Bianco, rosso e Verdone: differenze tra le versioni

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{{Film
|titoloitalianotitolo = Bianco, rosso e Verdone
|titolooriginale = Bianco, rosso e Verdone
|immagine = Bianco, rosso e verdone (pasquale).JPG
|didascalia = [[Carlo Verdone]] interpreta Pasquale Di Amitrano nella scena finale del film
|paese = [[Italia]]
|annouscitaanno uscita = [[1981]]
|aspect ratio = 1,85:1
|durata = 109 min
|genere = Commedia
|tipocolore = colore
|tipoaudiogenere 2 = sonoroComico
|genere = commedia
|regista = [[Carlo Verdone]]
|soggetto = [[Leonardo Benvenuti]], [[Piero De Bernardi]], [[Carlo Verdone]]
|sceneggiatore = [[Leonardo Benvenuti]], [[Piero De Bernardi]], [[Carlo Verdone]]
|produttore =[[Sergio Leone]]Romano Cardarelli
|produttore esecutivo = [[Sergio Leone]]
|casaproduzione = [[Medusa Distribuzione]]
|distribuzioneitaliacasa produzione = [[Medusa Distribuzione]]
|casa distribuzione italiana = Medusa Distribuzione
|attori =
* [[Carlo Verdone]]: Pasquale Di Amitrano, Furio ZòccanoZoccano, Mimmo Nuvolone
* [[Irina Sanpiter]]: Magda Ghiglioni
* [[Elena Fabrizi]]: Teresa
* [[Angelo Infanti]]: Raoul
* [[Milena Vukotic]]: prostituta
* [[Mario Brega]]: "er Principe"
|doppiatori originali =
* [[Andrea Aureli]]: zio di Mimmo
*[[Solvejg D'Assunta]]: Magda Ghiglioni
* [[Élisabeth Wiener]]: moglie di Pasquale
* Anna Alessandra Arlorio: zia di Mimmo
* [[Vittorio Zarfati]]: portiere dell'albergo
* [[Giovanni Brusatori]]: medico
* Guido Monti: Anton Luca Zòccano
* Giuseppe Pezzulli: Anton Giulio Zòccano
|doppiatoriitaliani = * [[Solvejg D'Assunta]]: Magda Ghiglioni
|fotografo = [[Luciano Tovoli]]
|montatore = [[Nino Baragli]]
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|scenografo = [[Carlo Simi]]
}}
'''''Bianco, rosso e Verdone''''' è un [[film]] del [[1981]] diretto da [[Carlo Verdone]].
 
'''''Bianco, rosso e Verdone''''' è un [[film]] del [[1981]] diretto e interpretato da [[Carlo Verdone]].
==Trama==
Il film è un comico ''road movie'' ambientato in Italia, nei primi [[Anni 1980|anni '80]], durante un fine settimana elettorale. I protagonisti, le cui storie si intrecciano ripetutamente durante il film, sono tre uomini in viaggio per raggiungere i rispettivi seggi elettorali, tutti e tre interpretati da [[Carlo Verdone]].
 
=== FurioTrama ===
Il film è un comico ''[[road movie]]'' ambientato durante un fine settimana elettorale. I protagonisti, le cui storie si alternano durante il film, sono tre uomini in viaggio per raggiungere i rispettivi seggi elettorali, tutti interpretati da [[Carlo Verdone]]: Pasquale Amitrano, un emigrato del sud Italia residente a [[Monaco di Baviera]], che in Italia trova un'accoglienza tutt'altro che calorosa, Furio Zoccano, un funzionario statale logorroico e morbosamente pignolo, e Mimmo, un giovane ingenuo e goffo ma allo stesso tempo premuroso con sua nonna.
Il primo è Furio Zòccaro, avvocato romano residente a [[Torino]]. Logorroico e pedante oltre ogni limite, pianifica e calcola tutto fin nel dettaglio, apparentemente senza che i due figli, Anton Giulio e Anton Luca, vi facciano caso. Egli è sposato con la giovane torinese Magda e la ama molto, seppur a modo suo; memorabile è in questo senso un ricorrente scambio di battute: Furio chiede a Magda se ella lo ami, alla sua risposta affermativa lui ribatte ''"e allora lo vedi che la cosa è reciproca?"''. La relazione però non è così idilliaca come sembra, dato che Magda, apparentemente serena, è in realtà disperata e si sente oppressa dall'onnipresente e pignolo fino all'inverosimile marito, sofferenza esternata più volte durante il film con l'espressione ''"non ce la faccio più!"''.
 
[[File:Bianco, rosso e verdone (furio).JPG|thumb|left|Furio al telefono con l'ACI]]
=== Pasquale Amitrano ===
Prima della partenza (dopo aver ri-sistemato bagagli e figli in modo da creare il giusto assetto interno nella sua [[Fiat 131|Fiat 131 Panorama CL]] bianca del '78) rientra in casa per telefonare all'[[Automobile Club d'Italia|ACI]] e chiedere (fin troppo) precise delucidazioni sul meteo, ottenendo una memorabile risposta dall'addetto all'altro capo del telefono. Alla prima sosta (ovviamente prevista con una precisione quasi assoluta da Furio) Magda incontra per la prima volta Raoul, giovane playboy che si innamora perdutamente della donna. I due si reincontreranno poco più tardi, a causa di una foratura di uno pneumatico della FIAT degli Zòccaro: mentre Furio si dirige verso la colonnina d'emergenza (ovviamente valutando prima quale delle due nei paraggi fosse la più conveniente da raggiungere), Raoul si ferma a soccorrerli sostituendo la ruota forata; sforzo vano, in quanto Furio, per non far accorrere l'addetto al soccorso stradale inutilmente, decide di rimontare lo pneumatico bucato. Più tardi, la famiglia viene coinvolta in un rocambolesco incidente stradale, al che Furio viene ricoverato in ospedale (esasperando a tal punto il medico da costringerlo a sedarlo!) mentre Magda coi figli passa la notte in albergo. Nell'hotel soggiorna anche Raoul, che riesce così a manifestare l'ardente passione che prova per Magda, seppur lei sia in visibile imbarazzo. Infine, giunti a destinazione a [[Roma]], mentre Furio è a votare, Magda dà un bacio ai bambini e sparisce; viene lasciato intendere che sia scappata proprio con l'aitante Raoul.
[[File:Pasquale amitrano carlo verdone.png|thumb|left|Pasquale Amitrano e sua moglie mentre fanno colazione nella loro casa a [[Monaco di Baviera]]]]
Pasquale Amitrano è un emigrante italiano che vive a [[Monaco di Baviera]], nella [[Germania Ovest]]. Tifoso della [[Juventus Football Club|Juventus]], con tanto di poster di [[Franco Causio]] in camera, è sposato con una robusta donna locale che lo ama molto e si prende cura di lui con fare quasi materno. Parte per l'Italia con un'[[Alfa Romeo Alfasud]] rossa, chiassosamente bardata, per raggiungere la sua circoscrizione elettorale di [[Matera]]; lungo il viaggio emerge un quadro di un uomo taciturno e spendaccione, nonché tremendamente goffo e ingenuo, tanto da subire a più riprese furti, truffe e persino un pestaggio. Al culmine dei rovesci negativi, deve abbandonare in autostrada la propria vettura in panne.
 
Giunto a destinazione esausto e malconcio, all'uscita della cabina elettorale interromperà bruscamente il proprio silenzio prorompendo in un furioso monologo liberatorio – una sorta di [[gibberish]] in dialetto pressoché incomprensibile anche per i locali – nel quale, dopo aver narrato tutta la sua grottesca disavventura, si lascia andare a un colorito giudizio sull'Italia e gli italiani.
 
=== Furio Zoccano ===
[[File:Bianco, rosso e verdone (furio).JPG|thumb|left|Furio al telefono con l'[[Automobile Club d'Italia|ACI]]]]
Furio Zoccano, funzionario romano residente a [[Torino]], logorroico, sparagnino e pedante oltre ogni limite, pianifica e calcola ogni cosa nei minimi dettagli. Sua moglie Magda Ghiglioni, che egli ama molto<ref>Sovente Furio si rivolge alla moglie dicendole "Magda tu mi adori?", per poi aggiungere "Allora lo vedi che la cosa è reciproca?".</ref>, lo sopporta nel silenzio e nella disperazione, esternata più volte con l'espressione ''"Non ce la faccio più!"''. Durante il tragitto, percorso a bordo di una [[Fiat 131|FIAT 131 Mirafiori Panorama]] bianca, Magda incontra ricorrentemente un avvenente playboy, Raoul, interessato a lei. Più tardi, la famiglia viene coinvolta in un grottesco incidente, causato da Furio. Questi viene ricoverato in ospedale per accertamenti, mentre la moglie pernotta con i figli in un albergo, dove rincontra il dongiovanni, al quale resiste a stento. Giunti a [[Roma]], approfittando dell'assenza del marito impegnato al seggio, Magda si congeda dai figli Anton Giulio e Anton Luca e fugge via con l'uomo.
 
=== Mimmo ===
[[File:Bianco, rosso e verdone (mimmo).JPG|thumb|left|Mimmo, con la tipica espressione perplessa assunta quando chiede "''In che senso?!?"'']]
Il secondo protagonista è Mimmo, giovane ragazzo romano in viaggio con l'anziana nonna Teresa; seppur piena di acciacchi quest'ultima si dimostra ben più pronta d'intelletto e di spirito del nipote, il quale invece è un grosso "bamboccione", poco scaltro ma di buon cuore. La donna risiede a [[Vicenza]] (città che Mimmo confonde più volte con [[Verona]]) da sua figlia, la zia di Mimmo, ma il suo seggio d'appartenenza è a Roma; dato che l'anziana parente tiene molto a votare ''"pe' li comunisti"'', ma non sarebbe in grado di reggere un viaggio in treno, Mimmo decide di partire da Roma, andare in Veneto e riaccompagnare la nonna nella capitale per permetterle di votare. Dei due viaggi, verrà mostrato solo il secondo.
Mimmo, goffo e ingenuo giovanotto, giunge in ritardo a [[Verona]] (da lui confusa con [[Vicenza]]), a bordo di una [[Fiat 1100]] verde scuro, per prelevare sua nonna Teresa e condurla a Roma per votare. A dispetto dell'età e dello stato di salute, l'anziana si dimostra assai più acuta e vispa del nipote, deridendolo puntualmente, seppur senza cattiveria. Lui dal suo canto, si dimostra molto apprensivo nei suoi confronti, tra la curiosità degli astanti che assistono ai loro frequenti e vivaci screzi.
[[File:Bianco, rosso e verdone (mimmo).JPG|thumb|left|Mimmo, con la tipica espressione perplessa assunta quando si chiede ''"'n che senso?!?"'']]
Non appena Mimmo arriva a [[Vicenza]], iniziano i primi battibecchi: sua nonna soffre di problemi alle gambe, perciò il nipote è costretto a smontare il sedile passeggero anteriore della sua [[Fiat 1100|Fiat 1100 D]] verde e a caricarlo sul tettuccio. Durante il viaggio saranno costretti a varie soste, in primis per acquistare l'ingente scorta di medicine della quale la nonna necessita, apparentemente dimenticata a casa, solo per scoprire poi che le medicine erano sul tettuccio dell'auto; cercando di farsi rimborsare Mimmo ottiene in cambio un buono, venendo deriso dalla nonna per la sua dabbenaggine. La coppia poi si ferma nuovamente perché l'anziana donna deve assumere un medicinale via iniezione intramuscolo, tuttavia la goffaggine di Mimmo non lo consente. In loro soccorso arriva un camionista di passaggio, detto ''er Principe'', che esegue con una insospettabile delicatezza l'iniezione e saluta i due ricordando allo scettico Mimmo che la mano ''"po' esse fero e po' esse piuma, oggi è stata piuma"''. Giunta la sera, i due si dirigono verso un albergo (lo stesso ove soggiorna Magda), dove Mimmo subisce il tentativo di abbordaggio di una prostituta mentre la nonna dorme; arrivati nel ''[[boudoir]]'' della meretrice, Mimmo ne intravede i peli pubici attraverso una boccia di vetro per pesci, scambiandoli per un paio di "mutande di pelo"; per lo spavento Mimmo rompe il vaso, venendo cacciato dall'adirata "professionista".
[[File:Bianco, rosso e verdone (er principe e 'nonna').JPG|thumb|left|Nonna Teresa insieme al ''Principe'']]
Al mattino, la coppia trova dentro l'auto il ''Principe'' addormentato, il quale è in fuga perché crede di aver ucciso un uomo in un incidente stradale (la "vittima" altri non è che Furio, il quale era semplicemente svenuto). Al primo casello, durante un controllo di routine, la goffaggine di Mimmo causa l'arresto del camionista. Arrivati al seggio, nonna e nipote litigano per via dei piccoli screzi avuti durante il viaggio, al che la nonna decide di non avere più niente a che fare con un nipote così ''fregnone'' da ''"nun distingue 'na sorca da 'n paio de mutande"'' e gli nega il casale di campagna che ella gli aveva promesso in eredità durante un precedente momento di raccoglimento avuto in un cimitero lungo la strada. Mimmo si pentirà poi amaramente di questo litigio, dato che l'anziana, probabilmente a causa delle vicessitudini patite durante il viaggio, spirerà all'interno della cabina elettorale (nell'indifferenza dei membri del seggio, troppo impegnati a dibattere della validità del voto).
 
Durante il viaggio incontreranno un burbero camionista romano, soprannominato ''er Principe'', che inizialmente riscuote la simpatia dell'anziana. Giunta la sera, pernottano nello stesso albergo dove sosta la famiglia di Furio. Mimmo viene adescato da una prostituta, totalmente ignaro del suo intento, fino a quando la sua goffaggine provoca la caduta di una boccia colma di pesci rossi: ciò desta l'ira della donna e il giovane, spaventato, torna a dormire accanto alla nonna. Al mattino Mimmo e Teresa trovano ''er Principe'' nascosto nella loro vettura, convinto erroneamente di aver provocato l'incidente e la morte di Furio, ma al primo controllo della polizia, la dabbenaggine del giovane desta il sospetto degli agenti e il conseguente fermo del trasportatore.
=== Pasquale ===
L'ultimo protagonista è Pasquale Ametrano, un emigrato in Germania sposato con una giunonica donna del luogo, in viaggio per raggiungere [[Matera]] a bordo di una [[Alfa Romeo Alfasud|Alfasud]] rossa del '73 vistosamente "agghindata" secondo il dubbio senso estetico di Pasquale, il quale è vistosamente sciatto e fuori moda. Egli è ormai del tutto ignaro di come sia la vita in Italia e probabilmente anche è anche dimentico della sua lingua natìa, dato che in tutto il film quasi non gli si sente spiccicare parola (finale a parte).
 
Giunti al seggio, Mimmo ha l'ennesimo screzio con l'anziana, che lo schernisce davanti ai militari di guardia. Una volta entrata nella cabina elettorale, la nonna muore per un malore, tra la disperazione di Mimmo, affranto perché le ultime parole tra loro non sono state amichevoli, e l'indifferenza degli scrutatori, che si limitano a dibattere sulla validità del voto della defunta.
Durante il viaggio subirà svariati furti: superata da poco la [[Passo del Brennero|frontiera del Brennero]] gli verrà rubato lo stereo a cassette che gli fungeva da autoradio; in un'area di sosta gli verranno sottratte le [[Borchia (automobile)|borchie]] cromate della sua Alfa prima e in seguito anche i molteplici (e di discutibile gusto) souvenir acquistati; in un ristorante viene "rapinato" da un conto salatissimo e scopre che durante il pasto gli sono stati sottratti svariati pezzi della sua auto, compresi il parabrezza e il sedile lato guidatore. In un tentativo di "riscatto" cerca di sottrarre i copricerchi ad un'altra auto, rimediando solo un pestaggio da parte degli abitanti del luogo. Infine, giungerà malconcio ed esausto a destinazione ove si sfogherà col monologo che chiude il film, recitato in un dialetto inventato e a stento comprensibile, del quale si può capire chiaramente solo il colorito "giudizio" finale di Pasquale sull'Italia dell'epoca e sui suoi abitanti.
 
== Produzione ==
=== Pre-produzione ===
Carlo Verdone era scettico nellasulla realizzazione del film - percepito come una normale continuazione del suo precedente lavoro, ''[[Un sacco bello]]'' - e temeva di andare incontro a un insuccesso: la riserva fu sciolta dopo una lunga riflessione nella quiete della sua residenza di campagna.<ref name="dvdDVD">Intervista nei contenuti speciali del DVD.</ref> Il personaggio di Pasquale fu un'invenzione di Carlo Verdone: cheinfatti, volle compensare la logorrea di Furio Zòccano con un personaggio completamente muto, ispirandosi ai personaggi dei film di [[Jacques Tati]], visti più volte al cineclub ''[[Filmstudio'']] di Roma.<ref>{{Cita video|titolo = Intervista a Carlo Verdone parte 3/3|url = https://vimeo.com/48825172|accesso = 24 giugno 20152014|data = 4 settembre 2012|editore = Formacinema}}</ref>
 
I colori delle auto dei protagonisti come anche il titolo del film, si rifanno al [[Bandiera d'Italia|tricolore italiano]]: l'auto di Mimmo è una [[Fiat 1100]] D verde, quella di Furio è una [[Fiat 131]] Panorama bianca, quella di Pasquale è una [[Alfa Romeo Alfasud]] 1.2 rossa<ref>{{Cita web |url=http://www.imcdb.org/movie_82073-Bianco,-rosso-e-Verdone.html |titolo=Bianco, rosso e Verdone, Movie, 1981 |accesso=6 agosto 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170806224656/http://www.imcdb.org/movie_82073-Bianco,-rosso-e-Verdone.html |urlmorto=no }}</ref><ref>{{Cita web |url=http://autologia.net/auto-e-cinema-bianco-rosso-e-verdone-la-131-lalfasud-e-la-1100-d/ |titolo=Auto e Cinema. Bianco, Rosso e Verdone: la 131, l’Alfasud e la 1100 Dsu Autologia |accesso=25 aprile 2019 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190425191555/http://autologia.net/auto-e-cinema-bianco-rosso-e-verdone-la-131-lalfasud-e-la-1100-d/ |urlmorto=no }}</ref>.
===Cast===
Per il personaggio di Magda si cercava un volto tipicamente [[Torino|torinese]] (occhi grandi, labbra pendule, viso slavato, sullo stampo dei personaggi pubblici della famiglia [[Agnelli (famiglia)|Agnelli]]), ma dopo molti provini fu scelta l'attrice [[Russia|russa]] [[Irina Sanpiter]], doppiata dall'attrice italiana [[Solvejg D'Assunta]].<ref name=dvd/> Il produttore [[Sergio Leone]] non era d'accordo nello scritturare [[Elena Fabrizi]] per il ruolo della nonna a causa della sua salute precaria, temendo problemi durante le riprese, in quanto la donna era [[Diabete|diabetica]].<ref name="alcinema.org">{{Cita news|url = http://www.tgcom24.mediaset.it/spettacolo/articoli/articolo337317.shtml|titolo = Torna "Bianco Rosso e Verdone"|pubblicazione = [[TGcom]]|data = 23 novembre 2006|accesso = 24 giugno 2015}}</ref> Vennero fatti dunque molti provini con altre coetanee romane, ma nessuna convinse il regista quanto la Fabrizi, che alla fine venne dunque scritturata, nonostante le titubanze di Leone.
 
Il personaggio del saccente logorroico viene spesso riproposto dall'attore. Già noto al pubblico con gli sketch cabarettistici di ''[[Non stop (programma televisivo)|Non stop]]'', lo si ritrova anche in Raniero di ''[[Viaggi di nozze]]'' e Callisto di ''[[Grande, grosso e... Verdone]]''. La maschera goffa di Mimmo, diviene la continuazione di Leo in ''[[Un sacco bello]]'', per poi riapparire in età matura con ''[[Grande, grosso e... Verdone]]''.
===Riprese===
Il film è stato girato prevalentemente nell'[[autunno]] [[1980]] poiché Leone tardò nel dare inizio alle riprese; tra numerose difficoltà per il clima freddo ed i prodromi influenzali, Carlo Verdone interpreta Mimmo e Pasquale in tenuta estiva. Sergio Leone incaricò il fratello di Carlo, [[Luca Verdone]], affinché gli comunicasse segretamente un resoconto quotidiano e dettagliato delle riprese.
 
Su indicazione di [[Sergio Leone]], per la celebre inquadratura audace attraverso il vaso di pesci rossi, si ricorse ad una vera [[prostituta]].<ref name="Bianco, Rosso e Verdone - Carlo Verdone - recensione">{{cita news|url= http://www.debaser.it/recensionidb/ID_18224/Carlo_Verdone_Bianco_Rosso_e_Verdone.htm.|titolo= Citazione del libro ''Fatti Coatti'' di Carlo Verdone|accesso= 12 settembre 2012}}</ref>
Le ___location delle riprese includono:
 
* Panorama di [[Torino]] visto dalla collina sovrastante, con al centro [[Piazza Vittorio Veneto (Torino)|Piazza Vittorio Veneto]] e sulla destra la [[Mole Antonelliana]], più alcune vie del centro città.
=== Cast ===
* Autostrada A24 Roma-L'Aquila zona del [[Gran Sasso]] detta anche ''Strada dei Parchi'', scena dei tragitti autostradali.
[[File:Bianco, rosso e verdone (er principe e 'nonna').JPG|thumb|Nonna Teresa insieme a ''er Principe'']]
Per il personaggio di Magda si cercava un volto tipicamente [[Torino|torinese]] (occhi grandi e dolci, viso aristocratico e un po' slavato, sullo stampo dei personaggi pubblici della [[Agnelli (famiglia)|famiglia Agnelli]]) e dopo molti provini fu scelta l'attrice [[sovietica]] [[Irina Sanpiter]], doppiata con un marcato accento torinese dall'attrice italiana [[Solvejg D'Assunta]].<ref name=DVD/> Il produttore [[Sergio Leone]] non era d'accordo nello scritturare [[Elena Fabrizi]] per il ruolo della nonna di Mimmo a causa della sua salute precaria, temendo problemi durante le riprese, in quanto [[Diabete|diabetica]].<ref name="alcinema.org">{{Cita news|url = http://www.tgcom24.mediaset.it/spettacolo/articoli/articolo337317.shtml|titolo = Torna "Bianco Rosso e Verdone"|pubblicazione = [[TGcom]]|data = 23 novembre 2006|accesso = 24 giugno 2014|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20150626112327/http://www.tgcom24.mediaset.it/spettacolo/articoli/articolo337317.shtml|urlmorto = sì}}</ref> Il regista era però rimasto profondamente colpito da "Sora Lella" dopo averla ascoltata sulle frequenze di Radio Lazio; dopo ulteriori provini, riuscì a vincere le riserve di Leone. Ebbe così inizio il sodalizio artistico tra Verdone e la popolare attrice romana.
 
Tra i personaggi minori, Stefano Natale, coinquilino dello stabile dove viveva Carlo Verdone in gioventù e ispiratore del personaggio di Mimmo, interpreta il soldato di guardia al seggio elettorale.<ref>La scena è lo stabile citato, in Lungotevere dei Vallati, nei pressi di [[Ponte Sisto]]</ref>
 
=== Riprese ===
Il film è stato girato prevalentemente nell'autunno del [[1980]] poiché Leone tardò nel dare inizio alle riprese; tra numerose difficoltà per il clima freddo, Carlo Verdone interpreta Mimmo e Pasquale in tenuta estiva. Sergio Leone incaricò il fratello di Carlo, [[Luca Verdone]], affinché gli comunicasse segretamente un resoconto quotidiano e dettagliato delle riprese.
 
I luoghi delle riprese includono:
* [[Passo del Brennero]]. [[Confine tra l'Austria e l'Italia|Confine Austria-Italia]]. Inizio [[Autostrada A22 (Italia)|autostrada del Brennero]]
* Panorama di [[Torino]] visto dalla collina sovrastante, con al centro [[Piazza Vittorio Veneto (Torino)|piazza Vittorio Veneto]] e sulla destra la [[Mole Antonelliana]], più alcune vie del centro della città.
* [[Autostrada A24 (Italia)|Autostrada A24]], tratto [[L'Aquila]]-[[Teramo]], prima del [[traforo del Gran Sasso]], scene dei tragitti autostradali.
* Area di servizio ''Tolfa'', [[Autostrada A12 (Italia)|Roma-Civitavecchia]], scena delle soste di Furio e Pasquale.
* Area di sosta ''Pineto Est'' stessa autostrada, scena dell'iniezione a Lella FabriziTeresa.
* Cimitero di [[Tivoli]], scena del cimitero.
* Castello di San Giorgio a [[Maccarese]] ([[Fiumicino]], in [[provincia di Roma]]) scena della farmacia cui si rivolge Mimmo.
* [[Bassano Romano]], scena della trattoria, del barbone e del tentativo di furto di Pasquale.
* Galleria ''Torrione 2'' autostrada A24 Roma-L'Aquila altezza dedi [[lL'Aquila]], scena dell'incidente tra Furio ed il''er camionistaPrincipe''.
* ''Hotel Torre Sant'Angelo'' località Castagnola, [[Tivoli]] ([[Città metropolitana di Roma|Roma]]), scena del moteldell'albergo.
* [[Ex Pastificio Pantanella|Palazzo Pantanella]] in Viavia dei Cerchi angolo Viavia della [[Bocca della Verità]] a Roma, seggio elettorale di Furio.
* Palazzo Rosa cosiddetto ''dei Cento Preti'', Lungotevere[[lungotevere dei Vallati]], all'altezza di [[Ponte Sisto]], seggio elettorale di Mimmo e sua nonna. Nello stesso palazzo visse la famiglia del regista, dagli [[anni quaranta]] alla morte di suo padre, [[Mario Verdone]].
* Piazza del Seminario a Tivoli (Roma), seggio elettorale di Pasquale.
 
Tra le scene, lo sfogo di Pasquale Amitrano non era presente nella sceneggiatura originale: fu improvvisato dallo stesso Verdone poiché non riusciva a trovare la giusta intonazione per le battute scritte sul copione. L'attore spiegherà in seguito come la scena fu realizzata in una sola ripresa, sicuro che ripetendola avrebbe perso di efficacia.
 
=== Post-produzione ===
[[File:Bianco rosso e Verdone - Sanpiter.png|miniatura|Magda, moglie di Furio]]
Sergio Leone era molto titubante e scaramantico nell'intitolare il film ''Bianco, Rosso e Verdone'', in quanto nel [[1972]] era uscito un film con [[Sophia Loren]] intitolato ''[[Bianco, rosso e...]]'', che non aveva avuto successo. Le riserve di Leone vertevano anche sul personaggio di Furio, temendo che questi potesse risultare particolarmente odioso al pubblico. Prima dell'uscita del film, organizzò una proiezione privata in casa sua cui parteciparono, oltre a Verdone, [[Alberto Sordi]], [[Monica Vitti]] e il [[calciatore]] [[Brasile|brasiliano]] [[Paulo Roberto Falcão]], i quali gradirono molto il personaggio di Furio, soprattutto Sordi che addirittura si congratulò con Verdone, sciogliendo così ogni riserva per il produttore Leone<ref name="alcinema.org"/>.
 
=== Colonna sonora ===
Leone si affidò per le musiche a [[Ennio Morricone]], il quale non prese parte alle riprese: scrisse i brani guardando il film finito, nel giro di circa tre giorni.<ref>Ennio Morricone, Alessandro De Rosa, ''Inseguendo quel suono'', Milano, Mondadori, 2016. ISBN 9788852073649</ref>
 
Tra i brani non originali, la canzone che si ascolta dal [[mangianastri]] di Pasquale Amitrano è ''Binario'' di [[Claudio Villa]] (1959)<ref>{{Cita web |url=http://www.verdonepedia.it/Ditutto_b.htm |titolo=B - Verdonepedia |accesso=25 aprile 2019 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130413141832/http://www.verdonepedia.it/Ditutto_b.htm |urlmorto=no }}</ref>. Quella nella scena dell'[[Autogrill]] è ''Dance On'', opera dello stesso Morricone e di [[Alessandro Centofanti]], composta per il film ''[[Così come sei]]'' del [[1978]].<ref>Una versione riadattata è la canzone ''[[Supercar Gattiger/Mysha|Super Gattiger]]'' (1981) eseguita dal gruppo [[Superobots]] per la sigla dell'[[Supercar Gattiger|omonima serie animata giapponese]]</ref><ref>{{Cita web |url=http://www.hitparadeitalia.it/cartoni/serie/supercar_gattiger.htm |titolo=Supercar Gattiger: la formazione di guida unita |accesso=25 aprile 2019 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20191208202643/http://www.hitparadeitalia.it/cartoni/serie/supercar_gattiger.htm |urlmorto=no }}</ref>
 
== Distribuzione ==
===Post-produzione===
Il film è uscito nelle sale italiane il 20 febbraio 1981<ref>dati ricavati dalla scheda del film sul sito [[IMDb]] [https://www.imdb.com/title/tt0082073/]</ref>.
Sergio Leone era molto titubante e scaramantico nell'intitolare il film ''Bianco, Rosso e Verdone'', in quanto nel [[1972]] era uscito un film con [[Sophia Loren]] intitolato ''[[Bianco, rosso e...]]'', che non aveva avuto successo. Le riserve di Leone vertevano anche sul personaggio di Furio, temendo che questi potesse risultare particolarmente odioso al pubblico. Prima dell'uscita del film, organizzò una proiezione privata in casa sua cui parteciparono, oltre a Verdone, [[Alberto Sordi]], [[Monica Vitti]] e il [[calciatore]] [[Brasile|brasiliano]] [[Paulo Roberto Falcão]], i quali gradirono molto il personaggio di Furio, soprattutto Sordi, sciogliendo così ogni riserva per il produttore Leone<ref name="alcinema.org"/>.
 
==Riconoscimenti Accoglienza ==
=== Incassi ===
*[[David di Donatello 1981|1981]] - '''[[David di Donatello (premio)|David di Donatello]]'''
Il film si è classificato al 36º posto tra i primi 100 film di maggior incasso della stagione cinematografica italiana [[1980]]-[[1981]].<ref>{{Cita web|url= http://www.hitparadeitalia.it/bof/boi/boi1980-81.htm| titolo=Stagione 1980-81: i 100 film di maggior incasso|editore=hitparadeitalia.it|accesso=17 dicembre 2016}}</ref>
**''Nomination [[David di Donatello per la migliore attrice protagonista|Migliore attrice protagonista]]'' a [[Elena Fabrizi]]
**''Nomination [[David di Donatello per il miglior attore protagonista|Miglior attore protagonista]]'' a [[Carlo Verdone]]
**''Nomination [[David di Donatello per il miglior musicista|Migliore colonna sonora]]'' a [[Ennio Morricone]]
**''Nomination [[David di Donatello per il miglior montatore|Miglior montaggio]]'' a [[Nino Baragli]]
 
=== Critica ===
*[[Nastri d'argento 1981|1981]] - '''[[Nastri d'argento]]'''
{{...|film commedia}}
**''[[Nastro d'argento|Migliore attrice esordiente]]'' a [[Elena Fabrizi]]
**''Nomination [[Nastro d'argento alla migliore attrice non protagonista|Migliore attrice non protagonista]]'' a [[Elena Fabrizi]]
 
== CuriositàRiconoscimenti ==
*[[David di Donatello 1981|1981]] - [[David di Donatello (premio)|David di Donatello]]
* I colori delle auto dei protagonisti non sono casuali, ma ricalcano quelli del [[Bandiera italiana|Tricolore italiano]]: l'auto di Mimmo è verde, quella di Furio è bianca, quella di Pasquale è Rossa.
**Candidatura come [[David di Donatello per la migliore attrice protagonista|migliore attrice protagonista]] a [[Elena Fabrizi]]
* Il personaggio del saccente logorroico viene spesso interpretato da Verdone; oltre ai numerosi sketch cabarettistici, viene infatti utilizzato in ''[[Viaggi di nozze]]'' (Raniero) e ''[[Grande, grosso e... Verdone]]'' (Callisto).
**Candidatura come [[David di Donatello per il miglior attore protagonista|miglior attore protagonista]] a [[Carlo Verdone]]
* Anche il personaggio di Mimmo non è del tutto inedito: riprende infatti a grandi linee il personaggio di Leo di ''[[Un sacco bello]]'', il quale tornerà nel successivo ''[[Grande, grosso e... Verdone]]''.
**Candidatura come [[David di Donatello per il miglior musicista|migliore colonna sonora]] a [[Ennio Morricone]]
* Su indicazione di Leone, per la celebre inquadratura audace attraverso il vaso di pesci rossi (scena del mancato incontro tra Mimmo e la meretrice) si ricorse ad una vera prostituta.<ref>{{cita news|url= http://www.debaser.it/recensionidb/ID_18224/Carlo_Verdone_Bianco_Rosso_e_Verdone.htm.|titolo= citazione del libro ''Fatti Coatti'' di Carlo Verdone|accesso= 12 settembre 2012}}</ref>.
**Candidatura come [[David di Donatello per il miglior montatore|miglior montaggio]] a [[Nino Baragli]]
* Quando Pasquale giunge in Italia attraverso il Brennero viene sottoposto ai [[dogana|controlli doganali]] dagli addetti di entrambi gli Stati; oggi il confine con l'[[Austria]] è totalmente aperto in base agli [[accordi di Schengen]].
*[[Nastri d'argento 1981|1981]] - [[Nastro d'argento]]
**[[Nastro d'argento alla migliore attrice esordiente|Migliore attrice esordiente]] a [[Elena Fabrizi]]
**Candidatura come [[Nastro d'argento alla migliore attrice non protagonista|migliore attrice non protagonista]] a [[Elena Fabrizi]]
 
== Note ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{collegamenti esterni}}
* [http://cinema.castlerock.it/film.php/id=2416 ''Bianco, rosso e Verdone''] su movieplayer.it
* {{Imdb}}
*{{Cinematografo|titolo|15375}}
 
{{Carlo Verdone}}
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[[Categoria:Film commedia]]
[[Categoria:Film ambientati in ItaliaBasilicata]]
[[Categoria:Film ambientati a Torino]]
[[Categoria:Film ambientati a Roma]]
[[Categoria:Film girati a Roma]]
[[Categoria:Film girati nel Lazio]]
[[Categoria:Road movie]]
[[Categoria:Film politici]]
[[Categoria:Film diretti da Carlo Verdone]]
[[Categoria:Film girati a Torino]]
[[Categoria:Film ambientati in Germania]]
[[Categoria:Film con composizioni originali di Ennio Morricone]]