Politica di Cuba: differenze tra le versioni

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Le '''elezioni cubane''' sono regolamentate dalla "''ley 72''", approvata all'unanimità dalil 29 ottobre [[Asamblea Nacional del Poder Popular|Parlamento1992]] ildall'[[Assemblea 29nazionale ottobredel [[1992potere popolare]]<ref>Testo della legge elettorale [http://www.gacetaoficial.cu/html/ley%20electoral.html come riportato dalla Gazzetta Ufficiale cubana] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080324175912/http://www.gacetaoficial.cu/html/ley%20electoral.html |data=24 marzo 2008 }}</ref>. Tale legge, che sostituisce la normativa elettorale introdotta nel [[1976]] dopo una [[Referendum costituzionale a Cuba del 1976|consultazione referendaria]]<ref>La legge elettorale del 1976 prevedeva che le elezioni venissero effettuate solo a livello municipale. Gli eletti nominavano quindi i candidati alle Assemblee Provinciali e questi, a loro volta, i Deputati nazionali.</ref>, fu suggerita nell'ambito del IV Congresso Nazionale del [[Partito Comunista Cubanodi Cuba]] e introdusse per la prima volta il voto universale, diretto, libero e segreto nelle elezioni provinciali e nazionali.<ref>L'articolo 3 della legge definisce il voto ''"libero, uguale e segreto"''. Gli stessi principi sono affermati anche nell'articolo 131 della Costituzione.</ref> La riforma elettorale, così come la coeva revisione [[costituzione|costituzionale]], si collocò temporalmente in un periodo di difficile congiuntura economica e internazionale dovuta al [[Putsch di Mosca|collasso dell'Unione Sovietica]] e alla disarticolazione del blocco socialista.
[[File:Cuba_flag.png|right|250px|Elaborazione grafica della pianta di Cuba, con i colori della bandiera]]
Le '''elezioni cubane''' sono regolamentate dalla "''ley 72''", approvata all'unanimità dal [[Asamblea Nacional del Poder Popular|Parlamento]] il 29 ottobre [[1992]]<ref>Testo della legge elettorale [http://www.gacetaoficial.cu/html/ley%20electoral.html come riportato dalla Gazzetta Ufficiale cubana]</ref>. Tale legge, che sostituisce la normativa elettorale introdotta nel [[1976]] dopo una consultazione referendaria<ref>La legge elettorale del 1976 prevedeva che le elezioni venissero effettuate solo a livello municipale. Gli eletti nominavano quindi i candidati alle Assemblee Provinciali e questi, a loro volta, i Deputati nazionali.</ref>, fu suggerita nell'ambito del IV Congresso Nazionale del [[Partito Comunista Cubano]] e introdusse per la prima volta il voto universale, diretto, libero e segreto nelle elezioni provinciali e nazionali.<ref>L'articolo 3 della legge definisce il voto ''"libero, uguale e segreto"''. Gli stessi principi sono affermati anche nell'articolo 131 della Costituzione.</ref> La riforma elettorale, così come la coeva revisione [[costituzione|costituzionale]], si collocò temporalmente in un periodo di difficile congiuntura economica e internazionale dovuta al [[Putsch di Mosca|collasso dell'Unione Sovietica]] e alla disarticolazione del blocco socialista.
 
Gli scienziati politici definiscono il sistema politico cubano come un [[regime autoritario]] a [[partito unico]] in cui non è ammessa l'opposizione politica.<ref>{{Cita libro|nome=Steven|cognome=Levitsky|nome2=Lucan A.|cognome2=Way|titolo=Competitive Authoritarianism: Hybrid Regimes after the Cold War|url=https://books.google.com/books?id=NZDI05p1PDgC|accesso=2025-04-03|data=2010-08-16|editore=Cambridge University Press|lingua=en|ISBN=978-1-139-49148-8}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=Jean|cognome=Lachapelle|nome2=Steven|cognome2=Levitsky|nome3=Lucan A.|cognome3=Way|data=2020-10|titolo=Social Revolution and Authoritarian Durability|rivista=World Politics|volume=72|numero=4|pp=557–600|lingua=en|accesso=2025-04-03|doi=10.1017/S0043887120000106|url=https://www.cambridge.org/core/journals/world-politics/article/abs/social-revolution-and-authoritarian-durability/B62A931E63978E8B8466225EC123D2A9}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=Darren|cognome=Hawkins|data=2001|titolo=Democratization Theory and Nontransitions: Insights from Cuba|rivista=Comparative Politics|volume=33|numero=4|pp=441–461|accesso=2025-04-03|doi=10.2307/422443|url=https://www.jstor.org/stable/422443}}</ref> A Cuba si tengono elezioni, ma non sono considerate [[democratiche]].<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Ángela|cognome=Fonseca Galvis|nome2=Chiara|cognome2=and Superti|data=2019-10-03|titolo=Who wins the most when everybody wins? Predicting candidate performance in an authoritarian election|rivista=Democratization|volume=26|numero=7|pp=1278–1298|accesso=2025-04-03|doi=10.1080/13510347.2019.1629420|url=https://www.tandfonline.com/doi/full/10.1080/13510347.2019.1629420}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=Jorge I.|cognome=Domínguez|nome2=Ángela Fonseca|cognome2=Galvis|nome3=Chiara|cognome3=Superti|data=2017-07|titolo=Authoritarian Regimes and Their Permitted Oppositions: Election Day Outcomes in Cuba|rivista=Latin American Politics and Society|volume=59|numero=2|pp=27–52|lingua=en|accesso=2025-04-03|doi=10.1111/laps.12017|url=https://www.cambridge.org/core/journals/latin-american-politics-and-society/article/abs/authoritarian-regimes-and-their-permitted-oppositions-election-day-outcomes-in-cuba/3F9E5B1A4EB059A316A9AB2BB0628216}}</ref> Secondo gli indici di democrazia V-Dem, Cuba è un'"[[autocrazia]] chiusa".<ref>{{Cita web|url=https://v-dem.net/documents/54/v-dem_dr_2025_lowres_v1.pdf|titolo=DEMOCRACY REPORT 2025
La natura della partecipazione politica a [[Cuba]] ha prodotto accese discussioni tra politici di opposte visioni, politologi e filosofi. Diverse conclusioni sono state raggiunte, alcune delle quali descrivono Cuba come una [[dittatura]], altre come una [[Repubblica popolare]], una ''[[Grassroots (politica)|Grassroots democracy]]''<ref>Gli scienziati politici Haroldo Dilla Alfonso e Gerardo González Núñez hanno studiato Cuba con riferimento a ciò che definiscono ''potere della comunità'' e ''grassroots democracy'' definendo interessante il sistema politico per la sua capacità di combinare democrazia diretta e rappresentativa e di coinvolgere i cittadini nelle scelte della leadership dal livello locale. [http://www.idrc.ca/en/ev-54437-201-1-DO_TOPIC.html]</ref>, una [[democrazia apartitica]] o un peculiare regime rivoluzionario. Sembra però esserci accordo sul fatto che Cuba non può essere definita una [[Democrazia liberale]].
25 Years of Autocratization – Democracy Trumped?}}</ref> La [[censura]] dell'informazione (compresi i [[Censura di Internet|limiti all'accesso a Internet]]) è estesa,<ref>{{Cita libro|nome=Elizabeth Ann|cognome=Stein|titolo=Information and Civil Unrest in Dictatorships|url=https://oxfordre.com/politics/display/10.1093/acrefore/9780190228637.001.0001/acrefore-9780190228637-e-35|accesso=2025-04-03|data=2016-11-22|lingua=en|ISBN=978-0-19-022863-7|DOI=10.1093/acrefore/9780190228637.001.0001/acrefore-9780190228637-e-35}}</ref><ref>{{Cita libro|cognome=Internet Archive|titolo=Cuba's repressive machinery : human rights forty years after the revolution|url=https://archive.org/details/cubasrepressivem00huma|accesso=2025-04-03|data=1999|editore=New York : Human Rights Watch|ISBN=978-1-56432-234-0}}</ref> e il giornalismo indipendente è represso a Cuba.<ref>{{Cita web|lingua=es-ES|url=https://www.sipiapa.org/contenidos/home.html|titolo=Inicio- Sociedad Interamericana de Prensa|sito=Inicio- Sociedad Interamericana de Prensa|accesso=2025-04-03}}</ref> [[Reporter senza frontiere]] ha definito Cuba come uno dei peggiori Paesi al mondo per la [[libertà di stampa]].<ref>{{Cita web|url=https://web.archive.org/web/20150212093137if_/http://index.rsf.org/#!/|titolo=2015 World Press Freedom Index|sito=web.archive.org|accesso=2025-04-03}}</ref><ref>{{Cita web|lingua=en|url=https://rsf.org/en/index|titolo=Index {{!}} RSF|sito=rsf.org|accesso=2025-04-03}}</ref>
 
La natura della partecipazione politica a [[Cuba]] ha prodotto accese discussioni tra politici di opposte visioni politiche, politologi e filosofi. Diverse conclusioni sono state raggiunte, alcune delle quali descrivono Cuba come una [[dittatura]], altre come una [[Repubblica popolare]], una ''[[Grassroots (politica)|Grassroots democracy]]''<ref>Gli scienziati politici Haroldo Dilla Alfonso e Gerardo González Núñez hanno studiato Cuba con riferimento a ciò che definiscono ''potere della comunità'' e ''grassroots democracy'' definendo interessante il sistema politico per la sua capacità di combinare democrazia diretta e rappresentativa e di coinvolgere i cittadini nelle scelte della leadership dal livello locale. [{{cita web |url=http://www.idrc.ca/en/ev-54437-201-1-DO_TOPIC.html] |titolo=Copia archiviata |accesso=15 ottobre 2006 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060516092855/http://www.idrc.ca/en/ev-54437-201-1-DO_TOPIC.html |dataarchivio=16 maggio 2006 }}</ref>, una [[democrazia apartitica]] o un peculiare regime rivoluzionario.{{Senza fonte}} Sembra però esserci accordo sul fatto che Cuba non può essere definita una [[Democraziademocrazia liberale]].
 
==Suffragio==
[[File:CubaElectio.JPG|thumb|upright=1.3|Manifesto esposto dal governo durante le elezioni nazionali 2008]]
Il diritto di voto è regolato dal principio del [[suffragio universale]] ed è riservato ai cittadini che abbiano compiuto il sedicesimo anno d'età.<ref>Gli articoli 5, 6 e 7 regolano il diritto di voto attivo</ref> Possono essere eletti neiin [[Consiglio comunale (''Asamblea Municipal del Poder Popular|Consigli'') comunali]]o eprovinciale [[(''Asamblea Provincial del Poder Popular|provinciali]]'') tutti i cittadini che abbiano compiuto 16 anni, mentre per essere eletti Deputati l'età si alza a 18 anni e si richiede almeno una precedente candidatura alle provinciali<ref>Gli articoli 8 e 9 regolano il diritto di voto passivo e il 10 esplicita i requisiti richiesti</ref>.
 
==Il processo elettorale==
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I candidati non vengono proposti da partiti ma escono da un'estesa consultazione che comincia da assemblee generali convocate a livello di quartiere. In queste sedi i cittadini si riuniscono e ciascuno ha diritto di proporre un nome (anche il proprio) illustrandone pubblicamente le qualità.
 
Occorre precisare che attraverso questo metodo viene selezionata soltanto la metà dei precandidati che vengono proposti alle elezioni mentre il restante 50% viene proposto direttamente dalle "Commissioni di candidatura"<ref>Articolo 86 e 87</ref>, composte da rappresentanti della ''[[Centrale dei Lavoratori di Cuba]]'', dei ''[[Comitati di Difesa della Rivoluzione]]'', della ''Federazione delle Donne Cubane'', dell<nowiki>{{'</nowiki>}}''Associazione Nazionale dei Piccoli Agricoltori'', della ''Federazione Studentesca Universitaria'' e della ''Federazione degli Studenti della Scuola Media''.
 
In ogni municipio la selezione definitiva dei candidati, il cui numero equivale al numero di delegati assegnati al municipio stesso, viene fatta dall'Assemblea Municipale del Potere Popolare<ref>Articolo 92</ref>.
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===Propaganda elettorale===
L'assenza di propaganda viene esaltatadescritta dalcome regime comeun metodo per assicurare ad ogni candidato lo stesso trattamento, evitando campagne elettorali milionarie e manipolazioni dell’opinionedell'opinione pubblica. È prevista invece l'affissione di schede biografiche di ogni candidato in alcuni luoghi pubblici.
 
Tali schede, di eguali dimensioni e formato, contengono accanto alla fotografia, nome e cognome, età, titolo di studio, professione, biografia, ed elenco delle associazioni che appoggiano il candidato.<ref>Tra queste figura, a volte, il Partito Comunista.</ref> I candidati possono inoltre partecipare congiuntamente a conferenze e fare visite ad opifici per parlare con i lavoratori e farsi da loro conoscere personalmente.
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I seggi non sono presidiati da militari o forze dell'ordine e la tradizione vuole che alla custodia delle urne siano delegati dei bambini che indossano le proprie uniformi scolastiche. Terminata la votazione il Presidente del seggio apre le urne e procede al computo delle schede votate e dei voti ottenuti da ciascun candidato.
 
I risultati delle votazioni vengono affissi fuori dal seggio e all'esterno delle sedi delle organizzazioni di massa e di alcuni luoghi pubblici. La legge prevede che alle operazioni di scrutinio possono presenziare i membri delle Commissioni elettorali, i rappresentanti delle associazioni di massa e i cittadini che lo richiedano.<ref>Articolo 112</ref>.
La legge prevede che alle operazioni di scrutinio possono presenziare i membri delle Commissioni elettorali, i rappresentanti delle associazioni di massa e i cittadini che lo richiedano.<ref>Articolo 112</ref>.
 
===Scadenze elettorali===
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Questo punto di vista può essere riassunto da una dichiarazione del Presidente del Parlamento cubano, [[Ricardo Alarcón de Quesada|Ricardo Alarcón]]: "Ogni tanto la retorica statunitense cambia parlando di democrazia... Secondo me, il punto di partenza è riconoscere che la democrazia dovrebbe iniziare con la definizione di [[Pericle]] - la società è per il bene della maggioranza - e non dovrebbe essere imposta dall'esterno"<ref>Da [http://www.guardian.co.uk/world/2006/aug/03/cuba.duncancampbell1 un report] del [[The Guardian|Guardian]] del 3 agosto 2006</ref>.
 
Cuba giustifica inoltre l'esistenza del [[partito unico]] argomentando che il [[Partito Comunista Cubanodi Cuba|PCC]] non è un partito politico in senso liberal-democratico. Non propone né elegge candidati, non partecipa alle elezioni né interferisce con esse; il suo ruolo è quello di guida, supervisore e garante della partecipazione democratica, dello sviluppo sostenibile e della giustizia ed eguaglianza sociale
<ref>Dall<nowiki>'</nowiki>{{collegamento interrotto|1=[http://europa.cubaminrex.cu/CDH/62cdh/Ingles/White_Book_2007/Chapter_VIII.htm ottavo capitolo del Libro Bianco 2006] |data=aprile 2018 |bot=InternetArchiveBot }} del Consiglio dei Diritti Umani Cubano</ref>.
 
===La posizione degli USAStati Uniti d'America===
Gli [[Stati Uniti d'America]] considerano Cuba una dittatura dove il regime controlla ogni aspetto della vita attraverso il [[Partito Comunista Cubano|Partitodi ComunistaCuba]], le organizzazioni di massa a questo affiliate, la burocrazia governativa e l'apparato di sicurezza statale.
 
Nel report ufficiale su Cuba<ref>[http://www.state.gov/g/drl/rls/hrrpt/2005/61723.htm Country Reports on Human Rights Practices 2005]</ref> dell'Ufficio Democrazia, Diritti Umani e Lavoro del Governo Statunitense viene denunciato come il partito Comunista sia l'unico partito che possa partecipare alle elezioni e sebbene una piccola percentuale di candidati non sia formalmente affiliata al partito, anche questa viene scelta attraverso il medesimo processo di selezione controllato. Si afferma inoltre che sebbene non esplicitato formalmente, l'essere membri del partito è prerequisito per raggiungere posizioni di alto livello e avanzamenti di carriera.
 
Lo stesso report accusa il governo di saturare i [[mass media|media]] e di fare propaganda diretta per il [[Politica#Voto di Cuba#Voto_UnidoUnido|voto unido]]. Riporta poi come, sebbene la legge autorizzi i cittadini a non votare, il Comitato per la Difesa della Rivoluzione faccia spesso pressioni per indurre a votare e, come dichiarato anche dalla Commissione per i Diritti Umani cubana, il governo conservi i nomi di chi non vota.
 
Altra accusa che viene rivolta al governo cubano riguarda il suo rifiuto verso ogni cambiamento del sistema politico giudicato incompatibile con la rivoluzione<ref>Si cita ad esempio il caso del Movimento di Liberazione Cristiano di Oswaldo Paya, che sottopose all'Assemblea Nazionale due petizioni (conosciute come ''Progetto Varela'') proponendo l'indizione di un referendum nazionale sulle riforme politiche ed economiche. Viene quindi denunciato come nel 2003 l'Assemblea approvò un emendamento che faceva del socialismo la base irrinunciabile della Costituzione e gli attivisti, che continuarono a raccogliere firme, vennero minacciati, denunciati e incarcerati.</ref>.
 
===La posizione dell'Unione Europeaeuropea===
Cuba è l’unicol'unico paese latinoamericano e uno dei pochi nel mondo senza un accordo di cooperazione con l'[[Unione europea]].
 
Nel [[1996]] la [[Spagna]], dove il [[Partito Popolare (Spagna)|Partito Popolare]] di [[José María Aznar|Aznar]] aveva appena vinto le elezioni, propose al [[Consiglio dell'Unione europea]] di assumere ununa posizione comune su Cuba che contemplasse la rottura della cooperazione, una chiusura di credito e il dialogo con gli oppositori del regime. Il testo della [[Posizione Comune europea su Cuba|Posizione comune]] adottato dagli Stati Membri, sebbene differente rispetto alla versione proposta dalla Spagna, stabiliva per la prima volta di subordinare la cooperazione bilaterale con Cuba ai cambiamenti politici ed economici che sarebbero intervenuti sull'isola.<ref>Posizione comune 96/697/[[PESC]] adottata il 2 dicembre 1996 e periodicamente rinnovata</ref>
 
Un deciso peggioramento delle relazioni tra [[Unione Europeaeuropea|UE]] e Cuba seguì la notizia dell'arresto di 75 dissidenti cubani legati al cosiddetto [[Progetto Varela]], tra il marzo e l'aprile del [[2003]], e l'esecuzione di tre uomini che avevano dirottato un'imbarcazione per lasciare il Paese e dirigersi in [[Florida]]. Il 5 giugno [[2003]], sempre su iniziativa spagnola, l'[[Unione Europeaeuropea|UE]] decise di adottare una serie di sanzioni, per limitare le visite governative bilaterali ad alto livello, ridurre il profilo delle partecipazioni degli Stati membri ad eventi culturali, invitare i dissidenti cubani alle celebrazioni nazionali ufficiali e rivalutare la Posizione Comune.<ref>Dichiarazione della Presidenza del 5 giugno 2003{{collegamento interrotto|1=[http://ue.eu.int/ueDocs/cms_Data/docs/pressdata/en/cfsp/76075.pdf Dichiarazione della Presidenza del 5 giugno 2003] |data=aprile 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>. Questa decisione portò a una serie di controversie diplomatiche note come [[Cocktail wars]].
 
Nel [[2004]] con la sconfitta di [[José María Aznar|Aznar]] e l'elezione del socialista [[José Luis Rodríguez Zapatero]], [[Madrid]] cambiò la propria politica e cominciò a riallacciare i rapporti diplomatici e invocare la sospensione delle sanzioni comunitarie. Nella seconda metà del [[2004]], i 75 prigionieri politici furono rilasciati e nel gennaio [[2005]] il governo cubano ripristinò con tutti gli Stati [[Unione Europeaeuropea|UE]] i rapporti diplomatici interrotti con l'adozione delle sanzioni. Il 31 gennaio dello stesso anno la [[Unione Europeaeuropea|UE]] decise la sospensione delle sanzioni.
 
L'adozione della ''Posizione comune'' europea venne giustificata ufficialmente con la situazione dei diritti umani ma alcuni autori sottolineano come talvolta il giudizio sui [[diritti umani]] venga ridotto alla sola valutazione della ''democrazia'' del sistema, che spesso viene a sua volta ridotta alla sola presenza di ''elezioni pluripartitiche''<ref>Karen Elizabeth Smith, ''The use of Political Conditionality in the EU’sEU's Relations with Third Countries: How Effective?'', EUI Working Papers, 1997.</ref>.
 
I critici dell'atteggiamento Comunitario verso Cuba argomentano che in molti Paesi del mondo (e in alcuni Stati dell'[[America latinaLatina]]) è possibile evidenziare notevoli carenze concernenti il rispetto dei diritti umani e dello Stato di diritto ma questo non ha impedito che tutti i Paesi latinoamericani, ad eccezione di Cuba, abbiano accordi di cooperazione con l'[[Unione europea]].<ref>Eduardo Perera Gómez, Le condizioni politiche per la cooperazione allo sviluppo dell’Unionedell'Unione Europea. Il caso Cuba [http://www.proteo.rdbcub.it/article.php3?id_article=201#nb7]</ref>.
 
Il 18 giugno [[2007]] il Consiglio della UE, pur tornando a rimarcare che «il governo cubano continua a negare ai suoi cittadini le libertà e i diritti civili, politici ed economici internazionalmente riconosciuti», e riaffermando la volontà di «mantenere un dialogo con la società civile e l'opposizione democratica», ha annunciato la volontà di riprendere un dialogo aperto e comprensivo con le autorità cubane su tutti gli argomenti di mutuo interesse.<ref>EU Council Conclusions on Cuba 2007{{cita web|url=http://www.europa-eu-un.org/articles/en/article_7117_en.htm|titolo=EU Council Conclusions on Cuba|lingua=en|editore=[[Consiglio dell'Unione Europeaeuropea]]|accesso=2008-07-09|urlmorto=sì|urlarchivio=https://archive.is/20070620152117/http://www.europa-eu-un.org/articles/en/article_7117_en.htm|dataarchivio=20 giugno 2007}}</ref>
 
===La posizione dell'OASOrganizzazione degli Stati Americani===
Cuba è stato sospeso dall'[[Organizzazione degli Stati Americani]] (OAS) sin dal [[1962]].<br />
La [[Commissione Interamericana sui Diritti Umani|IACHR]], organo dell'OAS, in una relazione sui diritti umani a Cuba del 1997<ref>[http://www.fiu.edu/~fcf/OAS-Castillo/chapterv.cub.html Report 1997 della Commissione Interamericana dei Diritti Umani]</ref> ha affermato che il criterio principale nell'elaborazione della relazione stessa è stato la mancanza di libere elezioni secondo gli standard accettati a livello internazionale, condizione che viola il diritto alla partecipazione politica affermato all'Articolo 20 della [[Dichiarazione Americana dei Diritti e dei Doveri dell'Uomo]]<ref>«Ogni persona con capacità giuridica ha i requisiti per partecipare al governo del suo Paese, direttamente o attraverso i suoi rappresentanti, e di prendere parte alle elezioni che devono essere basate sul voto segreto e devono essere oneste, periodiche e libere.»[http://www1.umn.edu/humanrts/oasinstr/zoas2dec.htm]</ref>.
 
===L'opinione di alcune [[Organizzazione non governativa|ONG]] statunitensi===
Nel [[1999]], la ONG [[Freedom House]] iniziò il “Cuban Democracy Project”<ref>[httphttps://www.freedomhouse.org/template.cfm?page=66&program=54 Freedom House Cuban Democracy Project]</ref>, creato per supportare e incoraggiare giornalisti, attivisti dei diritti umani, sindacati e partiti indipendenti e altre organizzazioni. Nel report ''“Freedom in the World 2005”'' l'associazione ha assegnato al Paese caraibico il rating più basso per i diritti politici e la democrazia elettorale sottolineando l'assoluto dominio del sistema politico da parte di [[Fidel Castro]] e del [[Partito Comunista Cubanodi Cuba]] e denunciando l'illegalità delle altre organizzazioni politiche e la repressione del dissenso politico.<ref>[httphttps://www.freedomhouse.org/template.cfm?page=22&year=2005&country=6721 Freedom House coutry Report 2005]</ref>
 
Il report [[2006]] della ONG [[Human Rights Watch]] descrive [[Cuba]] come un'anomalia nell'America latina a causa del suo governo antidemocratico che reprime ogni forma di dissenso politico. Sottolinea inoltre la lunga permanenza al potere di [[Fidel Castro]] e la sua indisponibilità a prendere in considerazione persino minime riforme. Conclude quindi giudicando che ai cittadini cubani siano negati i basilari diritti di espressione, associazione, assemblea, riservatezza, movimento oltre che il diritto ad un giusto processo.<ref>[http{{Cita web |url=https://hrw.org/english/docs/2006/01/18/cuba12207.htm |titolo=Report 2006 human Right Watch] |accesso=3 maggio 2019 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060511140226/https://hrw.org/english/docs/2006/01/18/cuba12207.htm |dataarchivio=11 maggio 2006 |urlmorto=sì }}</ref>
 
==Note==
{{<references|2}}/>
 
==Bibliografia==
* ''Gaceta Oficial de la Republica de Cuba'' [https://web.archive.org/web/20070513094957/http://www.gacetaoficial.cu/]
* ''Libro Blanco 2006'' del Consiglio dei Diritti Umani cubano [https://web.archive.org/web/20080115002207/http://europa.cubaminrex.cu/Derechos%20Humanos/Articulos/ConsejoDerechosHumanos/inicio.html Dal sito del Ministero delle relazioni estere]
* ''Country Reports on Human Rights Practices 2005'' Pubblicato l'8 marzo 2006 dal Governo Statunitense (Ufficio Democrazia, Diritti Umani e Lavoro) [http://www.state.gov/g/drl/rls/hrrpt/2005/61723.htm Dal sito del Dipartimento di Stato USA]
* Mirko e i suoi amici pd di trighi boide
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Elections in Cuba}}
 
==Collegamenti esterni==
* [{{cita web|url=http://www.cubainformacion.tv/index.php?option=com_content&task=view&id=195&Itemid=86 |titolo=Video governativo sulle elezioni cubane]|accesso=24 febbraio 2008|urlarchivio=https://archive.is/20120628/http://www.cubainformacion.tv/index.php?option=com_content&task=view&id=195&Itemid=86|dataarchivio=28 giugno 2012|urlmorto=sì}}
 
{{Sistemi politici in America}}
 
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