Diocesi di Padova: differenze tra le versioni
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{{diocesi della chiesa cattolica
|nome = [[Diocesi]] di [[Padova]]
|latino = Dioecesis Patavina
|immagine =
|titolo = [[
|titolare = [[Claudio Cipolla]]
|emeriti = [[
|vicario = Giuliano Zatti
|stato = Italia
|ritoliturgico = [[rito romano|romano]]
|eretta =
|stemma =
|mappa =
|mappacollocazione = Roman Catholic Diocese of Padua in Italy.svg
|mappaprovincia = Ecclesiastical province of Venice in Italy.svg
|suffraganeadel = [[patriarcato di Venezia]]
|regione = [[Regione ecclesiastica Triveneto|Triveneto]]
|battezzati = 1.
|popolazione = 1.
|proporzione =
|sacerdotisecolari =
|sacerdotiregolari =
|sacerdoti =
|battezzatipersacerdote =
|diaconi =
|religiosi =
|religiose = 1.
|vicariati =
|parrocchie = 459
|superficie = 3.297
|cattedrale = [[Duomo di Padova|
|patroni = [[Prosdocimo di Padova|San Prosdocimo]]
|indirizzo = Via Dietro Duomo 15, 35139 Padova, Italia
|sito = www.diocesipadova.it/
|anno = 2024
}}
La '''diocesi di Padova''' (
==Territorio==
Il territorio diocesano presenta una conformazione a dir poco complessa, in quanto non corrisponde alla [[provincia di Padova]] e giunge a comprendere l'[[Altopiano dei Sette Comuni]] in provincia di Vicenza, la maggior parte della [[Riviera del Brenta]] in provincia di Venezia, l'area del massiccio del [[Monte Grappa|Grappa]] posta a cavallo tra le province di Vicenza, Treviso e Belluno, nonché alcuni comuni adagiati sul medio Piave nelle province di Treviso e Belluno. Le parrocchie fuori dalla provincia di Padova sono 36 nella [[città metropolitana di Venezia]], 77 nella [[provincia di Vicenza]], 13 nella [[provincia di Treviso]] e 15 nella [[provincia di Belluno]].
===Evoluzione storica===
Gli storici fanno corrispondere i confini con quelli dei ''municipia'' romani di ''Patavium'' e ''Ateste'' e, nel primo periodo, di ''Vicentia'', il che giustificherebbe l'appartenenza al territorio dell'Altopiano di Asiago. Il primo dato certo riguardo ai confini risale però all'
[[File:Berengar I of Italy.jpg|miniatura|sinistra|Berengario I e la sua corte]]
Pochi anni dopo, nel
Nel
La geografia "a due tronconi" resistette fino alla riforma ecclesiastica asburgica del
Con la [[bolla pontificia|bolla]] ''[[De salute Dominici gregis]]'' del 1º maggio 1818 [[papa Pio VII]] stabilì il passaggio dalla diocesi di Padova a quella di [[Diocesi di Vicenza|Vicenza]] delle parrocchie pedemontane di [[Breganze]], [[Friola]], [[Marostica]], [[Mason Vicentino|Mason]], [[Molvena]], [[Nove (Italia)|Nove]], [[Molvena|Pianezze San Cristoforo]], [[Pianezze|Pianezze San Lorenzo]], [[Schiavon]] e [[Molvena|Villaraspa]], mentre Padova ricevette in cambio [[Villa del Conte]], [[San Giorgio in Bosco|Sant'Anna Morosina]], [[Onara]], [[Cittadella (Italia)|Cittadella]], [[Rossano Veneto|Rossano]], [[Lozzo Atestino|Lozzo]] e [[Selvazzano]]. Padova ricevette inoltre la parrocchia di [[Primolano]] dalla diocesi di Feltre (oggi [[diocesi di Belluno-Feltre]]), quella di [[Barbona]] dalla diocesi di Adria (oggi [[diocesi di Adria-Rovigo]]) e quella di [[Cinto Euganeo]] dalla [[diocesi di Verona]].
Per effetto di tali aggiustamenti, la diocesi che prima si componeva di due zone non contigue assunse l'attuale conformazione "a clessidra", con Cittadella a fare da congiunzione fra la zona alta e quella bassa.
Il 22 maggio 2024, in forza del decreto ''Quo aptius'' del [[Dicastero per i vescovi]], la parrocchia di Mure di [[Colceresa]] è stata ceduta alla diocesi di Vicenza.<ref>{{la}} [https://www.vatican.va/archive/aas/documents/2024/acta-giugno2024.pdf Decreto ''Quo aptius''], AAS 116 (2024), p. 795.</ref>
===Chiese e vicariati===
{{vedi anche|Parrocchie della diocesi di Padova|Chiese di Padova}}
Sede vescovile è la città di [[Padova]], dove si trova la [[Duomo di Padova|basilica cattedrale di Santa Maria Assunta]]. Nel territorio sorgono, oltre alla cattedrale e alla [[Basilica di Sant'Antonio di Padova|pontificia basilica di Sant'Antonio]], altre 4 [[Basilica minore|basiliche minori]]: la [[basilica di Santa Giustina]] e la [[Basilica del Carmine (Padova)|Basilica di Santa Maria del Carmine]] a Padova, la [[Abbazia di Praglia|basilica di Santa Maria Assunta]] a [[Teolo]], e la [[Basilica di Santa Maria delle Grazie (Este)|basilica di Santa Maria delle Grazie]] a [[Este (Italia)|Este]].
A partire da giugno 2025, le [[parrocchia|parrocchie]] della diocesi sono state raggruppate in 47 "collaborazioni pastorali", a loro volta raggruppate in 16 [[vicariati]].<ref>{{Cita web|url=https://www.diocesipadova.it/la-nuova-geografia-pastorale-della-diocesi-di-padova/|titolo=La nuova “geografia pastorale” della Diocesi e le indicazioni per i referenti di ambito|accesso=25 giugno 2025}}</ref>
===Basilica di Sant'Antonio di Padova===
La pontificia [[Basilica di Sant'Antonio di Padova|basilica del Santo]] non è compresa nel territorio diocesano poiché direttamente [[Basilica papale#Basilicae maiores fuori Roma|soggetta alla Santa Sede]]: è rappresentata da un delegato pontificio, carica attualmente ricoperta dall'[[arcivescovo]] [[Diego Giovanni Ravelli]].
==Storia==
===Le origini e i primi secoli===
[[File:Veronese Martirio di Santa Giustina.jpg|miniatura|destra|[[Paolo Veronese]], ''Il martirio di Santa Giustina'', Galleria degli Uffizi, Firenze.]]
La fondazione della chiesa di Padova è tradizionalmente attribuita a [[Prosdocimo di Padova|san Prosdocimo]] che, inviato da [[Pietro apostolo|san Pietro]], avrebbe iniziato l'opera di evangelizzazione e di organizzazione ecclesiastica dell'entroterra veneto, opera continuata dai suo successori, i santi Massimo e Fidenzio; figura di grande rilievo nella prima storia cristiana di Padova è la conversione della giovane [[Giustina di Padova|Giustina]], martirizzata durante le persecuzioni di [[Diocleziano]]. Recenti studi tendono a ricondurre la fondazione della cattedra patavina e di una definita formazione ecclesiastica attorno al
[[File:
Tra il
Il vescovo Ursiniano, pur residente a Malamocco, si firmò come ''episcopus sanctae ecclesiae Paduanae'' negli atti del [[sinodo]] [[roma]]no del
===Il medioevo===
[[File:Heinrich III. (HRR) Miniatur.jpg|miniatura|destra|L'imperatore Enrico III, di cui il vescovo Bernardo fu cappellano mentre sedeva alla cattedra di Padova.]]
Dopo un buio periodo, legato alla totale decadenza della ''Patavium'' saccheggiata, con l'età carolingia si attua un lento restauro degli organismi ecclesiastici nella sintonia tra vescovi e casa imperiale. Le donazioni di [[Berengario del Friuli]] e la ''concessione di poter innalzare castelli'' per difesa propria e della popolazione resero responsabile i vescovi dell'ordine politico e territoriale rendendoli effettivi feudatari in contrasto col sorgere insistente di potenze signorili di ambito rurale. Per garantire l'assoluta indipendenza dell'[[Basilica di Santa Giustina|Abbazia di Santa Giustina]], ma anche dei monasteri di [[Chiesa di San Pietro Apostolo (Padova)|San Pietro]] e [[Chiesa di Santo Stefano (Padova)|Santo Stefano]] alla metà del
L'influenza imperiale culminò con la salita alla cattedra di Bernardo che aveva il titolo di cappellano di [[Enrico III il Nero|Enrico III]] e di Waltolff, proveniente dal capitolo canonicale della [[cattedrale di Augusta]]. Nel frattempo non sappiamo come venissero accolte le disposizioni canoniche provenienti da Roma per iniziativa dei [[Papa|papi]] [[Papa Leone IX|Leone IX]] e [[Papa Niccolò II|Niccolò II]], emanate ad arginare il fenomeno della [[simonia]] e del concubinato. Verso il
[[File:Leon IX (cropped).jpg|miniatura|sinistra|Papa Leone IX, presente all{{'}}''inventio'' dei santi Massimo, Giuliano e Felicita]]
Il forte senso civico portò a corrompere i rapporti tra la chiesa padovana ed il potere imperiale. Non a caso [[Enrico IV di Franconia|Enrico IV]] soggiornò a Padova a più riprese tra
Il XIII secolo fu caratterizzato dai grandi movimenti del clero regolare: l'abbazia di Santa Giustina, guidata dal carismatico abate [[Arnaldo da Limena]], nel
Ma fu il fiorire dei nuovi ordini mendicanti ad aprire una nuova stagione edificatoria, verso la metà del secolo: la costruzione della [[Chiesa degli Eremitani|chiesa dei Santi Filippo e Giacomo]] per la comunità degli Agostiniani, la [[Chiesa di Sant'Agostino (Padova)|chiesa di Sant'Agostino]] per i Domenicani, la [[Basilica del Carmine (Padova)|chiesa di Santa Maria del Carmine]] per i Carmelitani, ma soprattutto lo sviluppo del grande complesso antoniano dopo la canonizzazione di Sant'Antonio, avvenuta nel 1232 tramutò la città in uno dei fondamentali centri del francescanesimo europeo.
===Il periodo veneziano===
Nel Cinquecento il vescovo decide di costruire una grandiosa villa a [[Torreglia]], su un'altura ai piedi dei [[Colli Euganei]], ispirata ad una ''domus'' romana. La villa nata come rifugio dalla calura nel periodo estivo e come cenacolo di artisti e letterati, ebbe varie ristrutturazioni e rimase proprietà della diocesi fino al 1962. Divenuta proprietà del [[Fondo Ambiente Italiano]], è ancora oggi nota come [[Villa dei Vescovi]].
Nel 1671 il vescovo [[Gregorio Barbarigo]] istituì il [[seminario]] diocesano, a cui nel 1684 aggiunse una tipografia.
Da sempre parte della [[provincia ecclesiastica]] di [[Patriarcato di Aquileia|Aquileia]], con la soppressione di quest'ultima, il 19 gennaio 1753, in forza della [[Bolla pontificia|bolla]] ''Suprema dispositione'' di [[papa Benedetto XIV]], la diocesi di Padova divenne [[Diocesi suffraganea|suffraganea]] dell'[[arcidiocesi di Udine]], nuova [[sede metropolitana]] per quella parte dell'antico patriarcato che si trovava nel territorio della Serenissima.<ref>{{cita libro|autore=[[Giuseppe Cappelletti]]|url=http://books.google.it/books?id=HdMCAAAAQAAJ&pg=PA842|titolo=Le Chiese d'Italia della loro origine sino ai nostri giorni|volume= vol. VIII|città= Venezia|anno= 1851| pp = 842-858}}</ref>
===Gli ultimi due secoli===
[[File:Bishops Palace -Il Palazzo dei Vescovi 10-20 2068.jpg|thumb|left|upright=1.2|Il [[Episcopio (Padova)|palazzo vescovile]] di Padova, sede anche del [[Museo diocesano di Padova|Museo diocesano]].]]
Il 1º maggio 1818, in forza della bolla ''[[De salute Dominici gregis]]'' di [[papa Pio VII]], Udine divenne semplice vescovato e Padova venne aggregata alla provincia ecclesiastica di [[Patriarcato di Venezia|Venezia]]. Contestualmente cedette 10 parrocchie alla [[diocesi di Vicenza]], e in cambio ottenne una parrocchia ciascuna dalle diocesi di [[Diocesi di Verona|Verona]], [[Diocesi di Feltre|Feltre]] e [[Diocesi di Adria|Adria]] e altre 7 dalla stessa diocesi di Vicenza.<ref>{{Cita libro|lingua=la|url=http://books.google.it/books?id=as_XHufGgeYC&pg=PA36|capitolo=Bolla ''De salute Dominici gregis''|titolo= Bullarii romani continuatio|volume= Tomo XV|città= Romae|anno= 1853| pp = 36–40, in particolare i paragrafi 12 e 17}}</ref>
Nel 1908, per volere del vescovo [[Luigi Pellizzo]], venne fondato il settimanale diocesano ''[[La Difesa del popolo]]''.
Nel 1950 nacque il [[Cuamm]] (Collegio universitario aspiranti medici missionari), per iniziativa del professor Francesco Canova, già medico missionario in Giordania, e con l'assenso del vescovo [[Girolamo Bortignon]].<ref>{{cita web|url=https://www.mediciconlafrica.org/blog/chi-siamo/gli-anni-50-le-origini/''Gli|titolo=anni '50: le origini|sito=Medici con l'Africa - Cuamm}}</ref>
Nel 1960 aprì a Sarmeola di [[Rubano]] l'Opera della Provvidenza S. Antonio (O.P.S.A.), una grande struttura residenziale che accoglie persone con gravi disabilità. Fu voluta dal vescovo Girolamo Bortignon nel 1955, in seguito alla sua prima visita pastorale alle parrocchie della diocesi, durante la quale rilevò la situazione di emarginazione e bisogno in cui vivevano tante persone, la cui assistenza gravava esclusivamente sulle loro famiglie.<ref>{{cita web|url=https://www.operadellaprovvidenza.it/la-storia/|titolo=''Opera della Provvidenza. La storia''}}</ref>
Dopo aver acquistato il [[palazzo Trevisan-Mion]] di via Zabarella, nel 1974 la curia padovana lo assegnò al neonato Centro universitario vescovile, destinandolo ad attività pastorali nell'ambito dell'[[Università di Padova]].<ref>{{cita web|url=http://www.centrouniversitariopd.it/index.php/menus/storia |titolo=Cenni storici |accesso=18 luglio 2017}}</ref>
Nel 2000 è stato inaugurato il [[Museo diocesano di Padova|Museo diocesano]], allestito negli ambienti del [[Palazzo vescovile di Padova|Palazzo vescovile]].
Dal 2005 ha sede a Padova la [[Facoltà teologica del Triveneto]], di cui il vescovo di Padova è per statuto vice-gran cancelliere.
Nel 2021 il vescovo [[Claudio Cipolla]] indice un [[sinodo diocesano]],<ref>{{cita web|url=https://www.diocesipadova.it/indizione-sinodo-diocesano-della-chiesa-di-padova/|titolo=Indizione Sinodo diocesano della Chiesa di Padova}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.diocesipadova.it/primo-sinodo-del-terzo-millennio-della-chiesa-patavina/|titolo=Primo Sinodo del terzo millennio della Chiesa patavina}}</ref> che si apre il 5 giugno 2022, solennità di [[Pentecoste]], e si conclude il 25 febbraio 2024.
Nel 2025, essendo ormai ridotto a poche unità il numero dei seminaristi, il [[Seminario di Padova|seminario diocesano]] viene accorpato a quelli di [[Diocesi di Adria-Rovigo|Adria-Rovigo]], [[Diocesi di Chioggia|Chioggia]] e [[Diocesi di Vicenza|Vicenza]]. Gli alunni risiedono presso Casa Madre Teresa di Calcutta, all'interno del complesso dell'O.P.S.A. di Sarmeola di Rubano.
==Missioni diocesane==
La diocesi di Padova è presente con propri missionari ''[[
* in [[Brasile]] (dal 1951),
* in [[Etiopia]] (dal 2019), nella [[prefettura apostolica di Robe]];
* in [[
==
* San [[Daniele di Padova]], patrono della città
* Santa [[Giustina di Padova]], patrona della città
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* Beato [[Andrea Giacinto Longhin]], vescovo di [[Diocesi di Treviso|Treviso]], nato a [[Campodarsego]]
* San [[Leopoldo da Castelnuovo]]
* San [[Massimo di Padova]], secondo vescovo della diocesi
* San [[Fidenzio di Padova]], terzo vescovo della diocesi
==Cronotassi dei vescovi==
Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.
[[File:Andrea Mantegna 018.jpg|miniatura|destra|[[Andrea Mantegna]], ''San Prosdocimo, primo vescovo di Padova'', Pinacoteca di Brera.]]
La seguente cronotassi, fino alla fine del
* ''San'' [[Prosdocimo di Padova|Prosdocimo]] †
* ''San'' [[Massimo di Padova|Massimo]] †
* ''San'' [[Fidenzio di Padova|Fidenzio]] †<ref>Al suo posto il catalogo riporta Calporniano. Secondo Lanzoni l'assenza di san Fidenzio è
* ''San'' Procolo †
* Teodoro †
* Avisiano †
* Ambrogio †
* ''San'' Siro † (inizio del
* Suero †
* ''San'' [[San Leonino|Leonino]] †<ref>Il 29 giugno erano venerati a Padova due santi, Leolino e Ilario, entrambi spesso inseriti nell'antico catalogo; il primo è identificato con Leonino, il secondo con l'Ilario dopo Vero.</ref>
* Mariano †
* Eupavio †
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* Paolo †
* Vero †
* ''Sant''{{'}}Ilario †
* Crispino † (prima del
* Limpidio †
* Vitellio †
* Provino †
* ''Beato'' Severiano †
* Bergullo † (menzionato nel
* ''Beato'' Giovanni †
* Cipriano †
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* Vitale †
* Odo †
* Ursiniano † (menzionato nel
* Assalonne †
* Richinaldo †
Riga 160 ⟶ 179:
* Diuto †
* Teodosio †
* Rodingo †<ref>Un vescovo italiano di nome Rodingo, senza indicazione della sede, è menzionato in due documenti dell'
* Bodone †
* Giuseppe †
* Rodone (o Bodone) †
* Luitaldo †
* Domenico † (prima dell'
* Aldegusio †
* Notingo †
* Ercorado †
* Rosio o Rorio † (prima dell'
* Bilango †
* Liotaldo †
* Obaldo †
* Ebbone †
* Turingario †<ref>Un vescovo Turingario è menzionato in un diploma spurio di [[Ludovico II il Giovane|Ludovico II]] dell'
* Valto (o Valaico) †
* Pietro II †<ref>Un Pietro è documentato nell'
* Pietro III †
* Sibicone † (menzionato nel
* Ardemanno †<ref>Da Ercorado ad Ardemanno l'ordine dal catalogo padovano è diverso da quello di Cappelletti e Gams, secondo i quali il catalogo è stato manomesso con lo spostamento di alcuni vescovi. Secondo Savio (''op. cit.'', pp. 93-94), la presenza di così tanti vescovi per un periodo relativamente breve è dubbia; inoltre, lo stesso autore fa notare come molti nomi patavini corrispondono, forse non casualmente, a nomi di vescovi contemporanei di altre diocesi: Giuseppe di [[Diocesi di Ivrea|Ivrea]], Liotaldo di [[Diocesi di Pavia|Pavia]], [[Adalgisio di Novara]], Notingo di [[Diocesi di Brescia|Brescia]], Bilongo di [[Diocesi di Verona|Verona]], Turingario di [[Diocesi di Concordia-Pordenone|Concordia]], Bodone di [[Diocesi di Acqui|Acqui]].</ref>
* Ildeberto o Adalberto † (prima del
* Zenone † (? - dopo il 21 marzo
* Gozzelino (o Gaulino) † (prima del 25 aprile
* Orso † (prima del
* Aistolfo † (menzionato nel
* Burcardo † (menzionato nel
* Arnaldo † (menzionato nel
* ''Beato'' [[Bernardo
* Waltolff † (
* Olderico † (
* Milone † (
* Pietro IV † (
* Sinibaldo † (
* ''San'' [[Bellino di Padova|Bellino Bertaldo]] † (
* Giovanni Cacio † (
* [[Gerardo Offreducci da Marostica]] † (
* Giordano † (prima del 3 dicembre
* Giacomo Corrado † (18 luglio
** ''Sede vacante (1239-1250)''
* [[Giovanni Battista Forzatè]] † (
* Percivallo Conti † (circa
*
* [[Giovanni Savelli]], [[Ordine dei frati predicatori|O.P.]] † (14 novembre
* [[Ottobuono di Razzi]] † (11 febbraio
* [[Pagano della Torre (XIV secolo)|Pagano della Torre]] † (29 aprile
* [[Ildebrandino Conti]] † (27 giugno
* Giovanni Orsini † (14 gennaio
* [[
* [[Giovanni Piacentini (pseudocardinale)|Giovanni Piacentini]] † (23 gennaio
* Elia Beaufort † (28 aprile
* Raimondo, [[Ordine di San Benedetto|O.S.B.]] † (23 gennaio
* Giovanni Enselmini † (1º ottobre
* Ugo Roberti † (7 maggio
* [[Stefano da Carrara]] † (25 giugno
** [[Stefano da Carrara]] † (10 aprile
* Albano Micheli † (8 marzo
* [[Pietro Marcello (vescovo)|Pietro Marcello]] † (16 novembre
* [[Pietro Donà]] † (16 giugno
* [[Fantino Dandolo]] † (8 gennaio
** [[Papa Paolo II|Pietro Barbo]] † (9 marzo
* [[Jacopo Zeno]] † (26 marzo
** [[Pietro Foscari (cardinale)|Pietro Foscari]] † (15 aprile
* Giovanni Battista Micheli † (
* [[Pietro Barozzi]] † (14 marzo
* [[Pietro Dandolo]] † (20 ottobre
* [[Sisto Gara della Rovere]] † (11 giugno
* [[Marco Corner (cardinale)|Marco Corner]] † (9 marzo
* [[Francesco Pisani]] † (8 agosto
* [[
* [[Nicolò Ormaneto|Nicolò Ormanetto]] † (3 luglio
* [[Federico Corner (cardinale 1531
* [[Alvise Corner (vescovo)|Alvise Corner]] † (4 ottobre
* [[Marco Corner (vescovo)|Marco Corner]] † (12 dicembre
* [[Pietro Valier]] † (18 agosto
* [[Federico Corner (cardinale 1579
* Marcantonio Corner † (15 novembre
* [[Luca Stella]] † (11 luglio
* Giorgio Corner † (14 luglio
* ''San'' [[Gregorio Barbarigo]] † (24 marzo
* [[Giorgio Corner (cardinale)|Giorgio Corner]] † (26 agosto
* [[Gianfrancesco Barbarigo]] † (20 gennaio
* [[Giovanni Minotto Ottoboni]] † (8 febbraio
* [[Papa Clemente XIII|Carlo della Torre Rezzonico]] † (11 marzo
* [[Sante Veronese]] † (11 settembre
* [[Antonio
* [[Nicolò Antonio Giustinian]], [[Congregazione cassinese|O.S.B.]] † (14 dicembre
** ''Sede vacante (1796-1807)''
* [[Francesco Scipione Dondi dall'Orologio]] † (18 settembre
* [[Modesto Farina]] † (13 agosto
* [[Federico Manfredini]] † (19 marzo
* [[Giuseppe Callegari]] † (25 settembre
* [[Luigi Pellizzo]] † (13 luglio
* [[Elia Dalla Costa]] † (23 maggio
* [[Carlo Agostini]] † (30 gennaio
* [[Girolamo Bartolomeo Bortignon]], [[Ordine dei frati minori cappuccini|O.F.M.Cap.]] † (1º aprile
* [[Filippo Franceschi]] † (7 gennaio
* [[Antonio Mattiazzo]] (5 luglio
* [[Claudio Cipolla]], dal 18 luglio
==Statistiche==
La diocesi
{{tabella dati diocesi}}
|-
Riga 284 ⟶ 303:
|-
| 2013 || 1.008.112 || 1.076.954 || 93,6 || 1.018 || 724 || 294 || 990 || 50 || 395 || 1.722 || 459
|-
| 2016 || 1.029.000 || 1.075.698 || 95,7 || 958 || 685 || 273 || 1.074 || 53 || 330 || 1.713 || 459
|-
| 2019 || 1.012.157 || 1.059.437 || 95,5 || 936 || 666 || 270 || 1.081 || 54 || 416 || 1.433 || 459
|-
| 2021 || 1.000.240 || 1.046.855 || 95,5 || 901 || 631 || 270 || 1.110 || 53 || 403 || 1.474 || 459
|-
| 2023 || 1.031.636 || 1.081.808 || 95,4 || 858 || 627 || 231 || 1.202 || 55 || 341 || 1.283 || 459
|}
== Note ==
==
*{{Catholic Encyclopedia|Padua}}
* {{cita libro|autore=[[Francesco Lanzoni]]|url=https://www.archive.org/stream/MN5017ucmf_0#page/n951/mode/2up|titolo=Le diocesi d'Italia dalle origini al principio del secolo VII (an. 604)|volume= vol. II|città= Faenza|anno= 1927| pp = 911–917}}
* {{cita libro|autore=[[Giuseppe Cappelletti]]|url=http://books.google.it/books?id=Pzo8AQAAIAAJ&pg=PA477|titolo=Le chiese d'Italia dalla loro origine sino ai nostri giorni|volume= vol. X|città= Venezia|anno= 1854| pp = 477 e seguenti}}
* {{cita libro|autore=[[Cesare Cantù]]|url=http://books.google.it/books?id=WeMYAAAAYAAJ&pg=PA206|titolo=Grande illustrazione del Lombardo-Veneto|volume= vol. IV|città= Milano|anno= 1859| pp = 206–210 (cronotassi)}}
* {{cita libro|autore=[[Nicolò Antonio Giustinian]]|url=http://books.google.it/books?id=2QA_AAAAcAAJ&printsec=frontcover&hl=it#v=onepage&q&f=false|titolo=Serie cronologica dei vescovi di Padova|città= Padova|anno= 1786}}
* {{cita libro|autore=Francesco Saverio Dondi dall'Orologio|titolo=Dissertazioni sopra l'istoria ecclesiastica di Padova|città= Padova|anno= 1802-1817}}
* {{cita web|url=http://www.arciconfraternitasantantonio.org/site/pages/show/statuto|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120312181613/http://www.arciconfraternitasantantonio.org/site/pages/show/statuto|urlmorto=sì|titolo=Statuto dell'arciconfraternita|postscript=nessuno}} di [[Basilica di Sant'Antonio di Padova|Sant'Antonio di Padova]]
* {{cita libro|capitolo=Il tradizionale catalogo dei vescovi padovani, riportato dal ''Liber Regiminum Paduae''|url=https://archive.org/details/p1rerumitalicarums08card/page/381/mode/1up?view=theater|titolo=Rerum italicarum scriptores|volume= tomo VIII| pp = 381–383}}
* {{cita libro|autore=[[Pius Bonifacius Gams]]|url=http://www.wbc.poznan.pl/dlibra/doccontent?id=65154&dirids=1|titolo=Series episcoporum Ecclesiae Catholicae|città= [[Lipsia|Leipzig]]|anno= 1931| pp = 797–799|lingua=la}}
* {{la}} [[Konrad Eubel]], ''Hierarchia Catholica Medii Aevi'', [https://archive.org/details/hierarchiacathol01eubeuoft/page/385/mode/1up vol. 1], pp. 385–386; [https://archive.org/details/hierarchiacathol02eubeuoft/page/210/mode/1up vol. 2], p. 210; [https://archive.org/details/hierarchiacathol03eube/page/267/mode/1up vol. 3], p. 267; [https://archive.org/details/hierarchiacathol04eubeuoft/page/275/mode/1up?view=theater vol. 4], pp. 275–276; [https://www.archive.org/stream/hierarchiacathol05eubeuoft#page/308/mode/1up vol. 5], pp. 308–309; [https://www.archive.org/stream/hierarchiacathol06eubeuoft#page/330/mode/1up vol. 6], p. 330.
==Voci correlate==
* [[Duomo di Padova]]
* [[Chiese di Padova]]
* [[Parrocchie della
* ''[[La Difesa del popolo]]'', settimanale diocesano
* [[Medici con l'Africa Cuamm]]
* [[Museo diocesano di Padova]]
* [[Seminario maggiore di Padova]]
* [[Facoltà teologica del Triveneto]]
* [[Episcopio (Padova)]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto
==Collegamenti esterni==
*{{collegamenti esterni}}
* [[Annuario pontificio]] del 2024 e precedenti, in {{Catholic-hierarchy}}
* {{gcatholic|pado0}}
* {{cita web|url=http://www.beweb.chiesacattolica.it/diocesi/diocesi/761/Padova|titolo=Diocesi di Padova}}
{{Portale|diocesi|Veneto}}
[[Categoria:Diocesi
|