Ernesto Teodoro Moneta: differenze tra le versioni

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{{Citazione|Forse non è lontano il giorno in cui tutti i popoli, dimenticando gli antichi rancori, si riuniranno sotto la bandiera della [[Grande fraternità universale|fraternità universale]] e, cessando ogni disputa, coltiveranno tra loro relazioni assolutamente [[Pace|pacifiche]], quali il [[commercio]] e le [[Industria|attività industriali]], stringendo solidi legami. Noi aspettiamo quel giorno.<ref>Queste furono le parole che ebbe a pronunciare in uno dei congressi cui partecipò dopo l'adesione alle idee [[pacifismo|pacifiste]] che cominciavano a farsi largo a cavallo dell'[[XIX secolo|Ottocento]]-[[XX secolo|Novecento]].</ref>}}
{{tmp|militare}}
{{Bio
|Nome = Ernesto Teodoro
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|GiornoMeseMorte = 10 febbraio
|AnnoMorte = 1918
|Attività = giornalista
|Attività2 = patriota
|Epoca = 1800
|Epoca2 = 1900
|Attività = giornalista
|Attività2 = patriota
|Nazionalità = italiano
|Immagine = Ernesto Teodoro Moneta.jpg
|Didascalia2 = {{Premio|Nobel|pace|1907|x}}
}}
È l'unico Italianoitaliano ad aver ricevuto il [[premio Nobel per la Pacepace]], che gli fu conferito nel [[1907]].
 
== Biografia ==
==Nascita e anni giovanili==
Nacque da una antica ed aristocratica famiglia milanese, i Moneta, documentata, nel ramo di Gorla Maggiore da cui deriva Teodoro Moneta, dal [[1517]] data della morte dell'avo don Maffiolo Moneta, ma sicuramente risalente al periodo feudale (Oldrado de Monetariis partecipò alla prima crociata in Terra Santa intorno all'anno mille ), come si può desumere dall'impresa araldica del casato, riportata e descritta nell'''Annuario della Nobiltà italiana''.
Dal padre, Carlo Aurelio, aveva ereditato una solida posizione economica proveniente da suo nonno, Giuseppe Moneta, che fu il primo industriale a produrre [[sapone]] e [[Idrossido di sodio|soda]] in versione moderna.
 
===Anni giovanili===
Ernesto Teodoro Moneta passò la sua fanciullezza nel Comune di Missaglia in due ville di campagna, ed ebbe un'educazione consona alla tradizione dei suoi antenati (notai, giuristi, ecclesiastici, studiosi), ma non cedette alle seduzioni di una tranquilla vita aristocratica.
Nacque il 20 settembre 1833 da un'antica e [[Aristocrazia|aristocratica]] famiglia milanese: i Moneta, già [[Capitaneo|Capitanei]] di [[Porta Romana (Milano)|Porta Romana]] e titolari della [[Zecca di Milano]].
 
Dal papà, Carlo Aurelio, aveva ereditato una solida posizione economica, ottenuta a sua volta dal padre, Giuseppe Moneta, primo industriale a produrre [[sapone]] e [[Idrossido di sodio|soda]] in versione moderna.
Fin dall'adolescenza fu influenzato dall'esperienza della lotta per l'indipendenza contro l'Austria: lo troviamo, infatti, appena quindicenne, a combattere sulle barricate, durante le [[Cinque Giornate di Milano]], insieme al padre, per difendere la casa di famiglia; in quell'occasione vide morirgli accanto tre soldati austriaci.
 
Ernesto Teodoro Moneta passò la sua giovinezza nel [[Missaglia|Comune di Missaglia]] in due ville di campagna, ed ebbe un'educazione consona alla tradizione dei suoi antenati (notai, giuristi, ecclesiastici, studiosi), ma non cedette alle seduzioni di una tranquilla vita aristocratica.
Un documento ritrovato dall'Archivio Storico dell'Ateneo, attesta la presenza all'[[Università di Pavia]] di Ernesto Teodoro Moneta, studente di discipline politico-legali nell'anno accademico 1852 - 1853<ref>[http://www.miapavia.com/articolo.cfm?id=6154 Un Nobel all'ateneo pavese<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. Egli decise però presto di abbandonare gli studi, per partecipare alle lotte risorgimentali.
 
Fin dall'adolescenza fu influenzato dall'esperienza della lotta per l'indipendenza contro l'Austria: lo troviamo, infatti, appena quindicenne, a combattere sulle barricate, durante le [[Cinque giornate di Milano]], insieme al padre e ai fratelli, per difendere la casa di famiglia. In quell'occasione, vide morire tre soldati austriaci, che spirarono di fianco a lui.
Il 2 dicembre 1875 sposò Ersilia Caglio da cui ebbe due figli: Luigi ed Emilio. Con Regio Decreto del 1893 i figli Luigi ed Emilio furono autorizzati ad aggiungere al cognome Moneta quello della madre Ersilia Caglio. Gli attuali discendenti e rappresentanti della casata portano pertanto, dalla data del 1893, il cognome Moneta Caglio. Con Decreto Ministeriale 17 ottobre 1929 ai discendenti fu riconosciuto il titolo di Nobile ( maschi e femmine ).
 
Un documento ritrovato dall'Archivio Storico dell'Ateneo attesta la presenza del ragazzo all'[[Università degli Studi di Pavia]]: Ernesto ha studiato in quel luogo discipline politico-legali per un periodo di un anno<ref>{{Cita web |url=http://www.miapavia.com/articolo.cfm?id=6154 |titolo=Un Nobel all'ateneo pavese |accesso=10 aprile 2014 |dataarchivio=13 aprile 2016 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160413142100/http://www.miapavia.com/articolo.cfm?id=6154 |urlmorto=sì }}</ref>. Lasciò dopo poco tempo l'ateneo perché decise di voler partecipare alle lotte risorgimentali.
Era membro della [[massoneria]].
 
===Militare===
Moneta, fervente patriota, respira a pieni polmoni l'aria del suo tempo e ne condivide le tensioni spinto dal suo temperamento fortemente generoso, partecipa agli eventi bellici del [[Risorgimento]]: dal [[1848]] al [[1849 e poi dal 1858 al 1866]] si impegnò nella realizzazionecausa dell'indipendenza e unificazione dell'Italia.
 
Dopo gli studi alla Scuola Militaremilitare di [[Ivrea]], sifu unìvolontario anel 1859 nei Cacciatori delle Alpi e seguì [[Giuseppe Garibaldi|Garibaldi]] nell'impresa de [[ISpedizione dei Mille|impresa dei Mille]] ([[1860]]), perdove parteciparefu qualche anno dopo alla sfortunata [[battagliaufficiale di Custoza (1866)]] come [[Capo di stato maggiore]] del generale [[Giuseppe Sirtori]] di cui divenne [[aiutante di campo]]. Rimasto nell'esercito regolare nel 1861 con il grado di sottotenente, partecipò alla sfortunata [[battaglia di Custoza (1866)]]. Disilluso ede amareggiato dalla campagna del [[1866]], interruppe la promettente carriera militare per ritornare alla vita civile e dedicarsi alla politica ede al giornalismo.
 
==Attività==
===La direzione del ''Secolo''===
Nel [[1867]] due suoi amici rilevarono il giornale ''[[Il Secolo (quotidiano)|Il Secolo]]'', fondato nel [[1866]] da [[Edoardo Sonzogno]],. edInizialmente egliMoneta accettòcollaborò lacome caricacritico diteatrale per poi diventare direttore, chedella ricoprìtestata nel 1869. Ricoprì il ruolo fino al 1896. Moneta trasformò ''Il Secolo'' in un potente strumento di formazione dell'opinione pubblica, senza compromettere il suo bilancio editoriale. Benché fosse rispettoso della religione e cattolico praticante, il suo giornale assunse spesso posizioni politiche anticlericali: convinzione di Moneta era che il potere del [[1895Città del Vaticano|Vaticano]] costituisse un impedimento all'unificazione italiana e al progresso sociale.
Moneta trasformò ''Il Secolo'' in un potente strumento di formazione dell'opinione pubblica, senza compromettere il suo bilancio editoriale. Benché fosse rispettoso della religione e cattolico praticante, il suo giornale assunse spesso posizioni politiche anticlericali: convinzione di Moneta era che il potere del [[Vaticano]] costituisse un impedimento all'unificazione italiana e al progresso sociale.
 
Il 2 dicembre 1875 sposò Ersilia Caglio da cui ebbe due figli: Luigi ed Emilio che, in virtù di un Regio Decreto, aggiunsero il cognome materno a quello paterno. Da allora i discendenti della famiglia assunsero il cognome Moneta Caglio.
===Attività nel movimento internazionale per la pace===
====Scrittore====
Durante gli ultimi anni del XIX secolo Moneta si dedicò alla raccolta di materiale per la sua opera ''Le guerre, le insurrezioni e la pace nel secolo XIX'', che pubblicò in quattro volumi nel [[1903]], [[1904]], [[1906]], e [[1910]]. Il primo volume contiene una puntuale descrizione dello sviluppo del movimento internazionale per la pace durante il corso del secolo.
Durante la sua carriera di editore de ''Il Secolo'', Moneta fu uno dei più accaniti nazionalisti in Italia. Nonostante ciò, la portata delle attività nelle quali Moneta fu coinvolto per la propagazione della pace mondiale, è impressionante.
 
Fu membro della [[Massoneria in Italia|massoneria]], attivo nelle logge ambrosiane<ref>Domenico V. Ripa Montesano, ''Vademecum di Loggia'', Edizione Gran Loggia Phoenix, Roma 2009 ISBN 978-88-905059-0-4.</ref>.
====Almanacco per la Pace====
Nel [[1890]] cominciò a pubblicare un almanacco annuale chiamato L'Amico della pace.
In seguito abbandonò la carica di editore de ''Il Secolo'', anche se continuò a contribuire alle sue colonne di tanto in tanto e a ripubblicare molti dei suoi articoli in manifestini e periodici.
 
===Attività nel movimento per la pace===
Nel [[1898]] fondò la rivista ''La Vita Internazionale'', che ebbe un discreto successo, tanto da garantirne la pubblicazione su basi regolari per molti anni.
 
Durante gli ultimi anni del XIX secolo Moneta si dedicò alla raccolta di materiale per la sua opera ''Le guerre, le insurrezioni e la pace nel secolo XIX'', che pubblicò in quattro volumi nel 1903, 1904, 1906, e 1910. Il primo volume contiene una puntuale descrizione dello sviluppo del movimento internazionale per la pace durante il corso del secolo.
====Rappresentante al Peace Bureau====
Nel [[1895]] Moneta divenne il rappresentante italiano nella Commissione del International Peace Bureau.
 
====La [[SocietàAlmanacco per la pace e la giustizia internazionale]]====
Nel 1890 cominciò a pubblicare un almanacco annuale chiamato ''L'Amico della pace''.
Nel [[1887]] fondò l'''[[Unione lombarda per la pace]]'' e la ''[[Società per la pace e la giustizia internazionale]].''
 
Nel 1896, abbandonata la carica di direttore de ''Il Secolo'', continuò comunque a contribuire alle sue colonne di tanto in tanto e a ripubblicare molti dei suoi articoli in piccoli manifesti e periodici.
Nel [[1890]] con ''La Vita Internazionale'' la sua indagine ed il suo impegno assumono un respiro cosmopolita che lo proietta decisamente nello scenario europeo creando le premesse per il conferimento del [[premio Nobel per la pace]].
 
Nel 1898 fondò la rivista ''La Vita Internazionale'', che ebbe un discreto successo, tanto da garantirne la pubblicazione su basi regolari per molti anni.
====Presidente congresso per la pace====
Nel [[1906]] programmò e costruì un ''Padiglione per la pace'' alla [[esposizione internazionale]] di Milano, durante la quale condusse come Presidente il ''15º Congresso Internazionale sulla Pace''.
 
====La Società per la pace e la giustizia internazionale====
Nonostante ciò espresse il suo favore per l'intervento colonialista in Libia nel 1912 e l'entrata in guerra dell'Italia nel 1915.<ref>[http://www.treccani.it/enciclopedia/ernesto-teodoro-moneta_(Dizionario-Biografico)/ Ernesto Teodoro Moneta in Dizionario Biografico – Treccani<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
Nel 1887 fondò l{{'}}''[[Unione lombarda per la pace]]'' e la ''[[Società per la pace e la giustizia internazionale]].''
 
Nel 1890, con ''La Vita Internazionale'', la sua indagine e il suo impegno assumono un respiro cosmopolita che lo proietta nello scenario europeo, creando le premesse per il conferimento del [[premio Nobel per la pace]].
==Nobel per la Pace==
Nel [[1907]] Ernesto Teodoro Moneta ricevette il [[premio Nobel per la pace]] insieme al giurista francese [[Louis Renault (giurista)|Louis Renault]].
 
Nel 1895 Moneta divenne il rappresentante italiano nella Commissione dell{{'}}''International Peace Bureau'', che ricevette il premio Nobel per la pace nel 1910.
== Morte e sepoltura ==
[[File:Tomba di E-T- Moneta nella cappella di Missaglia in Brianza.jpg|thumb|Tomba di Moneta a Missaglia (LC)|right]]
 
====Presidente congresso per la pace====
Dal [[1900]] fino alla sua morte Moneta soffrì di [[glaucoma]], e subì numerosi interventi agli occhi che a malapena gli evitarono la totale cecità. Moneta morì di polmonite nel [[1918]], all'età di 84 anni, 4 mesi e 3 settimane.
Nel 1906 programmò e costruì un ''Padiglione per la pace'' all'[[Esposizione universale|esposizione internazionale]] di Milano, durante la quale condusse come presidente il 15º Congresso Internazionale sulla Pace.
 
===Nobel per la pace===
È sepolto a [[Missaglia]] (Lecco), nella tomba di famiglia.
Nel 1907 Ernesto Teodoro Moneta ricevette il [[premio Nobel per la pace]] insieme con il giurista francese [[Louis Renault (giurista)|Louis Renault]]. Il diploma originale è ora conservato dai discendenti del ramo primogenito della famiglia.<ref>{{Cita news|lingua=it|url=http://pochestorie.corriere.it/2016/11/10/storie-di-marmo-moneta-il-nobel-per-la-pace-che-appoggio-due-guerre/|titolo=Storie di marmo: Moneta, il Nobel per la pace che appoggiò due guerre|accesso=2018-02-10}}</ref> Nel 1909 fu dato alle stampe il suo intervento a [[Oslo]], all'istituto del Nobel per la pace, intorno alla necessità di coniugare pacifismo e patriottismo, ed ebbe larga diffusione.
 
Espresse il suo favore per l'[[Guerra italo-turca|intervento italiano in Libia]] nel 1912 e per l'entrata in guerra dell'Italia nel 1915 nella [[prima guerra mondiale]].
==Riconoscimenti==
[[File:9333 - Milano - Monumento Ernesto Teodoro Moneta - Foto Giovanni Dall'Orto 23-Apr-2007.jpg|thumb|Il monumento a Moneta, a Milano.]]
Un monumento a [[Milano]], eretto da suoi amici nel [[1925]], lo ricorda nei [[Giardini Pubblici "Indro Montanelli"|giardini pubblici]] [[Indro Montanelli]] in [[Porta Venezia (Milano)|Porta Venezia]]; su esso una targa recita: ''"Ernesto Teodoro Moneta - Garibaldino - Pensatore - Pubblicista - Apostolo della pace fra libere genti"''.
 
Per questi motivi, alcuni pacifisti europei chiesero che gli fosse ritirato il premio Nobel.<ref>{{Cita web|http://www.treccani.it/enciclopedia/ernesto-teodoro-moneta_(Dizionario-Biografico)/|Ernesto Teodoro Moneta in Dizionario Biografico – Treccani}}</ref>
Il monumento fu ricoverato in un magazzino durante la [[seconda guerra mondiale]], sfuggendo così alla distruzione quando una bomba cadde sul posto.
 
=== VociMorte correlatee sepoltura ===
[[File:Tomba di E-T- Moneta nella cappella di Missaglia in Brianza.jpg|thumb|Tomba di Moneta a [[Missaglia]]|right]]
* [[Premio Nobel per la pace]]
* [[Il Secolo (quotidiano)]]
* [[Società per la pace e la giustizia internazionale]]
 
Dal 1900 fino alla sua morte Moneta soffrì di [[glaucoma]], e subì numerosi interventi agli occhi che riuscirono a evitargli la perdita totale della vista. Moneta morì di polmonite nel 1918, all'età di 84 anni.
==Bibliografia==
 
È sepolto a [[Missaglia]], nella tomba di famiglia.
La larghissima produzione di scritti di Moneta, che copre l'arco di un cinquantennio non è stata mai esplorata sistematicamente e risulta oggi in parte addirittura dispersa.
 
==Riconoscimenti==
Tra le opere più recenti su di lui:
[[File:9333 - Milano - Monumento Ernesto Teodoro Moneta - Foto Giovanni Dall'Orto 23-Apr-2007.jpg|thumb|Il monumento a Moneta, a Milano]]
* Silvano Riva, Domenico Flavio Ronzoni, "Ernesto Teodoro Moneta. Un milanese per la pace premio Nobel 1907", Missaglia, Bellavite Editore, 1997, pp.&nbsp;128.
Un monumento a [[Milano]], eretto da suoi amici nel 1925, lo ricorda nei [[Giardini Pubblici "Indro Montanelli"|giardini pubblici]] [[Indro Montanelli]] in [[corso Venezia]]; su esso una targa recita: ''"Ernesto Teodoro Moneta - Garibaldino - Pensatore - Pubblicista - Apostolo della pace fra libere genti"''.
* Claudio Ragaini,''Giù le armi! Ernesto Teodoro Moneta e il progetto di pace internazionale'', Edizioni Franco Angeli - Milano 1999, pp. 180.
* Francesca Canale Cama, ''La pace dei liberi e dei forti. La rete di pace di Ernesto Teodoro Moneta'', Bononia University Press, 2012, pp. 204.
 
Il monumento fu ricoverato in un magazzino durante la [[seconda guerra mondiale]], sfuggendo così alla distruzione quando una bomba cadde sul posto.
Tra gli articoli più recenti:
* Fernanda Moneta, ''Ernesto T. Moneta: Premio Nobel per la pace'', su ''Buddismo & Società'' n. 100.
 
== Onorificenze ==
Voci di enciclopedia
{{Onorificenze
* Fulvio Conti, [http://www.treccani.it/enciclopedia/ernesto-teodoro-moneta_%28Dizionario-Biografico%29/ {{Maiuscoletto|MONETA, Ernesto Teodoro}}], ''[[Dizionario Biografico degli Italiani]]'' - Volume 75 (2011), [[Istituto dell'Enciclopedia italiana Treccani]]
|immagine=Nobel prize medal.svg
* [http://www.treccani.it/enciclopedia/ernesto-teodoro-moneta_%28L%27Unificazione%29/ {{Maiuscoletto|MONETA, Ernesto Teodoro}}], ''L'Unificazione'' (2011), Istituto dell'Enciclopedia italiana Treccani
|nome_onorificenza=Premio Nobel per la pace
|collegamento_onorificenza=Premio Nobel per la pace
|motivazione=
|luogo=[[Oslo]], [[1907]]
}}
 
==Opere==
* ''La morte dell’Imperatore Guglielmo. L’utopia di Mazzini e la Pace'', Milano, 1888;
* ''Il Governo e la Nazione'', Milano, 1888;
* ''Del disarmo e dei modi pratici per conseguirlo per opera dei Governi e dei Parlamenti'', Città di Castello, 1889;
* ''Irredentismo e gallofobia: un po’ di storia'', Milano, 1902;
* ''Le guerre, le insurrezioni e la pace nel secolo XIX. Compendio storico e considerazioniii, I-IV, Milano, 1904-10;
* ''La pace e il diritto nella tradizione italiana'', Milano, 1909
* ''L’opera delle Società della pace dalla loro origine ad oggi'', Milano, 1910;
* ''Patria e Umanità'', Milano, 1912;
* ''L’ideale della Pace e la Patria'', Milano, 1912.
 
==Note==
<references />
 
==Bibliografia==
==Mostre e dibattiti==
L'Europa divisa ha reso possibile la più spaventosa delle guerre che la storia ricordi. Soltanto un'Europa confederata potrà forse impedire nel futuro una nuova guerra.
 
#* Silvano ConvegnoRiva, internazionaleDomenico Flavio Ronzoni, ''Ernesto Teodoro Moneta. "Pace eUn diritti umani", Strategiemilanese per illa Terzopace Millennio.premio LunedìNobel 241907'', marzoMissaglia, 2003Bellavite pressoEditore, l'università1997, di Paviapp.&nbsp;128.
* Claudio Ragaini, ''Giù le armi! Ernesto Teodoro Moneta e il progetto di pace internazionale'', Edizioni Franco Angeli - Milano 1999, pp.&nbsp;180.
# Tavola rotonda sul tema "La pace al giorno d'oggi: realtà o utopia?". Lunedì 15 ottobre 2007 presso il Collegio Cairoli di Pavia.
* Francesca Canale Cama, ''La pace dei liberi e dei forti. La rete di pace di Ernesto Teodoro Moneta'', Bononia University Press, 2012, pp.&nbsp;204.
# Mostra di documenti rievocativi "Attualità di un Messaggero di Pace". Martedì 6 maggio 2008 presso il Circolo della Stampa a Milano.
* Fulvio Conti, [http://www.treccani.it/enciclopedia/ernesto-teodoro-moneta_%28Dizionario-Biografico%29/ {{Maiuscoletto|MONETA, Ernesto Teodoro}}], ''[[Dizionario Biografico degli Italiani]]'' - Volume 75 (2011), [[Istituto dell'Enciclopedia italiana Treccani]]
# 2ª Mostra di documenti rievocativi "Attualità di un Messaggero di Pace". Mercoledì 28 gennaio 2009 presso la Sala Conferenze Biblioteca Civica a Novi Ligure.
* [http://www.treccani.it/enciclopedia/ernesto-teodoro-moneta_%28L%27Unificazione%29/ {{Maiuscoletto|MONETA, Ernesto Teodoro}}], ''L'Unificazione'' (2011), Istituto dell'Enciclopedia italiana Treccani
# 3ª Mostra di documenti rievocativi "Attualità di un Messaggero di Pace". Venerdì 20 marzo 2009 presso il Castello di Belgioioso (PV).
 
# 4ª Mostra di documenti rievocativi "Attualità di un messaggero di pace". 18 novembre - 5 dicembre 2011. Biblioteca Marciana di Venezia
== Voci correlate ==
* [[Premio Nobel per la pace]]
* [[Il Secolo (quotidiano)]]
* [[Società per la pace e la giustizia internazionale]]
 
==Altri progetti==
{{interprogetto|q|commons=Category:Ernesto Teodoro Moneta}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
*[http://www.chieracostui.com/costui/docs/search/scheda.asp?ID=74 approfondimento su chieracostui.com]
*{{cita web||url=https://ipb.org|titolo=Sito ufficiale dell'International Peace Bureau}}
*[https://sites.google.com/site/societaperlapace/ Sito della Società per la pace e la giustizia internazionale]
*{{cita web|url=http://www.chieracostui.com/costui/docs/search/scheda.asp?ID=74|titolo=approfondimento su chieracostui.com}}
*[http://www.villanobel.provincia.imperia.it/I%20Nobel%20Italiani/Moneta.htm Biografia di Moneta sul sito di Villa Nobel]
*{{cita web|https://sites.google.com/site/societaperlapace/|Sito della Società per la pace e la giustizia internazionale}}
*[http://www.comitatinazionali.it/genera.jsp?id=348 Pagina del comitato nazionale dei Beni Culturali dedicato a Moneta]
*{{cita web | 1 = http://www.villanobel.provincia.imperia.it/I%20Nobel%20Italiani/Moneta.htm | 2 = Biografia di Moneta sul sito di Villa Nobel | accesso = 17 ottobre 2007 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20070905194120/http://www.villanobel.provincia.imperia.it/I%20Nobel%20Italiani/Moneta.htm | dataarchivio = 5 settembre 2007 | urlmorto = sì }}
*[http://siba2.unile.it/moneta/ Banca Dati Ernesto Teodoro Moneta - Università del Salento]
*{{cita web|url=http://www.comitatinazionali.it/genera.jsp?id=348|titolo=Pagina del comitato nazionale dei Beni Culturali dedicato a Moneta|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20091010220342/http://www.comitatinazionali.it/genera.jsp?id=348|dataarchivio=10 ottobre 2009}}
*[http://www.riflessioni.it/riflessioni-iniziatiche/ernesto-teodoro-moneta-1.htm Articolo di approfondimento: Ernesto Teodoro Moneta: centenario di un Premio Nobel dimenticato]
*{{cita web | 1 = http://siba2.unile.it/moneta/ | 2 = Banca Dati Ernesto Teodoro Moneta - Università del Salento | accesso = 8 giugno 2009 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20100310104754/http://siba2.unile.it/moneta/ | dataarchivio = 10 marzo 2010 | urlmorto = sì }}
* {{en}} [http://www.nobelprize.org/nobel_prizes/peace/laureates/1907/moneta.html Biografia di Ernesto Teodoro Moneta] sul sito ufficiale del Premio Nobel
*{{cita web|http://www.riflessioni.it/riflessioni-iniziatiche/ernesto-teodoro-moneta-1.htm|Articolo di approfondimento: Ernesto Teodoro Moneta: centenario di un Premio Nobel dimenticato}}
* {{cita web|https://www.grandeoriente.it/ernesto-teodoro-moneta-un-centenario-dimenticato-dallitalia-notiziario-franco-abruzzo/| Ernesto Teodoro Moneta, un centenario dimenticato dall’Italia}}, sito ufficiale del [[Grande Oriente d'Italia]].
{{Premio Nobel per la pace}}
{{Box successione
Riga 137 ⟶ 142:
|successivo = [[Carlo Romussi]]
}}
 
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