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Il '''Beta BASIC''' eraè un [[interprete (informatica)|interprete]] [[BASIC]] sviluppato per gli [[home computer]] [[Sinclair]] [[ZX Spectrum]] da ''Andrew Wright'' e commercializzato tramite la sua società ''BetaSoft''. Questa curava anche la pubblicazione di una [[newsletter]]/rivista a cadenza periodica denominata "''BetaNews"'', che rappresentava uno dei principali [[forum (Internet)|forum]] del tempo per i programmatori dello Spectrum più esperti.<ref>{{cita libro|url=http://books.google.it/books?id=XNtCSrzNKA4C&pg=PA473&lpg=PA473&dq=betasoft+andy+wright&source=bl&ots=GaWonqQEEZ&sig=py8UmpP9lGCTCOdR6n0jY0TFmUw&hl=it&ei=IPKvTJT1O4jsOZmS1dgO&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=9&ved=0CD4Q6AEwCA#v=onepage&q=betasoft%20andy%20wright&f=false|titolo=Advancements: Webster's Quotations, Facts and Phrases|editore=ICON Group International Inc.|anno=2008|ISBN=0-546-67381-3|autore=Philip M. Parker|pagina=473}}</ref>
Sviluppato inizialmente come estensione del [[Sinclair BASIC]] crebbe nel tempo fino a diventare un interprete vero e proprio.
Il Beta BASIC era un programma del tipo [[Terminate and Stay Resident|TSR]] (''Terminate and Stay Resident'') che si sostituiva completamente all'[[interprete (informatica)|interprete]] [[Sinclair BASIC]] dello ZX Spectrum che, come in molti altri [[microcomputer]] dell'epoca, era anche il suo sistema operativo, offrendo un'[[interfaccia a riga di comando]] (CLI, ''Command Line Interface'') e l'[[editor (informatica)|editor]] a schermo per i programmi, oltre che rappresentare l'unico modo per gestire le risorse del computer.
Il Beta BASIC offriva nuovi CLI ed editor che supportavano sia il particolare modo di inserimento dei comandi BASIC dello ZX Spectrum basato sulla pressione di singoli tasti sia la classica digitazione lettera per leggeralettera delle parole chiave, che risultava molto più rapida nel caso in cui l'utente avesse collegato al computer una [[tastiera (informatica)|tastiera]] completa. Inoltre il Beta BASIC estendeva il sistema a singoli tasti mappando i caratteri "grafici" dello Spectrum con nuove combinazioni. Per passare tra le varie modalità l'utente doveva semplicemente premere la barra spaziatrice: questa azione provocava il cambio di stato del cursore fra "K" (per ''Keyword''), la modalità a parole chiave, "L" (per ''Lowercase''), la tastiera normale con lettere minuscole, e "C" (per ''Capital''), la tastiera con le lettere maiuscole. L'istruzione <code>KEYWORDS</code> poteva essere usata per alterare lo stato di inserimento, ad esempio disattivando la modalità "K".
Un'altra caratteristica del Beta BASIC era la possibilità di formattare il testo durante la digitazione. Anche il Sinclair BASIC permetteva questa possibilità ma il Beta BASIC lo faceva in automatico così che ad esempio era possibile accorgersi meglio della chiusura dei cicli usando l'[[indentazione]] delle righe. Un'altra caratteristica era l'evidenziatura della linea corrente e la possibilità di muovere il cursore su e giù, a destra ed a sinistra, un evidente aiuto durante la scrittura di lunghe linee di codice.
Il Beta BASIC era un interprete nel vero senso del termine, sostituendosi completamente a quello dello Spectrum residente in [[Read-only memory|ROM]], che usava come [[libreriaLibreria (informaticasoftware)|libreria]] effettuando delle chiamate a delle funzioni che non erano replicate nel codice del Beta BASIC principalmente per non consumare troppa memoria: l'interprete girava infatti come programma ed utilizzava parte dei 48 [[kilobyte|KB]] di [[Random Access Memory|RAM]] dello Spectrum, lasciando liberi i restanti per i programmi dell'utente.
==Differenze con il Sinclair BASIC==
==Nuove funzionalità==
Il Beta BASIC gestiva direttamente lo schermo dello Spectrum (256×192256×192 [[pixel]]) eliminando le restrizioni dello schermo a 32 colonne in modalità testo dell'interprete Sinclair: esso infatti offriva dei [[font]] scalabili compreso uno speciale font largo solo 4 pixel ma ancora ben leggibile che permetteva all'editor del Beta BASIC di visualizzare il testo su 64 colonne, andando quindi a competere con gli editor di alcuni dei computer ad 8 bit che comparivano in quel periodo sul mercato, che introducevano una nuova modalità ad 80 colonne. Esisteva anche una modalità con un numero di colonne ancora maggiore, 85: essa però era limitata dal fatto che non esisteva stacco fra i caratteri per cui la leggibilità del testo ne risentiva molto, anche se permetteva l'adattamento di programmi BASIC nati per funzionare con interfacce adattate all'uso sugli schermi ad 80 colonne.
La dimensione del testo poteva essere controllata via software per cui un programma poteva usare una parte dello schermo a 64 colonne, una parte a 32 colonne o dimensioni intermedie più grandi o più piccole.
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