrec
|Nome = Giovanni Papesso
|Inizio = 1934
|Fine = 1936
|Carica = Podestà
|Partito = [[Partito Nazionale Fascista|PNF]]
}}
{{ComuniAmminPrec
|Nome = Renzo Simionati
|Inizio = 1937
|Fine = 1941
|Carica = Podestà
|Partito = [[Partito Nazionale Fascista|PNF]]
}}
{{ComuniAmminPrec
|Nome = Ettore Crosara
|Inizio = 1942
|Fine = 1943
|Carica = Podestà
|Partito = [[Partito Nazionale Fascista|PNF]]
}}
{{ComuniAmminPrec
|Nome = Francesco Zanotelli
|Inizio = 1945
|Fine = 1945
|Carica = Sindaco
|Partito = [[Partito d'Azione]]
|Note = Giunta nominata dal Cln<ref>G. A. Cisotto, Nella Giustizia la libertà - Il Partito d'Azione a Vicenza (1942-1947), Sommacampagna, Cierre edizioni - Istrevi, 2010, p.98.</ref>
}}
{{ComuniAmminPrec
|Nome = Sergio Perin
|Inizio = 1945
|Fine = 1946
|Carica = Sindaco
|Partito = [[Partito d'Azione]]
|Note = Giunta nominata dal Cln<ref>G.A.Cisotto, V. Sandri, ''Sergio Perin (1919-1971) Un uomo in politica'', Cierre Edizioni, Sommacampagna, 2014</ref>
}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
 
=== Sindaci dal 1946 ===
{| class="wikitable" float="center" style="text-align: center; font-size:100%;"
|-
! colspan=2| Nominativo
! Partito / Coalizione
! Periodo
! Elezione
|-
! colspan=5| Sindaci eletti dal Consiglio comunale (1946-1995)
|-
| bgcolor={{CP|Democrazia Cristiana}}|
| '''Francesco Benetti'''
| [[Democrazia Cristiana]]
| [[1946]]
| [[Elezioni amministrative in Italia del 1946|1946]]
|-
| bgcolor={{CP|Democrazia Cristiana}}|
| '''Giovanni Battista Lora'''
| [[Democrazia Cristiana]]
| [[1946]]-[[1951]]
| <small>''(1946)''</small>
|-
| rowspan=2 bgcolor={{CP|Democrazia Cristiana}}|
| rowspan=2| '''Costantino Lora'''
| rowspan=2| [[Democrazia Cristiana]]
| rowspan=2| [[1951]]-[[1958]]
| [[Elezioni amministrative in Italia del 1951|1951]]
|-
| [[Elezioni amministrative in Italia del 1956|1956]]
|-
| rowspan=3 bgcolor={{CP|Democrazia Cristiana}}|
| rowspan=3| '''[[Rolando Spanevello]]'''
| rowspan=3| [[Democrazia Cristiana]]
| rowspan=3| [[1958]]-[[1967]]
| <small>''(1956)''</small>
|-
| [[Elezioni amministrative in Italia del 1960|1960]]
|-
| [[Elezioni amministrative in Italia del 1964|1964]]
|-
| bgcolor={{CP|Democrazia Cristiana}}|
| '''Bruno Cisotto'''
| [[Democrazia Cristiana]]
| [[1967]]-[[1968]]
| <small>''(1964)''</small>
|-
| rowspan=2 bgcolor={{CP|Democrazia Cristiana}}|
| rowspan=2| '''Luigi Visonà'''
| rowspan=2| [[Democrazia Cristiana]]
| rowspan=2| [[1968]]-[[1975]]
| <small>''(1964)''</small>
|-
| [[Elezioni amministrative in Italia del 1970|1970]]
|-
| rowspan=4 bgcolor={{CP|Democrazia Cristiana}}|
| rowspan=4| '''Gaetano Bressan'''
| rowspan=4| [[Democrazia Cristiana]]
| rowspan=4| [[1975]]-[[1992]]
| [[Elezioni amministrative in Italia del 1975|1975]]
|-
| [[Elezioni amministrative in Italia del 1980|1980]]
|-
| [[Elezioni amministrative in Italia del 1985|1985]]
|-
| [[Elezioni amministrative in Italia del 1990|1990]]
|-
| bgcolor={{CP|Democrazia Cristiana}}|
| '''Maurizio Dal Lago'''
| [[Democrazia Cristiana]]
| [[1992]]-[[1995]]
| <small>''(1990)''</small>
|-
! colspan=5| Sindaci eletti direttamente dai cittadini (dal 1995)
|-
| rowspan=2 bgcolor={{CP|Centro-sinistra in Italia}}|
| rowspan=2| '''Lorenzo Bosetti'''
| rowspan=2| [[Centro-sinistra in Italia|Centro-sinistra]]
| rowspan=2| [[1995]]-[[2004]]
| [[Elezioni comunali in Veneto del 1995#Valdagno|1995]]
|-
| [[Elezioni comunali in Veneto del 1999#Valdagno|1999]]
|-
| rowspan=2 bgcolor={{CP|Centro-sinistra in Italia}}|
| rowspan=2| '''Alberto Neri'''
| rowspan=2| [[Centro-sinistra in Italia|Centro-sinistra]]
| rowspan=2| [[2004]]-[[2014]]
| [[Elezioni comunali in Veneto del 2004#Valdagno|2004]]
|-
| [[Elezioni comunali in Veneto del 2009#Valdagno|2009]]
|-
| rowspan=2 bgcolor={{CP|Centro-sinistra in Italia}}|
| rowspan=2| '''Giancarlo Acerbi'''
| rowspan=2| [[Centro-sinistra in Italia|Centro-sinistra]]
| rowspan=2| [[2014]]-[[2024]]
| [[Elezioni comunali in Veneto del 2014#Valdagno|2014]]
|-
| [[Elezioni comunali in Veneto del 2019#Valdagno|2019]]
|-
| bgcolor={{CP|Lista civica}}|
| '''Maurizio Zordan'''
| [[Lista civica|L.c.]] ''Valdagno Bene Comune''
| [[2024]]-''in carica''
| [[Elezioni comunali in Veneto del 2024#Valdagno|2024]]
|}
 
=== Gemellaggi ===
* {{Gemellaggio|Germania|Prien am Chiemsee|1987}}
Valdagno è gemellata con:
* [[Fondazione Città della Speranza|Città della Speranza]]
* {{gemellaggio|Germania|Prien am Chiemsee|1987}}
* Città della Speranza
 
=== Variazioni ===
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== Sport ==
=== Calcio ===
[[File:Stadio dei Fiori.JPG|thumb| Lo Stadio dei Fiori durante una partita di calcio.]]
[[File:Stadio dei Fiori.JPG|thumb|Lo Stadio dei Fiori durante una partita di calcio.]]
L'[[Associazione Calcio Nuova Valdagno]], rinominata Real Valdagno, è la principale società [[calcio (sport)|calcistica]] della località. Seppur non partecipi ad alcun campionato come prima squadra è comunque attiva a livello di settore giovanile e scolastico, rappresentando il principale vivaio calcistico del Comune. Visse il suo periodo di massima popolarità nel corso degli [[Anni 1950|anni cinquanta]], quando militò in [[Serie B]] con il nome di A.C. Marzotto.
 
La principale società [[calcio (sport)|calcistica]] della località è il [[Football Club Valdagno]].
 
Il [[Associazione Calcio Nuova Valdagno|Real Valdagno]], è stata fino al [[2012]], la principale società [[calcio (sport)|calcistica]] della località. Seppur non partecipi ad alcun campionato come prima squadra è comunque attiva a livello di settore giovanile e scolastico, rappresentando il principale vivaio calcistico del comune. Visse il suo periodo di massima popolarità nel corso degli [[Anni 1950|anni cinquanta]], quando militò in [[Serie B]] con il nome di ''A.C. Marzotto''.
 
Dal [[2012]] al [[2014]] a rappresentare il calcio a Valdagno, è stato il ''Trissino Valdagno'', nata dall'unione di ''A.S.D. Trissino'' e ''A.C. Nuova Valdagno'', che nell'estate [[2014]] si è ulteriormente fuso con il ''Calcio Marano'' di [[Marano Vicentino]] assumendo la denominazione ''F.C.D. Altovicentino'', che ha poi preso il nome attuale in seguito alla rifondazione del 2017.
 
=== Hockey ===
Come molti altri centri del vicentino Valdagno vanta una grandissima tradizione nell'[[hockey su pista]], con numerosi [[campionato italiano di hockey su pista|campionati di Serie A1]] disputati.
Ha disputato varie edizioni delle coppe europee, raggiungendo per tre volte la fase finale della Champions League eliminata dal Barcellona, dal Porto e dal Deportivo La Curuna.
Risale al 1938 la fondazione della Società CRAL Marzotto che divenne poi [[Hockey Valdagno|Hockey Marzotto Valdagno]]. Ha vinto tre Scudetti, due Coppe Italia, tre Supercoppe Italiane e una Coppa di Lega di Serie A2.
Ha raggiunto la finale di Coppa Cers persa ai rigori contro il Tenerife.
Risale al [[1938]] la fondazione della Società CRAL Marzotto che divenne poi [[Hockey Valdagno|Hockey Marzotto Valdagno]]. Ha vinto tre Scudetti, due Coppe Italia, tre Supercoppe Italiane e una Coppa di Lega di Serie A2.
 
=== Impianti sportivi ===
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Sono presenti inoltre, una piscina coperta, campi da [[tennis]] e da [[Calcio a 5|calcetto]] indoor, campi da calcetto in [[erba sintetica]], una pista da hockey, denominata Pista Lido, e due campi da basket. Nel 2008 è stato inaugurato un nuovo impianto polivalente che prende il nome di Palalido, destinato ad ospitare vari avvenimenti sportivi, tra cui, le gare di [[Hockey su pista]] di [[Serie A1 (hockey su pista)|serie A1]].
 
== Galleria fotografica d'immagini==
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File:Brolo palazzo festari.jpg|Il Brolo di Palazzo Festari.
File:Viale parco favorita.jpg|Un viale pedonale al Parco della Favorita.
File:Scalinata parco favorita.jpg|La scalinata d'ingresso al Parco della Favorita.
File:Piante Favorita.JPG|Biodiversità al Parco della Favorita.
File:Valle dell'Agno vista dalla frazione Piana di Valdagno.jpg| Vista parziale della vallata da frazione Piana di Valdagno
</gallery>
 
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== Bibliografia ==
* {{cita libro|autore=Comune di Valdagno|titolo=Noi cittadini 2005, Guida ai Diritti del comune di Valdagno|editore=Editore TIZIANOMOTTI&C|città=Valdagno|anno=2005|cid=Noi cittadini}}
* {{cita libro|autore=Mantese G.|titolo=Storia di Valdagno|editore=|città=Valdagno|anno=1966}}
* {{cita libro|autore=Cevese R.|titolo=Guida a Valdagno antica|editore=|città=Vicenza|anno=1982}}
* {{cita libro|autore=ChileseBressan LG.|L’Origine; delDal nomeLago M.|titolo=Politica e delsocietà, comuneValdagno di Valdagno1968-1995|editore=“Quaderni del gruppo storico Valle dell’Agno”, n.31Asof|città=Valdagno|anno=20062005}}
* {{cita libro|autore=MaddalenaComune G., Menatodi M.Valdagno|titolo=Valdariete.Noi cittadini I2005, CeltiGuida nell’Altoai VicentinoDiritti del comune di Valdagno|editore=Tiziano Motti & C|città=Valdagno|anno=20132005|cid=Noi cittadini}}
* {{cita libro|autore=Chilese L.|titolo=L’Origine del nome e del comune di Valdagno|editore=“Quaderni del gruppo storico Valle dell’Agno”, n.31|città=Valdagno|anno=2006}}
* {{cita libro|autore=Maddalena G.; Menato M.|titolo=Valdariete. I Celti nell’Alto Vicentino|editore=|città=Valdagno|anno=2013}}
 
== Voci correlate ==
*
* [[Storia della vita religiosa a Vicenza]]
* [[Storia del territorio vicentino]]
* [[Marzotto]]
* [[Valle dell'Agno]]
* [[Alto vicentino]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Valdagno}}
 
== Collegamenti esterni ==
{{Collegamenti esterni}}
* [http://www.comune.valdagno.vi.it/ Sito del comune]
*
* [http://www.valdagno.it/ Portale del comune]
* [http://storiavaldagno.altervista.org/prem, La storia di Valdagno.php]
* [http://www.hockeyvaldagno.it Hockey Valdagno]
* [http://storiavaldagno.altervista.org/prem.php Sito sulla storia di Valdagno]
* [http://www.Valdagnesi.com Valdagnesi.com Sito per i Valdagnesi nel mondo]
* [http://www.piccoledolomiti.info Sito Turistico delle Valli Agno e Chiampo]
 
{{ProvinciaComuni della provincia di Vicenza}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Vicenza}}