Principio di complementarità: differenze tra le versioni
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In [[fisica]] il '''principio di complementarità''' afferma che il duplice aspetto, [[Particella (fisica)|corpuscolare]] e [[Onda (fisica)|ondulatorio]], dei fenomeni che avvengono a livello [[atomo|atomico]] e [[Particella elementare|subatomico]], definito [[dualismo onda-particella]], non può essere osservato contemporaneamente durante lo stesso esperimento.▼
[[File:Niels_Bohr.jpg|thumb|[[Niels Bohr]]]]
▲In [[
Fu enunciato da [[Niels Bohr]] al [[Congresso internazionale dei fisici del 1927]] (tenutosi a [[Como]] in occasione del centenario della morte di [[Alessandro Volta]]), rendendo in qualche modo meno stridente con la concezione [[Fisica classica|fisica]] classica, ed anche [[logica]], uno degli aspetti più originali e innovativi della realtà fisica descritta dalla [[meccanica quantistica]].▼
▲Fu enunciato da [[Niels Bohr]] al [[Congresso internazionale dei fisici del 1927]] (tenutosi a [[Como]] in occasione del centenario della morte di [[Alessandro Volta]]), rendendo in qualche modo
==Corpuscoli e onde==▼
Fino alla fine dell'[[Ottocento]] con la [[fisica classica]] le leggi della [[Meccanica (fisica)|meccanica]] di [[Isaac Newton|Newton]] descrivevano il mondo macroscopico, non solo dei fenomeni meccanici, ma anche di quelli [[termodinamica|termici]] e [[acustica|acustici]], mentre per i fenomeni elettromagnetici si ricorreva alle leggi di [[James Clerk Maxwell|Maxwell]]. Perciò fenomeni meccanici e ondulatori rimanevano sostanzialmente distinti. Quando però si iniziò a studiare il mondo su piccola scala, ci si rese conto delle contraddizioni che questa suddivisione comportava: mentre da un lato la [[Esperimento della doppia fenditura|diffrazione degli elettroni]] evidenziava l'aspetto ondulatorio delle particelle, che quindi mostravano di possedere entrambi i comportamenti validando l'[[ipotesi di de Broglie]], dall'altro l'[[effetto fotoelettrico]] e lo spettro del [[corpo nero]] potevano essere spiegati solo ammettendo che le [[onde elettromagnetiche]] fossero formate da corpuscoli aventi [[energia]] con un valore fisso e indivisibile ([[quanti]]), detti poi [[fotone|fotoni]].▼
▲== Corpuscoli e onde ==
==Complementarità==▼
▲Fino alla fine dell'[[Ottocento]] con la [[fisica classica]] le leggi della [[Meccanica (fisica)|meccanica]] di [[Isaac Newton|Newton]] descrivevano il mondo macroscopico, non solo dei fenomeni meccanici, ma anche di quelli [[termodinamica|termici]] e [[acustica|acustici]], mentre per i fenomeni elettromagnetici si ricorreva alle leggi di [[James Clerk Maxwell|Maxwell]]. Perciò fenomeni meccanici e ondulatori rimanevano sostanzialmente distinti. Quando però si iniziò a studiare il mondo su piccola scala, ci si rese conto delle contraddizioni che questa suddivisione comportava: mentre da un lato la [[Esperimento della doppia fenditura|diffrazione degli elettroni]] evidenziava l'aspetto ondulatorio delle particelle, che quindi mostravano di possedere entrambi i comportamenti validando l'[[ipotesi di de Broglie]], dall'altro lo spettro del [[corpo nero]] (1900), l'[[effetto fotoelettrico]]
Trovandosi di fronte ad aspetti contraddittori, Bohr considerò le "contraddizioni" solo apparenti e le risolse postulando che tali aspetti, come quello corpuscolare e ondulatorio, non sono complementari solo in senso concettuale, ma che non possono essere osservati contemporaneamente in quanto escludentisi a vicenda: l'osservazione dell'uno preclude cioè quella dell'altro. La versione originale di complementarità fu tra la rappresentazione spazio-temporale e la causalità, a cui affiancò quella tra la rappresentazione corpuscolare e ondulatoria.▼
== Altri dualismi ==
La situazione viene così descritta da [[Werner Karl Heisenberg|Heisenberg]]<ref>{{cita libro|Werner | Heisenberg | The Physical Principles of Quantum Mechanics | 1930 | Dover Publications }}</ref>: «Anche se esiste un corpo di leggi matematiche "esatte", queste non esprimono relazioni tra oggetti esistenti nello spazio-tempo; è vero che approssimativamente si può parlare di "onde" e "corpuscoli", ma le due descrizioni hanno la stessa validità. Per converso, la descrizione cinematica di un fenomeno necessita dell'osservazione diretta; ma poiché osservare significa interagire, ciò preclude la validità rigorosa del principio di causalità.»▼
La meccanica quantistica contempla diversi altri dualismi, come ad esempio:
* Posizione e [[quantità di moto]]
* [[Energia]] e intervallo temporale
* [[Spin]] su diversi assi
▲== Complementarità ==
▲Trovandosi di fronte
▲La situazione
In altre parole:
* o descriviamo i fenomeni nello spazio-tempo,
* o usiamo relazioni causali espresse da leggi matematiche,
==Note==
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== Voci correlate ==
*[[
*[[Esperimento della doppia fenditura]]
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Meccanica quantistica}}
{{Controllo di autorità}}
{{portale|fisica}}
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