Carcharodon carcharias: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m clean up, replaced: lingua=en-US → lingua=en |
|||
(381 versioni intermedie di oltre 100 utenti non mostrate) | |||
Riga 1:
{{Nota disambigua|il romanzo di [[Peter Benchley]]|Squalo bianco (romanzo)|Squalo bianco}}
{{Tassobox
|nome=Grande squalo bianco
|statocons=VU
|statocons_versione=iucn3.1
|statocons_ref=<ref name=IUCN>{{IUCN|summ=3855|autore=Fergusson, I., Compagno, L.J.V. & Marks, M. |anno=2009|id=3855|titolo=Carcharodon carcharias}}</ref>
|immagine= Great White Shark (14730744390).jpg
|didascalia=
<!-- CLASSIFICAZIONE: -->
Riga 40 ⟶ 41:
|bidata=[[1758]]
<!-- ALTRO: -->
|sinonimi=''Squalus carcharias''
|nomicomuni=
|suddivisione=[[Areale]]
|suddivisione_testo=[[File:Carcharodon carcharias distmap 2.png|
}}
Il '''grande squalo bianco''' ('''''Carcharodon carcharias'''''
== Etimologia ==
È stato [[Carlo Linneo]] a dare allo squalo bianco il primo nome scientifico, ''Squalus carcharias'', nel 1758. Sir [[Andrew Smith]] gli ha dato quello generico di ''Carcharodon'' nel 1833
== Storia evolutiva ==
I paleontologi Shelton Applegate, John Maisey, Robert Purdy
==
{{Immagine multipla
|allinea = right
|direzione = vertical
|larghezza = 250
|immagine1 = Great white shark south africa.jpg
|immagine2 = Great White Shark (14730693310).jpg
|immagine3 = Great White Shark (14917037882).jpg
|didascalia1 = Vista frontale
|didascalia2 = Vista dall'alto
|didascalia3 = Il muso (lato destro)
}}
È una specie sempre massiccia, seppure di corporatura variabile. Il muso è di forma [[Cono (solido)|conica]], un po' bombato nella parte inferiore. Ha occhi scuri e rotondi, è privo di [[membrana nittitante]] e ha cinque fessure branchiali, le quali possono pompare acqua soltanto se lo squalo è in movimento.<ref>{{en}} [http://www.textbookleague.org/73shark.htm Deep Breathing, William J. Bennetta] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20070814075030/http://www.textbookleague.org/73shark.htm |data=14 agosto 2007 }}</ref> La prima [[pinna dorsale]] è grande e falciforme e inizia a livello dell'estremità posteriore di quelle [[pinna pettorale|pettorali]], anch'esse falciformi. La seconda pinna dorsale comincia a livello della [[pinna anale]] ed entrambe sono di piccole dimensioni. Tutte le pinne sono senza spina dorsale. La [[pinna caudale]] è grande e a forma di mezzaluna simmetrica, anche se in realtà la parte superiore è leggermente più lunga di quella inferiore. Il [[peduncolo caudale]] è depresso in senso dorso-ventrale, in modo da formare due ampie carene sui lati. Il colore è bianco nella parte inferiore del corpo, mentre ha tonalità variabili dal grigio al blu, talvolta [[ardesia (colore)|ardesia]], nella parte superiore. La linea di separazione tra le due colorazioni è netta e frastagliata e proprio grazie a questa doppia colorazione la visibilità dello squalo bianco viene ridotta, perché si presenta scuro se visto dall'alto e chiaro se visto in controluce.
La pelle dello squalo bianco (come quella degli altri squali) non è ricoperta di scaglie, ma di [[dentelli dermici]] appuntiti, che misurano da qualche decimo di millimetro a 1 cm, costituiti da una dentina ricoperta di smalto; hanno come funzione principale quella di far scorrere in modo altamente idrodinamico l'acqua lungo il corpo dello squalo e inoltre lo proteggono dai parassiti.
[[File:Carcharodon carcharias 01.jpg|centro|miniatura|Dente dello squalo bianco]]
[[File:Carcharodon carcharias jaws.jpg|miniatura|Fauci di squalo bianco]]
Possiede quella che, per convinzione popolare, è stata per anni ritenuta la più potente mascella tra gli animali viventi; studi più recenti hanno scoperto però che il morso dei [[Crocodylia|coccodrilli]] è fino a quindici volte più potente<ref>[https://www.sciencedaily.com/releases/2012/03/120316093427.htm articolo da] sciencedaily.com</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.fieldandstream.com/national-geographics-brady-barr-uses-fishing-techniques-to-measure-bite-force-american-alligator/|titolo=National Geographic's Brady Barr Uses Fishing Techniques to Measure Bite Force; American Alligator Wins|sito=Field & Stream|lingua=en|accesso=12 agosto 2019|dataarchivio=12 agosto 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190812123358/https://www.fieldandstream.com/national-geographics-brady-barr-uses-fishing-techniques-to-measure-bite-force-american-alligator/|urlmorto=sì}}</ref>. In verità, il morso dello squalo bianco non è nemmeno nella top 10 dei morsi più potenti del regno animale<ref>[https://listverse.com/2012/11/05/top-10-animal-bites-that-will-completely-destroy-you/ Top 10 Animal Bites that will Completely Destroy You]</ref>, probabilmente perché lo squalo si è evoluto per cacciare prede come foche, pesci e delfini, creature dal corpo tutto sommato molle e non corazzato, a differenza di predatori terrestri come [[Panthera tigris|tigri]] o [[Ursidae|orsi]], che si sono evoluti per dare la caccia a grandi erbivori dalla mole possente e dalla costituzione massiccia e robusta. C'è inoltre da notare che lo squalo bianco, a differenza di quest'ultimi, non ha bisogno di un morso particolarmente forte perché uccide le sue prede più piccole ingoiandole immediatamente e quelle più grandi strappando loro brandelli di carne per poi aspettare che muoiano dissanguate (tattica denominata "mordi e fuggi"), laddove questi animali per uccidere le loro prede devono esercitare una grande forza per soffocarle.
La forza del morso di uno squalo bianco si ipotizza intorno ai {{Converti|4000|N|kgf}}, pari a un quinto della sua massa corporea, esercitando così una pressione mascellare di {{Val|41|ul=kg/cm2}}. La stessa forza è esercitata da un [[Panthera leo|leone]], ma con un peso sei volte minore, mentre un [[Crocodylus porosus|coccodrillo marino]] della metà del suo peso può mordere con una potenza di oltre {{Converti|16414|N|kgf}} esercitando quindi una pressione di {{Val|167|ul=kg/cm2}}<ref>{{Cita web|url=https://www.nationalgeographic.com/news/2012/3/120315-crocodiles-bite-force-erickson-science-plos-one-strongest/|titolo=Crocodiles Have Strongest Bite Ever Measured, Hands-on Tests Show|sito=National Geographic News|data=15 marzo 2012|accesso=12 agosto 2019}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://natgeotv.com/asia/dangerous_encounters|titolo=Dangerous Encounters With Brady Barr|sito=National Geographic - Videos, TV Shows & Photos - Asia|lingua=en|accesso=12 agosto 2019}}</ref>.
La bocca dello squalo bianco è dotata di varie file di denti: triangolari e seghettati sull'arcata superiore per sminuzzare la preda, lunghi e appuntiti su quella inferiore per pugnalare e tenere ferma la preda. I denti possono arrivare fino ai 7,5 cm di lunghezza.
Grazie alla [[rete mirabile]] che gli permette di sfruttare al meglio il calore generato dai potenti muscoli e dal metabolismo, riesce a raggiungere una leggera [[Endotermia (biologia)|endotermia]], cosa che permette al suo organismo di essere particolarmente reattivo e prestante durante la caccia.
=== Dimensioni ===
[[File:Carcharodon carcharias.svg|252x252px|miniatura|Dimensioni in rapporto all'uomo]]
Nei grandi squali bianchi è presente il [[dimorfismo sessuale]] e le femmine sono più grandi dei maschi.<ref>{{cita web|url=https://translate.google.com/website?sl=en&tl=it&hl=it&prev=search&u=https://www.theguardian.com/environment/ng-interactive/2014/nov/26/-sp-great-white-sharks-10-myths-debunked|titolo=Great white sharks: 10 myths debunked|sito=[[The Guardian]]|data=3 giugno 2016|lingua=en}}</ref><ref name="translate.google.com_A">{{cita web|url=https://translate.google.com/website?sl=en&tl=it&hl=it&prev=search&u=https://web.archive.org/web/20100207205941/http://dsc.discovery.com/sharks/largest-great-white-shark.html|titolo=Largest Great White Shark Don't Outweigh Whales, but They Hold Their Own|autore=Viegas, Jennifer|sito=Discovery Channel|data=7 febbraio 2010|lingua=en}}</ref><ref name="translate.google.com">{{cita web|url=https://translate.google.com/website?sl=en&tl=it&hl=it&prev=search&u=http://greatwhite.org/frame_facts.htm|titolo=Just the Facts Please|autore=|sito=GreatWhite.org|data=3 giugno 2016|lingua=en}}</ref>
Nella maggior parte dei casi, i maschi misurano da 3,4 a 4,0 m, mentre le femmine da 4,6 a 4,9 m.<ref>{{cita web|url=https://translate.google.com/website?sl=en&tl=it&hl=it&prev=search&u=https://web.archive.org/web/20100207205941/http://dsc.discovery.com/sharks/largest-great-white-shark.html|titolo=Largest Great White Shark Don't Outweigh Whales, but They Hold Their Own|autore=Jennifer Viegas|sito=Discovery Channel|data=7 febbraio 2010|lingua=en}}</ref><ref>{{cita web|url=https://translate.google.com/website?sl=en&tl=it&hl=it&prev=search&u=http://ocean.si.edu/ocean-photos/how-big-are-great-white-sharks|titolo=How Big are Great White Sharks?|autore=Parrish, M.|sito=Portale oceanico del Museo Nazionale di Storia Naturale Smithsonian|data=3 giugno 2016|lingua=en}}</ref> Gli adulti di questa specie pesano mediamente 522–771 kg; tuttavia, le femmine mature possono arrivare ad un peso di 680–1.110 kg.<ref name="translate.google.com_A" /> Le femmine più grandi la cui dimensione è stata verificata arrivavano fino a 6,1 m di lunghezza ed avevano un peso, questo solo stimato, tra i 1.900 kg,<ref name="translate.google.com_A" /> ed i 2.268 kg.<ref name="translate.google.com" /> La dimensione massima è oggetto di dibattito perché molti rapporti sono stime approssimative o speculazioni eseguite in circostanze discutibili. Tra i pesci cartilaginei viventi, solo lo squalo balena ([[Rhincodon typus]]), lo squalo elefante ([[Cetorhinus maximus]]) e la manta gigante ([[Manta birostris]]), in quest'ordine, sono mediamente più grandi e pesanti. Queste tre specie non sono pesci predatori attivi e per nutrirsi filtrano passivamente organismi molto piccoli, come i gamberetti. Questo rende lo squalo bianco il più grande pesce predatore esistente. Gli squali bianchi alla nascita sono grandi circa 1,2 m e crescono di 25 cm ogni anno.<ref>{{cita web|url=https://translate.google.com/website?sl=en&tl=it&hl=it&prev=search&u=http://animaldiversity.org/accounts/Carcharodon_carcharias/%23reproduction|titolo=ADW: Carcharodon carcharias : Information|sito=[[Animal Diversity Web]]|data=16 maggio 2016|lingua=en}}</ref>
Secondo [[John Ernest Randall]], il più grande squalo bianco misurato in modo affidabile era un individuo di 5,94 m segnalato a Ledge Point, nell'[[Australia occidentale]] nel 1987.<ref>{{cita web|url=https://translate.google.com/website?sl=en&tl=it&hl=it&prev=search&u=https://web.archive.org/web/20070106083235/http://homepage.mac.com/mollet/Cc/Mike_Cappo.html|titolo=Size and age of the white pointer shark, Carcharodon carcharias (Linnaeus)|sito=SAFISH|data=6 gennaio 2007|lingua=en}}</ref><ref>[https://web.archive.org/web/20070106083235/http://homepage.mac.com/mollet/Cc/Mike_Cappo.html Untitled Document]</ref> Un altro esemplare di dimensioni simili fu una femmina catturata da David McKendrick di [[Alberton (Isola del Principe Edoardo)|Alberton]], nell'agosto 1983 nel [[golfo di San Lorenzo]] al largo dell'[[Isola del Principe Edoardo]]. Questa femmina era lunga 6,1 m.<ref name="translate.google.com_A" /> Pochi altri avvistamenti sono ritenuti attendibili. Tra questi troviamo lo squalo di Cuba: catturato nel 1945, la cui lunghezza venne dichiarata essere di oltre 6,4 m, anche se non fu mai ufficialmente registrata, e recenti studi sostengono che fosse più vicina ai 4,9 m. Nel 1997, a Hualiem, in Taiwan, venne catturato un grosso esemplare la cui lunghezza si aggirava tra i 6,7 e i 7 m secondo i locali, anche se la misura effettiva dell'animale non può essere accertata, dato che ne esiste una sola foto come prova e non fu analizzato accuratamente. Nel 1987 vennero catturati 2 squali in Australia, uno nell'Isola dei Canguri e il secondo a Cowes. Secondo i reperti, il primo misurava 7 m, anche se gli esperti dichiararono che fosse più corto di 1 m, mentre il secondo era lungo 6,33 m. A Filfla, Malta il 17 aprile 1987, il pescatore Alfredo Cutajar, catturò un esemplare che venne misurato sul posto, e la sua lunghezza era di 7,14 m, Cutajar però, dichiarò in seguito che la vera lunghezza era di 7 m e recenti studi sostengono che fosse lungo tra i 6,68 ed i 6,81 m.<ref>{{cita web|url=https://stem/The--Biggest-Great-White-Shark-Ever-Found|titolo=What
Are The Biggest White Sharks Ever Recorded?|sito=owlcation.com|editore=Owlcation|lingua=en|accesso=28 luglio 2022|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{cita web|url=https://02/shark-facts/the-largest-great-white-sharks-ever-recorded-in-history/|titolo=The Largest Great White Sharks ever recorded in history|sito=whitasharkdivers.co.za|editore=Shark Divers|lingua=en|accesso=20 febbraio 2021|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{cita web|url=https://largest-great-white-sharks-ever-recorded/|titolo=Largest great white sharks ever recorded|sito=ourplnt.com|editore=Our Planet|lingua=en|accesso=6 ottobre 2018|urlmorto=sì}}</ref> Tuttavia, nel 2019, è stato avvistato alle [[Hawaii]] un grande squalo bianco femmina conosciuto col nome di Deep Blue, sebbene l'animale non sia mai stato misurato tutte le fonti concordano sul fatto che lo squalo sia lungo 6,1 m.<ref>[https://www.dailymail.co.uk/news/article-6602153/Largest-great-white-shark-Deep-Blue-spotted-Hawaii.html largest white shark. DailyMail.]</ref><ref>[https://www.nationalgeographic.com/animals/2019/07/rare-footage-three-female-great-white-sharks/ Biggest white shark. National Geographic.]</ref>
===
A livello [[udito|uditivo]] lo squalo bianco percepisce le vibrazioni sonore a grande distanza e il suo [[olfatto]] è molto acuto. Inoltre, come gli altri squali, può percepire dei debolissimi [[campo elettrico|campi elettrici]] e bio-elettrici generati dall'attività motoria delle sue potenziali prede. Deve questa capacità a particolari organi sensoriali posti sull'estremità del muso chiamate "[[ampolle di Lorenzini]]". Grazie ad esse lo squalo riesce a percepire il campo elettrico di una preda a partire da mezzo miliardesimo di [[volt]].
Inoltre, in comune con gli altri pesci e con la maggior parte degli [[Amphibia|anfibi]], possiede la [[linea laterale]], un organo composto da una serie di organi ricettori disposti lungo i fianchi dell'animale, sensibili alle vibrazioni a bassa frequenza e alle onde di pressione generate dal moto di corpi solidi nell'acqua. Le ampolle di Lorenzini e la linea laterale permettono allo squalo bianco di percepire la posizione, la grandezza e i movimenti di una preda, anche senza l'ausilio della [[
Il grande squalo bianco è uno tra i pochi squali che sollevano regolarmente la testa sopra la superficie del mare per guardare gli altri oggetti: questo comportamento è tipico dei [[Cetacea|cetacei]] ma raro nei pesci
===
[[File:Great White Shark (Carcharodon carcharias) attacking a fish lure ... (30354497085).jpg|252x252px|miniatura|Uno squalo bianco attacca un'esca]]
[[File:Great White Shark attacking a Sea Lion - Flickr - GregTheBusker.jpg|miniatura|252x252px|L'attacco ad un leone marino visto in superficie]]
Lo squalo bianco è un cacciatore altamente specializzato, anche se la sua dieta può variare molto a seconda della zona in cui vive. Nel [[Mar Mediterraneo]] caccia: [[Thunnus thynnus|tonni]], [[Xiphias gladius|pesci spada]], [[Chelonioidea|tartarughe di mare]], altri squali, [[Delfino|delfini]] e [[uccelli marini]]. Non attacca grandi cetacei come le [[Balena|balene]] ma, se si imbatte in una [[carcassa]], non esita a divorarla e, in queste situazioni, sembra essere più disponibile ad accettare la presenza di altri squali e sembra essere anche molto selettivo, divorando soltanto la parte più ricca di grassi e risputando il muscolo, meno nutriente.<ref>{{Cita web |url=http://www.nationalgeographic.it/natura/animali/2010/10/08/foto/lo_squalo_bianco_aggiunge_un_posto_a_tavola-119103/1/ |titolo=da nationalgeographic.it, 8 ottobre 2010 |accesso=11 ottobre 2010 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20101011090748/http://www.nationalgeographic.it/natura/animali/2010/10/08/foto/lo_squalo_bianco_aggiunge_un_posto_a_tavola-119103/1/ |dataarchivio=11 ottobre 2010 |urlmorto=sì }}</ref> In altre parti del mondo può, ad esempio, cibarsi prevalentemente di [[Phocidae|foche]] o [[Otariidae|leoni marini]]. Sembra che non disdegni anche i rifiuti che vengono gettati dalle navi e qualunque tipo di spazzatura possa venire a trovare{{Senza fonte}}. Lo squalo bianco caccia le prede agili con una tecnica simile all'agguato, senza girare intorno alle sue prede, ma sorprendendole da sotto. La velocità in risalita, durante la predazione, gli è consentita dal fatto che, come tutti gli squali, è privo della [[vescica natatoria]], organo idrostatico presente nei [[Osteichthyes|pesci ossei]] e che serve per stare a profondità variabili e che, comunque, rallenta una risalita rapida. I grandi squali bianchi possono nuotare a velocità di 25 km/h per brevi raffiche e fino a una profondità di 1.200 metri.<ref>{{cita web|url=https://translate.google.com/website?sl=en&tl=it&hl=it&prev=search&u=https://web.archive.org/web/20120817230049/http://www.grindtv.com/outdoor/blog/16855/great%2520white%2520shark%2520amazes%2520scientists%2520with%25204000-foot%2520dive%2520into%2520abyss/|titolo=Great white shark amazes scientists with 4,000-foot dive into abyss|autore=Thomas, Pete|sito=GrindTV|data=5 aprile 2010|lingua=en}}</ref> Generalmente, questo pesce nuota vicino alla superficie.
A Seal Island, in Sudafrica, i grandi squali bianchi sono soliti predare le otarie orsine del capo che nuotano in superficie, soprattutto in prossimità delle isole, con una particolare tecnica di caccia. Tutto, solitamente, avviene durante le ore notturne, al crepuscolo o all'alba. La tecnica di caccia utilizzata è sorprendente: lo squalo nuota sui fondali in prossimità dei canali utilizzati dalle otarie per lasciare o tornare all'isola, al buio e a una profondità tra 20 e 30 m per risultare del tutto invisibile alle sue prede; una volta avvistata l'otaria, lo squalo si lancia all'attacco nuotando verso la preda in superficie a grande velocità (circa 40 km/h) addentando l'otaria in movimento. Tale è la velocità di movimento che lo slancio fa balzare lo squalo completamente fuori dall'acqua con l'otaria in bocca. Questo comportamento predatorio è stato documentato in Sudafrica, Australia e in California alle Farallon Islands.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Martin, & Aidan, R. & Hammerschlag, Neil & Collier, Ralph & Fallows, Chris. (2005).|titolo=Predatory behaviour of white sharks (Carcharodon carcharias) at Seal Island, South Africa.|rivista=Journal of the Marine Biological Association of the United Kingdom. 85. 1121-1135. 10.1017/S002531540501218X.|url=https://www.researchgate.net/publication/215901952_Predatory_behaviour_of_white_sharks_Carcharodon_carcharias_at_Seal_Island_South_Africa}}</ref>
Poiché ogni attacco comporta un grande dispendio di energie, lo squalo prepara i suoi agguati con grande attenzione, adattando il suo stesso stile di vita e i suoi spostamenti, in base ai luoghi e ai periodi di riproduzione delle sue prede.<ref>{{en}} [http://www.naturalhistorymag.com/picks-from-the-past/201391/sociable-killers Natural History, ‘'Sociable killers'’, by R. Aidan Martin and Anne Martin]</ref> Una volta agguantata la preda lo squalo bianco scuote la testa utilizzando la mascella come una sega per provocare tagli più ampi e profondi al fine di strappare pezzi di carne più grossi, proprio come farebbe un [[Canis lupus familiaris|cane]]. Secondo uno studio del ''Journal of Zoology'' pubblicato nel 2009, nel cacciare le foche lo squalo bianco sceglie e pedina le sue prede a distanza, in cerca del momento migliore per colpire, ed è in grado di trarre esperienza da ogni attacco al fine di aumentare la percentuale di successo e minimizzare il dispendio di energie.<ref>{{en}} [http://www.rjd.miami.edu/scientific-publications/pdf/Martin_Rossmo_Hammerschlag_2009_JZool.pdf R. A. Martin, D. K. Rossmo & N. Hammerschlag, ''Hunting patterns and geographic profiling of white shark predation'', Journal of Zoology nº279 (2009) pp.111–118] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20100612035446/http://www.rjd.miami.edu/scientific-publications/pdf/Martin_Rossmo_Hammerschlag_2009_JZool.pdf |data=12 giugno 2010 }}</ref><ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/07/04/squalo-il-killer-dell-oceano-incastrato-dai.html Articolo da Repubblica.it, 4 luglio 2009]</ref>
La tecnica di caccia varia a seconda del tipo di preda. Le foche, più piccole, vengono predate dal basso verso l'alto e uccise e divorate immediatamente. Gli [[Mirounga angustirostris|elefanti marini del nord]], invece, essendo più grandi e pericolosi, vengono morsi posteriormente in modo da far sì che la preda non possa muoversi; così facendo lo squalo attende al sicuro che la preda si dissangui per poi divorarla con calma.<ref>{{en}} [http://www.sharkresearchcommittee.com/predation.htm Studio dello ‘'shark reserarch committee'’ sugli squali della costa californiana] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20101129090844/http://sharkresearchcommittee.com/predation.htm |data=29 novembre 2010 }}</ref> Lo squalo bianco può occasionalmente tentare di attaccare: [[Sagmatias obscurus|lagerinchi]], [[Grampus griseus|grampi]], [[tursiope|tursiopi]], [[Sousa teuszii|suse]], [[Phocoena phocoena|focene]] e [[Phocoenoides dalli|focenoidi]] ma la loro velocità e il loro sonar riescono nella maggior parte delle volte a far sì che i suoi attacchi non vadano a segno.<ref>{{en}} [http://www.science.fau.edu/sharklab/courses/elasmobiology/readings/heithaus.pdf J. Zool., Lond. (2001) 253, 53±68] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160115113304/http://www.science.fau.edu/sharklab/courses/elasmobiology/readings/heithaus.pdf |data=15 gennaio 2016 }}</ref> Talvolta, se in gruppi numerosi, i delfini possono far allontanare l'aggressore grazie a movimenti della coda e contrapposizioni frontali. Soprattutto se vi sono piccoli da difendere i delfini li circondano e sbattendo fortemente la coda fanno desistere l'animale. Un simile comportamento è stato osservato anche quando ad essere minacciati dallo squalo sono stati dei bagnanti.<ref>[http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/articoli/articolo230725.shtml tgcom.it, 23 novembre 2004]</ref>
Lo squalo bianco è un predatore all'apice della catena alimentare ed è sempre stato considerato privo di predatori naturali. Studi condotti dalla biologa [[Nuova Zelanda|neozelandese]] Ingrid Visser<ref>{{cita web|URL=https://www.orcaresearch.org/about-us/our-team/|titolo= Dr. Ingrid Visser, biologist and team|lingua=EN}}</ref>, hanno tuttavia dimostrato, con spettacolare documentazione fotografica, che l'[[Orcinus orca|orca]] caccia e si ciba anche del grande squalo bianco<ref>[http://www.corriere.it/cronache/09_novembre_28/orche_assassine_squali_ketty_areddia_44137230-dc26-11de-abb8-00144f02aabc.shtml Corriere.it, 28 novembre 2009]</ref>, si è osservata una coppia di orche in [[Sudafrica]] mentre dava la caccia a numerosi squali bianchi e si è visto il loro sistema di caccia: con colpi di coda tramortiscono lo squalo che prima tenta la fuga, dopodiché, una delle orche, dividendosi i compiti, passa sotto la pancia dello squalo mordendolo e strappando la parte che corrisponde al fegato, organo di cui le orche, appunto, sono ghiotte in quanto ricco di sostanze nutrienti, soprattutto [[squalene]].<ref>{{cita web|URL=https://www.ilmattino.it/pelo_e_contropelo/orche_attaccano_squali_bianchi_sudafrica-2420891.html|titolo=Le orche uccidono due squali bianchi: due super predatori in lotta per il dominio|data=5 Mag. 2017|autore=Remo Sabatini}}</ref><ref>{{cita web|URL=https://www.zmescience.com/science/two-gruesome-orcas-are-terrorizing-south-africas-great-white-sharks-slaughtering-them-for-their-livers/amp/|titolo=Two gruesome orcas are terrorising South Africa's Great White sharks, slaughtering them for livers.|data=June 30 2022|autore=Jordan Strickler|lingua=EN}}</ref> Osservazioni sempre più frequenti hanno riportato che la sola presenza di un pod di [[Orcinus orca|orche]], anche se lontane, provoca la fuga di tutti i grandi squali bianchi da quel tratto di mare per periodi di tempo prolungati, spesso fino alla stagione successiva.
=== Comportamento sociale ===
[[File:White shark.jpg|miniatura|252x252px|Un esemplare fotografato al largo dell'[[Guadalupe (isola)|isola di Guadalupe]] (Messico)]]
Gli squali bianchi sono animali prevalentemente solitari, tuttavia capita che in certi periodi di caccia vi siano assembramenti di molti esemplari in aree ristrette. Dato che queste situazioni possono generare conflitti, gli squali bianchi hanno elaborato una modalità di comunicazione che avviene tramite movimenti del corpo aventi lo scopo di creare una gerarchia che risolva i conflitti in modo non violento. Si è allora scoperto che quando uno squalo bianco vuole prevalere nei confronti di un suo simile, esso compie particolari movimenti che segnalano intenzioni aggressive: inarca la schiena, mostra i denti, apre e chiude le fauci con rapidi scatti, sbatte violentemente la coda sulla superficie e mostra le sue dimensioni girando attorno al rivale. Spesso l'interazione si risolve con la sottomissione di uno dei due animali ma talvolta possono esservi scontri violenti, anche mortali.<ref name="findarticles.com">{{en}} [http://findarticles.com/p/articles/mi_m1134/is_8_115/ai_n16807320/pg_4/?tag=content;col1 R. Aidan Martin "Sociable killers: new studies of the white shark show that its social life and hunting strategies are surprisingly complex". Natural History.]</ref>
Osservazioni sugli squali bianchi in Sudafrica mostrano che la gerarchia si basa sulle dimensioni, sul sesso e sulla stanzialità degli esemplari: le femmine dominano i maschi, gli squali più grandi dominano quelli più piccoli, gli stanziali dominano i nuovi arrivati. I gruppi che si vengono a formare possono essere paragonati a dei “clan” simili a quelli dei gruppi di [[Canis lupus|lupi]] dove vi è uno squalo dominante su altri squali del gruppo e dove gli scontri avvengono tra capi e membri di clan rivali<ref name="findarticles.com"/>.
=== Riproduzione ===
La maturità sessuale è raggiunta a 3,8 metri di lunghezza nei maschi e tra 4,5 e 5 metri nelle femmine. La specie è [[ovoviviparità|ovovivipara]]<ref>[http://www.fishbase.de/Reproduction/FishReproSummary.php?ID=751&GenusName=Carcharodon&SpeciesName=carcharias&fc=9&StockCode=767 (EN) Reproduction Summary - Carcharodon carcharias]</ref><ref>[http://www.iucnredlist.org/apps/redlist/details/3855/0#sectionRange (EN) Fergusson, I., Compagno, L. & Marks, M. 2000. Carcharodon carcharias. In: IUCN 2010. IUCN Red List of Threatened Species.]</ref> e non mostra il [[Cannibalismo#Il cannibalismo intrauterino|cannibalismo intrauterino]] come verificato invece nello [[Carcharias taurus|squalo toro]]. Il parto avviene tra primavera ed estate e la gestazione dura probabilmente all'incirca un anno. I piccoli alla nascita hanno taglia compresa tra 1,2 e 1,5 metri e hanno i denti dotati di minute cuspidi laterali, con quelli inferiori talora ancora con i bordi lisci anziché seghettati. Il numero massimo di piccoli per figliata si suppone sia tra 10 e 14.<ref>[http://www.fishbase.de/Reproduction/FishReproSummary.php?ID=751&GenusName=Carcharodon&SpeciesName=carcharias&fc=9&StockCode=767 Reproduction Summary - Carcharodon carcharias<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
=== Distribuzione e habitat ===
Sostanzialmente cosmopolita è diffuso particolarmente in acque fredde o temperate tra gli 11 e 24 °C, sulla costa o al largo. È particolarmente presente al largo delle coste meridionali: dell'Australia, del Sudafrica, della California, del [[Messico]], del nord-est degli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] e nell'isola messicana di [[Guadalupe (isola)|Guadalupe]], in [[Nuova Zelanda]]. È tuttavia possibile trovarlo anche in acque più calde, come ai [[Caraibi]]. Vi sono aree diventate particolarmente interessanti per l'elevato numero di esemplari presenti, come Seal Island in Sudafrica, dove vi è una colonia di decine di migliaia di otarie che attirano numerosi grandi esemplari di squali bianchi e, di riflesso, numerosi turisti che vengono ad ammirarne le predazioni. In un'area del [[oceano pacifico|Pacifico]] tra [[Bassa California]] e [[Hawaii]] vi è il cosiddetto White Shark Café, ricco di squali bianchi per ragioni tuttora poco chiare.<ref>{{en}} [http://www.timesonline.co.uk/tol/news/science/biology_evolution/article6903664.ece Articolo del The Times 5 novembre 2009]</ref>
Presente anche nel [[Mar Mediterraneo]] dove vi è una zona di riproduzione nell'area che comprende la [[Sicilia]], [[Malta]] e la [[Tunisia]].<ref>{{cita web|url=http://archiviostorico.corriere.it/1998/luglio/12/squalo_bianco_nasce_nel_Mare_co_0_9807123507.shtml|titolo=Articolo del Corriere della Sera del 12 luglio 1998 }}</ref> Uno studio del 2010 effettuato sul patrimonio genetico di squali bianchi presenti in Turchia, Tunisia e Sicilia e pubblicato sulla rivista ''Proceedings of the Royal Society'' ha ipotizzato che gli squali bianchi del mediterraneo siano arrivati dall'Australia 450.000 anni fa attraverso lo [[Stretto di Gibilterra]] a causa di un errore nel seguire le correnti marine e che non siano più riusciti ad uscirne. A dimostrarlo sarebbe il loro patrimonio genetico, molto più simile a quello degli squali bianchi australiani rispetto a quello degli squali bianchi atlantici. Lo stesso studio, inoltre, sostiene che poiché gli squali atlantici entrano nel Mediterraneo assai raramente, gli squali bianchi del mediterraneo siano isolati geneticamente.
È uno squalo pelagico, ma si avvicina alle coste particolarmente nelle zone dove la [[piattaforma continentale]] è molto vicina ad esse o nelle aree particolarmente ricche di potenziali prede (come, ad esempio, colonie di [[Otariidae|otarie]], [[Phocidae|foche]] o [[Spheniscidae|pinguini]]). Non tollera le acque dolci ma può frequentare aree vicino ad [[estuario|estuari]] e penetrare all'interno di baie saline poco interessate a fenomeni di bassa marea, nonché in aree dove sono presenti scarichi fognari, dato che i residui organici attirano l'attenzione dei sensi dello squalo. Tende a restare ad una profondità che va dalla superficie ai 250 metri, anche se può scendere molto oltre, fino a 1.200 metri<ref>{{Cita web |url=http://www.ilmattino.it/articolo.php?id=97478&sez=SCIENZA |titolo=Articolo da ilmattino.it |accesso=10 ottobre 2010 |dataarchivio=18 ottobre 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141018104648/http://www.ilmattino.it/articolo.php?id=97478&sez=SCIENZA |urlmorto=sì }}</ref> e compie numerose tratte trans-oceaniche, per esempio dal Sudafrica all'[[Australasia]] o dalla California alle Hawaii. È assente nelle regioni fredde: dell'[[Mar Glaciale Artico|Artico]], dell'[[Oceano Antartico|Antartico]], nel [[Mar Nero]] e nel [[Mar Baltico]].<ref>{{en}} [http://www.iucnredlist.org/apps/redlist/details/3855/0#sectionRange Fergusson, I., Compagno, L. & Marks, M. 2000. Carcharodon carcharias. In: IUCN 2010. IUCN Red List of Threatened Species.]</ref> Tende ad evitare le zone nelle quali la presenza umana si manifesta con pesca eccessiva e inquinamento delle acque, tuttavia sembra che persista in alcune aree densamente abitate come lo [[Stretto di Messina]] o le spiagge [[california]]ne e [[australia]]ne. Di tanto in tanto, questa specie può raggiungere anche il [[Mare di Ochotsk]] e la [[Terra del Fuoco]], ma solo raramente.
=== Longevità e maturità sessuale ===
Secondo uno studio del 2014, la durata della vita dei grandi squali bianchi è stimata in 70 anni o più, ben al di sopra delle stime precedenti,<ref>{{cita web|url=https://translate.google.com/website?sl=en&tl=it&hl=it&prev=search&u=http://animaldiversity.org/accounts/Carcharodon_carcharias/|titolo=Carcharodon carcharias|sito=[[Animal Diversity Web]]|lingua=en}}</ref> rendendolo uno dei [[Chondrichthyes|pesci cartilaginei]] più longevi attualmente conosciuti.<ref>{{cita web|url=https://translate.google.com/website?sl=en&tl=it&hl=it&prev=search&u=https://www.sciencedaily.com/releases/2014/01/140109004145.htm|titolo=New study finds extreme longevity in white sharks|sito=Science Daily|data=9 gennaio 2014|lingua=en}}</ref> Secondo lo stesso studio, i grandi squali bianchi maschi impiegano 26 anni per raggiungere la [[maturità sessuale]], mentre le femmine impiegano 33 anni per essere pronte a produrre prole.<ref>{{cita web|url=https://translate.google.com/website?sl=en&tl=it&hl=it&prev=search&u=http://www.livescience.com/49874-sharks-mature-later-thought.html|titolo=Great White Sharks Are Late Bloomers|sito=LiveScience.com|lingua=en}}</ref>
== Rapporti con l'uomo ==
{{vedi anche|Attacco di squalo}}
È tra gli squali giudicati pericolosi per l'uomo, insieme al [[Carcharhinus longimanus|pinna bianca oceanico]], allo [[Galeocerdo cuvier|squalo tigre]] e allo [[Carcharhinus leucas|squalo leuca]] (''Carcharhinus leucas'') e spesso viene definito "il mangiatore di uomini". In effetti lo squalo bianco è pericoloso per l'uomo qualora vi si entri in contatto, dato il suo morso micidiale e la sua abitudine di attaccare otarie, foche e leoni marini in prossimità della superficie, anche se questi attacchi sono spesso dei ''morsi esplorativi''<ref>{{en}} [http://www.elasmo-research.org/education/topics/r_bites.htm www.elasmo-research.org]</ref> o potrebbero essere dovuti alla somiglianza che ha, vista dal basso, la forma di un surfista steso sulla tavola rispetto a quella dei mammiferi marini sopracitati.<ref>{{en}} [http://www.sharkinfo.ch/SI2_00e/surfboard.html Studio a cura del Dr. E. K. Ritter]</ref> Lo squalo bianco non è però un pericolo in termini assoluti, poiché escludendo le aree geografiche nelle quali è notoriamente presente in alte concentrazioni, la probabilità di incontrare uno squalo bianco durante una normale attività ricreativa è estremamente bassa.<ref>{{en}} [http://www.fish.wa.gov.au/sec/env/sharks/shark-safety-faqs.php dal sito del dipartimento della pesca australiano] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110925093736/http://www.fish.wa.gov.au/sec/env/sharks/shark-safety-faqs.php |data=25 settembre 2011 }}</ref>
=== Statistiche sugli attacchi ===
[[File:Attacchi squalo bianco mondo.jpg|miniatura|upright=1.6|Locazione geografica degli attacchi non provocati di Squalo Bianco nel mondo]]
Il Florida Museum of Natural History cura un database chiamato ISAF (''International Shark Attack File'')
Parallelamente
[[File:The American Museum journal (c1900-(1918)) (17973126708).jpg|miniatura|upright=1.3|Un esemplare preso a [[Palm Beach]], in Florida, [[dicembre]] [[1913]].]]
Nonostante questi dati possano sembrare inquietanti, in realtà l'ISAF si propone di spingere l'opinione pubblica verso un approccio più razionale al problema. Ha perciò fornito un dettagliato numero di casi di morte per diversi motivi comparandone i rischi con quelli relativi agli attacchi di squalo.<ref>{{en}} [http://www.flmnh.ufl.edu/fish/sharks/attacks/relarisk.htm dati ISAF
=== Squali bianchi in cattività ===
Allo stato attuale (2023) non si hanno notizie di squali bianchi in cattività, sebbene alcuni acquari siano riusciti ad ospitarne alcuni esemplari per periodi più o meno lunghi.
Nell'agosto del 1980 una femmina di 2,4 metri, "Sandy" fu ospitata nel [[California Academy of Sciences]] a [[San Francisco]] in California, ma venne liberata perché si rifiutava di mangiare e sbatteva contro le pareti della vasca.<ref>{{en}} [http://www.elasmo-research.org/education/white_shark/electroreception.htm Electroreception]</ref>
Nell'agosto del 1981 uno squalo bianco è sopravvissuto per 16 giorni al [[SeaWorld]] di [[San Diego]] in California, prima di essere rilasciato.<ref>{{en}} [https://www.usatoday.com/news/science/2004-10-02-great-white_x.htm Latest World & National News & Headlines - USATODAY.com]</ref>
[[File:Great white aqurium.jpg|
Il [[Monterey Bay Aquarium]] ha ospitato e poi liberato cinque diversi squali bianchi in cattività. Il primo esemplare, una femmina, è stato introdotto nel 2004 ed è rimasto in esposizione per 198 giorni, record assoluto di permanenza di uno squalo bianco in cattività.<ref name=autogenerato1>{{en}} [
=== Squali bianchi e turismo ===
{{vedi anche|Immersione in gabbia a prova di squalo}}
Il fascino degli squali bianchi spinge molti turisti a recarsi nei luoghi dove è possibile avvistarli e osservarli in immersione. I luoghi più quotati per lo "shark tourism" sono generalmente: [[Seal Island]] in [[Sudafrica]], [[Cape Cod]] in [[Massachusetts]], l'[[isola di Guadalupe]] in [[Messico]], le [[
L'osservazione può essere fatta anche in acqua grazie all'[[Immersione in gabbia a prova di squalo|ausilio di gabbie metalliche]], sempre previa pasturazione del mare circostante. L'osservazione e l'interazione con grandi squali bianchi fuori dalla gabbia viene effettuata solo da pochi e coraggiosi esperti data la pericolosità dell'animale. [[File:Chuming the water.jpg|
Attualmente è in corso una polemica tra gli addetti ai lavori sull'opportunità di attirare gli squali con materiali organici, in quanto alcuni ricercatori sostengono che nel tempo gli squali potrebbero associare l'uomo alla presenza di esche e sangue, con relativo pericolo per i bagnanti.<ref>{{en}} [http://news.bbc.co.uk/2/hi/africa/3716093.stm BBC NEWS | Africa | SA shark attacks blamed on tourism]</ref> Da parte degli operatori turistici viene però fatto notare come questa presunta associazione sia ancora tutta da dimostrare, in quanto le aree di pasturazione sono già aree di caccia per gli squali. Inoltre viene posto l'accento sull'importanza del turismo per la salvaguardia dello squalo: infatti sensibilizzerebbe l'opinione pubblica sulla necessità di proteggere lo squalo bianco e spingerebbe gli abitanti del posto a proteggere le aree turistiche, al fine di salvaguardare il non indifferente indotto economico dovuto alla presenza di questi squali. Questo non toglie che in alcuni stati, come l'[[Alabama]]
== Stato di conservazione ==
Lo squalo bianco è attualmente minacciato e rientra tra le specie protette dalla [[Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione]] (CITES). Leggi specifiche sono state inoltre deliberate dagli Stati di [[Australia]], [[Sudafrica]], [[Namibia]], [[Israele]], [[Malta]], [[Italia]], [[California]], [[Florida]] e [[Nuova Zelanda]]. L'Australia ha messo a punto un piano di recupero globale per i grandi squali bianchi presenti nelle sue acque.<ref>{{en}} [http://www.iucnredlist.org/apps/redlist/details/3855/0 Lista rossa IUCN]</ref><ref>{{en}} [http://www.wildlifeextra.com/go/news/great-whitenz.html Wildlife Extra News - Great White sharks protected by New Zealand] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20091215020821/http://www.wildlifeextra.com/go/news/great-whitenz.html |data=15 dicembre 2009 }}</ref>
Le cause della diminuzione degli esemplari consistono nel depauperamento del patrimonio ittico di cui lo squalo bianco si nutre, la pesca accidentale soprattutto in tonnare o spadare, quella a scopo sportivo o mirata alla commercializzazione di denti, pinne o mandibole complete
[[File:Carcharodon carcharias caught by fisherman.jpg|centro|miniatura|Un esemplare catturato]]
L'[[Unione Internazionale per la Conservazione della Natura]] (IUCN) lo ha inserito nella sua [[Lista rossa IUCN|lista rossa]] classificandolo come ''vulnerabile'', stima effettuata quando si riteneva che lo squalo bianco fosse un animale fondamentalmente stanziale. Recentemente, però, uno studio dell'[[Università di Stanford]] ha evidenziato che lo squalo bianco compie migrazioni fino a 18 000 km, per cui ultimamente si ipotizza che spesso sia stato contato più volte uno stesso esemplare. Questo significa che la popolazione di squali bianchi nel mondo è stata finora grandemente sovrastimata e si ipotizza un futuro aggiornamento dello stato di rischio, in quanto il nuovo calcolo proposto dall'università di Stanford ipotizza la presenza di soli 3.500 esemplari in tutto mondo, meno delle [[Panthera tigris|tigri]].<ref>[http://www.ansa.it/ambiente/notizie/fdg/201002201526368605/201002201526368605.html da ansa.it]</ref>
== Documentari ==
Sono stati realizzati numerosi documentari su questo animale e uno dei primi e più interessanti è "''Mare Blu, Morte Bianca''", del 1971, con immagini subacquee, molto ben realizzate e servizi specializzati. Seguì anche "''Uomini e squali''" di [[Bruno Vailati]] del 1976. Il [[National Geographic]] ha prodotto numerosi documentari sugli squali e sul loro rapporto con l'uomo, tra i quali "''Oltre la paura - Comunicare con i grandi squali bianchi''", "''Squali assassini''", "''Squali feroci''". Memorabile è anche il documentario di [[Jacques-Yves Cousteau]] "''Il grande squalo bianco''" del 1992. È da ricordare anche il più recente ''[[Sharkwater]]'', del 2007, che ha ricevuto numerosi premi.
== Nella cultura di massa ==
Lo squalo bianco, per le sue dimensioni e per la fama di predatore apicale, è diventato nel tempo una vera e propria icona dell’immaginario collettivo. La sua figura è stata declinata in vari ambiti artistici e mediatici, assumendo di volta in volta i tratti del mostro marino, del simbolo di potenza naturale o di una caricatura ironica.
===Nella letteratura===
[[File:Jaws (1974) front cover, first edition.jpg|miniatura|Copertina della prima edizione di ''Lo squalo'' (''Jaws'', 1974) di Peter Benchley|228x228px|sinistra]]
Il romanzo ''[[Lo squalo (romanzo)|Lo squalo]]'' (''Jaws'', 1974) di [[Peter Benchley]] ha avuto un ruolo fondamentale nella diffusione dello squalo bianco come icona del terrore marino, ispirando poi l’omonimo film di [[Steven Spielberg]]. In precedenza, squali di grandi dimensioni compaiono in ''[[Il vecchio e il mare]]'' (1952) di [[Ernest Hemingway]], dove attaccano il pesce catturato dal protagonista: pur non essendo identificati con certezza come squali bianchi, ne richiamano comunque l’immaginario. Più tardi, il saggio narrativo ''[[Close to Shore romanzo|Close to Shore]]'' (2001) di [[Michael Capuzzo]] ha ricostruito i celebri attacchi del [[New Jersey]] del 1916, attribuiti probabilmente a squali bianchi, contribuendo a rinnovarne la fama.<ref>{{cita web|url=https://www.britannica.com/animal/great-white-shark|titolo=Great White Shark|editore=Encyclopaedia Britannica|accesso=26 agosto 2025}}</ref>
=== Nel cinema ===
Il cinema è il medium che più di ogni altro ha consolidato la fama dello squalo bianco, trasformandolo in un’icona culturale globale. . La sua fama di predatore implacabile è stata consolidata soprattutto dal cinema: il film ''[[Lo squalo (film)|Lo squalo]]'' (''Jaws'', 1975) di [[Steven Spielberg]] ha avuto un impatto enorme sulla cultura popolare, dando origine a un intero franchise e influenzando profondamente la percezione pubblica degli squali.<ref>{{cita web|url=https://www.nationalgeographic.com/animals/article/white-shark-jaws-legacy|titolo=How 'Jaws' forever changed our view of great white sharks|editore=National Geographic|data=20 giugno 2020}}</ref> L’opera di Spielberg non solo trasformò lo squalo bianco in una vera e propria icona del terrore cinematografico, ma contribuì anche ad alimentare timori diffusi nei confronti di questa specie, spesso percepita più come un mostro che come un animale selvatico con un preciso ruolo ecologico.
Numerose altre opere cinematografiche, spesso riconducibili al filone dei [[Film di serie B|B movie]], hanno ripreso la figura dello squalo bianco, dal franchise di ''[[Shark Attack - Squali all'attacco|Shark Attack]]'' (1999), a ''[[Shark 3D]]'' (''Bite'', 2013), a ''[[Paradise Beach - Dentro l'incubo|Paradise Beach - Dentro L'incubo]]'' (''The Shallows,'' 2016), a ''[[47 metri]]'' (2017). In queste opere il predatore assume ruoli diversi: può essere mostrato come una minaccia letale, oppure un elemento spettacolare e volutamente esagerato. È il caso di ''[[Sharknado]]'' (2013)<ref>{{Cita web|lingua=en|url=https://www.rottentomatoes.com/m/sharknado|titolo=Sharknado {{!}} Rotten Tomatoes|sito=www.rottentomatoes.com|accesso=2025-08-26}}</ref>, in cui gli squali diventano parte di una catastrofe assurda e divertente, tipica del cinema ironico e sensazionalistico<ref>{{Cita news|url=http://www.fastweb.it/web-e-digital/sharknado-il-tv-movie-che-mischia-tornadi-e-squali-fenomeno-della-rete/|titolo=Sharknado, il tv movie che mischia tornadi e squali fenomeno della Rete|pubblicazione=Fastweb.it|accesso=2025-08-26}}</ref><ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://www.ilpost.it/2013/07/12/sharkado-film-twitter/|titolo=“Sharknado”|sito=Il Post|data=2013-07-12|accesso=2025-08-26}}</ref>. L'apprezzato ''[[Dangerous Animals]]'' (2025)<ref>{{Cita web|lingua=en|url=https://www.rottentomatoes.com/m/dangerous_animals|titolo=Dangerous Animals {{!}} Rotten Tomatoes|sito=www.rottentomatoes.com|accesso=2025-08-26}}</ref><ref>{{Cita web|lingua=en|url=https://www.cinemascore.com/|titolo=Home|sito=Cinemascore|accesso=2025-08-26}}</ref> affronta la tematica in modo più realistico, sdoganando l’immagine dello squalo bianco come assassino di uomini e mostrandolo come predatore guidato dalla sua natura biologica. Il contatto con l’animale, spesso, provoca negli esseri umani reazioni automatiche di sopravvivenza e panico, che finiscono per stimolare la sua aggressività predatoria.
Lo squalo bianco viene spesso impiegato nei ''[[Monster movie]]'' come metro di paragone per esaltare la potenza e le dimensioni della creatura protagonista: in ''[[Jurassic World]]'' (2015) un grande squalo bianco viene dato in pasto al gigantesco [[Mosasaurus|mosasauro]], sottolineandone la forza e la stazza. Un espediente simile compare in ''[[Shark - Il primo squalo]]'' (''The Meg,'' 2018), dove più squali bianchi vengono mostrati come prede relativamente piccole di fronte al colossale [[Otodus megalodon|megalodonte]]. Anche in ''[[Godzilla vs. Kong]]'' (2021) il predatore oceanico viene evocato come simbolo di ferocia naturale, utilizzato per enfatizzare il confronto con i [[Kaijū|kaiju]].
=== Animazione ===
In [[Cinema d'animazione|versione animata]], uno squalo bianco è presente nel film [[Pixar Animation Studios|Pixar]] ''[[Alla ricerca di Nemo]]'' (2003), dove il personaggio di Bruto (''Bruce'') unisce il lato predatorio a quello comico; in ''[[Shark Tale]]'' (2004) la società sottomarina viene rappresentata come un riflesso di quella umana: in questo contesto, gli squali bianchi incarnano il ruolo di [[Famiglia (mafia)|boss mafiosi]], dominando il mondo criminale degli abissi.
=== Nei videogiochi ===
In ambito [[Videogioco|videoludico]], tra i titoli più noti in cui lo squalo bianco è protagonista si ricordano ''[[Jaws Unleashed]]'' (2005), ispirato al celebre film ''Lo Squalo'' e in cui è possibile impersonare uno squalo bianco libero di nuotare e cacciare, e la serie per dispositivi mobili sviluppata da [[Ubisoft]], con ''[[Hungry Shark Evolution]]'' (2012) e ''[[Hungry Shark World]]'' (2015), in cui lo squalo bianco è tra le specie giocabili. Alcuni videogiochi permettono di affrontare uno squalo bianco. In ''[[Grand Theft Auto V]]'' (2013), il predatore può attaccare il giocatore in acqua, apparendo come punto rosso sulla minimappa e uccidendo con un solo morso<ref>{{Cita pubblicazione|cognome=Andrea Vivace|data=2018-05-15|titolo=GTA 5 - AFFRONTIAMO UNO SQUALO!! - [#92]|accesso=2025-08-26|url=https://www.youtube.com/watch?v=fP8paAjSwII}}</ref>.
== Note ==
== Bibliografia ==
Riga 169 ⟶ 198:
* Richard Ellis and John E. McCosker, The Great White Shark, Stanford University Press, 1991
* Mostri del mare, Richard Ellis, Piemme, 2000
* De Maddalena, A. (2002): Lo squalo bianco nei mari d'Italia. Ireco, Formello, 144 pp.
* De Maddalena, A. e W. Heim (2009): Great White Sharks in United States Museums. McFarland, Jefferson. 214 pp. ISBN 978-0-7864-4183-9.
* A.Giudici e F.Fino, Squali del Mediterraneo, 1989 Atlantis
Riga 176 ⟶ 205:
== Voci correlate ==
* [[Specie di Chondrichthyes]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto|preposizione=sul|etichetta=grande squalo bianco}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|http://www.elasmo.com/selachin/slides/dent/pics/c_carcharias-juv-dent.jpg|Elasmo.com - Dentatura del ''Carcharodon carcharias''.|lingua=en}}
* http://www.grandesqualobianco.com Sito italiano sul grande squalo bianco
* [http://www.sampla.org South African Marine Predator Lab] un istituto di ricerca che studia i grandi predatori marini.
* http://www.fishbase.de/Summary/SpeciesSummary.php?id=751
* http://www.prionace.it [http://www.prionace.it Prionace.it, il sito sugli squali] Il sito sugli squali
{{Squali}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|pesci}}
[[Categoria:Lamnidae]]
|