Don Giovanni (opera): differenze tra le versioni

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{{C|Le sezioni "Una rilettura del mito di Don Giovanni" e "L'opera", vista la mancanza di fonti e i toni usati, sembrano [[WikipediaWP:RO|ricerche originali]].|musica classica|novembre 2012}}
{{Opera
|titoloitaliano=Don Giovanni
|immagine=[[File:Max Slevogt Das Champagnerlied Don Giovanni Andrade.jpg|300px]]
|didascalia=[[Francisco d'Andrade]] interpreta Don Giovanni <br /> ''L'aria dello champagne''<br />Dipinto di [[Max Slevogt]], [[1903]]
|titolooriginale=Il dissoluto punito ossia Il Don Giovanni
|linguaoriginale=[[lingua italiana|italiano]]
|genere=[[dramma giocoso]]
|musica=[[Wolfgang Amadeus Mozart]] ([http://dme.mozarteum.at/DME/nma/nma_cont.php?vsep=68&gen=edition&l=1&p1=-99 Partitura online])<br /> ([http://www.dlib.indiana.edu/variations/scores/bhq9391/large/index.html Spartito online])
|libretto=[[Lorenzo Da Ponte]] <br />([http://www.librettidopera.it/dongiov/dongiov.html Libretto online])
|soggetto=''[[Don Giovanni Tenorio,o ossiasia Il convitato di pietra]]''<br />libretto di [[Giovanni Bertati]] <br />per [[Giuseppe Gazzaniga]]
|numeroatti=due
|epocacomposizione=marzo - 28 ottobre [[1787]]
|pubblicazione=Schott, Magonza, 1793
|primarappresentazione=29 ottobre [[1787]]
|teatro=[[Teatro degli Stati di Praga|Teatro degli Stati Generali]] di [[Praga]]
|primaitaliana=[[11 giugno]] [[1811]]
|teatroprimaitaliana=[[Teatro Valle]], [[Roma]]
|versionisuccessive=7 maggio [[1788]], Burgtheater di [[Vienna]]
|personaggi=''[[Don Giovanni]]'' ([[baritono]] o [[basso (voce)|basso]])<br />''Il Commendatore'' (basso o [[basso profondo]])<br />''Donna Anna'' ([[soprano]])<br />''Don Ottavio'' ([[tenore]])<br />''Donna Elvira'' (soprano o [[mezzosoprano]])<br />''Leporello'' ([[basso-baritono]] o basso)<br />''Masetto'' (baritono o basso)<br />''Zerlina'' (soprano o mezzosoprano)<br />''Contadine e contadini, servi, suonatori, demoni e coro di sotterra'' ([[Coro (opera)|coro]])
|personaggi=''[[Don Giovanni]]'' ([[baritono]] o [[basso (voce)|basso]])<br />
''Il Commendatore'' ([[basso profondo]])<br />
''Donna Anna'' ([[soprano]])<br />
''Don Ottavio'' ([[tenore]])<br />
''Donna Elvira'' ([[soprano]])<br />
''Leporello'' ([[basso-baritono]] o [[basso (voce)|basso]])<br />
''Masetto'' ([[baritono]] o [[basso (voce)|basso]])<br />
''Zerlina'' ([[mezzosoprano]] o [[soprano]])<br />
''Contadine e contadini, servi, suonatori e coro di sotterra'' ([[Coro (opera)|coro]])
|autografo=Bibliothèque Nationale, [[Parigi]]
}}
 
'''''Don Giovanni''''' (titolo originale: '''''Il dissoluto punito ossia il Don Giovanni''''', [[Catalogo Köchel|K 527]] 527) è un'[[opera lirica]] in due atti di [[Wolfgang Amadeus Mozart]].
 
È lail secondasecondo delledei tre opere[[Dramma italianegiocoso|drammi giocosi]] che il compositore [[Austria|austriacoaustria]]co scrisse su [[libretto]] di [[Lorenzo Da Ponte]] (che era al servizio dell'[[imperatore d'Austria]]), il quale attinse a numerose fonti letterarie dell'epoca. EssaL'opera precedesegue ''[[CosìLe fannozze tuttedi Figaro]]'' (K 588492) e segueprecede ''[[LeCosì nozzefan di Figarotutte]]'' (K 492588), e venne composta tra il marzo e l'ottobre del [[1787]], quando Mozart aveva 31 anni.
 
Commissionata dall'imperatore [[Giuseppe II d'Asburgo-Lorena|Giuseppe II]], anche in seguito al successo di un'altra opera, il ''[[Don Giovanni o sia Il convitato di pietra]]'' di [[Giuseppe Gazzaniga]], non andò tuttavia in scena per la prima volta a [[Vienna]], bensì alin quello che oggi si chiama [[Teatro degli Stati di Praga]]. ''Don Giovanni'' è considerataconsiderato uno dei massimi capolavori di Mozart, della storia della musica e della cultura occidentale in generale.
 
== PersonaggiL'opera ==
{{F|opere liriche|luglio 2015}}
I personaggi sono:
{{dx|[[File:Mozart at Vienna playing his Opera Don Juan for the first time.jpg|thumb|Mozart anticipa il ''Don Giovanni'' ai [[Vienna|viennesi]].]]}}
Il ''Don Giovanni'' è un dramma giocoso diviso in due atti. In realtà, questa dicitura che compare nel sottotitolo originale dell'opera dice abbastanza poco sul carattere di essa: "dramma giocoso" era infatti anche il nome con cui all'epoca venivano definite farse del tutto assurde. Dal punto di vista formale essa è un'[[opera buffa]] (così come la chiama Mozart nel suo catalogo), con la presenza di elementi tratti dall'[[opera seria]], come i pezzi scritti per Donna Anna e Don Ottavio.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Laura|cognome=Brignoli|data=2011-05-01|titolo=Éric-Emmanuel Schmitt e il paradosso di Don Giovanni|rivista=Studi Francesi. Rivista quadrimestrale fondata da Franco Simone|numero=163 (LV {{!}} I)|pp=108–117|lingua=it|accesso=2021-07-28|doi=10.4000/studifrancesi.5835|url=http://journals.openedition.org/studifrancesi/5835 | issn=0039-2944}}</ref>
 
L{{'}}''[[ouverture]]'' è composta da tre parti, una è un ''Andante con moto'', che verrà ripetuto nella penultima scena, nel momento in cui la statua del Commendatore entrerà nella casa di Don Giovanni. La seconda parte, invece, è un ''Allegro'' di carattere festoso. La prima aria dell'opera è ''Notte e giorno faticar'', cantata da Leporello, seguita poi dall'ingresso di Donna Anna e di Don Giovanni, che interpretano insieme al servo il trio ''Non sperar se non m'uccidi''.
* [[Don Giovanni]]: giovane cavaliere molto licenzioso che passa la vita a sedurre le donne (baritono o basso).
* Leporello: servitore di Don Giovanni. Trascrive le conquiste amorose del suo padrone su un catalogo (basso-baritono o basso).
* Commendatore: il Signore di [[Siviglia]] e padre di Donna Anna; all'inizio dell'opera sarà ucciso da Don Giovanni poi tornerà sotto forma di statua per punirlo (basso o basso profondo).
* Donna Anna: figlia del Commendatore e promessa sposa di Don Ottavio (soprano).
* Don Ottavio: promesso sposo di Donna Anna (tenore).
* Donna Elvira: nobile dama di Burgos abbandonata da Don Giovanni. Donna Elvira lo cerca affinché si penta delle sue malefatte (soprano o mezzosoprano).
* Zerlina: contadina corteggiata da Don Giovanni (soprano o mezzosoprano).
* Masetto: promesso sposo, molto geloso, di Zerlina (baritono o basso).
* Contadini e Contadine: amici di Masetto e Zerlina (coro).
* Servi: servitori e gendarmi di Donna Anna e Don Ottavio (coro).
* Suonatori: suonatori di Don Giovanni (coro).
* Demoni e Diavoli: entità infernali richiamate dalla statua del Commendatore per trascinare Don Giovanni all'inferno (coro).
 
La caratterizzazione psicologica dei personaggi è il vero capolavoro di Mozart e Da Ponte: Don Giovanni, pur essendo nobile, veste quasi il ruolo del tipico basso buffo settecentesco (vocalmente, un [[baritono]] o un [[basso-baritono]]), quasi a sottolineare l'immoralità del suo comportamento che, per così dire, lo "abbassa" di livello. Leporello (anche lui un basso ai limiti del buffo, la cui estensione va da un "Fa grave" fino al "Mi acuto") è invece un personaggio frequentemente in bilico tra l'ironia, l'insolenza e la sottomissione nei confronti del ''padron'' Don Giovanni. Sono presenti figure comiche o dal contorno quasi bucolico (i contadini Masetto e Zerlina) ma c'è tra queste e le figure drammatiche una forte commistione che fa prevalere le seconde, portatrici di forti valori morali ed etici da trasmettere al pubblico. In particolare, in contrasto alle figure semplici ma eticamente forti, all'ascoltatore moderno non può non risultare ridicola la affettata serietà di Don Ottavio ([[tenore]]), definito da qualche critico il "fidanzato modello": mentre Masetto per difendere la sua Zerlina è disposto anche a prendersi botte da Don Giovanni (travestito in quell'occasione da Leporello), Don Ottavio per la sua Donna Anna non riesce a reagire se non con un timido «un ricorso vo' far a chi si deve, e in pochi istanti vendicarvi prometto» cosa che in realtà, non farà mai.
== Una rilettura del mito di Don Giovanni ==
[[File:Lorenzo da Ponte.jpg|thumb|''Lorenzo Da Ponte'', ritratto.]]
L'impronta di [[Lorenzo Da Ponte]], futuro poeta di corte a [[Vienna]], si avverte in maniera sensibile in tutte e tre le opere italiane scritte per [[Mozart]] (cioè, ''Nozze di Figaro'', ''Don Giovanni'' e ''Così fan tutte''). Il librettista veneto lavorò con molti dei più grandi operisti italiani del tempo, tra cui [[Antonio Salieri]]. In particolare, mentre lavorava alla stesura del ''Don Giovanni'', Da Ponte stava scrivendo contemporaneamente il libretto di ''Axur, re d'Ormus'' per Salieri (versione italiana del ''Tarare'' andato in scena pochi mesi prima a [[Parigi]]) e ''L'arbore di Diana'' per [[Vicente Martín y Soler|Martìn y Soler]].
 
Tuttavia, né Mozart, né Da Ponte sicuramente ebbero l'intenzione (almeno esplicita) di mettere in ridicolo Don Ottavio, dando invece al suo ruolo una musica smagliante e un tono magniloquente, da opera seria (ricordiamo a conferma di ciò che il primo Don Ottavio, [[Antonio Baglioni]], fu anche il primo interprete di Tito ne ''[[La clemenza di Tito]]''). A questo proposito è da segnalare il magnifico duetto del primo atto (Don Ottavio e Donna Anna), ''Fuggi, crudele, fuggi'', che potrebbe essere il gioiello di un'opera seria, il duetto fra un Cesare e una Cleopatra, o fra un Alessandro e una Candace.
Da Ponte, nella collaborazione con Mozart per la stesura dell'opera, si appoggiò ad un precedente libretto di [[Giovanni Bertati]] intitolato ''Don Giovanni, o sia Il convitato di pietra,'' apportandovi per altro importanti modifiche. Bertati aveva quasi certamente derivato il suo testo da un dramma in versi pubblicato nel [[1630]] del grande scrittore spagnolo [[Tirso de Molina]], ''[[Il seduttore di Siviglia e il convitato di pietra]] (El burlador de Sevilla y Convidado de piedra)''.
 
Gli altri due personaggi seri, Donna Anna e Donna Elvira, ricevono pure grande attenzione da Mozart sul piano musicale: Donna Anna in particolare fu interpretata da cantanti di primo livello ([[Teresa Saporiti]] alla prima di Praga e addirittura [[Aloysia Weber|Aloysia Weber Lange]], il grande amore giovanile di Mozart, a Vienna). Da segnalare nel ruolo di Donna Anna il magnifico Rondò che chiude le arie solistiche del secondo atto, ''Non mi dir, bell'idol mio'', dove Mozart fa largo uso della [[coloratura]], qui però intesa in senso profondamente drammatico. Se l'immoralità di Don Giovanni tenderebbe a svilire le figure femminili (e principalmente Donna Anna e Donna Elvira), Mozart con la sua musica le trasfigura in eroine.
Il tema di Don Juan Tenorio, ripreso dalla fantasia popolare, consentì a [[Tirso de Molina]] - che articolò il suo racconto in tre distinte giornate del ''burlador de Sevilla'' - di inaugurare quella che sarebbe stata la fortunata sorte letterario-musicale del don Giovanni.
[[File:Leopold Mozart.jpg|miniatura|Leopold Mozart, ritratto]]
Un riferimento importante per Da Ponte e Mozart fu sicuramente anche il ''[[Don Giovanni o Il convitato di pietra]]'' di [[Molière]].
Elvira, dal punto di vista musicale, ha una caratura simile a quella di Donna Anna: l'importanza delle prime interpreti (fra cui [[Caterina Cavalieri]] a Vienna) conferma la sostanziale equivalenza al ruolo della compagna di Ottavio. Anche dal punto di vista vocale, Donna Elvira è un [[soprano]] come Anna, seppure dall'[[XIX secolo|ottocento]] in poi sia invalsa la tendenza ad attribuire a Donna Elvira la voce del [[mezzosoprano]]. Da segnalare l'aria ''Ah fuggi il traditor'' del primo atto, in cui Mozart addirittura ricorre a delle reminiscenze [[Georg Friedrich Händel|handeliane]]. Appositamente scritto per la Cavalieri (notissima cantante dell'epoca) è l'aria solistica del secondo atto, ''Mi tradì quell'alma ingrata'', caratterizzata anche questa da un largo uso della coloratura.
[[File:Wolfgang-amadeus-mozart_1.jpg|thumb|''Wolfgang Amadeus Mozart'', ritratto.]]
In particolare, mentre le atmosfere cupe e intrise di un religioso senso di colpa sono da riferirsi al modello di Tirso de Molina, l'immagine del libertino impenitente, ateo e irriverente al punto da scherzare con le ombre dell'aldilà e sfidare persino il giudizio divino, sono assai vicine alla commedia di Molière.
Tuttavia, il compiacimento un po' crudele con cui Don Giovanni tratta le sue conquiste, è segno di una certa misoginia che non compare in Molière, e che invece è da ascrivere interamente a Mozart e Da Ponte (anche guardando in prospettiva storica la terza opera della "trilogia", cioè il ''Così fan tutte'').
 
Insomma, stilisticamente il Don Giovanni è in bilico fra opera seria e buffa, e allo stesso modo, il tono generale oscilla fra tragedia e commedia, ben giustificando quindi il sottotitolo "dramma giocoso" con cui da Da Ponte sigilla l'intera opera.
== Il protagonista ==
 
{{vedi anche|Don Giovanni}}
Infatti, arie e recitativi dei due atti sono preceduti in apertura da una sinfonia dalla matrice tutt'altro che allegra, che inizialmente non troverebbe motivo per essere stata scritta con tali toni drammatici, visto ciò che ci si aspetta da una sorta di "commedia", ma che trova con pienezza la sua spiegazione alla fine dell'opera, in cui ricompare e si riesce a cogliere nel susseguirsi dei suoni, l'idea di una sorta di ring-composition, di una ciclicità quasi epica nella narrazione, che sembra, coi suoi cerchi concentrici, avvolgere a poco a poco il corpo di Don Giovanni fino a stringerlo per trascinarlo nell'[[oltretomba]].
Don Giovanni passa la vita a sedurre donne. L'elenco di quelle da lui conquistate nel girare il mondo è conservato da Leporello sul suo catalogo: in [[Italia]] 640, in Alemagna ([[Germania]]) 231, in [[Francia]] 100, in [[Turchia]] 91 e in [[Spagna]] 1003. In questo cavaliere, licenzioso quanto coraggioso, si è talvolta voluto vedere una proiezione di Mozart perché anch'egli era un grande seduttore di donne per la sua fama, anche se questo non è mai stato sostenuto da nessun documento storico.
 
Don Giovanni finirà poi vittima del suo errore più grave, ossia di non pentirsi davanti alla statua del Commendatore, non soltanto rifiutandosi per ben tre volte di farlo, ma spingendosi a simulare il pentimento davanti a Donna Elvira solamente per raggiungere i suoi scopi. Proprio per questi motivi, verso la fine dell'Atto II, scontrandosi con la statua del Commendatore venuto dall'oltretomba e che, con un amore infinito, lo esorta a cessare ogni violenza e a pentirsi, il nobile finirà all'inferno.
Il filosofo danese [[Søren Kierkegaard]] scrisse un lungo saggio in cui afferma, citando [[Charles Gounod]], che il ''Don Giovanni'' è «un lavoro senza macchia, di ininterrotta perfezione». Il finale, in cui [[Don Giovanni]] rifiuta di pentirsi, è stato argomento delle dissertazioni filosofiche e artistiche di molti scrittori, tra cui [[George Bernard Shaw]], che nel ''[[Uomo e superuomo|Man and Superman]]'' parodiò l'opera con un esplicito riferimento a Mozart nel cliente della scena finale tra il Commendatore e Don Giovanni<ref>{{Cita web
Per questo motivo Mozart e Da Ponte hanno conferito a Don Giovanni questa fissità frenetica, brutale, ossessiva e dissennata, così caratteristica della cultura della nostra epoca, e che ritroviamo nella musica del libertino, particolarmente nella famosa aria n°11 (''Finch'han dal vino''), nota anche col nome di ''Aria dello champagne''.
|url = http://www.dbu.edu/naugle/pdf/kierkegaard_dongiovanni.pdf
Il Don Giovanni non lascia indifferenti, poiché provoca e disturba con la sua ironia, ma non tradisce la sua intenzione ben definita: ci mostra la supremazia delle leggi dell'universo sull'arbitrarietà della tirannia, lanciandoci una sfida, spiegando perché l'opera non piacque ai viennesi.
|titolo = "Søren Kierkegaard's Interpretation of Mozart's Opera Don Giovanni: An Appraisal and Theological Response"
|accesso=30 ottobre 2007
|cognome = Naugle
|nome = David, PhD
|formato = PDF
|p = 2}}</ref>.
 
Il film di [[Miloš Forman]] ''[[Amadeus (film)|Amadeus]]'' (1984) offre una singolare interpretazione [[psicoanalisi|psicoanalitica]] del Don Giovanni, identificando nella figura del Commendatore quella di [[Leopold Mozart]], morto pochi mesi prima del debutto e come "risorto" dalla tomba per richiamare al dovere il figlio libertino e scapestrato.
 
== Trama ==
=== Ouverture ===
 
=== Atto I ===
Leporello, mentre attende il suo padrone Don Giovanni, introdottosi mascherato in casa di Donna Anna per sedurla, si lamenta della sua condizione di servitore. All'interno Donna Anna, che all'inizio aveva creduto che fosse il suo fidanzato Don Ottavio a farle visita, si accorge dell'inganno e reagisce alla tentata violenza riuscendo ad allontanare il nobiluomo dalla sua stanza; questi esce nel giardino dove il servo lo attendeva. Sopraggiunge allarmato il Commendatore, padre di Anna, che, dopo aver mandato la figlia a chiamare i soccorsi, sfida a duello Don Giovanni. Questi, prima riluttante, accetta e in pochi istanti uccide il vecchio; ritrova Leporello che, spaventato, si era nascosto. Ora che il Commendatore è stato ucciso, al nobile e al suo complice non resta che fuggire.
 
Donna Anna, quando scopre il cadavere del padre, sviene per il dolore; Don Ottavio, che l'accompagna, la soccorre e le promette di vendicare la morte del padre a qualsiasi costo.
 
Nel frattempo, Don Giovanni è per strada con Leporello in cerca di nuove conquiste e, mentre parla con quest'ultimo, scorge da lontano una fanciulla tutta sola e le si avvicina, ma quando scopre che quella dama è Donna Elvira, da lui già sedotta ed abbandonata pochi giorni prima e che ora lo cerca disperata d'amore, si trova in grande imbarazzo. Don Giovanni cerca di giustificarsi e quando Donna Elvira viene distratta da Leporello, si allontana in fretta lasciando il povero servo a tentare di placare la furia funesta di Donna Elvira: viste le circostanze, egli non può far altro che rivelarle la vera natura del carattere di Don Giovanni e, in un'[[Aria (musica)#Tipologie di aria d'opera nel XVIII secolo|aria del catalogo]], elenca l'infinita serie delle sue conquiste di donne in tutto il mondo: 640 in Italia, 231 in Germania, 100 in Francia, 91 in Turchia e in Spagna 1003.
 
Donna Elvira, sebbene sconvolta e affranta, non si arrende e parte in cerca di Don Giovanni affinché si penta definitivamente delle sue malefatte.
 
Intanto, un gruppo di contadini e contadine festeggiano le nozze di Zerlina e Masetto. Don Giovanni e Leporello, fuggiti da Donna Elvira, vanno ad assistere. Intenzionato a sedurre la fresca sposina, Don Giovanni fa allontanare con una scusa il marito in compagnia di Leporello (che stava corteggiando alcune invitate) con tutti gli altri paesani, suscitando l'ira di Masetto che però riesce a contenersi. Rimasto solo con la giovane Zerlina, Don Giovanni la invita a seguirlo e le promette di sposarla (''là ci darem la mano''). Proprio quando Zerlina sta per cedere alle sue promesse e lusinghe, sopraggiunge Donna Elvira, infuriata, che avvisa la giovane delle cattive intenzioni del malvagio libertino e la porta via con sé. Nel frattempo, arrivano Donna Anna e Don Ottavio venuti a chiedere a Don Giovanni aiuto per rintracciare l'ignoto assassino del Commendatore, senza sapere che è proprio lui il colpevole. Sopraggiunge ancora Donna Elvira dicendo di non credere a Don Giovanni, ma questi la accusa di essere pazza. Donna Anna e Don Ottavio, partiti Don Giovanni e Donna Elvira, rimangono soli: Donna Anna ha riconosciuto dalla voce di Don Giovanni l'uccisore del padre, e ricorda al fidanzato la sua promessa prima di partire. Rimasto solo, Don Ottavio rimane stupito dalle parole di Donna Anna, ma prima di arrestare Don Giovanni, decide di andare a consolarla.
 
Don Giovanni, per sedurre Zerlina, ordina a Leporello di organizzare una grande festa in onore del matrimonio. Nel mentre, Zerlina cerca di farsi perdonare da Masetto, ma Don Giovanni compare improvvisamente, invitandoli al ballo insieme agli altri paesani.
 
Prima della festa, Donna Anna, Don Ottavio e Donna Elvira decidono di andare mascherati al ballo che Don Giovanni ha organizzato, con l'obiettivo di arrestarlo. Intanto il donnaiolo ordina a Leporello di invitarli, ignaro delle loro intenzioni. Al ballo il cavaliere danza con Zerlina e la conduce in disparte per farla sua con la forza, mentre Leporello intrattiene ancora Masetto, ma la giovane grida (da fuori scena) e gli invitati accorrono in suo soccorso. Don Giovanni dapprima cerca di accusare l'innocente Leporello della tentata violenza, ma, gettate le maschere, Donna Elvira, Donna Anna e Don Ottavio lo accusano apertamente a loro volta e cercano di arrestarlo insieme a Masetto, Zerlina e agli altri paesani. Dopo aver dichiarato apertamente il proprio coraggio, Don Giovanni riesce a fuggire, seguito dal fidato Leporello.
 
=== Atto II ===
Verso sera, di fronte alla casa di Donna Elvira, Don Giovanni e Leporello discutono animatamente (''Eh via, Buffone''). Il servo, dopo le accuse rivoltegli ingiustamente, vorrebbe prendere le distanze dal suo padrone, ma quest'ultimo, offrendogli del denaro, lo convince a tornare al suo servizio con una nuova impresa: scambiarsi gli abiti, cosicché egli possa corteggiare impunemente la cameriera, mentre Leporello distrae Elvira. Quest'ultima, affacciatasi alla finestra (''Ah, taci ingiusto core''), cade nel tranello e si illude che Don Giovanni (in realtà Leporello travestito) si sia pentito e ravveduto.
 
Una volta che Donna Elvira e Leporello si sono allontanati, Don Giovanni intona una serenata sotto la finestra della cameriera. Sopraggiunge Masetto in compagnia di contadini e contadine armati, in cerca del nobile allo scopo di ucciderlo. Protetto dal suo travestimento, Don Giovanni riesce a far allontanare tutti gli altri tranne Masetto (''Metà di voi qua vadano''): rimasto solo con il giovane ed avendolo con l'inganno privato delle armi, Don Giovanni lo picchia e si allontana. Zerlina, di lì passante, soccorre il marito e, dopo aver appreso quel che è accaduto, decide insieme a lui di catturare non solo Don Giovanni ma anche lo sfortunato servo, poiché Masetto è ancora convinto di essere stato picchiato da quest'ultimo (''Vedrai carino'').
 
Nel frattempo, Leporello travestito non sa più come comportarsi con Donna Elvira che lo incalza e vorrebbe fuggire senza dar nell'occhio. Trovata un'uscita, decide di tagliare la corda, ma è bloccato dall'arrivo di Donna Anna, Don Ottavio, Zerlina e Masetto, accompagnati da servi, contadini e contadine che, credendolo Don Giovanni, si fanno avanti per catturarlo e ucciderlo, non prima però che il poveretto riveli la sua vera identità (''Sola sola in buio loco''). Le cose comunque non cambiano: Zerlina lo accusa di aver picchiato Masetto, Donna Elvira di averla ingannata e Don Ottavio e Donna Anna di tradimento. Leporello spiega dunque a Masetto e a Zerlina di non sapere nulla, dato che è da un'ora che gira con Donna Elvira, e spiega a Donna Anna e a Don Ottavio di non averli traditi, fuggendo però subito dopo (''Ah, pietà signori miei''). Don Ottavio è sempre più deciso ad assicurare Don Giovanni alla giustizia e parte per vendicare gli amici (''Il mio tesoro''). Mentre Masetto continua a cercare Don Giovanni, Zerlina raggiunge Leporello e tenta di ucciderlo perché non crede alle sue parole, tuttavia Leporello riesce a fuggire nuovamente con un altro inganno (''Per queste tue manine''). Zerlina, insieme a Donna Elvira, cerca di inseguirlo, ma sopraggiunge Masetto, che rivela l'innocenza di Leporello poiché ha appena visto Don Giovanni travestito da servo. Mentre i due ripartono alla ricerca di Don Giovanni, Donna Elvira, rimasta da sola, dà sfogo a tutta la sua amarezza e rabbia, divisa fra l'amore per Don Giovanni e il desiderio di vendetta nei suoi confronti (''In quali eccessi'' e ''Mi tradì quell'alma ingrata'').
 
È notte fonda, intorno alle due. Don Giovanni si è rifugiato nel cimitero e attende lì Leporello. Questi arriva e racconta al padrone ciò che gli è capitato, affermando che forse avrebbe fatto meglio ad andarsene, invece di accettare la sua offerta di denaro. Don Giovanni reagisce ridendo di gusto per quel che è accaduto al servo sfortunato, ma all'improvviso si ode una voce minacciosa: ''Di rider finirai pria dell'aurora''. Stupiti, si guardano intorno per vedere di chi sia quella voce tenebrosa e la repentina e spavalda reazione di Don Giovanni provoca una nuova risposta da parte della voce: ''Ribaldo, audace, lascia ai morti la pace''. È la statua funebre del Commendatore a parlare. Leporello è tremante, nascosto sotto una panchina, ma Don Giovanni non ne è per nulla intimorito, anzi, ordina beffardo a un Leporello terrorizzato di invitarla a cena (''Oh statua gentilissima''): la statua accetta rispondendo terribilmente "Sì".
 
Palazzo del Commendatore, notte. Don Ottavio chiede a Donna Anna se si sia decisa a sposarlo. Questa dice che lo ama moltissimo, ma è troppo addolorata per la perdita del padre, così dichiara che potrà sposarlo solo quando il colpevole dell'atroce delitto (Don Giovanni) sarà arrestato (''Non mi dir''). Don Ottavio non può fare a meno di darle ragione: lui e i suoi amici vendicheranno il Commendatore. Nessun di loro è a conoscenza dell'invito di Don Giovanni.
 
[[File:Max Slevogt Don Giovannis Begegnung mit dem steinernen Gast.jpg|thumb|[[Max Slevogt]]: ''Don Giovanni l'incontro con la statua del Commendatore'', 1906]]
 
Nel palazzo di Don Giovanni, tutto è pronto per la cena: la tavola è preparata, i musicisti sono al loro posto e il pasto sta per essere servito. Don Giovanni si siede a mangiare e si intrattiene ascoltando brani delle opere ''Una cosa rara'' di [[Vicente Martín y Soler]], ''Fra i due litiganti il terzo gode'' di [[Giuseppe Sarti]] e infine, in una spiritosa autocitazione, ''[[Le nozze di Figaro]]'', nello specifico l'aria di Figaro ''Non più andrai farfallone amoroso'' dello stesso Mozart (''Già la mensa è preparata''). Giunge all'improvviso Donna Elvira che implora ancora una volta Don Giovanni affinché si penta (''Ultima prova dell'amor mio''), ma questi si prende gioco di lei e la caccia via. La donna esce di scena e d'improvviso la si sente gridare terrorizzata. Don Giovanni ordina a Leporello di andare a vedere che cosa sia successo, ma ancora una volta si ode un grido di terrore e a tornare è proprio Leporello, pallidissimo e tremante: alla porta c'è la statua del Commendatore. Poiché il suo servo è troppo spaventato, Don Giovanni decide di andare lui stesso ad accogliere la statua, mentre Leporello si nasconde sotto al tavolo. Entra quindi la statua del Commendatore (''Don Giovanni a cenar teco''), incontrando un Don Giovanni stupito e un Leporello tremante. Quest'ultimo cerca invano di convincere il padrone a scappare, ma egli è deciso a non mostrarsi codardo e ad affrontare apertamente lo spirito del Commendatore. Il "convitato di pietra" vuole ricambiare l'invito e così propone a Don Giovanni di recarsi a cena da lui, porgendogli la mano. Impavido e spericolato, Don Giovanni accetta e stringe la mano della statua: d'improvviso un gelo mortale lo assale, ma egli, pur prigioniero di quella morsa letale, rifiuta ripetutamente di pentirsi dei suoi delitti. Il Commendatore, furioso, scompare in mezzo a nubi di foschia, mentre le fiamme divampano intorno e un terremoto prorompe in scena: sono [[Demone|demoni]] e [[Diavolo|diavoli]] che stanno richiamando il libertino all'inferno. Egli cerca di sfuggire al suo destino, ma viene inghiottito, urlante tra le fiamme.
 
Giungono a questo punto gli altri personaggi con dei gendarmi, decisi ad arrestare Don Giovanni, ma vengono subito fermati da Leporello il quale riferisce l'orribile scena appena accaduta. Dato che il Cielo ha punito l'incorreggibile libertino, Don Ottavio chiede a Donna Anna se questa volta sia disposta a sposarlo, ma ella richiede un altro anno di pazienza, affinché il suo cuore si possa sfogare. Mentre Don Ottavio accetta di buon grado, Donna Elvira decide di ritirarsi in convento, poiché l'unico uomo che ha amato, Don Giovanni, è morto. Masetto e Zerlina vanno a cena insieme ai loro amici e Leporello va verso l'osteria, alla ricerca di un padrone migliore. Il sipario si chiude infine su tutti i personaggi, che, dopo aver cantato il concertato finale (''Questo è il fin di chi fa mal''), si allontanano in direzioni diverse.
 
== Le due versioni ==
[[File:Estates Theatre, Prague cropped.jpg|thumb|upright=1.4|Il [[Teatro degli Stati di Praga]]]]
L'opera andò in scena per la prima volta a [[Praga]] il 29 ottobre [[1787]], dopo diversialcuni rinvii avutisi a partire dal 14 ottobre;. dopoDopo i consensil'esito entusiasticifortunato di quella "prima", il compositore scriveva, con comprensibile entusiasmo: «L'opera è andata in scena con il successo più clamoroso possibile»;. d'altrondeSappiamo sappiamoinoltre che la sera del 3 novembre vi era stata la quarta seratarecita, con incasso «a beneficio del compositore», e vi è pure notizia che molti insistettero per trattenere Mozart a Praga inonde vista dicommissionargli una nuova opera; l'impresario Guardasoni, proprio in quei giorni, si affretta a scrivere a Da Ponte: «Evviva Da Ponte! Evviva Mozart! Tutti gli impresari, tutti i virtuosi devono benedirli! Finché essi vivranno, non si saprà mai cosa sia la miseria teatrale». Dopo il grande successo praghesedi l'opera venne rappresentata poiPraga, nel mese di maggio dell'anno successivo, l'opera fu rappresentata a [[Vienna]]. La prima città veniva, per certi versi, vista come un luogo di prova della versione definitiva che poi si sarebbe eseguita nella seconda cioè a Vienna nel [[Burgtheater]].
 
Del restoPoiché il pubblico viennese, piuttosto conservatore, avrebbe probabilmente accettato malvolentieri l'opera nella sua versione originaria, ragione per la quale l'autore eseguì non pochi tagli e alcune rilevanti modifiche. Il principale taglio riguardò il finale del secondo atto, dove venne eliminata la scena 20, in cui si ritrovano tutti i personaggi a commentare la fine di Don Giovanni, con il concertato finale in [[Re (nota)|re]] [[Scala maggiore|maggiore]] che contiene la morale conclusiva: {{Citazione|Questo è il fin di chi fa mal:<br />E de' perfidi la morte<br />Alla vita è sempre ugual.}}
In sostanza, nella versione viennese l'opera si conclude con la scena 19, e cioè la contesa di Don Giovanni col Commendatore e la sua discesa all'inferno in mezzo al coro (soli bassi) delle anime dannate. Secondo alcuni, il taglio della "scena ultima" sarebbe avvenuto già a Praga; secondo altri, non sarebbe avvenuto mai, né a Praga, né a Vienna.
 
[[File:2006Wien -03-03 Burgtheater.JPG|thumb|left|Burgtheater di Vienna.]]
 
Questa scelta artistica di Mozart fu probabilmente dettata dal voler concludere l'opera nella stessa tonalità (re minore) in cui incomincia l'ouverture, dandole così un aspetto ciclico. La disputa tra i sostenitori della partitura praghese e quelli della partitura viennese nacque quasi immediatamente.
 
Anche in tempi moderni si ritrovano entrambe le scelte (il maestro [[Riccardo Muti]] preferisce quella viennese in re minore). Dal punto di vista filologico, la disputa è stata però definitivamente risolta dai membri della ''[[Neue Mozart-Ausgabe]]''<ref>[{{Cita web |url=http://www.nma.at/default-italian.htm |titolo=''Neue Mozart-Ausgabe''] |accesso=23 gennaio 2006 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060308191843/http://www.nma.at/default-italian.htm |dataarchivio=8 marzo 2006 |urlmorto=sì }}</ref> (un'autorevole istituzione che lavora dagli [[anni 1950|anni cinquanta]] alla revisione critica dell'opera mozartiana), a favore della versione praghese: dal punto di vista storico, infatti, nel 1700'700 una tragicommedia era sempre conclusa da una scena d'assieme che conteneva la morale della storia.
 
Nella versione praghese non sono presenti l'aria ''Dalla sua pace'', il duetto ''Per queste tue manine'', l'aria ''Mi tradì quell'alma ingrata'' e si dice anche l'ultima scena ''Ah dove il perfido'', mentre nella versione viennese sono presenti. La sceltaversione più spesso usata dai direttori d'orchestra è quella praghese, ma in alcuni casi è possibile ascoltare anche ascoltarela quellaversione viennese ([[John Eliot Gardiner]], Roger Norrington e René Jacobs la preferiscono).
 
Nonostante ciò il ''Don Giovanni'', per quanto avesse una bellissima musica e cheSebbene nella versione di Praga ottenneavesse ottenuto un grandissimo successo, nellail versione''Don vienneseGiovanni'' non fu molto apprezzato dala pubblicoVienna, non tanto per la musica, maquanto per la tramanatura dovedella untrama. nobileMolti, ossiainfatti, Dontemevano Giovanni,che muore,la emessa in questoscena mododi potevaun provocarenobile delleche ribellionimuore, delin popoloquesto controcaso altriDon nobiliGiovanni, edavrebbe inpotuto questoprovocare casosommosse popolari contro l'imperatorearistocrazia e austriaco;l'imperatore quindistesso. Mozart e Da Ponte non riuscirono dunque ad ottenere un successo della loro opera paragonabile a quello praghese, infatti,e l'imperatore [[Giuseppe II d'Asburgo-Lorena|Giuseppe II]] ebbe a dire che: «Il Don Giovanni non è pane per i denti dei miei viennesi».
 
== Rappresentazioni a Praga e a Vienna ==
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!Personaggi
!Tipo di voce
!Prima rappresentazione a Praga, 2829 ottobre, 1787<br />(Direttore: [[Wolfgang Amadeus Mozart]])
!Versione di Vienna, 7 maggio 1788 <br />(Direttore: [[Wolfgang Amadeus Mozart]])
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| [[Don Giovanni]]
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| Il Commendatore
|[[basso (voce)|basso profondo]]
|[[Giuseppe Lolli]]
|[[Francesco Bussani]]
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| Donna Elvira
|[[soprano]]/[[mezzosoprano]]
|[[Catarina Micelli]]
|[[Katherina Cavalieri]]
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| Leporello
|[[basso (voce)|basso]]/[[basso-baritono]]
|[[Felice Ponziani]]
|[[Francesco Benucci]]
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| Masetto
|[[basso (voce)|basso]]/[[baritono]]
|Giuseppe Lolli
|Francesco Bussani
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| Zerlina
|[[soprano]]/[[mezzosoprano]]
|[[Caterina Bondini|Caterina Bondini Saporiti]]
|[[Luisa Laschi|Luisa Laschi Mombelli]]
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| colspan="4"|'' Coro'': Contadini, contadine, servi, musicisti, coro di [[Demone|Demoni]]
|}
 
Katherina Cavalieri (Donna Elvira) è statafu la prima Konstanze in ''[[Il ratto dal serraglio]]'', Francesco Benucci (Leporello) il primo Figaro in ''[[Le nozze di Figaro]]'', e Aloysia Weber-Lange, la cognata di Mozart, ha cantatocantò spesso nelle sue opere liriche.
 
== Altre prima rappresentazioni ==
Il 15 giugno 1788 ebbe la prima a [[Lipsia]] ed il 15 dicembre la quindicesima recita nel Burgtheater alla presenza di [[Giuseppe II d'Asburgo-Lorena]].
 
Il 13 marzo 1789 avviene la prima di ''Don Juan oder Das steinerne Nachtmahl'' a [[Magonza]], il 3 maggio a [[Francoforte sul Meno]], il 27 settembre a [[Mannheim]] come ''Don Juan'' nella traduzione di [[Christian Gottlob Neefe]], il 4 ottobre a [[Passau]], il 13 ottobre a [[Bonn]], il 14 ottobre a Varsavia, il 27 ottobre ad Amburgo, il 26 giugno 1790 a [[Soest (Germania)]], il 5 luglio a [[Schwerin]], il 20 dicembre nel [[Staatsoper Unter den Linden]] di Berlino, il 4 marzo 1791 a [[Hannover]], il 16 aprile a [[Kassel]], l'8 luglio a [[Bad Pyrmont]] ed il 7 agosto nel [[Teatro Cuvilliés]] di [[Monaco di Baviera]]. Il 2 settembre successivo Mozart dirige una recita a [[Malá Strana]] con Antonio Baglioni e [[Luigi Bassi]] alla presenza di [[Leopoldo II d'Asburgo-Lorena]] e [[Maria Luisa di Borbone-Spagna (1745-1792)]].
 
Il 17 settembre 1805 avviene la prima nell'[[Opéra national de Paris]] di "Don Juan ou Le débauché puni" nella traduzione di Henri Joseph Thuring e Denis Baillot alla presenza di [[Giuseppina di Beauharnais]], nel 1811 al [[Teatro Valle]] di Roma con [[Andrea Nozzari]] ed al [[Théâtre-Italien]] di Parigi diretta da [[Gaspare Spontini]] con [[Nicola Tacchinardi]] e nel [[1814]] al [[Teatro degli Stati di Praga]] diretta da [[Carl Maria von Weber]] ed al [[Teatro alla Scala]] di Milano diretta da [[Alessandro Rolla]] con [[Giovanni David]] e [[Filippo Galli (basso)]].
 
Nel Regno Unito la premiere è stata nel [[1817]] al [[Her Majesty's Theatre]] di Londra diretta da Spontini seguita dopo pochi giorni dalla prima al [[Royal Opera House]], [[Covent Garden]] di Londra come ''The Rake Punished or Don Giovanni'' diretta ancora da Spontini.
 
Nel [[1826]] avviene la prima a New York con [[Maria Malibran]], [[Manuel García (padre)]], [[Gaetano Crivelli]] e [[Manuel García (figlio)]] alla presenza del librettista.
 
== L'opera ==
[[File:Mozart_at_Vienna_playing_his_Opera_Don_Juan_for_the_first_time.jpg|thumb|upright=1.9|Mozart anticipa il ''Don Giovanni'' ai [[Vienna|viennesi]].]]
Il ''Don Giovanni'' è un [[dramma giocoso]] diviso in due atti. In realtà, questa dicitura che compare nel sottotitolo originale dell'opera dice abbastanza poco sul carattere di essa: "dramma giocoso" era infatti anche il nome con cui all'epoca venivano definite farse del tutto assurde. Dal punto di vista formale essa è un'[[opera buffa]] (così come la chiama Mozart nel suo catalogo), con la presenza di elementi tratti dall'[[opera seria]], come i pezzi scritti per Donna Anna e Don Ottavio.
 
L'&nbsp;''[[ouverture]]'' è composta da due parti, una è un Andante con moto, che verrà ripetuto nella penultima scena, nel momento in cui la statua del Commendatore entrerà nella casa di Don Giovanni. La seconda parte, invece, è un Allegro di carattere festoso. La prima aria dell'opera è ''Notte e giorno faticar'', cantata da Leporello, seguita poi dall'ingresso di Donna Anna e di Don Giovanni, che interpretano insieme al servo il trio ''Non sperar se non m'uccidi''.
 
La caratterizzazione psicologica dei personaggi è il vero capolavoro di Mozart e Da Ponte: Don Giovanni, pur essendo nobile, veste quasi il ruolo del tipico basso buffo settecentesco (vocalmente, un [[baritono]] o un [[basso-baritono]]), quasi a sottolineare l'immoralità del suo comportamento che, per così dire, lo "abbassa" di livello. Leporello (anche lui un basso ai limiti del buffo, la cui estensione va da un "Fa grave" fino al "Mi acuto") è invece un personaggio frequentemente in bilico tra l'ironia, l'insolenza e la sottomissione nei confronti del ''padron'' Don Giovanni. Sono presenti figure comiche o dal contorno quasi bucolico (i contadini Masetto e Zerlina) ma c'è tra queste e le figure drammatiche una forte commistione che fa prevalere le seconde, portatrici di forti valori morali ed etici da trasmettere al pubblico. In particolare, in contrasto alle figure semplici ma eticamente forti, all'ascoltatore moderno non può non risultare ridicola la affettata serietà di Don Ottavio ([[tenore]]), definito da qualche critico il "fidanzato modello": mentre Masetto per difendere la sua Zerlina è disposto anche a prendersi botte da Don Giovanni (travestito in quell'occasione da Leporello), Don Ottavio per la sua Donna Anna non riesce a reagire se non con un timido «un ricorso vo' far a chi si deve, e in pochi istanti vendicarvi prometto» cosa che in realtà, non farà mai.
 
Tuttavia, né Mozart, né Da Ponte sicuramente ebbero l'intenzione (almeno esplicita) di mettere in ridicolo Don Ottavio, dando invece al suo ruolo una musica smagliante e un tono magniloquente, da opera seria (ricordiamo a conferma di ciò che il primo Don Ottavio, [[Antonio Baglioni]], fu anche il primo interprete di Tito nella [[La clemenza di Tito|Clemenza di Tito]]). A questo proposito è da segnalare il magnifico duetto del primo atto (Don Ottavio e Donna Anna), ''Fuggi, crudele, fuggi'', che potrebbe essere il gioiello di un'opera seria, il duetto fra un Cesare e una Cleopatra, o fra un Alessandro e una Candace.
 
Gli altri due personaggi seri, Donna Anna e Donna Elvira, ricevono pure grande attenzione da Mozart sul piano musicale: Donna Anna in particolare fu interpretata da cantanti di primo livello ([[Teresa Saporiti]] alla prima di Praga e addirittura [[Aloysia Weber Lange]], il grande amore giovanile di Mozart, a Vienna). Da segnalare nel ruolo di Donna Anna il magnifico Rondò che chiude le arie solistiche del secondo atto, ''Non mi dir, bell'idol mio'', dove Mozart fa largo uso della [[coloratura]], qui però intesa in senso profondamente drammatico. Se l'immoralità di Don Giovanni tenderebbe a svilire le figure femminili (e principalmente Donna Anna e Donna Elvira), Mozart con la sua musica le trasfigura in eroine.
 
[[File:Leopold_Mozart.jpeg|thumb|upright=1.5|Leopold Mozart, ritratto]]
 
Elvira, dal punto di vista musicale, ha una caratura simile a quella di Donna Anna: l'importanza delle prime interpreti (fra cui la diva [[Katherina Cavalieri]] a Vienna) conferma la sostanziale equivalenza al ruolo della compagna di Ottavio. Anche dal punto di vista vocale, Donna Elvira è un [[soprano]] come Anna, seppure dall'[[XIX secolo|ottocento]] in poi sia invalsa la tendenza ad attribuire a Donna Elvira la voce del [[mezzosoprano]]. Da segnalare l'aria ''Ah fuggi il traditor'' del primo atto, in cui Mozart addirittura ricorre a delle reminiscenze [[Georg Friedrich Händel|haendeliane]]. Appositamente scritto per la Cavalieri (notissima cantante dell'epoca) è l'aria solistica del secondo atto, ''Mi tradì quell'alma ingrata'', caratterizzata anche questa da un largo uso della coloratura.
 
Insomma, stilisticamente il Don Giovanni è in bilico fra opera seria e buffa, e allo stesso modo, il tono generale oscilla fra tragedia e commedia, ben giustificando quindi il sottotitolo "dramma giocoso" con cui da Da Ponte sigilla l'intera opera. Non si potrebbe infatti forse porre il Don Giovanni di Mozart sullo stesso piano delle grandi [[tragedia|tragedie]] greche, il cui obiettivo [[catarsi|catartico]] è a noi ormai noto da tempo, e riuscire ad intravedere nella statua del Commendatore quel [[deus ex machina]], dalla natura quasi divina, trasmettitore di giustizia e moralità? Tutto questo potrebbe giustificare la continuazione del titolo, ovvero "Il dissoluto punito".
 
Infatti, arie e recitativi dei due atti sono preceduti in apertura da una sinfonia dalla matrice tutt'altro che allegra, che inizialmente non troverebbe motivo per essere stata scritta con tali toni drammatici, visto ciò che ci si aspetta da una sorta di "commedia", ma che trova con pienezza la sua spiegazione alla fine dell'opera, in cui ricompare e si riesce a cogliere nel susseguirsi dei suoni, l'idea di una sorta di ring-composition, di una ciclicità quasi epica nella narrazione, che sembra, coi suoi cerchi concentrici, avvolgere a poco a poco il corpo di Don Giovanni fino a stringerlo per trascinarlo nell'[[oltretomba]].
 
Il filosofo danese [[Søren Kierkegaard]] scrisse un lungo saggio in cui afferma, citando [[Charles Gounod]], che il ''Don Giovanni'' è «un lavoro senza macchia, di ininterrotta perfezione». Il finale, in cui [[Don Giovanni]] rifiuta di pentirsi, è stato argomento delle dissertazioni filosofiche e artistiche di molti scrittori, tra cui [[George Bernard Shaw]], che nel ''[[Uomo e superuomo|Man and Superman]]'' parodiò l'opera con un esplicito riferimento a Mozart nel cliente della scena finale tra il Commendatore e Don Giovanni<ref>{{Cita web
|url = http://www.dbu.edu/naugle/pdf/kierkegaard_dongiovanni.pdf
|titolo = "Søren Kierkegaard's Interpretation of Mozart's Opera Don Giovanni: An Appraisal and Theological Response"
|accesso=30 ottobre 2007
|cognome = Naugle
|nome = David, PhD
|formato = PDF
|p = 2}}</ref>.
 
Il film di [[Milos Forman]] ''[[Amadeus (film)|Amadeus]]'' ([[1984]]) offre una singolare interpretazione [[psicoanalisi|psicoanalitica]] del Don Giovanni, identificando nella figura del Commendatore quella di [[Leopold Mozart]], morto pochi mesi prima del debutto e come «risorto» dalla tomba per richiamare al dovere il figlio libertino e scapestrato.
 
== Trama ==
=== Atto I ===
 
Leporello attende il suo padrone Don Giovanni, introdottosi mascherato in casa di Donna Anna per sedurla e, se del caso, violentarla, lamentandosi della sua condizione di servitore. Ma la tentata violenza da parte del nobile non riesce: egli era intento a cercare di violentare Donna Anna che, anche se all'inizio credeva che fosse il suo fidanzato Don Ottavio a farle visita, subito dopo si era accorta dell'inganno ed era riuscita ad allontanare il nobiluomo dalla sua stanza, facendolo scappare fino in giardino, dove il servo lo attendeva.
Sopraggiunge allarmato il Commendatore, padre di Anna, che dopo aver mandato la figlia a chiamare i soccorsi, sfida a duello Don Giovanni. Questi, prima riluttante, accetta ed in pochi istanti uccide il vecchio. Ritrova Leporello che spaventato, si era nascosto ed ora che il Commendatore è stato ucciso, al nobile ed al suo complice non resta che fuggire.
Donna Anna, quando scopre il cadavere del padre, sviene per il dolore; Don Ottavio, che l'accompagna, la soccorre e le promette di vendicare la morte del suocero a qualsiasi costo.
 
Nel frattempo, Don Giovanni è per strada con Leporello
in cerca di nuove conquiste e, mentre parla con quest'ultimo, scorge da lontano una fanciulla tutta sola e le si avvicina, ma quando scopre che quella dama è Donna Elvira, da lui già sedotta ed abbandonata pochi giorni prima e che ora lo cerca disperata d'amore, si trova in grande imbarazzo. Don Giovanni cerca di giustificarsi e quando Donna Elvira viene distratta da Leporello, si allontana in fretta lasciando il povero servo a tentare di placare la furia funesta di donna Elvira: viste le circostanze, egli non può far altro che rivelarle la vera natura del carattere di Don Giovanni e l'infinita serie delle sue conquiste di donne in tutto il mondo: 640 in Italia, 231 in Germania, 100 in Francia, 91 in Turchia e in Spagna 1003.
 
Donna Elvira, sebbene sia sconvolta e molto triste, non vuole arrendersi e ricercherà quel birbone di Don Giovanni affinché si penta definitivamente delle sue malefatte.
Intanto, un gruppo di contadini e contadine festeggiano le nozze di Zerlina e Masetto. Don Giovanni e Leporello, fuggiti da Donna Elvira, vanno a vederle. Intenzionato a sedurre la fresca sposina, Don Giovanni fa allontanare con una scusa il marito in compagnia di Leporello (che stava corteggiando alcune invitate) con tutti gli altri paesani suscitando l'ira di Masetto che però riesce a contenersi e, rimasto solo con la giovane Zerlina, la invita a seguirlo e le promette di sposarla. Proprio quando Zerlina sta per cedere alle promesse e alle lusinghe di Don Giovanni, sopraggiunge Donna Elvira arrabbiatissima, che la avvisa delle cattive intenzioni del malvagio libertino e la porta via con sé mentre arrivano Donna Anna e Don Ottavio, venuti a chiedere a Don Giovanni aiuto per rintracciare l'ignoto assassino del Commendatore, senza sapere che sia stato proprio lui. Donna Elvira arriva di nuovo e dice di non credere a Don Giovanni, ma questi la accusa di essere pazza. Donna Anna e Don Ottavio, partiti Don Giovanni e Donna Elvira, rimangono soli: Donna Anna ha riconosciuto dalla voce di Don Giovanni l'uccisore del padre, ricorda al fidanzato la sua promessa e poi parte. Rimasto solo, Don Ottavio rimane stupito dalle parole di Donna Anna, ma prima di arrestare Don Giovanni, decide di andarla a consolare.
 
Don Giovanni, per sedurre Zerlina, ordina a Leporello di organizzare una grande festa in onore del matrimonio. Partiti, Zerlina cerca di farsi perdonare da Masetto ma nel frattempo arriva Don Giovanni che li invita al ballo insieme agli altri paesani.
Prima della festa, Donna Anna, Don Ottavio e Donna Elvira vogliono andare mascherati al matrimonio che Don Giovanni ha organizzato, per arrestarlo. Il donnaiolo ordina a Leporello di invitarli, senza sapere le loro intenzioni. Arrivano contadini e contadine in festa che iniziano a scherzare e ballare. Il cavaliere balla con Zerlina e la conduce in disparte per farla sua, mentre Leporello intrattiene ancora Masetto. Ma la giovane grida fuori scena e tutti vengono in suo soccorso. Don Giovanni dapprima cerca di accusare della tentata violenza l'innocente Leporello, ma Donna Elvira, Donna Anna e Don Ottavio, gettate le maschere, lo accusano apertamente e cercano di arrestarlo insieme a Masetto, Zerlina e agli altri paesani. Don Giovanni e Leporello, però, riescono a fuggire.
 
=== Atto II ===
La Sera, di fronte alla casa di Donna Elvira, Don Giovanni e Leporello discutono animatamente (''Eh via, Buffone''). Inizialmente quest'ultimo, dopo le accuse rivoltegli ingiustamente, vorrebbe prendere le distanze dal suo padrone, ma questi, offrendogli del denaro, lo convince a tornare al suo servizio attuando una nuova impresa: scambiare con lui gli abiti in modo tale che mentre il servo distrae Elvira, egli possa corteggiare impunemente la sua cameriera. Donna Elvira, affacciatasi alla finestra (''Ah, taci ingiusto core''), cade nel tranello e si illude che Don Giovanni si sia pentito e ravveduto.
 
Dopo che Donna Elvira e Leporello travestito si sono allontanati, Don Giovanni intona una serenata sotto la finestra della cameriera (''Deh vieni alla finestra''). Sopraggiunge Masetto in compagnia di contadini e contadine armati in cerca del nobile per ucciderlo. Protetto dal suo travestimento, Don Giovanni riesce a far allontanare tutti gli altri tranne Masetto (''Metà di voi qua vadano''): rimasto solo con il giovane e con l'inganno privato delle sue armi, Don Giovanni lo prende a botte e si allontana. Zerlina, di lì passante, soccorre il marito che quando le rivela l'accaduto, decide insieme a questi di catturare non solo Don Giovanni ma anche il suo sfortunato complice dato che Masetto crede di esser stato picchiato da lui (''Vedrai carino'').
 
Nel frattempo, Leporello travestito non sa più come comportarsi con Donna Elvira che lo incalza e vorrebbe fuggire senza dare nell'occhio: trovata un'uscita, decide di tagliare la corda, ma è bloccato dall'arrivo di Donna Anna, Don Ottavio, Zerlina e Masetto accompagnati da servi, contadini e contadine, che credendolo Don Giovanni, si fanno avanti per catturarlo e ucciderlo, non prima che però il poveretto riveli la sua vera identità (''Sola sola in buio loco''). Le cose comunque non cambiano, Zerlina lo accusa di aver picchiato Masetto, Donna Elvira di averla ingannata e Don Ottavio e Donna Anna di tradimento, quindi lo vogliono uccidere ugualmente. Il servo spiega a Masetto e a Zerlina di non sapere nulla, dato che è da un'ora che gira con Donna Elvira e spiega a Donna Anna e a Don Ottavio che non ha colpa di tradimento verso di loro, poi fugge (''Ah, pietà signori miei''). Don Ottavio è sempre più deciso ad assicurare Don Giovanni alla giustizia e parte per vendicare gli amici (''Il mio tesoro''). Mentre Masetto cerca Don Giovanni, Zerlina raggiunge Leporello e cerca di eliminarlo perché non crede alle sue parole, ma con l'inganno Leporello riesce a fuggire nuovamente (''Per queste tue manine''). Zerlina, insieme a Donna Elvira, cerca di inseguirlo ma sopraggiunge Masetto che spiega che Leporello è innocente perché ha visto Don Giovanni con gli abiti del servo, poi partono. Donna Elvira, rimasta da sola, dà sfogo a tutta la sua amarezza e rabbia ai suoi sentimenti contrastanti, divisi fra l'amore per Don Giovanni e il desiderio di vendetta nei suoi confronti (''In quali eccessi'' e ''Mi tradì quell'alma ingrata'').
 
È notte fonda, verso le due. Don Giovanni si è rifugiato nel cimitero e attende Leporello. Questi arriva e racconta al padrone ciò che gli è capitato dicendo che avrebbe fatto meglio ad andarsene invece di accettare la sua offerta di soldi: Giovanni reagisce ridendo di gusto all'accaduto del suo servo, ma all'improvviso si ode una voce minacciosa: «Di rider finirai pria dell'aurora». Stupiti, si guardano intorno per vedere di chi fosse quella voce tenebrosa, ma la si sente ancora dicendo «Ribaldo, audace, lascia ai morti la pace». È la statua funebre del Commendatore a parlare. Leporello è tremante nascosto sotto una panchina, ma Don Giovanni non ne è per nulla intimorito, anzi, ordina beffardo a Leporello, terrorizzato, di invitarla a cena (''Oh statua gentilissima''): la statua accetta rispondendo terribilmente "Sì".
 
Palazzo del Commendatore, notte. Don Ottavio chiede a Donna Anna se si sia decisa a sposarlo. Donna Anna dice che lo ama moltissimo ma è troppo addolorata per la perdita del padre, quindi dichiara che potrà sposarlo solo quando il colpevole di questo atroce delitto (Don Giovanni) sarà arrestato (''Non mi dir''). Don Ottavio non può fare a meno di darle ragione: lui e i suoi amici vendicheranno il Commendatore, ma nessuno di loro sa che Don Giovanni lo ha invitato a cena nel suo palazzo.
 
[[File:Max_Slevogt_Don_Giovannis_Begegnung_mit_dem_steinernen_Gast.jpg|thumb|upright=1.9|[[Max Slevogt]]: ''Don Giovanni l'incontro con la statua del Commendatore'', [[1906]]]]
 
Nel palazzo di Don Giovanni, tutto è pronto per la cena: la tavola è preparata, i musicisti sono al loro posto ecc... Quindi Don Giovanni si siede a mangiare. Il licenzioso cavaliere si intrattiene ascoltando brani delle opere: ''Una cosa rara'' di [[Vicente Martín y Soler]], ''Fra i due litiganti il terzo gode'' di [[Giuseppe Sarti]] e infine in una spiritosa autocitazione, ''[[Le nozze di Figaro]]'', in quel caso, l'aria di Figaro ''Non più andrai farfallone amoroso'' dello stesso Mozart (''Già la mensa è preparata''). Giunge all'improvviso Donna Elvira, che implora ancora una volta a Don Giovanni di pentirsi (''Ultima prova dell'amor mio''), ma questi si prende gioco di lei e la caccia via. La donna esce di scena, ma la si sente gridare terrorizzata. Don Giovanni ordina a Leporello di andare a vedere cosa stia accadendo là fuori e si sente un altro grido e questa volta è Leporello a tornare pallidissimo e tremante: alla porta c'è la statua del Commendatore! Dato che il servo è troppo spaventato, lo stesso Don Giovanni, allora, si reca ad accoglierla a testa alta mentre il servo si nasconde sotto al tavolo Entra quindi la statua del Commendatore (''Don Giovanni a cenar teco''), vedendo Don Giovanni stupito e Leporello tremante che cerca di convincere il padrone a scappare, malgrado egli rifiuti.
 
Il "convitato di pietra" vuole ricambiare l'invito, e propone a Don Giovanni di recarsi a cena da lui, porgendogli la mano. Impavido e spericolato, Don Giovanni accetta e stringe la mano della statua: pur prigioniero di quella morsa letale, rifiuta fino all'ultimo di pentirsi. Il Commendatore, molto arrabbiato, scompare in mezzo a nubi di foschia, improvvisamente compare fuoco da diverse parti e si sente un gran terremoto; sono [[Demone|demoni]] e [[Diavolo|diavoli]] che stanno richiamando il libertino all'inferno. Egli cerca di sfuggire al suo destino ma il potere dei mostri è troppo forte e Don Giovanni viene inghiottito dalle fiamme dell'inferno. Giungono gli altri personaggi con servi, contadini e contadine pronti ad arrestarlo. Leporello riferisce l'orribile scena appena accaduta. Dato che il Cielo ha punito l'incorreggibile libertino, Don Ottavio chiede a Donna Anna se questa volta ella sia disposta a sposarlo ma il suo cuore si deve ancora sfogare, Masetto e Zerlina vanno a cena insieme ai loro amici, Donna Elvira, poiché l'unico uomo che ha amato, Don Giovanni, è morto, decide di ritirarsi in convento e Leporello va a cercare un padrone migliore. Il sipario si chiude infine sui personaggi che dopo aver cantato il concertato finale (''Questo è il fin di chi fa mal'') si allontanano in direzioni diverse.
 
== Organico orchestrale ==
La [[partitura]] di Mozart prevede l'utilizzo di
* 2 [[flauto traverso|flauti]], 2 [[oboe|oboi]], 2 [[clarinetto|clarinetti]], 2 [[fagotto|fagotti]]
* 2 [[Corno (strumento musicale)|corni]], 2 [[tromba|trombe]], 3 [[trombone|tromboni]]
* [[timpano (strumento musicale)|timpani]]
* [[mandolino]]
* [[Archi (musica)|archi]]
Il [[basso continuo]] nei [[recitativo secco|recitativi secchi]] è garantito dal [[clavicembalo]] o dal [[fortepiano]] e alcune volte anche dal [[violoncello]]
 
Nel Finale del primo atto sono inoltre previste tre orchestre da suonare sul palco: la prima composta da 2 oboi, 2 corni, archi senza violoncelli, la seconda e la terza da [[violino|violini]] e [[contrabbasso]].<br />
Anche se non indicato esplicitamente in partitura, la ''[[Tafelmusik]]'' del finale del secondo atto viene anch'essa solitamente eseguita sul palcoscenico: essa è formata da 2 oboi, 2 clarinetti, 2 fagotti, 2 corni, 1 violoncello.
Il mandolino viene usato per accompagnare la canzonetta di Don Giovanni del secondo atto (N. 16).
I tromboni vengono usati esclusivamente per accompagnare le parole della statua del Commendatore nella scena del cimitero (secondo atto) e nel finale dell'opera. I timpani, oltre alle suddette scene, anche nell'ouverture.
 
== Struttura musicale ==
* [[Ouverture]] (Andante con moto - Allegro)
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Trillu = {\tag #'print { d2~ \prallprall \f d4 } \tag #'midi { e32 d e d e d e d e d e d e d e d e d e d e d e d } }
thePianoStaff = \new StaffGroup <<
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\new Voice \relative c''' {\voiceOne \set Staff.instrumentName = "Flauto I e II" \set Staff.midiInstrument = flute \mark \markup { \fontsize #-2 \bold "Andante" } \tempo 4 = 55 \clef treble \key d \minor \time 2/2
d1\f~
d4 r r2
a1~
a4 r r2
\set Score.tempoHideNote = ##t \tempo 4 = 75 d1\p
d,
r1
r
r
r
r
r
r
r
\set Score.tempoHideNote = ##t \tempo 4 = 60 r4 c'\sf (bes8\p) r c4\sf
(bes8\p) r c4\sf (bes8\p) r c4\sf
(bes1\p)
g'1\f
(f4\p) r r2
d1\f
(ees4) r r2
r1
}
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a4 r r2
a'1~
a4 r r2
d1\p
d,
r1
r
r
r
r
r
r
r
r4 a'\sf (g8\p) r a4\sf
(g8\p) r a4\sf (g8\p) r a4\sf
(g1\p)
e'1\f
(d4\p) r r2
bes1\f~
bes4 r r2
r1
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>>
\new Staff \with {\magnifyStaff #5/7 } <<
\new Voice \relative c'' {\voiceOne \set Staff.instrumentName = "Oboe I e II" \set Staff.midiInstrument = oboe \clef treble \key d \minor \time 2/2
f1\f~
f4 r r2
e1~
e4 r r2
r1
r
a1\p
a,
d
d,
a'2. r4
r1
r
r
r4 c\sf (bes8\p) r c4\sf
(bes8\p) r c4\sf (bes8\p) r c4\sf
(bes4\p) r r2
a'1\f
(a4)\p r r2
f1\f
(g2)~ g\p
(f e)
}
\new Voice \relative c'' {\voiceTwo \set Staff.midiInstrument = oboe
d1\f~
d4 r r2
a1~
a4 r r2
r1
r
a'1\p
a,
d
d,
a'2. r4
r1
r
r
r4 a\sf (g8\p) r a4\sf
(g8\p) r a4\sf (g8\p) r a4\sf
(g4\p) r r2
g'1\f
(f4)\p r r2
d1\f
(ees2)~ ees\p
(d cis)
}
>>
\new Staff \with {\magnifyStaff #5/7 } <<
\new Voice \relative c'' {\voiceOne \set Staff.midiMinimumVolume = #0.3 \set Staff.midiMaximumVolume = #0.3 \set Staff.instrumentName = "Clarinetto in La I e II" \set Staff.midiInstrument = clarinet \clef treble \key d \minor \time 2/2
a1\f~
a4 r r2
a1~
a4 r r2
d1\p
d,
a'
a,
r1
r
r
r
r
r
r
r
r
e''1\f
(d4)\p r r2
bes1\f~
bes4 r r2
r1
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\new Voice \relative c' {\voiceTwo \set Staff.midiMinimumVolume = #0.3 \set Staff.midiMaximumVolume = #0.3 \set Staff.midiInstrument = clarinet
fes1\f~
fes4 r r2
e1~
e4 r r2
d'1\p
d,
a'
a,
r1
r
r
r
r
r
r
r
r
g'1\f
(fes4)\p r r2
fes1\f
(g4) r r2
}
>>
\new Staff \with {\magnifyStaff #5/7 } <<
\new Voice \relative c {\voiceOne \set Staff.instrumentName = "Fagotto I e II" \set Staff.midiInstrument = bassoon \clef bass \key d \minor \time 2/2
d2\f d
d r
cis cis
cis r
r1
r
a'1\p
a,
d'
d,
a'2. r4
r1
f
g
f8 r c'4\sf (bes8\p) r c4\sf
(bes8\p) r c4\sf (bes8\p) r c4\sf
(bes4\p) r r2
e1\f
(d4)\p r r2
d1\f
(ees2) g,\p
(f e)
}
\new Voice \relative c {\voiceTwo \set Staff.midiInstrument = bassoon
d2\f d
d r
cis cis
cis r
r1
r
a'1\p
a,
d
d,
a'2. r4
r1
d1
e
d8 r a'4\sf (g8\p) r a4\sf
(g8\p) r a4\sf (g8\p) r a4\sf
(g4\p) r r2
g1\f
(f4)\p r r2
bes1\f~
bes2 ees,\p
(d cis)
}
>>
\new Staff \with {\magnifyStaff #5/7 } <<
\new Voice \relative c'' {\voiceOne \set Staff.midiMinimumVolume = #0.5 \set Staff.midiMaximumVolume = #0.5 \set Staff.instrumentName = "Corno in Re I e II" \set Staff.midiInstrument = "english horn" \clef treble \key d \minor \time 2/2
d1\f~
d4 r r2
a1~
a4 r r2
r1
r
r
r
d1\p
\clef bass d,,
\clef treble a''~
a~
a~
a
d1~
d~
d4 r r2
a1\f
(a4)\p r r2
d2.\f r4
r1
r
}
\new Voice \relative c' {\voiceTwo \set Staff.midiMinimumVolume = #0.5 \set Staff.midiMaximumVolume = #0.5 \set Staff.midiInstrument = "french horn"
d1\f~
d4 r r2
a1~
a4 r r2
r1
r
r
r
d1\p
\clef bass d,,
\clef treble a''~
a~
a~
a
d1~
d~
d4 r r2
a1\f
(d4)\p r r2
d2.\f r4
r1
r
}
>>
\new Staff \with {\magnifyStaff #5/7 } <<
\new Voice \relative c'' {\voiceOne \set Staff.midiMinimumVolume = #0.4 \set Staff.midiMaximumVolume = #0.4 \set Staff.instrumentName = "Tromba in Re I e II" \set Staff.midiInstrument = trombone \clef treble \key d \minor \time 2/2
d1\f~
d4 r r2
a1~
a4 r r2
r1
r
r
r
d1\p
\clef bass d,,
\clef treble a''2. r4
r1
a2 r2
r1
d1~
d~
d4 r r2
a1\f
(a4)\p r r2
d2.\f r4
r1
r
}
\new Voice \relative c' {\voiceTwo \set Staff.midiMinimumVolume = #0.4 \set Staff.midiMaximumVolume = #0.4 \set Staff.midiInstrument = trombone
d1\f~
d4 r r2
a1~
a4 r r2
r1
r
r
r
d1\p
\clef bass d,,
\clef treble a'''2. r4
r1
a,2 r2
r1
d1~
d~
d4 r r2
a1\f
(d4)\p r r2
d2.\f r4
r1
r
}
>>
\new Staff \with {\magnifyStaff #5/7 } <<
\new Voice \relative c {\set Staff.instrumentName = "Timpani in Re-La" \set Staff.midiMinimumVolume = #0.5 \set Staff.midiMaximumVolume = #0.5 \set Staff.midiInstrument = timpani \clef bass \key d \minor \time 2/2
\Trilld r4 r2
\Trilla r4 r2
r1
r
r
r
\Trilldd
\Trillaa r4
r1
a2 r2
r1
\Trillddd r4 r2
\Trillaaa d4\p r r2
\Trillu r4
r1
r
}
>>
\new Staff \with {\magnifyStaff #5/7 } <<
\new Voice \relative c'' {\voiceOne \set Staff.midiMinimumVolume = #0.5 \set Staff.midiMaximumVolume = #0.5 \set Staff.instrumentName = "Violino I e II" \set Staff.midiInstrument = violin \clef treble \key d \minor \time 2/2
\stemUp <f d'>4\f <f d'>2 <f d'>4~
<f d'> r r2
<e a>4 <e a>2 <e a>4~
<e a> r r2
f,4.-.\p f8-. f4.-. f8-.
f4.-. f8-. f4.-. f8-.
e4.-. e8-. e4.-. e8-.
fis4.-. fis8-. fis4.-. a8-.
a4.-. a8-. a4.-. a8-.
g4.-. g8-. gis4.-. gis8-.
a8-. f'4 (gis a f8)~
f (e4 gis a e8)~
e f4 (gis a f8)~
f (e4 gis a e8
f) r8 <d d'>8.\sf \tuplet 3/2 {(c'32 bes a} bes8\p) r <d, d'>8.\sf \tuplet 3/2 {(c'32 bes a}
bes8\p) r <d, d'>8.\sf \tuplet 3/2 {(c'32 bes a} bes8\p) r <d, d'>8.\sf \tuplet 3/2 {(c'32 bes a}
g16)\p g-. g-. g-. r bes-. bes-. bes-. r ees,-. ees-. ees-. r g-. g-. g-.
cis,,1\sf
r16 d'-.\p d-. d-. r f-. f-. f-. r bes,-. bes-. bes-. r d-. d-. d-.
aes,1\sf
(g4) bes'\p r g
r f r e
}
\new Voice \relative c'' {\voiceTwo \set Staff.midiMinimumVolume = #0.5 \set Staff.midiMaximumVolume = #0.5 \set Staff.midiInstrument = violin
\stemDown <d, a' d>4\f <a' d>2 <a d>4~
<a d> r r2
a4 a2 a4~
a r r2
a,4.\p a8-. a4. a8-.
gis4.-. gis8-. gis4.-. gis8-.
a4.-. a8-. a4.-. a8-.
ees'4.-. ees8-. ees4.-. fis8-.
fis4.-. fis8-. fis4.-. fis8-.
g4.-. g8-. f4.-. f8-.
f2 (e4) r
r1
a,16 (bes a bes a d c bes a bes a bes a d c bes)
a (bes a bes a e' cis bes a bes a bes a e' cis bes)
a ([d cis d]) a\sf ([c d c]) g\p ([bes d bes] a [c d c])
g\p ([bes d bes] a\sf [c d c]) g\p ([bes d bes] a\sf [c d c]
bes)\p g'-. g-. g-. r bes-. bes-. bes-. r ees,-. ees-. ees-. r g-. g-. g-.
cis,1\sf
r16 d-.\p d-. d-. r f-. f-. f-. r bes,-. bes-. bes-. r d-. d-. d-.
aes1\sf
(g4) ees'\p r ees
r d r cis
}
>>
\new Staff \with {\magnifyStaff #5/7 } <<
\new Voice \relative c' {\voiceOne \set Staff.instrumentName = "Viola e Bassi" \set Staff.midiInstrument = cello \clef bass \key d \minor \time 2/2
d2\f d
d r
cis cis
cis r
d4.-.\p d8-. d4.-. d8-.
b4.-. b8-. b4.-. b8-.
e,4.-. e8-. e4.-. e8-.
a4.-. a8-. a4.-. ees'8-.
d4.-. d8-. d4.-. d8-.
d4.-. d8-. d4.-. d8-.
d2~ cis4 a
(cis a cis a
d a d a
cis a cis a
d8) r fis4\sf (g8\p) r fis4\sf
(g8\p) r fis4\sf (g8\p) r fis4\sf
(g8-.\p) r bes-. r ees,-. r g-. r
cis,1\sf
d8-.\p r f-. r bes, r d-. r
aes1\sf
(g4) r g\p r
a r a r
}
\new Voice \relative c {\voiceTwo \set Staff.midiInstrument = cello
d2\f d
d r
cis cis
cis r
d4.-.\p d8-. d4.-. d8-.
d4.-. d8-. d4.-. d8-.
cis4.-. cis8-. cis4.-. cis8-.
c4.-. c8-. c4.-. c8-.
b4.-. b8-. b4.-. b8-.
bes4.-. bes8-. bes4.-. bes8-.
a2. a4
(cis a cis a
d a d a
cis a cis a
d8) r fis4\sf (g8\p) r fis4\sf
(g8\p) r fis4\sf (g8\p) r fis4\sf
(g8-.\p) r bes-. r ees,-. r g-. r
cis,1\sf
d8-.\p r f-. r bes, r d-. r
aes1\sf
(g4) r g\p r
a r a r
}
>>
>>
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}
\score {\keepWithTag #'midi \thePianoStaff
\midi { }
}
</score>
</div>
=== Atto I ===
* N. 1 Introduzione ''Notte e giorno faticar'' (Leporello, Donna Anna, Don Giovanni, il Commendatore)
* N. 2 [[Recitativo]] accompagnato e Duetto ''Ma qual mai s'offre, oh Dei - Fuggi, crudele, fuggi'' (Donna Anna, Don Ottavio)
* N. 3 [[Aria (musica)|Aria]] ''Ah chi mi dice mai'' (Donna Elvira con Don Giovanni e Leporello)
* N. 4 Aria ''[[Madamina, il catalogo è questo]]'' (Leporello)
* N. 5 [[Coro (opera)|Coro]] ''Giovinette che fate all'amore'' (Zerlina, Masetto, Coro di contadine e contadini)
* N. 6 Aria ''Ho capito, signor sì'' (Masetto)
* N. 7 [[Duetto (musica)|Duettino]] ''Là ci darem la mano'' (Zerlina, Don Giovanni)
* N. 8 Aria ''Ah fuggi il traditor'' (Donna Elvira)
* N. 9 [[Quartetto (composizione musicalemusica)|Quartetto]] ''Non ti fidar, oh misera'' (Donna Anna, Donna Elvira, Don Ottavio, Don Giovanni)
* N. 10 Recitativo accompagnato ed Aria ''Don Ottavio, son morta! - Or sai chi l'onore'' (Donna Anna, Don Ottavio)
** RecitativoN. accompagnato11 Aria ''DonFin Ottavio,ch'han sondal morta!vino'' (Donna Anna, Don OttavioGiovanni)
** Aria ''Or sai chi l'onore'' (Donna Anna)
* N. 11 Recitativo ed Aria ''Fin ch'han dal vino'' (Don Giovanni)
* N. 12 Aria ''Batti, batti, oh bel Masetto'' (Zerlina)
* N. 13 Finale ''Presto presto pria ch'ei venga'' (Donna Anna, Donna ElviraMasetto, Zerlina, Don Ottavio, Don Giovanni, Leporello, Masetto, Coro di servi)
** ''Tra quest'arbori celata'' (Zerlina, Don Giovanni, Masetto)
** ''Bisogna aver coraggio'' (Donna Elvira, Don Ottavio, Donna Anna, Leporello, Don Giovanni)
** ''Protegga il giusto cielo'' (Donna Anna, Don Ottavio, Donna Elvira)
** ''Riposate vezzose ragazze'' (Don Giovanni, Leporello, Masetto, Zerlina)
** ''Venite pure avanti'' (Leporello, Don Giovanni, LeporelloDonna Anna, Donna Elvira, Don Ottavio, Masetto, Zerlina)
** ''Ecco il birbo, che t'ha offesa'' (Don Giovanni, Leporello, Don Ottavio, Donna Anna, Donna Elvira, Masetto, Zerlina)
** ''Trema, trema, o scellerato'' (Donna Anna, Donna Elvira, Zerlina, Don Ottavio, Don GiovanniMasetto, Leporello, Masetto,Don Coro di serviGiovanni)
 
=== Atto II ===
Riga 258 ⟶ 632:
* N. 17 Aria ''Metà di voi qua vadano'' (Don Giovanni)
* N. 18 Aria ''Vedrai carino'' (Zerlina)
* N. 19 [[Sestetto]] ''Sola sola, in buio loco'' (Donna Anna, Zerlina, Donna Elvira, Don Ottavio, Leporello, Masetto)
* N. 20 Aria ''Ah pietà, signori miei'' (Leporello)
* N. 21 Aria ''Il mio tesoro intanto'' (Don Ottavio)
* N. 22 Duetto ''Oh statua gentilissima'' (Don Giovanni, Leporello, [il Commendatore])
* N. 23 Recitativo accompagnato e Rondo ''Crudele!.. Ah no, mio bene! - Non mi dir, bell'idol mio'' (Donna Anna)
* N. 24 RecitativoFinale ''Ah,Già sile seguamensa ilè suo passopreparata'' (Don OttavioGiovanni, Leporello, Donna Elvira)
* N. 25 Finale: Terzetto* ''GiàDon leGiovanni mensaa ècenar preparatateco'' (il Commendatore, Don Giovanni, Leporello, DonnaCoro di Elvirasottoterra)
** ''Ah, dov' è il perfido'' (Donna Elvira, Zerlina, Don Ottavio, Masetto, Donna Anna, Leporello)
* N. 26 Terzetto ''Don Giovanni a cenar teco'' (Don Giovanni, Leporello, il Commendatore [Coro di sottoterra])
* N. 27 Sestetto ''Ah, dov' è il perfido'' (Don Ottavio, Donna Anna, Donna Elvira, Zerlina, Masetto, Leporello)
 
=== Numeri composti per Vienna ===
Riga 272 ⟶ 645:
* N. 21a Rondo e Duetto ''Restate qua - Per queste tue manine'' (Zerlina, Leporello) K 540b
* N. 21b Recitativo accompagnato ed Aria ''In quali eccessi, o Numi - Mi tradì quell'alma ingrata'' (Donna Elvira) K 540c
 
== Organico orchestrale ==
La [[partitura]] di Mozart prevede l'utilizzo di
* 2 [[flauto traverso|flauti]], 2 [[oboe|oboi]], 2 [[clarinetto|clarinetti]], 2 [[fagotto|fagotti]]
* 2 [[Corno (strumento musicale)|corni]], 2 [[tromba|trombe]], 3 [[trombone|tromboni]]
* [[timpano (strumento musicale)|timpani]]
* [[mandolino]]
* [[Archi (musica)|archi]]
 
Il [[basso continuo]] nei [[recitativo secco|recitativi secchi]] è garantito dal [[clavicembalo]] (o dal [[fortepiano]]), e dal [[violoncello]].
 
Nel Finale del primo atto sono inoltre previste tre orchestre da suonare sul palco: la prima composta da 2 oboi, 2 corni, archi senza violoncelli, la seconda e la terza da [[violino|violini]] e [[contrabbasso]].
 
Anche se non indicato esplicitamente in partitura, la ''[[Tafelmusik]]'' del finale del secondo atto viene anch'essa solitamente eseguita sul palcoscenico: essa è formata da 2 oboi, 2 clarinetti, 2 fagotti, 2 corni, 1 violoncello.
 
Il mandolino viene usato per accompagnare la canzonetta di Don Giovanni del secondo atto (N. 16).
I tromboni vengono usati esclusivamente per accompagnare le parole della statua del Commendatore nella scena del cimitero (secondo atto) e nel finale dell'opera, {{sf|secondo l’antica tradizione che li voleva strumenti sacrali quando non propriamente funebri}}.
 
== Personaggi ==
 
* [[Don Giovanni]]: giovane cavaliere molto licenzioso che passa la vita a sedurre le donne (baritono o basso).
* Leporello: servitore di Don Giovanni. Trascrive le conquiste amorose del suo padrone su un catalogo (basso-baritono o basso).
* Commendatore: il Signore di [[Siviglia]] e padre di Donna Anna; all'inizio è ucciso da Don Giovanni ma torna sotto forma di statua per punirlo (basso o basso profondo).
* Donna Anna: figlia del Commendatore e promessa sposa di Don Ottavio (soprano).
* Don Ottavio: promesso sposo di Donna Anna (tenore).
* Donna Elvira: nobile dama di Burgos abbandonata da Don Giovanni, che lo cerca perché si penta delle sue malefatte (soprano).
* Zerlina: contadina corteggiata da Don Giovanni (soprano).
* Masetto: promesso sposo, molto geloso, di Zerlina (baritono o basso).
* Contadini e Contadine: amici di Masetto e Zerlina (coro).
* Servi: servitori e gendarmi di Donna Anna e Don Ottavio (coro).
* Suonatori: suonatori di Don Giovanni (coro).
* Demoni e Diavoli: entità infernali richiamate dalla statua del Commendatore per trascinare Don Giovanni all'inferno (coro).
 
=== Il protagonista ===
{{F|opere liriche|luglio 2015}}
{{controlcopy|il tipo di esposizione, il lessico, l'articolazione degli argomenti fanno pensare all'intervento di un editor o, in subordine, a una ricerca originale|musica|luglio 2015}}
 
{{vedi anche|Don Giovanni}}
Don Giovanni passa la vita a sedurre donne. L'elenco di quelle da lui conquistate nel girare il mondo è conservato da Leporello sul suo catalogo: in [[Italia]] 640, in Alemagna ([[Germania]]) 231, in [[Francia]] 100, in [[Turchia]] 91 e in [[Spagna]] 1003. In questo cavaliere, licenzioso quanto coraggioso, si è talvolta voluto vedere una proiezione di Da Ponte perché anch'egli aveva la fama di grande seduttore, anche se questa voce non è mai stata sostenuta da nessun documento storico.
Don Giovanni finirà poi vittima del suo errore più grave, ossia di non pentirsi davanti alla statua del Commendatore, non soltanto rifiutandosi per ben tre volte di farlo, ma spingendosi a simulare il pentimento davanti a Donna Elvira solamente per raggiungere i suoi scopi. Proprio per questi motivi, verso la fine dell'Atto II, scontrandosi con la statua del Commendatore venuto dall'oltretomba e che, con un amore infinito, lo esorta a cessare ogni violenza e a pentirsi, il nobile finirà all'inferno.
Per questo motivo Mozart e Da Ponte hanno conferito a Don Giovanni questa fissità frenetica, brutale e insieme giocosa che ritroviamo nella musica del libertino, particolarmente nella famosa aria n°11 (''Finch'han dal vino''), nota anche col nome di ''Aria dello champagne''.
Il Don Giovanni non lascia indifferenti, poiché provoca e disturba con la sua ironia, ma non tradisce la sua intenzione ben definita: ci mostra la supremazia delle leggi dell'universo sull'arbitrarietà della tirannia, lanciandoci una sfida, spiegando perché l'opera non piacque ai viennesi.
 
== Una rilettura del mito di Don Giovanni ==
{{controlcopy|il tipo di esposizione, il lessico, l'articolazione degli argomenti fanno pensare all'intervento di un editor o, in subordine, a una ricerca originale|musica|luglio 2015}}
[[File:Lorenzo da Ponte.jpg|thumb|upright|''Lorenzo Da Ponte'', ritratto.]]
L'impronta di [[Lorenzo Da Ponte]], futuro poeta di corte a [[Vienna]], si avverte in maniera sensibile in tutte e tre le opere italiane scritte per [[Mozart]] (cioè, ''Nozze di Figaro'', ''Don Giovanni'' e ''Così fan tutte''). Il librettista veneto lavorò con molti dei più grandi operisti italiani del tempo, tra cui [[Antonio Salieri]]. In particolare, mentre lavorava alla stesura del ''Don Giovanni'', Da Ponte stava scrivendo contemporaneamente il libretto di ''Axur, re d'Ormus'' per Salieri (versione italiana del ''Tarare'' andato in scena pochi mesi prima a [[Parigi]]) e ''L'arbore di Diana'' per [[Vicente Martín y Soler|Martìn y Soler]].
 
Da Ponte, nella collaborazione con Mozart per la stesura dell'opera, si appoggiò ad un precedente libretto di [[Giovanni Bertati]] intitolato ''[[Don Giovanni o sia Il convitato di pietra]],'' apportandovi per altro importanti modifiche. Bertati aveva quasi certamente derivato il suo testo da un dramma in versi pubblicato nel 1630 dello scrittore spagnolo [[Tirso de Molina]],<ref name=fram>{{Cita web|url=https://www.musiculturaonline.it/la-figura-don-giovanni/|titolo=La figura di Don Giovanni, l'evoluzione del Don Giovanni|autore=di Greta Mezzalira|sito=Frammenti Rivista|data=2021-01-25|lingua=it-IT|accesso=2021-07-28}}</ref> ''[[Il seduttore di Siviglia e il convitato di pietra]] (El burlador de Sevilla y Convidado de piedra)''.
 
Il tema di Don Juan Tenorio, ripreso dalla fantasia popolare, consentì a Tirso de Molina - che articolò il suo racconto in tre distinte giornate del ''burlador de Sevilla'' - di inaugurare quella che sarebbe stata la fortunata sorte letterario-musicale del don Giovanni.
Un riferimento importante per Da Ponte e Mozart fu sicuramente anche la tragicommedia ''[[Don Giovanni o Il convitato di pietra]]'' (''Dom Juan ou Le festin de pierre'') di [[Molière]] del 1665.
[[File:Wolfgang-amadeus-mozart 1.jpg|thumb|upright|''Wolfgang Amadeus Mozart'', ritratto.]]
In particolare, mentre le atmosfere cupe e intrise di un religioso senso di colpa sono da riferirsi al modello di Tirso de Molina, l'immagine del libertino impenitente, ateo e irriverente al punto da scherzare con le ombre dell'aldilà e sfidare persino il giudizio divino, sono assai vicine alla commedia di Molière. Tuttavia, il compiacimento un po' crudele con cui Don Giovanni tratta le sue conquiste è segno di una certa misoginia che non compare in Molière, e che invece è da ascrivere interamente a Mozart e Da Ponte (anche guardando in prospettiva storica la terza opera della "trilogia", cioè il ''Così fan tutte'').<ref name=fram/>
 
== Versione cinematografica ==
Riga 277 ⟶ 704:
 
Oltre che in numerose versioni da teatro, è possibile vedere "Don Giovanni" di Mozart nella [[Don Giovanni (film 1979)|versione cinematografica]] prodotta dal regista [[Joseph Losey]] e diretta dal maestro [[Lorin Maazel]].
Un interessante riferimento all'opera viene fatto nel racconto breve di [[E.T.A. Hoffmann]] "''Don Juan"'', dedicato al suo compositore prediletto, poi adattato in un film di Ricard Carbonell nel suo cortometraggio "''Don Giovanni"'' ([[2006]]).
L'ultimo libero adattamento del mito, nel quale viene ricreato l'ambiente di [[Mozart]], è il film "''[[Io, Don Giovanni]]"'' (2009) di [[Carlos Saura]].
 
== Brani celebri ==
* [[Ouverture]]
* ''Notte e giorno faticar'' - Leporello in Atto I, Scena I
* ''[[Madamina, il catalogo è questo]]'' - Leporello in Atto I, Scena V
Riga 295 ⟶ 722:
* ''In quali eccessi ... Mi tradì quell'alma ingrata'' - Donna Elvira in Atto II, Scena XI
* ''Crudele? Troppo mi spiace ... Non mi dir'' - Donna Anna nel Atto II, Scena XIII
* ''Don Giovanni, a cenar teco m'invitasti'' - Don Giovanni, Leporello e Commendatore nel nell'Atto II, scena XVII
 
== Interpreti famosi ==
{{P|Famosi secondo chi ? Quali criteri e quali fonti sono stati usati per stendere l'elenco ?|teatro|febbraio 2015}}
 
La parte del Don Giovanni (la cui estensione va dal ''Si bemolle grave'' al ''Mi acuto'', con una concentrazione massima di note nell’intervallo da ''Fa centrale'' a ''Re bemolle acuto'') dovrebbe essere generalmente interpretata da un baritono dalla voce leggera, virtuosa e dotato di agilità, com'erano [[Luigi Bassi (cantante)|Luigi Bassi]] e [[Francesco Albertarelli]], cioè, i primi attori ricoprenti il ruolo, l'uno a Praga, l'altro a Vienna. Sebbene dotata di tessitura decisamente baritonale, sono molti i bassi che affrontano la parte (memorabile l'interpretazione del celebre basso [[Cesare Siepi]] sotto la direzione di [[Wilhelm Furtwängler]] a Salisburgo). Col passare del tempo, si sono distinti nel ruolo di Don Giovanni altri grandi bassi e baritoni tra cui ricordiamo i più famosi: [[Ezio Pinza]], [[John Brownlee]], [[Dietrich Fischer-Dieskau]], [[Ruggero Raimondi]], [[Eberhard Wächter]], il già citato [[Cesare Siepi]], [[Ferruccio Furlanetto]], [[Mario Petri]], [[Renato Bruson]], [[Samuel Ramey]], [[Thomas Allen]], [[Nicolaj Ghiaurov]], [[George London]], [[Bryn Terfel]], [[Simon Keenlyside]] e [[Ildebrando D'Arcangelo]].
 
Il ruolo di Donna Anna è affidato a un soprano. Mozart ha scritto per il personaggio delle arie ben note e della musiche che sono considerate tra più belle e apprezzate fra quelle uscite dalla penna del genio salisburghese. Le arie e i motivi ben noti eseguiti del personaggio a cui si fa riferimento sopra sono: "Don Ottavio, Son morta..(Recitativo accompagnato) Or sai chi l'onore rapire a me volse..."(Atto I) e "Crudele? Ah, no, mio bene!...Non mi dir, bell'idol mio, che son io crudele con te" (Atto II). Tra le interpreti più famose che hanno cantato il ruolo ricordiamo: [[Leontyne Price]], [[Edda Moser]], [[Elisabeth Grümmer]], [[Teresa Stich-Randall]], [[Carol Vaness]] e [[Edita Gruberova]].
 
Tra gli interpreti del ruolo di Don Ottavio ([[tenore]]) (parte anch'essa dotata di arie memorabili come "Dalla sua pace" dall'atto I e "Il mio Tesoro intanto" dall'atto II) citiamo: [[Anton Dermota]], [[Gösta Winbergh]], [[Luigi Alva]], [[Nicolai Gedda]], [[Léopold Simoneau]] e [[Jan Peerce]] (interprete di questo ruolo soprattutto nel continente americano: al [[Metropolitan Opera]] e a [[San Francisco]]).
 
Tra le cantanti che hanno affrontato il ruolo di Donna Elvira (la sua aria più famosa è "Mi tradì quell'alma ingrata", dall'Atto II, composta per la seconda rappresentazione dell'opera, al [[Burgtheater]] di [[Vienna]]) spiccano: [[Elisabeth Schwarzkopf]], [[Lisa Della Casa]], [[Pilar Lorengar]], [[Teresa Zylis-Gara]], [[Lucine Amara]] e [[Sena Jurinac]].
 
Il ruolo di Leporello (celebre per l'aria "Madamina, il catalogo è questo", anche detta "aria del catalogo") è stato ricoperto tra gli altri da: [[Ferruccio Furlanetto]], [[Sesto Bruscantini]], [[Fernando Corena]], [[Geraint Evans]], [[Erich Kunz]], [[Walter Berry]], [[Giuseppe Taddei]], [[Ezio Flagello]] e negli ultimi anni [[Bryn Terfel]].
 
Tra i cantanti che hanno interpretato il ruolo di Masetto si possono annoverare: [[Theodor Uppman]] e il già citato [[Walter Berry(cantante)]].
 
Tra le interpreti di Zerlina citiamo: [[Mirella Freni]], [[Graziella Sciutti]], [[Roberta Peters]], [[Rosalind Elias]] (mezzosoprano), [[Laurel Hurley]] e [[Hilde Güden]].
 
Tra gli interpreti del commendatore ricordiamo: [[Kurt Moll]], [[William Wildermann]], [[John Macurdy]] e [[Matti Salminen]].
 
== Media ==
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|-
|1936
|[[John Brownlee]], [[Salvatore Baccaloni]], [[Ina Souez]], [[Kolomon von Pataky]], [[Luise Helletsgruber]], [[Audrey Mildmay]], [[Roy JendersonHenderson]], [[David Franklin]]
|[[Fritz Busch]]
|[[EMI]]
|-
|1950
|[[Tito Gobbi]], [[Erich Kunz]], [[Ljuba Welitsch]], [[Anton Dermota]], [[Elisabeth Schwarzkopf]], [[Irgmard Seefried]], [[Alfred PopePoell]], [[Josef Greindl]]
|[[Wilhelm Furtwängler]]
|EMI
|-
|1955
|[[Giuseppe Valdengo]], [[Sesto Bruscantini]], [[Birgit Nilsson]], [[Anton Dermota]], [[Sena Jurinac]], [[Alda Noni]], [[Walter Berry]], [[Gottlob Frick]]
|[[Karl Böhm]]
|Golden Melodram
|-
|1956
|[[Cesare Siepi]], [[Fernando Corena]], [[Elisabeth Grümmer]], [[Léopold Simoneau]], [[Lisa Della Casa]], [[Rita Streich]], [[Walter Berry]], [[Gottlob Frick]]
|Dmitri[[Dimitri Mitropoulos]]
|[[Sony Classical]]
|-
|1959
|[[Cesare Siepi]], [[Fernando Corena]], [[Suzanne Danco]], [[Anton Dermota]], [[Lisa Della Casa]], [[Hilde GuedenGüden]], [[Walter Berry]], [[Kurt Böhme]]
|[[Josef Krips]]
|[[Decca Records|Decca]]
|-
|1959
|[[Eberhard Wächter]], [[Giuseppe Taddei]], [[Joan Sutherland]], [[Luigi Alva]], [[Elisabeth Schwarzkopf]], [[Graziella Sciutti]], [[Piero Cappuccilli]], Gottolob[[Gottlob Frick]]
|[[Carlo Maria Giulini]]
|EMI
|-
|1962
|[[Cesare Siepi]], [[Geraint Evans]], [[Leyla Gencer]], [[Richard Lewis (tenore)|Richard Lewis]], [[Sena Jurinac]], [[Mirella Freni]], [[Robert Savoie]], [[David Ward]]
|[[Georg Solti]]
|Living Stage
|-
|1966
|[[Nicolaj Ghiaurov]], [[Walter Berry]], [[Claire Watson]], [[Nicolai Gedda]], [[Christa Ludwig]], [[Mirella Freni]], [[Paolo Montarsolo]], [[Franz Crass]]
|[[Otto Klemperer]]
|EMI
|-
|1967
|[[Dietrich Fischer-Dieskau]], [[Ezio Flagello]], [[Birgit Nilsson]], [[Peter Schreier]], [[Martina Arroyo]], [[Reri Grist]], [[Alfredo Mariotti]], [[Martti Talvela]]
|[[Karl Böhm]]
|[[Deutsche Grammophon]]
|-
|1968
|[[Gabriel Bacquier]], [[Donald Gramm]], [[Joan Sutherland]], [[Werner Krenn]], [[Pilar Lorengar]], [[Marilyn Horne]], [[Leonardo Monreale]], [[Clifford Grant]]
|[[Richard Bonynge]]
|[[Decca]]
|-
|1970
|[[Nicolai GhaiurovGhiaurov]], [[Sesto Bruscantini]], [[Gundula Janowitz]], [[Alfredo Kraus]], [[Sena Jurinac]], Oliver[[Olivera MilkakovichMiljakovic]], [[Walter Monachesi]], [[Dimiter Pektov]]
|[[Carlo Maria Giulini]]
|Arkadia
|-
|1973
|[[Ingvar Wixell]], [[Wladimiro Ganzarolli]], [[Martina Arroyo]], [[Stuart Burrows]], [[Kiri Te Kanawa]], [[Mirella Freni]], [[Richard Van Allan]], [[Luigi Roni]]
|[[Colin Davis (direttore d'orchestra)|Colin Davis]]
|Philips
|-
|1978
|[[RuggeroBernd RaimondiWeikl]], [[JoséGabriel van DamBacquier]], [[EddaMargaret MoserPrice]], Kenneth[[Stuart RiegelBurrows]], Kiri[[Sylvia Te KanawaSass]], [[TeresaLucia BerganzaPopp]], Malcolm[[Alfred KingŠramek]], John[[Kurt MacurdyMoll]]
|[[LorinGeorg MaazelSolti]]
|CBS
|-
|
|[[Bernd Weikl]], Gabriel Bacquier, [[Margaret Price]], Stuart Burrows, [[Sylvia Sass]], [[Lucia Popp]], Alfred Šramek, [[Kurt Moll]]
|Georg Solti
|Decca
|-
|1987
|1985
|[[Samuel Ramey]], [[Ferruccio Furlanetto]], [[Anna Tomowa-Sintow]], [[Gösta Winbergh]], [[Agnes Baltsa]], [[Kathleen Battle]], [[Alexander Malta]], [[Paata Burchuladze]]
|[[Herbert von Karajan]]
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|-
|1988
|[[Thomas Hampson (cantante)|Thomas Hampson]], [[László Polgár]], [[Edita GruberovaGruberová]], [[Hans Peter Blochwitz]], [[Roberta Alexander]], [[Barbara Bonney]], [[Anton Scharinger]], [[Robert Holl]]
|[[Nikolaus Harnoncourt]]
|[[Teldec]]
|-
|1989
|[[Håkan Hagegård]], [[Gilles Cachemaille]], [[Arleen AugerAugér]], [[Della Jones]], [[Nico Vanvan der Meel]], [[Barbara Bonney]], [[Bryn Terfel]], [[Kristin Sigmundsson]]
|[[Arnold OstmanÖstman]]
|[[Éditions de l'Oiseau-Lyre|L'Oiseau-Lyre]]
|-
|1990
|[[William ShimmelShimell]], [[Samuel Ramey]], [[Cheryl Studer]], [[Frank Lopardo]], [[Carol Vaness]], [[Suzanne Mentzer]], [[Natale De Carolis]], [[Jan-Hendrik Rootering]]
|[[Riccardo Muti]]
|Emi
|-
|1991
|
|[[Thomas Allen]], [[Simone Alaimo]], [[Sharon Sweet]], [[Francisco Araiza]], [[Karita Mattila]], [[Marie McLaughlin]], [[Claudio Otelli]], [[Robert Lloyd]]
|[[Neville Marriner]]
|Philips
|-
|1991
|[[Ferruccio Furlanetto]], [[John Tomlinson]], [[Lella Cuberli]], [[Uwe Heilmann]], [[Waltraud Meier]], [[Joan Rodgers]], [[Michele Pertusi]], [[Matti Salminen]]
|[[Daniel Barenboim]]
|[[Erato (casa discografica)|Erato]]
|Erato
|-
|1995
|[[Bo Skovhus]], [[Alessandro Corbelli]], [[Christine Brewer]], [[Jerry Hadley]], [[Felicity Lott]], [[Nuccia Focile]], [[Umberto Chiummo]], [[Umberto Chiummo]]
|[[Charles Mackerras]]
|Teldec
|-
|1996
|[[Bryn Terfel]], [[Michele Pertusi]], [[Renée Fleming]], [[Herbert Lippert]], [[Ann Murray]], [[Monica Groop]], [[Roberto ScaltritiScaltrit]]i, [[Mario Luperi]]
|[[Georg Solti]]
|Decca
|-
|1997
|[[Simon Keenlyside]], [[Bryn Terfel]], [[Carmela Remigio]], [[Uwe Heilmann]], [[Soile IsokosiIsokoski]], Patricia[[Patrizia Pace]], [[Ildebrando D'Arcangelo]], [[Matti Salminen]]
|[[Claudio Abbado]]
|Deutsche Grammophon
|-
|1999
|[[Peter Mattei]], [[Gilles Cachemaille]], [[Carmela Remigio]], [[Mark Padmore]], [[Véronique Gens]], [[Lisa Larsson]], [[Till Fechner]], [[Gudjon Oskarsson]]
|[[Daniel Harding]]
|[[Virgin Classics]]
|-
|2007
|[[Johannes Weisser]], [[Lorenzo Regazzo]], [[Olga Pasichnyk]], [[Kenneth Tarver]], [[Aleksandrina Pendačanska]], [[Sunhae Im]], Nikolay[[Nikolaj Borchev]], [[Alessandro Guerzoni]]
|[[René Jacobs]]
|[[Harmonia Mundi]]
|-
|2011
|[[Ildebrando D'Arcangelo]], [[Luca Pisaroni]], [[Diana Damrau]], [[Rolando Villazón]], [[Joyce Didonato]], [[Mojca Erdmann]], [[Konstantin Wolff]], [[Vitalij Kowaljow]]
|[[Yannick Nézet-Séguin]]
|Deutsche Grammophon
|-
|2015
|[[Dimitris Tiliakos]], [[Vito Priante]], [[Myrtò Papatanasiou]], [[Kenneth Tarver]], [[Karina Gauvin]], [[Christina Gansch]], [[Guido Loconsolo]], [[Mika Kares]]
|[[Teodor Currentzis]]
|Sony Classical
|}
 
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!Cast (Don Giovanni, Leporello, Donna Anna, Don Ottavio, Donna Elvira, Zerlina, Masetto, Il Commendatore)
!Direttore
!Regista
!Etichetta
|-
|1979
|[[Ruggero Raimondi]], [[José van Dam]], [[Edda Moser]], [[Kenneth Riegel]], [[Kiri Te Kanawa]], [[Teresa Berganza]], [[Malcolm King]], [[John Macurdy]]
|[[Lorin Maazel]]
|[[Joseph Losey]]
|CBS
|-
|1987
|[[Samuel Ramey]], [[Ferruccio Furlanetto]], [[Anna Tomowa-Sintow]], [[Gösta Winbergh]], Júlia[[Julia VáradyVarady]], [[Kathleen Battle]], [[Alexander Malta]], [[Paata Burchuladze]]
|[[Herbert von Karajan]]
|[[Michael Hampe]]
|Sony Classical
|-
|1987
|
|[[Thomas Allen]], [[Claudio Desderi]], [[Edita GruberovaGruberová]], [[Francisco Araiza]], [[Ann Murray]], Susanne[[Suzanne Mentzer]], [[Natale De Carolis]], [[Sergej Koptchak]]
|[[Riccardo Muti]]
|[[Giorgio Strehler]]
|Opus Arte
|-
|1999
|[[Carlos Álvarez]], [[Ildebrando D'Arcangelo]], [[Adrianne Pieczonka]], [[Michael Schade]], [[Anna Caterina Antonacci]], [[Angelika Kirchschlager]], [[Lorenzo Regazzo]], [[Franz-Josef Selig]]
|[[Riccardo Muti]]
|[[Roberto De Simone]]
|TDK
|-
|2000
|[[Bryn Terfel]], [[Ferruccio Furlanetto]], [[Renée Fleming]], [[Paul Groves (tenore)|Paul Groves]], [[Solveig Kringelborn]], [[Hei-Kyung Hong]], [[John Relyea]], [[Sergej Koptchak]]
|[[James Levine]]
|[[Franco Zeffirelli]]
|[[Deutsche Grammophon]]
|-
|2001
|[[Rodney Gilfry]], [[László Polgár]], [[Isabel Rey]], [[Roberto Saccà]], [[Cecilia Bartoli]], [[Liliana Nikiteanu]], [[Oliver WimderWidmer]], [[Matti Salminen]]
|[[Nikolaus Harnoncourt]]
|[[Jürgen Flimm]]
|Arthaus
|-
|2006
|[[Thomas Hampson (cantante)|Thomas Hampson]], [[Ildebrando D'Arcangelo]], [[Christine Schäfer]], [[Piotr BeczalaBeczała]], [[Melanie Diener]], [[Isabel Bayrakdarian]], [[Luca Pisaroni]], [[Robert Lloyd]]
|[[Daniel Harding]]
|[[Martin Kusej]]
|[[Decca]]
|-
|2007
|2008
|[[Simon Keenlyside]], Kyle[[Anton KetelsenScharinger]], Marina[[Eva PoplavskayaMei]], [[RamónPiotr VargasBeczała|Piotr Beczala]], [[JoyceMalin DiDonatoHartelius]], Miah[[Martina PerssonJankova]], Robert[[Reinhard GleadowMayr]], Eric[[Alfred HalfvarsonMuff]]
|[[Franz Welser-Möst|Franz Welser-Most]]
|[[Charles Mackerras]]
|[[Sven-Erich Bechtoff]]
|Opus Arte
|[[EMI Classics]]
|-
|2014
|Ildebrando D'Arcangelo, [[Luca Pisaroni]], [[Tomasz Konieczny]], [[Anett Fritsch]], [[Lenneke Ruitens]], [[Valentina Naforniţa]]
|[[Christoph Eschenbach|Cristoph Eschenbach]]
|Sven-Eric Bechtolf
|[[EuroArts]]
|-
|2014
|[[Ildebrando D'Arcangelo]], [[Andrea Concetti]], [[Myrtò PapatanasiuPapatanasiou]], [[Marlin Miller]], [[Carmela Remigio]], [[Manuela Bisceglie]], [[William Corrò]], [[Enrico Giuseppe Iori]]
|[[Riccardo Frizza]]
|[[Pier Luigi Pizzi]]
|Unitel Classica
|-
|2015
|[[Peter Mattei]], [[Bryn Terfel]], [[Anna Netrebko]], [[Giuseppe Filianoti]], [[Barbara Frittoli]], [[Anna Prohaska]], [[Štefan Kocán]], [[Kwangchul Youn]]
|[[Daniel Barenboim]]
|[[Robert Carsen]]
|Deutsche Grammophon
|}
 
== Edizioni ==
* La partitura dell'opera (a cura di W. Plath e W. Rehm) è pubblicata, anche in edizione tascabile, dalla Bärenreiter di Kassel (Germania), che cura l'edizione critica completa delle opere di Mozart ([[Neue Mozart-Ausgabe]]). Partitura e commento critico sono disponibili online (vedi Collegamenti esterni)
* Un'altra edizione consigliabile è l'ottimoil reprint della partitura Peters a cura di G. Schunemann e K. Soldan, riprodotta dalla Dover di New York.
* Spartiti per canto e pianoforte vengono pubblicati, tra gli altri, dalla Bärenreiter, Peters e Ricordi. Il primo rispecchia l'edizione critica ed è quindi il più aggiornato dal punto di vista musicologico.
 
== Citazioni ine altrealtri opereutilizzi ==
* Il tema del Commendatore viene citato da [[Gioachino Rossini]] nell'Introduzione de ''[[L'occasione fa il ladro]]'' (''Frema in cielo il nembo irato'') e nel Coro che precede l'ingresso di Selim ne ''[[Il turco in Italia]]'' (''Voga, voga, a terra, a terra''); anche [[Gaetano Donizetti]], in ''[[Lucrezia Borgia (opera)|Lucrezia Borgia]]'', cita Don Giovanni facendo entrare nell'ultima scena la protagonista che rivela la sua identità (''Sì, son la Borgia'') parafrasando in tonalità di do minore le prime battute del Commendatore (''Don Giovanni, a cenar teco'').
* Alcuni temi del ''Don Giovanni'' vengono ripresi nel prologo de "''[[Les Contes d'Hoffmann]]''" di [[Jacques Offenbach]], (alcuni versi di "''Notte e giorno faticar''") e il tema dell'arrivo del Commendatore viene ironicamente ricalcato da [[Gioachino Rossini]] ne "''[[Il turco in Italia]]''", all'arrivo di Selim nel I atto.
* Nel film ''[[Il pranzo di Babette (film)|Il pranzo di Babette]]'' (G.Axel, 1987), vengono cantate pezzi di arie, come "Là ci darem la mano" e "Se un uom e una ragazza passeggian per la piazza".
* Nel videogioco del [[2001]] ''[[Grand Theft Auto III]]'', l'aria ''Fin c'han dal vino'' è uno dei brani di musica lirica trasmessi dalla radio [[Colonna sonora di Grand Theft Auto#Double Cleff FM|Double Cleff FM]], ascoltabile insieme alle altre stazioni all'interno di un qualunque veicolo.<ref>{{cita web|http://www.gta-series.com/it/gta3/radio.html|Stazioni radio in Grand Theft Auto III|24-03-2009}}</ref><ref>Manuale del videogioco ''[[Grand Theft Auto III]]''</ref>
* Nel film ''[[Don Juan De Marco maestro- Maestro d'amore]]'' (Jeremy Leven 1995) Marlon Brando ascolta ripetutamente, prima in macchina e poi a casa il duetto "Là ci darem la mano".
* Nel film ''[[Sherlock Holmes - Gioco di ombre]]'', il professor Moriarty assiste ad una rappresentazione del ''Don Giovanni'', nello specifico viene mostrata la scena del celebre terzetto "''Don Giovanni, a cenar teco m'invitasti''.
 
== Note ==
Riga 529 ⟶ 964:
* [[Hermann Abert]], ''Mozart - La maturità 1783-1791'' (ed. originale: ''W. A. Mozart – Zweiter Teil 1783-1791'', Breitkopf und Härtel, Lipsia 1955), trad. it. di Boris Porena e Ida Cappelli, Il Saggiatore, Milano 1985, pp. 361-369, 381-488. ISBN 978-88-428-0726-1
* [[Massimo Mila]], ''Lettura del Don Giovanni di Mozart'', Einaudi, Torino 1988-2000. ISBN 978-88-06-15680-0
* [[Otto Pöggeler]], ''Il Don Giovanni di Mozart nell'estetica idealista'', 1992 [https://web.archive.org/web/20040924000508/http://www.emsf.rai.it/scripts/interviste.asp?d=514]
* {{de}} Articolo ''Il dissoluto punito ossia Il Don Giovanni'' di Stefan Kunze, in ''Pipers Enzyklopädie des Musiktheaters'', a cura di Carl Dahlhaus, vol.4, Piper, Monaco di Baviera e Zurigo, 1991, p.314-327.ISBN 3-492-02414-9
* Mozart, ''Tutti i libretti d'opera'', a cura di [[Piero Mioli]], [[Newton Compton]], Roma 1996, vol. 2 pp. 125-170. ISBN 978-88-541-0590-4
Riga 537 ⟶ 972:
* [[Søren Kierkegaard]], ''Don Giovanni'', Milano, BUR 2006
* [[Pierre Jean Jouve]], ''Il Don Giovanni di Mozart'', Milano, Adelphi 2001
 
==Voci correlate==
* [[Madamina, il catalogo è questo]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|s=Don Giovanni|commons=category:Don Giovanni|q=Don Giovanni}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* [http://dme.mozarteum.at/DME/nma/nma_cont.php?vsep=68&gen=edition&l=1&p1=-99 Partitura] e [http://dme.mozarteum.at/DME/nma/nma_cont.php?vsep=69&l=1&p1=-99 commento critico] della Neue Mozart-Ausgabe
* [http://mozartwerk.kilu.de/mozart-turm/weitere/serie41.htm Opera completa in formato WMA], su www.mozart-archiv.de
* [http://www.teatrolafenice.it/media/libretti/109_1205Libretto.DonGiovanni.pdf Programma di sala], con libretto e note, per l'allestimento 2010 al Teatro La Fenice di Venezia
* [http://www.liricamente.it/trama-opera.asp?opera=don-giovanni Trama dell'opera e libretto completo] con note
* [http://www.classicistranieri.com/wolfgang-amadeus-mozart-don-giovanni-high-definition-audio-quality-bezdin-ensemble-dir-adina-spire.html Adina Spire - Bezdin Ensemble] Registrazione in alta qualità audio
* [http://www.cantarelopera.com/libretti-d-opera/don-giovanni-di-wolfgang-amadeus-mozart.php Scheda dell'opera Don Giovanni] , completa di libretto, sinossi ed estratti video
 
 
{{OpereLiricheMozart}}
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[[Categoria:Opere liriche di Wolfgang Amadeus Mozart]]
 
[[Categoria:Opere liriche in lingua italiana]]
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[[Categoria:Libretti del Settecento]]
[[Categoria:Libretti di Lorenzo Da Ponte]]
[[Categoria:Opere teatraliliriche basate su Don Giovanni]]
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