L'Aquila: differenze tra le versioni

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{{Nd||L'aquila (disambigua)}}
{{Avvisounicode}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = L'Aquila
|Panorama = L'Aquila centro2017 by-RaBoe 328.JPGjpg
|Didascalia =
|Didascalia=L'Aquila prima del [[Terremoto dell'Aquila del 2009|terremoto]]
|Bandiera =L'Aquila-Gonfalone Flag_of_L%27Aquila.pngsvg
|Voce bandiera = Stemma dell'Aquila#Gonfalone
|Voce stemma = Stemma=L dell'Aquila-Stemma.png
|Stato = ITA
|Voce stemma=Stemma dell'Aquila
|Grado amministrativo = 3
|Stato=ITA
|Divisione amm grado 1 = Abruzzo
|Grado amministrativo=3
|Divisione amm grado 12 =Abruzzo L'Aquila
|Amministratore locale = [[Pierluigi Biondi]]
|Divisione amm grado 2=L'Aquila
|Partito = [[Fratelli d'Italia (partito politico)|FdI]]
|Amministratore locale=[[Massimo Cialente]]
|Data elezione = 28-6-2017
|Partito= [[Partito Democratico|PD]]
|Data elezionerielezione =28/05/2007 20-6-2022
|Data istituzione =
|Sottodivisioni = Vedi [[Frazioni dell'Aquila|elenco]]
|Latitudine gradi=42
|Divisioni confinanti = [[Antrodoco]] ([[Provincia di Rieti|RI]]), [[Barete]], [[Barisciano]], [[Borgorose]] (RI), [[Cagnano Amiterno]], [[Campotosto]], [[Capitignano]], [[Crognaleto]] ([[Provincia di Teramo|TE]]), [[Fano Adriano]] (TE), [[Fossa (Italia)|Fossa]], [[Isola del Gran Sasso d'Italia]] (TE), [[Lucoli]], [[Magliano de' Marsi]], [[Ocre]], [[Pietracamela]] (TE), [[Pizzoli]], [[Rocca di Cambio]], [[Rocca di Mezzo]], [[Santo Stefano di Sessanio]], [[Scoppito]], [[Tornimparte]]
|Latitudine minuti=21
|Zona sismica = 1
|Latitudine secondi=14.43
|Gradi giorno = 2514
|Latitudine NS=N
|Nome abitanti = aquilani
|Longitudine gradi=13
|Patrono = [[Massimo d'Aveia|san Massimo]], [[san Bernardino da Siena]]
|Longitudine minuti=23
|Festivo = 10 giugno, 20 maggio
|Longitudine secondi=31.17
|PIL = {{formatnum:1519}} [[Milione|mln]] [[Euro|€]] <small>(2021)</small><ref name="Reddito">{{Cita news|url=https://tg24.sky.it/economia/2023/04/20/comuni-piu-ricchi-italia-2023|titolo=I Comuni più ricchi d’Italia sulla base delle dichiarazioni dei redditi|pubblicazione=Sky TG24|data=20 aprile 2023}}</ref>
|Longitudine EW=E
|PIL procapite = {{formatnum:21860.5}} [[Euro|€]] <small>(2021)</small><ref name="Reddito" />
|Altitudine=714
|Motto = {{maiuscoletto|Immota Manet}}
|Superficie=473.91
|Mappa = Map of comune of L'Aquila (province of L'Aquila, region Abruzzo, Italy).svg
|Note superficie=
|Didascalia mappa = Posizione del comune dell'Aquila nella sua provincia
|Abitanti=70221
|Note abitanti={{Cita web|url=http://demo.istat.it/bilmens2014gen/index.html|titolo=Popolazione residente al 30 novembre 2014}} |Aggiornamento abitanti=30 novembre 2014
|Sottodivisioni=Vedi [[Frazioni dell'Aquila|elenco]]
|Divisioni confinanti=[[Antrodoco]] ([[Provincia di Rieti|RI]], [[Lazio]]), [[Barete]], [[Barisciano]], [[Borgorose]] (RI), [[Cagnano Amiterno]], [[Campotosto]], [[Capitignano]], [[Crognaleto]] ([[Provincia di Teramo|TE]]), [[Fano Adriano]] (TE), [[Fossa (Italia)|Fossa]], [[Isola del Gran Sasso d'Italia]] (TE), [[Lucoli]], [[Magliano de' Marsi]], [[Ocre]], [[Pietracamela]] (TE), [[Pizzoli]], [[Rocca di Cambio]], [[Rocca di Mezzo]], [[Santo Stefano di Sessanio]], [[Scoppito]], [[Tornimparte]]
|Codice postale=67100
|Prefisso=[[0862]]
|Fuso orario=+1
|Codice statistico=066049
|Codice catastale=A345
|Targa=AQ
|Zona sismica=2
|Gradi giorno=2514
|Diffusività=
|Nome abitanti=Aquilani
|Patrono=[[San Massimo d'Aveia|san Massimo]], [[Equizio abate|sant'Equizio]], [[Celestino V|san Pietro Celestino]], [[san Bernardino da Siena]]
|Festivo=10 giugno
|PIL=
|PIL procapite=
|Mappa=Map of comune of L'Aquila (province of L'Aquila, region Abruzzo, Italy).svg
|Didascalia mappa=Posizione del comune dell'Aquila nella sua provincia
|Sito=http://www.comune.laquila.it/
}}
'''L'Aquila''' (<small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|/ˈlakwila/|it}},<ref>{{Dipi|Aquila, L’}}</ref> {{Link audio|It-L'Aquila.ogg|pronuncia,}} '''Aquila''' fino al 1863 e '''Aquila degli Abruzzi''' fino al 1939) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> [[capoluogo]] dell'[[Provincia dell'Aquila|omonima provincia]] e della [[Abruzzo|regione Abruzzo]]. Si trova al centro della [[conca aquilana]], lungo il fiume [[Aterno]] e alle pendici del [[Gran Sasso]].
 
La città fu [[Fondazione dell'Aquila|fondata nel 1254]] in funzione anti-[[feudale]] da 99 castelli, piccoli agglomerati urbani nati in seguito alla [[caduta dell'Impero romano d'Occidente]], che si federarono per costruire una grande città. Distrutta poi da [[Manfredi di Sicilia]], nel 1266 Aquila venne ricostruita come libero comune con [[Carlo I d'Angiò]].<ref name=":0">{{Treccani|l-aquila|L'Aquila|accesso=14 luglio 2021}}</ref> ''[[Amiternum]]'' e [[Forcona|''Forconium'']] erano le due città che anticamente si trovavano nei dintorni dell'attuale capoluogo che, in seguito alla fondazione di Aquila, persero importanza e decaddero.
{{citazione|Gridarono tutti insieme: Facciamo una città così bella<br />che nessun'altra nel regno le si possa paragonare|[[Buccio di Ranallo]], Cronache dalla fondazione dell'Aquila|Gridaro tucti insieme la città facciamo bella<br />che nulla nello regame possa confrontarsi ad ella|lingua=italiano medievale}}
 
Parte del [[Regno di Napoli]] e capoluogo prima dell'[[Abruzzo Ultra|Abruzzo Ulteriore]] e poi dell'[[Abruzzo Ulteriore Secondo]], nel XV secolo, grazie alla sua economia, Aquila divenne la seconda città dello Stato per importanza, subito dopo [[Napoli]].<ref name=":0" /> Sotto il dominio [[Casa d'Asburgo|asburgico]], tra il XVI e il XVII secolo, visse un periodo di altalenante crescita economica che venne però bruscamente interrotta dal catastrofico [[terremoto dell'Aquila del 1703|terremoto del 1703]], che per molti anni riportò la città nella decadenza. Conobbe infatti un nuovo [[sviluppo economico]] e culturale soltanto nell'Ottocento.
'''L'Aquila''' ([[Alfabeto fonetico internazionale|IPA]]: {{IPA|[ˈlaːkwila]|it}}<ref>{{cita web|url=http://www.dipionline.it/dizionario/|titolo=DiPI Online - Dizionario di Pronuncia Italiana|accesso=23 maggio 2013}}</ref>, {{Link audio|It-L'Aquila.ogg|pronuncia}}, precedentemente ''Aquila'' fino al [[1863]] e ''Aquila degli Abruzzi'' fino al [[1939]]) è un [[comune italiano]] di 70.221 abitanti<ref name = "template divisione amministrativa-abitanti"/>, [[capoluogo]] dell'[[Provincia dell'Aquila|omonima]] [[Provincia italiana|Provincia]] e della [[Regioni italiane|Regione]] [[Abruzzo]].
 
Nonostante i forti [[terremoto dell'Aquila del 1315|terremoti del 1315]], [[terremoto dell'Aquila del 1461|del 1461]], del 1703 e [[terremoto dell'Aquila del 2009|del 2009]], all'Aquila si trova ancora un ampio patrimonio storico che mostra uno strato [[medioevo|medievale]] testimoniato soprattutto dalla [[Mura dell'Aquila|cinta muraria]], uno [[rinascimento|rinascimentale]] che caratterizza numerosi palazzi e chiese e infine uno [[barocco]] e [[neoclassico]] dovuto alle ricostruzioni post sisma settecentesche.
Situata sul declivio di un colle, alla sinistra del [[fiume]] [[Aterno]] in posizione predominante rispetto al massiccio del [[Gran Sasso d'Italia]], conta una presenza giornaliera sul territorio di oltre 100.000 persone per studio, attività terziarie, lavoro e turismo<ref>Stima basata sui flussi pendolari ricavata da uno studio dell'Institute of Regional and Metropolitan Studies di [[Barcellona]] del [[2009]] (si veda {{cita web|url=http://www.iermb.uab.es/RePEc/doc/wpierm0901.pdf|titolo=Metropolitan Areas in Spain and Italy|accesso=4 gennaio 2010|formato=pdf|editore=IERN}})</ref>. La città è sede di [[Università degli Studi dell'Aquila|Università]] e di enti ed associazioni che la rendono vivace sotto il profilo culturale.
 
L'Aquila è sede di un [[giubileo]] annuale, la [[Perdonanza Celestiniana]], istituita da [[papa Celestino V]] nel 1294 tramite la [[bolla pontificia]] ''[[Inter sanctorum solemnia]]'' e [[patrimonio culturale immateriale]] dell'[[UNESCO]] dal 2019.<ref>{{cita web|url=http://www.unesco.it/it/PatrimonioImmateriale/Detail/785|sito=unesco.it|accesso=2 gennaio 2021|titolo=Perdonanza Celestiniana|dataarchivio=2 maggio 2023|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20230502073213/https://www.unesco.it/it/PatrimonioImmateriale/Detail/785|urlmorto=sì}}</ref>
L'Aquila è posta nell'entroterra abruzzese e possiede una superficie comunale di 467&nbsp;km² che, su scala nazionale, la pone al [[Primi 100 comuni italiani per superficie|nono posto per ampiezza]]<ref>È preceduta da [[Roma]], [[Ravenna]], [[Cerignola]], [[Noto (Italia)|Noto]], [[Sassari]], [[Monreale]], [[Gubbio]], [[Foggia]] e [[Grosseto]]</ref>.
Proprio a causa dell'estensione del territorio sparso su una zona montuosa interna, L'Aquila dispone di una rete infrastrutturale e di servizi ardua e di amministrazione molto complessa: conta infatti più di dieci cimiteri, diversi depuratori, decine di complessi scolastici, quasi 3.000&nbsp;km di strade e molte migliaia di chilometri di reti impiantistiche. È divisa in 59 tra quartieri e frazioni ([[Frazioni dell'Aquila|vedi elenco]]). Parte del territorio comunale è compresa nel [[Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga]], ed alcuni punti superano abbondantemente i 2.000 metri di quota.
Dal 15 al 17 maggio [[2015]] la città è stata sede dell'88° [[Adunata nazionale degli alpini]] che ha portato nel capoluogo abruzzese oltre 400.000 persone provenienti da tutta [[Italia]].
 
Alla città è stato dedicato un [[asteroide]], [[7499 L'Aquila]]<ref>{{en}} [http://www.minorplanetcenter.net/iau/ECS/MPCArchive/2003/MPC_20030806.pdf M.P.C. 49279 del 6 agosto 2003]</ref>.
 
== Geografia fisica ==
[[File:Gran Sasso Visto da Pizza Btg degli Alpini.JPG|thumb|left|upright=1.2|Vista del [[Gran Sasso]] dal centro cittadino con, in primo piano, la [[Fontana Luminosa]].]]
{{vedi anche|Geografia dell'Aquila}}
L'Aquila è situata nell'[[conca aquilana|omonima conca]] sulle sponde del fiume [[Aterno]], ad un'[[altitudine]] di 721 metri sul [[livello del mare]] che la rende terza tra i capoluoghi di provincia italiani più alti, dopo [[Enna]] e [[Potenza (Italia)|Potenza]]<ref>{{cita web|editore=Wolfhaus|url=
http://www.wolfhaus.it/fileadmin/downloads/casaclima/Dati_climatici_capoluoghi_Italia.pdf|titolo=Dati climatici dei capoluoghi italiani|accesso=4 gennaio 2010}}</ref>.
 
=== Territorio ===
Il centro storico sorge su di un [[altopiano|altipiano]] in posizione pressoché baricentrica rispetto alla conca; numerose sono le frazioni situate sul declivio o sulla sommità dei colli circostanti, tra cui è bene ricordare Aragno, Roio, Pianola, Bagno, San Giacomo e Collebrincioni. Nel dopoguerra, l'espansione urbanistica si è concentrata nella periferia occidentale della città, a carattere pianeggiante, e ad oggi, il tessuto urbano si estende in maniera disomogenea lungo la direttrice est-ovest, parallelamente al corso del fiume.
[[File:L'Aquila_2011_by-RaBoe-043.jpg|thumb|upright=1.1|La [[Fontana luminosa (L'Aquila)|Fontana luminosa]] e il [[Gran Sasso]] alle spalle]]
 
La città sorge al centro della [[conca aquilana]] nella media [[valle dell'Aterno]],<ref>{{Treccani|aquila_(Enciclopedia-Italiana)|Aquila|accesso=14 luglio 2021|autore=Cesare Rivera, Roberto Almagia e Tammaro De Marinis|data=1929}}</ref> in posizione baricentrica rispetto al massiccio del [[Gran Sasso]],<ref>{{cita|Nuovo piano regolatore generale - Rapporto ambientale|p. 32}}.</ref> che lo circonda insieme con la catena del [[Sirente-Velino]], in particolare dal [[gruppo montuoso di Monte Ocre-Monte Cagno]].<ref name="AbruzzoTurismo"/> La città è situata a sinistra del fiume [[Aterno-Pescara|Aterno]], che la attraversa per circa {{M|20|u=km}},<ref>{{cita|Nuovo piano regolatore generale - Rapporto ambientale|p. 31}}.</ref> ed è lambita da altri tre fiumi di dimensioni minori, affluenti del primo: il [[Vetoio]] a [[Coppito]], il [[Raio (fiume)|Raio]] a [[Sassa]] e il [[Riserva naturale regionale Sorgenti del Fiume Vera|Vera]] a [[Tempera (L'Aquila)|Tempera]].<ref>{{cita web|url=http://www.gransassolagapark.it/pagina.php?id=200|titolo=I Fiumi del Parco|sito=gransassolagapark.it|accesso=4 gennaio 2021}}</ref>
Il territorio comunale, suddiviso in 12 circoscrizioni, è uno dei più estesi d'[[Italia]]. Nei suoi 467&nbsp;km² abbraccia numerosi paesi o frazioni e alcuni grandi centri che in passato hanno avuto identità municipale, come [[Paganica]]. Il territorio del comune presenta anche un'[[exclave]], in territorio montano, al confine con il [[parco regionale naturale del Sirente - Velino]] e la [[Monti della Duchessa|riserva naturale Montagne della Duchessa]].
Il [[Centro storico dell'Aquila|centro storico]] è situato su un colle a un'[[altitudine]] di {{M|721|u=m}} sul [[livello del mare]],<ref name="VAS">{{cita|Analisi ambientale preliminare per la verifica di assoggettabilità VAS|p. 7}}.</ref> il che la rende terza tra i capoluoghi di provincia italiani più alti,<ref group="N">Dopo [[Enna]] (931 metri) e [[Potenza (Italia)|Potenza]] (819 metri)</ref><ref name=":0" /><ref name="VAS"/> mentre le [[frazioni dell'Aquila|frazioni]] sono situate sul declivio o sulla sommità dei colli circostanti.
 
Il territorio comunale dell'Aquila è molto esteso: infatti è il [[comuni d'Italia per superficie|nono in Italia per superficie]];<ref>{{cita web|url=https://www.istat.it/it/archivio/82599|titolo=Superficie delle unità amministrative a fini statistici|accesso=4 luglio 2021}}</ref> più dei tre quarti di esso è soggetto ad una protezione ambientale e il 49% è area protetta da parchi nazionali o riserve naturali.<ref name="PRG 35">{{Cita|Nuovo piano regolatore generale - Relazione generale|p. 35}}.</ref> Questa area geografica è caratterizzata dalla conservazione del tipico paesaggio rurale delle aree dell'[[Appennino]], come la consistente presenza di alberi di mandorlo.<ref>{{cita|Nuovo piano regolatore generale - Rapporto ambientale|p. 36}}.</ref> Il territorio comunale presenta un'[[exclave]] in territorio montano, al confine con il [[parco naturale regionale Sirente-Velino]] e la riserva naturale [[Montagne della Duchessa]].
Confina dal versante [[Provincia di Rieti|reatino]] con i comuni di [[Antrodoco]] e [[Borgorose]], dal versante [[Provincia di Teramo|teramano]] con [[Crognaleto]], [[Fano Adriano]], [[Isola del Gran Sasso d'Italia]] e [[Pietracamela]] e dal versante propriamente [[Provincia dell'Aquila|aquilano]] con [[Barete]], [[Barisciano]], [[Cagnano Amiterno]], [[Campotosto]], [[Capitignano]], [[Fossa (Italia)|Fossa]], [[Lucoli]], [[Magliano de' Marsi]], [[Ocre]], [[Pizzoli]], [[Rocca di Cambio]], [[Rocca di Mezzo]], [[Santo Stefano di Sessanio]], [[Scoppito]] e [[Tornimparte]].
 
Nel territorio comunale ci sono anche 3 laghi di piccole dimensioni (il [[lago Vetoio]] e i due [[laghi di Bagno]])<ref>{{cita|A.R. Frattaroli, R. Caprarica e C. Marsili|p. 310}}.</ref><ref>{{cita web|url=https://www.civitadibagno.it/il-lago-di-san-raniero/|sito=civitadibagno.it|titolo=Il lago di San Raniero|accesso=4 gennaio 2020}}</ref> e all'interno di esso ricade una piccola parte del [[lago di Campotosto]].<ref>{{cita web|url=https://www.openstreetmap.org/search?query=lago%20di%20campotosto#map=13/42.5349/13.3703|titolo=Lago di Campotosto|sito=openstreetmap.org|accesso=4 gennaio 2021}}</ref> Complessivamente si registra una sensibile escursione altimetrica, in quanto più della metà della superficie comunale è situata al di sopra dei {{M|1000|u=m slm}}<ref name="PRG 35"/> e anche perché l'altitudine massima che si raggiunge è di {{M|2635|u=m slm}} ([[Pizzo Intermesoli|Pizzo D'Intemesoli]]), a fronte di una minima di {{M|580|u=m}}.<ref>{{cita web|url=https://it-ch.topographic-map.com/maps/95e1/L-Aquila/|titolo=Mappa topografica dell'Aquila|accesso=4 luglio 2021}}</ref> Nel [[secondo dopoguerra]], l'espansione urbanistica si è concentrata nella periferia occidentale della città, in una zona a carattere prevalentemente pianeggiante.<ref name="aquilaterremotata">{{cita|G. Cocco|pp. 355-356}}.</ref>
 
=== Clima ===
{{vedi anche|Stazione meteorologica dell'Aquila}}
[[File:Gran-Sasso.jpg|thumb|upright=1.1|Vista sul [[Gran Sasso]] dal [[Centro storico dell'Aquila|centro cittadino]]]]
In base alle medie [[clima]]tiche ufficiali [[1951]]-[[2000]] pubblicate dall'ARSSA Abruzzo, relative alla [[stazione meteorologica]] urbana situata nel centro storico cittadino, la media annua delle [[temperatura|temperature]] minime si attesta a +6,5&nbsp;°C, la media annua delle massime a +17,3&nbsp;°C, mentre la temperatura media annua è pari +11,9&nbsp;°C. La massima assoluta, di +40&nbsp;°C, è stata rilevata il 27 agosto [[1960]], mentre l'estremo negativo è di -17,8&nbsp;°C, registrato il 17 febbraio [[1956]]; inoltre è stato rilevato un -22,3&nbsp;°C il 16 febbraio [[1929]]<ref>{{cita web|autore=CETEMPS|url=http://cetemps.aquila.infn.it/tempaq/MR/articoliMR/climalaquila.html|titolo=Clima L'Aquila|accesso=14 novembre 2011}}</ref><ref>{{cita web|autore=Agenzia per la protezione dell'ambiente|url=http://193.206.192.243/annali/images/10/1/1929/8.gif|titolo=Annali Idrologici dell'Istituto Idrografico, Compartimento di Pescara, Anno 1929, parte I, p. 8|accesso=14 novembre 2011}}</ref>.
Il valore termico più basso registrato nel territorio comunale spetta però alla stazione meteorologica dell'[[Aeronautica Militare Italiana]]<ref>{{cita web|autore=Aeronautica Militare Italiana|url=http://clima.meteoam.it/|titolo=Aeronautica Militare Italiana}}</ref> situata presso l'[[Aeroporto dell'Aquila-Preturo]], che il giorno 11 gennaio [[1985]] arrivò a toccare i -23,4&nbsp;°C<ref>Dato fornito dal servizio meteorologico dell'Aeronautica Militare riportato in [http://www.meteoaquilano.it/pubblicazioni/GENNAIO1985.pdf meteoaquilano.it]</ref>.
Le [[precipitazione (meteorologia)|precipitazioni]] sono di 713&nbsp;mm annui con 92 giorni [[pioggia|piovosi]], mentre sono 68 i giorni di [[gelo]] durante l'anno<ref>{{cita web|autore=ARSSA Abruzzo|url=http://www.arssa.abruzzo.it/car/mappeinfo/datistorici/l_aquila_annuale.htm|titolo=Dati L'Aquila|accesso=14 novembre 2011}}</ref>.
 
In base alle medie climatiche ufficiali 1951-2000 pubblicate dall'ARSSA Abruzzo, relative alla [[stazione meteorologica]] del centro storico, la media annua delle temperature minime si attesta a {{M|4.9|u=°C}}, la media annua delle massime a {{M|13.5|u=°C}}, mentre la temperatura media annua è pari {{M|9.2|u=°C}}. La massima assoluta, di {{M|40|u=°C}}, è stata rilevata il 27 agosto 1960, mentre l'estremo negativo è di {{M|-17.8|u=°C}}, registrato il 17 febbraio 1956; inoltre è stato rilevato un {{M|-22.3|u=°C}} il 16 febbraio 1929.<ref>{{cita web|autore=CETEMPS|url=http://cetemps.aquila.infn.it/tempaq/MR/articoliMR/climalaquila.html|titolo=Clima L'Aquila|accesso=14 novembre 2011|urlmorto=sì |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20111121022356/http://cetemps.aquila.infn.it/tempaq/MR/articoliMR/climalaquila.html}}</ref><ref>{{cita web|autore=Agenzia per la protezione dell'ambiente|url=http://193.206.192.243/annali/images/10/1/1929/8.gif|titolo=Annali Idrologici dell'Istituto Idrografico, Compartimento di Pescara, Anno 1929, parte I, p. 8|citazione=L'Aquila: -22,3|accesso=16 luglio 2020|urlarchivio=https://archive.is/20120708130500/http://193.206.192.243/annali/images/10/1/1929/8.gif}}</ref>
[[File:Campo Imperatore winter.jpg|thumb|upright=1.5|La piana di [[Campo Imperatore]] in inverno]]
Il valore termico più basso registrato nel territorio comunale spetta però alla stazione meteorologica dell'[[Aeronautica Militare (Italia)|Aeronautica Militare]]<ref>{{cita web|autore=Aeronautica Militare Italiana|url=http://clima.meteoam.it/|titolo=Aeronautica Militare Italiana|accesso=22 novembre 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111107235110/http://clima.meteoam.it/|urlmorto=no}}</ref> situata presso l'[[Aeroporto di L'Aquila-Parchi]], che il giorno 11 gennaio 1985 arrivò a toccare i {{M|-23.4|u=°C}}.<ref>Dato fornito dal servizio meteorologico dell'Aeronautica Militare riportato in [http://www.meteoaquilano.it/pubblicazioni/GENNAIO1985.pdf meteoaquilano.it] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20120526075650/http://www.meteoaquilano.it/pubblicazioni/GENNAIO1985.pdf |data=26 maggio 2012 }}</ref>
Le precipitazioni sono in media di {{M|968|u=mm}} annui con 102 giorni piovosi,<ref name="clima"/> mentre sono 68 i giorni di gelo durante l'anno.<ref>{{cita web|autore=ARSSA Abruzzo|url=http://www.arssa.abruzzo.it/car/mappeinfo/datistorici/l_aquila_annuale.htm|titolo=Dati L'Aquila|accesso=14 novembre 2011|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120110180130/http://www.arssa.abruzzo.it/car/mappeinfo/datistorici/l_aquila_annuale.htm}}</ref>
 
{{ClimaAnnuale
=== Flora ===
| nome = L'Aquila<ref name="clima">{{cita web|url=https://it.climate-data.org/europa/italia/abruzzo/l-aquila-1179/#climate-graph|accesso=4 luglio 2021|titolo=Clima L'Aquila}}</ref>
Molto sviluppati sono i [[bosco|boschetti]] di [[Populus|pioppi]], di [[Carpino (botanica)|carpini]] e di [[Quercus cerris|cerri]]. Sono presenti, nell'areale, il [[Corylus avellana|nocciolo]], il [[castagno]] (che forma umbratili boschi), l'[[acero]] (spesso presente con esemplari mastodontici). Solo grazie a [[rimboschimento|rimboschimenti]] sono presenti il [[Pinus nigra|pino nero]], l'[[Picea abies|abete rosso]], e il [[Larix|larice]]. Tra gli [[arbusto|arbusti]] possono essere menzionati il [[Juniperus|ginepro]], il [[Vaccinium|mirtillo]] (commestibile), la [[Atropa belladonna|belladonna]] (di aspetto simile al mirtillo, ma velenoso o addirittura mortale), l'[[Ilex aquifolium|agrifoglio]].
| tempmax01 = 3.5
| tempmax02 = 4.1
| tempmax03 = 7.8
| tempmax04 = 12.2
| tempmax05 = 16.2
| tempmax06 = 20.9
| tempmax07 = 23.8
| tempmax08 = 24.4
| tempmax09 = 18.9
| tempmax10 = 15.5
| tempmax11 = 9.5
| tempmax12 = 4.7
| tempmin01 = -3.3
| tempmin02 = -3.5
| tempmin03 = -0.8
| tempmin04 = 2.7
| tempmin05 = 6.6
| tempmin06 = 11.1
| tempmin07 = 13.9
| tempmin08 = 14.4
| tempmin09 = 10
| tempmin10 = 6.8
| tempmin11 = 2.3
| tempmin12 = -1.8
| pioggia01 = 78
| pioggia02 = 77
| pioggia03 = 93
| pioggia04 = 101
| pioggia05 = 90
| pioggia06 = 62
| pioggia07 = 49
| pioggia08 = 43
| pioggia09 = 76
| pioggia10 = 86
| pioggia11 = 112
| pioggia12 = 101
| giornipioggia01 = 8
| giornipioggia02 = 8
| giornipioggia03 = 10
| giornipioggia04 = 11
| giornipioggia05 = 10
| giornipioggia06 = 7
| giornipioggia07 = 6
| giornipioggia08 = 7
| giornipioggia09 = 8
| giornipioggia10 = 8
| giornipioggia11 = 9
| giornipioggia12 = 10
}}
 
== Origini del nome ==
Le fioriture sono caratterizzate da [[Lilium|gigli]] (specie protetta da una Legge Regionale dell'Abruzzo), [[Campanula|campanule]], [[Saxifraga|sassifraghe]], [[Primula|primule]], [[Genziana|genziane]], [[garofano|garofanini]] e numerose [[orchidea|orchidee]]. Menzione a parte merita la [[Leontopodium|stella alpina]] appenninica, una pianta rarissima sulle montagne dell'[[Appennini|Appennino]].
{{Approfondimento
|allineamento = destra
|larghezza = 300px
|titolo = L'articolo davanti al [[toponimo]]
|contenuto = Il regio decreto n. 1891 del 23 novembre 1939 introdusse l'articolo (maiuscolo) e l'apostrofo, modificando il nome della città in "L'Aquila".<ref name="r.d. 1939 n. 1891">{{cita web|url=https://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:regio.decreto:1939-11-23;1891!vig=|titolo=REGIO DECRETO 23 novembre 1939, n. 1891 - Rettifica delle denominazioni del Comune e della provincia di Aquila degli Abruzzi in «L'Aquila». (039U1891) (GU n.299 del 27-12-1939 )|sito=normattiva.it|accesso=28 agosto 2020}}</ref><br/>Il cambiamento di denominazione creò un'ambiguità linguistica sulla correttezza delle espressioni "dell'Aquila", "di L'Aquila", "de L'Aquila" o simili.<ref>{{cita web|url=http://www.accademiadellacrusca.it/it/lingua-italiana/consulenza-linguistica/domande-risposte/uso-preposizioni-prima-nomi-propri-contengon|titolo=Uso delle preposizioni prima dei nomi propri che contengono un articolo|sito=accademiadellacrusca.it|accesso=17 febbraio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180218024313/http://www.accademiadellacrusca.it/it/lingua-italiana/consulenza-linguistica/domande-risposte/uso-preposizioni-prima-nomi-propri-contengon|urlmorto=no}}</ref> In realtà, nello stesso decreto del 1939, fu definito come nome ufficiale della provincia quello di "Provincia dell'Aquila", cosa che elimina ogni possibile dubbio.<ref name="r.d. 1939 n. 1891" /> Tuttavia, entrambe le forme sono accettabili, anche se si preferisce l'uso della preposizione articolata.<ref>{{Treccani|a-l-aquila-o-all-aquila_(La-grammatica-italiana)|A L’Aquila o all’Aquila?|accesso=14 luglio 2021|data=2012}}</ref>
}}
Quando fu scelto il sito per la fondazione della città, si individuò un luogo chiamato ''Acculi'', vicino anche al fiume [[Aterno-Pescara|Aterno]], corrisponde all'attuale [[Borgo Rivera]], dove si trova la [[fontana delle 99 cannelle]]; al tempo della fondazione vi era in quell'area una chiesa con un monastero, ''Santa Maria ad Fontes de Acquilis'', così chiamato perché era un'area ricca di sorgenti.<ref name="treccani2">{{Treccani|aquila_res-853ec815-8c62-11dc-8e9d-0016357eee51_(Enciclopedia-dell'-Arte-Medievale)|Aquila|accesso=14 luglio 2021|autore=Maria Luigia Fobelli|data=1991}}</ref> La zona era in una posizione strategica tra i due poli entro i quali doveva nascere il nuovo centro urbano e cioè i due centri di [[Forcona]] e [[Amiternum|Amiterno]]. Fu dunque scelto per la nuova città il nome di "Aquila", che riprendeva il toponimo già esistente, ma che richiamava anche l'emblema dell'[[Aquila imperiale germanica|aquila imperiale]], secondo il diploma di fondazione attribuito all'Imperatore [[Corrado IV di Svevia|Corrado IV]].
 
Nello [[Stemma dell'Aquila|stemma della città]] è raffigurata infatti un'aquila. Lateralmente appaiono il motto ''[[Immota manet]]'', che significa "Resta ferma" ed è forse tratto da un verso del poeta latino [[Virgilio]], che attribuisce alla quercia la capacità di radicarsi fortemente e dunque di restare ferma,<ref name="Leosini"/> e l'abbreviazione "PHS", che secondo alcuni, è un errore di trascrizione del [[cristogramma]] [[IHS]], mentre altri pensano che significhi ''publica hic salus'', cioè "qui <nowiki>[c'è]</nowiki> la salute pubblica". Secondo un'altra tesi, starebbe per ''post hanc stragem'', riferendosi alla rinascita dopo un sisma.<ref name="Leosini">{{cita|A. Leosini|p. 31}}.</ref><ref>{{cita|U. Speranza|p. 161}}.</ref>
=== Fauna ===
La città dopo l'unità d'Italia assunse la denominazione "Aquila degli Abruzzi", ma cambiò nuovamente nome durante il regime fascista, acquisendo quello attuale.<ref name="r.d. 1939 n. 1891"/>
Data l'ampia estensione del comune, vi è un'ampia varietà di [[fauna]], comprendente molte delle specie riscontrate nel [[Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga]]. L'area dell'aquilano è abitata anche da [[vulpes|volpi]], [[cinghiali]] e [[gatto selvatico|gatti selvatici]], ma è possibile imbattersi anche in esemplari di [[capriolo|caprioli]] e [[lupo appenninico|lupi appenninici]]. Per quanto riguarda gli [[uccelli]] sono presenti, tra gli altri, il [[falco pellegrino]], il [[gheppio]] ed il [[lodolaio]].
 
== Storia ==
{{vedi anche|Storia dell'Aquila}}
=== Le origini ===
[[File:Anfiteatro panoramica.jpg|thumb|upright=2.3|L'anfiteatro romano di [[Amiternum]]]]
Il territorio dove sorge L'Aquila fu abitato fin nei tempi più antichi. Prima della conquista da parte di [[Roma]], tutta la [[valle dell'Aterno]] fu luogo di insediamento per i [[Sabini]] e per i [[Vestini]], i cui territori confinavano proprio nel punto dove in futuro sarebbe sorta la città.
 
=== Origini ===
Dopo la conquista dei [[civiltà romana|Romani]], avvenuta nel [[III secolo a.C.]], nella località che corrisponde all'odierna San Vittorino, pochi chilometri ad ovest dell'Aquila, venne fondata la città di [[Amiternum]], di cui, ancora oggi, possiamo ammirare i resti: un [[teatro]] e un [[anfiteatro]] che testimoniano l'importanza assunta nel tempo dalla città. Qui nacque uno dei maggiori storici romani, [[Gaio Sallustio Crispo|Sallustio]], di cui oggi è presente una statua in Piazza Palazzo; fu sede di diocesi insieme alle vicine città di ''Forcona'' e ''Pitinum''. In seguito, sopravvissuta alla caduta dell'Impero Romano d'occidente, Amiternum visse un periodo di grande decadenza, fino a scomparire completamente nel [[X secolo]].
[[File:Anfiteatro panoramica.jpg|miniatura|verticale=2|L'[[anfiteatro romano di Amiternum|anfiteatro romano di ''Amiternum'']]]]
La conca aquilana era abitata già nei tempi più antichi. Prima della conquista da parte di [[Roma]], tutta la [[valle dell'Aterno]] fu luogo di insediamento per i [[Sabini]] e per i [[Vestini]],<ref>{{cita|Plinio il Vecchio|[[s:la:Naturalis Historia/Liber III#106|III, 106-107]]}}.</ref> i cui territori confinavano proprio nel punto dove in futuro sarebbe sorta la città.
 
Dopo la conquista dei [[civiltà romana|Romani]], avvenuta nel [[III secolo a.C.]],<ref>{{cita|P. Nelli|p. 43}}.</ref> nella località di [[San Vittorino (L'Aquila)|San Vittorino]] esisteva la città di ''[[Amiternum]]'', dove si trovano i resti di un [[Teatro romano di Amiternum|teatro]] e di un [[Anfiteatro romano di Amiternum|anfiteatro]] romani, testimoni dell'importanza assunta nel tempo dalla città.<ref name="Heinzelmann, Jordan, Murer">{{cita|Heinzelmann, Jordan, Murer 2008|p. 9}}.</ref><ref name="Amiternum MiC">{{cita web|url=https://abruzzo.beniculturali.it/archeonline-ii-puntata/|accesso=3 luglio 2021|titolo=ArcheOnline – Amiternum|autore=Ministero della Cultura}}</ref> Essa diede i natali a [[Gaio Sallustio Crispo|Sallustio]] e fu sede episcopale insieme alle vicine città di ''[[Forcona|Forconium]]'' e ''[[Pettino (L'Aquila)|Pitinum]]''.<ref>Secondo Lanzoni, la diocesi di Forconio o Forcona è la continuazione della soppressa [[diocesi di Aveia]]; ''[https://www.archive.org/stream/MN5017ucmf_0#page/n387/mode/2up Le diocesi d'Italia dalle origini al principio del secolo VII (an. 604)] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20190522170228/https://www.archive.org/stream/MN5017ucmf_0#page/n387/mode/2up |data=22 maggio 2019 }}'', vol. II, Faenza 1927, pp. 365-370.</ref> Sopravvissuta alla [[caduta dell'Impero romano d'Occidente]], Amiterno visse un periodo di grande decadenza, fino a essere completamente abbandonata con la fondazione della nuova città.<ref>{{cita|Redi et alii 2013|pp. 267-269}}.</ref>
Nel frattempo, il territorio aquilano era stato inglobato nel longobardo Ducato di [[Spoleto]] e venne per la prima volta scisso dall'Abruzzo meridionale che era, invece, sotto il controllo del [[Ducato di Benevento]], con numerose ripercussioni sull'economia della zona. Una delle attività economiche principali delle terre che costituiranno la futura città era, infatti, l'allevamento ovino, che comportava la [[transumanza]], cioè l'annuale spostamento delle greggi, che venivano portate a svernare nel Tavoliere delle Puglie. Con la divisione dell'[[Abruzzo]] la transumanza diventò una pratica certamente meno agevole, provocando la decadenza economica del territorio.
 
=== Medioevo ===
[[File:L'Aquila, Fontana della 99 Cannelle 2007 by-RaBoe-3.jpg|thumb|left|upright=1.3|La [[fontana delle 99 cannelle]].]]
{{vedi anche|Fondazione dell'Aquila}}
Nel 1229 gli abitanti dei castelli della zona si ribellarono al feudalesimo imposto dai baronati normanno-svevi<ref name="Fridericiana">{{Treccani|l-aquila_(Federiciana)|L'Aquila|accesso=14 luglio 2021|autore=Alessandro Clementi|data=2005}}</ref> e, dopo essersi rivolti a [[papa Gregorio IX]], ottennero il permesso di fondare la città, ma l'iniziativa non si concretizzò.<ref name="Fridericiana"/> Il 20 maggio 1254 l'imperatore [[Corrado IV di Svevia]] promulgò un [[Privilegium concessum de constructione Aquilae|atto]] concedendo agli abitanti il permesso di costruire una nuova grande città di nome "Aquila".<ref name="Fridericiana"/><ref name="TuttoAbruzzo">{{cita web|url=http://www.tuttoabruzzo.it/index.php?Itemid=95&id=325&option=com_content&task=view|titolo=L'Aquila, la storia|urlmorto=sì|accesso=23 luglio 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080504225959/http://www.tuttoabruzzo.it/index.php?option=com_content&task=view&id=325&Itemid=95}}</ref>
 
Le vicende della fondazione dell'Aquila sono raccontate da [[Buccio di Ranallo]], autore di una [[Cronache aquilane|cronaca rimata]] che narra la storia della città dal 1254 fino al 1362; in più, importanti testimonianze sulla storia dell'Aquila e del territorio abruzzese sono riportate nei manoscritti dello storico settecentesco [[Anton Ludovico Antinori]].<ref>{{Treccani|anton-ludovico-antinori_(Dizionario-Biografico)|Anton Ludovico Antinori|accesso=14 luglio 2021|autore=Italo Zicàri|volume=3|data=1961}}</ref> Secondo la leggenda, la città fu fondata da 99 castelli, ognuno dei quali costruì in città una chiesa, una piazza e una fontana. A ricordo della fondazione, la campana della [[Torre civica (L'Aquila)|torre civica]] batte ancora oggi 99 rintocchi e il primo grande monumento della città, la [[fontana delle 99 cannelle]], celebra i castelli.<ref>{{Cita web|url=http://luoghidavedere.it/luoghi-da-vedere-in-italia/luoghi-da-vedere-in-abruzzo/laquila-la-fontana-delle-99-cannelle-tra-storia-e-leggenda_3295/|titolo=L'Aquila e il numero 99|accesso=10 aprile 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170628220316/http://luoghidavedere.it/luoghi-da-vedere-in-italia/luoghi-da-vedere-in-abruzzo/laquila-la-fontana-delle-99-cannelle-tra-storia-e-leggenda_3295|urlmorto=no}}</ref>
La rinascita economica del territorio avverrà solo dopo l'anno mille con l'arrivo dei [[Normanni]]. Si assiste ad una ritrovata stabilità, grazie anche alla riunificazione di tutto l'[[Abruzzo]] (conquistato da re Ruggero II tra il [[1139]] e il [[1153]]). Durante il periodo normanno si assiste al fenomeno dell'''incastellamento'', di cui sono esempio e testimonianza, ancora oggi visibili, il [[castello di San Pio delle Camere]] e il [[castello di Ocre]]; quest'ultimo occupava una posizione strategica nella vallata dell'Aterno ed era proprietà dei conti dei Marsi. Un altro importante fattore di sviluppo economico fu la diffusione delle abbazie cistercensi, tra cui quella di [[Monastero di Santo Spirito (Ocre)|Santo Spirito d'Ocre]]<ref>{{Cita|A. Clementi, E. Piroddi||Clementi, 1988}}</ref>.
 
[[File:SMariaCollemaggio.jpg|thumb|upright=1.1|La [[basilica di Santa Maria di Collemaggio]]]]
=== La fondazione della città ===
Nel [[1229]] gli abitanti di questi castelli decidono di ribellarsi al giogo vassallatico dei baronati normanno clericali<ref name="Fridericiana">Alessandro Clementi, [http://www.treccani.it/Portale/elements/categoriesItems.jsp?pathFile=/sites/default/BancaDati/Federiciana/VOL02/FEDERICIANA_VOL02_000327.xml {{Maiuscoletto|L'Aquila}}], ''[[Enciclopedia Fridericiana]]'', Vol. II, [[Istituto dell'Enciclopedia Italiana Treccani]]</ref>. Dopo essersi rivolti a [[papa Gregorio IX]], ottennero il permesso di fondare la città ma l'iniziativa non si concretizzò<ref name="Fridericiana"/>. Gli aquilani ottengono nuovamente il permesso della costruzione di una nuova grande città, in funzione anti-[[feudalesimo|feudale]]<ref name="Fridericiana"/>, di cui è rimasta testimonianza nel cosiddetto ''Diploma di [[Federico II di Svevia|Federico II]]''<ref name="Fridericiana"/>: nel documento conservato, in duplice copia negli archivi cittadini, si esortano i castelli degli antichi contadi di Amiternum e Forcona a unirsi per formare un unico centro<ref name="TuttoAbruzzo">{{cita web|url=http://www.tuttoabruzzo.it/index.php?Itemid=95&id=325&option=com_content&task=view|titolo=L'Aquila, la storia}}</ref>.
 
Gestita da un [[podestà (medioevo)|podestà]] e da un libero consiglio, la città ebbe organizzazione autonoma e propri statuti.<ref name="TuttoAbruzzo"/><ref>{{cita|A. Clementi 1977}}.</ref> Contribuirono all'ascesa di Aquila la posizione strategica e la crescente importanza in ambito religioso, suggellata dal trasferimento della sede vescovile da Forcona nel 1257 ad opera di [[papa Alessandro IV]].<ref>{{cita web|url=http://www.chiesadilaquila.it/diocesi/storia-della-diocesi/|sito=chiesadilaquila.it|accesso=4 gennaio 2021|titolo=Storia della diocesi}}</ref> Dopo due anni, nel 1259, colpevole di essere rimasta fedele alla Chiesa nella [[poteri universali|contesa tra papato e impero]], Aquila fu rasa al suolo da [[Manfredi di Sicilia]] e fu ricostruita nel 1266 su autorizzazione di [[Carlo I d'Angiò]]; la città, riconoscente verso il nuovo conquistatore, si sottomise spontaneamente riacquisendo il prestigio originario.<ref name="AbruzzoTurismo">{{cita web|url=https://abruzzoturismo.it/it/laquila|titolo=Abruzzo Turismo, L'Aquila|accesso=16 dicembre 2020|sito=abruzzoturismo.it|dataarchivio=9 gennaio 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210109034220/https://abruzzoturismo.it/it/laquila|urlmorto=sì}}</ref>
Le vicende della fondazione dell'Aquila sono raccontate da [[Buccio di Ranallo]] da Poppleto (autore di una ''[[Cronache aquilane|Cronica]]'' rimata che narra la storia della città dal 1254 fino al 1362, l'anno precedente la sua stessa morte). Ricchissime testimonianze sulla storia dell'Aquila e del territorio abruzzese sono riportate nei manoscritti dello storico settecentesco [[Anton Ludovico Antinori]]. Controverse sono le notizie riguardanti il numero dei castelli che contribuirono alla fondazione della città: la tradizione vuole che siano stati novantanove, ma è più probabile che il numero effettivo si aggirasse intorno alla sessantina. A ricordo della fondazione, la campana della Torre Civica (la ''[[Reatinella]]'') batte ancora oggi 99 rintocchi ed il primo grande monumento della città, la [[fontana delle 99 cannelle]], sembra contribuire all'alimentazione di questa leggenda.
 
Nel 1288 l'eremita [[Papa Celestino V|Pietro da Morrone]], decise di edificare ad Aquila la [[basilica di Santa Maria di Collemaggio]], autorevole esempio di [[arte romanica]] e monumento simbolo della città. Proprio in questa basilica l'eremita fu incoronato papa con il nome di Celestino V il 29 agosto 1294. Nello stesso anno, Celestino emanò una [[Inter sanctorum solemnia|bolla pontificia]], con la quale concesse un'[[indulgenza plenaria]] e universale a tutta l'umanità,<ref>{{cita web|url=http://www.perdonanza-celestiniana.it/it/la-bolla-del-perdono.html|titolo=La Bolla del Perdono|sito=perdonanza-celestiniana.it|accesso=4 gennaio 2021|dataarchivio=8 gennaio 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210108044753/http://www.perdonanza-celestiniana.it/it/la-bolla-del-perdono.html|urlmorto=sì}}</ref> ponendo come condizioni per l'ottenimento del perdono: l'ingresso nella basilica nell'arco di tempo compreso tra le sere del 28 e del 29 agosto di ogni anno e l'essere "veramente pentiti e confessati". La bolla è valida ancora oggi e anticipò di sei anni l'introduzione dell'anno santo, avvenuta per volere di [[papa Bonifacio VIII]] nel 1300;<ref>{{cita web|url=http://www.vatican.va/jubilee_2000/pilgrim/documents/ju_gp_15012000_p-07_it.html|sito=vatican.va|accesso=4 gennaio 2021|titolo=Il Giubileo viaggio nella storia}}</ref> può essere quindi considerato il primo [[giubileo]] della storia. La porta di Celestino V, situata sul lato settentrionale della basilica è dunque a tutti gli effetti una [[Porta santa]].<ref name="ReferenceA">{{cita|Touring Club Italiano, 2005|p. 117}}.</ref>
La città venne chiamata ''Aquila'' dal toponimo del luogo in cui fu fondata (''Accula'') e perché il nome richiamava l'insegna degli [[Hohenstaufen]] (un'aquila, appunto). Successivamente divenne ''Aquila degli Abruzzi'' e infine, nel [[1939]], per decreto del [[Ministero dell'Interno]], prese il nome odierno di ''L'Aquila''.
 
[[File:L'Aquila, Basilica di Santa Maria di Collemaggio Portale laterale 2007 by-RaBoe.jpg|thumb|upright=1.1|sinistra|La [[Porta Santa]]]]
=== La distruzione ad opera di Manfredi e la ricostruzione ===
L'Aquila è una città unica nel [[Medioevo italiano]], essendo nata secondo un disegno armonico senza precedenti nella storia dell'architettura urbana (un caso simile, nel [[1703]], fu la nascita di [[San Pietroburgo]]). Costituita dall'unione di molti villaggi, è suddivisa in piccoli quartieri (generalmente una piazza, una chiesa e una fontana), ognuno dei quali rimanda al villaggio-madre.
 
La città dell'Aquila sorge su un territorio ad alta sismicità e fin dalla sua fondazione è stata funestata da numerosi e distruttivi eventi tellurici. Il primo terremoto di cui si abbia notizia risale al [[Terremoto dell'Aquila del 1315|13 dicembre 1315]].<ref>{{cita web|url=https://emidius.mi.ingv.it/ASMI/event/13151203_0000_000|titolo=Catalogo parametrico dei terremoti italiani 1691-1899|autore=[[Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia]]}}</ref> Un altro forte terremoto si verificò il [[terremoto dell'Appennino centro-meridionale del 1349|9 settembre 1349]], ebbe un'intensità pari a magnitudo 6,5 della [[scala Richter]] e produsse danni valutabili nel X grado della [[scala Mercalli]].<ref name="emidius.mi.ingv.it">{{cita web|url=https://emidius.mi.ingv.it/ASMI/event/13490909_0000_000|titolo=Catalogo parametrico dei terremoti italiani 1691-1899. Terremoto del 9 settembre 1349, distretto Aquilano-Cicolano.|autore=[[Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia]]}}</ref> Furono sbrecciati e atterrati ampi tratti delle mura cittadine e crollarono moltissime case e chiese. Le vittime furono ottocento<ref name="BuccioAntinori">{{cita|Buccio di Ranallo}}, {{cita|A.L. Antinori}}.</ref> e, poiché all'epoca gli abitanti di Aquila erano meno di diecimila, si trattò di quasi il 10% della popolazione. La gran polvere che si alzò, gravò sulla città per molto tempo, impedendo il salvataggio repentino di coloro che erano stati travolti dalle macerie.<ref>{{Cita|G. Vittori}}.</ref> La difficile e laboriosa ricostruzione scoraggiò una parte della popolazione, che preferì tornare ai villaggi e castelli dai quali erano venuti i loro avi. Di fronte all'esodo massiccio della popolazione e alla conseguente prospettiva di veder prematuramente cancellata la città, il condottiero e governatore della città [[Lalle I Camponeschi]] fece presidiare le mura cittadine e ne fece chiudere le porte con tavoloni di legno.<ref name="BuccioAntinori"/>
[[File:L'Aquila, Basilica di Santa Maria di Collemaggio Portale laterale 2007 by-RaBoe.jpg|thumb|La Porta Santa]]
 
[[File:L'Aquila, Basilica di San Bernardino 2007 by-RaBoe.jpg|thumb|upright=1.1|La [[basilica di San Bernardino]]]]
Gestita da un [[podestà]] e da un libero consiglio, ebbe organizzazione autonoma e propri statuti<ref>{{cita web|url=http://www.tuttoabruzzo.it/index.php?Itemid=95&id=325&option=com_content&task=view|titolo=La fondazione della città dell'Aquila:l'organizzazione della nuova Aquila}}</ref>. Contribuirono all'ascesa dell'Aquila la posizione strategica e la crescente importanza in ambito religioso, suggellata dal trasferimento della sede vescovile da Forcona all'Aquila nel [[1257]] ad opera di [[papa Alessandro IV]].
 
{{Vedi anche|Guerra dell'Aquila}}
Nel [[1259]], colpevole di essere rimasta fedele alla Chiesa nella contesa tra papato ed impero, fu punita e rasa al suolo da [[Manfredi di Sicilia|Manfredi]]. Venne ricostruita nel [[1265]] per mano di [[Carlo I d'Angiò]], chiamato in soccorso della Chiesa, minacciata dagli Svevi e dalle incursioni dei saraceni, dal Papa francese Jacques Pantaleon de Troyes, eletto al soglio pontificio, a Viterbo, con il nome di [[Urbano IV]]. La città dell'Aquila riconoscente, si sottomise spontaneamente al nuovo conquistatore, riacquistando prestigio e preminenza.
La città, rimasta fedele alla casa reale degli [[Angiò-Durazzo]], fu individuata come obiettivo sensibile durante la guerra contro gli [[aragonesi]]. Questi ultimi assoldarono [[Braccio da Montone]], promettendogli la [[signoria cittadina]] nel caso in cui fosse riuscito a prenderla. Dopo un anno di assedio (1423-1424) Aquila, anche se stremata ed esausta, ne uscì vincente: si affrancò così dal potere regio e rafforzò il suo ordinamento sociale che fu liberato dai vincoli feudali, preparandosi così a un periodo di rinascita.<ref>{{cita web|url=http://www.condottieridiventura.it/condottieri/m/1184%20%20%20%20%20%20BRACCIO%20DI%20MONTONE.htm|titolo=Storia di Braccio da Montone|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070208172949/http://www.condottieridiventura.it/condottieri/m/1184%20%20%20%20%20%20BRACCIO%20DI%20MONTONE.htm}}</ref>
 
=== CelestinoEtà V e il giubileo aquilanomoderna ===
Il Quattrocento corrisponde all'età d'oro della città di Aquila. Terminata la ricostruzione, prosperò grazie ai suoi commerci, in particolare di lana, estendendo le proprie relazioni fino a [[Firenze]], [[Genova]] e [[Venezia]] e anche verso paesi quali la [[Francia]], i [[Paesi Bassi]] e la [[Germania]].<ref>{{cita web|url=http://portalecultura.egov.regione.abruzzo.it/abruzzocultura/data//Abruzzesi%20illustri/skG-Antonio_Martini_Atri_Pubbl.pdf|accesso=4 gennaio 2021|sito=regione.abruzzo.it|titolo=ANTONIO MARTINI DA ATRI Pittore}}</ref>
{{vedi anche|Perdonanza}}
Nel [[1288]] l'eremita [[Papa Celestino V|Pietro da Morrone]], decise di edificare all'Aquila la [[basilica di Santa Maria di Collemaggio]], capolavoro dell'arte romanica e monumento simbolo della città. Proprio nella basilica da lui fortemente voluta, l'eremita venne incoronato papa con il nome di [[Celestino V]] il 29 agosto [[1294]].
 
La città tenne, a vario titolo, una [[zecca (moneta)|zecca]] sin dal 1382, sotto [[Luigi I d'Angiò]],<ref>{{cita|L. Travaini|p. 77}}.</ref> istituzione rinnovata anche dagli Aragonesi e dagli Spagnoli, mentre è del 1458, da parte di [[Ferrante d'Aragona]], la licenza di istituire l'[[Università degli Studi dell'Aquila|Università]]. Nel 1482 [[Adam Burkardt]], allievo di [[Johannes Gutenberg]], vi impiantò una tipografia, assicurando larga diffusione di opere preziose.<ref>{{Cita web|url=https://www.schwarzwaelder-bote.de/inhalt.rottweil-der-muensterchor-auf-brautschau.9b0177d1-9214-4819-bc38-755efef9099e.html|titolo=Der Münsterchor auf Brautschau|autore=Berthold Hildebrand|sito=Schwarzwälder Bote|data=1º aprile 2011|lingua=de|citazione=[...] Adam Burkardt di Rottweil verwiesen, der 1482 die von Johannes Gutenberg erfundene Drucktechnik mit beweglichen Lettern nach L’Aquila brachte|accesso=16 luglio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110405000529/https://www.schwarzwaelder-bote.de/inhalt.rottweil-der-muensterchor-auf-brautschau.9b0177d1-9214-4819-bc38-755efef9099e.html |urlmorto=no}}</ref>
Nell'agosto del [[1294]], [[Celestino V]] emanò una [[Bolla del perdono|Bolla]] con la quale concedeva un'[[indulgenza plenaria]] e universale a tutta l'umanità. Bolla ancora oggi valida, che anticipò di sei anni l'introduzione dell'anno santo, avvenuta per volere di [[papa Bonifacio VIII]] nel [[1300]] e può essere quindi considerato il primo [[giubileo]] della storia.
 
In questo tempo la città fu famosa anche per la prolungata dimora di tre grandi santi francescani: [[Bernardino da Siena]], [[Giovanni da Capestrano]] e [[Giacomo della Marca]]. Alla morte del primo, avvenuta in città il 20 maggio 1444, la popolazione chiese e ottenne da [[papa Eugenio IV]] il permesso di custodirne le spoglie e fu così edificata allo scopo la [[basilica di San Bernardino]] nel 1472.<ref>{{cita web|url=http://www.iubilaeummisericordiae.va/content/gdm/fr/mondo/porte-della-misericordia.event.santuario-san-bernardino-da-siena--arcidiocesi-metropolitana-di-.html|accesso=4 gennaio 2021|sito=iubilaeummisericordiae.va|titolo=Basilica di San Bernardino da Siena}}</ref>
La [[Bolla del perdono]] di [[Celestino V|San Pietro Celestino]], oggi nota come la ''Bolla della Perdonanza'', poneva come condizioni per l'ottenimento del perdono: l'ingresso nella basilica nell'arco di tempo compreso tra le sere del 28 e del 29 agosto di ogni anno e l'essere "veramente pentiti e confessati". La porta di [[Celestino V]], situata sul lato settentrionale della [[basilica]] è dunque a tutti gli effetti una [[Porta Santa]]<ref name="ReferenceA">cfr pag. 117, L'Italia - Abruzzo e Molise, Touring Editore, 2005</ref>.
 
[[File:L'Aquila, Forte Spagnolo 2007 by-RaBoe.jpg|thumb|upright|Il [[Portale (architettura)|portale]] d'Ingresso del [[Forte spagnolo]] con lo stemma di [[Carlo V d'Asburgo|Carlo V]]]]
[[File:L'Aquila centro.JPG|thumb|left|Veduta aerea del centro dell'Aquila|214x214px]]
 
Il [[Terremoto dell'Aquila del 1461|26 novembre 1461]] si verificò un nuovo violento sisma di intensità stimata in magnitudo 6,4 della [[scala Richter]] e distruttività pari al X grado della [[scala Mercalli]].<ref>{{cita web|url=https://emidius.mi.ingv.it/ASMI/event/14611127_2105_000|titolo=Catalogo parametrico dei terremoti italiani 1691-1899|autore=[[Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia]]}}</ref> Successivamente alla scossa principale del 26 novembre, seguì una serie di eventi sismici che si protrassero per circa due mesi, con ulteriori forti scosse. Le fonti riportano della pressoché totale distruzione di [[Onna]], [[Poggio Picenze]], [[Castelnuovo (San Pio delle Camere)|Castelnuovo]] e [[Sant'Eusanio Forconese|Sant'Eusanio]].<ref name="AntinoriAnnales">{{cita|A.L. Antinori}}.</ref>
=== Il Medioevo ===
Il primo consiglio cittadino fu composto dai sindaci dei vari villaggi e la città non ebbe una propria esistenza giuridica riconosciuta fino al regno di [[Carlo II di Napoli]], che nominò un [[Camerlengo]] come responsabile dei tributi. Da quel momento, le tasse furono pagate da tutta la città in quanto tale, mentre, in precedenza, erano pagati dai singoli villaggi.
 
Nel frattempo, il [[Regno di Napoli]], e con esso Aquila, era passato agli [[Corona d'Aragona|Aragonesi]]. Nel 1527 la cittadinanza aquilana si ribellò al nuovo dominatore, provocando l'immediata rappresaglia spagnola. Il viceré [[Filiberto di Chalon]] la devastò e la separò dal suo contado.<ref name="treccani2"/> Inoltre inflisse una multa pesantissima, che superava ogni possibilità degli aquilani, e con questo denaro contribuì alla costruzione del [[Forte spagnolo]], sul cui portale campeggia la scritta ''Ad reprimendam aquilanorum audaciam'', ovvero "per la repressione dell'audacia degli aquilani", finalizzato a scoraggiare ogni possibile successiva ribellione.<ref name="treccani2"/> In seguito, la città tentò faticosamente di rialzarsi, ma la sua ripresa venne nuovamente rallentata dai terremoti del 1646 e del 1672.
In questo periodo L'Aquila fu teatro di una serie di violente lotte tra alcune delle famiglie che si contendevano il potere, tra cui è opportuno citare i Pretatti e i Camponeschi. La contesa durò circa un decennio con la vittoria di questi ultimi.
[[File:Schott, Franz – Itinerarium nobiliorum Italiae regionum, urbium, oppidorum, et locorum, 1647 – BEIC 9036715 Aquila.jpg|miniatura|sinistra|L'Aquila nell'''Itinerario'' di [[Franz Schott]], 1647]]
 
{{vedi anche|Terremoto dell'Aquila del 1703}}
Successivamente, il Camerlengo acquisì anche il potere politico, divenendo presidente del consiglio cittadino (che ebbe vari nomi e composizione nel corso dei secoli). La città, autonoma, anche se compresa nel [[regno di Sicilia]], poi [[regno di Napoli]], (salvo un breve periodo in cui fece parte dello [[Stato Pontificio]]), fu governata da una [[diarchia]] composta dal consiglio e dal capitano regio, cui si aggiunse, nel XIV secolo proprio il conte Pietro Camponeschi che, da privato cittadino, divenne il terzo membro di una nuova triarchia.
Nel Settecento la città fu interessata da uno sciame sismico, che culminò con un violentissimo terremoto che, ancora una volta, la rase al suolo. La prima scossa della lunga sequenza si verificò il 14 ottobre 1702, ma la maggiore venne registrata il 2 febbraio del 1703 e si stima che abbia avuto una magnitudo 6,7 della [[scala Richter]] causando devastazioni stimate nel X grado nella [[scala Mercalli]].<ref>{{cita web|url=http://emidius.mi.ingv.it/CPTI04/finestra1691_1899.html|titolo=Catalogo parametrico dei terremoti italiani 1691-1899|autore=[[Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia]]}}</ref>
 
Quasi tutte le chiese e gli edifici pubblici cittadini crollarono o riportarono gravissimi danni.<ref>{{cita web|url=http://www.urcanet.it/urca_servizi/news.php?id_news=640 |titolo=Terremoto de L'Aquila del 2 febbraio 1703|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090411024609/http://www.urcanet.it/urca_servizi/news.php?id_news=640|urlmorto=sì |data=11 aprile 2009 }}</ref> Si stima che nelle varie scosse che colpirono la città, quell'anno siano morte oltre {{formatnum:6000}} persone.<ref name="Mammarella"/> Le chiese di San Bernardino (di cui rimasero in piedi solo il coro, la facciata e le mura laterali), San Filippo, San Francesco, Sant'Agostino, il [[Duomo dell'Aquila|duomo]] e tutti i palazzi della città risultarono rasi al suolo oppure pesantemente danneggiati.<ref>{{cita|U. Russo, E. Tiboni}}.</ref>
=== I terremoti del 1300 e l'assedio di Fortebraccio ===
La città dell'Aquila sorge su uno dei territori a alta sismicità della penisola italiana e, fin dalla sua fondazione, è stata funestata molte volte da eventi tellurici. Il primo terremoto di cui si abbia notizia risale al 13 dicembre [[1315]].
 
[[File:Facciata della chiesa di San Bernardino.jpg|miniatura|verticale|La [[basilica di San Bernardino]] in un'incisione di Gustavo Strafforello (1899)]]
Un forte terremoto si verificò il 9 settembre [[1349]]: si stima che abbia avuto un'intensità pari a magnitudo 6,5 della [[Scala Richter]] e che abbia prodotto danni valutabili nel X grado della [[Scala Mercalli]]. Furono sbrecciati e atterrati ampi tratti delle mura cittadine e crollarono moltissime case e chiese. Le vittime furono ottocento<ref name="BuccioAntinori">Notizie riportate sulle "[[Cronache Aquilane]]" di [[Buccio da Ranallo]] e nei manoscritti di [[Anton Ludovico Antinori]]</ref> e, poiché all'epoca gli abitanti dell'Aquila erano meno di diecimila, si trattò di quasi il 10% della popolazione. La gran polvere che si alzò gravò sulla città per molto tempo, impedendo il salvataggio repentino di coloro che erano stati travolti dalle macerie<ref>G. Vittori, ''Stato dell'Aquila degli Abruzzi nei grandi periodi sismici del 1315, 1349 e 1461-62'', in Bollettino della Società Abruzzese di Storia patria, VIII, L'Aternina, Aquila, 1896</ref>. La difficile e laboriosa ricostruzione scoraggiò una parte della popolazione, che preferì tornare ai villaggi e castelli dai quali erano venuti i loro avi. Di fronte all'esodo massiccio della popolazione e alla conseguente prospettiva di veder prematuramente cancellata L'Aquila dalle città del Regno, Camponeschi fece presidiare le mura cittadine e ne fece chiudere con tavoloni di legno le brecce<ref name="BuccioAntinori"/>.
 
La pace di [[Vienna]] (1738) pose fine alla dominazione austriaca:<ref>{{Cita web|url =http://books.google.com/books?id=l5Q6ayoHl9kC&pg=PA1#v=onepage&q&f=false|lingua=fr |titolo=Traité de paix entre le Roy, l'Empereur et l'Empire: conclu à Vienne, le 18 novembre 1738. |accesso=10 settembre 2010|editore=Imprimerie Royale (París), 1739}}</ref> la città passò quindi sotto dominazione borbonica. Nel 1799 il Regno fu invaso dai francesi si instaurò la [[Repubblica Partenopea]], sostenuta dagli sforzi degli intellettuali illuministi. Dopo un primo ritorno dei Borbone sul trono di Napoli, nel 1806 i francesi ripresero possesso del Regno con [[Giuseppe Bonaparte]] e [[Gioacchino Murat]]. Anche questa volta un'insurrezione provocò la reazione degli occupanti e Aquila venne saccheggiata.
[[File:L'Aquila, Basilica di San Bernardino 2007 by-RaBoe.jpg|thumb|upright=1.2|La [[basilica di San Bernardino]].]]
 
=== Età contemporanea ===
Contemporaneamente, le vicende politiche stavano trascinando Aquila verso una sanguinosa guerra. La città, rimasta fedele alla casa angioina, appoggiò il casato francese e venne, quindi, individuata come obiettivo sensibile durante la guerra tra i D'Angiò e gli [[aragonesi]]. Questi ultimi assoldarono [[Braccio da Montone|Braccio Fortebraccio da Montone]], promettendogli la [[signoria cittadina|signoria]] di Aquila nel caso in cui fosse riuscito a prenderla. Dopo un anno di assedio ([[1423]]-[[1424]]) Aquila, anche se stremata ed esausta, ne uscì vincente: si affrancò così dal potere regio e rafforzò il suo ordinamento sociale che venne liberato dai vincoli feudali, preparandosi così ad un periodo di rinascita.
Durante il [[Risorgimento]], gli aquilani parteciparono attivamente ai [[Moti del 1820-1821|moti]] sotto la guida di Pietro Marrelli, che il 20 novembre 1860 ospitò ad Aquila, nel Convento di San Giuseppe, [[Giuseppe Mazzini]] in persona.<ref>{{cita web|url=https://www.ilcapoluogo.it/2016/04/13/pagine-di-risorgimento-nellaquilano/|titolo=STORIA
Pagine di Risorgimento nell’Aquilano|accesso=16 dicembre 2020|sito= Il Capoluogo d'Abruzzo}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.tuttoabruzzo.it/index.php?Itemid=95&id=325&option=com_content&task=view|titolo=La storia dell'Aquila: il risorgimento|urlmorto=sì|accesso=23 luglio 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080504225959/http://www.tuttoabruzzo.it/index.php?option=com_content&task=view&id=325&Itemid=95}}</ref>
 
Con l'[[unità d'Italia]], fu assegnato alla città il ruolo di capoluogo della regione geografica [[Abruzzi e Molise]] (fino al 1970 le regioni non esisteranno come ente amministrativo italiano, venendo considerate solamente come enti statistici). In quell'occasione il nome della città fu modificato in "Aquila degli Abruzzi".<ref>{{cita web|url=http://augusto.agid.gov.it/gazzette/index/download/id/1863133_SO|titolo=Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia, suppl. al N. 133 - Torino|data=6 giugno 1863|accesso=3 gennaio 2021}}</ref>
=== La rinascenza aquilana ===
Il [[XV secolo|Quattrocento]] corrisponde all'età d'oro della città dell'Aquila. Dopo la ricostruzione, prosperò per i suoi commerci, specialmente della lana, estendendo le proprie relazioni fino a [[Firenze]], [[Genova]] e [[Venezia]] e, ancora oltre, in [[Francia]], [[Paesi Bassi]] e [[Germania]], diventando in breve tempo la città più importante del Regno dopo [[Napoli]].
 
Nel 1927, una legge, nota col nome di ''[[Grande Aquila]]'', sancì l'accorpamento di 8 comuni dell'aquilano al capoluogo.<ref name="grandeaquila">[https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1927-09-05&atto.codiceRedazionale=027U1564&atto.articolo.numero=0&qId=&tabID=0.04555099645350369&title=lbl.dettaglioAtto Regio Decreto 29/07/1927 n. 1564]</ref><ref group="N">[[Arischia]], [[Bagno (L'Aquila)|Bagno]], [[Camarda]], [[Lucoli]], [[Paganica]], [[Preturo]], [[Roio Piano]] e [[Sassa]]</ref> Nel 1947 [[Lucoli]], dopo essere stato per 20 anni parte del territorio aquilano, fu l'unico comune a tornare autonomo, a differenza degli altri sette soppressi.<ref name="lucoli">[https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1947-10-01&atto.codiceRedazionale=047U0962&atto.articolo.numero=0&qId=bc2dc8cd-9886-4d8f-a1a3-6d1109c46623&tabID=0.04555099645350369&title=lbl.dettaglioAtto D.Lgs. 31/07/1947, n. 962]</ref> Inoltre, nell'ambito del riordino provinciale disposto dal [[Storia del fascismo italiano|regime fascista]], furono istituite le province di [[Provincia di Pescara|Pescara]] e di [[Provincia di Rieti|Rieti]]: quest'ultima si compose in parte grazie al territorio del [[circondario di Cittaducale]], che faceva parte della provincia aquilana, per un totale di {{M|1365|u=km2}} e {{formatnum:60000}} abitanti circa,<ref>{{cita|Touring Club Italiano, 2007|p. 78}}.</ref><ref>{{cita web| url=https://ebiblio.istat.it/digibib/Censimenti%20popolazione/censpop1921/VolumeII_Regioni/UBO0296363_XIV_Abruzzi_e_Molise+OCR_ottimizzato.pdf |titolo=Censimento della popolazione del Regno d'Italia al 1/12/1921 - XIV. Abruzzi e Molise|accesso=3 luglio 2021}}</ref> mentre alla provincia pescarese venivano ceduti i comuni di [[Bussi sul Tirino]] e [[Popoli Terme|Popoli]].<ref>[https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1927-01-11&atto.codiceRedazionale=027U0001&atto.articolo.numero=0&qId=e3878cbf-2d37-4b45-ab2c-89ea6ba32857&tabID=0.04555099645350369&title=lbl.dettaglioAtto Regio decreto-legge 2/01/1927, n. 1]</ref>
Tenne, a vario titolo, una Zecca della Moneta sin dal 1382, sotto Ludovico I d'Angiò, istituzione rinnovata per privilegio anche sotto gli Aragonesi e gli Spagnoli, mentre è del [[1458]] l'istituzione della [[Università degli studi dell'Aquila|Università]] destinata a conseguire grande rinomanza. Nel [[1482]] [[Adamo da Rottweil]], allievo di [[Johann Gutenberg]], vi impiantò una tipografia, assicurando larga diffusione di opere preziose<ref>{{cita web|url=http://it.encarta.msn.com/encnet/refpages/RefAuxArt.aspx?refid=1041506536|titolo=La rinascenza aquilana}}</ref>.
 
Nel 1939 la città assunse la denominazione definitiva di "L'Aquila".<ref>[[s:R.D. 23 novembre 1939, n. 1891 - Rettifica delle denominazioni del Comune e della provincia di Aquila degli Abruzzi in «L'Aquila»|R.D. 23 novembre 1939, n. 1891]]</ref>
In questo tempo la città fu famosa anche per la prolungata dimora di tre grandi santi francescani: San Bernardino da Siena, San Giovanni da Capestrano e San Giacomo della Marca. Alla morte di [[San Bernardino da Siena|San Bernardino]], avvenuta il 20 maggio [[1444]] proprio qui, la cittadinanza chiese e ottenne da [[papa Eugenio IV]] il permesso di custodirne le spoglie. Venne così edificata la monumentale [[basilica di San Bernardino]]. Le guerre con [[Rieti]], le lotte intestine tra famiglie e i continui terremoti determinarono, sul finire del secolo, l'inizio di una nuova decadenza.
 
Nel 1970 nacquero ufficialmente le [[Regione (Italia)|regioni]].<ref>{{cita web|url= https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/1970/05/22/070U0281/sg|titolo=LEGGE 16 maggio 1970, n. 281|accesso= 3 luglio 2021}}</ref><ref>{{cita web|url= https://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:decreto.presidente.repubblica:1972;8~art1!vig|titolo= DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 15 gennaio 1972, n. 8|accesso=3 luglio 2021}}</ref> In Abruzzo la scelta di situare diversi assessorati a [[Pescara]] provocò numerose reazioni e polemiche in città. Ne seguirono anche veri e propri disordini e scontri di piazza, i cosiddetti [[moti dell'Aquila]], prevalentemente guidati e sponsorizzati dai partiti locali di estrema destra del tempo. L'accordo finale riconobbe alla città il ruolo di capoluogo dell'[[Abruzzo]],<ref name="regione">{{cita web|url=http://www.regione.abruzzo.it/xElezioni08/docs/statuto/statuto.pdf|titolo=Statuto regionale|accesso=23 luglio 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111116011222/http://www.regione.abruzzo.it/xElezioni08/docs/statuto/statuto.pdf|urlmorto=no}}</ref> ma concesse a Pescara di ospitare diversi uffici ed assessorati regionali e regolari riunioni di [[Giunta regionale|giunta]] e [[Consiglio regionale (Italia)|consiglio]].<ref name="regione"/>
[[File:L'Aquila, Forte Spagnolo 2007 by-RaBoe.jpg|thumb|left|Il Portale d'Ingresso con lo stemma di Carlo V]]
 
{{vedi anche|Terremoto dell'Aquila del 2009}}
=== Decadenza e dominazione spagnola ===
[[File:L'Aquila eathquake prefettura.jpg|miniatura|Il [[Palazzo della Prefettura (L'Aquila)|Palazzo del Governo]] dopo il sisma, simbolo della distruzione]]
Il 26 novembre [[1461]] si verificò un nuovo violento sisma di intensità stimata in magnitudo 6,4 della [[Scala Richter]] e distruttività pari al X grado della [[Scala Mercalli]]. Successivamente alla scossa principale del 26 novembre, seguì una serie di eventi sismici che si protrassero per circa due mesi, con ulteriori forti scosse il 4, il 17 dicembre, 3 e il 4 gennaio successivi. Le fonti riportano della pressoché totale distruzione di [[Onna]], [[Poggio Picenze]], Castelnuovo e [[Sant'Eusanio Forconese]].
 
Il 6 aprile 2009, alle ore 3:32, dopo diversi mesi di lievi scosse localizzate e percepite in tutta la zona dell'aquilano, L'Aquila fu colpita da un [[terremoto]] di magnitudo {{TA|6,3 [[Scala di magnitudo del momento sismico|M{{apici e pedici|b=w}}]]}} ({{M|5.9|u=Ml}} secondo la scala Richter) e tra l'8º e il 9º grado della [[scala Mercalli]], con epicentro situato nella zona di [[Roio]].<ref>[http://earthquake.rm.ingv.it/data_id/2206496920/event_out.php Il terremoto secondo l'INGV] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20091126034256/http://earthquake.rm.ingv.it/data_id/2206496920/event_out.php |data=26 novembre 2009 }}</ref> Il bilancio finale fu di 309 vittime e oltre {{formatnum:1500}} feriti, mentre la quasi totale evacuazione della città portò a {{formatnum:65000}} il numero degli sfollati. Nei giorni successivi al sisma principale altre forti scosse, pur se di intensità minore, colpirono l'aquilano: una forte scossa di magnitudo {{M|5.6|u=M{{apici e pedici|b=w}}}} alle ore 19.47 del 7 aprile 2009, una di magnitudo {{M|5.4|u=M{{apici e pedici|b=w}}}} alle ore 2:52 del 9 aprile 2009 e una di {{M|5.2|u=M{{apici e pedici|b=w}}}} alle ore 21:38 del 9 aprile 2009.
[[File:Forte spagnolo AQ.JPG|thumb|Il Forte Spagnolo]]
Nel frattempo, il [[Regno di Napoli]], e con esso Aquila, era passato agli Aragonesi. Nel [[1527]] la cittadinanza aquilana si ribellò all'invasore provocando la rappresaglia spagnola. Il viceré [[Filiberto d'Orange]] la devastò e la separò dal suo contado. Inoltre, inflisse una multa pesantissima, che superava ogni possibilità degli aquilani e con questo denaro contribuì alla costruzione dell'immenso [[Forte spagnolo]] sul cui portale campeggia la scritta ''Ad reprimendam aquilanorum audaciam'', ovvero "per la repressione dell'audacia degli aquilani", minaccioso avviso, finalizzato a scoraggiare ogni possibile successiva ribellione. In seguito, la città tentò faticosamente di rialzarsi, ma la sua ripresa venne certamente rallentata dai terremoti del [[1646]] e del [[1672]].
 
Il sisma riversò la sua forza sull'abitato e sui paesi limitrofi, tra i quali [[Onna]], [[Roio]], [[Villa Sant'Angelo]], [[Castelnuovo (San Pio delle Camere)|Castelnuovo]], [[Tempera (L'Aquila)|Tempera]], [[San Gregorio (L'Aquila)|San Gregorio]] e [[Paganica]]. Il capoluogo stesso presenta crolli anche totali in molte zone e gravissimi danni alla maggior parte degli edifici di valore storico e culturale. Le chiese principali risultarono gravemente danneggiate o quasi completamente crollate.
=== Il terremoto del 1703 ===
{{vedi anche|Terremoto dell'Aquila del 1703}}
Nel [[XVIII secolo|Settecento]] la città fu interessata da uno sciame sismico, che culminò con un violentissimo terremoto che, ancora una volta, la rase al suolo. La prima scossa della lunga sequenza si verificò il 14 ottobre [[1702]], ma la maggiore venne registrata il 2 febbraio del [[1703]] e si stima che abbia avuto una magnitudo 6,7 della [[Scala Richter]] causando devastazioni stimate nel X grado nella [[Scala Mercalli]].
 
=== Simboli ===
Quasi tutte le chiese e gli edifici pubblici cittadini crollarono o riportarono gravissimi danni<ref>[http://www.urcanet.it/urca_servizi/news.php?id_news=640 Terremoto de L'Aquila del 2 febbraio 1703]</ref>. Si stima che nelle varie scosse che colpirono la città, quell'anno siano morte oltre 6.000 persone<ref>Luigi Mammarella, ''L'Abruzzo ballerino. Cronologia dei terremoti in Abruzzo dall'epoca romana al 1915'', Adelmo Polla editore, 1990, pp. 77-83</ref>. Le chiese di San Bernardino, (rimase in piedi solo il coro, la facciata e le mura laterali), San Filippo, la [[Duomo dell'Aquila|Cattedrale di San Massimo]], San Francesco, Sant'Agostino e tutti i palazzi della città risultarono rasi al suolo oppure pesantemente danneggiati<ref>Un resoconto è tratto da una relazione dell'epoca, riportata nel capitolo «L'Aquila», scritto dallo studioso Walter Capezzali nel volume «L'Abruzzo nel Settecento», edito da Ediars</ref>.
{{Vedi anche|Stemma dell'Aquila}}
[[File:Coat of Arms of L'Aquila, Italy.svg|left|120px]]
[[File:L'Aquila-Gonfalone.png|right|120px]]
Lo stemma è riconosciuto con decreto del Capo del Governo del 14 luglio 1937.<ref>{{Cita web|url=https://patrimonioacs.cultura.gov.it/patrimonio/57304ee1-4ec6-4c68-ae02-4bcf0ffc51d5/896-laquila|titolo=Bozzetto dello stemma del Comune di L'Aquila|accesso=8 ottobre 2024|sito=ACS, Raccolta dei disegni degli stemmi di comuni e città}}</ref>
 
L'articolo 2 dello statuto comunale dell'Aquila descrive lo stemma e il gonfalone della città.<ref>{{cita web|url=http://www.comune.laquila.it/moduli/output_immagine.php?id=488|titolo=Statuto Comune dell'Aquila, articolo 2|accesso=29 dicembre 2020|sito=comune.laquila.it}}</ref>
La gente sopravvissuta abbandonò la città in quanto ritenuta troppo rischiosa. Fu ricostruita dalla tenace volontà dei pochi abitanti rimasti e ripopolata per volontà di [[papa Clemente XI]], il quale, ritenendo che la città dovesse rinascere a tutti i costi, dispose che fossero inviati preti e suore spogliatisi del loro sacro vincolo a contribuire alla rinascita della città. Aquila, tuttavia, non riacquistò mai più l'antico splendore.La notizia, anche se ripresa frequentemente, anche da personaggi autorevoli come, ad esempio, Dario Fo, necessiterebbe di una ricerca più approfondita. Ad ora, infatti, l'unica fonte, riportata anche qui, è l'intervista ad un anonimo "Giuseppe"<ref>[http://www.anctortona.it/Comunicazioni/art.%20Gazzettino%20Sampierdarena.pdf]</ref>.
 
{{Citazione|D'argento all'aquila dal volo abbassato di nero, coronata, rostrata, linguata e armata d'oro, accostata alla scritta PHS in capo e IMMOTA MANET ai fianchi|Stemma}}
[[File:L'aquila10.jpg|thumb|[[Piazza del Duomo (L'Aquila)|Piazza Duomo]] ed ''[[Chiesa di Santa Maria del Suffragio (L'Aquila)|Anime Sante]]'']]
{{Citazione|L'ornamento comprende, oltre il civico stemma, le insegne degli storici Quarti di San Marciano, Santa Maria Paganica, San Pietro e Santa Giusta, i quali anticamente designavano anche le parti extra moenia del territorio comunale e che sono eretti a comporre il simbolo dell'unità comunale|Gonfalone}}
 
=== Onorificenze ===
=== Dall'arrivo dei francesi all'unità d'Italia ===
{{Onorificenze
La ricostruzione avvenne secondo lo stile dell'epoca, il [[barocco]]. A questo periodo risale la costruzione della [[Chiesa delle Anime Sante]] con la cupola del [[Giuseppe Valadier|Valadier]] e degli interni delle basiliche di San Bernardino e [[Santa Maria di Collemaggio]].
| immagine = Corona di Città Italiana.svg
| nome_onorificenza = Titolo di Città
| collegamento_onorificenza = Città dell'Italia
| motivazione = ''[[Privilegium concessum de constructione Aquilae]]''
| data = 1254<ref>{{cita|B. Sabatini}}.</ref>
}}
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
La pace di [[Vienna]] ([[1738]]) pose fine alla dominazione spagnola, successivamente la città venne occupata dai francesi. Anche questa volta, un'insurrezione provocò la reazione dei dominatori ed Aquila venne di nuovo devastata e saccheggiata. In particolare, a questo periodo risale il furto del dipinto dell'Annunciazione di [[Raffaello]], contenuto nella [[Chiesa di San Silvestro (L'Aquila)|Chiesa di San Silvestro]] e dell'urna contenente le spoglie di [[San Bernardino da Siena|San Bernardino]], custodita all'interno della [[basilica di San Bernardino|basilica]] omonima.
{{vedi anche|Monumenti e luoghi d'interesse dell'Aquila|Chiese dell'Aquila|Palazzi dell'Aquila}}
 
Per via dei numerosi terremoti succedutisi sin dalla fondazione della città, molti dei monumenti dell'Aquila sono stratificati su tre stili: [[arte medievale|medievale]], [[arte del Rinascimento|rinascimentale]] e [[arte barocca|barocco]].<ref>{{cita web|url=https://www.musei.abruzzo.beniculturali.it/wp-content/uploads/2019/10/Speciale-LAquila.pdf|accesso=2 luglio 2021|titolo=Inno alla vita|sito=Direzione regionale musei Abruzzo|dataarchivio=9 luglio 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210709182102/https://www.musei.abruzzo.beniculturali.it/wp-content/uploads/2019/10/Speciale-LAquila.pdf|urlmorto=sì}}</ref>
Durante il [[Risorgimento]] gli aquilani parteciparono attivamente ai moti, sotto la guida di Pietro Marrelli, che il 20 novembre del 1860 ospitò all'Aquila, nel Convento di San Giuseppe, il [[Mazzini]] in persona<ref>{{cita web|url=http://www.tuttoabruzzo.it/index.php?Itemid=95&id=325&option=com_content&task=view|titolo=La storia dell'Aquila: il risorgimento}}</ref>.
 
=== Architetture religiose ===
[[File:Variazioni confine Abruzzo nord.PNG|upright=1.5|thumb|Territori aquilani ceduti alla [[Provincia di Rieti]]|left]]
[[File:Laquila piazza del duomo 017.jpg|thumb|upright=1.1|[[Duomo dell'Aquila|Cattedrale dei Santi Massimo e Giorgio]]]]
 
Le chiese in [[Centro storico dell'Aquila|centro storico]] ancora attive sono oltre 60, indice del grande numero di chiese che la città ospitava in passato, alcune delle quali distrutte dai terremoti o nel piano regolatore della città degli [[anni 1930|anni '30]].<ref>{{cita|D. Chiodi}}.</ref> Le principali sono le tre basiliche ([[Basilica di San Bernardino|San Bernardino]], [[Collemaggio]] e [[Basilica di San Giuseppe Artigiano|San Giuseppe Artigiano]]), la [[Duomo dell'Aquila|Cattedrale dei Santi Massimo e Giorgio]], le quattro chiese capoquarto ([[Chiesa di Santa Giusta|Santa Giusta]], [[Chiesa di Santa Maria Paganica|Santa Maria Paganica]], [[Chiesa di San Marciano (L'Aquila)|San Marciano]] e [[Chiesa di San Pietro a Coppito|San Pietro a Coppito]]), e le chiese [[chiesa di San Silvestro (L'Aquila)|di San Silvestro]] e [[chiesa di Santa Maria del Suffragio (L'Aquila)|delle Anime Sante]].
=== Il capoluogo degli Abruzzi ===
Con l'[[unità d'Italia]], la regione [[Abruzzi]], comprendente anche l'odierno [[Molise]], ha capoluogo nella città dell'Aquila. In quell'occasione il nome della città fu modificato in ''Aquila degli Abruzzi'' ([[1861]]).
 
Anche nelle [[Frazioni dell'Aquila|frazioni]] si contano diversi edifici religiosi, tra i quali il [[santuario della Madonna d'Appari]] a [[Paganica]], la chiesa e il [[convento di San Giuliano]] nell'omonimo quartiere, le chiese [[Chiesa di San Michele Arcangelo (San Vittorino)|di San Michele Arcangelo]] a [[San Vittorino (L'Aquila)|San Vittorino]], [[chiesa di Santa Giusta fuori le mura|di Santa Giusta fuori le mura]] a [[Bazzano (L'Aquila)|Bazzano]], [[Chiesa di Santa Maria Assunta (Assergi)|di San Franco]] ad [[Assergi]] e il santuario di San Pietro della Ienca. Quest'ultimo, robusto e compatto, edificato in pietra e con una pianta rettangolare a navata unica, è celebre per una visita pastorale di [[papa Giovanni Paolo II]]. La chiesa presenta una facciata preceduta da un piccolo giardino con fontanile di pietra per l'abbeveratoio delle pecore, e con una statua di bronzo di San Giovanni Paolo II.<ref>{{cita web|url=https://abruzzoturismo.it/it/santuario-san-giovanni-paolo-ii-san-pietro-della-ienca-aq|accesso=4 gennaio 2021|sito=abruzzoturismo.it|titolo=Santuario San Giovanni Paolo II - San Pietro della Ienca (AQ)|dataarchivio=17 aprile 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210417102949/https://abruzzoturismo.it/it/santuario-san-giovanni-paolo-ii-san-pietro-della-ienca-aq|urlmorto=sì}}</ref>
Nel [[1927]], nell'ambito del rivoluzionamento provinciale disposto dal regime fascista, ci fu la nascita delle province di Pescara e [[Provincia di Rieti|di Rieti]], grazie soprattutto alla perdita da parte aquilana, rispettivamente, del Mandamento di Popoli-Bussi e dei comuni di [[Accumoli]], [[Amatrice]], [[Antrodoco]], [[Borbona]], [[Borgorose|Borgocollefegato]], [[Borgo Velino]], [[Cantalice]], [[Castel Sant'Angelo (comune)|Castel Sant'Angelo]], [[Cittaducale]], [[Cittareale]], [[Fiamignano]], Lugnano di villa Traiana (ora Vazia, frazione di [[Rieti]]), [[Leonessa]], [[Micigliano]], [[Pescorocchiano]], [[Petrella Salto]] e [[Posta (Italia)|Posta]] per un totale di 1362 [[km²]] e 70.000 abitanti circa<ref>Dato riscontrabile a pag. 78 di "Guida d'Italia; Abruzzo e Molise. Touring Club Italiano.Mondadori Printing S.p.A., agosto 2007"</ref>. La perdita del cosiddetto [[Circondario di Cittaducale]] dimezza l'hinterland di Aquila degli Abruzzi e ne scalfisce l'egemonia regionale. Nel [[1939]] la città per effetto dell'annessione di otto centri limitrofi nel 1927, prende il definitivo nome di ''L'Aquila''<ref>[[s:R.D. 23 novembre 1939, n. 1891 - Rettifica delle denominazioni del Comune e della provincia di Aquila degli Abruzzi in «L'Aquila»|R.D. 23 novembre 1939, n. 1891]]</ref>.
 
=== Architetture civili ===
Nel [[1970]] nasce ufficialmente la [[Regione (ente)|Regione]] Abruzzo. La scelta iniziale di situare il capoluogo amministrativo a [[Pescara]] provoca la reazione furibonda degli aquilani. Ne conseguono disordini e scontri di piazza, i cosiddetti ''Moti dell'Aquila''. Alla fine viene riconosciuto alla città il ruolo di capoluogo unico dell'[[Abruzzo]]<ref>{{cita web|url=http://www.regione.abruzzo.it/xElezioni08/docs/statuto/statuto.pdf|titolo=Statuto regionale}}</ref> consentendo però alla [[Giunta regionale|Giunta]] e al [[Consiglio regionale (Italia)|Consiglio]] regionali la possibilità di riunirsi anche a [[Pescara]].
[[File:MAXXI L'Aquila - Ingresso.jpg|thumb|sinistra|upright=1.1|[[Palazzo Ardinghelli]]]]
 
I palazzi principali della città sono [[Palazzo Margherita (L'Aquila)|Palazzo Margherita]] con la [[torre civica (L'Aquila)|torre civica]], sede del municipio, [[Emiciclo (L'Aquila)|Palazzo dell'Esposizione]], sede del [[consiglio regionale dell'Abruzzo|consiglio regionale]], [[Palazzo Centi]], sede della presidenza della Regione, [[Palazzo Ardinghelli]], sede del [[MAXXI L'Aquila]], [[Palazzo Fibbioni]], sede provvisoria del municipio dal 2015 al 2023, [[Palazzo del Convitto]], sede della Biblioteca Salvatore Tommasi e del [[Convitto nazionale Domenico Cotugno|convitto]], [[Palazzo Silone]], sede della [[Giunta regionale dell'Abruzzo|giunta regionale]], l'[[ex mattatoio (L'Aquila)|ex mattatoio]], sede provvisoria del [[Museo nazionale d'Abruzzo]], [[Palazzo Cappa Cappelli]], [[Palazzo Carli Benedetti]], [[Palazzo Pica Alfieri]], [[Palazzo del Governo (L'Aquila)|Palazzo del Governo]], [[Palazzetto dei Nobili]] e [[Palazzo Farinosi Branconi]].
=== Il terremoto del 2009 ===
{{vedi anche|Terremoto dell'Aquila del 2009}}
[[File:L'Aquila eathquake prefettura.jpg|thumb|upright=1.2|Il [[Palazzo del Governo (L'Aquila)|Palazzo del Governo]] dopo il sisma]]
Il 6 aprile [[2009]], alle ore 3:32, dopo diversi mesi di lievi scosse localizzate e percepite in tutta la zona dell'aquilano, L'Aquila è stata colpita da un [[terremoto]] di magnitudo 6.3 [[magnitudo momento|Mw]] (5.9 Ml secondo la scala della [[magnitudo locale]], nota anche come "Scala Richter", oramai poco usata) e tra l'8º e il 9º grado di distruzione della [[Scala Mercalli]], con epicentro situato nel territorio di [[Roio]] in località Colle Miruci a confine con Lucoli<ref>[http://earthquake.rm.ingv.it/data_id/2206496920/event_out.php Il terremoto secondo l'INGV]</ref>. Il bilancio finale è stato di 309 vittime ed oltre 1.500 feriti, mentre la quasi totale evacuazione della città ha portato a 65.000 il numero degli sfollati.
 
In città si trovano anche le ''Cancelle'', delle strutture ubicate in via Simeonibus, rimontate negli anni '30 nella posizione attuale, poiché prima si trovavano accanto al Duomo. Sono dei particolari archi ogivali legati fra loro, risalenti al XV secolo, inseriti alla base di un palazzo rinascimentale. Antico mercato del pesce, è in stato di abbandono dal 1830, dopo che in seguito alla visita di re Ferdinando IV di Borbone nel 1796, si optarono vari progetti per lo spostamento delle logge del pesce nella città storica.
Nei giorni successivi al sisma principale altre forti scosse, pur se di intensità minore, hanno colpito l'aquilano: una forte scossa di magnitudo 5.6&nbsp;MW alle ore 19.47 del 7 aprile 2009, una di magnitudo 5.4&nbsp;MW alle ore 2:52 del 9 aprile 2009 ed una di 5.2&nbsp;MW alle ore 21:38 del 9 aprile 2009.
 
[[File:L'Aquila 2011 by-RaBoe-030.jpg|thumb|upright=1.1|Particolare della [[fontana delle 99 cannelle]]]]
Il sisma ha riversato la sua forza sull'abitato e sui paesi limitrofi, tra i quali [[Onna]], [[Roio]], [[Villa Sant'Angelo]], [[San Pio delle Camere|Castelnuovo]], [[Tempera (L'Aquila)|Tempera]], San Gregorio e [[Paganica]]. Il capoluogo stesso presenta crolli anche totali in molte zone e gravissimi danni alla maggior parte degli edifici di valore storico e culturale. Le chiese principali risultano gravemente danneggiate o quasi completamente crollate. Particolare rilevanza ha avuto la mancata resistenza e quindi il danneggiamento talvolta irreversibile della maggioranza degli edifici pubblici, sia antichi che moderni: ad esempio il moderno polo d'Ingegneria, il [[Palazzo del Governo (L'Aquila)|Palazzo del Governo]] (sede della Prefettura), la Casa dello studente di via XX settembre, l'ospedale San Salvatore e molti palazzi signorili del Settecento e dell'Ottocento.
 
All'Aquila sono presenti diverse fontane; la principale è la [[fontana delle 99 cannelle]],<ref name=AbruzzoCultura>{{cita web|autore=Abruzzo Cultura|url=http://cultura.regione.abruzzo.it/index.asp?modello=fontanaAQ&servizio=xList&stileDiv=monoLeft&template=intIndex&b=menuFont2298&tom=298|titolo=Fontana delle 99 cannelle|accesso=8-12-10|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160307202627/http://cultura.regione.abruzzo.it/index.asp?modello=fontanaAQ&servizio=xList&stileDiv=monoLeft&template=intIndex&b=menuFont2298&tom=298|urlmorto=no}}</ref> sita a [[Borgo Rivera]]. Altre degne di nota sono la [[Fontana luminosa (L'Aquila)|Fontana luminosa]], nei pressi del Castello, la [[Fontana vecchia (L'Aquila)|Fontana Vecchia]], ovvero la coppia di fontane sita in [[Piazza del Duomo (L'Aquila)|piazza Duomo]], e la [[Fontana del Nettuno (L'Aquila)|Fontana del Nettuno]], presso [[piazza Regina Margherita]].
=== Simboli ===
[[File:L'Aquila-Gonfalone storico.png|upright=0.7|thumb|Gonfalone storico in uso dal 1937 al 1999]]
{{Vedi anche|Stemma dell'Aquila}}
 
I rifugi montani siti nel territorio comunale sono:
==== Stemma ====
* [[Rifugio Duca degli Abruzzi (Gran Sasso)|Rifugio Duca degli Abruzzi]] ({{M|2338|u=m}}) sul [[Monte Portella]];
{{Citazione|D'argento all'aquila dal volo abbassato di nero,
* [[Rifugio Giuseppe Garibaldi (Gran Sasso)|Rifugio Giuseppe Garibaldi]] ({{M|2230|u=m}}) nella conca di [[Campo Pericoli]];
coronata, rostrata, linguata e armata d'oro, accostata alla scritta PHS in
* Rifugio Fontari: situato a [[Campo Imperatore]], sopra "le Fontari";
capo e IMMOTA MANET ai fianchi}}
* [[Rifugio Antonella Panepucci Alessandri]] ({{M|1700|u=m}}) sul [[Monte San Franco]].
 
Fino al 16 novembre 2024 sul versante sud del [[Corno Grande]] vi era anche il [[Bivacco Andrea Bafile]] ({{M|2669|u=m}}), poi rimosso perché pericolante.<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://www.loscarpone.cai.it/dettaglio/bivacco-bafile-sul-gran-sasso-la-fine-di-un-era-l-inizio-di-una-nuova-storia/|titolo=Bivacco Bafile sul Gran Sasso: la fine di un'era, l'inizio di una nuova storia|sito=www.loscarpone.cai.it|accesso=2024-12-27}}</ref><ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://www.planetmountain.com/it/notizie/alpinismo/rimosso-bivacco-bafile-corno-grande-gran-sasso.html|titolo=Rimosso il bivacco Bafile sul Corno Grande del Gran Sasso}}</ref>
==== Gonfalone ====
{{Citazione|L'ornamento comprende, oltre il civico stemma, le insegne degli storici Quarti di San Marciano, Santa Maria Paganica, San Pietro e Santa Giusta, i quali anticamente designavano anche le parti extra moenia del territorio comunale e che sono eretti a comporre il simbolo dell'unità comunale}}
 
=== SocietàArchitetture militari ===
[[File:L'Aquila 2011 by-RaBoe-053.jpg|thumb|upright=1.1|Il Castello Cinquecentesco ([[Forte spagnolo]])]]
=== Evoluzione demografica ===
L'ultimo dato, aggiornato al 30 giugno [[2013]], attesta a 70.609<ref name = "template divisione amministrativa-abitanti"/> gli abitanti residenti del Comune dell'Aquila.
 
Le principali architetture militari della città sono il [[Forte spagnolo]] (o Castello Cinquecentesco), sito nel [[quarto di Santa Maria]] a nord del centro storico, formato da una struttura a pianta quadrata con quattro [[bastioni]] agli angoli e realizzato su progetto di [[Pedro Luis Escrivá]],<ref>Dell'ordine cavalleresco di ''San Giovanni di Gerusalemme'', che "annoverava i più esperti costruttori di castelli del mediterraneo", {{cita|A. Sànchez-Gijon|p. 36}}.</ref><ref group="N">Fino al sisma del 2009 era sede del [[Museo nazionale d'Abruzzo]]</ref> il Torrione, parte di una tomba romana del I secolo, o di un pilastro di un antico acquedotto medievale del XIII secolo<ref>{{Cita web|url=http://iluoghidelcuore.it/luoghi/l-aquila/torrione/16196/|titolo=Luoghi del cuore: il Torrione|accesso=10 aprile 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170411061321/http://iluoghidelcuore.it/luoghi/l-aquila/torrione/16196/|urlmorto=no}}</ref> e danneggiato dal sisma del 2009, che ha fatto crollare 5 dei suoi 15 metri di altezza, e la [[Mura dell'Aquila|cinta muraria]], che cinge il centro cittadino ed è stata più volte rimaneggiata con l'aggiunta di [[Mura dell'Aquila#Porte|porte]], lo spostamento di alcuni tratti (come nel XVI secolo per far posto al [[Forte spagnolo]]) e la demolizione di altri (nel Novecento con la creazione dell'area degli impianti sportivi e il Quartiere Eritrea).
{{Demografia/L'Aquila}}
 
=== EtnieLe emura minoranze straniereaquilane ===
{{vedi anche|Mura dell'Aquila}}
Secondo i dati ISTAT al 1 di gennaio 2015 la popolazione straniera residente era di 4.605 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:
[[File:L'Aquila 2011 by-RaBoe-068.jpg|thumb|upright=1.1|Porta Castello]]
Notizie delle fortificazioni della città si hanno dopo la ricostruzione della città nel 1265, finanziata da [[Carlo I d'Angiò]], poiché la precedente città sveva fondata nel 1254 era stata distrutta da [[Manfredi di Sicilia]] nel 1259. Il complesso murario fu molto imponente e protetto, come riportano anche gli storici [[Buccio di Ranallo]] e [[Anton Ludovico Antinori]] (XVIII secolo) negli ''Annali aquilani'', dove dice che all'epoca del terremoto del 1703, la città che era provvista di 86 torri e 12 porte, a causa di vari problemi e della perdita d'importanza di molti accessi, gli accessi principali furono ridotti a quattro: Porta Bazzano, Porta Romana, Porta Napoli e Porta Santa Maria o Castello.
 
Tuttavia, come dimostra la stessa pianta della città del 1575, opera di [[Girolamo Pico Fonticulano]], L'Aquila era dotata di una cinta muraria davvero vasta, che si estendeva ben oltre la terra colonizzata dalle case, per permettere la coltivazione di campi dentro il controllo delle torri, come dimostrano i feudi di Campo di Fossa, Largo Castello e Porcinaro. Le porte erano state fondate in corrispondenza dei vari "locali" di colonizzazione, poiché la città venne costruita dai mercanti e artigiani dei castelli che sorgono attorno alla conca nella vallata dell'Aterno, come [[Paganica]], [[Bazzano (L'Aquila)|Bazzano]], [[Roio]], [[Arischia]], [[Lucoli]], [[Assergi]], e a ogni ''castellano'' durante la costruzione della città venne affidato un locale dove costruire case coloniche, palazzi e chiese, da cui la leggenda dei 99 castelli con 99 piazze, 99 chiese, 99 palazzi, simboleggiata dai mascheroni della [[fontana delle 99 cannelle]], nella parte meridionale della città.
{{ROU}} 1.602 2,2%
 
;Tracciato delle mura aquilane
=== Lingue e dialetti ===
Dunque in base ai maggiori castelli che fondarono la città, successivamente nel 1276 ripartiti in [[Quarti dell'Aquila|quattro rioni]] (Santa Maria, San Pietro, San Giorgio, San Giovanni), esistono ancora oggi, tranne alcuni tratti murari demoliti, le basi a scarpa delle torri di controllo con le porte di accesso, ma seguendo la mappa del Fonticulano ci si può meglio orientare sull'antico assetto murario. Da nord-ovest, dove si trova il Castello spagnolo, sorgeva Porta Santa Maria, ossia l'attuale ingresso, dalla [[Fontana luminosa (L'Aquila)|Fontana luminosa]] di D'Antino (1934), a [[Corso Vittorio Emanuele (L'Aquila)|Corso Vittorio Emanuele]] tra Palazzo Leone e Palazzo del Combattente, poi proseguendo verso est, in senso orario, ci sono Porta Castello, Porta Leoni (documentata nel 1316 per un restauro da parte dell'attuale capitano della città), Porta Bazzano, Porta Tione, a sud-ovest, proseguendo in giù: Porta di Bagno, Porta Roiana, Porta Rivera, agli inizi dell'800 in occasione della visita di [[Ferdinando II delle Due Sicilie]] venne realizzata Porta Napoli, nella parte estrema a sud del viale Crispi, proseguendo dalla Fontana delle 99 cannelle con Porta Rivera ci sono Porta Stazione o di Poggio Santa Maria, Porta Romana (tra questa e Porta Barete si ipotizza esistesse una certa Porta Pilese), poi il bastione della monumentale Porta Barete, corrispondente lungo il decumano massimo con Porta Bazzano, e tornano a nord-ovest verso il castello, Porta San Lorenzo e Porta Branconio.
{{Vedi anche|Dialetto aquilano|Dialetto sabino|Dialetti d'Abruzzo}}
[[File:DialettiPorta italiani centraliTione.jpgJPG|thumb|[[Dialettiupright=1.1|Il tratto murario italianidi mediani]]Porta Tione]]
 
Seguendo il perimetro odierno, le mura abbracciano, sempre partendo dal castello in senso orario via Castello, via Zara, via Luigi Signorini Corsi (dove costeggiano l'Istituto Dottrina Cristiana), via Francesco del Greco (dove si trova Porta Leoni), via Invalidi di Guerra (dove si trova il moderno quartiere Costanzo Ciano), via Barbara Micarelli, che si immette in [[via Fortebraccio]], da cui si accede mediante Porta Bazzano, poi Costa Picenze con Porta Tione, il viale Luigi Rendina, che comprende una zona in cui le mura sono semi-offuscate dalla mole moderna della sede del Consiglio della Regione Abruzzo, dietro il [[Emiciclo (L'Aquila)|Palazzo dell'Esposizione]], seguendo c'è il viale Luigi Cadorna che occupa una parte non inclusa originariamente nelle mura, che dal viale Crispi riprendevano mediante Porta di Bagno in via Luigi Sturzo.
Il dialetto della città dell'Aquila, così come quelli di tutta la parte occidentale della provincia, si distingue nettamente dai restanti dialetti abruzzesi, inserendosi nel gruppo aquilano del dialetto sabino, appartenente ai [[dialetti italiani mediani]]. Tratto qualificante di questo gruppo dialettale è la conservazione delle vocali finali atone. In particolare nel dominio reatino-aquilano, area tradizionalmente conservativa, viene tuttora mantenuta la distinzione fra -''o'' ed -''u'' finali, a seconda dell'originaria matrice latina: ad esempio all'Aquila si ha ''cavaju'' per "cavallo" (latino: caballus), ma ''scrio'' per "io scrivo" (latino: scribo).
 
Questo tratto è stato negli anni '60 pesantemente modificato con l'urbanizzazione del viale XX Settembre, e restano solo le porte di Lucoli e di Roio; il tratto murario, da sud a ovest, riprende presso il [[Borgo Rivera]] con la porta omonima, lungo il viale Tancredi di Pentima, arrivando fino a Porta Poggio Santa Maria, da dove il perimetro risale verso nord lungo il viale XXV Aprile attraversando Porta Romana, confluendo nel viale Roma, dove si trovava Porta Barete. Da qui le mura, attraverso via Santa Croce, proseguono verso il castello, costeggiando gli edifici dell'antico convento di Santa Lucia (oggi sede dell'Opera Salesiana), e mediante il viale San Giovanni Bosco costeggiano Porta Pizzoli (o San Lorenzo), la [[chiesa di San Silvestro (L'Aquila)|chiesa di San Silvestro]], immettendosi nel viale Duca degli Abruzzi, dove le mura sono stati quasi del tutto demolite, meno il tratto di Porta Branconia, e dove riprendono a costeggiare i monasteri di Sant'Agnese e San Basilio, che si trovano nello spiazzo del Piazzale Battaglione degli Alpini, dove sorgeva Porta Santa Maria Paganica.
=== Qualità della vita ===
L'annuale classifica sulla qualità della vita, stilata dal [[Sole 24 Ore]], la colloca al 70º posto su un totale di 107 comuni italiani presi in esame<ref>{{cita web|url=http://www.ilsole24ore.com/speciali/qvita_2014/home.shtml|titolo=Il Sole 24 ORE, classifica della qualità della vita, 2014}}</ref>, dopo un netto calo a partire dal [[2009]], per effetto del [[Terremoto dell'Aquila del 2009|sisma del 6 aprile 2009]], con l'avanzare della ricostruzione sta lentamente risalendo la classifica. È ritornata ad essere la prima delle città abruzzesi, ma in un quadro di peggioramento generale; seguono infatti [[Teramo]] al 72º posto, [[Chieti]] al 74º e [[Pescara]] al 85º.
 
=== Altro ===
<center>
{{vedi anche|Stradario dell'Aquila}}
{|class="wikitable"
[[File:Costa masciarelli.JPG|thumb|upright=1.1|[[Costa Masciarelli]]]]
|-bgcolor=lightblue
!Anno
!Tenore di vita
!Affari e lavoro
!Servizi e Ambiente
!Ordine pubblico
!Popolazione
!Tempo libero
!'''Posizione complessiva'''
|-
|[[2007]]
|82º
|70º
|75º
|29º
|3º
|71º
|'''65º <small>(+4)</small>'''
|-
|[[2008]]
|78º
|77º
|34º
|30º
|1º
|42º
|'''55º <small>(+10)</small>'''
|-
|[[2009]]
|84º
|79º
|47º
|30º
|6º
|43º
|'''49º <small>(+6)</small>'''
|-
|[[2010]]
|88º
|63º
|89º
|12º
|12º
|61º
|'''62º <small>(-13)</small>'''
|-
|[[2011]]
|62º
|99º
|79º
|39º
|21º
|59º
|'''70º <small>(-8)</small>'''
|-
|[[2012]]
|63º
|81º
|98º
|47º
|16º
|60º
|'''74º <small>(-4)</small>'''
|-
|[[2013]]
|87º
|85º
|76º
|54º
|7º
|36º
|'''71º <small>(+3)</small>'''
|-
|[[2014]]
|73º
|67º
|81º
|36º
|10º
|55º
|'''70º <small>(+1)</small>'''
|}
</center>
 
Tra le principali strade e piazze dell'Aquila vi sono: [[costa Masciarelli]], un vicolo medievale che si sviluppa sul costolone più ripido del centro storico, quello che va da [[Piazza del Duomo (L'Aquila)|piazza Duomo]] a Collemaggio, i ''[[Quattro Cantoni (L'Aquila)|Quattro Cantoni]]'', l'incrocio del Corso Vittorio Emanuele con Corso Principe Umberto e Via San Bernardino, sul quale si affacciano quattro palazzi ([[Palazzo Fibbioni]], [[Palazzo del Convitto]], Palazzo Ciolina e Palazzo INA),<ref>{{Cita|S. Ciranna|pp. 14-18}}.</ref> [[Via Fortebraccio]], strada del centro storico al confine tra Quarto San Giorgio e Quarto Santa Maria, Via San Bernardino con la sua scalinata, che conduce all'[[Basilica di San Bernardino|omonima basilica]], [[Corso Vittorio Emanuele (L'Aquila)|Corso Vittorio Emanuele]], principale arteria cittadina che attraversa trasversalmente la città dalla [[Fontana luminosa (L'Aquila)|Fontana luminosa]] fino a piazza Duomo, Corso Principe Umberto, uno dei principali decumani della città e Via XX Settembre, uno slargo parallelo le mura che parte dalla via di Porta Napoli, e giunge fino alla via del Complesso di San Domenico. Tra le piazze più importanti ci sono [[Piazza del Duomo (L'Aquila)|piazza Duomo]], la piazza maggiore della città che ospita dal 1303 il mercato cittadino e [[Piazza del Palazzo (L'Aquila)|piazza del Palazzo]], che contiene al centro la statua di [[Sallustio]], lo storico romano nato ad ''[[Amiternum]]'' e ospita [[Palazzo Margherita (L'Aquila)|Palazzo Margherita]], sede del municipio.
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
[[File:L'Aquila, Basilica di San Bernardino 2007 by-RaBoe-1.jpg|thumb|[[Basilica di San Bernardino]] ]]
[[File:L'Aquila, Basilica di Santa Maria di Collemaggio 2007 by-RaBoe-1.jpg|thumb|[[Basilica di Santa Maria di Collemaggio]] ]]
[[File:Aquila duomo.jpg|thumb|[[Chiesa di Santa Maria del Suffragio (L'Aquila)|Chiesa di Santa Maria del Suffragio]] ]]
[[File:L'Aquila, San Pietro a Coppito 2007 by-RaBoe-1.jpg|thumb|[[Chiesa di San Pietro a Coppito]] ]]
[[File:Emiciclo.jpg|thumb|[[Palazzo dell'Esposizione (L'Aquila)|Emiciclo]] ]]
[[File:PalazzoCenti.JPG|thumb|[[Palazzo Centi]] ]]
[[File:L'Aquila, Fontana della 99 Cannelle 2007 by-RaBoe-1.jpg|thumb|[[Fontana delle 99 cannelle]] ]]
[[File:L'Aquila Fontana Vecchia 2007 by RaBoe.jpg|thumb|[[Piazza del Duomo (L'Aquila)|Piazza Duomo]] e [[Duomo dell'Aquila|Cattedrale]] ]]
[[File:L'Aquila, portici di Corso Vittorio Emanuele 2007 by-RaBoe-1.jpg|thumb|Portici del Corso]]
[[File:L'Aquila, Forte Spagnolo 2007 by-RaBoe-5.jpg|thumb|[[Forte spagnolo]] ]]
[[File:Gran sasso italia.jpg|thumb|[[Campo Imperatore]] ]]
 
A ovest del centro storico c'è il [[rione]] [[Borgo Rivera]], risalente al XIII secolo, quando fu costruita la [[fontana delle 99 cannelle]], lungo le mura di Porta Rivera. Il borgo è caratterizzato dunque dalla piazza della fontana, e da un piccolo tempio cristiano, la [[Chiesa di San Vito (L'Aquila)|chiesa di San Vito alla Rivera]]. Nel 1934 circa fu costruito nella zona il mattatoio. Porta Rivera, semplice arco di pietra a tutto sesto, fa da ingresso al borgo.
=== Architetture religiose ===
* [[Basilica di San Bernardino]]
:Costruita alla morte di [[San Bernardino da Siena|San Bernardino]] ([[1444]]) con l'intento di custodirne le spoglie, presenta una splendida facciata rinascimentale opera di [[Cola dell'Amatrice]]. Al suo interno, ricostruito dopo il [[Terremoto dell'Aquila del 1703|terremoto]] del [[1703]] in stile barocco, sono il Mausoleo Camponeschi e il Mausoleo di San Bernardino. La [[basilica]] è posta sulla sommità di una monumentale scalinata, a pochi passi da ''Corso Vittorio Emanuele II''.
* [[Basilica di Santa Maria di Collemaggio]]
:Basilica romanica, costruita per volere di [[Celestino V|Pietro da Morrone]] nel [[1288]], è stata sede di incoronazione papale ed è sede di un [[giubileo]] annuale unico nel suo genere. Nel [[1972]] è stata sottoposta ad un'importante restauro con cui si sono eliminate le aggiunte barocche avvenute in seguito al [[Terremoto dell'Aquila del 1703|terremoto]] del [[1703]] ed è stato riportato alla luce l'originario splendore romanico. Sul lato settentrionale presenta la prima [[Porta Santa]] costruita al mondo<ref name="ReferenceA"/>.
* [[Duomo dell'Aquila|Cattedrale di San Massimo]] (Duomo dell'Aquila)
:Intitolata ai santi Giorgio e Massimo, è la chiesa episcopale dell'[[Arcidiocesi dell'Aquila]]. Venne edificata nel [[XIII secolo]] ed abbattuta dal [[terremoto dell'Aquila del 1703|terremoto]] del [[1703]]. Successivamente venne restaurata in stile [[barocco]] mentre la facciata è in stile [[neoclassico]]. Il [[terremoto dell'Aquila del 2009|terremoto]] del [[2009]] l'ha gravemente danneggiata provocando il crollo della copertura del transetto.
* [[Chiesa di San Domenico (L'Aquila)|Chiesa di San Domenico]]
:San Domenico sorge nel luogo in cui un tempo sorgeva il Palazzo Reale<ref name="ReferenceB">AA.VV., ''Sulle ali dell'Aquila - Viaggio nella storia della città'', pag. 55</ref>; fu lo stesso re, [[Carlo II d'Angiò]], a donarlo ai [[Ordine dei frati predicatori|frati domenicani]] ed a patrocinare la realizzazione della chiesa chiamando dalla [[Provenza]] maestranze francesi per l'occasione, come testimonia l'originale facciata laterale e relativo [[portale]]<ref name="perdonanza-celestiniana.it">[http://www.perdonanza-celestiniana.it/citta-laquila/chiese-capo-quarto.php Itinerari a L'Aquila: Nel cuore antico della città tra le chiese capo quarto] cfr. Maria Rita Acone, ''Nel cuore antico della città, tra le chiese capoquarto''</ref>. Nel [[1703]], un violentissimo [[terremoto dell'Aquila del 1703|terremoto]] fece crollare il tetto della chiesa distruggendo l'interno e uccidendo seicento fedeli<ref name="ReferenceB"/>; successivamente l'interno venne ricostruita in stile [[XVIII secolo|settecentesco]].
* [[Chiesa di Santa Giusta]]
:Chiesa capoquarto del [[Quarti dell'Aquila|rione storico]] di [[Quarti dell'Aquila#Quarto di San Giorgio|San Giorgio]], era inizialmente intitolata a [[San Giorgio]] da cui il nome dell'intero quartiere. La chiesa, eretta nel [[XIV secolo|trecento]], presenta una suggestiva [[facciata]] a conci levigati con coronamento orizzontale, [[portale]] [[Arte romanica|romanico]] e maestoso [[rosone]] ricco di decorazioni floreali e umane<ref name="perdonanza-celestiniana.it"/>. Adiacente al [[portale]] si staglia un curioso [[abbeveratoio]].
* [[Chiesa di Santa Maria del Suffragio (L'Aquila)|Chiesa di Santa Maria del Suffragio]] (o delle Anime Sante)
:Chiesa barocca costruita nel [[1713]] sul lato più lungo di [[Piazza del Duomo (L'Aquila)|Piazza Duomo]]. Presenta una caratteristica facciata concava ed una piccola cupola, opera del [[Giuseppe Valadier|Valadier]]. Seriamente danneggiata nel [[terremoto dell'Aquila del 2009]] è probabilmente oggi il monumento cittadino più conosciuto in relazione al sisma.
* [[Chiesa di Santa Maria Paganica]]
: Chiesa capoquarto del [[Quarti dell'Aquila|rione storico]] di [[Quarti dell'Aquila#Quarto di Santa Maria|Santa Maria]], sorge sul punto più elevato della città<ref name="perdonanza-celestiniana.it"/> e presenta un impianto [[XVIII secolo|settecentesco]] dovuto alla ricostruzione avvenuta dopo il [[terremoto dell'Aquila del 1703|terremoto]] del [[1703]]. Un altro violento [[Terremoto dell'Aquila del 2009|terremoto]] nel [[2009]] ha provocato il crollo dell'[[abside]] e dell'intera [[copertura]].
* [[Chiesa di San Pietro a Coppito]]
:Chiesa capoquarto del [[Quarti dell'Aquila|rione storico]] di [[Quarti dell'Aquila#Quarto di San Pietro|San Pietro]], sorge nell'omonima piazzetta abbelita da un grazioso fontanile a pianta [[dodecagono|dodecagonale]]. Eretta nel [[XIII secolo]], la chiesa è un classico esempio di romanico aquilano, con la [[facciata]] a coronameno orizzontale, il [[portale]] ricco di decorazione e sovrastato da una finestra circolare e l'adiacente [[torre]] campanaria. Più volte danneggiata, nel corso della sua storia, da [[terremoto|terremoti]] e ricostruita, è stata violentemente sfregiata dal [[terremoto dell'Aquila del 2009|terremoto del 2009]]<ref>[http://terremotoabruzzo09.itc.cnr.it/documenti/1243248745103_04-_S.Pietro_a_Coppito_laquila-Model.pdf] cfr. Protezione Civile Nazionale, ''Scheda di valutazione e censimento dei danni: Complesso monumentale e Chiesa di San Pietro di Coppito''</ref>.
* [[Chiesa di San Silvestro (L'Aquila)|Chiesa di San Silvestro]]
:Eretta nella prima metà del [[XIV secolo]] e più volte restaurata in seguito a [[Terremoto|terremoti]], la chiesa presenta un grande [[portale]] romanico a pietre di colore [[bianco]] e [[rosso]], analoghe a quelle che ricoprono la facciata di [[Basilica di Santa Maria di Collemaggio|Santa Maria di Collemaggio]], sormontato da un grande [[rosone]] centrale. All'interno è presente una copia della Visitazione del [[Raffaello]] che sostituisce l'originale trafugata dagli [[Spagna|spagnoli]] nel [[1655]] ed oggi al [[Museo del Prado]]<ref>Touring Club Italiano, ''L'Italia - Abruzzo e Molise'', p. 106</ref>.
* [[Madonna d'Appari|Santuario della Madonna d'Appari]]
:Piccolo [[santuario]] romanico addossato ad una parete rocciosa nella vallata del [[Gran Sasso]], vicino alla [[Frazioni dell'Aquila|frazione]] di [[Paganica]]. Eretto nel [[XII secolo]] sul luogo in cui, secondo la leggenda, vi fu l'apparizione della [[Vergine Maria]], è oggi meta di camminate e pellegrinaggi.
* [[Chiesa di Santa Maria del Carmine (L'Aquila)|Chiesa di Santa Maria del Carmine]]
:Chiesa del [[XIII secolo]]
* [[Basilica di San Giuseppe Artigiano]]
:Chiesa risalente alla metà del [[XIV secolo]], si trova a ridosso del Duomo. Il 20 maggio [[2013]] è stata elevata al rango di [[basilica minore]], la terza della città dopo quelle di [[basilica di Santa Maria di Collemaggio|Santa Maria di Collemaggio]] e [[basilica di San Bernardino|San Bernardino]]<ref>{{Cita news|autore=|url=http://ilcapoluogo.globalist.it/Detail_News_Display?ID=75840&typeb=0|titolo=Papa Francesco, una nuova basilica per L'Aquila|pubblicazione=Il Capoluogo|giorno=25|mese=maggio|anno=2013|accesso=25 maggio 2013}}</ref>.
=== Case e palazzi ===
* [[Buccio di Ranallo#Casa natale|Casa natale di Buccio di Ranallo]]
:Caratteristica costruzione [[XIV secolo|trecentesca]], espressiva nella facciata (posta sulla centrale ''via Accursio'', attigua alla [[Chiesa di Santa Maria Paganica]]) con bifore e archi ogivali. Attualmente la casa ospita una galleria d'arte privata.
* [[Palazzo dell'Esposizione (L'Aquila)|Emiciclo]]
:Il Palazzo dell'Esposizione, meglio conosciuto come "Emiciclo" per la forma ad [[esedra]] della facciata, venne realizzato nel [[1888]] sul luogo in cui sorgeva il convento di [[San Michele Arcangelo]]. Ha ospitato le principali mostre ed esposizioni cittadine prima di diventare sede del [[Consiglio regionale (Italia)|Consiglio Regionale]].
* [[Palazzo Carli Benedetti]]
:Palazzo [[Rinascimento|rinascimentale]] posto dietro l'abside di [[Chiesa di Santa Maria Paganica|Santa Maria Paganica]] e costruito, su preesistenze [[Medioevo|medievali]], da [[Silvestro dell'Aquila]]. Nel [[XVIII secolo|settecento]] venne venduto alle monache di Santa Maria dei Raccomandati ed inglobato nell'omonimo convento, oggi sede del [[Museo archeologico di Santa Maria dei Raccomandati|Museo civico archeologico]].
* [[Palazzo Centi]]
:Imponente palazzo barocco sito in ''Piazza Santa Giusta'', di fronte all'omonima chiesa. Venne edificato nel [[1776]] da Loreto Cicchi di Pescocostanzo ed è caratterizzato da una balconata di sei colonne in stile borromiano sovrastante il maestoso portale. Dal [[2003]] è sede della Presidenza della [[Abruzzo|Regione Abruzzo]].
* [[Palazzo Pica Alfieri]]
:Realizzato nel [[1685]] su preesistenze [[Rinascimento|rinascimentali]], venne completamente restaurato in seguito al [[terremoto dell'Aquila del 1703|terremoto]] del [[1703]]. Sorge su ''Piazza Santa Margherita'' ed anch'esso porta in facciata una balconata [[barocco|barocca]] sorretta da quattro colonne.
<!-- *Palazzo Branconio-Farinosi
*Palazzo Quinzi -->
 
=== FontaneSiti archeologici ===
I siti archeologici del capoluogo sono 2, entrambi di antiche città: ''[[Amiternum]]'', presso [[San Vittorino (L'Aquila)|San Vittorino]], a nord dell'Aquila,<ref name="Ministero">{{cita web|url=http://www.lagagransasso.it/gs/amiternum.htm|titolo=La città di Amiternum|accesso=10 aprile 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170724071058/http://www.lagagransasso.it/gs/amiternum.htm|urlmorto=no}}</ref> che ospita un [[anfiteatro romano di Amiternum|anfiteatro]] del I secolo d.C., un [[teatro romano di Amiternum|teatro]] di età augustea e una villa di tarda età imperiale, con mosaici e affreschi, oltre a resti di [[terme]] e di un acquedotto risalenti anch'essi all'età di Augusto,<ref name="Heinzelmann, Jordan, Murer"/><ref name="Amiternum MiC"/> e ''[[Forcona|Forconium]]'', presso [[Bagno (L'Aquila)|Civita di Bagno]], dove sono state ritrovate mura e terme della città (IV secolo - VIII secolo); nel primo medioevo era di rilevante importanza per la presenza della prima Cattedrale di San Massimo, di cui oggi si conservano ampi resti (le tre absidi, le colonne centrali, le mura del perimetro e il campanile).<ref>{{cita web|url=https://abruzzo.beniculturali.it/archeonline-v-puntata/|accesso=3 luglio 2021|titolo=ArcheOnline – Forcona|autore=Ministero della Cultura}}</ref>
* [[Fontana delle 99 cannelle]] (o della Rivera)'
:È probabilmente il monumento simbolo della città. Costruita nel [[1272]] nell'area della ''Rivera'', è opera dell'architetto Tancredi da Pentima, come si legge nell'iscrizione sulla parete centrale. In origine, la fontana era più semplice di quella che vediamo oggi e aveva meno cannelle. Nel corso dei secoli è stata più volte rimaneggiata e ampliata, con l'aggiunta di nuovi lati, la sostituzione di conci corrosi dagli elementi atmosferici, del rivestimento in pietra bianca e rosa, la ricostruzione di altri mascheroni, la selciatura e, infine, la chiusura a cancellata.
* [[Fontana Luminosa]]
:Creata da [[Nicola D'Antino]] è una monumentale fontana a pianta circolare con al centro due nudi femminili in bronzo sorreggenti la caratteristica "conca abruzzese". Posta all'ingresso di ''Corso Vittorio Emanuele II'', offre ai visitatori notturni un suggestivo gioco di luci colorate, da cui il nome.
 
=== Piazze e strade ===
* [[Costa Masciarelli]]
:Vicolo medievale che si sviluppa sul costolone più ripido del centro storico, quello che va da [[Piazza del Duomo (L'Aquila)|Piazza Duomo]] a Collemaggio. È caratterizzato da [[palazzi]] medievali, antichi [[portale (architettura)|portali]], [[scorcio|scorci]] e scalinate di assoluto valore artistico che lo rendono uno dei posti più belli ed interessanti della città.
* [[Corso Vittorio Emanuele II (L'Aquila)|Corso Vittorio Emanuele II]]
:Arteria principale cittadina, attraversa trasversalmente la città dalla [[Fontana Luminosa]] fino a Piazza Duomo dove si unisce con viale Crispi. Affiancata per un lungo tratto da [[portici]], è meta di passeggio e shopping.
* [[Piazza del Duomo (L'Aquila)|Piazza Duomo]] (o "del mercato")
:La piazza più grande della città, cuore del potere religioso (è sede della Cattedrale e dell'Arcivescovado), ospita dal [[1303]] il [[mercato]] cittadino. Su di essa si affacciano alcune tra le più importanti architetture della città.
* [[Piazza del Palazzo (L'Aquila)|Piazza Palazzo]] (o Piazza Sallustio)
:È una piazza alberata posta su ''Corso Umberto I'' contenente al centro la statua di [[Sallustio]]. Ospita [[Palazzo Margherita (L'Aquila)|Palazzo Margherita]], la sede del [[Comuni italiani|Municipio]], e il Palazzo della Provincia, sede della [[Biblioteca Provinciale "Salvatore Tommasi"]].
 
=== Porte, mura e castelli ===
* [[Mura dell'Aquila|Antiche mura]]
:Nel [[1276]], a poco più di vent'anni dalla seconda fondazione della città, venne realizzata la cinta muraria che ancora oggi cinge il centro cittadino. Sono state più volte rimaneggiate e restaurate nel corso dei secoli, con l'aggiunta di porte (quelle ''originali'' sono dodici), lo spostamento di alcuni tratti (come nel [[XVI secolo]] per far posto al [[Forte spagnolo]] e la demolizione di altri (nel [[XX secolo|Novecento]] con la creazione dell'area degli impianti sportivi e il ''Quartiere Eritrea'').
* [[Forte spagnolo]]
:Enorme fortezza cinta da [[Fossato (architettura)|fossato]] posta nella parte settentrionale della città, a ridosso delle mura. Costruita dagli spagnoli a simbolo della repressione degli aquilani, è una struttura a pianta quadrata con quattro enormi [[bastioni]] agli angoli. È sede del [[Museo Nazionale d'Abruzzo]].
 
=== Aree archeologiche ===
* ''[[Amiternum]]''
:Nella località di San Vittorino, a pochi chilometri dall'Aquila, si trovano i resti dell'antica città di [[Amiternum]]. Tra i più interessanti vi è un [[anfiteatro]] del [[I secolo]] d.C., un [[teatro]] di età augustea e una villa di tarda età imperiale, con mosaici e affreschi. Vi sono inoltre resti di [[terme]] e di un [[acquedotto]] risalenti anch'essi all'età di Augusto; vicino l'abitato di San Vittorino, nel sottosuolo della chiesa di San Michele Arcangelo, si possono poi visitare le [[catacombe]] paleocristiane.
 
=== Aree naturali ===
[[File:Campo Imperatore winter.jpg|thumb|sinistra|upright=1.1|La piana di [[Campo Imperatore]] in inverno]]
* Parchi cittadini</br>Tre sono storicamente le aree verdi della [[città]]. La maggiore è senza dubbio quella della Villa e Collemaggio, nella zona sud della città, dove è situato il "Parco del Sole". In pieno centro storico è invece il "Parco del Castello", parco concepito intorno al [[Forte spagnolo]] con all'interno un'area giochi per bambini. Infine, nella zona ovest si trova "Piazza d'Armi" che comprende anche alcuni impianti sportivi, come la pista d'atletica.
* [[Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga|Parco del Gran Sasso e Monti della Laga]]
:Esteso [[parco nazionale]] costituito intorno al massiccio del [[Gran Sasso]], meta ambita da turisti, naturalisti, escursionisti e sportivi d'ogni genere. Comprende anche parte del territorio del comune aquilano. Sul versante aquilano sorge l'altipiano di [[Campo Imperatore]], caratterizzato da laghetti meteoritici e da una notevole diversità di flora e di fauna; è raggiungibile tramite una moderna [[funivia]] ed ospita un'importante [[Campo Imperatore#Sport e divertimento|stazione sciistica]] comprendente 15 km di piste per lo [[sci alpino]] ed oltre 60 km per lo [[sci nordico]].
* [[Parco territoriale attrezzato delle Sorgenti del Fiume Vera|Parco del Vera]]
:Area protetta di circa 30 ettari costituita intorno alle sorgenti del fiume Vera ed attigua al centro abitato della frazione aquilana di [[Tempera (L'Aquila)|Tempera]]. Il parco presenta un suggestivo percorso pedonale e ciclabile ben curato che dalla frazione porta direttamente alle sorgenti, risalendo il corso del fiume.
 
Tra le principali aree naturali della città vi sono il [[Tratturo L'Aquila-Foggia]], o Tratturo Magno, il più grande tratturo italiano usato dai pastori transumanti per il viaggio in [[Puglia]] fino alla fiera di [[Foggia]] del mercato della dogana,<ref>{{cita|A. Pellicano|pp. 84-86}}.</ref> il [[Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga]], costituito intorno al massiccio del [[Gran Sasso]] e meta ambita da turisti, naturalisti, escursionisti e sportivi, con una parte del territorio comunale compreso in esso,<ref>{{cita web|url=http://www.gransassolagapark.it/pagina.php?id=38|titolo=Territorio|accesso=4 gennaio 2021|sito=gransassolagapark.it}}</ref> e la [[Riserva naturale regionale Sorgenti del Fiume Vera]], un'area protetta costituita intorno alle sorgenti del fiume Vera, nei pressi della frazione di [[Tempera (L'Aquila)|Tempera]],<ref name="vera">{{cita web|url=http://www.riservasorgentifiumevera.it/la-riserva-sorgenti-del-fiume-vera.html|accesso=4 gennaio 2021|sito=riservasorgentifiumevera.it|titolo=Riserva
== Cultura ==
"Sorgenti del fiume Vera"|dataarchivio=14 maggio 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210514110440/http://www.riservasorgentifiumevera.it/la-riserva-sorgenti-del-fiume-vera.html|urlmorto=sì}}</ref> che ha dei percorsi che dalla frazione porta direttamente alle sorgenti, risalendo il corso del fiume.<ref name="vera"/>
[[File:Laquila Piazza Palazzo Monumento Gaio Sallustio Crispo0001.jpg|thumb|left|upright|Piazza Palazzo, già Piazza del Municipio, e monumento a Gaio Sallustio Crispo]]
 
[[File:Parco del Sole - Ingresso.JPG|thumb|upright=1.1|Ingresso al [[parco del Sole]], presso Collemaggio]]
=== Attività cinematografiche ===
La settima arte ha mosso i suoi primi passi con il Cineforum Primo Piano, fondato da Gabriele Lucci a metà degli [[anni 1970|anni settanta]]. Nel [[1981]], sempre per opera di Lucci, nacque l'Istituto Cinematografico dell'Aquila, ente stabile di produzione e diffusione della cultura cinematografica in Italia ed all'estero.
 
Ci sono diversi parchi e giardini; il maggiore è il [[parco del Sole]], vicino alla basilica di Collemaggio. Inoltre intorno al [[Forte spagnolo]] c'è il [[Parco del Castello (L'Aquila)|parco del Castello]], a sud del centro storico si trova la [[villa comunale dell'Aquila|villa comunale]] e nella periferia ovest si trova piazza d'Armi, che comprende anche alcuni impianti sportivi come la pista d'atletica.
Con "Una Città in Cinema", manifestazione che ha visto la partecipazione viva della città, i più grandi professionisti del cinema mondiale, hanno portato la loro esperienza e la loro arte a L'Aquila, elevandola ad una delle capitali del cinema. Contando su tale enorme patrimonio d'esperienza, nei primi [[anni 1990|anni novanta]], Gabriele Lucci ha promosso la fondazione dell'Accademia Internazionale per le Arti e le Scienze dell'Immagine, scuola di alta formazione di livello universitario, nata con il concorso dell'Istituto Cinematografico, della Regione Abruzzo e del Comune dell'Aquila, che all'insegnamento di qualificati docenti ha associato grandi professionisti del cinema e della comunicazione multimediale.
 
Nella città ci sono anche quattro [[pineta|pinete]]: a [[Monte Luco (Appennino abruzzese)|Monteluco]] (''Pineta di Roio''),<ref>{{Cita web|url=http://www.roio.it/|titolo=Pineta di Roio|accesso=11 agosto 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170911134223/http://roio.it/|urlmorto=no}}</ref> sopra il [[convento di San Giuliano]] (''Pineta di San Giuliano''), sui tornanti del [[Passo delle Capannelle]] (''Pineta di Arischia/Pizzoli'') e, infine, le pinete di ''Pesco Croce'' e ''Colle Cerasitto'' (le ''Pinete di Bagno'').
Tra questi si citano i direttori della fotografia [[Vittorio Storaro]] (tre volte Premio Oscar) e Luciano Tovoli, lo scenografo [[Dante Ferretti]] (Premio Oscar per [[The Aviator]] di [[Martin Scorsese]]), Jim Morris (Presidente Lucas Digital Film), i registi Riccardo Milani e Franco Lazzaretti, l'esperto in tecnologie digitali Angelo D'Alessio, l'esperto in tecniche della comunicazione Piero Trupia, ecc.
 
== Società ==
L'Istituto Cinematografico, chiamato "La Lanterna Magica", vanta inoltre un prezioso fondo culturale, la "Cineteca dell'Aquila", struttura tra le più importanti in Italia, con un patrimonio di circa 1.500 pellicole, talune copie uniche o assai rare, richieste dai festival di tutto il mondo, dagli Istituti Italiani di Cultura, da enti ed associazioni che operano in campo culturale nel settore cinematografico. È attiva presso l'ente anche una ricca mediateca, con 15.000 titoli tra video, libri, pubblicazioni e riviste in campo cinematografico, con un servizio in convenzione regionale che mediamente raggiunge i 500 prestiti al giorno. Il 21 dicembre l'Istituto Cinematografico propone l'iniziativa Notte Noir, un programma di eventi nella notte più lunga dell'anno.
=== Evoluzione demografica ===
L'ultimo dato, aggiornato al 31 ottobre 2023, attesta a 69.698<ref name = "template divisione amministrativa-abitanti"/> gli abitanti residenti del comune dell'Aquila.
 
{{Demografia/L'Aquila}}
Le due istituzioni citate hanno sede nel Palazzo dell'Immagine, nel Parco di Collemaggio, e costituiscono un vero e proprio centro dell'immagine multimediale ed audiovisiva. Nel complesso è inoltre insediata l'Abruzzo Film Commission, ente fondato dal Comune dell'Aquila e dalle più importanti istituzioni stabili cittadine, per la promozione dell'Abruzzo, dei suoi centri storici, del suo patrimonio ambientale e delle sue valenze naturali, come set per le produzioni cinematografiche, televisive e pubblicitarie.
 
=== Etnie e minoranze straniere ===
Molti, infatti, sono stati i film girati nell'aquilano, fra le sue montagne ed i numerosi borghi di rilevante interesse architettonico come [[Santo Stefano di Sessanio]], [[Capestrano]], [[Castelvecchio Calvisio]], [[Castel del Monte]], [[Bominaco]] e [[Fontecchio]]: nel castello di [[Rocca Calascio]], il più alto d'Italia, fu girato ad esempio negli [[Anni 1980|anni ottanta]] il film ''[[Ladyhawke]]'', con [[Rutger Hauer]], [[Michelle Pfeiffer]], [[Matthew Broderick]] e [[Loris Loddi]] mentre, più recentemente, nella piana di [[Campo Imperatore]] sono state girate alcune scene del [[blockbuster]] italiano ''[[Così è la vita (film 1998)|Così è la vita]]'', con [[Aldo, Giovanni & Giacomo]] e [[Marina Massironi]], e tra [[Castel del Monte]] e [[Castelvecchio Calvisio]] il film ''[[The American (film 2010)|The American]]'', con [[George Clooney]] e [[Grant Heslov]]. Sempre a Campo Imperatore, negli [[Anni 1980|anni sessanta]] fu girato il film di [[Pietro Germi]] ''[[Serafino (film)|Serafino]]'' con [[Adriano Celentano]].
Al 31 dicembre 2023 gli stranieri residenti nel comune erano {{formatnum:6222}}, ovvero l'8,92% della popolazione<ref>{{Cita web|url=https://demo.istat.it/app/?i=P03&l=it|titolo=Bilancio demografico popolazione straniera|accesso=22 luglio 2025}}</ref>. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti:<ref>{{Cita web|url=https://demo.istat.it/app/?i=RCS&l=it|titolo=Popolazione residente per cittadinanza o paese di nascita|accesso=22 luglio 2025}}</ref>
 
* [[Romania]] {{formatnum:1817}}
=== Attività musicali ===
* [[Macedonia del Nord]] 680
Capofila dell'offerta musicale aquilana, tra le più ricche del panorama nazionale, è il prestigioso [[Conservatorio Alfredo Casella]], nato come sede staccata del celebre [[Conservatorio Santa Cecilia|Santa Cecilia]] di [[Roma]], ma poi resosi autonomo, che dal 1967 prepara i giovani a una ferrea cultura musicale e organizza concerti in tutto il territorio. Il conservatorio ha la sua sede storica di fianco alla basilica [[Santa Maria di Collemaggio]]; dopo il terremoto la scuola è stata collocata in una struttura temporanea in Via Francesco Savini.
* [[Albania]] 667
[[File:Ennio Morricone Cannes 2007.jpg|thumb|left|upright|[[Ennio Morricone]], cittadino onorario dell'Aquila]]
* [[Marocco]] 220
La cultura musicale si spiega poi nell'attività della Società Aquilana dei Concerti Bonaventura Barattelli, attiva da oltre 60 anni per opera di Nino Carloni, che ha annoverato grandi direttori artistici e nelle sue stagioni ha ospitato ed ospita concerti dei più grandi musicisti al mondo (tra gli altri si ricordano [[Arthur Rubinstein]], [[Arturo Benedetti Michelangeli]], [[Walter Gieseking]], [[David Oistrakh]], [[Yehudi Menuhin]], [[Maurizio Pollini]], [[Sviatoslav Richter]] e [[Krystian Zimerman]], Carlo Grante). Non a caso L'Aquila ha nominato cittadini onorari [[Arthur Rubinstein]], [[Goffredo Petrassi]] ed [[Ennio Morricone]].
* [[Ucraina]] 212
* [[Pakistan]] 203
* [[Perù]] 174
* [[Filippine]] 137
* [[Bangladesh]] 131
* [[Nigeria]] 119
 
=== Lingue e dialetti ===
Si ricorda anche la presenza dei Solisti Aquilani, gruppo cameristico di solida formazione ed affermazione in Italia ed all'estero, dell'Istituzione Sinfonica Abruzzese che vanta un'orchestra stabile di ottimo livello, del giovane ma già affermato complesso "Gli archi del Cherubino", oltre ad altre entità musicali.
{{vedi anche|Dialetto aquilano}}
Il dialetto della città dell'Aquila si distingue dai restanti dialetti abruzzesi inserendosi nel gruppo aquilano del dialetto sabino, appartenente ai [[dialetti italiani mediani]].<ref>{{Treccani|aquilano|Aquilano|v=x|accesso=14 luglio 2021}}</ref> Tratto qualificante di questo gruppo dialettale è la conservazione delle vocali finali atone. In particolare nel dominio reatino-aquilano, area tradizionalmente conservativa, viene tuttora mantenuta la distinzione fra -''o'' e -''u'' finali, a seconda dell'originaria matrice latina: ad esempio all'Aquila si ha ''cavaju'' per "cavallo" (latino: caballus), ma ''scrio'' per "io scrivo" (latino: scribo).<ref name="dialetto">{{cita web|url=https://www.ilcapoluogo.it/2013/10/13/ju-dialettu-aquilanu-de-na-ote/|accesso=5 gennaio 2021|titolo=Ju dialettu aquilanu de ‘na ote}}</ref>
 
=== Tradizioni e folclore ===
Inoltre, sono presenti nel territorio numerose corali, tra cui è bene citare:
==== Perdonanza Celestiniana ====
* L'Associazione Musicale "Corale L'Aquila", coro polifonico a quattro voci miste, con esperienza decennale ed un repertorio musicale molto vasto e diversificato;
{{vedi anche|Perdonanza Celestiniana}}
* L'Associazione Musicale Corale Novantanove, interprete di polifonia sacra e profana;
[[File:Papa celestino V, bolla del perdono, 29 novembre 1294 (comune dell'aquila) 02.JPG|miniatura|Manoscritto originale della [[Bolla del Perdono]]]]
* L'Associazione Musicale "Schola Cantorum San Sisto", con un repertorio dagli albori della polifonia sacra e profana a brani rinascimentali e con oltre trent'anni di attività corale;
* L'insieme vocale aquilano "Le Cantrici di Euterpe" che si dedicano all'esecuzione filologica della musica antica
* Il Coro Cappella Ars Musicalis, per sole voci femminili, con un repertorio classico e tradizionale;
* Il Coro Gran Sasso, per voci miste, con mezzo secolo di attività e con numerosi concerti all'attivo;
* Il [[Coro della Portella]], per sole voci maschili, particolarmente vocato al canto popolare ed alpino.
 
La Perdonanza Celestiniana si svolge ogni anno nei giorni del 28 e 29 agosto. Il nome Perdonanza deriva dalla [[Bolla del Perdono]] che [[Papa Celestino V]] emanò dall'Aquila alla fine di settembre del 1294. La bolla è oggi conservata nella cappella blindata della torre del Palazzo Comunale.<ref>"Nella Torre, costruita tra il 1254 e il 1374, fu allestita nel
Auditorium dell'Aquila:
1573 la Cappella della Madonna degli Angeli, ove è custodita la Bolla della Perdonanza, concessa da Celestino V nel 1294", {{cita|A.M. Reggiani|p. 53}}.</ref> Gli antichi statuti civici vollero che, proprio perché erano stati i cittadini a proteggere il prezioso documento, fosse l'autorità civile a indire la Festa del Perdono, rispettando, comunque, il dettato di papa Celestino. E ancora oggi è il sindaco del capoluogo abruzzese a leggere la bolla del Pontefice, poco prima dell'apertura della porta santa della basilica di Collemaggio da parte di un [[cardinale]] invitato dall'arcidiocesi.<ref>{{cita web|url=http://www.perdonanza-celestiniana.it/it/apertura-porta.html|titolo=Apertura della Porta Santa|sito=perdonanza-celestiniana.it|accesso=4 gennaio 2021|dataarchivio=8 gennaio 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210108231333/http://www.perdonanza-celestiniana.it/it/apertura-porta.html|urlmorto=sì}}</ref>
* Auditorium del [[Forte spagnolo|Castello]], Via Benedetto Croce*
* Auditorium della [[Scuola Ispettori e Sovrintendenti della Guardia di Finanza|Guardia di Finanza]], Piazza VI Aprile
* Teatro Comunale, Piazza del Teatro*
* Ridotto del Teatro Comunale
* Auditorium del Parco, Viale delle Medaglie d'oro
* Auditorium "Casella"
<small>*attualmente inagibile</small>
 
==== AttivitàProcessione teatralidel Cristo Morto ====
La processione del Cristo Morto all'Aquila è una delle tradizioni cristiane più antiche della città. Nel 1954 l'artista Remo Brindisi e padre Fedele Brindisi realizzarono 16 dei 20 simulacri che vengono ancora oggi portati in processione. L'inizio del percorso parte della [[basilica di San Bernardino]], attraversando le vie principali del centro, e ogni anno il feretro di Gesù deposto è scortato da varie associazioni di medici, chirurghi, avvocati, insieme ai quattro stendardi dei Quarti storici, sotto la musica del ''Misere'' del teatino Saverio Selecchy. Le origini della processione risalgono al XVI secolo: si svolse per la prima volta nell'anno 1505-1506,<ref>{{cita|E. Mariani}}.</ref> quando la Confraternita di San Leonardo fece realizzare le figure per la celebrazione. Il rito ebbe termine nel 1768, proibito da re [[Ferdinando I delle Due Sicilie|Ferdinando IV]] per questioni di ordine pubblico e solo nel 1954, per interessamento dei Frati Minori di San Bernardino, il rito venne ripristinato.<ref>{{cita web|url=https://abruzzoturismo.it/it/processione-del-cristo-morto-laquila|sito=abruzzoturismo.it|accesso=4 gennaio 2021|titolo=Processione del Cristo Morto|dataarchivio=19 giugno 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210619043103/https://abruzzoturismo.it/it/processione-del-cristo-morto-laquila|urlmorto=sì}}</ref>
[[File:L'Aquila 47.jpg|thumb|Teatro Comunale]]
 
==== Altre ricorrenze ====
L'attività teatrale cittadina si fonde con il [[Teatro Stabile d'Abruzzo]] (TSA), uno dei 18 teatri stabili italiani. Fondato nel [[1963]] da Luciano Fabiani, Errico Centofanti, Giuseppe Giampaola, inizialmente col nome di Teatro Stabile dell'Aquila.
Altre ricorrenze all'Aquila sono:
* la festa patronale di San Massimo: si celebra il 10 giugno e ricorda il santo patrono [[Massimo d'Aveia]], venerato da sempre in città, quando nel 1256 le sue reliquie furono traslate nel [[Duomo dell'Aquila|duomo]];<ref>{{cita web|url=http://www.chiesadilaquila.it/2021/06/04/solennita-di-san-massimo-patrono-principale-dellaquila/|titolo=Solennità di San Massimo, patrono principale dell’Aquila|sito=[[Arcidiocesi dell'Aquila]]|accesso=16 luglio 2021}}</ref>
* la festa compatronale di San Bernardino: si celebra il dal 19 al 21 maggio, nell'[[Basilica di San Bernardino|omonima basilica]] e prevede pellegrinaggi nel sepolcro del santo e una sfilata processionale per le vie del centro;<ref>{{cita web|url=http://www.chiesadilaquila.it/2020/05/19/festa-di-san-bernardino-da-siena/|titolo=Festa di San Bernardino da Siena|sito=Arcidiocesi dell'Aquila|accesso=16 luglio 2021}}</ref>
* la [[festa di Sant'Agnese e delle Malelingue]]: si celebra il 21 gennaio, giorno di [[sant'Agnese]].
 
=== Istituzioni, enti e associazioni ===
Nei suoi anni d'oro questa istituzione ha portato un notevole contributo al teatro italiano, con la ricerca e la sperimentazione, avvalendosi di grandi registi ([[Aldo Trionfo]], Antonio Calenda, [[Carmelo Bene]], [[Gigi Proietti]], Lorenzo Salveti, ecc.). L'appassionato impegno di Antonio Calenda nel teatro aquilano, con quasi nove anni di direzione artistica, gli è valso il conferimento della cittadinanza onoraria. Attualmente il TSA è diretto da [[Alessandro Preziosi]]. Le rappresentazioni degli spettacoli ospitati si tengono nel bel Teatro Comunale, elegante struttura costituita da due sale di 600 e 150 posti.
L'Aquila è sede delle seguenti istituzioni:
 
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Il [[Teatro Stabile d'Innovazione L'Uovo]] invece si rivolge particolarmente ad un pubblico giovanile ed ai ragazzi, con una produzione della propria compagnia e con una stagione teatrale interessante con attori d'avanguardia e comici di successo. L'attività si svolge nel Teatro San Filippo, chiesa riadattata a sala teatrale.
* [[Consiglio provinciale]] dell'Aquila;
 
* [[Consiglio regionale dell'Abruzzo]];
Altra istituzione stabile è l'Associazione Teatrale Abruzzese e Molisana (ATAM), che propone una sua stagione e distribuisce spettacoli nelle sale minori delle due regioni. In Piazza San Marco ha sede, invece, il Teatro Sant'Agostino, spazio amatoriale spesso ad ingresso libero in cui opera spesso la Retrobottega dei Guitti, associazione teatrale interamente formata da studenti universitari. Questo teatro, anch'esso ricavato da una chiesa sconsacrata, è stato fortemente colpito nel terremoto del 2009, e parte di esso è caduto sulla [[Prefettura italiana|Prefettura]], causandone la distruzione.
* [[Presidenti dell'Abruzzo|Presidenza]] e [[Giunta regionale dell'Abruzzo|Giunta regionale]];
 
* [[Università degli Studi dell'Aquila]]
La compagnia TeatroZeta<ref>{{Cita web|autore = Simone Angelozzi|url = http://www.teatrozeta.it/|titolo = TeatroZeta|accesso = |data = }}</ref> (Associazione Culturale) fondata nel 2001, da Manuele Morgese, sotto la direzione artistica dell'attore e regista [[Pino Micol]] è riconosciuta nel 2011 dal Ministero per I Beni e le Attività Culturali come compagnia di produzione art. 12 comma 3 del Fondo Unico per lo Spettacolo. Propone nella città dell'Aquila, nel Piccolo Teatro Studio di Via F. Savini, dal 2006, la stagione di teatro off "Volo Libero". Nel 2011 fonda la prima Accademia d'Arte Drammatica in Abruzzo sotto la guida del direttore Gabriele Ciaccia. TeatroZeta basa il suo lavoro sulla ricerca di nuovi linguaggi contemporanei e di innovazione. Ad oggi gestisce due spazi teatrali nella città: Il Gran TeatroZeta in via Rodolfo Volpe (sala adibita a pubblico spettacolo di 200 posti) e il Piccolo Teatro Studio di Via F. Savini.
* Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province dell'Aquila e Teramo;
 
* [[Deputazione abruzzese di storia patria]];
Si ricordano infine ulteriori compagnie teatrali la compagnia "Il Draghetto", il Teatro Dedalus e "Il piccolo resto".
* [[Corte d'appello dell'Aquila]];
 
Teatri* [[Carcere minorile]] dell'Aquila:;
* [[Arcidiocesi dell'Aquila|Arcidiocesi metropolitana dell'Aquila]].
* Teatro Comunale, Piazza del Teatro*
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* Teatro Sant'Agostino, Piazza San Marco*
* Teatro San Filippo, Via Cavour*
* Ridotto del Teatro Comunale
* Gran TeatroZeta Parco delle Arti,Via Rodolfo Volpe
<small>*attualmente inagibile</small>
 
== Cultura ==
=== Istruzione ===
==== Biblioteche ====
Nel territorio comunale sono presenticompresi lei seguenti archivi e biblioteche:<ref>''Regione Abruzzo'', [http://wwwcultura.regione.abruzzo.it/xCultura/index.asp?modello=biblio&servizio=xList&stileDiv=monoLeft&template=intIndex&b=bibliote2&tom=Aquila Biblioteche per Provincia] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20180620232037/http://cultura.regione.abruzzo.it/index.asp?modello=biblio&servizio=xList&stileDiv=monoLeft&template=intIndex&b=bibliote2&tom=Aquila |data=20 giugno 2018 }}</ref>:
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* [[Archivio di Stato dell'Aquila]]
* Biblioteca dell'Agenzia Regionale per la Promozione Culturale
* Biblioteca Arcivescovile "Cardinale [[Carlo Confalonieri]]"
* Biblioteca della Camera di Commercio
* Biblioteca del Club Alpino Italiano
* Biblioteca del Consiglio Regionale d'Abruzzo "[[Ignazio Silone]]"
* Biblioteca del Convento di San Bernardino
* Biblioteca del Convento di Santa Chiara
* Biblioteca del Convento di San Giuliano
* Centro Documentazione Ambientale L'Aquila (Biblioteca, Emeroteca){{Colonne spezza}}
* Biblioteca della Deputazione di Storia Anton Ludovico Antinori
 
* Biblioteca della Giunta Regionale Benedetto Croce
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* [[Biblioteca della Deputazione di Storia "[[Antonprovinciale LudovicoSalvatore AntinoriTommasi]]"
* Biblioteca della Giunta Regionale "[[Benedetto Croce]]"
* [[Biblioteca Provinciale "Salvatore Tommasi"]]
* Biblioteca dei Salesiani
* Biblioteca San Pio X
* Biblioteca della [[Scuola Superiore "[[Guglielmo Reiss Romoli]]"
* Mediateca Regionale "[[Giovanni Tantillo]]"
* Mediateca del Museo Sperimentale d'Arte Contemporanea
* Sistema Bibliotecario dell'Università dell'Aquila
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==== Ricerca ====
All'Aquila ci sono i [[Laboratori Nazionali del Gran Sasso]] dell'[[Istituto nazionale di fisica nucleare|INFN]] situati sotto l'[[Gran Sasso|omonimo massiccio]], dove si effettuano delle ricerche nel settore della fisica delle particelle. Tra gli esperimenti qui svolti si possono annoverare quelli sui decadimenti rari o quelli sulle particelle di materia oscura provenienti dall'universo.<ref>{{cita web|url=https://www.lngs.infn.it/it|accesso=5 gennaio 2021|titolo=LNGS}}</ref> La struttura ha collaborazioni permanenti con centri in [[Germania]], [[Giappone]], [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] e con il [[CERN]] di [[Ginevra]]. Inoltre, nel polo universitario di Roio c'è la [[Società Italiana della Scienza e della Ingegneria]], che si occupa di ricerca e divulgazione scientifica.<ref>{{cita web|url=http://www.rete8.it/cronaca/123nasce-la-societa-italiana-della-scienza-e-dellingegneria/|titolo=Nasce la Società Italiana della Scienza e dell’Ingegneria |accesso=15 luglio 2021}}</ref> Un ulteriore centro è l'Istituto per le Tecnologie della Costruzione,<ref>{{cita web|url=http://www.cnr.it/istituti/sezione.html?cds=101&id=655|titolo=Sito ufficiale|accesso=10 novembre 2007|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071209222954/http://www.cnr.it/istituti/sezione.html?cds=101&id=655|urlmorto=no}}</ref> dedicato alla ricerca nell'ambito della prevenzione sismica e del rischio di vulnerabilità degli edifici, che fa capo al [[Consiglio Nazionale delle Ricerche|CNR]].
 
==== Scuole ====
All'Aquila si contano 34 scuole dell'infanzia, 23 scuole primarie, 8 scuole secondarie di primo grado e 16 scuole secondarie di secondo grado.<ref>{{cita web|url=https://www.tuttitalia.it/abruzzo/98-l-aquila/14-scuole/|accesso=5 gennaio 2021|titolo=Scuole L'Aquila (AQ)}}</ref> Degno di nota è il [[liceo ginnasio Domenico Cotugno]], il migliore liceo classico della regione.<ref>{{cita web|url=https://www.ilcentro.it/l-aquila/il-cotugno-miglior-classico-al-bafile-i-risultati-pi%C3%B9-elevati-1.2326524|accesso=5 gennaio 2021|titolo=Il Cotugno miglior Classico Al Bafile i risultati più elevati}}</ref>
Nel territorio comunale sono presenti le seguenti scuole medie superiori:
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* Istituto d'istruzione superiore "[[Domenico Cotugno]]"
:* Liceo classico, linguistico, scienze umane, scienze umane (opzione economico-sociale)
 
==== Università ====
* Liceo scientifico "[[Andrea Bafile]]"
L'Aquila è sede di un'[[Università degli Studi dell'Aquila|Università]], fondata nel 1458 da [[Ferrante d'Aragona]], la più antica d'Abruzzo, e conta oltre sedicimila iscritti. Comprende sette [[Dipartimento universitario|dipartimenti]]<ref>{{cita web|url=https://www.univaq.it/section.php?id=124|accesso=23 dicembre 2020|sito=univaq.it|titolo=Ricerca - Dipartimenti}}</ref> ed è sede della laurea magistrale di eccellenza europea in [[Ingegneria matematica]].<ref>[http://www.mathmods.eu/ MATHMODS] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20081212172250/http://www.mathmods.eu/ |data=12 dicembre 2008 }} Mathematical Modelling in Engineering: Theory, Numerics, Applications</ref> L'attività di ricerca dell'ateneo viene svolta attraverso i dipartimenti e due centri di eccellenza: il CETEMPS<ref>[http://cetemps.aquila.infn.it/ CETEMPS] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20070614022818/http://cetemps.aquila.infn.it/ |data=14 giugno 2007 }} Centro di Eccellenza per l'integrazione di Tecniche di Telerilevamento e Modellistica Numerica per la Previsione di Eventi Meteorologici Severi</ref> e il DEWS.<ref>[http://www.diei.univaq.it/dews/ DEWS] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20071120025218/http://www.diei.univaq.it/dews/ |data=20 novembre 2007 }} Design Methodologies for Embedded controllers, Wireless interconnect and System-on-a-chip</ref> Nel 1994 L'Aquila è fra le otto città fondatrici dell'[[Unione degli universitari]],<ref>{{Cita web |url=http://www.uduaq.org/ |titolo=Udu - Unione degli Universitari dell'Aquila |accesso=16 luglio 2020 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20191226151604/http://www.uduaq.org/ |urlmorto=no }}</ref> ad oggi il più grande sindacato universitario italiano.
:* Liceo scientifico, liceo scientifico (opzione scienze applicate)
 
[[File:Scalinata interna Accademia di Belle Arti - L'Aquila.jpg|miniatura|sinistra|Interno della sede dell'[[Accademia di belle arti dell'Aquila|Accademia di belle arti]]]]
* Liceo artistico "Fulvio Muzi"
La città è sede di un ateneo pubblico dedicato all'alta formazione artistica, l'[[Accademia di belle arti dell'Aquila|accademia di belle arti]]. Fondata nel 1970, per circa vent'anni l'Accademia ha trovato spazio all'interno di [[Palazzo Carli Benedetti]], in pieno centro storico, prima di essere trasferita nella moderna struttura di Via Leonardo Da Vinci progettata da [[Paolo Portoghesi]]. L'Accademia dispone di 8 percorsi.<ref>{{cita web|url=https://www.abaq.it/didattica-e-studenti/offerta-formativa/|titolo=Offerta formativa - ABAQ|accesso=23 dicembre 2020|sito=abaq.it}}</ref>
[[File:Campo Imperatore 03(RaBoe).jpg|miniatura|[[Osservatorio astronomico di Campo Imperatore]], presso [[Assergi]]]]
 
Dal 1979 è attivo in città un ateneo privato collegato alla facoltà di Teologia della [[Pontificia Università Lateranense]] di [[Roma]], l'[[Istituto superiore di scienze religiose]], che ha come scopo la formazione degli Insegnanti di Religione Cattolica per le scuole di ogni ordine e grado, nonché dei fedeli per l'arricchimento della propria vita cristiana e loro partecipazione all'evangelizzazione.<ref>{{cita web|url=https://www.issraq.it/|accesso=5 gennaio 2021|titolo=Istituto Superiore di Scienze Religiose "Fides et Ratio" - L'Aquila}}</ref>
* Convitto nazionale "Domenico Cotugno"
:* Liceo musicale e coreutico (sezione musicale)
 
Nel campo della formazione musicale, in città è attivo il [[Conservatorio Alfredo Casella]], nato nel 1967 come sezione staccata del [[Conservatorio di Santa Cecilia]] e divenuto autonomo l'anno successivo.<ref name="casella">{{cita web|url=https://www.consaq.it/conservatorio/informazioni-istituzione/storia-del-conservatorio.html|accesso=5 gennaio 2021|titolo=Storia del Conservatorio}}</ref>
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* Istituto d'istruzione superiore “Amedeo d’Aosta”
:* liceo scientifico (opzione scienze applicate), istituto tecnico (settore tecnologico)
 
[[File:Palazzo ex GIL.jpg|miniatura|Sede del [[Gran Sasso Science Institute]] nel Palazzo dell'ex [[Gioventù italiana del littorio|GIL]]]]
* Istituto d'istruzione superiore ““Savoia-Rendina””
All'Aquila ha sede anche il [[Gran Sasso Science Institute]], una scuola superiore universitaria a statuto speciale, nata nel 2012 come istituto di ricerca e di alta formazione dottorale dipendente dall'INFN, stabilizzata e resa autonoma nel 2016.<ref>{{Cita news|autore=Stefano Dascoli|url=http://www.ilmessaggero.it/abruzzo/gran_sasso_science_institute_ministro_giannini_aquila-1816562.html|titolo=Gran Sasso Institute, la Giannini benedice nuova sede e promozione|pubblicazione=[[Il Messaggero]]|data=24 giugno 2016|accesso=24 giugno 2016|cid=|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160625130338/http://www.ilmessaggero.it/abruzzo/gran_sasso_science_institute_ministro_giannini_aquila-1816562.html|urlmorto=no}}</ref> L'istituto è nato in seguito all'idea di rilanciare il capoluogo dopo il terremoto del 2009.<ref>{{Cita news|autore=Marzio Bartoloni|url=http://www.ilsole24ore.com/art/impresa-e-territori/2012-08-02/gran-sasso-eccellenza-ricerca-064404.shtml?uuid=AbHto2HG|titolo=Al Gran Sasso l'eccellenza della ricerca|pubblicazione=[[Il Sole 24 Ore]]|data=2 agosto 2012|accesso=22 giugno 2013|cid=}}</ref>
:* Istituto tecnico (settore economico, settore tecnologico)
 
Altre strutture formative nel capoluogo sono:
* Istituto d'istruzione superiore “Ottavio Colecchi”
* il Centro Studi [[Karl Heinrich Ulrichs]]: centro di studi sociali per l'omosessualità legato alla figura di [[Karl Heinrich Ulrichs]], l'importante pensatore che ha vissuto ed è sepolto all'Aquila;<ref>{{cita web|url=https://www.blmagazine.it/karl-heinrich-ulrichs-la-storia-del-primo-scrittore-ad-aver-fatto-coming-out/|accesso=5 gennaio 2021|titolo=Karl Heinrich Ulrichs, la storia del primo scrittore ad aver fatto Coming Out}}</ref>
:* Istituto tecnico (settore tecnologico), istituto professionale
* il Parco Scientifico e Tecnologico d'Abruzzo;<ref>{{cita web|url=http://www.pstabruzzo.it/|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071008045545/http://www.pstabruzzo.it/|titolo=Parco Scientifico e Tecnologico d'Abruzzo|urlmorto=sì|accesso=16 luglio 2021}}</ref>
* la [[Scuola ispettori e sovrintendenti della Guardia di Finanza]].<ref>{{Cita web|url=http://www.gdf.gov.it/chi-siamo/organizzazione/reparti/istituti-di-istruzione/formazione-1/scuola-ispettori-e-sovrintendenti|titolo=Scuola Ispettori e Sovrintendenti — gdf.gov.it|accesso=17 febbraio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20191203114938/http://www.gdf.gov.it/chi-siamo/organizzazione/reparti/istituti-di-istruzione/formazione-1/scuola-ispettori-e-sovrintendenti|urlmorto=no}}</ref>
* il Centro Interdipartimentale di Trasporti e Mobilità Sostenibile (CITraMS), con sede all’interno dell’Università: si occupa di progettazione delle nuove forme di mobilità.<ref>{{cita web|url=https://citrams.univaq.it/index.php?id=3468|titolo=Cos'è il CITraMS|sito=univaq.it|accesso=3 luglio 2021}}</ref>
 
Fino al 2009, in città operava la [[Scuola Superiore Guglielmo Reiss Romoli]], un importante centro di formazione internazionale sulle tecnologie dell'informazione e della comunicazione.<ref>{{cita web|url=http://archiviostorico.gruppotim.it/it/scuola-reiss-romoli |editore=Archivio Storico Telecom Italia |titolo=Scuola Superiore Reiss Romoli |accesso=21 novembre 2018}}</ref>
* Istituto professionale "Leonardo da Vinci"
 
==== Musei ====
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Uno dei principali siti museali d'[[Abruzzo]] è il [[Museo nazionale d'Abruzzo]], con sede, fino al 2009, nel [[Forte spagnolo]]; per via dell'inagibilità del castello, la sede provvisoria è l'[[Ex mattatoio (L'Aquila)|ex mattatoio]] sito in [[Borgo Rivera]], nei pressi della [[fontana delle 99 cannelle]].<ref>{{cita web|url=http://www.museonazionaleabruzzo.beniculturali.it/index.php?it/23/le-opere/12/archidiskodon-meridionalis-vestinus|titolo=Archidiskodon Meridionalis Vestinus|editore=museonazionaleabruzzo.beniculturali.it|accesso=11 agosto 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120626093256/http://www.museonazionaleabruzzo.beniculturali.it/index.php?it%2F23%2Fle-opere%2F12%2Farchidiskodon-meridionalis-vestinus|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.museonazionaleabruzzo.beniculturali.it/|titolo=Museo Nazionale d'Abruzzo|data=2 maggio 2016|accesso=5 maggio 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160320194920/http://www.museonazionaleabruzzo.beniculturali.it/|urlmorto=no}}</ref> Il museo è diviso in una sezione archeologica, che comprende i reperti archeologici rinvenuti durante gli scavi di Amiterno e ''[[Peltuinum]]'', una artistica, una di oreficeria e, infine, una piccola sezione di arte contemporanea. Simbolo del museo è lo scheletro di un ''Archidiskodon Meridionalis Vestinus'', un gigantesco animale di epoca preistorica simile a un [[mammut]].<ref>{{cita web|url=http://www.museonazionaleabruzzo.beniculturali.it/index.php?it/23/opere/12/archidiskodon-meridionalis-vestinus|titolo=Archidiskodon Meridionalis Vestinus|accesso=5 gennaio 2021}}</ref>
[[File:Madonna di Fossa 1.jpg|miniatura|verticale|La [[Madonna di Fossa]], conservata nel [[Museo nazionale d'Abruzzo]]]]
Nel capoluogo hanno sede anche la [[casa museo Signorini Corsi]], costituita nel [[1967]],<ref>{{cita web|url=https://www.casemuseoitalia.it/it/Museum.asp?POIID=1|accesso=5 gennaio 2021|titolo=Casa Museo Signorini Corsi - L'Aquila|dataarchivio=18 giugno 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210618232419/https://www.casemuseoitalia.it/it/Museum.asp?POIID=1|urlmorto=sì}}</ref> con dipinti quali la ''Madonna con il bambino e San Giovannino'' di stretto ambito leonardesco, la ''Natività con fuga in Egitto'' attribuibile al Botticelli e ''Martirio di San Lorenzo'' di Battistello Caracciolo,<ref>{{cita web|url=https://www.univaq.it/include/utilities/blob.php?item=file&table=allegato&id=3098|accesso=5 gennaio 2021|titolo=Casa Museo Signorini Corsi}}</ref> il [[museo archeologico di Santa Maria dei Raccomandati]], che ospita un'importante collezione archeologica, e il [[museo sperimentale d'arte contemporanea]], che raccoglie opere e organizza mostre permanenti di artisti contemporanei di levatura internazionale.<ref>{{cita web|url=https://www.muspac.com/|titolo=Museo Sperimentale d'Arte Contemporanea dell'Aquila|accesso=5 gennaio 2021}}</ref>
 
Altri musei del capoluogo sono il [[MAXXI L'Aquila]] presso [[Palazzo Ardinghelli]], sede distaccata del [[museo nazionale delle arti del XXI secolo]], nel quale è esposta una collezione permanente di opere d'arte contemporanee,<ref>{{cita web|url=https://maxxilaquila.art/|titolo=MAXXI L'Aquila|accesso=5 gennaio 2021}}</ref> il museo di scienze naturali e umane nella località di San Giuliano, che ospita esemplari di fauna e flora abruzzese, fossili e reperti archeologici,<ref>{{cita web|url=https://www.touringclub.it/destinazione/localita/museo/1504/museo-di-scienze-naturali-e-umane-san-giuliano-l-aquila|accesso=5 gennaio 2021|titolo=Museo di Scienze naturali e umane San Giuliano}}</ref> e il museo delle ceramiche<ref>{{Cita web|url=https://www.museionline.info/musei/collezione-delle-ceramiche-di-san-domenico|titolo=Collezione delle Ceramiche di San Domenico}}</ref>, nato in seguito al restauro del [[convento di San Domenico (L'Aquila)|convento di San Domenico]], che ha permesso il ritrovamento e il recupero di una notevole quantità di materiali ceramici cronologicamente compresi tra il duecento (epoca di fondazione della città) e il novecento.<ref>{{cita web|url=https://www.ilcentro.it/l-aquila/ceramiche-in-mostra-anteprima-dei-tesori-di-san-domenico-1.1887618|accesso=5 gennaio 2021|titolo=Ceramiche in mostra Anteprima dei tesori di San Domenico}}</ref>
=== Musei ===
[[File:Castello 500.JPG|thumb|left|Il [[Forte spagnolo]], sede del [[Museo Nazionale d'Abruzzo]] ]]
'''[[Museo nazionale d'Abruzzo]]'''
:Il principale polo museale d'[[Abruzzo]] e il fiore all'occhiello della città è senza dubbio il Museo nazionale d'Abruzzo che abbina, ad una quantità vasta di tesori, la cornice del magnifico [[Forte spagnolo]], dove è situato. Il museo, costituitosi dall'unione del Museo civico con il Museo diocesano, è diviso in una sezione archeologica, che comprende le meraviglie trovate durante gli scavi di Amiternum e Peltuinum, una sezione artistica, una sezione di oreficeria e, infine, una piccola sezione di arte contemporanea. Simbolo e vanto del museo è lo scheletro di un Archidiskodon Meridionalis Vestinus, un gigantesco animale di epoca preistorica simile ad un mammut. All'interno del castello sono inoltre un [[auditorium]] e una galleria espositiva. Dopo il [[terremoto dell'Aquila del 2009]] il museo per una gran parte è inaccessibile. È in fase di allestimento in un edificio restaurato nei pressi della [[fontana delle 99 cannelle]].
'''[[Casa museo Signorini-Corsi]]'''
:A pochi passi dal corso, lungo ''Via Patini'' si trova questo caratteristico museo che comprende un'importante collezione di [[mobili]], [[dipinti]] e [[monete]] rinascimentali custodite all'interno di quella che era la casa di una delle più influenti famiglie aquilane. Il museo si costituì nel [[1967]] l'avvocato Luigi Signorini Corsi consegnò al Comune la sua collezione d'opere d'arte con la sola condizione che non venisse modificata la localizzazione in modo da costituire un tipico esempio di appartamento di rappresentanza aquilano. Tra i dipinti si segnalano ''Madonna con il bambino e San Giovannino'' di stretto ambito leonardesco, la ''Natività con fuga in Egitto'' attribuibile al Botticelli e ''Martirio di San Lorenzo'' di Battistello Caracciolo.
'''[[Museo archeologico di Santa Maria dei Raccomandati]]'''
:Ha sede nell'ex [[convento]] che dà su Corso Vittorio Emanuele e ospita un'importante collezione archeologica. All'interno del complesso si trova la chiesa di Santa Maria dei Raccomandati, ricostruita nel [[1825]], contenente un affresco cinquecentesco della [[Maria (madre di Gesù)|Madonna]]. Restaurato a partire dal [[1997]] e mai aperto ufficialmente, il museo negli ultimi anni ha svolto le funzioni di spazio espositivo, spesso utilizzato dall'amministrazione per importanti mostre temporanee.
'''[[Museo sperimentale d'arte contemporanea]]'''
:Meglio noto con l'[[acronimo]] MuSpAC, raccoglie opere e organizza mostre permanenti di artisti contemporanei di levatura internazionale. La sua sede storica è in via Paganica, in pieno centro storico, ma dal [[2009]] si è trasferito temporaneamente in via Ficara.
'''Museo di Scienze Naturali e Umane'''
:Situato nella località di San Giuliano (a qualche km dall'Aquila), è articolato in diverse sezioni con esemplari di fauna e flora abruzzese, fossili e reperti archeologici.
'''Museo delle ceramiche'''
:Il recente restauro del [[convento di San Domenico (L'Aquila)|complesso conventuale di San Domenico]] ha permesso il ritrovamento e il recupero di una notevole quantità di materiali ceramici cronologicamente compresi tra il duecento (epoca di fondazione della città) e il novecento. L'esposizione documenta la fitta rete di contati commerciali e culturali intessuta dai monaci domenicani.
 
Nel capoluogo è presente il polo museale dell'ateneo universitario che comprende: Collezione Nicola D'Arcangelo<ref>{{Cita web|url=https://www.museionline.info/abruzzo-musei-monumenti/collezione-nicola-darcangelo-stampatore-darte|titolo=Collezione Nicola D’Arcangelo stampatore d’Arte}}</ref>,Giardino Botanico Alpino<ref>{{Cita web|url=https://www.museionline.info/abruzzo-musei-monumenti/giardino-botanico-alpino-di-campo-imperatore|titolo=Giardino Botanico Alpino di Campo Imperatore}}</ref>, archeologia, scienze ambientali, strumenti di calcolo applicato, strumenti di misura per grandezze fisiche, strumenti per le scienze biologiche e biotecnologiche, scienze e tecnologie per ingegneria.<ref>{{Cita web|url=https://www.pomaq.it/|titolo=Polo Museale dell'Ateneo Aquilano}}</ref>
=== Università e ricerca ===
[[File:Univaq ing.JPG|thumb|Le strutture della [[Università dell'Aquila#Facoltà di Ingegneria|Facoltà di Ingegneria]] ]]
==== Università degli Studi dell'Aquila ====
{{vedi anche|Università degli studi dell'Aquila}}
L'Aquila è sede di una Università, la più antica d'Abruzzo, e conta oltre ventimila iscritti (dato posteriore al [[Terremoto dell'Aquila del 2009|terremoto]]). Comprende le facoltà di Biotecnologie, Economia, Ingegneria, Lettere e Filosofia, Medicina e Chirurgia, Psicologia, Scienze della Formazione, Scienze Matematiche Fisiche e Naturali e Scienze Motorie. È sede della laurea magistrale di Eccellenza Europea in [[Ingegneria matematica]]<ref>[http://www.mathmods.eu/ MATHMODS] Mathematical Modelling in Engineering: Theory, Numerics, Applications</ref>. L'attività di ricerca viene svolta attraverso 18 dipartimenti e due centri di eccellenza: il CETEMPS (Centro di Eccellenza per l'integrazione di tecniche di [[Telerilevamento]] e [[Modello matematico|Modellistica numerica]] per la Previsione di eventi [[meteorologia|Meteorologici]] Severi)<ref>[http://cetemps.aquila.infn.it/ CETEMPS] Centro di Eccellenza per l'integrazione di Tecniche di Telerilevamento e Modellistica Numerica per la Previsione di Eventi Meteorologici Severi</ref> ed il DEWS (Design Methodologies for [[Sistema embedded|Embedded]] controllers, [[Wireless]] interconnect and [[System-on-a-chip]])<ref>[http://www.diei.univaq.it/dews/ DEWS] Design Methodologies for Embedded controllers, Wireless interconnect and System-on-a-chip</ref>. L'Università comprende al suo interno anche un centro linguistico e un centro di microscopia; gestisce il [[Giardino botanico alpino di Campo Imperatore]] e l'orto botanico adiacente la [[basilica di Santa Maria di Collemaggio]]. Gli impianti sportivi dell'Università, gestiti dal [[Centro Universitario Sportivo]] (CUS) e sono situati in località "Centi Colella".
 
In piazza Duomo si trova il [[Museo arcivescovile (L'Aquila)|Museo arcivescovile]].<ref>{{Cita web|url=https://www.beweb.chiesacattolica.it/istituticulturali/istituto/2993/L%27Aquila+%7C+Museo+arcivescovile|titolo=L'Aquila. Museo arcivescovile|sito=BeWeB - Beni Ecclesiastici in Web|lingua=it|accesso=2024-05-25}}</ref> Inoltre sempre in ambito religioso vi è anche il Museo della Perdonanza Celestiniana.<ref>{{Cita web|url=https://www.abruzzoturismo.it/it/magazine/faith-tourism-il-museo-della-perdonanza-un-itinerario-mistico-e-culturale-nel-cuore|titolo=Faith tourism: il Museo della Perdonanza, un itinerario mistico e culturale nel cuore dell'Aquila}}</ref>
Dopo il [[terremoto dell'Aquila del 2009|terremoto]] del [[2009]] alcune facoltà sono state localizzate nell'ex sede della [[L'Aquila#Scuola Superiore Guglielmo Reiss Romoli|Scuola Superiore "Guglielmo Reiss Romoli"]] ed in altre strutture nella zona industriale. Per ovviare al calo delle iscrizioni e favorire la rinascita dell'ateneo, il [[Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca]] ha predisposto l'abolizione delle tasse universitarie fino al [[2012]]. Difficoltà si registrano invece per quanto riguarda la residenzialità universitaria ed i servizi per gli studenti.
 
Sono presenti anche il Museo del Rugby<ref>{{Cita web|url=https://abruzzoweb.it/laquila-museo-rugby-ce-anche-la-maglia-del-primo-scudetto/|titolo=L’Aquila: museo rugby, c'è anche la maglia del primo scudetto}}</ref> e il Museo “L’Aquila in guerra e gli Alpini”<ref>{{Cita web|url=https://www.laquilablog.it/laquila-il-12-settembre-linaugurazione-del-museo-diffuso-laquila-in-guerra-e-gli-alpini/|titolo=L’Aquila, il 12 settembre l’inaugurazione del museo diffuso “L’Aquila in guerra e gli Alpini”}}</ref>'''.'''
Nel [[1994]] L'Aquila è fra le otto città fondatrici dell'[[Unione degli Universitari|Udu - Unione degli Universitari]]<ref>[http://www.uduaq.org Udu - Unione degli Universitari dell'Aquila]</ref> ad oggi il più grande sindacato universitario italiano.
[[File:Scalinata interna Accademia di Belle Arti - L'Aquila.jpg|thumb|left|Interno della sede dell'Accademia]]
 
==== AccademiaArte di Belle Arti ====
{{vedi anche|AccademiaArte diall'Aquila|Arte bellein arti dell'AquilaAbruzzo}}
[[File:Bestie da soma.jpg|miniatura|sinistra|[[Teofilo Patini]], ''[[Bestie da soma]]'', 1886, olio su tela, 244×416 cm, L'Aquila, [[Palazzo del Governo (L'Aquila)|Palazzo del Governo]]<ref group="N">A causa del terremoto del 2009 l'opera è conservata provvisoriamente a [[Castel di Sangro]], nella [[pinacoteca Patiniana]]</ref> ]]
La città è sede di un ateneo pubblico dedicato all'alta formazione artistica. Fondata nel [[1970]], per circa vent'anni l'Accademia ha trovato spazio all'interno di [[Palazzo Carli Benedetti]], in pieno centro storico, prima di essere trasferita nella moderna struttura di Via Leonardo Da Vinci progettata da [[Paolo Portoghesi]].
L'Aquila è stratificata su tre stili per via dei terremoti che si sono succeduti nei secoli: [[arte medievale|medievale]], [[arte rinascimentale|rinascimentale]] e [[arte barocca|barocco]].<ref>{{cita web|url=https://www.ansa.it/sito/notizie/magazine/numeri/2018/04/03/laquila-chi-torna-nel-centro_57bb5b90-5a6d-4e76-94c2-d54fe2143d04.html|accesso=6 gennaio 2021|titolo=L'Aquila, chi torna in centro?}}</ref>
 
La città di Aquila alla fondazione aveva uno stile duecentesco. Delle primitive chiese rimane poco a causa del [[Terremoto dell'Appennino centro-meridionale del 1349|terremoto del 1349]].<ref name="emidius.mi.ingv.it"/> Poco dopo la fondazione si costruì la [[basilica di Santa Maria di Collemaggio]] in [[stile romanico]], per volontà di [[papa Celestino V]].<ref name="Antonini">{{cita|O. Antonini}}.</ref> Nel 1454, ebbe inizio la costruzione della [[basilica di San Bernardino]],<ref>{{cita web|url=https://www.musei.abruzzo.beniculturali.it/musei?mid=1282&nome=chiesa-di-san-bernardino|accesso=6 gennaio 2021|titolo=Chiesa di San Bernardino|dataarchivio=8 gennaio 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210108131513/https://www.musei.abruzzo.beniculturali.it/musei?mid=1282&nome=chiesa-di-san-bernardino|urlmorto=sì}}</ref> massima espressione dell'arte rinascimentale in Abruzzo e tra le più importanti d'Italia.<ref>{{cita|''L'Aquila. Una città d'arte da salvare'', p. 99}}.</ref> Nel XVI secolo fu edificato il [[Forte spagnolo]], su progetto dell'architetto [[Pedro Luis Escrivá]],<ref>{{cita web|url=http://www.museonazionaleabruzzo.beniculturali.it/index.php?it/160/castello-cinquecentesco|accesso=6 gennaio 2021|titolo=Castello Cinquecentesco}}</ref> che portò alla demolizione di un tratto delle mura cittadine.<ref name="ReferenceC">{{cita|A. Clementi, E. Piroddi}}.</ref>
L'Accademia dispone di 6 facoltà (Pittura, Scenografia, Decorazione, Scultura, Restauro e Grafica) articolati in un triennio di base ed un conseguente biennio specialistico suddiviso in quattro indirizzi (Arti visive, Grafica, Decorazione e Restauro); comprende inoltre una scuola di formazione per i docenti. Di grande prestigio a livello nazionale, vanta collaborazioni con le altre principali istituzioni culturali cittadine (in particolar modo con il [[Teatro Stabile d'Abruzzo]]) ed ha avuto nella sua storia docenti del calibro di [[Carmelo Bene]], [[Achille Bonito Oliva]] e [[Andrea Cascella]].
 
Dopo il [[terremoto dell'Aquila del 1703|sisma del 1703]], gran parte del patrimonio edilizio cittadino andò distrutto o fortemente danneggiato.<ref name="Mammarella">{{cita|Mammarella|pp. 77-83}}.</ref> La ricostruzione di tutte le chiese avvenne in stile [[barocco]].<ref>{{cita|C. Verazzo|p. 58}}.</ref> Nel 1713, in ricordo delle vittime del sisma, fu costruita la [[chiesa delle Anime Sante]].<ref>{{cita|M. Volpe|p. 17}}.</ref> Nel XIX secolo fu realizzato il [[Palazzo del Convitto]], sede della [[biblioteca provinciale Salvatore Tommasi]]<ref>{{cita web|url=https://www.fondazionetim.it/progetti/patrimonio-storico-artistico/biblioteca-provinciale-dellaquila|titolo=Biblioteca provinciale dell'Aquila|accesso=6 gennaio 2021}}</ref> e fu progettata la facciata del [[Duomo dell'Aquila|duomo]] in [[stile neoclassico]] da Giambattista Benedetti.<ref name="Antonini"/> Tra la seconda metà dell'Ottocento e il primo Novecento, in campo pittorico si distinse [[Teofilo Patini]] di [[Castel di Sangro]], che già a [[Napoli]] era divenuto famoso per le sue tele di denuncia sociale riguardo alle misere condizioni degli abitanti delle montagne abruzzesi, con opere quali ''[[Bestie da soma]]'' (1886) e ''Pulsazioni e palpiti'' (1888).
==== Istituto Superiore di Scienze Religiose ====
{{vedi anche|Istituto superiore di scienze religiose}}
Dal [[1979]] è presente in città un ateneo privato collegato alla facoltà di Teologia della [[Pontificia Università Lateranense]] di [[Roma]] che ha come scopo la formazione dei fedeli all’arricchimento della propria vita cristiana ed alla loro partecipazione all’evangelizzazione. L'istituto prevede una laurea di primo livello ed una magistrale in Scienze Religiose suddivise in quattro indirizzi: pedagogico-didattico, pastorale-liturgico, bioetica e beni culturali. Gestisce inoltre la Biblioteca "Carlo Confalonieri".
 
Nel primo Novecento, [[Collemaggio]] subì restauri sulla facciata per un crollo dovuto al [[terremoto di Avezzano del 1915]].<ref name="su-aq"/><ref>{{cita web|url=http://www.comune.laquila.it/moduli/output_immagine.php?id=10880|titolo=La storia della basilica di Collemaggio|accesso=16 luglio 2021}}</ref> Durante il [[Storia del fascismo italiano|fascismo]], la città ebbe un nuovo sviluppo edilizio e monumentale [[Razionalismo italiano|razionalista]], con la costruzione di edifici quali la [[Palazzo ex GIL (L'Aquila)|Casa del Balilla]], la [[Casa della Giovane Italiana]] e la [[Chiesa di Cristo Re (L'Aquila)|chiesa di Cristo Re]].<ref>{{cita web|url=http://ing.univaq.it/info_gr/Restauro%20Architettonico/citt%25e0%2520&%2520storia.pdf|accesso=6 gennaio 2021|titolo=Il disegno della città e le sue trasformazioni}}</ref> Nel [[1934]] lo scultore [[Nicola D'Antino]] realizzò la [[Fontana luminosa (L'Aquila)|Fontana luminosa]], nei pressi del castello,<ref>{{cita web|url=https://www.beniculturali.it/comunicato/l-aquila-si-avvia-il-cantiere-di-restauro-della-fontana-luminosa|accesso=3 luglio 2021|titolo=L'AQUILA: Si avvia il cantiere di restauro della Fontana Luminosa}}</ref> e restaurò la [[Fontana vecchia (L'Aquila)|Fontana Vecchia]] di [[Piazza del Duomo (L'Aquila)|Piazza Duomo]].<ref>{{cita web|url=https://www.quilaquila.it/destinations/fontana-luminosa/|accesso=16 luglio 2021|titolo=Fontana luminosa}}</ref> Nel secondo Novecento l'architetto Mario Moretti si occupò di smantellare l'apparato barocco post-sisma 1703 di diverse le chiese medievali aquilane per cercare di recuperare lo stile originario, destando proteste per la distruzione di elementi quali soffitti a cassettoni lignei e stucchi.<ref name="su-aq">{{cita web|url=http://su-aq.beniculturali.it/index.php?it/383/distruzioni-e-restauri|accesso=6 gennaio 2021|titolo=DISTRUZIONI E RESTAURI}}</ref>
==== Laboratori Nazionali del Gran Sasso ====
{{vedi anche|Laboratori Nazionali del Gran Sasso}}
Di grande rilievo internazionale sono i laboratori dell'[[Istituto Nazionale di Fisica Nucleare]] (INFN) e realizzati sotto il massiccio omonimo con una copertura di roccia di oltre 1400 metri, dove vengono realizzate importanti ricerche nel settore della Fisica delle Particelle. Tra gli esperimenti qui svolti si possono annoverare quelli sui decadimenti rari o quelli sulle particelle di materia oscura provenienti dall'universo. La struttura ha collaborazioni permanenti con centri in [[Germania]], [[Giappone]], [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] e con il [[CERN]] di [[Ginevra]].
 
Dopo il [[terremoto dell'Aquila del 2009|sisma del 2009]], le opere rappresentative della ricostruzione sono la cappella della memoria nella [[Chiesa di Santa Maria del Suffragio (L'Aquila)|chiesa delle Anime Sante]] e l'[[Auditorium del Parco]], progettato da [[Renzo Piano]].<ref>{{cita web|url=https://auditoriumdelparco.it/|titolo=Auditorium del parco|accesso=6 gennaio 2021}}</ref>
==== Scuola Superiore Guglielmo Reiss Romoli ====
È stata un importante centro di formazione e di ricerca appartenente prima alla [[STET]], passata poi alla Societa Tils (Telecom Italia Learning Services, controllata da [[Telecom Italia]]), poi ceduta nel giugno 2006 alla TILS Holding, società partecipata da Cegos e da Camporlecchio Educational. La scuola ha avuto un ruolo importante nella formazione di quadri tecnici nel settore delle Reti di Comunicazione e grazie alla SSGRR molte tecnologie (ad esempio il VideoTel) vennero introdotte all'inizio degli anni 80, in via sperimentale all'Aquila prima che in altre zone d'Italia. Dopo un lungo periodo critico conclusosi con le vicende giudiziarie che hanno portato il 28 aprile 2009 all'arresto di Renzo Bracciali, amministratore delegato della TILS, sono in corso vari tentativi di salvare le attività di formazione della scuola, con l'aiuto di Telecom Italia e degli enti locali.
La struttura, sopravvissuta al sisma, accoglierà per i prossimi sei anni il Rettorato dell'[[Università degli Studi dell'Aquila]] e alcuni corsi universitari.
 
=== Teatro ===
==== Altre strutture di formazione e ricerca ====
[[File:L'Aquila 47.jpg|miniatura|sinistra|Il [[teatro comunale (L'Aquila)|teatro comunale]]]]
* ''Accademia dell'Immagine'': scuola di alta formazione nel settore del cinema e degli audiovisivi, di cui si parla nella sezione sulle attività cinematografiche;
Le strutture teatrali principali della città sono il [[teatro comunale (L'Aquila)|teatro comunale]], realizzato tra il 1857 e il 1872, seguito dal Ridotto del Teatro comunale, un piccolo foyer attiguo questa struttura, e dal moderno [[Auditorium del Parco]].
* ''Centro Studi "Karl Heinrich Ulrichs"'': centro di studi sociali per l'omosessualità legato alla figura di [[Karl Heinrich Ulrichs]], l'importante pensatore che ha vissuto ed è sepolto a L'Aquila;
* ''Istituto per le Tecnologie della Costruzione''<ref>[http://www.cnr.it/istituti/sezione.html?cds=101&id=655 Sito ufficiale]</ref>: istituto dedicato alla prevenzione sismica ed al rischio di vulnerabilità degli edifici che fa capo al [[Consiglio Nazionale delle Ricerche]];
* ''Parco Scientifico e Tecnologico d'Abruzzo''<ref>[http://web.archive.org/web/20071008045545/http://www.pstabruzzo.it/ Sito ufficiale, non più attivo]</ref>.
 
L'attività teatrale cittadina si poggia sul [[Teatro Stabile d'Abruzzo]] (TSA), uno dei 17 teatri stabili italiani.<ref>{{cita web|url=http://www.spettacolodalvivo.beniculturali.it/index.php/teatri-stabiliriconoscimento/453-teatri-stabili-2014|accesso=7 gennaio 2021|titolo=Elenco teatri stabili 2014|dataarchivio=17 luglio 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210717071807/http://www.spettacolodalvivo.beniculturali.it/index.php/teatri-stabiliriconoscimento/453-teatri-stabili-2014|urlmorto=sì}}</ref> Fondato nel [[1963]] da Luciano Fabiani, Errico Centofanti, Giuseppe Giampaola, inizialmente col nome di Teatro Stabile dell'Aquila. Attualmente il TSA è diretto da [[Giorgio Pasotti]].<ref>{{cita web|url=http://teatrostabile.abruzzo.it/giorgio-pasotti-il-nuovo-direttore-del-tsa-si-presenta-alla-stampa/|titolo=Giorgio Pasotti, il nuovo direttore si presenta alla stampa|accesso=7 gennaio 2021}}</ref> Fino al 2015, in città operava il [[Teatro Stabile d'Innovazione L'Uovo]], poi fusosi con il TSA,<ref>{{cita news|url=https://www.ilmessaggero.it/abruzzo/l_39_aquila_tsa_uovo-818931.html|titolo=L'Aquila, fusione tra L’Uovo e il Tsa: tempi stretti|pubblicazione=[[Il Messaggero]]|data=21 gennaio 2015|autore=Marianna Galeota|accesso=3 aprile 2020}}</ref> che si rivolgeva ad un pubblico giovanile e aveva sede nel [[Chiesa di San Filippo (L'Aquila)|Teatro San Filippo]].
Inoltre in città viene organizzata tutti gli anni (a maggio o giugno) la ''Future Web Conference''<ref>[http://www.fwc.it Sito ufficiale]</ref>, un evento gratuito di un giorno in cui vengono presentate le ultime novità nello sviluppo delle tecnologie per il [[web]].
 
Altre istituzioni stabili sono l'Associazione Teatrale Abruzzese e Molisana (ATAM), che propone una sua stagione e distribuisce spettacoli nelle sale minori delle due regioni, e la compagnia TeatroZeta,<ref>{{cita web|url=http://www.teatrozeta.it/|titolo=TeatroZeta|accesso=7 gennaio 2021}}</ref> dal [[2007]] riconosciuta dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali.<ref>{{cita web|url=http://www.teatrozeta.it/la-compagnia-teatrale/|accesso=7 gennaio 2021|titolo=Compagnia Teatrale teatroZeta}}</ref> In Piazza San Marco ha sede, invece, il [[Chiesa di Sant'Agostino (L'Aquila)|Teatro Sant'Agostino]], spazio amatoriale spesso a ingresso libero in cui opera spesso la Retrobottega dei Guitti, associazione teatrale interamente formata da studenti universitari.<ref>{{cita web|url=https://www.abruzzo24ore.tv/news/Il-Sant-Agostino-dove-vanno-in-scena-i-piccioni-e-le-macerie/33801.htm|accesso=7 gennaio 2021|titolo=Il Sant'Agostino, dove vanno in scena i piccioni e le macerie}}</ref>
== Persone legate all'Aquila ==
<!-- SI PREGA DI INSERIRE I NOMI IN ORDINE ALFABETICO PER COGNOME (O PER NOME OVE NON E' CONOSCIUTO IL COGNOME) -->
{{Div col}}
* [[Mariangelo Accursio]], (Aquila, [[1489]] - Aquila, [[1546]]), umanista
* [[Amico Agnifili]], ([[Rocca di Mezzo]], [[1398]] - Aquila, [[1476]]), cardinale
* Giuseppe Alferi-Osorio, (Aquila, [[1779]] - [[La Valletta]], [[1839]]), scrittore
* Antonio Fabbro Amiterno o Amiternino, (Aquila, [[1460]] circa - [[Roma]], [[1520]] circa), docente di Umane Lettere presso l'Università Romana, precettore di Giulio de' Medici ([[Papa Clemente VII]])
* Vittorio Antonellini, (Alessandria [[1936]]), musicista, direttore d'orchestra, fondatore dei Solisti Aquilani, direttore Artistico dell'Istituzione Sinfonica Abruzzese
* [[Anton Ludovico Antinori]], (Aquila, [[1704]] - Aquila, [[1778]]), storico
* Giovanni Antonelli, (Aquila, [[1836]] - [[Napoli]], [[1914]]), medico
* Emidio Antonini, (Aquila, [[1787]] - [[Parigi]], [[1862]]), diplomatico
* [[Ferdinando Bologna]] (Aquila degli Abruzzi, [[1925]]), storico d'arte
* [[Appio Claudio Cieco]], ([[Amiternum]], [[350 a.C.]] - ?, [[271 a.C.]]), politico e letterato romano
* [[Barbara Micarelli]] ([[Sulmona]], 1845 - [[Assisi]], 1909), fondatrice delle [[Suore Francescane Missionarie di Gesù Bambino]], dette ''le Micarelli''
* [[Guido Attardi]], (Aquila degli Abruzzi, [[1937]] - L'Aquila, [[2002]]), allenatore di calcio
* [[Andrea Bafile]] (Monticchio, 1878 – [[Cortellazzo]], 1918), tenente di vascello della Regia Marina, insignito della medaglia d'oro al valor militare.
* [[Corrado Bafile]], (Aquila degli Abruzzi, [[1903]] - [[Roma]], [[2005]]), cardinale
* Giulio Cesare Benedetti Guelfaglione, (Aquila, ? - [[Roma]], [[1656]]), accademico, medico personale di [[papa Innocenzo X]] e di [[papa Alessandro VII]]
* [[Bernardino da Fossa]], ([[Fossa (Italia)|Fossa]], 1421 - Aquila, 1503), religioso
* [[Bernardino da Siena]], ([[Massa Marittima]], [[1380]] – Aquila, [[1444]]), religioso, santo
* [[Giulio Biglieri]], (Aquila, [[1911]] – [[Torino]], [[1944]]), partigiano
* Cesidio Bonanni, (Aquila, [[1793]] - [[Napoli]], [[1877]]), giureconsulto, Barone d'[[Ocre]]
* [[Laudomia Bonanni]], (Aquila degli Abruzzi [[1907]] - [[Roma]] [[2002]]), scrittrice e giornalista
* [[Remo Brindisi]] (Roma, [[1918]] – Lido di Spina, [[1996]]), pittore
* [[Giovanni Battista Branconio dell’Aquila]] (Aquila, 1473 – 1522), orafo e protonotario apostolico
* [[Piergiorgio Bucci]], (L'Aquila, [[1975]]), cavaliere, ufficiale dell'[[Arma di Cavalleria]], atleta dell'equitazione
* [[Buccio di Ranallo]], (Aquila [[1294]] - Aquila [[1363]]), cantore epico
* [[Fabio Cannella]], (Aquila, [[1817]] - Aquila, [[1884]]), patriota
* [[Giovanni da Capestrano]], ([[Capestrano]], [[1386]] - [[Ilok]], [[1456]]), santo e patrono dei Cappellani Militari
* Enrico Casti, (Aquila, [[1831]] - Aquila degli Abruzzi, [[1901]]), bibliotecario
* Cesare Campana, (Aquila, [[1532]] - [[Vicenza]], [[1606]]), storico, poeta ed oratore
* Antonuccio Camponeschi, (Aquila, [[1370]] circa - Aquila, [[1452]]), capitano di ventura
* Nino Carloni (nato Giovanni), (Posta, [[1910]] - L'Aquila, [[1987]]), avvocato, fondatore dell'Istituzione Sinfonica Abruzzese, fondatore dell'Ensemble Barattelli, cofondatore dei Solisti Aquilani
* [[Leopoldo Cassese]], ([[Atripalda]], [[1901]] - [[Salerno]], [[1960]]), storico e direttore dell'[[Archivio di Stato (Italia)|Archivio di Stato]] aquilano
* [[Celestino V]], (luogo ignoto, [[1215]] circa - [[Fumone]], [[1296]]), santo, eremita, religioso e 192º [[papa]] della [[chiesa cattolica]]
* [[Giancarlo Centi]], (L'Aquila, [[1959]]), calciatore
* [[Luca Centi]], (L'Aquila, [[1985]]), scrittore
* Errico Centofanti, (L'Aquila, ?), giornalista, scrittore, storico, fondatore del [[Teatro Stabile d'Abruzzo]]
* [[Pompeo Cesura]], (Aquila, inizio [[XVI secolo]] - [[Roma]], [[1571]]), pittore e incisore
* Bernardino Cirillo, (Aquila, [[1500]] - [[Roma]], [[1575]]), storico e letterato
* [[Margherita d'Austria]], ([[Audenarde]], [[1522]] - [[Ortona]], [[1586]]), figlia di [[Carlo V]], Duchessa di [[Parma]] e [[Piacenza]], Governatrice di Aquila, Governatrice dei [[Paesi Bassi]]
* [[Benedetto Cervone]], ([[Campagna (comune)|Campagna]], [[1732]] - [[Napoli]], [[1788]]), vescovo dell'[[Arcidiocesi dell'Aquila|Aquila]]
* [[Raffaele Colapietra]], (Aquila degli Abruzzi, [[1931]]), storico
* [[Antonio D'Alessandri]], (Aquila, [[1818]] - [[Roma]], [[1895]]), fotografo
* Carlo D'Andrea, (Aquila, [[1802]] - [[Napoli]], [[1885]]), matematico
* [[Orazio D'Angelo]], ([[Castel del Monte (comune)|Castel del monte]], 1857 - Cugnoli, 1919), consiglio e [[assessore]], diresse la [[Biblioteca provinciale Salvatore Tommasi|Biblioteca provinciale]] dal 1902 fino alla morte
* Egidio D'Angelo, ([[Latronico]], [[1935]] - L'Aquila, [[2005]]), avvocato ed esperto di demanio locale e della storia cittadina
* Leonardo De Amicis ([[Roma]], [[1963]]) direttore d'orchestra
* [[Nazzareno De Angelis]] (Aquila, [[1881]] - [[Roma]], [[1962]]) cantante lirico
* Serafino De' Ciminelli, (Aquila, [[1466]] - [[Roma]], [[1500]]), poeta
* [[Luigi Maria De Marinis]], (L’Aquila, 1809 – Chieti, 1877), arcivescovo.
* Antonio Di Zitti, ([[Rocca di Mezzo]], [[1937]]), rugbista, presidente dell'Aquila Rugby, sportivo dell'anno 1967 del [[Corriere dello Sport]] a pari merito con [[Gianni Rivera]]
* [[Giacinto Dragonetti]], (Aquila, [[1738]] - [[Napoli]], [[1818]]), giureconsulto
* Luigi Dragonetti, (Aquila, [[1791]] - Aquila degli Abruzzi, [[1871]]), patriota e uomo politico
* [[Tommaso Fattori]], ([[Foligno]], [[1909]] - L'Aquila, [[1960]]), rugbista, fondatore dell'[[L'Aquila Rugby 1936|Aquila Rugby]]
* [[Beniamino Fiamma]], (Aquila degli Abruzzi [[1899]] - Ortona [[1985]]) preside ed inventore
* [[Andrea Fortebraccio]], detto Braccio da Montone ([[Perugia]], [[1368]] - Aquila, [[1424]]), condottiero, governatore di [[Bologna]], rettore di [[Roma]], signore di [[Perugia]], principe di [[Capua]], conte di [[Foggia]], Gran [[Connestabile]] del [[Regno di Napoli]]
* [[Francesco da Montereale]], ([[Montereale]], [[1466]] - Aquila, [[1541]]), pittore
* [[Carlo Franchi]], (Aquila, [[1698]] - [[Napoli]], [[1769]]), giureconsulto
* [[Mario Fratti]], (Aquila degli Abruzzi, [[1927]]), drammaturgo
* San [[Cesidio da Fossa]] (nato Angelo Giacomantonio), ([[Fossa (Italia)|Fossa]], [[1873]] - Hengyang (Cina), [[1900]]), santo, frate francescano, Martire in Cina
* [[Panfilo Gentile]], (Aquila degli Abruzzi, [[1889]] – [[Roma]] [[1971]]) giornalista, scrittore e politico italiano
* [[Carlo Grante]], (L'Aquila, 1960), pianista
* [[Guelfo da Lucca]], capitano dell'Aquila
* [[Innocenzo VII]] (nato Cosimo de' Migliorati), ([[Sulmona]], [[1336]] circa - [[Roma]], [[1406]]), papa
* [[Massimo Mascioletti]], (L'Aquila, [[1958]]), rugbista
* [[Andrea Masi]], (L'Aquila, [[1981]]), rugbista
* [[Franco Marini]], ([[San Pio delle Camere]], [[1933]]), Presidente del [[Senato]], Ministro del Lavoro, segretario generale [[CISL]], segretario del [[Partito Popolare Italiano (1994-2002)|Partito Popolare Italiano]] e parlamentare europeo
* Salvatore Massonio, (L'Aquila, [[1559]] - L'Aquila, [[1629]]), umanista
* [[Simona Molinari]], ([[Napoli]], [[1983]]), cantante
* [[Enzo Muccetti]], ([[Corfinio]], [[1912]] - [[Parma]], [[1977]]), fagottista e didatta
* [[Lorenzo Natali]], ([[Firenze]], [[1922]] – [[Roma]], [[1989]]), politico italiano, vice presidente della [[Commissione Europea]]
* [[Marcello Mariani]], pittore
* [[Niccolò dell'Isola]], ([[1230]] - Aquila, [[1284]]), capitano del popolo
* [[Nicola Filotesio]], detto Cola Dell'Amatrice ([[Amatrice]], [[1480]] o [[1489]] – [[Ascoli Piceno]], [[1547]] o [[1559]]), pittore, architetto e scultore
* Gualtieri d'Ocre, ([[Ocre]], ? - ?, [[1262]] circa), condottiero, Gran Cancelliere dei Regni di Sicilia e Gerusalemme sotto [[Federico II di Svevia]]
* [[Tommaso d'Ocre]], ([[Ocre]], ? - [[Napoli]], [[1300]]), cardinale
* [[Gigi Panei]], ([[Borgocollefegato]], [[1914]] - [[Courmayeur]], [[1967]]), maestro di sci, alpinista, compagno di cordata di [[Walter Bonatti]]
* Niccolò Persichetti, (Aquila, [[1849]] - [[Roma]], [[1915]]), letterato e archeologo
* [[Giuseppe Pica]], (Aquila, [[1813]] - [[Napoli]], [[1887]]), politico e patriota
* [[Romeo Ricciuti]], ([[Giuliano Teatino]], [[1930]]), politico
* Cesare Rivera, (Aquila, [[1539]] - [[Napoli]], [[1602]]), giurista e umanista
* Giuseppe Rivera, (Aquila, [[1846]] - Aquila, [[1923]]), storico
* [[Vincenzo Rivera]], (Aquila degli Abruzzi, [[1890]] - Roma, [[1967]]), naturalista, accademico, fondatore dell'[[Università degli studi dell'Aquila]]
* [[Nanda Primavera]], (L'Aquila, [[1898]] - [[Marino (Italia)|Marino]], [[1995]]), attrice
* Francesco Sabatini, ([[Pescocostanzo]], [[1931]]), accademico, presidente dell'[[Accademia della Crusca]] dal 2000 al 2006 ed ora Presidente Onorario
* [[Gaio Sallustio Crispo]], ([[Amiternum]], [[86 a.C.]] - [[Roma]], [[34 a.C.]]), storico e senatore della [[Repubblica romana]]
* [[Saturnino Gatti]], ([[Pizzoli]], [[1463]] - Aquila, [[1518]]), pittore, scultore, allievo del [[Verrocchio]]
* [[Adelchi Serena]], (Aquila degli Abruzzi, [[1895]] - [[Roma]], [[1970]]), politico, Ministro dei Lavori Pubblici, [[Podestà]] dell'Aquila, segretario del [[Partito Nazionale Fascista]]
* [[Silvestro dell'Aquila]], ([[1450]] - Aquila, [[1504]]), massimo scultore Abruzzese del '400, pittore, allievo di [[Donatello]]
* [[Karl Heinrich Ulrichs]], ([[Aurich]] [[1825]] - Aquila degli Abruzzi [[1895]]), scrittore, poeta e giurista, padre del movimento di liberazione omosessuale
* [[Ondina Valla]], (Bologna 1916 – L'Aquila 2006), primatista del mondo negli 80m ostacoli, prima campionessa olimpica italiana nella storia
* [[Amleto Vespa]], (Aquila degli Abruzzi, [[1888]] – [[Filippine]], [[1940]]), agente segreto, guerrigliero e giornalista
* [[Cesare Giuliani]], (L'Aquila, [[1944]]) , pittore
* [[Bruno Vespa]], (L'Aquila, [[1944]]), giornalista
* [[Marcello Vittorini]], (Aquila degli Abruzzi, [[1927]]), urbanista e ingegnere
* [[Pino Zac]], ([[Trapani]], [[1930]] - L'Aquila, [[1985]]), disegnatore e regista
* [[Maurizio Zaffiri]], (L'Aquila, [[1978]]), rugbista
* [[Pietro Zardini]], (Aquila degli Abruzzi, [[1901]] - [[Porto Cervo]] [[1987]]), attore
* Luigi Zordan, (L'Aquila, [[1949]] - L'Aquila, [[2006]]), ingegnere e professore universitario
* [[Adam Leve]] (L'Aquila, 25 settembre 1972), scrittore
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=== Geografia antropicaCinema ===
{{vedi anche|Cinema in Abruzzo}}
=== Urbanistica ===
La città dell'Aquila è protagonista nella pellicola ''[[La roccia incantata]]'' (1950) di [[Giulio Morelli]], con [[Dina Sassoli]], tratta da un soggetto di [[Cesare Zavattini]]. I luoghi delle riprese e dell'ambientazione sono stati il centro, di cui sono visibili la [[Piazza del Duomo (L'Aquila)|Piazza Duomo]], il [[corso Vittorio Emanuele (L'Aquila)|corso Vittorio Emanuele]] (portici del Convitto Nazionale), la [[fontana delle 99 cannelle]], la scalinata monumentale di [[Basilica di San Bernardino|San Bernardino]], alcune chiese ([[Chiesa di Santa Maria Paganica|Santa Maria Paganica]] e [[Chiesa di San Silvestro (L'Aquila)|San Silvestro]]), e il sagrato di [[Santa Maria di Collemaggio]]; mentre altri luoghi sono stati il santuario della Madonna di Roio, [[Campo Imperatore]] e [[Assergi]], il paese della protagonista della storia, di cui sono stati girate ampie panoramiche del centro, e della piazza principale con la chiesa dell'Assunta.
[[File:L'Aquila aero.JPG|thumb|upright=1.5|Veduta aerea della periferia occidentale dell'Aquila]]
L'Aquila è città a fondazione quadrata con due strade che si incrociano perpendicolarmente. Le due strade principali sono ''Corso Vittorio Emanuele II'' e ''Corso Umberto I'', che diventa poi ''Via San Bernardino'': il punto di incontro di queste due vie principali viene chiamato dagli aquilani ''i Quattro Cantoni''. Il centro storico, posto su un colle rialzato rispetto alla [[conca aquilana|conca circostante]], si presenta compatto, interamente racchiusa entro la cinta muraria medievale che si conserva quasi interamente intatta e con alcuni vuoti ben localizzati proprio a ridosso delle mura.
 
Altri film girati all'Aquila e dintorni sono stati ''[[L'orizzonte degli eventi]]'' (2005) di [[Daniele Vicari]] con [[Valerio Mastandrea]], girato e ambientato nei Laboratori Nazionali del Gran Sasso, ''[[L'amore non basta (film)|L'amore non basta]]'' (2007), in parte girato all'Aquila, e poi dopo il [[Terremoto dell'Aquila del 2009|terremoto del 2009]] i documentari ''[[Draquila - L'Italia che trema]]'' (2010) di e con [[Sabina Guzzanti]] e ''Il giorno della Shoah'' (2009) di [[Pasquale Squitieri]] con [[Giorgio Albertazzi]]. Nel [[2017]], il regista abruzzese [[Davide Cavuti]] dirige il documentario ''[[Preghiera (film)|Preghiera]]''<ref>{{cita web|url=https://www.newslinet.com/cinema-al-festival-izmit-turchia-un-premio-va-allitaliano-preghiera-davide-cavuti-tema-terremoto-dellaquila/|titolo=Cinema: al nuovo Festival di Izmit, in Turchia, un premio va all’italiano ‘Preghiera’ di Davide Cavuti. Il tema è il terremoto dell’Aquila|accesso=3 luglio 2021}}</ref> con [[Lino Guanciale]], [[Michele Placido]], [[Edoardo Siravo]], [[Paola Gassman]], [[Ugo Pagliai]],<ref>{{Cita web |autore=Gian Luca "The Lord" Pisacane |url=http://www.cinematografo.it/news/terremoto-non-dimenticare/ |titolo=Terremoto da non dimenticare |sito=[[Rivista del cinematografo]] |data=2 settembre 2017 |accesso=24 aprile 2020 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180731031538/https://www.cinematografo.it/news/terremoto-non-dimenticare/ |urlmorto=no }}</ref> ispirato al progetto ''[[Vitae]]'' dello stesso Cavuti.
La prima rottura del perimetro storico della città avvenne con la realizzazione, durante il [[fascismo]], dell'area degli impianti sportivi di ''Viale Gran Sasso''. L'espansione urbanistica si è sviluppata prevalentemente nel dopoguerra, soprattutto negli [[anni 1960|anni sessanta]] e [[anni 1970|settanta]] in seguito all'apertura della [[Autostrada A24|tratta autostradale]] per [[Roma]], e si è concentrata nella parte nord-occidentale della città, portando in pochi anni alla completa saturazione della porzione urbana racchiusa dalla stessa [[Autostrada A24|autostrada]]. Lo sviluppo successivo è avvenuto in modo centrifugo a partire dal nucleo storico ed ha interessato tutte le direzioni fatta eccezione per la parte sud-occidentale della città, dove scorre l'[[Aterno]].
Nel 2019, la città è oggetto del documentario ''L'Aquila, 03:32 - La generazione dimenticata'', di [[Simona Ercolani]] e [[Felice Cappa]], con [[Lino Guanciale]] e la regia di [[Dario Acocella]].<ref>{{cita web|url=https://www.raiplay.it/programmi/laquila332lagenerazionedimenticata|titolo=L'Aquila 3:32 La generazione dimenticata|accesso=4 luglio 2021}}</ref> Sempre nel 2019, esce per la [[Rai]] la serie tv ''[[L'Aquila - Grandi speranze]]'' per la regia di [[Marco Risi]], che narra le vicende di alcune famiglie aquilane colpite dal terremoto del 2009.<ref>{{cita web|url=https://www.raiplay.it/programmi/laquila-grandisperanze|titolo=L'Aquila - Grandi speranze|accesso=4 luglio 2021}}</ref>
[[File:Auditorium del Parco, L'Aquila, Abruzzo, Italy - panoramio.jpg|miniatura|sinistra|Auditorium del Parco]]''<nowiki/>''
Il primo evento dedicato al cinema in città fu il Cineforum Primo Piano, fondato da [[Gabriele Lucci]] a nel 1976. Successivamente, negli [[anni 1980|anni '80]] e sempre per opera di Lucci, nacque l'Istituto Cinematografico dell'Aquila, ente stabile di produzione e diffusione della cultura cinematografica in Italia e all'estero.<ref name="istituto cinematografico">{{cita web|url=http://www.istitutocinematografico.org/?page_id=10|titolo=Il Fondatore|accesso=2 luglio 2021|dataarchivio=9 luglio 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210709182332/http://www.istitutocinematografico.org/?page_id=10|urlmorto=sì}}</ref> L'Istituto Cinematografico, detto "La Lanterna Magica", custodisce inoltre un prezioso fondo culturale, la Cineteca dell'Aquila, con un patrimonio di circa 1.500 pellicole.<ref name="istituto cinematografico"/> È attiva presso l'ente anche una mediateca, con 15.000 titoli tra video, libri, pubblicazioni e riviste in campo cinematografico, con un servizio in convenzione regionale che mediamente raggiunge i 500 prestiti al giorno. Il 21 dicembre l'Istituto Cinematografico propone l'iniziativa "Notte Noir", un programma di eventi nella notte più lunga dell'anno.
 
Con la manifestazione "Una Città in Cinema" professionisti del cinema mondiale hanno portato la loro esperienza e le loro abilità all'Aquila, radunandosi nella kermesse incentrata sull'aspetto tecnico del cinema.<ref>{{cita web|url=http://www.istitutocinematografico.org/?p=486|titolo=Una Città in Cinema|accesso=2 luglio 2021|dataarchivio=9 luglio 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210709183010/http://www.istitutocinematografico.org/?p=486|urlmorto=sì}}</ref> Contando su tali esperienze, nei primi [[anni 1990|anni novanta]], Gabriele Lucci ha promosso la fondazione dell{{'}}Accademia Internazionale per le Arti e le Scienze dell'Immagine, scuola di alta formazione di livello universitario, nata con il concorso dell'Istituto Cinematografico, della Regione Abruzzo e del Comune dell'Aquila, che all'insegnamento di docenti ha associato grandi professionisti del cinema e della comunicazione multimediale.<ref>{{cita web|url=http://www2.consiglio.regione.abruzzo.it/leggi/lexreght/legVI/leggi/html/1997/l100.htm|titolo=L.R. 16/09/1997, n.100|accesso=2 luglio 2021|dataarchivio=9 luglio 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210709183646/http://www2.consiglio.regione.abruzzo.it/leggi/lexreght/legVI/leggi/html/1997/l100.htm|urlmorto=sì}}</ref> L'istituzione ha sede nel Palazzo dell'Immagine, nel Parco di Collemaggio, dov'è inoltre insediata l'Abruzzo Film Commission, ente fondato dal Comune dell'Aquila e dalle più importanti istituzioni stabili cittadine per la promozione dell'Abruzzo, dei suoi centri storici, del suo patrimonio ambientale e delle sue valenze naturali, come set per le produzioni cinematografiche, televisive e pubblicitarie.<ref>{{cita web|url=http://filmcommission.regione.abruzzo.it/chi-siamo-0|titolo=Chi siamo|accesso=2 luglio 2021}}</ref>
La struttura urbanistica dell'Aquila consta oggi su di un centro storico, una periferia compatta nelle immediate vicinanze del centro storico comprendente i quartieri ''Pettino'', ''Santa Barbara'', ''Strinella'', ''Torrione'' ed una periferia semicompatta presente soprattutto nell'area nord-occidentale della città e comprendente i quartieri di ''Coppito'', ''Pile'', ''Sant'Antonio'', ''Torretta''. Il resto del territorio comunale presenta numerosissmi borghi e [[frazioni dell'Aquila|frazioni]] disseminati in maniera non omogenea nell'hinterland aquilano.
 
=== Suddivisioni storicheMusica ===
In città opera il [[Conservatorio Alfredo Casella]],<ref name="casella"/> che dal 1967 unisce all'attività didattica l'organizzazione di concerti nel territorio. Il conservatorio aveva la sua sede storica di fianco alla basilica [[Santa Maria di Collemaggio]];<ref>{{cita web|url=https://www.rete8.it/cronaca/laquila-il-conservatorio-avra-una-nuova-sede/|accesso=7 gennaio 2021|titolo=L’Aquila, il Conservatorio avrà una nuova sede}}</ref> dopo il terremoto la scuola è stata collocata in una struttura temporanea in Via Francesco Savini.
{{vedi anche|Quarti dell'Aquila}}
[[File:LAquila1703.jpg|thumb|L'Aquila nel [[1703]]]]
Legata alle vicende che portarono alla [[Storia dell'Aquila#L'Aquila, città nuova|fondazione dell'Aquila]], è la suddivisione della città in quattro [[Quarti dell'Aquila|Quarti]] facenti ognuno riferimento ad un castello di riferimento. Ogni [[Quarti dell'Aquila|Quarto]] è caratterizzato da una sua bandiera, da uno stemma in scudetto sannitico e da un colore.
 
Da 75 anni è inoltre presente in città la Società Aquilana dei Concerti Bonaventura Barattelli,<ref name="barattelli">{{cita web|url=https://barattelli.it/la-storia/|accesso=7 gennaio 2021|titolo=La Storia {{!}} Barattelli Concerti}}</ref> diretta anche dal compositore aquilano [[Nicola Costarella]],<ref name="barattelli"/> e che nelle sue numerose stagioni ha spesso ospitato concerti di artisti internazionali.
* [[Quarti dell'Aquila#Quarto di San Giorgio|Quarto di San Giorgio]], o di ''Santa Giusta''
* [[Quarti dell'Aquila#Quarto di San Giovanni|Quarto di San Giovanni]], o di ''San Marciano''
* [[Quarti dell'Aquila#Quarto di Santa Maria|Quarto di Santa Maria]]
* [[Quarti dell'Aquila#Quarto di San Pietro|Quarto di San Pietro]]
 
Le altre associazioni musicali del territorio sono la Corale L'Aquila, un coro polifonico a quattro voci,<ref>{{cita web|url=https://barattelli.it/artisti/corale-laquila/|titolo=Corale L'Aquila|accesso=7 gennaio 2021}}</ref> la [[Corale Novantanove]], interprete di polifonia sacra e profana,<ref>{{cita web|url=http://www.coralenovantanove.it/storia.html|titolo=Corale Novantanove|accesso=7 gennaio 2021}}</ref> la Schola Cantorum San Sisto, con un repertorio comprendente dagli albori della polifonia sacra e profana a brani rinascimentali,<ref>{{cita web|url=http://www.scholacantorumsansisto.it/|titolo=Schola Cantorum San Sisto|accesso=7 gennaio 2021}}</ref> Le Cantrici di Euterpe, che si dedicano alla musica antica,<ref>{{cita web|url=http://www.cantricidieuterpe.it/l'associazione.htm|accesso=7 gennaio 2021|titolo=Associazione musicale le Cantrici di Euterpe}}</ref> la [[Corale Gran Sasso]], per voci miste,<ref>{{cita web|url=http://www.coralegransasso.it/info/|titolo=La storia della Corale Gran Sasso|accesso=7 gennaio 2021|dataarchivio=14 luglio 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150714215945/http://www.coralegransasso.it/info/|urlmorto=sì}}</ref> e il [[Coro della Portella]], per sole voci maschili, dedicato al canto popolare abruzzese e alpino.<ref>{{cita web|url=https://www.italiacori.it/coro-portella-paganica|titolo=Coro della Portella|accesso=7 gennaio 2021}}</ref>
=== Suddivisioni amministrative ===
Il territorio del Comune dell'Aquila, uno dei più vasti d'Italia, è suddiviso in 12 [[circoscrizione|circoscrizioni]] ognuna delle quali elegge un ''Presidente'' ed un proprio ''Consiglio di Circoscrizione'' in concomitanza con le elezioni amministrative cittadine.
 
Operano in città anche i Solisti Aquilani<ref>{{cita web|url=https://www.solistiaquilani.it/i-solisti-aquilani/la-storia/|titolo=La storia|accesso=7 gennaio 2021}}</ref> e l'[[Istituzione Sinfonica Abruzzese]].<ref>{{cita web|url=http://www.sinfonicaabruzzese.it/i-s-a/storia|titolo=Storia|accesso=7 gennaio 2021|dataarchivio=9 gennaio 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210109104742/http://www.sinfonicaabruzzese.it/i-s-a/storia|urlmorto=sì}}</ref>
{{MultiCol}}
* '''I''' - Centro storico, Collemaggio e Strinella
* '''II''' - [[Roio Piano|Roio]]
* '''III''' - [[Sassa]]
* '''IV''' - [[Preturo]]
* '''V''' - [[Coppito]] e Pettino
* '''VI''' - [[Arischia]]
 
=== Cucina ===
{{ColBreak}}
{{vedi anche|Cucina aquilana|Cucina abruzzese}}
* '''VII''' - Pile, San Sisto, Santa Barbara e Santanza
[[File:Torrone aquilano a pezzetti.jpg|miniatura|sinistra|Il [[torrone Nurzia|torrone aquilano]]]]
* '''VIII''' - Collebrincioni, San Francesco, San Giacomo, Torrione e Valle Pretara
La tradizione gastronomica aquilana è molto legata alla [[cucina (attività)|cucina]] di montagna e alla tradizione culinaria abruzzese.
* '''IX''' - [[Camarda]], [[Aragno]], [[Assergi]] e Filetto
* '''X''' - [[Paganica]]
* '''XI''' - [[Bagno (L'Aquila)|Bagno]]
* '''XII''' - Gignano, Pianola, Sant'Elia e Torretta
{{EndMultiCol}}
 
L'intingolo all'aquilana è un antipasto tipico della città ed è un miscuglio di midollo di bue con zafferano abruzzese, uova, panna da cucina e burro. I primi piatti si distinguono per l'uso di formati di [[pasta]] tipici dell'Abruzzo come gli [[spaghetti alla chitarra]],<ref>{{Cita web|url=http://www.globeholidays.net/Europe/Italy/Abruzzo/Laquila/Abruzzo_Spaghetti_alla_Chitarra.htm/|titolo=Spaghetti alla chitarra aquilani|accesso=10 aprile 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170410215823/http://www.globeholidays.net/Europe/Italy/Abruzzo/Laquila/Abruzzo_Spaghetti_alla_Chitarra.htm/|urlmorto=no}}</ref> i [[ravioli]], le fregnacce (pasta sfoglia tagliata in modo irregolare), accompagnati da della [[salsa di pomodoro]] con carne di [[Ovis aries|agnello]] o da brodi vegetali o di [[Gallus gallus domesticus|pollo]]. Tipico primo piatto dell'area dell'aquilano sono gli anellini alla pecorara, una pasta a forma di anello servita con una salsa di pomodoro e vegetali vari a cui si aggiunge la [[ricotta]] di [[pecora]]. Eredità della cucina povera sono i piatti a base di [[legumi]] come le sagne servite con [[ceci]] o [[fagioli]] oppure le [[lenticchie]] e le [[patata (alimento)|patate]]. Un secondo tipico aquilano è la [[pecora alla cottora]], ma sono anche diffusi, come nel resto della regione, gli [[arrosticini]].<ref name="cucina aquilana"/>
== Economia ==
[[File:Palazzo regione abruzzo.JPG|thumb|upright=1.5|[[Palazzo Silone|Palazzo Ignazio Silone]], sede della [[Abruzzo|Regione Abruzzo]] ]]
Nella seconda metà del [[XX secolo]] L'Aquila, come l'[[Abruzzo]], è passata da un'economia tradizionalmente agricola allo sviluppo del commercio e del turismo, soprattutto invernale. Grazie alla presenza di numerosi enti e al ruolo amministrativo che la città ricopre, è particolarmente sviluppato il settore terziario.
 
La zona di [[Navelli]], ai margini della [[conca aquilana]], è inoltre famosa sin dal [[Medioevo]] per la produzione di un'eccellente qualità di [[Crocus sativus|zafferano]], importato dagli spagnoli nel XVI secolo,<ref>{{Cita web |url=http://www.zafferanodop.it/storia-zafferano.asp |titolo=Consorzio per la Tutela dello Zafferano dell'Aquila: storia dello zafferano |accesso=10 aprile 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170410220648/http://www.zafferanodop.it/storia-zafferano.asp |urlmorto=no }}</ref> che ha ottenuto la certificazione [[Denominazione di origine protetta|DOP]].
=== Industrie ===
L'Aquila è stata, nella sua storia, sede di un importante polo elettronico nazionale arrivato, nel suo massimo sviluppo durante gli [[anni 1970|anni settanta]], a dare lavoro a 5000 dipendenti. Con la fine dell'[[IRI|I.R.I.]] il polo ha perso, poco a poco, dipendenti e ruolo di volano dell'economia cittadina. Tale declino non è stato indolore per gli interessati e per l'intera economia cittadina.
 
In città c'è anche un'importante produzione di [[torrone|torroni]], in particolare il [[torrone Nurzia]], e delle tipiche [[ferratelle]], dolci fatti con stampi in metallo dal tipico disegno a rombi in rilievo, entrambi con riconoscimento [[Prodotti agroalimentari tradizionali italiani|PAT]],<ref>{{Cita web|url=http://www.arssa.abruzzo.it/index.php?option=content&task=view&id=226&Itemid=203|titolo=Elenco Schede dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali dell'Abruzzo|accesso=5 gennaio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080322082521/http://www.arssa.abruzzo.it/index.php?option=content&task=view&id=226&Itemid=203|urlmorto=sì}}</ref> oltre ad una produzione tradizionale di [[genziana]] e [[nocino]].<ref name="cucina aquilana">{{Cita web |url=http://www.correrenelverde.com/cucina/cucinetipiche/cucinaaquilana.htm |titolo=Copia archiviata |accesso=10 settembre 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160331124047/http://www.correrenelverde.com/cucina/cucinetipiche/cucinaaquilana.htm |urlmorto=no }}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.ilcapoluogo.it/2021/06/24/nocino-tra-i-riti-della-notte-di-san-giovanni-la-ricetta-artigianale-di-dolci-aveja/|accesso=30 giugno 2021|titolo=Nocino, tra i riti della Notte di San Giovanni: la ricetta artigianale di Dolci Aveja}}</ref>
Tra il finire degli anni settanta e gli [[anni 1980|anni ottanta]], inoltre, l'area dell'aquilano ha saputo attirare alcune industrie farmaceutiche leader del settore, anche a livello mondiale. Due siti industriali e un centro di ricerca sono stati così localizzati nella zona.
 
=== TerziarioEventi ===
Gli eventi che si tengono all'Aquila sono:
Nel settore pubblico, L'Aquila esercita il ruolo amministrativo di capoluogo dell'omonima provincia e soprattutto di capoluogo della [[Abruzzo|Regione Abruzzo]]. È inoltre sede di una prestigiosa [[Università degli studi dell'Aquila|Università degli studi]] che interagisce con l'economia cittadina in due modi:
*la Future Web Conference: si tiene tutti gli anni tra maggio e giugno,<ref>{{cita web|url=http://www.fwc.it|titolo=Sito ufficiale|accesso=16 luglio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180712222629/http://www.fwc.it/|urlmorto=no}}</ref> un evento gratuito di un giorno in cui vengono presentate le ultime novità nello sviluppo delle tecnologie per il [[web]].
* Le facoltà scientifiche cercano ed a volte riescono a recitare ruoli di partenariato con l'industria.
*L'Aquila Jazz: si tiene nei primi giorni di settembre nel centro storico, oppure nel piazzale della [[Basilica di Santa Maria di Collemaggio|basilica di Collemaggio]], con serate di concerti che vedono impegnati artisti internazionali.<ref>{{cita web|url=http://www.comune.laquila.it/index.php?id_oggetto=3&id_cat=0&id_doc=3903&id_sez_ori=0&template_ori=1&&gtp=1|accesso=16 luglio 2021|titolo="Il Jazz italiano per L'Aquila", il programma completo}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.comune.laquila.it/index.php?id_oggetto=19&id_doc=748&id_sez_ori=&template_ori=2|accesso=16 luglio 2021|titolo=Il Jazz italiano per le terre del sisma e la riapertura di palazzo Ardinghelli, sede del Maxxi: le modifiche alla viabilità}}</ref>
* Le persone che frequentano la città per via dell'università hanno creato degli interessanti flussi economici legati alla locazione di camere ed ai locali di svago.
*Marzo in Rosa, rassegna di 9 eventi che includono convegni, dibattiti, spettacoli teatrali e musicali, incontri ed eventi istituzionali, dedicati alla figura femminile, i suoi diritti e le sue conquiste<ref>{{cita web|url=https://www.laquilablog.it/nove-appuntamenti-per-marzo-in-rosa/ |titolo=Nove appuntamenti per Marzo in Rosa}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.comune.laquila.it/archivio3_notizie_0_10459.html|titolo=Marzo in Rosa: presentato cartellone della terza edizione}}</ref>.
* Festival delle città del Medioevo, un evento di divulgazione storica che riunisce studiosi di fama internazionale, giornalisti, scrittori e artisti per raccontare la storia delle città e la loro evoluzione<ref>{{cita web|url=https://www.raicultura.it/raicultura/eventi/Festival-delle-citta-del-Medioevo-677ce0f4-8f2e-4a86-9d46-0006ac0dc0b7.html |titolo=Festival delle città del Medioevo 2023}}</ref><ref>{{cita web|url=http://univaq.it/section.php?id=2290 |titolo=Festival delle città del Medioevo}}</ref>.
* Street Science, settimana di eventi dedicati alla divulgazione e alla diffusione della cultura scientifica promossa dall'[[Università degli Studi dell'Aquila]] che si tiene tra settembre ed ottobre<ref>{{cita web|url=https://www.univaq.it/section.php?id=1841|titolo=UnivAQ Street Science: la Ricerca al Centro}}
</ref><ref>{{cita web|url=https://www.streetscience.it/|titolo=Sito ufficiale}}
</ref>
* Cantieri dell'Immaginario, festival di teatro, musica e danza che si tiene tra luglio ed agosto, prevalentemente nel teatro all'aperto che viene allestito lungo la scalinata monumentale della [[Basilica di San Bernardino]]<ref>{{cita web|url=https://www.cantieriimmaginario.it/|titolo=Sito ufficiale}}
</ref><ref>{{cita web |url=https://www.ilcapoluogo.it/2025/04/24/cantieri-dellimmaginario-2025-il-programma-e-come-prenotare/ |titolo=Cantieri dell'Immaginario 2025 - Il programma e come prenotare}}</ref>.
* [[Perdonanza Celestiniana]], evento storico-religioso che si tiene alla fine di Agosto, generalmente tra il 23 ed il 29 agosto di ogni anno, nel piazzale della [[Basilica di Santa Maria di Collemaggio|basilica di Collemaggio]]<ref>{{cita web |url=https://perdonanza-celestiniana.it/|titolo=Sito ufficiale}}</ref>.
* Drive Experience Day: evento annuale che si svolge all'[[Aeroporto di L'Aquila-Parchi|Aeroporto dei Parchi]], generalmente a settembre, ad opera del famoso test driver, scrittore, conduttore televisivo e divulgatore Davide Cironi e del suo team, che unisce migliaia di appassionati di auto d'epoca e sportive in uno dei raduni più importanti d'Italia al quale partecipano auto di notevole pregio e rarità.
 
== Geografia antropica ==
La città ospita inoltre i servizi di "customer service" per l'Italia di una delle maggiori compagnie telefoniche in [[Europa]].
=== Urbanistica ===
{{vedi anche|Urbanistica dell'Aquila|Stradario dell'Aquila}}
[[File:L'Aquila 1575.jpg|miniatura|verticale|Pianta dell'Aquila nel 1575<ref>{{Cita|Pico Fonticulano}}.</ref>]]
[[File:Mura dell'Aquila 01.JPG|miniatura|sinistra|[[Mura dell'Aquila#Porta Leoni|Porta Leoni]]]]
 
L'Aquila è una [[città di fondazione]]. Il [[centro storico dell'Aquila|centro storico]] possiede due strade principali: [[Corso Vittorio Emanuele (L'Aquila)|Corso Vittorio Emanuele]] (direzione nord-sud, che porta a [[Piazza del Duomo (L'Aquila)|Piazza Duomo]]) e Corso Principe Umberto, che diventa poi Via San Bernardino (direzione est-ovest, che porta all'[[Basilica di San Bernardino|omonima basilica]]).<ref name="aquilaterremotata"/> L'incrocio tra queste due vie sono i [[Quattro Cantoni (L'Aquila)|Quattro Cantoni]].<ref name="aquilaterremotata"/> Il centro storico è delimitato dalle [[Mura dell'Aquila|mura cittadine]],<ref name="aquilaterremotata"/> risalenti al XIII e al XIV secolo, nelle quali si aprono diverse porte; le principali sono [[Mura dell'Aquila#Porta Paganica|Porta Paganica]] a nord, [[Mura dell'Aquila#Porta Rivera|Porta Rivera]] a sud, [[Mura dell'Aquila#Porta Bazzano|Porta Bazzano]] ad est e [[Mura dell'Aquila#Porta Barete|Porta Barete]] ad ovest.<ref name="treccani2"/><ref name="ReferenceC"/>
=== Turismo ===
[[File:Laquila collemaggio002.jpg|thumb|upright=1.2|Basilica di Santa Maria di Collemaggio]]
Il settore turistico ha vissuto, negli ultimi anni, una notevole ascesa. Si divide principalmente in una parte culturale, legata alle bellezze artistiche ed architettoniche della città, ed una sportivo-naturalistica, legata allo scenario appenninico di indubbio valore in cui la città è incastonata. In entrambi i casi si tratta per lo più di ''turismo di nicchia''.
 
Negli [[anni 1960|anni sessanta]] e [[anni 1970|settanta]], in particolare dopo l'apertura della [[Autostrada A24 (Italia)|A24]], che collega la città con [[Roma]], L'Aquila conobbe un'importante espansione urbanistica, soprattutto nella periferia ovest del capoluogo, l'odierna [[Pettino (L'Aquila)|Pettino]], e successivamente intorno al centro storico.<ref name="aquilaterremotata"/> I nuovi quartieri furono il Torrione, presso il [[Forte spagnolo]] e [[Torretta (L'Aquila)|Torretta]], nei pressi del cimitero comunale.
[[File:Via fortebraccio.JPG|thumb|left|Scorci del centro storico]]
Per il suo sapore medievale e per il valore delle sue chiese e dei suoi palazzi, il centro storico dell'Aquila è la meta prediletta della maggior parte dei turisti: tra i monumenti più visitati vi sono la [[Basilica di Santa Maria di Collemaggio]], la [[Basilica di San Bernardino]] ed il [[Forte spagnolo]], sede, tra le altre cose, del [[Museo Nazionale d'Abruzzo]], il principale della regione. Grazie alla vicinanza con [[Roma]] ed alla facilità di raggiungimento, il centro storico è meta del cosiddetto ''turismo mordi e fuggi'', cioè di visite brevi, spesso della durata di una sola giornata; l'infrastruttura di riferimento è, in questo caso, il Terminal "Lorenzo Natali", un parcheggio multipiano situato a ridosso del centro storico e ad esso collegato per mezzo di tappeti mobili.
 
Dopo il [[terremoto dell'Aquila del 2009]], diverse zone quali Coppito, Sant'Elia, Sassa e Paganica furono individuate dal piano d'emergenza come terreno per la costruzione di nuove abitazioni con la collaborazione del [[Terremoto dell'Aquila del 2009#Progetto C.A.S.E.|Progetto C.A.S.E.]].<ref>{{cita web|url=http://www.protezionecivile.gov.it/web/guest/pagine-servizio/dettaglio-approfondimenti/-/asset_publisher/default/content/le-vostre-domande-sul-progetto-c-a-s-e-|accesso=2021-0104|titolo=Dettaglio Approfondimenti - Le vostre domande sul Progetto C.A.S.E.|dataarchivio=7 gennaio 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210107193450/http://www.protezionecivile.gov.it/web/guest/pagine-servizio/dettaglio-approfondimenti/-/asset_publisher/default/content/le-vostre-domande-sul-progetto-c-a-s-e-|urlmorto=sì}}</ref>
Nei dintorni dell'Aquila insistono inoltre altri luoghi di particolare pregio, come l'antica città di [[Amiternum]] di cui è possibile osservare i resti tra cui un teatro ed un anfiteatro di età augustea, ed altri borghi caratteristici come [[Calascio]], [[Fontecchio]] e [[Santo Stefano di Sessanio]].
 
=== Suddivisioni storiche ===
A seguito del [[terremoto dell'Aquila del 2009|recente terremoto]] i centri storici dell'Aquila e dei borghi circostanti sono stati dapprima chiusi e, successivamente, parzialmente riaperti: i principali monumenti della zona rimangono inaccessibili ai non addetti con notevoli conseguenze per l'economia locale. Parallelamente, si è però assistito al curioso fenomeno del ''turismo da terremoto'', legato all'effetto dei danni del terremoto sugli edifici della città, causato anche dall'amplificazione che l'evento ha avuto sui media nazionali e internazionali.
{{vedi anche|Quarti dell'Aquila}}
{{Collage|CoA Quarto di San Pietro.svg|CoA Quarto di Santa Maria.svg|CoA Quarto di Santa Giusta.svg|CoA Quarto di San Marciano.svg|220|right|I quattro stemmi così come appaiono collocati nel gonfalone (in senso orario a partire dall'angolo in alto a sinistra: San Pietro, Santa Maria, San Marciano, Santa Giusta)}}
I Quarti sono la suddivisione del centro storico che risale alla [[Fondazione dell'Aquila|fondazione della città]]. Ogni Quarto fa riferimento al castello che l'ha fondato ed è caratterizzato da una sua bandiera, da uno stemma in scudetto sannitico e da un colore.<ref>{{cita web|url=http://www.perdonanza-celestiniana.it/it/quarti-dell-aquila.html|titolo=I quarti dell'Aquila|accesso=5 gennaio 2021|dataarchivio=7 gennaio 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210107100818/http://www.perdonanza-celestiniana.it/it/quarti-dell-aquila.html|urlmorto=sì}}</ref> Essi sono:
* il [[quarto di Santa Giusta]] (o di San Giorgio), rappresentato dalla chiesa capoquarto di [[Chiesa di Santa Giusta|Santa Giusta]] e attraversato da [[Costa Masciarelli]], corso Federico II e Porta Bazzano. Il percorso si snoda fuori le mura, lungo la villa comunale e sul viale di Collemaggio;
* il [[quarto di San Giovanni]] (o di San Marciano), che comprende piazza Duomo, la zona della chiesa capoquarto di [[Chiesa di San Marciano (L'Aquila)|San Marciano]] e il costolone di Colle San Giovanni, che porta a [[Borgo Rivera]], con la [[fontana delle 99 cannelle]];
* il [[quarto di Santa Maria]], il quarto più grande della città, che si snoda dal [[Forte spagnolo]] a Piazza Duomo, lungo corso Vittorio Emanuele, abbracciando anche la zona di San Bernardino e corso Principe Umberto, giungendo nella piazza della chiesa capoquarto di [[Chiesa di Santa Maria Paganica|Santa Maria Paganica]] e nella zona di [[San Silvestro]];
* il [[quarto di San Pietro]], che comprende via Roma e la sede dell'Arcivescovado presso il complesso parrocchiale di san Domenico. La chiesa capoquarto è quella di [[Chiesa di San Pietro a Coppito|San Pietro a Coppito]].
 
=== Suddivisioni amministrative ===
[[File:Campotosto ghiacciato.JPG|thumb|[[Lago di Campotosto]] in inverno]]
L'Aquila è suddivisa in 12 [[Circoscrizione di decentramento comunale|consigli territoriali di partecipazione]], ognuno dei quali è retto da un Presidente e da un Consiglio:<ref>{{cita web|url=https://trasparenza.comune.laquila.it/moduli/downloadFile.php?file=oggetto_regolamenti/15851010311O__ORegolamento.pdf|titolo=Comune dell'Aquila, Regolamento dei Consigli territoriali di partecipazione|accesso=15 dicembre 2020}}</ref>
Un notevole flusso turistico è invece legato alle bellezze naturalistiche dell'area. Nel comprensorio aquilano insistono il [[Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga]], il [[Parco regionale naturale del Sirente - Velino]] ed il [[Parco territoriale attrezzato delle Sorgenti del Fiume Vera]] che rendono la zona una delle più protette d'Italia. Nei dintorni della città si trovano inoltre il [[Lago Sinizzo]] e le [[Grotte di Stiffe]], raro esempio di grotta ancora attiva ma aperta ai turisti; più distante da L'Aquila è il [[Lago di Campotosto]] che d'inverno si presenta spesso completamente ghiacciato. Nella zona vi sono poi le aree verdi come la Pineta di Roio e quella di San Giuliano, parzialmente distrutto da un gravi incendio nel [[2007]]. L'area è inoltre un polo di notevole importanza per quanto riguarda gli sport invernali: si ricordano a tal punto gli impianti di [[Campo Imperatore]], [[Campo Felice]] e, più distanziata, [[Ovindoli]] che insieme costituiscono il comprensorio sciistico delle ''Tre Nevi''.
 
{{div col}}
Le strutture alberghiere si stanno adattando alle nuove richieste, affiancando al turismo invernale anche quello estivo, fatto di passeggiate in montagna e cicloturismo. In inverno è possibile acquistare pacchetti turistici che affiancano alle giornate sulla neve anche spettacoli teatrali ([[Teatro Stabile d'Abruzzo]] ed ATAM) e concerti di musica classica (Stagione istituzione Sinfonica e Società dei Concerti Barattelli).
* '''I''' - L'Aquila Centro
* '''II''' - Roio
* '''III''' - Sassa
* '''IV''' - Preturo
* '''V''' - Coppito-Pettino
* '''VI''' - Arischia
* '''VII''' - Torrione
* '''VIII''' - S. Barbara-Pile
* '''IX''' - Camarda
* '''X''' - Paganica
* '''XI''' - Bagno
* '''XII''' - Pianola
{{div col end}}
 
=== Frazioni ===
== Media e telecomunicazioni ==
{{vedi anche|Frazioni dell'Aquila}}
<div align="left">
[[File:L'Aquila - frazione Paganica - chiesa di Santa Maria Assunta.jpg|miniatura|Piazza Umberto I a [[Paganica]]]]
{| class="wikitable" style="font-size:90%; width:80%"
La città possiede numerose frazioni, sparse nel suo vasto territorio comunale, tra cui i comuni soppressi nel 1927 di [[Arischia]], [[Camarda]], [[Paganica]], [[Preturo]] e [[Sassa]], mentre [[Bagno (L'Aquila)|Bagno]] e [[Roio]] sono considerabili come località comprendenti più frazioni.
|-
! width="20%" style="background:#C0C0C0;color:#000000" | [[File:Newspaper.svg|40px|center|Quotidiano]]Quotidiani
! width="20%" style="background:#C0C0C0;color:#000000" | [[File:Magazine.svg|40px|center|Rivista]]Riviste
! width="20%" style="background:#C0C0C0;color:#000000" | [[File:Crystal Clear device tv.png|40px|center|Televisiore]]TV
! width="20%" style="background:#C0C0C0;color:#000000" | [[File:Radio-icon.png|40px|center|Radio]]Radio
! width="20%" style="background:#C0C0C0;color:#000000" | [[File:Nuvola apps krfb.png|40px|center|Web]]Portali
|-bgcolor="#FFFFFF"
| align="left" | [[Il Centro]]<br />[[Il Messaggero]]<br />[[Il Tempo]]
| align="left" | Città [[Periodico (stampa)|magazine]]<br />Il Punto<br />L'Editoriale<br />Periscopio<br />Sipario<br />Numero Amico
| align="left" | [[RAI Radiotelevisione Italiana|RAI]] <small>(redazione dell'Aquila)</small><br />[[Rete8]] <small>(redazione dell'Aquila)</small><br />Onda Tv <small>(redazione dell'Aquila)</small>
[http://www.tikotv.it tiKoTV]<br />LaQtv
| align="left" | [http://www.rl1.it Radio L'Aquila 1]<br />Radio Delta 1<br />[[Radio Capital]]
| align="left" | [http://www.abruzzo24ore.tv Abruzzo24ore]<br />[http://www.abruzzoweb.it AbruzzoWeb]<br />[http://www.aquilatv.it Aquila Tv]<br />[http://www.ilcapoluogo.it Il Capoluogo]<br />[http://www.improntalaquila.org L'Impronta]<br />[http://www.inabruzzo.com InAbruzzo]<br />[http://www.laquilanuova.org L'Aquila Nuova]<br />[http://www.sediregionali.rai.it/dl/SediRegionali/abruzzo.html RAI L'Aquila]
|}</div>
 
== Economia ==
== Infrastrutture e trasporti ==
{{vedi anche|Economia dell'Abruzzo}}Nella seconda metà del XX secolo L'Aquila, come il resto della regione, passò da un'economia tradizionalmente agricola allo sviluppo del commercio e del turismo, soprattutto invernale. Grazie alla presenza di numerosi enti e al ruolo amministrativo che la città ricopre, è particolarmente sviluppato il settore pubblico. A partire dalla metà degli anni 2000 e poi a seguito del terremoto del 2009 la città subì un deciso impulso alla modernizzazione, specie nelle periferie ovest ed est, con realizzazione di [[centro commerciale|centri commerciali]], strade a scorrimento veloce e i nuovi nuclei abitativi temporanei post emergenza. Tali nuove sistemazioni urbanistiche provocarono numerose critiche da parte della cittadinanza: i nuovi nuclei abitativi, sorti per lo più in zone periferiche o interamente agricole della città, sono spesso privi di tutti i servizi che caratterizzavano la precedente vita cittadina dei residenti.<ref>{{Cita web|url=http://www.lastampa.it/2015/04/05/italia/centro-deserto-new-town-in-rovina-e-laquila-resta-una-citt-fantasma-F5X0gVBfsRU8gZKVdBJvuK/pagina.html|titolo=Centro deserto, new town in rovina. Sei anni dopo il terremoto L’Aquila è una città fantasma|sito=LaStampa.it|lingua=IT|accesso=11 marzo 2019}}</ref>
A causa di scelte attuate da politici, principalmente a livello nazionale, di favorire il trasporto su gomma, la città è dotata di buoni collegamenti autostradali, mentre quelli ferroviari sono limitati al traffico locale. La città è ottimamente collegata con [[Roma]], [[Teramo]] ed [[Avezzano]] grazie all'[[autostrada A24]], mentre per le direttrici Pescara-Chieti-Sulmona si utilizza la statale 17, da tempo sottoposta a lavori di adeguamento.
 
=== Traffico e parcheggiIndustria ===
L'Aquila fu sede di un polo industriale ed elettronico che nel momento del suo massimo sviluppo, durante gli [[anni 1970|anni settanta]], con la sola [[Italtel]] ha dato lavoro a {{formatnum:5000}} dipendenti (la metà circa donne).<ref>{{Cita web|url = https://www.ilcapoluogo.it/2017/03/08/donne-in-fabbrica-luisa-racconta-litaltel/|titolo = Donne in fabbrica, Luisa racconta l’Italtel|editore = Cooperativa di Giornalisti IlCapoluogo.it|data = 8 marzo 2017|accesso = 7 luglio 2019|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20190707121442/https://www.ilcapoluogo.it/2017/03/08/donne-in-fabbrica-luisa-racconta-litaltel/|urlmorto = no}}</ref>
[[File:L'Aquila Piazza del Duomo 2007 by-RaBoe.jpg|thumb|upright=1.3|Piazza Duomo]]
Analogamente a molte altre realtà italiane, il centro storico dell'Aquila è considerato quasi interamente zona a traffico limitato, con l'eccezione della tratta Via Sallustio&nbsp;– Corso Umberto I - Via San Bernardino e della zona tra Piazza Duomo e Via XX settembre.
 
Intorno agli anni settanta e [[anni 1980|ottanta]] l'area attrasse anche l'[[industria farmaceutica]] ([[Sanofi#Storia|Sanofi-Aventis]], [[Dompé]] e [[Menarini]]); inoltre sorsero i siti industriali di [[Scoppito]]-[[Sassa|Sassa Scalo]], Genzano-Pile e [[Bazzano (L'Aquila)|Bazzano]]-[[San Demetrio ne' Vestini|San Demetrio]], che hanno richiamato aziende come [[Intecs]] e [[Thales Alenia Space]]. Il polo industriale farmaceutico dell'Aquila è tra i più importanti d'[[Italia]].<ref>{{cita web|url=https://www.sanita24.ilsole24ore.com/art/imprese/2014-11-28/farmaceutica-abruzzo-eccellenza-hitech-120803.php?uuid=AbjOGyhK|titolo=Farmaceutica in Abruzzo: eccellenza made in Italy|accesso=2 luglio 2021|data=28 novembre 2014}}</ref>
Per la circolazione interna è possibile utilizzare la circonvallazione che circonda il centro storico e che è formata da Via XX settembre, Viale Collemaggio, Via Strinella e Viale Croce Rossa: su questa tratta si trova il parcheggio di Collemaggio, il più grande parcheggio cittadino disposto su due ampi livelli sotterranei. Dalla struttura, che funziona anche da Terminal, è possibile raggiungere Piazza Duomo mediante un sistema di tappeti mobili sotterraneo lungo circa 600mt.
 
=== Turismo ===
Altre aree di parcheggio sono a Piazza Chiarino, Piazza del Teatro, Piazza Matteotti, Piazza Duomo e Piazza Palazzo mentre la principale area di sosta gratuita è quella del Castello. Per quanto riguarda roulotte e caravan, sono disponibili due aree di parcheggio su Via Strinella e su Viale Crispi.
{{vedi anche|Turismo in Abruzzo}}
[[File:Via fortebraccio.JPG|miniatura|sinistra|Scorci del [[Centro storico dell'Aquila|centro storico]]]]
Il settore turistico ha vissuto, negli ultimi anni, una netta ripresa. Si divide principalmente in una parte culturale, legata al patrimonio artistico e architettonico della città, e una sportivo-naturalistica, legata agli sport montani e l'escursionismo.
 
Per il suo carattere medievale e per il gran numero di chiese e palazzi storici, il centro dell'Aquila riceve la maggior parte delle presenze turistiche della zona: tra i monumenti più visitati vi sono la basilica di Santa Maria di Collemaggio, la basilica di San Bernardino e il Forte spagnolo, sede del [[Museo Nazionale d'Abruzzo]] fino al [[Terremoto dell'Aquila del 2009|sisma del 2009]]. L'afflusso turistico dopo il terremoto, in particolare nel [[centro storico dell'Aquila|centro storico]], è aumentato.<ref>{{cita web|url=https://www.ansa.it/abruzzo/notizie/2021/04/20/turismo-laquilascorsa-estate-boomsmart-city-e-tradizione_12402d7c-b094-46db-bb4b-6d12b5fe26e5.html|accesso=16 luglio 2021|data=20 aprile 2021|titolo=Turismo: L'Aquila, scorsa estate boom, smart city e tradizione}}</ref>
=== Trasporto pubblico ===
I trasporti pubblici sono gestiti dall'AMA, l'Azienda per la Mobilità Aquilana, con sede e capolinea nel Terminal di Collemaggio. Le principali linee urbane sono la 77 e la 79 che attraversano la città longitudinalmente collegando il centro storico con la zona ovest (Ospedale, Aeroporto e Polo Universitario di Coppito) e la zona Est (Pianola e Polo Universitario di Roio) attraversando i popolosi quartieri residenziali di Santa Barbara e Torrione. Altre tratte metropolitane molto frequentate sono la L'Aquila-Paganica e la L'Aquila-Fonte Cerreto (base della stazione sciistica di [[Campo Imperatore]]); entrambe hanno partenza dal Terminal di Collemaggio che funziona anche da parcheggio di scambio.
 
Altro flusso turistico è invece legato alle attrattività naturalistiche dell'area. Nel comprensorio aquilano infatti insistono il [[Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga]], il [[Parco naturale regionale Sirente-Velino]] e il [[Parco territoriale attrezzato delle Sorgenti del Fiume Vera]]. Nei dintorni della città si trovano inoltre il [[Lago Sinizzo]] e le [[Grotte di Stiffe]], grotta geologicamente attiva ma aperta ai turisti; più distante dall'Aquila è il [[Lago di Campotosto]] che d'inverno si presenta spesso completamente ghiacciato. Nella zona vi sono diverse aree verdi come la Pineta di Roio e quella di San Giuliano (parzialmente distrutta da un grave incendio nel [[2007]]). L'area è inoltre un polo di attrattivo per gli sport invernali: gli impianti di [[Campo Imperatore]], [[Campo Felice]] e, più distanziata, [[Ovindoli]] che insieme costituiscono il comprensorio sciistico delle ''[[Tre Nevi]]'', sono una nota meta turistica con presenze da tutte le regioni del centro Italia.<ref>{{cita web|url=http://archiviostorico.corriere.it/1997/febbraio/23/Fra_Campo_Felice_Ovindoli_piste_co_10_9702234472.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/1997/febbraio/23/Fra_Campo_Felice_Ovindoli_piste_co_10_9702234472.shtml|titolo=Fra Campo Felice e Ovindoli 50 km di piste e 26 impianti|sito=archiviostorico.corriere.it|accesso=16 luglio 2021}}</ref>
=== Trasporto su gomma ===
Le principali arterie di collegamento stradale sono:
[[File:Mappa autostrada A24 Italia.svg|left|thumb|Tratto dell'autostrada A24]]
 
== Infrastrutture e trasporti ==
==== Autostrade ====
=== Strade ===
* [[Autostrada A24]]: [[Roma]] - L'Aquila - [[Teramo]]. Il primo decisivo passo per la costruzione di questa [[autostrada]] è del [[1973]] quando la Società Autostrade Romane ed Abruzzesi S.p.A ottenne la delibera relativa alla costruzione di un collegamento Roma-[[Torano di Borgorose|Torano]]-L'Aquila-Teramo con l'intento di collegare tra di loro [[Lazio]] e [[Abruzzo]]. Recentemente è stato completata la [[Strada statale 80 racc di Teramo]], meglio conosciuta con il nome di ''Teramo-mare'', a doppia corsia per senso di marcia. La superstrada che termina nei pressi del casello autostradale di [[Giulianova]] completa così il collegamento tra le autostrade [[Autostrada A1 (Italia)|del Sole]] e [[Autostrada A14 (Italia)|Adriatica]]. Viene attualmente gestita, dopo apposito bando e unitamente alla [[Autostrada A25 (Italia)|A25]], dalla società Strada dei Parchi S.p.A.
[[File:L'Aquila Piazza del Duomo 2007 by-RaBoe.jpg|miniatura|[[Piazza del Duomo (L'Aquila)|Piazza del Duomo]]]]
 
Le principali arterie che attraversano la città sono l'[[Autostrada A24 (Italia)|autostrada A24]], che collega il capoluogo abruzzese con [[Roma]] e [[Teramo]],<ref name="sdp">{{cita web|url=https://www.stradadeiparchi.it/autostrade/rete-autostradale/|accesso=4 gennaio 2021|sito=stradadeiparchi.it|titolo=Rete Autostradale}}</ref> la [[Strada statale 17 dell'Appennino Abruzzese ed Appulo-Sannitico|strada statale 17]], che collega la città all'[[Autostrada A25 (Italia)|A25]], e quindi a [[Pescara]]<ref name="sdp"/> e a [[Sulmona]],<ref name="anas"/> e la [[Strada statale 80 del Gran Sasso d'Italia|strada statale 80]], che ricalca il tracciato dell'antica [[Via Cecilia]] attraverso il [[passo delle Capannelle]].<ref name="anas"/> La città, inoltre, è servita da due tangenziali: la [[Strada statale 17 ter dell'Appennino Abruzzese|tangenziale est]], che collega [[Bazzano (L'Aquila)|Bazzano]] allo svincolo L'Aquila est dell'A24 e al centro storico,<ref name="anas"/> e la [[Strada statale 684 Tangenziale Sud di L'Aquila|tangenziale sud]], che collega la frazione di Pianola con lo svincolo L'Aquila ovest e il nucleo industriale di Pile.<ref name="anas">{{cita web|url=https://www.stradeanas.it/it/le-strade/la-rete-anas|titolo=Scheda sul sito dell'ANAS (selezionare la strada interessata)|sito=stradeanas.it|accesso=4 gennaio 2021}}</ref>
Nel comune dell'Aquila ricade il seguente tratto autostradale:
 
=== Ferrovie ===
{|class="wikitable"
[[File:L’Aquila staz ferr lato strada 2007 by Raboe.jpg|miniatura|[[Stazione dell'Aquila]]]]
|-
|[[File:AB-Tank.svg|20px]] Area di Servizio "Valle Aterno"|| align="right"|km 106 || align="center"|AQ
|-
|[[File:AB-AS-grün.svg]] L'Aquila Ovest|| align="right"|km 108 || align="center"|AQ
|-
|[[File:AB-AS-grün.svg]] L'Aquila Est|| align="right"|km 114 || align="center"|AQ
|-
|[[File:AB-AS-grün.svg]] [[Assergi]]|| align="right"|km 124 || align="center"|AQ
|-
|}
 
La città è attraversata dalla linea [[ferrovia Terni-Sulmona|Terni-Sulmona]], a binario unico e non elettrificata. All'interno del territorio comunale vi sono tre stazioni ferroviarie: [[Stazione dell'Aquila|L'Aquila]], [[Stazione di Paganica|Paganica]] e [[Stazione di Sassa-Tornimparte|Sassa-Tornimparte]].<ref name="rfi">{{cita web|url=https://www.rfi.it/it/rete/la-rete-oggi.html|titolo=La rete oggi|accesso=4 gennaio 2021}}</ref> Nel territorio comunale ci sono anche altre quattro fermate ferroviarie: [[stazione di L'Aquila Sassa Nucleo Sviluppo Industriale|L'Aquila Sassa N.S.I.]], [[stazione di L'Aquila Campo di Pile|L'Aquila Campo di Pile]], [[Stazione di Bazzano (L'Aquila)|Bazzano]] e [[Stazione di L'Aquila San Gregorio|L'Aquila San Gregorio]].<ref name="rfi"/>
==== Strade ====
La connessione tra la [[Autostrada A24|A24]] e le strade statali è garantita dalla [[SS 17 ter]] (L'Aquila Est - Bazzano) a doppia corsia per senso di marcia e dalla [[SS 17 bis]] (L'Aquila Ovest - Pianola) a corsia unica e meglio conosciuta con il nome di ''Mausonia''. Le principali strade statali che attraversano la città sono:
* [[SS 17 dell'Appennino abruzzese ed Appulo Sannitico]]: [[Antrodoco]] - [[Foggia]]. Importantissima strada che collega da una parte L'Aquila con il [[Rieti|reatino]] e dall'altra il capoluogo abruzzese con la costa adriatica ricalcando l'antico [[Tratturo L'Aquila-Foggia]] nella sua parte iniziale.
* [[SS 80 del Gran Sasso d'Italia]]: L'Aquila - [[Giulianova]]. Antica strada che collega L'Aquila con il [[Teramo|teramano]].
* [[Strada statale 5 Via Tiburtina Valeria|SS 5 bis Vestina Sarentina]]: L'Aquila - [[Celano]]. Antica strada che collega L'Aquila con la [[Marsica]] passando per l'[[Altopiano delle Rocche]].
 
Tra il 1922 e il 1935 operò anche la [[ferrovia L'Aquila-Capitignano]],<ref>{{cita web|url=https://www.ferrovieabbandonate.it/linea_dismessa.php?id=108|sito=ferrovieabbandonate.it|accesso=4 gennaio 2021|titolo=Ferrovia L'Aquila (SIA) - Capitignano}}</ref> che nei progetti originali [[Ferrovia Roma-Giulianova|avrebbe dovuto collegare]] la città con [[Teramo]] e [[Roma]].<ref>{{cita web|url=http://valledelsalto.it/biblioteca/documentazione-varia-sulla-valle-del-salto/documenti-storici-relativi-a-grandi-progetti-e-opere/ferrovia1919.pdf|titolo=Per la costruzione della ferrovia Teramo-L'Aquila-Carsoli}} Lettera d'accompagnamento per la costruzione della ferrovia Teramo-Aquila-Carsoli alla commissione governativa di [[Raffaele De Cornè]]. Officine Grafiche Vecchioni, L'Aquila, 1919</ref>
=== Trasporto su rotaia ===
==== Ferrovia ====
[[File:L’Aquila staz ferr lato strada 2007 by Raboe.jpg|thumb|Stazione dell'Aquila]]
Considerando la posizione difficile della città, i [[Trasporto ferroviario|trasporti ferroviari]] non sono sviluppati rispetto ai principali assi di comunicazione nazionali. La città è attraversata dalla linea [[Ferrovia Terni-Sulmona|ferrovia Terni&nbsp;– Sulmona]], a binario unico e non elettrificata. Il servizio ferroviario sulla tratta è gestito da [[Ferrovia Centrale Umbra|FCU]] tra Terni e L'Aquila e da [[Trenitalia]] nel tratto L'Aquila&nbsp;– Sulmona.
 
Le stazioni nel territorio comunale sono:
* [[stazione di Sassa-Tornimparte|Sassa-Tornimparte]]
* [[Stazione dell'Aquila|L'Aquila]]
* [[stazione di Paganica|Paganica]]
 
Fra il [[1922]] ed il [[1935]] operò anche la [[Ferrovia L'Aquila-Capitignano]], pensata anche per una prosecuzione verso [[Teramo]], ma mai completata. L'infrastruttura prevedeva altre tre stazioni nel territorio del comune dell'Aquila: quella di testa, nei pressi della [[Stazione dell'Aquila|stazione RFI]], è stata restaurata e riconvertita a sede dell'Archivio di Stato mentre le altre due, nelle località di [[Coppito]] e [[San Vittorino (L'Aquila)|San Vittorino]], sono tuttora presenti seppur abbandonate.
 
==== Metropolitana di superficie e Ferrovia urbana ====
Nel tentativo di limitare il traffico privato di automobili tra il centro e la zona Ovest, era in costruzione una linea di ferrovia metropolitana di superficie che avrebbe dovuto collegare l'Ospedale Regionale e il Polo dell'[[Università degli studi dell'Aquila]] siti in Coppito, con il centro cittadino. L'esecuzione del progetto ha subito vari ritardi sia per problemi legati alla progettazione che al tracciato, ed attualmente è a rischio la stessa fattibilità della nuova infrastruttura. La metropolitana dell'Aquila dovrebbe passare per viale della Croce Rossa, la Fontana Luminosa fino al parcheggio di Collemaggio.
 
Parallelamente alla metropolitana di superficie, è stato ultimamente posto all'attenzione pubblica dopo diversi anni, un discorso di metropolitana urbana che, visto il percorso seguito dalla strada ferrata, renderebbe un ottimo mezzo pubblico locale sulla direttrice Est-Ovest del capoluogo. L'idea infatti è quella di collegare i nuclei industriali di Scoppito-Pile-Bazzano (rispettivamente da ovest ad est) attraversando quindi tutta l'area urbana. L'opera quindi sarebbe praticamente a costo zero con l'unica spesa da affrontare della realizzazione delle stazioni di scambio con dei bus navetta.
 
=== Aeroporti ===
Nella frazione di [[Preturo]] si trova l'[[Aeroporto di L'Aquila-Parchi]], operativo per mansioni di aviazione generale.<ref>{{cita web|url=https://www.comune.laquila.it/archivio18_concorsi-gare-e-avvisi_0_1780.html|accesso=4 gennaio 2021|sito=comune.laquila.it|titolo=Affidamento in concessione dell'Aeroporto dei Parchi "Giuliana Tamburro" [...]}}</ref> In precedenza lo scalo era aperto anche ai voli commerciali.<ref>{{cita web|url=http://www.comune.laquila.it/index.php?id_oggetto=3&id_cat=0&id_doc=2219&id_sez_ori=0&template_ori=1|accesso=4 gennaio 2021|sito=comune.laquila.it|titolo=Aeroporto dei Parchi: dal 28 settembre via ai voli commerciali}}</ref>
[[File:L'Aquila airport.JPG|thumb|left|Aeroporto dei parchi]]
==== Aeroporto dei parchi ====
{{Vedi anche|Aeroporto dell'Aquila-Preturo}}
L'Aquila dispone di un aeroporto turistico che recentemente è stato adeguato per ricevere traffico civile. L'aeroporto dei Parchi, situato nella frazione di [[Preturo]] a circa 6&nbsp;km ad ovest della città è stato infatti il principale scalo del [[G8 dell'Aquila]] e dopo il [[terremoto dell'Aquila del 2009|terremoto]] che ha colpito L'Aquila nell'aprile del [[2009]] è divenuto il punto di riferimento della [[protezione civile]], che vi ha stabilito la sua base nazionale.
 
=== Mobilità urbana ===
La struttura è dotata di una pista in conglomerato bituminoso lunga 1410&nbsp;m e larga 23, l'altitudine è di 671&nbsp;m /2201 piedi, l'orientamento delle piste è RWY 18-36. L'aeroporto effettua attività principalmente per voli [[regole del volo a vista|VFR]]. Al suo interno vi sono anche un [[ristorante]], una zona giochi per bambini, una scuola di volo e una zona relax.
I trasporti pubblici sono gestiti dall'[[Azienda Mobilità Aquilana|AMA]].<ref>{{cita web|url=http://www.ama.laquila.it/it/ama-contatti.html|accesso=4 gennaio 2021|sito=ama.laquila.it|titolo=Contatti/L'Azienda}}</ref> Le principali linee urbane hanno partenza dal Terminal bus di Collemaggio, che ospita anche il principale parcheggio cittadino, disposto su tre livelli sotterranei e collegato a piazza Duomo mediante un sistema di tappeti mobili sotterranei.<ref>{{cita web|url=https://www.comune.laquila.it/archivio3_notizie-e-comunicati_0_4865.html|accesso=16 luglio 2021|titolo=Riattivato il tapis roulant di collegamento tra il parcheggio di Collemaggio e piazza Duomo}}</ref>
 
==== Metropolitana di superficie ====
È collegata alla città e alle [[Autostrada A24|autostrade]] mediante una strada a scorrimento veloce ed è attualmente gestita dall'aeroclub L'Aquila.
[[File:L'Aquila - mappa progetto Translohr.svg|thumb|Mappa del progetto della prevista tranvia realizzata prima del terremoto, manca la parte fino a Collemaggio]]
Nel tentativo di limitare il traffico privato di automobili tra il centro e la zona ovest, era in costruzione una linea di [[NTL Translohr#L'Aquila|tram su gomma]] che avrebbe dovuto collegare l'ospedale e l'[[Università degli Studi dell'Aquila|università]], siti in [[Coppito]], con il centro cittadino. L'esecuzione del progetto subì vari ritardi sia per problemi legati alla progettazione che al tracciato. La linea sarebbe dovuta passare per viale della Croce Rossa e per la fontana luminosa, fino al parcheggio di Collemaggio<ref>{{Cita web|url=https://www.comune.laquila.it/index.php?id_oggetto=3&id_doc=3714&id_sez_ori=&template_ori=2|titolo=Metropolitana di Superficie, audizioni in Prima Commissione; Masciocco: "Il Comune non farà transazioni con Cgrt"|accesso=16 luglio 2021}}</ref>, per una lunghezza di 7,5&nbsp;km, servita da 7 vetture tipo STE3, alcune delle quali erano già state acquistate.
I lavori, iniziati, subirono varie battute di arresto, prima per problemi con la Soprintendenza, poi per una procedura d'infrazione dell'Unione europea<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://www.ilcapoluogo.com/e107_plugins/content/content.php?content.11641 News - Il Capoluogo.it, Quotidiano on-line con news della città di L'Aquila] |data=aprile 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>.
Dopo la realizzazione del deposito e la posa della rotaia, della linea aerea e delle pensiline nella maggioranza del percorso<ref>{{Cita web |url=http://www.graf.tv/gite/visgraf026.html?01 |titolo=Gita GRAF - Visita agli impianti del 'tram su gomma' (sistema Translohr) dell'Aquila, 08.06.2007 |accesso=24 ottobre 2009 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071022161112/http://www.graf.tv/gite/visgraf026.html?01 |dataarchivio=22 ottobre 2007 |urlmorto=sì }}</ref>, i lavori si bloccarono a causa di problemi finanziari e per modifiche progettuali al percorso originariamente previsto<ref>[http://www.facoltadinotizia.it/node/1830 L'Aquila, o si fa la metro o si muore | Facoltà di notizia] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20090329074612/http://www.facoltadinotizia.it/node/1830 |data=29 marzo 2009 }}</ref><ref>{{collegamento interrotto|1=[http://www.mobilitytech.it/portal/page/categoryItem?contentId=78141 Problemi per il tram dell'Aquila] |data=aprile 2018 |bot=InternetArchiveBot }} dal sito MobilityTech</ref>.
Il [[Terremoto dell'Aquila del 2009|terremoto del 2009]] diede il colpo di grazia<ref>{{Cita web|url=http://www.metrotram.it/index.php?vmcity=AQUILA&vmsys=tgo&ind=0&num=6&lang=ita|titolo=metrotram.it|accesso=17 luglio 2019}}</ref>; il progetto fu infine abbandonato e nel 2013 iniziarono i lavori di smantellamento della linea<ref>{{Cita web|url=http://www.abruzzoweb.it/contenuti/l-aquila-metro-di-superficie-cala-il-sipario-smontati-pali-e-cavi/507373-4/|titolo=L'AQUILA: METRO DI SUPERFICIE, CALA IL SIPARIO; SMONTATI PALI E CAVI|sito=AbruzzoWeb|accesso=17 luglio 2019|dataarchivio=14 settembre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160914061257/http://www.abruzzoweb.it/contenuti/l-aquila-metro-di-superficie-cala-il-sipario-smontati-pali-e-cavi/507373-4/|urlmorto=sì}}</ref>. Nel 2023 sono stati rimossi i binari in via Leonardo Da Vinci<ref>{{Cita web|url=https://www.laquilablog.it/tramvia-laquila-da-domani-la-rimozione-dei-binari-in-via-leonardo-da-vinci/|titolo=Tramvia L’Aquila, da domani la rimozione dei binari in Via Leonardo Da Vinci|sito=laquilablog.it|accesso=10 Luglio 2023|dataarchivio= 10 Luglio 2023}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.ilcentro.it/l-aquila/binari-della-metro-mai-ultimata-parte-la-rimozione-in-via-da-vinci-1.3155179|titolo=Binari della metro mai ultimata: parte la rimozione in via da Vinci
|sito=ilcentro.it|accesso=11 Luglio 2023|dataarchivio= 11 Luglio 2023}}</ref> anche se, al 2025, in alcuni punti è ancora armata e l'ex officina-deposito è ancora presente, ma abbandonato.
 
== Amministrazione ==
Dal 13 aprile [[2015]] l'aeroporto è chiuso.
{{vedi anche|Sindaci dell'Aquila}}
[[File:Particolare Torre del Palazzo Civico AQ.JPG|miniatura|verticale|La torre di [[Palazzo Margherita (L'Aquila)|Palazzo Margherita]] vista da [[Piazza del Duomo (L'Aquila)|piazza Duomo]]]]
 
==== AeroportiGemellaggi vicini ====
L'Aquila è gemellata con le seguenti città:
Gli aeroporti con voli di linea più vicini sono:
* {{Gemellaggio|Libano|Baalbek}}<ref>{{cita web|url=https://www.comune.laquila.it/index.php?id_oggetto=3&id_doc=1287&id_sez_ori=&template_ori=2|titolo=Perdonanza 2012, il Forum delle Città gemellate|accesso=16 luglio 2021}}</ref>
* [[Aeroporto di Pescara]]
* {{Gemellaggio|Italia|Bernalda}}, dal 1981<ref>{{cita web|url=https://www.lecronachelucane.it/2024/08/29/bernalda-a-laquila-unite-dal-1981/|titolo=Le Cronache lucane. Bernalda e L'Aquila, unite dal 1981|accesso=18 ottobre 2025}}</ref>
* [[Aeroporto di Roma-Ciampino]]
* {{Gemellaggio|Germania|Rottweil}}, dal 1990<ref>{{cita web|url=http://www.comune.laquila.it/archivio3_notizie-e-comunicati_0_4036.html|titolo=Comune dell'Aquila. Venticinque anni di gemellaggio con Rottweil (Germania)|accesso=15 dicembre 2020|sito=comune.l'aquila.it}}</ref>
* [[Aeroporto di Roma-Fiumicino]]
* {{Gemellaggio|Polonia|Zielona Góra}}, dal 1996<ref>{{cita web|url=https://www.comune.laquila.it/index.php?id_oggetto=3&id_doc=4565&id_sez_ori=&template_ori=12|titolo=Comune dell'Aquila. Zielona Gora: sempre più solido il rapporto di gemellaggio con la città polacca|accesso=18 ottobre 2025}}</ref>
 
* {{Gemellaggio|Australia|Hobart}}, dal 1997<ref>{{cita web|url=https://www.ladolcevita.tv/gemellaggio-laquila-hobart-progetti/|titolo=La Dolce vita. L’Aquila in Missione Australia: Incontro con Hobart, Città Gemellata|accesso=18 ottobre 2025}}</ref>
== Enti e istituzioni ==
* {{Gemellaggio|Romania|Bistrița}}, dal 2006<ref>{{cita web|url=https://gazetadebistrita.ro/sase-ani-de-la-cutremurul-din-laquila/|lingua=ro|titolo=Șase ani de la cutremurul din L’Aquila|sito=gazetadebistrita.ro|accesso=23 dicembre 2020}}</ref>
Tra le istituzioni di cui L'Aquila è sede vi sono:
* {{Gemellaggio|ESP|Cuenca}}<ref>{{cita web|url=http://www.comune.laquila.it/index.php?id_oggetto=3&id_cat=0&id_doc=1917&id_sez_ori=17&template_ori=3&&gtp=1|titolo=Città gemellate, visita delegazione da Cuenca|accesso=16 luglio 2021}}</ref>
* [[Consiglio regionale dell'Abruzzo]];
* {{Gemellaggio|Italia|Sant'Angelo d'Alife}}, dal 2008<ref>{{cita web|url=https://www.matesenews.it/santangelo-dalife-il-gemellaggio-con-laquila-compie-dieci-anni-amministrazione-in-terra-dabruzzo/|titolo=Matese News informazioni. SANT’ANGELO D’ALIFE. Il gemellaggio con l’Aquila compie dieci anni: amministrazione comunale Caporaso in terra d’Abruzzo.|accesso=18 ottobre 2025}}</ref>
* Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici;
* {{Gemellaggio|Italia|Foggia}}, dal 2009<ref>{{cita web|url=https://www.foggiareporter.it/non-solo-goppingen-gemellaggi-foggia.html|titolo=Non solo Göppingen, ecco tutti i gemellaggi di Foggia|accesso=23 dicembre 2020|sito=foggiareporter.it}}</ref>
* Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici dell'Abruzzo;
* {{Gemellaggio|Cina|Haining}}, dal 2011<ref>{{cita web|url=https://www.ilcentro.it/l-aquila/il-27-aprile-il-gemellaggio-con-la-citt%C3%A0-cinese-di-haining-1.726092|titolo=Il 27 aprile il gemellaggio con la città cinese di Haining|sito=Il Centro|accesso=15 dicembre 2020}}</ref>
* Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici dell'Abruzzo;
* {{Gemellaggio|Italia|Cento (Italia){{!}}Cento}}, dal 2015<ref>{{cita web|url=http://www.comune.laquila.it/archivio3_notizie-e-comunicati_0_3882.html|titolo=Comune dell'Aquila. Gemellaggio Cento-L'Aquila, il 28 agosto la firma del patto|accesso=15 dicembre 2020|sito=comune.l'aquila.it}}</ref>
* Deputazione di Storia Patria negli Abruzzi;
* {{Gemellaggio|Argentina|San Carlos de Bariloche}}, dal 2015<ref>{{cita web|url=https://www.ilcentro.it/l-aquila/gemellaggio-con-cento-citt%C3%A0-colpita-dal-terremoto-1.1332073|titolo=Il Centro. Gemellaggio con Cento città colpita dal terremoto|accesso=18 ottobre 2025}}</ref>
* [[Corte d'appello dell'Aquila]];
* {{Gemellaggio|Portogallo|Figueira da Foz}}, dal 2018<ref>{{cita web|url=https://www.comune.laquila.it/index.php?id_oggetto=3&id_cat=0&id_doc=6136&id_sez_ori=29&template_ori=4&&gtp=1|titolo=Comune dell'Aquila. Patto dei Sindaci per il clima e l'energia: L'Aquila è tra le 6 città scelte per il programma di gemellaggio; l'assessore Imprudente: "La nostra 'gemella' sarà la città portoghese di Figueira da Foz"|accesso=18 ottobre 2025}}</ref>
* [[Carcere minorile]] dell'Aquila;
* [[Provincia ecclesiastica]] dell'Aquila (comprendente l'[[Arcidiocesi dell'Aquila|arcidiocesi metropolita dell'Aquila]] e le diocesi suffraganee di [[Diocesi di Avezzano|Avezzano]] e [[Diocesi di Sulmona-Valva|Sulmona]]);
 
=== Strutture sanitarie ===
[[File:Ospedale regionale.jpg|thumb|Ospedale Regionale San Salvatore]]
Il nosocomio pubblico del capoluogo abruzzese è il policlinico ospedaliero "San Salvatore", parzialmente distrutto dal terremoto, che si trova nella parte ovest della città tra i quartieri di Pettino e Coppito. Adiacente ad esso, era situato il polo universitario di medicina dell'Università degli Studi dell'Aquila.
 
Fondato nel [[XV secolo]], l'antico ospedale ha avuto la sua sede storica, fino alla fine del Novecento, nel grande complesso del monastero di San Basilio, sull'omonima piazza nella zona nord della città, non lontano dal Castello Cinquecentesco. Il monastero viene fondato nel [[VI secolo]] da [[Equizio abate|sant'Equizio]] e poi affidato alle monache [[benedettine Celestine]], mentre la consacrazione della chiesa risale al [[1112]].
 
Negli [[anni 1960|anni sessanta]], vista l'assoluta insufficienza degli spazi e delle strutture, inadeguati alle esigenze di una moderna struttura sanitaria di rango regionale, viene avviata la progettazione del nuovo polo ospedaliero nell'area di Coppito. Negli anni successivi viene avviato il progressivo trasferimento dei reparti nella nuova sede e, quindi, iniziato un ampio intervento di recupero del vecchio complesso di San Basilio, oggi adibito a centro congressi.
 
Tra i tanti edifici danneggiati dal [[Terremoto dell'Aquila del 2009|terremoto del 2009]] c'è anche l'ospedale regionale San Salvatore. L'ospedale evacuato e dichiarato inagibile al 90% subito dopo il sisma è stato oggetto di una inchiesta parlamentare nel [[2000]], la Commissione d'Inchiesta Parlamentare sugli ospedali incompiuti, il cui vicepresidente era [[Ferdinando di Orio]] (ex senatore [[Democratici di Sinistra|DS]] ed attuale rettore dell'[[Università degli Studi dell'Aquila]]), il quale ha dichiarato che il San Salvatore fu "uno scandalo di questo paese" e che "la [[Guardia di finanza]] ha calcolato che l'ospedale è costato nove volte più del necessario"<ref name="CDS">[http://www.corriere.it/cronache/09_aprile_08/anni_sperchi_ospedale_caccia_f8680f78-23ff-11de-a75a-00144f02aabc.shtml Fabrizio Caccia, "I ventisette anni di sprechi per l'ospedale che crolla"], ''[[Corriere della Sera]]'', 8 aprile 2009</ref> Mauro Tursini, ingegnere civile e direttore dell'Ufficio Tecnico della [[Azienda sanitaria locale|ASL]] dell'Aquila, ha dichiarato che "l'ospedale è stato per anni il [[Pozzo di San Patrizio]] dove buttare i soldi"<ref name="CDS"/>.
 
Il San Salvatore, progettato nel [[1967]] dall'architetto [[Marcello Vittorini]], è stato costruito a blocchi a partire dal [[1972]] da diverse imprese con una serie di appalti e subappalti, per una spesa di 12 miliardi di lire per 1100 posti letto<ref name="CDS"/>. Nel [[1992]], i poliambulatori iniziarono la loro attività ma l'edificio rimase parzialmente incompiuto, con travi a vista e pilastri abbandonati. L'ultima tranche di lavori fu eseguita per piccoli lotti (il laboratorio d'analisi, la farmacia, poi nel [[1998]] le sale operatorie) fino all'inaugurazione finale del [[1999]], con una spesa finale di circa 200 miliardi di lire stanziati in 20 anni da [[Cassa del Mezzogiorno]], [[Regione Abruzzo]], [[Ministero dei Lavori Pubblici]], [[Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca]] per 350 posti letto<ref name="CDS"/>.
 
== Ambiente ==
=== Il parco del Sole ===
Parco della [[Santa Maria di Collemaggio|basilica di Collemaggio]] si estende alle sue spalle. Da qui si gode di una vista eccezionale ed è spesso meta di cittadini che vogliono godere momenti di pace e tranquillità.
 
=== I giardini e i parchi urbani ===
[[File:Laquila collemaggio3227.JPG|thumb|upright=1.2|Il giardino di Santa Maria di Collemaggio]]
La città è ben dotata di parchi, tipicamente panoramici perché posti sulle parti più alte delle colline. Oltre il parco del Sole in città si trova il parco del castello dell'Aquila che circonda la fortezza fin dalla sua costruzione.
 
I viali alberati più importanti sono: via XX settembre, viale Gran Sasso e viale Francesco Crispi apprezzatissima passeggiata cittadina, è nel complesso la strada alberata nelle condizioni migliori: potature rispettose, piazzole ampie, manutenzione costante.
 
Le piazze alberate storiche sono piazza Battaglione Alpini dell'Aquila (la fontana Luminosa), piazza Palazzo.
 
=== Inquinamento ===
Data la sua posizione, il suo clima rigido e la mancanza di industrie fortemente inquinanti, L'Aquila è una città con poco inquinamento. I forti venti che specialmente d'inverno spazzano il cielo aquilano, inoltre, cointribuiscono a portare via lo smog prodotto dal traffico cittadino.
 
== Tradizioni ==
=== Ricorrenze ===
In città vi sono nel corso dell'anno numerosi eventi, sia di carattere religioso che civile.
 
==== La Perdonanza celestiniana ====
{{Vedi anche|Perdonanza Celestiniana}}
[[File:SMariaCollemaggio.jpg|thumb|upright=1.4|La [[basilica di Santa Maria di Collemaggio]]]]
La "[[Perdonanza]]" di [[Papa Celestino V|Celestino V]] si svolge ogni anno nei giorni del 28 e 29 agosto.
 
Il nome Perdonanza deriva dalla [[Bolla del Perdono]] che papa Celestino V emanò dall'Aquila alla fine di settembre del 1294.
 
Sei anni prima della bolla di [[Bonifacio VIII]], che istituiva l'anno santo ufficiale della Chiesa, all'Aquila era nato il [[Giubileo]] per festeggiare la Bolla; un Giubileo che, per un giorno, si ripete ogni anno. Gli aquilani hanno sempre custodito gelosamente la bolla della Perdonanza, oggi conservata nella cappella blindata della torre del Palazzo Comunale. Gli antichi statuti civici vollero che, proprio perché erano stati i cittadini a proteggere il prezioso documento, fosse l'autorità civile a indire la Festa del Perdono, rispettando, comunque, il dettato di papa Celestino. E ancora oggi è il [[sindaco]] del capoluogo abruzzese a leggere la bolla del Pontefice, poco prima dell'apertura della porta santa della basilica di Collemaggio da parte di un [[cardinale]] designato dalla [[Santa Sede]].
 
L'apertura della porta santa, la sera del 28 agosto, è preceduta da un lungo corteo storico (circa 1.000 figuranti in costume d'epoca, in rappresentanza del gruppo storico del Comune dell'Aquila, di altri gruppi di città italiane, oltre che a esponenti di amministrazioni e al rappresentante del Governo) che, nel primo pomeriggio, parte dal Palazzo Comunale verso Collemaggio.
 
[[File:Vestidos medievales, Aquila, Italia.jpg|thumb|Partecipanti alla "Perdonanza" in abiti storici]]
 
I personaggi più importanti del corteo sono la Dama della Bolla, che porta l'astuccio nel quale fino al [[1997]] era conservata la Bolla del Perdono (dopo il suo restauro a cura dell'Istituto centrale del libro di Roma, avvenuto proprio in quell'anno, il documento papale viene condotto separatamente alla basilica di Collemaggio, come da indicazione dei restauratori stessi), e il Giovin Signore, che porta il ramo d'ulivo con il quale il cardinale percuote per tre volte la porta santa, ordinando, in questo modo, la sua apertura. Anche il ramo, come la bolla e le chiavi della porta santa della basilica di Collemaggio (la chiesa è di proprietà del Comune), è conservato nel forziere della Torre Civica.
 
La bolla del Perdono rimane esposta per un giorno intero all'interno della basilica di Collemaggio e viene riportata in Comune la sera del 29 agosto, dopo la chiusura della porta santa, operata dall'arcivescovo dell'Aquila.
 
==== Altri eventi ====
A L'Aquila è conservata la tomba di [[Karl Heinrich Ulrichs]] (fondatore del moderno [[movimento di liberazione omosessuale]]), che vi trascorse gli ultimi anni della sua vita. Una volta l'anno, il suo monumento funebre è meta di un pellegrinaggio internazionale di omosessuali.
 
Il giorno di [[sant'Agnese]] (21 gennaio) c'è la [[Festa di Sant'Agnese e delle Malelingue|festa delle Malelingue]]. Negli ultimi anni è diventato anche un evento mediatico, con un convegno al quale hanno partecipato anche numerosi uomini politici.
 
=== Gastronomia ===
{{vedi anche|Cucina abruzzese}}
[[File:Antipasto 01 (RaBoe).jpg|Antipasto tipico|thumb]]
La tradizione gastronomica aquilana è naturalmente molto legata alla [[cucina]] di montagna ed alla tradizione culinaria abruzzese.
 
I primi piatti si distinguono per l'uso di formati di [[pasta]] tipici dell'Abruzzo come i "maccheroni alla chitarra", i [[ravioli]], le "fregnacce" (pasta sfoglia tagliata male), accompagnati da sughi della tradizione in genere a base di [[salsa di pomodoro]] e carne di [[Ovis aries|agnello]] o con brodi vegetali o di [[Gallus gallus domesticus|pollo]]. Tipico primo piatto dell'area dell'aquilano sono gli "anellini alla pecoraia", una pasta a forma di anello servita con una salsa di pomodoro e vegetali vari a cui si aggiunge la [[ricotta]] di [[pecora]]. Eredità della cucina povera sono i piatti a base di [[legumi]] come le "sagne" servite con [[ceci]] o [[fagioli]].
 
Le carni usate per cucinare sughi e secondi sono legate alla tradizione pastorale dell'Abruzzo: quindi sono molto usate le carni ovine. Ricetta tipica aquilana è quella della [[pecora alla cottora]]. Non mancano, ovviamente, gli [[arrosticini]], peraltro diffusi anche nel resto della regione.
 
L'Aquila è inoltre famosa sin dal Medioevo per la produzione di una eccellente qualità di [[Crocus sativus|zafferano]] che ha ottenuto recentemente la certificazione [[Denominazione di origine protetta|DOP]].
 
Rinomata anche per la produzione dolciaria di torroni (qui hanno sede numerose aziende storiche del settore) e delle tipiche [[Ferratelle]] dolci fatti con stampi in metallo dal tipico disegno a rombi in rilievo.
 
=== Miti e leggende ===
Come ogni città antica anche L'Aquila ha numerosi miti e leggende legati alla sua storia e al suo territorio.
 
==== Il numero 99 ====
La leggenda vuole che 100 castelli abruzzesi si riunissero per fondare la città dell'Aquila. Ogni castello doveva fondare in città una piazza, una chiesa e una fontana per un totale così di 100 piazze 100 chiese e 100 fontane ma all'ultimo momento un castello ci ripensò e si tirò indietro. Gli altri 99 castelli, però, decisero di fondare lo stesso la città che così dall'epoca ebbe 99 piazze, 99 chiese e 99 fontane.
 
In realtà i castelli che fondarono la città furono molto meno di 99 e molti di essi non erano che semplici villaggi di poche decine di abitanti che scomparvero nel giro di qualche decennio e non furono in grado di fondare alcunché a L'Aquila.
 
==== Origine del nome ====
{{Vedi anche|Immota manet}}
[[File:Eremo delle Carceri-Bernardino.JPG|thumb|upright=1.4|Stemma Berardiniano con il trigramma IHS all'Eremo delle Carceri]]
Quando fu scelto il sito per la fondazione della città, si individuò un luogo chiamato ''Acquilis'' o ''Acculi'' o anche ''Acculae'', per l'abbondanza delle sorgenti che vi si trovavano. La zona era in una posizione strategica tra i due poli entro i quali doveva nascere il nuovo centro urbano e cioè i due centri di Forcona e Amiternum. Acculi, vicina anche al fiume Aterno, corrisponde all'attuale Borgo Rivera, dove oggi si trova la Fontana delle 99 cannelle; al tempo della fondazione c'era lì una chiesa con un monastero, Santa Maria ad Fontes de Acquilis (o de Aquila).
 
Fu dunque scelto per la nuova città il nome di Aquila, che riprendeva il toponimo già esistente, ma che richiamava anche l'emblema dell'aquila imperiale, secondo il diploma di fondazione attribuito all'Imperatore Corrado IV.
Nello [[Stemma dell'Aquila|stemma della città]] appare infatti un'aquila. Lateralmente appare la scritta ''Immota manet'' e inoltre l'abbreviazione PHS.
 
Il motto "Immota manet" significa "Resta ferma". L'espressione è forse tratta da un verso del poeta latino Virgilio, che attribuisce alla quercia la capacità di radicarsi fortemente e dunque di restare ferma, ben salda.
Il PHS è un vero mistero. Alcuni parlano di un errore di trascrizione del motto ''Iesus Hominum Salvator'' o del nome di Cristo (secondo San Bernardino); altri pensano che significhi "Publica Hic Salus", cioè "qui <nowiki>[c'è]</nowiki> la salute pubblica".
 
Suggestiva un'altra tesi, affacciata alcuni anni fa in un convegno, ma non più dibattuta, secondo la quale PHS starebbe per "post hanc stragem", riferendosi alla rinascita dopo un sisma (dopo la strage, resta ferma, resiste).
 
La città di "Aquila", divenuta nel tempo "Aquila degli Abruzzi", ha cambiato ufficialmente nome durante il regime fascista. Il regio decreto nº 1891 del 23 novembre 1939 introdusse l'articolo (maiuscolo) e l'apostrofo, modificando il nome della città in "L'Aquila degli Abruzzi", dicitura che poi si è semplificata (in seguito alla divisione di Abruzzo e Molise) in "L'Aquila". Il recente cambiamento di denominazione ha creato un'ambiguità linguistica sulla correttezza delle espressioni "dell'Aquila", "di L'Aquila" o "de L'Aquila". In realtà, nello stesso decreto del 1939, è stato definito come nome ufficiale della provincia quello di "Provincia dell'Aquila", cosa che elimina ogni possibile dubbio.
 
== Sport ==
{{vedi anche|Sport all'Aquila}}
[[File:StadioT FattoriL'Aquila.JPG|thumb|upright=1.3|left|Lo stadio Tommaso Fattori]]
[[File:StadioT FattoriL'Aquila.JPG|miniatura|left|Lo [[stadio Tommaso Fattori]]]]
 
La squadra di [[Calcio (sport)|calcio]] cittadina, [[L'Aquila 1927]], gioca le proprie partite nello [[stadio Gran Sasso d'Italia-Italo Acconcia]] e milita attualmente in Serie D.
=== Rugby ===
La principale squadra di [[rugby a 15]] era [[L'Aquila Rugby Club]], fondata nel 1936 da [[Tommaso Fattori]] e con sede nell'[[Stadio Tommaso Fattori|omonimo stadio]]. Nel 1951 la squadra venne promossa per la prima volta in [[Serie A (rugby a 15)|serie A]] e nel [[1967]] conquistò il suo primo [[scudetto (sport)|scudetto]]. Dopo la scomparsa di quest'ultima, avvenuta nel 2018, il rugby cittadino è rappresentato dalla Polisportiva Paganica Rugby e dalla [[LA Rugby L'Aquila]] (nata dopo lo scioglimento della storica compagine [[L'Aquila Rugby Club]]) in [[Serie A (rugby a 15)|serie A]], e dalla CUS L'Aquila Rugby, rifondata nel [[2011]] da alcuni ex-giocatori in collaborazione con alcuni studenti universitari.
{{vedi anche|L'Aquila Rugby 1936}}
La squadra di [[rugby a 15|rugby XV]] locale, [[L'Aquila Rugby 1936|L'Aquila Rugby]], venne fondata nel [[1936]] grazie a [[Tommaso Fattori]], si costituì come Polisportiva L'Aquila Rugby e partecipò nel [[1948]] al campionato di I divisione. Nel [[1951]] venne promossa per la prima volta in [[Serie A di rugby a 15|Serie A]] e nel [[1967]] conquistò il suo primo [[scudetto]]. È la principale società rugbystica abruzzese e una delle più importanti a livello nazionale; vanta 55 partecipazioni nella massima serie, 5 [[scudetto|scudetti]], 2 [[coppa Italia|coppe Italia]] e numerosi trofei di livello giovanile. Attualmente partecipa al campionato di [[Campionato di Eccellenza di rugby a 15|Eccellenza]].
 
Tra gli altri sport importanti in città vi sono l'atletica leggera, con numerosi atleti vincitori di titoli italiani, come Concetta Milanese, 7 volte campionessa italiana di [[getto del peso]] femminile, [[Fabio Andreassi]], velocista campione italiano nella [[staffetta 4×100 metri]] e primatista italiano promesse nei 100y, e Gianni Lolli, velocista campione italiano juniores nei {{M|100|u=m}}.
Il circondario presenta inoltre altre società minori che vivacizzano il panorama rugbistico cittadino. La [[Gran Sasso Rugby]] fondata negli [[anni 2000|anni duemila]] milita attualmente in [[Serie A di rugby a 15|Serie A-2]], mentre la Polisportiva Paganica Rugby disputa il campionato di serie C pur vantando illustri trascorsi in Serie A e B. Di rilievo è anche la formazione universitaria del [[CUS L'Aquila Rugby]], attiva soprattutto nel settore giovanile, categoria in cui vanta alcuni trofei giovanili e un paio di scudetti negli [[anni 1980|anni ottanta]]; la compagine giallo-verde, scioltasi nel [[2004]], è stata rifondata nel [[2011]] da alcuni ex-giocatori in collaborazione con alcuni studenti universitari.
Nel [[Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga]], in località [[Campo Imperatore]] a {{formatnum:2200}} sul livello del mare, è situato un [[Hotel Campo Imperatore|importante complesso turistico e sciistico]], con un rifugio in cui il 26 luglio [[1943]] fu portato [[Benito Mussolini]], che vi trascorse 48 giorni di prigionia.
 
All'Aquila aveva sede fino al 2012 la formazione ciclistica [[Acqua & Sapone (ciclismo)|Acqua & Sapone]].<ref>[http://www.maracanasport.net/page.asp?id=646 Presentazione della formazione ciclistica Acqua & Sapone] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20121020134225/http://www.maracanasport.net/page.asp?id=646 |data=20 ottobre 2012 }}</ref> Il comprensorio aquilano è stato inoltre più volte tappa del [[Giro d'Italia]]; l'ultima volta nell'[[Giro d'Italia 2021|edizione del 2021]], come città d'inizio della decima tappa.<ref>{{cita web|url=https://www.giroditalia.it/tappe/tappa-10-del-giro-ditalia-2021-laquila-foligno/|accesso=30 giugno 2021|titolo=Tappa 10 L'AQUILA - FOLIGNO|dataarchivio=9 luglio 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210709184838/https://www.giroditalia.it/tappe/tappa-10-del-giro-ditalia-2021-laquila-foligno/|urlmorto=sì}}</ref>
=== Pattinaggio ===
La città ha una grande tradizione nel [[pattinaggio corsa|pattinaggio di velocità]], sport nel quale vanta tre Campioni del Mondo: [[Corrado Ruggeri (pattinatore)|Corrado Ruggeri]], [[Armando Capannolo]] e [[Gregorio Duggento]]. Principali impianti della città sono le piste paraboliche del [[Arena coperta|Palazzetto dello sport]] e del complesso sportivo "Verdeaqua".
 
La città nel [[2004]] ha ospitato, insieme a [[Sulmona]] e [[Pescara]], i [[campionati mondiali di pattinaggio di velocità a rotelle]], mentre nel 2021 ha ospitato una manifestazione internazionale di pattinaggio.<ref>{{cita web|autore=[[Federazione Italiana Sport Rotellistici|FISR]]|url=https://www.fisr.it/news/18039-21-23-maggio-l%E2%80%99aquila-ospita-gli-internazionali-d%E2%80%99italia-open-%E2%80%93-roller-international-speed-skating-race.html|titolo=21-23 maggio L'Aquila ospita gli internazionali d'Italia open-roller international speed skating race|accesso=3 luglio 2021}}</ref>
Nel settembre del [[2004]] L'Aquila ha ospitato i Campionati Mondiali di [[pattinaggio corsa|Pattinaggio]], a cui hanno preso parte 46 nazionali provenienti da tutti i cinque continenti.
 
=== CalcioNote ===
;Annotazioni
{{vedi anche|L'Aquila Calcio 1927}}
<references group="N"/>
L'Aquila Calcio 1927, nota semplicemente come L'Aquila Calcio, è la principale società calcistica della città. Dal [[1933]] gioca le sue partite interne allo [[Stadio Tommaso Fattori]], impianto capace di ospitare circa 10.000 spettatori, e nel [[1934]] è stata la prima formazione abruzzese a conquistare la partecipazione al campionato di [[Serie B]]. Dopo molti anni tra i dilettanti, la squadra aquilana nel [[1998]] è tornata tra i professionisti e vi è rimasta fino al [[2004]], quando è stata radiata.
 
;Fonti
Attualmente disputa il campionato di [[Lega Pro]].
{{note strette}}
 
=== Equitazione ===
[[Piergiorgio Bucci]], cavaliere campione italiano e vice-campione europeo nella disciplina del salto ostacoli, è aquilano di [[Paganica]] ed ha iniziato la sua carriera agonistica nel Centro Ippico Saint Just di Paganica e nel Circolo Ippico Aterno de L'Aquila.
 
=== Ciclismo ===
All'Aquila ha la sua sede sociale la formazione ciclistica [[Acqua & Sapone]]<ref>[http://www.maracanasport.net/page.asp?id=646 Presentazione della formazione ciclistica Acqua & Sapone]</ref>. Il capoluogo abruzzese e l'intero comprensorio aquilano sono stati, inoltre, più volte tappa delle principali manifestazioni ciclistiche nazionali, tra cui il [[Giro d'Italia]]:
 
{{MultiCol}}
{| class="wikitable" style="font-size:90%;width:550px;"
!Edizione
!Tappa
!Percorso
!km
!Vincitore di tappa
|-
|align="center"|[[Giro d'Italia 1914|1914]] || align="center" | 6ª || [[Bari]] > L'Aquila || align="center"| 428,0 || {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Luigi Lucotti]]
|-
|align="center"|[[Giro d'Italia 1924|1924]] || align="center" | 7ª || [[Foggia]] > L'Aquila || align="center"| 304,3 || {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Giuseppe Enrici]]
|-
|align="center"|[[Giro d'Italia 1935|1935]] || align="center" | 7ª || [[Porto Civitanova]] > L'Aquila || align="center"| 171,0 || {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Gino Bartali]]
|-
|align="center"|[[Giro d'Italia 1936|1936]] || align="center" | 9ª || [[Campobasso]] > L'Aquila ||align="center"| 204,5 || {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Gino Bartali]]
|-
|align="center"|[[Giro d'Italia 1950|1950]] || align="center" | 15ª || [[Perugia]] > L'Aquila || align="center"| 185,0 || {{Bandiera|ITA}} [[Giancarlo Astrua]]
|-
|align="center"|[[Giro d'Italia 1954|1954]] || align="center" | 6ª || [[Napoli]] > L'Aquila || align="center"| 252,0 || {{Bandiera|CHE}} [[Carlo Clerici]]
|-
|align="center"|[[Giro d'Italia 1965|1965]] || align="center" | 2ª || [[Perugia]] > L'Aquila || align="center"| 180,0 || {{Bandiera|ITA}} [[Guido Carlesi]]
|-
|align="center" |[[Giro d'Italia 1971|1971]] || align="center" | 5ª || [[Pescasseroli]] > [[Gran Sasso d'Italia]]<ref name="Giro Gran Sasso">Arrivo sul [[Gran Sasso d'Italia]], nel territorio comunale dell'Aquila</ref> || align="center" | 198,0 || {{Bandiera|ESP 1945-1977}} [[Vicente López Carril]]
|-
|align="center" |[[Giro d'Italia 1985|1985]] || align="center" | 14ª || [[Frosinone]] > [[Gran Sasso d'Italia]]<ref name="Giro Gran Sasso"/> || align="center" | 195,0 || {{Bandiera|ITA}} [[Franco Chioccioli]]
|-
| align="center" |[[Giro d'Italia 1989|1989]] || align="center" | 8ª || [[Roma]] > [[Gran Sasso d'Italia]]<ref name="Giro Gran Sasso"/> || align="center" | 179,0 || {{Bandiera|DNK}} [[John Carlsen]]
|-
| align="center" |[[Giro d'Italia 1999|1999]] || align="center" | 8ª || [[Pescara]] > [[Gran Sasso d'Italia]]<ref name="Giro Gran Sasso"/> || align="center" | 253,0 || {{Bandiera|ITA}} [[Marco Pantani]]
|-
| align="center" |[[Giro d'Italia 2005|2005]] || align="center" | 5ª || [[Celano]] > L'Aquila || align="center" | 215,0 || {{Bandiera|ITA}} [[Danilo Di Luca]]
|-
| align="center" |[[Giro d'Italia 2010|2010]] || align="center" | 11ª || [[Lucera]] > L'Aquila || align="center" | 262,0 || {{Bandiera|RUS}} [[Evgenij Vladimirovič Petrov]]
|-
|}
{{EndMultiCol}}
 
=== Sci e sport invernali ===
Al centro del [[Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga]], a circa 20&nbsp;km dall'Aquila in località [[Campo Imperatore]] a 2200 sul livello del mare, è situato un importante complesso turistico, sportivo, storico e scientifico. Il complesso è famoso soprattutto per l'Albergo "Campo Imperatore", rifugio in cui il 26 luglio [[1943]] fu portato [[Benito Mussolini]] che ivi trascorse 48 giorni di prigionia. Ancora oggi sono a disposizione dei visitatori gli alloggi di prigionia del Duce. Numerosi sono gli impianti sciistici del circondario, tra cui ricordiamo [[Campo Felice]], [[Ovindoli]] nel [[Parco regionale naturale del Sirente - Velino]] e [[Roccaraso]] nell'[[Alto Sangro]].
 
==== Rifugi in alta montagna ====
* Rifugio "Duca degli Abruzzi" (2338&nbsp;m) sul [[Monte Portella]];
* Rifugio "Garibaldi" (2230&nbsp;m) nella valle di [[Campo Pericoli]];
* Bivacco "Medaglia d'Oro Andrea Bafile" (2669&nbsp;m) sul versante sud del [[Corno Grande]];
* Rifugio "Panepucci" (1700&nbsp;m) sul [[Monte San Franco]].
 
=== Altri sport ===
Tra le altre società sportive è importante ricordare la [[CUS Pallamano L'Aquila]], attualmente in [[Serie A2]], e per quanto riguarda la pallacanestro [[L'Aquila Basket]] che milita nel campionato di serie C1.
 
All'Aquila ha inoltre vissuto buona parte della sua vita [[Ondina Valla]], prima atleta italiana a vincere una medaglia d'oro alle [[Giochi olimpici|Olimpiadi]].
 
Tra gli altri sport eccelle l'atletica leggera, in cui sono emersi numerosi atleti che hanno vinto titoli italiani e partecipato a manifestazioni internazionali vestendo più volte la maglia azzurra. Si citano [[Concetta Milanese]], 7 volte campionessa italiana di lancio del peso femminile, 23 maglie azzurre e un primato personale di 15.92mt. [[Fabio Andreassi]], velocista campione italiano assoluto [[4x100]], primatista italiano nei 100y, 6 volte finalista ai campionati italiani juniores e assoluti, 2 maglie azzurre giovanili e un primato personale di 10.54 nei 100mt, 20.9 e 21.22 nei 200mt. [[Gianni Lolli]], velocista campione italiano juniores nei 100mt dove vanta un primato personale di 10.2 ma con cronometraggio dubbioso.
 
== Amministrazione ==
{{vedi anche|Sindaci dell'Aquila|Elezioni comunali all'Aquila}}
[[File:Particolare Torre del Palazzo Civico AQ.JPG|thumb|upright=1.2|La torre di Palazzo Margherita vista da Piazza Duomo]]
 
* [[classificazione climatica]]: E
* [[classificazione sismica]]: Zona 1 (sismicità elevata catastrofica)<ref>[http://www.protezionecivile.it/minisite/index.php?dir_pk=535&cms_pk=2729 Protezione Civile.it]</ref>
 
Dallo Statuto<ref>[http://www.comune.laquila.it/documenti/regolamenti/statuto-pdf.zip] PDF in file ZIP 187 KB</ref> comunale si ricavano le descrizioni dello stemma, del bollo e del gonfalone.
 
=== Gemellaggi ===
{{F|Abruzzo|marzo 2010}}
L'Aquila è gemellata con:
* {{Gemellaggio|Argentina|San Carlos de Bariloche}}
 
* {{Gemellaggio|Italia|Bernalda}}
 
* {{Gemellaggio|Italia|Siena}}
* {{Gemellaggio|Italia|Foggia}}
* {{Gemellaggio|Italia|Sant'Angelo d'Alife}}
* {{Gemellaggio|Libano|Baalbek}}
* {{Gemellaggio|Romania|Bistrița}}
* {{Gemellaggio|Spagna|Cuenca}}
* {{Gemellaggio|Australia|Hobart}}
* {{Gemellaggio|Germania|Rottweil}}
* {{Gemellaggio|Canada|York (Ontario){{!}}York}}
* {{Gemellaggio|Polonia|Zielona Góra}}
* {{Gemellaggio|Cina|Haining}}
 
== Note ==
{{references|2}}
 
== Bibliografia ==
* {{cita libro | autore= Luigi Serra| |curatore= Istituto Italiano d'Arti Grafiche|titolo=Aquila. (Serie: Italia Artistica)| anno= 1929 |url=https://penelope.uchicago.edu/Thayer/I/Gazetteer/Places/Europe/Italy/Abruzzo/LAquila/LAquila/LAquila/_Texts/SERAQL/home.html/|cid=L. Serra}}
* Andreassi Fabio, ''"La città evento. L'Aquila ed il terremoto: riflessioni urbanistiche"'', Edizioni Aracne, ISBN 978-88-548-4649-4, 2012
* {{cita libro | nome= Simonetta| cognome= Ciranna | titolo= ABRUZZO. Architetture a confronto XIX e XX secolo| anno=2005| editore= Gangemi|città=Roma | cid=S. Ciranna}}
* AA. VV.''Encyclopædia Britannica Article'' ([http://www.britannica.com/eb/article-9047186/LAquila breve testo pubblico in rete]);
* {{cita libro|titolo=Abruzzo e Molise. Touring Club Italiano|editore=Touring|città=Milano|anno=2005|SBN=MOL0056415|cid=Touring Club Italiano, 2005}}
* Enrico Cavalli, ''Le origini sociali dello sport e del calcio aquilano'', L'Aquila, Biemme, 2011.
* {{cita libro | titolo= Guida d'Italia; Abruzzo e Molise. Touring Club Italiano| anno= 2007 | editore= Mondadori|cid=Touring Club Italiano, 2007}}
{{Bibliografia|Chiodi, 1997|
* {{cita libro |autore=Michael Heinzelmann |autore2=David Jordan |autore3=Cristina Murer |titolo=Amiternum and the upper Aterno valley: a Sabine-Roman town and its territory |lingua=en |anno=2010 |url=http://archaeologie.uni-koeln.de/files/Amiternum_JRA_2010.pdf |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130612092412/http://archaeologie.uni-koeln.de/files/Amiternum_JRA_2010.pdf |cid=Heinzelmann, Jordan, Murer 2008}}
Domenico Chiodi, Storia del tennis Aquilano 1921/1995, L'Aquila, Gruppo Tipografico Editoriale, 1997;
* {{Cita pubblicazione|autore=Fabio Redi et alii|titolo=Amiternum (AQ), “Campo S. Maria”, rapporto preliminare 2012|rivista=Archeologia medievale|volume=40|anno=2013|cid=Redi et alii 2013}}
}}
* {{cita libro | nome= Anton Ludovico| cognome= Antinori| titolo= Annales| cid= A.L. Antinori}}
{{Bibliografia|Chiodi, 1995|
* {{cita libro | titolo= Analisi ambientale preliminare per la verifica di assoggettabilità VAS | curatore= Comune dell'Aquila | url= http://www.comune.laquila.gov.it/moduli/output_immagine.php?id=5883 | cid= Analisi ambientale preliminare per la verifica di assoggettabilità VAS | accesso= 4 luglio 2021 | dataarchivio= 9 luglio 2021 | urlarchivio= https://web.archive.org/web/20210709184847/http://www.comune.laquila.gov.it/moduli/output_immagine.php?id=5883 | urlmorto= sì }}
Domenico Chiodi, ''L'Aquila cinquanta anni di calcio amatoriale'', L'Aquila, Gruppo Tipografico Editoriale, 1995;
* {{cita libro | nome= Angelo| cognome= Leosini | titolo= Annali della Città dell'Aquila (dalle origini al 1424)| anno= 1884| editore= Tip. Grossi Aquila| città= L'Aquila|cid=A. Leosini}}
}}
* {{cita libro | nome= Orlando| cognome= Antonini| titolo= Architettura religiosa aquilana| anno=2010| editore= Tau Editrice| città= Todi|cid=O. Antonini}}
{{Bibliografia|Chiodi, 1992|
* {{cita libro | autore= [[Buccio di Ranallo]]| |curatore= Vincenzo De Bartholomaeis |titolo= Cronaca Aquilana| anno= 1907 |url=https://archive.org/details/cronacaaquilana00buccgoog/|cid=Buccio di Ranallo}}
Domenico Chiodi, ''Storia del calcio Aquilano'', L'Aquila, Gruppo Tipografico Editoriale, 1992;
* {{cita libro | autore=Astrid Pellicano | titolo=Geografia e storia dei tratturi del Mezzogiorno: ipotesi di recupero funzionale di una risorsa antica | anno= 2007| editore= Aracne| cid=A. Pellicano }}
}}
* {{cita libro| autore=[[Girolamo Pico Fonticulano]]|titolo=Geometria|città=L'Aquila|cid=Pico Fonticulano}}
{{Bibliografia|Chiodi, 1988|
* {{cita libro | autore= A.R. Frattaroli |autore2= R. Caprarica |autore3 = C. Marsili| titolo=Giornale botanico italiano|volume= 128 | anno= 1994 |cid=A.R. Frattaroli, R. Caprarica e C. Marsili|url=https://www.tandfonline.com/doi/abs/10.1080/11263509409437140?journalCode=tplb19 }}
Domenico Chiodi, ''Le 170 chiese di L'Aquila dal Duecento al Novecento'', L'Aquila, Editrice Futura, 1988;
* {{cita libro | nome= Luigi | cognome= Mammarella | titolo= L'Abruzzo ballerino. Cronologia dei terremoti in Abruzzo dall'epoca romana al 1915 | anno= 1990 | editore= Adelmo Polla Editore | città= L'Aquila|cid= Mammarella}}
}}
* {{cita libro |autore=Umberto Russo |autore2=Edoardo Tiboni |titolo=L'Abruzzo nel Settecento |editore= Ediars|anno=2000 |città=Pescara |capitolo=L'Aquila |cid=U. Russo, E. Tiboni}}
{{Bibliografia|Clementi, 1998|
* {{cita libro | autore= Alessandro Clementi, ''Storia|autore2 = Elio Piroddi | titolo= dellL'Aquila. Dalle| originianno= alla1988 prima| guerraeditore= mondiale'',Laterza Roma-Bari,| Laterza,città= 1998Roma, Bari |ISBN = 88-420-54532799-4;5|cid=A. Clementi, E. Piroddi}}
* {{cita libro|autore=Giuseppe Cocco|titolo=L'Aquila terremotata|città=L'Aquila|url=https://books.google.it/books?id=xEkmDwAAQBAJ&pg=PA355&lpg=PA355&dq=dopoguerra+coppito&source=bl&ots=Tnt1k3HhZY&sig=ACfU3U29s6hNreTVod61ffuRfrJ0AcJsOQ&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwiAu5GLkv7tAhU05OAKHQXDB7U4ChDoATAJegQIBxAC#v=onepage&q=dopoguerra%20coppito&f=false|cid=G. Cocco}}
}}
* {{cita libro | nome= AA.| cognome= VV.| titolo= L'Aquila. Una città d'arte da salvare, 99| anno=2009 | cid= AA.VV., L'Aquila. Una città d'arte da salvare, 99}}
{{Bibliografia|Clementi, 1992|
* {{cita libro|nome=Domenico |cognome=Chiodi |titolo=Le 170 chiese di L'Aquila dal '200 al '900 |anno=1988 |editore=Gruppo Tipografico Editoriale |città=L'Aquila|cid=D. Chiodi}}
Alessandro Clementi, ''L'università dell'Aquila dal placet di Ferrante I d'Aragona alla statizzazione. 1458-1982'', Roma-Bari, Laterza, 1992, ISBN 88-420-3997-7;
* {{cita libro | nome=Clara | cognome= Verazzo| titolo=Le tecniche della tradizione: Architettura e città in Abruzzo citeriore | anno= 2015| editore= Gangemi Editore| città= Roma|cid=C. Verazzo}}
}}
* {{cita libro|titolo=Locus qui dicitur Aquila|autore=Beatrice Sabatini|url=https://books.google.it/books?id=HXVFDwAAQBAJ|isbn=9780244051068|cid=B. Sabatini}}
{{Bibliografia|Clementi, 1988|
* {{cita libro|autore=Ugo Speranza|cid=U. Speranza|titolo=Lo stemma della città dell'Aquila con la sigla di S. Bernardino da Siena|pubblicazione=Bullettino della Deputazione abruzzese di storia patria|anno=1961-1963}}
Alessandro Clementi, Elio Piroddi, ''L'Aquila'', Roma-Bari, Laterza, 1988, ISBN 88-420-2799-5;
* {{cita libro | nome= Alessandro | cognome= Clementi | titolo= L'università dell'Aquila dal placet di Ferrante I d'Aragona alla statizzazione. 1458-1982 | anno= 1992 | editore= Laterza | città= Roma, Bari |ISBN = 88-420-3997-7}}
}}
* {{cita libro|autore=Emidio Mariani|titolo=Memorie istoriche della Città dell'Aquila|anno= sec. XIX|cid=E. Mariani}}
{{Bibliografia|Clementi, 1979|
* {{cita libro | nome= Lucia | cognome= Travaini| titolo= Monete e storia nell'Italia medievale| anno= 2007| editore=Istituto poligrafico e Zecca dello Stato | cid=L. Travaini }}
Alessandro Clementi, ''L'arte della lana in una città del Regno di Napoli (sec. XIV-XVI)'', L'Aquila, Japadre, 1979, ISBN 88-7006-078-0;
* {{cita libro | autore= [[Plinio il Vecchio]] | titolo=Naturalis Historia |lingua=la|opera=III | cid=Plinio il Vecchio }}
}}
* {{cita libro| curatore= Comune dell'Aquila| titolo= Nuovo piano regolatore generale - Rapporto ambientale|url=http://www.comune.laquila.it/moduli/output_immagine.php?id=9491 |anno=2017|cid= Nuovo piano regolatore generale - Rapporto ambientale }}
{{Bibliografia|Mammarella, 1990|
* {{cita libro|curatore= Comune dell'Aquila| titolo= Nuovo piano regolatore generale - Relazione generale|url=http://www.comune.laquila.it/moduli/output_immagine.php?id=9444| anno 2017|cid= Nuovo piano regolatore generale - Relazione generale}}
Luigi Mammarella, ''L'Abruzzo ballerino. Cronologia dei terremoti in Abruzzo dall'epoca romana al 1915'', L'Aquila, Adelmo Polla Editore, 1990;
* {{cita libro | autore= Antonio Sànchez-Gijon| titolo= Pedro Luis Escriva, caballero Valenciano, constructor de Castillos| anno=1995 |lingua=es | città=Valencia |cid=A. Sànchez-Gijon}}
}}
* {{cita libro | nome= Pietro| cognome= Nelli| titolo= Roma Salaria Falacrina| anno= 2009 | editore= Lulu| città= Roma |ISBN= 978-1-4092-8882-4|cid= P. Nelli }}
* {{cita libro | autore= Marco Volpe| titolo= Santa Maria del Suffragio dall'archetipo settecentesco all'attuale progetto di ricostruzione: storia di una drammaturgia aquilana a più voci| anno= 2017|cid=M. Volpe}}
* {{cita libro| nome=Alessandro| cognome=Clementi| titolo=Statuta civitatis Aquile| anno=1977| città=Roma| url=https://gutenberg.beic.it/view/action/singleViewer.do?dvs=1625302166125~372&locale=de_DE&VIEWER_URL=/view/action/singleViewer.do?&DELIVERY_RULE_ID=10&frameId=1&usePid1=true&usePid2=true| cid=A. Clementi 1977| urlmorto=sì}}
* {{cita libro | autore= G. Vittori| titolo=Stato dell'Aquila degli Abruzzi nei grandi periodi sismici del 1315, 1349 e 1461-62 |volume= VIII|anno=1896 | editore= L'Aternina | città=Aquila |cid=G. Vittori|pubblicazione=Bollettino della deputazione abruzzese di storia patria}}
* {{cita libro| nome=Anna Maria |cognome=Reggiani|titolo=Una città non comune|editore=[[Mondoperaio]]|anno=2014|cid=A.M. Reggiani}}
 
== Voci correlate ==
{{div col}}
* [[Abruzzo]]
* [[Storia dell'Aquila]]
* [[Fondazione dell'Aquila]]
* [[Perdonanza Celestiniana]]
* [[Urbanistica dell'Aquila]]
* [[Terremoto dell'Aquila del 2009]]
* [[Arcidiocesi dell'Aquila]]
* [[Dialetto aquilano]]
* [[GeografiaArte dellall'Aquila]]
* [[ProvinciaUniversità degli Studi dell'Aquila]]
{{div col end}}
* [[Perdonanza]]
* [[Regno di Napoli]]
* [[Regno delle Due Sicilie]]
* [[Storia dell'Aquila]]
* [[Università degli studi dell'Aquila]]
* [[Zirè]]
 
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