|AnnoNascita = 1963
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Epoca = 1900
|Epoca2 = 2000
|Attività = ex terrorista
|Attività2 = collaboratrice di giustizia
|Nazionalità = italiana
|PostNazionalità = , componente dell'[[Organizzazioni armate di sinistra in Italia|organizzazione armata di sinistra]] denominata [[Nuove Brigate Rosse]].
Arrestata il 24 ottobre [[2003]] e condannata per l'[[omicidio di Massimo D'Antona]] e per quello di [[Omicidio di Marco Biagi|Marco Biagi]]. Nel [[2004]] si è pentita ottenendo lo sconto e la commutazione della pena nel regime di libertà condizionata prima, e di arresti domiciliari in seguito
}}
== L'arrestoBiografia ==
La Banelli venne arrestata, il 24 ottobre [[2003]], assieme ad altri sette presunti brigatisti: [[Laura Proietti]], [[Federica Saraceni]], [[Paolo Broccatelli]], [[Roberto Morandi]], [[Marco Mezzasalma]] e Alessandro Costa. Tutti accusati di partecipazione a banda armata, nell'ambito dell'inchiesta per l'[[omicidio di Massimo D'Antona]] condotta dai [[Giudice per le indagini preliminari|Gip]] Pietro Saviotti e Franco Ionta.<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2005/06/08/antona-saraceni-nega-tutto.html D'Antona, Saraceni nega tutto - La Repubblica, 8 giugno 2005]</ref> ▼
=== L'arresto ===
▲La Banelli venne arrestata , il 24 ottobre [[2003]] , assieme ad altri sette presunti brigatisti: [[Laura Proietti]], [[Federica Saraceni]], [[Paolo Broccatelli]], [[Roberto Morandi]], [[Marco Mezzasalma]] e Alessandro Costa. Tutti vennero accusati di partecipazione a banda armata, nell'ambito dell'inchiesta per l'[[omicidio di Massimo D'Antona]] condotta dai [[GiudicePubblici per le indagini preliminari|Gip]]Ministeri Pietro Saviotti e [[Franco Ionta ]].<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2005/06/08/antona-saraceni-nega-tutto.html D'Antona, Saraceni nega tutto - La Repubblica, 8 giugno 2005]</ref>
=== Il pentimento ===
Nel [[2004]] decise di pentirsi e di iniziareincominciare un percorso collaborativo che, per i giudici del Tribunale di sorveglianza, "attiene alla sua sfera interiore" ed è maturata dopo la nascita di un figlio, partorito mentre era ancora detenuta. Secondo i magistrati "Lala Banelli ha dimostrato di possedere uno spirito lucido e riflessivo, di essere pienamente consapevole del danno umano e sociale prodotto, di essere definitivamente distaccata dalle scelte eversive. Va riconosciuto il suo fondamentale apporto, che ha significativamente contribuito a smantellare la struttura organizzativa delle brBR. Si può dire raggiunto l’obiettivol'obiettivo del recupero alla società di una persona che si è dimostrata estremamente pericolosa [...] La Banelli non dichiara, come altri hanno fatto, che sono mutate le condizioni storiche che hanno reso necessaria la lotta armata; al contrario, afferma di essere cambiata lei e di aver capito di aver imperdonabilmente sbagliato.".<ref name="mamma">[http://www.ilrestodelcarlino.it/bologna/2009/04/15/165162-cinzia_banelli_brigatista.shtml ''Cinzia Banelli, da brigatista a mamma a tempo pieno'', 2 marzo 2005] su [[il Resto del Carlino]]</ref>
=== La condanna ===
Il 1º marzo [[2005]], nel processo di primo grado per l'[[omicidio di Massimo D'Antona]], giudicata con il rito abbreviato, venne condannata all'ergastolo. Pena ridotta dalla seconda [[Corte d'assise d'appello]] di [[Roma]] che, il 28 giugno [[2006]], trasforma il carcere a vita in dodici anni di reclusione, resi poi definitivi in Cassazione, nell'ultimo grado di giudizio il 28 giugno [[2007]].<ref name="mamma"/>
Nel processo per l'omicidio del giurista [[Omicidio di Marco Biagi|Marco Biagi]], ucciso che la sera del 19 marzo [[2002]], e in cui la Banelli partecipò facendo da staffetta, venne condannata a quindici anni e 4 mesi di reclusione, sentenza annullata dalla Cassazione perché non le era stata riconosciuta l’attenuantel'attenuante della collaborazione. Nel marzo del [[2008]], nel nuovo processo d’appellod'appello, venne quindi condannata definitivamente a dieci anni e 5 mesi.
Nella sua testimonianza, la Banelli, raccontò di come i brigatisti vennero agevolati dal fatto che Biagi girava senza protezione dopo che, qualche mese prima, gli era stata revocata la scorta: "Se Marco Biagi avesse avuto la scorta non saremmo riusciti ad ucciderlo. Per noi due persone armate costituivano già un problema. Non eravamo abituati ai veri conflitti a fuoco. Avremmo dovuto fare più attenzione, osservare possibili cambiamenti nella situazione del professore. Dovevamo controllare che non fosse solo. Invece arrivò alla stazione di Bologna da solo.".<ref>[http://www.repubblica.it/2004/i/sezioni/cronaca/brigaterosse5/pentifiglio/pentifiglio.html ''Se Biagi avesse avuto una scorta sarebbe ancora vivo'', 21 febbraio 2005] su [[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]</ref>
La sua decisione di pentirsi le ha permesso di ottenere la libertà condizionata nel [[2006]]. Il 15 aprile del [[2009]], il Tribunale di sorveglianza di [[Roma]], le ha concesso gli arresti domiciliari: secondo il programma di protezione riservato dal Viminale ai collaboratori di giustizia, le è stata quindi assegnata una nuova identità, dopo essere stata trasferita in una località segreta, e riconosciuto un sussidio.<ref name="mamma"/>
== Note ==
* [[Terrorismo italiano]]
* [[Nuove Brigate Rosse]]
* [[Omicidio di Massimo D'Antona]]
* [[Omicidio di Marco Biagi]]
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* [http://www.brigaterosse.org/brigaterosse/ Brigate Rosse - Fatti, Documenti e Personaggi]
* {{cita web |1=http://www.brigaterosse.org/brigaterosse/ |2=Brigate Rosse - Fatti, Documenti e Personaggi |accesso=13 aprile 2009 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090413034320/http://www.brigaterosse.org/brigaterosse/ |dataarchivio=13 aprile 2009 |urlmorto=sì }}
* [{{cita web|url=http://www.radioradicale.it/searchx/www?scope=1&query=Processo%20per%20l'omicidio%20di%20Massimo%20D'Antona&groups=22,21,24 |titolo=Radio Radicale - Udienze processo omicidio D'Antona]}}
* [http://www.lastoriasiamonoi.rai.it/puntata.aspx?id=656 La Storia Siamo Noi - L'Omicidio di Massimo D'Antona] ▼
* [{{cita web|url=http://www.lastoriasiamonoi.rai.it/pop/schedaVideo640480puntata.aspx?id=877 656|titolo=La Storia Siamo Noi - L'Omicidio di MarcoMassimo Biagi]D'Antona|urlmorto=sì}}
▲* [{{cita web|url=http://www.lastoriasiamonoi.rai.it/ puntatapop/schedaVideo640480.aspx?id= 656 877|titolo=La Storia Siamo Noi - L'Omicidio di MassimoMarco D'Antona]Biagi|urlmorto=sì}}
{{Portale|biografie}}
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