Capracotta: differenze tra le versioni

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{{F|centri abitati del Molise|febbraioagosto 20122023}}
{{Divisione amministrativa
|Grado amministrativo = 3
|Nome = Capracotta|Panorama = Capracotta.jpg
|Nome = Capracotta
|Didascalia = Capracotta nel dicembre 2011 con in vista la chiesa dell'Assunta
|Stato = ITA
|Bandiera = Capracotta-Gonfalone.png
|Voce bandiera =
|Stemma = Capracotta-Stemma.png
|Bandiera = Capracotta-Gonfalone.png
|Voce stemma =
|Voce bandiera =
|Stato = ITA
|Panorama = Capracotta.jpg
|Grado amministrativo = 3
|Didascalia =
|Divisione amm grado 1 = Molise
|Divisione amm grado 2 = Isernia
|Amministratore locale = AntonioCandido Vincenzo MonacoPaglione
|Partito = [[lista civica|Capracotta viva]]
|Data elezione = 30/05/20065-6-2016
|Data istituzione =
 
|Latitudine gradi = 41
|Latitudine minuti = 50
|Latitudine secondi = 0
|Latitudine NS = N
|Longitudine gradi = 14
|Longitudine minuti = 16
 
|Longitudine secondi = 0
|Longitudine EW = E
|Altitudine = 1.421
|Superficie = 42.55
|Note superficie =
|Abitanti = 938
|Note abitanti = [http://demo.istat.it/bil2013/index.html Dato Istat] - Popolazione residente al 31 dicembre 2013.
|Aggiornamento abitanti = 31-12-2013
|Sottodivisioni =
|Divisioni confinanti = [[Agnone]], [[Castel del Giudice]], [[Pescopennataro]], [[San Pietro Avellana]], [[Sant'Angelo del Pesco]], [[Vastogirardi]]
|Codice postale = 86082
|Prefisso = [[0865]]
|Fuso orario = +1
|Codice statistico = 094006
|Codice catastale = B682
|Targa = IS
|Zona sismica = 2
|Gradi giorno = 4004
|Diffusività =
|Nome abitanti = capracottesi
|Patrono = [[san Sebastiano]]
|Festivo = 20 gennaio
|PIL = {{formatnum:12.8}} [[Milione|mln]] [[Euro|€]] <ref name="PIL">{{Cita news|url=https://www.infodata.ilsole24ore.com/2021/05/27/lajatico-comune-piu-ricco-ditalia-la-mappa-dei-redditi-degli-italiani-pre-pandemia/|titolo=Lajatico è il Comune più ricco d'Italia. La mappa dei redditi degli italiani pre-pandemia|pubblicazione=Il Sole 24 Ore|data=27 maggio 2021}}</ref>
|PIL =
|PIL procapite = {{formatnum:15318}} [[Euro|€]] <ref name="PIL" />
|Mappa = Map of comune of Capracotta (province of Isernia, region Molise, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Capracotta nella provincia di Isernia
}}
|Sito = http://www.capracotta.com/}}
 
'''Capracotta''' è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di 920<ref>{{Cita webPopolazione|autoreITA}} = |urlabitanti<ref name="template http://demo.istat.it/bilmens2014gen/index.html|titolodivisione =amministrativa-abitanti" Bilancio demografico mensile Istat del 22 dicembre 2014|accesso = |data = }}</ref> abitanti della [[provincia di Isernia]], in [[Molise]]. SiHa trovasubito agrandi 1.421distruzioni metridurante sulla [[livelloseconda guerra mondiale]] e dalla seconda metà del mare[[XX secolo]] edsi è, doposviluppato sul piano turistico come [[Roccastazione di Cambiosciistica]], ilmolisana comuneassieme piùa alto dell'[[AppenninoCampitello Matese]].
 
== Geografia fisica ==
«NonPosto èa difficile1.421 scorgeremetri susul di[[livello unadel qualsiasi carta geografica d’[[Italiamare]] ilè, territoriodal punto di ''Capracotta'':vista basta seguire con lo sguardo da sinistra a destra la linea della [[latitudine]] di [[Roma]]geografico, eun daterritorio sottotra ini supiù quellaalti dell'[[longitudine|longitudinaleAppennino]] di [[Napoli]] per incontrarlo nella convergenza delle due linee. Perché l’abitatoL'abitato è posto proprio sul parallelo 41 ½ e sul meridiano del [[Castel dell’Ovo]]. Sie si stende fra l’agrol'agro di [[Pescopennataro]] e [[Sant'Angelo del Pesco]] verso Nord, di quello di [[Agnone]] ad Est, di [[Vastogirardi]] a Sud e di [[San Pietro Avellana|S.Pietro Avellana]] e di [[Castel del Giudice]] ad ovest per un’ampiezza approssimativa di 4500 ettari in cifra tonda, tomoli locali 13500 circa di are 33,65 ciascuno.<ref name=":2">{{Cita libro|autore = Luigi Campanelli|titolo = Il territorio di Capracotta|anno = 1931|editore = Scuola Tipografica Antoniana|città = FirenzeFerentino|p=|pp=|ISBN=}}</ref>».[[File:Panorama von Capracotta.jpg|thumb|left|250px250px|Panorama di Capracotta]]
 
=== Territorio ===
Il punto più alto del territorio comunale è la vetta di ''[[Monte Campo]]'' a 1746&nbsp;{{m s.l.m.}} A valle dell'abitato, in direzione sud, si trovano le sorgenti del [[Verrino]], affluente del fiume [[Trigno]]. Poco fuori del paese, sulla strada per [[Pescopennataro]], è sito il "''[[Giardino della Floraflora Appenninicaappenninica di Capracotta|Giardinogiardino della Floraflora Appenninicaappenninica]]''"<ref name="unimol.it">{{Cita web|autore = |url = http://www.giardinocapracotta.unimol.it/|titolo = Giardino didella Flora Appenninica|accesso = |data =flora appenninica}}</ref>, [[orto botanico]] di alta quota che raccoglie notevoli specie floreali e arboree dell'[[Italia meridionale|Italia centro-meridionale]].
[[File:Straße in Capracotta.jpg|thumb|left|Via Risorgimento]]
Capracotta è un'importante località climatica e [[Stazione sciistica|sciistica]]. Ha due importanti impianti<ref>{{Cita web|autore = |url = http://www.moliseski.it/localita/capracotta.html|titolo = Funivie Molise|accesso = |data = }}</ref>: uno per lo [[sci alpino]], in località ''[[Monte Capraro]]'', con una [[seggiovia]]; l'altro per lo [[sci di fondo]] in località ''[[Prato Gentile]]'': quest'ultimo impianto è stato sede dei [[Campionati Italiani Assoluti di sci di fondo]] nel 1997.
[[File:Chiesa_SChiesa S._Maria_della_Madonna Maria della Madonna.jpg|left|thumb|315x315pxupright|Santuario di Santa Maria di Loreto]]
[[File:Piazza Falconi.jpg|thumb|leftupright|Piazza Stanislao Falconi]]
 
=== Clima ===
{{vedi anche|Stazione meteorologica di Capracotta}} In [[inverno]] non è difficile imbattersi in [[Tempesta di neve|bufere di neve]], specialmente nei mesi di gennaio e febbraio. Per questo Capracotta è nota nel Centro-Sud Italia anche come il ''paese delle bufere''. Il manto nevoso può facilmente superare il metro. Nel marzo 2015, sono stati rilevati 256 centimetri caduti in sole 18 ore, tuttavia questo dato risulta essere notevolmente sovrastimato, e le misure a norma hanno registrato un valore di "soli" 90–120&nbsp;cm<ref>http://www.appenninico.it/?p=1216</ref>, anche se l'eccezionalità è stata riconosciuta dal [[Guinness dei primati]].<ref>{{Cita news|url=http://www.rainews.it/dl/rainews/media/Capracotta-Molise-batte-Silverlake-Colorado-ed-entra-nel-Guinness-per-la-piu-abbondante-nevicata-in-poche-ore-d2b9c51e-176f-44e8-a153-9549e8a5fc64.html|titolo=Capracotta batte Silver Lake in Colorado ed entra nel Guinness dei primati per la più abbondante nevicata in poche ore|pubblicazione=rainews.it|data=8 marzo 2015}}</ref>
{{vedi anche|Stazione meteorologica di Capracotta}}
 
In [[inverno]] non è difficile imbattersi in [[Tempesta di neve|bufere di neve]], specialmente nei mesi di [[gennaio]] e [[febbraio]]. Per questo Capracotta è nota anche come il ''paese delle bufere''. Il manto nevoso può facilmente superare i due metri e talvolta raggiungere i 3 metri. A marzo 2015, sono stati rilevati 256 centimetri caduti in soli 18 ore; questo evento eccezionale ha permesso a Capracotta di entrare nel Guinness World Record. Il record precedente apparteneva a Silverlake in Colorado (USA), dove nel 1921 caddero 193 centimetri di neve in 24 ore.
== Origini del nome ==
Il nome prende origine dai termini latini ''capra'' ("capra") e ''cocta'' ("essiccata al sole"), probabilmente a causa dell'usanza dei pastori della zona di conservare la carne destinata all'alimentazione essiccandola al sole.<ref>{{cita libro|titolo=Dizionario di toponomastica|editore=UTET|città=Torino|annooriginale=1990|anno=1997|isbn=88-02-07228-0|p=159}}</ref>
 
== Storia ==
{{F|centri abitati del Molise|novembre 2018}}
Le più antiche tracce della presenza umana nel territorio del Comune di Capracotta risalgono al [[Paleolitico]]: in località ''Morrone'' sono stati ritrovati strumenti di caccia dell'[[uomo di Neandertal|uomo di Neanderthal]].
Le più antiche tracce della presenza umana nel territorio del Comune di Capracotta risalgono al [[Paleolitico]]: in località ''Morrone'' sono stati ritrovati strumenti di caccia dell'[[uomo di Neandertal]].
 
Il primo insediamento stabile risale, invece, al [[IX secolo a.C.]] Si tratta di un centro abitato ritrovato nel corso di cinque campagne di scavo promosse dalla [[soprintendenza per i beni archeologici del Molise]] tra il 1979 e il 1985 nei pressi della ''Fonte del Romito''. Gli scavi archeologici hanno svelato l'esistenza di un sito con una vitalità di circa mille anni: da alcune capanne circolari del IX secolo a.C. a edifici in marmo del [[I secolo d.C.]] collocati in un contesto urbano ben pianificato.
 
L'attuale paese di Capracotta, invece, nasce sullo sperone della ''Terra Vecchia'' nei primissimi decenni del [[Medioevo]] durante la [[Regno longobardo|conquista longobarda]] del [[Italia meridionale|Mezzogiorno d'Italia]] (fine [[VI secolo|VI]]- inizi [[VII secolo d.C.]]). Si sviluppa nei secoli successivi attraverso la pratica della [[transumanza]], cioè lo spostamento invernale degli armenti dalle alture dell'[[Abruzzo]] al [[Tavoliere delle Puglie]]. Capracotta ha fatto parte del Regno di Napoli prima e delle Due Sicilie poi, e vi ha fatto visita il sovrano Francesco I di Borbone, allora principe ereditario. Durante la [[seconda guerra mondiale]], Capracotta viene quasi interamente distrutta dalle truppe tedesche in ritirata verso la [[Val di Sangro]] con il fuoco e la dinamite.
Il primo insediamento stabile risale, invece, al [[IX secolo a.C.]] Si tratta di un centro abitato ritrovato nel corso di cinque campagne di scavo promosse dalla [[Soprintendenza per i Beni archeologici del Molise]] tra il 1979 e il 1985 nei pressi della ''Fonte del Romito''. Gli scavi archeologici hanno svelato l'esistenza di un sito con una vitalità di circa mille anni: da alcune capanne circolari del IX secolo a.C. a edifici in marmo del [[I secolo d.C.]] collocati in un contesto urbano ben pianificato.
 
L'attuale paese di Capracotta, invece, nasce sullo sperone della ''Terra Vecchia'' nei primi decenni del [[Medioevo]] durante la [[Regno longobardo|conquista longobarda]] del [[Italia meridionale|Mezzogiorno d'Italia]] (fine [[VI secolo|VI]]- inizi [[VII secolo d.C.]]). Si sviluppa nei secoli successivi attraverso la pratica della [[transumanza]], cioè lo spostamento invernale degli armenti dalle alture dell'[[Abruzzo]] al [[Tavoliere delle Puglie]]. Durante la [[Seconda Guerra Mondiale]], Capracotta viene quasi interamente distrutta dalle truppe tedesche in ritirata verso la [[Val di Sangro]] con il fuoco e la dinamite.
 
Negli anni [[Anni 1950|'50]] il borgo fu interamente ricostruito e vi fu installato un impianto da sci sopra il Monte Capraro. Il borgo ha avuto una forte vocazione turistica già a partire dalla fine dell'[[XIX secolo|Ottocento]], in modo particolare con l'attrazione di turismo da Napoli. Agli inizi del secolo scorso, numerose famiglie dell'aristocrazia romana e soprattutto napoletana trascorrevano le vacanze invernali nei comodi e confortevoli alberghi cittadini. In una citazione di [[Alberto Sordi]] ne ''Il conte Max'', Capracotta è descritta come la ''Piccola Cortina D'Ampezzo degli Abruzzi''. Capracotta è famosa anche per le abbondanti nevicate. Nel mese di marzo del 2015, nel giro di 17 ore, è caduta più di due metri di neve battendo il precedente record di Silver Lake in Colorado ([[Stati Uniti d'America|U.S.A.]]) dove, nel 1921, erano caduti 193 centimetri di neve in 24 ore.
=== Origine del nome ===
Il toponimo sembra alludere alla tradizione religiosa dei [[Longobardi]] di sacrificare una capra, in onore del dio [[Thor]], prima di insediarsi in un luogo appena conquistato e mangiarne le carni come rito [[apotropaico]] contro l'esaurimento delle fonti di sostentamento del gruppo tribale che, diventando stanziale, si faceva comunità. Al periodo longobardo, non a caso, risale la più antica attestazione del nome: un atto di donazione del 1040<ref>{{Cita web|autore = Francesco Di Rienzo|url = http://www.amicidicapracotta.com/la-fondazione-longobarda-di-capracotta/|titolo = La fondazione longobarda di Capracotta|accesso = |data = }}</ref>.
 
=== Onorificenze ===
{{Onorificenze
|immagine = Merito civile bronze medal BAR.svg
|immagine = Merito civile bronze medal BAR.svg|nome_onorificenza = Medaglia di bronzo al Merito Civile|collegamento_onorificenza = Merito_civile|motivazione = Comune situato all'interno della linea "Gustav", occupato dalle truppe tedesche, subiva, in attuazione della tattica della "terra bruciata", la quasi completa demolizione del patrimonio edilizio e diverse vittime civili. La popolazione, costretta a rifugiarsi nei paesi vicini, seppe resistere con contegno agli stenti e alle dure sofferenze, per intraprendere, poi, la difficile opera di ricostruzione morale e materiale. 1943/1944 - Capracotta (IS).<ref>{{Cita web|url=http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=311646|accesso=10 maggio 2011|titolo=Sito del Quirinale – Documento assegnazione onorificenza}}</ref>|luogo = Capracotta, 11 marzo 2011}}
|nome_onorificenza = Medaglia di bronzo al merito civile
|collegamento_onorificenza = Merito_civile
|motivazione = Comune situato all'interno della linea "Gustav", occupato dalle truppe tedesche, subiva, in attuazione della tattica della "terra bruciata", la quasi completa demolizione del patrimonio edilizio e diverse vittime civili. La popolazione, costretta a rifugiarsi nei paesi vicini, seppe resistere con contegno agli stenti e alle dure sofferenze, per intraprendere, poi, la difficile opera di ricostruzione morale e materiale. 1943/1944 - Capracotta (IS).<ref>{{Cita web|url=http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=311646|accesso=10 maggio 2011|titolo=Sito del Quirinale – Documento assegnazione onorificenza}}</ref>
|luogo = Capracotta, 11 marzo 2011
}}
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
== Evoluzione demografica ==
=== Architetture religiose ===
{{Demografia/Capracotta}}
;Chiesa parrocchiale di [[Santa Maria Assunta|Santa Maria in Cielo Assunta]]
[[File:Parr SL 01.JPG|thumb|left|Chiesa di Santa Lucia]]
:Si trova sulla parte più alta del paese, nel rione Terra Vecchia, e fu sede della collegiata. Non conosciamo l'anno della fondazione della chiesa. Sappiamo che agli inizi del Settecento fu ampliata e completamente ristrutturata. È citata per la prima volta in un documento del 1326 sotto il titolo di "Sancte Marie de Capracocta"<ref>AA.VV., Gli accordi militari del 1495 di Agnone, Capracotta e Vastogirardi, Associazione Amici di Capracotta, Isernia, Cichetti, 2018</ref>. Della vecchia costruzione, è visibile un bassorilievo del campanile che reca il simbolo dell'Albero della Vita, d'epoca rinascimentale. Il campanile in pietra, a pianta quadrata, ha l'attuale aspetto frutto del restauro del [[1898]]. Alla chiesa arcaica è anche riconducibile il fonte battesimale in legno di noce, con decorazioni in oro, restaurato nel [[1980]], e un fonte in pietra. Nel [[XVIII secolo]] lo stemma civico fu spostato sull'altare maggiore dal Municipio, e la chiesa divenne simbolo dell'intera comunità capracottese. La vecchia chiesa era citata sin dal [[1673]], divisa in tre navate, come quella attuale, col capo altare e altri laterali, mentre all'esterno sorgeva il campanile a torre, ancora oggi esistente, a testimonianza del cambiamento di orientamento dell'asse della nuova chiesa, per delle disomogeneità evidenti nell'allineamento dei due edifici. La [[peste del 1656]] decimò la popolazione, mentre l'anno successivo un'invasione di briganti danneggiò la chiesa. La chiesa fu trasformata completamente a partire dagli inizi del Settecento, con interno a tre navate, la cui lunghezza doveva raggiungere 35 metri, e larghezza 18 al [[transetto]], la cupola fu posta a 15 metri, all'altezza del transetto centrale. La facciata in pietra sarebbe stata fiancheggiata da due state, alta 9 metri, larga 20, e orientata a sud-est, il dislivello tra le mura ed ovest e contrafforti ad est erano di 20 metri. L'architettura interna, con l'abbellimento a stucchi e pennacchi, fu parzialmente completata tra il [[1749]] e il '57, le stuccature sono in oro zecchino, grazie al lavoro degli artigiani di [[Pescocostanzo]] (AQ), anche se la maggior parte dell'opera nei secoli seguenti fu sostituita da porporina, le pareti furono dipinte in azzurro, affrescate con una schiera di 40 angeli che reggono medaglioni dedicati a vari santi, dipinti solo nella prima metà del [[XX secolo]], e non tutti. Gli altari sono dedicati all'Assunta (capo altare) e a San Sebastiano, con delle preziosi reliquie ossee. Le statue sono quelle dell'Assunta, dell'Addolorata col Cristo morto, di San Sebastiano, del Sacro Cuore di Gesù, di San Giovanni Bosco, di pregevole fattura il ''gruppo'' della Visitazione e quella dell'Immacolata Concezione. All'ingresso della chiesa ci sono vari dipinti, sotto l'organo presso il capo altare, c'è quella dell'Ultima Cena del Solimena, sopra il battistero c'è la tela di Sant'Anna con Maria bambina; nella sacrestia si trova un dipinto a forma ellittica con la raffigurazione della Natività di Gesù, nella parte sottostante le scale c'è la pittura dello Spirito Santo a motivi floreali. La chiesa di Santa Maria Assunta fu consacrata il 14 settembre [[1755]], sotto la [[diocesi di Trivento]] (CB), l'altare maggiore completato l'anno precedente dal napoletano Biagio Salvati, interamente in marmo intarsiato con il tabernacolo sul quale poggiano due angeli e il paliotto dell'Assunta. L'organo in legno si trova nell'altare maggiore, rappresenta il punto cardine della prospettiva architettonica della chiesa, realizzato tra il [[1750]] e il [[1779]], dotato di 700 canne. Di interesse anche l'attigua cappella della Visitazione, con soffitto a lacunari a motivi floreali, alcuni dipinti derivanti da opere classiche, come l'Assunta di [[Tiziano Vecellio]]. L'impianto è del progetto di Luca D'Onofrio, fu restaurata nel [[1913]], con la rimozione delle lapidi delle antiche sepolture presso la chiesa, dato che Capracotta sino al XIX secolo non dispose di un cimitero pubblico. Dopo i danni della guerra mondiale, nuovi restauri, con pittura delle parti lasciate spoglie degli interni, ci sono stati nel [[1954]].
== Cultura ==
[[File:Pannorama_(_bei_gutem_Wetter_kann_man_7_Regionen_überblicken).jpg|right|thumb|260x260px|Panorama del [[Monte Capraro]] da Capracotta]]
Dal 1962, in località Prato Gentile, viene celebrata La Pezzata, sagra della pecora bollita che si tiene ogni prima domenica di agosto. La tradizione di bollire la pecora risale alla pratica della pastorizia transumante lungo il [[tratturo]]. Nel 2014 questo piatto è stata inserito tra le "eccellenze" dalla rivista Gambero Rosso. Difatti sul territorio capracottese passa un [[tratturo]] tra i più importanti d'Italia. Interessante anche la visita al ''[[Giardino Botanico della Flora Appenninica]]'', situato a soli 2&nbsp;km dal paese.
 
;Chiesa di [[Antonio di Padova|Sant'Antonio di Padova]]
Discreta è l'attività culturale. Il Comune edita ogni tre mesi un periodico cartaceo, "''Voria''". Ogni anno, poi, viene pubblicato il "''Diario di Capracotta: fatti e curiosità di un anno''", un volume che racconta i principali avvenimenti accaduti nel periodo compreso tra il mese di luglio e quello di giugno dell'anno successivo. Sempre con cadenza annuale il Comune indice un concorso letterario e fotografico a tema, i cui contributi vengono pubblicati di volta in volta in un apposito volume.
:Piccola chiesa che si trova nella parte finale del Corso Sant'Antonio, risalente al XVIII secolo, ma forse edificata su una preesistente costruzione. La cappella è dedicata al Santo francescano, molto venerato in paese, ha pianta rettangolare in pietra con ordine di finestre laterali, e facciata semplice a capanna, sormontata da un campanile centrale a vela. L'interno è a navata unica, riccamente stuccato, con nicchie laterali per le statue dei santi, e qualche tela di scuola napoletana. L'altare maggiore ha la nicchia maggiore del santo, è sovrastato da una balaustra con la cantoria, e da un piccolo organo a canne nella cassa lignea finemente decorato.
 
;Chiesa di [[Giovanni Battista|San Giovanni Battista]]
Agli inizi dell'anno 2013, è nata l'associazione "Amici di Capracotta" per recuperare, valorizzare e promuovere il patrimonio culturale cittadino.
:Si trova nella parte alta del paese, in piazza [[Emanuele Gianturco]], è una piccola cappella rettangolare, con facciata a capanna, portale architravato in pietra concia, e sovrastante campanile a vela, simile alla chiesa di Sant'Antonio. L'interno a navata unica è più umile quanto a decorazione di questa precedente. Anticamente era dedicata ai SS. Giovanni, Sebastiano e Rocco.
 
;Santuario della [[Madonna di Loreto]]
== Persone legate a Capracotta ==
:Si trova fuori dal paese, dirigendosi verso Monte Capraro. Restaurata e ampliata nel 1622, aveva 8 sacerdoti, possedeva molti feudi, nel 1950 dopo i danni della guerra è stata ricostruita, seguendo lo stile neo romanico e neogotico, è sede di una confraternita che organizza ogni 3 anni a ciclo una processione di cavalli bardati. Nella stagione di transumanza, da questa chiesa partivano gli armenti. La chiesa è semplice, con la facciata neo romanica, l'oculo centrale del rosone, e il portale ad arco ogivale strombato in pietra bianca, l'interno è a navata unica semplice, che mostra ancora le reminiscenze barocche, soprattutto per l'altare in legno, con la statua della Madonna col Bambino.
* Luigi Campanelli, storico;
* [[Calzella Carfagna]], comandante delle artiglierie dell'esercito imperiale di Carlo V;
* Oreste Conti, storico;
* Mario Di Nucci, fondista della nazionale italiana;
* Giuseppe Di Tella, ingegnere;
* [[Torcuato Di Tella]] (1892-1948), imprenditore e filantropo;
* Torcuato Di Tella (1929), ambasciatore argentino in Italia;
* Nicola Falconi, sottosegretario di Stato e senatore;
* Stanislao Falconi, avvocato generale presso la Corte di Cassazione;
* [[Erasmo Iacovone]], calciatore;
* Egidio Monaco, pittore;
* Giovanni Leo Paglione, pittore;
* Ruggero Santilli, fisico.
 
;Chiesa di [[Vincenzo Ferreri|San Vincenzo Ferreri]]
== Riferimenti a Capracotta nella cultura ==
:Si trova in via Roma, è del XVIII secolo, ha facciata semplice a capanna, con portale architravato e finestrone centrale sovrastante.
* Nel film "[[Il conte Max (film 1957)|Il conte Max]]", diretto da [[Giorgio Bianchi]] e interpretato da grandissimi attori quali [[Alberto Sordi]], [[Vittorio De Sica]] e [[Tina Pica]], viene menzionato spesso il nome di Capracotta quale meta di vacanza invernale. Nel film, il protagonista Alberto Boccetti (interpretato da Sordi) la definisce "piccola Cortina degli Abruzzi".
* [[Ernest Hemingway]], nel suo capolavoro "[[A Farewell to Arms|A farewell to arms]]" (Scribner, 1929), conosciuto in Italia come "[[Addio alle armi (romanzo)|Addio alle armi]]" ([[Mondadori (casa editrice)|Mondadori]], 1965), in cui racconta le proprie esperienze di guerra, cita un cappellano di Capracotta che parla con commozione del paese altomolisano, dove «c’erano le trote nel torrente sotto la città. Era proibito suonare il flauto la notte.Quando i giovanotti facevano le serenate, soltanto il flauto era proibito. [...] I contadini chiamano tutti “Don” e quando incontrano qualcuno si tolgono il cappello».
* Lo scrittore belga [[Christian Beck]] visita Capracotta nell'estate del 1909. Trascorre le sue giornate passeggiando tra i boschi. Si innamora della giovanissima Maria Pia Falconi che immortala, col nome di Trianon, nel suo capolavoro "Le Papillon. Journal d'un romantique" (Bénard, 1910).
* [[Clotilde Marghieri]], nel suo "Vita in villa" ([[Riccardo Ricciardi|Ricciardi]], 1960), loda un certo Vincenzo Carnevale di Capracotta, domestico «malinconicissimo, un uomo di innata nobiltà e saggezza, un vero filosofo».
* [[Edmondo De Amicis]], durante il viaggio transoceanico raccontato in "Sull'oceano" ([[Fratelli Treves|Treves]], 1889), nella moltitudine di persone incontrate a bordo cita testualmente «la faccetta rotonda della contadina di Capracotta».
* [[Uys Krige]], soldato sudafricano detenuto presso il campo di prigionia di Fonte d'Amore ([[Sulmona]]) durante la [[Seconda guerra mondiale]], parlando della sua fuga per raggiungere gli alleati a sud, scala in modo rocambolesco alcune alture di Capracotta, raccontando il tutto nel suo "The way out" (Miller, 1955), tradotto in italiano col titolo "Libertà sulla Maiella" ([[Vallecchi]], 1965).
* Lo scrittore [[Eugenio Corti]], proposto al [[Premio Nobel per la letteratura]] 2011, nel suo secondo romanzo "I poveri cristi" ([[Garzanti Editore|Garzanti]], 1951), racconta la propria esperienza nell'esercito italiano in seguito all'armistizio dell'8 settembre 1943. Durante il tragitto che lo porterà ad unirsi alle truppe alleate, sosterà a Capracotta dicendo che «dei luoghi di villeggiatura aveva infatti la riduzione di tutto a superficie e la sgargiante monotonia». A dispetto della popolazione, gli albergatori del posto gli rifiutarono ospitalità.
* Il grande filologo [[Francesco D'Ovidio]] narra la vicenda del bandito Ippolito Amicarelli, imboscatosi a Capracotta «che certo fu uno de’ suoi rifugi», nei suoi "Rimpianti" (Sandron, 1903).
* [[Guido Piovene]] si interessò al villaggio altomolisano nel titanico "Viaggio in Italia" ([[Mondadori (casa editrice)|Mondadori]], 1957) riguardo l'opportunità di istituire la [[Provincia di Isernia]], che a Capracotta, «il più alto dei comuni appenninici, e perciò l’inverno è chiuso dalle nevi e dai ghiacci», avrebbe certamente giovato in quanto l'avrebbe avvicinata ai servizi e agli uffici di pubblica utilità.
* L'isernino Franco Ciampitti, grande narratore della vita contadina e pastorale del centro-sud, prima ne "Il tratturo" (L'arte tipografica, 1968) e poi nel suo racconto "Il grande viaggio", contenuto nell'omonima raccolta (Varesina, 1971), resterà estasiato dal suo primo incontro con Capracotta innevata.
* Nella biografia di [[Tommaso Besozzi]] curata da Enrico Mannucci ("I giornali non sono scarpe", [[Baldini & Castoldi]], 1995), quest'ultimo racconta un episodio che l'illustre giornalista vigevanese visse a Campobasso allorquando conobbe Emanuele Paglione, procaccia di Capracotta, il quale, incurante della bufera di neve che aveva isolato il villaggio altomolisano, aveva raggiunto a cavallo il capoluogo per effettuare il servizio postale.
* Della giornalista nonché storico delle migrazioni [[Amy Bernardy|Amy Allemand Bernardy]], all'interno della raccolta "Italia randagia attraverso gli Stati Uniti" (Bocca, 1913), spicca la descrizione: «ora che là verso Capracotta sale la luna, la gran luna bionda, lattea, pallida, opalina, che vela di agreste dolcezza il mondo».
* Lo scrittore napoletano [[Antonio Pascale]] ha descritto lo spettacolo dei misconosciuti pascoli molisani nel suo "Non è per cattiveria" ([[Laterza Editore|Laterza]], 2006) e ha avvicinato la bellezza di Capracotta a quella di Courmayeur.
 
;Chiesa di [[Santa Lucia|Santa Lucia di Siracusa]]
== Sport ==
:Chiesetta campestre del XVIII-XIX secolo, costruita fuori dal paese, nella località omonima. Consta di una pianta rettangolare a capanna, con portale architravato e in cima il campanile a vela.
L'''[[Associazione sportiva|ASD]] Capracotta'' disputa attualmente il campionato di Serie C2 di [[Calcio a 5]] molisano.
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File:Santa Maria Assunta Capracotta.jpg|Santa Maria in Cielo Assunta
File:San Vincenzo Capracotta.jpg|San Vincenzo
File:San Giovanni Capracotta.jpg|San Giovanni
File:Sant'Antonio Capracotta.jpg|Sant'Antonio
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=== Aree naturali ===
== Amministrazione ==
Capracotta ospita il [[Giardino della flora appenninica di Capracotta|giardino della flora appenninica]], un [[orto botanico]] naturale fra i più alti d'Italia (1525 m s.l.m.), in cui vengono conservate e tutelate le specie vegetali della flora montana e altomontana autoctona dell'[[Appennino]] centro-meridionale. Si tratta dell'unico orto botanico della regione Molise, ponendolo come un importante osservatorio sulla biodiversità situato in un contesto suggestivo per la presenza di numerosi habitat naturali, tra i quali praterie, faggete, roccaglie, zone umide, arbusteti, insieme a zone tematiche curate dedicate alle piante officinali, alle varietà orticole autoctone. La ricchezza di specie endemiche, rare e protette, fa di questo orto un laboratorio attivo sulle misure di protezione e conservazione della flora montana e alto-montana. Attualmente, il giardino è gestito da un consorzio tra il Comune di Capracotta, l'Università degli Studi del Molise e la Regione Molise, le cui attività di ricerca e promozione sono gestite e assicurate dal Dipartimento di Bioscienze e Territorio dell'ateneo molisano con sede a Pesche<ref name="unimol.it" />. Altre aree naturali sono:
{{ComuniAmminPrecTitolo}}{{ComuniAmminPrec|30 maggio [[2006]]|''in carica''|Antonio Vincenzo Monaco|[[Lista civica]]|[[Sindaco]]|}}{{ComuniAmminPrecFine}}
* Prato Gentile;
* Parco fluviale del Verrino;
* Riserva naturale di Pescobertino;
* Sorgente dell{{'}}''Acqua Zolfa'';
* Villa comunale.
 
== Galleria fotograficaSocietà ==
=== Evoluzione demografica ===
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{{Demografia/Capracotta}}
File:Ved_capracotta.jpg|Capracotta nel gennaio 2011
 
File:Capracotta1.jpg|Capracotta nel giugno 2008
=== Tradizioni e folclore ===
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Dal [[1961]], in località Prato Gentile, viene celebrata ''La Pezzata'', sagra della pecora bollita che si tiene ogni prima domenica di agosto. La tradizione di bollire la pecora risale alla pratica della [[transumanza|pastorizia transumante]] lungo il [[tratturo]]. Nel [[2014]] questo piatto è stata inserito tra le "eccellenze" dalla rivista Gambero Rosso.<ref>{{Cita web|url=http://www.teleaesse.it/nsmvideo28434/molise/gambero-rosso-incorona-la-pezzata-tra-le-eccellenze-del-molise/|titolo=Gambero Rosso incorona "La pezzata" tra le eccellenze del Molise|sito=teleaesse.it|data=3 dicembre 2014|accesso=6 maggio 2024|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181203105656/http://www.teleaesse.it/nsmvideo28434/molise/gambero-rosso-incorona-la-pezzata-tra-le-eccellenze-del-molise/|urlmorto=no}}</ref> [[File:Parr SL 01.JPG|thumb|upright|Chiesa di Santa Lucia]]
[[File:Pannorama ( bei gutem Wetter kann man 7 Regionen überblicken).jpg|right|thumb|Panorama del [[Monte Capraro]] da Capracotta]]
== Economia ==
=== Turismo ===
==== Pista da sci ====
{{senza fonte|Capracotta è meta frequentata soprattutto l'inverno per lo sci, con turisti provenienti prevalentemente dal [[Lazio]], dall'[[Abruzzo]] e dalla [[Campania]]. La pratica più diffusa è quella dello sci di fondo in località Prato Gentile (1.573 m.), alle pendici di Monte Campo (1.746 m.), presso il prestigioso stadio del fondo "Mario Di Nucci", che nel 1997 ha ospitato i Campionati italiani assoluti e nel 2004 la Coppa Europa. Da quella località si diramano tre piste di diversa difficoltà (anello di monte, anello di valle e anello turistico), per una lunghezza complessiva di oltre 15 km.}}<ref>http://www.capracotta.com</ref>
 
Dal 1995 sono stati installati impianti per lo sci alpino alle pendici del Monte Civetta, a confluenza col [[Monte Capraro]] (1730 m), che comprendono:
* Seggiovia Monte Civetta;
* Sciovia Piana del Monte;
Queste due seggiovie (chiuse dal 2017) portano alle seguenti piste:
* Monte Capraro (1630–1380 m);
* Piana del Monte (1560 m);
* Pista sotto il Monte (1380 m).
 
=== Artigianato ===
Tra le attività più tradizionali vi sono quelle [[Artigianato|artigianali]], che pur non essendo diffuse come nel passato non sono del tutto scomparse, e si distinguono per l'arte della [[tessitura]] finalizzata alla produzione di [[Copriletto|coperte]]<ref>{{Cita libro|titolo=Atlante cartografico dell'artigianato|editore=ACI|città=Roma|anno=1985|volume=2|p=22}}</ref>.
 
==Infrastrutture e trasporti ==
Il paese è servito dalla piccola stazione ferroviaria [[Stazione di San Pietro Avellana-Capracotta]] che dista 12 km dal centro abitato,
posta sulla linea [[Ferrovia Sulmona-Isernia]], gestita da [[RFI]], dal [[2011]] sospesa al traffico regolare di treni regionali [[Trenitalia]], dal [[2014]] la linea risulta attiva come [[ferrovia turistica]] gestita da [[Fondazione FS Italiane]] e Le Rotaie.
 
== Amministrazione ==
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Antonino Sozio |Inizio = 6 giugno 1985 |Fine = 16 giugno 1990 |Partito = [[Democrazia Cristiana]] |Note = <ref name=interno>http://amministratori.interno.it/</ref>}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Michele Conti |Inizio = 20 giugno 1990 |Fine = 18 agosto 1990 |Partito = [[Partito Repubblicano Italiano]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Ciro Mendozzi |Inizio = 18 agosto 1990 |Fine = 24 aprile 1995 |Partito = [[indipendente]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Candido Paglione |Inizio = 24 aprile 1995 |Fine = 14 giugno 1999 |Partito = [[centro-sinistra]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Candido Paglione |Inizio = 26 giugno 1999 |Fine = 3 marzo 2000 |Partito = [[Lista civica]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Pasquale Di Nucci |Inizio = 14 maggio 2001 |Fine = 30 maggio 2006 |Partito = [[Lista civica]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Antonio Vincenzo Monaco |Inizio = 30 maggio 2006 |Fine = 28 maggio 2011 |Partito = [[Lista civica]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Antonio Vincenzo Monaco |Inizio = 28 maggio 2011 |Fine = 6 giugno 2016 |Partito = [[Lista civica|Uniti per Capracotta]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Candido Paglione |Inizio = 6 giugno 2016 |Fine = ''in carica'' |Partito = [[Lista civica|Capracotta viva]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
 
== Note ==
<references />
 
== Voci correlate ==
* [[Stazione di San Pietro Avellana-Capracotta]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|q|commons = Category:Capracotta}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* http://www.capracotta.com
* http://www.amicidicapracotta.com/
* http://www.prolococapracotta.com/
* http://www.immigrationfromcapracotta.com/
 
{{ProvinciaComuni della provincia di Isernia}}
{{Controllo di autorità}}
{{portalePortale|moliseMolise}}
 
[[Categoria:Capracotta| *]]
[[Categoria:Capracotta| ]]
[[Categoria:Stazioni e comprensori sciistici del Molise]]