Ozzano dell'Emilia: differenze tra le versioni

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{{Divisione amministrativa
|Nome = Ozzano dell'Emilia
|Panorama =
|Didascalia =
|Bandiera = Ozzano dell'Emilia-Gonfalone.png
|Voce bandiera =
|Stemma = Ozzano dell'Emilia-Stemma.png
|Voce stemma =
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Emilia-Romagna
|Divisione amm grado 2 = Bologna
|Amministratore locale = Luca Lelli
|Partito = [[lista civica]] di [[centro-sinistra]] Progetto Ozzano
|Data elezione =25/05/ 26-5-2014
|Data istituzionerielezione = 27-5-2019
|Data istituzione =
|Latitudine gradi=44
|Altitudine =
|Latitudine minuti=27
|Sottodivisioni = Ciagnano, Le Armi, Maggio, Mercatale, La Noce, Osteria Nuova, Ponte Rizzoli, Quaderna, San Pietro, Sant'Andrea, Settefonti, Tolara
|Latitudine secondi=0
|Divisioni confinanti = [[Budrio]], [[Castel San Pietro Terme]], [[Castenaso]], [[Medicina (Italia)|Medicina]], [[Monterenzio]], [[Pianoro (Italia)|Pianoro]], [[San Lazzaro di Savena]]
|Latitudine NS=N
|Codice postale = 40064
|Longitudine gradi=11
|Zona sismica = 2
|Longitudine minuti=29
|Gradi giorno = 2252
|Longitudine secondi=0
|Nome abitanti = ozzanesi
|Longitudine EW=E
|Patrono = [[san Cristoforo]]
|Altitudine=67
|Festivo = 25 luglio
|Superficie=64.95
|PIL =
|Note superficie=
|PIL procapite =
|Abitanti=13449
|Mappa = Map of comune of Ozzano dell'Emilia (province of Bologna, region Emilia-Romagna, Italy).svg
|Note abitanti=[http://www.demo.istat.it/bilmens2014gen/index.html Dato Istat] - Popolazione residente al 31 dicembre 2014.
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Ozzano dell'Emilia nella città metropolitana di Bologna
|Aggiornamento abitanti=31-12-2014
|Sottodivisioni=Ciagnano, Le Armi, Maggio, Mercatale, La Noce, Osteria Nuova, Ponte Rizzoli, Quaderna, San Pietro, Sant'Andrea, Settefonti, Tolara
|Divisioni confinanti=[[Budrio]], [[Castel San Pietro Terme]], [[Castenaso]], [[Medicina (Italia)|Medicina]], [[Monterenzio]], [[Pianoro (Italia)|Pianoro]], [[San Lazzaro di Savena]]
|Codice postale=40064
|Prefisso=[[051 (prefisso)|051]]
|Fuso orario=+1
|Codice statistico=037046
|Codice catastale=G205
|Targa=BO
|Zona sismica=2
|Gradi giorno=
|Diffusività=
|Nome abitanti=Ozzanesi
|Patrono=[[San Cristoforo]]
|Festivo=25 luglio
|PIL=
|PIL procapite=
|Mappa=Map of comune of Ozzano dell'Emilia (province of Bologna, region Emilia-Romagna, Italy).svg
|Didascalia mappa=Posizione del comune di Ozzano dell'Emilia nella città metropolitana di Bologna
|Sito=http://www.comune.ozzano.bo.it/
}}
 
'''Ozzano dell'Emilia''' (''UzänUżàn'' in [[Dialetti bolognesi rustici orientali|dialetto bolognese orientale]]<ref>{{citaCita libro| AA. nome=Luigi| VV. cognome=Lepri| Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani nome2=Daniele| 1996 cognome2=Vitali|titolo=Dizionario GARZANTIbolognese-italiano, |italiano Milanobolognese|purl= 464}}<https://ref><ref name=dizionario>{{cita libro| AAplay. | VVgoogle. | Dizionario di toponomasticacom/books/reader?id=OQ17cAOsXbUC&hl=it&printsec=frontcover&pg=GBS. Storia e significato dei nomi geografici italiani PA716|accesso=12 2006gennaio 2021| UTET data=2007|editore=Edizioni Torino Pendragon|plingua= 547 it|ISBN=978-88-8342-594-3}}</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di 13.449{{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[città metropolitana di Bologna]], in [[Emilia-Romagna]].
 
== Geografia fisica ==
=== Territorio ===
[[File:Calanchi di Sant'Andrea 2020 abc3.jpg|thumb|left|I [[Calanchi]] di Sant'Andrea]]
Il territorio ozzanese attualmente si sviluppa su una superficie di 64,94 chilometri quadrati, assumendo la forma caratteristica di un rettangolo lungo e stretto, la cui altezza è di 67 metri. Nel 1880 invece, la superficie dell'intero comune di Ozzano era pari a 62,44 chilometri quadrati, dei quali 52,44 coltivati, 3,50 destinati a bosco e 6,50 incolti.
Il territorio del comune è interessato dal [[Parco dei Gessi Bolognesi e Calanchi dell'Abbadessa]].
 
=== Clima ===
{{vedi anche|Stazione meteorologica di Ozzano Settefonti}}
Ozzano dell'Emilia presenta un [[clima continentale]]. Gli inverni sono freddi e non mancano le precipitazioni nevose, le estati calde e a volte afose a causa dell'umidità dell'aria. Le mezze stagioni sono miti. Il canale di arie dei colli appenninici che coprono il territorio a sud del comune convoglia una particolare mitezza sul paese.
* [[Classificazione climatica]]: zona E, 2252 GR/G
* [[Classificazione sismica]]: zona 2<ref>{{citaCita web|url=https://www.tuttitalia.it/emilia-romagna/64-ozzano-dell-emilia/|titolo=Ozzano dell'Emilia - Classificazione sismica e climatica|sito=tuttitalia.it|accesso=17 aprile 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170623234105/https://www.tuttitalia.it/emilia-romagna/64-ozzano-dell-emilia/|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita web|url=httphttps://www.tuttitalia.it/emilia-romagna/1464-mirandolaozzano-dell-emilia/rischio-sismico/|titolo=Rischio sismico di Ozzano dell'Emilia|sito=tuttitalia.it|accesso=317 giugnoaprile 20122020|editoreurlarchivio=Tuttitaliahttps://web.archive.org/web/20170719225843/https://www.tuttitalia.it/emilia-romagna/64-ozzano-dell-emilia/rischio-sismico/|urlmorto=no}}</ref>
 
== Storia ==
[[File:StruttureClaterna claternaabc6.JPGjpg|thumbminiatura|200px|leftsinistra|Strutture abitative e produttive romane a Claterna.]]
 
Il primo esempio di urbanizzazione sul territorio di Ozzano è dato dalla città romana di [[Claterna]], risalente al II secolo a.C.<ref>{{Cita web|url=http://www.archeobologna.beniculturali.it/bo_ozzano_emilia/claterna.htm|titolo=La città di Claterna|accesso=12 settembre 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170912233722/http://www.archeobologna.beniculturali.it/bo_ozzano_emilia/claterna.htm|urlmorto=no}}</ref>
Le sue origini risalgono all'[[Impero romano|antico impero romano]], quando la città situata in quella che oggi è la frazione "Maggio" era chiamata [[Claterna]].
 
Le operazioni di riassetto amministrativo del [[1805]] portate avanti dalle classi dirigenti del napoleonico [[Regno d'Italia]] inserirono il Comune di Ozzano nel Cantone di [[Castel San Pietro Terme|Castel San Pietro]], all'interno del Distretto di [[Imola]] del [[Dipartimento del Reno]]. Il territorio del Comune allora istituito risultava diviso tra Ozzano di Sopra, al quale era aggregata Varignana di Sopra, e Ozzano di Sotto, al quale era aggregata Varignana di Sotto.<ref name=Archivio_Anzola />
[[File:Ozzano-Palazzo municipale-Stemma.jpg|destra|miniatura|Stemma sul Palazzo municipale]]
 
Nel [[1810]], Ozzano di Sopra era inserito nel "Cantone e Distretto di [[Bologna]]" ed aggregava intorno a sé le località di Ciagnano, San Cristoforo, Massa delle Rapi, Ozzano di Sotto e Settefonti con Monte Armato.<ref name=Archivio_Anzola>{{Cita web|url=https://www.cittametropolitana.bo.it/cultura/Guida_Archivi_1/ARCHIVIO_STORICO_COMUNALE_DI_OZZANO_DELL_EMILIA|titolo=Città metropolitana di Bologna - Archivio storico comunale di Anzola dell'Emilia|sito=Biblioteca Comunale Ozzano dell'Emilia|accesso=4 maggio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200504151343/https://www.cittametropolitana.bo.it/cultura/Guida_Archivi_1/ARCHIVIO_STORICO_COMUNALE_DI_OZZANO_DELL_EMILIA|urlmorto=sì}}</ref>
 
Con la restaurazione del dominio pontificio, Ozzano di Sopra divenne, all'interno del Governo e della Legazione di Bologna, una comunità (comprendente Ciagnano, Monte Armato e Settefonti) soggetta alla Podesteria di [[San Lazzaro di Savena|San Lazzaro]]. A sua volta comprendeva come appodiato Ozzano di Sotto (il cui territorio includeva le località di Massa delle Rapi e San Cristoforo).
Con il R.D. 16 ottobre 1862, n. 923, il Comune ha mutato la propria denominazione da "Ozzano" a "Ozzano dell'Emilia".
 
=== Onorificenze ===
== Evoluzione demografica ==
{{Onorificenze
{{Demografia/Ozzano dell'Emilia}}
|immagine = Valor militare bronze medal BAR.svg
|nome_onorificenza = Medaglia di bronzo al valor militare
|collegamento_onorificenza = Ricompense al valor militare
|motivazione = La popolazione del comune di Ozzano nell'Emilia, di chiara tradizione antifascista, lottò con coraggio e coralmente contro le forze nazifasciste e offrì generosa accoglienza a più di 2.300 sfollati da Bologna. Innumerevoli furono gli episodi di valore e sprezzo del pericolo, portati a compimento da donne, partigiani, benemeriti e patrioti del Comune e di altre regioni italiane, nonostante i bombardamenti e violenze di ogni tipo perpetrate dai reparti nazifascisti. Le forze partigiane di Ozzano assicurarono il sostegno quotidiano alla popolazione e liberarono il territorio prima dell'arrivo degli alleati, evitando così il bombardamento aereo e salvando la città da più grandi sofferenze. Ozzano nell'Emilia (Bologna), 8 settembre 1943 - 23 aprile 1945.
|data = 16 luglio 2018<ref>{{Cita web|url= https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2019-08-10&atto.codiceRedazionale=19A05121&elenco30giorni=false|titolo=Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.187 del 10-08-2019|accesso=5 giugno 2022|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20210619005649/https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2019-08-10&atto.codiceRedazionale=19A05121&elenco30giorni=false|urlmorto=no}}</ref>
}}
 
== Monumenti e luoghi di d'interesse ==
[[File:Ozzano-Palazzo municipale.jpg|destra|miniatura|Il palazzo municipale di Ozzano]]
=== Le chiese ===
=== Architetture religiose ===
====Chiesa di [[Sant'Ambrogio]] (sussidiale)====
==== Chiesa di Sant'Ambrogio (sussidiale) ====
Realizzazione moderna ([[1995]]) costruita sul Viale 2 giugno, la chiesa è stata dedicata al santo milanese ed è stata consacrata il 12 ottobre [[1997]] dal Card. [[Giacomo Biffi]].
Realizzazione moderna (1995) costruita sul viale 2 giugno, la chiesa è stata dedicata al santo milanese ed è stata consacrata il 12 ottobre 1997 dal Cardinale [[Giacomo Biffi]].
 
Tra i particolari di rilievo, la volta realizzata in legno lamellare (abete rosso dell'[[Europa]] centro-settentrionale).
 
==== Chiesa di Sant'Andrea ====
Il documento più antico tra quelli ad oggi sopravvissuti, a menzionare questa chiesa, è un atto di donazione dell'anno [[1077]]. A quel tempo il luogo, oggi genericamente indicato come Sant'Andrea di Ozzano, era detto "massa Basiliano" (termine di chiara provenienza romana). La parrocchia in quegli anni era assoggettata alla pieve di San Giovanni in Toracciano, poi detta di Pastino.
{{D|Chiesa di Sant'Andrea (Ozzano dell'Emilia)}}
Il documento più antico tra quelli ad oggi sopravvissuti, a menzionare questa chiesa, è un atto di donazione dell'anno [[1077]]. A quel tempo il luogo, oggi genericamente indicato come S. Andrea di Ozzano, era detto "massa Basiliano" (termine di chiara provenienza romana). La parrocchia in quegli anni era assoggettata alla pieve di S. Giovanni in Toracciano, poi detta di Pastino.
 
Fino al [[1149]] la chiesa di Sant'Andrea appartenne ai monaci camaldolesi dell'Abbazia di San Michele Arcangelo di Castel de' Britti; poi, per volontà del Vescovo di Bologna, Gerardo, la chiesa passò in possesso delle monache del medesimo ordine, del Monastero di S.Santa Cristina di Stifonte.
 
Nel [[1158]], causa slavine del terreno che avevano minato l'integrità del Convento di Stifonte, le suore si trasferirono nel caseggiato annesso alla chiesa di Sant'Andrea e da qui, nel [[1245]], in quello di S.Santa Cristina della Fondazza di Bologna, loro casa madre. La chiesa però, retta da un cappellano, continuò ugualmente ad officiare e ad avere "cura di anime", come parrocchia.
 
Con la beatificazione della consorella Lucia, vissuta nella seconda metà del XII secolo ed alla quale si attribuisce il miracolo del cavaliere crociato strappato dalle sofferenze della prigionia in Terra Santa, le monache camaldolesi, che già dal [[1508]] si erano viste autorizzare il culto pubblico per la Beata Lucia, nel [[1573]] ottennero altresì il consenso di traslare le sacre ossa dalla decadente chiesina di S.Santa Lucia di Settefonti a quelle di S. Sant'Andrea e S.Santa Cristina della Fondazza, dove ancora oggi sono custodite in urne collocate sopra ad altari costruiti in suo onore<ref>{{cita web|url=http://www.instoria.it/home/calanchi_beata_lucia_da_settefonti.htm|titolo=I calanchi della Beata Lucia da Settefonti|autore=Ines Curzio|data=giugno 2010|accesso=7 novembre 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20191108203913/http://www.instoria.it/home/calanchi_beata_lucia_da_settefonti.htm|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.turismoreligioso.eu/chiesa_sant_andrea_reliquie_beata_lucia_ozzano_dell_emilia.htm|titolo=Beata Lucia da Settefonti|sito=TurismoReligioso.eu|accesso=7 novembre 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20191108203912/http://www.turismoreligioso.eu/chiesa_sant_andrea_reliquie_beata_lucia_ozzano_dell_emilia.htm|urlmorto=sì}}</ref>.
 
[[File:Chiesa_di_Settefonti.jpg|miniatura|Rovine della ex [[Chiesa di Santa Maria Assunta di Settefonti]] ]]
====Chiesa di [[San Cristoforo]] e [[San Carlo Borromeo|San Carlo]]====
==== Chiesa di San Cristoforo e San Carlo ====
Costruita in gran parte col contributo del conte Carlo Grati ed originariamente dedicata al solo [[San Carlo Borromeo|San Carlo]], fu benedetta, pur non ancora consacrata, il 4 novembre [[1642]] dall'Arciprete della Pieve di San Pietro di Ozzano, don Giulio Boschi. Successivamente venne ad essa trasferito il titolo della chiesa di San Cristoforo, ormai cadente. Detto trasferimento si completa nel [[1666]] circa, con l'aggiunta della cappella centrale.
Costruita in gran parte col contributo del conte Carlo Grati ed originariamente dedicata al solo [[San Carlo Borromeo|San Carlo]], fu benedetta, pur non ancora consacrata, il 4 novembre [[1642]]<ref>{{Cita web|url=http://amsacta.unibo.it/2381/1/ORME.pdf|titolo=Orme del passato Sentieri del futuro|formato=pdf|p=11|citazione=Si sa per certo che fu attiva per il culto dei fedeli fino al 1642, anno in cui venne benedetta la chiesa nuova dedicata a San Carlo Borromeo, fatta costruire dal bolognese conte Carlo Grati devoto del santo milanese|accesso=4 maggio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200225062248/http://amsacta.unibo.it/2381/1/ORME.pdf|urlmorto=sì}}</ref> dall'Arciprete della Pieve di San Pietro di Ozzano, don Giulio Boschi. Successivamente venne ad essa trasferito il titolo della chiesa di San Cristoforo, ormai cadente. Detto trasferimento si completa nel [[1666]] circa, con l'aggiunta della cappella centrale.
 
L'attuale facciata della chiesa è dovuta a modifiche apportate nel [[1924]] dall'architetto G. Rivani; la precedente versione era del tipo detto toscano a due ordini di colonne, con un [[Timpano (architettura)|timpano]] semicircolare. La costruzione così come è oggi vede quasi scomparire le colonne ed il timpano è triangolare, mentre il campanile ha mantenuto la forma a cupola.
 
L'interno della chiesa è di [[ordine ionico]].
 
==== Chiesa di Santa Maria della Quaderna ====
Della sua esistenza se ne ha menzione intorno al [[1365]] circa. Nello schizzo eseguito da un anonimo al seguito del Cardinale [[Gabriele Paleotti|Paleotti]] durante le visite pastorali eseguite nel [[1578]], la chiesa appare non solo con forme molto diverse da quelle odierne, ma al tempo stesso con caratteristiche simili a quelle di un tempietto romano a cui è annesso un altro fabbricato trasversale, dotato di tetto a lunga falda e campanile a vela. Il campanile attuale fu costruito sul finire del Seicento. Le ultime modifiche che hanno trasformato struttura ed architettura dell'edificio in quelle che possiamo vedere ancora oggi risalgono ai primi anni dell'Ottocento.
{{D|Chiesa di Santa Maria della Quaderna}}
Della sua esistenza se ne ha menzione intorno al [[1365]] circa. Nello schizzo eseguito da un anonimo al seguito del Cardinale [[Paleotti]] durante le visite pastorali eseguite nel [[1578]], la chiesa appare non solo con forme molto diverse da quelle odierne, ma al tempo stesso con caratteristiche simili a quelle di un tempietto romano a cui è annesso un altro fabbricato trasversale, dotato di tetto a lunga falda e campanile a vela. Il campanile attuale fu costruito sul finire del Seicento. Le ultime modifiche che hanno trasformato struttura ed architettura dell'edificio in quelle che possiamo vedere ancora oggi risalgono ai primi anni dell'Ottocento.
 
All'interno della chiesa si trovano l'altare maggiore, sopra al quale si può ammirare una splendida "''Natività" della Madonna'' del pittore [[Orazio Samacchini]], nonché quattro cappelle i cui altari sono invece intitolati alla "B.V.''Beata Vergine del Carmine"'', alla "B.V.''Beata Vergine di S.San Luca"'', alla "B.V.''Beata Vergine del Rosario"'' ed alla "''Visitazione della Madonna"''.
 
=== CulturaArchitetture civili ===
* [[Villa Gandino]], o Villa Malvezzi, risale alla metà del XVI secolo.
L'offerta culturale è deputata alla biblioteca comunale ed alle varie associazioni operanti a livello locale.
* Casa dove abitò [[Luigi Galvani]] e fece i primi esperimenti.<ref>{{Cita web|url=http://ozzanoturismo.comune.ozzano.bo.it/it/node/234|titolo=Luigi Galvani|autore=Giuliano Serra|sito="Strade e case di Ozzano dell'Emilia", Bacchilega Editore, 1999|citazione=Originaria di Argenta, la famiglia Galvani giunse a Bologna nel 1482. È accertato che [lo scienziato] fece le sue prime scoperte nella dimora ozzanese a lui dedicata.|accesso=13 settembre 2024|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20240913220606/http://ozzanoturismo.comune.ozzano.bo.it/it/node/234|dataarchivio=13 settembre 2024|urlmorto=no}}</ref> La casa è situata nella omonima via al civico 75.<br />Sull'edificio sono visibili un Medaglione raffigurante Galvani e due targhe.<ref>{{Cita libro|titolo=Borghi & parrocchie ozzanesi: fra memorie storiche, tradizioni e costumanze-cronache e documenti su uomini e fatti fino al XIX secolo|autore1=Giuliano Serra|autore2=Adriano Vason|editore=Tipoarte s.r.l.|città=Ozzano dell'Emilia|anno=1991|capitolo=Cà Luigi Galvani|p=128|citazione=Trascrizione delle due targhe:<br/>"Questa villa è gloriosa/ d'aver avuto a suo signore/ Luigi Galvani/ che negli anni 1787 e 1788/ vi operò molti esperimenti/ di elettricità animale/ Il prof. Don Vincenzo Mignani/ dettò nel 1873"<br/>"A RICORDO DELLE SOLENNI ONORANZE TRIBUTATE NE 1937/ A LUIGI GALVANI/ NEL SECONDO CENTENARIO DELLA NASCITA/ CON LA PARTECIPAZIONE DI TUTTO IL MONDO DELLA SCIENZA/ IL PROPRIETARIO DI QUESTA VILLA COMM. LUIGI ZECCHINI DEDICAVA"<br/>Nello stesso anno inoltre sempre il comm. Zecchini fece affiggere anche un medaglione in bassorilievo raffigurante un busto di Luigi Galvani con le parole: <<ALOISIUS GALVANUS>>}} {{Cita web|url=https://www.google.it/maps/@44.4400538,11.4683559,3a,15y,145.8h,114t/data=!3m6!1e1!3m4!1s18xyqzN4nKYGc9apf80bcg!2e0!7i13312!8i6656?hl=it|titolo=Visualizzazione su Google maps delle due targhe e medaglione in via Galvani, 75 Ozzano dell'Emilia|sito=Google|accesso=18 aprile 2020|urlarchivio=https://archive.is/20200418175719/https://www.google.it/maps/@44.4400538,11.4683559,3a,15y,145.8h,114t/data=!3m6!1e1!3m4!1s18xyqzN4nKYGc9apf80bcg!2e0!7i13312!8i6656?hl=it|urlmorto=sì}}</ref> Alle spalle di questa abitazione con ampio giardino si trova il Rio Marzano, un tempo ben più copioso di oggi, che gli forniva le rane di cui si serviva per i suoi studi.<ref>{{Cita web|url=http://ozzanoturismo.comune.ozzano.bo.it/it/node/234|titolo=Strade e case di Ozzano dell'Emilia|autore=Giuliano Serra|editore=Bacchilega Editore|data=1999|accesso=13 settembre 2024|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20240913220606/http://ozzanoturismo.comune.ozzano.bo.it/it/node/234|dataarchivio=13 settembre 2024|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://archiviostorico.unibo.it/it/archivio-fotografico/cerimonie-accademiche/sezione-storica/ii-centenario-della-nascita-di-l-galvani-1937-album-9?bid=UBO2944671|titolo=II centenario della nascita di L. Galvani 1937|sito=ARCHIVIO STORICO UNIVERSITÀ DI BOLOGNA|editore=ALMA MATER STUDIORUM - Università di Bologna|accesso=17 aprile 2020|urlarchivio=https://archive.is/20200417202145/https://archiviostorico.unibo.it/it/archivio-fotografico/cerimonie-accademiche/sezione-storica/ii-centenario-della-nascita-di-l-galvani-1937-album-9?bid=UBO2944671}}</ref>
 
== Società ==
=== Musei e biblioteche ===
=== Evoluzione demografica ===
==== Museo di Anatomia Patologica e Teratologia Veterinaria ====
La popolazione residente è di {{formatnum:14022}} abitanti, di cui {{formatnum:6896}} uomini e {{formatnum:7174}} donne.
Via Tolara di Sopra 30
 
La popolazione straniera ammonta a {{formatnum:1010}} residenti.
Il Museo ospita più di 4.300 preparati. Molto interessanti sono i disegni a colori e soprattutto le plastiche (modelli) in gesso, creta e cera, riproducenti reperti patologici in modo fedele sia nelle dimensioni che nei colori. Tra questi spiccano i modelli in cera realizzati nella seconda metà del [[XIX secolo]] dal ceroplasta Cesare Bettini. Interessante per numero e rarità è la collezione di scheletri di animali con mostruosità: la raccolta di patologie articolari è visitata ancora oggi con interesse da cultori dell'artrologia umana e comparata. La collezione del Museo ha una valenza storico-artistica (le plastiche a colori sono uniche nel loro genere in patologia veterinaria e molte testimoniano entità morbose scomparse, come la pleuropolmonite contagiosa bovina) ma anche una valenza didattica, in quanto numerose patologie attuali sono utili per dimostrazioni agli studenti. Il Museo fa parte del centro di servizio autonomo dell'Alma Mater Studiorum - [[Università di Bologna]] denominato Sistema Museale d'Ateneo.
 
{{Demografia/Ozzano dell'Emilia}}
==== Museo Archeologico Romano ====
Piazza [[Salvador Allende|Allende]] 18
 
== Cultura ==
Ospitato nello stesso edificio ove ha sede la biblioteca comunale, il museo contiene reperti rinvenuti nel corso dei recenti scavi della città romana-altomedievale di [[Claterna]], corredati da interessanti cartelloni e proiezioni. Il museo è attualmente di piccole dimensioni, ma rappresenta una prima fase del lavoro svolto finora, giacché gli scavi non sono ancora del tutto completati ed altri reperti potrebbero venire alla luce.
L'offerta culturale è deputata alla biblioteca comunale ed alle varie associazioni operanti a livello locale.
 
=== Biblioteche ===
==== Biblioteca "8 marzo 1908" ====
Piazza [[Salvador Allende|Allende]] 18
 
La Biblioteca ozzanese nasce all'inizio degli anni settanta su sollecitazione di un gruppo di cittadini ed in una fase di profonda crescita sociale ed economica, determinata dall'insediarsi di numerose piccole e medie imprese ben presenti e radicate ancora oggi sul territorio ozzanese.
 
Si forma così un comitato promotore che nel [[1978]] ottiene degli spazi dall'amministrazione comunale, creando il primo nucleo della biblioteca nell'ambito del Consorzio Provinciale di Pubblica Lettura. Successivamente, nei primi anni novanta, avviene la vera svolta quando il Comune di Ozzano, prima Amministrazione della [[Provincia di Bologna|provincia]], decide di trasformare questo servizio in istituzione, cioè in un ente dotato di una fortissima autonomia relativamente alle attività bibliotecarie e culturali ma, soprattutto, proiettato in modo dinamico e paritetico nel rapporto con altri enti pubblici ed economici: università, fondazioni, aziende.
 
Nel [[1998]] tale trasformazione gestionale e amministrativa trova la sua realizzazione concreta nell'edificazione nella attuale nuova sede di Piazza [[Salvador Allende|Allende]]: nella piazza centrale del paese, con oltre 2.000 {{formatnum:2000}}&nbsp;m<sup>2</sup>² di superficie, con all'interno: la grande sala conferenze (Sala [[Claterna|Città di Claterna]]) punto di riferimento dell'intera collettività, il Museo Archeologicodella città romana di [[Claterna]], l'Archivio Storico, spazi laboratoriali e corsuali.
 
=== Musei ===
Dislocate a Ozzano ma parte del [[Musei di Bologna#Musei universitari|Sistema Museale di Ateneo dell'Università di Bologna]] sono la [[Collezione di anatomia degli animali domestici]] e la [[Collezione di anatomia patologica e teratologia veterinaria Alessandrini - Ercolani]].
 
==== Museo di anatomia patologica e teratologia veterinaria ====
Via Tolara di Sopra, 30
 
Il Museo ospita più di 4&nbsp;300 preparati. Molto interessanti sono i disegni a colori e soprattutto le plastiche (modelli) in gesso, creta e cera, riproducenti reperti patologici in modo fedele sia nelle dimensioni che nei colori. Tra questi spiccano i modelli in cera realizzati nella seconda metà del [[XIX secolo]] dal ceroplasta [[Cesare Bettini]]. Interessante per numero e rarità è la collezione di scheletri di animali con mostruosità: la raccolta di patologie articolari è visitata ancora oggi con interesse da cultori dell'artrologia umana e comparata. La collezione del Museo ha una valenza storico-artistica (le plastiche a colori sono uniche nel loro genere in patologia veterinaria e molte testimoniano entità morbose scomparse, come la pleuropolmonite contagiosa bovina) ma anche una valenza didattica, in quanto numerose patologie attuali sono utili per dimostrazioni agli studenti. Il Museo fa parte del centro di servizio autonomo dell'Alma Mater Studiorum - [[Università di Bologna]] denominato Sistema Museale d'Ateneo.<ref>{{Cita web|url=https://www.cittametropolitana.bo.it/cultura/Engine/RAServeFile.php/f/Musei/Miniguide/Ozzano_-_Museo_di_Anatomia_Patologica_e_Teratologia_Veterinaria_Alessandrini_-_Ercolani.pdf|titolo=Museo di Anatomia Patologica e Teratologia Veterinaria Alessandrini-Ercolani|sito=Ozzano dell'Emilia|editore=SBAM - Sistema Biblioteche Archivi Musei Provincia di Bologna|formato=pdf|accesso=7 settembre 2023}}</ref>
 
==== Museo della città romana di Claterna ====
Il [[Museo della città romana di Claterna]] si trova al secondo piano del Palazzo della Cultura, in Piazza [[Salvador Allende|Allende]], 18.
 
Inaugurato ufficialmente il 30 marzo 2019<ref>{{Cita web|url=http://www.comune.ozzano.bo.it/notizie/museo-citta-romana-di-claterna|titolo=Museo Citta' romana di Claterna|sito=sito ufficiale del Comune di Ozzano dell'Emilia|accesso=2023-09-07}}</ref>, il museo è ospitato nello stesso edificio ove ha sede la biblioteca comunale, il museo contiene reperti rinvenuti nel corso dei recenti scavi della città romana-altomedievale di [[Claterna]], corredati da interessanti cartelloni e proiezioni. Il museo è attualmente di piccole dimensioni, ma rappresenta una prima fase del lavoro svolto finora, giacché gli scavi non sono ancora del tutto completati ed altri reperti potrebbero venire alla luce.
 
=== Università ===
{{Vedi anche|Università di Bologna}}
Ad[[File:Facolta OzzanoVeterinaria dell'EmiliaBologna è2.jpg|miniatura|La presentesede ladi FacoltàVeterinaria della Scuola di [[Veterinaria|Agraria e Medicina Veterinaria]] dell'[[Università di Bologna]], sita in via Tolara di Sopra, 50.
Ad Ozzano dell'Emilia è presente la Facoltà di [[Veterinaria|Medicina Veterinaria]] dell'[[Università di Bologna]], sita in via Tolara di Sopra, 50.<ref>{{Cita web|url=https://site.unibo.it/ospedale-veterinario/it/contatti/info-e-contatti|titolo=Dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie – DIMEVET Ospedale Veterinario Universitario "Giuseppe Gentile"|sito=ALMA MATER STUDIORUM - Università di Bologna|accesso=28 settembre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200928193134/https://site.unibo.it/ospedale-veterinario/it/contatti/info-e-contatti|urlmorto=no}}</ref>
L'attuale Preside è il Prof. [[Santino Prosperi]], in carica per tutto il triennio 2009/2012.
 
== Persone legate a Ozzano dell'Emilia ==
* [[beatificazione|beata]] [[Lucia da Settefonti]] (XII secolo)
* [[Luigi Bernardi]], scrittore
* [[Vincenzo Migliozzi]], Generale di Corpo d'Armata dell'Esercito Italiano in ausiliaria.
* [[Guglielmo Marconi]], inventore
* [[Enrico Panzacchi]] - poeta, crtico d'arte e musicale
 
== Economia ==
=== Agricoltura ===
* [[Industria Macchine Automatiche (IMA S.p.A)]]
* [[Patata di Bologna]]
* Fatro - Prodotti Farmaceutici Veterinari
=== Industria ===
* [[IMA (azienda)|Industria Macchine Automatiche (IMA S.p.A)]]
* [[Franco Cosimo Panini Editore]]
* FATRO farmaceutica e veterinaria<ref>{{Cita web|url=https://www.fatro.it/|titolo=FATRO S.p.A. - Industria Farmaceutica Veterinaria|accesso=18 aprile 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190502133517/https://www.fatro.it/|urlmorto=sì}}</ref>
* Ar.Pa S.r.l. - Lieviti e Prodotti Affini, Via Emilia 268, Ozzano dell'Emilia, BO<ref>{{Cita web|url=http://www.comune.ozzano.bo.it/notizie/arpa-lieviti-celebra-50-anni-di-storia|titolo=Ar.pa Lieviti|data=24 febbraio 2022|accesso=28 aprile 2022|urlarchivio=https://archive.is/20220428183214/http://www.comune.ozzano.bo.it/notizie/arpa-lieviti-celebra-50-anni-di-storia|urlmorto=no}}</ref>
* Pelliconi (dal 1939 [[Tappo a corona|tappi a corona]])<ref>{{Cita web|url=https://www.pelliconi.it/timeline/|titolo= Storia della Pelliconi & C. Spa|accesso=9 giugno 2025|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20250219110027/https://www.pelliconi.it/timeline/|dataarchivio=19 febbraio 2025|urlmorto=no}}</ref>
* Stabilimento della [[Sinudyne]] (demolito) in via Emilia, 42<ref>{{cita news|autore=Redazione|url=http://www.e-duesse.it/News/Bianco-Ped/Sinudyne-l-azienda-chiude|titolo=Sinudyne: l'azienda chiude|pubblicazione=E-Duesse.it|data=1º maggio 2009|accesso=6 luglio 2022|urlarchivio=https://archive.is/20220706143855/https://www.e-duesse.it/bianco-ped/sinudyne-l-azienda-chiude/|dataarchivio=6 luglio 2022|urlmorto=no}}</ref>
 
== Infrastrutture e trasporti ==
{{vedi anche|Aviosuperficie Guglielmo Zamboni}}
La principale infrastruttura viaria di Ozzano è rappresentata dalla [[Via Emilia]]; su di essa sono svolte autocorse in servizio di trasporto pubblico a cura della società [[Trasporto_Passeggeri_Emilia-Romagna|TPER]].
La principale infrastruttura viaria di Ozzano è rappresentata dalla [[Via Emilia]]; su di essa sono svolte autocorse in servizio di trasporto pubblico a cura della società [[Trasporto Passeggeri Emilia-Romagna|TPER]].
 
Dal [[1885]] al [[1935]] Ozzano disponeva di una stazione della [[tranvia Bologna-Imola]] la quale svolgeva da un servizio con trazione a vapore gestito dalla [[Società Veneta]].
 
La città è inoltre servita dalla [[Stazione di Ozzano dell'Emilia|fermata ferroviaria di Ozzano]], posta lungo la [[Ferrovia Bologna-Ancona|linea Bologna-Ancona]], nella quale osservano fermata i servizi regionali svolti da [[TPER]] e [[Trenitalia]] nell'ambito del contratto di servizio stipulato con la [[regione Emilia-Romagna]].
 
== Sport ==
=== Pallacanestro ===
I New Flying Balls Ozzano, abbreviato in Flying Balls, sono la principale squadra sportiva del paese, ereditando la passione cestistica del paese nata grazie allo storico [[Sporting Club Gira]]. Dal 2018 partecipano al campionato sportivo Serie B di pallacanestro.<ref>{{Cita web|url=https://bolognabasket.org/category/new-flying-balls-ozzano/|titolo=Categoria: New Flying Balls Ozzano|sito=Bolognabasket|accesso=4 maggio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200423065752/https://bolognabasket.org/category/new-flying-balls-ozzano/|urlmorto=sì}}</ref>
 
=== Calcio ===
A livello calcistico il comune è rappresentato da 2 compagini. L'Ozzanese Calcio è, sin dalla sua nascita nel 1972, la squadra più importante e nel corso degli anni ha saputo raggiungere per ben due volte l'Eccellenza. Attualmente milita in Seconda Categoria. Dal 2014 esiste una seconda squadra cittadina: l'Ozzano Claterna, che attualmente milita in Seconda Categoria dando vita al derby di Ozzano con la sopracitata Ozzanese.
 
== Amministrazione ==
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{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Italo Freda |Inizio = 26 giugno 1985 |Fine = 13 giugno 1990 |Partito = [[Partito Comunista Italiano]] |Note = <ref name=interno>{{Cita web |url=http://amministratori.interno.it/ |titolo=Anagrafe degli Amministratori Locali e Regionali|accesso=10 maggio 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170107102753/http://amministratori.interno.it/ |urlmorto=sì }}</ref>}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Italo Freda |Inizio = 13 giugno 1990 |Fine = 24 aprile 1995 |Partito = [[Partito Comunista Italiano|PCI]], [[Partito Democratico della Sinistra|PDS]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Valter Conti |Inizio = 24 aprile 1995 |Fine = 14 giugno 1999 |Partito = [[Partito Democratico della Sinistra]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Valter Conti |Inizio = 15 giugno 1999 |Fine = 14 giugno 2004 |Partito = [[lista civica]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Loretta Masotti |Inizio = 14 giugno 2004 |Fine = 8 giugno 2009 |Partito = [[lista civica]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Loretta Masotti |Inizio = 8 giugno 2009 |Fine = 2726 maggio 2014 |Partito = [[lista civica]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Luca Lelli |Inizio =26 11 giugnomaggio 2014 |Fine =27 ''in carica''maggio 2019|Partito = [[lista civica]]: progetto ozzanoProgetto Ozzano|Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Luca Lelli|Inizio=27 maggio 2019|Fine=''in carica''|Partito=[[lista civica]] Passione in Comune - Luca Lelli sindaco per Ozzano|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
 
=== Gemellaggi ===
*{{Gemellaggio|stato=Svezia|città=Staffanstorp|anno=|link=}}<ref>{{Cita web|url=http://www.comune.ozzano.bo.it/la-città/gemellaggi|titolo=Gemellaggi: rapporti con Staffanstorp|sito=Comune di Ozzano dell'Emilia|data=16 settembre 2017|accesso=10 aprile 2021|urlarchivio=https://archive.is/20210410063943/http://www.comune.ozzano.bo.it/la-citt%C3%A0/gemellaggi|urlmorto=no}}</ref>
*{{Gemellaggio|stato=Svezia|città=Staffanstorp|anno=|link=}}
 
== Note ==
<references/>
 
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* [[Patata di Bologna]]
* [[Stazione di Ozzano dell'Emilia]]
* [[Stazione meteorologica di Ozzano Settefonti]]
* [[Enrico Panzacchi]]
* [[Parco regionale dei Gessi Bolognesi e Calanchi dell'Abbadessa]]
* [[Claterna]]
* [[Centonara]]
* [[Villa Gandino]]
* [[Sporting Club Gira]]
* [[Aviosuperficie Guglielmo Zamboni]]
* [[Unione dei comuni Savena-Idice]]
* [[Idice]]
* [[Chiesa di Santa Maria Assunta di Settefonti]]
* [[Istituto nazionale per la fauna selvatica]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Ozzano dell'Emilia}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{Parco regionale dei Gessi Bolognesi e Calanchi dell'Abbadessa}}
{{ProvinciaComuni della città metropolitana di Bologna}}
{{Controllo di autorità}}
{{portale|emiliaEmilia}}
 
[[Categoria:Ozzano dell'Emilia| ]]