Incursioni turche del Friuli: differenze tra le versioni

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{{F|storia d'Italia|settembre 2015|}}
Le '''incursioni turche del [[Friuli]]''' furono un fenomeno che colpì la medesima regione nel corso del [[XV secolo|XV]] e [[XVI secolo]], in un contesto più grande, ovvero le guerre e le tensioni fra la [[Repubblica di Venezia]] e l'[[Impero Ottomanoottomano]]. Quasi sempre si trattava di cavalleria irregolare che, oltrepassato l'[[Isonzo]], distruggeva e razziava villaggi interi, uccidendo e facendo prigionieri uomini e donne delle fasce più giovani, poiché gli adulti e gli anziani, il più delle volte, venivano fatti letteralmente a pezzi con la spada. Dalla prima incursione del [[1415]] a l'ultima verso la prima metà del [[1500]] ce ne furono 9nove. Le conseguenze di queste incursioni furono la totale distruzione di alcuni paesi, alcuni ricostruiti ed altri lasciati al loro destino, molteplici uccisioni e stupri, e la dimostrazione che la [[Repubblica di Venezia]] non era in grado di gestire i propri territori. Va inoltre precisato che benché si chiamino incursioni "turche", di fatto questi predoni non erano veri e propri [[Turchiturchi (gruppo etnico)|turchi]], ma piuttosto [[Albanesialbanesi]], [[Croaticroati]], [[Serbiserbi]], [[Macedonimacedoni (gruppo etnico)|macedoni]], [[Ungheresiungheresi]] e sopratuttosoprattutto [[Bosgnacchibosgnacchi]], tutti, il più delle volte, di fede [[Musulmani|musulmana]].
Immagine: Gentile Bellini 003.jpg
[[File:Bellini, Gentile - Sultan Mehmet II.jpg|thumb|[[Maometto II]], il sultano in carica dell'Impero Ottomano durante le incursioni turche del Friuli dal 1463 a quella del 1479]]
 
== Incursione del 1415 ==
Fu la prima di queste numerose e devastanti incursioni. Si sa poco aal riguardo, segno che a pagare il prezzo maggiore furono soltanto i contadini. Quando i Turchiturchi invasero la [[Slovenia]] qualche banda era penetrata in [[Friuli]] per darsi al saccheggio<ref>{{Cita news|autore =Fulvio Comin|titolo = "STORIA DI PORDENONE"|pubblicazione =|data = settembre (2008)}}.</ref>.
 
== Incursioni del 1463 e 1469 ==
Mentre la [[Repubblica di Venezia]] e l'[[Impero ottomano|Impero Ottomano]] si guerreggiavano per il predominio del [[Mediterraneo]] e la [[Guerra turco-veneziana (1463-1479)|Guerra turco-veneziana del 1463-1479]] era iniziata, il Friuli subì un'altra incursione nel [[1463]]. Anche di questa incursione si conosce poco per i suddetti motivi, ma sicuramente ci furono numerosi saccheggi e razzie nei villaggi incapaci di difendersi da soli. Sei anni dopo questa seconda incursione ce ne fu un'altra tra il luglio ed il settembre [[1469]].
 
== Incursione del 1472 ==
Nel 1472, probabilmente tra il 21 e 24 settembre, ci fu un'altra incursione da parte dei Turchiturchi che oltrepassarono l'Isonzo, schierati in 8.000{{formatnum:8000}} unità di cavalleria irregolare guidati dal signore[[sanjak-bey]] della [[Sangiaccato di Bosnia|Bosnia]], Iskanderbeg Michaloghli (da non confondersi con il [[Giorgio Castriota Scanderbeg|Castriota]]), cristiano rinnegato di origini [[Genova|genovesi]] ([[Galata (Istanbul)|Galata]]). In questa quarta incursione i Turchiturchi si spinsero sino alla villa di Cussignacco, alle porte di [[Udine]], e [[Monfalcone]]. Tra saccheggi, incendi e stupri ci furono ben 10.000{{formatnum:10000}} vittime e {{formatnum:2000}} prigionieri, destinati o ad essere venduti al mercato di schiavi o a morire sgozzati a causa del loro ingombro per i Turchiturchi quando si trattava di attraversare ponti e fiumi in piena. [[Repubblica di Venezia|Venezia]], che era impegnata nelle guerre contro l'Impero Ottomano, per ostacolare queste incursioni fece riparare e ricostruire alcune fortezze lungo l'Isonzo.
 
== Incursione del 1477 ==
[[File:360Niklas_Stör_Entführung_in_die_Sklaverei.jpg|thumb|Donne catturate dagli [[ottomani]] durante una incursione in [[Stiria]] in una [[xilografia]] del 1530 circa, Niklas Stör, [[Biblioteca nazionale austriaca]]]]
Tra l'ottobre ed il novembre [[1477]] ci fu una delle più devastanti incursioni del Friuli e disfatte del popolo friulano. Il 29 ottobre, sempre il signore della Bosnia Iskanderbeg Michaloghli e 10.000{{formatnum:10000}} uomini posero i loro accampamenti nei pressi di [[Gorizia]], con il consenso del conte a patto che non avessero saccheggiato territori a lui appartenenti, anche oltre il [[Tagliamento]]. I turchi si divisero in più colonne per cogliere di sorpresa le truppe venete di [[Gradisca d'Isonzo|Gradisca]] disorientate, le quali cadranno in un'imboscata presso la [[Mossa#Piana del Preval|piana del Preval]]. Non ci furono prigionieri, e chi non cadrà sul campo di battaglia sarà ucciso tra torture e pene, sebbene un piccolo gruppo riuscì a ritornare alla fortezza. Da questo momento in poi gli invasori furono liberi di scorrere per tutta la regione, seminando il terrore fra la popolazione, la quale si nascose in fortezze e castelli per sfuggire alla distruzione. Tra l'1 e il 3 novembre gli invasori saccheggiarono molti paesi nella zona tra i fiumi [[Torre (fiume)|Torre]] e [[Tagliamento]], benché non oltrepassarono quest'ultimo. Carichi di ricchezze e prigionieri si ritirarono sull'Isonzo, e {{formatnum:3000}} di loro tornarono nel'[[Impero Ottomanoottomano]] con {{formatnum:4000}} prigionieri. Dopo un paio di giorni, ove i turchi rimasero nascosti nei boschi nei pressi di [[Doberdò del Lago|Doberdò]], ripartirono per nuovi saccheggi e distruzioni oltre al Tagliamento e al [[Piave]], penetrando nel [[Provincia di Treviso|trevigiano]]. Tra le numerosi conseguenze di questa incursione, si ricordano la distruzione della chiesa di [[San Quirino (Italia)|San Quirino]] e la distruzione totale di molteplici paesi, alcuni mai più ricostruiti come San V. Questi fatti sanciranno per sempre nell'immaginario collettivo il ricordo della ferocia di invasori senza pietà, tanto che ancora oggi nella [[Duomo di Tricesimo|Parrocchiale di [[Tricesimo]] è presente una lapide che attesta quanto accaduto in questa devastante incursione.
 
== Incursioni del 1478 e 1479 ==
Tra la primavera e l'estate del [[1478]] ci furono altre scorrerie da parte dei turchi, sebbene in maniera meno devastante e tragica rispetto a quelle dell'anno precedente. Ormai il Friuli diventò un bersaglio non solo per la cavalleria irregolare dell'[[Impero Ottomanoottomano]], ma per tutti i popoli dell'est Europa che avevano mire espansionistiche verso la [[penisola italiana]]. Nel [[1479]] ci fu un'ulteriore scorreria, sebbene sise ne sappia poco eo niente.
 
== Incursione del 1499 ==
{{vedi anche|Incursione ottomana in Friuli del 1499}}
Una delle incursioni più cruente fu quella del 1499, compiuta da circa {{formatnum:10000}} soldati comandati da [[Skender Pascià]] (Mihaloğlu İskender Paşa), che si spinsero fino a [[Conegliano]]: in otto giorni di scorribanda, furono trucidate o condotte in prigionia oltre {{formatnum:10000}} persone e furono saccheggiati ed arsi ben 132 villaggi.<ref>Boris Gombač, Atlante storico dell'Adriatico, Bandecchi & Vivaldi Ed., Pontedera 2007</ref>
 
== Incursione del 1503 ==
Tali incursioni avvennero a seguito della [[Guerra turco-veneziana (1499-1503)|seconda guerra Turco-Veneziana]].
 
== Le incursioni turche nella letteratura ==
[[Pier Paolo Pasolini]] scrisse, approssimativamente a maggio 1944, l'opera teatrale [[I Turcs tal Friùl]] ''(i Turchi nel Friuli),'' ambientata a Casarsa, composta da un solo atto di tipo drammatico scritto in friulano e basata su un episodio storico riguardante l'incursione del 1499.<ref>{{Cita web|url=https://www.centrostudipierpaolopasolinicasarsa.it/pasolinis-itinerary/the-church-of-santa-croce/i-turcs-tal-friul/|titolo=I Turcs tal Friûl|sito=Centro Studi Pier Paolo Pasolini Casarsa della Delizia|lingua=it-IT|accesso=2024-09-20}}</ref>
 
== Note ==
<references />
== Bibliografia ==
* {{Cita libro|nome=Fulvio|cognome=Comin|titolo=Storia di Pordenone|collana=Storie delle Città|anno=2008|editore=Biblioteca dell'Immagine|cid=Comin (2008)|ISBN=978-88-6391-301-9}}
* Fulvio Comin, "STORIA DI PORDENONE", settembre 2008
 
== Voci correlate ==
* [[Friuli]]
* [[Repubblica di Venezia]]
* [[Impero Ottomanoottomano]]
 
{{portale|storia|Friuli-Venezia Giulia}}
{{Esercito veneziano}}
{{portale|storia|Friuli-Venezia Giulia|storia|Venezia|Guerra}}
 
[[Categoria:Storia del Friuli]]