Civiltà: differenze tra le versioni

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{{F|antropologia|aprile 2023}}
Il termine '''civiltà''' deriva dal [[Lingua latina|latino]] ''civilitas'', a sua volta derivato dall'aggettivo ''civilis'', da ''civis'' ("cittadino"). In questo ambito indicava dunque l'insieme delle qualità e delle caratteristiche del membro di una comunità cittadina. A volte il termine veniva contrapposto a ''rusticitas'', nel senso di buone maniere cittadine contrapposte alla rozzezza degli abitanti della campagna.
Il termine '''civiltà''', proveniente dal [[Lingua latina|latino]] ''civilĭtas'', a sua volta derivato dall'aggettivo ''civilis'',<ref name="Vocabolario della Treccani">{{Treccani|civilta||v=sì|accesso=2021-08-21}}</ref> cioè attinente al ''civis'' («[[cittadino]]») e alla ''civitas'' («[[città]]»), indicava l'insieme delle qualità e delle caratteristiche materiali, [[cultura]]li e [[spiritualità|spirituali]] di una [[comunità]], che spesso venivano contrapposte al concetto di [[barbarie]].<ref name="Vocabolario della Treccani"/> Il termine voleva inoltre distinguere l'organizzazione democratica dello [[Stato]] civile da quella [[individualismo|individualistica]] ed [[autarchia|autarchica]] della vita nelle [[campagna|campagne]]. In tal senso la civiltà risultava definita dall'uso di [[buone maniere]] cittadine contrapposte alla ''rusticitas'', la rozzezza degli abitanti della campagna.<ref name="Treccani">{{Treccani|civilta||accesso=2021-08-21}}</ref>
[[File:Cole Thomas The Consummation The Course of the Empire 1836.jpg|miniatura|upright=1.7|''[[Corso dell'Impero|Il corso dell'Impero]]'', di [[Thomas Cole]] (1836).]]
In un'accezione più moderna e generale, il termine civiltà fa riferimento sia a un esito (come ad esempio all'insieme di tutele dei [[diritti umani]] e del [[società (sociologia)|contesto sociale]] ed [[Etica|etico]] messe in atto da un paese, e quindi dalla maggioranza della [[popolazione]] che lo compone) sia a un processo (ad esempio l'evoluzione dei processi tecnologici, economici e sociali)<ref>[[Vaclav Smil]], ''Crescita. Dai microrganismi alle megalopoli'', traduzione di L. Canova, Hoepli, 2022, pag, 538, ISBN 978-88-360-0900-8.</ref>.
 
== Storia del significato ==
Con entrambi i significati il termine passò nella [[lingua italiana]] nel [[XIV secolo|Trecento]]. A partire dal [[Rinascimento]], il significato iniziò ad includere un giudizio di valore, relativo alla superiorità del proprio modo di vita, considerato più progredito, rispetto a quello di altre e differenti culture, sia antiche, sia extraeuropee, la conoscenza delle quali si andava diffondendo in [[Europa]]. Avvicinandosi molto al termine di "[[cultura]]" cominciò inoltre ad indicare le caratteristiche (idee, valori, tradizioni) proprie di un popolo in un particolare momento della sua storia.
[[File:Egypt.Giza.Sphinx.02.jpg|miniatura|sinistra|L'[[Antico Egitto]] è un classico esempio di antica civiltà.]]
Con i primi due significati il termine passò nella [[lingua italiana]] nel [[XIV secolo|Trecento]]. A partire dal [[Rinascimento]], il significato iniziò ad includere un giudizio di valore, relativo alla superiorità del proprio modo di vita, considerato più progredito, rispetto a quello di altre e differenti culture, sia antiche, sia extraeuropee, la conoscenza delle quali si andava diffondendo in tutta [[Europa]]. Avvicinandosi molto al termine di "[[cultura]]" cominciò inoltre ad indicare le caratteristiche (idee, valori, tradizioni) proprie di un popolo in un particolare momento della sua storia.
[[File:Akropolis by Leo von Klenze.jpg|miniatura|upright=1.3|La civiltà dell'[[antica Atene]] in una ricostruzione ideale di [[Leo von Klenze]], 1846 ([[Neue Pinakothek]], [[Monaco di Baviera]]).]]
In italiano il termine indica attualmente l'insieme degli aspetti culturali e di organizzazione politica e sociale di una popolazione; un significato affine indica invece lo stadio a cui una certa popolazione si trova in un determinato momento e si collega alla vecchia idea di una continua evoluzione verso forme sempre più alte di progresso sociale e tecnologico. Nel primo significato il termine civiltà è quasi sinonimo di "[[cultura]]", nell'accezione riguardante il patrimonio delle realizzazioni artistiche e scientifiche di un popolo in una determinata epoca (in senso [[Antropologia|antropologico]] l'insieme delle manifestazioni della vita spirituale e materiale di una comunità). Nel secondo significato invece se ne differenzia tenendo ad assumere un significato più universale, di generale progresso dell'umanità.
 
* In [[Lingua francese|francese]] il significato dei due termini, affine a quello italiano, tende ad assumere, a partire dall'[[Illuminismo]], una più accentuata contrapposizione al concetto di "naturale", includendo ogni creazione e realizzazione umana.
In italiano il termine indica attualmente l'insieme degli aspetti culturali e di organizzazione politica e sociale di una popolazione; un significato affine indica invece lo stadio a cui una certa popolazione si trova in un determinato momento e si collega alla vecchia idea di una continua evoluzione verso forme sempre più alte di progresso sociale e tecnologico. Nel primo significato il termine è quasi sinonimo di "[[cultura]]", nell'accezione riguardante il patrimonio delle realizzazioni artistiche e scientifiche di un popolo in una determinata epoca (in senso [[Antropologia|antropologico]] l'insieme delle manifestazioni della vita spirituale e materiale di una comunità). Nel secondo significato invece se ne differenzia tenendo ad assumere un significato più universale, di generale progresso dell'umanità.
* In [[Lingua inglese|inglese]], mentre il termine ''culture'' ha un significato affine a quello dell'italiano "cultura", ''civilization'' tende ad indicare uno specifico tipo di cultura, basato sull'introduzione dell'agricoltura intensiva, la presenza di città, istituzioni formali e un'autorità centrale, che pur prescindendo da un giudizio di valore, può essere attribuito a certe culture e non ad altre.
* In [[Lingua tedesca|tedesco]] il termine ''Kultur'' tende piuttosto ad indicare l'espressione dei valori naturali e istintivi dell'essere umano, mentre il termine ''Zivilisation'' l'insieme delle norme e dei comportamenti, di carattere più convenzionale, o anche delle capacità tecnologiche e materiali, in quanto tali trasmissibili.
 
=== Diversi significati del termine ===
*In [[Lingua francese|francese]] il significato dei due termini, affine a quello italiano, tende ad assumere, a partire dall'[[Illuminismo]], una più accentuata contrapposizione al concetto di "naturale", includendo ogni creazione e realizzazione umana.
[[File:Grün - The End of Dinner.jpg|miniatura|L'emergere delle buone maniere a tavola e di altre forme di [[galateo (costume)|galateo]] è presentato come una delle caratteristiche della società civile da [[Norbert Elias]] in [[Il processo di civilizzazione]] (1939). ''Fin de souper'' di [[Jules-Alexandre Grün]] (1913).]]
*In [[Lingua inglese|inglese]], mentre il termine ''culture'' ha un significato affine a quello dell'italiano "cultura", ''civilization'' tende ad indicare uno specifico tipo di cultura, basato sull'introduzione dell'agricoltura intensiva, la presenza di città, istituzioni formali e un'autorità centrale, che pur prescindendo da un giudizio di valore, può essere attributo a certe culture e non ad altre.
Molti [[Antropologia|antropologi]] del [[XIX secolo]] credevano nel concetto dell'[[evoluzione culturale]], secondo il quale i popoli hanno la naturale tendenza a progredire da uno stato [[primitivo]] ad uno civilizzato. A questi concetti si riferisce la classificazione di [[John Wesley Powell]] delle culture in "selvagge", "barbare" e "civilizzate".
*In [[Lingua tedesca|tedesco]] il termine ''Kultur'' tende piuttosto ad indicare l'espressione dei valori naturali e istintivi dell'essere umano, mentre il termine ''Zivilisation'' l'insieme delle norme e dei comportamenti, di carattere più convenzionale, o anche delle capacità tecnologiche e materiali, in quanto tali trasmissibili.
[[Ralph Waldo Emerson]], in ''Civilizzazione'' constatava l'inevitabile estinzione dei popoli che non accettavano di stare al passo con i tempi e la tecnologia, che rifiutavano l'innovazione in senso lato, sia tecnologica sia spirituale.
 
Questa concezione, che rappresentò la giustificazione teorica del [[colonialismo]] europeo è stata successivamente superata dal [[relativismo culturale]], secondo il quale i valori e i modi di una cultura non possono essere giudicati al di fuori di quella cultura ([[Franz Boas]]). Le differenti culture non vengono più contrapposte in una scala di valori, tra "civilizzate" (nel senso anglosassone di ''civilization'') e "non civilizzate". Anche per questo motivo si tende nel mondo anglosassone a sostituire il termine di "''civilization''" con quello di "''society''" ("società").
==Diversi significati del termine civiltà==
 
Le civiltà tendono ad espandersi e ad influenzare altre culture o ad assimilarle. Molti storici hanno trattato di queste ampie sfere culturali, che contengono al loro interno vari popoli e culture, considerando le civiltà come unità singole. Un esempio di questo approccio si trova nel [[Filosofia|filosofo]] degli inizi del [[XX secolo|Novecento]] [[Oswald Spengler]], che sosteneva che ogni civiltà possiede un simbolo culturale principale unico, e subisce, in analogia con gli organismi viventi, un ciclo di nascita, vita, declino e morte, per venire quindi soppiantata da un'altra civiltà, con una nuova cultura in espansione, nata intorno ad un nuovo simbolo culturale.
Molti [[Antropologia|antropologi]] del [[XIX secolo]] credevano nel concetto dell'[[evoluzione culturale]], secondo il quale i popoli hanno la naturale tendenza a progredire da uno stato primitivo ad uno civilizzato. A questi concetti si riferisce la classificazione di [[John Wesley Powell]] delle culture in "selvagge", "barbare" e "civilizzate".
 
Questo concetto di civiltà come "cultura unificata" ha influenzato anche le teorie storiche di [[Arnold J. Toynbee]], alla metà del [[XX secolo]], che studiò il processo di civilizzazione nell'opera in dodici volumi ''A Study of History''. Il declino di una civiltà è dovuto soprattutto al declino morale o religioso, piuttosto che a ragioni economiche o ambientali. Vengono identificate 26 "civiltà"
Questa concezione, che rappresentà la giustificazione teorica del [[colonialismo]] europeo è stata successivamente superata dal [[relativismo culturale]], secondo il quale i valori e i modi di una cultura non possono essere giudicati al di fuori di quella cultura ([[Franz Boas]]). Le differenti culture non vengono più contrapposte in una scala di valori, tra "civilizzate" (nel senso anglosassone di ''civilization'') e "non civilizzate". Anche per questo motivo si tende nel mondo anglosassone a sostituire il termine di "''civilization''" con quello di "''society''" ("società").
 
[[Samuel P. Huntington]] ha definito la civiltà come il più ampio raggruppamento culturale riferibile al concetto di identità culturale di un insieme di persone, e in breve ciò che distingue gli esseri umani dalle altre specie animali. Secondo questo autore i conflitti dell'attuale [[XXI secolo]] saranno dovuti allo "[[Lo scontro delle civiltà|scontro di civiltà]]", in cui si riveleranno determinanti le differenze culturali, piuttosto che i contrasti di natura ideologica, politica od economica tra i diversi stati.
Le civiltà tendono ad espandersi e ad influenzare altre culture o ad assimilarle. Molti storici hanno trattato di queste ampie sfere culturali, che contengono al loro interno vari popoli e culture, considerando le civiltà come unità singole. Un esempio di questo approccio si trova nel [[Filosofia|filosofo]] degli inizi del [[XX secolo|Novecento]] [[Oswald Spengler]], che sosteneva che ogni civiltà possiede un simbolo culturale principale unico, e subisce, in analogia con gli organismi viventi, un ciclo di nascita, vita, declino e morte, per venire quindi soppiantata da un'altra civiltà, con una nuova cultura in espansione, nata intorno ad un nuovo simbolo culturale.
 
Altri studiosi, utilizzando la [[teoria degli insiemi]], definiscono la civiltà come un sistema complesso, o più precisamente come la rete di città che emerge dalle culture pre-urbane, e che sono definite dalle reciproche interazioni in campo economico, politico, militare e diplomatico, e infine culturale. Diversi teorici sostengono che attualmente il mondo intero si sta integrando in un sistema complesso mondiale, fenomeno conosciuto con il termine di [[globalizzazione]], sebbene diverse civiltà e società siano tra loro del tutto indipendenti economicamente; o politicamente; o persino culturalmente.
Questo concetto di civiltà come "cultura unificata" ha influenzato anche le teorie storiche di [[Arnold J. Toynbee]], alla metà del [[XX secolo]], che studiò il processo di civilizzazione nell'opera in dodici volumi ''A Study of History''. Il declino di una civiltà è dovuto soprattutto al declino morale o religioso, piuttosto che a ragioni economiche o ambientali. Vengono identificate 26 "civiltà"
 
Si discute di quale sia la natura di questa integrazione globale, e contemporaneamente di quale sia l'elemento chiave che permetta di identificare una civiltà (culturale, tecnologica, economica, politica o militare e diplomatica). [[David Wilkinson]] ha suggerito che l'integrazione militare e diplomatica riscontrabile nella [[Egitto antico|civiltà egiziana]] e nella [[civiltà mesopotamica]] diede luogo alla cosiddetta "Civiltà centrale" intorno al [[1500]] AC, che più tardi si espanse ad includere tutto il [[Medio Oriente]] e l'[[Europa]] e si è successivamente diffusa, con il fenomeno del [[colonialismo]] europeo, nell'[[Americhe|America]], in [[Australia]], in [[Cina]] e in [[Giappone]]. Secondo Wilkinson, infatti, le civiltà possono essere anche culturalmente eterogenee. Altri studiosi individuano invece nelle [[Crociate]] il primo passo nel processo di [[globalizzazione]]. In quest'ambito, [[Noam Chomsky]] ha descritto un secolo e mezzo di [[civiltà occidentale]], a partire dalla [[Colonizzazione europea delle Americhe|colonizzazione europea]], come lo sviluppo e la decadenza dell'"impero occidentale", in cui il termine di ''empire'' viene sostituito a quello di "civilization".
[[Samuel P. Huntigton]] ha definito la civiltà come il più ampio raggruppamento culturale riferibile al concetto di identità culturale di un'insieme di persone, e in breve ciò che distingue gli esseri umani dalle altre specie animali. Secondo questo autore i conflitti dell'attuale [[XXI secolo]] saranno dovuti allo "scontro di civiltà", in cui si riveleranno determinanti le differenze culturali, piuttosto che i contrasti di natura ideologica, politica od economica tra i diversi stati.
 
Altri ancora focalizzando l'attenzione sullo sviluppo tecnologico sottolineano come la [[civiltà industriale]] stia via via soppiantando globalmente la precedente civiltà agraria e viene ipotizzata un'ulteriore trasformazione relativa alla [[società dell'informazione]]. La "[[scala di Kardashev]]" classifica le civiltà sulla base del loro stadio tecnologico, principalmente misurando la quantità di [[energia]] che sono in grado di utilizzare.
Altri studiosi, utilizzando la [[teoria degli insiemi]], definiscono la civiltà come un sistema complesso, o più precisamente come la rete di città che emerge dalle culture pre-urbane, e che sono definite dalle reciproche interazioni in campo economico, politico, militare e diplomatico, e infine culturale. Diversi teorici sostengono che attualmente il mondo intero si sta integrando in un sistema complesso mondiale, fenomeno conosciuto con il termine di [[globalizzazione]], sebbene diverse civiltà e società siano tra loro del tutto indipendenti economicamente. o politicamente. o persino culturalmente.
 
La civiltà, intesa come sviluppo tecnologico, è stata anche considerata in modo negativo: i movimenti religiosi tendono a contrastarla per l'importanza che viene attribuita ai valori materiali a spese di quelli spirituali. [[Karl Marx]] vedeva invece l'inizio della civilizzazione, con la divisione del lavoro e l'organizzazione sociale, collegato all'inizio della gerarchizzazione e dello sfruttamento. Alcuni movimenti [[Femminismo|femministi]] l'hanno identificata con l'inizio della dominazione maschile sulla donna e i movimenti [[Ambientalismo|ambientalisti]] come l'inizio dello sfruttamento eccessivo delle risorse naturali, a cui si deve invece contrapporre uno [[sviluppo sostenibile]]. Il [[primitivismo]] (uno dei principali esponenti è [[John Zerzan]]) vede la civiltà come qualcosa che costringe gli esseri umani a vivere in modo innaturale, ad opprimere i più deboli e a danneggiare l'ambiente.
Si discute di quale sia la natura di questa integrazione globale, e contemporaneamente di quale sia l'elemento chiave che permetta di identificare una civiltà (culturale, tecnologica, economica, politica o militare e diplomatica). [[David Wilkinson]] ha suggerito che l'integrazione militare e diplomatica riscontrabile nella [[Egitto antico|civiltà egiziana]] e nella [[civiltà mesopotamica]] diede luogo alla cosiddetta "Civiltà centrale" intorno al [[1500]] AC, che più tardi si espanse ad includere tutto il [[Medio Oriente]] e l'[[Europa]] e si è successivamente diffusa, con il fenomeno del [[colonialismo]] europeo, nell'[[America]], in [[Australia]], in [[Cina]] e in [[Giappone]]. Secondo Wilkinson, infatti, le civiltà possono essere anche culturalmente eterogenee. Altri studiosi individuano invece nelle [[Crociate]] il primo passo nel processo di globalizzazione. In quest'ambito [[Noam Chomsky]] ha descritto la civiltà occidentale degli ultimi cinquecento anni, a partire dalla [[colonizzazione]] [[Europa|europea]] come lo sviluppo e la decadenza dell'"impero occidentale", sostituendo il termine di ''empire'' a quello di "civilization".
 
== Elenco di civiltà (secondo Toynbee e Huntington) ==
Altri ancora focalizzando l'attenzione sullo sviluppo tecnologico sottolineano come la [[civiltà industriale]] stia via via soppiantando globalmente la precedente civiltà agraria e viene ipotizzata un'ulteriore trasformazione relativa alla [[società dell'informazione]]. La "scala di Kardashev" classifica le civiltà sulla base del loro stadio tecnologico, principalmente misurando la quantità di energia che sono in grado di produrre.
{{F|antropologia|gennaio 2012}}
Tra le civiltà identificate nella storia dell'umanità:
* [[Dwarka]] (9-12.000 anni fa)
* [[Sumeri]]
* [[Babilonesi]]
* [[Antico Egitto|Egitto antico]]
* [[Ittiti]]
* '''Civiltà levantine''' ([[Storia della Siria|Siria]], [[Fenici]], [[Ebrei]])
* [[Civiltà cretese]]
* '''Civiltà classica''' ([[Grecia antica]], [[Civiltà romana|Roma antica]])
* [[Veneti]]
* [[Celti]]
* [[Vichinghi]]
* [[Islam|Civiltà islamica]]
* [[Zimbabwe#Storia|Zimbabwe]]
* [[Civiltà della valle dell'Indo]] ([[Harappa]])
* [[Induismo|Civiltà indù]] ([[impero Maurya]] e [[impero Gupta]])
* [[Cambogia|Civiltà cambogiana]] ([[impero Khmer]])
* [[Srivijaya]] (isola di [[Sumatra]])
* [[Majapahit|Civiltà Majapahit]] (isola di [[Giava]])
* [[Civiltà cinese]]
* [[Mongoli|Civiltà mongola]]
* [[Giappone antico]]
* [[Cultura del Mississippi]]
* [[Civiltà precolombiane]] ([[Olmechi]], [[Toltechi]], [[Aztechi]])
* [[Maya|Civiltà Maya]]
* '''Civiltà andine''' ([[Inca]])
* [[Austronesiani|Civiltà austronesiana]] (regno di [[Champa]])
* [[Civiltà occidentale]], secondo alcuni si distingue da questa la [[Europa|civiltà europea]].
* [[Russia]] ([[Impero russo]] e [[Unione Sovietica]]) o secondo alcuni [[Comunismo]] (Unione Sovietica e Repubblica Popolare della [[Cina]]).
* [[Civiltà indiana]]
* [[Civiltà precolombiane#America del Nord|Civiltà dei nativi americani]] (o indiani d'America, pellerossa)
* [[Giappone|Civiltà giapponese]]
* [[Civiltà nuragica]] ([[Sardegna]])
 
== Note ==
<references/>
 
== Voci correlate ==
La civiltà, intesa come sviluppo tecnologico, è stata anche considerata in modo negativo: i movimenti religiosi tendono a contrastarla per l'importanza che viene attribuita ai valori materiali a spese di quelli spirituali. [[Karl Marx]] vedeva invece l'inizio della civilizzazione, con la divisione del lavoro e l'organizzazione sociale, collegato all'inizio della gerarchizzazione e dello sfruttamento. Alcuni movimenti [[Femminismo|femministi]] l'hanno identificata con l'inizio della dominazione maschile sulla donna e i movimenti [[Ambientalismo|ambientalisti]] come l'inizio dello sfruttamento eccessivo delle risorse naturali, a cui si deve invece contrapporre uno [[sviluppo sostenibile]]. Il [[Primitivismo]] (uno dei principali esponenti è [[John Zerzan]]) vede la civiltà come qualcosa che costringe gli esseri umani a vivere in modo innaturale, ad opprimere i più deboli e a danneggiare l'ambiente.
* [[Barbarie]]
 
* [[Cittadino]]
==Elenco di civiltà (secondo Toynbee e Huntigton)==
* [[Culla della civiltà]]
Tra le civiltà identificate nella storia dell'umanità:
* [[SumeriCultura]]
* [[Dialogo di civiltà]]
*[[Babilonesi]]
* [[Egitto anticoEtica]]
* [[IttitiPrimitivo]]
* [[Progresso (filosofia)|Progresso]]
*Civiltà levantine ([[Siria]], [[Fenici]], [[Ebrei]])
* [[CiviltàScala di minoicaKardašëv]]
*[[Civiltà classica|Civiltà greco-romana]] ([[Grecia antica]], [[Roma antica]])
*[[Celti]]
*[[Vichinghi]]
*[[Civiltà islamica]]
*[[Zimbabwe]]
*[[Civiltà della valle dell'Indo]] ([[Harappa]])
*[[Civiltà indù]] ([[impero Mauryan]] e [[impero Gupta]])
*[[Civiltà cambogiana]] ([[impero Khmer]])
*[[Srivijaya]] (isola di [[Sumatra]])
*[[Civiltà Majapahit]] (isola di [[Giava]])
*[[Cina]]
*[[Civiltà mongola]]
*[[Giappone antico]]
*[[Civiltà del Mississipi]]
*[[Civiltà precolombiana]] ([[Olmechi]], [[Toltechi]], [[Aztechi]])
*[[Civiltà Maya]]
*[[Civiltà andine]] ([[Incas]])
*[[Civiltà austronesiana]] ([[regno di Champâ]])
*[[Civiltà occidentale]], secondo alcuni si distingue da questa la [[civiltà europea]].
*[[Russia]] ([[Impero russo]] e [[Unione Sovietica]])o secondo alcuni [[Comunismo]] (Unione Sovietica e Repubblica Popolare della [[Cina]]).
 
== Altri progetti ==
==Collegamenti esterni==
{{interprogetto|wikt=civiltà|q}}
 
== Collegamenti esterni ==
*[http://www.educational.rai.it/lemma/testi/archeologia/civilta.htm Scheda sul termine "civiltà"] nel sito di Rai Educational
* {{Collegamenti esterni}}
*[http://www.emsf.rai.it/interviste/interviste.asp?d=405 Intervista a Pietro Rossi su "cultura" e "civiltà"] sul sito dell'Enciclopedia multimediale delle scienze filosofiche.
* [http://www.centrounescotriesteeducational.rai.it/morin2004lemma/testi/archeologia/civilta.htm Intervista a Edgar MorinScheda sul tematermine del dialogo tra civitlà"civiltà"] sulnel sito del Centro UNESCO di Trieste[[Rai Educational]].
* [https://web.archive.org/web/20050426092422/http://www.emsf.rai.it/interviste/interviste.asp?d=405 Intervista] a [[Pietro Rossi (filosofo)|Pietro Rossi]] su "cultura" e "civiltà", nel sito dell{{'}}''Enciclopedia multimediale delle scienze filosofiche''.
*[http://www.srseuropa.it/mat_for/glo/B05.htm Cultura e civiltà] sul sito di Studio Ricerche Sociali.
* [https://web.archive.org/web/20050317085954/http://www.centrounescotrieste.it/morin2004.htm Intervista] a [[Edgar Morin]] sul tema del [[dialogo tra civiltà]], sul sito del Centro [[UNESCO]] di [[Trieste]].
* [http://www.srseuropa.it/mat_for/glo/B05.htm Cultura e civiltà] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20050816090459/http://www.srseuropa.it/mat_for/glo/B05.htm |data=16 agosto 2005}} sul sito di Studio Ricerche Sociali.
* [https://web.archive.org/web/20050403212328/http://www.zmag.org/Italy/alam-chomsky-civilta-barbarie.htm Un'intervista] a [[Noam Chomsky]] sul tema "''Civiltà e barbarie''".
* {{cita web | 1 = http://www.arcobaleno.net/cultura/concettodiciviltauniversale.htm | 2 = Il concetto di civiltà universale nella cultura occidentale | accesso = 26 giugno 2005 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20050428044937/http://www.arcobaleno.net/cultura/concettodiciviltauniversale.htm | dataarchivio = 28 aprile 2005 | urlmorto = sì}}
 
{{Controllo di autorità}}
*[http://www.zmag.org/Italy/alam-chomsky-civilta-barbarie.htm Un intervista a [[Noam Chomsky]] sul tema "Civiltà e barbarie"]
{{Portale|antropologia|storia|sociologia}}
*[http://www.arcobaleno.net/cultura/concettodiciviltauniversale.htm Il concetto di civiltà universale nella cultura occidentale]
 
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