Unione Italiana Tiro a Segno: differenze tra le versioni
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|tipo = nazionale
|nome = Unione Italiana Tiro a Segno
|logo = Logo UITS.svg
|sport = Tiro a segno
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|confederazione = Comitato olimpico nazionale italiano{{!}}CONI
|anno_affiliazione = 1919▼
|anno_affiliazione2 = 1910▼
|naz_sede = ITA
|sede = Roma
▲|confederazione = International Shooting Sport Federation
▲|anno_affiliazione =
▲|anno_affiliazione2 =
|naz_presidente = ITA
|presidente = Walter De Giusti <ref> https://www.uits.it/homepage/la-federazione/organigramma/il-presidente-uits.html?id=10920#:~:text=Con%20decreto%20del%20Ministro%20della,Walter%20De%20Giusti.</ref> (Commissario Straordinario)
}}
L''''Unione Italiana Tiro a Segno''' (in sigla '''UITS''') è un [[ente pubblico (Italia)|ente pubblico italiano]], che disciplina la pratica sportiva del [[tiro a segno]] nonché competente per le attribuzioni previste dalla legge.
== Storia ==
=== Le origini e l'adesione al CONI ===
Nel 1861 venne costituita la ''Società per il tiro a segno nazionale'', un ente di [[diritto privato]], per incentivare il maneggio delle armi e la pratica del [[tiro a segno]]; successivamente la legge 2 luglio 1882, n. 883 - il cui principale promotore fu [[Giuseppe Garibaldi]] - istituì il ''Tiro a Segno Nazionale'' (TSN), quale [[ente (diritto)|ente]] in disciplina di [[diritto pubblico]] al fine di preparare i cittadini al servizio militare nonché per consentire ai medesimo di addestrarsi all'uso delle [[armi da fuoco]], organizzato in varie sezioni sul territorio, prevedendo una ''Direzione del tiro a segno provinciale'' in ogni capoluogo di provincia ed una o più eventuali ''Società di tiro a segno nazionale'' sul territorio, formate da un numero minimo di cento iscritti. Poco dopo - nel [[1885]] - venne costituita a Roma la Federazione del tiro a segno e nel [[1894]] diede origine alla ''Commissione Centrale del Tiro a Segno Nazionale'', trasformatasi il 26 maggio dello stesso anno in ''Unione dei Tiratori Italiani''. La disciplina del TSN fu parzialmente integrata e modificata con il regio decreto 8 luglio [[1883]], n. 1522, il quale precisava che le armi di utilizzo presso le varie sezioni dovessero essere i fucili d'ordinanza dell'esercito e che il tiro dovesse essere eseguito secondo le istruzioni in uso al [[regio esercito]].
L'11 novembre [[1910]] l'ente cambiò la propria denominazione in ''Unione Italiana di Tiro a Segno'' (UITS) e si affiliò all'[[International Shooting Sport Federation]]. Dopo la [[prima guerra mondiale]], l'UITS cominciò ad attivare in alcune sezioni dei corsi per il maneggio delle armi e nel [[1919]] entrò a far parte del [[CONI]].
=== Il ventennio fascista ===
Durante la [[seconda guerra mondiale]] l'amministrazione dell'UITS venne sciolta e fu nominato un commissario straordinario alla diretta dipendenza del Ministero della guerra. Al termine della guerra, con un decreto del 30 marzo [[1947]], fu nominato un Consiglio di amministrazione provvisorio composto da membri del [[Ministero della Difesa]], [[Ministero dell'Interno]], del CONI, dell'UITS e delle Sezioni locali di Tiro a Segno Nazionale.▼
Con l'avvento del [[regime fascista]] ne vennero modificate le finalità; venne posta alla diretta dipendenza della Presidenza del Consiglio dei Ministri per le finalità prevalentemente sportive, mentre per le attribuzioni relative all’istruzione premilitare e postmilitare alla [[MVSN|Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale]].<ref>http://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/pagina.pl?TipoPag=prodente&Chiave=32078</ref> La legge 17 aprile 1930, n. 479 stabili che presso ogni sezione del tiro a segno ci fosse un reparto sportivo facente capo all'UITS, qualora questo avesse un numero minimo di trenta iscritti; il Regio decreto legge 16 dicembre 1935, n. 2430, convertito in legge con modifiche dalla legge 4 giugno 1936, n. 1143 trasformò l'UITS in [[ente di diritto pubblico]] indicando fra i suoi compiti l'addestramento al tiro dei soggetti tenuti agli obblighi di istruzione militare nonché di tutti coloro che volessero ottenere una [[licenza di porto d'armi]]. Inoltre i poligoni di tiro e le strutture delle associazioni locali vennero dichiarate immobili parte del [[demanio]] militare che le sezioni dell'UITS erano autorizzate ad utilizzare a titolo gratuito.
Durante la [[seconda guerra mondiale]] l'amministrazione dell'UITS venne sciolta e fu nominato un commissario straordinario alla diretta dipendenza del [[Ministero della guerra]].
=== La riorganizzazione del dopoguerra ===
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Per riavere un consiglio di amministrazione eletto fu necessario attendere il [[decreto del presidente della Repubblica]] dell'11 novembre [[1974]] che fissò la struttura degli organi di amministrazione dell'UITS (presidente e quattro - poi portati a cinque - consiglieri eletti; tre consiglieri di nomina ministeriale) e delle Sezioni di TSN (tre o cinque consiglieri eletti secondo il numero degli iscritti; un delegato dell'UITS e un delegato del Comune).
Nel [[1981]] venne approvato lo Statuto dell'UITS,
=== La riforma del 2008 ===
== Caratteristiche
Benché abbia tutte le caratteristiche di una federazione sportiva e sia affiliata tanto al [[Comitato olimpico nazionale italiano|CONI]] quanto alla [[International Shooting Sport Federation|federazione internazionale di tiro sportivo]], dal punto di vista giuridico è un [[ente pubblico]] posto sotto la vigilanza del [[Ministero della difesa]]; quest'ultimo si occupa del coordinamento delle attività di circa le 300 sezioni del ''Tiro a Segno Nazionale'' presenti nel territorio italiano.
Il controllo sulla rispondenza alle normative di sicurezza nei [[poligono di tiro|poligoni di tiro]] dell'UITS è esercitato dall'[[arma del genio]], la quale rilascia le autorizzazioni e le omologazioni necessarie per il loro funzionamento. Agli iscritti è rilasciato un documento detto ''Carta di riconoscimento'', soggetta a vidimazione annuale da parte dell'[[ufficio territoriale di governo]] competente.
== Organi ==
Ai sensi del D.P.R. 209/2009 sono organi dell'ente:
# il presidente nazionale;
# l'assemblea nazionale;
# il consiglio direttivo;
# il consiglio di presidenza;
# il collegio dei revisori dei conti.
Il presidente nazionale è eletto dall'assemblea nazionale dell'UITS e nominato, su proposta della medesima, dal Ministro della difesa. Ha la rappresentanza legale dell'ente ed è responsabile del suo funzionamento.
L'assemblea nazionale è composta dai rappresentanti delle sezioni TSN, con diritto di voto, nonché da altri membri indicati nello statuto.
== Competenze e funzioni ==
L'UITS si occupa:
* della tenuta dei corsi di tiro, teorici e pratici, ai fini del rilascio della certificazione di idoneità all'uso delle [[armi da fuoco]] (dal 2014 ''Diploma di idoneità al maneggio delle armi'' (DIMA)) necessario per coloro che effettuano servizio armato presso enti pubblici e privati, o che vogliano comunque ottenere una [[licenza di porto d'armi in Italia|licenza di porto d'armi]].<ref>{{cita web|url=https://app.toga.cloud/codici/codice-dell-ordinamento-militare/472/45616/art-251-uso-speciale-e-obbligatorio-dei-campi-di-tiro-a-segno-quota-di-iscrizione|titolo=Art. 251 comma 2 d.lgs. 15 marzo 2010 n. 66}}</ref>
* dell'attività formativa dei soggetti obbligati ad aggiornamento periodico nell'utilizzo di armi da fuoco (come ad esempio [[guardie particolari giurate]] e [[forze di polizia italiane]]);
* della direzione di tiro ludico e accademico;
* della direzione di gare.
L'attività di addestramento viene svolta sotto la responsabilità dei direttori e degli istruttori di tiro. Queste figure vengono autorizzate a svolgere tale attività dal [[sindaco (Italia)|sindaco]] del [[Comune (Italia)|comune italiano]] di residenza, previo accertamento dell'idoneità tecnica - tramite certificazione rilasciata dal Presidente della locale sezione del TSN - fisica e morale (assenza di precedenti penali conclusi o pendenti).
Gestisce inoltre i campi di tiro a segno realizzati a spese dello Stato (che sono considerati ai sensi della legge facenti parte del [[demanio]]) e i [[poligono di tiro|poligoni di tiro]] delle sezioni sul territorio nazionale.<ref>{{cita web|url=https://app.toga.cloud/codici/codice-dell-ordinamento-militare/472/45615/art-250-campi-e-impianti-di-tiro-a-segno|titolo=Art. 250 comma 1 d.lgs. 15 marzo 2010 n. 66}}</ref>
== Premi e riconoscimenti ==
La nazionale italiana di tiro (comprendente il [[tiro a segno]] e il [[tiro a volo]]) ha conquistato ai [[Tiro ai Giochi olimpici|Giochi olimpici]]
Nella tabella che segue sono evidenziate le
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! width=50 | Totale
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|align=left rowspan=2| {{OE|tiro|1996}} ||style="background-color:#F0D040"| [[Roberto Di Donna]] ||rowspan=2|[[Albano Pera]] ||style="background-color:#F0D040"| [[Roberto Di Donna]]|| align="center" rowspan=2|5▼
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| [[Niccolò Campriani]]
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|align=left | {{OE|tiro|
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! !!
|}
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<references/>
== Voci correlate ==
* [[Comitato
* [[Federazione Italiana Tiro a Volo]]
* [[International Shooting Sport Federation]]
* [[Licenza di porto
* [[Tiro a segno]]
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Federazioni sportive italiane}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|armi|diritto
[[Categoria:Federazioni di tiro a segno|Italia]]
[[Categoria:Federazioni sportive italiane|Tiro a segno]]
▲[[Categoria:Federazioni di tiro a segno]]
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