Lago di Texcoco: differenze tra le versioni
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Il '''lago di Texcoco''' (pron. ''tescòco'', o più precisamente ''te<u>sh</u>còco''; [[nahuatl]]: ''ātezcatl'' '''''Texcoco''''' o '''''Tetzcohco''''') faceva parte di un sistema di laghi, in via di estinzione, localizzati al sud-est della [[valle del Messico]], nel centro del [[Messico]]. La storia che ha portato all'estinzione di buona parte della superficie dei corpi d'acqua che costituivano il sistema cominciò in [[Civiltà precolombiane|epoca precolombiana]].
Nel [[XVII secolo]], quando gli spagnoli avevano sottomesso i territori che chiamarono [[Vicereame della Nuova Spagna|Nueva España]], la capitale del viceregno fu oggetto di innumerevoli [[inondazione|inondazioni]]. Fu così che si pensò di costruire opere di drenaggio che, continuate dai successivi governi nell'epoca del [[Messico]] indipendente, hanno portato alla scomparsa quasi totale dei cinque laghi che formavano il sistema.
La conca lacustre della [[valle del Messico]] era formata dai laghi di Zumpango, [[Xaltocan]], Texcoco, Xochimilco e Chalco. Occasionalmente si parla della ''laguna de México'', ma solo quando si fa riferimento al periodo storico in cui gli indigeni costruirono una diga tra la sierra de Guadalupe, a nord del lago di Texcoco, e il [[
== Geografia fisica ==
=== Descrizione dell'invaso lacustre ===
La superficie totale del bacino idrologico del lago Texcoco (che include anche i laghi del nord e del sud della valle del Messico) si estende per più di
Il lago Texcoco faceva parte del sistema di laghi che copriva buona parte della superficie della valle del Messico. Nella stagione delle piogge, il lago si univa con gli altri quattro, che si trovavano tra le catene montuose che circondano la valle. A nord del lago si trovavano due piccole lagune di acqua salata. Queste furono chiamate di Xaltocan e Zumpango. Sono nomi
Il lago Texcoco si alimentava delle acque provenienti da due catene montuose che lo circondavano. A ponente, si trova la sierra de las Cruces, da dove scorrono ancora i fiumi Magdalena, Becerra, Barranca del Muerto, Eslava, Mixcoac e San Ángel. A oriente, numerosi ruscelli scendavano dalle nevi della [[sierra Nevada (Messico)|sierra Nevada]] verso [[Texcoco]], [[Chimalhuacán]] e [[Atenco]]. Tra questi fiumi erano il Coatepec e il Chapingo. I suoi confini sud e nord erano disegnati dalla sierra de Guadalupe e dalla [[sierra de
Nell'interno del lago vi erano numerosi isolotti. Tranne gli isolotti del Peñón de los Baños e il Peñón Viejo, il resto delle isole erano pianeggianti. Si trovavano specialmente nella
Fa parte del bacino della [[valle del Messico]], un sistema di laghi che comprendeva i laghi di [[lago di Xochimilco|Xochimilco]], [[lago di Chalco|Chalco]], [[lago di Xaltocan|Xaltocan]] e [[lago di Zumpango|Zumpango]]. Si trattava di un lago di acqua salata, dal quale in [[Civiltà precolombiane|epoca precolombiana]] si otteneva l'acqua per l'agricoltura. Dopo la distruzione delle dighe indigene che contenevano la loro crescita, le acque del lago di Texcoco inondavano periodicamente
=== Fisiografia e geologia ===
L'invaso del Texcoco appartiene alla subprovincia X dei Laghi e Vulcani dell'Anáhuac. Si tratta di una zona molto giovane in termini di tempo geologico. A sua
La superficie dell'invaso si formò durante il [[Quaternario (geologia)|periodo quaternario]] dell'[[Cenozoico|era cenozoica]]. Si tratta di un [[suolo]] con alto grado di salinità, salinità che a sua volta si trasmetteva all'acqua con cui era in contatto. Era circondato da catene montuose, composte per la maggior parte di [[roccia ignea|rocce ignee]] [[rocce effusive|effusive]], risultato del [[vulcanismo]] della
Durante il periodo terziario, il bacino del lago scaricava verso la conca del Balsas. Durante il successivo periodo [[geologia|geologico]], l'uscita delle acque fu fermata per l'emergenza della [[sierra de Ajusco-Chichinauhtzin]].
I suoli predominanti del bacino del lago Texcoco sono del tipo
=== Climatologia ===
Tutto il bacino del lago e le sue rive sono comprese in una regione con [[clima]] semisecco temperato. La [[temperatura]] media nella regione è di {{M|14
Spesso viene detto che il clima della regione dovette essere più mite in epoca precolombiana, prima della deforestazione della valle del Messico e di altre disgrazie che hanno posto la valle in una situazione ambientale delicata. Tuttavia, le indagini archeologiche evidenziano che la parte nordest della valle, corrispondente alla valle di Teotihuacan, fu sempre una regione con scarse risorse idriche, e che le variazioni di temperatura non furono così grandi fino a che il processo di urbanizzazione contribuì alla concentrazione di calore in alcune zone dell'antico invaso del Texcoco.
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Gli ecosistemi originari delle riviere lacustri del lago sono stati modificati notevolmente dall'influenza della presenza urbana. Dal loro arrivo nella valle del Messico, gli esseri umani si sono serviti delle risorse del lago per la loro sopravvivenza. Nella riviera orientale, ad esempio, esistono evidenze archeologiche che indicano che in quella regione ([[Tlapacoya]] e Tepexpan), gli uomini cacciavano [[mammut]], cervi e altri animali selvaggi.
Con il passare dei secoli, con lo sviluppo della vita sedentaria in [[Mesoamerica]], gli uomini approfittavano di tutto il materiale che il lago poteva fornire. Le sue rive erano coperte da una specie di [[giunchi]] (''[[Schoenoplectus acutus]]'') che in Messico erano conosciuti come ''tule''; di [[Salix|salici]] e altri alberi come [[ahuehuete]] (''Taxodium mucronatum'') e [[ahuejote]] (''Salix bonplandiana''). Era possibile trovare alghe nelle spiagge, e pescare diversi generi di pesci ed anfibi. Il lago era destinazione di numerosi uccelli migratori di diverse specie. Era anche casa per molte specie di mammiferi minori, specialmente [[roditori]].
Un importante utilizzo alimentare delle acque del lago, fin dall'epoca precolombiana, era costituito dall'[[acquacoltura]] di [[Corixidae|cimici acquatiche]]. Gli [[Axayácatl]], il nome generico con cui si indicano alcune specie di [[Rhynchota|rincoti]], commestibili sia come insetto sia come uovo, costituivano popolazioni di grande entità nei laghi salati del Messico. Sia la raccolta degli insetti sia la produzione del "caviale" hanno però subito una drastica contrazione a causa del prosciugamento o dell'inquinamento dei laghi e della forte antropizzazione del territorio nei secoli successivi.
Il prosciugamento dei laghi pose infatti fine alla presenza della maggior parte delle specie autoctone. Gli uccelli migratori si allontanarono dai laghi al centro del Messico, o furono sterminati, come i mammiferi, dalla caccia indiscriminata. Al ridursi l'estensione del lago, la fauna acquatica e la vegetazione soffrirono una riduzione o sparizione in ampie zone
Solo dopo l'inizio del ''Progetto Lago di Texcoco'' è stato possibile restaurare in parte gli [[ecosistema|ecosistemi]] nativi. Alla crescita seppur minima dell'estensione del lago, questo si è convertito nuovamente in destinazione delle specie migratorie. Associato a questo, esiste un piano per restaurare la vegetazione, però non è stato possibile realizzarlo causa la mancanza di fondi economici, e per la pressione dell'
== Storia del rapporto tra il lago e l'uomo ==
[[File:Acróbata de Tlatilco.
=== Epoca precolombiana ===
Le
Luogo di consolidazione della [[società (sociologia)|società]] agricola mesoamericana, le rive del lago si convertirono in uno dei principali centri di sviluppo nel processo di civilizzazione della Mesoamerica. Durante l'[[periodo preclassico mesoamericano|orizzonte preclassico]] (3000 a.C.--150 d.C.), il nordest del lago fu la culla di numerose popolazione che ricevettero l'influenza delle tradizioni ceramiche dell'occidente mesoamericano. Tra questi primi insediamenti si trovano [[Tlatilco]], [[Zacatenco]] e [[El Arbolillo]], che appartengono all'attuale stato del Messico. È stata proposta come ipotesi che questi popoli fossero appartenuti alla famiglia linguistica [[lingue otomanghe|otomangheana]], che in quel tempo doveva occupare estese zone del centro e del sud del Messico. D'altra parte, nella zona orientale del lago, Chimalhuacán e Tlapacoya continuavano ad essere centri importanti, dedicati alla coltivazione del mais.
A partire dal [[II secolo]] d.C., la popolazione del bacino cominciò a concentrarsi in una delle valli associate al lago, per formare quella che sarebbe stata una delle più importanti metropoli della Mesoamerica, [[Teotihuacan]], ubicata a nordest del lago, dedita all'agricoltura e al commercio interregionale. Teotihuacan fu una città abitata da persone di diverse origini [[etnia|etniche]], e fu il cuore della politica, dell'economia e della cultura mesoamericana dal secondo secolo fino all'ottavo secolo, nel quale cominciò il suo periodo di decadenza.
Con la recessione teotihuacana, la conca del lago Texcoco fu una delle destinazioni principali dei gruppi migranti provenienti dal nord della Mesoamerica. Alcuni di questi popoli avevano abbandonato i loro luoghi di origine per la catastrofe ecologica che pose fine alla cultura agricola nel semideserto del nord della Mesoamerica. Altri erano gruppi nomadi di frontiera che sfruttarono la situazione di caos politico dominante nell'area. In più, alcuni abitanti di Teotihuacan si rifugiarono in alcuni paesi sulle rive del lago, come [[Azcapotzalco]], [[Culhuacan]], Chimalhuacán e Portezuelo.
Venuti dal nord erano i [[chichimeca]], popoli di origine [[Lingua nahuatl|nahuatl]], che al mischiarsi con la popolazione originaria, diedero luogo alla cultura [[Toltechi|tolteca]] nel IX secolo. La sua egemonia non sarebbe durata più in là dell'XI secolo; quando nuove popolazioni nahuas si stabilirono sulle rive del lago Texcoco. Un esempio di loro è [[Tenayuca]], un insediamento nel nordest del lago abitata
=== Primi interventi umani al lago di Texcoco ===
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{{vedi anche|Chinampa}}
La maggior parte degli archeologi studiosi del passato
Una chinampa era costruita sul fondo dell'invaso. Si piantavano varie aste di ahuejote che sorreggevano un ''[[petate]]'', una specie di stuoia intrecciata di tule,
Tenochtitlan fu costruita quasi interamente su chinampas. La sua costruzione intorno all'isola di Mexico aumentò l'estensione di terreno disponibile all'interno del lago di dieci volte. Però la capitale azteca era vittima della crescita periodica del livello delle acque del lago. Inoltre, le acque che la circondavano erano di poco beneficio per l'agricoltura. Il problema venne risolto attraverso la costruzione di una diga.
==== Lo sbarramento di Nezahualcóyotl ====
Fu [[Acolmiztli Nezahualcóyotl]] che ideò la costruzione di una diga che servisse per controllare il livello delle acque del lago Texcoco. Fu costruito con migliaia di ore-uomo, fornite dagli abitanti dei paesi soggetti alla [[Triplice alleanza azteca]]. L'opera
La diga stava tra Atzacoalco, nel nord del lago, e Iztapalapa, al sud. Divideva la laguna in due parti. A oriente, erano le acque salmastre di Texcoco, e a ponente, il bacino si riempì di acque dolci—che non erano potabili—provenienti dai laghi di Xochimilco e Chalco. La divisione fu possibile per il fatto che i laghi di Xochimilco e Chalco si trovano a una maggiore altitudine del bacino orientale di Texcoco. La diga possedeva chiuse che permettevano vuotare l'invaso quando il livello delle acque fosse risultato pericoloso.
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Gli spagnoli arrivarono a Tenochtitlan nel [[1519]]. Arrivando dal sudest della valle del Messico, una delle prime località indigene che videro fu Iztapalapa. In quel tempo, la città di Iztapalapa era parte del sistema di popolazione reale che servivano allo stesso tempo come prima linea di difesa per la capitale e come fonte provvisoria di sostentamento e altre necessità. Di Iztapalapa, il cronista [[Bernal Díaz del Castillo]] scrive sorpreso:
{{
| |Y otro día por la mañana llegamos a la calzada ancha y vamos camino de Estapalapa. Y desde que vimos tantas ciudades y villas pobladas en el agua, y en tierra firme otras grandes poblazones, y aquella calzada tan derecha y por nivel cómo (''sic'') iba a México, nos quedamos admirados, y decíamos que parecía a las cosas de encantamiento que se cuentan en el libro de [[Amadís de Gaula|Amadís]], por las grandes torres y ''cúes''<ref>''Cu'' è uno dei primi nomi con cui gli spagnoli chiamarono i templi indigeni. Sembra che sia una parola maya. In náhuatl, i templi erano chiamati ''[[Teocalli]]'', o ''Casa del Dios''</ref> y edificios que tenían dentro en el agua, y todos de calicanto, y aun algunos de nuestros soldados decían que si aquello que veían si era entre sueños, y no es de maravillar que yo escriba aquí de esta manera, porque hay mucho que ponderar en ello que no sé como (''sic'') lo cuente: ver cosas nunca oídas, ni aun soñadas, como veíamos.<ref>Díaz del Castillo, 1998 [1632): 159</ref>|lingua=es}}
Il lago di Texcoco, che i mesoamericani avevano appreso come rendere utile molto bene, si convertì in uno dei fattori decisivi per la conquista spagnola. La città di Tenochtitlan, circondata com'era dall'acqua, fu presa facilmente e l'interruzione dei sistemi di fornitura d'acque potabile e alimenti provenienti dalla riviera texcocana e oltre. Secondo quanto raccontano le cronache indigene, raccolte alcuni anni dopo la guerra in lingua [[nahuatl]], praticamente tutte le popolazioni intorno al lago si allearono con gli spagnoli.
Dopo che gli invasori furono espulsi da Tenochtitlan il 30 giugno del [[1520]], furono ricevuti dai paesi del ponente della valle, che li aiutarono ad arrivare a [[Tlaxcala de Xicohténcatl|Tlaxcala]]. Lì poterono riorganizzarsi per
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Il risultato di questa guerra, si sa, fu il
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[[File:Lago de Texcoco.jpg|thumb|Dettaglio di un'antica mappa della [[Valle del Messico]] con il lago Texcoco: si osserva la sparizione della laguna, che circondava la città a occidente]]
Sebbene fosse consigliato lo stabilimento del governo in una località sulla terraferma, come Coyoacán o Texcoco, Hernán Cortés decise di spostarsi a México. Gli spagnoli, ricostruirono quasi tutta l'infrastruttura idraulica del lago. Ricostruirono l'acquedotto di [[Chapultepec]], che forniva l'acqua potabile "più chiara del cristallo". Ricostruirono le tre vie che univano l'isola con la terraferma. Ma non fecero lo stesso con la diga, fatto che determinò il prosciugamento dei laghi della valle del Messico.
Gli sbarramenti e le vie, oltre a regolare il livello delle acque, servivano per la conservazione delle stesse in alcune sezioni del lago di minore profondità, che durante l'[[estate]] si seccavano. Tuttavia, la mancante ricostruzione delle opere di ingegneria idraulica precolombiane da parte dei conquistatori coloniali
La discesa delle acque, e l'introduzione di nuove abitudini europee, diedero come risultato che il resto della laguna si convertisse in un magazzino di "acque di cattivo e pestilenziale odore, che non poco arreca danno alla città, specialmente quando in estate si secca parte di esse", come avrebbe scritto [[Antonio de Ciudad Real]], a proposito della sua visita alla capitale novohispana. Alla fine, i colonizzatori non trovarono nessuna utilità nel lago. Il lago non forniva acqua per l'agricoltura, né cresceva nessun pesce che valesse la pena—perlomeno agli occhi degli europei--; e il colmo, fino il sale che da esso si otteneva era disprezzato. Più che una fonte di vita quale era per i mesoamericani, il lago di Texcoco si convertì in una minaccia per la vita urbana della città.
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La orgogliosa capitale della Nueva España fu teatro di molteplici alluvioni durante il periodo coloniale. La prima di queste fu quella del [[1555]], che motivò la pianificazione di un sistema di drenaggio delle acque della valle. Il piano fu abbandonato con il retrocedere del livello delle acque. Altre memorabili inondazioni furono quelle avvenute nel 1580, 1607, 1622, 1629, 1707, 1714, 1806, 1819; e già nel periodo del Messico indipendente, nel 1856, 1865, 1900, 1901, e 1910<ref>Basáñez, 1995: 116, 180.</ref>. L'alluvione del [[1622]] ebbe luogo come conseguenza di un imprudente ordine del viceré Gelves, che ordinò di chiudere le porte del sistema drenante già iniziato da [[Enrico Martínez]] per sincerarsi che realmente la città era minacciata dalle esondazioni. La peggiore delle esondazioni fu quella del [[1629]], della quale scrive [[Vicente Riva Palacio]]:
{{
Resosi conto della supposta inutilità e pericolosità del lago, il governo coloniale spagnolo dette inizio alle opere di drenaggio che infine portarono alla sparizione della quasi totalità del lago di Texcoco e dei suoi quattro fratelli del nord e del sud. Questo compito si concluse nel XX secolo, con i lavori del Grande Canale di Scarico iniziati dal governo di [[Porfirio Díaz]]; così come il [[Drenaje Profundo de la Ciudad de México]], la cui prima tappa si concluse nel [[1975]].
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==== Piani del viceregno per lo svuotamento del bacino di Texcoco ====
Come si è detto, l'alluvione del 1555 fu il motivo che condusse alla decisione di implementare un sistema di drenaggio per il lago di Texcoco. Lo stesso fu pianificato dal viceré [[Luis de Velasco]], sebbene, come anche si è segnalato, fu abbandonato al diminuire il livello delle acque. L'inondazione del 1607 fu quella che portò a mettere in pratica il piano. Davanti alla situazione catastrofica della capitale, il viceré [[Luis de Velasco
La costruzione iniziò lo stesso anno, e si concluse un anno più tardi. Tuttavia, mal costruito com'era, il ''Taglio di Nochistongo'' non servì molto a causa delle multiple carenze, e la città fu nuovamente annegata. Inoltre, le spese della costruzione furono superate da quelle per le riparazione. Secondo un'informativa presentata al viceré [[García Guerra]], le uscite per la costruzione dello scarico si elevavano nel 1612 a 413.324 pesos<ref>Rosas, 1998: 31</ref>.
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Durante il [[XIX secolo]], lo scenario politico in Messico non si prestava per l'impegno di costruire monumentali opere di scolo come era quella raccomandata da Humboldt. Tuttavia, i laghi di Texcoco, Xaltocan e Zumpango cominciavano a ridursi di superficie, dopo la deviazione del fiume Cuautitlán dalla sua foce naturale a Zumpango verso il fiume Tula. In quell'epoca, la città comunicava con i laghi di Xochimilco e Chalco principalmente tramite il canale di La Viga. Questo passava per vari paesi dediti all'agricoltura situati nei vecchi isolotti della scomparsa laguna México. Tra loro erano [[Iztacalco]], Santa Anita Zacatlamanco, San Juanico Nextipac e Mexicaltzingo. Nel decennio del 1840, si introdussero le prime barche a vapore per il trasporto nel canale, che si era convertito in uno dei luoghi favoriti degli abitanti di Città del Messico.
Nel [[1856]], una nuova alluvione nella città rese chiaro che le opere di drenaggio del viceregno fossero superate. L'ingegnere [[Francisco de Garay]] riprese l'idea di Humboldt, e propose la creazione di un nuovo canale di scolo. I lavori iniziarono nel 1866 e si conclusero nel 1900. Il 17 marzo di quell'anno, Porfirio Díaz, presidente del Messico alla sua penultima rielezione, inaugurò le opere di drenaggio. Queste consistevano in un canyon di 39 chilometri di lunghezza—propriamente, il Gran Canale di Scolo, che nell'anno 2006 ha cominciato ad essere intubato<ref>[http://www.jornada.unam.mx/2006/07/30/038n3cap.php ''La Jornada''. 30 luglio 2006] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20071117114409/http://www.jornada.unam.mx/2006/07/30/038n3cap.php |data=17 novembre 2007 }}</ref>—e il primo tunnel di Tequisquiac, di dieci chilometri di lunghezza.
==== Opere di drenaggio moderne del lago di Texcoco ====
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Si supponeva che con le opere porfiriane, il problema delle inondazioni fosse risolto una volta per tutte. Tuttavia, verso la metà del decennio 1920, il sistema presentava già molte falle. Come avrebbe dimostrato nel 1947, l'ingegnere [[Nabor Carrillo]], l'estrazione di acqua dagli [[acquifero|acquiferi]] della valle del Messico produsse una perdita della [[Carico idraulico (Idrogeologia)|pendente]] del sistema di collettori di scarico. Nel 1950 diede inizio a un nuovo ampliamento dei collettori, e si provò ad aumentare la velocità di uscita dell'acqua, per mezzo della costruzione di un nuovo tunnel a Tequisquiac, che fu concluso nel 1954.
Nel 1938
==== Il recupero del lago ====
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Nella seconda metà del [[XX secolo]], la situazione ambientale nella valle del Messico vedeva le opere di drenaggio profondo mostrare i suoi punti deboli, e fintanto che fosse continuata la crescita demografica della città la questione dello svuotamento della conca si sarebbe complicata sempre più. In questi anni, estese aree del vecchio lago di Texcoco erano state incorporate alla zona urbana. Già lo avevano fatto gli attuali territori di [[Iztacalco]], [[Benito Juárez (D.F.)|Benito Juárez]] e [[Venustiano Carranza (D.F.)|Venustiano Carranza]]. Cominciava la colonizzazione della parte orientale, specialmente nell'enorme divisione chiamata [[Ciudad Nezahualcóyotl]], che all'epoca apparteneva al comune di Texcoco.
Le sabbie e i sali del letto del lago ormai asciutto si convertivano alla minore provocazione del vento in grandi mulinelli di {{chiarire|[[Carbonato di sodio|soda]]}} che bagnavano la costa orientale della città nella stagione secca. In tempo di pioggia invece, le strade si convertivano in paludi, grazie alla quantità di argilla depositatasi nel bacino nel tempo.
Nel 1965 si instaurò il ''Plan Texcoco'', comandato dagli ingegneri Nabor Carrillo e Gerardo Cruickshank. La base del piano consisteva nella reidratazione delle aree sterili del vecchio lago. Così, la città si sarebbe vista libera da inondazioni, l'equilibrio ecologico si sarebbe restaurato e la necessità di importare acqua da altri bacini sarebbe stata sostituita dall'esportazione delle eccedenze idriche verso il fiume Pánuco. Nel 1971 fu creata la Commissione del Lago di Texcoco, agli ordini della segreteria di risorse idrauliche, in seguito sciolta. Furono dichiarate aree di proprietà federale diecimila ettari di terreno salino ubicati tra l'oriente della città e Texoco de Mora.
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Il Progetto [[Vuelta a la ciudad lacustre]], elaborato tra gli altri da Alberto Kalach, contemplava la costruzione di un aeroporto nella zona federale del lago di Texcoco. Questo aeroporto, secondo i piani dello stesso Kalach, doveva essere costruito in un momento nel quale circa metà dei diecimila ettari della zona furono inondati nuovamente.
Nel 2001
L'inconveniente risultò il possesso del terreno da parte di vari campi comuni dei comuni dell'oriente del Messico. La discordanza con il prezzo che si pretendeva pagare come indennizzo, così come altre questioni di ordine politico, portarono vari di questi paesi a protestare contro il governo federale. Guidati dai possidenti di [[San Salvador Atenco]]
== Geografia umana ==
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Tuttavia, la crescita demografica raggiunse il culmine durante la seconda metà del secolo. In quegli anni, le trasformazioni economiche del paese motivarono la migrazione della campagna alle città. Ora, estese aree di quello che fu il lago erano occupate principalmente da emigranti provenienti dagli Stati del paese. Fu così come a poco a poco rimasero incorporate alla città numerose popolazioni che prima erano state indipendenti, come i paesi di [[Iztapalapa]] a sudest, o [[Ecatepec]] a nordest.
Attorno alla città si vennero creando [[cinture di miseria]] caratterizzate dalla mancanza di servizi pubblici. Questo accadde specialmente nella parte orientale del Distrito Federal, nella parte orientale di Ecatepec, e a ponente di [[Chimalhuacán]] e [[Texcoco]]. Questi comuni messicani videro convertite le terre salate del lago Texcoco in enormi suddivisioni dove oggi vivono milioni di persone. Solo il comune di [[Nezahualcóyotl (
Nel bacino di Texcoco e zone limitrofe — cioè in quello che il Consejo Nacional de la Población definisce come ''Área metropolitana del valle de México'' (AMVM) - vive circa il 19% della popolazione messicana. In cifre, più di 19 milioni di persone. La zona orientale dell'AMVM, o in altre parole, la zona corrispondente agli antichi laghi, continua ad essere la più deturpata dalla grande città. Funziona come [[città
== Note ==
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== Altri progetti ==
{{interprogetto
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Portale|Conquista spagnola delle Americhe|messico}}
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[[Categoria:Laghi del Messico|Texcoco]]
[[Categoria:Texcoco]]
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