Duomo di Carrara: differenze tra le versioni

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{{Edificio religioso
|Religione =
|DedicatoA = [[Andrea apostolo]]
|NomeEdificio DedicatoA = [[Andrea apostolo]]
|Nome = Insigne Collegiata Abbazia Mitrata di Sant'Andrea Apostolo
|Immagine = Carrara cathedral 6366,_duomo,_esterno_02.jpg
|Didascalia = Esterno
|Larghezza =
|Città NomeComune = [[File:Carrara-Stemma.png|20px]] [[Carrara]]
|Regione = {{IT-TOS}}[[Toscana]]
|SiglaStato = ITA
|AnnoConsacr =
|Religione = [[Cattolicesimo|Cristiana cattolica]] di [[rito romano]]
|Architetto =
|Diocesi = [[Diocesi di Massa Carrara-Pontremoli]]
|StileArchitett = [[architettura romanica|romanico]]
|AnnoConsacr =
|InizioCostr = [[XII secolo]]
|Architetto =
|FineCostr = [[XIV secolo]]
|StileArchitett = [[architettura romanica|romanico]], [[architettura gotica|gotico]]
|Sito =
|InizioCostr = [[XII secolo]]
|FineCostr = [[XIV secolo]]
|Website =
|Note =
}}
 
L<nowiki>{{'</nowiki>}}'''Insigne Collegiata - Abbazia Mitrata di Sant'Andrea Apostolo''' è il principale [[luogo di culto]] [[cattolicesimo|cattolico]] della città di [[Carrara]], in [[provincia di Massa e Carrara]], nel territorio della [[diocesi di Massa Carrara-Pontremoli]].
 
==Storia==
LaL'insigne [[collegiata]], dedicata a [[Santsant'Andrea]], (in alcuni testi si trova anche Santasanta Maria, come è il nome della vicina strada e anche quello dell'antica [[cattedrale di Luni]]) risale al secolo XI. Dell'antica ''Ecclesia Sancti Andree de Carraria'', menzionata già nel [[1035]], l'unica testimonianza rimastaci è un bassorilievo erratico. Il primo ampliamento, probabilmente connesso con l'elevazione a pieve battesimale nel [[1093]], è ben identificabile nell'edificio attuale.
 
Il primo ordine della facciata e il fianco fino a poco oltre il portale laterale di [[San Giovanni]], caratterizzati da paramento bicromo includente tarsie marmoree geometriche, sono infatti databili entro la prima metà del [[XII secolo]] per la presenza di numerosi richiami neo-antichi nei [[Capitello|capitelli]] e nell'[[architrave]] che riconducono a stilemi pisani diffusi anche in [[Liguria]] e per la strettissima affinità del portale laterale con quello del [[duomo di Genova]] realizzato entro il [[1142]]. La facciata, sia per quanto riguarda gli archetti rampanti sia per i particolari dell'ornato scultoreo, somiglia molto a quella della [[Chiesachiesa di Santa Caterina d'Alessandria (Pisa)|chiesa di Santa Caterina d'Alessandria]] a [[Pisa]] (terminata nel 1326), dove lavorarono gli scultori [[Andrea Pisano|Andrea]] e [[Nino Pisano]]. Anche il riquadro che racchiude il [[rosone]] è coevo.
 
Le sculture del portale maggiore e dei capitelli delle prime tre campate dell'interno sono state riconosciute ad una maestranza [[Parma|parmense]], in particolare al grande maestro contemporaneo di [[Wiligelmo]] che lavorò all’internoall'interno del [[duomo di Parma]],. A conferma della datazione precoce di questa prima fase costruttiva sono state segnalate le consonanze con le decorazioni di alcune chiese della [[Corsica]] edificate entro il secondo decennio del [[XII secolo]], il che non stupisce se si considera che l'isola era dominata all'epoca dagli [[Obertenghi]], marchesi della Liguria orientale e in particolare dal ramo [[Massa (Italia)|Massa]]-Corsica della casata.
 
Nel [[1151]] la chiesa passò sotto la giurisdizione dei [[Canonici regolari di San Frediano di Lucca]], ottenendo dai vescovi della [[diocesi di Luni]] una larga autonomia sulla cittadina (pur continuando a far parte della stessa diocesi), e nella seconda fase costruttiva, già molto avanzata nel [[1235]] quando è documentata l'esistenza dell'[[abside]], sono riconoscibili forti tangenze con l'architettura lucchese coeva. Nella prosecuzione del fianco non più bicromo, nei capitelli corinzi e compositi dell'interno, nelle [[monofore]] archiacute decorate nello sguancio con motivi foliacei, figure umane e animali è infatti individuabile il recupero di forme e decorazioni classiche e paleocristiane evidentemente desunto da Lucca, anche se qui tradotto con accenti più marcatamente lombardo. Sulla mostra esterna della finestra centrale dell'abside si vede una figura umana scolpita che regge un cartiglio con la scritta "Andreas opus": si tratta probabilmente di un autoritratto del maestro Andrea che sovrintese i lavori.
 
Dopo una causa davanti alla [[Rota Romana]] la diocesi di Luni riottenne la piena giurisdizione su Carrara nel 1768 e due anni dopo il vescovo Lomellini allontanò dal Duomo i [[canonici Lateranensi]] (eredi di quelli di San Frediano).
 
==Descrizione==
[[File:Carrara cathedral 6361.jpg|thumb|Il Gigante e la zona absidale del Duomo]]
La [[collegiata]] fu costruita utilizzando il [[marmo di Carrara|marmo]] come "cassaforma a perdere" (contenente muratura informe di pietra) con superficie in vista lavorata a scalpello (seguendo la tecnica romana continuata poi nel [[Arte romanica|romanico]]) e fu in seguito rimaneggiato ed ampliato con elementi di stile [[gotico]]. La primitiva chiesa [[Romanico pisano|romanica]] fu infatti allungata, in epoca tardo medievale, dal lato dell'[[abside]].
[[File:Carrara-cattedrale-navata centrale1.jpg|thumb|upright=1.2|L'interno]]
[[File:Carrara-cattedrale-pulpito.jpg|thumb|Il pulpito]]
[[File:Carrara-cattedrale-oratorio compagnia grande1.jpg|thumb|upright=1.2|L'oratorio della Compagnia Grande]]
La collegiata fu costruita utilizzando il [[marmo]] come ''cassaforma a perdere'' (contenente muratura informe di pietra) con superficie in vista lavorata a scalpello (seguendo la tecnica romana continuata poi nel [[Arte romanica|romanico]]) e fu in seguito rimaneggiato ed ampliato con elementi di stile [[gotico]]. La primitiva chiesa romanica fu infatti allungata, in epoca tardo medievale, dal lato opposto dell'abside.
 
La pianta è rettangolare con tre navate e abside semicircolare. La facciata, realizzata nella seconda metà del [[Trecento]], è caratterizzata da una bicromia (fasce di marmo bianco lunense e nero di Colonnata) tipica delle chiese pisane. Il portale principale della facciata è incorniciato da un archivolto decorato da raffigurazioni tratte dai bestiari, ed è sormontato da un grande ed elegante [[rosone]] gotico composto da colonnine radiali, una diversa dall'altra, che partono dal mozzo della ruota architettonica. Il campanile, separato dalla chiesa, è alto 33 metri e fu realizzato, nel [[Trecento]], sopra un preesistente torrione.
Esso ha l'aspetto di altri coevi campanili che si trovano nell'Italia nord-occidentale ed in Liguria (a Genova se ne trovano più esempi) il più prossimo dei quali presso la [[Basilica dei Fieschi]] a [[Lavagna (Italia)|Lavagna]]
 
=== Torre campanaria ===
L'interno della chiesa è lungo quant'è alto il campanile. La pianta è composta da una navata centrale, coperta da capriate lignee in vista, e da due navate laterali, coperte da volte a crociera. La chiesa è stata "restaurata", o meglio fortemente rimaneggiato, dopo la [[seconda guerra mondiale]] con l'eliminazione sia dei sontuosi altari barocchi che del soffitto a cassettoni, come pure di quanto non apparteneva all'impianto originale dell'opera.
La torre campanaria, separata dalla chiesa, è alta 33 metri e fu realizzata, nel Trecento, sopra un preesistente torrione.
Essa ha l'aspetto di altri coevi campanili che si trovano nell'Italia nord-occidentale ed in Liguria (a Genova se ne trovano più esempi) il più prossimo dei quali presso la [[basilica dei Fieschi]] a [[Lavagna (Italia)|Lavagna]].
 
==== Campane ====
[[File:03 ottobre 2012 214.jpg|miniatura|Campanone dopo la rifusione]]
Nel quinto livello della torre si trova la cella campanaria che ospita il “castello” con il concerto costituito da quattro campane.
 
La prima per dimensioni è detta comunemente "Campanone". Ha un diametro alla bocca di circa 1,42 m per un peso di 1,74 t rendendola di fatto la campana più grande per peso e dimensioni della provincia di [[Provincia di Massa-Carrara|Massa Carrara]] e della diocesi di [[Diocesi di Massa Carrara-Pontremoli|Massa Carrara - Pontremoli]].
 
Il "Campanone" venne fuso nel 1888 dalla ditta Giuseppe Mazzola di Valduggia (Torino); originariamente portava incisa l'iscrizione: ''“Abbattendo la tirannide questo bronzo squillante al popolo annunziò la libertà e delle vinte pugne la novella auspice [[Vittorio Emanuele II di Savoia|Vittorio Emanuele]] e [[Giuseppe Garibaldi|Garibaldi]]”''. La sua nota è Do3 crescente.
 
Il 4 novembre 1918, in occasione della Vittoria al termine del primo conflitto mondiale, suonato con irresistibile foga e molto poca esperienza dai popolani fu irrimediabilmente incrinato. Dopo numerosi tentativi di ripararlo, si rese necessario procedere ad una nuova fusione.
 
Nel 1922 venne calato dalla torre e trasportato alla Fonderia di Valduggia. Dopo pochi mesi venne ricollocato al proprio posto tramite un'apertura ricavata dalla rimozione delle colonne della cella campanaria. Da allora reca l'iscrizione dettata dalla poetessa carrarese Cecilia Caro allora quindicenne: ''“Squillando pei cieli infiniti il [[Cantico dei cantici|Cantico dei Cantici]], la Vittoria d'Italia prigione contro il bronzo si spezzò la mia voce. Or, nuova, nel bronzo rifuso la morte e la vita, e i sacri misteri e il vincolo santo fratelli, e la pace vi canto. Fusa nel febbraio 1923 da Roberto Mazzola di Valduggia per cura della Fabbriceria del Duomo di Carrara, con il concorso del Municipio e della Cittadinanza”.''
 
Sulla campana è forgiato lo stemma della città di Carrara con la corona marchionale mentre nella parte opposta è raffigurata la [[Trinità|Santissima Trinità]]. Perpendicolarmente a questa è posta l’effige della [[Assunzione di Maria|Madonna Assunta]] in gloria di Angeli e quella di [[Andrea (apostolo)|S. Andrea Apostolo]] titolare dell’Abbazia. In alto è posto il monogramma eucaristico di [[Bernardino da Siena|San Bernardino da Siena]].
 
La seconda campana che per dimensioni e volume viene dopo il campanone venne fusa nel 1888. Ha un peso di 890 Kg per un diametro alla bocca di 1,10 m e porta l'iscrizione: ''“Il popolo invitiamo, a feste ed a mestizie per glorificare, della religione i martiri e per quei che fur, onorare e commemorare, possa durare finché il mondo dura”.'' Com’è rilevabile dalla marchiatura sul bronzo questa campana venne fusa nel 1888 dalla Premiata Fonderia Giuseppe Mazzola di Torino. Su di essa è forgiato lo stemma del Comune di Carrara incorniciato in ghirlande di alloro mentre nelle altre facce della campana sono raffigurati [[Ceccardo di Luni|San Ceccardo]], patrono della città e del Comune di Carrara, S. Andrea Apostolo, patrono della Collegiata e l’[[Annunciazione|Annunciazione della Beata Vergine]]. Sul bordo della campana è riportata anche la dicitura: ''“Possa durare finché il mondo dura - Per cura della fabbriceria col concorso del municipio - fusa in Torino nel dicembre 1888 - La fabbriceria, Bernarbò prof. Emilio, Mariotti prof. Francesco, Sarteschi dott. Luigi”.''
 
La terza campana ha un diametro alla bocca di 0,95 m per 610 Kg di peso. Venne realizzata nel 1888 dalla Premiata Fonderia Giuseppe Mazzola di Torino e rifusa nel 1928 dalla Premiata Fonderia Lorenzo Lera di Lammari di [[Capannori]] in provincia di Lucca. Porta la seguente iscrizione: ''“E nella gioia e nel dolore rappresenterò sempre il sentimento del nostro Popolo. Anno Domini 1928”. '' Su di essa sono impressi nel bronzo la Vergine Assunta, Gesù Crocifisso sostenuto da due Angeli, S. Andrea Apostolo ed un fascio littorio con l’iscrizione Anno VI dell'[[era fascista]].
 
Sul bordo della campana è riportata anche la dicitura: ''“Per cura della Fabbriceria col concorso del Municipio - fusa in [[Lucca]] nel settembre 1928 - possa durare finché il mondo dura - Cav. Prof. Francesco Mariotti, Cav. Avv. Pier Francesco Cucchiari, Prof. Pilade Caro, Conte Enrico Lazzoni”.''
 
La quarta Campana, la più piccola porta incisa l'iscrizione: ''“Laudo, voco, nunc ploro 1835 arceo, festa, decoro”. '' Ha un peso di 420 kg per un diametro alla bocca di 0,72 m. Venne fusa nel 1835. Nel 1928 venne rifusa dalla Premiata Fonderia Lorenzo Lera di Capannori in provincia di Lucca mantenendo però la vecchia iscrizione con l’aggiunta sul bordo della campana della nuova dicitura: ''"Per cura della Fabbriceria col concorso del Comune - fusa in Lucca nel settembre 1928 - possa durare finché il mondo dura - Cav. Prof. Francesco Mariotti, Cav. Avv. Pier Francesco Cucchiari, Prof. Pilade Caro, Conte Enrico Lazzoni”.''
 
Nel bronzo sono incise le raffigurazioni del Cristo in croce attorniato da due [[Cherubino|Cherubini]] oranti, della Vergine Assunta, e di un fascio littorio con l’iscrizione Anno VI dell’era fascista.
 
Dalle feste natalizie del 1966 le campane del Duomo sono azionate mediante motori elettrici comandati da un programmatore a tamburo della ditta Fratelli Solari di Udine sostituito nel 2002 da un computer della ditta Capanni di [[Castelnovo ne' Monti]] (RE) che ne garantisce anche l'assoluta precisione oraria tramite collegamento radio con la stazione a onde larghe del centro posto a sud-est di [[Francoforte sul Meno]] per un costante aggiornamento che avviene con una frequenza media di 180.000 volte in un giorno.
 
==== Orologio ====
In un vano subito sotto la cella campanaria, sulla sommità della torre del Duomo millenario di Carrara, chiuso da una porta a due battenti, è ancora racchiuso l’antico orologio meccanico con movimento a contrappesi. Fu [[Pellegrino Rossi]] a donare nel 1820 l’allora perfetto e complesso orologio alla cittadinanza. Il sistema, totalmente meccanico e basato sulla forza impressa dal peso di tre grandi contrappesi in marmo bianco è di origine svizzera.
[[File:04 aprile 2011a 418.jpg|miniatura|Orologio meccanico]]
 
Pellegrino Rossi portò sempre nel cuore la sua città e non dimenticò mai le proprie origini apuane al punto da donare alla sua Carrara un orologio per la torre del Duomo cittadino.
 
Il preciso e sofisticato complesso meccanico è costituito da una serie di ruote dentate di diverse dimensioni collegate a tre argani ai quali sono avvolti i cavi dei grandi pesi in marmo che garantivano il movimento continuo e armonico del notevole pendolo che scandiva il trascorrere del tempo.
 
I tre grandi contrappesi di diverse decine di chili venivano periodicamente riportati alla sommità della torre campanaria dal tecnico addetto alla manutenzione che, tramite una manovella, riavvolgeva i cavi facendo così risalire i pesi.
 
All’orologio, tramite un elaborato sistema meccanico, erano collegati i martelli percussori che battevano le ore e le mezzore sulle campane sovrastanti. Purtroppo questa parte dell’orologio è stata smontata per far posto ai motori e agli elettro-percussori necessari per l’automazione delle campane
 
=== Interno ===
[[File:Carrara, duomo, interno 02.jpg|thumb|L'interno]]
[[File:Carrara-cattedrale-pulpito.jpg|thumb|Il pulpito]]
[[File:Carrara-cattedrale-oratorio compagnia grande1.jpg|thumb|L'oratorio della Compagnia Grande]]
L'interno dell'abbazia mitrata è lungo tanto quanto è alto il campanile. La pianta è composta da una [[navata]] centrale, coperta da [[Capriata|capriate]] lignee in vista, e da due navate laterali, coperte da volte a crociera. Il duomo è stato "restaurato", o meglio fortemente rimaneggiato, dopo la [[seconda guerra mondiale]] con l'eliminazione sia dei sontuosi altari barocchi che del soffitto a cassettoni, come pure di quanto non apparteneva all'impianto originale dell'opera.
 
Nella controfacciata:
*in corrispondenza della navata destra, altare di [[Santasanta Lucia]], con [[altorilievo]] in marmo rappresentante il [[martirio (Cristianesimo)|martirio]]''Martirio dei [[Santisanti Quattro Coronati]]'', di [[Pietro Lazzerini]] ([[1861]])
*in corrispondenza della navata sinistra, altare della [[Annunciazione|Santissima Annunziata]], con architettura rinascimentale e gruppo dell'''Annunziata'' tardo seicentesco.
 
Nella navata destra:
*resti di [[affreschi]] del XV e XVI secolo
*altare di [[Sansan Ceccardo]] con tela seicentesca attribuita a [[Luciano Borzone]] e rappresentante il martirio del santo, e spoglie dello stesso sotto la mensa dell'altare. San Ceccardo, [[Diocesi di Luni|vescovo di Luni]], è il santo patrono della città, del comuneComune e del vicariato di Carrara (la solennità ricorre il 16 giugno).
*sarcofago di Sansan Ceccardo, vuoto, probabile adattamento rinascimentale di un sarcofago lunense.
*gruppo in marmo dell'[[Annunciazione]], noto come ''Le Cassanelle'', tardo trecentesco, esempio di [[gotico cortese]]
*altare del [[Corpus Domini|Santissimo Sacramento]], di [[Domenico del Sarto]] e [[Giovanni Battista del Mastro]] ([[1524]]), con statua centrale cinquecentesca di [[Clemente da Reggio]]
 
Nella navata sinistra:
*altare della Madonna del Popolo, Reginaregina e Patrona del popolopatrona di [[Carrara]] (si festeggia la Secondaseconda domenica di maggio, enella lasua terzaincoronazione domenicaa diregina novembre),del lepopolo cui coronecarrarese, simboloe dila devozioneterza cittadino,domenica vennerodi realizzatenovembre dalcome Maestropatrona orafodella [http://iltirreno.gelocal.it/massa/cronaca/2011/05/14/news/madonna-del-popolo-per-la-prima-volta-saranno-visibili-le-due-corone-d-oro-1.2481843 Mario Bruno Rolla]città).
*[[''Madonna col Bambino]] e santi'', gruppo in marmo già sull'altare maggiore, firmato da [[Andrea Guardi]] nel [[1460]] e commissionatacommissionato da [[Spinetta Fregoso]], raffigurato con la moglie ai piedi della Vergine
*pulpito marmoreo di [[Domenico del Sarto]] e [[Mastro Nicodemo]], cominciato nel [[1541]].
*altare dell'Assunta, con statua seicentesca dell'Assunta di [[Francesco Moschino]] e affreschi.
 
L'altare maggiore è sovrastato da un crocifisso su tavola trecentesco, solitamente attribuito al pittore lucchese [[Angelo Puccinelli]], e circondato da due grandi balaustre in marmo quattrocenteschedella seconda metà del XVI secolo.
Nell'oratorio noto come "Compagnia grande", comprendente anche un battistero, si trovano frammenti marmorei e lapidi provenienti dall'interno del tempio, due fonti battesimali quattro-cinquecenteschi e l'altare del "riscatto", con un altorilievo di [[Giovanni Antonio Cybei]], scultore-sacerdote settecentesco la cui sepoltura si trova ai piedi dell'altar maggiore nello stesso oratorio.
 
=== Battistero e Compagnia Grande ===
All'esterno, in piazza ''Drent'' (cioè "piazza dentro", sul sito dell'ex vecchio cimitero della pieve) si trova la statua non finita del "Gigante" (ossia il genovese [[Andrea Doria]] nelle sembianze del dio del mare Nettuno, scolpito da [[Baccio Bandinelli]]).
Nell'oratorio noto come "Compagnia grande", comprendente anche un [[battistero]], si trovano frammenti marmorei e lapidi provenienti dall'interno del tempio, due [[Fonte battesimale|fonti battesimali]] quattro-cinquecenteschi e l'altare del "riscatto", con un altorilievo di [[Giovanni Antonio Cybei]], scultore-sacerdote settecentesco la cui sepoltura si trova ai piedi dell'altare maggiore nello stesso oratorio.
 
Nell'area presbiterale dell'oratorio, in fondo è la ''Madonna del Rosario'', opera giovanile in cartapesta di [[Giovanni Antonio Cybei]], ed ai lati sono collocate le quattordici formelle della [[Via Crucis]] in terracotta del professor [[Alterige Giorgi]] del 1960.
 
=== Organo ===
In controfacciata si trova l'[[organo a canne]] [[Mascioni]] ''opus 847'', costruito nel [[1964]] ed inaugurato il 24 ottobre dello stesso anno dal M° padre Alessandro Santini [[O.F.M.]] docente d'organo presso il [[Pontificio istituto di musica sacra|Pontificio Istituto di Musiche Sacre]] e M° organista della [[Basilica di Sant'Antonio da Padova all'Esquilino|Basilica di Sant'Antonio di Roma]]. Lo strumento è a [[sistema di trasmissione (organo)|trasmissione elettrica]] e dispone di 17 [[registro (organo)|registri]], per un totale di 1130 [[canna (organo)|canne]]. La [[Consolle (organo)|consolle]] è mobile indipendente, situata nella navata destra, di fianco all'[[altare maggiore]]; dispone di due tastiere di 61 note ciascuna e [[Pedaliera|pedaliera concavo-radiale]] di 32 note; registri, le unioni, gli accoppiamenti e gli annullatori sono azionati da placchette a bilico, disposte ai lati e al di sopra dei manuali.
 
==Elenco degli abati==
* [[Monsignore|Monsignor]] Duilio Toni, [[abate mitrato]] dell'Insigne Collegiata di Sant'Andrea Apostolo in Carrara, [[cappellano di Sua Santità]], parroco dal [[1946]] al [[1986]].
* [[Monsignore|Monsignor]] Raffaello Piagentini, [[abate mitrato]] dell'Insigne Collegiata di Sant'Andrea Apostolo in Carrara, [[cappellano di Sua Santità]], parroco dal [[1986]] adal 30 settembre oggi2023.
* Don Piero Albanesi, abate dell'Insigne Collegiata di Sant'Andrea Apostolo in Carrara, parroco moderatore dell'unità pastorale Carrara Centro dal 1º ottobre 2023.
 
== Galleria d'immagini ==
<gallery>
File:Croce dipinta opera del XIV sec. attribuita ad Angelo Puccinelli.jpg|Croce dipinta del XIV secolo
File:Altare del Santissimo Sacramento (sec. XVI e XVII).jpg|Altare del Santissimo Sacramento del XVI-XVII secolo
File:Rosone della facciata del Duomo di Carrara.jpg|Rosone della facciata
File:Lunetta e architrave del portale maggiore - Duomo di Carrara.jpg|Lunetta e architrave del portale maggiore
</gallery>
 
==Bibliografia==
*P. Andrei, ''Cenni sul duomo di Sant'Andrea apostolo di Carrara'', Massa Carrara, 1866
*L. Lavagnini, ''Il Duomo di Carrara'', in "Atti serie X, vol. V, Deputazione di Storia Patria per le antiche provincie modenesi", Modena, 1970
*A. Marchetti Pollina, ''La chiesa di Sant'Andrea di Carrara negli antichi documenti lucchesi'', in "Atti serie X, vol. V, Deputazione di Storia Patria per le antiche provincie modenesi", Modena, 1970
*F. Buselli, ''S. Andrea Apostolo Duomo a Carrara'', Carrara, 1972
*A. Sbertoli, ''Il Duomo di Carrara'', Carrara, 1977
*G. Paoletti, ''Una bibbia di pietra; il bestiario del Duomo di Carrara'', Carrara, 2000
*G. Paoletti, ''Guida al Duomo di Carrara'', Carrara, 1996
 
==Voci correlate==
*[[Diocesi di Massa Carrara-Pontremoli]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|b=Disposizioni foniche di organi a canne/Italia/Toscana/Provincia di Massa e Carrara/Carrara/Carrara - Collegiata di Sant'Andrea|b_preposizione=sulla|b_etichetta=disposizione fonica dell'organo a canne|commons_preposizione=sulla|etichetta=collegiata di Sant'Andrea Apostolo a Carrara}}
{{Interprogetto|commons=Category:Cathedral (Carrara)|preposizione=sull'|etichetta=Insigne Collegiata Abbazia Mitrata di Sant'Andrea Apostolo}}
 
== Collegamenti esterni ==
*[{{cita web|http://www.medioevo.org/artemedievale/Pages/Toscana/DuomodiCarrara.html |Notizie storico-artistiche e galleria fotografica]}}
{{Carrara}}
*[http://web.rete.toscana.it/Fede/ Fonte: scheda nei "Luoghi della Fede", Regione Toscana]
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|architettura|cattolicesimo|Toscana}}
 
[[Categoria:Duomo|Carrara]]
[[Categoria:Chiese di Carrara|Duomo]]
[[Categoria:Chiese dedicate a sant'Andrea apostolo|Carrara]]
[[Categoria:Chiese della diocesi di Massa Carrara-Pontremoli]]
[[Categoria:Chiese romaniche della Toscana]]
[[Categoria:Chiese gotiche della Toscana]]
[[Categoria:Cattedrali della provincia di Massa-Carrara]]
[[Categoria:Concattedrali della Toscana]]