Ernesto Teodoro Moneta: differenze tra le versioni
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{{Bio
|Nome = Ernesto Teodoro
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|GiornoMeseMorte = 10 febbraio
|AnnoMorte = 1918
|Epoca = 1800
|Epoca2 = 1900
|Attività = giornalista
|Attività2 = patriota
|Nazionalità = italiano
|Immagine = Ernesto Teodoro Moneta.jpg
|Didascalia2 = {{Premio|Nobel|pace|1907|x}}
}}
È l'unico
== Biografia ==
===Anni giovanili===
Nacque il 20 settembre 1833 da un'antica e [[Aristocrazia|aristocratica]] famiglia milanese: i Moneta, già [[Capitaneo|Capitanei]] di [[Porta Romana (Milano)|Porta Romana]] e titolari della [[Zecca di Milano]].
Dal papà, Carlo Aurelio, aveva ereditato una solida posizione economica, ottenuta a sua volta dal padre, Giuseppe Moneta, primo industriale a produrre [[sapone]] e [[Idrossido di sodio|soda]] in versione moderna.
Ernesto Teodoro Moneta passò la sua giovinezza nel [[Missaglia|Comune di Missaglia]] in due ville di campagna, ed ebbe un'educazione consona alla tradizione dei suoi antenati (notai, giuristi, ecclesiastici, studiosi), ma non cedette alle seduzioni di una tranquilla vita aristocratica.
Fin dall'adolescenza fu influenzato dall'esperienza della lotta per l'indipendenza contro l'Austria: lo troviamo, infatti, appena quindicenne, a combattere sulle barricate, durante le [[Cinque giornate di Milano]], insieme al padre e ai fratelli, per difendere la casa di famiglia. In quell'occasione, vide morire tre soldati austriaci, che spirarono di fianco a lui.
Un documento ritrovato dall'Archivio Storico dell'Ateneo attesta la presenza del ragazzo all'[[Università degli Studi di Pavia]]: Ernesto ha studiato in quel luogo discipline politico-legali per un periodo di un anno<ref>{{Cita web |url=http://www.miapavia.com/articolo.cfm?id=6154 |titolo=Un Nobel all'ateneo pavese |accesso=10 aprile 2014 |dataarchivio=13 aprile 2016 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160413142100/http://www.miapavia.com/articolo.cfm?id=6154 |urlmorto=sì }}</ref>. Lasciò dopo poco tempo l'ateneo perché decise di voler partecipare alle lotte risorgimentali.
===Militare===
Moneta, fervente patriota
Dopo gli studi alla Scuola
===La direzione del ''Secolo''===
Nel
Il 2 dicembre 1875 sposò Ersilia Caglio da cui ebbe due figli: Luigi ed Emilio che, in virtù di un Regio Decreto, aggiunsero il cognome materno a quello paterno. Da allora i discendenti della famiglia assunsero il cognome Moneta Caglio.
Fu membro della [[Massoneria in Italia|massoneria]], attivo nelle logge ambrosiane<ref>Domenico V. Ripa Montesano, ''Vademecum di Loggia'', Edizione Gran Loggia Phoenix, Roma 2009 ISBN 978-88-905059-0-4.</ref>.
===Attività nel movimento per la pace===
Durante gli ultimi anni del XIX secolo Moneta si dedicò alla raccolta di materiale per la sua opera ''Le guerre, le insurrezioni e la pace nel secolo XIX'', che pubblicò in quattro volumi nel 1903, 1904, 1906, e 1910. Il primo volume contiene una puntuale descrizione dello sviluppo del movimento internazionale per la pace durante il corso del secolo.
====
Nel 1890 cominciò a pubblicare un almanacco annuale chiamato ''L'Amico della pace''.
Nel 1896, abbandonata la carica di direttore de ''Il Secolo'', continuò comunque a contribuire alle sue colonne di tanto in tanto e a ripubblicare molti dei suoi articoli in piccoli manifesti e periodici.
Nel 1898 fondò la rivista ''La Vita Internazionale'', che ebbe un discreto successo, tanto da garantirne la pubblicazione su basi regolari per molti anni.
====La Società per la pace e la giustizia internazionale====
Nel 1887 fondò l{{'}}''[[Unione lombarda per la pace]]'' e la ''[[Società per la pace e la giustizia internazionale]].''
Nel 1890, con ''La Vita Internazionale'', la sua indagine e il suo impegno assumono un respiro cosmopolita che lo proietta nello scenario europeo, creando le premesse per il conferimento del [[premio Nobel per la pace]].
Nel 1895 Moneta divenne il rappresentante italiano nella Commissione dell{{'}}''International Peace Bureau'', che ricevette il premio Nobel per la pace nel 1910.
====Presidente congresso per la pace====
Nel 1906 programmò e costruì un ''Padiglione per la pace'' all'[[Esposizione universale|esposizione internazionale]] di Milano, durante la quale condusse come presidente il 15º Congresso Internazionale sulla Pace.
===Nobel per la pace===
Nel 1907 Ernesto Teodoro Moneta ricevette il [[premio Nobel per la pace]] insieme con il giurista francese [[Louis Renault (giurista)|Louis Renault]]. Il diploma originale è ora conservato dai discendenti del ramo primogenito della famiglia.<ref>{{Cita news|lingua=it|url=http://pochestorie.corriere.it/2016/11/10/storie-di-marmo-moneta-il-nobel-per-la-pace-che-appoggio-due-guerre/|titolo=Storie di marmo: Moneta, il Nobel per la pace che appoggiò due guerre|accesso=2018-02-10}}</ref> Nel 1909 fu dato alle stampe il suo intervento a [[Oslo]], all'istituto del Nobel per la pace, intorno alla necessità di coniugare pacifismo e patriottismo, ed ebbe larga diffusione.
Espresse il suo favore per l'[[Guerra italo-turca|intervento italiano in Libia]] nel 1912 e per l'entrata in guerra dell'Italia nel 1915 nella [[prima guerra mondiale]].
Per questi motivi, alcuni pacifisti europei chiesero che gli fosse ritirato il premio Nobel.<ref>{{Cita web|http://www.treccani.it/enciclopedia/ernesto-teodoro-moneta_(Dizionario-Biografico)/|Ernesto Teodoro Moneta in Dizionario Biografico – Treccani}}</ref>
===
[[File:Tomba di E-T- Moneta nella cappella di Missaglia in Brianza.jpg|thumb|Tomba di Moneta a [[Missaglia]]|right]]
Dal 1900 fino alla sua morte Moneta soffrì di [[glaucoma]], e subì numerosi interventi agli occhi che riuscirono a evitargli la perdita totale della vista. Moneta morì di polmonite nel 1918, all'età di 84 anni.
È sepolto a [[Missaglia]], nella tomba di famiglia.
==Riconoscimenti==
[[File:9333 - Milano - Monumento Ernesto Teodoro Moneta - Foto Giovanni Dall'Orto 23-Apr-2007.jpg|thumb|Il monumento a Moneta, a Milano]]
Un monumento a [[Milano]], eretto da suoi amici nel 1925, lo ricorda nei [[Giardini Pubblici "Indro Montanelli"|giardini pubblici]] [[Indro Montanelli]] in [[corso Venezia]]; su esso una targa recita: ''"Ernesto Teodoro Moneta - Garibaldino - Pensatore - Pubblicista - Apostolo della pace fra libere genti"''.
Il monumento fu ricoverato in un magazzino durante la [[seconda guerra mondiale]], sfuggendo così alla distruzione quando una bomba cadde sul posto.
== Onorificenze ==
{{Onorificenze
|immagine=Nobel prize medal.svg
|nome_onorificenza=Premio Nobel per la pace
|collegamento_onorificenza=Premio Nobel per la pace
|motivazione=
|luogo=[[Oslo]], [[1907]]
}}
==Opere==
* ''La morte dell’Imperatore Guglielmo. L’utopia di Mazzini e la Pace'', Milano, 1888;
* ''Il Governo e la Nazione'', Milano, 1888;
* ''Del disarmo e dei modi pratici per conseguirlo per opera dei Governi e dei Parlamenti'', Città di Castello, 1889;
* ''Irredentismo e gallofobia: un po’ di storia'', Milano, 1902;
* ''Le guerre, le insurrezioni e la pace nel secolo XIX. Compendio storico e considerazioniii, I-IV, Milano, 1904-10;
* ''La pace e il diritto nella tradizione italiana'', Milano, 1909
* ''L’opera delle Società della pace dalla loro origine ad oggi'', Milano, 1910;
* ''Patria e Umanità'', Milano, 1912;
* ''L’ideale della Pace e la Patria'', Milano, 1912.
==Note==
<references />
==Bibliografia==
* Claudio Ragaini, ''Giù le armi! Ernesto Teodoro Moneta e il progetto di pace internazionale'', Edizioni Franco Angeli - Milano 1999, pp. 180.
* Francesca Canale Cama, ''La pace dei liberi e dei forti. La rete di pace di Ernesto Teodoro Moneta'', Bononia University Press, 2012, pp. 204.
* Fulvio Conti, [http://www.treccani.it/enciclopedia/ernesto-teodoro-moneta_%28Dizionario-Biografico%29/ {{Maiuscoletto|MONETA, Ernesto Teodoro}}], ''[[Dizionario Biografico degli Italiani]]'' - Volume 75 (2011), [[Istituto dell'Enciclopedia italiana Treccani]]
* [http://www.treccani.it/enciclopedia/ernesto-teodoro-moneta_%28L%27Unificazione%29/ {{Maiuscoletto|MONETA, Ernesto Teodoro}}], ''L'Unificazione'' (2011), Istituto dell'Enciclopedia italiana Treccani
== Voci correlate ==
* [[Premio Nobel per la pace]]
* [[Il Secolo (quotidiano)]]
* [[Società per la pace e la giustizia internazionale]]
==Altri progetti==
{{interprogetto
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
*{{cita web||url=https://ipb.org|titolo=Sito ufficiale dell'International Peace Bureau}}
*{{cita web|url=http://www.chieracostui.com/costui/docs/search/scheda.asp?ID=74|titolo=approfondimento su chieracostui.com}}
*{{cita web|https://sites.google.com/site/societaperlapace/|Sito della Società per la pace e la giustizia internazionale}}
*{{cita web | 1 = http://www.villanobel.provincia.imperia.it/I%20Nobel%20Italiani/Moneta.htm | 2 = Biografia di Moneta sul sito di Villa Nobel | accesso = 17 ottobre 2007 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20070905194120/http://www.villanobel.provincia.imperia.it/I%20Nobel%20Italiani/Moneta.htm | dataarchivio = 5 settembre 2007 | urlmorto = sì }}
*{{cita web|url=http://www.comitatinazionali.it/genera.jsp?id=348|titolo=Pagina del comitato nazionale dei Beni Culturali dedicato a Moneta|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20091010220342/http://www.comitatinazionali.it/genera.jsp?id=348|dataarchivio=10 ottobre 2009}}
*{{cita web | 1 = http://siba2.unile.it/moneta/ | 2 = Banca Dati Ernesto Teodoro Moneta - Università del Salento | accesso = 8 giugno 2009 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20100310104754/http://siba2.unile.it/moneta/ | dataarchivio = 10 marzo 2010 | urlmorto = sì }}
*{{cita web|http://www.riflessioni.it/riflessioni-iniziatiche/ernesto-teodoro-moneta-1.htm|Articolo di approfondimento: Ernesto Teodoro Moneta: centenario di un Premio Nobel dimenticato}}
* {{cita web|https://www.grandeoriente.it/ernesto-teodoro-moneta-un-centenario-dimenticato-dallitalia-notiziario-franco-abruzzo/| Ernesto Teodoro Moneta, un centenario dimenticato dall’Italia}}, sito ufficiale del [[Grande Oriente d'Italia]].
{{Premio Nobel per la pace}}
{{Box successione
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|successivo = [[Carlo Romussi]]
}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|Premi Nobel|Risorgimento|Giornalismo}}
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